dmitrij dmtrevi

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Dmitrij Dmtrevič Šostakovič(Pietroburgo 1906 – Mosca 1975)

Sinfonia n. 7 in do maggiore op. 70 "Leningrado"

AllegrettoModerato (poco allegretto)AdagioAllegro non troppo

Durata: 75'

"Ho voluto scrivere un'opera sui nostri uomini, chediventeranno degli eroi nella battaglia in cui sono im-pegnati contro il nemico per la vittoria… Lavorandoa questa nuova sinfonia, ho pensato alla grandezzadel nostro popolo, al suo eroismo, alle meraviglioseidee umaniste, ai valori umani, alla nostra superba na-tura, all'umanità, alla bellezza. […] Dedico la mia Set-tima sinfonia alla nostra battaglia contro il fascismo,alla nostra vittoria ineluttabile sul nemico e a Lenin-grado, mia città natale".

Con queste parole, contenute in un'intervista pubblicatasulla «Pravda», il 18 marzo 1942, due settimane dopola prima esecuzione avvenuta il 5 marzo presso laCasa della Cultura di Kuybyshevda parre dell'Orchestradel Teatro Bol'soj diretta da Samuil Abramovič Sa-mosud, lo stesso Šostakovič delineò i motivi ispiratoridella sua Settima sinfonia, che, iniziata il 19 luglio1941, fu completata il 27 dicembre di quello stessoanno in un periodo particolarmente difficile per la cittàdi Leningrado. Il 22 giugno 1941 le prime unità del-l'armata rossa avevano, infatti, varcato la frontiera so-vietica e l'8 agosto i primi aerei tedeschi sorvolaronola città di Leningrado dando inizio ai bombardamentie all'assedio che sarebbe durato fino al mese di febbraiodel 1944. In questa difficile circostanza Šostakovič,leningradese di nascita, compose questa sinfonia conuna rapidità tanto eccezionale da sorprendere lui stesso,come il compositore confessò in questa intervista:

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Note di Sala

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"Il 29 settembre completai con una grandeemozione il terzo movimento. I primi tre mo-vimenti - cinquantadue minuti di musica -sono dunque terminati, scritti in poco tempo.Ho temuto per un momento che questa ra-pidità non avesse delle conseguenze sullaqualità della musica. Ho dunque chiesto adalcuni amici di voler bene ascoltare quantoavevo scritto fino a quel momento. E loro mihanno tranquillizzato.

Mi ricordo di tutte le date fino a oggi: hocompletato il primo movimento il 3 settembre,il secondo il 17 e il terzo il 29. Ho lavoratogiorno e notte. Certe volte, delle bombe ca-devano nei dintorni e la difesa antiaerea en-trava in azione. Ma io non ho mai interrottoil mio lavoro nemmeno per un istante. Il 25settembre, ho festeggiato i miei 35 anni -quel giorno, ho lavorato ancora più duramentedell'ordinario. I miei amici mi hanno assicu-rato che le pagine che scrissi sono di forteespressività".

Nonostante Šostakovič volesse restare a Le-ningrado, all'inizio del mese di ottobre, in-sieme con la sua famiglia fu evacuato a Mo-sca e poi a Kuybyshev dove la prima esecu-zione della sinfonia non fu solo un grandesuccesso, ma un evento politico di grandeimportanza dal momento che questo lavorodel compositore sovietico fu ritenuto comeun simbolo dell'assedio e della volontà dirincuorare gli animi della popolazione con ilsuo ottimismo. Per questa esecuzione, che,nonostante la guerra, fu preparata nei minimidettagli, tanto che il direttore chiese deluci-dazioni al compositore in merito ad alcunequestioni di ordine interpretativo, non furono

sufficienti gli effettivi dell'orchestra del Bol'soj,anch'essa evacuata da Mosca, e fu deciso dirichiamare dal fronte alcuni musicisti. Dopoquesta esecuzione la sinfonia iniziò una verae propria marcia trionfale in Unione Sovieticae il 22 marzo 1942 approdò a Mosca doveebbe luogo un'esecuzione storica, di cui unmusicologo sovietico ci ha lasciato una te-stimonianza:

"La prima esecuzione moscovita della Sinfonian. 7 è rimasta profondamente impressa nellamia memoria. […] Prima dell'inizio del quartomovimento, il responsabile della difesa an-tiaerea prese immediatamente posto accantoal direttore d'orchestra. Alzò la mano e an-nunciò con tono calmo, per evitare ogni formadi panico, l'inizio di un allarme aereo. Negliultimi tempi i bombardamenti nazisti si sfor-zavano spesso di spingersi fino a Mosca.L'allarme fu lanciato, ma nessuno lasciò ilsuo posto […]. Fu eseguita la sinfonia finoalla fine. Il suo potente finale, che annunciala vittoria sul nemico, creò un'atmosfera in-dimenticabile, che non poteva lasciare nes-suno indifferente. L'ovazione tumultuosa sitrasformò in una manifestazione appassionatadei sentimenti patriottici e in ammirazioneesaltata per il talento del nostro grande con-terraneo".

Questa esecuzione, trasmessa dalla radio,decretò il successo di questa sinfonia, comenarrato da Sofia Khentova, autrice di un'im-portante monografia dedicata a Šostakovič:

"Una sera, in cui Aleksandra Michajlovna Kol-lontaj, l'ambasciatrice sovietica [in Svezia],ascoltava la radio, sentì per caso una musica

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sconosciuta e straordinaria; lei disse imme-diatamente tra sé: una nuova sinfonia diŠostakovič. Un telegramma in Unione Sovietica… In ri-sposta, un microfilm della partitura parte perl'Iran, poi da lì per l'Irak, l'Egitto, attraversal'Africa e giunge tramite battello […] all'altrocapo dell'Atlantico, a New York. I più celebridirettori d'orchestra lì la attendono già: To-scanini, Stokowski, Koussevitzky […]. Dopogli Stati Uniti, una copia della partitura è tra-smessa a Londra e di là, in aereo, a Stoc-colma […]. L'orchestra sinfonica di Goteborgl'ha suonata per la prima volta in Svezia. L'ef-fetto fu uguale a quello che si ebbe da tuttele altre parti: gli ascoltatori rimasero scon-volti".

Il primo movimento, Allegretto, che origina-riamente nelle intenzioni di Šostakovič avreb-be dovuto avere il titolo La guerra, è, comedichiarato dal compositore stesso,poco tra-dizionale:

"Quando ho scritto il primo movimento, hodovuto rinunciare allo sviluppo consueto, tra-dizionale, e rimpiazzarlo con un nuovo episodiocentrale di carattere contrastante. Una tale for-ma, mi sembra, non si riscontra con frequenzanella musica sinfonica. Quest'idea mi è stataispirata dal programma dell'opera".

Dopo l'esposizione che, basata sul contrastotra il poderoso tema patriottico iniziale intro-dotto dagli archi, puntellati dai timpani, e illirico secondo tema, rappresenta la quietedell'Unione sovietica prima della guerra, ap-pare al posto dello sviluppo una terza idea

tematica, chiamata "dell'invasione", un osti-nato di 22 battute ripetuto, in crescendo econ veste orchestrale diversa, come accadenel Bolèro di Ravel, per ben 12 volte su unsottofondo ritmico costituito da un rullante.Il movimento si conclude con una libera ri-presa della sezione iniziale nella quale, se-condo quanto affermato dal compositore, «itemi vengono riesposti e assumono un nuovosignificato. La ricapitolazione è una marciafunebre, o piuttosto un requiem per le vittimedella guerra: la gente onora la memoria deisuoi eroi». Originariamente intitolato Memorie, il secondomovimento, Moderato (Poco allegretto) inrealtà, non ha alcun programma e ha la fun-zione di alleggerire la tensione del precedentecon un po' di umorismo. Formalmente è unoScherzo dalla struttura tripartita (A-B-A1) ba-sato su due temi dei quali il primo, leggeroe di una grazia un po' manierata, è espostodagli archi, mentre il secondo è affidato al-l'oboe. Più complesso è il terzo movimento,il cui titolo originario avrebbe dovuto essereI grandi spazi della mia patria e che, secondoquanto affermato da Šostakovič, è «un Adagiopatetico, il centro drammatico dell'intero la-voro». Alla prima parte basata su tre temisegue la seconda (Moderato risoluto) di ca-rattere contrastante per la presenza dei ritmipuntati, mentre l'ultimo movimento, il cui ti-tolo in origine avrebbe dovuto essere La vit-toria, ha, come il primo, un contenuto pro-grammatico. Direttamente legato al prece-dente, questo finale, nel quale è ripreso nellaparte degli ottoni il tema del primo movi-mento, celebra in modo trionfale la vittoriadel popolo russo.

Riccardo Viagrande

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Michail Jurowski direttore

Nato a Mosca nel 1945, Michail Jurowski è il figlio delcompositore Wladimir Jurowski e nipote del direttored’orchestra David Block. Essendo cresciuto in mezzo adartisti prestigiosi in Unione Sovietica come Ojstrach, Ro-stropovich, Kogan, Giles, Khachaturian e, soprattutto,Šostakóvič, quest’ultimo intimo amico della sua famiglia,non è una coincidenza che oggi sia uno del maggiori in-terpreti della sua musica. Nel 2012 è stato, infatti, insignitodel terzo premio internazionale Šostakóvič dalla FondazioneŠostakóvič di Gohrisch. Ha studiato direzione d’orchestra

al Conservatorio di Mosca con Leo Ginsburg e scienze musicali con Alexei Kandinsky. Finché havissuto in Russia ha diretto il Teatro Stanislavski e il Teatro Nemirovich-Danchenko di Mosca oltreche frequentemente il Teatro Bolshoi. Dal 1978 è stato direttore ospite della Komische Oper diBerlino e nel 1989 ha lasciato l’Unione Sovietica per accettare l’incarico di Direttore della DresdenSemperoper. Altri incarichi importanti sono stati quelli di direttore generale musicale della NorthwestGerman Philarmonic Orchestra; direttore capo della WDR Rundfunkorchester a Colonia; direttoreprincipale alla Deutsche Oper Berlin; direttore principale ospite della Berlin Radio SymphonyOrchestra, della Janáčeck Philarmonic Ostrawa, Sinfonia Iuventus e Tonkünstler Orchestra austriaca.Come direttore ospite ha diretto, tra le altre, la Leipzig Gewandaus, Dresden Philarmonic, StaatskapelleDresden, Oslo Philarmonic, Bergen Philarmonic, London Philarmonic Orchestra, St. PetersburgPhilarmonic. MDR Leipzig Radio Symphony Orchestra, Königlichen Kapelle Copenaghen, OrquestraSinfónica do Porta Casa da Música e São Paulo Symphony. Nella stagione 2018/2019 ha incisocon Warner Classics l’opera Moses di Anton Rubinstein di cui ha eseguito la prima esecuzionemondiale con Sinfonia Iuventus, un progetto che ha avuto il patrocinio prestigioso dell’Unesco. Haanche debuttato negli Stati Uniti con l’Orchestra di Cleveland eseguendo la Sinfonia n.11 di Šostakóvič.Ha inoltre diretto la Belgrade Philarmonic, l’Orchestre National Bordeaux, Aquitaine, OrquestaSinfónica do Porto, l’Orchestra Sinfonica Siciliana e la Opernhaus di Zurigo. Nella stagione 2019/2020ha diretto la Norrköpings Symphony Orchestra con la prima esecuzione mondiale del Doppioconcerto per violino e violoncello di Elena Firsova a Stoccolma, Norrköping e Linköping. Ha diretto,inoltre la Filarmonica di Bruxelles, la Beethoven Orchestra di Bonn, la RTÉ National Symphony Or-chestra, la Real Filarmonia Galicia, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Bayrische Staatsoper diMonaco per Boris Godunov e la Scala di Milano per la ripresa del Lago dei cigni. Oltre ad averdiretto concerti trasmessi per radio e televisione da Stoccarda, Colonia, Dresda, Oslo, Norrköping,Hannover e Berlino, ha all’attivo numerose registrazioni con orchestre come la Berlin Radio Symphony,la Deutsches Symphonie Berlin e l’Orchestre de la Suisse Romande. La sua discografia includel’opera I giocatori d’azzardo di Šostakóvič insieme all’intera esecuzione dei suoi pezzi sinfonicivocali e l’opera La vigilia di Natale di Rimsky-Korsakov unitamente a brani sinfonici di Čajkovskij,Reznicek, Meyerbeer, Lehár, Kálmán, Nicolai, Rangström, Pettersen-Berger, Grieg, Svensen, Kantchelie tanti altri. Nel 1992 e nel 1996 ha vinto il premio German Record Critics e nel 2001 ha ricevutouna Grammy nomination per tre CV di musiche di Rimsky-Korsakov con la RSB Orchestra. E’ statonuovamente premiato nel 2017 dalla German Record Critics per le sue registrazioni di brani diŠostakóvič, Pärt e Weinberg registrate dal vivo con la Staatskapelle Dresden al Festival InternazionaleŠostakóvič di Gohrisch con la dedica della giuria: “un viaggio sinfonico di scoperta”.

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DIRETTORE PRINCIPALE OSPITEEvgeny Bushkov

FUNZIONARIODIREZIONE ARTISTICACarlo Lauro

COORDINATORE DIREZIONE ARTISTICAFrancesco Di Mauro

VIOLINO DI SPALLALorenzo Rovati *°

VIOLINI PRIMIFabio Mirabella**Antonino AlfanoGiorgio Beninati °Maurizio BilleciSergio Di FrancoCristina EnnaGabriella FedericoSergio Guadagno °Mariangela Lampasona °Domenico MarcoAndrea Montalbano °Luciano SaladinoAgostino ScarpelloIvana Sparacio Salvatore Tuzzolino

VIOLINI SECONDIPietro Cappello *Francesco D’Aguanno**Alvarado Ariadny °Angelo CumboFrancesco GrazianoGabriella IusiGirolamo Lampasona °Giulio Menichelli °Salvatore Passantino °Salvatore PetrottoGiuseppe PirroneSalvatore PizzurroFrancesca RichichiRicardo Urbina °

VIOLEVinenzo Schembri *Salvatore Giuliano **Renato AmbrosinoFrancesca AnfusoGiuseppe BrunettoGaetana BruschettaGiorgio Chinnici °

Roberto De LisiIgnazio Lo MonacoVytautas Martisius °Roberto PrestiRoberto Tusa

VIOLONCELLIDamiano Scarpa *°Domenico Guddo **Loris BalbiAlberto Baldo °Claudia GamberiniSonia GiacaloneFrancesco GiulianoMauro Greco °Davide Lorefice °Giancarlo Tuzzolino °

CONTRABBASSIDamiano D’Amico *Vincenzo Li Puma **Michele CiringioneGiuseppe D’AmicoVincenzo GraffagniniPaolo IntorreRosario LibertiFrancesco Mannarino

FLAUTIFrancesco Ciancimino *Maria Chiara Sottile (flauto in sol)Claudio Sardisco (ottavino)

OBOIAnna Sorgentone *°Stefania Tedesco

CORNO INGLESEM. Grazia D’Alessio

CLARINETTIAlessandro Cirrito *°Lorenzo Russo (cl. piccolo)°Gregorio BragioliInnocenzo Bivona (cl. basso)°

FAGOTTICarmelo Pecoraro *°Giuseppe Barberi

CONTROFAGOTTORaimondo Inconis

CORNIGiuseppe Alba*Antonino Bascì °Luciano L’AbbateRino Baglio Gioacchino La Barbera °Giulio Lipari Prazzitello °Michele Cassata °Tommaso Santangelo °

TROMBESalvatore Magazzù *Antonino PeriFrancesco Paolo La PianaGiovanni GuttillaMarco Di Salvo °Francesco Paolo Bonanno °

TROMBONIGiuseppe Bonanno *Francesco TolentinoCalogero OttavianoGiovanni MiceliAndrea PollaciGiuseppe Pecora °

BASSO TUBASalvatore Bonanno

TIMPANISauro Turchi *

PERCUSSIONIMatthew FurfineMassimo GrilloGiovanni Battista Dioguardi °.Giuseppe Sinforini °Mauro Marino °Riccardo Caruso °Dino Fichera °

ARPAFrancesca Cavallo *°Matteo Ierardi °

PIANOFORTERiccardo Scilipoti *

ISPETTORI D'ORCHESTRADavide AlfanoDomenico Petruzziello

L’Orchestra

* Prime Parti / ** Concertini e Seconde Parti / ° Scritturati Aggiunti Stagione

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Prossimi appuntamentiVENERDì 14 FEBBRAIO, ore 21,00 SABATO 15 FEBBRAIO, ore 17,30Enrico Dindo direttore / violoncelloČajkovskij Variazioni su un tema rococò op.33 per violoncello e orchestraProkof’ev Sinfonia n.1 in re maggiore op. 25 “Classica”Schubert Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore D 485

VENERDì 21 FEBBRAIO, ore 21,00 SABATO 22 FEBBRAIO, ore 17,30Alessandro Bonato direttoreAiman Mussakhajayeva violinoMatteo Diego Scarcella flauto (Premio Crescendo 2019)

Mozart Concerto in sol maggiore KV 313 per flauto e orchestra Kachaturian Concerto in re minore per violino e orchestra Schubert Sinfonia n.4 in do minore D.417 “Tragica”

VENERDì 28 FEBBRAIO, ore 21,00 SABATO 29 FEBBRAIO, ore 17,30Giordano Bellincampi direttoreLeonardo Colafelice pianoforte

Mendelssohn La Grotta di Fingal, ouverture Prokof’ev Concerto n. 3 in do maggiore op.26 per pianoforte e orchestraBeethoven Sinfonia n. 2 in re maggiore op.36

Orchestra Sinfonica Siciliana

FONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA

Consiglio di Amministrazione Revisori dei ContiMaria Elena Volpes, Presidente Mario Sciumé PresidenteMarco Intravaia, Vice Presidente Bernardo CampoSonia Giacalone Lorenzo MiraGiulio Pirrotta

SovrintendenteAntonino Marcellino

INFO: Botteghino Politeama GaribaldiTel 091 6072532/533 • biglietteria@orchestrasinfonicasiciliana.itwww.orchestrasinfonicasiciliana

STAGIONE CONCERTISTICA2019/2020 Politeama Garibaldi