documento del consiglio di classe maggio 5a 2011... · 2012-06-06 · servizi per l’agricoltura e...

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE “Leopoldo II di Lorena” Via de Barberi - 58 100 Grosseto Tel. 0564/22321 - Fax 0564/ 415389 Via Meda Giolitti 58100 Grosseto tel e fax 0564-23564 E - mail: [email protected] - PEC: [email protected] www.istplorena.eu ESAME DI STATO Anno scolastico 2011/ 2012 Documento del Consiglio di Classe Classe V sezione A Indirizzo Agrario generaleIDENTITA’ DELL’ISTITUO L’ I.S.I.S. “Leopoldo II di Lorena” costituisce una nuova Istituzione Scolastica nata a seguito della Delibera regionale in materia di programmazione della rete scolastica e al dimensionamento delle Istituzioni scolastiche autonome (DGRT n°40 del gennaio 2011) Nella nuova realtà scolastica, sono confluiti l’Istituto Superiore di Istruzione tecnica e Professionale “Leopoldo II di Lorena” e parte dellIstituto Professionale “L.Einaudi”. Entrambe le scuole, si sono sempre distinte per la capacità di promuovere valori come la salvaguardia dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la sana alimentazione e la valorizzazione delle tipicità del territorio, educando gli studenti a comportamenti basati sul rispetto dell’ambiente e sulla solidarietà. L’attuale configurazione della scuola nel nuovo ordinamento voluto dalla riforma propone un’ampia e differenziata offerta formativa articolata in due filiere: la filiera agroalimentare e la filiera sanitaria. filiera agro-alimentare istituto tecnico settore tecnologico indirizzo agraria e agroindustria con le articolazioni o gestione ambiente e territorio o produzioni e trasformazioni o viticoltura ed enologia istituto professionale settore servizi servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale servizi per l’enogastronomia e l’ospitalita’ alberghiera con le articolazoni: o accoglienza turistica o sala e vendita o enogastronomia

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ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE

“Leopoldo II di Lorena” Via de Barberi - 58 100 Grosseto Tel. 0564/22321 - Fax 0564/ 415389

Via Meda – Giolitti 58100 Grosseto tel e fax 0564-23564

E - mail: [email protected] - PEC: [email protected]

www.istplorena.eu

ESAME DI STATO

Anno scolastico 2011/ 2012

Documento del Consiglio di Classe

Classe V sezione A

Indirizzo “Agrario generale”

IDENTITA’ DELL’ISTITUO

L’ I.S.I.S. “Leopoldo II di Lorena” costituisce una nuova Istituzione Scolastica nata a

seguito della Delibera regionale in materia di programmazione della rete scolastica e al

dimensionamento delle Istituzioni scolastiche autonome (DGRT n°40 del gennaio 2011)

Nella nuova realtà scolastica, sono confluiti l’Istituto Superiore di Istruzione tecnica e

Professionale “Leopoldo II di Lorena” e parte dell’Istituto Professionale “L.Einaudi”.

Entrambe le scuole, si sono sempre distinte per la capacità di promuovere valori come

la salvaguardia dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, la sana alimentazione e la

valorizzazione delle tipicità del territorio, educando gli studenti a comportamenti

basati sul rispetto dell’ambiente e sulla solidarietà.

L’attuale configurazione della scuola nel nuovo ordinamento voluto dalla riforma

propone un’ampia e differenziata offerta formativa articolata in due filiere: la filiera

agroalimentare e la filiera sanitaria.

filiera agro-alimentare

istituto tecnico settore tecnologico

indirizzo agraria e agroindustria con le articolazioni

o gestione ambiente e territorio

o produzioni e trasformazioni

o viticoltura ed enologia

istituto professionale settore servizi

servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale

servizi per l’enogastronomia e l’ospitalita’ alberghiera con le articolazoni:

o accoglienza turistica

o sala e vendita

o enogastronomia

filiera sanitaria

istituto tecnico settore tecnologico

indirizzo chimica, materiali e biotecnologie con articolazione

o biotecnologie sanitarie

istituto professionale settore servizi

indirizzo socio sanitario

o servizi socio sanitari

istituto professionale Chimico biologico ( vecchio ordinamento) : classi 3°,4° e 5°.

La scuola, inoltre, ponendosi sia come centro di formazione professionale, sia come

polo di formazione integrata superiore, ha acquisito nel suo insieme una nuova identità

educativa e culturale che affonda le sue radici nel territorio maremmano e che

attraverso la logica della filiera vuole prospettare orizzonti di crescita culturale e

professionale.

L’orientamento, infine, rappresenta lo sfondo integratore del progetto educativo: le

sue azioni sono principalmente rivolte allo sviluppo di competenze orientative quali:

l’attivazione critica nei confronti dei problemi, la canalizzazione delle energie

rispetto agli obiettivi, la responsabilizzazione verso gli impegni. La prima forma di

orientamento avviene attraverso l’Accoglienza che non si limita alla fase iniziale del

percorso , ma è sentita piuttosto come un principio informatore ed una modalità

permanente di relazione con lo studente. L’ impegno continuo a rilevare bisogni

espliciti ed impliciti degli studenti si traduce in interventi di ri-orientamento in itinere

in funzione delle loro attitudini e aspirazioni. Alla fine del percorso agli studenti sono

fornite una serie di informazioni sulle prospettive legate alla prosecuzione degli studi o

all’inserimento nel mondo del lavoro, che, unite al bagaglio di formazione e di

autoconsapevolezza, ne facilitano la frequenza di corsi universitari e/o di corsi post-

diploma e/o di specializzazione o, in alternativa, l’avvio di attività lavorative.

Elementi caratterizzanti il Piano dell’offerta formativa

Area Orientamento: in entrata, in itinere, in uscita con potenziamento delle attività di

conoscenza dell’ambiente universitario e della realtà produttiva del territorio in vista sia

del proseguimento degli studi sia dell’inserimento nel mondo del lavoro.

Area della prevenzione del disagio: attività di accoglienza, peer education e skill life,

progetto teatro, progetto il quotidiano in classe , partecipazione ad attività e gare sportive

a vario livello.

Area della prevenzione dell’insuccesso scolastico: attività di recupero, sostegno,

approfondimento.

Area di promozione delle eccellenze: corsi di preparazione ed esami ECDL, PET,

partecipazione ai giochi della chimica, alla gara nazionale riservata ai corsi CERERE

dell’ITA .

IL PERCORSO FORMATIVO I.T. A. S.

L’Istituto Tecnico Agrario attualmente opera su due indirizzi: Agrario generale e Cerere

unitario con modulo Vivaismo - colture protette). Entrambi gli indirizzi sono articolati in

un biennio, a carattere per lo più propedeutico, ed in un triennio professionalizzante.

Entrambi i corsi sono caratterizzati da un curriculo che si pone come obiettivo la

conoscenza e la moderna gestione delle aziende sia produttrici , sia trasformatrici, sia

miste .Le caratteristiche dei due corsi vengono sintetizzate qui di seguito.

INDIRIZZO AGRARIO GENERALE (CORSO DI ORDINAMENTO)

Il Corso di studi Ordinario,detto anche tradizionale, risulta più indicato per il

conseguimento delle competenze proprie della tradizionale figura del Perito Agrario,

quindi per chi intende conseguire una più forte specializzazione tecnica ed entrare

direttamente nel mondo del lavoro o come libero professionista o come quadro

intermedio in aziende private o nel settore pubblico. Il corso di ordinamento presenta

aspetti e discipline meno teoriche rispetto al corso Cerere alcune delle quali squisitamente

tecnico - pratiche che iniziano già nel biennio. Prevede moduli specifici di

approfondimento. L’orario non prevede rientri pomeridiani.

INDIRIZZO AGRARIO SPERIMENTALE- PROGETTO CERERE

UNITARIO

Nel corso Cerere unitario , coerentemente con gli orientamenti generali delineati nelle

proposte di riforma dell’istruzione superiore, l’alunno riceve una formazione generale di

più ampio respiro accanto ad una adeguata professionalità. Infatti si prosegue lo studio

della lingua straniera e della matematica nel triennio, mentre negli altri corsi tale

disciplina è presente solo nel biennio. Nel biennio Cerere unitario è presente, a

differenza dell ‘ altro corso ,anche lo studio del Diritto e dell'Economia, disciplina che

oltre ad essere formativa del cittadino consapevole è anche propedeutica allo studio della

Economia, Estimo e Legislazione agraria nella materia Tecniche di gestione e valutazione

del successivo triennio. La caratteristica principale del triennio “Cerere unitario”è la

presenza di un’ area modulare (7 ore con tre discipline nel biennio conclusivo) ed un’

“area di progetto” (3 ore in quinta classe).

L’area modulare rappresenta un area di approfondimento scelta con la programmazione

di Istituto, come momento di apprendimento di nuove tematiche in relazione alle

prevalenti attitudini del territorio ed alle esigenze del mercato del lavoro .

L’area di progetto, consente elaborazioni di interventi mirati per aspetti concretamente

definiti. Essa vede impegnati gli studenti seguiti da un docente di teoria e da un ITP, in

progetti tecnici riguardanti una o più discipline tecniche sviluppati con un metodo

razionale di approccio ai problemi basato su una solida preparazione di base. Nelle

analisi e nelle conclusioni le scelte tecniche saranno giustificate anche con

considerazioni economiche.

L'attività didattica dei due corsi si avvale, in numerose discipline scientifiche e tecniche,

della collaborazione attiva dei docenti di teoria e di quelli di esercitazione pratica

(talora in compresenza) in costante rapporto di integrazione e di additività contenutistica ,

supportati durante le ore di lezione dalla presenza degli aiutanti tecnici. Nel corso di

ordinamento è più marcata la presenza dell'insegnante teorico-pratico che, non solo

affianca i docenti di teoria , ma svolge un suo personale curriculo nelle ore di lezione

previste per la materia Azienda Agraria, disciplina assente nel biennio del "Cerere

unitario" propedeutica in modo pratico alle materie specialistiche del triennio. Questa

disciplina permette agli allievi interessati di acquisire esperienza pratica circa le attività

tecnico-professionali di base e delle tecniche agrarie fin dalle prime classi

Il corso Cerere può essere considerato invece più utile per gli studenti che perseguono un

obiettivo universitario. Il diploma conseguito con i due tipi di corso è però identico sia

dal punto di vista legale sia per l'accesso a tutti gli sbocchi professionali o universitari .

Tutte le componenti scolastiche si adoperano per la formazione di una figura

professionale di perito agrario, dotata di:

- una solida preparazione di base, di cui avvalersi anche in contesti occupazionali

diversi e/o nella

continuazione degli studi a livello universitario ;

-specifiche conoscenze e competenze professionali,

-creatività, , capacità di progettare, risolvere problemi

-flessibilità e attitudine al cambiamento.

PROFILO PROFESSIONALE IN USCITA

Il piano di studi quinquennali di Perito Agrario si caratterizza per la formazione di un

profilo professionale con le seguenti competenze:

essere in grado di

- gestire tecnicamente e contabilmente aziende agrarie o collaborare alla loro

conduzione;

- assistere da un punto di vista tecnico, economico-contabile e fitoiatrico, aziende

agrarie ed organismi associativi nell’ambito della produzione, conservazione,

trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;

- gestire o collaborare alla gestione di strutture che operano nella trasformazione dei

prodotti agricoli e nel settore agro-alimentare ;

- prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento e di trasformazione

delle realtà territoriali;

- risolvere le problematiche economiche ed estimative riguardanti i fondi rustici ;

- interpretare ed attuare progettazioni aziendali tenendo conto dell’assetto territoriale

dal punto di vista ecologico e della difesa dell’ambiente;

- fornire adeguate indicazioni sugli indirizzi e sulle scelte relative alla zootecnia ed alle

modalità di allevamento.

IL FUTURO DEL DIPLOMATO

Il diploma di Perito Agrario :

permette , previo tirocinio e superamento dell'esame di Stato,l’accesso alla libera

professione di Perito Agrario;

oltre a garantire, con l’avvenuta acquisizione di una solida preparazione

tecnica,economica e gestionale, le competenze di base per inserirsi con successo

nel mondo dell’imprenditoria agraria, attesta in maniera presunta il requisito delle

capacità professionali al fine del rilascio della qualifica di Imprenditore agricolo

professionale che consente all’impresa di potere usufruire di moltissimi

finanziamenti , aiuti e riduzioni fiscali;

dà accesso a selezioni e concorsi per l’assunzione di personale tecnico dipendente

sia nel settore privato che nel pubblico impiego, con buone chance per le

occupazioni che riguardano l’agricoltura,le industrie agrarie , l’allevamento ,

l’ecologia l’ambiente e il territorio,le valutazioni,l’amministrazione ecc. ;

consente l'iscrizione a tutte le Facoltà Universitarie.

Profilo professionale del Perito Agrario (legge 28 Marzo 1968 n. 434art.2)

Formano oggetto della professione di perito agrario:

1. la direzione, l'amministrazione e la gestione di aziende agrarie e zootecniche e di

aziende di lavorazione e commercializzazione di prodotti agrari e zootecnici

limitatamente alle piccole e medie aziende, ivi comprese le funzioni contabili,

quelle di assistenza e rappresentanza tributaria e quelle relative

all'amministrazione del personale dipendente dalle medesime aziende;

2. la progettazione, la direzione ed il collaudo di opere di miglioramento fondiario e

di trasformazione di prodotti agrari e relative costruzioni, limitatamente alle

medie aziende, il tutto in struttura ordinaria, secondo la tecnologia del momento,

anche se ubicate fuori dai fondi;

3. la misura, la stima, la divisione di fondi rustici, delle costruzioni e delle aziende

agrarie e zootecniche, anche ai fini di mutui fondiari;

4. i lavori catastali, topografici, cartografici e tipi di frazionamento, inerenti le

piccole e medie aziende e relativi sia al catasto terreni sia al catasto urbano;

5. la stima dei tabacchi e lavori nelle tecniche dei tabacchi;

6. la stima delle colture erbacee ed arboree e loro prodotti e la valutazione degli

interventi fitosanitari;

7. la valutazione dei danni alle colture, la stima di scorte e dei miglioramenti

fondiari agrari e zootecnici, nonché le operazioni di consegna e riconsegna dei

beni rurali e relativi bilanci e liquidazioni;

8. la direzione e manutenzione di parchi e la progettazione, la direzione e la

manutenzione di giardini, anche localizzati, gli uni e gli altri, in aree urbane;

9. le rotazioni agrarie;

10. la curatela di aziende agrarie e zootecniche;

11. la consulenza, le stime di consegna e riconsegna, i controlli analitici per i settori

di specializzazione enotecnici, caseari, elaiotecnici ed altri;

12. le funzioni di perito e di arbitratore in ordine alle attribuzioni sopra menzionate;

13. la progettazione e la direzione di piani aziendali ed interaziendali di sviluppo

agricolo limitatamente alle medie aziende;

14. le attività tecniche connesse agli accertamenti, alla valutazione ed alla

liquidazione degli usi civici;

15. l'assistenza tecnica ai produttori agricoli singoli ed associati;

16. le attribuzioni derivanti da altre leggi;

17. l'esercizio delle competenze connesse al titolo di specializzazione ottenuto a

seguito di regolare corso istituito dallo Stato o dalle regioni (così sostituito

dall'art. 2, L. 21 febbraio 1991, n. 54).

Composizione del Consiglio di Classe

Elenco degli studenti della classe VA

AMADORI CONSUELO DALLA CLASSE 5°A RIPETENZA 4°A

ANGIOLINI PAMELA DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

ARZILLI FRANCESCO DALLA CLASSE 5°A RIPETENZA 4°A

BENASSI LUCA DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

BETOCCHI MATTEO DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

BIAGIOTTI GIULIO DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

BIGLIAZZI SIMONE DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

CIVILINI CHRISTIAN DALLA CLASSE 5°A RIPETENZA 4°A

DRAGHI SIMONE DALLA CLASSE 5°A RIPETENZA 4°A

FALLANI RICCARDO DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

GORI CARLO DALLA CLASSE 5°A RIPETENZA 4°A

MARZOCCHI DAVIDE DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

MEZZOIUSO STEFANO DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

NERI LAURA DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

NERUCCI DAVIDE DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

RESTITUTI BEATRICE DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

RICCI LORENZO DALLA CLASSE 5°A RIPETENZA 4°A

SCATAGLINI ALESSIO DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

TALLORU MATTIA DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

TAVOLETTI MATTIA DALLA CLASSE 5°A DA ALTRO ISTITUTO DAL 2009

TROVO’ LEONARDO DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

TURIN ANDREA DALLA CLASSE 5°A NESSUNA RIPETENZA

Nome/cognome Disciplina

1. Ballerini Lori Religione

2. Cesaretti Antonella Lingua e lettere Italiane

3. Cesaretti Antonella Storia Ed. Civica

4. Cardarelli Alessandro Coltivazioni, Entomologia

5. Carnesecchi Francesco Estimo Rurale, Elementi di Diritto

6. Spinsanti Paolo Industrie Agrarie

7. Di Petrillo Giovanni sostituisce La Valle Giancarlo

Elementi di Costruzione Rurale e Disegno Relativo

8. D’Ubaldo Fabio Meccanica Agraria

9. Benicchi Ennio Zootecnia

10. Viti Paolo Es.Topografia, Meccanica, Zootecnia, Agronomia e Coltivazioni

11. Venturi Claudio Es. Entomologia, Estimo

12. Caldesi Alessandro Es. Industrie Agrarie

13. Goracci Stefano Educazione Fisica

MATERIA CLASSE 1° CLASSE 2°

CLASSE 3° CLASSE 4° CLASSE 5°

ITALIANO CEI CEI CESARETTI CESARETTI CESARETTI

STORIA CEI CEI PERNO CESARETTI CESARETTI

DISEGNO CATARSI D’ISCHIA

GEOGRAFIA CEI CEI

MATEMATICA PAPINI PAPINI FERRO

AZIENDA VITI VITI DOMENICHINI

INGLESE BARTOLUCCI FERRI

I.R.C. BALLERINI BALLERINI BALLERINI BALLERINI BALLERINI

ED. FISICA GORACCI GORACCI GORACCI GORACCI GORACCI

SCIENZE MUSTO MUSTO

CHIMICA E LABORATORIO

GIORGI VENTURA E CALDESI

SPINSANTI E CALDESI

FISICA MACHETTI PAPINI

ECONOMIA CARNESECCHI CARNESECCHI

AGRONOMIA E COLTIVAZIONI

CECCARELLI CARDARELLI CARDARELLI

ZOOTECNIA PII PII BENICCHI

BIOLOGIA MUSTO

CONTABILITA CARNESECCHI

FITOPATOLOGIA CARDARELLI

TOPOGRAFIA LA VALLE

MECCANICA D’UBALDO D’UBALDO

ENTOMOLOGIA CARDARELLI

ESTIMO CARNESECCHI

INDUSTRIE SPINSANTI E CALDESI

COSTRUZIONI LA VALLE

SOSTITUZIONE PROF. LA VALLE EFFETTUATA IN 4° DAL PROF. SCATENI E IN 5° DAL PROF. DI PETRILLO.

Presentazione della classe

Obiettivi Educativi e grado di raggiungimento :

1)Consolidamento del gruppo classe ( soprattutto per meglio inserire i ripetenti ) :

l’obiettivo è stato raggiunto solo parzialmente , in quanto il gruppo classe risulta ancora

frammentata in gruppi per affinità diverse e non molto coesa soprattutto nei confronti

della collaborazione durante l’attività didattica ;

2) Sviluppo e crescita delle capacità di socializzazion e : circa il grado di

raggiungimento di tale obiettivo vale più o meno quanto già esposto al punto precedente

;in ogni caso il senso di socializzazione espresso dalla maggiore parte degli allievi non è

stato finalizzato alla didattica ;

3) Sviluppo delle capacità di collaborazione interpersonale : anche tale aspetto è

rimasto solo parzialmente raggiunto ;

4) Sviluppo dell’atteggiamento di rispetto della persona e delle opinioni altrui : la

classe ha dimostrato non tanto il rispetto per la persona o l’opinione altrui , quanto

piuttosto uno stato di indifferenza o quanto meno un senso del rispetto piuttosto

superficiale .

4) Motivazione allo studio : questo obiettivo ha rappresentato la nota dolente della

classe , nel senso che mai è stata abbastanza motivata allo studio , fatta eccezione per un

gruppo ristretto che ha lavorato ed ha continuato a lavorare seriamente , la maggior

parte ha mantenuto un interesse molto limitato verso la didattica in generale . In

particolare la maggiore parte della classe è mancata soprattutto nel lavoro che si doveva

svolgere autonomamente a casa .

Obiettivi trasversali e grado di raggiungimento :

1) Comprensione del testo : mediamente sufficiente ; 2) Potenziamento e sviluppo delle capacità espressive : solo un gruppo ristretto

ha curato nella maniera dovuta tale aspetto, raggiungendo un buon livello circa

la padronanza del linguaggio e la capacità di esprimersi in maniera scorrevole ed

abbastanza complessa ;

3) Potenziamento e sviluppo delle capacità logiche : anche per questo aspetto c’è

stata poca applicazione nel volersi migliorare da parte della maggior parte della

classe ;

4) Miglioramento dell’autonomia nello studio : è rimasto obiettivo solo

parzialmente raggiunto, anche perché essendoci sempre stata poca applicazione

nello studio , ovviamente era difficile che la relativa autonomia ne traesse

giovamento ;

5) Rielaborazione dei contenuti : rimangono solo parzialmente raggiunti ;

6) Acquisizione di capacità di trasferimento dei contenuti appresi in contesto

interdisciplinare : rimane una capacità abbastanza parziale , in quanto

l’apprendimento è spesso nozionistico ed abbastanza settoriale ;

7) Acquisizione di strumenti di chiara comunicazione verbale , scritta e grafica :

migliori gli strumenti di esposizione scritta e grafica , meno l’esposizione verbale

; anche per questo aspetto , bisogna segnalare per buona parte della classe l’

utilizzazione di un lessico e di una capacità espositiva non molto ordinati , poco

attenti alla terminologia tecnica , e talvolta con qualche pecca nel linguaggio

italiano .

8) Acquisizione del lessico specifico delle discipline : per molti sicuramente

ancora da migliorare, in quanto la capacità espressiva con linguaggio tecnico

appropriato rimane abbastanza approssimativa.

Andamento didattico e livello di preparazione

La classe 5^ A è costituita da 22 alunni, di cui 4 femmine e 18 maschi, per la maggior

parte con un percorso scolastico regolare .

Alcuni studenti sono pendolari di lunga o media percorrenza, ed è soprattutto in questo

gruppo che si sono verificati casi di assenteismo abbastanza elevato sia nel primo

trimestre che nel secondo periodo soprattutto per i permessi di entrata in ritardo e di

uscita anticipata.

Nell’anno scolastico precedente la IVA fu classe molto numerosa e densa di problemi sul

piano del comportamento con

ripercussioni sull’interesse, la partecipazione e l’impegno che molti alunni pagarono con

la bocciatura. Attualmente nella classe, nonostante le aspettative iniziali decisamente

positive di tutto il Consiglio di Classe, sono presenti

residui problemi di frequenza, impegno e partecipazione poco adeguati, oltre a carenze

nella preparazione di base e nel metodo

di studio che, alla data odierna, hanno fatto sì che tutti gli alunni abbiano almeno una

insufficienza talvolta anche grave.

Nella seconda parte dell’anno solo alcuni hanno mostrato un adeguato senso di

responsabilità, riuscendo a recuperare

tutte le insufficienze riferite al programma svolto nel primo trimestre;sembra infatti che

la maggior parte degli studenti non sia

pienamente consapevole degli impegni che li attendono nel futuro Esame di Stato.

I rapporti tra il Coordinatore di Classe e le famiglie della maggior parte degli alunni, ed

in particolare di quelli con maggiori

difficoltà, sono risultati abbastanza regolari. Complessivamente si è sviluppato un

atteggiamento positivo, collaborativo e

rispettoso delle regole ed un buon livello di comunicazione e condivisione delle difficoltà

da superare.

Metodologie

Lezione frontale

Lezione interattiva (partecipata)

Lezione individualizzata (nelle attività di recupero)

Esercitazioni svolte in classe ( learning by doing)

Studio di casi

Assegnazione di lavoro per casa

Pausa didattica di recupero e approfondimento di una settimana nel mese di Febbraio

Attività di recupero

Corsi di preparazione all’Esame

Simulazioni di prove di Esame

Mezzi e strumenti

Libro di testo

Riviste e pubblicazioni specializzate ed esempi di casi pratici

Lavagna con gessetti e lavagna luminosa

Impianti,macchine, attrezzature e strumentazioni dei laboratori, dell'azienda e delle

strutture in dotazione della scuola

Appunti dettati o presi autonomamente dagli alunni

Prontuari tecnici ed economico – estimativi

Calcolatrice tascabile non programmabile

Elaborati di esercitazioni svolte in classe

Testi di approfondimento e libri della biblioteca scolastica

Mezzi informatici

Mezzi audiovisivi

Giornali quotidiani

Spazi

Aula assegnata alla classe per le lezioni;

Azienda di Macchiascandona e spazi coltivati presso l’istituto;

Laboratorio di chimica;

Laboratorio di scienze;

Laboratorio di meccanica;

Laboratorio di informatica;

Palestra dell’istituto;

Aula magna.

Attivita' integrative ed extracurricolari svolte

nell’ambito della programmazione didattica

La classe ha partecipato alle seguenti attività:

1. Progetto “Alternanza scuola Lavoro”

2. Rappresentazione teatrale:”L’uomo la bestia la virtù” di Pirandello.

3. Visite guidate ad azienda zootecnica c/o Manciano e Cesa progetto R.I.P.A.R.I.;

(biodepurazione;)

4. Progetto “ Coltiva e conserva la biodiversità;

5. Esercitazioni agrarie di coltivazione presso l'Azienda di Macchiascandona( Grosseto);

6. Visita guidata a Villa Banfi;

7. Simulazione terza prova di Agronomia ;

8. Conferenza storica sugli eventi bellici che interessarono la Divisione “ACQUI”

sull’isola Greca di Cefalonia nel secondo conflitto mondiale raccontato da un

superstite.

Criteri di valutazione

Per la valutazione tutti gli insegnanti si sono basati sulla seguente scheda di

valutazione,in conformità con le linee guida indicate dall’ Istituto

livello voto descrizione

1 1-2 prova in bianco-Non conosce e o ricorda regole, termini, concetti, procedimenti; non comprende adeguatamente il testo e non riesce ad eseguire semplici compiti; non Applica adeguatamente regole e procedimenti; non evidenzia capacità di analisi e di sintesi; non possiede capacità di valutazione; non è in grado di utilizzare i contenuti delle unità didattiche.

2 3 Conosce do ricorda regole, termini, concetti, procedimenti in modo estremamente frammentario e superficiale; non comprende adeguatamente il testo e commette gravi errori nell'esecuzione di semplici compiti; non applica adeguatamente regole e procedimenti; non evidenzia autonome capacità di analisi e di sintesi; non possiede capacità di valutazione; non è in grado di utilizzare i contenuti delle unità didattiche.

3 4 Non conosce e ricorda parzialmente regole, termini, concetti, procedimenti; comprende faticosamente e parzialmente il testo; applica con serie difficoltà regole e procedimenti; evidenzia insufficienti capacità di analisi e di sintesi; possiede insufficienti capacità di valutazione; non è in grado di utilizzare correttamente i contenuti delle unità didattiche.

4 5 Conosce e ricorda sufficientemente regole, termini, concetti, procedimenti; comprende sufficientemente il testo; applica con difficoltà e in maniera non appropriata regole e procedimenti; evidenzia scarse capacità di analisi, di sintesi e di valutazione; utilizza in maniera imprecisa i contenuti delle unità didattiche.

5` 6 Conosce e ricorda sufficientemente regole, termini, concetti, procedimenti; comprende sufficientemente il testo; applica in modo sufficientemente corretto regole e procedimenti; evidenzia mediocri capacità di analisi, di sintesi e di valutazione; è in

grado di utilizzare correttamente i contenuti delle unità didattiche .

6 7 Conosce e ricorda discretamente regole, termini, concetti, procedimenti; comprende adeguatamente il testo; applica in modo adeguato regole procedimenti e processi; evidenzia sufficienti capacità di analisi, di sintesi e di valutazione; utilizza razionalmente i contenuti delle unità didattiche.

7 8 Conosce e comprende bene regole, termini, concetti e procedimenti ed è perfettamente applicarli; evidenzia discreta capacità di analisi, di sintesi e valutazione.

8 9-10 Conosce e comprende bene regole, termini, concetti e procedimenti ed è perfettamente in grado di applicarli; evidenzia buone o ottime capacità di analisi, di sintesi e valutazione.

Tipologia delle prove utilizzate

Verifiche per la valutazione dell’orale: interrogazioni, esposizioni, colloqui e

questionari scritti a risposta chiusa, a risposta aperta breve,test a completamento;

Verifiche per la valutazione dello scritto/grafico (compiti in classe): temi e

composizioni,risoluzione di problemi,sviluppo di calcoli, elaborati grafici.-

Verifiche per la valutazione al pratico : osservazione delle attività svolte dagli alunni

e/o di relazioni sulle attività pratiche

Esempi di terza prova

Durante l’anno sono state svolte due simulazioni di terza prova:

si vedano gli allegati al fascicolo

Valutazione del comportamento

Si presenta la scheda per l’ assegnazione del voto di condotta .

VOTO INDICATORE 5 -Episodi disciplinari molto gravi che hanno dato luogo a sospensione superiore a 15 o più giorni (anche cumulativi):

- danneggiamento di materiali, arredi e strutture (teppismo) -violenze psicologiche verso gli altri (bullismo) -violenze fisiche verso altri

- reati che possono compromettere l’incolumità delle persone

6 Comportamento scarsamente rispettoso delle regole scolastiche che risulteranno dalle annotazioni sul registro: -frequenza discontinua -abituali entrate in ritardo -abituali ritardi nella giustificazione delle assenze ; - almeno 4 note *

7 -Comportamento sufficientemente responsabile - correttezza formale -frequenza non sempre costante -abuso dei permessi di E/U - da 1 a 3 note *

8 - Comportamento sufficientemente responsabile - correttezza formale - frequenza continua

- uso responsabile dei permessi -nessuna nota

9 -Comportamento molto responsabile - atteggiamento collaborativo e costruttivo - frequenza costante - uso responsabile dei permessi - nessuna nota

10 -Comportamento decisamente i responsabile che contribuisce positivamente oltre alla crescita personale a quella della comunità scolastica (lo studente diventa in questo caso un modello positivo per i compagni) -Partecipazione attiva e costruttiva alle attività extrascolastiche

- Frequenza costante

- Uso responsabile dei dei permessi

- Nessuna nota

Comportamenti che danno luogo alla nota disciplinare solo dopo uno o più

richiami verbali da parte del docente: - Mancanza del materiale didattico occorrente;

- Non rispetto delle consegne a casa;

- Non rispetto delle consegne a scuola;

- Disturbo delle attività didattiche;

- Sporcare l’ambiente scolastico.

Comportamenti che danno luogo alla nota disciplinare immediata: - Utilizzare il telefonino per riprese all’interno della scuola;

- Linguaggio e comportamento irriguardosi e offensivi verso gli altri;

- Non rispetto delle norme contenute nel regolamento di Istituto.

L’uso del telefonino per riprese in tutta l’area di pertinenza della scuola è sanzionato

con un giorno di sospensione.

Corsi di preparazione all’Esame

Il Consiglio di classe ha deliberato corsi di preparazione all’Esame di Stato pomeridiani

che saranno tenuti dai docenti curricolari.

Il Coordinatore ha consegnato una copia cartacea del Documento del 15 Maggio agli

alunni in data 19/05/2011. A richiesta saranno consegnate altre copie cartacee. Il file del

documento inoltre sarà scaricabile a richiesta mediante chiavetta USB e, sempre a

richiesta, sarà inviato via e-mail.

Situazione dei crediti scolastici dell’ultimo triennio:

N.ro Alunno A.S.08/09 A.S. 09/10 A.S.10/11 A.S.11/12

1 Amadori Consuelo 4 5

2 Angiolini Pamela 4 4

3 Arzilli Francesco 4 4

4 Benassi Luca 5 5

5 Betocchi Matteo 5 5

6 Biagiotti Giulio 4 4

7 Bigliazzi Simone 4 5

8 Civilini Christian 4 5

9 Draghi Simone 5 4

10 Fallani Riccardo 5 4

11 Gori Carlo 4 5

12 Marzocchi Davide 4 4

13 Mezzoiuso Stefano 5 5

14 Neri Laura 4 4

15 Nerucci Davide 5 4

16 Restituti Beatrice 4 4

17 Ricci Lorenzo 4 5

18 Scataglini Alessio 4 4

19 Talloru Mattia 4 4

20 Tavoletti Mattia 5 5

21 Trovo' Leonardo 4 5

22 Turin Andrea 4 5

L’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

L’alternanza scuola lavoro, introdotta dall’art.4 della legge n.53 del 28/03/2003 e disciplinata dal D. Lg.vo n. 77 del 15 aprile 2005, si configura come una metodologia innovativa di apprendimento. Lo stesso Decreto Legislativo, all’ art1.c1 definisce l’alternanza scuola lavoro come una “modalità di realizzazione dei corsi del secondo ciclo, sia nel sistema dei licei, sia nel sistema dell'istruzione e della formazione professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro” e, all’art.1 c.2 attribuisce la responsabilità di progettare, attuare, verificare e valutare i percorsi in alternanza all’Istituzione Scolastica L’alternanza “risponde a bisogni individuali di istruzione e formazione” attraverso finalità ben definite:

attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;

arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile;

correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

L'alternanza scuola lavoro si fonda sull'intreccio tra le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese del territorio, le personali esigenze formative degli studenti. Tutti i Docenti del Consiglio di Classe seguono gli allievi durante le loro attività di alternanza scuola lavoro e tutti prendono parte alla valutazione del loro operato. ( Delibera Collegio Docenti 7 febbraio 2012). Tale valutazione espressa dall’intero Consiglio di classe, che si traduce in un punteggio che va da 0,00 a 0,50, va a sommarsi alla media finale dei voti riportati da ogni singolo alunno secondo la seguente tabella: GIUDIZIO PUNTEGGI Sufficiente 0,00 o 0,10 Discreto 0,10 o 0,20 Buono 0,20 o 0,30 Distinto 0,30 o 0,40 Ottimo 0,40 o 0,50 Tale procedura fornisce una valutazione specifica e autonoma di un segmento fondamentale della formazione che, negli Istituti Professionali, diventa obbligatoria. Per la classe IV il punteggio relativo all’alternanza viene assegnato nello scrutinio finale

(giugno se lo studente non ha la sospensione del giudizio, agosto in caso di giudizio

sospeso). Per la classe V il punteggio viene assegnato a giugno in fase di ammissione e

viene attribuito nella sua totalità solo nel caso in cui non si rilevino discrepanze tra le

proposte di voto dei docenti nelle singole discipline e la valutazione finale assegnata dal

C.d.C.

Tutte le attività, coerenti con il POF e con i profili in uscita, sono progettate e realizzate con l’obiettivo di sviluppare competenze trasversali e tecnico-professionali alla cui osservazione partecipano oltre ai docenti della classe anche i tutor aziendali e gli esperti esterni. Nella valutazione le attività, mirate all’acquisizione delle competenze, incidono sul punteggio finale per 80%, mentre la partecipazione e la frequenza alle attività progettate e realizzate per il restante 20%. Il Consiglio di Classe nel processo di valutazione è chiamato a pronunciarsi su tre competenze trasversali comuni a tutti gli indirizzi:

Senso di iniziativa e di imprenditorialità: saper tradurre le idee in

azione grazie alla creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi e la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi

Collaborare e partecipare: lavorare insieme per uno scopo comune, o

anche prestare il proprio aiuto a qualcuno. Prendere parte a un’attività insieme ad altre persone

Imparare a imparare: acquisire conoscenze e capacità attraverso lo studio, l'esperienza e il confronto con gli altri. Essere capaci di studiare autonomamente, e soprattutto di comprendere di cosa si ha bisogno per

aumentare le proprie conoscenze e le proprie competenze anche al di fuori della scuola

Accanto a queste competenze è stata individuata, per ogni indirizzo di studio, una specifica competenza tecnico professionale.

SCHEDE DELLE SINGOLE DISCIPLINE

ANNO SCOLASTICO 2011-2012

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE

LEOPOLDO II DI LORENA GROSSETO

PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO I.R.C.

DOCENTE Dr. LORI BALLERINI

ANALISI DISCIPLINARE

FONTI NORMATIVE .

Accordo di revisione del Concordato Lateranense, tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede

11.02.1984.

Protocollo addizionale, ratificato con la legge n. 121/85. Intesa tra Ministro della P.I. ed il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana recepita nel

D.P.R. n. 751/85.

Indicazioni sperimentali per l’insegnamento della religione cattolica nel secondo ciclo di istruzione (giugno 2010 – C.M. 70/2010).

MAGISTERO

Di particolare interesse “Insegnare religione cattolica oggi”, Nota Pastorale della C.E.I.

19.05.1991.

NATURA E FINALITA' DELL'I.R.C.

L'I.R.C. nella scuola secondaria di secondo grado offre un contributo allo sviluppo della personalità dell’alunno partecipando, insieme alle altre discipline, all'educazione globale della

persona anche in vista dello specifico inserimento nel mondo professionale e civile.

Momento di cultura religiosa si apre ad una lettura della realtà in cui il soggetto in età evolutiva

realizzerà il personale progetto di vita. L'Approccio alla conoscenza del fatto religioso nella vita dell'uomo è oggettivo e sistematico

valorizzando, secondo le esigenze specifiche dell'alunno, la dimensione antropologica-culturale

e/o biblico-teologica dei contenuti proposti.

OBIETTIVI GENERALI

Al fine di fornire all’allievo i saperi essenziali e le competenze richiesti dalla scuola secondaria di

secondo grado è stata prestata attenzione alla conoscenza della specifica identità culturale della Religione Cattolica anche nel momento del dialogo interreligioso per addivenire alla capacità di

confronto con l'altro nel rispetto della diversità. Gli alunni sono stati altresì avviati alla

conoscenza guidata della Bibbia e dei documenti della tradizione e del Magistero. La proposta I.R.C. si è configurata infine quale luogo privilegiato per la riflessione ed il confronto

interpersonale sulle problematiche esistenziali avvertite dagli alunni come più direttamente

significative.

ANNO SCOLASTICO 2011-2012

ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE

LEOPOLDO II DI LORENA GROSSETO

PROGETTO EDUCATIVO E DIDATTICO I.R.C.

DOCENTE Dr. LORI BALLERINI

CLASSE V SEZIONE A – Alunni avvalentisi n. 14.

MODULO

QUESTIONI DI ETICA CRISTIANA

PREREQUISITI

Conoscenza del concetto di morale

ANALISI DEI BISOGNI DEGLI ALUNNI

Attese per l’I.R.C. nel quinto anno della secondaria superiore

OBIETTIVI

AREA COGNITIVA

Conoscere il concetto di morale cristiana.

Conoscere il linguaggio specifico della materia.

AREA OPERATIVA

Saper leggere, interpretare e confrontare le questioni sociali e personali prescelte con i

contenuti fondamentali del cattolicesimo.

AREA METACOGNITIVA

Saper confrontare l’etica personale con la vita.

CONTENUTI

La religione risponde ai perché della vita.

I valori ed i bisogni per l’uomo: fede e vita. Vita e morale personale. Cristo esempio di uomo perfetto.

La fede dono di Dio: la parabola del seminatore.

Formazione umana e professionale: l’azione educativa della scuola.

Lo studio si può considerare un lavoro? Il lavoro della volontà ( da “Parole sull’uomo” di Giovanni Paolo II).

Il lavoro e l’incertezza per il futuro: quali sogni?

L’amore: dall’esperienza al problema. Tanti tipi di amore osservabili all’interno della società odierna.

Lo specifico dell’amore cristiano (passi evangelici scelti).

L’azione pastorale di Giovanni Paolo II: per una pedagogia dell’amore.

METODI

Lezione tradizionale e partecipata. Metodo induttivo: dall’esperienza al problema, dal problema alla ricerca

Il cerchio dell’amicizia

MEZZI

Libro di testo (Religione e religioni. Vol. 2°) Dal testo "Schede per l'insegnamento della religione cattolica" di S. Bocchini E.D.B. Voll I e II.

Da “Guida per l’insegnamento al testo Religione e religioni” altre schede elaborate da Don

Stefano Varnavà - Bibbia

TEMPI

33 ore di tempo scuola

VERIFICHE

Dialogo-confronto interattivo Verifica formativa al termine di ogni U.A.

Verifica sommativa al termine del trimestre e pentamestre.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Interesse, attenzione, impegno, partecipazione

DISCIPLINA: MECCANICA AGRARIA

Docenti : Prof. Fabio D’Ubaldo

I.t.p. Paolo Viti

Ore di lezione n° 2 settimanali (1 teoria e 1 esercitazioni). Totale ore 66.

Testo adottato: A.A.V.V. Corso di basi agronomiche, meccanica e

meccanizzazione agraria – REDA Edizioni

Testo consigliato: A.Del Gaudio “Corso di Meccanica Agraria“ vol. 2°

1 .Caratteristiche della classe

All’inizio dell’anno, nel presentare la programmazione annuale è stato ricordato agli

studenti della 5°A che avendo frequentato corsi di Fisica generale, Chimica, Biologia

applicata (Fitopatologia e Entomologia), Agronomia Generale, Coltivazioni, Economia

Agraria, ed un corso propedeutico di Meccanica Generale nel quarto anno di studi,

dovrebbero avere una concreta preparazione di base alla quale si è fatto un continuo

riferimento per ottenere la migliore conoscenza possibile in merito ai criteri da usare per

l’introduzione delle macchine agricole nell’azienda agraria.

La classe era costituita in partenza da 22 studenti, 4 femmine e 18 maschi.

Il livello di preparazione riscontrato nella classe era il seguente :

Numero di alunni con preparazione insufficiente o mediocre : 3

Numero di alunni con preparazione sufficiente : 8

Numero di alunni con preparazione più che sufficiente o discreta o buona : 11

Durante l’anno c’è stato un discreto impegno nei confronti della materia, per cui il livello

medio di preparazione è salito e numerosi studenti hanno dimostrato una preparazione

superiore alla sufficienza. Rimane tuttavia un gruppo che per grave carenza di studio nel

corso dell’anno non ha raggiunto ancora la piena sufficienza.

2. Obiettivi

- sviluppare le capacità di analisi, tenendo conto sia delle attitudini personali che delle

conoscenze acquisite dagli allievi in altri campi disciplinari; tale obiettivo è stato, nella

maggior parte dei casi, raggiunto, anche se, in alcuni casi, si sono manifestate carenze

rielaborative ed un approccio spesso inadeguato nei confronti degli argomenti proposti.

- acquisire una corretta e approfondita terminologia tecnico-scientifica, obiettivo

raggiunto solo in parte dato il modesto impegno dimostrato da alcuni studenti.

- migliorare l’attitudine alla ricerca di alternative di carattere colturale e organizzativo,

all’interno dell’azienda agraria valutando anche l’efficacia di differenti interventi tecnici;

l’obiettivo non è stato completamente raggiunto in quanto alcuni studenti si sono poco

interessati a questo aspetto della materia.

- migliorare la qualità del dialogo educativo, sollecitando interventi e considerazioni

personali; riguardo a questo obiettivo, si è manifestata una sufficiente partecipazione

caratterizzata, però, da rielaborazioni poco approfondite.

3. Metodologia

All’interno del programma ministeriale, come indicato nella programmazione iniziale, si

sono individuati i blocchi tematici principali su cui impostare l’attività didattica, in base a

-elementi oggettivi, quali la situazione della classe

-obiettivi generali ed educativi formulati dal Consiglio di classe.

L’insegnante ha adottato un metodo di lavoro basato, per la parte teorica, sulla lezione

frontale, cercando di coinvolgere quegli alunni che potevano portare, nell’ambito della

discussione, le loro esperienze legate al mondo agricolo; inoltre considerando che le

esercitazioni pratiche sono il necessario complemento all’aspetto teorico si è cercato , nel

poco tempo disponibile di un ‘ora alla settimana, di approfondire alcuni argomenti relativi

all’uso delle macchine agricole in una azienda agraria.

Si è curato l’aspetto interdisciplinare facendo collegamenti con discipline affini come :

- coltivazioni erbacee ed arboree per far capire come un corretto impiego delle macchine

agricole possa migliorare le differenti tecniche di coltivazione.

- fitopatologia ed entomologia per attuare più proficui interventi di tecnica colturale nel

rispetto dell'ambiente;

- economia agraria ed estimo, per quanto riguarda gli aspetti economici della

meccanizzazione nella gestione dell’azienda agraria.

Come strumenti didattici, oltre il libro di testo, sono stati utilizzate riviste tecniche

specializzate, videocassette e l’aula informatica con filmati su you-tube.

Le esercitazioni si sono svolte in laboratorio di meccanica, osservando dal vero le

macchine oggetto di studio.

4.Verifiche

Per l’attribuzione del voto sono state utilizzate le seguenti indicazioni .

Ottimo-Buono (9-8) particolari competenze nei contenuti, nell’espressione,

nell’analisi e nella rielaborazione

Discreto (7) approfonditi livelli di conoscenza ed espressione corretta

Sufficiente (6) conoscenze abbastanza corrette ed espressione accettabile

nella terminologia e nella chiarezza

Mediocre (5) conoscenze non approfondite, uso di un linguaggio non

sempre appropriato con analisi parziale

Insufficiente (4) conoscenze limitate degli argomenti, analisi confusa

Gravemente insufficiente (2-3) nessuna conoscenza degli argomenti.

Nel valutare si è tenuto conto anche di questi aspetti: l’acquisizione di contenuti, la

capacità di comunicazione orale, di critica, di rielaborazione personale, di ragionamento.

La classe ha risposto in maniera adeguata alle differenti necessità didattiche e alcuni

studenti si sono impegnati portando nell’ambito della discussione interessanti

argomentazioni pratiche che derivano dalla loro esperienza nell’ambiente agricolo.

L’attività di recupero è stata svolta nell’ambito delle ore curricolari e finalizzata al

rafforzamento di alcuni argomenti di base.

5.Contenuti

Modulo n° 1

Titolo: Le lavorazioni del terreno

UD 1.1 Il terreno e le lavorazioni

Scopi delle lavorazioni

Classificazione delle lavorazioni

Strumenti per lavorare il terreno

UD 1.2 Macchine per il lavori iniziali e secondari .

Classificazione delle macchine

Tecnica del lavoro di aratura

Tecnica del lavoro di discissura

I lavori di maturamento del terreno

Modulo n° 2

Titolo : Macchine per la concimazione.

Macchine per la semina, il trapianto e il diserbo.

Impianti di irrigazione.

UD 2.1 Macchine per la distribuzione dei concimi

Macchine per la distribuzione di concimi naturali

Macchine per la distribuzione di concimi chimici

UD 2.2 Macchine per la semina , il trapianto, il diserbo

Le seminatrici universali

Le seminatrici di precisione

Le trapiantatrici per colture primaverili estive

Le irroratrici per il diserbo e la difesa delle colture.

UD 2.3 Impianti di irrigazione

Sistemi e metodi di irrigazione

Struttura di un impianto per l’irrigazione a pioggia

Struttura di un impianto di microirrigazione.

Modulo n° 3

Titolo Macchine per la protezione delle colture.

Macchine per la raccolta dei foraggi.

Macchine per la raccolta dei cereali

UD 3.1 Macchine per la protezione delle colture

Tipi di macchine. Caratteristiche tecniche.

Aspetti igienico-ambientali e sanitari degli interventi antiparassitari

UD 3.2 Macchine per la raccolta dei foraggi

Le falciatrici , I ranghinatori , Le rotoimballatrici

UD 3.2 Macchine per la raccolta dei cereali

Le mietitrebbiatrici, le falciatrinciacaricatrici.

Alla data odierna rimane da trattare la UD 3.2

MATERIA: EDUCAZIONE FISICA DOCENTE: prof. STEFANO GORACCI CLASSE: 5^ A Obiettivi realizzati - La classe, molto eterogenea dal punto di vista motorio, con la presenza di alunni di entrambi i sessi, molti dei quali poco abili, poco brillanti nelle motivazioni, discontinui nell’impegno e nella presenza, ha avuto un andamento didattico caratterizzato dal conseguimento di risultati accettabili alternato alla difficoltà ad apprendere anche le condotte motorie più semplici. La gran parte degli alunni che compongono la classe hanno lavorato con lo scrivente fin dalla classe 1^. Alla data della compilazione del presente documento, non tutti gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Alcuni alunni, hanno collezionato numerose assenze. Dal punto di vista delle conoscenze gli alunni hanno avuto complessivamente un risultato insufficiente. Dal punto di vista delle competenze solamente in alcuni alunni si sono evidenziati miglioramenti dei livelli prestativi e nell’anno in corso gli alunni hanno raggiunto, complessivamente, risultati mediocri. Dal punto di vista delle capacità gli alunni non si dimostrati in grado di utilizzare le conoscenze come elemento per l’acquisizione di nuove competenze o per la verifica e l’auto correzione. In quest’ambito, inoltre, gli alunni non hanno dato prova di saper utilizzare le risorse messe a loro disposizione. I contenuti disciplinari e pluridisciplinari -

Alla data di compilazione del presente documento, la classe ha lavorato su tutti i moduli previsti dalla programmazione, anche se in maniera non proprio approfondita, visto l’esiguo numero di ore di lezioni di Educazione Fisica previsto dal curriculum e visto l’orario delle lezioni settimanali che collocava la classe alle ultime due ore del venerdì(ore 12.00-13.35) con gli alunni pendolari che iniziavano ad uscire alle 12.55. Attraverso l’utilizzo di esercitazioni a corpo libero e con l’aiuto di piccoli e grandi attrezzi si è lavorato per riattivare e potenziare la condizione fisico motoria generale, agendo sia sugli aspetti coordinativi che condizionali del movimento. Particolare attenzione si è rivolta ad apprendere la metodologia dello Stretching. Dei Giochi Sportivi gran parte del lavoro è stato dedicato alla parte metodologica, cioè alla costruzione di metodi di analisi e scomposizione degli elementi sotto osservazione. Gli alunni sono stati condotti attraverso la metodologia della individuazione degli obiettivi e degli strumenti, stante il quadro di riferimento (le risorse: regole e condizioni di partenza). La classe è stata sollecitata a ragionare in termini intradisciplinari (relazione differenze analogie fra le varie discipline sportive e fra i gesti tecnici delle stesse). I riferimenti pluridisciplinari sono stati orientati alla fisica (per esempio, come si esprime la forza nel lancio di una palla, i tempi del lancio in relazione allo spostamento del destinatario del lancio). Inoltre agli alunni è stato chiesto costantemente di verbalizzare il vissuto utilizzando il linguaggio tecnico dell'ed. Fisica, ma anche la costruzione sintattica e lessicale corretta per esprimere un concetto. Riteniamo che la parte metodologica possa essere più delle altre rappresentativa del lavoro interdisciplinare. Ci è sembrato interessante sviluppare le nostre riflessioni a partire da un problema ricercandone la soluzione una volta acquisite le risorse necessarie (conoscenze e competenze). Modulo n° 1- Consolidamento degli schemi motori di base Differenza fra movimento naturale e movimento tecnico. L’andatura in scivolamento. Il Lanciare. Gestione della palla: il metodo di applicazione della forza; i punti di applicazione della forza nella palla; i modi di intervento sulla palla (lancio, presa,

spinta, ecc). Tempi di contatto sulla palla, modalità di espressione della forza. Il saltare: analisi delle fasi; stacco con un piede; stacco con due piedi; il saltare con preparazione allo stacco con doppio appoggio consecutivo e con pre-salto e correlazione con le discipline sportive. Interventi sulla palla in sospensione ed in elevazione. I piani principali del corpo umano. L’apparato locomotore. Strutture dell’apparato locomotore: ossa, muscoli, legamenti, tendini, articolazioni. Unità funzionale dell’apparato locomotore. Le funzioni dei muscoli: agonisti, antagonisti, sinergici e fissatori. I muscoli addominali e l’equilibrio del bacino. I muscoli dell’arto inferiore: quadricipite, ileopsoas, tricipite surale, adduttori, ischiocrurali, tensore della fascia lata. Lo stretching: metodologia e posture per i muscoli dell’arto inferiore. Atteggiamenti dei segmenti corporei. I movimenti degli arti inferiori del corpo umano: flessione-estensione, adduzione-abduzione, intrarotazione-extrarotazione Modulo n° 2 - controllo e sviluppo delle capacità condizionali – potenziamento fisiologico Un attrezzo per allenare le capacità condizionali: la funicella. Lavori frazionati con la funicella. Test OCM: funicella 30’’. Test non OCM dei 5 Esercizi. Si contano il numero complessivo dei salti eseguiti nelle sequenze valide nei 20 ‘’: 1) a piedi pari; 2) alternato destro sinistro, 3) due destro, due pari, due sinistro, due pari; 4) uno destro, uno pari, uno sinistro, uno pari; 5) alternati due destro, due sinistro. Mobilizzazione muscoli addominali retti ed obliqui: metodologia ed esercizi. Andature preatletiche: skip, passo e stacco, corsa laterale, corsa laterale incrociata, doppio appoggio, corsa calciata. Forza arti inferiori: balzi gambe ritte e piegate. Andature di sensibilizzazione per i piedi. L’allenamento della forza in circuito. Test di verifica standard OCM: funicella 30’’, m. 1000, salto in lungo da fermo. Modulo n° 4- Giochi Sportivi PALLACANESTRO - Le regole del gioco relativamente allo spostamento ed alla gestione della palla. Il palleggio mano destra e sinistra. Il palleggio protetto. Il cambio di direzione ed il cambio di senso. I cambi di mano protetti: sotto le gambe e frontale. L’arresto a due tempi. Il tiro in sospensione. Il tiro in corsa. Passaggi in corsa. Giochi a due: dai e vai. Gioco in campo ridotto. Le linee di passaggio. Test di verifica: sequenza arresto da passaggio, palleggio, cambio di senso in palleggio protetto con andatura in scivolamento, cambio di direzione con cambi di mano protetti (sotto le gambe e frontale), l’arresto, tiro in sospensione, tiro in corsa, sia sul lato destro che sul lato sinistro del campo con valutazione standard. PALLAVOLO - Gestione della palla: Il palleggio alto, frontale. Il palleggio in bagher. Differenze fra le due tecniche e loro utilizzo. Organizzazione del gioco - La regola di posizione. Le posizioni di regola e le posizioni di ruolo. La difesa sulla battuta. Gioco in campo ridotto ed a tutto campo. Rapporto fra regole, obiettivi e strumenti: la pallavolo sport ad alta programmazione CALCIO - Gestione della palla: il controllo di palla in corsa. Il calciare di interno piede rasoterra con palla ferma e palla in movimento. Il calciare la palla in volo. Gli stop: classificazione. Lo stop a contrasto frontale e lo stop sopra il piede. Gioco in campo ridotto. Le linee di passaggio. Test OCM: slalom calcio 6 birilli. Test: calciare 30’’ interno piede rasoterra palla in movimento al muro in spazio 3 metri per 3. Con valutazione numero e campionamento per classi parallele. Interazioni Docenti Alunni -

Il metodo di insegnamento adottato prevede un lavoro di carattere individuale e individualizzato. Nella Classe sono presenti alcuni alunni esonerati dalla parte pratica della disciplina che sono stati valutati esclusivamente dal punto di vista teorico. Gli spazi ed il materiale didattico-

E’ stata usata la palestra dell’Istituto completa del materiale didattico occorrente. Agli alunni sono stati forniti appunti elaborati dallo scrivente relativi agli argomenti affrontati. I tempi – Sono state svolte le ore di lezione: nel trimestre n°22 ore di lezione, nel pentamestre, alla data di compilazione del documento, n ° 30 ore di lezione ore di lezione. Totale 52 ore. Le ore previste dal curricolo sono n ° 66 annue. Alla data della compilazione della presente relazione sono stati dedicati: - al modulo metodologia dell’allenamento n ° 14 ore di lezione - al modulo consolidamento delle capacità coordinative n ° 12 ore di lezione - al modulo giochi sportivi n ° 26 ore di lezione

I criteri di valutazione e le verifiche-

Gli alunni sono stati valutati avendo come riferimento i tre elementi: il sapere(conoscenze), il saper fare(competenze), il saper utilizzare le conoscenze in fase di apprendimento delle competenze ed il saper usare le competenze in situazione e come transfert. Gli alunni sono stati costantemente osservati nella progressione dell'apprendimento delle competenze e delle conoscenze attraverso il dispiegarsi delle loro capacità individuali. Sono stati verificati gli apprendimenti tramite n° 2 test scritti e 3 test pratici nel Trimestre e n° 4 test scritti e 7 pratici nel pentamestre. I punteggi attribuiti hanno sempre tenuto conto della scala di valori da uno a dieci. Nella formulazione dei voti e dei giudizi finali, si procederà a costruire una media dei voti raggiunti durante tutto l’anno scolastico. Inoltre si terrà conto della qualità del dialogo educativo e dell’impegno.

Il Docente Stefano Goracci Grosseto, lì 9 Maggio 2012

Disciplina: Coltivazioni Arboree

Prof. Alessandro Cardarelli

Prof. Paolo Viti

Il comportamento della classe nel suo complesso è considerato corretto e

adeguato allo svolgimento di una adeguata attività educativa. Gli alunni sono stati

generalmente interessati all’attività didattica. I comportamenti sono stati consoni

all’ambiente scolastico ed il dialogo educativo proficuo. Permangono poi pochi alunni

che non si sono applicati a dovere. Questo ha comunque permesso di svolgere un lavoro

costruttivo per il raggiungimento degli obiettivi sui contenuti riportati di seguito.

La preparazione finale degli alunni è abbastanza omogenea, una certa diversità

di capacità espressiva e l’impegno casalingo determina un diverso rendimento individuale

nelle prove di valutazione. Complessivamente la preparazione raggiunta viene

considerata adeguata. La riduzione delle giornate utili ha obbligato il sottoscritto ad una

revisione del programma e una riduzione conseguente degli argomenti trattati.

Obiettivi formativi raggiunti

I seguenti obiettivi formativi sono stati raggiunti da gran parte degli allievi:

Uso da parte degli alunni di un linguaggio specifico e adeguato da utilizzare

nell’esposizione e nell’analisi dei problemi dell’agronomia e delle coltivazioni

arboree;

Capacità di formazione, da parte dell’alunno, di un giudizio coerente e motivato

sulle argomentazioni agronomiche e delle coltivazioni;

gli alunni sono in grado di interpretare sufficientemente i fatti tecnici e

agronomici che sono alla base della organizzazione della produzione e sono in

grado di valutare in maniera elementare le scelte tecniche di gestione in ambito

aziendale;

sono sufficientemente in grado di comprendere le motivazioni agronomiche che

guidano la realizzazione delle scelte tecniche ed economiche nell’ambito delle

coltivazioni;

hanno avuto l’opportunità di osservare ed in qualche caso utilizzare le attrezzature

di comune uso nelle coltivazioni arboree;

in seguito allo stimolo costante si è iniziato negli alunni a formare un processo

critico, volto alla analisi dei problemi delle coltivazioni arboree in base al

bagaglio delle conoscenze tecnico scientifiche;

sanno dibattere e argomentare con sufficiente ordine e proprietà di linguaggio,

ossia sanno esprimere un giudizio logico e motivato;

hanno cominciato a sviluppare una capacità di lettura della realtà economica e

produttiva nell’ambito delle coltivazioni arboree per cogliere progressivamente le

opportunità di realizzazione dei propri progetti.

Contenuti disciplinari trattati

Introduzione al programma e generalità sulle piante arboree

Morfologia delle piante arboree

L’apparato radicale ed il suo sviluppo; la parte aerea: scheletro, branche, rami,

chioma , vari tipi di rami nei fruttiferi.

L’attività radicale e lo sviluppo degli organi epigei. Lo sviluppo vegetativo e la

quiescenza delle gemme. Il germogliamento, il gradiente vegetativo e la dominanza

apicale. La differenziazione delle gemme; l’antesi, l’impollinazione e l’allegagione; la

sterilità nelle piante arboree.

Maturazione della frutta

Lo sviluppo dei frutti; la partenocarpia; la cascola dei frutti; l’alternanza di

produzione; la maturazione dei frutti .

Il metabolismo idrico e nutrizionale nelle piante arboree.

La propagazione delle piante arboree ed il miglioramento genetico

Importanza della riproduzione e della moltiplicazione. Propagazione per

autoradicazione e per innesto. Metodi di miglioramento genetico delle specie propagate

per via agamica. Incrocio. Mutagenesi e selezione clonale.

L’impianto dell’arboreto

La sistemazione del suolo ed il reimpianto; lo scasso e la concimazione di base;

l’impianto e gli interventi colturali successivi all’impianto.

Le lavorazioni ordinarie e le concimazioni ordinarie. Il rinnovo degli arboreti ed

il reimpianto sullo stesso terreno, la problematica.

La potatura: generalità

Principali operazioni di potatura: soppressione e raccorciamento di branche;

diradamento e raccorciamento di rami; inclinazione, piegatura e curvatura di branche e

rami, decorticazione anulare e incisioni;

La potatura di allevamento e di produzione

Principi generali della potatura di allevamento; forme di allevamento e sesti di

impianto.

La potatura di produzione e la meccanizzazione della potatura.

La raccolta e i trattamenti post raccolta

Raccolta tradizionale e meccanica; operazioni complementari; la lavorazione e

conservazione della frutta; la trasformazione della frutta.

Parte Speciale

Vite

Notizie storiche, diffusione e importanza economica; caratteristiche botaniche,

propagazione e cultivar; impianto, allevamento, cure colturali; avversità, raccolta e

utilizzazione del prodotto.

Olivo

Notizie storiche, diffusione e importanza economica; caratteristiche botaniche,

propagazione e cultivar; impianto, allevamento, cure colturali; avversità, raccolta e

utilizzazione del prodotto.

Raccordi interdisciplinari effettuati:

Sono stati effettuati i seguenti raccordi interdisciplinari:

1. Coltivazioni arboree ed Entomologia: insetti dannosi delle principali colture

arboree

2. Meccanica, Industrie agrarie e Coltivazioni Arboree, Costruzioni rurali:

macchine per la raccolta dei prodotti: uva e olive; oleificio e cantina.

3. Meccanica, Coltivazioni Arboree, Estimo e Tecnica di coltivazione aziendale:

svolgimento della tecnica di coltivazioni arboree.

Mezzi

I mezzi impiegati per il raggiungimento dei sopra citati obiettivi sono stati:

1. uso costante e sistematico dei libri di testo;

2. uso di riviste e fotocopie;

3. uso dei mezzi audiovisivi: In particolare del Personal computer;

4. uso dei laboratori, dell’azienda e delle strutture in dotazione alla scuola;

5. partecipazione a visite guidate;

6. partecipazione a conferenze.

Metodi

I metodi utilizzati nello svolgimento delle attività didattiche sono stati:

Consolidamento della capacità dell’uso flessibile del testo attraverso lo stimolo ad

una lettura non lineare, favorendo l’uso critico ed il collegamento dei concetti;

Lezione frontale e di tipo partecipativo (quando possibile e proficua), durante la

quale è stato favorito l’apprendimento e la memorizzazione dei concetti in

maniera non meccanica, in modo da stimolare la capacità critica e riflessiva dei

discenti;

L’alunno è stato sollecitato ad intervenire attivamente ed a svolgere attività di

autoapprendimento (solo per una parte degli alunni per carenza di partecipazione

attiva);

I vari argomenti sono stati sviluppati con particolare attenzione alla propedeuticità

ed alla sequenzialità.

Nelle ore di esercitazione su materiale vario riguardante i contenuti del

programma gli alunni sono stati stimolati ad un uso collettivo e trasversale degli

strumenti di laboratorio.

La più rispondente descrizione della metodologia applicata è quella della

comparazione. In altre parole abbiamo cercato di coinvolgere gli alunni nel

comparare fatti e pratiche agronomiche diverse.

Abbiamo anche cercato di favorire l'apprendimento e la memorizzazione non

meccanica dei concetti, di mirare al fatto che le nuove conoscenze vadano ad

innestarsi in modo specifico e non arbitrario su altre già fissate nella struttura

cognitiva; condurre gli alunni ad acquisire conoscenze sufficienti per attivare

processi integrativi e favorire i collegamenti fra quanto è noto e il nuovo.

Il programma scolastico svolto ha assunto come punto di partenza problemi il più

possibile legati al vissuto degli studenti e soprattutto al territorio in cui l’istituto è

inserito.

Verifiche

Circa, poi, i metodi di verifica, i criteri di valutazione ed il numero minimo

congruo di elementi valutativi, si è operato come segue:

Nelle verifiche e valutazioni sono stati analizzati dei descrittori

dell’apprendimento che derivano da una serie di indicatori. Questi, da non considerare

come veri e propri parametri matematici, scaturiscono da vari ambiti. E’ stata attribuita

importanza particolare agli indicatori propri della sfera cognitiva.

In altre parole si può affermare che la valutazione si effettua considerando il

grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati in base ai seguenti:

Indicatori di conoscenze, competenze capacità: conoscenza di regole, leggi e

principi; codice linguistico e conoscenza dei termini; capacità di effettuare analisi;

capacità di applicare e collegare le conoscenze.

Altri indicatori: disponibilità al lavoro scolastico, impegno e partecipazione;

I ragazzi sono stati valutati con metodi classici quali l'interrogazione orale, oltre

ad altre analisi in base alle manifestazioni di evidente conoscenza degli argomenti nel

dibattito in classe ed in azienda. Data l'esiguità del tempo a disposizione non è stato

possibile approfondire e sviluppare i descrittori dell'apprendimento.

Il numero minimo congruo di elementi valutativi è di 2 voti scaturiti da prove

scritte per il primo periodo e 3 per il secondo: tali prove sono state formulate sia in forma

di questionario sia di composizione; 2 da interrogazioni orali ed un voto attribuito in base

al lavoro pratico realizzato per trimestre.

In ogni caso nelle valutazioni sono state analizzate le conoscenze degli obiettivi

prefissati in base ai seguenti livelli tassonomici (in ordine crescente):

.capacità di comprensione

.capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni nuove

.capacità di effettuare analisi

.capacità di sintetizzare le conoscenze

.capacità di eseguire compiti semplici

.capacità di applicare le conoscenze

.capacità di effettuare trasposizioni ed adattamenti

ore di lezione settimanali 5 x 33 = 165

Per la valutazione delle verifiche scritte si è adottata la seguente griglia

Indicatore Punteggio Livelli e relativi punteggi

Conoscenza dei contenuti 8

insufficiente 3

mediocre 4

sufficiente 5,3

discreto 6

buono 7

ottimo 8

Correttezza formale e

proprietà di linguaggio 5

insufficiente 2

mediocre 3

sufficiente 3,4

discreto 4

buono/ottimo 5

Capacità di elaborazione

critica,collegamenti

pluridisciplinari

2

insufficiente 0,5

mediocre 1

sufficiente 1,3

discreto 1,6

buono 2

PUNTEGGIO TOTALE / 15

ENTOMOLOGIA AGRARIA Insegnante Alessandro Cardarelli

I.T.P. Claudio Venturi

Ore di lezione n° 3 settimanali (2 teoria e 1 esercitazioni). Totale ore 99. Il grande

numero di attività intraprese dalla classe e la particolarità delle presenze, degli alunni che

spesso usufruivano di permessi sportivi non ha permesso di approfondire o, per meglio

dire, svolgere molto estensivamente la parte speciale del programma che comunque è

stata trattata a sufficienza.

Testo Adottato: Fitopatologia, Entomologia Agraria e Biologia Applicata di Mario

Ferrari, Elena Marcon, Andrea Menta. (Edagricole)

Obiettivi trasversali

sviluppare la capacità di analisi, tenendo conto sia delle attitudini personali sia

delle conoscenze acquisite dagli allievi in altri campi disciplinari; tale obiettivo è

stato, nella maggior parte dei casi, raggiunto, anche se, in alcuni casi, si sono

manifestate carenze rielaborative ed un approccio spesso inadeguato nei confronti

degli argomenti proposti.

raggiungere una terminologia tecnico-scientifica adeguata e specifica, obiettivo

che è stato raggiunto solo in parte dato il modesto impegno dimostrato da alcuni

studenti

migliorare l’attitudine alla ricerca e all’approfondimento, attraverso la

consultazione di testi, di riviste specializzate e di ogni altra fonte d’informazione:

l’obiettivo non è stato completamente raggiunto in quanto alcuni studenti si sono

poco interessati a questo aspetto della materia.

migliorare la qualità del dialogo educativo, sollecitando interventi e

considerazioni personali; riguardo a questo obiettivo, si è manifestata una

sufficiente partecipazione caratterizzata, però, da rielaborazioni poco

approfondite.

Obiettivi Formativi Specifici

Acquisire la consapevolezza del concetto di danno e della morfologia dei

principali agenti di danno;

acquisire la conoscenza dell’anatomia degli insetti;

impostare correttamente una diagnosi entomologica, arrivando a riconoscere i

sintomi e la causa del danno;

conoscenza dei cicli biologici degli entomoparassiti;

utilizzo del linguaggio specializzato mediante la comprensione della terminologia

usata; sapere applicare la strategia di lotta integrata;

conoscenza dei principi attivi da impiegare in lotta guidata e le norme che

regolano l’impiego dei fitofarmaci in agricoltura;

per le principali colture arboree, riconoscere il danno ed i sintomi delle più

importanti infestazioni per poter impostare correttamente la difesa delle colture.

Contenuti trattati

Entomologia Generale

Teoria evoluzionistica degli insetti.

Tegumento

Morfologia degli insetti: capo e apparati boccali,

torace e addome

Anatomia e fisiologia del:

1-Sistema muscolare

2-Sistema nervoso

3-Apparato digerente

4-Apparato respiratorio

5-Apparato Circolatorio

6-Apparato escretore

7-Apparato secretore

8-Apparato riproduttore

9-Accrescimenti post-embrionali.

10-Stadi post embrionali

Classificazione degli insetti e descrizione dei principali ordini:

Ortotteri, Tisanotteri, Rincoti, Lepidotteri, Ditteri, Coleotteri, Imenotteri

Richiami di Fitoiatria

Interventi fitoiatrici a basso impatto. Interventi fitoiatrici con mezzi biotecnologici.

Interventi con mezzi biologici: Lotta Biologica. Entomofagi. Lotta microbiologica:

utilizzo di agenti patogeni batterici e fungini. Interventi con mezzi chimici.

Parte Speciale

Agroecosistema Vigneto:

Cicadellidi della vite

Agroecosistema Oliveto:

Dacus oleae (Mosca dell’olivo), Prays oleae (Tignola dell’olivo), Saissetia oleae

(Cocciniglia Mezzo Grano di pepe),

Agroecosistema Castagno:

Il cinipide galligeno e la sua evoluzione in italia. Mezzi per contenerlo biologici e

chimici.

Esempi di lotta biologica

Encarsia formosa su Trialeurodes vaporariorum (mosca bianca delle serre),

Crysoperla Carnea, Verticillium Lecanii, Afidoletes afidomyzae e Coccinelle su

Afidi, Cryptolenus Motorzieri e Leptomastix dactilopii su Planococcus citris,

Trichogamma maidis su Ostrinia nubilalis (Piralide del Mais, del peperone e del

fagiolino), Bacillus Thuringiensis.

Metodologia

La metodologia applicata è stata quella della "lezione frontale partecipata" , alternata a

esercitazioni di laboratorio con osservazione di insetti al microscopio, presentazione di

videocassette e ricerche su internet.

Verifiche

Dal risultato degli incontri avuti con i colleghi della stessa materia, sentito anche il parere

degli insegnanti delle materie affini, è emersa la necessità di far svolgere agli allievi

almeno due prove per il primo trimestre e tre per il pentamestre.

Per l’attribuzione del voto sono state utilizzate le seguenti indicazioni:

Ottimo-Buono (9-8) - particolari competenze nei contenuti, nell’espressione, nell’analisi

e nella rielaborazione

Discreto (7) approfonditi livelli di conoscenza ed espressione corretta

Sufficiente (6) conoscenze abbastanza corrette ed espressione accettabile nella

terminologia e nella chiarezza

Mediocre (5) conoscenze non approfondite, uso di un linguaggio non sempre appropriato

con analisi parziale

Insufficiente (4) conoscenze limitate degli argomenti, analisi confusa

Gravemente insufficiente (2-3) nessuna conoscenza degli argomenti

Nelle verifiche orali sono stati considerati questi aspetti:

l’acquisizione di contenuti, la capacità di comunicazione orale, di critica, di

rielaborazione personale, di ragionamento.

L’importanza delle verifiche è stata osservata anche in funzione della attività di

recupero, svolte nell’ambito delle ore curricolari ed in orario pomeridiano finalizzandole

al rafforzamento di alcuni argomenti di base.

Strumenti:

Come strumenti didattici, oltre il libro di testo, sono state utilizzate le videocassette e le

ricerche di materiale fotografico e video su internet, oltre all’osservazione e

riconoscimento di insetti in laboratorio di entomologia.

DISCIPLINA: ITALIANO

Libri di testo:

- Di Sacco, Le basi della letteratura italiana, vol. III tomi: 1 e 2 Bruno

Mondatori editore.

- Dante .Antologia della Divina Commedia. Bruno Mondatori editore.

- Pirandello, Così è,se vi pare. Arnoldo Mondatori per la scuola.

Docente: Antonella Cesaretti

Ore settimanali: 3 per un totale di 99. In relazione alla programmazione curricolare sono stati raggiunti i seguenti obiettivi

minimi in termini di conoscenze, competenze e capacità, con risultati differenti da parte

di ciascuno alunno.

Conoscenze

Gli alunni hanno raggiunto una conoscenza mediamente sufficiente dei tratti distintivi dei

periodi culturali, dei vari autori e delle principali opere dei secoli XIX e XX attraverso

letture di testi significativi.

Competenze e capacità

Gli alunni sono sufficientemente in grado di redigere testi sulla base delle principali

tipologie testuali: tema tradizionale, analisi del testo, articolo di giornale e saggio breve,

anche se in alcune prove sono tuttora presenti errori ortografici e sintattici.

Gli alunni sanno sufficientemente comprendere e contestualizzare i testi nell’epoca

storico-culturale di appartenenza e sanno comprendere le relazioni che legano fenomeni

storici, economici e sociali a fenomeni letterari e culturali in genere.

Gli alunni hanno una sufficiente capacità di analizzare testi in prosa e in poesia, pur con

qualche difficoltà nell’analisi linguistico-formale.

Un numero piuttosto esiguo di alunni è in grado di esporre oralmente in maniera

sufficientemente chiara e corretta i contenuti appresi, ma nel complesso il livello della classe è piuttosto modesto..

Durante il corso dell’anno sia per l’Italiano che per la Storia sono state effettuate

verifiche nell’ottica delle prove scritte dell’Esame di Stato. Per la valutazione si sono

utilizzate le griglie qui di seguito riportate ed allegate alla documentazione:

Griglia per la valutazione della tipologia A: analisi del testo

valutazione-punteggi

comprensione complessiva

analisi testuale correttezza formale

riflessioni approfondimenti inter, intra ed extratestuali

nulla-punti 0 Nulla nulla nulla nulle nulli

gravemente insufficiente punti1-*0,6

Scarsa gravemente errata

molto scorretta

assenti assenti

insufficiente punti 1,50-0,8

frammentaria errata scorretta inappropriate molto superficiali

mediocre punti 1,75-1

incompleta talvolta errata parzialmente scorretta

non pertinenti superficiali

sufficiente punti 2-1,2

Essenziale abbastanza corretta

con qualche errore

non sempre pertinenti

generalmente validi

discreto punti 2,50-1,4

abbastanza esauriente

corretta e abbastanza completa

corretta (salvo lievi errori)

abbastanza pertinenti

significativi

buono, punti 2,75-1,6

Esauriente completa corretta nel complesso

pertinenti validi e articolati

ottimo-eccellente, punti 3-2

Profonda completa e approfondita

corretta molto pertinenti

molto articolati

* La seconda valutazione è espressa in decimi. punteggio arrotondamento parziale:

Griglia per la valutazione della tipologia B: saggio breve o articolo di giornale

valutazione-punteggi

rispetto regole tipologia scelta

registro linguistico

correttezza formale

aderenza alla traccia

individuazione tesi e argomentazione

nulla-punti 0 Nullo nullo nulla nulla nulla

gravemente insufficiente punti1-*0,6

non rispettate

spesso improprio molto scorretta scarsa assente

insufficiente punti 1,50-0,8

scarsamente rispettate

improprio scorretta incompleta spesso assente -superficiale

mediocre punti 1,75-1

rispettate solo in parte

talvolta improprio

parzialmente scorretta

superficiale non sempre riconoscibile-articolata

sufficiente punti 2-1,2

quasi sempre rispettate

elementare con qualche errore

parziale riconoscibile-generalmente articolata

discreto punti 2,50-1,4

Rispettate complessivamente appropriato

corretta (salvo lievi errori)

quasi sempre completa

riconoscibile-significativa

buono, punti 2,75-1,6

pienamente rispettate

appropriato corretta nel complesso

completa valida-articolata

ottimo-eccellente, punti 3-2

pienamente ed efficacemente rispettate

molto appropriato

corretta completa e originale

evidente-molto articolata

punteggio parziale

* La seconda valutazione è espressa in decimi. punteggio arrotondamento parziale:

Griglia di valutazione per la tipologia C: tema a carattere storico

valutazione-punteggi

conoscenza dell’argomento

registro linguistico correttezza formale aderenza alla traccia

individuazione tesi e argomentazione

nulla-punti 0 Nulla nullo nulla nulla nulla

gravemente insufficiente punti1-*0,6

Scarsa spesso improprio molto scorretta scarsa assente

insufficiente punti 1,50-0,8

frammentaria improprio scorretta incompleta spesso assente -superficiale

mediocre punti 1,75-1

incompleta talvolta improprio parzialmente scorretta

superficiale non sempre riconoscibile-articolata

sufficiente punti 2-1,2

Essenziale elementare con qualche errore parziale riconoscibile-generalmente articolata

discreto punti 2,50-1,4

abbastanza esauriente

complessivamente appropriato

corretta (salvo lievi errori)

quasi sempre completa

riconoscibile-significativa

buono, punti 2,75-1,6

Esauriente appropriato corretta nel complesso

completa valida-articolata

ottimo-eccellente, punti 3-2

approfondita molto appropriato corretta completa e originale

evidente-molto articolata

punteggio parziale

* La seconda valutazione è espressa in decimi. punteggio arrotondamento parziale:

Griglia di valutazione per la tipologia D: tema su argomento di ordine generale

valutazione-punteggi

conoscenza dell’argomento

registro linguistico

correttezza formale aderenza alla traccia

individuazione tesi e argomentazione

nulla-punti 0 Nulla nullo nulla nulla nulla

gravemente insufficiente punti1-*0,6

Scarsa spesso improprio

molto scorretta scarsa assente

insufficiente punti 1,50-0,8

frammentaria improprio scorretta incompleta spesso assente -superficiale

mediocre punti 1,75-1

incompleta talvolta improprio

parzialmente scorretta

superficiale non sempre riconoscibile-articolata

sufficiente punti 2-1,2

Essenziale elementare con qualche errore parziale riconoscibile-generalmente articolata

discreto punti 2,50-1,4

abbastanza esauriente

complessivamente appropriato

corretta (salvo lievi errori)

quasi sempre completa

riconoscibile-significativa

buono, punti 2,75-1,6

Esauriente appropriato corretta nel complesso

completa valida-articolata

ottimo-eccellente, punti 3-2

approfondita molto appropriato

corretta completa e originale

evidente-molto articolata

punteggio parziale

* La seconda valutazione è espressa in decimi. punteggio arrotondamento parziale:

CONTENUTI.

Modulo n°1

Titolo IL VERISMO E VERGA

Periodo di svolgimento settembre –ottobre-novembre

Numero di ore: 20

Obiettivi: conoscere i caratteri fondamentali dell’epoca e degli autori

considerati

saper collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali

saper rielaborare in modo personale i contenuti di un testo

contenuti L’Europa e l’Italia nel secondo Ottocento

Positivismo

Naturalismo francese

E. Zola. Dalla Prefazione di Teresa Raquin.

Verismo italiano

G.Verga: vita,opere e poetica.".

G.Verga: vita,opere e poetica.".

Da "Vita dei campi"Prefazione a "L' amante di Gramigna",Cavalleria

rusticana,Fantasticheria.

Da "I Malavoglia":"Prefazione":La travolgente fiumana del progresso;

L'addio alla casa del nespolo".

Modulo n°2

Titolo La crisi del Realismo (La scapigliatura, il simbolismo)

Periodo di svolgimento dicembre-gennaio

Numero di ore 14

Obiettivi conoscere la biografia e il percorso letterario degli autori

considerati

saper collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali

saper rielaborare in modo personale i contenuti di un testo

La Scapigliatura: E.Praga,Preludio

I simbolisti francesi: C. Baudelaire: Da "I fiori del

male":Corrispondenze;Spleen;

P. Verlaine: Languore; Arte poetica.

Modulo n°3

Titolo TRA DECADENTISMO E AVANGUARDIE; D’Annunzio E

Pascoli

Periodo di svolgimento febbraio-marzo

Numero di ore10

Obiettivi conoscere la biografia e il percorso letterario degli autori

considerati

saper collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni culturali

saper rielaborare in modo personale i contenuti di un testo

CONTENUTI

1.Il romanzo decadente

J. K.Huysmans:da A ritroso:

La casa artificiale del perfetto esteta

O. Wilde: La rivelazione della bellezza

2.G. D’ Annunzio

Da Il piacere: Ritratto d’ esteta.

Da Le vergini delle rocce: Il programma del superuomo

Da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto

3. G. Pascoli:vita,opere e poetica.

Da Il fanciullino : Il fanciullino che è in noi

Da Myricae :

Arano,Novembre,"X Agosto,L’assiuolo

Da I Canti di Castelvecchio : "Il gelsomino notturno".

Modulo n°4

Periodo di svolgimento: aprile-maggio

Numero di ore 20

LASTAGIONE DELLE AVANGUARDIE ED IL NUOVO ROMANZO NEL

PRIMO NOVECENTO

Crepuscolarismo e Futurismo:letture

Sergio Corazzini:“ Desolazione del povero poeta sentimentale ;

Guido Gozzano:“Totò Merumeni”.

G. Ungaretti: Da Il porto sepolto: Veglia. I fiumi. San Martino del Carso. Fratelli.

Sono una creatura,Soldati,

Montale :La primavera hitleriana.

I .Svevo:

da Una vita: Gabbiani e pesci; La coscienza di Zeno:Psico-analisi.

2. L Pirandello: ( da completare)

Letture: Così è, se vi pare

P. Levi:da Se questo è un uomo. ( da completare)

Modulo n°5

Titolo DANTE

Periodo di svolgimento ottobre-maggio

Numero di ore 10

Obiettivi conoscere la biografia,il percorso letterario e la poetica dell’autore

riconoscere e analizzare le principali caratteristiche stilistiche e linguistiche di Dante

saper rielaborare in modo personale i contenuti del testo

Contenuti: dal "Paradiso": lettura e analisi dei canti I-III-VI-XI- XVII. Riassunto

della Cantica .

METODOLOGIA

lezione frontale;

lezione interattiva;

lettura collettiva del testo ed esercitazione;

esercitazioni sulla lezione frontale ;

assegnazione di lavoro individuale;

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Verifica formativa ( di percorso ) :

correzione degli esercizi svolti a casa;

discussione guidata su temi significativi;

verifica individuale delle conoscenze, capacità e competenze

acquisite.

Verifica sommativa:

colloqui individuali

prove scritte di tipo tradizionale;

prove scritte di tipo innovativo: ad esempio analisi di testi letterari e

non ; articoli di giornali e saggi brevi

questionari con quesiti a risposta singola;

questionari con quesiti a risposta multipla ;

questionari con quesiti in cui le tipologie sono state utilizzate

cumulativamente,

Il numero delle verifiche è stato programmato dal Patto formativo in modo

da assicurare il controllo dei ritmi e della qualità dell'apprendimento: almeno

due verifiche scritte e due verifiche orali nel trimestre e almeno tre verifiche

scritte e almeno tre verifiche orali nel semestre

Il profitto scolastico degli alunni è stato comunicato alle famiglie attraverso

schede analitiche e pagelle, nonché durante i colloqui settimanali e in

occasione dei due ricevimenti collettivi pomeridiani.

STRUMENTI E MATERIALI

libri di testo;

libri della biblioteca scolastica;

testi di approfondimento;

carte storiche e geografiche;

mezzi audiovisivi;

mezzi informatici.

SPAZI

aula scolastica;

aula magna.

DISCIPLINA: STORIA A.S. 2011-2012

Libri di testo:

- G.De Rosa. La Storia. Il Novecento. Minerva italica.

Ore settimanali: 2 per un totale di 66 cui 48 svolte alla stesura del

Documento.

Ore settimanali: 2 per un totale di 66.

Docente: Antonella Cesaretti

Conoscenze

-Gli alunni hanno raggiunto una conoscenza mediamente sufficiente dei

principali avvenimenti storici, con particolare riguardo a quelli italiani, dall’

età dell’imperialismo agli anni ‘60 del XX secolo.

Competenze e capacità

-Gli alunni sanno orientarsi nella linea del tempo, individuando la

collocazione cronologica dei vari avvenimenti.

-Gli alunni sanno ricostruire ed esporre con qualche difficoltà la complessità

del fatto storico, ricercando cause, implicazioni, conseguenze e successione,

utilizzando gli elementi fondamentali del lessico specifico.

Contenuti

MODULO 1- L’EREDITÀ DELL’OTTOCENTO

TEMPI PREVISTI : 10 ore

OBIETTIVI

-conoscere i caratteri fondamentali dell’epoca considerata;

- saper collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni storici;

-focalizzare eventi e processi in dinamiche di lungo periodo, di carattere

economico-sociale, istituzionale, culturale;

-ricostruire una rete di relazioni che contestualizzino l’operato dei diversi

soggetti storici (Stati, classi sociali, ceti, movimenti, gruppi e singoli).

CONTENUTI

L’imperialismo 1900-1914;

L’età giolittiana.

La prima guerra mondiale 1914-1918;

Un difficile dopoguerra;

La nascita del fascismo 1919-1926;

Democrazie e totalitarismi;

Il regime fascista in Italia 1926-1939;

Il mondo alla vigilia della seconda guerra mondiale;

La seconda guerra mondiale.

La guerra fredda e la ricostruzione in Europa;

L’Italia dalla ricostruzione al boom economico;

MODULO 2- LA GRANDE TRASFORMAZIONE 1914-1945

TEMPI PREVISTI : 20 ore

OBIETTIVI

-conoscere i caratteri fondamentali dell’epoca considerata;

- saper collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni storici;

-focalizzare eventi e processi in dinamiche di lungo periodo, di carattere

economico-sociale, istituzionale, culturale;

-ricostruire una rete di relazioni che contestualizzino l’operato dei diversi

soggetti storici (Stati, classi sociali, ceti, movimenti, gruppi e singoli).

CONTENUTI

La prima guerra mondiale 1914-1918;

Un difficile dopoguerra;

La nascita del fascismo 1919-1926;

Democrazie e totalitarismi;

Il regime fascista in Italia 1926-1939;

Il mondo alla vigilia della seconda guerra mondiale;

La seconda guerra mondiale.

MODULO 3 - USA E URSS:IL MONDO BIPOLARE 1945-1980

TEMPI PREVISTI : 15 ore

OBIETTIVI

-conoscere i caratteri fondamentali dell’epoca considerata;

- saper collocare nel tempo e nello spazio i principali fenomeni storici;

-focalizzare eventi e processi in dinamiche di lungo periodo, di carattere

economico-sociale, istituzionale, culturale;

-ricostruire una rete di relazioni che contestualizzino l’operato dei diversi

soggetti storici (Stati, classi sociali, ceti, movimenti, gruppi e singoli).

CONTENUTI

La guerra fredda e la ricostruzione in Europa;

L’Italia dalla ricostruzione al boom economico;

I due blocchi1960-1980 (da completare).

METODOLOGIA

lezione frontale;

lezione interattiva;

lettura collettiva del testo ed esercitazione;

esercitazioni sulla lezione frontale ;

assegnazione di lavoro individuale;

CRITERI DI VALUTAZIONE

Ogni singolo allievo è stato valutato secondo i criteri stabiliti dal Collegio

dei docenti e ribaditi nelle riunioni di Dipartimento, con particolare

attenzione al raggiungimento degli obiettivi cognitivi ed operativi in termini

di conoscenze, capacità e competenze, ma, comunque, sempre nel rispetto

della specificità delle discipline e delle diverse tipologie di prove :

-profitto e preparazione conseguiti, anche in riferimento ai livelli di

partenza;

-assiduità della frequenza;

-impegno ed interesse nella partecipazione al dialogo educativo;

-attività complementari e integrative;

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Verifica formativa ( di percorso ) :

-correzione degli esercizi svolti a casa;

-discussione guidata su temi significativi;

-verifica individuale delle conoscenze, capacità e competenze acquisite.

Verifica sommativa:

-colloqui individuali

-questionari con quesiti a risposta singola;

-questionari con quesiti a risposta multipla ;

-questionari con quesiti in cui le tipologie sono state utilizzate

cumulativamente,

Il profitto scolastico degli alunni è stato comunicato alle famiglie attraverso

schede analitiche e pagelle, nonché durante i colloqui settimanali e in

occasione dei due ricevimenti collettivi pomeridiani.

STRUMENTI E MATERIALI

libri di testo;

libri della biblioteca scolastica;

testi di approfondimento;

carte storiche e geografiche;

mezzi audiovisivi;

mezzi informatici.

SPAZI

aula scolastica;

aula magna.

Disciplina : Industrie Agrarie

Insegnante : Paolo Spinsanti

ITP : Alessandro Caldesi

Presentazione della classe

La classe 5° A risulta formata da 22 alunni di cui 4 femmine . La percentuale dei

pendolari e estremamente elevata .

Essendo il primo anno di insegnamento in tale classe, la conoscenza dei singoli allievi

non può essere profonda , tuttavia nel corso dell’attuale anno scolastico ho rilevato un

modesto interesse ed una motivazione da stimolare in modo costante .

Anche quegli elementi, che hanno denotato una più spiccata tendenza al dialogo

educativo, al momento della verifica, hanno acquisito risultati appena sufficienti,

evidenziando una conoscenza dei contenuti superficiale e modeste capacità di analisi ed

associazione .

Per contro non ho mai riscontrato problemi di ordine disciplinare e nel complesso i

componenti di questa classe sono alunni rispettosi che hanno reso il lavoro didattico

sereno, anche se non sempre produttivo .

Obbiettivi e metodologia didattica Considerando che le industrie agrarie nella quinta classe risultano una disciplina

propriamente professionale, ho cercato di trattare gli aspetti che interessano il settore

enologico, oleario e lattiero-caseario, in modo da creare le basi per formare dei tecnici

preparati, in grado di rispondere alle attuali esigenze di ammodernamento di un settore,

quello tecnologico, che in campo agrario, commerciale ed igienico-sanitario assume

sempre più importanza .

Pur non tralasciando l’aspetto contenutistico della disciplina, ho cercato, per quanto

possibile, di adottare un approccio analitico-sperimentale, giungendo a conclusioni e

teorie per mezzo della elaborazione e del ragionamento, evitando un’arida trasmissione di

nozioni .

Tra gli obbiettivi che mi sono proposto di raggiungere evidenzio, innanzi tutto una

acquisizione di conoscenze da parte dello studente, senza la quale risulta vano qualsiasi

altro percorso educativo.

In secondo luogo menziono le capacità : capacità a fare, ad organizzare, a mettere in

pratica i contenuti e le conoscenze acquisite, capacità che potrebbero rappresentare un

valido substrato per eventuali esperienze pratico-lavorative .

Infine ricordo la competenza, intesa come attitudine, come abilità sia teorica che pratica,

come esecuzione efficiente di una fase operativa, come profonda conoscenza di uno o più

aspetti legati al sapere .

Mediante esperienze di laboratorio, visite guidate e realizzazioni di prodotti caseari ed

enologici da parte diretta degli studenti ho tentato di conseguire le mete anzidette e a

questo scopo hanno contribuito anche le attività lavorative di taluni alunni i cui genitori

gestiscono aziende agricole e/o allevamenti . Queste realtà lavorative, infatti, hanno

creato spunti di dialogo, critica e approfondimento in seno al lavoro didattico .

Obbiettivi minimi di apprendimento

- conoscere sistemi e fasi tecnologiche delle industrie agro alimentari

- conoscere la chimica organica relativa ai composti e le basi biochimiche relative ai

processi che caratterizzano le biotecnologie delle industrie agrarie

- conoscere per sommi capi i materiali e la tecnologia delle principali macchine usate

nei processi produttivi

- conoscere l’importanza della normativa vigente che regola la materia

- esporre in modo chiaro, usando un lessico tecnico, i concetti della disciplina

Obbiettivi Cognitivi

- comprendere testi scritti e concetti orali

- applicare principi e regole

- collegare argomenti della stessa disciplina e/o di discipline diverse, cogliendone le

relazioni semplici

- stabilire connessioni tra causa ed effetto

- esprimersi in modo chiaro e sintatticamente corretto, utilizzando, quando necessario,

la terminologia specifica della disciplina

Obbiettivi comportamentali

- porsi con i docenti e con i propri compagni in modo corretto

- collaborare, sviluppando doti di autocontrollo e partecipazione

- adattarsi a situazioni nuove

- acquisire una razionale ed efficace metodologia di studio

Tempi

Al 15 maggio, data di stesura della presente relazione, il numero ammonta ad 90 ore .

Per quanto concerne i contenuti disciplinari trattati nel corso dell’anno scolastico, allego

alla presente relazione l’elenco dettagliato dei temi svolti, in ordine cronologico .

In questo contesto mi limito solo a definire i tempi dedicati allo svolgimento dei moduli

disciplinari. La trattazione della industria enologica ha richiesto l’intero primo trimestre,

mentre lo studio dell’ industria olearia e lattiero casearia è stato concentrato nell’ambito

del secondo pentamestre.

Faccio presente che comunque il tempo dedicato alla industria lattiero casearia è risultato

ben più ampio ( da metà marzo a fine anno scolastico ) a causa dei numerosi prodotti

caseari presi in considerazione e alla complessità delle fasi tecnologiche .

Per quanto riguarda i tempi dedicati alle attività correlate alla disciplina, oltre alle due

ore settimanali di laboratorio, peraltro costantemente svolte, ho usufruito di ore di altre

materie, quando conferenze o fasi tecnologiche per la produzione didattica di vino e

formaggio, lo richiedevano .

Metodi Non ho ritenuto un valido strumento di ausilio la strutturazione di corsi integrativi curricolari pomeridiani,la motivazione è legata al

già pesante carico orario giornaliero che caratterizza il corso normale della quinta classe nel nostro istituto. Inoltre,vista la elevata

percentuale di pendolari in questa classe, un corso di recupero pomeridiano avrebbe certamente creato problemi logistici non

indifferenti . Per le ragioni anzidette, ho cercato di attuare un sostegno, per quanto possibile mirato, personalizzato, durante lo

svolgimento della normale attività didattica .

Spazi, mezzi e attrezzature

Oltre alla ovvia utilizzazione dell’aula scolastica, mi preme evidenziare l’uso :

- del laboratorio di chimica ed industrie agrarie

- del locale adebito all’uso dei mezzi audiovisivi

- della biblioteca dell’istituto

- dell’aula magna

Tra le attrezzature mi limito ad elencare le più significative :

- densimetri, acidimetri, phmetri, rifrattometri, distillatori, spettrofotometri. ecc.

- videocassette, testi della biblioteca

- svariate attrezzature per la produzione a scopo didattico di formaggio ( caciotta ) e

ricotta

Testi

Industrie Agrarie e Agroalimentari di G. Sicheri edito da Hoepli

Esercitazioni di Chimica di G.Lotti C.Galoppini edito da Edagricole

Criteri e strumenti di valutazione Strumento di valutazione è stata principalmente la esposizione dei concetti acquisiti,

accompagnata da un esame del grado di attenzione ed interesse rivelati dallo studente,

dall’approfondimento operato sui vari argomenti, dalle capacità di analisi e di sintesi,

dalle capacità operative ed organizzative nello svolgimento delle attività pratiche e di

laboratorio e, infine, nell’esposizione utilizzando un adeguato linguaggio tecnico .

Per quanto concerne la tipologia delle prove utilizzate, il colloquio è risultato senza

dubbio il più usato, insieme alla esecuzione ed interpretazione di determinazioni

analitiche .

Per l’attribuzione di un giudizio che si è infine concretizzato in un livello di voti, ho

trovato un valido ausilio in una griglia che utilizza come parametri di valutazione :

- la conoscenza

- la comprensione

- l’applicazione

- l’analisi

- la sintesi

- la valutazione

-

Il range di valutazione parte con un livello di voto pari a 2-3 che si traduce con assenza di

conoscenze, con incapacità di analisi e sintesi, scarsa comprensione, assenza di

autonomia di giudizio, fino ad arrivare ad 8-9, quando la conoscenza è amplia e

coordinata, quando il soggetto applica le conoscenze in problemi nuovi senza errori e

imprecisioni, coglie gli elementi di un insieme e stabilisce relazioni tra essi, valuta in

modo autonomo e approfondito .

Visite Guidate Visita alla azienda vitivinicola Villa Banfi

CONTENUTI DISCIPLINARI

INDUSTRIA ENOLOGICA

Generalità su enopolio e contenitori vinari.

L’uva: la maturazione. Controllo del grado di maturazione.

Il mosto: caratteristiche chimico fisiche e definizione legale. Composizione: zuccheri,

acidi, sostanze a carattere colloidale, polifenoli, sostanze azotate, sostanze aromatiche,

enzimi, vitamine, elementi minerali. Ammostamento per vinificazione in bianco, rosso,

rosato (pigiatura, diraspatura, torchiatura). Correzioni del mosto: mosto muto, filtrato

dolce, mosto concentrato, mosto d’uva rettificato. Correzione del grado zuccherino

(regola del miscuglio). Correzione dell’acidità e del colore.

Il vino: la microflora enologica, i lieviti (caratteristiche generali, fattori necessari allo

sviluppo, differenze tra i vari tipi, successione dei lieviti durante la fermentazione, i

lieviti selezionati), i batteri, le muffe con riferimento alla muffa nobile. La fermentazione

alcolica: controllo, valutazione dei primi gradi alcolici. Anidride solforosa: effetti

dell’anidride solforosa nei mosti e nei vini, stato chimico fisico dell’anidride solforosa

nel vino, applicazione dell’anidride solforosa nella vinificazione, effetti negativi

dell’anidride solforosa. Acido ascorbico. Acido sorbico. Altre fermentazioni:

fermentazione degli aminoacidi, fermentazione malolattica, fermentazione maloalcolica.

Vinificazione in bianco, in rosso e in rosato. Altri sistemi di vinificazione:

termovinificazione, vinificazione in continuo, vinificazione per macerazione carbonica,

criomacerazione. Governo alla toscana. Composizione del vino: acqua, alcoli, aldeidi,

chetoni, zuccheri, acidi, sostanze azotate, pigmenti, sostanze minerali, anidride solforosa

e acido solfidrico. Correzioni del vino: correzione del grado alcolico, dell’acidità, del

colore. Il problema della limpidezza: precipitazioni saline dovute all’acido tartarico, al

calcio, al ferro, al rame. Intorbidamento colloidale, casse ossidasica, intorbidamento

proteico, intorbidamento polifenolico. La maderizzazione. Stabilizzazione del vino:

refrigerazione, pastorizzazione, collaggio, filtrazione (filtri a piastre, a campana, a

cartucce, filtro rotativo sotto vuoto), centrifugazione (decanter). Difetti del vino: odore di

uova marce, odore e sapore agliaceo, odore di feccia, di fradicio, odore e sapore di carta,.

Le malattie: fioretta, spunto e acescenza, girato, filante, agrodolce, amaro.

Invecchiamento. Generalità sulla classificazione dei vini

INDUSTRIA OLEARIA

Caratteristiche chimiche e fisiche dei lipidi e loro organizzazione micellare nelle cellule

oleaginose.

Classificazione e caratteristiche delle principali sostanze insaponificabili.

Principali processi di alterazione delle sostanze grasse.

Generalità sul frutto dell’olio: composizione e costituzione gliceridica.

Olio di oliva: definizione legale dell’olio di oliva, principali caratteristiche chimiche e

fisiche.

Lavorazione delle olive: raccolta, trasporto, conservazione, lavaggio; importanza di

questi trattamenti e generalità sulla metodologia; preparazione della pasta; molitura,

impastamento, cenni tecnologici su molazze, frangitori a rulli, a martelli e su

gramolatrici. Estrazione del mosto oleoso: estrazione per pressione; estrazione per centrifugazione (cenni

tecnologici su metodo “Pieralisi”), estrazione per percolamento, metodo elettrolia

Separazione dell’olio dal mosto oleoso.

Depurazione dell’olio. Generalità sulla utilizzazione dei sottoprodotti.

INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA

Latte: definizione legale e proprietà fisiche e chimiche.

Cenni sui fattori influenzanti la produzione del latte.

Composizione del latte: lipidi-caratteristiche chimico fisiche del globulo di grasso; cenni

sulle alterazioni del grasso.

Sostanze azotate, caseina (struttura, caratteristiche chimico-fisiche e coagulazione),

proteine del siero.

Glucidi-lattosio (cenni sulle trasformazioni operate dai vari microrganismi).

Sali e ceneri. Vitamine, enzimi, elementi cellulari.

Generalità sui trattamenti del latte presso i produttori.

Conservazione e trattamenti igienici del latte: refrigerazione, pastorizzazione,

sterilizzazione.

Crema: separazione (affioramento e scrematura centrifuga, pastorizzazione e

maturazione)

Burro: burrificazione, caratteristiche chimico fisiche e cenni tecnologici del processo.

Formaggio: generalità sulle principali fasi dell’industria casearia; preparazione del latte

(pastorizzazione, aggiunta dell’inoculo, correzione del tenore in grasso), coagulazione

acida e presamica (principali tipi di caglio), cagliata (rottura, formatura, sineresi e spurgo,

salatura e stagionatura), principali processi biochimici della maturazione dei formaggi.

Generalità sulle alterazioni dei formaggi.

il Pecorino Toscano ; Parmigiano Reggiano

ESERCITAZIONI DI LABORATORIO

Controllo analitico del mosto: determinazione dell’acidità totale per titolazione

determinazione degli zuccheri per via densimetrica, rifrattometrica e volumetrica con

liquido di Fehling

Controllo analitico del vino:

determinazione della gradazione alcolica con metodo ebulliometrico di Malligand

determinazione della gradazione alcolica per distillazione e determinazione con bilancia

idrostatica

determinazione degli zuccheri riduttori con il liquido di Fehling

determinazione dell’acidità totale per via volumetrica

determinazione dell’acidità volatile con metodo di Jozzi

determinazione dell’anidride solforosa totale determinazione dell’anidride solforosa libera

determinazione dell’anidride solforosa combinata

determinazione colorimetrica del ferro

Controllo analitico dell’olio:

determinazione dell’acidità

determinazione del numero di iodio

determinazione del numero dei perossidi

determinazione della rancidità (Kries)

Cenni metodologici di analisi gas cromatografica

Controllo analitico del latte:

determinazione delle proteine con metodo “Steinegger”

determinazione dell’acidità S.H.

determinazione del lattosio

determinazione del pH

determinazione del peso specifico

determinazione del grasso con metodo “Gerber”

DISCIPLINA: ESTIMO RURALE ED ELEMENTI DI DIRITTO AGRARIO

DOCENTE DI TEORIA : PROF. FRANCESCO CARNESECCHI

DOCENTE DI PRATICA: PROF. CLAUDIO VENTURI

OBIETTIVI PREVISTI E GRADO DI CONSEGUIMENTO

Alla data di predisposizione di questo documento si può affermare che gli OBIETTIVI

PREVISTI dalla programmazione iniziale, qui di seguito indicati, sono stati raggiunti

in maniera almeno sufficiente solo da pochi studenti e per il resto in maniera

proporzionale ai voti riportati.

Conoscenze

essere in grado di illustrare e spiegare:

i principi, le operazioni fondamentali e le formule principali del calcolo finanziario

usati in estimo;

le caratteristiche e le finalità dell’attività estimativa e dei giudizi di stima;

gli aspetti economici dei beni;

i procedimenti valutativi sintetici e analitici del microestimo;

i principali procedimenti utilizzati per le valutazioni macroestimative ;

il principio dell’ordinarietà , i metodi e i criteri di stima;

le caratteristiche dei fattori produttivi da utilizzare nella descrizione di un’azienda

agraria ;

le voci e le tabelle necessarie per la redazione del bilancio estimativo e la relativa

relazione;

le caratteristiche e la classificazione dei Catasti ;

la formazione del Catasto ;

la conservazione del Catasto ;

le modalità di svolgimento delle stime relative alle aziende agrarie con o senza

allevamento , ai fondi rustici, alle scorte ,ai fabbricati di campagna e alle aree con

destinazione edilizia;

le modalità di svolgimento delle stime e le procedure valutative relative ai frutti

pendenti e alle scorte aziendali ;

le caratteristiche e le classificazioni degli arboreti da frutto e da legno e le modalità

di svolgimento delle relative stime ;

le modalità di svolgimento delle stime relative ai miglioramenti fondiari;

cenni sulle caratteristiche dei boschi e le modalità di svolgimento delle stime

tecniche ed economiche relative ai boschi e agli arboreti da legno(previsione) ;

le caratteristiche dei fabbricati rurali e le modalità di svolgimento delle relative stime;

le caratteristiche delle opere di bonifica e dei consorzi di bonifica ed i criteri di

riparto dei costi (previsione);

gli aspetti giuridici e le modalità di svolgimento delle stime dei danni( previsione) ;

gli aspetti giuridici e le modalità di svolgimento delle stime per usufrutto ;

gli aspetti giuridici e le modalità di svolgimento delle stime relative alle rendite ;

gli aspetti giuridici e le modalità di svolgimento delle stime nelle servitù prediali ;

gli aspetti giuridici e le modalità di svolgimento delle stime per espropriazioni per

pubblica utilità ;

gli aspetti giuridici e le modalità di svolgimento delle stime nelle successioni

ereditarie (previsione);

gli aspetti giuridici e applicativi del diritto di superficie

la prelazione , l’usucapione, la prescrizione ;

le fonti del diritto italiano e dell’Unione Europea

la giustizia civile, penale ed amministrativa e i loro rapporti con l’attività del perito.

il negozio giuridico

i diritti reali ; la proprietà e il possesso

limiti della proprietà, modi di acquisto della proprietà

le obbligazioni e i contratti

le principali norme e pratiche amministrative relative all’attività edilizia

le pratiche relative alla gestione e ai trasferimenti immobiliari

conoscere (essere in grado di spiegare il significato ed utilizzare) la terminologia

economico - giuridica specifica.

Capacità ( abilità aspecifiche): saper studiare con metodo razionale, organizzato ed efficace basato sulla lettura (

saper sottolineare, fare schede di sintesi, schematizzare e rielaborare un testo );

saper ricavare conoscenze ed informazioni anche dall’ascolto ,dall’osservazione, dalla

sperimentazione , dai rilievi

e da qualunque mezzo di comunicazione prendendo appunti; saper comunicare all’orale e allo scritto in modo corretto, dal punto di vista linguistico – grammaticale

, ed organizzato;

saper esporre le proprie conoscenze e il proprio pensiero, sia in forma scritta che orale in maniera

sintetica e ben strutturata logicamente;

saper cogliere i concetti- chiave dei vari argomenti ed appropriarsi delle strutture

concettuali relative;

saper effettuare collegamenti intra e interdisciplinari in particolare con le materie del

settore agronomico, zootecnia e industrie chimico- agrarie;

saper confrontare aspetti positivi e negativi di alternative diverse;

saper argomentare validamente le proprie affermazioni e motivare adeguatamente il

proprio lavoro;

capacità di rielaborare interpretare, anche in senso critico, le proprie conoscenze e gli

appunti presi;

saper analizzare ed avere acquisito una metodologia valida per la risoluzione di

problemi di tipo professionale ( di carattere multidisciplinare).

Competenze : essere in grado di impostare ed esprimere giudizi di valore e di convenienza;

saper applicare criteri e metodi di stima in maniera coerente al quesito;

saper acquisire dati tecnici ed economici ed ipotizzare dati normali per bilanci

estimativi;

essere in grado di impostare stime ( descrizione del bene, indagini da svolgere,

calcoli, tabelle, relazioni), relative a casistiche varie ( valutazioni di beni rurali e

calcolo degli indennizzi relativi alle varie fattispecie legali trattate), in maniera

razionale e professionalmente corretta;

essere in grado di esprimere giudizi di convenienza relativi ai miglioramenti fondiari;

saper interpretare ed utilizzare norme giuridiche a fini estimativi; essere in grado di

giudicare e controllare la validità di dati, valori , procedimenti;

saper impostare ed effettuare calcoli economici e finanziari utili ai fini estimativi sia

in forma analitica che tabellare;

saper individuare ed utilizzare i documenti e gli archivi catastali (previsione)

saper interpretare i dati catastali ;

sapersi orientare relativamente alla pratica catastale (previsione) e alla gestione

immobiliare;

essere in grado di valutare vantaggi e svantaggi di un’ operazione prevedendone gli

esiti ;

saper osservare e descrivere tecnicamente la realtà;

essere in grado di sostenere un colloquio tecnico e di effettuare una esposizione

tecnica, scritta o orale , più o meno sintetica ;

saper utilizzare le conoscenze per risolvere problemi tecnico –estimativi;

saper utilizzare il lessico specifico;

saper affrontare e risolvere problemi sempre nuovi.

OBIETTIVI MINIMI

Esprimono , in forma di obiettivi generali, i saperi essenziali ed i livelli minimi accettabili

di competenze e capacità che rendono l’alunno idoneo a frequentare la classe successiva

o a conseguire il titolo di studio.

Conoscenze : saper spiegare, illustrare gli argomenti essenziali ( concetti, principi metodologie e

norme fondamentali e\o propedeutici) contenuti nel libro di testo e attinenti ai

programmi svolti;

saper spiegare e utilizzare il lessico specifico fondamentale;

Capacità : possedere un metodo di studio che permetta di individuare e comprendere i concetti –

chiave relativi ai vari argomenti trattati ed in particolare a quelli propedeutici per lo

studio di altre discipline o per argomenti della stessa disciplina ( nell’ anno di studio

in corso o in quelli successivi) ;

saper articolare il discorso in modo coerente anche se semplice;

saper effettuare semplici collegamenti (almeno nell'ambito della materia);

saper effettuare scelte in maniera corretta anche se non proprio chiaramente o

debitamente motiv

Competenze: essere in grado di applicare le conoscenze in compiti semplici senza gravi errori ed in

maniera autonoma;

essere in grado , se guidato, di applicare le conoscenze anche in compiti più

complessi;

essere in grado di comunicare i concetti fondamentali , senza errori gravi e con una

semplice organizzazione , sia in forma scritta che orale ;

saper ricavare informazioni specifiche ed essenziali autonomamente per mezzo

dell’indagine osservazione o della consultazione di vari tipi di fonti d’

informazione;

saper rispondere alla maggior parte dei quesiti proposti con un livello di qualità

accettabile;

essere in grado di svolgere efficacemente le attività pratiche fondamentali

- CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

PERIODI Contenuti ORE PRIMO

TRIMESTRE Richiami ed applicazioni estimative del calcolo finanziario;

Le varie tipologie di tassi ed il loro sistema; Scelta e determinazione dei

tassi da parte del perito. I problemi della capitalizzazione. Determinazione dei

tassi di capitalizzazione .

Le schede colturali: compilazione e uso. Uso dei prontuari per la ricerca dei

dati

L’estimo; gli aspetti economici dei beni; valutazioni monetarie e non

monetarie; micro e macroestimo; principi fondamentali ( scelta dell’aspetto

economico , teoria dell’ordinarietà ); metodi sintetici ed analitici e

procedimenti di stima ; l’attività professionale del perito in ambito giudiziario

ed extra-giudiziario e la relazione di stima.

La descrizione dei fondi nelle varie tipologie di stime .Ricerca e scelta dei

dati.

Il valore di mercato . Determinazione del valore di mercato con procedimenti

sintetici e analitici. Scelta dei procedimenti e dei parametri.

La compravendita e la gestione immobiliare .I contratti della compravendita

immobiliare ; la prelazione.Le imposte indirette immobiliari.

Determinazione dei redditi e del tasso di capitalizzazione. Calcolo del Vn.

Aggiunte e detrazioni al Vn .

Diritto di rendita e relative valutazioni. Il valore di costo. Il valore di

trasformazione.

Mercato fondiario e fattori che influenzano il valore di mercato dei fondi.

Forme di conduzione e tipi di impresa. Calcolo dei redditi ritraibili dai fondi

rustici affittati Casi particolari di stima di fondi affittati.

Calcolo delle imposte dirette agricole a carico del proprietario

Stime delle scorte.

Stime relative alle colture in atto.

Richiami tecnici ed economico- estimativi relativi a boschi ed arboreti.

Stime dei fabbricati di campagna secondo i vari aspetti economici.

Il Catasto e la sua amministrazione . Evoluzione storica. Gli archivi

geometrici ed alfa numerici. Catasto terreni: i dati catastali e la cartografia

catastale. Il catasto fabbricati . La ruralità dei fabbricati e l’accatastamento

dei fabbricati rurali. La particella ,l’unità immobiliare e gli estimi catastali.

Attività catastale del perito. Gli Uffici finanziari.

Le fonti normative nazionali (L,DL, D.LGS, DM,DPR,LR,ecc.) e

comunitarie (Reg. e Dir.) .

Concetti generali del diritto:diritto oggettivo e soggettivo; persone fisiche e

giuridiche ; la giustizia civile e penale . Rapporti giuridici e fatti giuridici;fatti

illeciti e loro sanzioni; i contratti.

La proprietà fondiaria ; polverizzazione,frammentazione e riordino fondiario

; contratti agrari; la L 203/82 ; l’art. 45 e le successive vicende giuridiche.

I finanziamenti della PAC ( excursus storico); riforma Fischler e

disaccoppiamento; il PUA e i titoli di diritto all’aiuto (calcoli e

caratteristiche); utilizzazione e trasferimento dei titoli; condizionalità e

modulazione;valori di mercato dei titoli.

ORE TOT. I

TRIMESTRE

53 h

SECONDO

PENTAMESTRE Stima per valori tipici e coefficienti di merito.

Classificazioni dei catasti .Formazione del catasto terreni , stime censuarie e

determinazione delle tariffe .

Il valore di costo : metodi sintetici ed analitici per la determinazione de valore

di costo in agricoltura ed in edilizia.

Il valore di trasformazione: calcoli relativi al valore di trasformazione in

campo agricolo , edilizio( fabbricati e aree edificabili) e forestale ( valore di

macchiatico).

Strumenti urbanistici e normativa edilizia nazionale e regionale. La

costruzione in zone agricole e i PMAA.

Catasto Fabbricati: formazione , determinazione delle rendite catastali per

immobili dei gruppi A e D. Accatastamento di nuovi fabbricati (

DOCFA).Denuncia di cambiamento e tipo mappale . Denuncia di variazione.

Voltura. Procedure informatiche per le volture.

Il valore di capitalizzazione come aspetto economico autonomo.

Stima del valore cauzionale. Gli International valuation standard(IVS).

Applicazione del valore di capitalizzazione al macroestimo: il valore di uso

sociale. Sviluppo sostenibile, beni pubblici e valutazione dei beni pubblici.

Valutazione dell’utilità sociale annua e del tasso di capitalizzazione.

Stima analitica del valore di mercato per capitalizzazione del reddito di

azienda agraria a conduzione diretta con allevamento. Bilanci economici ed

estimativi delle aziende agrarie. La descrizione aziendale ed relativi calcoli e

tabelle. Dati catastali. Riparto della superficie . Valore dei miglioramenti.

Valore delle macchine e degli attrezzi . Composizione della mandria e

relativo valore determinato a partire dalla disponibilità foraggiera in FN o in

UF negli allevamenti bovini da latte o da carne a rimonta interna o esterna.

Determinazione dell ‘ULS.Calcoli con le UBA. Prodotti di scorta e loro

valutazione. Valutazione dei foraggi in caso di danno. Valore di surrogazione

del letame e dei foraggi. Valore di trasformazione dei foraggi. Applicazione

in edilizia e nel macroestimo del valore di surrogazione. Descrizione del

capitale di anticipazione.

Calcolo della PLV nei vari tipi di bilanci , con indirizzi colturali diversi ed

attività connesse. Calcolo delle Sv nei vari ordinamenti colturali , con

diverse classificazioni dei costi.

Le quote dell’azienda agraria e i calcoli relativi.

Il lavoro ,il CCNL e i contratti di lavoro in agricoltura. Calcolo dei salari.

Retribuzioni dei lavoratori. Cuneo fiscale. Contributi sociali e assicurativi in

agricoltura. IRPEF, IMU e IRAP. Calcolo dei contributi sociali .

Calcolo St ,I e Bfn. Controllo risultati .Tasso di capitalizzazione.

Arboreti da frutto classificazione , aspetti generali, tecnici ed economici.

Problemi estimativi relativi agli arboreti coetanei, disetanei e a lungo ciclo.

Stime delle aziende vitivinicole Opere di miglioramento e di bonifica. Studi

di casi di miglioramento aziendale. Giudizi di convenienza secondo l’analisi

tradizionale . Costo del miglioramento. Valore potenziale. Analisi moderna

della convenienza dei miglioramenti, investimenti e progetti in ambito micro

e macroestimativo..ACB e VIA. Determinazione di VAN, RBCA,TRC,TRI.

Il diritto soggettivo ed oggettivo. Diritti reali. La proprietà nel diritto italiano.

Modalità di acquisizione della proprietà. Il possesso e la detenzione.

Usucapione .Rivendicazione e prova della proprietà.

L’usufrutto e le servitù personali. Valutazione del diritto , di usufrutto, della

nuda proprietà e dell’indennizzo per i miglioramenti eseguiti

dall’usufruttuario. Uso e abitazione.

Le servitù prediali . Generalità relative alle servitù. Le servitù prediali

coattive di utilità privata. Determinazione degli indennizzi relativi a servitù di

acquedotto , scarico e passaggio.

ORE TOT.

PENTAM

AL 7/5

72

ORE RESIDUE:

-mese

Maggio dal

7 maggio

20 h (prev.)

-Giugno

5 h (prev.)

- Studio e applicazioni (studio guidato di casi) relative alle servitù prediali

coattive di utilità pubblica :servitù di elettrodotto e di metanodotto

(previsione)

- Studio e applicazioni (studio guidato di casi) relative alle espropriazioni per

PU

-Studio e applicazioni (studio guidato di casi) relative alle successioni

ereditarie (previsione)

- Studio e applicazioni (studio guidato di casi) relative alle stime dei danni:

grandine , da incendio, da inquinamento e da responsabilità civile. Calcolo

degli indennizzi assicurativi. (previsione)

- Gli atti geometrici di aggiornamento del Catasto Terreni.

-Cenni di dendrometria e valutazioni forestali . (previsione)

-Le opere di bonifica. I consorzi di bonifica ed i criteri di riparto dei costi.

Applicazioni (studio guidato di casi) (previsione)

2 h(prev.)

3h(prev.)

3h(prev.)

4h(prev.)

1h(prev.)

3h(prev.)

3h(prev.)

6h

verifiche

(prev.)

ORE TOT .

PREVISTE

25

TOTALE ORE PREVISTE AD INIZIO ANNO : 33 x 5 = 165 h( 66 ore in meno

rispetto all’anno precedente per il taglio di orario ministeriale)

TOTALE ORE EFFETTUATE NELLA CLASSE (compresa la previsione) : 156h

TOTALE ORE DEDICATE ALLA TRATTAZIONE e STUDIO DEGLI

ARGOMENTI E ALLA EFFETTUAZIONE DI ESERCITAZIONI E STUDIO DI

CASI ( ORE EFFETTIVE) : 120,5 (50 ore in meno rispetto all’anno precedente)

TOTALE ORE DEDICATE AD ALTRE ATTIVITA’ ( contratto formativo ,

spiegazioni relative all’Esame di Stato,verifiche, riconsegna e correzione delle verifiche ,

controllo di esercitazioni ,pausa didattica,ecc ) : 35,5

METODOLOGIE

Lezioni teoriche frontali, di tipo partecipato mediante illustrazione,

schematizzazione e problematizzazione degli argomenti basata principalmente sulla

spiegazione dei contenuti del libro di testo in adozione e la lettura –studio guidata ;

sono stati forniti anche approfondimenti o aggiornamenti di alcuni argomenti che gli

studenti hanno dovuto annotare;

Le trattazioni teoriche dove possibile sono partite da problematiche di natura pratica e

la trattazione degli argomenti è avvenuta con taglio pragmatico, cioè pratico ed

operativo, al fine di facilitare la comprensione della realtà e di operare attivamente

anche nella vita quotidiana e nell’attività professionale;

Indicazione, durante le lezioni , di tecniche e principi volta a potenziare la

metodologia di studio e la motivazione da applicare in classe e a casa e/o alla

realizzazioni di produzioni scritte ( risoluzione di esercizi o temi tipo Esame di

Stato, schemi di svolgimento di problemi ,compilazione di schede colturali delle

colture più diffuse, ricerca di dati relativi al mercato immobiliare);

Consigli per superare le difficoltà per prevenire gli errori da applicare in classe ed a

casa ;

Assegnazione di lavoro individuale a casa come attività di studio volta ad un

apprendimento razionale ed a lungo termine .

Esercitazioni guidate svolte in aula anche con la collaborazione del docente di pratica

finalizzata alla dimostrazione e all’applicazione pratica delle conoscenze di

argomenti studiati. e delle capacità acquisite. Attività del docente : di guida o di solo

indirizzo o consulenza.

Studio guidato di casi e di stime svolte

- MEZZI UTILIZZATI

Libro di testo in adozione : P.BELLI – L’ ESTIMO RURALE,AMBIENTALE E

CATASTALE-Edizioni REDA;

Appunti dettati o da prendere autonomamente ;

Prontuario tecnico - economico ;

Fotocopie di stime svolte;

Calcolatrice tascabile non programmabile;

Elaborati di esercitazioni guidate effettuate in classe;

Lavagna.

- SPAZI

Aula assegnata alla classe per le lezioni teoriche .

- TIPI DI VERIFICHE SOMMATIVE

Sono state effettuate almeno due prove di verifica nel primo periodo e tre (+ una

prevista) nel secondo periodo sia per l’ orale che per lo scritto, privilegiando forma di

verifica oggettive, trasparenti, rapide e svolte in un arco di tempo ben definito.

PROVE DI VERIFICA PER LO SCRITTO

Risoluzione scritta con relazione professionale di un problema estimativo complesso,

con aspetti anche interdisciplinari ( tipo seconda prova dell’Esame di stato) ma , a

differenza di questa, con molti dati già assegnati ; tempo a disposizione 2 ore .

Risoluzione scritta senza relazione professionale di un problema estimativo non

complesso, con aspetti anche interdisciplinari e con molti dati già assegnati ; tempo

a disposizione 1 ora

Simulazione di II prova di esame ; tempo a disposizione 5ore

PROVE DI VERIFICA PER L’ ORALE

Esposizione orale breve (in tempo limitato) di uno o due argomenti scelti dall'

insegnante su una " rosa "di argomenti presentati dall' alunno , seguita da eventuale

integrazione con ulteriori domande poste dall' insegnante ;

Test più o meno strutturati ( in genere costruiti con item di tipo misto ), con

prevalenza di tipologie a completamento e a scelta multipla (con 2, 3 , 4 opzioni ) e

abbinamenti ; per evitare risposte date a caso può essere prevista la penalizzazione

delle risposte a scelta multipla sottraendo 1, 0,5 e 0,33 per le risposte errate date a tali

quesiti rispettivamente in caso di 2,3,4 opzioni da scegliere;

Quesiti a risposta breve scritta;

Interrogazioni di tipo tradizionale, ma non lunghe, alla cattedra (spesso solo per gli

assenti alle altre prove del periodo di verifica o per chi vuole migliorare il voto

medio delle prove programmate) ;

E’stata svolta, come verifica formativa anche una prova di tipologia analoga al quella

della Terza prova di esame di Stato costituita da quesiti a risposta multipla e quesiti

risposta breve di tipo multidisciplinare

Controllo di lavori assegnati per lo svolgimento a casa ( problemi, schede colturali,

ecc.) e di esercitazioni svolte in classe

Prove di sola impostazione della risoluzione del compito in classe,da effettuarsi in

un’ora, per gli alunni assenti a al compito.

CRITERI DI MISURAZIONE DEL PROFITTO E DI VALUTAZIONE

La proposizione, correzione e valutazione delle prove di verifica non ha mai avuto

fini e caratteri sanzionatori

degli errori commessi ( anche se questi sono stati evidenziati), ma ha mirato a

valorizzare gli aspetti positivi

dimostrati e le opportunità sfruttate dall’alunno.

L' assegnazione dei voti nelle varie prove di verifica, in ossequio alla normativa

scolastica ed al POF , è avvenuta

utilizzando sempre voti interi da 1 a 10.

DESCRITTORI UTILIZZATI

Il livello raggiunto, relativo ai vari indicatori utilizzati nella misurazione - valutazione

è stato descritto con una delle

seguenti maniere :

- tramite NUMERO ( punteggio –voto : da 0 a 10 o da 0 a1)

- tramite AGGETTIVI DI MERITO ( per la valutazione didattica ) ad es. eccellente/

ottimo/buono/discreto/sufficiente/mediocre/insufficiente/gravemente insufficiente /

nullo.

- Tramite ALTRI AGGETTIVI ( per la valutazione educativa) diversi in relazione

all’elemento valutato ad es. per la frequenza : continua ,regolare ,discontinua ,

saltuaria, scarsa, sporadica.

-Per le PROVE SCRITTE DI RISOLUZIONE DI PROBLEMI COMPLESSI(tranne

che per la simulazione della

II prova di esame sono stati valutati i seguenti elementi:

a)analisi del quesito- b)scelta del procedimento risolutivo- c) impostazione generale

del lavoro (articolazione logica dello svolgimento, validità tecnica dell’elaborato,

impostazione del Problem Solving) – d) risoluzione dei vari quesiti o trattazione dei

vari argomenti richiesti dalla traccia o comunque che devono essere presenti in un

elaborato professionale (completezza e ampiezza del lavoro,esattezza dei

calcoli,validità dei procedimenti e delle spiegazioni ,attendibilità del risultato)- e)

presentabilità o precisione dell’elaborato ( accuratezza formale, completezza delle

varie parti, ordine , coerenza , chiarezza)-f) spiegazione della risoluzione (

motivazione delle scelte, definizione dei vari passaggi e grandezze,conoscenze

tecniche dimostrate, uso autonomo del linguaggio tecnico,commenti, conclusioni) –

g) numero di errori ( di concetto, matematici, di calcolo,”,di distrazione” , ortografici,

morfo-sintattici , di punteggiatura, “ calligrafici”, di linguaggio tecnico) e omissione

di dati formule, spiegazioni essenziali.

L’assegnazione dei singoli voti è stata rapportata in modo oggettivo al livello

qualitativo dell’ insieme dei risultati di tutti gli alunni che hanno svolto la prova . Si

è pertanto proceduto alla valutazione delle singole prove utilizzando una griglia,

appositamente costruita in base alle caratteristiche della traccia assegnata, che ha

consentito l’assegnazione di un punteggio grezzo al lavoro ( performance) dei singoli

alunni. Per la trasformazione del punteggio in voto si è proceduto nella maniera

seguente:

- 1) assegnazione con valutazione sintetica ( tenendo conto degli indicatori contenuti

nella scheda del voto allegata al POF) del voto massimo e di quello minimo,

rispettivamente agli elaborati che hanno ottenuto il maggiore punteggio e il minore;

- 2) attribuzione, in maniera oggettiva, utilizzando le seguenti formule matematiche,

dei voti intermedi ai lavori degli altri alunni ( interpolazione) :

VOTO DELL’ ALUNNO = ( PUNTEGGIO ALUNNO – PUNTEGGIO MINIMO DELLA CLASSE) X COEFFICIENTE DELLA PROVA

+ VOTO MINIMO DELLA CLASSE

dove il COEFFICIENTE DELLA PROVA, che indica la variazione di voto provocata

dalla variazione unitaria

di punteggio, è calcolato come:

COEFF. PROVA =( VOTO MAX – VOTO MINIMO) / ( PUNT. MAX - PUNT MINIMO)

Oppure, una volta fissati il punteggio corrispondente al livello di sufficienza ed il

voto corrispondente al punteggio

massimo, con la formula :

VOTO DELL’ ALUNNO = ( PUNTEGGIO ALUNNO – PUNTEGGIO DI SUFFICIENZA ) X COEFFICIENTE DELLA

PROVA + 5,51 (VOTO MINIMO PER LA SUFFICIENZA)

dove il COEFFICIENTE DELLA PROVA, che indica la variazione di voto

provocata dalla variazione unitaria

di punteggio, è calcolato come:

COEFF. PROVA =( VOTO MAX – 5,51) / ( PUNT. MAX - PUNT. DI SUFFICIENZA)

- Per le PROVE ORALI DI ESPOSIZIONE si è proceduto dividendo il voto massimo

ottenibile (10) in parti,

ognuna legata ad un indicatore della valutazione, come segue :

DESCRITTORE LIVELLO VOTO CORRISPONDENTE

conoscenza

(quantità,correttez

za e

approfondita

buona

discreta

6

5

4

approfondimento

dei concetti

esposti)

sufficiente

modesta

scarsa

nulla

3

2

1

0

esposizione

(uso appropriato

dei termini e

qualità dell'

esposizione)

ricca e profonda

corretta e adeguata

scorretta e non

adeguata

frammentaria

3

2

1

0

voto minimo nessuna esposizione 1

Il voto complessivo assegnato alla prova è la somma dei voti corrispondenti ai

descrittori dei livelli di

conoscenza ed esposizione, in aggiunta al voto minimo.

- La valutazione delle INTERROGAZIONI TRADIZIONALI è avvenuta attribuendo a

ciascuna

risposta data dall’alunno un voto di livello corrispondente ai descrittori della scheda

della corrispondenza

giudizi. - voto numerico del POF. Tali descrittori sono stati da me rielaborati come

segue per un più pratico

utilizzo ai fini della misura delle prestazioni dei singoli alunni nelle specifiche prove

di verifica.

La media semplice o ponderata dei voti di livello assegnati alle singole risposte degli

alunni,

arrotondato al voto intero, rappresenta il voto complessivo assegnato nella prova .

DESCRITTORE VOTO Risposta non data (preparazione nulla) 2

Risposta del tutto generica \del tutto frammentaria e inconcludente \priva assolutamente

di contenuti tecnici \completamente e gravemente errata \uso di termini tecnici specifici del tutto assente(preparazione insignificante,estremamente lacunosa)

3

Risposta generica\frammentaria\con numerosi errori gravi \ non coerente con l’argomento \uso di termini tecnici specifici moltosporadico (preparazione molto carente, lacunosa)

4

Risposta non bene organizzata \ superficiale \non completa \uso appropriato di alcuni

termini (usa per lo più termini non appropriati)\pochi errori gravi e diverse imprecisioni \ risposta parziale \non del tutto coerente \ non contiene gli elementi essenziali (preparazione inadeguata, carente, mediocre)

5

Risposta con linguaggio accettabile(uso inappropriato solo di termini non fondamentali \ organizzazione semplice dell’esposizione \al massimo 1-2 errori gravi ma con imprecisioni \ contiene gli elementi essenziali \quasi completa (preparazione accettabile , sufficiente )

6

Uso corretto dei termini senza gravi errori \solo pochissime imprecisioni \ risposta completa,discretamente organizzata e argomentata (preparazione discreta)

7

Risposta come per 7\ presenti inoltre eventuali riflessioni \sempliciapprofondimenti e collegamenti interdisciplinari \ chiarezza anche nell’ esposizione di argomenti complessi

8

Risposta come per il 7\ presenti inoltre riflessioni profonde \padronanzanotevole del linguaggio \approfondimenti e ampliamenti derivanti da studio autonomo \collegamenti anche interdisciplinari \espone in modomolto chiaro e fluido argomenti complessi

9

Risposta come per il 9\ padronanza notevole della materia anche con visione critica e costruttiva \valido stile personale e originale acutezza di ragionamento

10

-Per la valutazione dei TEST (a risposta multipla a completamento e misti) generalmente

è stato assegnato 1 punto per ogni risposta esatta e 0 per ogni risposta non data. Nei

test a risposta multipla le risposte sbagliate sono state penalizzate (per eliminare l’effetto

“caso”) di –1, -0,5 e –0,33 punti in relazione ad opzioni di risposta in numero pari

rispettivamente a due, tre e quattro. Per le risposte a completamento invece sono stati

assegnati anche punteggi compresi tra 0,1 e 1, nel caso di risposte non del tutto adeguate,

attribuendo 0,6 al livello di minima accettabilità. L’assegnazione dei singoli voti è stata

rapportata in modo oggettivo al livello qualitativo dell’ insieme dei risultati di tutti gli

alunni che hanno svolto la prova . Una volta assegnato un punteggio grezzo al lavoro (

performance) dei singoli alunni questo è stato trasformato in voto procedendo con le

modalità indicate per le prove scritte. - Per la valutazione delle RISPOSTE BREVI è stato fissato il punteggio massimo

assegnabile a ciascuna di esse (ad esempio 3 o 5), quindi sono stati individuati gli

elementi di adeguatezza della risposta (in termini di contenuti attesi e forma). A ciascuno

di questi elementi stata attribuita una frazione del punteggio suddetto, come valore

massimo realizzabile per ciascun elemento. In relazione alle risposte scritte fornite dagli

studenti si è potuto così assegnare a ciascuna risposta un punteggio complessivo,

derivante dalla somma dei punteggi assegnati ai vari elementi. Per passare dai punteggi ai

voti si è proceduto in maniera analoga a quanto detto riguardo ai test , dividendo in fasce

il punteggio massimo ottenibile.

-I giudizi motivati da cui sono scaturiti i voti assegnati alla fine di ciascun periodo

(VALUTAZIONE DI FINE PERIODO) oltre al profitto hanno tenuto conto anche dei

seguenti indicatori stabiliti in sede collegiale: frequenza,

partecipazione attiva, impegno, evoluzione dell’alunno nel percorso di apprendimento.

Nella valutazione di fine periodo

del profitto si è tenuto conto in uguale misura del risultato medio raggiunto da ciascun

alunno nelle prove utilizzate

per le verifiche orali e scritte .

CORSO di ZOOTECNICA anno scolastico 2011-2012

Docente:Prof.Ennio Benicchi I.T.P.: Prof.Paolo Viti

Durata del corso: 66 ore Corso sezione “A”

Orario effettivamente effettivamente al 15 Maggio : ore 44

OBIETTIVI CONSEGUITI:

1)conoscenze:la classe durante il triennio è stata un gruppo unito che ha manifestato un

sufficiente interesse per la disciplina pur non palesando mai una adeguata attitudine.

Non molti gli esempi di uno studio riflessivo e consapevolmente critico,pertanto per la

maggioranza della classe le conoscenze sono limitate ad una acquisizione delle basi

tecniche della disciplina di carattere didattico- nozionistico.

2)competenze: sono abbastanza soddisfacenti, frenate come già detto,dalla limitata

attitudine e da una applicazione nello studio non sempre continua. Comunque sono stati

acquisiti i criteri minimi necessari per orientarsi tra gli argomenti del settore, almeno per

la parte della classe, seppure esigua che maggiormente si è applicata.

3)capacità: gli obiettivi prepostisi all’inizio dell’anno sono stati conseguiti solo in

maniera parziale nel senso che solo un ristretto gruppo sarebbe in grado di affrontare la

realtà operativa del processo produttivo zootecnico,cosciente di quali siano i criteri di

ottimizzazione del reddito da mettere in atto attraverso le varie fasi della produzione in

azienda.

Ha limitato lo sviluppo degli argomenti da trattare , l’assenza dell’insegnante ,

durata un mese , perché distaccato presso commissione esaminatrice per

abilitazione dei periti agrari , svoltasi nel mese di Novembre 2011, e la

contemporanea riduzione oraria da 2 a 3 ore/ settimana, voluta dall’attuale Riforma

della Scuola .

CONTENUTI DISCIPLINARI

Il corso si avvia in classe terza con lo studio dell’anatomia e della fisiologia degli

animali da reddito,quindi prosegue con i temi di zoognostica.In classe quarta si

affrontano gli argomenti relativi alla genetica ed alla alimentazione del bestiame. In

questo biennio gli allievi hanno avuto altro Docente : il Prof.Emilio Pii. Il corso si è

finalizzato in quest’ultima classe studiando le tecniche di allevamento in un’ottica di

reddito. Il Docente di questo anno scolastico è stato lo scrivente. Quindi quest’anno si

sono sviluppati argomenti relativi a:

I BIMESTRE:Bovini : studio delle razze da latte Frisona Italiana e Bruna Italiana e

cenni sulle principali razze straniere : Holstein Friesjan e Brown Swisse .

Razze a duplice attitudine: Pezzata Rossa Italiana e Piemontese.

Razze da carne:Chianina,Marchigiana,Romagnola,Maremmana e Podolica..

Razze da carne estere:Limousine e Charollaise ..

Ore____

II BIMESTRE: strutture dell’allevamento bovino da latte e da carne: la stabulazione

fissa, la stabulazione libera,l’ambiente dell’allevamento brado.

Gli annessi della stalla:sala di mungitura,sala di refrigerazione latte,silos in vetroresina ed

ad asse orizzontale, la concimaia.

L’attività riproduttiva dei bovini:.fecondità ,efficienza riproduttiva ..

La monta naturale e l’inseminazione strumentale,gestazione e parto.

L’alimentazione della bovina durante le suddette fasi.

L’allevamento del vitello:allattamento naturale ed artificiale,lo svezzamento.

Allevamento del bestiame da rimonta.

La produzione del latte: il colostro ed il latte, caratteristiche, fattori di variabilità della

composizione.

Latte qualità, la conformità al D.P.R. n° 54/97.Reg.Cee 853/2004 : gli effetti

dell’applicazione sulle aziende zootecniche da latte .

La regimazione della produzione nella CEE ed in Italia attraverso il sistema delle quote

latte, legge n°468/92. La

lattazione, l’alimentazione durante le varie fasi, le dismetabolie del post- partum:

collasso puerperale, chetosi, acidosi, alcalosi.

Carriera riproduttiva e produttiva.

La mungitura, la macchina mungitrice, principi di funzionamento e le varie tipologie di

sala.

Operazioni di mungitura per il controllo della carica batterica e delle cellule somatiche .

La produzione della carne: vitelloni, vitelloni precoci, puri o prodotti di incrocio, il vitello

a carne bianca, criteri di alimentazione e tecniche di produzione.

Malattie bovine: mastite.

Ore__________ .

III BIMESTRE: l’allevamento ovino in Italia e nella CEE.

Le razze ovine italiane: Sarda, Comisana, Massese, Langhe, Bergamasca, Biellese,

Fabrianese, Appenninica.

Selezione e miglioramento genetico nel settore ovino.

Attività riproduttiva: ciclo sessuale della pecora, attività sessuale dell’ariete,

fecondazione, monta controllata, inseminazione strumentale, sincronizzazione degli estri.

Produzione del latte: caratteristiche del latte ovino e fattori di variabilità. Applicazione

del D.P.R n° 54/97.

L’alimentazione durante il periodo di lattazione, gravidanza, asciutta, il Flushing

alimentare durante il periodo di monta, l’alimentazione della rimonta.

IV TRIMESTRE

Tecniche di allevamento e mungitura. Il ciclo produttivo durante l’anno e variabilità

stagionale.

Richiami sulla foraggicoltura nell’allevamento ovino nel comprensorio maremmano e la

relativa tecnica di utilizzazione razionale dei pascoli.

La produzione della carne di agnello di latte, agnello pesante di latte, agnellone precoce

ed agnellone p.d. .

Ancora da svolgere alla data del 15 Maggio

Le caratteristiche tecniche della produzione.

Cenni sulle principali malattie degli ovini: mastiti, elmintiasi, clamidiosi, salmonellosi,

clostridiosi e pedaina.

Ore:6

ATTIVITA’ INTEGRATIVE E VISITE GUIDATE

Nel corso dell’anno si è effettuata una lezione fuori sede con visita ad una azienda con

vacche da latte situata in località Manciano ( Gr ).

MEZZI / ATTREZZATURE/ TESTI DIDATTICI

Nel corso dell’anno si è fatto riferimento ai libri di testo “ Bovini e Bufalini“ e “Ovini-

Caprini “ entramdi D. Balasini editi da Edagricole .

La lezione in aula è stata svolta in maniera frontale, invitando all’intervento gli allievi,

nel tentativo di dare loro un ruolo più partecipativo e costruttivo.

CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE/PROVE

La valutazione degli allievi è avvenuta attraverso almeno .due prove orali per ciascuno quadrimestre ed un test a risposta aperta ed a risposta multipla.

Sono state valutate le conoscenze,le competenze acquisite ed il grado di capacità tecnica

conseguita.

Si è apprezzata sia l’applicazione didattica nello studio, ma ancor più la partecipazione al

dialogo educativo ed il grado di raggiungimento di quel senso critico necessario per

analizzare le fasi del processo produttivo zootecnico.

Per l’attribuzione dei voti e del relativo giudizio,quindi dei punteggi relativi ai livelli di

apprendimento conseguiti,ci si è uniformati alla griglia di valutazione allegata al

documento in oggetto.

ISTITUTO STATALE di ISTRUZIONE SUPERIORE

“LEOPOLDO II DI LORENA”

VIA DE BARBERI – 58100 GROSSETO –

AREA MODULARE – CORSO di STRUTTURE

VIVAISTICHE

CLASSE V A – ANNO SCOLASTICO 2011/2012

DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

Obiettivi realizzati:

visto l’andamento dell’intero anno scolastico, valutate le prove effettuate si giudicano gli obiettivi

fissati in seno alla programmazione di inizio anno, raggiunti, anche se non totalmente, quanto

meno globalmente.

Il livello di conoscenze, competenze e capacità è sufficiente, considerando che la materia, per

contenuti è estremamente vasta e che si è valutato positivamente la capacità degli allievi di

orientarsi in essa. Da notare che il corso è stato didatticamente frammentato poiché, ad oggi, il

titolare è mancato dal mese di gennaio, causa malattia.

Contenuti disciplinari:

i contenuti disciplinari sono stati principalmente quelli proposti nel programma

ministeriale; considerando però la vastità degli argomenti si è preferito privilegiarne

alcuni, cercando di fare acquisire agli allievi una visione globale della materia.

In particolare i contenuti disciplinari sono particolarmente definiti nel programma svolto.

Attività curricolari ed extra curricolari:

nessuna.

Eventuali attività Scuola - Lavoro........

nessuna.

Metodi relativi alle concrete interazioni docenti - alunni:

normalmente sono state condotte lezioni di tipo frontale; il lavoro di progettazione è stato svolto

solo occasionalmente per piccoli gruppi di lavoro e comunque, secondo processi individualizzati

che hanno portato gli allievi ad una visione integrale del processo di progettazione di un modesto

elemento costruttivo tipico dell’azienda agraria; non sono state svolte attività di recupero o

sostegno.

Gli spazi ed i mezzi:

Le attività si sono svolte nell’aula destinata alla classe, .è stato usato come guida e come testo di

consultazione quello già in uso per la materia.

Tempi :

I tempi di applicazione del programma non sono stati rispettati in pieno in quanto al sottoscritto

prof, Giovanni Di Petrillo è stata affidata la classe ad anno scolastico in corso (dal mese di

Gennaio per complessive 90 ore) causa l’assenza del titolare della cattedra prof. Giancarlo La

Valle..

Criteri e strumenti della misurazione:

durante l’intero anno scolastico sono state eseguite verifiche orali, prove scritte e grafiche relative

agli argomenti del programma; la valutazione delle prove eseguite è stata espressa in decimi.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Non conosce e/o ricorda regole, termini, concetti, procedimenti; non comprende

adeguatamente il testo e non riesce ad eseguire semplici compiti; non applica adeguatamente

regole e procedimenti; non evidenzia capacità di analisi e di sintesi; non possiede capacità di

valutazione; non è in grado di utilizzare i contenuti delle unità didattiche,

1 - 2

Conosce e/o ricorda regole, termini, concetti, procedimenti in modo estremamente

frammentario e superficiale; non comprende adeguatamente il testo e commette gravi errori

nell’esecuzione di semplici compiti; non applica adeguatamente regole e procedimenti; non

evidenzia autonome capacità di analisi e di sintesi; non possiede capacità di valutazione; non è

in grado di utilizzare i contenuti delle unità didattiche.

3

Non conosce e/o ricorda parzialmente regole, termini, concetti, procedimenti; comprende

faticosamente e parzialmente il testo; applica con serie difficoltà regole e procedimenti;

evidenzia insufficienti capacità di analisi e di sintesi; non è in grado di utilizzare correttamente

i contenuti delle unità didattiche.

4

Conosce e/o ricorda sufficientemente regole, termini, concetti, procedimenti; comprende

sufficientemente il testo; applica con difficoltà e in maniera non appropriata re3gole e

procedimenti; evidenzia scarse capacità di analisi, di sintesi e di valutazione; utilizza in

maniera imprecisa i contenuti delle unità didattiche.

5

Conosce e/o ricorda sufficientemente regole, termini, concetti, procedimenti; comprende

sufficientemente il testo; applica in modo sufficientemente corretto regole e procedimenti;

evidenzia mediocri capacità di analisi, di sintesi, e di valutazione; è in grado di utilizzare

correttamente i contenuti delle unità didattiche.

6

Conosce e/o ricorda discretamente regole, termini, concetti, procedimenti; comprende

adeguatamente il testo; applica in modo adeguato regole, procedimenti e processi; evidenzia

sufficienti capacità di analisi, di sintesi e di valutazione; utilizza razionalmente i contenuti

delle unità didattiche.

7

Conosce e comprende bene regole, termini, concetti e procedimenti ed è perfettamente in

grado di applicarli; evidenzia discrete capacità di analisi, di sintesi e di valutazione. 8

Conosce e comprende bene regole, termini, concetti e procedimenti ed è perfettamente in

grado di applicarli; evidenzia buone o ottime capacità di analisi, di sintesi e valutazione. 9 - 10

Altri elementi significativi:

il coordinamento interdisciplinare è stato attuato specialmente con gli insegnanti delle materie

affini per interesse; sono stati globalmente raggiunti gli obiettivi generali come la capacità di

lavorare in gruppo, l’interdisciplinarietà, nonché quelli specifici della materia, acquisizione delle

conoscenze e capacità di elaborazione propria.

Durante l’anno scolastico non ci sono stati comportamenti negativi da segnalare, il rendimento

della classe è da giudicare mediamente sufficiente.

Le famiglie sono state ricevute durante gli incontri fissati, nonché durante l’ora settimanale di

ricevimento.

per le esercitazioni sono stati impiegati i sussidi didattici e le strumentazioni disponibili nella

scuola.

PROGRAMMA SVOLTO

COSTRUZIONI RURALI

PROF. GIOVANNI DI PETRILLO

I.T.P. PAOLO VITI

ANNO SCOLASTICO 2011/2012 – V A –

CONTENUTI DISCIPLINARI

COSTRUZIONI RURALI

- I materiali

- Fondamenti di tecnica edilizia

- Elementi costruttivi di un fabbricato rurale

- L'abitazione rurale

- Elementi di base per la progettazione delle costruzioni zootecniche

- Le stalle per le bovine da latte

- Le stalle per le bovine da carne

- Le stalle per i vitelli

- Le stalle per i bovini all'ingrasso

- Le stalle per gli ovini e caprini

- Le strutture e gli impianti per lo stoccaggio ed il trattamento delle deiezioni

animali

Modulo n° 1: I MATERIALI DA COSTRUZIONE (30 ore)

- Le pietre naturali usate nelle costruzioni

- Il legno

- Le malte

- Il calcestruzzo

- Il cemento armato

- I metalli

- Il vetro

- Le materie plastiche

- I materiali isolanti.

Modulo n° 2: FONDAMENTI DI TECNICA EDILIZIA (35 ore)

- Modalità di trasmissione del calore

- Dispersioni termiche di un fabbricato

- Elementi costruttivi di un fabbricato

- Le fondazioni

- I solai

- I tetti

- Le pavimentazioni

- Le scale

- Gli infissi

- La prefabbricazione

Modulo n° 3: L'ABOTAZIONE RURALE (25 ore)

- La progettazione di un ricovero zootecnico

- Il ricambio dell'aria

- La ventilazione

- Il riscaldamento

- Le stalle per le bovine da latte

- Le stalle per le bovine da carne

- Le stalle per le bovine da ingrasso

La parte del programma dedicato alle stalle in genere (per le bovine da latte, da

carne, ingrasso, per vitelli e per gli ovini e caprini) inerenti alle caratteristiche e la

progettazione è stato trattato dagli alunni negli elaborati che verranno presentati

agli esami.

I docenti del Consiglio di Classe di V A

Docente Materia/e Firme

1. Ballerini Lori Religione

2. Cesaretti Antonella Lingua e lettere Italiane

3. Cesaretti Antonella Storia Ed. Civica

4. Cardarelli Alessandro Coltivazioni, Entomologia

5. Carnesecchi Francesco

Estimo Rurale, Elementi di Diritto

6. Spinsanti Paolo Industrie Agrarie

7. Di Petrillo Giovanni sostituisce

La Valle Giancarlo

Elementi di Costruzione Rurale e Disegno Relativo

8. D’Ubaldo Fabio Meccanica Agraria

9. Benicchi Ennio Zootecnia

10. Viti Paolo Es.Topografia, Meccanica, Zootecnia, Agronomia e Coltivazioni

11. Venturi Claudio Es. Entomologia, Estimo

12. Caldesi Alessandro Es. Industrie Agrarie

13. Goracci Stefano Educazione Fisica

ELENCO ALLEGATI AL DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

VA –A. S 2011-2012:

1- Griglia per la valutazione della prima prova;

2- Griglia per la valutazione della seconda prova;

3- Prima simulazione di III prova con griglia di valutazione;

4- Seconda simulazione di III prova con griglia di valutazione;

5- Griglia per la valutazione del colloquio.

Griglia per la valutazione della tipologia A: analisi del testo

valutazione-punteggi

comprensione complessiva

analisi testuale correttezza formale

riflessioni approfondimenti inter, intra ed extratestuali

nulla-punti 0 Nulla nulla nulla nulle nulli

gravemente insufficiente punti1-*0,6

Scarsa gravemente errata

molto scorretta

assenti assenti

insufficiente punti 1,50-0,8

frammentaria errata scorretta inappropriate molto superficiali

mediocre punti 1,75-1

incompleta talvolta errata parzialmente scorretta

non pertinenti superficiali

sufficiente punti 2-1,2

Essenziale abbastanza corretta

con qualche errore

non sempre pertinenti

generalmente validi

discreto punti 2,50-1,4

abbastanza esauriente

corretta e abbastanza completa

corretta (salvo lievi errori)

abbastanza pertinenti

significativi

buono, punti 2,75-1,6

Esauriente completa corretta nel complesso

pertinenti validi e articolati

ottimo-eccellente, punti 3-2

Profonda completa e approfondita

corretta molto pertinenti

molto articolati

* La seconda valutazione è espressa in decimi. punteggio arrotondamento

parziale:

Griglia per la valutazione della tipologia B: saggio breve o articolo di giornale

valutazione-punteggi

rispetto regole tipologia scelta

registro linguistico

correttezza formale

aderenza alla traccia

individuazione tesi e argomentazione

nulla-punti 0 Nullo nullo nulla nulla nulla

gravemente insufficiente punti1-*0,6

non rispettate

spesso improprio molto scorretta scarsa assente

insufficiente punti 1,50-0,8

scarsamente rispettate

improprio scorretta incompleta spesso assente -superficiale

mediocre punti 1,75-1

rispettate solo in parte

talvolta improprio

parzialmente scorretta

superficiale non sempre riconoscibile-articolata

sufficiente punti 2-1,2

quasi sempre rispettate

elementare con qualche errore

parziale riconoscibile-generalmente articolata

discreto punti 2,50-1,4

Rispettate complessivamente appropriato

corretta (salvo lievi errori)

quasi sempre completa

riconoscibile-significativa

buono, punti 2,75-1,6

pienamente rispettate

appropriato corretta nel complesso

completa valida-articolata

ottimo-eccellente, punti 3-2

pienamente ed efficacemente rispettate

molto appropriato

corretta completa e originale

evidente-molto articolata

punteggio parziale

* La seconda valutazione è espressa in decimi. punteggio arrotondamento

parziale:

Griglia di valutazione per la tipologia C: tema a carattere storico

valutazione-punteggi

conoscenza dell’argomento

registro linguistico correttezza formale aderenza alla traccia

individuazione tesi e argomentazione

nulla-punti 0 Nulla nullo nulla nulla nulla

gravemente insufficiente punti1-*0,6

Scarsa spesso improprio molto scorretta scarsa assente

insufficiente punti 1,50-0,8

frammentaria improprio scorretta incompleta spesso assente -superficiale

mediocre punti 1,75-1

incompleta talvolta improprio parzialmente scorretta

superficiale non sempre riconoscibile-articolata

sufficiente punti 2-1,2

Essenziale elementare con qualche errore parziale riconoscibile-generalmente articolata

discreto punti 2,50-1,4

abbastanza esauriente

complessivamente appropriato

corretta (salvo lievi errori)

quasi sempre completa

riconoscibile-significativa

buono, punti 2,75-1,6

Esauriente appropriato corretta nel complesso

completa valida-articolata

ottimo-eccellente, punti 3-2

approfondita molto appropriato corretta completa e originale

evidente-molto articolata

punteggio parziale

* La seconda valutazione è espressa in decimi. punteggio arrotondamento parziale:

Griglia di valutazione per la tipologia D: tema su argomento di ordine generale

valutazione-punteggi

conoscenza dell’argomento

registro linguistico

correttezza formale aderenza alla traccia

individuazione tesi e argomentazione

nulla-punti 0 Nulla nullo nulla nulla nulla

gravemente insufficiente punti1-*0,6

Scarsa spesso improprio

molto scorretta scarsa assente

insufficiente punti 1,50-0,8

frammentaria improprio scorretta incompleta spesso assente -superficiale

mediocre punti 1,75-1

incompleta talvolta improprio

parzialmente scorretta

superficiale non sempre riconoscibile-articolata

sufficiente punti 2-1,2

Essenziale elementare con qualche errore parziale riconoscibile-generalmente articolata

discreto punti 2,50-1,4

abbastanza esauriente

complessivamente appropriato

corretta (salvo lievi errori)

quasi sempre completa

riconoscibile-significativa

buono, punti 2,75-1,6

Esauriente appropriato corretta nel complesso

completa valida-articolata

ottimo-eccellente, punti 3-2

approfondita molto appropriato

corretta completa e originale

evidente-molto articolata

punteggio parziale

* La seconda valutazione è espressa in decimi. punteggio arrotondamento parziale:

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Candidato:______________________________Classe________Sez._____

INDICATORI LIVELLI DELLA PRESTAZIONE e PUNTEGGI

Gravemente

Insufficiente

1-5

Insufficiente

6-11

Mediocre

12-17

Sufficient

e

18-20

Discreto

21-23

Buono

24-26

Ottimo

27-29

Eccel-

lente

30

1 2 3 4 5 6 7 8 9 1

0

1

1

1

2

1

3

1

4

1

5

1

6

1

7

1

8

1

9

2

0

2

1

2

2

2

3

2

4

2

5

2

6

2

7

2

8

2

9

30

AMPIEZZA DELLE

CONOSCENZE

CAPACITA’ DI

UTILIZZARE e

COLLEGARE

CONOSCENZE

CAPACITA’ DI

APPROFONDIMENTO

e di ELABORAZIONE

PERSONALE

PROPRIETA’,CORRE

TTEZZA

e FLUIDITA’

DELL’ESPOSIZIONE

PUNTEGGIO TOTALE =…………..+…………….+…………….+……………=…………………../120

VOTO COLLOQUIO = PUNTEGGIO TOTALE : 4 = ……………. : 4= …………………./ 30

GRIGLIA DI VALUTAZIONE UTILIZZATA PER LA SIMULAZIONE DI

SECONDA PROVA DI ESAME

INDICATORE

OBIETTIVO LIVELLO VALUTAZIONE

In quindicesimi

1

RANGE 1-3

INTERPRETAZIONE TRACCIA

COMPLETEZZA PROVA

Discreto

3

Accettabile

2

Insufficiente 1

2

RANGE 1-4

CONOSCENZA DI

CONTENUTI E METODI

Conoscenza completa dei contenuti

4

Conoscenza adeguata dei contenuti

3

Conoscenza molto superficiale

2

Conoscenza lacunosa e frammentaria

1

3

RANGE 1-6

APPLICAZIONEDELLE

CONOSCENZE

Sa risolvere autonomamente in

maniera rapida e brillante problemi

complessi

6

Sa risolvere autonomamente problemi

complessi con alcune difficoltà

5

Sa risolvere autonomamente solo

problemi semplici o problemi più

complessi già noti

4

Sa risolvere autonomamente , con

alcuni errori,solo problemi semplici o

problemi più complessi già noti

3

Dimostra difficoltà anche nella

risoluzione di problemi semplici

2

Dimostra incapacità di risolvere

anche problemi semplici

1

4

RANGE 1-3 USO DEL LESSICO SPECIFICO

E DOCUMENTAZIONE DEL

LAVORO

Almeno accettabile

2

Insufficiente

1

5

Alternativo a tutti gli altri

indicatori

RANGE 3

PROVA DA CONSIDERARSI

NON SVOLTA

Non effettua alcun calcolo . Non

introduce alcun dato diverso da quelli

della traccia.

3

TABELLA DI CONVERSIONE VOTI

VOTO IN QUINDICESIMI

3

5

6-7

8-9

10

11-12

13

14

15

VOTO IN DECIMI

2

3

4

5

6

7

8

9

10

SCHEDA DI VALUTAZONE DELLA TERZA PROVA

Candidato:_______________________________________Classe________Sez._____

TIPOLOGIA DELLA PROVA: Mista con 16 quesiti a risposta multipla + 8 quesiti a risposta

aperta.

- La valutazione per i QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA è: punti 1 per ogni

RISPOSTA ESATTA e punti O (zero) per ogni RISPOSTA ERRATA O MANCANTE.

- La valutazione per le DOMANDE A RISPOSTA APERTA è: punti 0; 1 ; 2; 3; 4

0: risposta non fornita 1: conoscenza limitata dei contenuti

2: conoscenza accettabile dei contenuti 3: conoscenza completa dei contenuti

4: risposta completa ed approfondita

MATERIE

TIPOLOGIA DELLE DOMANDE

BANDA

Punteggio

Attribuito

1 ° Materia

4 Quesiti a Risposta Multipla

0-4

2 Quesiti a Risposta Aperta

4x2

2° Materia

4 Quesiti a Risposta Multipla

0-4

2 Quesiti a Risposta Aperta

4x2

3° Materia

4 Quesiti a Risposta Multipla

0-4

2 Quesiti a Risposta Aperta

4x2

4° Materia

4 Quesiti a Risposta Multipla

0-4

2 Quesiti a Risposta Aperta

4x2

TOTALE PUNTEGGIO ATTRIBUITO

................748

Banda di rapportazione

0-2

3-5

6-8

9-11

12-

14

15-

17

18-

20

21-

23

24-

26

27-

29

30-

32

33-

36

37-

40

41-

44

45-48

1

2

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

13

14

15

PUNTEGGIO EFFETTIVO ATTRIBUITO:..........SU 15

1 a SIMULAZIONE di terza prova

ESAMI DI STATO A.S. 2011-12

I.T.A.S. “Leopoldo II” - Grosseto

TERZA PROVA SCRITTA

PLURIDISCIPLINARE

DISCIPLINE SCELTE DALLA COMMISSIONE:

COSTRUZIONI RURALI E DISEGNO TECNICO STORIA

ZOOTECNIA

MECCANICA AGRARIA

Tipologie della prova: b + c

otto quesiti a risposta singola, volti ad accertare la conoscenza ed i livelli di competenza

raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti le quattro materie sopra indicate (ciascuna

risposta deve essere autonomamente formulata dal candidato e contenuta nei limiti dell’estensione massima indicata dal numero delle righe prestampate) e sedici quesiti a risposta

multipla, riguardanti le stesse quattro materie, per ciascuno dei quali vengono fornite quattro

risposte, tra cui il candidato è invitato a scegliere quella esatta barrando la casella corrispondente

Durata della prova: ___________60 minuti________

NOME E COGNOME DEL CANDIDATO:

______________________________________

I.T.A.S. “Leopoldo II” - Grosseto

ESAME FINALE DI STATO Anno Scolastico 2011-2012

ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DELLA TERZA PROVA

CLASSE V SEZ. A

ALUNNO :___________________________

Punteggi

QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA: 1 punto per ciascuna risposta esatta, 0 nel caso di

risposta inesatta o non data

Q!UESITI A RISPOSTA SINGOLA : 0 punti per risposta non data ; 1,2, 3 punti in

relazione al livello di conoscenza e competenza dimostrato nella risposta

I commissari Il

presidente

MATERIA PUNTEGGI PER DOMANDE A

RISPOSTA MULTIPLA

PUNTEGGI

PER

DOMANDE A

RISPOSTA

SINGOLA

PUNTEGGIO

TOTALE PER

MATERIA

STORIA / 10

ESTIMO AGRARIO

/ 10

COSTRUZIONI

/ 10

MECCANICA AGRARIA

/ 10

PUNTEGGIO GLOBALE CONSEGUITO IN QUARANTESIMI / 40

PUNTEGGIO GLOBALE CONSEGUITO IN QUINDICESIMI / 15

2 a SIMULAZIONE di terza prova

ESAMI DI STATO A.S. 2011-12

I.T.A.S. “Leopoldo II” - Grosseto

TERZA PROVA SCRITTA

PLURIDISCIPLINARE

DISCIPLINE SCELTE DALLA COMMISSIONE:

COSTRUZIONI RURALI E DISEGNO TECNICO STORIA

ZOOTECNIA

ENTOMOLOGIA

Tipologie della prova: b + c

otto quesiti a risposta singola, volti ad accertare la conoscenza ed i livelli di competenza

raggiunti dal candidato su argomenti riguardanti le quattro materie sopra indicate (ciascuna

risposta deve essere autonomamente formulata dal candidato e contenuta nei limiti

dell’estensione massima indicata dal numero delle righe prestampate) e sedici quesiti a risposta

multipla, riguardanti le stesse quattro materie, per ciascuno dei quali vengono fornite quattro

risposte, tra cui il candidato è invitato a scegliere quella esatta barrando la casella corrispondente

Durata della prova: ___________60 minuti________

NOME E COGNOME DEL CANDIDATO:

______________________________________

I.T.A.S. “Leopoldo II” - Grosseto

ESAME FINALE DI STATO Anno Scolastico 2010-2011

ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DELLA TERZA PROVA

CLASSE V SEZ. A

ALUNNO :___________________________

Punteggi

QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA: 1 punto per ciascuna risposta esatta, 0 nel caso di

risposta inesatta o non data

Q!UESITI A RISPOSTA SINGOLA : 0 punti per risposta non data ; 1,2, 3 punti in

relazione al livello di conoscenza e competenza dimostrato nella risposta

I commissari Il presidente

MATERIA PUNTEGGI PER DOMANDE A

RISPOSTA MULTIPLA

PUNTEGGI

PER

DOMANDE A

RISPOSTA

SINGOLA

PUNTEGGIO

TOTALE PER

MATERIA

STORIA / 10

ENTOMOLOGIA

/ 10

COSTRUZIONI

/ 10

ZOOTECNIA

/ 10

PUNTEGGIO GLOBALE CONSEGUITO IN QUARANTESIMI / 40

PUNTEGGIO GLOBALE CONSEGUITO IN QUINDICESIMI / 15