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Scheda spettacolo "Donna non rieducabile " di Stefano Massini con Elena ArvigoTRANSCRIPT
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“Donna non rieducabile” Memorandum teatrale di Anna Politkovskaja di Stefano Massini
un progetto di e con Elena Arvigo a cura di Rosario Tedesco scene e costumi Elena Arvigo disegno luci Andrea Basti video Andrea Basti progetto grafico Serena Carminati foto di scena Damiano D’Innocenzo foto locandina Marcello Norberth produzione Compagnia Gank residenza presso ExLavanderia Santa Maria della Pieta’
"Donna non rieducabile " e' un memorandum immaginario ispirato ai reportage di Anna Politkovskaja,giornalista russa nota per il suo
impegno sul fronte dei diritti umani, per i suoi reportage dalla Cecenia e per la sue critiche al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Il 7 ottobre 2006, Anna Politkovskaja viene assassinata nell'ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. Tutt'oggi l'inchiesta è ancora aperta. “Appena ho letto "Donna non rieducabile " mi e' sembrato subito evidente che non si trattava di un testo semplicemente da "mettere in scena" ma piuttosto di un "progetto di studio " , un cammino per cercare di rimanere fedeli allo spirito sia di Anna P. sia di Stefano Mas sini che ha scritto il testo ispirandosi a questi "appunti disordinati ai margini della vita in Rus sia " . Ho iniziato dunque raccogliendo quanto più materiale possibile su Anna P. e sugli argomenti di cui si occupava per cercare di capire meglio , di andare a toccare con mano, vedere - Ed è proprio questo progetto di studio che mi piacerebbe portare in scena , non "commuovere " ma "muovere " e stimolare nello spettatore la sua responsabilità di testimone , stimolare la curiosità , la neces sità di informarsi , di non fermarsi , di non avere "pregiudizi " ma andare a toccare con mano e cercare le proprie domande prima di abbandonarsi alle facili soluzioni e risposte che ci vengono date. E' davvero un cammino ed e' una goccia nell'oceano che diventa una riflessione as sieme e con il pubblico sulla libertà di stampa , sul mestiere di giornalista, sulla responsabilità di sapere e continuare a farsi domande.” (Elena Arvigo) ALBUM FOTO : https://www.flickr.com/photos/128667901@N02/sets/72157648623103114/ - Lo Spettacolo e’ stato in scena il 13 , 14 e 15 febbraio 2015 al Teatro Brancaccino di Roma e l’8 e il 15 e il 16 di marzo alla Rassegna Scena Sensibile del teatro Argot di Roma . - Lo spettacolo dura 1h e 20 minuti
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Estratti Rassegna Stampa “Credo che sia la quinta o la sesta volta che vedo in scena la Arvigo : mi aveva colpito in Psychosis 4 :48 e in Maternity Blues . Ma qui siamo a un livello di composizione (registica) e di recitazione superiore, d’una maturita’ espressiva che fanno di lei una presenza cruciale del nostro teatro. Con un solo oggetto (il telaio d’una porta usato nei piu’ diversi modi), con un lieve e sapiente uso delle luci (penso a quella specie di elica ruotante alle sue spalle ), con una immedesimazione nel personaggio che somiglia ad uno sprofondamento (senza che il controllo venga meno,ne’ della voce ,ne’ della gestualita’ , Arvigo invero ci parla di un altro eroismo ,del suo : di chi fa teatro da solo –contro il dominio burocratico d’ una legislazione ingiusta ,contro il sopruso,contro la deliberata volonta’ di abbassare il livello della percezione- proprio come i telefilm sui combattenti delle due guerre cecene promossi dall’amministrazione Putin
(Franco Cordelli – Corriere della Sera )
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“ La Arvigo ha una bella chiave contemplativa….da brividi e’ in lei il lirismo calmo da coscienza d’ un cerchio che si chiude .Entra con una sporta della spesa ,esce con bagagli di verita’. (Rodolfo Di Giammarco– Repubblica ) ------------------------------------------------------------------------------------------------------
Commuove e travolge la storia e la sua rappresentazione intrisa di dettagli. Con quegli occhi espressivi e malinconici, la Arvigo trabocca dell’indignazione e della passione di Anna. La performance della Arvigo è un’immedesimazione totale, una biografia riproposta in modo da regalare brividi e squarci di immagini, pensieri di quella figura di spessore che fu Anna, del suo coraggio, del suo attivismo per i diritti umani, della sua sensibilità .(Erika Cofone –Persinsala ) ------------------------------------------------------------------------------------------------------
“Un plauso ad Elena Arvigo per aver indossato ed averci mostrato, con umiltà e partecipazione, un abito così dignitoso, saldo e vibrante di consapevole vita. La Arvigo ci prende per mano e ci tira con forza a sè, nell’orrore che la Politkovskaja ha raccontato .Elena Arvigo restituisce l’indignazione e lo stupore di Anna, sentimenti troppo spesso anestetizzati, traduce il coraggio di chi sa che la sua battaglia personale, in nome dei suoi simili, finirà con la propria, irreversibile sconfitta, eppure continua a lottare, ad impegnarsi per il bene comune. (Enrico Vulpiani – Saltinaria ) ------------------------------------------------------------------------------------------------------
“Lo spettacolo, voluto ed intepretato dalla brava Elena Arvigo, che si è dimostrata essere tra le più interessanti attrici del nostro tempo, con il testo di Massini, che ha rielaborato in forma drammaturgica alcuni scritti ed articoli della stessa Politkovskaja, narra alcune delle esperienze dirette
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della vita della giornalista, un racconto dell’orrore, l’essere perseguita da quello Stato che lei ha molte volte accusato, anche attraverso una scenografia scabra e semplice. L’attrice inaugura con questo spettacolo un ciclo di monografie sulle donne per stimolare nello spettatore la responsabilità di testimone e la capacità di andare oltre le apparenze, d’informarsi. “Testimoniare è una responsabilità in primis verso se stessi, un atto egoistico che diventa umano e grato soltanto nel momento in cui si manifesta. La testimonianza parte da un luogo chiuso della mente, senza censure o obblighi. E così deve essere: senza obblighi o censure.” (E.Arvigo) (Marco Rossi -TribunaItalia)
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“La verità della Politkovskaja diventa nella mente e nel corpo di Elena Arvigo, una raffinata concretezza di sensi, una delicata e rispettosa fierezza di pensiero, un commovente e intimo coinvolgimento di sguardo
(Nicole Jallin –Che Teatro che fa)
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“L’attrice è abile nel raccontarci la realtà di quei posti rendendoci partecipi, facendoceli vivere tramite descrizioni ben fatte di luoghi o eventi, che, coordinati con effetti audiovisivi, permettono allo spettatore di percepire persino gli stati d’animo che pervadono la giornalista. “
(Andrea Pulcini - Ghigliottina )
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“Donna non rieducabile. Un monologo importante, di stringente attualità, un testo doloroso e bellissimo, di impatto eccezionale, allestito volutaente con uno scarno minimalismo che va dritto al cuore e che inchioda l’attenzione degli spettatori, anche, se non soprattutto, grazie alla straordinaria intensità dell’interprete. Adattando articoli e brani autobiografici della Politkovskaja, Stefano Massimi mette in scena un’onda dirompente di emozioni. “(Gabriele Ottaviani, Convenzionali)
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“Elena Arvigo, in poco meno di un’ora e mezzo ci fa ripercorrere le tappe fondamentali della carriera di Anna Politkovskaja. Sul palco solo una sedia e il telaio di una porta, simbolo dei confini geografici di una Cecenia terra di passaggio scomoda .La Arvigo interpreta al meglio questa storia. Lo fa in maniera fedele. Ogni capitolo, grazie al contributo di Stefano Massini e al gioco di luci e video mosso da Andrea Basti sembra un quadro che alla fine dello spettacolo, prima dell’applauso liberatorio, lascia la platea per qualche secondo attonita. Molti rimangono spiazzati dalla crudeltà di una realtà che fin troppo spesso è nostra solo per sentito dire.Per questo motivo è importante vedere spettacoli di questo tipo a teatro, sopratutto in una città come Roma. Spettacoli pensanti che meritano molto più spazio e attenzione. “(Enrico Ferdinandi, La Platea )
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L’impatto emotivo che scaturisce dal racconto su Anna Politkovskaja non sfocia mai nel sentimentalismo ma la materia teatrale accompagna quella civile in un percorso che procede per salti, (Viviana Raciti – Teatro e Critica ) ----------------------------------------------------------------------------------------------------------
“ Uno spettacolo che ci auguriamo possa andare in scena ancora e ancora e ancora, sia perché far girare un testo del genere è una non trascurabile opera di impegno civile, sia per l’intensità con cui Elena Arvigo è in grado di farne vibrare le componenti più umane, sofferte, rivelatrici in questo di un dramma personale e collettivo che meriterebbe di essere più conosciuto. “ ( Stefano Coccia – Sul Palco)
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“Donna non rieducabile” nasce dalla penna di Stefano Massini e da un’intensa e precisa interpretazione di Elena Arvigo Sensibile e attuale, il monologo riesce a fondersi con il flash back del racconto di un modello di donna, di giornalismo e di vita. (Maria D’Alessandro )
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Un applauso che non voleva interrompersi …Applauso che il pubblico ha tributato a due donne, l’intensa interprete Elena Arvigo e la coraggiosa giornalista Anna Politkovskaja, che si sono incontrate idealmente sulla scena del noto Memorandum Teatrale intitolato Donna non rieducabile e firmato dallo stesso autore dell’ultimo spettacolo diretto da Ronconi, Lehman Trilogy. Alla fine, è stata l’Arvigo a interrompere lo scrosciare delle mani, per esortare il pubblico ad approfondire la storia attraverso due libri della Politkovskaja: “Cecenia, il disonore russo” (edito da Fandango) e “La Russia di Putin” (Adelphi).
(Lucilla Colonna)
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“Lo sguardo umido e scavato della Arvigo che, velato di una solenne e malinconica fierezza, ci trascina dentro un corpo piegato dalla quotidianità umiliata e negata
(Nicole Jallin, Quartaparete )
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NOTE DELL’AUTORE--------Ho scritto Donna non rieducabile adattando in forma teatrale brani autobiografici ed articoli di Anna Politkovskaja. La mia idea era trasformare drammaturgicamente questi materiali lavorando sullo scatto d’istantanea, ovvero sulla sequenza immediata, sul flash che coglie un dettaglio e dalla somma di dettagli ricava l’insieme. Non ho voluto raccontare la ‘storia di Anna’: non mi interessava. E neppure mi interessava farla raccontare ad altri personaggi eventuali. Il mio unico obiettivo era restituire dignità teatrale ad una sensazione che mi aveva colpito nel primo avvicinamento ai testi della
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Politkovskaja: la loro feroce immediatezza. La loro portata fotografica. Ho tentato così di costruire un album di immagini, una carrellata di esperienze in presa diretta, una galleria di zoom su precise situazioni, atmosfere, solo talvolta stati d’animo. Ne è nato un collage di quasi 20 quadri. Ogni volta che il quadro inizia il pubblico non sa niente: viene brutalmente scaraventato dalle parole in un determinato contesto che non conosce e che sta a lui ricostruire dai particolari. È come se per 20 volte gli occhi si riaprissero e si richiudessero su temi e luoghi diversi, sempre da intuire. Direi che non si tratta di un testo “su Anna Politkovskaja”, bensì un viaggio “negli occhi di Anna Politkovskaja”. Visione in soggettiva degli abissi russo-ceceni. Stefano Massini
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- INTERVISTE
CHI E’ DI SCENA (INTERVISTA CON SERVIZIO VIDEO ) http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/rubriche/PublishingBlock-39a1186e-71f6-496f-bb38-b6065ede5b7d.html#
TG3Regione http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-31eb4fd4-1595-4080-b7aa-83df3eb66353-tgr.html#p=0 -IL VELINO http://www.ilvelino.it/it/article/2015/02/06/elena-arvigo-anna-politkovskaja-e-un-esempio-di-grande-eroismo-quotidiano/7f17824b-4640-4bda-826e-a3de10c697d3/ - CINESPRESSO (Annalisa Masi) http://www.cinespresso.com/2015/02/13/intervista-a-elena-arvigo-in-scena-con-donna-non-rieducabile-2/ - LA PLATEA http://laplatea.it/index.php/teatro/interviste/409-elena-arvigo-ci-parla-di-donna-non-rieducabile.html -AFFARI ITALIANI (valentina Renzopaoli) http://w w w.affaritaliani.it/roma/elena-arvigo-una-donna-va-alla-guerra-prima-politkovskaja-poi-regina-di-sparta-13215.html RAI NEWS http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Anna-Politkovskaja-e-i-diritti-umani-in-Donna-non-rieducabile-5fb7b8a9-18bd-4584-a797-a2519d854d26.html - RECENSIONI http://cheteatrochefa-‐roma.blogautore.repubblica.it/2015/03/17/nuovi-‐critici-‐donna-‐non-‐rieducabile-‐n-‐j/
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Elena Arvigo A dar voce alla giornalista russa è qui Elena Arvigo interprete intensa e poliedrica, divisa da sempre tra teatro, cinema e televisione, che ha scelto di portare in scena un testo in grado di stimolare il pubblico e farlo riflettere sul tema della libertà di stampa e la responsabilità del sapere che la Politkovskaja incarnava nel suo modo di fare giornalismo.
Conosciuta per i suoi numerosi ruoli femminili Elena Arvigo , allieva di Giorgio Strehler alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano , è stata diretta a teatro tra gli altri da Eimuntas Nekrosious , Jacques Lassalle, Valerio Binasco ,Luca Zingaretti e Alvis Hermanis e al cinema da Paolo Virzì, Peter Greenway, Ryan Marphy e Vittorio Moroni.
In televisione è stata protagonista della "Piovra 10 " e ha partecipato a numerosi film tv storici, tra i quali ricordiamo “Perlasca” , “Marcinelle” , “Sotto il cielo di Roma”, la serie americana "Mental " e quella tedesca "In der Mitte eines Lebens".
Da regista ha portato in scena “Il Bosco” di David Mamet e “Maternity Blues” di Grazia Verasani. Fortunata la sua messa in scena di “4.48 Psychosis” di Sarah Kane con la regia di Valentina Calvani .Con questa anteprima di “Donna non rieducabile” la Arvigo inaugura un ciclo di monografie sulle donne che vorrebbe proseguire con “Etty Hillesum”, monologo dedicato alla scrittrice olandese di origine ebrea vittima della Shoah,. http://it.wikipedia.org/wiki/Elena_Arvigo