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Documento finale di VF Turismo
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE
"JACOPO NIZZOLA"
VIA P. NENNI, 10 - TREZZO SULL'ADDA (MI)
ESAMI DI STATO
INDIRIZZO TURISMO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
VF TURISMO
ANNO SCOLASTICO 2017-2018
Trezzo sull'Adda, 13 maggio 2018
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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
INDICE
Presentazione della classe pag. 3
Presentazione del Consiglio di classe pag. 4
Situazione della classe pag. 5
Debiti formativi e modalità di recupero pag. 8
Attività integrative curricolari ed extracurriculari pag. 9
Modalità di svolgimento lavoro del CLIL pag. 10
Attività di alternanza scuola-lavoro del triennio pag. 12
Obiettivi del Consiglio di classe pag. 15
Strategie comuni per il conseguimento degli obiettivi del Consiglio di classe pag. 16
Obiettivi di area pag. 17
Modalità di lavoro del Consiglio di classe pag. 19
Strumenti di verifica utilizzati pag. 20
Criteri comuni del Consiglio di Classe per la misurazione delle prove orali e scritte pag. 21
Notizie su simulazioni prove d’esame pag. 23
Programmi disciplinari pag. 25
Firme del Consiglio di Classe e dei rappresentanti degli studenti
per presa visione dei programmi disciplinari pag. 54
SI ALLEGANO
Testi delle simulazioni e scheda di valutazione di terza prova
Testi della simulazione e scheda di valutazione di seconda prova
Testo della simulazione e scheda di valutazione di prima prova
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Numero studenti: 22 Maschi 7 Femmine 15
Provenienza: dalla stessa scuola N. 22
da altra scuola: nessuno
Promozione classe precedente: N. 22
Ripetenti: Nessuno
Abbandoni e/o ritiri durante l’anno scolastico: Nessuno
CRONISTORIA DELLA CLASSE NEL CORSO DEL QUINQUENNIO
A.S. 2013/14
CLASSE 1F
Alunni 30 = 30 alunni
15 promossi 11 bocciati 4 sosp. → promossi
A.S. 2014/15
CLASSE 2F
Alunni 21(di cui 3 alunne da altra scuola e 1→ altra scuola) = 21 alunni
17 promossi 4 sosp. → promossi
A.S. 2015/16
CLASSE 3F
Alunni 23(2 da altra scuola e 1 ritirato) = 22 alunni
20 promossi 2 sosp. → promossi
A.S. 2016/17
CLASSE 4F
Alunni 22 = 22 alunni
18 promossi 4 sosp. → promossi
A.S. 2017/18
CLASSE 5F
22 alunni
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PRESENTAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Disciplina Nome del docente
Continuità didattica nel triennio
Italiano/Storia
Biagio Costante
NO ( classe IV e V)
L. Inglese
Anna Ratti
NO (quinto anno)
Geografia turistica
Giovanni Di Bello
SI
Matematica
Giovanni Pucciarelli
NO (quinto anno)
Arte e territorio
Sabrina Travaglini
NO (quinto anno)
Diritto e legislazione
turistica
Brigida Messina
NO (quinto anno)
Discipline turistiche
ed aziendali
Graziella Invernizzi
NO (quinto anno)
L. Spagnola
Tiziana Visentin
NO (quinto anno)
L. Francese
Emanuela Scuratti
NO (quinto anno)
L. Tedesca
Leontina Riboldi
NO (quinto anno)
I.R.C.
Nausica Vimercati
SI
Scienze Motorie
Massimiliano Tibaldi
SI
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SITUAZIONE DELLA CLASSE
L’attuale classe VF TURISMO risulta composta da 22 alunni (15 femmine e 7
maschi), risultato di una selezione subita dal gruppo classe nel corso del biennio
e, in particolar modo, nel primo anno dove su 30 alunni frequentanti la classe IF
TURISMO, vi furono 11 non promossi. La classe è stata integrata nel corso degli
anni da alunni provenienti da altri istituti a cui sono seguiti anche dei
trasferimenti presso altri istituti. Nel corso del triennio, il gruppo classe è rimasto
sostanzialmente invariato.
Nel corso dei cinque anni gli alunni hanno compiuto un percorso di maturazione
individuale e di gruppo che li ha portati a controllare progressivamente gli aspetti
comportamentali più superficiali e a costruire relazioni positive, di norma
improntate al rispetto e alla collaborazione reciproca, sia tra pari che con i docenti.
La maggior parte degli allievi ha partecipato alle attività didattiche con un discreto
interesse, mentre solo un ristretto gruppo si è dimostrato meno collaborativo.
Il dialogo educativo si è sempre svolto in un clima sereno e propositivo nel quale
tutti sono stati messi nelle condizioni di esprimersi al meglio.
La frequenza alle lezioni è stata in genere regolare per la maggior parte della classe.
Il livello di impegno nello studio e nella rielaborazione degli argomenti è risultato
diversificato: sistematico e proficuo per un buon gruppo di alunni, più alterno o
settoriale in alcuni casi e per taluni non ancora sostenuto da un adeguato metodo
tale da far acquisire loro con sufficiente sicurezza le competenze richieste.
Per quanto riguarda gli obiettivi specifici disciplinari emerge un quadro eterogeneo.
Un primo gruppo, si è sempre mostrato motivato, con un interesse verso le attività
proposte, conseguendo buoni risultati in tutte le discipline, dimostrando una solida
preparazione che ha consentito un’elaborazione autonoma e critica dei contenuti
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appresi, operando gli opportuni collegamenti e utilizzando la terminologia specifica
delle varie discipline.
Un secondo gruppo, numericamente più nutrito, è composto sia da alunni
generalmente diligenti e autonomi nello studio che da alunni talvolta dotati di
buone potenzialità ma meno sistematici nell’applicazione, che pur partecipando con
continuità alle attività proposte, ha mostrato un tipo di apprendimento più
meccanico, ma con un grado di preparazione sopra la sufficienza.
Un terzo gruppo mostra una preparazione caratterizzata da alcune lacune, frutto
anche di una partecipazione ed impegno discontinui. Per questo gruppo, solo nella
seconda parte dell’anno in corso si è rilevato un atteggiamento più responsabile e
uno studio più proficuo. In generale questi alunni si stanno impegnando a
raggiungere gli obiettivi minimi prefissati.
Inoltre, nella classe è presente un alunno DSA per cui è stato redatto apposito PDP.
L’alunno nonostante le difficoltà iniziali, nel suo percorso scolastico ha raggiunto
livelli apprezzabili di conoscenze e competenze, supportato da adeguate strategie e
strumenti come previsto nel PDP.
Infine, è da segnalare anche la presenza di uno studente BES per il quale è stato
redatto apposito PDP. L’alunno nonostante le difficoltà evidenziate nella diagnosi
specialistica, grazie alla sua abnegazione allo studio e supportato da una notevole
forza di volontà è riuscito a raggiungere un discreto livello di conoscenze e
competenze. Anche per l’alunno in questione sono state utilizzate dal c.d.c. tutte le
strategie descritte nel PDP.
Per i sopracitati alunni BES e DSA di fondamentale importanza per il loro successo
scolastico è stato il ruolo svolto da tutti i componenti della classe con cui hanno
condiviso ogni esperienza.
A completamento della descrizione della classe va aggiunto che nel corso del
triennio si sono avvicendati diversi insegnanti e in particolare nell’ultimo anno tali
cambiamenti hanno riguardato le seguenti discipline: Italiano, Storia, Matematica,
7
Francese, Spagnolo, Tedesco, Inglese, Diritto e legislazione turistica, Discipline
turistiche e aziendali, Arte e Territorio.
A tal proposito è opportuno sottolineare che, in particolare nel corso del quinto
anno, si sono alternati due docenti di Italiano e Storia.
Nonostante questo continuo avvicendarsi di docenti, la classe si è mostrata sempre
accogliente e disponibile a instaurare rapporti finalizzati alla crescita culturale ed
umana.
Inoltre, da sottolineare è il fatto che la classe nel corso del triennio si è distinta per
l’attiva partecipazione alle iniziative istituzionali della scuola, collaborando
all’organizzazione di Open Day, Campus Orienta di “Villa Castelbarco”,
partecipazione al Festival dei Diritti Umani c/o Triennale di Milano.
Da segnalare l’alunna Viola Pellini che nell’ aprile 2017 ha rappresentato l’Istituto J.
Nizzola alla “Gara Nazionale degli Istituti Tecnici Economici indirizzo Turismo” c/o
I.I.S. “E. De Amicis” di Rovigo.
L’alunno Denis Pelizzoli è stato membro del Consiglio d’Istituto per la componente
alunni negli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018, risultando interlocutore
fondamentale nei rapporti tra alunni, docenti e dirigenza.
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DEBITI FORMATIVI E MODALITA’ DI RECUPERO
Per la VF TURISMO gli insegnanti hanno attuato interventi diversificati secondo le
seguenti modalità di recupero
Sportello help
Recupero in itinere
Prove scritte, strutturate e non, e orali per la verifica in itinere del saldo del debito
formativo relativo al primo trimestre
INTERVENTI DIDATTICI INTEGRATIVI REALIZZATI
Tipologie
Attività di orientamento
Simulazione di prove d’esame
Realizzazione di UDA multidisciplinareFinalità
Arricchimento dell’offerta formativa
Preparazione prove scritte
Potenziamento competenze e abilità di base
Individuazione e correzione dei metodi di studio degli alunni
Recupero lacune disciplinari
Strumenti
Lezioni frontali
Prove strutturate
Cooperative learning
Realizzazione compiti di realtà
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ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
In base a quanto concordato dal consiglio a inizio d’anno e formalizzato nel piano
di lavoro, la classe ha avuto l’opportunità di partecipare alle seguenti iniziative
1. Viaggio di Istruzione a Praga.
2. Incontro con Don Claudio Burgio, cappellano del Beccaria.
3. Conferenza “Oltre il muro del silenzio”, Incontro con Vera Vigevani Jarach,
testimone della Shoah e della tragedia dei desaparecidos in Argentina, fondatrice delle
‘Madres de Plaza de Mayo’.
4. Visita guidata al MUDEC mostra “Frida. Oltre il mito”.
5. Spettacolo teatrale “Saint Germain des Près”, presso teatro di Colognola (BG)
6. In occasione del giorno della memoria, incontro con Debora Schillaci e Marco
Cereda per la lettura del romanzo epistolare: “Destinatario sconosciuto”.
7. Incontro con Ileana Montagnini responsabile dell’area penale CARITAS
Lombardia, al fine di approfondire le tematiche di legalità e giustizia.
8. Incontro con associazione “Fraternità e Amicizia” di Milano per un confronto e
approfondimento sulla disabilità.
9. Torneo di Pallavolo in Istituto.
10. Attività relative all’orientamento post-diploma/universitario :
- Incontro con rappresentante Fondazione ITS Energia Ambiente ed Edilizia
Sostenibile
- Tavola rotonda con ex studenti dll’ ITC J. NIZZOLA attualmente iscritti
all’Università
- Incontro formativo con rappresentanti dello IULM per presentazione corsi
universitari
- Incontro Euroeduca – Progetto Au Pair
- Incontro con AXL - Agenzia per il lavoro
- Incontro con ITS Progetto di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore
Inoltre, nel corso del triennio:
Gli alunni Brembilla Sara, Caviglia Elisa e Mauri Sara hanno conseguito la certificazione linguistica PET.
La classe nell’anno scolastico 2016/2017 ha svolto stage linguistico all’estero nella città di Dublino (componente di francese), mentre a Würzburg la componente di tedesco.
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MODALITA’ DI SVOLGIMENTO LAVORO DEL CLIL
(CONTENT AND LANGUAGE INTEGRATED SKILLS) a.s. 2017-18
DOCENTI REFERENTI E CLASSI PARTECIPANTI
Prof Anna Ratti (inglese) e prof Giovanni DI BELLO (geografia turistica)
Classe VF turismo
ARGOMENTI TRATTATI
Eco-tourism and the Amazon
The responsible traveller
Green cruising or cruise ship pollution?
USA: Nature and landscapes; Big American cities; A diverse population; A mosaic of cultures
OBIETTIVI
Acquisizione di conoscenze disciplinari:
Conoscere le relazioni tra problemiambientali e turismo.
Conoscere le forme di turismo responsabile e sostenibile.
Individuare le problematiche inerenti il turismo responsabile esostenibile.
Conoscere e riconoscere gli elementigenerali della regione americana e le sue risorseturistiche.
Individuare le relazioni tra sostenibilità e comportamentiindividuali.
UTILIZZO DELLA LINGUA STRANIERA VEICOLARE
Comprendere e decodificare testi scritti autentici.
Distinguere tra informazioni fondamentali e accessorie.
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Individuare aspetti sintattici e grammaticali.
Apprendere termini ed espressioni specifiche della geografia turistica.
Produrre testi e riassunti scritti corretti grammaticalmente e sintatticamente utilizzando un linguaggio adeguato.
Comunicare oralmente con appropriatezza lessicale e grammaticale.
ACQUISIZIONE DI ABILITA’
Saper prendere appunti
Saper elaborare un riassunto
Saper applicare conoscenze disciplinari e linguistiche per produrre relazioni scritte e orali.
DURATA E FASI DEL PROGETTO
Il progetto si svolge nell’arco dell’intero a.s. 2017-18.
Testo di riferimento:
I paesaggi del turismo – Paesi extraeuropei, di Pilotti e Iarrera, Zanichelli .
Travel & Tourism: Culture Companion A. Redaelli, D. Invernizzi, Pearson Longman
Fasi:
individuazione dei moduli tematici e delle unità didattiche facenti parte del programma di geografia turistica.
Individuazione e raccolta del materiale necessario.
Individuazione delle metodologie didattiche da utilizzare.
Svolgimento in classe delle unità didattiche selezionate in lingua inglese. Preparazione delle verifiche.
Valutazione del lavoro svolto.
MODALITA’ DI VERIFICA
Verifiche scritte in forma di domande aperte in lingua inglese.
Verifiche orali in forma di colloquio in lingua inglese.
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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S. 2015-16 CLASSE 3 F turismo
Periodo ASL: dal 30/05 al 18/06/2016
Cognome Nome Luogo alternanza Indirizzo alternanza
1 BELDI’ SAMUELE CONOZ TRAVEL Viale Europa, 24 20060 Bussero (MI)
2 BERTOVIC LUCA AG. STELLE DELL’OCEANO
Via Trieste 24040 Bonate Sotto (BG)
3 BOZZINI FRANCESCA HOTEL BEST WESTERN VILLA APPIANI
Via Sala, 17 20056 Trezzo sull’Adda (MI)
4 BRAMBILLA FEDERICA AG. TRITIUM VIAGGI Via Gramsci, 4B 20056 Trezzo sull’Adda (MI)
5 BREMBILLA SARA OVET VIAGGI Viale Papa Giovannni XXIII, 110 24121 Bergamo
6 CATULLO ILARIA AG. VOGLIA DI VIAGGIARE
Via Grazia Deledda, 12 20060 Pessano c/ Bornago (MI)
7 CAVIGLIA ELISA
OVET VIAGGI Viale Papa Giovannni XXIII, 110 24121 Bergamo
8 COSTA DANIA SPIAGGIA ROMEA SRL
Via Oasi, 2 44022 Comacchio (FE)
9 FORMISANO FABIANA Hotel Madana Via Lecce, 19 47924 Rivazzurra di Rimini (RN)
10 IZZO GIADA GIULIA AG. VIAGGI ORSINI MAURO
Via Cantoni Simone, 2 20064 Gorgonzola (MI)
11 KRAJNI ANA Comune di Canonica d’Adda
Piazza del Comune, 3 24040 Canonica d’Adda (BG)
12 LAMPUGNANI PAOLO SUEND VIAGGI Via Mazzini, 46 20056 Trezzo sull’Adda (MI)
13 LUCATTELLI ALEX BLUVACANZE DI BRUGHERIO
Viale Lombardia, 264 20861 Brugherio (MB)
14 MARINI ALICE CLIO VIAGGI s.r.l. Piazza Maggiore, 22 20065 Inzago (MI)
15 MAURI SARA ALLISON TRAVEL Via San Pietro, 5 20827 Cornate d’Adda (MB)
16 PEGOLOTTI CHIARA Hotel FOR YOU Via G. Mazzini, 3/F 20063 Cernusco S/Naviglio (MI)
17 PELIZZOLI DENIS HOTEL VILLA ZOIA Via Cardinal Gustavo Testa, 12 24040 Boltiere (BG)
18 PELLINI VIOLA BLUVACANZE BELLINZAGO L.DO
Strada Padana Superiore, 154 20060 Bellinzago Lombardo (MI)
19 SANCINI GRETA TOUR TOURIST di Pirovano Cristina & Co
Centro Commerciale Brembate Strada Provinciale,184c 24041 Brembate (BG)
20 SCOMPARIN GIULIA Falegnameria Biffi Via Rio Vallone, 17 20883 Mezzago (MB)
21 URCIUOLI GIORGIO HOTEL MELAS Via Bergamo, 37 23807 Merate (LC)
22 VALENTINI AGUSTIN BEST TOURS Viale Fulvio Testi, 121 20162 Milano
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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S. 2016-17 CLASSE 4 F turismo
PERIODO ASL. Dal 29/05 al 24/06/2017
Cognome Nome Luogo Alternanza Indirizzo Alternanza
1 BELDÌ SAMUELE DELIVERY EXPRESS Via Roma n. 114/A Pioltello (MI)
2 BERTOVIC LUCA Ass. Arte a Trezzo Via Gramsci n.10 Trezzo sull’Adda (MI)
3 BOZZINI FRANCESCA Agenzia viaggio Tour Touristsnc
Via San Rocco n. 283 24040 Calusco d’Adda (BG)
4 BRAMBILLA FEDERICA Tritium viaggi srl Via Gramsci n. 4/B Trezzo sull’Adda (MI)
5 BREMBILLA SARA Ovetsrl Via Verdi n.11 24121 Bergamo
6 CATULLO ILARIA Studio GRITTI-CALEGARI-NERI
Via Betty Ambiveri n.25 24126 Bergamo
7 CAVIGLIA ELISA Ovetsrl Via Verdi n.11 24121 Bergamo
8 COSTA DANIA Spiaggia Romea s.r.l Via Oasi n. 2 Comacchio (FE)
9 FORMISANO FABIANA Studio GRITTI-CALEGARI-NERI
Via Betty Ambiveri n.25 24126 Bergamo
10 IZZO GIADA GIULIA G.I.S. Milano S.S.D. srl Via Modigliani n.30 20090 Segrate (MI)
11 KRAJNI ANA Camping Europa di Franceschini Vittorio e sas
Viale dei Tigli n. 51 Viareggio – Torre Lago (LU)
12 LAMPUGNANI PAOLO DELIVERY EXPRESS Via Roma n. 114/A Pioltello (MI)
13 LUCATTELLI ALEX Ag. di viaggio Clock Travel srl
Via G. Garibaldi n.2 Vimercate (MB)
14 MARINI ALICE Camping Europa di Franceschini Vittorio e sas
Viale dei Tigli n. 51 Viareggio – Torre Lago (LU)
15 MAURI SARA Ass. Arte a Trezzo Via Gramsci n.10 Trezzo sull’Adda (MI)
16 PEGOLOTTI CHIARA Ass. Arte a Trezzo Via Gramsci n.10 Trezzo sull’Adda (MI)
17 PELLIZZOLI DENIS Hotel Villa Zoia snc Via Cardinal Gustavo Testa n.12 24040 Boltiere (BG)
18 PELLINI VIOLA Ass. Arte a Trezzo Via Gramsci n.10 Trezzo sull’Adda (MI)
19 SANCINI GRETA Agenzia viaggio Tour Touristsnc
Centro Commerciale Brembate s.p. 184 C 24049 Brembate (BG)
20 SCOMPARIN GIULIA Camping Europa di Franceschini Vittorio e sas
Viale dei Tigli n. 51 Viareggio – Torre Lago
21 URCIUOLI GIORGIO Borgo Lecco Best Western
Via G. Matteotti n.2 20862 Arcore (MB)
22 VALENTINI AGUSTIN Uvet network spa Bastioni di Porta Volta n.10 Milano
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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO A.S. 2017-18 CLASSE 5 F turismo
PERIODO dal 18/09 al 29/09/2018
Cognome Nome Luogo Alternanza Indirizzo Alternanza
1 BELDÌ SAMUELE ITC NIZZOLA per Arte a Trezzo Via Pietro Nenni n. 10 20056 Trezzo
2 BERTOVIC LUCA DELIVERY EXPRESS Via Roma n. 114/A Pioltello (MI)
3 BOZZINI FRANCESCA Agenzia viaggio Tour Touristsnc
Via San Rocco n. 283 24040 Calusco d’Adda (BG)
4 BRAMBILLA FEDERICA Tritium viaggi srl Via Gramsci n. 4/B Trezzo sull’Adda (MI)
5 BREMBILLA SARA Ayala viaggi Stezzano c/o centro commerciale Le due torri (BG)
6 CATULLO ILARIA Hotel Best Western Plus Borgolecco Sunset srl
Via G. Matteotti n.2 20862 Arcore (MB)
7 CAVIGLIA ELISA Onda vacanze Via Verdi n.11 24121 Bergamo
8 COSTA DANIA Clio Viaggi Piazza Maggiore, 22 Inzago (MI)
9 FORMISANO FABIANA ITC NIZZOLA per Arte a trezzo Via Pietro Nenni n. 10 20056 Trezzo
10 IZZO GIADA GIULIA Leonardo3srl Via Monte Napoleone, 9 20121 MIlano
11 KRAJNI ANA Mercurio sas Idea Vacanze
Via Zanchi, 5 Stezzano
12 LAMPUGNANI PAOLO Viaggia con Ale Via Vittorio Veneto, 74 Cassano d’Adda (MI)
13 LUCATTELLI ALEX DELIVERY EXPRESS Via Roma n. 114/A Pioltello (MI)
14 MARINI ALICE Triboo digitale srl Viale Sarca, 336 ed. 16 Milano
15 MAURI SARA Farmacia dott. Omati Nicola Via Dante, 20 20872 Cornate d’Adda
16 PEGOLOTTI CHIARA Leonardo 3 srl
Via Monte Napoleone, 9 20121 MIlano
17 PELIZZOLI DENIS Hotel Villa Zoia snc Via Cardinal Gustavo Testa n.12 24040 Boltiere (BG)
18 PELLINI VIOLA Leonardo3srl Via Monte Napoleone, 9 20121 MIlano
19 SANCINI GRETA Estudio di Manuela Bramati Via Vittorio Veneto, 18 Concorezzo (MB)
20 SCOMPARIN GIULIA ITC Nizzola per Arte a Trezzo Via Pietro Nenni n. 10 20056 Trezzo
21 URCIUOLI GIORGIO Hotel Best Western Plus Borgolecco Sunset srl
Via G. Matteotti n.2 20862 Arcore (MB)
22 VALENTINI AGUSTIN Best Tours Italia srl Viale Fulvio Testi, 121 Milano
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OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
OBIETTIVI TRASVERSALI
EDUCATIVO FORMATIVI
Rispetto delle regole
Sviluppo ed adozione di comportamenti adeguati nell’ambiente scolastico
Sviluppo e consolidamento delle capacità di porsi in relazione con le
persone in modo corretto
Sviluppo e consolidamento delle capacità di collaborare con gli altri
Sviluppo e consolidamento delle capacità di affrontare compiti e
situazioni problematiche
Incentivazione della partecipazione e del coinvolgimento personale
Sviluppo e consolidamento di modalità di apprendimento critico
Potenziamento dell’interesse per l’approfondimento dei temi trattati
Sviluppo delle capacità di autovalutazione
COGNITIVI
Acquisizione di un metodo di studio autonomo
Potenziamento delle capacità di esporre e comunicare in modo chiaro
edefficace
Sviluppo delle capacità di analisi e di sintesi
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Potenziamento delle capacità di organizzazione logica dei concetti e
dei messaggi
Saper operare collegamenti all’interno della stessa disciplina e fra
discipline affini
Sviluppo della capacità di utilizzare in modo autonomo documenti di
varia natura e di produrre elaborati utilizzando tecniche e strumenti
adeguati
STRATEGIE COMUNI PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI
OBIETTIVI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
STRATEGIE PER OBIETTIVI EDUCATIVO-FORMATIVI
Stimolare la partecipazione attiva all’attività didattica
Favorire il confronto su argomenti di interesse comune
Regolare il dialogo sollecitando interventi ordinati e rispettosi dei
tempi e delle opinioni altrui
Utilizzare il lavoro di gruppo al fine di stimolare lo spirito di
collaborazione e solidarietà
Abituare gli allievi a pianificare il lavoro e a definire i ruoli di ciascuno
Proporre attività da svolgere in modo collaborativo con le nuove
tecnologie
Recuperare eventuali prerequisiti
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Esplicitare gli obiettivi in termini di conoscenze e competenze di ogni
unità o modulo
Esplicitare sempre i criteri di valutazione
STRATEGIE PER OBIETTIVI COGNITIVI
Esigere un’esposizione logica e ordinata
Correggere in maniera puntuale e comune a tutte le materie gli errori
espositivi sia durante le interrogazioni orali che nelle verifiche scritte
Assegnare letture e ricerche di approfondimento utilizzando testi
diversi e strumenti multimediali
Stimolare la capacità di argomentare le proprie scelte, chiedendo
riflessioni e commenti personali sugli argomenti trattati
Proporre esercitazioni sempre più complesse, soprattutto nelle
discipline dell’area di indirizzo
OBIETTIVI DI AREA
Area linguistico- storico- letteraria
1.Italiano; 2.Storia; 3.Lingue straniere
Capacità di disporre e organizzare in modo logico e ordinato il proprio pensiero
Conoscenza e utilizzo del lessico generale e specifico
18
Conoscenza e uso adeguato delle strutture morfo-sintattiche di base
Capacità di leggere e comprendere un testo
Corretto uso del dizionario
Area professionalizzante
1.Discipline turistiche ed aziendali; 2.Diritto e legislazione turistica; 3.Geografia turistica; 4.Arte e territorio; 5. Terza lingua comunitaria; 6. Matematica
Conoscenza dei contenuti fondamentali e della metodologia di base per
lo studio di ogni singola disciplina
Capacità di cogliere i rapporti di causa-effetto tra gli eventi
Capacità di esprimersi con un linguaggio tecnico adeguato in modo
logico e coerente
Capacità di risolvere i problemi dimostrando coerenza argomentativa e
opportunità nella scelta dei dati
Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e
contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie
Rielaborazione autonoma degli argomenti trattati con la formulazione
di giudizi critici
Area motoria
Consolidamento delle capacità collaborative, della socialità, del
carattere
Consolidamento di un adeguato autocontrollo
Conoscenza dei più diffusi sport di squadra
Conoscenza di alcuni argomenti di carattere teorico legati all’attività
fisica di genere sportivo e storico sportivo
19
MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
METODOLOGIA
Italia
no
Sto
ria
Ingle
se
Mate
matica
Diritto
e
legis
lazi
one
turist
ica
Tedesc
o
Spagnolo
Fra
nce
se
Dis
ciplin
e
turist
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azi
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Geogra
fia T
urist
ica
Art
e e
terr
itorio
Sc.
moto
rie
Relig
ione
Lezione frontale x x x x x
x
x x x x x x x
Lezione interattiva x x x x x
x
x x x x x x
Lavori di gruppo x x x x x
x
x x x x x x x
Problem solving x x x
x x x x
Discussioni guidate x x x x x
x
x x x x x x
Utilizzo di audiovisivi x x x x x
x
x x x x x x
Utilizzo strumenti multimediali
x x x x x
x
x x x x x x
Uso di altre fonti ( riviste, quotidiani,
internet, ecc)
x x x x x x
x x x X x x
Altro (spec.)
Blog.
20
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
Strumento
utilizzato
Italia
no
Sto
ria
Ingle
se
Mate
matica
Diritto
e
legis
lazi
one
turist
ica
Tedesc
o
Spagnolo
Fra
nce
se
Dis
ciplin
e
turist
iche e
azi
endali
Geogra
fia
Turist
ica
Art
e e
terr
itorio
Sci
enze
moto
rie
Relig
ione
Interrogazione lunga X x x x x x x x X
x
Interrogazione breve x
X x x x x x x x
X x
Tema / problema x x x x
x
Saggio breve /
Trattaz. sintetica x x x x
x x x x x x
Articolo di giornale/ x x x
Prove strutturate e/o
semistrutt. x x x x
x x x x x x
Questionario x x x x x x
Relazione x x
Elaborazione di
progetti
x
Lavori di gruppo x x x x x x x x x
Prove pratiche /di
laboratorio
21
CRITERI COMUNI DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA MISURAZIONE DELLE PROVE ORALI E SCRITTE
VOT
O
GIUDIZIO
SINTETICO Corrispondenza
10 - 9 Eccellente Piena padronanza di concetti, linguaggi e procedure Capacità organizzare gli argomenti operando collegamenti tra concetti e tematiche di più discipline. Capacità di approfondimento e rielaborazione personale. Prova completa e approfondita
8 Ottimo Possesso di conoscenze approfondite.
Lessico corretto ed esposizione chiara e coerente
Sa inquadrare gli argomenti ed effettuare correlazioni
Prova completa , corretta e nel complesso organica
7 Discreto Soddisfacente possesso di conoscenze, capacità di applicare in
modo sicuro e sostanzialmente corretto. Uso corretto del lessico
ed esposizione chiara
Si orienta tra gli argomenti e, se guidato, li inquadra
Prova essenziale e corretta
6 Sufficiente Acquisizione ed applicazione dei contenuti a livello dei minimi
irrinunciabili.
Uso del lessico non sempre adeguato, se guidato espone
l’argomento in modo lineare
Prova manualistica con lievi errori
5 Fragile Acquisizione parziale dei minimi con evidente incertezza nel
procedere ad applicazioni corrette
Lessico non del tutto adeguato ed esposizione poco chiara
Prova incompleta con errori non particolarmente gravi
4 Insufficiente Acquisizione lacunosa dei contenuti essenziali con conseguente
difficoltà a procedere nell’applicazione.
Lessico inadeguato, esposizione incoerente e confusa
22
VOT
O
GIUDIZIO
SINTETICO Corrispondenza
Prova lacunosa con numerosi errori
3 Gravemente
insufficiente
Mancata acquisizione dei contenuti essenziali;
Incapacità di procedere nell’applicazione.
Prova con gravi e numerosi errori
2 Negativo Lavoro non svolto; mancate risposte.
Prova non valutabile
1 Nullo Rifiuto a sostenere la prova
Il Consiglio di Classe per la valutazione finale ha tenuto conto dei seguenti fattori:
Conoscenza, intesa come capacità di memoria (di termini, regole, fatti, ecc.)
Comprensione, intesa come capacità di assimilare e rielaborare contenuti;
Applicazione, intesa come capacità di utilizzare i contenuti appresi per risolvereun problema;
Linguaggio, inteso come acquisizione della terminologia corretta in ambitodisciplinare e capacità di esposizione;
Recupero, inteso come capacità di conseguire gli obiettivi precedentemente nonraggiunti segnalati dal docente e di potenziare l’impegno dimostrato rispetto al lavoro specifico approntato dall’insegnante;
Impegno e partecipazione all’attività didattica;
Metodo di studio;
Progresso;
Livello della classe;
Situazione personale.
23
NOTIZIE SU SIMULAZIONI DI PROVE D’ESAME
Nel corso dell’anno gli alunni hanno sostenuto due simulazioni sia della prima prova di italiano che della terza prova e una simulazione di seconda prova di lingua inglese.
La simulazione della prova di Lingua inglese si è svoltail 9 marzo 2018.
La simulazione della prova di Lingua inglese è durata 6 ore.
Date della prova di italiano: 22 gennaio 2018 e 7 maggio 2018
Date delle simulazioni delle terze prove: 6 febbraio 2018 e 24 aprile 2018
Durata delle simulazioni della prima prova: 360 minuti per tutta la classe e 390 minuti per gli alunni BES e DSA in ottemperanza alle disposizioni stabilite nei rispettivi PDP.
Per la terza prova il Consiglio ha scelto la tipologia B (3 quesiti a risposta singola). Tempo a disposizione:
simulazione terza prova del 6 febbraio 2018, 150 minuti per tutta la classe e 180 minuti per gli alunni BES e DSA in ottemperanza alle disposizioni stabilite nei rispettivi PDP.
simulazione terza prova del 24 aprile 2018, 180 minuti per tutta la classe e 240 minuti per gli alunni BES e DSA in ottemperanza alle disposizioni stabilite nei rispettivi PDP.
In tutte le simulazioni delle prove scritte svolte è stato consentito agli alunni BES e DSA l’utilizzo di mappe concettuali.
MATERIE COINVOLTE nella prima simulazione:
GEOGRAFIA TURISTICA
DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA
INGLESE
SPAGNOLO
MATERIE COINVOLTE nella seconda simulazione:
GEOGRAFIA TURISTICA
DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA
ARTE E TERRITORIO
SPAGNOLO
24
Nel corso della prove sono stati consentiti l’uso del dizionario monolingue e bilingue di inglese e del testo della Costituzione. Per quanto riguarda le prove scritte della disciplina Arte e Territorio, la classe, durante le verifiche scritte, ha sempre avuto a disposizione le immagini delle opere da analizzare in verifica sia in bianco e nero in ogni copia cartacea, che in video a colori consultabile durante la prova. Agli alunni BES e DSA è stato consentito l’utilizzo di mappe concettuali come stabilito nei rispettivi PDP.
26
Materia: Lingua e Letteratura italiana Docente: Prof. Biagio Costante Testo in adozione:G. Barberi, Squarotti, G. Genghini, Autori e opere della letteratura. Dall’Unità
d’Italia al primo Novecento. Dal primo Novecento ad oggi. Atlas
1. Tra Ottocento e Novecento: storia, cultura, letteratura (il
Naturalismo francese, il Verismo italiano, la Scapigliatura, il
Decadentismo, il Futurismo, i Crepuscolari);
2. Giosue Carducci: profilo letterario e opere;
3. Giovanni Pascoli: profilo letterario e opere;
4. Gabriele d’Annunzio: profilo letterario e opere;
5. Italo Svevo: profilo letterario e opere;
6. Luigi Pirandello: profilo letterario e opere;
7. la poesia della prima metà del Novecento (Ungaretti,
Montale, Quasimodo, Saba);
8. la poesia della seconda metà del Novecento (la
Neoavaguardia);
Il seguente argomento sarà trattato presumibilmente dopo
il 15 maggio 2018
9. Narrativa (il Neorealismo, Moravia, Pavese, Buzzati,
Morante, Calvino, Gadda, Pasolini, Tabucchi, Eco).
27
Materia: Storia Docente: Prof. Biagio Costante Testo in adozione: G. Gentile, L. Ronca, A. Rossi, L’Erodoto. Il Novecento e l’inizio del XXI
secolo. La Scuola.
1. La società di massa;
2. l’età giolittiana;
3. la prima guerra mondiale;
4. la rivoluzione russa;
5. il primo dopoguerra;
6. stalinismo, fascismo, nazismo;
7. la crisi del 1929;
8. la seconda guerra mondiale;
9. il secondo dopoguerra;
I seguenti argomenti saranno trattati presumibilmente dopo
il 15 maggio 2018
10. dalla riunificazione della Germania ai primi anni del XXI
secolo;
11. l’Italia nella seconda metà del Novecento.
28
Materia: Geografia turistica
Docente: Prof. Giovanni Di Bello
Testo in adozione: Iarrera, Pilotti, I paesaggi del turismo, Paesi extraeuropei, Zanichelli
Unità 1: La costruzione dell’immagine turistica
L’immagine di una destinazione turistica. Il BRAND turistico.
Cinema e immagine turistica
Letteratura e immagine turistica
Social Network e immagine turistica
Unità 2: Il turismo modifica i luoghi e le culture
Il viaggio come rottura della vita quotidiana
Gli stereotipi culturali e l’immagine turistica. La ricerca dell’”ESOTICO”.
Lo stereotipo crea malintesi tra i turisti e le popolazioni locali.
Il turismo e la rappresentazione della realtà
La globalizzazione ha cambiato l’esperienza del viaggio
Unità 3: Gli strumenti della geografia
Condizioni climatiche, fusi orari e turismo
Mappe digitali e “realtà aumentata”, GIS e GPS
Gli indici di impatto ambientale per il turismo
Unità 4: Il ruolo del turismo nell’economia mondiale
Condizioni climatiche, fusi orari e turismo
I flussi turistici internazionali
Il sistema internazionale della ricettività
Nuove forme di ricettività e turismo: air bed&breakfast, couch surfing
I trasporti aerei, i trasporti marittimi e terrestri
Unità 5: Turismo e sostenibilità ambientale
Cambiamenti climatici e turismo
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Biodiversità e servizi eco-sistemici
Le forme di turismo responsabile, l’ecoturismo, il turismo equo, il “volonturismo”
Il turismo sostenibile e l’Amazzonia
L’Himalaya, due modelli di turismo differenti: Nepal e Bhutan
Unità 6: La geografia del mondo d’oggi
Continenti, oceani, acque interne
La popolazione mondiale. La crescita zero dei paesi sviluppati. L’aumento della popolazione nei paesi meno
sviluppati.
La geografia degli spazi culturali
La geografia economica mondiale. La globalizzazione economica . Il sistema economica multipolare.
Il G20. BRICS. NAFTA. ASEAN. APEC. MERCOSUR.
La geografia politica del mondo d’oggi
I paesi extraeuropei
Unità 13: L’America settentrionale
Gli Stati Uniti
Il territorio e i paesaggi , la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale
Le risorse turistiche
Unità 14: L’America centrale
Cuba
Il territorio e i paesaggi, la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale
Le risorse turistiche
Unità 15:L’America meridionale
Il Brasile
Il territorio e i paesaggi, la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale
Le risorse turistiche
I Grandi Eventi come promozione del territorio
30
Unità 12: Asia orientale
Cina
Il territorio e i paesaggi, la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Le ZES. La legge del figlio unico.
Il patrimonio storico, artistico e naturale
Le risorse turistiche
Giappone
Il territorio e i paesaggi , la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale, le risorse turistiche
Unità 11 e 10: Asia meridionale e Asia occidentale
India
Il territorio e i paesaggi , la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale, le risorse turistiche
Bollywood
Israele e territori palestinesi
Il territorio e i paesaggi ,la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale, le risorse turistiche
Unità 7: Africa settentrionale
Egitto
Il territorio e i paesaggi , la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale, le risorse turistiche
Unità 16: Oceania
Australia
Il territorio e i paesaggi , la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale, le risorse turistiche
Polinesia francese
Il territorio e i paesaggi , la geografia umana, la cultura e le tradizioni
Il patrimonio storico, artistico e naturale, le risorse turistiche
31
Approfondimenti disciplinari
- I Grandi Eventi
I Grandi eventi e i relativi impatti ambientali (dispense fornite dal docente)
La programmazione dei grandi eventi tra marketing, economia e turismo
Caratteristiche dei grandi eventi (dispense fornite dal professore)
- Lo sviluppo urbano tra turismo e impatti sociali, ambientali ed economici
Aree metropolitane, Conurbazioni, Megalopoli
- Nord Africa: i nuovi conflitti cambiano la geografia del turismo. Gli effetti della Primavera Araba
sul turismo nella zona.(dispense fornite dal professore)
Tutti i files caricati sul registro elettronico
32
Materia: Inglese
Docente: Prof.ssa Anna Ratti
Testi in adozione: C. Latham-Koenig C. Oxenden English File digitalUpper-intermediate
Oxford
D. Montanari R.A. Rizzo Travel &Tourism + Culture companion Pearson
Testo: English File
Unit 1: question formation, auxiliary verbs, the….the…+ comparatives
Unit 2: present perfect simple and continuous, using adjectives as nouns, adjective order
Unit 3: narrative tenses, past perfect continuous, so/ such…that, the position of adverbs and
adverbial phrases
Unit 8: the passive (all forms), it is said that…, he is thought to…
Testo: Travel & Tourism
L U 4 Resources for tourism STEP 2 Historic cultural and man-made resources:
Past and present resources
An urban resource - Milan’s highlights
An archeological resource – Stonehenge
A cultural and historic resource: museums
Vocabulary: In the city, Monuments and historical buildings
Writing for tourism: Describing a city
LU 5 Destinations: Italy
Vocabulary: natural landscape
Exploring Rome
Exploring Florence
L U 6 Destinations: The British Isles
STEP 1 Nature and landscapes
The British Isles in a nutshell
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Exploring England and Wales
Exploring Scotland
Exloring Ireland
Vocabulary: British landscape
Connecting literary authors and places Lake District
Circular letters: promoting study holidays
STEP 2
Exploring London
The Globe
L U 7 Destination : the USA
STEP 1 Nature and landscapes
The USA in a nutshell
Exploring Florida
Exploring California
Exploring national parks
Vocabulary: the language of promotion and advertisements
Circular letters: promoting a tour
A driving tour: Route 66
STEP 2 Big American cities
Exploring New York
Exploring San Francisco
A bike tour : Washington DC
Testo: Culture companion
THIS LAND IS MY LAND
the US, Geography basics, Tornado!, Country profile, A varied environment, A diverse
population
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THE RESPONSIBLE TRAVELLER
The modern explorer and responsible traveller, The responsible traveller’s golden rules,
Edward Sinclair, The pleasure of learning
Tutti i files caricati sul registro elettronico
35
Materia: Lingua e cultura spagnola Docente: Prof.ssa Tiziana Visentin
Testo in adozione: Laura Pierozzi, ¡BUEN VIAJE! Curso de Español para el turismo (tercera edición)
ARGOMENTI:
1) Ripasso delle subordinate per esprimere opinioni (sustantivas)
2) Los alojamientos turísticos (pp.32-34)
3) Las lenguas de España y las variedades del español (pp. 50-51)
4) El Metro de Madrid / El Metro de Barcelona (pp.93-96)
5) Algunas tipologías turísticas en España (pp.128-130)
6) Approfondimento a coppie sulle tipologie turistiche in Messico e Argentina
a. Argentina: turismo artistico
b. Argentina: turismo etnografico
c. Argentina: turismo solidale
d. Argentina: turismo enogastronomico
e. Argentina: turismo d’avventura
f. Messico: turismo artistico
g. Messico: turismo storico
h. Messico: turismo solidale
i. Messico: turismo sol y playa
l. Messico: turismo d’avventura
m. Messico: turismo enogastronomico
7) Los monumentos (pp.148-149)
8) Organizzare circuiti (p.164)
9) Curriculum Vitae e offerte di lavoro (pp. 176-180)
10) La lettera di presentazione (pp.181-182)
11) Geografia spagnola: il territorio (pp.192-193)
36
12) Le comunità autonome spagnole e un inquadramento generale delle
principali città e luoghi d’interesse (fotocopie da “Hispanosfera”)
13) Dalla guerra d’Indipendenza al Disastro del 98 (p.196)
14) Il XX secolo e la guerra Civile Spagnola (p.197)
15) Il Franchismo e la transizione, la Spagna oggi (p.198)
16) La cueva de Altamira (p.202)
17) Il cammino di Santiago e l’apostolo San Giacomo (p.203-206)
18) Turismo folclórico: Los Sanfermines (p.208)
19) Turismo religioso:Processioni (p.218)
20) Turismo folclórico: El Flamenco (p.219)
21) La Corrida (p.221)
22) Turismo Culturale: Per le strade di Madrid (pp. 224-228)
23) Turismo Culturale: Per le strade di Barcellona (pp.236)
24) La ruta del Modernismo: (p.238-239).
25) La guerra civile spagnola nell’arte (dispensa a cura della docente)
26) L’Argentina durante la dittatura. Percorso turistico alla scoperta della
storia argentina degli anni ’80. Lettera aperta a una giunta militare. Le
madri di Plaza de Mayo. Incontro con Vera Vigevani Jarach. Visione del film
“Garage Olimpo). (dispensa a cura della docente)
27) Frida Kahlo e Diego Rivera. Analisi di alcune opere di Frida e visita alla
mostra sulla pittrice messicana al MUDEC di Milano. (dispensa a cura della
docente)
28) Goya e Madrid. Percorso turistico alla scoperta delle opere di Goya a
Madrid. Analisi dell’Eremita de San Antonio de la Florida (cupola), Museo del
Prado (Las parcas), Academia de Bellas Artes San Fernando (selezione di
incisioni “Desastres de la Guerra) - (dispensa a cura della docente)
29) Sistema scolastico spagnolo (fotocopie)
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Materia: Lingua e cultura francese Docente: Prof.ssa Emanuela Scuratti Testo in adozione: F. Gallon, C. Himber, C’est chez nous 2, Hachette
TESTI E DIALOGHI
Les Français et la presse p.68 et 69.
Les Français et le travail p. 86 et 87.
Analisi di lettere di accompagnamento e p.75 e p. 209
Analisi di lettere di accompagnamento e CV (Baraldi, Ruggeri, Vialle, Mon Entreprise, Rizzoli -
pagg.198-199-200)
Le tour du monde d’un jean. (you tube)
Retour de l’enfer , les Ivoriens survecus à l’enfer Lybie (France 24)
Les Français et les associations caritatives p. 100 et 101.
Les grandes récompenses artistiques françaises p. 114 et 115.
Des marques et des publicités célèbres en France p. 128 et 129
GRAMMATICA
-L’ipotesi .La forma passiva. I pronomi relativi composti. Gli indefiniti (aggettivi e pronomi) (2)
-Formazione congiuntivo presente. Impiego congiuntivo presente (1). Participio presente. Aggettivo
verbale
I doppi pronomi. Gli indefiniti (aggettivi e pronomi (3). Mettere in evidenza.
-Uso del congiuntivo presente (2). Congiuntivo o indicativo? Gerundio. Discorso indiretto al presente.
Interrogativa indiretta al presente. Chiunque, qualunque, ovunque.
-Discorso indiretto al passato: concordanza tempi. Trasposizioni di tempo e luogo nel discorso
indiretto passato.
L’opposizione
-Esprimere lo scopo. Par o pour. Esprimere la concessione. Le proposizioni temporali. Il congiuntivo
passato.
LESSICO
-Le fasi della vita. Gli auguri. Le relazioni e i sentimenti. I mass media. La cronaca
-Il mondo del lavoro. I sentimenti. Le faccende domestiche.
-L’ecologia. I problemi sociali. Le statistiche e i grandi numeri.
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- Le arti. La pittura. I generi letterari. I generi cinematografici e narrativi. Il cinema.
-La pubblicità. I settori di attività e le professioni.
COMUNICAZIONE
-Fare gli auguri. Parlare di una relazione amichevole. Parlare di una relazione sentimentale. Parlare di
una rottura
-Scrivere una lettera di accompagnamento ad un CV. Esprimere i propri sentimenti. Esprimere volontà,
augurio,
speranza
-Esprimere il proprio impegno per una causa. Esprimere un’opinione, un giudizio. Partecipare a un
dibattito.
-Esprimere la somiglianza. Esprimere la differenza. Presentare argomentazioni. Esprimere il proprio
entusiasmo.
Esprimere la propria delusione
-Esprimere la disapprovazione, l’indignazione. Chiedere il permesso, l’autorizzazione. Fare promesse.
Negare o
concedere il permesso. Esprimere un dispiacere.
DIRITTO
-Les grandes étapes de l’Union Européenne (scheda)
-Structures et fonctions des institutions européennes (scheda)
STORIA
-France: La Seconde Guerre mondiale/les débarquements de Normandie et Provence/la Résistance/
La décolonisation / la V république / le Gaullisme / Mai 1968 / les attentats jihadistes
La France en Europe et dans le monde (schede Esabac)
-Italie : La Seconde Guerre mondiale/ La république et la Constitution/le miracle économique/ 1968 /
Mafia / Mani pulite/ Gouvernement Monti / Le mouvement 5 étoiles . (schede Esabac)
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Materia: Diritto e legislazione turistica
Docente: Prof.ssa Brigida Messina
Testo in adozione: “Il Turismo e le sue regole" di Capiluppi - D'Amelio ed. Tramontana
IL PARLAMENTO
La composizione e il bicameralismo
L'elezione del Parlamento
L'organizzazione e funzionamento
La durata delle Camere e il loro scioglimento anticipato
La formazione delle leggi: dalla proposta alla pubblicazione
La condizione giuridica dei membri del Parlamento: l’immunità parlamentare e il divieto di
mandato imperativo
Il referendum abrogativo
Il procedimento aggravato ex art. 138 Cost.
Le altre funzione del Parlamento: interrogazioni, interpellanze e mozioni
Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Il ruolo del Presidente della Repubblica
L’elezione e la carica
Le funzioni
La responsabilità
La messa in stato di accusa e il giudizio nei confronti del Presidente della Repubblica
Gli atti del presidente della Repubblica
IL GOVERNO
Il Governo e la sua composizione
La formazione del Governo
Le crisi di governo
Le funzioni del Governo
Le funzioni normative del Governo: decreto legge e decreto legislativo
La responsabilità dei ministri
40
LA MAGISTRATURA
La funzione giurisdizionale e l’organizzazione della Magistratura
Il processo civile, penale e amministrativo
L’autonomia dei magistrati
Il Consiglio superiore della magistratura: composizione e funzioni
LA CORTE COSTITUZIONALE
Il ruolo e la composizione
Le funzioni della Corte Costituzionale
Il giudizio di legittimità costituzionale
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LE AUTONOMIE LOCALI
I principi costituzionali relativi alla P.A.
Il decentramento amministrativo
I Comuni: funzione e organi
Le Regioni: funzione e organi
Le Province e le Città metropolitane: funzione e organi
L’UNIONE EUROPEA
Nascita ed evoluzione dell’Unione europea
Il Parlamento europeo
Il Consiglio europeo
Il Consiglio dei ministri dell'Unione europea
La Commissione europea
La Corte di Giustizia
Le fonti comunitarie
LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Il diritto internazionale
Le organizzazioni internazionali
L’Organizzazione delle Nazioni Unite – L’ONU
41
La NATO
LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
I principi dell'attività amministrativa
Gli atti amministrativi
Gli organi attivi
Gli organi consultivi
Gli organi di controllo
L'ORGANIZZAZIONE NAZIONALE DEL TURISMO
L'importanza economica del settore turistico
Il turismo nella Costituzione
Il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo
L'ENIT e gli altri organi di rilevanza nazionale
L'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL TURISMO
Gli interventi dell'Unione europea in ambito turistico e l'indirizzo politico
Le organizzazioni internazionali del turismo
L'OMT (Organizzazione mondiale del turismo): organi, funzioni e documenti elaborati
I FINANZIAMENTI AL TURISMO
Le politiche comunitarie
Gli strumenti finanziari a gestione diretta e indiretta
La Banca europea per gli investimenti
I BENI CULTURALI E AMBIENTALI
Il patrimonio culturale italiano
I beni culturali secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio
La protezione dei beni culturali: interventi vietati e interventi soggetti ad autorizzazione
La conservazione dei beni culturali: interventi volontari e interventi imposti
Le altre forme di protezione e di conservazione
42
La circolazione dei beni culturali
L’uscita temporanea di beni culturali
Il commercio dei beni culturali
Il ritrovamento e le scoperte dei beni culturali
L’espropriazione dei beni culturali
Il restauro dei beni culturali
La falsificazione dei beni culturali
La fruizione e la valorizzazione dei beni culturali
Il finanziamento per la valorizzazione dei beni culturali
I beni paesaggistici: definizione e individuazione
La tutela dei beni paesaggistici
LA TUTELA DEL CONSUMATORE-TURISTA
La legislazione europea e nazionale a tutela dei consumatori
Il Codice del Consumo: la definizione dei soggetti, gli obblighi informativi, l’indicazione dei
prezzi, la pubblicità ingannevole, le clausole vessatorie, il diritto di ripensamento.
I contratti stipulati fuori dai locali commerciali
I contratti a distanza
Il Codice del turismo:gli obblighi informativi; la revisione del prezzo e la modifica delle
condizioni contrattuali; il recesso del turista in caso di annullamento del servizio; il
risarcimento del danno per mancato o inesatto adempimento.
Il danno da vacanza rovinata
La tutela del viaggiatore nella varie forme di trasporto: ferroviario, aereo e su strada
L’E-COMMERCE
Le nuove forme di comunicazione aziendale
La disciplina giuridica del commercio elettronico: la pubblicità; la qualificazione degli
operatori; gli obblighi informativi; le clausole vessatorie; la conclusione del contratto; la
revoca; il diritto di recesso; gli strumenti di pagamento.
43
Materia: Discipline Turistiche e Aziendali Docente: Prof.ssa Graziella Invernizzi
Testo in adozione: Castoldi, turismi.net, 3 La produzione dei servizi turistici, Hoepli
CONTENUTI : analisi per titolo
PIANIFICAZIONE E PRODUZIONE:
1 I produttori di viaggi
1.1 Il pacchetto turistico
1.2 L’evoluzione del tour operating
1.3 I tour operator italiani
1.4 Come è fatto un tour operator?
1.5 Le responsabilità degli organizzatori di viaggi: il codice del turismo
1.6 La contabilità delle agenzie organizzatrici e produttrici di servizi
2 Pianificazione d’impresa e business plan
I MERCATI
2.1 Il marketing
2.2 I consumatori
2.3 Il prodotto destinazione turistica
2.4 I viaggi leisure
2.5 Il business travel
LA PRODUZIONE DEI SERVIZI
3.1 I prezzi
3.2 I servizi locali
3.3 I viaggi su misura
44
I VIAGGI OFFERTI AL PUBBLICO
4.1 I viaggi a catalogo
4.2 I nuovi package tour
IL LAVORO
4.1 Il lavoro nel turismo
4.2 Il lavoro di cercare lavoro
45
Materia: Terza Lingua Straniera - TEDESCO Docente: Prof.ssa Leontina Riboldi
Testo in adozione: H. Aufderstraße, H. Bock, J. Müller, H. Müller, Themen 2 - aktuell,
HUEBER (Kursbuch + Quaderno degli esercizi)
1. TEXTE UND DIALOGE LEKTION 1 – Aussehen und Persönlichkeit Der Mode-Tipp. Leserinnen finden ihren Stil Kein Geld für Irokesen LEKTION 2 – Schule, Ausbildung, Beruf Sind Sie mit Ihrem Beruf zufrieden? LEKTION 3 - Unterhaltung und Fernsehen Ich hole die Leute aus dem Alltagstrott Immer Ärger mit den Straßenmusikanten LEKTION 4 – Industrie, Arbeit, Wirtschaft Schichtarbeit Familie Behrens LEKTION 5 – Familie und persönliche Beziehungen So ist es jeden Abend Fünf Generationen auf dem Sofa LEKTION 7 – Deutsche im Ausland und Ausländer in Deutschland
Reportage: Mal im Ausland arbeiten – eine tolle Erfahrung!
120) GRAMMATIK il Perfekt dei verbi regolari e irregolari;
il Präteritum dei verbi ausiliari sein e haben, dei modali, dei verbi regolari e irregolari;
il Plusquamperfekt;
il Konjunktiv II dei verbi ausiliari haben e sein e dei modali; la perifrasi würde + infinito; il periodo ipotetico;
il passivo: Präsens, Präteritum, Perfekt e Plusquamperfekt; il passivo con i verbi modali; la forma passiva impersonale;
le tre declinazioni dell'aggettivo;
le preposizioni che reggono l'accusativo, il dativo, il genitivo e il doppio caso (accusativo e dativo);
la struttura della proposizione secondaria;
il collegamento tra la proposizione principale e la proposizione secondaria;
le proposizioni secondarie introdotte da: dass, weil, da, obwohl, wenn, als, seit/seitdem, bevor, nachdem, bis, solange, während, sobald;
differenza tra wenn, wann e als;
le proposizioni secondarie finali introdotte da: um … zu, damit, ohne …. zu, statt … zu;
zum + infinito sostantivato;
le proposizioni secondarie interrogative indirette;
46
i pronomi relativi e la proposizione secondaria relativa;
verbo + infinito con o senza zu;
la frase infinitiva;
differenza tra obwohl, trotzdem e trotz;
differenza tra deshalb, denn e weil;
i verbi riflessivi e i pronomi riflessivi all'accusativo e al dativo;
was fürein-? e welch-?;
i numeri ordinali e la data;
alcuni verbi con preposizione e i Pronominaladverbien;
le congiunzioni correlative: entweder … oder; nichtnur … sondernauch; sowohl … alsauch; weder … noch; zwar … aber.
3. LANDESKUNDE Das politische Wahlsystem in Deutschland: die deutschen Verfassungsorgane; die deutschen Parteien; die letzten Wahlen in Deutschland (scheda) Die EU: Hallo Europa! (scheda)
Wie funktioniert die EU? (scheda)
4. GESCHICHTE Die Nachkriegszeit 1945 – 1949 (scheda)
Die 50er und 60er Jahre (scheda)
Von den 70er Jahren bis zur Wende (scheda)
Nach der Wende 1991 bis heute (scheda)
5. TOURISMUS Eine kurze Geschichte des Tourismus von der Antike bis heute (scheda) Stadtführung: Berlin Mitte (scheda)
47
Materia: Matematica Docente: Prof. Giovanni Pucciarelli Testo in adozione: Bergamini, Barozzi Trifone, 5Matematica.rosso, Zanichelli
1. LIFO,ABC,COP
2. CRAMER e TARTAGLIA
3. DERIVATE
Immediate
somme
prodotti,
divisioni
derivate parziali
4. INTEGRALI
Immediati
somme
prodotti
divisioni e per parti
5.DISEQUAZIONI in 2 VARIABILI
funzioni in due variabili :dominio mediante il meodo grafico
derivate parziali; linee di livello
6.FUNZIONI in 2 VARIABILI :
Max e Min liberi
max e min vincolati
(con il Metodo delle Derivate);
48
(con il Metodo delle Lagrange)
7.ECONOMIA:
domanda:leggi e grafici offerta:leggi e grafici costi :leggi e grafici ricavi:leggi e grafici Il Tredd-Off nel Breve e Lungo periodo
8.RICERCA OPERATIVA
La classificazione delle Fasi problemi di scelta con effetti immediati: caso continuo scelta tra alternative diverse gestione delle scorte IL P-D-C-A
IL PERT(Tecnica di valutazione e Revisione e del Programma)
CPM( Analisi del Cammino Critico)
49
Materia: Arte e Territorio Docente: Prof.ssa Sabrina Travaglini
Testo in adozione: Nifosì' Giuseppe. VIAGGIO NELL'ARTE DALL'ANTICHITÀ AD OGGI
/ CON CITTADINIDELL'ARTE. BENI CULTURALI, ARTE E TERRITORIO. Ed. Laterza
Conoscenze e competenze
· Riconoscere i generi artistici, gli stili dei maggiori artisti e i linguaggi architettonici · Individuare la specificità che contraddistingue un periodo o un artista · Delineare in modo chiaro e razionale la nascita e lo sviluppo di un movimento artistico · Utilizzare il linguaggio specifico · Confrontare le opere gli artisti e i periodi storici nei quali si sviluppano in maniera critica e
autonoma · Applicare una metodologia critica nell’esaminare opere, artisti e periodi storici · Sviluppare una propria coscienza critica verso il mondo dell’Arte figurativa
Barocco
Elementi caratteristici della corrente artistica
Caravaggio
Fanciullo con canestro di frutta Vocazione di San Matteo Deposizione di Cristo
Madonna del rosario Bacco
Bernini
Apollo e Dafne
Ratto di Proserpina
Neoclassicismo
Elementi caratteristici della corrente artistica
David
Morte Marat
Canova
Amore e Psiche Paolina Borghese come Venere vincitrice Teseo e il minotauro
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Romanticismo
Elementi caratteristici della corrente artistica
Friedrich
Monaco in riva al mare Il mare di Ghiaccio Goya
Maya desnuda Fucilazione 4 maggio 1804 La famiglia di Carlo IV Turner
Bufera di neve. Annibale e il suo esercito attraverso le Alpi
Delacroix
Libertà che guida il popolo
Gericault
La zattera della medusa
Hayez
Il bacio Impressionismo e Post-impressionismo
Elementi caratteristici della corrente artistica
Manet
Olimpya
Monet
Impressione del sole nascente La casa a Giverny
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Degas
Classe di danza Piccola ballerina di quattordici anni
P. Gauguin
Il Cristo giallo; La visione dopo il sermone
Ai orona Maria
V. Van Gogh
I mangiatori di patate; Cielo stellato
I girasoli
Brevi cenni sull’Art Nouveau
Gustav Klimt
Giuditta I, Giuditta II (Salomè), Ritratto di Adele Bloch-Bauer I, Il Bacio Danae
I seguenti argomenti saranno trattati presumibilmente dopo il 15 maggio 2018
L’Espressionismo: caratteri generali. I Fauves
H. Matisse
La stanza rossa la danza Cubismo
Elementi caratteristici della corrente artistica
P. Picasso
Famiglia di acrobati con scimmia;
Les demoiselles d’Avignon; Ritratto di Ambroise Vollard; Guernica
Astrattismo
Elementi caratteristici della corrente artistica
Kandinskij
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Materia: Religione Docente: Prof.ssa Nausica Vimercati
Testo in adozione: S. Bocchini, “NUOVO RELIGIONE E RELIGIONI Triennio”, EDB.
PRIMA TAPPA Percorso “A SCUOLA DI LIBERTA’”
1. Il carcere nella mente degli alunni 2. Film “Le ali della libertà” 3. Ascolto di alcune testimonianze di detenuti e dei loro familiari (DVD) 4. Lettura di articoli della rivista “Ristretti Orizzonti” di Padova
Incontri:
- Il gruppo narrante dell’Associazione “Fraternità e Amicizia” di Milano (9 gennaio 2018)
- Don Claudio Burgio (cappellano del Beccaria di Milano) e la comunità Kayros (25 gennaio 2018)
- Caritas Ambrosiana: Ileana Montagnini (responsabile dell’area penale della Lombardia) e collaboratori (14 marzo 2018)
SECONDA TAPPA Etica: il problema della scelta
1. La morale cristiana, ovvero il decalogo: obiettivi e contenuti (Introduzione e commento al comandamento n.5 di Roberto Benigni; DVD “I 10
co Mandamenti”) Etica applicata alla vita quotidiana: l’etica della vita (o bioetica)
2. La bioetica. Una “scienza” in difesa della vita dell’uomo 3. Problemi di bioetica applicata: etica della vita nascente (aborto); etica della vita
morente (eutanasia).
Film: “La custode di mia sorella”.
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Materia: Scienze Motorie Docente: Prof. Massimiliano Tibaldi
Acquisizione del valore della corporeità, attraverso esperienze di attività motorie e sportive, d’espressione e di relazione, in funzione della formazione di una personalità stabile ed equilibrata.
Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita, intesa anche come capacità di realizzare attività finalizzate e di valutarne i risultati ed individuarne i nessi pluridisciplinari
Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso l’affinamento delle capacità di utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari.
OBIETTIVI SPECIFICI TRIENNIO
Compiere attività di resistenza, forza, velocità, particolarità; Coordinare azioni efficaci in situazioni complesse, utilizzando in modo
adeguato le proprie qualità fisiche e coordinative; Saper mettere in pratica norme di comportamento al fine di prevenire gli
infortuni; Conoscenza degli aspetti teorici dell’attività motoria.
CONTENUTI TRIENNIO
Esercitazioni a carico naturale, di opposizione e resistenza, con piccoli e grandi attrezzi;
Attività sportive di squadra o di gruppo: pallavolo, calcetto tirolese, baseball,hockey: tecnica e didattica individuale e di squadra;
Attività sportive individuali previste: fondo (mt 2000), corsa veloce (mt 80), salto in alto, salto in lungo, getto del peso.
Teoria del movimento: è prevista la trattazione dei seguenti argomenti teorici
durante lo svolgimento delle lezioni pratiche:
L’apparato scheletrico Apparato muscolare I paraformismi ed i dimorfismi
Verifiche previste: alla fine di ogni attività svolta.
55
Nome……………….. Cognome…………….. Classe ..….. Data…………..
SIMULAZIONE PROVA D’ITALIANO – ESAME DI STATO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Dante Alighieri, Commedia, Paradiso,
XVII, vv.106-142 (ediz. nazionale, 1967). L’avo Cacciaguida indica a Dante il dovere di proclamare le verità, anche se scomode.
Nel brano parla per primo Dante, Cacciaguida risponde. 106 «Ben veggio, padre mio, sì come sprona 107 lo tempo verso me, per colpo darmi 108 tal, ch’è più grave a chi più s’abbandona; più si abbatte 109 per che di provedenza è buon ch’io m’armi, per la qual cosa 110 sì che, se loco m’è tolto più caro, 111 io non perdessi li altri per miei carmi. altri luoghi di rifugio a causa dei miei versi 112 Giù per lo mondo sanza fine amaro, 113 e per lo monte del cui bel cacume dalla cui bella vetta 114 li occhi de la mia donna mi levaro, mi innalzarono fin qui 115 e poscia per lo ciel, di lume in lume, 116 ho io appreso quel che s’io ridico, 117 a molti fia sapor di forte agrume; sarà di aspro sapore 118 e s’io al vero son timido amico, e d’altra parte 119 temo di perder viver tra coloro di non vivere nella memoria 120 che questo tempo chiameranno antico». dei posteri 121 La luce in che rideva il mio tesoro 122 ch’io trovai lì, si fé prima corusca, 123 quale a raggio di sole specchio d’oro; 124 indi rispuose: «Coscïenzafusca Chi ha la coscienza sporca 125 o de la propria o de l’altrui vergogna 126 pur sentirà la tua parola brusca. 127 Ma nondimen, rimossa ogne menzogna,
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128 tutta tua visïon fa manifesta;
129 e lascia pur grattar dov’è la rogna.
130 Ché se la voce tua sarà molesta
131 nel primo gusto, vital nodrimento
132 lascerà poi, quando sarà digesta.
133 Questo tuo grido farà come vento,
134 che le più alte cime più percuote;
135 e ciò non fa d’onor poco argomento. non è piccolo motivo di onore
136 Però ti son mostrate in queste rote, Perciò... in questi cieli ruotanti
137 nel monte e ne la valle dolorosa
138 pur l’anime che son di fama note, soltanto
139 che l’animo di quel ch’ode, non posa perché l’animo di chi ti ascolta
140 né ferma fede per essempro ch’aia se usi esempi
141 la sua radice incognita e ascosa, di origine ignota e oscuri
142 né per altro argomento che non paia». o argomenti poco evidenti
Continuando il suo viaggio nel Paradiso, Dante, guidato da Beatrice, è giunto (canto XIV)
nel cielo di Marte, nel quale sono raccolte le anime di coloro che hanno combattuto per la
fede: qui incontra (canto XV) l’anima del suo antenato Cacciaguida. Questi saluta il suo
discendente con grande affetto e dapprima (canto XVI) gli descrive la vita, a suo dire
pacifica e onesta, della Firenze del suo tempo. Poi Cacciaguida si sofferma (canto XVII)
sul destino che aspetta Dante: la condanna politica e l’esilio. Il poeta si mostra (versi
106-
121) turbato ed esitante: teme di dover subire molte persecuzioni anche in esilio,
ma d’altra parte aspira ad essere ricordato dai posteri come uomo veritiero e
schietto. Il dialogo prosegue con la risposta di Cacciaguida.
1. Comprensione del testo
Parafrasa con parole tue l’intero testo dantesco, inserendo le spiegazioni che ti sono
date a margine in corsivo. (Per comprendere qualche parola di uso antico consulta un
dizionario). Sulla base di questa comprensione del testo, procedi poi all’analisi dei suoi
caratteri rispondendo alle domande seguenti.
2. Analisi del testo
2.1 In quali versi rivolti al suo avo Dante mostra maggiori segni di debolezza? Individuali
e commentali.
2.2 In quali versi Dante richiama le tappe del suo viaggio? Con quali termini descrive i tre
“regni” dell’oltretomba? Più avanti, anche Cacciaguida richiama quei tre ambienti: in quale
57
ordine li nomina? Confronta le due serie di termini e il loro ordine, che dà un significato
alla diversa posizione dei due personaggi.
2.3 Quando allude alle critiche e accuse che i suoi versi lanciano contro i potenti, Dante
usa una ricca serie di termini figurati: individuali e commentali.
2.4 Quali termini Dante usa per indicare l’anima beata del suo antenato e descriverne
l’atteggiamento? Nei canti precedenti, in cui avviene l’incontro, Dante parla di una croce
fatta di tanti punti luminosi in continuo movimento.
2.5 Le parole messe in fine di verso e in rima acquistano maggiore forza. Quali, tra queste
parole, ti sembrano più cariche di significato?
2.6 Sai descrivere la struttura metrica delle terzine dantesche?
3. Approfondimenti
Dante dichiara, nei versi 118-120, che tiene molto ad acquistare fama tra i posteri. Il poeta
può sembrare vanitoso, ma in realtà vuole sottolineare l’importanza che sempre si deve
riconoscere a chi cerca di svelare il male del mondo, perfino correndo dei rischi personali.
Sviluppa l’argomento e richiama anche altri casi a te noti, di scrittori o artisti o pensatori o altri
ancora, che secondo te hanno fatto, con piena consapevolezza, questo dono agli altri uomini.
Illustra in particolare la funzione che Dante ha avuto per la coscienza politica, culturale e
linguistica degli Italiani e per la coscienza morale individuale dei suoi lettori.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo
digiornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio
breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi,
argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio. Da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane
una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e
documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la
trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo.
Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o
più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo
un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione
(quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento,
puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di
rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di
metà di foglio protocollo.
1.AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: La percezione dello straniero
nella letteratura e nell’arte.
“Non lederai il diritto dello straniero o dell’orfano e non prenderai in pegno la veste dalla
vedova; ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha redento l’Eterno, il tuo
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Dio; perciò ti comandò di fare questo. Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel
campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sarà per lo straniero, per l’orfano e per
la vedova, affinché l’Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l’opera delle tue mani. Quando
bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo
straniero, per l’orfano e per la vedova. Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai
una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l’orfano e per la vedova. E
ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d’Egitto; perciò ti comando di fare questo.”
DEUTERONOMIO, 24, 17-22
“Così Odisseo stava per venire in mezzo a fanciulle dalle belle chiome, pur nudo com’era:
la dura necessità lo spingeva. Terribile apparve loro, era tutto imbrattato di salsedine. E
fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sporgevano dentro il mare. Sola
restava la figlia di Alcinoo: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la
paura. Rimase ferma di fronte a lui, si tratteneva. Ed egli fu incerto, Odisseo, se supplicare
la bella fanciulla e abbracciarle le ginocchia, oppure così di lontano pregarla, con dolci
parole, che gl’indicasse la città e gli desse vesti. Questa gli parve, a pensarci, la cosa
migliore, pregarla con dolci parole di lontano. Temeva che a toccarle i ginocchi si
sdegnasse, la fanciulla. Subito le rivolse la parola: …E a lui rispondeva Nausicaa dalle
bianche braccia: «Straniero, non sembri uomo stolto o malvagio, ma Zeus Olimpio, che
divide la fortuna tra gli uomini, buoni e cattivi, a ciascuno come lui vuole, a te diede questa
sorte, e tu la devi ad ogni modo sopportare.»…Così disse, e diede ordini alle ancelle dalle
belle chiome: «Fermatevi, ancelle, per favore. Dove fuggite al veder un uomo? Pensate
forse che sia un nemico? Non c’è tra i mortali viventi, né mai ci sarà, un uomo che venga
alla terra dei Feaci a portar la guerra: perché noi siamo molto cari agli dei. Abitiamo in
disparte, tra le onde del mare, al confine del mondo: e nessun altro dei mortali viene a
contatto con noi. Ma questi è un infelice, giunge qui ramingo. Bisogna prendersi cura di lui,
ora: ché vengono tutti da Zeus, forestieri e mendichi, e un dono anche piccolo è caro. Su,
ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo prima nel fiume, dove c’è un
riparo dal vento.» OMERO, Odissea, VI, vv. 135-148 e vv. 186-209
“Afflitto della nuova, e arrabbiato della maniera, Renzo afferrò ancora il martello, e, così
appoggiato alla porta, andava stringendolo e storcendolo, l’alzava per picchiar di nuovo
alla disperata, poi lo teneva sospeso. In quest’agitazione, si voltò per vedere se mai ci
fosse d’intorno qualche vicino, da cui potesse forse aver qualche informazione più precisa,
qualche indizio, qualche lume. Ma la prima, l’unica persona che vide, fu un’altra donna,
distante forse un venti passi; la quale, con un viso ch’esprimeva terrore, odio, impazienza
e malizia, con cert’occhi stravolti che volevano insieme guardar lui, e guardar lontano,
spalancando la bocca come in atto di gridare a più non posso, ma rattenendo anche il
respiro, alzando due braccia scarne, allungando e ritirando due mani grinzose e piegate a
guisa d’artigli, come se cercasse d’acchiappar qualcosa, si vedeva che voleva chiamar
gente, in modo che qualcheduno non se n’accorgesse. Quando s’incontrarono a
guardarsi, colei, fattasi ancor più brutta, si riscosse come persona sorpresa…lasciò
scappare il grido che aveva rattenuto fin allora: «l’untore, dagli! dagli! dagli all’untore!» Allo
strillar della vecchia, accorreva gente di qua e di là; …abbastanza per poter fare d’un
uomo solo quel che volessero.” A. MANZONI, I Promessi Sposi, XXXIV, 1842 Lo straniero
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“A chi vuoi più bene, enigmatico uomo, di? A tuo padre, a tua madre, a tua sorella o a tuo
fratello?” “Non ho né padre, né madre, né sorella, né fratello.” “Ai tuoi amici?” “Adoperate
una parola di cui fino a oggi ho ignorato il senso.” “Alla tua patria?” “Non so sotto quale
latitudine si trovi.” “Alla bellezza?” “L’amerei volentieri, ma dea e immortale.” “All’oro?” “Lo
odio come voi odiate Dio.” “Ma allora che cosa ami, straordinario uomo?” “Amo le
nuvole…le nuvole che vanno…laggiù, laggiù…le meravigliose nuvole!” C. BAUDELAIRE,
Poemetti in prosa, 1869
“L’infermo teneva gli occhi chiusi: pareva un Cristo di cera, deposto dalla croce. Dormiva o
era morto? Si fecero un po’ più avanti; ma al lieve rumore, l’infermo schiuse gli occhi, quei
grandi occhi celesti, attoniti. Le due donne si strinsero vieppiù tra loro; poi, vedendogli
sollevare una mano e far cenno di parlare, scapparono via con un grido, a richiudersi in
cucina. Sul tardi, sentendo il campanello della porta, corsero ad aprire; ma, invece di don
Pietro, si videro davanti quel giovane straniero della mattina. La zitellona corse ranca
ranca a rintanarsi di nuovo; ma Venerina, coraggiosamente, lo accompagnò nella camera
dell’infermo già quasi al bujo, accese una candela e la porse allo straniero, che la ringraziò
chinando il capo con un mesto sorriso; poi stette a guardare, afflitta: vide che egli si
chinava su quel letto e posava lieve una mano su la fronte dell’infermo, sentì che lo
chiamava con dolcezza: - Cleen…Cleen…Ma era il nome, quello, o una parola affettuosa?
L’infermo guardava negli occhi il compagno, come se non lo riconoscesse; e allora ella
vide il corpo gigantesco di quel giovane marinajo sussultare, lo sentì piangere, curvo sul
letto, e parlare angosciosamente, tra il pianto, in una lingua ignota. Vennero anche a lei le
lagrime agli occhi. Poi lo straniero, voltandosi, le fece segno che voleva scrivere qualcosa.
Ella chinò il capo per significargli che aveva compreso e corse a prendergli l’occorrente.
Quando egli ebbe finito, le consegnò la lettera e una borsetta. Venerina non comprese le
parole ch’egli le disse, ma comprese bene dai gesti e dall’espressione del volto, che le
raccomandava il povero compagno. Lo vide poi chinarsi di nuovo sul letto a baciare più
volte in fronte l’infermo, poi andar via in fretta con un fazzoletto su la bocca per soffocare i
singhiozzi irrompenti.” L. PIRANDELLO, Lontano, in “Novelle per un anno”, 1908
“Un giorno di gennaio dell’anno 1941, un soldato tedesco di passaggio, godendo di un
pomeriggio di libertà, si trovava, solo, a girovagare nel quartiere di San Lorenzo, a Roma.
Erano circa le due del dopopranzo, e a quell’ora, come d’uso, poca gente circolava per le
strade …S’era scordato dell’uniforme; per un buffo interregno sopravvenuto nel mondo,
l’estremo arbitrio dei bambini adesso usurpava la legge militare del Reich! Questa legge è
una commedia, e Gunther se ne infischia. In quel momento, qualsiasi creatura femminile
capitata per prima su quel portone…che lo avesse guardato con occhio appena umano, lui
sarebbe stato capace di abbracciarla di prepotenza, magari buttato ai piedi come un
innamorato, chiamandola: meinemutter! E allorché di lì a un istante vide arrivare
dall’angolo un’inquilina del caseggiato, donnetta d’apparenza dimessa ma civile, che in
quel punto rincasava, carica di borse e di sporte, non esitò a gridarle: «Signorina!
Signorina!» (era una delle 4 parole italiane che conosceva). E con un salto le si parò
davanti risoluto, benché non sapesse, nemmeno lui, cosa pretendere. Colei però, al
vedersi affrontata da lui, lo fissò con occhio assolutamente disumano, come davanti
all’apparizione propria e riconoscibile dell’orrore.” E. MORANTE, La Storia, Einaudi, 1974
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“Risate e grida si levarono. «Fuori! Fuori della fontana! Fuori!» Erano anche voci di uomini.
La gente, poco prima intorpidita e molle, si era tutta eccitata. Gioia di umiliare quella
ragazza spavalda che dalla faccia e dall’accento si capiva ch’era forestiera. «Vigliacchi!»
gridò Anna, voltandosi d’un balzo. E con un fazzolettino cercava di togliersi di dosso la
fanghiglia. Ma lo scherzo era piaciuto. Un altro schizzo la raggiunse a una spalla, un terzo
al collo, all’orlo dell’abito. Era diventata una gara … Qui Antonio intervenne, facendosi
largo…Antonio era forestiero e tutti, là, parlavano in dialetto. Le sue parole ebbero un
suono curioso, quasi ridicolo …Niente ormai tratteneva il buttare fuori il fondo dell’animo: il
sozzo carico di male che si tiene dentro per anni e nessuno si accorge di avere.” D.
BUZZATI, Non aspettavamo altro, in “Sessanta racconti”, Mondadori, 1958
“Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame e freddo ed era lontano
cinquantamila anni-luce da casa… Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della
Galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata
la guerra, subito; …Stava all’erta, il fucile pronto. Lontano cinquantamila anni-luce dalla
patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a
riportare a casa la pelle. E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e
fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi
non si mosse più. Il verso e la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare
del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo
schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante, e senza
squame.” F. BROWN, Sentinella, in “Tutti i racconti”, Mondadori, 1992
Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo
proprio specchio, e ognun sorriderà al benvenuto dell’altro, e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se
stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato… D. WALCOTT,
Amore dopo amore, in “Mappa del nuovo Mondo”, trad. it., Adelphi, Milano, 1992
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Il viaggio: esperienza dell’altro,
formazione interiore, divertimento e divagazione, in una parola, metafora della vita.
«La felicità, che il lettore lo sappia, ha molte facce. Viaggiare, probabilmente, è una di
queste. Affidi i fiori a chi sappia badarvi, e incominci. O ricominci. Nessun viaggio è
definitivo». J. SARAMAGO, Viaggio in Portogallo, Torino, 1999
«Che cosa non è un viaggio? Per poco che si dia un’estensione figurata a questo termine – e non ci si è mai trattenuti dal farlo – il viaggio coincide con la vita, né più né meno: essa è
forse altra cosa che un passaggio dalla nascita alla morte? Lo spostamento nello spazio
è il primo segno… Il viaggio nello spazio simboleggia il passaggio del tempo, lo
spostamento fisico, a sua volta, il cambiamento interiore; tutto è viaggio». T.
TODOROV, Le morali della storia, Torino, 1995
«Oggi più che mai vivere significa viaggiare; la condizione spirituale dell'uomo come
viaggiatore, di cui parla la teologia, è anche una situazione concreta per masse sempre
più vaste di persone. Sempre più incerto, nelle vertiginose trasformazioni del vivere,
appare il ritorno - materiale e sentimentale - a sé stessi; l'Ulisse odierno non assomiglia a
61
quello omerico o joyciano, che alla fine ritorna a casa, bensì piuttosto a quello dantesco
che si perde nell' illimitato». C. MAGRIS, Tra i cinesi che sognano Ulisse, CORRIERE
DELLA SERA, 12/12/2003
«Il bambino che amerà viaggiare comincia a sei anni a guardare i mappamondi e le carte
geografiche. Inginocchiato nella sua stanza, indifferente a qualsiasi richiamo della madre
e del padre, segna col dito la strada lunghissima che lo conduce per mare e per terra da
Roma a Pechino, da Mosca a Città del Capo, lungo gli andirivieni dei continenti e l’azzurro
scuro e chiaro degli oceani. Sfoglia le carte: si innamora del nome di Bogotà o di
Valparaiso, immagina di violare foreste tropicali e deserti, di scalare l’Everest e il
Kilimangiàro, come gli eroi dei suoi libri d’avventura. Così l’infinito del mondo diventa
famigliare e a portata di mano… Il ragazzo impara che, quando viaggiamo, compiamo
sempre due viaggi. Nel primo, il più fantastico, egli legge la guida dell’Austria o della
Svezia o dell’Irlanda: città, fiumi, pianure, foreste, opere d’arte, notizie storiche ed
economiche. E studia il viaggio futuro. Nulla è più divertente che progettarlo: perché il
ragazzo muta gli itinerari della guida, stabilisce nuovi rapporti, insegue luoghi sconosciuti,
giunge in Austria dalla Baviera o dalla Boemia, evita città o regioni che non ama, stabilisce
la durata dei percorsi, distingue mattine, pomeriggi e sere. Le ore sono piene di cose: in
una piazza di Vienna si fermerà, chissà perché, quattro ore. Il tempo viene governato da
una gioiosa pedanteria. Quando inizia il viaggio, il ragazzo si accorge che la realtà non ha
nulla o poco da fare coi suoi progetti fantastici. Il paese che immaginava giallo è verde:
quello che pensava rosso è celeste. I due viaggi, quello fantastico e quello reale, quello
delle guide e quello del mondo, ora si accordano, ora si combattono». P. CITATI, Le guide
delle meraviglie, LA REPUBBLICA, 28/12/2004
«In definitiva, che modo di viaggiare è questo? Fare un giro per questa città di Miranda do
Douro, questa Cattedrale, questo sacrestano, questo cappello a cilindro e questa pecora,
dopodiché segnare una croce sulla mappa, rimettersi in marcia e dire, come il barbiere
mentre scuote l’asciugamano: «Avanti un altro». Viaggiare dovrebbe essere tutt’altro,
fermarsi più a lungo e girare di meno, forse si dovrebbe addirittura istituire la professione
del viaggiatore, solo per chi ha tanta vocazione, è di gran lunga in errore chi crede che
sarebbe un lavoro di poca responsabilità, ogni chilometro non vale meno di un anno di
vita. Alle prese con questo filosofare, il viaggiatore finisce per addormentarsi, e quando al
mattino si sveglia, ecco davanti agli occhi la pietra gialla, è il destino delle pietre, sempre
nello stesso posto, a meno che non venga il pittore e se le porti via nel cuore». J.
SARAMAGO, Viaggio in Portogallo, Torino, 1999
«Il viaggiatore aveva un pregiudizio favorevole nei confronti di popoli di contrade lontane e
cercava di descriverli ai suoi compatrioti; … ora l’uomo moderno è incalzato. Il turista farà
quindi, un’altra scelta: le cose, e non più gli esseri umani, saranno oggetto della sua
predilezione: paesaggi, monumenti, rovine… Il turista è un visitatore frettoloso …non solo
perché l’uomo moderno lo è in generale, ma anche perché la visita fa parte delle sue
vacanze e non della sua vita professionale; i suoi spostamenti all’estero sono limitati entro
le sue ferie retribuite. La rapidità del viaggio costituisce già una ragione della sua
preferenza per l’inanimato rispetto all’animato: la conoscenza dei costumi umani, diceva
Chateaubriand, richiede tempo. Ma c’è un’altra ragione per questa scelta: l’assenza di
incontri con soggetti differenti, è molto riposante, poiché non mette mai in discussione la
62
nostra identità; è meno pericoloso osservare cammelli che uomini». T. TODOROV, Noi e
gli altri, “L’Esotico”, Torino, 1991, passim
«Ero a Volgograd…Ero a Benares…Ero a Ketchum…Ero a JàsnajaPoljana…Ero a
Colonia…Ero sull’Ortigara… Tutti gli spostamenti fisici, se l’intelligenza vuole e il cuore lo
concede, possono assomigliare a splendidi incroci magnetici. Attraversare lo spazio eccita il
tempo. Sarà per questo che, quando parto, cerco sempre di trovare, innanzitutto, le ragioni del
ritorno? Non erano così i viaggi del Novecento! Molti di quelli che li compivano avrebbero
voluto smarrirsi in un altrove fantastico capace di garantire, a poco prezzo e senza troppi
disagi, chissà quali clamorose scoperte e fulgide ebbrezze… In classe abbiamo una bella
carta geografica. Molti miei alunni, slavi, arabi, africani e asiatici, possono considerarsi esperti
viaggiatori. Hanno mangiato la polvere dei deserti, il catrame delle autostrade. Conoscono la
vernice scrostata delle sbarre doganali, i sonni persi con la testa appoggiata al finestrino
dell’autobus, i documenti stropicciati fra le mani… Adesso sono loro a spiegarmi, con
pazienza e lungimiranza, lasciando scorrere il dito sulla mappa, le scalcinate periferie di Addis
Abeba, la foresta pluviale poco distante da Lagos, i mercati galleggianti di Dacca, gli empori di
Herat, le feste di Rabat, gli scantinati di Bucarest. Ed io compio davvero insieme a loro, senza
pagare il biglietto, il giro del mondo in aula». E. AFFINATI, Viaggiare con il cuore,
CORRIERE DELLA SERA, 4/2/2005
«Si vorrebbe sempre essere: essere stati, mai. E ci ripugna di non poter vivere
contemporaneamente in due luoghi, quando e l’uno e l’altro vivono nel nostro pensiero,
anzi nel nostro sistema nervoso: nel nostro corpo… Possiamo infatti metterci in viaggio.
Ma mentre la meta si avvicina e diventa reale, il luogo di partenza si allontana e
sostituisce la meta nell’irrealtà dei ricordi; guadagnammo una, e perdiamo l’altro. La
lontananza è in noi, vera condizione umana… Laggiù si sognava la patria, come dalla
patria si sogna l’estero. Ma il primo grande viaggio lascia nei giovani, di qualunque
levatura e sensibilità, un dissidio che le abitudini non possono comporre; precisa l’idea
degli oceani, dei porti, dei distacchi; crea quasi, nella mente, una nuova forma, una nuova
categoria: la categoria della lontananza; la considerazione, ormai, di tutte le terre lontane.
È forse un vizio. Chi è stato in Cina vorrebbe provare l’Argentina, il Transvaal, l’Alaska.
Chi è stato al Messico si commuove anche quando sente parlare dell’India, dell’Australia,
della Cina. Questi nomi, una volta al più colorate e melanconiche geografie, sono ora
possibili, reali, affascinanti. Chi ha provato la lontananza difficilmente ne perde il gusto. Il
primo viaggio, la prima sera che il novo-peregrin è in cammino, nasce la nostalgia, per
sempre. Ed è il desiderio di tornare non soltanto in patria; ma dappertutto: dove si è stati e
dove non si è stati. Due grandi direzioni si alternano: verso casa, verso fuori… Non
capisce, forse, non ama il proprio paese chi non l’ha abbandonato almeno una volta, e
credendo fosse per sempre». M. SOLDATI, America primo amore, “Lontananza”, 1935
3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due
volti del Novecento.
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva
dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e
personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace
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incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita
umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione
militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava
soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della
guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due
guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di
ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e
alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo
di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro
una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa,
parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel
periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il
desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari
venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta
perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla
tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e
possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora
permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta
di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono
oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro
questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire,
come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza.
Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di
sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della
violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione
della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élanvital di
Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente
rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi
parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere
preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente
rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non
ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma
queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo
contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di
Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa
combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale
della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del
vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia
una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di
mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita
riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine
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della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza
come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla
violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza
non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non
violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta
dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità
dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua
condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire
sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà
del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo
sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima,
e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno
che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza
essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di
convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci
rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi.
Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole. Se mi si dice che il
mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia
strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità,
Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande
dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in
questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo
non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il
tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della
democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della
segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra
nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza;
questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in
America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti
di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra
nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa
che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo
della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci
di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla
coppa dell’dio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano
alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta
creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette
di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.» Martin Luther KING -
http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
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4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Social Network, Internet,
New Media.
«Immagino che qualcuno potrebbe dire: “Perché non mi lasciate da solo? Non voglio far
parte della vostra Internet, della vostra civiltà tecnologica, o della vostra società in rete!
Voglio solo vivere la mia vita!” Bene, se questa è la vostra posizione, ho delle brutte
notizie per voi. Se non vi occuperete delle reti, in ogni caso saranno le reti ad occuparsi di
voi. Se avete intenzione di vivere nella società, in questa epoca e in questo posto,
dovrete fare i conti con la società in rete. Perché viviamo nella Galassia Internet.» M.
CASTELLS¸ Galassia Internet, trad. it., Milano 20072
«C’è una mutazione in atto ed ha a che fare con la componente “partecipativa” che passa
attraverso i media. Quelli nuovi caratterizzati dai linguaggi dell’interattività, da dinamiche
immersive e grammatiche connettive. [...] Questa mutazione sta mettendo in discussione i
rapporti consolidati tra produzione e consumo, con ricadute quindi sulle forme e i linguaggi
dell’abitare il nostro tempo. Questo processo incide infatti non solo sulle produzioni culturali,
ma anche sulle forme della politica, sulle dinamiche di mercato, sui processi educativi, ecc.
[...] D’altra parte la crescita esponenziale di adesione al social network ha consentito di
sperimentare le forme partecipative attorno a condivisione di informazioni e pratiche di
intrattenimento, moltiplicando ed innovando le occasioni di produzione e riproduzione del
capitale sociale.» G. BOCCIA ARTIERI, Le culture partecipative dei media. Una introduzione
a Henry Jenkins, Prefazione a H. JENKINS, Fan, Blogger e Videogamers. L’emergere
delle culture partecipative nell’era digitale, Milano 2008
«Ciò che conosciamo, il modo in cui conosciamo, quello che pensiamo del mondo e il
modo in cui riusciamo a immaginarlo sono cruciali per la libertà individuale e la
partecipazione politica. Il fatto che oggi così tanta gente possa parlare, e che si stia
raggruppando in reti di citazione reciproca, come la blogosfera, fa sì che per ogni individuo
sia più facile farsi ascoltare ed entrare in una vera conversazione pubblica. Al contempo,
sulla Rete ci sono un sacco di sciocchezze. Ma incontrare queste assurdità è positivo. Ci
insegna a essere scettici, a cercare riferimenti incrociati e più in generale a trovare da soli
ciò che ci serve. La ricerca di fonti differenti è un’attività molto più coinvolgente e
autonoma rispetto alla ricerca della risposta da parte di un’autorità.» Y. BENKLER,
Intervista del 10 maggio 2007, in omniacommunia.org
«Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e
affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni
momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave
pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà
individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con
chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava
tomba l’occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è
il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca
l’uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso “guardati
da te stesso!” questa frase suona bene in questa fase della storia dell’uomo.» D. DE
KERCKHOVE, Alla ricerca dell’intelligenza connettiva, Intervento tenuto nel Convegno
Internazionale “Professione Giornalista: Nuovi Media, Nuova Informazione” – Novembre
2001
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«Agli anziani le banche non sono mai piaciute un granché. Le hanno sempre guardate col
cipiglio di chi pensa che invece che aumentare, in banca i risparmi si dissolvono e poi
quando vai a chiederli non ci sono più. [...] È per una curiosa forma di contrappasso che
ora sono proprio gli anziani, e non i loro risparmi, a finire dentro una banca, archiviati
come conti correnti. Si chiama “banca della memoria” ed è un sito internet [...] che
archivia esperienze di vita raccontate nel formato della videointervista da donne e uomini
nati prima del 1940. [...] È una sorta di “YouTube” della terza età.» A. BAJANI,
«YouTube» della terza età, in “Il Sole 24 ORE”, 7 dicembre 2008
«Una rivoluzione non nasce dall’introduzione di una nuova tecnologia, ma dalla
conseguente adozione di nuovi comportamenti. La trasparenza radicale conterà come
forza di mercato solo se riuscirà a diventare un fenomeno di massa; è necessario che un
alto numero di consumatori prendano una quantità enorme di piccole decisioni basate su
questo genere di informazioni. […] Grazie al social networking, anche la reazione di un
singolo consumatore a un prodotto si trasforma in una forza che potrebbe innescare un
boicottaggio oppure avviare affari d’oro per nuove imprese. [...] I più giovani sono sempre
in contatto, attraverso Internet, come non è mai accaduto prima d’ora e si scambiano
informazioni affidabili, prendendosi gioco, al contempo, di quelle fonti su cui si basavano
le generazioni precedenti. Non appena i consumatori – specialmente quelli delle ultime
generazioni – si sentono compiaciuti o irritati per la cascata di rivelazioni che la
trasparenza offre sui prodotti, diffondono istantaneamente le notizie.» D. GOLEMAN, Un
brusio in rapida crescita, in Intelligenza ecologica, Milano 2009
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Nell’Europa dell’Ottocento borghesia e classe operaia assunsero un ruolo importante nella
storia di paesi come Francia e Inghilterra investiti per primi dal grande processo della
rivoluzione industriale. Illustrate ragioni storiche e sviluppi di tale processo, soffermandovi sui
suoi effetti sociale ed economici. Analizzate inoltre la posizione dell’Italia, indicando le cause
del ritardo con cui il nostro paese affrontò la nuova realtà dell’industrializzazione.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un
unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire
per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il
riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della
musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a
sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale.
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA CLASSE V F
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.
Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche,
anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle
tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto
definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle,
senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo
umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non
occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare
dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua
Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale,
nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua
famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel
mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e
andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino
alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di
Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché
là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato,
temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano
fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era
insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un
viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o
qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un
paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle
della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra
sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e
andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la
benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del
“mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1. Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.
2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.
2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.
2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.
2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
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3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di
Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le scritture non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il
fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture
particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi
modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai
modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è
compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la
peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due
rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema
d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro,
abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e
decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente
differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni
autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla
nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non
siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni
valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano
1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella
Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora
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l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una
giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale
aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che
con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio
questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le
zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome
incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai
dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che
normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano
soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza
consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un
automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente
inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta.
Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a
una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò
in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato
dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla
diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla
si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a
Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite
di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella
celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche
dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra,
sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno
terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il
fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata
della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo.
[…] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e
suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi
e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me.
Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi
non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e,
nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che
trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla
stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita
invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò
che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca
1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi
valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di
pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento,
procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per
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millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento).
L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione
dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di
gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso
delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e
ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale
delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli
fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura
soddisfazione.»
1 Ora il chiarore si fa più diffuso.
2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni.
3 Poi appare qualcuno che trascina
4 il suo gommone.
5 La venditrice d’erbe viene e affonda
6 sulla rena la sua mole, un groviglio
7 di vene varicose. È un monolito
8 diroccato dai picchi di Lunigiana.
9 Quando mi parla resto senza fiato,
10 le sue parole sono la Verità.
11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao
12 delle carni, dei gesti e delle barbe.
13 Tutti i lemuri umani avranno al collo
14 croci e catene. Quanta religione.
15 E c’è chi s’era illuso di ripetere
16 l’exploit di Crusoe!
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Le nuove responsabilità.
DOCUMENTI
«Tanto la storiografia quanto la climatologia hanno tratto un grande impulso dall’atterraggio sulla Luna del
1969. Fu allora, infatti, che la fragilità della terra divenne visibile. Da quel momento la protezione della natura
e dell’ambiente ha acquistato un’importanza sempre maggiore, assumendo anzi il carattere di una vera e
propria industria. Le associazioni e le istituzioni ambientaliste lavorano sulla base di campagne di
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sensibilizzazione che, quanto a professionalità, non sono seconde a quelle delle multinazionali. In particolare,
a partire dagli anni novanta il timore del Riscaldamento globale ha rimpiazzato i precedenti, come quello per
la Moria dei boschi o quello per il Buco nell’ozono. Ora, per la prima volta, alla sbarra non è più solo
l’industria, ma ogni consumatore finale. In pratica ogni abitante della Terra è colpevole: il boscimano
sudafricano, che incendia la savana per cacciare o per guadagnare terreno coltivabile, e il fazendero
argentino, i cui manzi producono metano, il coltivatore di riso a Bali e il banchiere cinese, che fa i suoi affari in
uno studio dotato di aria condizionata.»
Wolfgang BEHRINGER, Storia culturale del clima, Bollati Boringhieri, Torino 2013 (prima ed. originale 2007)
«Crescita demografica e scelta coercitiva. Anche se le paure maltusiane di lungo periodo per la produzione
alimentare sono infondate, o almeno premature, ci sono però buone ragioni per preoccuparsi, in generale,
per il tasso di crescita della popolazione mondiale. Non si può dubitare che, nell’ultimo secolo, questo tasso
abbia notevolmente accelerato: la popolazione mondiale ha impiegato milioni di anni per raggiungere il primo
miliardo, poi in 123 è arrivata al secondo, al terzo in 33, al quarto in 14, al quinto in 13, e secondo le
proiezioni delle Nazioni Unite il sesto promette di arrivare in altri 11. Il numero degli abitanti del pianeta è
cresciuto di 923 milioni solo nel decennio 1980-90, e questo aumento corrisponde quasi alla popolazione
complessiva di tutto il mondo all’epoca di Malthus. Quanto agli anni Novanta, al loro termine pare non
abbiano registrato un’espansione molto inferiore. Se un simile andamento proseguisse, la terra, sicuramente,
sarebbe sovraffollata in modo spaventoso prima ancora della fine del ventunesimo secolo. Molti segni
indicano in modo chiaro, tuttavia, che il tasso di crescita della popolazione mondiale sta cominciando a
rallentare, per cui dobbiamo chiederci: si rafforzeranno le ragioni della frenata? E, in caso affermativo, a quale
ritmo? E non meno importante è un’altra domanda: è necessario un intervento pubblico per agevolare il
rallentamento?»
Amartya SEN, Lo sviluppo è libertà. Perché non c’è crescita senza democrazia, Mondadori, Milano 2012 (ed.
originale 1999)
«L’apprendistato della coesistenza con l’altro, l’escluso dalla costruzione della nostra tradizione, ci inizia a una
coesistenza mondiale che corrisponde a una delle sfide della nostra epoca. Aprire uno spazio all’altro, a un
mondo differente dal nostro, all’interno stesso della nostra propria tradizione, è il primo, e il più difficile,
gesto multiculturale. Incontrare lo straniero fuori dalle nostre frontiere è relativamente facile, e soddisfa
anche le nostre aspirazioni, finché possiamo rientrare da noi e appropriarci fra noi ciò che abbiamo così
scoperto. Essere costretti a restringere e modificare questo «da noi», il nostro modo di essere «a casa», è
molto più difficile, soprattutto senza che ciò provochi un’infedeltà a noi stessi. […] Finché l’altro non sarà
riconosciuto e rispettato come ponte fra natura e cultura, com’è, prima, il caso per l’altro genere, ogni
tentativo di mondializzazione democratica resterà un imperativo morale senza realizzazione concreta. Finché
l’universale non sarà considerato essere due, e l’umanità un luogo di coesistenza culturalmente feconda fra
due generi irriducibilmente differenti, sempre una cultura vorrà imporre il suo colore ed i suoi valori all’altro,
anche mediante la sua morale e la sua religione.»
Luce IRIGARAY, Condividere il mondo, Bollati Boringhieri, Torino 2009 (ed. originale 2008)
«Ogni essere umano deve disporre di una “cittadinanza mondiale”. Nessuno deve essere più “apolide”.
Ciascuno deve sentirsi a casa propria sulla terra. Chiunque deve avere il diritto di lasciare il proprio paese
d’origine e di essere accolto, almeno temporaneamente, in qualsiasi altro luogo. […] Reciprocamente, ogni
essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre
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specie viventi e del pianeta. L’umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni
future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere
creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. Deve
disporre di un accesso a tutte le sue risorse e, in particolare, alla ricchezza accumulata.»
Jacques ATTALI, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 (ed. originale 2011)
3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una
nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti
degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata
indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione
militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un
atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di
brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro
il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà
umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di
brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della
criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non
fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario
della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi
avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù
contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto
temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo
l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero
garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti
un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni,
un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa
considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai
non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno
animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua
creatività. Sorel, ispirato dall’élanvitaldi Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai
«produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo
avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati
come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà
composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo
grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque
73
sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di
Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita
e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che
l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa
manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale
capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se
stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della „creatività‟ della vita è cosa
vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto
Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta
solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra
specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra
legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello
spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire
sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno.
Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un
impero ingiusto per salvare il proprioonore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero
o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che
pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di
convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano
essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi confesserò colpevole.
Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia
strada.»
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà
nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza
appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o
che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della
democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso
della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla
solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci
sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I
turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà
sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla
tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non
dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla
coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e
della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo
continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-
65443575/
74
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Tecnologia pervasiva.
DOCUMENTI
«Anche la Silicon Valley ha la sua religione. E potrebbe presto diventare il paradigma dominante tra i vertici e
gli addetti ai lavori della culla dell’innovazione contemporanea. È il «transumanismo» e si può definire, scrive
il saggista Roberto Manzocco in “Esseri Umani 2.0” (Springer, pp. 354), come «un sistema coerente di fantasie
razionali parascientifiche», su cui la scienza cioè non può ancora pronunciarsi, «che fungono da risposta laica
alle aspirazioni escatologiche delle religioni tradizionali». Per convincersene basta scorrerne i capisaldi: il
potenziamento delle nostre capacità fisiche e psichiche; l’eliminazione di ogni forma di sofferenza; la sconfitta
dell’invecchiamento e della morte. Ciò che piace ai geek della Valley è che questi grandiosi progetti di
superamento dell’umano nel “post-umano” si devono, e possono, realizzare tramite la tecnologia. E tecniche,
la cui fattibilità è ancora tutta da scoprire, come il “minduploading”, ossia il trasferimento della coscienza su
supporti non biologici, e le “nanomacchine”, robot grandi come virus in grado di riparare le cellule cancerose
o i danni da malattia degenerativa direttamente a livello molecolare.»
Fabio CHIUSI, TRANS UMANO la trionferà, “l’Espresso” – 6 febbraio 2014
«Lord Martin Rees, docente di Astrofisica all’Università di Cambridge e astronomo della Regina, la vede un po’
diversamente: i robot sono utili per lavorare in ambienti proibitivi per l’uomo – piattaforme petrolifere in
fiamme, miniere semidistrutte da un crollo, centrali in avaria che perdono sostanze radioattive – oltre che per
svolgere mestieri ripetitivi. Ma devono restare al livello di «utili idioti: la loro intelligenza artificiale va limitata,
non devono poter svolgere mestieri intellettuali complessi». L’astronomo della Corte d’Inghilterra, occhi
rivolti più alle glorie del passato che alle speranze e alle incognite di un futuro comunque problematico,
propone una ricetta che sa di luddismo. Una ricetta anacronistica ed estrema che si spiega con l’angoscia che
prende molti di noi davanti alla rapidità con la quale la civiltà dei robot – della quale abbiamo favoleggiato per
decenni e che sembrava destinata a restare nei libri di fantascienza – sta entrando nelle nostre vite. Che i
robot stiano uscendo dalle fabbriche lo sappiamo da tempo: il bancomat è un bancario trasformato in
macchina, in servizio notte e giorno. In molti supermercati il cassiere non c’è più, sostituito da sensori, lettori
di codici a barre, sistemi di pagamento automatizzati. In Giappone e Francia si moltiplicano treni e
metropolitane guidate da un computer (è così la nuova Linea 5 della metropolitana di Milano), così come tutti
i convogli che si muovono all’interno dei grandi aeroporti del mondo sono, ormai, senza conducente.»
Massimo GAGGI, E il robot prepara cocktail e fa la guerra, “Corriere della Sera. la Lettura” – 26 gennaio 2014
«Per molto tempo al centro dell’attenzione sono state le tecnologie e gli interrogativi che si portano dietro:
«Meglio i tablet o i netbook?», «Android, iOs o Windows?», seguiti da domande sempre più dettagliate
«Quanto costano, come si usano, quali app…». Intanto i docenti hanno visto le classi invase da Lim, proiettori
interattivi, pc, registri elettronici o tablet, senza riuscire a comprendere quale ruolo avrebbero dovuto
assumere, soprattutto di fronte a ragazzi tecnologicamente avanzati che li guardavano con grandi speranze e
aspettative. Per gli studenti si apre una grande opportunità: finalmente nessuno proibisce più di andare in
internet, di comunicare tramite chat, di prendere appunti in quaderni digitali o leggere libri elettronici.»
Dianora BARDI, La tecnologia da sola non fa scuola, “Il Sole 24 ORE. nòva” – 12 gennaio 2014
Passando dal tempo che ritorna al tempo che invecchia, dal tempo ciclico della natura regolato dal sigillo della
necessità al tempo progettuale della tecnica percorso dal desiderio e dall’intenzione dell’uomo, la storia
subisce un sussulto. Non più decadenza da una mitica età dell’oro, ma progresso verso un avvenire senza
75
meta. La progettualità tecnica, infatti, dice avanzamento ma non senso della storia. La contrazione tra
“recente passato” e “immediato futuro”, in cui si raccoglie il suo operare, non concede di scorgere fini ultimi,
ma solo progressi nell’ordine del proprio potenziamento. Null’altro, infatti, vuole la tecnica se non la propria
crescita, un semplice “sì” a se stessa. L’orizzonte si spoglia dei suoi confini. Inizio e fine non si congiungono più
come nel ciclo del tempo, e neppure si dilatano come nel senso del tempo. Le mitologie perdono la loro forza
persuasiva. Tecnica vuol dire, da subito, congedo dagli dèi.»
Umberto GALIMBERTI, Psiche e techne. L’uomo nell’età della tecnica, Feltrinelli, Milano 2002
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
L’Europa del 1914 e l’Europa del 2018: quali le differenze?
Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: forme istituzionali degli Stati
principali; stratificazione sociale; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di alleanze; rapporti fra gli Stati
europei; rapporti fra l’Europa e il resto del mondo
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono
fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma
sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo
in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le
periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso un deserto o un dormitorio, ma
ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il
termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa
urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?»
Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e
convinzioni al riguardo.
76
GRIGLIA VALUTAZIONE PRIMA PROVA - TIPOLOGIA A (analisi del testo)
CANDIDATA/O __________________________________________________________ MACROINDICATORI INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTI
Elaborato corretto, esposizione chiara, lessico vario 5
ed appropriato
Sporadici errori, esposizione chiara, lessico 4
Capacità di esprimersi complessivamente appropriato
(Punteggiatura
Competenze linguistiche Ortografia
Alcuni errori, esposizione abbastanza scorrevole, 3
Morfosintassi lessico talvolta ripetitivo 1-5
Proprietà lessicale) Molti errori, esposizione poco scorrevole, lessico 2
talvolta non appropriato
Gravi e diffusi errori, esposizione confusa, 1
vocabolario generico e non appropriato
Organicità Struttura
dell’elaborato in
Elaborato organico e coerente in tutti i passaggi 3
termini di consequenzialità Elaborato parzialmente organico 2 1-3
logica Elaborato disorganico 1
Sintesi chiara ed efficace; analisi testuale completa e 4
approfondita , nel rispetto di tutte le consegne
1-4 Sintesi chiara; analisi testuale completa ma generica 3
Comprensione ed analisi
Sintesi ed analisi del testo, nel in alcuni passaggi
rispetto delle linee guida Sintesi chiara; analisi testuale
incompleta, cui manchi 2
la trattazione di uno o due punti delle consegne
Sintesi incompleta o imprecisa; analisi testuale 1
incompleta cui manchi la trattazione di due o tre
punti delle consegne
Contestualizzazione ampia del brano proposto; 3
Contestualizzazione del brano collegamenti sempre pertinenti
Approfondimento proposto e collegamento con
altri testi e/o altri autori, nel
Contestualizzazione sintetica del brano proposto; 2 1 – 3
rispetto delle consegne collegamenti generici
Contestualizzazione parziale del brano proposto; 1
collegamenti non pertinenti o non sufficientemente
motivati
Valutazione complessiva Totale punteggio 15
77
GRIGLIA VALUTAZIONE PRIMA PROVA - TIPOLOGIA B ( saggio breve/articolo di giornale)
CANDIDATA/O __________________________________________________________ MACROINDICATORI INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTI
Elaborato corretto, esposizione chiara, lessico vario 5
ed appropriato
Sporadici errori, esposizione chiara, lessico 4
Capacità di esprimersi complessivamente appropriato
(Punteggiatura
Competenze linguistiche Ortografia
Alcuni errori, esposizione abbastanza scorrevole, 3
Morfosintassi lessico talvolta ripetitivo 1-5
Proprietà lessicale) Molti errori, esposizione poco scorrevole, lessico 2
talvolta non appropriato
Gravi e diffusi errori, esposizione confusa, 1
vocabolario generico e non appropriato
Elaborato organico e coerente in tutti i passaggi 4
Struttura
dell’elaborato in Elaborato nel complesso organico 3
Organicità termini di
consequenzialità 1-4
logica Elaborato parzialmente organico 2
Elaborato disorganico 1
Uso organizzato e consapevole delle fonti 3
Uso delle fonti Organizzazione e
correlazione Uso delle fonti non sempre organizzato 2 1-3
dei documenti forniti Uso molto parziale e disorganizzato delle fonti 1
Elaborato arricchito da alcune conoscenze personali 3
pertinenti e da interpretazione autonoma dei
78
Contributi personali, in contenuti 1 – 3
Originalità termini di conoscenze, 2
interpretazione dei contenuti
Elaborato arricchito da alcune conoscenze personali
ed impostazione pertinenti 1
Elaborato con sporadiche conoscenze personali
Valutazione complessiva Totale punteggio 15
GRIGLIA VALUTAZIONE PRIMA PROVA - TIPOLOGIA C/D (tema storico; tema di carattere generale)
CANDIDATA/O __________________________________________________________
MACROINDICATORI INDICATORI DESCRITTORI MISURATORI PUNTI
Elaborato corretto, esposizione chiara, lessico vario 5
ed appropriato
Sporadici errori, esposizione chiara, lessico 4
Capacità di esprimersi
complessivamente appropriato
Competenze linguistiche (Punteggiatura
Alcuni errori, esposizione abbastanza scorrevole, 3
Ortografia lessico talvolta ripetitivo 1-5
Morfosintassi
Proprietà lessicale) Molti errori, esposizione poco scorrevole, lessico 2
talvolta non appropriato
Gravi e diffusi errori, esposizione confusa, 1
vocabolario generico e non appropriato
Elaborato organico ed aderente alla traccia in tutti i 4
Struttura
dell’elaborato in
passaggi
3
Organicità termini di
consequenzialità Elaborato nel complesso organico ed aderente alla 1-4
79
logica traccia 2
Elaborato parzialmente organico ed aderente alla 1
traccia
Elaborato disorganico e non aderente alla traccia
Conoscenza dell’argomento e
Conoscenza esaustiva dell’argomento 3
Conoscenze completezza della trattazione
Conoscenza dell’argomento, non particolarmente 2 1-3
approfondita
1
Conoscenza lacunosa e parziale dell’argomento
Argomentazione efficace e rielaborazione critica 3
Originalità Rielaborazione personale e delle conoscenze
critica delle conoscenze
Rielaborazione personale delle conoscenze
2 1 – 3
Rielaborazione parziale delle conoscenze, 1
tendenzialmente giustapposte
Valutazione complessiva Totale punteggio 15
80
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
Anno scolastico 2017/2018
Materia: Diritto e legislazione turistica
Classe: VF
Alunno:
1) Il decreto legge e il decreto legislativo
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2) Il giudizio sulla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge
della Corte Costituzionale
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_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
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81
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_____________________________________________________________________
3) I principi che regolano l'attività amministrativa dello Stato
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_____________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
82
NOMBRE y APELLIDO ______________________________ Fecha ____________
5F
Prueba de español
1. Define el concepto de Terrorismo de Estado y explica cómo se aplicó durante la
dictadura en Argentina.
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____________________________________________________________________________
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____________________________________________________________________________
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____________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________
2. Describe brevemente los hechos históricos más importantes que ocurrieron entre el
1976-1983 en Argentina.
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____________________________________________________________________________
83
3. Explica este cuadro de Frida Kahlo y coméntalo a la luz de los acontecimientos
biográficos de la artista.
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84
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____________________________________________________________________________
85
Prova di geografia della classe 5F. Alunno:…………………………………………………data………………………….
Descrivi il modello “hub to spoke” e “point to point”nel trasporto aereo, evidenziandone le differenze.
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Descrivi il modello di “turismo dolce” del Bhutan.
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Descrivi i problemi post grandi eventi che affliggono il Brasile.
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86
NAME……………………………………………………V F DATE………………………
ENGLISH TEST
1. What does the name British Isles refer to ? Explain in detail what the British isles are
politically and geographically also listing the names of the islands.
2. Talk about Scotland and its attractions.
87
3. Give information about how to get to and around London and talk about its modern
and contemporary attractions.
88
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
Anno scolastico 2017/2018
Materia: Diritto e legislazione turistica
Classe: VF
Alunno:
1) La formazione del Governo
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_______________________________________________________________________________________________
2) L’uscita temporanea dei beni culturali dal territorio nazionale
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89
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_____________________________________________________________________
3) Il ruolo dell’ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) nella promozione del turismo
nazionale
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90
Simulazione terza prova di geografia classe 5F Alunno:………………………………………….data…………………
Descrivi le risorse turistiche dell’Egitto.
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Descrivi come la crisi della “Primavera araba” abbia influenzato il turismo nella zona del Nord Africa.
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Descrivi le caratteristiche della cultura indiana (società, religioni, artigianato, folklore).
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NOMBRE y APELLIDO ______________________________ Fecha ____________ 5F Prueba de español - TERZA PROVA 1. A partir de lasobras de Goya “Los desastres de la Guerra”, explica los diferentes roles
de la mujer en los grabados. Motiva tus respuestas con ejemplos. ____________________________________________________________________________
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2. Indica las etapas fundamentales desde la guerra de Independencia hasta el Desastre del 98.
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3. Quiero recorrer el norte de España: preséntame brevemente las regiones que podría
visitar y por cada una indica un lugar de mayor interés explicando tu motivación .
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NOMBRE y APELLIDO ______________________________ Fecha ____________ 5F Prueba de español - TERZA PROVA 1. A partir de las obras de Goya “Los desastres de la Guerra”, explica los diferentes a)
roles de la mujer en los grabados. b) Motiva tus respuestas con ejemplos.
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2. Indica las etapas fundamentales desde la guerra de Independencia hasta el Desastre del 98.
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3. Quiero recorrer el norte de España: a) preséntame brevemente las regiones que podría
visitar y b) por cada una indica un lugar de mayor interés explicando c) tu motivación .
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NOME Data:
COGNOME
Classe 5 F Tur.
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Arte e territorio
Simulazione III ^ prova
a. s. 2017-‘18
Identifica l’opera e l’autore che l’ha scolpita.
Analizza l’opera sottolineando gli elementi
caratteristici del Barocco.
Esponi in un testo di massimo 10 righe.
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VOTO
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Identifica l’opera e l’autore
che l’ha scolpita. Esamina
l’opera soffermandoti su come
i simboli vengano usati per
celebrare il personaggio.
Testo di massimo 10 righe.
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Identifica l’opera e l’autore che l’ha dipinta.
Esamina il dipinto sottolineando gli elementi
caratteristici dell’Impressionismo in un
testo di 10 righe.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA
INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO
Conoscenze Completo e rigoroso 8
Completo 7
Quasi completo 6
Parziale ma preciso 5
Parziale 4
Carente 3
Gravemente insufficiente 2
Nullo 1
Totale conoscenze
Capacità Sa cogliere i problemi e
organizza i contenuti dello studio
in modo coerente e adeguato
4
Sa cogliere i problemi e
organizza i contenuti dello
studio in modo adeguato
3
Si limita ad elencare
correttamente le conoscenze
assimilate
2
Elenca in modo inadeguato le
conoscenze assimilate
1
Totale capacità
Competenze Si esprime in modo chiaro e
corretto usando la terminologia
specifica
3
99
Si esprime in modo
sufficientemente corretto e
chiaro
2
Non si esprime in modo
corretto
1
Totale competenze
Totale
SIMULAZIONE SECONDA PROVA D’ESAME
Anno scolastico 2017/2018
Tema di: LINGUA INGLESE
PART 1: Reading Comprehension
Harry Eyres Explains Why Europe is His Delight
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For a while we used to go on family holidays to the French Basque country, and I sensed I was
entering a different world – a real equivalent of the Narnias I had inhabited as a younger child –
dense and rich with distinctive local styles, customs, speech, culture. There was the architecture
of red-beamed broad-roofed houses with overhanging eaves; there was an ancient, bizarre
language – we went to church on Sundays mostly to hear the fervent earthy sound of the litany
sung in Basque; there were local sports, especially pelota, a little like the fives I was playing at
school; above all there was food of a magnificence I had never encountered. I was utterly seduced
by the sweet musky ripeness of the orange-fleshed Charentais melons and the sheer size of the
langoustines.
If this was Europe I was all for it. Europe seemed to mean a wonderful expansion of identity,
possibility and sensuous delight. The sea and the sun were warmer here; people were warmer too,
or better at conveying warmth. A few minutes after I set foot for the very first time on the
Continent (as it was still quaintly called in the England of my youth), at Fiumicino airport in
Rome, a kindly Italian patted me on the head and called me “bambino”.
Quite a bit later I went to live on the Continent for longer stretches. I spent part of my gap year in
a freezing grey Paris, stalking the Impressionists in the Jeu de Paume, saving up money for
indulgent pâtisseries such as the plump-nun-shaped religieuses au chocolat, gathering to taste and
drink wines with friends at the weekends in a high-ceilinged flat on the Ile St Louis.
More transformatively, I decamped to Barcelona in my twenties, wanting to escape my
background, my class, my stiffness and rigidity: the inhibitions of England. The welcome and the
kindness saved my life, or at least unfroze me. Of course easy Spanish clichés were quickly
dispelled. According to many of my new friends, this was not Spain at all but a separate European
nation with again its own language, poetry, culture – and excellent business sense – called
Catalunya. I learned of a harsh history of oppression shot through with moments of great creative
freedom and spontaneity. England seemed quite tranquil but rather dull by comparison.
If the Amazon, the Barrier Reef and the Rift Valley are world centres of biodiversity, Europe is
surely still one of the world hotspots of cultural diversity. The Babelian confusion of languages is
both a blessing and a curse. But the lazy Anglo-Saxon attitude of not bothering with other
tongues limits all sorts of encounters, from the casual to the profound. Monoglot English-
speakers’ ignorance of the literature and thought (especially, because music and visual art are
more universal) of non-English-speaking Europe is still astonishing. How many of us in England
had heard of the French-Jewish writer Patrick Modiano until he won the Nobel Prize last year?
FedericoGarcíaLorcawasjustoneofagreatconstellationofpoetsknownasthegeneracióndel 27. Have we read a single verse by any of the others?
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This is still a continent of startling diversity, differentiated and divided. The north-south divide
has been exacerbated by the debt crisis and its aftermath, with terrible levels of unemployment in
Spain and at least one of the horsemen of the apocalypse, malnutrition, raising his head again in
Greece. The culture (…) of many parts of eastern Europe and the Baltic states remains,
lamentably, little known.
This column will explore and celebrate that diversity, as a way of calling across the divides.
Another gulf I want to bridge is that between high and low culture. The careful “education” of a
barrel of amontillado in Sanlúcar de Barrameda is considered as noteworthy here as the public
pronouncements of a weighty German philosopher such as Jürgen Habermas. The greatest of all
the arts is the art of living. Here Europe for all its travails has always offered unparalleled riches,
from the stately café culture of Vienna to the human sense of time experienced in Naples. A
prodigal returning to my own land, I now even appreciate the peace and tepid beer of the English
pub.
(702 words)
By HARRYEYRES
From www.newsweek.com, April 13,2015
Answer the following questions using your own words.
1. What does the author remember of the French Basque country where he spent many of his familyholidays?
2. As a child, what were the author’s impressions ofEurope?
3. What features of Paris does the writer remember?
4. What impact did the writer’s stay in Spain have onhim?
5. According to the writer’s friends, in what ways is Catalunya different from the rest ofSpain?
6. Explain why he says that the great variety of languages spoken in Europe is both “a blessing and a curse” (line32).
7. The author writes about a “divided” continent. What kind of divides does hemention?
8. What does the writer mean when he mentions the “human sense of time experienced in Naples” (line50)?
9. What has the author’s love for the diversity of Europe taught him to appreciate in his own homeland?
10. Now have a look at the “heading”. Explain why Harry Eyres considers Europe “his delight
102
PART 2: Writing
Choose one of the following questions.
Number your answer clearly to show which question you have attempted.
Either
1. Write a website article to advertise a 10-day tour across Europe for overseas
visitors. Remember to use suitable promotional language and to add a detailed
itinerary. You are free to choose the destinations mentioned in the passage or
others based on your readings or experiencesabroad.
Or
You work for a tour operator. Write a circular letter to promote a new 10-day tour across Europe
for overseas visitors. Remember to highlight both “low culture” (art of living, lifestyles, cuisine,
festivals etc) and “high culture” (art, literature, history etc) and to add a brochure in which all the
details aregiven.