documento preliminare alla progettazione · documento preliminare alla progettazione “studio ed...

DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE “STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEI COMUNI DI ANCONA E FALCONARA M.MA IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE”

1/93

STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEI COMUNI DI ANCONA E FALCONARA M.MA IN RELAZIONE ALLE

PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE

DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE

DATA: 02/07/2019

AGGIORNAMENTI: VIVA SERVIZI S.p.A

VICE DIRETTORE – AREE DI LINE

(Ing. Andrea De Angelis)

Rev. 1 16/09/2019


2/93

Sommario 1. Premessa ................................................................................................................................................... 4

PARTE 1 - OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE ............................................................................................... 5

2. Stato della situazione iniziale e della possibilità di far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica .. 5

Inquadramento territoriale ........................................................................................................................... 9

Origine e natura delle acque reflue ............................................................................................................. 13

Recapito finale delle acque reflue – descrizione della situazione attuale .................................................. 14

Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica ......................................................................................... 21

Indagini e studi propedeutici alla progettazione - premesse ..................................................................... 21

Indagini e studi conclusioni ........................................................................................................................ 25

3. Obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli ......................................................... 28

Strategie per il raggiungimento degli obiettivi: ........................................................................................... 30

4. Esigenze e bisogni da soddisfare ............................................................................................................. 31

5. Regole e norme tecniche minime da rispettare ...................................................................................... 31

6. Presenza di vincoli ................................................................................................................................... 35

7. Funzioni che dovrà svolgere l’intervento ................................................................................................ 35

8. Prestazioni e requisiti minimi da soddisfare ........................................................................................... 35

PARTE 2 : PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO ........................................................................................... 37

9. Impatti dell’opera sulle componenti ambientali ..................................................................................... 38

10. Ordine di priorità: ................................................................................................................................ 39

11. Livelli di progettazione: ....................................................................................................................... 39

12. Elaborati da produrre e tempistica progettuale:................................................................................. 39

13. Costo stimato dell’opera- .................................................................................................................... 49

Tipologia e categoria dei lavori: .................................................................................................................. 50

Progetto di fattibilità tecnica ed economica - ............................................................................................. 52

Progetto definitivo ....................................................................................................................................... 57

Progetto esecutivo • .................................................................................................................................... 63

14. Nomina del progettista e del coordinatore per la sicurezza alla progettazione: ................................ 66

15. Verifica preventiva della progettazione .............................................................................................. 67

16. Nomina del direttore Lavori e coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione........................... 68

17. Nomina del collaudatore in corso d’opera .......................................................................................... 68

18. Possibili punti critici in fase progettuale ............................................................................................. 69


3/93

19. Limiti finanziari da rispettare per i lavori ............................................................................................ 69

Tipologia e categoria dei lavori ................................................................................................................... 70

Determinazione del corrispettivo per progettazione, DL e coordinamento della sicurezza ....................... 72

Determinazione del corrispettivo per incarico di Verifica preventiva della progettazione ........................ 75

Determinazione del corrispettivo per incarico di collaudo ......................................................................... 77

Penale da applicare ai professionisti ........................................................................................................... 79

Penale da applicare agli esecutori dei lavori ............................................................................................... 79

Proprietà intellettuale e materiale degli elaborati e riservatezza ............................................................... 80

20. Quadro economico dell’opera ............................................................................................................. 80

21. Cronoprogramma e tempi di attuazione dell’opera ............................................................................ 86

22. SISTEMA DI REALIZZAZIONE DA IMPIEGARE: ...................................................................................... 90

PARTE 3 - ESECUZIONE DEI SERVIZI E LAVORI ............................................................................................. 90

23. Tipologia di contratto .......................................................................................................................... 90

24. Procedura di affidamento .................................................................................................................... 91

25. Modalità di stipula del contratto dei lavori ......................................................................................... 91

26. Criteri di aggiudicazione ...................................................................................................................... 91

27. Allegati ................................................................................................................................................. 92


4/93

1. Premessa

Il presente documento preliminare all’avvio della progettazione (di seguito denominato DPP) è redatto dal sottoscritto Responsabile del procedimento ai sensi

dell’art. 15 del regolamento dei lavori pubblici D.P.R. 5 ottobre 2010 n.207 e articoli collegati per le parti ancora in vigore

dell’art. 31 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 aggiornato con decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 , coordinato con la legge di conversione 14 giugno 2019, n. 55

della Linea guida n° 3 di attuazione del D. Lgs 50/16 – Approvate dal Consiglio dell’Autorità con deliberazione n. 1096 del 26 ottobre 2016 –punto 5.1. - Aggiornate al d.lgs. 56 del 19/4/2017 con deliberazione del Consiglio n. 1007 dell’11 ottobre 2017

Compito del DDP è consentire il passaggio dall’attività di programmazione a quella di progettazione dando indicazioni sugli obiettivi generali da perseguire, alle strategie per raggiungerli, alle esigenze e ai bisogni da soddisfare, fissando i limiti finanziari da rispettare e indicando i possibili sistemi di realizzazione da impiegare, anche al fine della predisposizione del documento di fattibilità delle alternative progettuali, modalità e tempi dell’incarico relativamente ai lavori connessi all’intervento in oggetto. Aggiornamento rev. 1 del 16/09/2019 - motivazioni Il presente Documento Preliminare alla Progettazione relativo all’intervento “STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEI COMUNI DI ANCONA E FALCONARA M.MA IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE” costituisce la riedizione dell’analogo Documento già predisposto in data 02/07/2019 per lo stesso intervento. La presente revisione si è resa necessaria a seguito della rimodulazione dei lavori programmati nel territorio di Falconara Marittima relativo all’intervento denominato “REALIZZAZIONE DELLE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA IN PARCO KENNEDY E PIAZZA CATALANI”. Tale modifica si è resa opportuna a seguito degli incontri avutasi con l’amministrazione comunale di Falconara Marittima che ha indicato la possibile disponibilità di ulteriori aree a seguito di espropri/acquisizioni che l’amministrazione intende realizzare e la programmazione di interventi di riqualificazione nell’area del parco Kennedy da cui l’opportunità di rivedere la localizzazione delle vasche di prima pioggia nell’area di del centro urbano di Falconara Marittima. Conseguentemente l’intervento denominato

“REALIZZAZIONE DELLE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA IN PARCO KENNEDY E PIAZZA CATALANI” viene per opportuna chiarezza rinominato

“REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARITTIMA”

Nell’ottica di quanto richiamato all’art. 2 Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica nella revisione è stato attribuito un maggior peso alla possibilità di prohgramare progetti di riqualificazione e riconversione delle aree impermeabili, ricadenti e contribuenti le portate di pioggia, destinate attualmente a parcheggio in parcheggi drenanti Il presente documento, laddove necessario, sarà aggiornato a cura del RUP in funzione dello stato di avanzamento dell’intervento.


5/93

Le informazioni contenute nel presente DPP sono così suddivise: PARTE 1 - OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE All’interno della Parte 1 verranno analizzati, in conformità a quanto stabilito alle lettere da a) a g) del comma 6 dell’art. 15 del D.P.R. 207/10:

situazione iniziale e possibilità di far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica;

obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli;

esigenze e bisogni da soddisfare;

regole e norme tecniche da rispettare;

vincoli di legge relativi al contesto in cui l’intervento è previsto;

funzioni che dovrà svolgere l’intervento;

requisiti tecnici che dovrà rispettare. Parte 2 – PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO All’interno della Parte 2 verranno prescritti, in conformità a quanto stabilito alle lettere da h) a n) del comma 6 dell’art. 15 del D.P.R. 207/10:

impatti dell’opera sulle componenti ambientali e, nel caso degli organismi edilizi, delle attività ed unità ambientali;

costo dell’opera, fasi di progettazione da sviluppare e della loro sequenza logica nonché dei relativi tempi di svolgimento;

. livelli di progettazione e degli elaborati grafici e descrittivi da redigere;

limiti finanziari da rispettare e delle fonti di finanziamento;

possibili sistemi di realizzazione da impiegare. Parte 3 – ESECUZIONE DEI SERVIZI E LAVORI All’interno della Parte 3 verranno prescritte, in conformità a quanto stabilito alle lettere da a) a d) del comma 5 dell’art. 15 del D.P.R. 207/10:

la tipologia di contratto individuata per la realizzazione del servizio e del lavoro;

se per l’appalto si seguirà una procedura aperta, ristretta o negoziata;

se il contratto sarà stipulato a corpo o a misura, o parte a corpo e parte a misura;

se in relazione alle caratteristiche dell'oggetto del contratto, verrà adottato il criterio di aggiudicazione al prezzo più basso o dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

PARTE 1 - OGGETTO DELLA PROGETTAZIONE

L'obbiettivo dell’incarico è di individuare e progettare la miglior soluzione che permetta di eliminare o quanto meno mitigare gli sversamenti a mare di acque reflue miste in occasione di eventi pluviometrici, in particolare nella zona del litorale di Falconara M.ma e Palombina del Comune di Ancona di maggiore interesse balneare

2. Stato della situazione iniziale e della possibilità di far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica

L’intervento rientra tra quelli previsti nel PIANO D'AMBITO DEFINITIVO 2006-2030 e specificatamente nel documento “Aggiornamento del Programma interventi (secondo lo schema


6/93

tipo di cui all’Allegato 2 alla Determinazione 29 Marzo 2018, n.1/2018 -DSID) approvato con Delibera di AAto n. 06 del 24/07/2018. L’intervento in oggetto è identificato nel PdI con il codice identificativo ID59 “ Scolmatori a mare nei Comuni di Ancona, Falconara Marittima.” Con la descrizione E' previsto l’inizio della progettazione degli interventi che saranno individuati partendo dagli studi eseguiti per ridurre la frequenza degli sversamenti a mare che si verificano in occasione degli eventi piovosi dagli scolmatori della rete fognaria sul litorale di Falconara e Ancona Palombina Nuova.” riconducibile al macro-indicatore ARERA M4 relativo all’adeguatezza del sistema fognario - FOG2.4 (associata a M4b) Per VIVA Servizi S.p.A. corre l’obbligo dell’esecuzione degli interventi previsti nel rispetto della disciplina di settore e del cronoprogramma ed ha programmato la realizzazione dell’opera identificata nel piano degli investimenti dell’azienda con il codice attività 0744 “INTERVENTI .PRIORITARI .SFIORATORI .LITORALE .FALCONARA-ANCONA”. L’intervento è riportato anche nel PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE (PTA) della Regione Marche deliberazione n. 145/2010 in ottemperanza al DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N. 152, ARTICOLO 121 (al seguire alcuni estratti del PTA)

--- Omissis ----

--- Omissis ----


7/93

Il PTA al punto B.4.2 Aree utilizzate per scopi balneari riporta testualmente

--- Omissis ----

--- Omissis ----

Va evidenziato che gli obbiettivi indicati nel Piano di Tutela erano inspirati alla realizzazione di interventi che hanno richiesto una analisi approfondita del reticolo fognario attraverso il seguente studi

STUDIO E REALIZZAZIONE DI UN MODELLO MATEMATICO PER L’INDIVIDUAZIONE DI OPERE DI MIGLIORAMENTO DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI FALCONARA – datato maggio 2004 redatto dalla società SPS S.r.l. Società Progettazione Servizi (vedere ALLEGATO A1 “STUDIO E REALIZZAZIONE DI UN MODELLO MATEMATICO PER L’INDIVIDUAZIONE DI OPERE DI MIGLIORAMENTO DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI FALCONARA”)

Anche a seguito di detto studio e progetti sono stati elaborati dalla VIVA Servizi (già Multiservizi SpA) i seguenti progetti ed eseguiti i lavori relativi a:

Intervento S: “Interventi prioritari per la sistemazione idraulica ed ambientale del territorio facente capo al depuratore di Vallechiara”. - IMPORTO LAVORI: € 375.731,14 di cui € 361.829,24 per lavori e forniture ed € 13.901,90 per gli oneri relativi alla sicurezza oltre IVA. Descrizione dei lavori: i lavori hanno la finalità di completare il sistema di misura delle portate afferenti al depuratore di Vallechiara (Interventi L e M), di meglio regolare gli apporti di acque miste allo stesso depuratore e di migliorare la situazione ambientale lungo la costa di Falconara M. (Intervento S). Consegna dei lavori: 17/02/2004. - Ultimazione dei lavori: 25/02/2005

Intervento fosso Manarini- Via Flaminia – arenile Palombina - APPALTO: “Interventi necessari sul sistema drenante del bacino di Palombina: ristrutturazione degli sbocchi a mare”- IMPORTO LAVORI: € 764.867,26 di cui € 647.647,43 per lavori e forniture ed € 117.219,83 per oneri in materia di sicurezza oltre IVA.

Descrizione lavori- Intervento Fosso Manarini – Consegna Frazionata n. 1: Sono stati posati due collettori fognari in PVC De 400 e De 200 all’interno di bauletti in calcestruzzo armato ammorsati all’alveo e rispettivamente alla sponda sinistra e destra idraulica di Fosso Manarini, tali collettori sono in grado raccogliere le acque


8/93

reflue provenienti dalle abitazioni sito lungo Fosso Manarini. Consegna dei lavori: 28/01/08. - Ultimazione dei lavori: 08/09/2008

Descrizione lavori- Intervento Arenile - Consegna Frazionata n. 2- E’ stato posato un nuovo collettore fognario in Gres ceramico, per le sole acque nere, lungo l’arenile di Palombina Nuova in sostituzione di quello esistente in calcestruzzo. E’ stato, inoltre, realizzato l’allacciamento del sollevamento V14-ter direttamente alla condotta premente esistente in Prfv 400 che convoglia i reflui provenienti dal sollevamento V14 verso il depuratore Vallechiara; pertanto, è stata dismessa la vecchia condotta premente in acciaio DN 200 che sollevava i reflui dalla stazione 14 ter al 14 bis. Gli scivoli aperti a servizio dell’uscita 2 e 9 sono stati integralmente ricostruiti in calcestruzzo armato al fine di adeguare le sezioni idrauliche alle nuove portate di sfioro. Consegna dei lavori: data 31/03/2008.

Ultimazione dei lavori 18/05/2009. Descrizione lavori- Intervento Via Flaminia - Consegna Frazionata n. 3. Sono stati

realizzati due nuove collettori fognari lungo la Via Flaminia per convogliare le acque nere miste meteoriche agli scivoli aperti (uscita 9 e uscita 2) per ridurre solamente a due i numerosi sfiori a mare prima esistenti. Consegna dei lavori: 27/10/2008 - Ultimazione dei lavori: 28/12/2009.

Pontile sud – antistante New Tropical - APPALTO: “Manutenzione straordinaria dei pontili lungo il litorale del Comune di Falconara Marittima (AN) – 1° Stralcio”. IMPORTO LAVORI € 850.500,17 di cui € 794.136,21 per lavori e forniture ed € 56.363,96 per gli oneri relativi alla sicurezza oltre IVA. Descrizione lavori- Intervento di recupero strutturale del pontile: ripristino strutturale delle ali laterali con getti integrativi, ripristino corticale delle superfici delle pareti laterali e dell’intradosso della soletta di base, realizzazione fuori opera in calcestruzzo armato e successiva posa con mezzo marittimo degli ultimi due impalcati. Rifiorimento della scogliera a protezione del manufatto. Consegna dei lavori 19/04/2010 - Ultimazione dei lavori 25/01/2012.

Realizzazione vasca di prima pioggia: APPALTO: “interventi prioritari su sfioratori di Falconara Marittima (AN) – 1° STRALCIO”. IMPORTO Lavori : € 770.149,00 oltre IVA. Descrizione dei lavori: i lavori riguardano la realizzazione di una vasca-tubo lungo il litorale di Falconara in prossimità della Zona 1 – Palombina ed in particolare di due grossi collettori (φ 2000 mm) posizionati lungo la spiaggia, con un tracciato parallelo alla ferrovia a circa 10-15 metri dal mare, ad una profondità minima di 1,50 metri dal piano campagna attuale e per una lunghezza di 264,00 metri (volume utile circa 1.665,00 mc). L’intervento ha la finalità di ridurre le portate scaricate dagli sfioratori di piena nei pressi della stazione di sollevamento V13, che si attivano durante eventi meteorici per la natura mista dei reflui recapitati, intercettando la parte più inquinata dei reflui che saranno poi reindirizzati verso il depuratore alla fine dell’evento. Consegna dei lavori: 26/10/2011 – ultimazione lavori: i 29/04/2013,

Premente v10-v09- APPALTO: “Rifacimento di un tratto di fognatura nel litorale nord del Comune di Falconara Marittima (AN)”. IMPORTO LAVORI: € 405.745,79 di cui € 388.504,28 ed € 17.241,51 per oneri relativi alla sicurezza oltre IVA. Descrizione dei lavori: Tale intervento riguarda la realizzazione di una nuova condotta premente tra il sollevamento V10 ed il sollevamento V09 per una lunghezza totale di circa 350 m e successivi 12 m in Acciaio Inox Aisi 304. Prevede la demolizione e smaltimento degli ancoraggi in calcestruzzo e della condotta esistente in ghisa sferoidale Dn 700 fino all’incrocio con lo scolmatore a mare in corrispondenza del sottopasso di Via


9/93

Aspromonte e comunque al di fuori dell’Area SIN e la posa della nuova condotta in PE100 DE 710 PN 10 SDR 17 e ripristini e manutenzioni straordinarie (delle elettropompe e delle tubazioni della cameretta di manovra e ripristini dei cementi ammalorati) delle stazioni di sollevamento V09 e V10. Consegna dei lavori: 13/10/2014. - Ultimazione dei lavori: 23/12/2015

Detti interventi alla luce delle evoluzioni normative nel campo ambientale, non sono risultati più sufficienti a soddisfare gli obbiettivi di balneabilità e da qui la necessità di avviare studi per individuare la miglior soluzione che permetta di eliminare o quanto meno ridurre notevolmente, la possibilità di avere scarichi a mare di acque reflue miste in occasione di forti piogge, in particolare nella zona del litorale di maggiore interesse balneare. Conseguentemente la VIVA Servizi S.p.A ( già Multiservizi S.p.A), gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale n. 2 – Marche Centro – Ancona, ha affidato, a seguito di espletamento di gara, con Prot. 23781 del a 11/11/2015, al RTP tra la società Idraulica & Ambiente SRL di Pesaro (capogruppo) e la società DHI srl di Torino apposito incarico per la redazione di uno studio di fattibilità denominato “Studio ed analisi della rete fognaria del Comune di Falconara M.ma in relazione alle problematiche degli scarichi a mare”. L’incarico prevedeva di produrre uno studio, previa acquisizione di tutte le informazioni relative all’attuale configurazione della rete fognaria e di quelle contenute nello studio redatto nell’anno 2004 dalla Società SPS, per individuare le criticità presenti e le relative cause e quindi valutare e proporre le soluzioni, con un minimo di tre, descrivendone benefici e criticità. (vedere ALLEGATO A2 “STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE” – REPORT 1 “- e ALLEGATO A4 “STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE” – STUDIO REPORT FINALE”). Anche le amministrazioni Comunali di Ancona e Falconara Marittima hanno commissionato congiuntamente uno studio denominato “SERVIZI INGEGNERIA IDRAULICA DI STUDIO: VALUTAZIONE SOLUZIONI PER DRENAGGIO ACQUE BIANCHE E NERE NEL TRATTO LITORANEO COMPRESO TRA COLLEMARINO DI ANCONA E FALCONARA M.MA” per approfondire una soluzione che possa prevedere la separazione delle acque unitamente ad ipotesi progettuali, integrate, che tengano conto della possibilità di utilizzare vasche di pioggia, condotte a mare, parziale separazione delle reti (vedere ALLEGATO A3 “VALUTAZIONE SULLE SOLUZIONI PER IL DRENAGGIO DI ACQUE BIANCHE E NERE NEL TRATTO DI LITORALE COMPRESO TRA COLLEMARINO DI ANCONA E VILLANOVA DI FALCONARA MARITTIMA”)

Inquadramento territoriale

L’infrastruttura da progettare ricade nei Comuni di Ancona e Falconara Marittima (vedere TAV.0 1 Corografia Generale) Il territorio oggetto d’analisi nel Comune di Falconara Marittima ricade in un’area fortemente antropizzata e coincide con il territorio urbanizzato del Comune ove l’unico sistema di collettamento delle acque meteoriche è costituito dalla rete fognaria che serve l’intero bacino scolante costituito appunto da aree urbanizzate. Nell’area non son presenti ricettori quali corsi d’acqua naturali che possano drenare le acque di pioggia. La rete fognaria esistente è quindi esclusivamente di tipo misto.


10/93

Il territorio oggetto d’analisi nel Comune di Ancona ricomprende un’area fortemente antropizzata nel territorio Nord del Comune di Ancona quartieri Collemarino e Palombina Nuova. Nella porzione di rete oggetto d’analisi del Comune di Ancona interagiscono direttamente come immissioni, o indirettamente come ricettori, in particolare due corsi d’acqua naturali che drenano a monte dell’urbanizzato, ampie porzioni di territorio agricolo: il Torrente della Palombina a Nord ed il Fosso Manarini a Sud aventi andamento planimetrico perpendicolare alla costa. I fossi sono caratterizzati da sezioni naturali a cielo aperto nella parte di bacino “non urbanizzata” mentre, in prossimità del centro urbano di Palombina, sono trasformati in sezioni tombinate diventando di fatto, direttamente o indirettamente, una rete fognaria. La rete fognaria esistente è per la quasi totalità di tipo misto fatta eccezione per alcuni tratti di tipo separato presenti nelle recenti lottizzazioni di Palombina (zona Ancona) che comunque terminano in collettori di fognatura mista. Per quanto riguarda consistenza, ubicazione , tracciato e tipologia dei collettori fognari di collegamento con l’area di recapito finale, si rimanda alla lettura e all’esame degli elaborati allegati al DPP.


11/93

COROGRAFIA GENERALE – DETTAGLIO COMUNE DI ANCONA


12/93

COROGRAFIA GENERALE – DETTAGLIO COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA


13/93

Origine e natura delle acque reflue

Le tipologie di acque che compongono le acque reflue urbane, sia per il territorio di Ancona che per quello di Falconara Marittima, sono: • acque reflue domestiche (da popolazione residente/da attività servizi/da presenze turistiche); • acque di pioggia (trattandosi di fognature miste); • acque di infiltrazione e drenaggio; • acque reflue industriali (di scarsa rilevanza). Il grado di dilavamento delle superfici urbane e le conseguenti concentrazioni di inquinanti nelle acque reflue in condizioni di pioggia, dipende essenzialmente dall’intensità dell’evento meteorico e dal grado di erosione superficiale generato. Inoltre l’effetto è maggiore per quegli eventi che si manifestano dopo un lungo periodo di tempo secco e per quelle aree che presentano particolari destinazioni d’uso (zone industriali, aree urbane ad alto scorrimento). Nell’ambito di uno studio condotto dalla Multiservizi S.p.A nel 2003 sono stati monitorate le concentrazioni dei principali inquinanti nel reticolo fognario del Comune di Falconara Marittima e monitorati i fenomeni di first flush (prima cacciata inquinata). Fra i vari punti esaminati quelli relativi al Sito n°4 Zona Disco e Sito n° 5 c/o Stazione FFSS Falconara Marittima, sono rappresentativi della condizione dell’area oggetto del presente DPP

CONDIZIONI SECCO CONDIZIONI DI PIOGGIA

Il fenomeno del first flush (prima cacciata inquinata) è più smussato nei bacini afferenti ai bacini del Comune di Ancona quartieri Collemarino e Palombina Nuova ai in quanto hanno caratteristiche di


14/93

urbanizzazione e tempi di risposta più lunghi rispetto a quelli dell’area urbana di Falconara Marittima. VIVA Servizi S.p.A ha comunque implementato nell’estate 2018 un sistema di monitoraggio delle portate sul litorale antistante la costa di Falconara Marittima ed Ancona composto dalla misura telecontrollata della portata di acque reflue miste diluite di supero degli scolmatori, e localizzato, su 4 scolmatori in prossimità dei canali emissari (rappresentativi dei bacini caratterizzanti l’area) campionatori automatici per il prelievo acqua la cui modalità di funzionalità e relativa estrazione dati potrà essere concordata e messa a disposizione durante la fase di progettazione.

Recapito finale delle acque reflue – descrizione della situazione attuale

La rete di fognatura esistente a servizio dell’area oggetto di studio è stata ricostruita sulla base della documentazione a disposizione della azienda VIVA Servizi S.p.A Gestore del Servizio Idrico Integrato. La rete mista, come schematicamente rappresentato negli elaborati in allegato al DPP, è caratterizzata da un andamento a pettine perpendicolare alla costa e recapito in un sistema di gronda munito di otto sollevamenti tra loro collegati con funzionamento principale a cascata da Sud verso Nord: a partire dal primo sollevamento presente a Sud ubicato in Comune di Ancona, denominato V14BIS per giungere poi, tramite fognature e sollevamenti successivi, a quello finale collocato a Nord, denominato V09 e collegato all’impianto di depurazione esistente di Vallechiara in Via delle Caserme nel Comune di Falconara. Come precedentemente indicato nel territorio comunale di Falconara Marittima, nell’area oggetto di studio, la rete di collettori ha inglobato completamente la rete di fossi di scolo esistenti prima dell’urbanizzazione; e quindi non esistono corpi idrici recettori e tutte le acque di pioggia confluiscono direttamente nelle fognature miste. (vedere TAV. 02 PLANIMETRIA RETICOLO FOGNARIO – DETTAGLIO AREA FALCONARA M.MA) Il bacino di drenaggio urbano ha una pendenza significativa con valori anche del 10% caratterizzato da zone fortemente antropizzate e fortemente impermeabilizzata. I principali dati caratterizzanti il bacino sono:

estensione rete fognaria totale : 54 km area del bacino : 240 ha pendenza media del bacino: circa 10%

Come precedentemente indicato, nel territorio comunale di Ancona oggetto del presente DPP, la rete di collettori fognari ha inglobato la rete di fossi secondari di scolo esistenti prima dell’urbanizzazione; rimangono come corpi idrici recettori il Torrente della Palombina a Nord ed il Fosso Manarini a Sud peraltro nelle loro condizioni naturali (fossi scavati in terra) solo nella parte agricola del bacino mentre nell’area urbanizzata sono stati impermeabilizzati financo ad essere tombati in particolare nel tratto finale (tombamento necessario anche per consentire l’attraversamento della linea ferrovia) . Detti fossi che drenano ampie porzioni di territorio agricole non urbanizzate, essendo corpi idrici utilizzati anche come scolmatori e comunque compromessi con la rete fognaria, contribuiscono in parte al deflusso delle acque in fognatura (vedere TAV. 03 PLANIMETRIA RETICOLO FOGNARIO – DETTAGLIO AREA ANCONA)


15/93

Il bacino di drenaggio urbano del Comune di Ancona ha una pendenza media del 5% caratterizzato da una percentuale di aree verdi elevate nella parte a monte mentre nella zona a valle la zona risulta fortemente antropizzata e fortemente impermeabilizzata. I principali dati caratterizzanti il bacino sono:

estensione rete fognaria totale : 6 km area del bacino : 151 ha pendenza media del bacino: circa 5%

La curva di possibilità climatica di riferimento individuata nello “Studio ed analisi della rete fognaria del Comune di Ancona e Falconara M.ma in relazione alle problematiche degli scarichi a mare” risultata essere

L’Università di Ancona, nell’ambito di uno studio eseguito sul bacino relativamente alle problematiche in oggetto, ha definito le seguenti curve di altezza di pioggia:

h=30,680 t0,3361 per Tr=5 anni h=36,794 t0,3341 per Tr=10 anni

Risulta evidente che la pendenza del bacino comporta che si abbiamo tempi di corrivazione brevi che accentuano il fenomeno degli sversamenti. L’estensione dei sottobacini e la popolazione afferenti a ciascuno di esso è riportato nella tabella seguente (vedere l’allegato TAV 04 SCHEMA BACINI DRENANTI per maggiore dettaglio)


16/93

Da sottolineare inoltre la presenza della linea ferrovia che corre parallela all’arenile (quindi perpendicolare ai principali reticoli fognari) e che

ostacola la creazione o la riapertura di corpi idrici superficiali o la realizzazione di nuove condotte di drenaggio

comporta la necessità di realizzare eventuali attraversamenti con tecnologie no dig e nel rispetto delle prescrizioni (distanza dai binari/dimensioni/posizione pozzetti ispezione/camicia etc)

La rete fognaria è dotata di scolmatori che insistono per lo più sull’arenile di Falconara Marittima nella spiaggia compresa tra la raffineria API a Nord e il confine con il Comune di Ancona in località Collemarino a sud. Il litorale dei Comuni di Falconara Marittima e di Ancona, oggetto dello studio, presenta 17 scolmatori lungo tutto il tratto di collettamento che si sviluppa da Collemarino (Ancona) all’impianto di depurazione Vallechiara (Falconara Marittima). Dei 17 scolmatori, 4 scolmano le acque reflue urbane al di fuori delle scogliere di protezione come indicato all’art. 36 delle NTA del Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche (DAALR 26/01/2010 n. 145), evitando l’impatto dello scolmo nelle acque di balneazione. Altri scolmano sulla battigia e rappresentano le situazioni più impattanti in riferimento al carico inquinante e idraulico delle acque reflue urbane scaricate. Le acque di balneazione coinvolte dagli sversamenti fognari sono (vedere l’allegato TAV 04 SCHEMA

BACINI DRENANTI per maggiore dettaglio): per il Comune di Falconara Marittima: Codice Descrizione lunghezza Scolmo*

IT011042018003 TIRO AL PIATTELLO 584,93 SCFL01 B

IT011042018004 PRIMO CAVALCAVIA 426,76 SCFL02 B

IT011042018005 DI FRONTE STAZIONE FF.SS. 203,44 A

IT011042018006 SECONDO CAVALCAVIA 580,03 SCFL03 B SCFL03 bis S SCFL02 B

IT011042018007 PRIMA PIATTAFORMA 263,22 SCFL03 S

IT011042018008 SECONDA PIATTAFORMA 414,59 SCFL06 B SCFL06 S

IT011042018009 CASELLO FERROVIARIO N. 196

297,36 SCFL08 B

IT011042018010 CASELLO FERROVIARIO N. 197

575,98 SCFL09 B SCFL010 B SCFL010 S

IT011042018011 DISTRIBUTORE BP 259,66 SCFL012 B

IT011042018012 COLONIA CIF 150,05 SCFL013 B

modalità di scolmo: B = Battigia; A= Assente; S= Scogliere (al di fuori)

per il Comune di Ancona: Codice Descrizione lunghezza Scolmo*

IT011042002001 TARGA PALOMBINA NUOVA 604,18 SCAN01 B


17/93

IT011042002002 ULTIMO SOTTOPASSAGGIO PALOMBINA NUOVA

494,42 SCAN02 B

IT011042002016 SBOCCO FOSSO MANARINI 566,29 SCAN03 B

modalità di scolmo: B = Battigia; A= Assente; S= Scogliere (al di fuori) Tipologia e descrizione degli scolmatori e riportata nell’allegato ALLEGATO B - MONOGRAFIA SCOLMATORI - DESCRIZIONE DEI LUOGHI, CONDIZIONI AMBIENTALI E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DEGLI SCOLMATORI


18/93

RETICOLO FOGNARIO AFFERENTE ALL’ARENILE ANCONA - FALCONARA


19/93

RETICOLO FOGNARIO AFFERENTE ALL’ARENILE ANCONA – FALCONARA – DELIMITAZIONE DEI BACINI DRENANTI (delimitati dalla linea rossa)


20/93

RETICOLO FOGNARIO AFFERENTE ALL’ARENILE ANCONA


21/93

Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica

La tipologia delle opere di cui al presente DPP, non prevede l’utilizzo di tecniche di ingegneria naturalistica ovvero di discipline tecnico-scientifiche che studiano e utilizzano modalità di esecuzione, come materiale da costruzione, di materiale vegetale vivo in abbinamento con altri materiali inerti non cementizi quali pietrame, il legname, l’acciaio, nonché in unione con stuoie e fibre vegetali o sintetiche. Soluzioni di trattamento delle acque di prima pioggia con sistemi depurativi naturali quali fitodepurazione non risultano applicabili data la carenza di aree disponibili, conseguentemente non è possibile allo stato dei fatti far ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica se non nelle eventuali opere complementari e/o di mitigazione e schermatura delle strutture che si andranno a realizzare Più in generale potranno essere adottate nell’ambito della progettazione tecniche di drenaggio urbano sostenibile per una città più resiliente ai cambiamenti climatici attraverso la:

minimizzazione della crescita del territorio impermeabilizzato (ad esempio limitando le superfici impermeabili nell’ambito delle risistemazione di eventuali piazzali, parcheggi, nelle nuove asfaltature etc)

riconversione di parcheggi esistenti, o la costruzione di nuovi con sistemi di drenaggio, laminazione e infiltrazione delle acque di pioggia ad esempio con utilizzo di superfici permeabili quali soluzioni impiantistiche tipo “Parcheggio pixellato” o con “bio-parcheggio” (parcheggi con inserimento di elementi naturali quali canali vegetati, trincee filtranti e aree di ritenzione vegetale)

utilizzo di sistemi di drenaggio urbano sostenibile in particolare lungo le strade alternative e/o complementari alle vasche di prima pioggia e/o vasche volano con tecniche riconducibili alle greenways (ad esempio utilizzo di aiuole e zone alberate presenti lungo le strade riadattate per laminazione e drenare le acque di pioggia)

utilizzo di sistemi di drenaggio urbano sostenibile laddove applicabili e previe indagini geologiche/geotecniche (quali trincee drenanti nella aree commerciali, dreni filtrati a bordo strada o lungo i marciapiedi, box alberati filtranti

Dette tecniche non possono esser risolutive della problematica (non avendo sufficienti aree disponibili per zone a verde e risultando le aree fortemente antropizzate) ma possono costituire una soluzione per ridurre il problema ed in particolare limitare le portate in ingresso alla rete mista fognaria e ridurre la volumetria delle vasche di prima pioggia. Per raggiungere gli obiettivi, risulta però fondamentale che anche le amministrazioni comunali adottino e obblighino dette tecniche in particolare nell’ambito della realizzazione di nuove lottizzazioni e nelle manutenzione della viabilità e dei camminamenti pedonali

Indagini e studi propedeutici alla progettazione - premesse

Con documento datato 08/04/16 denominato “Studio ed analisi della rete fognaria del Comune di Falconara M.ma in relazione alle problematiche degli scarichi a mare – bozza studio 1° Report” il RTP Idraulica & Ambiente SRL e società DHI srl presenta alla Multiservizi la bozza relativa alla prima fase dell’incarico – vedasi allegato al DPP


22/93

Nel 1° Report sono state presentate cinque soluzioni alternative, identificate nello studio come A1, A2, B1, B2, C, oltre alla soluzione D dello sdoppiamento delle reti e alla possibilità di effettuare la separazione delle rete fognarie. Tutte le soluzioni sono atte a mitigare l’impatto causato dagli sversamenti a mare con particolare riguardo all’analisi delle portate di sfioro caratterizzanti la rete fognaria in questione nel pieno rispetto del Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche di cui alla D.G.R. n. 145 del 26.01.2010. Lo studio era completato poi con una modellazione idraulica-marittima delle soluzioni progettuali per valutarne il corretto funzionamento nell’ambito della rete complessiva; Su queste alternative progettuali è stata condotta un’analisi in termini di costi/benefici economici, ambientali, sociali e gestionali presenti e futuri e sulla base di detta analisi andava scelta la soluzione che doveva poi essere approfondita nel Report Finale (in cui venivano indicati con maggior dettaglio gli interventi da progettare e la loro quantificazione economica); Avendo le opere rilevante impatto nei socio/economici/ambientali la relazione è stata trasmessa per consultazione e valutazione ai Comuni di Ancona e Falconara Marittima e all’ AATO2 Centro ed è stata anche oggetto di incontri pubblici con cittadinanza ed operatori economici interessati (in particolari gli esercenti degli stabilimenti balneari) In data 18/07/2016 nel corso della 2^ Commissione Consiliare, il Comune di Ancona ha ritenuto che nello studio non fosse stata approfondita adeguatamente la soluzione che prevedeva la separazione delle acque e ravvisava la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti sulle possibili soluzioni progettuali ed in particolare sull’opportunità di operare la separazione delle acque bianche dalle nere e quindi di affidare a tal scopo uno studio, complementare a quello già commissionato dalla Multiservizi, alla Università Politecnica delle Marche affinché valutasse detta fattibilità . I Comuni di Ancona e Falconara Marittima hanno quindi concordato convenzioni col Dipartimento DICEA dell’Università Politecnica delle Marche per studiare le valutazioni sulle soluzioni per il drenaggio di acque bianche e nere sul litorale di Ancona e Falconara Nel mese di Marzo 2017 i Comuni di Ancona e Falconara Marittima hanno stipulato le convenzioni col Dipartimento DICEA dell’Università Politecnica delle Marche finalizzate a produrre valutazioni sulle soluzioni per il drenaggio di acque bianche e nere sul litorale di Ancona e Falconara ed in particolare :

- valutare l’ipotesi di realizzazione di un sistema separato e/o parzialmente separato per la raccolta delle acque meteoriche con l’obiettivo di evitarne l’immissione nella rete delle acque reflue, riducendo così le portate nei collettori esistenti, così come invece accade nell’attuale sistema di drenaggio urbano, valutandone i costi parametrici, la fattibilità tecnica e la sostenibilità ambientale;

- valutare la fattibilità tecnica, i costi di massima e la sostenibilità ambientale per interventi sui fossi Manarini e Palombina, previa loro bonifica attraverso l’eliminazione degli scaricatori di piena della fognatura, finalizzati a non convogliare più i contributi dei loro bacini di monte, peraltro scarsamente urbanizzati, nella rete urbana della fascia costiera;


23/93

- valutare se le ipotesi presenti nello studio di Multiservizi nel 2004 sulla realizzazione di vasche volano in spiaggia come quelle già realizzate a Palombina Vecchia siano compatibili con la soluzione da adottare;

- valutare se la possibilità di realizzare vasche di contenimento a mezza costa, al fine di ridurre il dimensionamento di quelle da realizzarsi sulla spiaggia a vantaggio di un più contenuto impatto ambientale, sia compatibile con la soluzione definitiva dal punto di vista della fattibilità tecnica ed economica;

- redigere un Rapporto Tecnico per esplicitare le valutazioni sopra indicate, che dovrà fornire un raffronto tra le diverse soluzioni verificando la fattibilità tecnica, i costi parametrici, la sostenibilità ambientale e i tempi di esecuzione delle opere, con la possibilità di realizzare stralci funzionali delle stesse.

Lo studio “VALUTAZIONI SULLE SOLUZIONI PER IL DRENAGGIO DI ACQUE BIANCHE E NERE NEL TRATTO DI LITORALE COMPRESO TRA COLLEMARINO DI ANCONA E VILLANOVA DI FALCONARA MARITTINA” redatto dal Dipartimento DICEA dell’Università Politecnica delle Marche è stato concluso nel mese di luglio 2017 (vedasi documento allegato al DPP) e nelle conclusioni evidenzia che:

le soluzioni definitive per evitare i divieti di balneabilità quali quelli proposti nello studio della Multiservizi o la separazione totale delle reti hanno costi elevati e tempi lunghi. Il costo stimato per la separazione è superiore a 50 milioni di euro oltre i costi per il trattamento delle acque di prima pioggia ed il contributo economico degli utenti

le soluzioni A1/A2/B1/B2 sono difficilmente realizzabili per stralci funzionali ed indica nella soluzione C quella che presenta un minor costo e la possibilità di essere realizzata in stralci funzionali

le soluzioni parziali cioè quelli finalizzate alla riduzione degli scarichi e delle frequenza di scolmo è la via ritenuta più percorribile in termini economici e di tempo

è necessaria la costruzione di vasche di prima pioggia anche se non assicura l’eliminazione dei divieti di balneazione

la costruzione delle condotte sottomarine ha il vantaggio di eliminare quasi totalmente gli scarichi ma risulta invasiva sull’arenile. In alternativa si dovrebbero ampliare gli scatolari esistenti sino alle scogliere

non volendo occupare l’arenile con ulteriori manufatti l’ipotesi di costruire vasche diffuse nel bacino risulta più vantaggiosa rispetto alla vasca unica. Nella zona Collemarino si potrebbe valutare la possibilità di sfruttare l’area presso l’ex stabilimento FIAT (vasca da 5.000 m3) in coerenza con la soluzione C dello studio Multiservizi

presso l’area Palombina Vecchia, vista la configurazione altimetrica, non si possono realizzare vasche diffuse e quindi necessario provvedere una condotta sottomarina

per la zona Falconara è necessario valutare in sede di progetto la fattibilità della realizzazione del collettore misto unitamente a vasche di prima pioggia (prioritariamente per il bacino afferente a Via dei Mille in cui vi ricadono come eleggibili a contenere vasche di prima pioggia aree quali il parco Kennedy, parco UNICEF, piazzale Europa)


24/93

Viste le conclusioni dello studio del Dipartimento DICEA dell’Università Politecnica delle Marche le amministrazioni comunali di Ancona e Falconara Marittima hanno richiesto alla VIVA Servizi SpA di integrare il report finale tenendo conto delle seguenti indirizzi ed obiettivi

o interventi meno invasi sull’arenile e tali da non compromettere durante i lavori lo svolgimento della stagione turistico/balneare

o escludere come possibile soluzione la separazione delle reti o rivisitazione dello studio della Multiservizi indicando nella Soluzione C quella ritenuta

migliore da integrare ed approfondire con le soluzioni proposte dalla Università tenendo conto di ritenere perseguibili soluzioni parziali cioè finalizzate alla riduzione degli scarichi e delle frequenza di scolmo in luogo delle soluzioni definitive

o interventi mitigatori da realizzarsi nel breve periodo sinergici al progetto complessivo attraverso interventi stralci e cadenzati finalizzati alla riduzione degli scarichi e delle frequenze di scolmo da avviarsi nei minori tempi tecnici

Le alternative progettuali indicate dalla Università, come evidenziate nello studio, necessitavano comunque di ulteriori approfondimenti in merito alla fattibilità di determinate opere fra cui:

o verificare la fattibilità del collettore di gronda in termini di percorso plano-altimetrico, possibilità di attraversamento della ferrovia, disponibilità aree per la vasca di prima pioggia, capacità idraulica del fosso della Castellaraccia

o verificare l’area di Falconara la disponibilità delle aree per la realizzazione delle vasche diffuse di tipo A o B descritte nello studio dell’Università ma non localizzate in termini plano-altimetrici

o verificare per l’area di Collemarino di Ancona la disponibilità delle aree per la realizzazione delle vasche diffuse di tipo A o B descritte nello studio dell’Università ma non localizzate in termini plano-altimetrici e le interconnessioni idrauliche del fosso della Palombina

Alla luce delle richieste a seguito di Deliberazione N. 61 del 25/07/2018 il CDA della Multiservizi SpA si è proceduto a riavviare lo “STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEI COMUNI DI FALCONARA MARITTIMA E DI ANCONA IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE” indicando di integrare e completare la soluzione C identificata nel Report 1 con le soluzioni progettuali indicate nello studio dell’Università Nel contempo nell’ambito del PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE MARCHE - COMUNE DI ANCONA - COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA – ASUR - ARPAM – MULTISERVIZI SPA avente oggetto “ Realizzazione di uno studio specifico dei carichi organici e microbiologici delle acque di balneazione dei litorali dei Comuni di Ancona e Falconara MM a seguito di sversamenti di acque reflue a tutela dei bagnanti; adozione di provvedimenti conseguenti anche in merito alla durata del divieto temporaneo di balneazione” si è costituito un tavolo di coordinamento tecnico che ha predisposto un progetto per realizzare uno studio basato su analisi chimiche, microbiologiche attraverso un sistema di controllo atto a misurare e quantificare il carico idraulico ed inquinante (chimico fisico e microbiologico) delle acque reflue urbane delle reti fognarie che fuoriescono in occasione degli eventi meteorici. Tale studio costituisce la base per predisporre un sistema di controllo della raggiunta conformità attraverso sistemi di valutazione innovativi, che possano ridurre il tempo di refertazione, effettuati in parallelo con quelli previsti dalla norma. A tal fine VIVA Servizi S.p.A ha installato ed integrato a telecontrollo nel mese di maggio 2018 n° 16 misuratori di portata e nel mese di giugno 2018 n° 4 campionatori automatici per il prelievo automatico delle


25/93

acque sversate durante il periodo di pioggia necessari per definire il modello di dispersione dell'inquinante in mare che saranno parametrizzati unitamente ai dati scaturenti dai prelievi che si effettueranno in mare al termine dello sversamento da realizzarsi da parte di REGIONE MARCHE - COMUNE DI ANCONA - COMUNE DI FALCONARA MARITTIMA – ASUR - ARPAM – nell’ambito dello stesso studio adempiendo nei tempi stabiliti a quanto indicato nel PROTOCOLLO D’INTESA

Indagini e studi conclusioni

Il Report Finale dello studio (vedasi ALLEGATO A4 “STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A

MARE” – STUDIO REPORT FINALE”), come richiesto dalle amministrazioni comunali, approfondisce la denominata Soluzione C integrandola con le soluzioni proposte dall’Università ponendosi l’obiettivo di individuare soluzioni parziali cioè finalizzate alla riduzione degli scarichi e delle frequenza di scolmo. In tal modo sono individuati interventi mitigatori da realizzarsi nel breve/medio periodo sinergici e complementari al progetto complessivo attraverso interventi stralci e cadenzati finalizzati da avviarsi nei minori tempi tecnici. Più specificatamente il Report Finale in funzione della Soluzione C contiene:

Per Falconara la verifica della fattibilità del collettore di gronda in termini di percorso plano-altimetrico, la possibilità di attraversamento della ferrovia, la disponibilità di aree per la vasca di prima pioggia anche in relazione alla capacità idraulica del fosso della Castellaraccia;

la verifica per l'area di Falconara della disponibilità delle aree per la realizzazione delle vasche diffuse di tipo A o B descritte nello studio dell'Università ma non localizzate in termini plano-altimetrici;

la verifica per l'area di Collemarino di Ancona della disponibilità delle aree per la realizzazione delle vasche diffuse di tipo A o B descritte nello studio dell'Università ma non localizzate in termini plano-altimetrici e le interconnessioni idrauliche del fosso della Palombina.

Lo studio evidenzia le possibili soluzioni da progettare nella logica di procedere comunque con interventi distinti e funzionali ed in particolare (vedasi TAV. 05 “SCHEMA STATO DI PROGETTO SOLUZIONE C – STUDIO DHI”)

o per il Comune di Ancona sono ipotizzati tre o più interventi autonomi e funzionali che potrebbero essere realizzati con il seguente ordine:

- 1° INTERVENTO realizzazione di una vasca di laminazione con volume pari a circa 8.000 mc a servizio del Fosso della Palombina nonché delle acque provenienti dal sollevamento V14 bis e la realizzazione di un nuovo sollevamento sostitutivo del V14 che possa addurre i reflui direttamente nel V13, ovvero nel nuovo sollevamento V14N, interventi sul sistema fognario ed interventi diffusi sul bacino del Fosso della Palombina;

- 2° INTERVENTO realizzazione di due vasche di laminazione con volume pari a circa 1.750+1.750 mc a servizio delle fognature che recano nel V14BIS e/o scaricano nel Fosso Manarini ed il potenziamento del sollevamento V14BIS, la realizzazione di nuovi collettori, interventi sul sistema fognario ed interventi diffusi sul bacino del Fosso Manarini;

- 3° INTERVENTO realizzazione di una condotta sottomarina per l’allontanamento delle acque provenienti dal sistema fognario di cui sopra una volta esaurita la capacità di


26/93

accumulo del sistema di laminazione nonché per derivare le fognature presenti più a valle rispetto all’opera di deviazione del Fosso della Palombina nella vasca di laminazione “Ex Fiat”, la realizzazione di un pontile per lo scarico di emergenza presso il sollevamento V14N.

o . per il Comune di Falconara Marittima sono ipotizzati 8 interventi funzionali che potrebbero essere realizzati con il seguente ordine:

Area Palombina Vecchia - 1° LOTTO realizzazione di due vasche di laminazione con volume pari a circa 6750 mc

ciascuna costituita da due moduli, quello di monte pari a circa 1 750 mc quello di valle pari a circa 5000 mc nel Parco Aldo Moro a servizio del sistema fognario che afferisce nel sollevamento V13 ed il potenziamento di quest’ultimo sollevamento, la realizzazione di nuovi collettori ed interventi sul sistema fognario;

- 2° LOTTO realizzazione di condotte sottomarine per l’allontanamento delle acque provenienti dal sistema fognario di cui sopra una volta esaurita la capacità di accumulo del sistema di laminazione, realizzazione di nuovi collettori in battigia e potenziamento del pontile di emergenza presso il “New Tropical”.

Area Centrale di Falconara Marittima - 1° LOTTO realizzazione del collettore di gronda e del relativo impianto di sollevamento

terminale, munito di scarico di troppo pieno di emergenza con funzionamento a gravità od eventuale sifone, la realizzazione di una vasca di laminazione con volume pari a 8.000 mc circa per consentire il recapito nel depuratore di Vallechiara e nel fosso della Castellaraccia, la realizzazione di nuovi collettori ed interventi sul sistema fognario;

- 2° LOTTO realizzazione di tre vasche di laminazione con volume complessivo pari a 5000 mc circa nel Parco Kennedy e di una vasca di laminazione con volume pari a 2.800 mc circa in Piazza Catalani a servizio dei relativi sistemi fognari afferenti a seguito delle necessarie modifiche di rete per diminuire la portata verso il sollevamento V11, la realizzazione di nuovi collettori ed interventi sul sistema fognario;

- 3° LOTTO realizzazione, presso il sollevamento V11, previo suo potenziamento, di condotte sottomarine per l’allontanamento delle acque provenienti dal sistema fognario individuate nel 2° LOTTO, una volta esaurita la capacità di accumulo del sistema di laminazione, e di quelle provenienti dalle fognature non intercettabili perché collegate più a valle delle vasche;

- 4° LOTTO Completano le opere dell’area centrale di Falconara Marittima, la vasca di equalizzazione delle portate con volume di 5.000 mc presso il depuratore di Falconara e le relative opere accessorie aventi efficacia sul carico idraulico afferente al depuratore di Vallechiara tramite il nuovo sistema fognario in modo da non alterare l’equilibrio pre – post intervento e contribuendo a migliorare l’efficacia depurativa rispetto al carico idraulico gravante post operam sull’impianto in tempo di pioggia

- il prolungamento fino al depuratore della condotta premente che parte dal sollevamento V09 e che attualmente scarica nella fognatura esistente in prossimità di Via Flaminia incrocio Via Monti e Tognetti dove è presente una fognatura che giunge al depuratore a gravità. In questo modo sarà possibile massimizzare la capacità di trasporto della condotta premente stessa e non interferire con il sistema fognario a gravità esistente che già presenta talune criticità.


27/93

Lo studio evidenzia la stima economica delle possibili soluzioni da progettare nella logica di procedere comunque con lotti funzionali ed in particolare (ai costi dei lavori indicati in tabella andranno aggiunte le somme a disposizione stimate pari al 10% dei lavori)

ZONA IMPORTO

OPERE TR25 [M€]

IMPORTO OPERE TR4 [M€]

PALOMBINA NUOVA

1° LOTTO (V22_NEW) 4.1 3.3

2° LOTTO (AN_10, V14BIS, AN_06) 3.2 2.7

3° LOTTO (V14N) 2.3 1.9

PALOMBINA VECCHIA

1° LOTTO (2_NEW, 4_NEW) 3.2 2.5

2° LOTTO (V13) 4.2 2.8

AREA CENTRALE FALCONARA MARITTIMA

1° LOTTO (V15_NEW, V16_NEW) 5.1 4.6

2° LOTTO (7_NEW, 8_NEW, 9_NEW, v19_NEW) 5.1 3.7

3° LOTTO (V11) 5.2 3.4

4° LOTTO (EQUALIZZAZIONE DEPURATORE) 1.2 1.1

V10 0.3 0.3

V9 2.7 2.4

Con DELIBERAZIONE N. 70 del 18/09/2018 ad oggetto : STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEI COMUNI DI ANCONA E FALCONARA M.MA IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE: 1 TERMINE DELL’INCARICO E CONCLUSIONI DELLA FASE DI STUDIO. 2 PROPOSTA DI AVVIO DELLA FASE DI PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI, Il Consiglio di Amministrazione della VIVA Servizi S.p.A ha deliberato

1. di prendere atto del termine dello “Studio ed analisi della rete fognaria dei comuni di Ancona e Falconara M.ma in relazione alle problematiche degli scarichi a mare: e delle conclusioni in esso riportate ;

2. di nominare Responsabile unico del procedimento (RUP) per le fasi della programmazione, della progettazione, dell'affidamento, dell'esecuzione l’ing. Andrea De Angelis

3. di dare mandato al Direttore Generale, qualora ne sussista la necessità, di procedere all’avvio delle procedure di affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs 50/16 della fase di progettazione secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo nella logica di procedere comunque con lotti funzionali

Nel contempo a conclusione degli studi. si sono avviati sopralluoghi ed incontri tecnici tra VIVA Servizi S.p.A- Amministrazioni Comunali e RTP - Società Idraulica & Ambiente - DHI per definire vari aspetti fra cui:


28/93

la effettiva disponibilità delle aree per la localizzazione di vasche di prima pioggia nell’area di Collemarino le cui conclusioni sono ancora in corso di definizione non avendo ancora certezza della disponibilità delle aree

le effettive disponibilità delle aree nella zona ferrovia dell’area del Fosso Castellaraccia anche in funzione degli interventi previsti per i lavori ferroviari per la realizzazione della nuova sede ferroviaria, «Variante di Falconara», tra le stazioni di Montemarciano e Falconara Marittima, ricadenti nei comuni di Falconara marittima le cui conclusioni sono ancora in corso di definizione non avendo ancora certezza della disponibilità delle aree

le interferenze/predisposizioni da realizzarsi tra il progetto in oggetto e quello di realizzazione della nuova sede ferroviaria, «Variante di Falconara» e quelli relativi alle “Opere di mitigazione del rischio idraulico” in corso di stesura da parte del Consorzio di Bonifica delle Marche che riguardano in parte anche interventi sul Castellaraccia.

3. Obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli

L'obbiettivo è di individuare e progettare la miglior soluzione che permetta di eliminare o quanto meno mitigare gli sversamenti a mare di acque reflue miste in occasione di eventi pluviometrici, in particolare nella zona del litorale di Falconara M.ma e Palombina del Comune di Ancona di maggiore interesse balneare. La Direttiva Europea sulle Acque di Balneazione (2006/7/CE) all’articolo 2 comma 9, definisce come situazione anomala un evento o una combinazione di eventi che impattano sulla qualità delle acque di balneazione nella zona in questione e il cui verificarsi è previsto in media non più di una volta ogni quattro anni. Le portate scolmate in mare direttamente o indirettamente attraverso i fossi, pur rispettando il rapporto di diluizione previsto dalla normativa, impongono alle autorità sanitarie di emettere un divieto di balneazione temporaneo e precauzionale ogni qual volta si verifichi un episodio di scolmo dai troppo pieni con un evidente impatto negativo sulle attività degli operatori balneari che operano sull’arenile. L’ordinanza sindacale di gestione ha quindi scopo precauzionale con l’obiettivo di evitare l’esposizione dei bagnati nel periodo di verifica analitica indicando e rendendo concomitante l’inizio del divieto con quello dello sversamento di acque reflue urbane; per stabilire la nuova ritrovata conformità delle acque balneari è necessario un campionamento, ai sensi dell’art. 2, c. 4, lett. b) del DM 30/03/2010 che accerti il rispetto dei valori limite stabiliti dal allegato A del medesimo decreto ( dato che il tempo necessario per effettuare le analisi è di 48/72 ore a seconda della metodica di laboratorio utilizzata e tenuto conto dei tempi di prelievo e degli aspetti burocratici e di comunicazione, il divieto di balneazione ha una durata di almeno 72/96 ore) Gli obiettivi che si intendono perseguire sono: Obiettivi socio-economici: l'intervento si propone di migliorare il complesso dell'organizzazione e dell'efficienza ed economicità del servizio di fognatura del comprensorio riducendo al minimo tecnico necessario lo sversamento degli sfioratori di pioggia e limitare in tal modo:

il numero delle le ordinanze di non balneabilità e quindi il rischio sanitario

gli impatti socio-economici che le ordinanze di non balneabilità comportano ai fruitori dell’arenile a gli operatori economici (stabilimenti balneari)


29/93

interventi il meno invasi sull’arenile e tali da non compromettere durante i lavori lo svolgimento della stagione turistico/balneare

interventi mitigatori da realizzarsi nel breve periodo sinergici al progetto complessivo attraverso interventi stralci e cadenzati finalizzati alla riduzione degli scarichi e delle frequenze di scolmo da avviarsi nei minori tempi tecnici.

Obiettivi tecnici: La realizzazione dell’opera avrà come fine fondamentale la realizzazione di un intervento di qualità e tecnicamente valido, nel rispetto del miglior rapporto fra i benefici e i costi globali di costruzione, manutenzione e gestione. La realizzazione dell’opera sarà mirata, tra l'altro,

al rispetto dei principi di minimizzazione dell'impegno di risorse materiali non rinnovabili e di massimo utilizzo di quelle rinnovabili;

a permettere di superare le criticità gestionali con sostanziale miglioramento dell’efficienza, efficacia ed economicità nella gestione del reticolo fognario riducendo l’impatto ambientale al minimo in considerazione del luogo e del contesto di insediamento. Pertanto le tecnologie impiegate debbono consentire una riduzione in particolare degli impatti degli sfioratori (realizzando ad esempio un pretrattamento delle acque di prima pioggia a monte o valle del processo di grigliatura), impatti odorigeni (realizzando sistemi di trattamento che minimizzino le emissioni o adeguati sistemi di trattamento dell’aria), impatti acustici (realizzando sistemi adeguati di contenimento delle emissioni di rumore), riducendo l’emissione complessiva del sistema in termini di CO2 (perseguendo obiettivi di contenimento energetico)

al pieno rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08

alla minimizzazione dell’impatto visivo e all’inserimento nel contesto urbano con opere di mascheramento/mitigazione

al criterio della massima manutenibilità, durabilità dei materiali e dei componenti, sostituibilità degli elementi, compatibilità dei materiali ed agevole controllabilità delle prestazioni dell'intervento nel tempo in particolare tenendo conto degli aspetti relativi alla durabilità delle componenti in cemento armato che possono essere soggette alla salinità dell’a zona vista la prossimità del mare .

alla razionalizzazione ed organizzazione degli spazi, degli allestimenti tecnologici e dotazioni impiantistiche, nel rispetto delle specifiche norme vigenti in materia di ambiente, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e delle distanze da mantenere dagli insediamenti antropizzati dell’area

Obiettivi ambientali: La realizzazione dell’opera avrà come fine fondamentale di dotare l’agglomerato urbano di un sistema di accumulo e trattamento delle acque di prima pioggia efficace e appropriato tale da consentire di limitare gli sfiori e in caso di scarico, il pieno rispetto dei limiti di emissione richiesti dalla normativa vigente ed in particolare:

rispettare i valori limiti di emissioni delle matrici acqua (rispetto dei limiti allo scarico e dei coefficienti di diluizione minimi dei reflui)

rispettare i valori limiti di emissioni delle matrici aria (rispetto dei limiti delle emissioni odorigene dai manufatti e dei sistemi di trattamento dell’aria - rispetto delle classi acustiche e dei valori limite di emissione del rumore.)

rispettare i valori limiti di emissioni delle matrici suolo (in particolare in fase di esecuzione con la gestione delle terre e rocce da scavo, dei rifiuti prodotti dalla


30/93

manutenzione e pulizia delle condotte, mettere in atto sistemi costruttivi e di monitoraggio per evitare i perdite dalla vasche e dalla condotte )

adottare tecnologie e strategia che permettano di ridurre i consumi energetici (degli apparati delle stazioni di sollevamento e pretrattamento) e l’emissione complessiva del sistema in termini di CO2

Strategie per il raggiungimento degli obiettivi:

Tali obiettivi dovranno essere perseguiti mediante l’applicazione di strategie che avranno la finalità di impianti in cui i processi siano, controllati tecnologicamente, permettano di avere:

1. effluente conforme ai limiti di legge con adeguati margini di sicurezza 2. ottimizzazione dei consumi energetici nelle stazioni di sollevamento 3. minimizzazione della produzione di rifiuti 4. minimizzazione degli impatti odorigeni 5. minimizzazione del consumi di reagenti 6. minimizzare dell’impiego di personale 7. massima modularità, flessibilità e predisposizione per futuri ampliamenti 8. minimo impatto visivo sull’ambiente circostante 9. chiarezza ed esaustività nella rappresentazione progettuale

Per ottenere gli obiettivi indicati dal punto 1 al punto 7, si attuerà il criterio della massima manutenibilità, durabilità e particolarità dei materiali e componenti e di controllabilità nel tempo delle prestazioni per l’intero ciclo di vita dell’opera (opere civili ed elettromeccaniche) con particolare riferimento a soluzioni mirate all’ottenimento dell’economicità della gestione e della manutenzione

un corretto dimensionamento delle sezioni , previa determinazione analitica del carico delle utenze presenti afferenti ai diversi bacini idrici e che tenga in debito conto la possibilità di futuri accrescimenti degli insediamenti

le condotte interrate e fuori terra dovranno lavorare in condizioni adeguate; dovrà essere garantita una corretta posa in opera in virtù dei sovraccarichi accidentali e di ogni condizione al contorno prevedibile

pendenze dei collettori, nei tratti a gravità, adeguati all’allontanamento dei reflui

corretto dimensionamento delle apparecchiature delle stazioni di sollevamento con relative riserve elettromeccaniche e predisposizione per inserimento rapido dei gruppi elettrogeni in caso di black-out

utilizzo di materiali resistenti alla aggressione della salsedine marina o all’acqua marina (es. Acciaio inox in luogo di quello zincato, classe di calcestruzzo adeguati, impermeabilizzazione delle vasche, eventuali piezometri di controllo )

gli impianti, elettrici, elettromeccanici, idraulici e di trattamento dell’aria, dovranno rispettare gli standard della normativa vigente in materia. L’efficacia e la funzionalità dei processi saranno garantiti dall’utilizzo delle migliori, innovative o consolidate, tecnologie di mercato (quali motori ad alta efficienza, sistemi di diffusione ad alta resa, etc)

gli impianti, elettrici, elettromeccanici, idraulici e di trattamento dell’aria dovranno essere oggetto di supervisione e telecontrollo (preveder l’installazione di videocamere all’interno delle vasche di prima pioggia)

le opere ed in particolare le vasche di prima pioggia, seppure interrate, dovranno essere concepite con accessi agevoli per il personale e per i mezzi necessari per gli interventi di


31/93

manutenzione e concepite quanto più tecnicamente possibile con sistemi di pulizia delle vasche automatizzati o autopulenti

le opere ed in particolare le vasche di prima pioggia, dovranno essere concepite laddove possibile su più linee parallele

Per ottenere gli obiettivi indicati dal punto 8 “minimo impatto visivo sull’ambiente circostante”, va premesso che presumibilmente le vasche e le opere sono tutte interrate mentre risulteranno fuori terra le eventuali cabine elettrice, le sale quadri, gli eventuali sistemi di grigliatura e stoccaggio del grigliato, gli eventuali sistemi di trattamento degli odori. Le aree che sovrastano le vasche di prima pioggia potranno essere presumibilmente, di concerto con le amministrazioni comunali, adibite parzialmente ad aree a parcheggio o aiuole attrezzate, fatte salve le aree necessarie per la gestione ( accessi alle vasche, punti presa dei rifiuti grigliati, camino di trattamento degli odori etc) che potranno essere oggetto di sistemi di mascheramento (ad esempio mascheramento dei camini di trattamento in finti alberi, utilizzo di pareti verdi/muri vegetali per il confinamento e mascheramento delle infrastrutture fuori terra o confinamento delle aree di lavoro/manutenzione etc). Si rimanda inoltre a quanto già espresso al punto Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica Per ottenere gli obiettivi indicati dal punto 9 “chiarezza ed esaustività nella rappresentazione progettuale” nella progettazione, per dare modo anche alla cittadinanza ed in generale ai “non tecnici” di avere prontezza dei risultati e degli impatti, dovrà essere massimizzato l’uso della progettazione BIM/ CAD 3D architettonici e quindi prodotti documenti anche a fini illustrativi con le rappresentazioni progettuali con tecniche di rendering fotorealistici a partire dai modelli tridimensionali. Per quanto non espressamente indicato, si dovrà comunque fare riferimento ai criteri ambientali minimi del Ministero dell’Ambiente in vigore al momento della progettazione.

4. Esigenze e bisogni da soddisfare

Le esigenze da soddisfare sono quelle finalizzate al raggiungimento di elevati standard di servizio nel rispetto delle normative vigenti come evidenziati agli art. 2e 3 del presente documento oltre al raggiungimento e mantenimento delle prestazioni e requisiti di cui all’art. 8. Il bisogno principale è quello di mettere in atto tutte quelle soluzioni progettuali/operative/procedurali che permettano di eliminare o quanto meno mitigare gli sversamenti a mare di acque reflue miste in occasione di eventi pluviometrici ed in particolare che permettano di ridurre/eliminare rischi igienico sanitari e le ordinanze preventive di non balneabilità. Si sottolinea che in ogni caso l’introduzione delle vasche di prima pioggia, indipendentemente dal problema della balneabilità, comporta un aumento del trattamento degli inquinanti e ovviamente un miglioramento dello standard ambientale e della qualità delle acque costiero/marine

5. Regole e norme tecniche minime da rispettare

In relazione sia alle opere da eseguire che alla finalità da raggiungere con gli interventi si reputa necessario che vengano osservate tutte le norme:

• inerenti le normative di sicurezza sui luoghi di lavoro; • inerenti le normative ambientali;


32/93

• inerenti la normativa tecnica delle costruzioni DM 17 gennaio 2018; • inerenti la normativa tecnica condotte di fognatura ed impianti di depurazione; • inerenti le normativa tecnica stradale e ferroviaria; • inerenti agli impianti tecnologici da installare o già presenti in conformità al DM 37/08; • inerenti le normative sul risparmio energetico; • inerenti le normative CEI – UNI - CNR; • inerenti la sicurezza dei cantieri con particolare osservanza del titolo IV del D.Lgs. 81/08 e successive modificazioni ed integrazioni.

Si riportano di seguito, in maniera esplicativa, ma non esaustiva, i riferimenti normativi e le norme tecniche principali che dovranno essere seguiti per la redazione del progetto di cui al presente documento preliminare: Disciplina dei lavori pubblici: o Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici” e s.m.i. ; o D.P.R. n. 207 del 05.10.2010 e s.m.i., "Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto

legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE, per le parti ancora in vigore;

o D.M. n. 145 del 19.04.2000 e s.m.i., "Regolamento recante il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici ai sensi dell'articolo 3, comma 5, della legge 11/02/1994 n. 109 e successive modificazioni" per le parti ancora in vigore;

o Decreto ministeriale 10 novembre 2016, n. 248 “Regolamento recante individuazione delle opere per le quali sono necessari lavori o componenti di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica e dei requisiti di specializzazione richiesti per la loro esecuzione, ai sensi dell'articolo 89, comma 11, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50” ;

o Linee guida dell'Autorità Nazionale Anticorruzione in attuazione del d.lgs. n. 50 del 2016; o Atti dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (pareri, determinazioni e altri provvedimenti diversi

dalle Linee guida). o Criteri Minimi Ambientali ai sensi del Decreto del Ministro dell'Ambiente 11 aprile 2008

Approvazione del Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione e atti attuativi collegati e s.m.i applicabili ai lavori in oggetto

Disciplina in materia igienico-sanitaria e sicurezza nei luoghi di lavoro: o D.Lgs. 81/2008 e succ. mod. e int., oltre a quelli nazionali e regionali applicabili al caso di specie

e vigenti al momento della scadenza dell'attività di cui all'incarico; o D.P.R. n. 495 del 16.12.1992 "Regolamento di esecuzione del Nuovo Codice della Strada" e

s.m.i.; o D.M. 10.07.2002 "Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per

categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo"; o D.P.R. n. 177 del 14.09.2011, "Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e

dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del D.Lgs. 81/200 e s.m. i.

Disciplina in materia di tutela ambientale: o D.Lgs. 152/2006 e succ. mod. e int.,

http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2016_0050.htm#089


33/93

o Decreto ministeriale 12 giugno 2003 n. 185 Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue in attuazione dell'articolo 26, comma 2, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152

o Delibera Interministeriale 4 febbraio 1977 “Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all’art.2, lettere b), d) ed e), della Legge 10 maggio 1976, n.319, recante norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”;

o Piano d'ambito Definitivo 2006/2030 AATO 2 Centro-Marche o D. Lgs. n.42 del 22.01.2004 "Codice dei beni culturali e del paesaggio"; o D.M. n. 161 del 10.08.2012, "Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e

rocce da scavo"; o Decreto Del Presidente Della Repubblica 13 giugno 2017, n. 120 Regolamento recante la

disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell'articolo 8 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164 ";

o Direttiva 92/43/CEE "Habitat" del 21.05.1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche";

o Direttiva 79/409/CEE "Uccelli" del 2 aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici;

o D.M. 3 settembre 2002, "Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000"; o PTA - Piano di Tutela delle Acque PTA approvato con DACR n.145 del 26/01/2010 e s.m.i; o PPAR - Piano Paesistico Ambientale Regionale , approvato con D.A.C.R. n. 197 del 3 novembre

1989 e s.m.i o Piani Territoriali di Coordinamento della Provincia di Ancona di cui all’art.25 della Legge

Urbanistica Regionale (LR n.34/92) oltre a quelli nazionali e regionali applicabili al caso di specie e vigenti al momento alla scadenza dell'attività di cui all'incarico

o PAI - Piano per l’Assetto Idrogeologico della Regione Marche di cui alla LL. 267/98 e 365/00; o Legge regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale: L.r. n. 11 del 9 maggio 2019 recante

"Disposizioni in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).i o D.G.R. 11 giugno 2002, n. 1073 - "Individuazione compiti dell'Autorità competente in materia di

autorizzazione integrata ambientale” e norme collegate e s.m.i o Legge Regionale 12 giugno 2007, n. 6 "Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 14 aprile

2004, n. 7, 5 agosto 1992, n. 34, 28 ottobre 1999, n. 28, 23 febbraio 2005, n. 16 e 17 maggio 1999, n. 10. Disposizioni in materia ambientale e Rete Natura 2000"

o Deliberazione di Giunta Regionale del 21/12/2010 n. 1813 "Aggiornamento delle linee guida regionali per la Valutazione Ambientale Strategica di cui alla DGR 1400/2008 e adeguamento al D. Lgs 152/2006 così come modificato dal D. Lgs 128/2010"

o Legge Regionale 23 novembre 2011, n. 22 "Norme in materia di riqualificazione urbana sostenibile e assetto idrogeologico e modifiche alle Leggi regionali 5 agosto 1992, n. 34 "Norme in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio" e 8 ottobre 2009, n. 22 "Interventi della regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la crisi economica, difendere l'occupazione, migliorare la sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile".

Disciplina in materia urbanistica: o D.Lgs. 380/2001 “Testo Unico dell’Edilizia”; o D.P.R. 327/2001 “Testo Unico delle Espropriazioni per Pubblica Utilità” ; o Legge 14 gennaio 2013, n. 10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”.

http://www.aato2.marche.it/sii/pda-definitivo.htm


34/93

o Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata” ;

o Decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222 “Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio di attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti, ai sensi dell'articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124”;

o Legge Regionale 5 agosto 1992, n. 34 “Norme in materia urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio”;

o Legge regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale: L.r. n. 11 del 9 maggio 2019 recante "Disposizioni in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA);

o Piani Regolatori e Regolamenti Edilizi dei Comuni. Norme tecniche delle costruzioni: o NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI approvate con Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018”; o L. n. 1086 del 05.11.1971, "Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio

armato, normale e precompresso ed a struttura metallica"; o L. n. 64 del 02.02.1974, "Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le

zone sismiche"; o Decreto ministeriale 08 gennaio 1997, n. 99 "Regolamento sui criteri e sul metodo in base ai

quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature"; o Decreto Ministeriale n. 2445 23 febbraio 1971 – “Norme tecniche per gli attraversamenti e per

i parallelismi di condotte e canali convoglianti liquidi e gas con ferrovie ed altre linee di trasporto”;

o Decreto Ministero Dei Lavori Pubblici 12 Dicembre 1985 – “Norme Tecniche Relative Alle Tubazioni”;

o Circolare Ministero dei Lavori Pubblici n. 27291 – “Istruzioni relative alla normativa per le tubazioni”;

o Circolare Min. LL.PP. 05/05/66, n. 2136 – “Istruzioni sull'impiego delle tubazioni in acciaio saldate nella costruzione degli acquedotti”;

o Circolare Ministero LL.PP. - Servizio Tecnico Centrale -7 gennaio 1974, n. 11633. “Istruzioni per la progettazione delle fognature e degli impianti di trattamento delle acque di rifiuto”;

o Decreto 6 aprile 2004, n. 174 “Regolamento concernente i materiali e gli oggetti che possono essere utilizzati negli impianti fissi di captazione, trattamento, adduzione e distribuzione delle acque destinate al consumo umano.”

o Delibera della Giunta della Regione Marche n° 1520 del 11/11/2003 aggiornata dal D.G.R n° 37 del 20/01/04 “Categorie di edifici e di opere infrastrutturali di interesse strategico la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. Primo elenco delle categorie di edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”

o UNI EN 1998-4:2006, Eurocodice 8 parte 4 Indicazioni progettuali per la resistenza sismica delle strutture Parte 4: Silos, serbatoi e tubazioni

Nella stesura del computo metrico estimativo dovranno essere applicati, per quanto possibile, i prezzi previsti dal prezziario regionale della Regione Marche per opere e lavori pubblici o dal prezziario aziendale VIVA Servizi spa, in alternativa si svilupperanno opportune analisi sulla base dei normali prezzi praticati sul territorio.

http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/statali/2015_0124.htm#05


35/93

Per quanto concerne la competenza delle controversie derivanti dal contratto d’appalto tra l’Amministrazione appaltante e l’Appaltatore il Foro competente è quello di Ancona. Tra gli obblighi ed oneri a carico dell’Impresa sono ricompresi la denuncia delle opere in c.a., le prove di resistenza dei materiali e quelle di carico, l’assistenza al collaudo, le prove in bianco, l’avviamento e messa in funzione.

6. Presenza di vincoli

Sarà compito del progettista, a fronte di una definizione più specifica dell’opera, del tracciato, delle componenti infrastrutturali, degli aggiornamenti normativi, verificare la sussistenza di vincoli. Si dovranno rispettare le vigenti disposizioni in materia di edilizia, le norme urbanistiche comunali, le norme ambientali, le norme del Piano di assetto idrogeologico, i vincoli sulle distanze da rispettare derivanti da limiti urbanistici, demaniali, stradali o ferroviari Pertanto al progetto di fattibilità tecnico economica si dovrà accompagnare la completa ed esaustiva attività di ricognizione di tutte le autorizzazioni che si dovranno richiedere a tutti i livelli progettuali e di conseguenza la redazione di tutti i documenti necessari per l'ottenimento delle stesse in ciascun livello di progettazione. Si sottolinea comunque che i principali enti con cui confrontarsi risultano: Regione Marche Provincia di Ancona

Comune di Ancona Comune di Falconara Marittima ARPAM Ministero dell’Ambiente ( per eventuali interventi ricadenti nelle aree SIN) Autorità Di Sistema Del Mare Adriatico Centrale (già Autorità Portuale ) Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Ancona Agenzia del Demanio Guardia Costiera di Ancona Gruppo Ferrovie dello Stato (RFI- Italferr etc)

7. Funzioni che dovrà svolgere l’intervento

Come indicato ai punti precedenti il progetto dovrà garantire il trattamento delle acque reflue urbane di prima pioggia nel rispetto degli i standard di cui ai punti 2 e 3 del presente documento oltre al raggiungimento e mantenimento delle prestazioni e requisiti di cui al punto 8.

8. Prestazioni e requisiti minimi da soddisfare

Gli impianti di trattamento delle acque di prima pioggia e i collettori fognari dovranno trattare, in sicurezza, i volumi di reflui calcolati secondo le curve di piogge relative dimensionate sui dati dell’area in oggetto e nel rispetto dei criteri indicati nel D.L.vo 152/2006 integrato dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche In particolare prestazioni e requisiti dovranno essere conformi all’ “Art. 43 - Reti fognarie miste, acque di prima pioggia e sfioratori di piena delle reti fognarie miste” del PTAR


36/93

Gli elaborati progettuali devono prevedere il pieno rispetto dei requisiti tecnici e tutte le misure idonee ad evitare effetti negativi sull’ambiente, sul paesaggio e sul patrimonio storico, artistico ed archeologico in relazione all’attività di cantiere ed a tal fine devono comprendere (elenco indicativo non esaustivo):

a) massimizzare l’efficienza di abbattimento degli inquinanti b) minimizzare il volume di scavo necessario per realizzare le opere e massimizzare, di

conseguenza, il riutilizzo del materiale proveniente dalle suddette attività di scavo e di demolizione

c) il corretto dimensionamento delle condotte, dell’elettromeccanica, delle volumetrie delle vasche previa determinazione analitica del carico delle utenze che tenga in debito conto la possibilità di futuri accrescimenti della popolazione e lo sviluppo antropico/urbanistico delle aree servite

d) utilizzo di materiali a norma di legge e conformi ai criteri Criteri Ambientali Minimi vigenti e) uno studio della viabilità di accesso al cantiere, ed eventualmente la previsione di una

viabilità provvisoria, in modo che siano contenuti l’interferenza con il traffico locale ed il pericolo per le persone e l’ambiente;

f) uno studio specifico relativo all’interferenza dei lavori con le attività turistico-balneari (in termini di occupazione suolo pubblico/ limitazione parcheggi e viabilità/ limitazione all’uso delle spiagge etc) e l’indicazione di una strategia da attuare durante l’esecuzione dei lavori per minimizzare detti impatti ;

g) l’indicazione degli accorgimenti atti ad evitare inquinamenti del suolo, acustici, idrici ed atmosferici;

h) la localizzazione delle cave eventualmente necessarie e la valutazione sia del tipo e quantità di materiali da prelevare, sia delle esigenze di eventuale ripristino ambientale finale;

Il progetto deve essere redatto considerando il contesto in cui l’intervento deve essere inserito in modo che non sia pregiudicata l’accessibilità all’impianto (vasche di prima pioggia, manufatti di ispezione etc) , l’utilizzo e la manutenzione delle opere e delle opere ed apparecchiature complementari di manovra, intercettazione, controllo e sicurezza. Il progetto deve essere redatto nel rispetto e senza pregiudizio per il reticolo fognario esistente e secondo criteri diretti a salvaguardare, nella fase di costruzione e in quella di esercizio, l’ambiente, gli utenti e la popolazione interessata. Ai fini di quanto stabilito al D.M. 17-01-18 Norme Tecniche per le Costruzioni, si specificano i seguenti requisiti minimi strutturali (vasche di prima pioggia in particolare) :

TIPO D’OPERA 2 - Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute….*

VITA NOMINALE VR=50

CLASSE D’USO III - Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attività pericolose per l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti in Classe d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso….. - vedasi ALLEGATO “B” alla D.G.R. n.1520 del 11/11/2003*

COEFFICIENTE D’USO CU= 1,5 *

VITA DI RIFERIMENTO PER LE AZIONI SISMICHE

VR= CU * VR =75


37/93

* da verificare in funzione della interpretazione corrente della Delibera della Giunta della Regione Marche n° 1520 del 11/11/2003 aggiornata dal D.G.R n° 37 del 20/01/04

Sarà compito del progettista verificare in ogni fase progettuale eventuali aggiornamenti e/o variazioni normative a livello nazionale e regionale che comportano variazioni rispetto ai requisiti minimi strutturali indicati.

PARTE 2 : PROGETTAZIONE DELL’INTERVENTO

La realizzazione dell’opera determinerà una serie di interferenze con l’ambiente circostante in termini di occupazione suolo ed emissioni verso l’esterno ma ad opere ultimate si avrà un indubbio miglioramento rispetto alla situazione attuale dal momento che gli interventi hanno come obiettivo primario quello di migliorare l’ambiente e gli aspetti socio-sanitari- economici già descritti al punto “Obiettivi generali da perseguire e delle strategie per raggiungerli” Oltre alle criticità derivanti dalla analisi degli strumenti normativi, di pianificazione e di programmazione vigenti che definiscono a scala regionale, provinciale e comunale i vincoli e/o limitazioni d’uso sulle aree oggetto di progetto si segnalano le ulteriori criticità

o Impatti sulle componenti ambientali collegate al collettamento delle acque reflue o Impatti sulle componenti ambientali in fase di costruzione o Impatti sulla sicurezza del personale VIVA Servizi dedicato alla gestione delle reti o Impatti su viabilità e cittadinanza o Impatti sulle componenti ambientali

Da tenere in particolare considerazione sia in fase di progettazione che in fase di esecuzione di programmare e sviluppare i lavori e le fasi temprali di realizzazione delle opere tenendo conto della vocazione turistica della zona e quindi di limitare i disagi nel periodo della stagione balneare anche mediante eventuali blocchi spazio/ temporali delle lavorazioni in alcune aree (ad esempio non potranno essere eseguiti durante la stagione balneare eventuali lavori lungo l’arenile e si dovranno limitare l’occupazione di ampie aree di parcheggio) Il progetto, in tutte le sue fasi, dovrà quindi possedere requisiti di sostenibilità ambientale tali da minimizzare: – gli impatti ambientali derivanti dalla sua attuazione e, pertanto, dalla realizzazione delle opere; – gli impatti ambientali derivanti dall'opera in regime di esercizio attraverso le sue caratteristiche intrinseche e le relazioni con il contesto circostante. In particolare si dovranno valutare gli impatti sulle seguenti componenti ambientali: - Acqua – qualità delle acque di scarico, qualità e obiettivo di qualità del corpo idrico ricettore; - Aria – impatto degli odori di processo sulle zone circostanti in considerazione soprattutto dei nuclei abitati più vicini o zone dove è prevista o prevedibile presenza umana; polveri movimentate da autotrasporti e mezzi meccanici di movimento; - Rumore – effetti sonori delle componenti elettromeccaniche, dell’autotrasporto su gomma per la manutenzione ordinaria dell’impianto.


38/93

9. Impatti dell’opera sulle componenti ambientali

IN FASE DI ESECUZIONE Il tracciato dei collettori si snoda lungo assi viari di primaria e secondaria importanza per la viabilità ed in parte lungo l’arenile. Trattandosi di tubazioni da interrare e quindi di scavi in trincea con movimentazione di terreno e posa di tubazioni, l’impatto ambientale è quindi reversibile a maggior ragione adottando laddove possibile le indicazioni di cui al punto “Ricorso alle tecniche di ingegneria

naturalistica” Analoghe considerazioni si svolgono per i lavori che prevedono la realizzazione di vasche di prima pioggia e le stazioni di sollevamento che risultano di norma interrate e quindi anche in questo caso l’impatto ambientale è reversibile. Le vasche vanno inserite in contesti urbani in cui le aree occupate possono potenzialmente essere utilizzate anche come parcheggio ed in questo caso maggiore rilevanza assumono le indicazioni di cui al punto “Ricorso alle tecniche di ingegneria

naturalistica”. Nella progettazione dell’intero sistema di trasporto e pretrattamento dei reflui nelle vasche di prima pioggia, si terranno in opportuna considerazione le indicazioni e i pareri degli Enti competenti sul territorio in materia ambientale (es. ARPAM, Provincia, Autorità di Bacino, ecc.). Al termine dei lavori quindi lo stato dei luoghi dovrà essere ripristinato a perfetta regola d’arte e con un livello qualitativo almeno pari a quello ante lavorazioni. I materiali di risulta da scavi ed i rifiuti inerti dovranno essere smaltiti a norme delle vigente legislazione in materia In fase di costruzione permarranno comunque le criticità relative a :

Disagio temporaneo al flusso viario Emissioni di rumori e vibrazioni con disturbo ai residenti Interferenze con altre reti e sottoservizi

IN FASE DI ESERCIZIO Relativamente alle condotte, durante l’esercizio, non si prevedono criticità in quanto queste non producono emissioni nocive e le tubazioni sono adeguate a resistere alle sollecitazioni interne ed esterne (carichi stradali ad esempio) e saranno dotate di giunzioni a tenuta idraulica Le stazioni di sollevamento saranno tutte soggette a telecontrollo ed eventualmente dotate di gruppo elettrogeno di emergenza (detti gruppo dovranno essere dotati di dispositivi per ridurre le emissioni acustiche nel breve termine di funzionamento) Le vasche di prima pioggia saranno tutte soggette a telecontrollo e di videocamere e dovranno essere dotate di idonei sistemi di trattamento dell’aria da dimensionarsi in funzione del volume delle stesse e della posizione planimetrica e dotati di sistemi di abbattimento delle emissioni acustiche Le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria in particolare quelle relativa alla pulizia delle periodica delle vasche di prima pioggia potranno richiedere l’uso di mezzi speciali quali autospurghi a risucchio con conseguente emissioni di rumori e vibrazioni con disturbo ai residenti limitato e comunque stimato in 5-6/giorno per 3 giorni/anno.


39/93

La presenza di impatti dell’opera sulle componenti ambientali sarà valutata meglio in sede di progettazione di fattibilità tecnica ed economica dove saranno previste, eventualmente, soluzioni atte alla mitigazione degli effetti ambientali.

10. Ordine di priorità:

L’opera è da ritenersi prioritaria per garantire la conformità ai dettami richiesti dalla Comunità Europea - Direttiva Europea sulle Acque di Balneazione (2006/7/CE) e al D.Lgs. 152/06 e PTA Regione Marche e per gli aspetti socio-economici già descritti al fine di tutelare la salute dei bagnanti ed evitare la loro esposizione al rischio di fruizione di acque balneari non conformi ai valori limite previsti dal DM 30/03/2010)

11. Livelli di progettazione:

La progettazione si articola, secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo ed è intesa ad assicurare:

a) il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività; b) la qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell'opera; c) la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza; d) un limitato consumo del suolo; e) il rispetto dei vincoli idrogeologici, sismici e forestali nonché degli altri vincoli esistenti; f) il risparmio e l’efficientamento ed il recupero energetico nella realizzazione e nella successiva vita dell’opera, nonché la valutazione del ciclo di vita e della manutenibilità delle opere, disposizione modificata dal D.Lgs. 56/2017 in vigore dal 20-5-2017 g) la compatibilità con le preesistenze archeologiche; h) la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l'edilizia e le infrastrutture; i) la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica dell'opera; l) accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche.

12. Elaborati da produrre e tempistica progettuale:

Sono di seguito indicati, ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 50/16, in rapporto alla specifica tipologia e alla dimensione dell’intervento indica le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati progettuali minimi necessari per la definizione di ogni fase della progettazione. Trattandosi di opere

fra loro sinergiche nell’obiettivo generale ma funzionalmente ed operativamente distinte

che ricadono in Comuni diversi e quindi con aspetti burocratici e tempistiche differenti

che hanno criticità progettuali diverse fra loro che possono comportare quindi tempi progettuali ed autorizzativi differenti sia per Comune che per tipo di lavoro (nel caso delle opere del Comune di Falconara)

che hanno impatti sulla popolazione diversi fra loro che possono comportare quindi tempi autorizzativi e di condivisione con la cittadinanza differenti


40/93

opere che hanno ciascuna la necessità di verificare la effettiva disponibilità delle aree per la costruzione delle vasche di prima pioggia

In ottemperanza alla citata DELIBERAZIONE N. 70 del 18/09/2018 della VIVA Servizi S.p.A ed a seguito degli incontri con le amministrazioni comunali e alla richiesta di progettazione distinta di lotti funzionali, sono stati identificati tre progetti che potranno svilupparsi autonomamente e distintamente l’uno dall’altro denominati:

1) INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA

Descrizione del progetto: si prevede

la realizzazione di due vasche di laminazione con volume pari a circa 1 750+1 750 mc a servizio delle fognature che recano nel V14BIS e/o scaricano nel Fosso Manarini

il potenziamento del sollevamento V14BIS, la realizzazione di nuovi collettori, interventi sul sistema fognario ed interventi diffusi sul bacino del Fosso Manarini.

La realizzazione di una vasca di laminazione con volume pari a circa 8 000 mc a servizio del Fosso della Palombina nonché delle acque provenienti dal sollevamento V14 bis

la realizzazione di un nuovo sollevamento sostitutivo del V14 che possa addurre i reflui direttamente nel V13, ovvero nel nuovo sollevamento V14N,

interventi sul sistema fognario ed interventi diffusi sul bacino del Fosso della Palombina

il tutto come meglio specificato punto 7.2 e 8.2 Le soluzioni per Palombina Nuova di Ancona nel documento STUDIO – REPORT FINALE - STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE – datato 05/07/2018.


41/93

(vedere ALLEGATO D1 “INQUADRAMENTO PRG - CATASTALE INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA”) Nell’ottica di quanto richiamato all’art. 2 Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica risulta interessate approfondire la possibilità di riqualificare e riconvertire le aree impermeabili, ricadenti e contribuenti le portate di pioggia, destinate attualmente a parcheggio in parcheggi drenanti (superficie stimata circa 10.000 mq) con un duplice immediato effetto per la cittadinanza (in blu le aree destinate a parcheggio)


42/93

2) REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA Descrizione del progetto: si prevede

La realizzazione del collettore di gronda e del relativo impianto di sollevamento terminale, munito di scarico di troppo pieno di emergenza con funzionamento a gravità od eventuale sifone,

la realizzazione di una vasca di laminazione con volume pari a 8.000 mc circa per consentire il recapito nel depuratore di Vallechiara e nel fosso della Castellaracia,

la realizzazione di nuovi collettori ed interventi sul sistema fognario

il tutto come meglio specificato punto 7.4 e 8.4 Le soluzioni per Palombina Nuova di Ancona nel documento STUDIO – REPORT FINALE - STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE – datato 05/07/2018 (vedere ALLEGATO D2 “INQUADRAMENTO PRG - CATASTALE REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA”)

In fase di progettazione di fattibilità tecnico economica andrà verificata la effettiva disponibilità di aree in prossimità dei binari ferroviari (zona scambietti di Villanova – area evidenziata in blu nella figura sottostante) che nell’ambito dei lavori di by-pass ferroviario di Falconara Marittima potrebbero essere nella disponibilità dell’amministrazione comunale. In dette aree va comunque preventivamente valutata anche la effettiva possibilità tecnico economica di effettuare escavazioni trattandosi di aree SIN (Sito di Interesse Nazionale) e quindi potenzialmente inquinate e oggetto di bonifica


43/93

3) “REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA”

Descrizione del progetto: si prevede

La realizzazione di vasche di prima pioggia da realizzarsi all’interno del tessuto urbano del Comune di Falconara Marittima da identificarsi fra le possibili aree individuate nello STUDIO – REPORT FINALE - – datato 05/07/2018 e le ulteriori possibili aree disponibili a seguito di espropri/acquisizioni e di programmi di riqualificazione urbanistica che l’amministrazione intende realizzare da sviluppare secondo priorità fissate in base ad una analisi costi/benefici.

Nello STUDIO – REPORT FINALE - – datato 05/07/2018 sono state identificate le seguenti aree e si prevedeva:

o realizzazione di tre vasche di laminazione con volume complessivo pari a 5.000 mc circa nel Parco Kennedy identificate con il codice V07_NEW - V08_NEW - V09_NEW

o realizzazione di una vasca di laminazione con volume pari a 2.800 mc circa in Piazza Catalani a servizio dei relativi sistemi fognari afferenti a seguito delle necessarie modifiche di rete per diminuire la portata verso il sollevamento V11, la realizzazione di nuovi collettori ed interventi sul sistema fognario identificata con il codice V19_NEW.


44/93

o la realizzazione di due vasche di laminazione con volume complessivo pari a circa 6.750 mc nel Parco Aldo Moro costituita da due moduli, quello di monte pari a circa 1.750 mc quello di valle pari a circa 5.000 mc, a servizio del sistema fognario che afferisce nel sollevamento V13, la realizzazione di nuovi collettori ed interventi sul sistema fognario; identificate con il codice 2_NEW e 4_NEW.


45/93

il tutto come meglio specificato punto 7.3 - 7.4 – 8.3 e 8.4 nel documento STUDIO – REPORT FINALE - STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE – datato 05/07/2018 (vedere ALLEGATO D3 “INQUADRAMENTO PRG - CATASTALE REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARITTIMA”)

o Si è evidenziato nel frattempo anche la possibilità di utilizzare come vasca di prima pioggia un’area che potrebbe essere acquisita dal Comune di Falconara Marittima. Al di sotto dell’area, presumibilmente destinata a parcheggio, può essere realizzata una eventuale vasca di prima pioggia. L’area in questione è afferente ad un ex distributore carburanti ed ha una superficie di circa 1500 mq ed è prospicente la strada SS16. L’area in questione potrebbe inoltre essere utile per valutare soluzioni alternative per il contenimento degli scolmatori denominati SCFL12 –SCFL13


46/93

o Si è evidenziato altresì la richiesta da parte della amministrazione comunale di valutare di utilizzare come vasca di prima pioggia l’area relativa al Piazzale Europa, probabile oggetto di interventi comunali . L’area in questione (superficie potenziale di circa 3.000 mq) potrebbe inoltre essere alternativa o complementare alle vasche di Piazza Kennedy.


47/93

o Nell’ottica di quanto richiamato all’art. 2 Ricorso alle tecniche di ingegneria

naturalistica risulta interessate approfondire la possibilità di riqualificare e riconvertire l’area destinata a parcheggio e camminamento pedonale a ridosso della ferrovia (per una lunghezza circa di 700 m e una superficie di circa 5.000 mq) realizzando tecniche greenways o dreni filtranti (data la vicinanza al mare) e parcheggi drenanti con un duplice immediato effetto per la cittadinanza.


48/93

Nell’ambito degli interventi di “REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARITTIMA” tutte le localizzazioni delle vasche presentano delle problematiche legate alle effettiva disponibilità delle aree per motivi tecnico/pratici. Ad esempio

Area Piazzale Europa criticità per il grado antropico dell’area, la presenza di sottoservizi sul piano stradale, della viabilità, della ridotta distanza dalle abitazioni il che limita ampiamente la effettiva superficie utilizzabile

Area Piazza Catalani per la distanza dalle abitazioni

Area Parco Kennedy/Parco Aldo Moro possibili interventi di riqualificazioni in fase di progetto da parte dell’amministrazione comunale che potrebbero risultare non compatibili con le vasche o comunque limitarne l’area disponibile

Area ex distributore: da verificare effettiva disponibilità dell’area da parte del Comune e verifica di eventuale necessità di bonifica del terreno

conseguentemente nell’ambito della fase di progettazione di fattibilità tecnica economica dovranno essere valutati gli interventi che possono essere realizzare in funzione della fattibilità tecnico/temporale con l’obbiettivo comunque di realizzare un volume di invaso in vasche di prima pioggia in almeno due aree fra quelle individuati (o ulteriori che potrebbero risultare) per una volumetria di almeno 7.000 mc o una volumetria di almeno 5.000 mc e l’intervento di riqualificazione e riconversione dell’area destinata a parcheggio e camminamento pedonale I tre progetti denominati: 1) INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA 2) REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA 3) “REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARITTIMA”


49/93

saranno da eseguirsi quindi con richiesta di specifico CUP (Codice Unico di Progetto) e per ciascuna delle tre opere si redigerà il progetto di fattibilità tecnica ed economica, definitivo ed esecutivo La stima dei tempi di progettazione è basata sulla tipologia ed importo di opera da realizzare, sui dati storici di progetti analoghi e sul confronto con i dati messi a disposizione dalla Agenzia per la Coesione Territoriale che indica per tipologia di opere e per territorio (Regione, Provincia) i tempi di attuazione delle 5 fasi di opera pubblica ovvero: 1 Progettazione di Fattibilità 2 Progettazione Definitiva 3Progettazione Esecutiva 4 Aggiudicazione Bando di Gara 5 Esecuzione Lavori

13. Costo stimato dell’opera-

Le seguenti prescrizioni/indicazioni/indirizzi/obblighi/stime/previsioni se non diversamente e specificatamente indicato, sono parimenti applicati in tutti e tre i progetti

INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA

REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA

REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARITTIMA

Per la definizione della stima dei costi si procede: a) per opere o i lavori, applicando alle quantità caratteristiche degli stessi, i corrispondenti costi standardizzati determinati dall'Osservatorio dei lavori pubblici o in assenza di costi standardizzati, applicando parametri desunti da interventi similari realizzati, ovvero redigendo un computo metrico-estimativo di massima con prezzi unitari ricavati dai prezziari o dai listini ufficiali vigenti nella regione Marche; b) per la determinazione del corrispettivo a base gara per l'affidamento dei contratti pubblici di servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria si applica quanto previsto al D.M. 17/06/2016 e s.m.i; c) per quanto concerne le ulteriori somme a disposizione della stazione appaltante, attraverso valutazioni di massima effettuate in sede di accertamenti preliminari a cura del responsabile del procedimento. Poiché non sono ancora stati emessi costi standard relativi alle opere di fognatura e depurazione, ed avendo la VIVA Servizi un sufficiente database di investimenti relativi agli impianti di depurazione, si utilizzeranno per la determinazione dei costi di investimento voci desunte da interventi similari realizzati e dalle stime redatte negli ambiti degli studi :

STUDIO E REALIZZAZIONE DI UN MODELLO MATEMATICO PER L’INDIVIDUAZIONE DI OPERE DI MIGLIORAMENTO DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI FALCONARA – datato maggio 2004 redatto dalla società SPS S.r.l. Società Progettazione Servizi

STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE – datato luglio 2018 redatto dal RTP DHI S.r.l. e IDRAULICA & AMBIENTE S.r.l.

VALUTAZIONI SULLE SOLUZIONI PER IL DRENAGGIO DI ACQUE BIANCHE E NERE NEL TRATTO DI LITORALE COMPRESO TRA COLLEMARINO DI ANCONA E VILLANOVA DI FALCONARA MARITTIMA- datato luglio 2017 redatto del Dipartimento DICEA dell’Università Politecnica delle Marche

Le opere previste da progettare e realizzare e gli importi stimati sono riportati nella tabella seguente .


50/93


1 Opere strutturali (vasche prima pioggia e sollevamenti ) € 4.200.000,00

2 Opere impiantistiche delle stazioni di sollevamento, quadri elettrici e cabine € 800.000,00

3 Condotte fognarie (ed interventi puntuali sui fossi) € 1.000.000,00

TOTALE OPERE € 6.000.000,00

----------------------- ooo -----------------------


1 Opere strutturali (vasche prima pioggia e sollevamenti ) € 3.000.000,00


3 Condotte fognarie € 1.400.000,00


----------------------- ooo -----------------------


1 Opere strutturali (vasche prima pioggia e sollevamenti , superfici drenanti) € 2.800.000,00


3 Condotte fognarie € 600.000,00


Tipologia e categoria dei lavori:






Categoria Lavori

Titolo Descrizione interventi Importo presunto

%

OG6 Acquedotti, gasdotti ,

INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI

€ 6.000.000 100%


51/93

oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione

PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA

Il riferimento al Vocabolario comune per gli appalti pubblici - (CPV) adottato dal regolamento (CE) n. 2195/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio è:

CPV PRINCIPALE 45232400-6 Lavori di costruzione di condotte fognarie CPV SECONDARIO 45232423-3 Lavori di costruzione di impianti di pompaggio delle acque di scarico CPV SECONDARIO 45252127-4 Lavori di costruzione di impianti per il trattamento delle acque luride

Ai sensi dell’articolo 61 del D.P.R. 05.10.2010, n. 207 e s.m.i. e in conformità all’allegato «A» dello stesso DPR, i lavori sono classificati come categoria prevalente OG6 cl. V,

----------------------- ooo -----------------------


Categoria Lavori


%

OG6 Acquedotti, gasdotti , oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione


€ 4.600.000 100%




----------------------- ooo -----------------------


Categoria Lavori


%

OG6 Acquedotti, gasdotti , oleodotti,


€ 3.700.000 100%


52/93

opere di irrigazione e di evacuazione



Ai sensi dell’articolo 61 del D.P.R. 05.10.2010, n. 207 e s.m.i. e in conformità all’allegato «A» dello stesso DPR, i lavori sono classificati come categoria prevalente OG6 cl. IVbis,

Progetto di fattibilità tecnica ed economica -




REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA

Il progetto di fattibilità tecnica ed economica dovrà essere conforme a quanto disposto all’art. 23 comma 5 del D.Lgs. 50/16. Tale livello progettuale dovrà definire le caratteristiche qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire ed individua, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. Ai sensi dell’art. 23 comma 5 del D.Lgs. 50/16 per i lavori relativi INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA che risultano di importo superiore alla soglia di cui all'articolo 35, anche ai fini della programmazione di cui all'articolo 21, comma 3 del D. Lgs 50/16 nonché per l'espletamento delle procedure di dibattito pubblico di cui all'articolo 22 del medesimo decreto, il progetto di fattibilità è preceduto dal documento di fattibilità delle alternative progettuali di cui all'articolo 3, comma 1, lettera ggggg-quater) nel rispetto dei contenuti di cui al regolamento previsto dal comma 3 dell’art. 23 del D.Lgs. 50/16. Data la rilevanza sociale dell’opera e gli impatti sull’ambiente, sulla città o sull’assetto del territorio, nonché ai fini della esposizione e consultazione pubblica, è richiesta l’elaborazione del “Documento di fattibilità delle alternative progettuali” di cui all'articolo 3, comma 1, lettera ggggg-quater) del D. Lgs 50/16 anche per i lavori relativi a




53/93

Detto documento dovrà contenere anche lo studio specifico relativo all’interferenza dei lavori con le attività turistico-balneari (in termini di occupazione suolo pubblico/ limitazione parcheggi e viabilità/ limitazione all’uso delle spiagge etc) e l’indicazione di una strategia da attuare durante l’esecuzione dei lavori per minimizzare detti impatti Nel progetto di fattibilità tecnica ed economica, il progettista sviluppa, nel rispetto del quadro esigenziale, tutte le indagini e gli studi necessari per la definizione degli aspetti già richiamati nei punti precedenti (Esigenze e bisogni da soddisfare, Regole e norme tecniche minime da rispettare, Funzioni che dovrà svolgere l’intervento, Prestazioni e requisiti minimi da soddisfare, Impatti dell’opera sulle componenti ambientali etc) , nonché gli elaborati grafici per l'individuazione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare e le relative stime economiche, secondo le modalità previste nel regolamento vigente (o del regolamento di cui all’articolo 216, comma 27-octies del D. Lgs 50/16 in corso di emanazione) , ivi compresa la scelta in merito alla possibile suddivisione in lotti funzionali. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica deve consentire, ove necessario, l'avvio della procedura espropriativa. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica dovrà essere composto dagli elementi grafici ed amministrativi previsti dalle norme richiamate e dalla determinazione a contrarre, altresì, contenere tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle autorizzazioni necessarie o di altro atto equivalente. Pertanto al progetto di fattibilità tecnico economica si dovrà accompagnare la completa ed esaustiva attività di ricognizione di tutte le autorizzazioni che si dovranno richiedere a tutti i livelli progettuali e di conseguenza la redazione di tutti i documenti necessari per l'ottenimento delle stesse in ciascun livello di progettazione La fase della progettazione sarà costituita dalle seguenti prestazioni:


Elaborati necessari per la realizzazione dell'opera Progetto di fattibilità tecnico economica

Tempo di realizzazione

(previsione in gg.)

Documento di fattibilità delle alternative progettuali 180

Studio specifico relativo all’interferenza dei lavori con le attività turistico-balneari 180

relazione illustrativa; 360

relazione tecnica; 360

Studio di prefattibilità ambientale con individuazione dei vincoli e delle aree protette ed indicazione delle misure di mitigazione

360

indagini geologiche, idrogeologiche, belliche, archeologiche preliminari di cui al comma 1 dell’art. 23 del D. Lgs 50/16

360

planimetria generale e elaborati grafici; 360

calcolo sommario della spesa; 360

quadro economico di progetto; 360

piano particellare preliminare delle aree e rilievo di massima degli immobili. 360

prime indicazioni sulle interferenze intercorrenti fra la realizzazione delle opere e la gestione degli impianti

360

Schemi grafici per l’individuazione delle caratteristiche dimensionali, 360


54/93

volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare e le relative stime economiche, ivi compresa la scelta in merito alla possibile suddivisione in lotti funzionali

Avvio pratiche per domande di autorizzazione AUA - Gestione rapporti con Enti per gli aspetti di competenza.

240

Prime indicazioni per la redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento 360

L’Agenzia per la Coesione Territoriale indica per questa tipologia di opera e per questa fase per la Provincia di Ancona una durata tipica di 15 mesi (450 giorni) contro un dato medio nazionale di 10 mesi. Come si vedrà in seguito la durata maggiore rispetto alla media nazionale è dovuto al fatto che in questa fase si anticipano, viste le difficoltà, i tempi burocratici per ottenere le autorizzazioni ed i vincoli imposti (che condizionano quindi le scelte progettuali) , i contatti con i vari Enti e le richieste formali di autorizzazioni. Come si vedrà successivamente questo però comporta, seppure di soli due mesi, un minor tempo per lo sviluppo della fase di progettazione definitiva rispetto alla media nazionale.

Si confida che, stante l’interesse collettivo dell’opera, tutti gli enti si attivino prioritariamente a rilasciare pareri e prescrizioni nei minori tempi tecnici necessari conseguentemente si sono stimati tempi inferiori rispetto al dato medio e si ritiene che la durata di questa fase sia prossima a 12 mesi.

----------------------- ooo -----------------------




(previsione in gg.)






330


330





prime indicazioni sulle interferenze intercorrenti fra la realizzazione delle opere 330


55/93

e la gestione degli impianti

Schemi grafici per l’individuazione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare e le relative stime economiche, ivi compresa la scelta in merito alla possibile suddivisione in lotti funzionali

330


240



Si confida che, stante l’interesse collettivo dell’opera, tutti gli enti si attivino prioritariamente a rilasciare pareri e prescrizioni nei minori tempi tecnici necessari si ritiene che la durata di questa fase sia prossima a 11 mesi.

----------------------- ooo -----------------------




(previsione in gg.)






330


330





56/93


prime indicazioni sulle interferenze intercorrenti fra la realizzazione delle opere e la gestione degli impianti

330

Schemi grafici per l’individuazione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare e le relative stime economiche, ivi compresa la scelta in merito alla possibile suddivisione in lotti funzionali

330


240



Si confida che, stante l’interesse collettivo dell’opera, tutti gli enti si attivino prioritariamente a rilasciare pareri e prescrizioni nei minori tempi tecnici necessari si ritiene che la durata di questa fase sia prossima a 11 mesi.

Il contenuto minimo della Relazione illustrativa e tecnica del progetto di fattibilità tecnica ed economica dovrà fornire ogni chiarimento atto a dimostrare la rispondenza del progetto alle finalità dell'intervento, il rispetto del prescritto livello qualitativo, dei conseguenti costi e dei benefici attesi ed in particolare: a) individua più soluzioni e definisce quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da sodisfare e prestazioni da fornire b) descrive i lavori da eseguire; c) fornisce elenco delle autorizzazioni necessarie con cenni riguardanti le motivazioni del vincolo; d) fornisce informazioni in ordine alla coerenza del progetto alle previsioni e prescrizioni degli strumenti di pianificazione regionali, provinciali, comunali La documentazione da produrre dovrà avere contenuti minimi e conformità alle indicazioni di cui agli art. 17 -18-19-20-21-22-23 del DPR 207/10 e s.m.i Relativamente al punto b) descrive i lavori da eseguire dovrà essere dato risalto alle possibilità di realizzare opere di mitigazione anche anticipatamente e separatamente dai lavori principali in quanto produrrebbero comunque una limitazione alle acque di prima pioggia (tecniche di drenaggio


57/93

urbano sostenibile per una città più resiliente come descritte al punto “Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica”) Dovrà essere esplicitata la possibilità di suddividere l’opera in ulteriori lotti funzionali in particolare per:

INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA: da valutare se possibile realizzare in più lotti funzionali le vasche di pioggia e la stazione di sollevamento

oltre alla possibilità di operare riqualificazioni urbanistiche sui parcheggi per ridurre le superfici impermeabili

REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA: da valutare se possibile realizzare in più lottI funzionali le vasche di pioggia fra le aree individuate oltre alla possibilità di operare riqualificazioni urbanistiche sui parcheggi per ridurre le superfici impermeabili

Dovrà inoltre essere prodotto uno studio specifico relativo all’interferenza dei lavori con le attività turistico-balneari (in termini di occupazione suolo pubblico/ limitazione parcheggi e viabilità/ limitazione all’uso delle spiagge etc) e della strategia da attuare durante l’esecuzione dei lavori Gli aspetti relativi all’inquadramento urbanistico/catastale sono riportati rispettivamente in

ALLEGATO D1 – INQUADRAMENTO PRG- CATASTALE INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA

ALLEGATO D2 – INQUADRAMENTO PRG-CATASTALE REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA

ALLEGATO D1 – INQUADRAMENTO PRG-CATASTALE REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA

Progetto definitivo





Il progetto definitivo sarà redatto sulla base delle indicazioni emerse dal progetto di fattibilità tecnico ed economica e di quanto emergerà in eventuale sede conferenza di servizi con gli Enti a vario titolo interessati. Il progetto definitivo dovrà, altresì, contenere tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle autorizzazioni necessarie o di altro atto equivalente, nonché dell’acquisizione di pareri tecnici o amministrativi anche esterni agli organi della stazione appaltante. La progettazione definitiva sarà costituita dalle seguenti prestazioni:



58/93

Elaborati necessari per la realizzazione dell'opera Progetto definitivo

Tempo di realizzazione (previsione in

gg.)

relazione generale; 420

Aggiornamento Studio specifico relativo all’interferenza dei lavori con le attività turistico-balneari

300

Aggiornamento sulle opere di mitigazione e tecniche di drenaggio urbano sostenibile per una città più resiliente come descritte al punto “Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica

300

relazioni tecniche e specialistiche (relazione idraulica, geologica, geotecnica, sismica etc) ;

420

rilievi plano-altimetrici e studio dettagliato di inserimento urbanistico; 300

studio di impatto ambientale 300

elaborati grafici; 420

Rilievi dei manufatti esistenti 300

Relazione sulla gestione delle materie 420

calcoli delle strutture e degli impianti 420

disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici; 420

censimento e progetto di risoluzione delle interferenze; 300

piano particellare di esproprio; 420

elenco dei prezzi unitari ed eventuali analisi; 420

computo metrico estimativo; 420

Relazione sulle interferenze intercorrenti fra la realizzazione delle opere e la gestione degli impianti

420

aggiornamento del documento contenente le prime indicazioni e disposizioni per la stesura dei piani di sicurezza

420

Quadro economico generale 420

Pratiche e assistenza per domande di per domande di autorizzazione AUA - Gestione rapporti con Enti per gli aspetti di competenza.

420

L’Agenzia per la Coesione Territoriale indica per questa tipologia di opera e per questa fase per la Provincia di Ancona una durata tipica di 11 mesi (330 giorni) contro un dato medio nazionale di 13 mesi. Come già indicato precedentemente nella fase di progettazione di fattibilità, la durata minore rispetto alla media nazionale è dovuto al maggior dettaglio (e maggior tempo quindi) impiegato nella fase progettuale precedente.

Considerato che in questa fase si svolgerà la conferenza dei servizi ed il rilascio formale delle autorizzazioni e la necessità di anticipare alcuni aspetti progettuali tipici del progetto esecutivo e che presumibilmente si terrà il confronto con eventuali comitati, data la tipologia di opera e l’impatto sulla cittadinanza, si ritiene che la durata di questa fase sia prossima a 14 mesi.


59/93

----------------------- ooo -----------------------




gg.)



300


300


420













420


420



420



60/93

Considerato che in questa fase si svolgerà la conferenza dei servizi ed il rilascio formale delle autorizzazioni e la necessità di anticipare alcuni aspetti progettuali tipici del progetto esecutivo e che presumibilmente si terrà il confronto con eventuali comitati, data la tipologia di opera e l’impatto sulla cittadinanza, si ritiene che la durata di questa fase sia prossima a 14 mesi.

----------------------- ooo -----------------------




gg.)



240


240


330













330


330



330



61/93

Considerato che in questa fase si svolgerà la conferenza dei servizi ed il rilascio formale delle autorizzazioni e la necessità di anticipare alcuni aspetti progettuali tipici del progetto esecutivo e che presumibilmente si terrà il confronto con eventuali comitati, data la tipologia di opera e l’impatto sulla cittadinanza, ma riscontrato che in questa tipologia di opera non si ricade su aree private si ritiene che la durata di questa fase sia prossima a 11 mesi. In particolare nella progettazione definitiva sono comprese le prestazioni relative ad eventuale:

a) redazione e presentazione della pratica completa per l’ottenimento dell’autorizzazione o del nulla-osta della Soprintendenza Archeologica laddove richiesto;

b) redazione e presentazione della pratica completa per l’ottenimento degli eventuali pareri Regionali e/o Provinciali e delle eventuali connesse autorizzazioni;

c) redazione e presentazione della pratica completa per l’ottenimento dell'eventuale parere del servizio igiene pubblica della A.S.L. e delle autorità titolari dei suoli confinanti o delle infrastrutture quali Regione, Provincia, Ferrovie dello Stato, A.N.A.S., Autorità di bacino, ecc., che siano in qualche modo interessate o coinvolte nell’opera o che debbano rilasciare per qualunque motivo il proprio assenso comunque denominato.

d) redazione della pratica completa per l’eventuale richiesta del parere al Ministero della Difesa competente (Quinto reparto infrastrutture di Padova con funzioni BCM) nell’ambito della valutazione del rischio bellico.

Gli elaborati grafici e descrittivi nonché i calcoli dovranno essere sviluppati ad un livello di definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano apprezzabili differenze tecniche o di costo. La documentazione da produrre dovrà avere contenuti minimi e conformità alle indicazioni di cui agli art. 24-25-26-27-28-29-30-31-32 del DPR 207/10 e s.m.i Dovrà essere esplicata la possibilità di suddividere l’opera in ulteriori lotti funzionali in conseguenza o in aggiornamento di quanto previsto già al progetto di fattibilità tecnico economica La Relazione tecnica del progetto definitivo dovrà contenere la relazione di calcolo e dimensionamento idraulico

o dimensionamento e verifica delle reti fognarie attraverso modelli matematici di simulazione idrodinamica delle correnti non stazionarie nelle reti fognarie per correnti a pelo libero ed in pressione


62/93

o del dimensionamento e delle prestazioni attese delle vasche di prima pioggia con la verifica delle volumetrie e delle prestazioni dimensionate mediante software basato su modelli matematici di simulazione idrodinamica delle correnti non stazionarie nelle reti fognarie per correnti a pelo libero ed in pressione

o aggiornamento dello studio specifico relativo all’interferenza dei lavori con le attività turistico-balneari (in termini di occupazione suolo pubblico/ limitazione parcheggi e viabilità/ limitazione all’uso delle spiagge etc) e della strategia da attuare durante l’esecuzione dei lavori

o relazione sulla possibilità di realizzare opere di mitigazione anche anticipatamente ai lavori principali in quanto produrrebbero comunque una limitazione alle acque di prima pioggia (tecniche di drenaggio urbano sostenibile per una città più resiliente come descritte al punto “Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica”)

Fra gli elaborati grafici dovranno obbligatoriamente essere prodotte tavole grafiche realizzate con tecnica rendering 3d in numero e dimensioni tali da essere ampiamente rappresentative del progetto. La prestazione progettuale relativa al progetto definitivo comprende tutti gli adempimenti tecnici, con la formazione di relazioni, elaborati, rappresentazioni, illustrazioni e ogni altro atto necessario, ancorché non specificato in precedenza, necessari alla acquisizione dei pareri, delle autorizzazioni, dei nulla osta, dei certificati, delle attestazioni e di ogni altro atto di assenso, comunque denominato, ovvero di deposito di denunce di inizio attività o altri adempimenti simili, anche presso amministrazione ed enti diversi, in particolare per il conseguimento, ove necessari o prescritti dall’ordinamento:

a) in materia sanitaria o igienico-sanitarie; b) in materia di prevenzione incendi; c) in materia di strutture armate o in relazione alla disciplina per le costruzioni in zona sismica; d) in materia storica e/o architettonica; e) in materia ambientale e/o paesaggistica; f) in materia di vincolo idrogeologico, di vincolo idrico-fluviale o idrico-demaniale; g) in materia di accessi, svincoli o altre connessioni con la viabilità provinciale, regionale o statale; h) in materia di approvvigionamento delle risorse energetiche e di collegamento alle reti relative al ciclo delle acque, anche tramite semplici allacciamenti ai soggetti erogatori dei pubblici servizi, compresa la definizione dei relativo costi e contributi necessari a tali allacciamenti; i) in materia edilizia e urbanistica; l) in materia di valutazione di impatto ambientale.

In particolare nella progettazione sono comprese le prestazioni relative a: a) redazione e presentazione della pratica completa per l’ottenimento dell’autorizzazione o del nulla-osta della Soprintendenza Archeologica laddove richiesto; b) redazione e presentazione della pratica completa per l’ottenimento degli eventuali pareri Regionali e/o Provinciali e delle eventuali connesse autorizzazioni; c) redazione e presentazione della pratica completa per l’ottenimento dell'eventuale parere del servizio igiene pubblica della A.S.L. e delle autorità titolari dei suoli confinanti o delle infrastrutture quali Regione, Provincia, Ferrovie dello Stato, A.N.A.S., Autorità di bacino, ecc.,


63/93

che siano in qualche modo interessate o coinvolte nell’opera o che debbano rilasciare per qualunque motivo il proprio assenso comunque denominato. d) redazione della pratica completa per l’eventuale richiesta del parere al Ministero della Difesa competente (Quinto reparto infrastrutture di Padova con funzioni BCM) nell’ambito della valutazione del rischio bellico..

La prestazione progettuale comprende altresì tutti gli adempimenti, eventualmente necessari o prescritti per la valutazione e l’approvazione del progetto in ambito di conferenza di servizi, nonché la partecipazione personale o tramite propri associati alla stessa conferenza di servizi, qualora a tali conferenze sia stato convocato il progettista. Nel progetto definitivo sono comprese le prestazioni relative alla redazione e presentazione di una relazione che attesti la conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche ed edilizie, nonché l’esistenza dei nulla osta di conformità alle norme di sicurezza, sanitarie, ambientali e paesistiche ai sensi della legislazione vigente alla data di redazione del progetto.

Progetto esecutivo •





Il progetto esecutivo costituisce la ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni e, pertanto, definisce dettagliatamente, minuziosamente ed in tutti i particolari sia architettonici che strutturali, impiantistici, ecc. l’intervento da realizzare. Il progetto è redatto nel pieno rispetto del progetto definitivo nonché delle prescrizioni dettate dai pareri e/o autorizzazioni di altri Enti (Regione, Provincia, Soprintendenza, ASL, ecc.) o in sede di conferenza di servizi o di pronuncia di compatibilità ambientale. La fase della progettazione sarà costituita dalle seguenti prestazioni:


Elaborati necessari per la realizzazione dell'opera Progetto esecutivo


(previsione in gg.)


relazioni specialistiche; 420

Relazione sull’interferenza dei lavori con le attività turistico-balneari 420

Relazione sulle opere di mitigazione e tecniche di drenaggio urbano sostenibile per una città più resiliente come descritte al punto “Ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica

420

calcoli esecutivi delle strutture e delle reti ed apparecchiature; 420

piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti; 420

piano di sicurezza e di coordinamento; 420


64/93

computo metrico estimativo, quadro di incidenza della manodopera, quadro economico;

420

cronoprogramma; 420

elenco dei prezzi unitari e eventuali analisi; 420

schema di contratto e capitolato speciale di appalto 420

L’Agenzia per la Coesione Territoriale indica per questa tipologia di opera e per questa fase per la Provincia di Ancona una durata tipica di 15 mesi (450 giorni) in linea con il dato medio nazionale di 14 mesi.

Si ritiene confermata la durata della fase esecutiva di 14 mesi.

----------------------- ooo -----------------------




(previsione in gg.)





420





420

cronoprogramma; 420





65/93


----------------------- ooo -----------------------




(previsione in gg.)





420





420

cronoprogramma; 420





La documentazione da produrre dovrà avere contenuti minimi e conformità alle indicazioni di cui agli art. 33-34-35-36-37-38-39-40-41-42-43 del DPR 207/10 e s.m.i NB: se in fase di progettazione definitiva fosse valutata positivamente la possibilità di realizzare l’opera in più lotti, si provvederà all’aggiornamento del DPP e alla rivisitazione delle tempistiche di


66/93

progettazione. Resta fermo che la progettazione di tutti gli eventuali lotti dovrà comunque essere conclusa, salvo che per motivate condizioni, entro il termine massimo indicato nelle tabelle di 420 giorni. Tra le Relazioni specialistiche del progetto esecutivo dovranno essere prodotte anche le relazione di calcolo e dimensionamento

o delle reti fognarie attraverso modelli matematici di simulazione idrodinamica delle correnti non stazionarie nelle reti fognarie per correnti a pelo libero ed in pressione

o delle vasche di prima pioggia con la verifica delle volumetrie e delle prestazioni dimensionate mediante software basato su modelli matematici di simulazione idrodinamica delle correnti non stazionarie nelle reti fognarie per correnti a pelo libero ed in pressione

o delle vasche di prima pioggia/laminazione realizzate secondo la progettazione BIM o la verifica sismica delle condotte o documento specifico relativo all’interferenza dei lavori con le attività turistico-balneari (in

termini di occupazione suolo pubblico/ limitazione parcheggi e viabilità/ limitazione all’uso delle spiagge etc)

Fra gli elaborati grafici dovranno obbligatoriamente essere prodotte tavole grafiche realizzate con tecnica rendering 3d in numero e dimensioni tali da essere ampiamente rappresentative del progetto. La prestazione progettuale comprende tutti gli adempimenti tecnici, con la formazione di relazioni, elaborati, rappresentazioni, illustrazioni e ogni altro atto necessario, ancorché non specificato in precedenza, necessari alla acquisizione dei pareri, delle autorizzazioni, dei nulla osta, dei certificati, delle attestazioni e di ogni altro atto di assenso, comunque denominato, ovvero di deposito di denunce di inizio attività o altri adempimenti simili, anche presso amministrazione ed enti diversi, in particolare per il conseguimento, ove necessari o prescritti dall’ordinamento:

a) in materia sanitaria o igienico-sanitarie; b) in materia di prevenzione incendi; c) in materia di strutture armate o in relazione alla disciplina per le costruzioni in zona sismica; d) in materia storica e/o architettonica; e) in materia ambientale e/o paesaggistica; f) in materia di vincolo idrogeologico, di vincolo idrico-fluviale o idrico-demaniale; g) in materia di accessi, svincoli o altre connessioni con la viabilità provinciale, regionale o statale; h) in materia di approvvigionamento delle risorse energetiche e di collegamento alle reti relative al ciclo delle acque, anche tramite semplici allacciamenti ai soggetti erogatori dei pubblici servizi, compresa la definizione dei relativo costi e contributi necessari a tali allacciamenti; i) in materia edilizia e urbanistica; l) in materia di valutazione di impatto ambientale.

14. Nomina del progettista e del coordinatore per la sicurezza alla progettazione:



67/93




Vista la particolare natura specialistica dell’opera e il notevole impegno necessario per lo svolgimento dei compiti nei modi e nei tempi necessari e riscontrato che nell'organico della VIVA Servizi non sono presenti soggetti disponibili soggetti a cui affidare la prestazione in quanto o non in possesso delle specifiche professionalità o già oberati da altri incarichi non rinviabili, è opportuno affidare un incarico professionale a professionisti esterni per la redazione della progettazione e della direzione lavori e coordinamento della sicurezza e collaudo in corso d’opera.

15. Verifica preventiva della progettazione





Tra le attività fondamentali da svolgere nella fase preliminare all’esecuzione dei lavori pubblici vi è la verifica della progettazione, ora disciplinata dall’art. 26 del D. Leg.vo 18/04/2016, n. 50 - come modificato prima dal D. Leg.vo 19/04/2017, n. 56 (c.d. “correttivo”), e poi dal D.L. 18/04/2019, n. 32 (c.d. “sblocca cantieri”). Per tutti e tre i progetti, trattandosi di importi inferiori a 20.000.000 di Euro e superiori alla o comunque prossimi alla soglia comunitaria (vedi: art. 47 del D.P.R. 207/2010, comma 1, lettera b; art. 48 del D.P.R. 207/2010, comma 1, lettera b) la prestazione sarà affidata, mediante gara a Organismi di ispezione di tipo A e di tipo C accreditati UNI CEI EN ISO/IEC 17020 da enti partecipanti all’European cooperation for accreditation (EA), secondo le disposizioni previste dal decreto di cui all’art. 46 del D.P.R. 207/2010, comma 2 Tutti i livelli della progettazione saranno verificati secondo le disposizioni legislative e regolamentari vigenti alla data della relativa verifica, fermo restando che il RUP effettua, prima dell’approvazione del progetto in ciascuno dei suoi livelli, le necessarie verifiche circa la rispondenza dei contenuti del documento alla normativa vigente, il rispetto dei limiti finanziari, la stima dei costi e delle fonti di finanziamento, la rispondenza dei prezzi indicati ai prezziari aggiornati e in vigore, e l’esistenza dei presupposti di ordine tecnico e amministrativo necessari per conseguire la piena disponibilità delle aree. Al fine di accertare l'unità progettuale, i soggetti di cui al comma 6 dell’art. 26 del D. Lgs 50/16, prima dell'approvazione e in contraddittorio con il progettista, verificano la conformità del progetto esecutivo o definitivo rispettivamente, al progetto definitivo o al progetto di fattibilità ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs 50/16. Al contraddittorio partecipa anche il progettista autore del progetto posto a base della gara, che si esprime in ordine a tale conformità. La verifica accerta in particolare:

a) la completezza della progettazione; b) la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti; c) l'appaltabilità della soluzione progettuale prescelta; d) presupposti per la durabilità dell'opera nel tempo; e) la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso; f) la possibilità di ultimazione dell'opera entro i termini previsti; g) la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori;


68/93

h) l'adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati; i) la manutenibilità delle opere, ove richiesta.

Del procedimento di verifica è redatto verbale in contraddittorio tra il responsabile del procedimento, i soggetti di cui soggetti di cui al comma 6 dell’art. 26 del D. Lgs 50/16 e i progettisti. Tale verbale deve dare atto della conclusione del procedimento di verifica che può essere:

a) positiva; b) positiva con prescrizioni; c) negativa relativa; d) negativa assoluta.

Ai sensi dell’art. 26 e 27 del Codice degli Appalti Pubblici , il progetto esecutivo è sottoposto validazione. La validazione del progetto posto a base di gara è l’atto formale che riporta gli esiti delle verifiche (art. 26, comma 8 del D. Lgs 50/16). La validazione è sottoscritta dal RUP e si basa sul rapporto conclusivo che il soggetto preposto alla verifica deve redigere e sulle eventuali controdeduzioni del progettista con prescrizioni. Per il progetto esecutivo, la conclusione positiva o positiva con prescrizioni previa validazione della progettazione, da sottoscriversi dal responsabile del procedimento con specifico riferimento al rapporto conclusivo della verifica, determina l’approvazione del progetto esecutivo. La conclusione negativa relativa, adeguatamente motivata, comporta la necessità per il progettista di rielaborare il progetto esecutivo o parti sostanziali di esso, di eliminare omissioni o rimediare ad errori che non siano eliminabili o rimediabili con semplici prescrizioni ovvero di predisporre altri elaborati in maggiore conformità alle indicazioni del responsabile del procedimento. La conclusione negativa assoluta, adeguatamente motivata, comporta la risoluzione del contratto con il progettista ai sensi dell’articolo 2237 del codice civile.

16. Nomina del direttore Lavori e coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione





Si rimanda a quanto indicato all’art. 14 Nomina del progettista e del coordinatore per la sicurezza alla progettazione:

17. Nomina del collaudatore in corso d’opera





Si rimanda a quanto indicato all’art. 14 Nomina del progettista e del coordinatore per la sicurezza alla progettazione.


69/93

18. Possibili punti critici in fase progettuale





Le criticità principali rilevate sono riconducibili

al rilascio di autorizzazioni ambientali/urbanistiche che possono richiedere eventuali studi suppletivi richiesti dagli enti o valutazioni sugli impatti.

Specificatamente si rilevano criticità specifiche per


effettiva disponibilità di aree presso le quale allocare le vasche di prima pioggia in particolare per la vicinanza delle civili abitazioni e delle reazioni dei residenti

effettiva disponibilità dell’area ex FIAT per la vasca di pioggia principale


effettiva disponibilità di aree presso le quale allocare le vasche di prima pioggia in particolare per la vicinanza della ferroviaria e le prescrizioni e il rispetto delle distanze con le infrastrutture FFSS, ITALFERR

effettiva disponibilità dell’area per la vasca di pioggia principale

attraversamento della condotta fognaria della linea ferroviaria

effettiva disponibilità dell’area presso l’area a ridosso della Ferrovia per la costruzione della vasca di pioggia principale

contestuale sviluppo della nuova sede ferroviaria, nell’ambito dei lavori «Variante di Falconara», tra le stazioni di Montemarciano e Falconara Marittima

alla mancanza di un corpo idrico recettore idoneo per lo scarico a gravità del troppo pieno di emergenza e relativo rischio di allagamento dell’area nella quale è prevista la vasca di prima pioggia


effettiva disponibilità di aree presso le quale allocare le vasche di prima pioggia in particolare per la vicinanza delle civili abitazioni e delle reazioni dei residenti

19. Limiti finanziari da rispettare per i lavori





Per la definizione della stima dei costi si rimanda al punto Costo stimato dell’opera-


70/93

Per VIVA Servizi S.p.A. corre l’obbligo dell’esecuzione degli interventi previsti nel rispetto della disciplina di settore e del cronoprogramma ed ha programmato la realizzazione dell’opera identificata nel piano degli investimenti dell’azienda con il codice attività 0744 “INTERVENTI .PRIORITARI .SFIORATORI .LITORALE .FALCONARA-ANCONA”.

Tipologia e categoria dei lavori





Le imprese che intendono partecipare alle gare d’appalto ed eseguire lavori pubblici per importi superiori ad euro 150.000, sono obbligate a possedere l’Attestazione SOA per le categorie interessate dai lavori. La qualificazione presuppone effettiva capacità operativa ed organizzativa dei fattori produttivi, specifica competenza nel coordinamento tecnico delle attività lavorative, nella gestione economico-finanziaria e nella conoscenza di tutte le regole tecniche e amministrative che disciplinano l'esecuzione di lavori pubblici. Le opere in questione ricadono nella categoria OG6: ACQUEDOTTI, GASDOTTI, OLEODOTTI, OPERE DI IRRIGAZIONE E DI EVACUAZIONE Riguarda la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi a rete che siano necessari per attuare il "servizio idrico integrato" ovvero per trasportare ai punti di utilizzazione fluidi aeriformi o liquidi, completi di ogni opera connessa, complementare o accessoria anche di tipo puntuale e di tutti gli impianti elettromeccanici, meccanici, elettrici, telefonici ed elettronici, necessari a fornire un buon servizio all'utente in termini di uso, funzionamento, informazione, sicurezza e assistenza ad un normale funzionamento. Comprende in via esemplificativa le opere di captazione delle acque, gli impianti di potabilizzazione, gli acquedotti, le torri piezometriche, gli impianti di sollevamento, i serbatoi interrati o sopraelevati, la rete di distribuzione all'utente finale, i cunicoli attrezzati, la fornitura e la posa in opera delle tubazioni, le fognature con qualsiasi materiale, il trattamento delle acque reflue prima della loro immissione nel ciclo naturale delle stesse, i gasdotti, gli oleodotti.


Categoria Lavori


%

OG6 Acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e di evacuazione


€ 6.000.000 100%


CPV PRINCIPALE 45232400-6 Lavori di costruzione di condotte fognarie CPV SECONDARIO 45232423-3 Lavori di costruzione di impianti di pompaggio delle acque di scarico


71/93

CPV SECONDARIO 45252127-4 Lavori di costruzione di impianti per il trattamento delle acque luride


----------------------- ooo -----------------------


Categoria Lavori


%



€ 4.600.000 100%




----------------------- ooo -----------------------


Categoria Lavori


%



€ 3.700.000 100%



Ai sensi dell’articolo 61 del D.P.R. 05.10.2010, n. 207 e s.m.i. e in conformità all’allegato «A» dello stesso DPR, i lavori sono classificati come categoria prevalente OG6 cl. IVbis,


72/93

Determinazione del corrispettivo per progettazione, DL e coordinamento della sicurezza





Gli operatori economici che intendono partecipare alla procedura di affidamento dei servizi di progettazione, direzione lavori e coordinamento della sicurezza devono essere iscritti all'albo/collegio nei rispettivi ordini professionali. Le competenze professionali ed i ruoli (figure) professionali minimi richiesti per l'espletamento del servizio in appalto, riferite a persone fisiche distinte, sono di seguito indicate:

COMPETENZE PROFESSIONALI E RUOLI MINIMI RICHIESTI

RUOLO REQUISITO

N.ro delle persone fisiche

IN FASE PROGETTUALE

Responsabile del Coordinamento della progettazione

Laurea magistrale o quinquennale in ingegneria o architettura con abilitazione all'esercizio della professione ed iscrizione al relativo ordine professionale

1 Può coincidere con la figura del Progettista se in possesso dei requisiti richiesti per progettista

Progettista Esperto in IDRAULICA/ INGEGNERIA SANITARIA

Laurea magistrale o quinquennale in ingegneria civile/ idraulica/ambientale/Chimica con abilitazione all'esercizio della professione ed iscrizione nella sezione "A" dell'ordine professionale Tecnico abilitato quale Coordinatore della Sicurezza nei cantieri ai sensi del Titolo IV d.Lgs 81/08 e s.m.i. - In particolare deve possedere i requisiti previsti all'art. 98 del citata d.Lgs 81/08

1 Di norma svolge anche la figura del Coordinatore della Sicurezza salvo i casi in cui il progettista non ne abbia i requisiti o non ne possa svolgere la funzione

GEOLOGO

Laurea in geologia –ed abilitazione professionale con relativa iscrizione all'ordine professionale di appartenenza – sezione A

1

COORDINATORE DELLA SICUREZZA in fase progettuale abilitato ai sensi del Titolo IV

Tecnico abilitato quale Coordinatore della Sicurezza nei cantieri ai sensi del Titolo IV d.Lgs

1 Da prevedere nel caso in cui il progettista non abbia i requisiti


73/93

del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

81/08 e s.m.i. – ( deve possedere i requisiti previsti all'art. 98 del citata d.Lgs 81/08)

o non ne possa svolgere la funzione Può coincidere con una delle altre figure professionali previste.

PROGETTISTA CIVILE Esperto STRUTTURISTA

Laurea magistrale o quinquennale in ingegneria o architettura con abilitazione all'esercizio della professione ed iscrizione nella sezione "A" dell'ordine professionale

1 Da prevedere nel caso in cui il progettista non abbia i requisiti o non ne possa svolgere la funzione Può coincidere con una delle altre figure professionali previste.

IN FASE ESECUTIVA

DL Esperto in IDRAULICA/INGEGNERIA SANITARIA

Laurea magistrale o quinquennale in ingegneria con abilitazione all'esercizio della professione ed iscrizione nella sezione "A" dell'ordine professionale

1 Di norma coincidente con la figura del progettista. Salvo il caso in cui il progettista non abbia i requisiti o non ne possa svolgere la funzione

COORDINATORE DELLA SICUREZZA in fase di esecuzione abilitato ai sensi del Titolo IV del D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

Tecnico abilitato quale Coordinatore della Sicurezza nei cantieri ai sensi del Titolo IV d.Lgs 81/08 e s.m.i. – ( deve possedere i requisiti previsti all'art. 98 del citata d.Lgs 81/08)

1 Da prevedere nel caso in cui il DL non abbia i requisiti o non ne possa svolgere la funzione Può coincidere con una delle altre figure professionali previste.

Ispettore di cantiere ai sensi dell’art. 101 del D. Lgs 50/16

Laurea magistrale o triennale in ingegneria/architettura/geologia Diploma di geometra o perito edile

1

Ai fini della partecipazione alle procedure di affidamento dei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, i soggetti di cui all'articolo 46 del D. Lgs 50/16 devono possedere i requisiti indicati al DECRETO 2 dicembre 2016, n. 263 - MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI. Ai fini della determinazione del corrispettivo sono state considerate le seguenti qualificazioni ed importo dei lavori


Categoria

Impianti meccanici a fluido a

ID opere

Classe e Categoria Corrispondenza L. 143/1949 / DM

Grado di complessità

Valore presunto dell'opera


74/93

servizio delle costruzioni

18/11/1971

IDRAULICA

Acquedotti e Fognature

D.05 VIII / III 0,80 € 6.000.000

PROSPETTO DELLA PARCELLA PROFESSIONALE (progettazione – direzione lavori – coordinamento sicurezza)

PRESTAZIONE PROFESSIONALE COMPENSO

PROGETTAZIONE DI FATTIBILITA’ TECNICO ECONOMICA € 86.468,12

PROGETTAZIONE DEFINITIVA € 175.720,28

PROGETTAZIONE ESECUTIVA € 105.370,79

DIREZIONE ESECUTIVA (DL –CONTABILITA’ – CSE) € 299.056,30

TOTALE oltre oneri previdenziali ed IVA € 666.615,49

----------------------- ooo -----------------------


Categoria

Impianti meccanici a fluido a servizio delle costruzioni

ID opere

Classe e Categoria Corrispondenza L. 143/1949 / DM 18/11/1971



IDRAULICA


D.05 VIII / III 0,80 € 4.600.000








----------------------- ooo -----------------------


Categoria


ID opere




IDRAULICA


D.05 VIII / III 0,80 € 3.700.000





75/93





Dove:

Per ID opere si intende l’identificazione con codice alfanumerico di cui alla tavola Z-1 allegata al D.M. 17/06/2016;

Per Classe e categoria si intende la classe e categoria di cui all’art. 14 della Legge 143/1949 riportate come corrispondenza;

Per grado di complessità si intende il coefficiente G riportato nella stessa tavola Z-1 in corrispondenza del relativo ID opere.

I corrispettivi per le prestazioni ed servizi tecnici, determinati in base al D.M. 17/06/2016, sono riportati analiticamente, per ciascuna prestazione richiesta, negli allegati al presente DPP Il riferimento al Vocabolario comune per gli appalti pubblici - (CPV) adottato dal regolamento (CE) n. 2195/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio è:

CPV 71322000-1 Servizi di progettazione tecnica per la costruzione di opere di ingegneria civile CPV 71322200-3 Servizi di progettazione di condutture

Determinazione del corrispettivo per incarico di Verifica preventiva della progettazione





La prestazione sarà affidata, mediante gara a Organismi di ispezione di tipo A e di tipo C accreditati UNI CEI EN ISO/IEC 17020 da enti partecipanti all’European cooperation for accreditation (EA), secondo le disposizioni previste dal decreto di cui all’art. 46 del D.P.R. 207/2010, comma 2

Ai fini della determinazione del corrispettivo sono state considerate le seguenti qualificazioni ed importo dei lavori


Categoria


ID opere




IDRAULICA


D.05 VIII / III 0,80 € 6.000.000

PROSPETTO DELLA PARCELLA PROFESSIONALE (supporto al RUP per la verifica della progettazione)



76/93



PROGETTAZIONE ESECUTIVA (supporto per verifica e validazione) € 39.870,03


----------------------- ooo -----------------------


Categoria


ID opere




IDRAULICA


D.05 VIII / III 0,80 € 4.600.000


PRESTAZIONE PROFESSIONALE COMPENSO PROGETTAZIONE DI FATTIBILITA’ TECNICO ECONOMICA € 2.279,63




----------------------- ooo -----------------------


Categoria


ID opere




IDRAULICA


D.05 VIII / III 0,80 € 3.700.000


PRESTAZIONE PROFESSIONALE COMPENSO PROGETTAZIONE DI FATTIBILITA’ TECNICO ECONOMICA € 1.903,51




Dove:

Per ID opere si intende l’identificazione con codice alfanumerico di cui alla tavola Z-1 allegata al D.M. 17/06/2016;

Per Classe e categoria si intende la classe e categoria di cui all’art. 14 della Legge 143/1949 riportate come corrispondenza;

Per grado di complessità si intende il coefficiente G riportato nella stessa tavola Z-1 in corrispondenza del relativo ID opere.


77/93


CPV 71248000-8 Supervisione di progetti e documentazione

Determinazione del corrispettivo per incarico di collaudo





Gli operatori economici che intendono partecipare alla procedura di affidamento dei servizi di collaudo in corso d’opera devono essere iscritti all'albo/collegio nei rispettivi ordini professionali. Le competenze professionali ed i ruoli (figure) professionali minimi richiesti per l'espletamento del servizio in appalto, riferite a persone fisiche distinte, sono di seguito indicate:

RUOLO REQUISITO

N.ro delle persone Fisiche

COLLAUDATORE TECNICO-AMMINISTRATIVO, STATICO

Laurea magistrale o quinquennale in ingegneria con abilitazione all’esercizio della professione e relativa iscrizione all’Albo professionale degli Ingegneri da almeno 10 anni

1

Ai fini della partecipazione alle procedure di affidamento dei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, i soggetti di cui all'articolo 46 del D. Lgs 50/16 devono possedere i requisiti indicati al DECRETO 2 dicembre 2016, n. 263 - MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI. Le prestazioni richieste comprendono:

Il collaudo tecnico-amministrativo in corso d’opera di lavori e forniture: riguarda il complesso delle verifiche e delle prove atte ad accertare, sia tecnicamente che amministrativamente, la rispondenza di quanto realizzato a quanto previsto nel progetto e nelle perizie suppletive e di variante approvate, in modo da garantire alla Committenza il corretto adempimento degli oneri contrattuali da parte dell’Impresa, la corretta liquidazione da parte della Direzione Lavori dei corrispettivi contrattualmente stabiliti, la rispondenza tecnica dell’opera realizzata alle finalità per le quali la Committenza ha commissionato l’opera, e comprende l’esame di eventuali riserve e relativo parere, e il rilascio del Certificato di Collaudo.

Il collaudo statico delle strutture


78/93

Ai fini della determinazione del corrispettivo sono state considerate le seguenti qualificazioni ed importo dei lavori


Categoria


ID opere




IDRAULICA


D.05 S.03

VIII / III Ig / Ib

0,80 € 6.000.000 di cui 4.200.000

per opere in c.a

PROSPETTO DELLA PARCELLA PROFESSIONALE COLLAUDATORE

PRESTAZIONE PROFESSIONALE COMPENSO COLLAUDO TECNICO AMMINISTRATIVO in corso d’opera € 34.293,26

COLLAUDO STATICO in corso d’opera € 55.220,30


----------------------- ooo -----------------------


Categoria


ID opere




IDRAULICA


D.05 S.03

VIII / III Ig / Ib

0,80 € 4.600.000 di cui 3.000.000

per opere in c.a PROSPETTO DELLA PARCELLA PROFESSIONALE COLLAUDATORE




----------------------- ooo -----------------------


Categoria


ID opere




IDRAULICA


D.05 S.03

VIII / III Ig / Ib

0,80 € 3.700.000 di cui 2.800.000

per opere in c.a PROSPETTO DELLA PARCELLA PROFESSIONALE COLLAUDATORE


79/93





71632000-7 Servizi di collaudo tecnico

Penale da applicare ai professionisti





Qualora lo svolgimento delle funzioni e dei compiti del professionista venisse ritardato oltre il termine indicato nel disciplinare di incarico o previsto da normativa di legge, salvo proroghe che potranno essere concesse dall’Amministrazione per giustificati motivi, verrà applicata una penale pari al 1‰ (uno per mille) dell’ammontare netto contrattuale per ogni giorno di ritardo, che sarà trattenuta dalle spettanze del professionista fino ad un massimo del 10 (dieci) per cento del corrispettivo. Nel caso di inosservanza delle norme contrattuali, di inadempienze o irregolarità nell'espletamento del servizio tecnico affidato VIVA Servizi SpA, per il tramite del Direttore dell’Esecuzione (DE), potrà applicare, una penale variabile tra l'1% e il 10% del corrispettivo previsto per la prestazione professionale. Alla contestazione formale dell’inadempienza rilevata l’Affidatario del servizio potrà fornire le proprie giustificazioni scritte entro cinque giorni dalla contestazione, decorsi i quali, in assenza di adeguate motivazioni, sarà richiesto allo stesso il pagamento della sanzione applicata. In caso di recidiva le sanzioni saranno raddoppiate. Per recidiva si intende commettere nuovamente una inadempienza o un’inosservanza che è già stata sanzionata. Nessuna controversia potrà in alcun caso, per qualsivoglia motivo o fatto, determinare la sospensione neppure parziale o temporanea del servizio. Resta in ogni caso, salvo ed impregiudicato, il diritto della VIVA Servizi SpA al risarcimento di eventuali ulteriori danni subiti.

Penale da applicare agli esecutori dei lavori





Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere, specificato nel Capitolato Speciale di Appalto, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori viene applicata una penale giornaliera pari al 1‰ (uno per mille) dell’ammontare netto


80/93

contrattuale. Tutte le fattispecie di ritardi sono segnalate tempestivamente e dettagliatamente al RUP da parte del direttore dei lavori, immediatamente al verificarsi della relativa condizione, con la relativa quantificazione temporale. L’importo complessivo delle penali irrogate non può superare il 10 per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale, trova applicazione la risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini del Capitolato Speciale d’appalto. L’applicazione delle penali non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione Appaltante a causa dei ritardi.

Proprietà intellettuale e materiale degli elaborati e riservatezza





Restano nella proprietà materiale e legale della VIVA Servizi SpA, gli elaborati, i documenti, gli atti, comunque formati e su qualunque supporto, prodotti dall’Affidatario nell’ambito dell’incarico. L'Affidatario dovrà mantenere riservata e non dovrà divulgare a terzi, ovvero impiegare in modo diverso da quello occorrente per realizzare l'oggetto dell'incarico, qualsiasi informazione relativa al progetto che non fosse resa nota direttamente o indirettamente dalla Stazione Appaltante o che derivasse dall'esecuzione delle opere progettate. Detto impegno si estende a qualsiasi cambiamento o proposta di cambiamento, sempre inerente all'incarico, o a qualsiasi dato o elaborato, oppure a qualsiasi disegno o mappa o piano forniti dalla Stazione Appaltante, o che siano stati preparati dall'Affidatario per essere impiegati dalla Stazione Appaltante. Quanto sopra, salvo la preventiva approvazione alla divulgazione da parte della Stazione Appaltante, avrà validità fino a quando tali informazioni non siano di dominio pubblico. L'Affidatario potrà citare nelle proprie referenze e nel proprio curriculum il lavoro svolto per la Stazione Appaltante, eventualmente illustrandolo con disegni, purché tale citazione non violi l'obbligo di riservatezza del presente articolo. Nel caso particolare di comunicati stampa, annunci pubblicitari, partecipazione a simposi, seminari e conferenze con propri elaborati, l'Affidatario, sino a che la documentazione progettuale non sia divenuta di dominio pubblico, dovrà ottenere il preventivo benestare della Stazione Appaltante sul materiale scritto e grafico, inerente alle opere rese alla Stazione Appaltante nell'ambito dell'incarico, che intendesse esporre o produrre.

20. Quadro economico dell’opera





L’investimento complessivo delle tre opere un importo di € 19.514.000,00 oltre IVA così suddiviso

IMPORTO DEI LAVORI € 14.300.000,00


81/93

INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA € 6.000.000,00

REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA € 4.600.000,00 REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA € 3.700.000,00

TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE € 5.214.000,00 INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA € 2.233.000,00

REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA € 1.763.000,00 REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA € 1.218.000,00

IMPORTO TOTALE al netto IVA € 19.514.000,00

IVA € 2.391.378,37

IMPORTO TOTALE con IVA € 1.905.378,38 L’opera è identificata nel piano degli investimenti dell’azienda con il codice attività 0744 “INTERVENTI .PRIORITARI .SFIORATORI .LITORALE .FALCONARA-ANCONA”. L’intervento in oggetto è identificato nel PdI con il codice ID 59 Scolmatori a mare nei Comuni di Ancona, Falconara Marittima che prevede per la pianificazione 2016-2019 un importo pari a € 1.407.000. Il restante importo da finanziare rientra nell’ambito del programma degli interventi PdI 2020-2030 nella pianificazione post 2019 come da documentazione predisposta ed approvata da ARERA (vedasi atti che compongono lo specifico schema regolatorio inerenti alla rideterminazione delle tariffe per gli anni 2018-2019 secondo quanto disposto dalle deliberazioni ARERA 917/2017 e 918/2017 e nel rispetto delle indicazioni operative di cui alla determina 1/2018 DSID approvata con deliberazione ARERA 13 settembre 2018 451/18/R/IDR) La Regione Marche si è impegnata a ricercare fondi ed ha già presentato richiesta nell’ambito Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020 - PIANO OPERATIVO AMBIENTE – sotto piano - "INTERVENTI PER LA TUTELA DEL TERRITORIO E DELLE ACQUE" - Linea di Azione: 2.2.1 - Interventi per il miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e riduzione delle perdite di rete di acquedotto per un finanziamento di € 2.000.000 per i primi stralci funzionali. Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie Generale n° 142 del 21/06/2018 è stata pubblicato nell’ambito Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014-2020 - PIANO OPERATIVO AMBIENTE – Interventi Regione Marche (Delibera CIPE 99/2017 “Addendum al POA) il finanziamento di € 2.000.000 – per l’intervento “Eliminazione degli scarichi a mare degli scolmatori del sistema fognario di acque miste lungo il litorale dei Comuni di Ancona e Falconara Marittima A seguire per ciascuna opera, lo schema di quadro economico coerente con le disposizioni vigenti del d.lgs. 50/2016 ed il quadro economico complessivo delle tre opere


82/93


QUADRO ECONOMICO DEL DOCUMENTO PRELIMINARE ALLA PROGETTAZIONE

LAVORI (al netto della sicurezza) 1 Lavori a misura € 1.737.000,00

2 Lavori a corpo € 4.053.000,00

3 Lavori in economia € -

A1 IMPORTO DEI LAVORI SOGGETTO A RIBASSO € 5.790.000,00

1 Oneri per i piani della sicurezza lavori a misura € 63.000,00

2 Oneri per i piani della sicurezza lavori a corpo € 147.000,00

3 Oneri per i piani della sicurezza lavori in economia € -

A2 IMPORTO ONERI PER ATTUAZIONE P.D.S (1+2+3) € 210.000,00 A3 IMPORTO DELLE FORNITURE PREVISTE IN APPALTO € -

A4 IMPORTO DEI SERVIZI PREVISTI IN APPALTO € -

A IMPORTO DEI LAVORI (A1+A2+A3+A4) € 6.000.000,00

B SOMME A DISPOSIZIONE DELL'AMMINISTRAZIONE

1 Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall'appalto € 50.000,00

a) Impianti e quadristica provvisionale € 10.000,00

c) Autospurghi € 20.000,00

d) Lavorazioni eseguite dal personale operativo VIVA Servizi € 20.000,00

2 Allacciamenti a pubblici servizi € 10.000,00

3 Imprevisti (7%) e arrotondamenti € 420.000,00

4 Acquisizione aree, espropri, pratiche notarili (NOTA 1) € 450.000,00

5 Adeguamento di cui all’articolo 106, comma 1 lett. a del codice (revisione dei prezzi) € 90.000,00

6 Spese per pubblicità € 10.000,00

7 Spese di cui agli articoli 24, comma 4 del codice € 1.000,00

8 Spese connesse all’attuazione e gestione dell’appalto (rilievi, progettazione, direzione,

contabilità, calcoli strutturali , collaudo ….) € 900.782,04

a) Rilievi, accertamenti e indagini, comprese le eventuali prove di laboratorio per materiali (spese per accertamenti di laboratorio), di cui all'articolo 16, comma 1, lettera b), punto 11 del DPR n. 207/2010 € 30.000,00

b) Spese tecniche relative alla progettazione, alle necessarie attività preliminari, al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze di servizi, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, all’assistenza giornaliera e contabilità, liquidazione e assistenza ai collaudi € 666.615,49

c) Importo relativo all’incentivo di cui all’articolo 113 del codice nella misura corrispondente alle prestazioni che dovranno essere svolte dal personale dipendente € -

d) Spese per attività tecnico amministrative connesse alla progettazione, di supporto al responsabile del procedimento, e di verifica e validazione € 45.565,75

e) Eventuali spese per commissioni giudicatrici € 15.000,00

f) Spese per collaudi (collaudo tecnico amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici) € 89.513,55

g) Spese per accertamenti di laboratorio e verifiche tecniche previste da CSA, collaudo tecnico-amministrativo, collaudo statico ed altri eventuali collaudi specialistici € 25.000,00

h) contributi previdenziali professionisti € 29.087,25

9 Contributo ANAC € 800,00

10 Accordi Bonari (art. 205 D.lgs. 50/2016) € 300.000,00

11 Fondo incentivante per attività di programmazione ….. (2% di A) Art. 113 D.Lgs. 50/2016 € -

12 Arrotondamento € 417,96

TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE (da B1 a B12) € 2.233.000,00

IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO (A + B ) - oltre IVA € 8.233.000,00

IVA € 991.948,05

a)- IVA sui lavori al 10 % € 600.000,00

b)- IVA sulle somme a disposizione al 22% € 391.948,05

IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO (A + B) - con IVA € 9.224.948,05 NOTA 1: si prevede importo per l’acquisizione di aree per la realizzazione della vasca di prima pioggia nella zona area Ex FIAT (in quanto non ricadente in area pubblica)


83/93



LAVORI (al netto della sicurezza) 1 Lavori a misura € 1.567.800,00

2 Lavori a corpo € 2.871.200,00






A2 IMPORTO ONERI PER ATTUAZIONE P.D.S (1+2+3) € 161.000,00

A3 IMPORTO DELLE FORNITURE PREVISTE IN APPALTO € -


























11 Fondo incentivante per attività di programmazione (2% di A) Art. 113 D.Lgs. 50/2016

€ -




IVA € 770.583,20



IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO (A + B) - con IVA € 7.133.583,20 NOTA : si prevede importo per l’acquisizione di aree per la realizzazione della vasca di prima pioggia nella zona area ferrovia (in quanto non ricadente in area pubblica)


84/93



LAVORI (al netto della sicurezza) 1 Lavori a misura € 868.500,00

2 Lavori a corpo € 2.702.000,00






A2 IMPORTO ONERI PER ATTUAZIONE P.D.S (1+2+3) € 129.500,00

A3 IMPORTO DELLE FORNITURE PREVISTE IN APPALTO € -


























11 Fondo incentivante per attività di programmazione ….. (2% di A) Art. 113 D.Lgs. 50/2016 € -




IVA € 628.847,13



IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO (A + B) - con IVA € 5.546.847,12 NOTA : non si prevede importo per l’acquisizione di aree in quanto le vasche ricadono su area pubblica


85/93

COMPLESSIVO DEI TRE INTERVENTI

INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA



LAVORI (al netto della sicurezza)

1 Lavori a misura € 4.173.300,00

2 Lavori a corpo € 9.626.200,00


A1 IMPORTO DEI LAVORI SOGGETTO A RIBASSO

€ 13.799.500,00




A2 IMPORTO ONERI PER ATTUAZIONE P.D.S (1+2+3)

€ 500.500,00

A3 IMPORTO DELLE FORNITURE PREVISTE IN APPALTO

€ -

A4 IMPORTO DEI SERVIZI PREVISTI IN APPALTO

€ -

A IMPORTO DEI LAVORI (A1+A2+A3+A4)

€ 14.300.000,00


1 Lavori in economia, previsti in progetto ed esclusi dall'appalto

€ 130.000,00

a) Impianti e quadristica provvisonale € 20.000,00



2 Allacciamenti a pubblici servizi

€ 30.000,00

3 Imprevisti (7%) e arrotondamenti

€ 1.001.000,00

4 Acquisizione aree, espropri, pratiche notarili (NOTA 1)

€ 840.000,00

5 Adeguamento di cui all’articolo 106, comma 1 lett. a del codice (revisione dei prezzi)

€ 214.500,00

6 Spese per pubblicità

€ 30.000,00

7 Spese di cui agli articoli 24, comma 4 del codice

€ 3.000,00


contabilità, calcoli strutturali , collaudo ….)

€ 2.247.401,70


b) Spese tecniche relative alla progettazione, alle necessarie attività preliminari, al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, alle conferenze di servizi, alla direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, all’assistenza giornaliera e contabilità, liquidazione e assistenza ai collaudi € 1.650.831,31







9 Contributo ANAC

€ 2.000,00

10 Accordi Bonari (art. 205 D.lgs. 50/2016)

€ 715.000,00

11 Fondo incentivante per attività di programmazione (2% di A) Art. 113 D.Lgs. 50/2016

€ -

12 Arrotondamento

€ 1.098,30

TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE (da 1 a 11)

€ 5.214.000,00


IVA

€ 2.391.378,37

a)- IVA sui lavori al 10 % € 1.430.000,00


IMPORTO TOTALE DEL PROGETTO (A + B) - con IVA € 21.905.378,38 NOTA 1: si prevede importo per l’acquisizione di aree per la realizzazione della vasca di prima pioggia nella zona area Ex FIAT e nella zona area ferrovia (in quanto non ricadente in area pubblica)


86/93

21. Cronoprogramma e tempi di attuazione dell’opera





La sequenza logica e temporale delle principali fasi di un’opera pubblica sono di seguito rappresentate. Le fasi vere e proprie sono separate da i cosiddetti tempi di attraversamento in larga parte riconducibili ad un insieme di attività amministrative che sono propedeutiche all’inizio della fase successiva. In queste tipologie di progetto i tempi di attraversamento sono particolarmente condizionati dai tempi risposta dei parte da parte degli enti deputati al rilascio di autorizzazioni e dai tempi necessari alle amministrazioni comunali per il rilascio di pareri/richieste modifiche/incontri con stakeholder I tempi di attraversamento, pur non essendo assimilabili alle fasi in senso stretto, contribuiscono, in maniera rilevante, alla determinazione del tempo complessivo di attuazione delle opere ed incidono in modo significativo (media italiana dal 40 al 60%,) sul totale tempo necessario per le fasi di progettazione. Si confida che, stante l’interesse collettivo dell’opera, tutti gli enti si attivino prioritariamente a rilasciare pareri e prescrizioni nei minori tempi tecnici necessari ed alla indizione delle conferenza di servizio conseguentemente si stimano tempi di attraversamento ridotti ( nel caso in esame si considera un 10-20%) coincidenti con quelli relativi alla verifica della progettazione La stima dei tempi di esecuzione dei lavori è basata sulla tipologia ed importo di opera da realizzare, sui dati storici di progetti analoghi e sul confronto con i dati messi a disposizione dalla Agenzia per la Coesione Territoriale che indica per tipologia di opere e per territorio (Regione, Provincia) i tempi di attuazione delle 5 fasi di opera pubblica ovvero: 1 Progettazione di Fattibilità 2 Progettazione Definitiva 3Progettazione Esecutiva 4 Aggiudicazione Bando di Gara 5 Esecuzione Lavori A seguire i cronoprogramma degli interventi


87/93


L’Agenzia per la Coesione Territoriale indica per questa tipologia di opera: per la fase di gara di appalto per la Provincia di Ancona una durata tipica di 6 mesi, valore performante rispetto al dato medio nazionale di 7 mesi per questa fase di esecuzione lavori per la Provincia di Ancona una durata tipica di 26 mesi, valore performante rispetto al dato medio nazionale di 33 mesi. Conseguentemente si stimano in 6 mesi i tempi necessari per lo svolgimento della gara di appalto ed in 30 mesi (da tenere conto delle eventuali sospensioni o rallentamenti conseguenti alla stazione balneare) la durata dei lavori

FASI mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

46

47

48

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58

59

60

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

76

77

78

79

80

81

82

83

84

85

86

87

88

89

90

91

92

93

94

95

96

fase di gara per Progettista

indizione bando

gara

contratto

Gara Appalto - lavori

LAVORI

anno 1 anno 2

LAVORI Inizio-Fine

collaudo in corso d'opera

Progetto Esecutivo

anno 3

Progetto di fattibilità tecnico economica

Progetto definitivo

Redazione progettoDocumento di fattibilità delle alternative

progettuali

Indagini geol.-geotecniche-archeol.-belliche

rapporto con collettività / amministrazioni

Rapporto con gli enti autorizzativi

Verifica ed approvazione

Redazione progetto


Verifica - Validazione ed approvazione

anno 5 anno 6

Redazione progetto




anno 4 anno 8


anno 7

Preparazione e pubblicazione bando

fase di gara

contratto


88/93

REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA ’Agenzia per la Coesione Territoriale indica per questa tipologia di opera: per la fase di gara di appalto per la Provincia di Ancona una durata tipica di 6 mesi, valore performante rispetto al dato medio nazionale di 7 mesi per questa fase di esecuzione lavori per la Provincia di Ancona una durata tipica di 25 mesi, valore performante rispetto al dato medio nazionale di 32 mesi. Conseguentemente si stimano in 6 mesi i tempi necessari per lo svolgimento della gara di appalto ed in 28 mesi (da tenere conto delle eventuali sospensioni o rallentamenti conseguenti alla stazione balneare) la durata dei lavori

FASI mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

46

47

48

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58

59

60

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

76

77

78

79

80

81

82

83

84

85

86

87

88

89

90

91

92

93

94

95

96


indizione bando

gara

contratto



LAVORI

LAVORI Inizio-Fine



Redazione progetto

Documento di fattibilità delle alternative progettuali

anno 7 anno 8anno 1





Progetto definitivo

Redazione progetto




Progetto Esecutivo

Redazione progetto


anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6



fase di gara

contratto


89/93

• REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA ’Agenzia per la Coesione Territoriale indica per questa tipologia di opera: per la fase di gara di appalto per la Provincia di Ancona una durata tipica di 6 mesi, valore performante rispetto al dato medio nazionale di 7 mesi per questa fase di esecuzione lavori per la Provincia di Ancona una durata tipica di 24 mesi, valore performante rispetto al dato medio nazionale di 30 mesi. Conseguentemente si stimano in 6 mesi i tempi necessari per lo svolgimento della gara di appalto ed in 25 mesi (da tenere conto delle eventuali sospensioni o rallentamenti conseguenti alla stazione balneare) la durata dei lavori

FASI mesi 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

32

33

34

35

36

37

38

39

40

41

42

43

44

45

46

47

48

49

50

51

52

53

54

55

56

57

58

59

60

61

62

63

64

65

66

67

68

69

70

71

72

73

74

75

76

77

78

79

80

81

82

83

84

85

86

87

88

89

90

91

92

93

94

95

96


indizione bando

gara

contratto

LAVORI

LAVORI Inizio-Fine



anno 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno 6 anno 7 anno 8


Redazione progetto

Documento di fattibilità delle alternative progettuali


rapporto con collettiv ità / amministrazioni

Rapporto con gli enti autorizzativ i


Progetto definitivo

Redazione progetto

rapporto con collettiv ità / amministrazioni



contratto


Progetto Esecutivo

Redazione progetto




fase di gara


90/93

22. SISTEMA DI REALIZZAZIONE DA IMPIEGARE:





Quale procedura di scelta del contraente per l'appalto della progettazione e collaudo si procederà mediante procedura aperta da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il contratto d’appalto relativo a lavori avrà ad oggetto l'esecuzione di lavori sulla base del progetto esecutivo dell'amministrazione, mediante procedura aperta da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa

PARTE 3 - ESECUZIONE DEI SERVIZI E LAVORI





È affidata al Rup la responsabilità, la vigilanza ed i compiti di coordinamento sull’intero ciclo dell’appalto con l’ausilio del Direttore dell’Esecuzione (DE).

23. Tipologia di contratto





La realizzazione dell’opera è articolata in due fasi procedurali. La prima si riferisce all’espletamento delle prestazioni relative alla progettazione della fattibilità tecnico ed economica, definitiva, esecutiva, direzione lavori e al coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, ai sensi dell’art. 24, del D.Lgs. n. 50/2016. La seconda, oggetto di successivo affidamento, si riferisce allo svolgimento della gara per l’esecuzione dei lavori che sarà effettuata sulla base del progetto esecutivo, ai sensi dell’art. 59, comma 1 del D.Lgs. n. 50/2016. I documenti di gara di entrambe le fasi procedurali sono predisposti in conformità ai criteri ambientali di cui al D.M. 24/12/2015, al D.M. 24 maggio 2016 e all’art. 34 del D.Lgs. n. 50/2016


91/93

Servizi tecnici (servizi attinenti l’ingegneria) : disciplinare di incarico Lavori : contratto d’appalto per i lavori e forniture

24. Procedura di affidamento





Servizi tecnici: procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/16 Lavori : procedura aperta ai sensi dell’art. 60 del D.Lgs. 50/16

25. Modalità di stipula del contratto dei lavori





Servizi tecnici: I corrispettivi saranno determinati, nel rispetto di quanto previsto dal D.M. 17/06/2016, e ridotti nella misura pari al ribasso contrattuale che verrà offerto dall’aggiudicatario Lavori : Il contratto dei lavori sarà stipulato a “Corpo e misura”

26. Criteri di aggiudicazione





Servizi tecnici: L’incarico verrà affidato sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95, comma 3, lett. b) del D.Lgs n. 50/2016. Lavori: Alla luce della normativa vigente ed a seguito del decreto decreto-legge 18 aprile 2019 coordinato con la legge di conversione 14 giugno 2019, n. 55:

l’appalto INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA sarà


92/93

aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 95, comma 2, del D.Lgs. 50/16, individuata come miglior rapporto qualità/prezzo

l’appalto REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA essendo di importo inferiore alla soglia comunitaria, potrà essere aggiudicato sia con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che con il criterio del minor prezzo con decisione quindi da prendere a seguito dell’esame del progetto esecutivo. Ad oggi si indica come criterio preminente, data la complessità dell’intervento il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 95, comma 2, del D.Lgs. 50/16, individuata come miglior rapporto qualità/prezzo

l’appalto • REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA essendo di importo inferiore alla soglia comunitaria, potrà essere aggiudicato sia con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che con il criterio del minor prezzo con decisione quindi da prendere a seguito dell’esame del progetto esecutivo. Ad oggi si indica come criterio preminente, data la complessità dell’intervento, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di cui all’art. 95, comma 2, del D.Lgs. 50/16, individuata come miglior rapporto qualità/prezzo

Si sottolinea che stante i continui aggiornamenti normativi in materia è prevedibile una rivisitazione in futuro dei criteri di aggiudicazione.

27. Allegati

TAV. 01 COROGRAFIA GENERALE TAV. 02 PLANIMETRIA RETICOLO FOGNARIO – DETTAGLIO AREA FALCONARA M.MA TAV. 03 PLANIMETRIA RETICOLO FOGNARIO – DETTAGLIO AREA ANCONA TAV. 04 SCHEMA BACINI DRENANTI TAV. 05 SCHEMA STATO DI PROGETTO SOLUZIONE C – STUDIO DHI ALLEGATO A1 “STUDIO E REALIZZAZIONE DI UN MODELLO MATEMATICO PER

L’INDIVIDUAZIONE DI OPERE DI MIGLIORAMENTO DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI FALCONARA”

ALLEGATO A2 “STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE” – REPORT 1 “

ALLEGATO A3 “VALUTAZIONE SULLE SOLUZIONI PER IL DRENAGGIO DI ACQUE BIANCHE E NERE NEL TRATTO DI LITORALE COMPRESO TRA COLLEMARINO DI ANCONA E VILLANOVA DI FALCONARA MARITTIMA”

ALLEGATO A4 “STUDIO ED ANALISI DELLA RETE FOGNARIA DEL COMUNE DI ANCONA E FALCONARA M.MA (AN) IN RELAZIONE ALLE PROBLEMATICHE DEGLI SCARICHI A MARE” – STUDIO REPORT FINALE”

ALLEGATO B - MONOGRAFIA SCOLMATORI - DESCRIZIONE DEI LUOGHI, CONDIZIONI AMBIENTALI E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DEGLI SCOLMATORI

ALLEGATO C1 DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO A BASE GARA DEI SERVIZI ATTINENTI ALL'ARCHITETTURA E ALL'INGEGNERIA (D.M. 17/06/2016) - INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA


93/93

ALLEGATO C2 DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO A BASE GARA DEI SERVIZI ATTINENTI ALL'ARCHITETTURA E ALL'INGEGNERIA (D.M. 17/06/2016) - REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA

ALLEGATO C3 DETERMINAZIONE DEL CORRISPETTIVO A BASE GARA DEI SERVIZI ATTINENTI ALL'ARCHITETTURA E ALL'INGEGNERIA (D.M. 17/06/2016) - REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA – REV.1 16/09/2019

ALLEGATO D1 INQUADRAMENTO PRG- CATASTALE INTERVENTI SUI FOSSI MANARINI E DELLA PALOMBINA E REALIZZAZIONE VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL TERRITORIO DI PALOMBINA NUOVA NEL COMUNE DI ANCONA

ALLEGATO D2 INQUADRAMENTO PRG-CATASTALE REALIZZAZIONE DEL COLLETTORE DI GRONDA E RELATIVA VASCA DI PRIMA PIOGGIA

ALLEGATO D3 INQUADRAMENTO PRG-CATASTALE REALIZZAZIONE DI VASCHE DI PRIMA PIOGGIA NEL CENTRO URBANO DI FALCONARA MARTTIMA – REV. 1 16/09/2019

VIVA SERVIZI S.p.A. RUP (Ing. Andrea De Angelis)

documento preliminare alla progettazione · documento preliminare alla progettazione “studio ed...

Documents