dolce mente
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dolcemente
I mieli italiani
Ricetteper cucinaree per pensare
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Il miele affascina per la sua nobiltà e
per il mistero che lo circondata.
Per produrlo, le api instaurano
con i fiori e la natura un’ecce-
zionale relazione che dura da
70 milioni di anni. In cambio
del nettare, escamotage mes-
so a punto dai fiori per attrar-
le a sé, le api si fanno involon-
tarie portatrici del polline e lotrasportano di fiore in fiore com-
piendo, a loro insaputa, l’impollina-
zione. La magia prosegue all’interno
dell’alveare, dove il nettare diventa miele.
È una magia che ha colpito, in ogni tempo stu-
diosi e letterati, scienziati naturalisti e poeti, un numero
impressionante di persone che vi sono applicate o dedicate,
coinvolte in un’attrazione irrefrenabile. Magia che colpisceanche noi apicoltori, intimi conoscitori della vita delle api,
continui sperimentatori delle loro abitudini, attenti indagato-
ri e custodi della loro salute e del loro ambiente, nomadi
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accompagnatori dei loro spo-
stamenti. Tutta questa atten-
zione è naturale, compren-
sibile, giustificata: l’or-
ganizzazione delle api
ne colloca la specie al-
la vetta dell’evoluzione
sociale di tutto il mon-
do animale, ed il miele è
un prodotto eccezionaledavvero.
In questo libro abbiamo cer-
cato di offrire un nostro contri-
buto alla conoscenza di questo
mondo, incominciando dall’apprezzare i
differenti tipi di miele del ricchissimo paesaggio
floreale italiano. Vogliamo proporvi non solo un prodotto, pu
ottimo, ma anche un piccolo patrimonio di conoscenze che loriguarda e che può servire a farvelo conoscere e riconoscere
Buona lettura, dunque, e buon appetito.
Lucio CavazzoniPresidente Conapi
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ni, la pasta risulti trop-po dura. Dato poi che ilmiele è più liquidodello zucchero, si dovràdiminuire la quantità di
burro o di liquidi rispet-to alla ricetta originale(se è presente cacao ofrutta secca non ce nesarà bisogno).
• Quando tra gli ingre-dienti di una ricetta c’èuna certa quantità dinoci, bisogna evitare
di usare miele troppoamaro, come il casta-gno delle Prealpi.
• I dolci fatti col mielesi mantengono morbidie freschi più a lungo diquelli con solo zucche-ro e hanno sempre unleggero aroma secondoil tipo di miele usato.
Consigli per il miele in cucina
una temperatura piùbassa rispetto allo zuc-chero e scurisce piùfacilmente i sughi e icibi. In preparazioni
salate, quando la cottu-ra è prolungata o vafatto ritirare il sugo,occorre controllarespesso e tenere la fiam-ma non troppo vivace.Nelle torte e nei biscottisi deve ridurre di 10°-20° la temperatura delforno.
• Per dosare il miele losi può misurare a cuc-chiai (un cucchiaio daminestra appena piùche raso è circa 25
grammi, un cucchiainoè circa 8 grammi), mase la dose supera unacerta quantità convienepesare tutto il barattolocol miele, levarne laquantità che si pensasia quella desiderata,pesare ancora il baratto-lo e continuare finchénon si è presa la dose
necessaria.
• Quando si condisceuna preparazione colmiele, se questo è cri-stallizzato, è consiglia-bile scaldarlo legger-mente, non direttamen-te sul fuoco ma abagnomaria dentro ilsuo barattolo.
• Il miele si sciogliebene in tutti i liquidi,specialmente se sonoappena intiepiditi.
Dolcemente
• Per condire salati(pesci, arrosti) odolci (macedonie,gelati, dessert) sipuò usare unamiscela di succo dilimonee miele: per i salati laproporzione è una partedi miele e tre di succodi limone, per i dolciuna parte di miele euna parte di succo dilimone.• Il miele caramella a
Burro,arance
e miele...
• Per preparare salati disolito è preferibileusare un miele conaroma meno intenso(es. millefiori di monta-gna), a meno che laricetta non indichidiversamente.
• Il miele, a parità dipeso, dolcifica più dellozucchero, perciò modi-ficando una ricetta sidovrà diminuire legger-mente la quantità dimiele. Si dovrà peròlasciare una parte dellozucchero per evitareche la preparazione siatroppo aromatica e, nelcaso di torte o biscotti-
• Per aromatizzare incottura una preparazio-ne salata, il miele sipresta molto più dellozucchero perché riescea diffondersi all’internodel cibo. I mieli usati nelle ricette
che seguono sono presentati a pag. 56
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Miele di Aranciodi Sicilia
Una mezz’ora circaprima di servire in tavo-la, formare delle pallinecon l’attrezzo apposito,passarle nella scorza d’a-rancia grattugiata ecospargerle con pocacannella tritata. Metterlein frigo e servire. Sonobuone con le brioches.
Potessi cavalcare all’infinitoCome fa l’ape del pratoVisitando soltantochi mi pareE senza che nessunoFaccia visita a me
da: Emily Dickinson, Poesie.
Ingredienti:• miele di Aranciodi Sicilia 2 cucchiai• succo e scorzadi 1 arancia
• burro leggermentesalato 225 g• 1/2 cucchiainodi cannella in polvere• poca cannellatritataPreparazione: 15’
Mescolare bene il mielecon il succo d’arancia,unire il burro ammorbi-dito e la cannella in pol-vere e continuare amescolare con un frulli-no. Pressare il compostoottenuto in un vasetto,coprire e mettere nelcongelatore.
PALLINEDI BURROALL’ARANCIA
L’arancio fiorisce aprimavera. Il nettare
è così abbondanteche tracima dalle
corolle.
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Una prelibatezza è il panetostato con ricotta e mieledi Castagno delle VallateAlpine.
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ali climatizzano la tem-peratura dell’alveare, leapi architette checostruiscono semprenuovi favi, le api guar-diane che allontananogli intrusi.
Oltre al nettare secretodai fiori, le api raccol-gono anche la melata,
linfa appiccicosa edolce, di cui si nutronoinsetti minuti come gliafidi. Abbondante supiante come il tiglio,l’abete, il pino, trasfor-mata in miele ha l’aro-ma del bosco.
Il miele è un alimentoche le api produconoraccogliendo il nettaredei fiori.L’ape in questione è
l’ape domestica ( Apismellifera) originariadelle zone temperateeuropee e di quelle sub-tropicali dell’Africa edel Medio Oriente.Il lavoro di raccolta èminuzioso: l’ape si insi-nua nelle corolle deifiori e succhia le goc-cioline di nettare.
Ritorna all’alveare soloquando la borsa melariaè piena.In un giorno un’ape dasola può visitare fino aparecchie migliaia difiori.
Dolcemente
e nonsolo...primi,
secondi econtorni
Ad attenderla c’è un’a-pe “di casa” che prendein consegna il raccolto,che passa poi da un’apea un’altra fino a quandoil nettare non si addensa(avviene infatti una per-dita d’acqua); il nettareè infine depositato nellecellette dove si concen-tra ancora. Solo quando
esso è maturo, le apichiudono le celle conuno strato di cera. Lescorte di cibo per l’in-verno sono pronte.La preparazione delmiele vede impegnatele api ventilatrici checon il battito delle loro
Le api produttrici di miele
Favo naturale di cera. Api intente allacostruzione di unfavo di cera.Dall’alto in basso: l’ape
regina, il fuco e l’apeoperaia.
In basso: l’alveare nelquale l’apicoltore
alleva le api.
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Su 16 fette di panespalmare del miele,su 8 di queste metterel’impasto di pecorinoe decorare con 1/2 ghe-riglio di noce o un pez-zetto di pera, sulle altre8 spalmare solo burro edecorare con prosciuttocrudo.
Tostare appena lefettine di pane.
Impastare il pecorinocon 30 g di burro;a parte, mescolare ilgorgonzola con 90 gdi miele. Mescolare lasenape con 75 g di nocitritate e 50 g di miele.Frullare le olive con uncucchiaio di miele e trecucchiai di succo di li-mone. Tenere i quattroimpasti separati.
CROSTINICINQUE COLORI
Miele di Acaciadelle Prealpi
Ingredienti:• miele di Acacia delle
Prealpi 170 g• pecorino fresco 100 g• burro 50 g• gorgonzola piccante150 g• senape 2 cucchiai• noci sgusciate 80 g• olive nere insalamoia 75 g• 1 limone• 1 pera• prosciutto crudosalato 50 g• 1 costa di sedano• 40 fettine di panePreparazione: 30’
I fiori d’acacia sboccianoa maggio. Il loro intenso profumo
attrae le api che si tuffanoin corolle straripanti di nettare.
... il miele è una cosa di tanto valore che in realtà non si può farlo pagare. In un certo senso ciò è anche giusto perché nelle attuali circostanze tutto in generale si trovain un rapporto falso di prezzi. Oggi si dovrebbe in fondorinunciare a discutere sulla condizione dei prezzi, perché tutti i rapporti di prezzo sono falsi, e in sede di econo-mia politica si dovrebbe instaurare una discussione subasi molto ampie. Non se ne ricava gran che a discuteresul prezzo di singoli alimenti, e il miele è un alimentoindispensabile alla vita; non è voluttuario néarticolo di lusso. Non c'è dubbio che in unordinamento sociale sano dovrebbe esserci pure un prezzo equo per il miele.
da: Rudolf Steiner, Le api.
Su 8 delle fette rimastespalmare l’impasto diolive e decorare con scor-za di limone, su altre 8l’impasto di gorgonzoladecorando con fettinesottili di sedano,sulle ultime 8l’impastodi senape.
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Un minuto prima che ilrisotto sia cotto (dopoaltri 4’) aggiungerepanna, Emmental grattu-giato, una noce di burro,pepe e aggiustare di sale.
RISOTTOAL DOLCE
Ingredienti:• miele Millefiori della Ma-remma Toscana2 cucchiaini• gamberi 100 g• 1 bicchiere e 1/2 divino bianco secco (Pinot)• pinoli 50 g• 1 porro• riso Carnaroli 300 g• brodo di pollo 1 l ca.• panna fresca 4 cucchiai• Emmental 80 g• burro • olio di oliva
• sale • pepePreparazione: 30’
M iele Millefioridella Maremma Toscana
Cuocere i gamberi per 8
minuti nel vino in cuisarà stato sciolto il mie-le, scolarli tenendo il vi-no e sgusciarli.
A parte soffriggerenell’olio metà pinolispezzettati e il porrotagliato a fettine.
Mettere il riso a insapo-
rire nel soffritto, poi ilvino dei gamberi e farloevaporare. Aggiungerepoco alla volta il brodo.
Dopo 10’ circa unire ipinoli rimasti appenascottati in poco olio e igamberi tagliati a pezzigrossi.
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... le operaie tendono a mantenere at-traverso la trofallassi (scambio di ci-bo) sempre un'uniforme quantità equalità di cibo nella loro ingluvie, ein questo modo ogni individuo è co-stantemente informato sulle condizio-ni della colonia nel suo complesso.
La sua fame e la sua sete personalesono all'incirca quelle dell'intera co-lonia e ciò che è buono per un’ope-raia è buono per una colonia.Oltre a contribuire all'organizzazionedella colonia, la mutua alimentazio-ne può costituire un vero e proprioautosacrificio: le api domestiche, sesperimentalmente alimentate sola-mente con acqua zuccherina (quindiin assenza di polline, la fonte di pro-teine per le api), sono ancora in gra-
do di allevare la propria prole (lelarve) ma solo metabolizzando e do-nando le proteine dei propri tessuti.
da: Edward O. Wilson, Sociobiologia.
I fiori della macchiamediterranea offrono
corolle piene di nettareda primavera fino
a quando l’estate nonsi fa troppo arida.
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Condire la pasta col sugocaldo. Volendo si possonoaggiungere, quando lasalsiccia è soffritta,funghi champignon (3-4 atesta) tagliati a fette e cot-ti a parte per qualcheminuto.
La danza scodinzolante dell’ape èin un certo senso il non plus ultradella comunicazione relativa allaraccolta del nettare (...) poiché siserve di messaggi simbolici per di-rigere le operaie sui bersagli pri-ma che partano per il viaggio. Agisce anche a distanze eccezio-
nalmente lunghe, che superano la portata della comunicazione diqualunque altro animale che si co-nosca, con la possibile eccezionedei canti delle balene.
da: Edward O.Wilson,Sociobiologia.
PASTA VELOCEALLA SALSICCIA
Ingredienti:• miele Millefiori di
Montagna 2 cucchiaini• tagliatelle (o pastacorta all’uovo) 300 g• 2 spicchi d’aglio• semi di finocchio2 cucchiaini
• 4 salsicce• succo di 1/2 limone• olio di oliva• peperoncino • salePreparazione: 20’
Schiacciare l’aglio con
cucchiaino di sale finee metterlo a soffriggerein un tegamino con2-3 cucchiai d’olio, il fi-nocchio e il peperoncino.
Unire le salsicce spellatee ben spezzettate, fino afarle asciugare bene.
Aggiungere il succo dellimone diluito con 3-4cucchiai di acqua (anchedella pasta, che nel frat-tempo starà cuocendo)in cui sarà stato scioltoil miele. Far ritirare eaggiustare di sale.
M iele Millefioridi M ontagna
I fiori di montagna (il rovo,la lupinella e altri) fioriscononei mesi di luglio e agosto,quando il sole è abbastanzacaldo da consentire alle api
di volare di fiore in fiore.
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Ingredienti:• miele Millefiori del-l’Appennino2 cucchiaini• 2 petti di pollo• latte 1 bicchiere• noce moscata
• 2 cipolle rosse• vino bianco 1/2bicchiere• farina• brandy 2 cucchiai• olio • sale • pepePreparazione: 20’
Possiedo alcune azionidel Banco delle PrimuleUna Dote di Asfodeli – Titoli profumati – Imperi – vasti come la rugiada –
Avventurose api mi portanosacchi di dobloni dai mari del firmamentoe dal Perù – la Porpora.
da: Emily Dickinson, Poesie.
Soffriggere la cipolla apezzettini nell’olio,aggiungere il vino bian-
co col miele sciolto, sale,pepe, poca noce moscatae far ritirare piano.
Scolare bene i petti dipollo, infarinarli legger-mente e farli colorire nelsoffritto, poi bagnarli colbrandy e farlo evaporare.
PETTI DI POLLODI NONNA ROSA
M iele Millefiori dell’Ap-pennino
Mettere il coperchio e lasciarfinire la cottura per
2-3 minuti con poco latte, farritirare un po’ e servirelasciando il sugo morbido.
I fiori dell’Appenninooffrono profumatissimonettare durante tutta l’esta-te. Le api ne fanno scortavisitando i fiori unoad uno.
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Un’oretta prima di cuo-cerli, mettere i petti dipollo puliti e aperti nellatte, con l’aggiunta diun po’ di noce moscata.
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Ingredienti:• miele di Castagno delleVallate Alpine 1 cucchiaio• arista di maiale senz’osso 500 g• salvia • rosmarino
• aglio • 1 limone piccolo• sale fine e grosso• pepe • olio di olivaPreparazione: 60’
Legare l’arista con lospago, steccarla consalvia, rosmarino, aglio,sale fine, scorza di limo-ne, pepe, e salarla ester-namente con due cuc-chiaini circa di sale gros-so. Rosolarla nell’oliofinché non è doratadappertutto.
Sciogliere il miele nelsucco del limone ecospargerne la carne,continuando a cuocerlapiano finché il liquido si
è quasi del tutto ritirato,senza caramellarlo.
MAIALEIN AGRODOLCE
Miele di Castagnodelle Vallate Alpine
Al principio bisogna cercare alle api unasede e una dimora, dove non arrivino i venti(perché i venti impediscono di portare a ca-sa il cibo), e le pecore e i capretti ruzzantinon calpestino i fiori o vagando per la pia-nura una vaccherella non scuota via la ru-giada e schiacci l’erba nascente. Via anchele lucertole, variopinte sui dorsi scagliosi,dalle ricche stalle delle api, le meropi ed al-tri uccelli (che se ne cibano)... Ma limpide fonti e stagni verdi di muschio siano vicini,e un ruscelletto che fugga sottile tra l’erba,e una palma o un grande oleastro ombreggil’entrata, perché, quando i nuovi re guide-ranno i primi sciami nella primavera, sta-gione loro, e la gioventù si agiterà
festosa, fatta uscire dai favi,ci sia una riva vicino cheinviti a sfuggire il caldoe un albero, sul lorocammino, che le trattengaospiti del suo fogliame.
da: Virgilio, Georgiche.
Continuare la cottura per
circa 45’, aggiungendo albisogno poca acqua pervolta alla carne, che
ogni tanto dovrà esseregirata. Lasciar
intiepidire la carne,poi affettarla e
servirla colsugo filtrato.
I fiori a grappolo
del castagno sonocosì ricchi di nettareche l’attività di raccoltadelle api si protrae finoa quando è buio.
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Sciogliere il mielenel succo dei limonie versarlo sul pollo,coprire e far cuocereper circa 25-30’, aggiun-gendo acqua ogni tantose necessario.
Ingredienti:• miele Millefiori del-l’Appennino2 cucchiai• 1 pollo• 4 agli
• origano • menta• timo • peperoncino• 2 limoni• sale • olio di olivaPreparazione: 40’
Tagliare a pezzi il polloben pulito e metterlo inuna terrina col sale, gliaromi e un po’ d’olio.Farlo marinare in frigoper 3-4 ore.
POLLOALL’AGRO
Sistemare il pollo inuna casseruola con lasua marinata, farlocolorire bene ma afuoco lento.
M iele Millefiori dell’Ap-pennino
I fiori dell’Appenninooffrono profumatissi-mo nettare durante
tutta l’estate. Le api nefanno scorta visitandoi fiori uno ad uno.
Il pollo è prontoquando è dorato e illiquido è quasi deltutto ritirato.
Appena giunto in paradiso Pictor si trovòdinanzi ad un albero che era insieme
uomo e donna... E di nuovo vide un albe-ro, che era insieme sole e luna.Pictor chiese: “Sei tu l’albero dellavita?” Il sole annuì e rise, la luna annuì esorrise. Fiori meravigliosi lo guardavano,con una moltitudine di colori e di lumino-si sorrisi, con una moltitudinedi occhi e di visi. Alcuni annuivanoe ridevano, altri annuivano esorridevano, altri non annuivanoe non sorridevano: ebbri tacevano,in se stessi si perdevano, nel
loro profumo si fondevano.Un fiore cantò la canzonedel lillà, un fiore cantò la profonda ninna nanna azzurra.Uno dei fiori aveva grandiocchi blu, un altro gli ricordavail primo amore. Uno aveva il profumo del giardino dell'infanzia,il suo dolce profumo risuonava comela voce della mamma. Un altro ridendoallungò verso di lui la sua grossa lingua
curva. Egli vi leccò, aveva un sapore forte e selvaggio, come di resina e miele,ma anche come di un bacio di donna.
da: Hermann Hesse, Favola d’amore.
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I fiori di montagnafioriscono nei mesi diluglio e agosto, quan-do il sole è abbastan-za caldo da consenti-re alle api di volare difiore in fiore.
Lavare le zucchine, asciugar-
le e tagliarle a pezzetti.
Soffriggere piano nell’olio lecipolle tagliate a fettine, ag-giungere le zucchine, il sale,il pepe e far insaporire.Dopo pochi minuti mettere ipomodori tagliati a pezzetti,il miele sciolto in poca acquae far cuocere piano col co-perchio per circa 20’. Se ne-cessario, aggiungere pocaacqua.
Poco prima che le zucchinesiano cotte, aggiungere prez-zemolo tritato e il succo dellimone.
Mescolare e cuocere a pento-
la coperta per 1’, poi levare ilcoperchio e lasciar finire lacottura finché il sugo non siè abbastanza ritirato.
ZUCCHINEAGRETTE
M iele Millefioridi M ontagna
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Ingredienti:• miele Millefiori di
Montagna 1 cucchiaio
• zucchine 1/2 kg• 2 cipolle • 4 pomodori maturi• prezzemolo tritato• 1 limone• sale • pepe • olioPreparazione: 40’
Lo sciroppo di miele dei viaggiatori si con-serva a lungo e si può bere durante il viag-gio. Metti in un vasetto del pepe tritato conmiele schiumato. Quando lo vorrai bere viaggiungerai altro miele o del vino. Se use-rai un vaso più grande, aggiungi un po’ divino al miele in modo che sia più solubile.
da: Apicio, De re coquinaria.
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TROTA IN CROSTAMiele di Acaciadelle Prealpi
Pierino delle Api ha il nome di suo padreche a sua volta aveva quello del nonno,insomma i Pierino delle Api non finiscono
[maie facevano mielecon l’odore della menta. La casa, a mezza costa,è lontana dal paese e dalla valle.
Voi non sapete che in America, a primavera,ci sono i treni che passano nelle pianure di
[meli e peschie portano le arnie delle apiche fanno da ruffiane da fiore a fiore
perché i rami non si muovono per fare[all’amoree non arrivano a sgocciolare dentrole campanule.
Questo è il mestiere che fa Pirìn in[primavera:
porta le arnie in giro per le campagnee poi aspetta all’ombra che i culi delle api,golose e impazienti, ingravidino i fiori.Ecco perché nascono i frutti, altrimentinon ci sarebbero né mele, né pesche, più
[niente.
da: Tonino Guerra, Il Miele.
Cuocere in forno a180° per 25’ circa.A parte si può servireuna salsa fatta con un
cucchiaino di miele e tredi limone, ben miscelati.Farcire ogni trota
(ben squamata, lavata easciugata) con rosmari-no, timo, uno spicchiod’aglio, una fettina dilimone, un pizzico dimandorle tritate, qualchegoccia di miele e sale.
Ingredienti:• miele di Acacia dellePrealpi 4 cucchiai• 4 trote piccole• rosmarino• timo fresco o secco• aglio • 1 limone• mandorle tritate 200 g• vino bianco secco4 cucchiai• brandy 4 cucchiai• sale • pepe • olioPreparazione: 35’
Mettere le trote in unapirofila oliata, ricoprirledel tutto con le mandorlerestanti, pepe, sale, e ilmiele a gocce. Aggiun-gere vino e brandy, ver-sandoli sui pesci.
I fiori d’acacia fiorisconoa maggio.Il loro intensoprofumo attrae le api chesi tuffano in corollestraripanti di nettare.
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L’apicoltore è l’intrusoper eccellenza: quandoil miele è pronto, arma-to di affumicatore e conil volto mascherato,
visita l’alveare e rimuo-ve i favi pieni di miele.
Il suo è un lavoro moltospeciale: le api dome-stiche infatti, nono-stante il nome, nonsono affatto addomesti-cabili e per allevarlel’apicoltore modella
ogni suo gesto al lorocomportamento. Ed ècosì che, ad esempio,per produrre il miele,mette le api nella con-dizione di accumularepiù scorte di quante neabbisognano. Raccogliepoi solo il miele ineccesso.
Per ottenere mieli parti-colari, l’apicoltore tra-sporta gli alveari abordo di camion, com-piendo centinaia di chi-lometri fino a raggiun-gere le montagne piùalte, le colline più dolci
o anche il mare, dove cisono fioriture speciali,come ad esempio quelledel castagno, dell’aca-cia e dell’arancio.
Il momento della smie-latura è il più gratifi-cante: l’apicoltoreestrae il miele dai favi.Fresco, appena raccolto,appare come un liquidoquasi trasparente. Quel-
Dolcemente
Un intruso particolare: l’apicoltore
lo che cambia è il colo-re: quasi bianco se èmiele d’arancio, marro-ne scuro se è di casta-gno, beige se è di euca-lipto.
L’apicoltore utilizzal’affumicatore per
tranquillizzare le api.
L’apicoltrice, prima divisitare l’alveare,
indossa la maschera.
I favi pieni di miele vengonomessi dentro lo smielatore.
Girando la manovellala forza centrifuga fa uscire
il miele che si depositasul fondo.
Torte,creme e
pasticcini
È notte e gli alveari sonogiunti a destinazione:si tratta di un bosco
di acacia molto estesodove le api potrannoraccogliere nettare in
abbondanza.
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CENCI M iele M illefiori dellaMaremma Toscana
Bollire piano i semi dianice nel vinsanto per10’, filtrare il liquido eunirlo a tutti gli altriingredienti meno lo zuc-chero a velo. Far riposa-
re l’impasto per circa30’ in frigo.
Ingredienti:• miele Millefiori della
Maremma Toscana 60 g• semi di anice 30 g
• 2 bicchieri di vinsanto• farina 00 500 g• zucchero 60 g• burro 40 g• 3 uova• 1 presa di vanillina• buccia e succo di1 arancia • sale• olio per friggere• zucchero a veloPreparazione: 60’
Tirare una sfoglia sottilee tagliarla in varie forme,
losanghe, strisce da an-nodare ecc., friggerle inolio bollente e scolarlequando sono dorate.
Cospargere di zuccheroa velo. Sono buoni tiepi-di o freddi.
C’erano una volta due sorelle che si occupa-vano del loro fratello e gli servivano il cassiri(birra di manioca), ma malgrado i loro sforzinon riuscivano a farlo bene: era senza sapore.E così l’uomo non faceva che lagnarsi: nonavrebbe mai trovato una donna capace di preparargli una bevanda dolce come il miele!Un giorno che si lamentava tutto solo nella
boscaglia, udì dietro di sé dei passi. Si voltò evide una donna che gli disse: “Dove vai? Tuhai chiamato Koroha (l’ape). È il mio nome,eccomi”. L’Indiano le rivelò il suo cruccio edisse quanto le sue sorelle e lui stesso avreb-bero desiderato che prendesse moglie. La sco-nosciuta era preoccupata di non riuscire gra-dita alla famiglia, ma alla fine, davanti all’in-sistenza e alle rassicurazioni del pretendente,accettò...Quando venne il momento di preparare la be-vanda, compì il miracolo. Le bastò intingere il
dito nell’acqua, mescolare, e tutto fu pronto.E la bevanda era dolce, dolce, dolce! Mai siera bevuta una simile bontà. Da allora la gio-vane rifornì tutta la famiglia di sciroppo, equando il marito era assetato, lei gli dava sol-tanto acqua in cui avesse immerso il ditino per zuccherarla. Ma presto l’uomo si sentì nauseato di tuttaquesta dolcezza e cominciò a litigare con lamoglie, la quale replicò stizzita: “Mi hai chia-mata apposta per avere delle bevande dolci e
adesso non ti va bene? Arrangiati!” E così sene andò. È da quell’epoca che gli Indiani de-vono darsi molto da fare per arrampicarsi su-gli alberi, scavare nei tronchi, estrarre il mie-le e filtrarlo, prima di potersene servire per zuccherare le loro bevande.
da: Claude Lévi-Strauss, Mitologica.
I fiori della macchiamediterranea offronocorolle piene di nettareda primavera finoa quando l’estate
non si fa troppoarida.
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Ritagliare i biscotti in varieforme e infornarli un po’pervolta nella teglia unta per8-10’ a 180°.
Mettere i dolcetti a raffred-
dare. Ricoprirli poi con unaglassa ottenuta sciogliendoil cioccolato col latte a ba-gnomaria e cospargerli subi-to di confettini colorati.
Prendi fior di farina e cuocila in acqua cal-da in modo da farne una pasta ben soda;quindi stendila in una padella. Quando sisarà raffreddata, tagliala a pezzettini e frig-gila in olio caldo di ottima qualità.Toglila, bagnala con del miele, cospargi di pepe e porta in tavola. Sarà meglio se userailatte invece di acqua.
da: Apicio, De re coquinaria.
Ingredienti:• miele Millefiori di Montagna250 g• burro 80 g• zucchero 125 g • 1 uovo
• cedro e arancia canditi 40 g• cannella 1 cucchiaino• poca noce moscata• poco chiodo di garofano tritato• sale • farina 00 550 g• 1/2 bustina di lievito in polvere• cioccolato di copertura 150 g• latte • confettini colorati 150 gPreparazione: 40’
PANPEPATO M iele Millefioridi M ontagna
I fiori di montagnafioriscono nei mesi diluglio e agosto, quan-do il sole è abbastanzacaldo da consentirealle api di volare difiore in fiore.Far fondere a fuoco basso in
una casseruola miele, burroe zucchero mescolando sem-pre. Levare dal fuoco e me-scolare finché è freddo.
Unire al miele l’uovo sbattu-to, i canditi, le spezie, unpizzico di sale e mescolarebene. Unire 500 g di farina e
il lievito setacciando tutto.
Mettere l’impasto sullaspianatoia con la farina ri-masta, lavorarlo qualche mi-nuto e stenderlo in una sfo-glia alta circa 1 cm.
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In una teglia tonda di dia-metro 22-24 cm, imburra-ta e infarinata con semoli-no mettere l’impasto fa-cendolo alto circa 3 cm.
...Quando il vecchio Saturno governava i
regni del cielo, la terra... dava fruttimigliori: mèssi senza l’aiuto del vomerericurvo, frutta e miele che si trovava nelle
cavità delle querce.
da: Esiodo, Le opere e i giorni.
TORTADI RISOAL MIELE
M iele di Acaciadelle Prealpi
Ingredienti:• miele di Acaciadelle Prealpi 200 g• riso Fino Ribe 250 g• latte 1 l• 1 bustina di vanillina• sale • 4 tuorli d’uovo• amido di mais2 cucchiai (20 g ca.)• latte 2 cucchiai• semolinoPreparazione: 50’
Unire il riso al lattebollente, con 100 g dimiele, la vanillina, unpizzico di sale e cuoceremescolando finché illatte sarà assorbito deltutto (circa 20’).
I fiori d’acaciafioriscono a maggio.Il loro intenso profumoattrae le api chesi tuffano in corollestraripanti di nettare.
Quando l’impasto si è raf-freddato, aggiungere il re-stante miele, i tuorli, l’a-mido di mais e il latte.
Cuocere a 160°per 25-30’.•••••
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Miele di Aranciodi Sicilia
Sfornare i dolcetti e spal-marne la superficie con
burro morbido mescolatoa cannella.
Il dio padre ama il miele,ed è giusto che offriamo tortecosparse di miele splendente a luiche l’ha scoperto.
da: Ovidio, Fasti.
Ingredienti:• miele di Arancio di Sicilia100 g• farina gialla precotta 300 g
• farina bianca 200 g• burro 100 g • pinoli 100 g• 2 tuorli • zucchero 80 g• latte 4 cucchiai• sale • burro morbidomescolato con cannellain polvere 2 cucchiaiPreparazione: 30’
Impastare tutti gli ingre-dienti e mescolare bene
(l’impasto è piuttostosabbioso).
BISCOTTI DI MAIS
Con le mani umide for-mare delle piccole pa-gnotte di diametro circa3 cm, disporle sulla plac-ca del forno unta (o usa-re carta da forno) e cuo-cere a 160° per 12-15’.
L’arancio fiorisce aprimavera. Il nettare è
così abbondante chetracima dallecorolle.
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Ingredienti:• miele di Aranciodi Sicilia 200 g
• acqua 20 cl (2 mestoli)• latte 70 cl • zucchero 70 g• cannella 1 cucchiaino• riso 270 g• scorza di 1 arancia• farina 00 70 g ca.• 2 uova• marsala secco 1 bicchierino• sale • olioPreparazione: 50’
FRITTELLEALLA BENEDETTINA
Miele di Aranciodi SiciliaMettere al fuoco l’acqua,
il latte, un pizzico di sa-le, zucchero, cannella.Quando bolle, versare ilriso e cuocerlo percirca 20’ mescolandofinché tutto il liquido è
assorbito.
Per fare un prato occorrono untrifoglio e un’ape.Un trifoglio e un’apeE il sogno. Il sogno può bastare
Se le api sono poche.da: Emily Dickinson, Poesie.
Formare, aiutandosi condue cucchiaini, delle pal-
line della grandezza diuna noce e friggerle po-che alla volta in olio cal-do. Sgocciolare bene lefrittelle e cospargerle dimiele scaldato legger-mente. Sono buone caldeo fredde.
Far freddare, unire lascorza d’arancia, la fari-na, le uova, il marsala.Mescolare molto bene efar riposare anche per unpaio d’ore in frigo.
L’arancio fiorisce aprimavera. Il nettare è
così abbondanteche tracima dalle
corolle. •
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La primavera era eterna,e i venti primaverili accarezzavano, nella brezza tiepida,i fiori nati spontaneamente. La terra regalava raccolti;il campo biancheggiava di ricche spighe senza essere arato.Scorrevano fiumi di latte
e vino e i verdi alberi stillavano miele dorato.da: Ovidio, Le Metamorfosi.
SEADASMiele di Aranciodi Sicilia
Lavorare farina, uova,burro e aggiungere unpo’ d’acqua leggermen-te salata per fare unimpasto abbastanza so-do. Lavorare la pastaper circa 5’.Far riposare in luogotiepido per 30’.
Tirare una sfoglia sotti-le e formare alcuni di-schi di pasta sui qualiva messo l’impasto diformaggio a mucchiet-ti. Chiudere a metà idischetti pigiando benei bordi.
Friggere in olio caldofinché sono dorati,togliere e sgocciolarebene.
Passare le seadas nelmiele caldo e serviresubito.
L’arancio fiorisce a pri-mavera. Il nettare è così
abbondante che tracimadalle corolle.
Tritare il formaggioe mescolarlo allescorze dei dueagrumi.
Ingredienti:• miele di Arancio
di Sicilia 200 g• farina 00 1 kg• 5 uova • burro 50 g• acqua 200 g ca.• pecorino sardo
fresco 700 g• scorza grattugiatadi 1 limone e di 1 arancia• sale • olioPreparazione: 40’
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TORTA DI PESCHEAL MIELE
M iele M illefiori dellaMaremma Toscana
Il miele di timo è il migliore, colmiele greco di santoreggia, timoselvatico e maggiorana; al terzo posto, sempre di qualità supe-riore, è il miele italiano di
rosmarino.
da: Columella, De re rustica.
Versare l’impasto in una teglia di
22 cm circa, imburrata e infarina-ta, disporci a cerchi concentrici lerestanti pesche tagliate a spicchi(pigiandole un po’ nell’impasto)e spolverizzare la superficie concannella macinata.Cuocere a 180° per 30’.
Ingredienti:• miele Millefiori della
Maremma Toscana 150 g
• zucchero 60 g• burro 75 g• farina 150 g • 3 uova• scorza grattugiatadi 1 limone• 6 pesche sbucciate(anche sciroppate)• lievito 2 cucchiaini• sale• cannella macinata1 cucchiainoPreparazione: 40’
Lavorare con lo zucchero il burrogià ammorbidito finché è spumo-so, unire il miele intiepidito, me-scolando bene, aggiungere la fari-na setacciata, le uova, il sale,3 pesche tagliate a pezzetti e, perultimo, il lievito setacciato.
I fiori della macchiamediterranea offronocorolle piene di netta-re da primavera finoa quando l’estatenon si fa troppoarida.
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CROCCANTIMiele di Aranciodi Sicilia
Fondere a bagnomaria ilcioccolato, versarlo sullamiscela di noci e miele emescolare bene. Metterein frigo per pochi minutia raffreddare.
Ingredienti:• miele di Arancio di Sicilia 80 g
• mandorle 150 g• cioccolato fondente 100 gPreparazione: 20’
Con due cucchiainidividere il preparato in20 mucchietti e sistemar-li su un foglio dicarta oleata o da forno.Riporre in frigo finchési sono induriti.
Servire dentro pirottinidi carta.
Tritare grossolanamentele mandorle, aggiungereil miele mescolando colmestolo di legno.
Considero le api ani-mali divini, perché danno il miele, anchese si dice che lo pren-dano da Giove; ma pungono anche, per-ché dove c’è il dolce si
trova anche l’amaro.
da: Petronio, Satyricon.
L’arancio fiorisce aprimavera. Il nettare
è così abbondante chetracima dalle corolle.
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Il canto dei mieli
... Il miele è la poesia lontanadel pastore, la zampogna e l’olivo, fratello del latte e delle ghiande,regine supreme del secolo d’oro. Il miele è come il sole del mattino,ha tutta la grazia dell’estatee l’antica frescura dell’autunno.È la foglia appassita ed è il frumento.O divino liquore dell’umiltà,
sereno come un verso primitivo!Tu sei l’armonia incarnata,la geniale essenza del lirismo. In te dorme la malinconia,il segreto del bacio e del grido. Dolcissima. Dolce. Questo è il tuo aggettivo. Dolce come il ventre delle donne. Dolce come gli occhi dei bambini. Dolce come le ombre della notte. Dolce come una voceo come un giglio.
da: F. García Lorca, Tutte le poesie.
Miele di Eucaliptodella Costa Tirrenica
Ingredienti:• miele di Eucaliptodella Costa Tirrenica2 cucchiai e 1/2• 4 mele (1 a persona)• rhum 5 cucchiai• farina 120 g ca.(8 cucchiai colmi)• latte 16 cl ca.(20 cucchiai)• sale• olio• zucchero a veloPreparazione: 45’
Sbucciare le mele,
levare il torsolo e farlea fette di circa 1 cmdi spessore.
Lasciare le fette per 30’in un piatto coperte darhum e miele.
MELE AL RHUM
Friggere le rotelle dimele in olio bollente
(poche alla volta) finchéassumono un coloredorato, sgocciolarle sucarta assorbente e servir-le calde, spolverizzate dizucchero a velo.
Togliere le fette dalliquido, sgocciolarlee passarle in una pastellapiuttosto soda ottenutacon farina, latte e unpizzico di sale.
L’eucalipto apre i suoifiori bianchi e solitaria luglio: le api fannoincetta di nettare sindalle prime lucidell’alba.•
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Ingredienti:• miele di Acaciadelle Prealpi 100 g• fragole(anche surgelate) 300 g• formaggio fresco(tipo robiola) 300 g
• panna frescada montare 300 gPreparazione: 15’
MOUSSEDI FRAGOLE
M iele di Acaciadelle Prealpi
Mettere le fragole nel frul-latore e frullarle finchésono ben cremose.
Mescolare formaggio emiele col frullino finchéil composto è ben spu-moso, quindi aggiungerele fragole continuando amescolare fino a che iltutto è ben omogeneo.
FelicitàC’è un’ape che se posasu un bottone de rosa:lo succhia e se ne va...Tutto sommato, la felicitàè una piccola cosa.
da: Trilussa, Tutte le poesie.
Montare a parte la panna
e unirla al composto dimiele, formaggio e fra-gole, mescolando delica-tamente per non smonta-re la panna.
Mettere il composto otte-nuto in 6 coppette eporre in frigorifero peralmeno 2 ore. Prima diservire, decorare confoglie di menta e, se èstagione, anche con fra-gole fresche.
I fiori d’acaciafioriscono a maggio.
Il loro intenso profumoattrae le api chesi tuffano in corollestraripanti di nettare.
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PANNA COTTACON IL MIELE
M iele di Castagnodelle Vallate Alpine
Ingredienti:• miele di Castagnodelle Vallate Alpine 100 g• panna frescada montare 1/2 l• zucchero 70 g• 1 bustina di vanillina• colla di pesce 12 gPreparazione: 15’
I fiori a grappolo delcastagno sono cosìricchi di nettare chel’attività di raccoltadelle api è freneticae si protrae fino aquando è buio.
Versare la panna cottain 6 stampini individualie porli in frigorifero per
almeno 2 ore.
Sformare i dolci e servir-li dopo averli cosparsidi miele di castagno.
Fuori del fuoco unire allapanna la colla di pesce(che si sarà ammorbidita)ben strizzata e mescolarefinché tutto si sarà benamalgamato.
E se anche le api arrivassero
a concludere, nell’evoluzionedel pensiero filosofico e teo-logico, che si può vivere an-che senza lavorare?Se prima di cominciare a fareil miele dovessero andare ascuola per un terzo della pro- pria vita, che ne sarebbe diloro, popolo meraviglioso chenon finisce mai di stupirci? Api regine, non vi fidate degliuomini, continuate a blindar-
gli le porte della vostra mentedal momento che hanno in-ventato perfino l’orrore di ri- produrvi artificialmente in fo-tocopie.
da: Gino Girolomoni,Favole e Racconti.
Mettere la colla di pescein acqua fredda.Scaldare fino quasi all’e-bollizione la panna, lozucchero e la vanillina.
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Mieli di un solo fiore
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Le api producono ilmiele raccogliendolodai fiori. Solitarie sor-volano microscopichecorolle o anche gigante-
sche infiorescenze. Nonfanno differenze di co-lori e di profumo: a lo-ro importa solo il netta-re che vi è nascosto.Le specie botaniche vi-sitate dalle api sonomoltissime, e per que-sto non abbiamo un so-lo tipo di miele ma tan-ti mieli diversi per co-
lore, profumo, gusto earoma.
I mieli si distinguonoinnanzitutto in mielimonoflorali e mielimillefiori.Si parla di miele mono-florale quando provieneprincipalmente da un’u-nica specie di fiore.
L’aspetto, il profumo eil gusto dei mieli sonomolto caratteristici e di-versi tra loro. A volte ilmiele conserva il profu-mo del fiore dal quale èstato raccolto – è il ca-so del miele d’arancio –altre volte il colore del
fiore trasformato infrutto, per esempio nelcaso del miele di casta-gno.Il miele millefiori ha
caratteristiche che va-riano moltissimo a se-conda delle zone diproduzione e della sta-gione di raccolta.Alcuni provengono dalnettare di mille fiori di-versi, ad esempio quel-lo raccolto a primaveranella macchia mediter-ranea, in altri prevale il
nettare di una speciebotanica al quale peròsi mescola il nettare dialtri fiori meno fre-quenti.
I mieli possono essereliquidi o cristallizzatisolidi. Nonostante cheal momento della smie-latura tutti i mieli si pre-
sentino liquidi, ben pre-sto, a causa delle tempe-rature più basse che siregistrano all’esternodell’alveare, cristallizza-no e assumono una con-sistenza più o meno soli-da.Fanno eccezione il mie-
le d’acacia, quello dicastagno e quello dimelata, che rimangonoliquidi per lungo tempoperché più ricchi difruttosio.La cristallizzazione delmiele avviene dunque
che essi probabilmentehanno subito un riscal-damento ad alta tempe-ratura con conseguentealterazione delle loroproprietà e caratteristi-che fisico-chimiche eorganolettiche.
Il miele vergineintegrale
Per miele vergine inte-grale si intende un mie-le confezionato appenaestratto dai favi, senzasubire alcun trattamen-to termico di conserva-zione. Esso si distingue
inoltre dagli altri mieliperché possiede caratte-ristiche particolari, re-golamentate da un pre-ciso disciplinare che negarantisce la freschez-za, il gusto e l’aroma ti-pici dei fiori dai qualiproviene.
Dolcemente
o di mille fiori?
Lattecaldo,
infusi etisane
Quando il ciliegio è in fiore,l’attività di raccolta delle apifavorisce l’impollinazione.
L’ape in visita su un fioredi edera.
naturalmente. È giustoallora diffidare di queimieli – fatta eccezioneper il miele d’acacia edi castagno – che alconsumo si presentanoliquidi, poiché significa
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IL LATTE INFUSI E TISANE
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Il miele aggiunto negliinfusi d’erbe ne esalta ilgusto e le proprietà tera-peutiche.
Un tempo alveari e miele abbondavano nellaboscaglia, e c’era un Indiano famoso per lasua abilità nel trovarli. Un giorno che colpivaun tronco a colpi d’ascia per estrarne il miele,sentì una voce che diceva: “Attenzione! Mi faimale!” Egli continuò a lavorare con delicatez-
za e scoprì all’interno dell’albero una donnaaffascinante, che gli disse di chiamarsi Maba,“miele”, e di essere la madre o lo spirito delmiele. Era completamente nuda, e l’Indianoraccolse del cotone perché si facesse una vestee le chiese di diventare sua moglie. Lei disse disì, ma a una condizione: il suo nome non do-veva mai essere pronunciato. I due vissero felici per molti anni... Lei acqui-stò un’ottima reputazione per il modo meravi-glioso in cui preparava il cassiri e il paiwarri.
Qualunque fosse il numero degli invitati, ba-stava prepararne una brocca, e questa da solali metteva tutti in uno stato di felice ebbrezza.Un giorno che la bevanda era finita, il mari-to... si scusò presso i suoi numerosi invitati:“La prossima volta, Maba ne preparerà di più”. La colpa era stata commessa: ilnome era stato pronunciato.Subito, la donna sitrasformò in un’ape evolò via, malgradogli sforzi del marito.
Da allora, la fortunadi quello sparì.È da allora che il mieleè così difficile datrovare.
da: Claude Lévi-Strauss,Mitologica.
Ingredienti:• miele di Aranciodi Sicilia1 cucchiaino• latte caldo 1 bicchiere
IL LATTEDEGLI DEI
Una variante, ideale perallontanare le malattie daraffreddamento, è l’ag-giunta di miele di euca-
lipto.
Sciogliere il miele nellatte caldo. Servire primadi andare a dormire.
Nella camomilla è otti-mo il miele d’arancio,mentre un miele che dol-cifica senza lasciare trac-cia di profumo di fiori èquello d’acacia.
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INFUSI E TISANE
Caratteristiche nutrizionalid l i l
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compie sforzi intellet-tuali: è noto infatti cheil sistema nervoso puòsvolgere regolarmentele proprie funzioni solose sufficientemente“nutrito” grazie a uncostante apporto di glu-cosio attraverso la cir-colazione sanguigna. le si rivela prezioso: ba-
sta scioglierne una pic-cola quantità in un po’d’acqua per avvertirneimmediatamente l’ap-porto energetico.
L’alto contenuto in frut-tosio conferisce al mie-le proprietà emollienti eaddolcenti che possono
rivelarsi utili sia per lagola, sia per lo stomacoe l’intestino.Il miele favorisce inol-tre l’eliminazione dellesostanze tossiche e no-cive, aiutando la fun-zionalità del fegato.
Si tratta quindi un ali-mento consigliato a tutti.
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La composizione delmiele, che comprendefruttosio e glucosio as-sociati ad acidi organi-ci, sali minerali, enzi-mi, aromi e tante altresostanze, ne fa un ali-mento unico e del tuttoparticolare.
Il miele ha elevato po-tere energetico e forni-sce circa 320 calo-rie/100g contro le 400circa del saccarosio ozucchero da cucina.
Ricco di fruttosio, ilmiele ha un potere dol-cificante molto elevatoe rispetto allo zucchero,utilizzato in eguale do-se, un apporto caloricoinferiore.
Composto prevalente-mente da zuccheri sem-
plici, glucosio e frutto-sio, il miele è un ali-mento, oltre che ener-getico, particolarmentedigeribile. Infatti il glu-cosio viene assimilatodirettamente dal nostroorganismo apportandoenergia subito disponi-
bile. Il fruttosio, invece,si accumula sotto formadi glicogeno nel fegatoche ne diluisce nel tem-po l’azione energetica.Queste sue caratteristi-che fanno sì che il mie-le sia particolarmenteconsigliato nell’alimen-tazione degli sportivi:
del miele
prima di una gara, di unallenamento o comun-que prima di uno sforzofisico, accresce l’effi-cienza muscolare e lasostiene nel tempo.
Il miele è indicato an-che per chi studia o
Lontano dai pasti, se siregistra un calo del te-nore di glucosio nelsangue (glicemia), uncucchiaino di miele puòripristinare all’istante lafunzionalità mentale.Anche per persone de-bilitate o malate il mie-
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IL MIELE MILLEFIORIDI MONTAGNA
Si presenta cristallizza-to. La consistenza ècremosa e il colore è
beige con tonalità chesfumano nel giallo. L’o-dore è delicato, legger-mente fruttato, di cera.Il sapore è dolce e l’a-
roma fine è aromatico eleggermente
floreale.
IL MIELE MILLEFIORIDELL’APPENNINO
Si presenta cristallizza-to, cremoso, di colore
nocciola scuro. L’odoreè mediamente intensocon una leggera punta
legnosa. Il sapore è
dolce con un fondo leg-germente amaro, l’aro-ma è variegato.
L’assortimento di MieliziaI Mieli delle nostre Terre
IL MIELE DI ACACIA
DELLE PREALPIHa consistenza liquida,aspetto limpido, colorepaglierino chiaro, odoremolto delicato, legger-
mente fruttato.Il sapore è molto dolce.L’aroma è tipicamente
vanigliato, fruttato.Dolcifica più di qual-
siasi altro miele.
IL MIELE DI CASTAGNODELLE VALLATE ALPINEHa consistenza liquida,colore ambra scuro contonalità rossicce, odoremolto intenso, caratte-
ristico, pungente.Il sapore è attenuato da
una forte componenteamara; l’aroma è tanni-co, di legno e lascia la
bocca asciutta e unretrogusto amaro, molto
persistente.
IL MIELE DI ARANCIODI SICILIA
Si presenta cristallizza-to, di consistenza cre-
mosa. Il colore è biancoavorio, l’odore intenso,finemente aromatico,
ricorda i fiori di zagara.
Il sapore è dolce, men-tre l’aroma è intenso,floreale e fruttato.
IL MIELE DELLAMAREMMA TOSCANA
Si presenta cristallizza-to, pastoso, ha un co-
lore che tende al giallo
vivo. L’odore leggero èpiacevolmente erbaceo,a volte un po’aspro.
Il sapore è dolce e maistucchevole, l’aroma è
di cera, fresco earmonico.
IL MIELE DI EUCALIPTODELLA COSTA TIRRENICASi presenta cristallizza-to e ha consistenza pa-stosa. Il colore è beige
con tonalità grigie, noc-ciola. L’odore intenso è
di liquirizia, di curry, dielicrisio, di macchiamediterranea.
Il sapore, non moltodolce, ha una leggeris-
sima punta salata, appe-na percettibile. L’aromaintenso ricorda da vici-
no una caramella allatte con liquirizia oanche l’aroma del
tabacco dolce.
Le pappe reali Le confetture extraal miele senza zucchero
I mieli biologici
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trollo Prodotti Biolo-gici che ne attesta
l’origine. Conapiassicura invece lamigliore qualità delproprio miele e sotto-pone ai più rigorosicontrolli tutte le fasidi produzione e con-fezionamento.
I mieli biologicidella linea Mieliziasono cinque: l’aran-cio, l’acacia, ilcastagno, il millefio-ri e il miele dibosco. Tutte le fasiproduttive rispettanoun rigoroso capitola-to e sono verificatedal Consorzio per ilControllo dei Pro-dotti Biologici.
L’assenza assoluta dizucchero aggiunto èla novità e il grandepregio delle confettu-re extra Mielizia.I soli zuccheri pre-senti sono quellinaturali della frutta edel nettare dei fiori:per questo il loroconsumo apporta unlimitato numero dicalorie.L’alto contenuto difrutta – oltre il 75%– e l’aggiunta dimiele ne fanno unalimento prezioso,ricco di carboidrati,
vitamine, sali mine-rali, enzimi e fibra,ideale nell’alimenta-zione sia dei bambiniche degli adulti.La frutta utilizzata èbiologica, garantitadal Consorzio Con-
La pappa reale ogelatina reale è lasostanza prodottadalle api per l’ali-mentazione esclusivadell’ape regina. Com-posta principalmenteda proteine (48%),essa è ricca di ami-noacidi liberi, vitami-ne e altre sostanze
al miele senza zucchero
terate nel tempo e perfacilitarne l’assunzio-ne. La pappa realeMielizia si può scio-gliere in acqua oppu-re ingerire cosìcom’è.Le varietà disponibilisono tre: Classica almirtillo; Junior alsucco d’arancia convitamina C; Plus alginseng arricchita disali minerali.biologicamente
importantissime. Lasua assunzione tonifi-
ca le funzioni dell’or-ganismo, migliorandol’attività fisica eintellettuale.Nella linea Mieliziail Conapi ha scelto diliofilizzare la pappareale per mantenerele sue proprietà inal-
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che produttive, dalla scelta dei pascoli e delle te-rapie apistiche - quando necessarie - fino alla
tecnologia di confezionamento, rispettosa sia delprodotto sia dell’ambiente. Così come energica ecostante è la nostra iniziativa tesa ad ottenereuna normativa capace di salvaguardare caratteri-stiche e proprietà del miele.Siamo anche il più grande produttore di mielebiologico italiano, certificato dal Consorzio peril Controllo dei Prodotti Biologici.
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Sono centinaia gli apicoltori di Conapi che intutte le regioni d’Italia - e spesso da diverse ge-
nerazioni - producono con passione i più pregia-ti mieli italiani.Abbiamo iniziato a lavorare insieme negli anniSettanta dando avvio a quello che da lì a poco sa-rebbe diventato il Conapi, Consorzio ApicoltoriItaliani, scegliendo l’apicoltura come profes-sione e come mezzo per esprimere le propriescelte ambientali e sociali. Il nostro è un impe-gno deciso verso la qualità, a partire dalle tecni-
Il nostro indizzo è:Conapi, Consorzio Api-coltori ItalianiSede centraleVia Idice 29940050 Monterenzio (BO)tel. 051/920283fax 051/920530www.conapi.ite-mail: [email protected]
Biografie
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EDWARD O. WILSON,professore di Zoologiaall’Università di Har-vard, è l’inventore
della sociobiologia,scienza che studia lebasi biologiche deicomportamenti socialidel mondo animale, equindi anche umano.
HERMANN HESSE,nato nel 1877 in Ger-mania, divenne citta-dino svizzero permotivi politici dal
1923. È autore dinumerose opere dinarrativa. Nel 1946 gliè stato conferito il pre-mio Nobel per la lette-ratura.
EMILY DICKINSON,nata nel Massachusettsnel 1830, dopo glistudi superiori vissetutta la vita nella casapaterna, dedicandosialla creazione di centi-naia di poesie.
PETRONIO ARBITRO,vissuto a Roma nel
I secolo d.C., è autoredel Satyricon, unasorta di “romanzo”ricco di personaggi e
motivi originali, di cuirestano lunghi fram-menti.
CLAUDE LÉVI-STRAUSS,nato a Bruxelles nel1908, si è formatocome antropologonegli anni trenta, inBrasile. Ha studiato imiti dei popoli senzascrittura, in particolare
americani, riconoscen-dovi l’espressione diuna razionalità umanauniversale.
TONINO GUERRA,sceneggiatore di famainternazionale, è natoa Santarcangelo diRomagna. È autore diopere narrative e poe-sie.
PUBLIO OVIDIO NASONE,poeta latino nato aSulmona nel 43 a.C., èautore dell’ Arte diamare, delle Eroidi e
delle Metamorfosi,poema che raccogliecentinaia di miti del-l’antichità.
ESIODO,poeta greco vissutonell’VIII secolo a.C.,ha lasciato due poemi:la Teogonia e Le operee i giorni, in cui siesalta il lavoro comefonte di progresso perl’umanità.
COLUMELLA,
originario di Cadice,in Spagna, visse aRoma nel I secolod.C. Il suo trattato Dere rustica è dedicatoalla coltivazione dellaterra, alla viticoltura eall’allevamento deglianimali; ampio spazioè riservato all’apicol-tura.
TRILUSSA,nato a Roma nel 1871,ha scritto numerosepoesie in dialettoromanesco, realizzan-do in particolare boz-
zetti di costume efavole moraleggiantidi ascendenza esopia-na.
GINO GIROLOMONI,nato a Isola del Piano,in provincia di Pesaro,è uno dei fondatoridell’agricoltura biolo-gica. Autore partico-larmente eclettico, hapubblicato saggi chespaziano dall’archeo-logia al Cristianesimo,all’ambientalismo.
MARCO GAVIO APICIO,nato nel 25 a.C.,gastronomo presso lacorte imperiale, haraccolto nel De recoquinaria, uno deipiù antichi libri dicucina conosciuti, cen-tinaia di ricette del-l’antica Roma.
PUBLIO VIRGILIOMARONE,poeta latino nato pres-so Mantova nel 70a.C., è l’autore dell’E-neide, delle Bucoliche
e delle Georgiche, unpoema in quattro librisul lavoro dell’uomonella natura. Il quarto
libro è completamentededicato all’alleva-mento e alla cura delleapi.
RUDOLF STEINER,nato in Austria nel1861, fu scienziato,filosofo, artista ededucatore. A lui sideve la creazione del-l’antroposofia, movi-
mento spirituale checrede nella possibilitàper l’uomo di evolver-si spiritualmente finoad attingere a Dio e almondo ultraterreno.
FEDERICO GARCIALORCA, nato nel 1898presso Granada, poetafecondo e musicista,trovò ispirazione per isuoi componimentinella tradizione popo-lare andalusa. Fu ucci-so dalla Falangedurante la guerra civi-le spagnola, nel 1936.
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Indice delle ricette
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8/15/2019 Dolce Mente
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Progetto editoriale:
Giunti progetti educativi Responsabile editoriale:Rita Brugnara
Ricette a cura di Carla MarchettiTesti: Rita Brugnara Redazione: Patrizia FabbriFotografie: Giuliano Valsecchi Illustrazioni: Giovanni BernardiProgetto grafico e impaginazione:Giovanni BreschiLe traduzioni alle pagine 22, 28,30,32, 34, 38, 42, 52 sono di Morga-na Clinto
La Casa Editrice ringraziaRichard Ginori Groupper aver messo a disposizionele porcellane Richard Ginori 1735e Laure Japy Paris
In copertina: Giuseppe De Nittis,Colazione in giardino, particolare,Museo Civico di Barletta, FotoScala, Firenze
Biscotti di mais pag. 36Cenci 30Croccanti 44Crostini cinque colori 12Frittelle alla benedettina 38Latte degli dei 54
Maiale in agrodolce 20Mele al rhum 46Mousse di fragole 48Palline di burro all’arancia 8Panna cotta con il miele 50
Indice delle ricette
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Panpepato 32Pasta veloce alla salsiccia 16Petti di pollo di nonna Rosa 18Pollo all’agro 22Ricotta al miele 9Risotto al dolce 14
Seadas 40Torta di pesche al miele 42Torta di riso al miele 34Trota in crosta 26Zucchine agrette 24
Le citazioni sono tratte da:
pag. 12 RUDOLF STEINER, Le api,Editrice antroposofica, Milano1978. Pag. 14, 16 EDWARD O.WILSON, Sociobiologia. La nuovasintesi, Zanichelli, Bologna 1979.Pagg. 18, 38, EMILY DICKINSON,Poesie, Rizzoli, Milano 1993. Pag.20, VIRGILIO, Georgiche, Monda-dori, Milano 1980. Pag. 22, HER-MANN HESSE, Favola d’amore.Pag. 26, TONINO GUERRA, Il Miele,Maggioli editore, Rimini 1993.Pag. 46, FEDERICO GARCÍA LORCA,Poesie, Garzanti, Milano 1975.Pag 48 GINO GIROLOMONI, Favolee racconti, Jaka Book. Pag. 50TRILUSSA, Tutte le poesie, Monda-dori, Milano 1977
Finito di stampare nel maggio 2000presso Giunti Industrie Grafiche
S.p.A.- Stabilimento di Prato
© Conapi 2000, Monterenzio (BO)