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LASCIATECI PULITI! Programma di prevenzione dell’abitudine al fumo per i ragazzi della scuola media inferiore Guida didattica per gli insegnanti

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LASCIATECI PULITI!

Programma di prevenzione dell’abitudine al fumo

per i ragazzi della scuola media inferiore

Guida didattica per gli insegnanti

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INDICE

Linee programmatiche per la prevenzione del tabagismo nelle scuole pag. 5 Lasciateci Puliti! 10 Sguardo complessivo sul programma 15 Questionario d’ingresso 16 Lezione n. 1 – Come mai si comincia a fumare? 18 Schede di lavoro A. Le conseguenze del fumo 22 B. Perché le persone iniziano a fumare? 22 C. Le interviste agli adulti 23 Lezione n. 2 – Cosa posso fare io? 24 Schede di lavoro A. Situazioni di inizio al fumo 27 B. Lavoro di gruppo: fumare perché 28 C. Quanti sono i fumatori 29 D. Il numero dei fumatori 30 Lezione n. 3 – Il cuore del problema 31 Schede di lavoro A. Le pressioni esercitate dai coetanei 34 B. Le storie modello 35 C. Il bello del fumo 36 D. Esiste il bello del fumo? 37 E. Linee guida per la preparazione di una scenetta 38 Lezione n. 4 – Imparare a dire: No, grazie! 39 Schede di lavoro A. Scheda di osservazione delle scenette 42 B. Interviste ai genitori 43 Lezione n. 5 – Siamo diventati più liberi di scegliere? 44 Schede di lavoro A. Un messaggio pubblicitario “antifumo” 47 Valutazione del programma Questionario finale per gli studenti 49 Scheda di valutazione e di gradimento per gli insegnanti 50 Allegati A. Esempio di lettera ai genitori 52 B. Scheda informativa sul fumo di sigaretta 53

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LINEE PROGRAMMATICHE PER LA PREVENZIONE DEL TABAGISMO NELLE SCUOLE

La stesura di un documento sulle linee programmatiche generali per la corretta definizione di un

progetto di prevenzione primaria dell’abitudine al fumo di sigaretta nella scuola richiede alcune

considerazioni preliminari.

a) In primo luogo occorre caratterizzare la natura del problema, precisare quali sono i destinatari di

un discorso di prevenzione e stabilire degli obiettivi primari.

b) In secondo luogo è necessario fissare i rapporti fra gli interventi sul tabagismo e le altre attività

d’educazione alla salute a scuola.

c) In terzo luogo è richiesta una ridefinizione dei concetti di “salute” (1) e di “dipendenza” (2) che nel

corso degli anni hanno modificato le loro connotazioni semantiche.

Un lavoro comune di stesura di linee programmatiche non può che comprendere tutti gli aspetti

sopracitati che costituiscono il nucleo fondamentale di ogni rigoroso intervento di prevenzione

primaria.

Cominciamo, dunque, dalla caratterizzazione del problema che intendiamo affrontare. La diffusione

del fumo di sigaretta, soprattutto fra le donne e fra i ragazzi in giovane età, presso i quali l’abitudine è

in aumento, ha assunto la dimensione di una tematica di carattere sociale oltre che sanitario.

Il fumo di sigaretta è responsabile del 90% dei tumori del polmone ed è un cofattore di importanza

primaria nell’insorgenza delle patologie cardio-vascolari. E’ dunque innegabile che molti interventi di

prevenzione siano stati sollecitati dalle gravi conseguenze che il tabagismo può provocare sullo stato

di salute fisica della persona. Tuttavia, poiché il nostro obiettivo è scoraggiare gli studenti ad

avvicinarsi a questa pericolosa abitudine voluttuaria e formare gli insegnanti affinché acquisiscano le

competenze necessarie all’impostazione corretta di un programma educativo che si prefigga di

modificare dei comportamenti, abbiamo ritenuto opportuno considerare il fumo di sigaretta come una

particolare forma di “dipendenza” e concentrarci sulle componenti psicologiche che condizionano e

determinano il percorso di curiosità e attrazione dei ragazzi verso il fumo. I nostri interlocutori sono i

giovani che frequentano le scuole dell’obbligo e gli insegnanti. Ai primi vogliamo che sia garantito un

programma di formazione che li conduca a scegliere e che li educhi ad essere consapevoli e

responsabili delle conseguenze che ogni scelta comporta.

Ai secondi offriamo una metodologia per la trattazione a scuola di problematiche che vanno al di là

dell’area sanitaria. Ogni insegnante, acquisite le competenze fondamentali, avrà la sicurezza di

operare all’interno di un contesto solidale con linee programmatiche ed obiettivi comuni.

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Le finalità di questa guida, che ne giustificano l’impostazione ed il rigore metodologico, riguardano in

modo prioritario la necessità di allontanare i giovani dal fumo rendendoli consapevoli non solo dei

rischi connessi a questa abitudine, ma soprattutto della dipendenza che si stabilisce fra fumatori e

sigaretta.

L’altra finalità è rendere gli insegnanti competenti riguardo alle relazioni tra i diversi aspetti di

educazione sanitaria: “Educare per orientare e orientare per imparare a scegliere” dovrebbero

diventare i nuclei fondamentali per articolare ogni intervento di prevenzione.

Condividiamo con la scuola (3) la necessità di non suddividere in settori diversi la programmazione di

interventi preventivi, costringendo gli studenti a dover fronteggiare, di volta in volta, il problema del

fumo, della corretta alimentazione, dell’uso di droghe, dell’abuso di alcool, di tematiche di educazione

sessuale o di difesa dell’AIDS condotti spesso usando un’impostazione eterogenea. La scuola

dovrebbe invece insegnare a scegliere, favorendo quei processi di crescita che inducono e

promuovono la capacità di prendere delle decisioni e la consapevolezza di un’insostituibile libertà che

ogni scelta comporta. Queste considerazioni sono sufficienti a chiarire perché l’Educazione alla Salute

non possa essere considerata una materia di insegnamento, una disciplina scolastica: educare

correttamente alla salute significa insegnare un metodo per conoscere, interpretare, valutare e

scegliere. Se il ruolo specifico della prevenzione è diffondere ed incrementare il ricorso alle strategie

per evitare determinate malattie, il ruolo di una prevenzione attuale ed autentica può riguardare la

diffusione di una cultura che stimoli e renda auspicabile l’introduzione di modificazioni degli stili di vita

a rischio. Gli stili di vita a rischio potrebbero diventare un’abitudine pericolosa ed indesiderata: in

questa prospettiva fare prevenzione non significa rinunciare, ridurre le proprie possibilità, ma acquisire

consapevolezza, coerenza e libertà.

“Salute ” non significa più, o non solo, non soffrire di malattie ma significa più propriamente avere

raggiunto un equilibrio tra benessere fisico, psichico e sociale. Salute significa anche capacità di

adattamento, ossia capacità di promuovere le modificazioni del sé e delle proprie abitudini in modo da

trovarsi in sintonia con l’ambiente. Lo stato di salute è il raggiungimento delle proprie potenzialità

fisiche, psicologiche, intellettuali, motivazionali, relazionali.

La salute non è un concetto statico, è un processo dinamico che rende ogni persona protagonista e

responsabile delle caratteristiche individuali e delle fragilità, delle motivazioni e dei rischi, dei diritti e

dei doveri. Per questo l’Educazione alla Salute dovrebbe essere non lo scopo, ma il fondamento

stesso di ogni materia di insegnamento.

La scuola ha come compito primario la trasmissione di una cultura di libertà . Le situazioni di

dipendenza, si oppongono alle libertà, perché costituiscono delle forme di sostituzione vincolanti e

non movibili. La situazione di “dipendenza” in quanto tale non è mai espressione di una scelta; è

invece una necessità, l’ultima tappa di un processo obbligatorio. Educare alla salute significa mettere

in atto le strategie che rendono i ragazzi consapevoli delle conseguenze che può comportare non una

“scelta sbagliata”, ma “l’incapacità della scelta”.

Rinunciando ad una decisione, l’individuo è in balia delle opportunità e comincia la prima tappa di un

cammino che può condurre alla dipendenza. Queste considerazioni preliminari costituiscono il

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contesto culturale in cui s’iscrivono i principi che hanno ispirato le linee programmatiche di un progetto

di prevenzione primaria nei confronti del tabagismo.

L’attività educativa , in sintonia con le riflessioni sopracitate, deve sviluppare i seguenti punti:

1) Come si arriva all’abitudine al fumo.

L’indagine, la discussione e il confronto sulle motivazioni individuali e le pressioni sociali che inducono

i ragazzi a provare la sigaretta, dovrebbe favorire la consapevolezza dell’occasionalità e della

caratteristica di “non scelta” del gesto. Si accende la prima sigaretta per curiosità, per desiderio di

imitazione o di sentirsi grandi, per appartenere ad un gruppo o per acquistare sicurezza e fascino. La

prima sigaretta non rappresenta una presa di decisione, ma la sospensione del giudizio per

assecondare la considerazione degli altri, la voglia di compiacere o di mostrare un aspetto particolare

di sé.

2) Quali sono le caratteristiche del fumatore, del non fumatore, dell’ex fumatore.

L’approfondimento delle conoscenze sulle tre situazioni consentirà ai ragazzi di chiarire quanto

l’abitudine al fumo non rappresenti una trasgressione, una libertà, ma una forma di schiavitù e di

dipendenza. Le testimonianze degli ex fumatori non potranno che confermare tale stato evidenziando

le difficoltà da loro incontrate smettendo di fumare. D’altro canto chi non fuma non s’impoverisce, non

sostituisce (4), ma è semplicemente più libero.

3) Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del fumo di sigarette.

L’analisi consentirà, anche attraverso il confronto con situazioni di stimolo, di analizzare il mondo del

fumatore, di capire quanto poco rilevante sia il “piacere” provocato dalla sigaretta rispetto ad altre

motivazioni che riaffermano l’abitudine di precisarne il carattere di dipendenza.

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I tre punti sopracitati sviluppabili utilizzando la proposta qui riportata o usando strumenti che gli

insegnanti ritengano più opportuni, rappresentano i nodi fondamentali di un intervento di prevenzione

primaria che, in conclusione, esprime questi convincimenti:

- Il fumo di sigaretta rappresenta una forma semplice ed estremamente diffusa di dipendenza

che si annuncia come un momento di sospensione della scelta e si afferma come gesto sostitutivo

che soddisfa di volta in volta bisogni di identità, di auto affermazione, di sicurezza, di

concentrazione, di rilassamento, di appartenenza ad un gruppo, di autotomia e di divertimento.

- Il fumare tabacco è un aspetto dell’Educazione alla salute e va dunque ricondotto alle

caratteristiche generali di ogni percorso educativo: determinare la capacità di prendere decisioni,

la consapevolezza della libertà e dei rischi della scelta è compito primario di ogni progetto

finalizzato.

- Gli aspetti nocivi del fumo di sigaretta sulla salute fisica dell’uomo possono costituire un rinforzo,

ma non il punto di inizio né il cardine di un interven to di prevenzione primaria nella scuola.

Un ragazzo si avvicina alla sigaretta indipendentemente dalla conoscenza dei danni che da tale

dipendenza nel tempo può ricevere e dunque ogni intervento preventivo deve essere articolato in

funzione di altri principi.

- Lo stato di “salute” cioè il pieno raggiungimento delle proprie potenzialità , dovrebbe diventare

il motivo di ispirazione di tutti i percorsi educativi nell’ambito dei quali i concetti di prevenzione,

scelta consapevole, dipendenza, salute, potrebbero trovare un’adeguata e approfondita

caratterizzazione.

(1) SALUTE: si definisce come stato di salute dell’individuo la condizione di equilibrio tra assenza di patologie conclamate, benessere psicologico e benessere fisico ottenuti anche attraverso l’osservazione di determinate regole comportamentali e preventive. Lo stato di salute si esprime altresì attraverso l’interazione dinamica fra l’individuo e il suo ambiente affettivo, sociale e relazionale (O.M.S 1990)

(2) DIPENDENZA: con riferimento alle definizioni te cniche fornite dal linguaggio psicologico s’intende per dipendenza la modalità relazionale in cui un soggetto si rivolge continuamente agli altri per essere aiutato, guidat o, sostenuto. L’individuo dipendente, avendo scarsa fiducia in se stesso, fonda la propri a autostima sull’approvazione e la rassicurazione altrui. Lo sviluppo della personalit à normale avviene attraverso un passaggio dalla situazione di dipendenza biologica e psicologica tipica dell’infanzia, ai processi di “individuazione” e “separazione” che in tervengono nell’adolescenza. In questo caso i movimenti di “individuazione” (presa di cosc ienza della propria identità e costruzione di un’adeguata immagine di sé) e “separ azione” (conseguimento di autonomia rispetto ai modelli familiari) sono ostacolati da f attori di diversa natura interni o esterni alla persona stessa. E’ qui che l’individuo può entrare in una situazione di dipendenza, intesa come interazione complessa fra la persona e l’assun zione di una determinata sostanza definita psicoattiva. Nella caratterizzazione dell’ interazione intervengono aspetti riguardanti la natura della sostanza assunta, le circostanze de ll’assunzione, la tipologia della personalità, la particolarità della situazione del soggetto, le implicazioni sociali e culturali. Nel determinare l’inizio del consumo di sostanze in grado di indurre dipendenza sono predominanti i fattori sociali: disponibilità e acc ettabilità della sostanza assunta, sostegno di un gruppo di appartenenza, sollecitazioni cultur ali. Tra i fattori individuali è stato suggerito che una personalità di base incline alla gratificazione immediata possa

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predisporre alla disponibilità iniziale. Il consumo continuativo di una sostanza in grado di provocare dipendenza è influenzato dagli stessi fat tori e facilitato dalle esperienze piacevoli derivate dalla sua assunzione e dalla sempre maggio re identificazione con altre persone nelle stesse condizioni, insieme al mancato riconos cimento di alternative ritenute più gratificanti.

(3) Legge 26 giugno 1990, n° 162.

(4) SOSTITUZIONE: la situazione di dipendenza si es prime per taluni aspetti con il meccanismo psicologico della sostituzione. Per sostituzione s’ intende quel movimento psicologico per effetto del quale l’assunzione di una sostanza è in grado di facilitare o “sostituire” alcuni atteggiamenti psicologici, comportamentali e/o rela zionali. La sostanza contribuisce o determina sicurezza, aggressività, euforia, rilassa tezza, carica individuale, sensazione di benessere, a seconda delle circostanze dell’assunzi one, delle caratteristiche della sostanza e della personalità.

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LASCIATECI PULITI!

Un programma di prevenzione dell’abitudine al fumo per gli studenti della scuola Media Inferiore

progettato dall’Università di Waterloo in collaborazione con il Ministero dalla Sanità Canadese, con la

Società Cardiologica per la prevenzione della patologia cardiovascolare e l’Istituto Nazionale degli

U.S.A. per la lotta al cancro.

La guida del programma canadese è stata liberamente tradotta e utilizzata in Lombardia dal Servizio

di Medicina di Base dell’USL di Rozzano (Mi) con la consulenza del Dr. Fabio Focarile, che ha

condotto lo studio e ne ha dimostrato l’efficacia anche in Italia.

In Emilia-Romagna sono state condotte due esperienze di applicazione: la prima da parte del Gruppo

Romagnolo per l’educazione alla salute oncologica promosso dall’Istituto Oncologico Romagnolo in

collaborazione con le aziende USL della Romagna (Ravenna, Forlì, Cesena, Rimini); la seconda

dall’Azienda USL di Ferrara nell’ambito dell’iniziativa “Ferrara Città Sana-Provincia senza fumo”

realizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale (progetto “Città Sane” dell’O.M.S.), ed

Enti e Istituzioni locali

La versione attuale della guida è stata elaborata dal Gruppo tecnico per la “Prevenzione dell’abitudine

al fumo tra gli studenti della scuola dell’obbligo” istituito nell'ambito del Progetto "Tabagismo" della

Regione Emilia-Romagna .Hanno collaborato: Maurizio Laezza (coordinatore), Patrizia Beltrami,

Sandra Bosi, Stefano Brunello, Maria Colucci, Giorgio Gasperetti, Fiorello Ghiretti, Giuliano Giucastro,

Annamaria Ferrari, Mirella Flamigni, Franca Gentilini, Agnese Girotti, Maurizio Mazza, Pierina Melella,

Claudia Monti, Morena Morelli, Germana Piancastelli, Ermanno Rondini, Ivana Stefanelli, Stefania

Turchi.

CARATTERISTICHE DEL PROGRAMMA

La Guida consiste in cinque lezioni, gestite dagli insegnanti per le classi dei ragazzi preferibilmente di

seconda media; gli insegnanti saranno preparati nel corso di incontri di formazione con gli operatori

del Gruppo di lavoro che coordina l'intervento, potendo così verificare i problemi connessi alla

realizzazione delle varie lezioni.

Ai fini dell'efficacia dell'intervento è essenziale una convinta adesione dell'insegnante sia in termini di

contenuti sia di metodologia, anche se questo non implica che l'insegnante debba essere

necessariamente un non fumatore (il programma è stato preparato per essere realizzato sia da

insegnanti fumatori sia non fumatori).

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Il programma si propone di aiutare i ragazzi a comprendere il complesso di fattori ambientali e

personali che inducono le persone a fumare ed a sviluppare le conoscenze e le capacità necessarie

per identificarle e reagire positivamente.

L'argomento principale trattato nella guida non è costituito dagli effetti del fumo sulla salute, ma è

costituito dalle pressioni sociali che spingono a iniziare a fumare, individuabili nel gruppo di coetanei,

nei modelli familiari e nell'offerta sociale (informazione, pubblicità).

Le informazioni riguardanti il fumo e i suoi effetti hanno un posto limitato nel progetto, ma devono

essere complete e scientificamente corrette: per questo il gruppo di lavoro mette a disposizione

materiale informativo.

Nel corso delle cinque lezioni sono presentati modi per insegnare la capacità di far fronte alle

pressioni sociali e di comportarsi da non fumatore anche in situazioni in cui ciò è difficile, modi per

rinforzare le difese individuali, simulando, anche attraverso la rappresentazione di scenette, situazioni

reali e frequenti, discutendo scelte alternative e il rispetto di sé e della propria opinione.

L'obiettivo formativo finale è quello di aiutare i ragazzi a sviluppare comportamenti adeguati per

resistere alle influenze, per saper essere non fumatori e per stimolare, infine, gli altri ragazzi a non

fumare.

Un aspetto molto importante dell'intervento educativo è valorizzare l'immagine del non fumatore

evitando il più possibile comunicazioni negative. Il non-fumare deve essere presentato come un

attributo desiderabile, brillante, invidiabile, da persona matura, mettendone in evidenza gli aspetti

positivi: mantenimento della forma fisica, maggiore rendimento sportivo, fattori estetici (bellezza,

aspetto sano e fresco), igiene personale e stile di vita salutare, libertà (in opposizione alla dipendenza

del fumatore), amicizia, rispetto per gli altri (colleghi, membri della famiglia, bambini, compagni di

viaggio), fattori ecologici (aria aperta, ambiente pulito, inquinamento), fattori economici (risparmio del

proprio denaro, usi alternativi di risorse agricole nei Paesi poveri per la produzione di cibo).

Bisogna anche sfatare il mito secondo cui la maggioranza delle persone fumano: molti adolescenti

cominciano a fumare "perché tutti fumano".

Per ottenere un'efficacia ottimale dell'utilizzo de lla guida si consiglia di seguire le seguenti

indicazioni:

- È importante utilizzare tutte le lezioni e completarle nell'arco di due mesi : con ciò non

s’intende l'applicazione rigida e puntuale di tutte le istruzioni, ma l'opportunità di trattare tutti gli

spunti principali. Si consiglia di svolgere una lezione a settimana; dalle esperienze già realizzate la

durata media di ogni lezione è di circa 2 ore

- Per quanto riguarda gli aspetti scientifici a proposito dei danni del fumo sugli apparati

respiratorio e circolatorio, che sono una parte marginale del progetto educativo, si consiglia che

vengano affrontati dall’insegnante di scienze nel momento in cui tratta, come da programma

scolastico, queste tematiche, preferibilmente dopo lo svolgimento del programma stesso.

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- È fondamentale che aderiscano più insegnanti per una stessa classe e che i vari insegnanti si

avvicendino, in particolare, quello di scienze, lettere ed educazione artistica. Per questo motivo il

progetto verrà proposto al collegio docenti all'inizio di ogni anno scolastico. Gli insegnanti

interessati dovranno compilare la scheda di adesione fornita dal gruppo di lavoro.

- I destinatari sono gli alunni di seconda media che andranno stimolati a partecipare attivamente

con discussioni, rappresentazioni mimiche, interviste, attività grafiche, posters e a raccontare le

loro esperienze personali e quelle che i loro amici hanno avuto con le sigarette.

- L'attività di gruppo è essenziale : i gruppi saranno costituiti da 5-6 studenti con un capogruppo

eletto dai compagni e desideroso di svolgere i seguenti compiti:

-seguire le direttive

-aiutare il gruppo a completare i lavori assegnati

-presentare al resto della classe il lavoro svolto in gruppo.

- La cartellina dello studente : ogni studente potrà decorarla ed inserirvi fogli con slogans contro il

fumo.

- Molto importante è il coinvolgimento della famiglia che ha un ruolo determinante

nell'acquisizione dell'abitudine al fumo. I genitori andranno informati del progetto tramite una

lettera e soprattutto saranno coinvolti in una intervista alla quale dovranno contribuire attivamente.

- Prima di iniziare il programma agli alunni verrà somministrato un questionario per valutare il

loro atteggiamento nei confronti del fumo. Il questionario dovrà essere anonimo per garantire la

veridicità delle risposte e andrà consegnato ai responsabili del progetto che elaboreranno i dati e li

faranno riavere alle scuole in tempi brevi.

- Al termine della terza media le abitudini e l'atteggiamento nei confronti del fumo verranno

rivalutati tramite lo stesso questionario che verrà riproposto ai ragazzi che hanno svolto il

progetto. E' importante prevedere e programmare questa attività per il mese di maggio.

- L'organizzazione delle lezioni : la lezione è stata suddivisa in sezioni (parte prima, seconda,

ecc.). Per ogni lezione sono indicati:

-finalità

-obiettivi

-materiale richiesto

-contenuti principali

-metodo.

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CONTENUTI PRINCIPALI

METODO

Questa colonna elenca i contenuti principali della lezione

Questa colonna presenta le strategie che dovrebbero essere usate per aiutare gli studenti ad acquisire ciò che si desidera far loro capire.

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SGUARDO COMPLESSIVO SUL PROGRAMMA

LEZIONE N° 1 " C O M E M A I S I C O M I N C I A A F U M A R E ? " I ragazzi mettono in comune le opinioni e le esperienze che hanno nei confronti del fumo e vengono aiutati ad identificare le ragioni per le quali i giovani cominciano a fumare.

LEZIONE N° 2 " C O S A P O S S O F A R E I O ? " Gli studenti discuteranno le loro interviste sul fumo fatte a persone adulte; valuteranno in previsione la percentuale di fumatori nei diversi gruppi di età e impareranno che fumare non è statisticamente il comportamento più diffuso per la loro età. Ci sarà anche una discussione sulle situazioni di pressione in generale, sulla pressione esercitata dai coetanei e sulle strategie di rifiuto.

LEZIONE N° 3 " I L C U O R E D E L P R O B L E M A ” Gli studenti impareranno a riconoscere i tre tipi di influenze esercitate dai coetanei, i messaggi persuasivi che potrebbero spingere a fumare e discuteranno sulle possibili argomentazioni contrarie. Si inizierà la preparazione di alcune scenette in cui verranno rappresentati i tipi di pressione esercitata dai coetanei e le tecniche di rifiuto.

LEZIONE N° 4 " I M P A R A R E A D I R E : N O , G R A Z I E ! " Gli studenti presenteranno le scenette alla classe e spiegheranno le varie tecniche di rifiuto utilizzate nelle diverse situazioni.

LEZIONE N° 5 " S I A M O D I V E N T A T I P I Ù L I B E R I D I S C E G L I E R E ? ”

Gli studenti discuteranno le loro interviste fatte ai genitori; impareranno come comportarsi con le pressioni che spingono a fumare esercitate dall'interno della famiglia e come analizzare e quindi rifiutare la pubblicità delle sigarette. Gli alunni prepareranno un progetto pubblicitario "antifumo".

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QUESTIONARIO D'INGRESSO Questo questionario rimarrà anonimo, rispondi senza paure. Ricorda: solo le domande con asterisco possono avere più di una risposta. 1 – Quanti abitano nella tua casa? n°____ 2 - Quanti di loro fumano sigarette? n°____ 3 - Prova a pensare ai tuoi 5 migliori amici o amiche. Che tu sappia, quanti di loro fumano sigarette? � uno � due � tre � quattro � cinque � nessuno 4 - ° Fra i luoghi che frequenti nel tuo tempo libe ro, dove trovi più coetanei che fumano? �1 sala giochi �4 parrocchia �2 gruppi sportivi �5 bar

�3 gruppi organizzati (centri giovanili, scout ...) �6 scuola 5 - Alla tua età quante sigarette si possono fumare? (una sola risposta) �1 una alla settimana �2 una al giorno �3 è meglio non fumare 6 - Hai mai provato a fumare? (una sola risposta) �1 no, neppure una boccata �2 si, ho provato qualche boccata �3 si, ho provato a fumare ma ora non fumo �4 si, ho già provato a fumare ed ora fumo 7 - Se hai già fumato, ti ricordi quando hai fumato la prima sigaretta? (una sola risposta) �1 negli ultimi trenta giorni �2 più di trenta giorni fa �3 non ho mai fumato in vita mia �4 non ricordo 8 - Nel mese scorso hai fumato? (una sola risposta) �1 no �2 si �3 non ricordo 9 - Se hai fumato nel mese scorso, quanto hai fumato? (una sola risposta) �1 non ho mai fumato nell'ultimo mese �2 meno di una sigaretta alla settimana �3 una o due sigarette alla settimana �4 più di sei sigarette alla settimana, ma non tutti i giorni �5 tutti i giorni,almeno una sigaretta al giorno 10 - Se hai già fumato, ti ricordi che età avevi quando hai fumato la prima sigaretta? Anni ______ mesi______

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11- Secondo te chi fuma lo fa per: �1 scaricare le tensioni �2 sentirsi più grande e sicuro �3 essere come gli amici �4 essere come gli adulti che ammira �5 altro………………………………

12- Quanto ritieni nocivo il fumo di tabacco? per nulla molto Per la popolazione

1 2 3 4 5 Per i giovani

1 2 3 4 5 Per i tuoi amici

1 2 3 4 5 Per te stesso

1 2 3 4 5 13 - Pensi che fumare sigarette sia pericoloso per la salute: (una sola risposta) �1 se si fumano 1-2 sigarette al giorno �2 se si fumano più di 5 sigarette al giorno �3 se si fuma più di un pacchetto al giorno �4 non penso che sia pericoloso per la salute 14) Che cosa pensi delle seguente affermazioni? completamente abbastanza non del tutto per niente ____________________________d’accordo______d’accordo______d’accordo______d’accordo 14.1 fumare dà piacere �1 �2 �3 �4 _____________________________________________________________________________ 14.2 I genitori non dovrebbero permettere ai loro figli di fumare �1 �2 �3 �4 _____________________________________________________________________________ 14.3 A scuola non si dovrebbe fumare �1 �2 �3 �4 _____________________________________________________________________________ 14.4 Quando si fuma ci si sente adulti �1 �2 �3 �4 _____________________________________________________________________________ 15) Se un tuo amico oggi ti offrisse una sigaretta, tu come ti comporteresti ?

�1 sicuramente la rifiuterei �2 probabilmente la rifiuterei �3 non lo so �4 probabilmente l’accetterei �5 sicuramente l’accetterei

Sesso: �1 M �2 F Anno di nascita _________ Classe__________ Sez._________ Grazie per la collaborazione

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L EZIONE N° 1 "C OME MAI SI COMINCIA A FUMARE ?"

Finalità Gli scopi di questa lezione sono: conoscere le opinioni e le esperienze che i ragazzi hanno nei confronti del fumo e identificare le ragioni per cui si inizia a fumare, valorizzare il concetto di salute come bene prezioso. Obiettivi

I ragazzi verranno facilitati a: 1 – esprimere le loro idee rispetto al fumo 2 – identificare le ragioni per cui si inizia a fumare 3 – chiarire le loro opinioni sul fumo

Metodo:

- lavoro in classe a piccoli gruppi e collettivo - lavoro a casa Materiali Schede di lavoro A Le conseguenze del fumo

B Perché le persone iniziano a fumare? C Le interviste agli adulti.

FASI DI LAVORO I Parte : presentare il programma ai ragazzi e coinvolgerli direttamente affinchè esprimano in

libertà le loro opinioni sul “problema fumo”. II Parte : far riflettere i ragazzi sulle pressioni sociali che spingono ad iniziare a fumare (coetanei,

famiglia, offerta sociale). III Parte : ricapitolare la lezione evidenziandone i punti salienti emersi e valorizzando i contributi

dei ragazzi. IV Parte : compito a casa: “Le interviste agli adulti”.

I PARTE

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C O N T E N U T O

M E T O D O

Presentare il programma educativo ai ragazzi e predisporre l’utilizzo della cartellina Quali aspetti del fumo che conoscete? Si coinvolgono direttamente i ragazzi cercando di far emergere, senza alcuna limitazione, tutto quello che sanno e tutto quello che a loro viene in mente a proposito dell’argomento fumo . v. l’allegato informativo sui componenti e gli effetti del fumo, nelle pagine finali di questa guida didattica.

Va sottolineato che il programma serve per parlare apertamente del problema fumo e che le loro osservazioni e considerazioni sono importanti per affrontare in maniera completa questo tema. Discussione a ruota libera

E’ importante che in questa prima fase i ragazzi possano esprimere tutto il loro vissuto a proposito del fumo senza costrizioni. Per facilitare lo svolgimento dell’attivazione si possono raccogliere le loro opinioni così come emergono semplicemente elencandole alla lavagna. Se dai ragazzi emerge il problema delle conseguenze che il fumo comporta è utile ricorrere alla prima parte della scheda n° 1 per riordinare le idee.

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II PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Perchè si inizia a fumare Gli adolescenti iniziano a fumare per diversi motivi: - per provare, per curiosità; - per imitazione degli altri (genitori, fratelli,

amici, adulti, personaggi celebri dello spettacolo che fumano);

- per essere accettati dal gruppo di amici; - per sentirsi adulti; - per trasgredire delle regole imposte dagli

adulti. I motivi che spingono a fumare possono essere riassunti in tre pressioni sociali maggiori: coetanei, famiglia, offerta sociale (informazione, pubblicità...) 1) Pressione dei coetanei Se un amico fuma, generalmente si è più facilitati ad iniziare a fumare. Gli studenti fumano anche per essere accettati da un certo gruppo, poiché avvertono che il fumo li rende più attraenti e diventano più "popolari" se sono dei fumatori. 2) Pressione della famiglia Importanza dell'esempio dei genitori o dei fratelli a proposito del fumo. Qualche studente invece può fumare per mostrarsi "ribelle", particolarmente quando tenta di mostrare di essere adulto. Ed è spesso la famiglia che spinge a questo comportamento ribelle.

Discussione a ruota libera Dividete la classe in gruppi di 5-6 persone. Ciascun gruppo eleggerà un leader per tutte le lezioni che dovrà essere capace di seguire le istruzioni e di aiutare i compagni a risolvere i lavori assegnati. In caso di sua assenza ci deve essere un sostituto. Chiedete "se ci sono tanti aspetti negativi legati al fumo, perchè si inizia a fumare?". Ogni gruppo deve essere in grado di pensare almeno 3 motivi. Utilizzate la scheda di lavoro n° 1/B per le risposte riferite dal capogruppo. Dividete le risposte in 3 categorie: COETANEI: - essere accettati dal gruppo dei coetanei - apparire più grandi, più maturi, come gli adulti - sentirsi sicuri - avere successo - _______________ - _______________ FAMIGLIA: - per ribellarsi ai genitori - un fratello maggiore fuma - i genitori fumano - problemi familiari - _______________ - _______________

3) Pressione dell'offerta sociale: consumo largamente diffuso, pubblicità e mezzi di informazione I mass-media presentano il fumatore come attraente, popolare, simpatico, desiderato dall'altro sesso. Il fumo è un comportamento socialmente accettato, largamente diffuso e quindi socialmente offerto in "promozione continua". Non è ancora accettata culturalmente l'idea del fumo come dipendenza. Bisogna che innanzitutto i giovani si rendano conto di tutte queste influenze e di come possono condizionare la loro decisione nei confronti del fumo.

OFFERTA SOCIALE: - perchè tutti fumano - per curiosità - è attraente fumare - il gusto è buono - è divertente - __________________ - __________________

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III PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Parliamo di fumo Ricapitolando tutta la lezione si evidenziano questi punti, lasciando spazio ad ogni altro contributo dei ragazzi

Discussione a ruota libera - molti studenti iniziano a fumare per essere

accettati dagli amici, per sentirsi più grandi, più maturi e sicuri

- spesso si finisce per fumare per abitudine - molti ragazzi non fumatori pensano che il

fumo sia una cattiva abitudine - è difficile smettere di fumare qualora

diventi un’abitudine.

IV PARTE

Si assegna un compito a casa: "Interviste agli adulti". Si utilizza la scheda di lavoro n° 1/C. L'obiettivo di questo lavoro è quello di illustrare le ragioni per cui gli adulti o restano dei non fumatori o diventano dei fumatori o decidono di smettere di fumare. Chiedete agli studenti di scegliere loro gli adulti che essi sanno di poter intervistare nella maniera più semplice (esempio: insegnanti, amici di famiglia, ecc.). Dite ai ragazzi di non intervistare i genitori perchè lo potranno fare nella lezione n°4. Incoraggiate una attiva pertecipazione di tutti perché i dati raccolti serviranno come materiale per il lavoro di gruppo e nella discussione in classe.

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SCHEDE DI LAVORO N ° 1

A - L E C O N S E G U E N Z E D E L F U M O

Q u a l i s o n o l e c o n s e g u e n z e l e g a t e a l f u m o p e r c e p i t e d a i r a g a z z i ?

Effetti sulla salute a breve termine

Effetti sulla salute

a lungo termine

Conseguenze sociali

..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

B - P E R C H E ' L E P E R S O N E I N I Z I A N O A F U M A R E ?

S e i l f u m o f a m a l e , p e r c h é s e c o n d o t e l e p e r s o n e i n i z i a n o a f u m a r e ?

Pressione di

Coetanei

Famiglia

Offerta sociale (informazione, pubblicità...)

..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... ….................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

..................................................... ..................................................... ..................................................... ..................................................... .....................................................

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C – L E I N T E R V I S T E A G L I A D U L T I

Istruzioni per gl i alunni: Questa scheda è stata fatta perchè si possa intervistare un adulto (es. un vicino di caso o un amico di famiglia) purchè abbia un'età superiore ai 18 anni. Non devi intervistare i genitori perchè lo potrai fare più avanti durante la lezione n° 4; scegli qual cuno con cui ti trovi bene a parlare, chiedi se è un fumatore, un non fumatore o un ex fumatore. Quindi scegli la serie corrispondente di domande e fagliele. Trascrivi le risposte e pensa a come potrai riferirle alla classe.

Q U E S T I O N A R I O PER I FUMATORI 1) Quanti anni avevi quando hai iniziato a fumare? 2) Perchè hai iniziato a fumare? In che situazione ti trovavi? 3) Chi ti ha offerto la prima sigaretta? 4) Cosa ti dà il fumo? 5) Pensi che sia difficile per una persona smettere di fumare? Perchè? 6) Vorresti smettere ? Si? No? Perchè 7) Hai mai provato a smettere di fumare? Si? No? 8) Potresti descrivere che metodi hai usato per cercare di smettere? 9) Come vorresti essere aiutato a smettere di fumare? 10) Pensi che continuando a fumare andrai incontro a dei problemi? Quali? 11) Cosa fai per evitare o per limitare gli aspetti negativi del fumo?

Q U E S T I O N A R I O PER GLI EX FUMATORI 1) Da quanto tempo hai smesso di fumare? 2) Perchè hai iniziato a fumare? A che età? 3) Chi ti ha offerto la prima sigaretta? 4) Per quali motivi hai smesso? 5) E' stato facile o difficile smettere? 6) Che metodi hai usato per smettere di fumare? 7) Hai chiesto l'aiuto di altre persone? Quali? 8) Cosa pensi ti abbia aiutato a smettere con successo? 9) Come può un ex fumatore aiutare altri a smettere? 10) Quali aspetti positivi hai conquistato smettendo di fumare? 11) E' vero che se si smette, basta accendere anche una sola sigaretta per riprendere a fumare come prima?

Q U E S T I O N A R I O PER I NON FUMATORI 1) Hai mai pensato di iniziare a fumare? 2) Perchè non hai mai fumato? 3) Hai ricevuto delle pressioni per fumare? Come hai reagito? 4) Hai trovato degli inconvenienti nel non fumare? (es. situazioni di disagio, derisioni) 5) Cosa ritieni che i fumatori trovino nel fumo? Cosa fai tu per ottenere gli stessi effetti ? 6) Come può un non fumatore aiutare i fumatori a smettere?

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L EZIONE N° 2 "C OSA POSSO FARE IO ?"

Finalità Gli scopi di questa lezione sono: far riflettere i ragazzi sugli atteggiamenti e comportamenti degli adulti rispetto al fumo, aiutare i ragazzi a riconoscere le pressioni sociali che spingono verso l’abitudine al fumo, sfatare il mito secondo cui la maggioranza delle persone fumano e quindi che gli adolescenti cominciano a fumare perché tutti lo fanno, Obiettivi I ragazzi verranno facilitati a: 1. riportare e commentare le testimonianze degli adulti sul fumo raccolte con le interviste 2. elencare e discutere i fattori di pressione ritenuti importanti nell’indurre a fumare e le situazioni in

cui si sviluppano le pressioni a fumare 3. descrivere le diverse tecniche di "rifiuto" utilizzabili nelle situazioni di pressione che spingono a

fumare. 4. stimare quanti sono i fumatori sul totale della popolazione e confrontare le loro idee con i dati

ufficiali discutendo le eventuali discrepanze e le loro motivazioni. Metodo - lavoro individuale e di gruppo - discussione in classe Materiali Schede di lavoro: A “Le storie d’inizio” B "Fumare perché?”

C “Quanti sono i fumatori?” D “Il numero dei fumatori”

FASI DI LAVORO I Parte: comunicazione sulle interviste raccolte II Parte : stimolare i ragazzi con le “Storie di inizio” a ricercare modalità efficaci per resistere

all’offerta dei coetanei di fumare una sigaretta III Parte : con la scheda di lavoro “Fumare Perché?” stimolare la riflessione individuale e la

discussione sulle pressioni sociali che inducono a fumare IV Parte : invitare i ragazzi a fare una stima della frequenza dei fumatori in varie fasce d’età e

confrontare poi le loro opinioni con i dati ufficiali

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I PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Interviste agli adulti Lo scopo di questa attività è quello di rendere più articolate le opinioni che i ragazzi hanno a proposito del fumo e di confrontarle con quelle degli adulti. I dati raccolti dagli alunni serviranno come materiale per i lavori di gruppo e nelle discussioni in classe. I ragazzi impareranno che da grandi è molto difficile smettere di fumare e che gli adulti in genere disapprovano il fumo anche se sono essi stessi fumatori. Ad es. 3/4 dei fumatori desidererebbero smettere ma lo trovano molto difficile.

Risultati delle interviste Le notizie e le opinioni raccolte nelle interviste vanno comunicate in classe , lavorando prima a gruppi e poi riportando i risultati a tutta la classe. Le domande importanti a cui devono aver avuto risposte sono: - quali pressioni gli adulti hanno ricevuto per iniziare a fumare? - come hanno reagito? Si sono adeguati o no? - per quali motivi un adulto smette di fumare e quali vantaggi ottiene smettendo? - Per un adulto quanto è difficile smettere e quanto è facile riprendere a fumare? Il fumo crea dipendenza.

II PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Storie di inizio (Saper dire di no) Le storie sono situazioni in cui i ragazzi possono proiettarsi ed esercitarsi a “dire di no” all’offerta di una sigaretta.. Esse devono essere intese come orientative e sostituibili a cura dell’insegnante con equivalenti più plausibili e rilevanti per la classe. Gli alunni saranno chiamati ad intervenire di persona proponendo delle modalità di comportamento nelle diverse situazioni. Andranno ricercati anche modi per stabilire rapporti positivi con chi fuma, sapendo riconoscere i problemi del fumatore.

Discussione di gruppo L’insegnante assegna ad ogni gruppo delle “storie di inizio”. Chiedete ai capi gruppo di leggere le storie al resto del gruppo. Il gruppo cercando di immedesimarsi nel personaggio che viene sottoposto a pressione per fumare, dovrà suggerire alcune risposte convincenti che vedano il non fumatore resistere alle pressioni. Alla fine ogni capo-gruppo leggerà le conclusioni al resto della classe. La classe interviene commentando le soluzioni e le alternative proposte (le soluzioni sono realistiche? Sono ragionevoli?) e integrando con osservazioni e altre soluzioni possibili.

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III PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Fumare perché? La scheda di lavoro “Fumare, perché?” è uno strumento utile per sintetizzare tutte le informazioni raccolte dalle interviste e per stimolare i ragazzi ad una rielaborazione ed interiorizzazione delle motivazioni a fumare

Discussione di gruppo Ogni gruppo compilerà, attraverso una discussione, la scheda di lavoro 2B e relazionerà le risposte elaborate. E’ opportuno che la discussione di classe riguardi i principali aspetti del problema: - quali sono i motivi che spingono una persona a fumare? - perché a volte non si riesce a fare a meno di fumare se te lo propongono gli amici? - cosa perde chi fuma? - cosa pensano i genitori di un figlio che fuma? - quali sono i comportamenti che ti fanno avere più successo tra i compagni? - e quali lo diminuiscono?

IV PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Quanti sono i fumatori? Questa attività si propone di sfatare il mito che la maggior parte delle persone fumano, e quindi che gli adolescenti iniziano a fumare perchè tutti lo fanno. E' importante discutere eventuali sovrastime, spiegarne il perchè, e le conseguenze in termini di pressione ad adottare il comportamento. Informando i ragazzi che i fumatori sono in numero minore, li si aiuterà a resistere più facilmente e a collocarsi tra i non fumatori .

Attività grafica Utilizzare la scheda di lavoro n° 2/C facendola compilare personalmente da ogni ragazzo. I dati di previsione fatti dai ragazzi vanno raccolti in una scheda riassuntiva che darà la media della classe. Poi si presentano i dati ufficiali sulla frequenza dei fumatori e si confrontano con quelli enunciati da loro. In genere c'è la tendenza a sovrastimare molto la frequenza dei fumatori.

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SCHEDE DI LAVORO N ° 2

A - S I T U A Z I O N I D I I N I Z I O A L F U M O

P r i m a s i t u a z i o n e : La famiglia di Maria si è trasferita in una nuova città appena prima dell'inizio del nuovo anno scolastico. Maria ha fatto amicizia con Amelia che ha molti altri amici nel resto della classe. Le due ragazze vanno molto d'accordo e un giorno, terminate le lezioni, Amelia invita Maria ad una festa per il venerdì successivo, durante la quale può conoscere il resto degli amici. Maria accetta con entusiasmo l'invito ad incontrare e fare amicizia con altri ragazzi, e attende impaziente che giunga venerdì. Amelia conversando le dice: "Molti dei miei amici fumano e, sai, i miei genitori non vogliono che si fumi in casa. Per questo dovremo trovare un altro posto per fare la festa". Maria sa che non vuole fumare alla festa, ma non vuole interrompere la sua amicizia con Amelia. Cosa può fare Maria? S e c o n d a s i t u a z i o n e : Giovanni ha 14 anni. Suo fratello Marco che ne ha 17 e sua sorella Cinzia diciottenne sono entrambi fumatori. I genitori di Giovanni non permettono a Marco e Cinzia di fumare in casa, ma sanno anche che non possono controllarli sempre. Giovanni ammira molto i suoi fratelli, perchè entrambi hanno molto successo con gli amici. Un giorno mentre Giovanni sta aiutando Marco a lavare la macchina, questi si offre per insegnargli a fumare. Giovanni teme che il fratello lo consideri un lattante se non accetta la proposta. Cosa può fare Giovanni? T e r z a s i t u a z i o n e : Sara arriva da scuola e dopo aver salutato a voce la mamma, sale di corsa le scale ed entra in camera sua. Sua madre le dice di rimettere subito in ordine la sua camera. Sara invece vuole andare al cinema con la sua migliore amica, Katia, e risponde alla mamma che lo farà non appena sarà di ritorno dal cinema. La madre invece vuole vedere la camera in ordine. La ragazza telefona a Katia e le comunica che è necessario modificare il programma, ma Katia le risponde che non può assolutamente andare allo spettacolo successivo. La mamma di Sara rimane ferma nel suo ordine. A questo punto Katia dice a Sara che la incontrerà più tardi in piazza. Quando si incontrano, Katia dice a Sara che le insegnerà come far capire a sua madre che non è più una ragazzina ed estrae un pacchetto di sigarette. Che cosa può fare Sara? Q u a r t a s i t u a z i o n e : Bruno e Giacomo stanno parlando di chi vogliono portare a ballare venerdì sera in discoteca. Giacomo dice che porterà Elisa, una ragazza simpaticissima e di successo. I due ragazzi decidono in quale discoteca andare e di mangiarsi una pizza più tardi. In pizzeria Elisa estrae un pacchetto di sigarette e dice a Giacomo: "Vuoi fumarne una?". Bruno guarda Giacomo che non fuma. Cosa dirà Giacomo?

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B - LAVORO DI GRUPPO: FUMARE PERCHE’?

1. In base alle informazioni raccolte finora ci sono dei motivi che spingono una persona a fumare?

Quali? 2. Cosa perde una persona che fuma? 3. Come mai a volte un ragazzo non riesce a fare a meno di fumare se glielo propongono i

compagni? 4. Secondo te cosa pensano i genitori di un figlio fumatore?

Genitori fumatori: Genitori non fumatori:

5. Come si fa ad avere successo tra i propri compagni? 6. Quali comportamenti diminuiscono il successo tra i propri compagni? 7. Il fumare aiuta ad avere successo? Perché si? Perché no?

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C - Q U A N T I S O N O I F U M A T O R I

Gli studenti dovranno: - cercare da soli di fare una previsione della percentuale di fumatori presenti in ciascuno dei gruppi

di età indicati nella scheda - raccogliere tutti i dati e fare una media della classe - confrontare le previsioni fatte con i dati reali. Su 100 ragazzi del la tua scuola quanti fumano? (12 - 13 anni) Su 100 studenti del le superior i quanti fumano? (14 - 19 anni) Su 100 i tal iani quanti fumano?

PERCENTUALE DI FUMATORI NEI DIVERSI GRUPPI DI ETÀ Prevision e personale media del la classe Studenti coetanei (12-13 anni) . ....................% ………………..% Studenti scuola superiore (14-19 anni) ....... ..............% ………………% Popolazione generale .....................% ………………%

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D – I L N U M E R O D E I F U M A T O R I

Istruzioni per gli insegnanti Dopo che gli studenti avranno visto i dati reali sui fumatori discutete sui motivi di questa sovrastima. Domandate: Le vostre previsioni sono più alte, per quale motivo avete sbagliato previsione? Quali riflessioni si possono fare sui dati reali? PERCENTUALI DI FUMATORI NEI DIVERSI GRUPPI DI ETA’ Studenti coetanei (11-14 anni) * 2,8% Studenti scuola superiore (15-18 anni) ** 8,6%

Popolazione generale * 24,5%

* Dati Istat 1999 ** Dati Ufficio Statistica del Comune di Ferrara, 2000

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L EZIONE N° 3 "I L CUORE DEL PROBLEMA "

Finalità Questa lezione affronta il problema della influenza esercitata dai coetanei nell'iniziare a fumare che rappresenta il cuore del problema così come emerge dall’elaborazione dei questionari di ingresso dove il 71% dei ragazzi fumatori ha amici che fumano contro il 21% dei non fumatori. . La pressione esercitata dai coetanei è quella che influisce maggiormente nell'inizio dell'abitudine al fumo, in quanto a questa età è estremamente importante essere "alla moda" e comportarsi come gli amici. Obiettivi I ragazzi vengono facilitati a: 1. individuare quali sono i luoghi e le situazioni in cui si può essere sottoposti alle pressioni a fumare; 2. identificare i tre tipi di pressione che i coetanei possono esercitare per indurli a fumare: diretta,

indiretta, insistente; 3. identificare attività alternative al fumo, più divertenti e non nocive; 4. attraverso una drammatizzazione risolvere le situazioni di conflittualità legate al fumo. Metodo - lavoro individuale - lavoro di gruppo Materiali Schede di lavoro: A "I tipi di pressione esercitata dai coetanei" B "Le storie modello" C "Il bello del fumo"

D “Esiste il bello del fumo?” E "Linee guida per la preparazione di una scenetta".

FASI DI LAVORO

I Parte : chiedere ai ragazzi di elencare i luoghi e le situazioni in cui trovano più frequentemente coetanei che fumano.

II Parte : spiegare i tre tipi di pressione esercitata dai coetanei: diretta, indiretta e insistente. III Parte : far riflettere i ragazzi sugli aspetti “piacevoli” del fumo riferiti dai fumatori e su come sia

possibile ottenere gli stessi effetti dai non fumatori con attività più piacevoli e meno nocive.

IV Parte : iniziare la preparazione delle scenette in cui rappresentare i tre tipi di pressione esercitati dai coetanei e i modi per resistere all’offerta del fumo.

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I PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Dove e quando gli studenti fumano? In questa unità didattica si cercherà di aiutare i ragazzi ad identificare le situazioni possibili in cui potrebbero affrontare la decisione di fumare. Una volta identificati i luoghi in cui il loro gruppo d'età fuma, gli studenti possono rendersi maggiormente conto di queste potenziali situazioni di pressione e saranno preparati a farvi fronte in maniera più consapevole ed efficace.

Discussione di classe Chiedete ai ragazzi di scrivere le situazioni e i luoghi dove potrebbero essere spinti a fumare ed elencateli su un cartellone o sulla lavagna. Dati dei questionari a.s. ’98/’99 relativi alla domanda: "Fra i luoghi che frequenti, dove trovi più coetanei che fumano?" - sala giochi 30% - gruppi sportivi 2% - gruppi organizzati 3% - parrocchia 9% - bar 38% - discoteca 9% - parchi, piazza, .. 10 % - in nessun luogo 9% Discutetene insieme.

II PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Pressione dei coetanei Possono essere di tre tipi: - Diretta: esempio l'offerta di una sigaretta: "Prendi una sigaretta"; - Indiretta : non c'è uno che ti offre direttamente di fumare, ma il ragazzo si accorge di aver voglia di fumare. Esempio: "Tu vedi molte persone del tuo gruppo di età che fumano ed avverti che anche a te piacerebbe farlo": - Insistente: è un'offerta diretta e ripetuta di una sigaretta, quando il ragazzo si sente incapace di resistere, es. "Dai prendila, non fare il pivello".

Discussione con l'insegnante Partendo dal concetto di coetaneo e utilizzando la scheda di lavoro n° 3/A si spiegano i tre tipi d i pressione esercitata dai coetanei. Utilizzando la scheda di lavoro n° 3/B, ad ogni gruppo verrà assegnata una storia ed il gruppo dovrà identificare il tipo di pressione.

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III PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Esiste il “bello” del fumo? L’obiettivo delle schede 3C e 3D è quello di far riflettere i ragazzi sulle alternative al fumo. Chi non fuma ha possibilità di distrarsi con molteplici attività che diventano invece per il fumatore solo il ripetitivo gesto di accedensi una sigaretta. L’atto del fumare è un gesto che non provoca scoperte ed ha effetti collaterali.

Discussione di gruppo Sulla base del lavoro svolto e dei risultati delle interviste agli adulti, gli insegnanti faranno compilare ai ragazzi, suddivisi in gruppi, la scheda 3/C "Il bello del fumo”. L'insegnante dovrà spiegare che accanto a ciascun fattore ritenuto piacevole vanno indicati i modi con cui i non fumatori ottengono gli stessi effetti; Utilizzando poi la scheda di lavoro 3/D si aiutano i ragazzi a mettere in evidenza la differenza fondamentale fra il fumare una sigaretta e le altre azioni che favoriscono il rilassamento. Ogni gruppo dovrà relazionare sul lavoro svolto. Insieme si scriverà una sintesi su di un cartellone da lasciare appeso nella classe.

IV PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Preparazione della scenetta Ogni gruppo dovrà pensare ad una scenetta in cui rappresentare una situazione di pressione che li spinga a fumare: dovranno mimare un tipo di influenza. Il tempo a disposizione non è sufficiente alla rappresentazione che verrà rinviata alla lezione successiva.

Preparazione della scenetta Assegnare ad ogni gruppo la scheda di lavoro n° 3/E: non dovranno assolutamente utilizzare oggetti (es. siga rette), ma solo il proprio corpo e la fantasia.

LAVORO A CASA: ”mezzi di informazione e le sigarette”. I ragazzi dovranno raccogliere e portare in classe per la lezione n°5 messaggi sul fumo proposti dalla pubblicità e dai mass-media.

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SCHEDE DI LAVORO N ° 3

A - L E P R E S S I O N I E S E R C I T A T E D A I C O E T A N E I

Pressione diretta

esempi

Pressione indiretta

esempi

Pressione insistente

esempi

Un'offerta diretta a fumare una sigaretta: - qualcuno ti offre una sigaretta - qualcuno ti chiede di provare a fumare: "Dai, prova a fumare una delle mie sigarette"

C'è un modo indiretto di spingerti a fumare: - tu pensi che inizierai a fumare perchè altri coetanei fumano: - tutti i tuoi amici fumano - mio fratello e mia sorella fumano

Ecco alcuni esempi di offerte insistenti a fumare: - "Su, prendi la sigaretta!" - "Non hai ancora iniziato a fumare? Sei un lattante!" - "Avanti su, prova!" - "Non ti farà male, vedrai!"

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B - L E S T O R I E M O D E L L O

1) Gianluca e Carlo stanno facendo delle compere, quando vedono un gruppo di loro amici al bar. Non appena si siedono al loro tavolo notano che tutti i loro amici stanno fumando. Gianluca e Carlo capiscono che se anche loro dovessero mettersi a fumare sarebbe: pressione diretta � pressione indiretta � pressione insistente � 3) Tiziana dopo la scuola si ferma a casa di Elisabetta, i cui genitori sono entrambi al lavoro. Elisabetta si accende una sigaretta. Tiziana le chiede da quanto tempo fuma e come mai i genitori le permettono di fumare in casa. Elisabetta le risponde che fuma in casa solo quando i genitori non ci sono e le chiede se anche lei vuole fumare una sigaretta. In questo caso sarebbe: pressione diretta � pressione indiretta � pressiuone insistente � 3) Mentre Enrico attraversa il parco che si trova lungo il percorso da casa a scuola, vede un gruppo di persone più grandi che stanno fumando. Queste lo fermano per chiedergli informazioni riguardo alla sua scuola. Enrico si sente a disagio per essere stato fermato, ma vede nel gruppo un amico del suo fratello maggiore. Questi ragazzi a un certo punto gli chiedono se vuole fumare una sigaretta. Enrico la rifiuta. Alcuni dei ragazzi lo chiamano "pollo" perchè non vuole fumare, altri gli ripropongono di fumare. Enrico risponde: "no, grazie!". I ragazzi allora gli chiedono per quanto tempo ancora ha intenzione di rimanere "un lattante". Enrico si allontana dai ragazzi pensando di essere in realtà molto più grande di loro. Questa è: pressione diretta � pressione indiretta � pressiuone insistente �

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C – I L B E L L O D E L F U M O

CHI FUMA DICHIARA DI OTTENERE QUESTI EFFETTI: TU COSA RITIENI CHE SI POSSA FARE PER OTTENERE GLI STESSI EFFETTI ?

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INSERISCI IL FILE

A:\FUMO MEDIE PAGINA37

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E - L I N E E G U I D A P E R L A P R E P A R A Z I O N E D I U N A S C E N E T T A

1) L'insegnante assegnerà ad ogni gruppo un tipo di pressione esercitata dai coetanei; 2) il capogruppo aiuterà direttamente la preparazione della scenetta che riguarda il tipo specifico di pressione che è stata assegnata al gruppo per la rappresentazione; 3) il gruppo preparerà la scenetta di nascosto , quindi i compagni di classe cercheranno di scoprire nella lezione successiva, quale tipo di pressione è stata rappresentata; 4) tutte le persone del gruppo devono essere coinvolte nella preparazione della scenetta; 5) non si possono utilizzare degli oggetti (es. delle sigarette), ma solo il proprio corpo e la fantasia; 6) bisogna identificare la situazione dove le sigarette possono essere disponibili (es. festa, parco, pizzeria, ecc...); 7) scegliete una persona del gruppo per far offrire una sigaretta (direttamente, indirettamente...) ad altri membri del gruppo; 8) decidete un modo per resistere all'offerta e scegliete un membro del gruppo che lo faccia; 9) scegliete un modo per applicare una pressione di gruppo per non fumare e scegliete alcune persone del gruppo per farlo; 10) organizzate la scenetta per rappresentarla.

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L EZIONE N° 4 "I MPARARE A DIRE : NO , GRAZIE !"

Finalità Questa lezione vuole aumentare la consapevolezza dei ragazzi su come vengono costruite e mantenute le scelte di fronte a stimoli esterni e aiutarli a risolvere situazioni di pressione in modo consapevole. Obiettivi

I ragazzi saranno facilitati a: 1. discutere e rivedere insieme le influenze esercitate dai coetanei; 2. completare le scenette con le modalità di rifiuto alle diverse situazioni; 3. presentare le scenette e spiegare come sono state affrontate le diverse situazioni. 4. identificare alcuni modo di reagire ai fattori di pressione nei confronti del fumo Metodo Preparazione delle scenette Rappresentazione delle scenette Discussione Materiali Schede di lavoro: A "Scheda di osservazione delle scenette" B "Interviste ai genitori".

FASI DI LAVORO: I Parte : preparazione delle scenette II Parte : presentazione delle scenette III Parte : analisi delle scenette presentate e con l’utilizzo della scheda 4/A, discussione sulle

modalità di rifiuto alle pressioni esercitate dai coetanei IV Parte : compito da svolgere a casa: intervista ad un genitore

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I PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Imparare a dire "No, grazie!" I ragazzi spesso non sanno rimanere saldi nelle proprie convinzioni, quando vengono sottoposti a delle situazioni di pressione, soprattutto se esercitata da coetanei. Con questa attività si vuole dare loro l’opportunità di identificare il tipo di pressione e la possibilità di reagire positivamente imparando a dire “NO GRAZIE!”. In questo modo saranno più preparati ad affrontare situazioni analoghe.

Preparazione delle scenette Si ricordano i tre tipi di influenza con alcuni esempi (scheda n°3/A). Gli alunni suddivisi in gruppi completano le scenette (ricordate le linee guida della scheda n° 3/E). Ricordate ai ragazzi che il personaggio che è sottoposto a pressione per fumare, dovrà suggerire alcune risposte convincenti.

II PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Presentazione delle scenette L’insegnante assiste alle scenette e compila la scheda di osservazione, dopo ogni scenetta, con le sue annotazioni.

Presentazione delle scenette A tutti i ragazzi viene consegnata la schede di lavoro n° 4/A. Ogni gruppo presenterà la sua scenetta, descrivendo il luogo, la situazione, e i diversi personaggi. Dopo ogni scenetta, il resto della classe compila la scheda di osservazione.

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III PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Discussione delle scenette I metodi per rifiutare le sigarette possono essere diversi: - dire “No grazie!” - andare in giro con non fumatori - cercarsi un buon motivo (es. il fumo disturba

chi gioca a calcio) - far leva sul proprio onore: ”Tu credi che io

debba fumare per essere tuo amico, ti sbagli!”

Ricordate ai ragazzi che per dire “No grazie!” non è necessario picchiarsi.

Discussione delle scenette La classe socializza le opinioni riportate sulla scheda integrando con osservazioni e commenti sulla strategia adottata e può proporre soluzioni alternative: annotare su di un cartellone tutte le proposte fatte.

IV PARTE INTERVISTA AI GENITORI Cercate di far capire che questa intervista serve a far parlare del fumo genitori e figli ed a verificare se ci sono stati dei cambiamenti nelle pressioni esercitate dai coetanei col passare del tempo. I ragazzi dovranno discutere spontaneamente le loro interviste nella prossima lezione. Usate la scheda n° 4/B.

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SCHEDE DI LAVORO N ° 4

A - S C H E D A D I O S S E R V A Z I O N E D E L L E S C E N E T T E

Scenetta

Pressione dei coetanei

Com'è stata superata

Sei d'accordo o ci sono altri modi?

n° 1

n° 2

n° 3

n° 4

n° 5

n° 6

n° 7

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B - INTERVISTE AI GENITORI

Parte A: domande da r ivolgere al genitore. 1. Quali pensi siano le influenze principali che possono spingere gli adolescenti a iniziare a fumare? 2. Puoi dirmi due motivi per non farmi iniziare a fumare? 3. A quali pressioni e influenze a fumare sei stato sottoposto quando eri giovane? Come le hai

affrontate? 4. Cosa penseresti di me se decidessi di iniziare a fumare? Parte B: domande che i genitor i possono r ivolgere a i f igl i . 1. Che idea ti sei fatto delle conseguenze del fumo? 2. Se il fumo fa male perché secondo te la gente fuma? 3. Per te qual è la pressione più difficile a cui resistere? 4. Alla tua età sono già molti i ragazzi che fumano? 5. Sono molti i fumatori in Italia? GENITORI SAPEVATE CHE . . . . . . . . . - se uno o entrambi i genitori fumano, un ragazzo è due volte più invogliato a fumare - se i fratelli o le sorelle maggiori fumano c'è una possibilità più elevata che l'adolescente inizi a

fumare - le pressioni maggiori sui giovani provengono dai loro amici - la pubblicità delle sigarette che reclamizza i fumatori come persone di successo e attraenti

esercita una notevole influenza ad iniziare a fumare - i figli di genitori fumatori sono più soggetti a malattie respiratorie (raffreddori, bronchiti, asma,

ecc....) rispetto ai figli di non fumatori - potete aiutare i vostri figli a non iniziare a fumare anche se siete fumatori? Come? Decidete di non

fumare mai più in loro presenza e spiegate loro il perchè di questa vostra decisione.

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L EZIONE N° 5 "SIAM O DIVENTATI PIU’ LIBERI DI SCEGLIERE?"

Finalità In questa lezione si discuterà delle influenze che i modelli familiari e la pubblicità delle sigarette possono esercitare sui ragazzi. I ragazzi impareranno a far fronte alle pressioni che provengono dalla famiglia, ad analizzare in maniera critica l’offerta pubblicitaria delle sigarette e a rifiutarla. Obiettivi

I ragazzi saranno facilitati a: 1. identificare gli atteggiamenti dei genitori nei confronti del fumo e le influenze che la famiglia può

esercitare 2. comprendere i temi su cui fa leva la pubblicità delle sigarette e sviluppare un senso critico; 3. rifiutare la pubblicità delle sigarette; 4. rielaborare i messaggi pubblicitari a favore di comportamenti alternativi. Metodo A casa: ricerca individuale del materiale pubblicitario. In classe: discussione dei risultati delle interviste ai genitori

lavoro di gruppo per analizzare i messaggi pubblicitari a favore del fumo e per costruire messaggi di comportamenti alternativi.

Materiale Giornali, riviste, registrazioni TV... scheda di lavoro A - "Un messaggio antifumo".

FASI DI LAVORO I Parte : analisi degli atteggiamenti e delle pressioni familiari II Parte : analisi dei messaggi della pubblicità e dei mass-media III Parte : realizzazione di un messaggio antifumo.

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I PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

Gli atteggiamenti e le pressioni familiari I figli di genitori che fumano sono più sollecitati a fumare di quanto lo siano i coetanei figli di non fumatori. E' dimostrato che una sorella o un fratello maggiore gioca un ruolo molto importante nell'influenzare il comportamento dell'adolescente nei riguardi del fumo. Molte famiglie generalmente non sono consapevoli di questo; quando i ragazzi vengono informati di questo sono più preparati ad affrontare in maniera efficace queste sottili pressioni.

Discussione con l'insegnante I ragazzi dovranno esporre liberamente i risultati delle loro interviste ai genitori. E' importante discutere le risposte dei genitori alle diverse domande e riassumere le pressioni esercitate dalla famiglia. 1) Le famiglie sono probabilmente l'elemento più importante nell'influenzare la vita dell'adolescente 2) Gli adolescenti in casa agiscono in modo da far capire che stanno cambiando 3) E' importante per i ragazzi parlare delle proprie idee e sensazioni con i familiari e far comprendere le proprie prospettive.

II PARTE

C O N T E N U T O

M E T O D O

La pubblicità: come capirla e rifiutarla Anche se è vietata la pubblicità diretta del tabacco, molti messaggi nascosti, presentando il fumo nell'ambito di una immagine positiva, invitano indirettamente ad avvicinarsi al fumo. Gli adolescenti sono alla ricerca di modelli da imitare: gli attori, gli sportivi, i managers, i cantanti, le top model ... se vengono presentati mentre fumano (giornali, riviste, films, posters, TV ...), possono influenzare il comportamento dei giovani nei confronti del fumo (l’adolescente è portato ad identificarsi e ad imitare il suo “idolo”) Fate analizzare ai ragazzi i messaggi pubblicitari che indirettamente invitano ad avvicinarsi al fumo.

Analisi dei messaggi Questa parte può essere svolta dall'insegnante di lettere in collaborazione con quello di artistica, che spiega ai ragazzi le tecniche di costruzione del messaggio pubblicitario. Successivamente i ragazzi dovranno individuare ed evidenziare queste tecniche nel materiale pubblicitario raccolto. Una volta identificate le tecniche pubblicitarie usate per le sigarette, i ragazzi potranno utilizzarle per promuovere una campagna antifumo, basata su messaggi postivi per la salute e la qualità della vita.

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III PARTE

Un messaggio "antifumo" A conclusione del progetto gli alunni dovranno sintetizzare quanto appreso nella realizzazione di un messaggio antifumo (utilizzate la scheda di lavoro n° 5/A). Fra i lavori migliori verrà scelto quello che pubblicizzerà il 31 maggio (Giornata Mondiale Senza Tabacco). Questionario finale per gli studenti L’insegnante potrà effettuare una verifica a breve di tutto il lavoro svolto utilizzando il questionario finale per gli studenti. La modalità migliore è quello di somministrarlo come lavoro in classe individuale, dettando prima le domande e lasciando circa 30 minuti di tempo ai ragazzi per scrivere le loro impressioni ed opinioni.

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SCHEDE DI LAVORO N ° 5

A - U N M E S S A G G I O P U B B L I C I T A R I O " A N T I F U M O "

Per questa attività potete scegliere una delle seguenti proposte: - un poster che illustri un'iniziativa contro il fumo - un programma radiofonico o televisivo - una poesia, una storia o una canzone - una pubblicità - uno slogan - una vignetta, un disegno originale - una scenetta o un fumetto. Tutte queste attività devono sviluppare un messaggio antifumo. Per quanto riguarda le attività grafiche si consiglia di non utilizzare personaggi dei fumetti o dei cartoni, ma creati dalla vostra fantasia.

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QUESTIONARIO FINALE PER GLI STUDENTI

1) COME TI SONO SEMBRATE LE ATTIVITÀ CHE SI SONO SVOLTE IN CLASSE SUL TEMA

DEL ’ABITUDINE AL FUMO? � MOLTO INTERESSANTI � ABBASTANZA INTERESSANTI � POCO INTERESSANTI � DECISAMENTE NOIOSE

2) CHE COSA TI E ’ PIACIUTO DI PIU ’ DI QUELLO CHE AVETE FATTO? ______________________________________________________________

______________________________________________________________

______________________________________________________________

3) CHE COSA TI E ’ PIACIUTO DI MENO? ______________________________________________________________

______________________________________________________________

______________________________________________________________

4) ALLA FINE DI QUESTO LAVORO PROVA AD ESPRIMERE UNA TUA OPINIONE SUL FUMO : ______________________________________________________________

______________________________________________________________

______________________________________________________________

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SCHEDA DI VALUTAZIONE E DI GRADIMENTO PER GLI INSEGN ANTI

Al termine della realizzazione del progetto può essere utile tracciare un breve bilancio, per individuare i problemi emersi e per sintetizzare proposte per migliorare il programma stesso. Il vostro contributo è molto importante e vi chiediamo di compilare con cura questa scheda e di consegnarla al referente del progetto per la vostra scuola quando avrete completato il programma in classe.

COGNOME______________________________ NOME___________________________________

SCUOLA____________________________________ CLASSE__________ SEZ ._______________

C ITTÀ___________________________________ PROVINCIA_____________________________

MATERIA INSEGNATA _____________________________________________________________ � NON FUMATORE � EX FUMATORE � FUMATORE

E' SODDISFATTO DELLA GUIDA PER QUANTO RIGUARDA LE FINALITÀ E GLI OBIETTIVI PROPOSTI?

�SI �NO

PERCHÈ__________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

HA TROVATO LA GUIDA :

CONFUSA PRECISA

1 2 3 4 5 6 7

E' SODDISFATTO DELLA GUIDA PER QUANTO RIGUARDA I CONTENUTI E I METODI?

�SI �NO

PERCHÈ ________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

HA TROVATO LA GUIDA :

ADEGUATA AGLI OBIETTIVI D ISPERSIVA

1 2 3 4 5 6 7

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L'ATTIVITÀ SVOLTA È RIUSCITA A COINVOLGERE POSITIVAMENTE I SUOI ALUNNI?

�SI �NO

PERCHÈ

_________________________________________________________________________________

_____________________________________________________________________________

HA TROVATO LA GUIDA :

NOIOSA INTERESSANTE

1 2 3 4 5 6 7

HA REALIZZATO TUTTE LE LEZIONI DEL PROGRAMMA?

� SI � NO

SE NO , QUALI HA ESCLUSO? N° ___________________

PERCHÈ?_________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________

QUALE È STATA LA LEZIONE CHE HA APPREZZATO DI PIÙ? N° _____

PERCHÈ?_________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________

QUALE È STATA LA LEZIONE PIÙ DIFFICILE O MENO INTERESSANTE? N° _____

PERCHE?_________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________

COME GIUDICA LA QUALITÀ DI REALIZZAZIONE DELL ' INTERVENTO NELLA SUA CLASSE

QUEST 'ANNO (minimo 1 massimo 7 punti) ______

COME MODIFICHEREBBE IL PROGRAMMA? Proposte e suggerimenti: (Se lo desidera può

utilizzare un altro foglio e allegarlo a questo). _________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________

ALLEGATO A – ESEMPIO DI L ETTERA AI GENITORI

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La nostra scuola, in col laborazione con Promeco (Comune-Usl), con l ’Az. Usl di

Ferrara e con l ’Assessorato comunale ai Servizi al la Persona Social i e Sanitar i di

Ferrara, real izza un intervento di Educazione Sanitar ia dal t i tolo “L ASCIATECI

PULITI ” , r ivol to agl i studenti con lo scopo di aiutar l i a conservare la loro salute

attraverso la prevenzione del l 'abi tudine al fumo.

Le lezioni del programma, tenute dagl i insegnanti , prevedono anche la vostra

col laborazione attraverso la disponibi l i tà ad essere intervistat i dai propri f ig l i c irca le

opinioni sul l 'abi tudine al fumo.

Nel la prospett iva di contr ibuire al la salute dei giovani vi r ingraziamo per la

col laborazione.

I l t rattamento dei dat i personal i degl i alunni (elenchi forni t i dal la scuola) viene svolto

esclusivamente nel r ispetto del la legge 675/96 sul la tutela dei dat i personal i .

IO GENITORE DELL’ALUNNO………………………………………..CLASSE……………

DICHIARO DI AVER PRESO VISIONE DELLA COMUNICAZIONE SOPRA

INDICATA.

DATA………………………………. FIRMA………………………………………………………………

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ALLEGATO B - SCHEDA INFORMATIVA SUL FUMO DI SIGARET TA

COMPONENTI DEL FUMO DI SIGARETTA Le sostanze contenute nel fumo di sigaretta sono davvero molte (circa 4000) e derivano dal processo di combustione della sigaretta che libera e modifica le sostanze chimiche presenti nelle foglie del tabacco e nei cosiddetti conservanti. I componenti del fumo che più ci interessano sono: nicotina, monossido di carbonio, catrame, sostanze irritanti. Ognuna di queste sostanze ha caratteristiche ed azioni diverse, che prenderemo in considerazione separatamente per motivi di chiarezza; non dobbiamo però dimenticare che in realtà i loro effetti sono contemporaneamente presenti. La nicotina è una sostanza contenuta nelle foglie di tabacco. E’ un liquido incolore o giallo pallido, che colora di giallo le superfici con cui viene a contatto e che si scioglie con facilità in acqua. Chi fuma ha facilmente dita e denti gialli. La nicotina è una sostanza che agisce sul cervello il quale in breve tempo ne diventa dipendente. Il monossido di carbonio (CO) è un gas che viene rilasciato dal tabacco mentre brucia; è contenuto anche nel gas di scarico delle automobili, nei fumi prodotti da alcune industrie e quindi contribuisce all’inquinamento ambientale. Il catrame è in realtà un miscuglio di sostanze (di cui una delle più importanti è il benzopirene) di colore marrone e denso e si forma quando il fumo si raffredda e condensa. Si raccoglie prevalentemente nei polmoni. Le sostanze irritanti includono: acetone (usato per rimuovere la vernice), ammoniaca (usata per pulire), formaldeide (agente disinfettante). Queste sostanze sono note per essere irritanti per la congiuntiva e le mucose. Altre sostante irritanti sono: arsenico (un veleno), metanolo e butano (combustibili), DDT (insetticida), acido cianidrico (usato negli U.S.A. come metodo di esecuzione delle pene capitali), piombo (sostanza tossica), ecc.

LA VIA DEL FUMO Vediamo ora di seguire la via che percorre il fumo di sigaretta nel nostro organismo e dove e come agiscono i suoi componenti. Il fumo segue la via del respiro, dalla bocca a faringe, laringe, trachea, grandi e piccoli bronchi, fino agli alveoli. Gli alveoli sono quella parte del polmone dove avvengono gli scambi tra aria e sangue: in essi l’ossigeno, indispensabile per la nostra vita, passa dall’aria che abbiamo inspirato al sangue dei vasi capillari che circondano l’alveolo. Invece l’anidride carbonica, il cui accumulo nel nostro organismo sarebbe molto dannoso, passa dal sangue dei capillari alveolari all’aria che viene espirata. Qui negli alveoli avviene dunque, qualcosa di indis pensabile per la nostra vita! Il fumo segue la via dell’aria e, dopo una tirata, alcune sostanze sono assorbite attraverso la bocca, naso e gola, altre raggiungono bronchi ed alveoli dove, o sono trattenute o passano nel sangue.

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Effetti della nicotina E’ una sostanza che passa rapidamente nel sangue e viene assorbita già nella bocca (ecco perché non fumare affatto è certamente meglio che fumare pur senza aspirare). La nicotina agisce prevalentemente sul sistema cardio-circolatorio (cuore e vasi) e sul sistema nervoso. Agisce anche nell’apparato digerente, aumentandone la motilità. Per digerire è però preferibile una bella passeggiata! 1. Effetti sull’apparato circolatorio La nicotina aumenta la frequenza del cuore, il quale, costretto a battere più in fretta si affatica di più. Il grande sportivo non fuma! (C’è sempre qualche eccezione). La nicotina restringe i vasi sanguigni dapprima in maniera reversibile, poi definitiva. Puoi facilmente immaginare le conseguenze di questo fenomeno se pensi che tutti gli organi ed apparati sono serviti e nutriti dai vasi sanguigni. Ad esempio la pelle, se cronicamente mal nutrita da vasi con calibro ridotto, può precocemente perdere colore e freschezza (punti neri, acne, rughe precoci sono più frequenti in una pelle mal irrorata), cioè….. chi non fuma è più bello! 2. Effetti sul sistema nervoso La nicotina agisce sia a livello del sistema nervoso centrale che periferico con meccanismi complessi e non ancora del tutto noti. Gli effetti della nicotina possono essere molto diversi da un individuo all’altro: c’è chi fuma “per caricarsi” chi per “rilassarsi”…….. Prova ad immaginare modi più divertenti per ottenere gli stessi effetti! Effetti del monossido di carbonio Il monossido di carbonio (CO) arriva fino agli alve oli e di qui passa al sangue dei capillari e quindi a tutto l’organismo. Il CO si lega all’emogl obina più facilmente rispetto all’ossigeno. Ti ricordo che l’emoglobina (Hb) è quella proteina che dà il colore rosso al sangue e serve per trasportare l’ossigeno agli organi del nostro corpo . L’ossido di carbonio, non solo si lega facilmente all’emoglobina, ma “spiazza” l’ossigeno dall’emoglobina e si pone al suo posto riducendo così la quantità di ossigeno disponibile per l’organismo. Ciò determina conseguenze negative per tutti gli or gani. Pensiamo ad esempio ai muscoli della cui efficienza abbiamo bisogno quando facciamo sport. Lo sportivo necessita di grandi quantità di ossigeno e di eccellenti capacit à respiratorie per ottenere i migliori risultati . Il fumatore avverte in modo particolare la carenza di ossigeno e diminuisce il suo rendimento atletico Effetti del catrame E’ un complesso di sostanze solide, di cui una dell e più importanti è il benzopirene, capaci di provocare la trasformazione tumorale della cellula bronchiale. Il benzopirene giunge nel “cuore” stesso della cellula, nel suo DNA, modificandolo. Ecco che allora la cellula diventa “diversa” , nuova, neoplastica. Questo effetto può essere potenziato dal polonio 21 0, sostanza radioattiva presente nel fumo, che viene intrappolata nel muco bronchiale . Ecco allora che chi non fuma ha un bassissimo rischio di ammalarsi di tumore broncopolmonare, perché non aggiunge agli inquinanti già presenti nell’ambiente quelli derivati dal fumo di sigaretta.

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Effetti delle sostanze irritanti Queste sostanze causano irritazione delle vie respiratorie, con riduzione delle difese immunitarie e paralisi delle ciglia vibratili. Ti ricordo che le cellule di molta parte delle vie respiratorie sono fornite di ciglia vibratili che con il loro continuo movimento verso l’esterno dell’albero respiratorio garantiscono la pulizia del sistema stesso. Quando tale meccanismo risulta inefficiente, particelle inquinanti, batteri, virus ecc. presenti nell’ambiente, trovano via libera e possono arrivare agli alveoli. Nella parte più profonda del polmone, negli alveoli appunto, c’è però un’altra difesa, costituita dai “ macrofagi”, ma che possiamo ricordare come gli spazzini del polmone. Il loro compito è infatti quello di eliminare le particelle estranee che arrivano all’alveolo. Nel non fumatore queste cellule lavorano bene. Non così nel fumatore, dove sono costrette agli straordinari finchè non ce la fanno più: dunque via libera a batteri, virus ecc…. Ecco perché le bronchiti acute e croniche sono meno frequenti in chi sa tenere puliti i suoi bronchi e polmoni. Abbiamo, ora, tutti gli elementi per spiegarci perché chi non fuma vive di più, vive meglio, corre di più, è più libero, è più bello. IL FUMO PASSIVO Il fumo passivo è quello inalato involontariamente dai non fumatori che si trovano in un ambiente saturo del fumo di sigarette degli altri. Diversi studi hanno dimostrato che i non fumatori esposti per lungo tempo al fumo altrui, rischiano di sviluppare le stesse gravi malattie dei fumatori, perciò chi non fuma può esigere di non essere esposto ai rischi conseguenti al fumo passivo, per esempio negli ambienti di lavoro, a scuola, ecc. Le prime “vittime “ sono i bambini dei fumatori che si ammalano più spesso dei loro coetanei di infezioni delle vie respiratorie, asma, otiti. Le mogli non fumatrici di fumatori vanno incontro più delle altre non esposte al fumo, a tumori del polmone e a bronchite cronica. Un fumatore passivo del tutto particolare è il bambino in gestazione che ancor prima di nascere subisce gli effetti nocivi del fumo attraverso la madre fumatrice. Nella pancia della mamma i bambini sono immersi nel liquido amniotico e ricevono ossigeno attraverso il sangue del cordone ombelicale. Come sai, alcune sostanze del fumo di sigaretta passano nel sangue: è proprio attraverso questa via che raggiungono il bambino, ostacolando la sua crescita ed il suo benessere. Molte ricerche hanno evidenziato una ridotta crescita del feto con minor peso alla nascita del neonato a causa del diminuito apporto di sangue alla placenta e al ridotto tenore di ossigeno Il fumo causa in Italia circa 90.000 morti all’anno (più delle morti per droga, AIDS, alcool, incidenti stradali…) . Al fumo sono attribuibili il 90% delle morti per tu more polmonare. il 25% delle morti per malattia coronarica del cuore, il 75% delle morti p er bronchite cronica ed enfisema polmonare

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