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HENRicevimento: Giovedi’ 16:15 – 18:15
HERE Dip. di Elettronica, Informazione e BioingegneriaEd. 24, Via Golgi 40
[email protected]: Fondamenti di Elettronica 02 2399 6321
HODocente: Andrea CASTOLDIEsercitatore: Pietro KING
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ORARIO DELLE LEZIONI
Giorno Ora Aula
Lunedi' 14:15 - 17:15 3 ore 4.0.1 (ex I.0.1)
Martedi’ 10:15 - 12:15 2 ore N.0.1
Mercoledi’(*) 10:15 - 13:15 3 ore 5.1.1 (ex C.1.1)
lezioni/esercitazioni
(*) 7/12 esercitazioni
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ORARIO DELLE LEZIONI
Giorno Ora Aule (3 sq.)
Mer 27 marzoGio 28 marzo(simulaz SPICE/realizz. circuiti RC /CMOS)
16:15 - 19:1515:15 - 18:15
G.0.2G.0.1 –G.0.2
Mer 8 maggioGio 9 maggio(simulaz., realizz., test circuito digitale)
16:15 - 19:1515:15 - 18:15
G.0.2G.0.1 –G.0.2
Mer 30 maggio(simulaz., realizz., test circuito analogico)
16:15 - 19:15 G.0.1 –G.0.2
3 laboratori sperimentali
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LIBRI DI RIFERIMENTO E PAGINA WEB
Sedra/Smith Microelectronics Circuit >=5th
edition, Oxford University press
Richard C. Jaeger, Microelettronica, McGraw-Hill 2017
http://home.deib.polimi.it/castoldi/fde
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MODALITA’ D’ESAME
L'esame consta di una prova scritta che verte su tutto il programma del corso.
Non sono previste prove in itinere a meta’/fine corso
In generale le domande possono richiedere la risoluzione di problemi/circuiti specifici oppure possono anche essere domande di carattere teorico.
- Tipicamente 2 o 3 circuiti diversi, ciascuno con 3-4 domande, per un totale di 8-12 esercizi. Il sito web del corso riporta numerosi esempi di temi d’esame risolti
- Possono essere introdotti esercizi «zero» o «obbligatori» che, se non risolti correttamente, non consentono il superamento della prova:
*potrebbe essere un esercizio di base, con un blocco di domande;*oppure, all'interno dei 2-3 blocchi di esercizi del tema d'esame, alcune domande in ciascun blocco sono richieste come obbligatorie (le domande piu' di base).
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MODALITA’ D’ESAME -esempi
caso 10 esercizi totali:5 esercizi @100%: 18/3010 esercizi @100%: 33/30
mediamente:3/30 per esercizio
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 100
3
6
9
12
15
18
21
24
27
30
33
# esercizi (risolti al 100%)
voto
in 3
0mi
12 punti (4 es.)
9 punti (3 es.)
9 punti (3 es.)
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MODALITA’ D’ESAME - esempi
uso (talvolta) di domande obbligatorie:
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MODALITA’ D’ESAME
E' bene ricordarvi che:
la prova scritta d'esame non puo' essere sostenuta con profitto senza una fase adeguata di assimilazione dei concetti e della loro applicazione prima si studia sui testi di riferimento/appunti poi si fanno esercizi sull’argomento studiato (pochi esercizi fatti bene,
senza guardare la soluzione !) solo alla fine si provano i temi d’esame
(e’ il metodo piu’ veloce !!!)
bisogna essere in grado di autovalutare la propria prova e si chiede di consegnarla per la correzione solo se si ritiene possibile un esito sufficiente
il docente e' sempre disponibile sia nelle ore di ricevimento sia durante l'esame per qualunque spiegazione o dubbio.
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AVVERTENZE GENERALI PER LE PROVE SCRITTE
‐ si prega di portare fogli protocollo per lo svolgimento della prova e una tessera identificativa.
‐ indicare nome, cognome, matricola, firmare e numerare i fogli (n.parziale/n.totale)
‐ la leggibilita' e l'uso di commenti che spiegano chiaramente i passaggi intermedisignificativi sono elementi di giudizio essenziali (!) per valutare ogni risposta.in loro mancanza viene applicata una forte penalizzazione, anche se la risposta e'numericamente corretta.
in particolare: ‐ spiegare sinteticamente cosa state facendo e perche' nei passaggi significativi‐ ricavare le espressioni simboliche a partire da concetti noti e, successivamente,calcolare i risultati numerici, indicando sempre le unita' di misura. ‐ non applicare formule «a scatola chiusa» senza aver adeguatamente giustificato il loro impiego nel contesto !!! ‐ indicare chiaramente le approssimazioni che adottate e perche’. Verificate a posteriori. ‐ non ultimo: stesura ordinata e precisa
A.Castoldi, Fondamenti di Elettronica
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CONOSCENZE DI BASE…
Leggi di Kirchhoff Equivalente Thevenin e Norton Concetto di impedenza - Reti in regime sinusoidale Reti elementari in regime transitorio: circuito RC e
CR, risposta al gradino….
senza sufficiente padronanza e capacita’ di applicazione di questi concetti e’ difficile superare l’esame di Fondamenti di Elettronica
Si intende che non bisogna solo «conoscere» il teorema o il concetto solo di nome o «teoricamente»….
Bisogna padroneggiare questi strumenti (esercitarsi, esercitarsi…) e saperli applicare in casi reali
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PROGRAMMA DEL CORSO – PARTE I
10 Crediti1. Sistemi Elettronici
1.1 Segnali: generatori e sensori reali. Rappresentazione nel tempo e componenti in frequenza.1.2 Richiami di Elettrotecnica: partitore di tensione e di corrente, circuiti RC e CR…
2. Dispositivi Elettronici2.1 Generalita’ sui semiconduttori: droganti, portatori.2.2 Diodo: principio di funzionamento, caratteristiche statiche ideali, impiego come raddrizzatore.2.3 Transistore MOS: principio di funzionamento, caratteristiche statiche ideali, impiego come interruttore.
3. Elettronica Digitale 3.1 Inverter CMOS: prestazioni statiche e dinamiche, margini di rumore.3.2 Porte Logiche CMOS: prestazioni statiche e dinamiche. 3.3 Componenti MSI: combinatori (decoder, mux) e sequenziali (flip-flop, registri), memorie RAM statiche e dinamiche
4. Elettronica Analogica4.1 Transistore MOS: impiego come amplificatore. Stadi elementari.
e PRIMA PROVA IN ITINERE--------
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PROGRAMMA DEL CORSO – PARTE II
4. Elettronica Analogica4.3 Amplificatori operazionali (OA): caratteristiche ideali e deviazioni dall'idealita', funzionamento lineare; comparatore. 4.4 Reazione negativa: concetto di terra virtuale, configurazioni invertente e non invertente.4.5 Circuiti con OA reali per la somma, la differenza, l’integrazione, la derivazione e il filtraggio di forme d’onda
5. Conversione Analogica/Digitale 5.1 Generalità sul campionamento: criteri di ricostruzione, spettro ed equivocazione.5.2 Sample&Hold: struttura circuitale, parametri e non idealita'. 5.3 Convertitori DAC: esempi di struttura interna, errori e non-linearità.5.4 Convertitori ADC: esempi di struttura interna, quantizzazione, risoluzione, precisione ed accuratezza.
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domande?
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DEFINIZIONE(/I) DI ELETTRONICAElettronicaTecnologia di elaborazione delle informazioni basata sul trattamento dei segnali di tipo elettrico.
ElettronicaScienza che si occupa dell’acquisizione, elaborazione e trasmissione dell’informazione con segnali elettromagnetici.
Elettronica: scienza e tecnologia che studia come “controllare” il moto degli elettroni
Progettazione di apparati di elaborazione dell’informazione Progettazione di apparati di misura di grandezze fisiche Progettazione di dispositivi elettronici e circuiti Progettazione apparati per il controllo e l’automazione Apparati di trasmissione/ricezione di informazione ………
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Un sistema elettronico…
PressioneTemperaturaIntensita’ luminosa, spettroradiazione, …Posizione di incidenza, tempo, ….
MicrofonoTermocoppia, resistenza calibrata (ad es. Pt) Fotodiodo, FototransistoreSolenoide,……
AltoparlanteRiscaldatoreLED, lasermotore……
ELETTRONICA: tecnologia di elaborazione delleinformazioni basata sul trattamento dei segnali elettrici
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Es.:FOTOCAMERA DIGITALESensore per la conversione della
luce in un segnale elettrico
Matrice monolitica di sensori
Catena di elaborazione (una per colonna)
Pre‐elab. analogica, conversione A/D, elaborazione digitale
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SEGNALI ANALOGICI E DIGITALIvariabile casuale
Segn
aliana
logici
Segn
ali
digitali
Segn
ali
tempo
con
tinui
Segn
ali
campion
ati
campionamento di un segnale tempo continuo
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SEGNALI NEL DOMINIO DEL TEMPO E DELLA FREQUENZA
Segnale sinusoidale
Ampiezza Periodo Frequenza Pulsazione angolare Fase
Segnale a Onda Quadra
Serie di Fourier e Spettro in frequenza4 1
3 315 5
⋯
Va(t)= Va*sin(t) == Va*sin(2ft) == Va*sin(2 ).
f= [Hz]
=2f= [rad/s]
NOTA:Frequenza (no. cicli per unita’ di tempo) e frequenza angolare(radianti al secondo) hannodiverse unita’ di misura ma le stesse dimensioni fisiche [T‐1] !!!
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SEGNALI NEL DOMINIO DEL TEMPO E DELLA FREQUENZA
Ricostruzione di un’onda quadra dai termini della Serie di Fourier4 1
3 315 5
17 7
19 9 ⋯
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SEGNALI NEL DOMINIO DEL TEMPO E DELLA FREQUENZA
Segnali non periodici
Banda di un segnale: intervallo di frequenze alle quali le ampiezze del suo spettro sono di valore significativo
Rappresentazione nel dominio del tempo
Rappresentazione nel dominio dellafrequenza
Necessita’ di rappresentareefficacemente le
proprieta’/informazionicontenute in un generico
segnale analogico
banda
Volt2/H
z
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Segnali non periodici: TdF
Serie di Fourier (SdF) Trasformata di Fourier (TdF)
“spettro” di frequenzedel segnale
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Spettro in frequenza di un segnale
Un segnale viene descritto mediante il suo «contenuto di armoniche», cioe’ come somma (pesata) di sinusoidi che consideriamo le sue componenti elementari:
L’insieme dei “pesi” di ogni frequenzanella sommatoria costituiscono lo “spettro in frequenza” del segnale
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Spettro in frequenza di un segnale
l’approccio piu’ rigoroso alla TdFrichiede un po’
piu’ di matematica(opzionale nelnostro caso)
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Esempi
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Esempi
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Esempi
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Amplificatore lineare:CIRCUITO EQUIVALENTE
Sensore Amplificatore Trasduttore
Eq. Thevenin(o Norton)
Ampl. di tensione
(o di corrente)
Resistenzadi carico
Generatoreequivalente
Resistenzaequivalente
Resistenza di ingresso
Resistenza di uscita
Guadagno di tensione (corrente)
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Amplificatore REALE:saturazione
Caratteristica di trasferimento
ideale
Caratteristica di trasferimentoreale (effetto di saturazione)
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Amplificatore REALE: piccolo segnale
amplificazione in elettronica: concetto di piccolo segnale
caratteristica di trasferimento quasi linearesolo in un intorno del punto di lavoro
(polarizzazione)
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Segnali DIGITALI
Tempo discretoAmpiezze continue
Tempo continuoAmpiezze continue
Tempo discretoAmpiezze discrete
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Perche’ analogico? I segnali provenienti dai sensori sono analogici Per comandare un attuatore e’ necessario fornire un segnale elettrico di
ingresso analogico con opportuna impedenza, ampiezza e potenza Necessita’ di elaborare il segnale proveniente dal sensore prima di poterlo
digitalizzare: Livello troppo basso (µV !) Presenza di disturbi da eliminare Rapporto S/N troppo basso …..
Il livello di precisione complessivo del sistema e’ spesso determinatoesclusivamente dalla parte analogica (piu’ challenging)
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
Analogprocessing
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
2
2.5
S
N
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Perche’ digitale?
Insensibile ai disturbi (entro certi limiti !!!)
Logica binaria facilmente riproducibile con circuiti elettronici (on/off) Facilita’ nell’eseguire elaborazioni complesse Possibilita’ di memorizzare dati per un tempo arbitrario
PERO’……
E’ necessario (anzi essenziale!) che il segnale analogico sia opportunamentetrattato prima della conversione A/D
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Convertitori A/D e D/A
Tempo discretoAmpiezze continue