dott. fausto morgantini u.f. igiene pubblica e nutrizione … · 2016. 2. 23. · fausto morgantini...

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Dott. Fausto Morgantini U.F. Igiene Pubblica e Nutrizione Dipartimento Prevenzione Lucca Azienda USL TOSCANA nord ovest

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  • Dott. Fausto Morgantini U.F. Igiene Pubblica e Nutrizione Dipartimento Prevenzione Lucca

    Azienda USL TOSCANA nord ovest

  • Cos’è HBSC

    Uno studio internazionale che, ogni 4 anni,

    raccoglie dati sulla salute, gli stili di vita e il

    benessere dei giovani nel contesto scolastico

    La raccolta di informazioni viene effettuata

    tramite questionari compilati:

    • in classe dai ragazzi

    • a scuola dal dirigente scolastico

    (Health Behaviour in School-aged Children)

    Popolazione di riferimento: gli adolescenti di

    11 – 13 – 15 anni

  • Crescita dello studio HBSC: paesi per anno di adesione 1983/1984 1985/1986 1989/1990 1993/1994 1997/1998 2001/2002 2005/6

    1. England

    2. Finland

    3. Norway

    4. Austria

    5. Denmark

    1. Finland

    2. Norway

    3. Austria

    4. Denmark

    5. Belgium

    6. Hungary

    7. Israel

    8. Scotland

    9. Spain

    10. Sweden

    11. Switzerland

    12. Wales

    13. Netherlands

    1. Finland

    2. Norway

    3. Austria

    4. Belgium (French)

    5. Hungary

    6. Scotland

    7. Spain

    8. Sweden

    9. Switzerland

    10. Wales

    11.Denmark

    12. Netherlands

    13. Canada

    14. Latvia

    15. N. Ireland

    16. Poland

    1. Finland

    2. Norway

    3. Austria

    4. Belgium (French)

    5. Hungary

    6. Israel

    7. Scotland

    8. Spain

    9. Sweden

    10. Switzerland

    11. Wales

    12. Denmark

    13. Canada

    14. Latvia

    15. Northern Ireland

    16. Poland

    17. Belgium (Flemish)

    18. Czech Republic

    19. Estonia

    20. France

    21. Germany

    22. Greenland

    23. Lithuania

    24. Russia

    25. Slovakia

    1. Finland

    2. Norway

    3. Austria

    4. Belgium (French)

    5. Hungary

    6. Israel

    7. Scotland

    8. Sweden

    9. Switzerland

    10. Wales

    11. Denmark

    12. Canada

    13. Latvia

    14. Northern Ireland

    15. Poland

    16. Belgium (Flemish)

    17. Czech Republic

    18. Estonia

    19. France

    20. Germany

    21. Greenland

    22. Lithuania

    23. Russia

    24. Slovakia

    25. England

    26. Greece

    27. Portugal

    28. Ireland

    29. USA

    1. Finland

    2. Norway

    3. Austria

    4. Belgium (French)

    5. Hungary

    6. Israel

    7. Scotland

    8. Spain

    9. Sweden

    10. Switzerland

    11. Wales

    12. Denmark

    13. Canada

    14. Latvia

    15. Poland

    16. Belgium (Flemish)

    17. Czech Republic

    18. Estonia

    19. France

    20. Germany

    21. Greenland

    22. Lithuania

    23. Russia

    24. England

    25. Greece

    26. Portugal

    27. Ireland

    28. USA

    29. tfyr Macedonia

    30. Netherlands

    31. Italy

    32. Croatia

    33. Malta

    34. Slovenia

    35. Ukraine

    1. Finland

    2. Norway

    3. Austria

    4. Belgium (French)

    5. Hungary

    6. Israel

    7. Scotland

    8. Spain

    9. Sweden

    10. Switzerland

    11. Wales

    12. Denmark

    13. Canada

    14. Latvia

    15. Poland

    16. Belgium (Flemish)

    17. Czech Republic

    18. Estonia

    19. France

    20. Germany

    21. Greenland

    22. Lithuania

    23. Russia

    24. England

    25. Greece

    26. Portugal

    27. Ireland

    28. USA

    29. tfyr Macedonia

    30. Netherlands

    31. Italy

    32. Croatia

    33. Malta

    34. Slovenia

    35. Ukraine

    36. Luxemburg

    37. Turkey

    38. Slovakia

    39. Romania

    40. Iceland

    41. Bulgaria

    Toscana, Piemonte

  • Lo Studio

    conta 41 paesi

    partecipanti

  • …con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università

    e della Ricerca (MIUR) e delle Regioni Piemonte, Toscana e Veneto

    Università degli Studi di Torino

    Dipartimento di Sanità Pubblica

    e Microbiologia Prof. Franco Cavallo (Principal Investigator)

    Prof.ssa Patrizia Lemma

    Dott. Alberto Borraccino

    Dott.ssa Paola Dalmasso

    Dott. Alessio Zambon

    IL GRUPPO DI RICERCA NAZIONALE

    Università degli Studi di

    Padova Dipartimento di

    Psicologia dello Sviluppo e

    della Socializzazione Prof. Massimo Santinello

    Dott.ssa Lorenza Dallago

    Dott. Alessio Vieno

    Dott.ssa Chiara Verzeletti

    Dott.ssa Silvia Formentin

    Università degli Studi di Siena

    Dipartimento di Fisiopatologia,

    Medicina Sperimentale e Sanità

    Pubblica Prof. Mariano Giacchi

    Dott. Giacomo Lazzeri

    Dott.ssa Stefania Rossi

  • HBSC

    Permette di:

    • Comparare i dati nel tempo

    analisi di trend

    • Fare confronti con le altre nazioni

    analisi cross-national

    • Comparare differenti gruppi socio -demografici

    analisi sulle disuguaglianze in salute

  • Il questionario comprende:

    • Dati anagrafici (età, sesso, struttura familiare)

    • Classe sociale (occupazione e livello di istruzione dei genitori)

    • Indicatori di benessere percepito (stato di salute e di

    benessere)

    • Autostima (valutazione del proprio aspetto fisico e del grado di

    accettazione di sé)

    • Rete di sostegno socio-affettivo (rapporto con i genitori, i

    coetanei, l’ambiente scolastico)

    • Comportamenti collegati alla salute (attività fisica e tempo

    libero, abitudini alimentari e igiene orale, alcol e fumo)

  • In Toscana hanno aderito 109 scuole su 121 selezionate (90,1%) e 162 classi (93,6%) sulle 173

    selezionate.

    Il campione reale risulta composto da 2.511 studenti. Il campione studiato è composto da 1196 ragazzi (48%) e

    1315 ragazze (52%) .

    Le scuole partecipanti

    Le Scuole di Lucca

  • 2014

  • Il contesto familiare

  • Il dialogo con le madri è

    sempre più facile che con

    i padri e con valori in

    diminuzione al crescere

    dell’età.

  • La maggior parte delle

    famiglie presenta un

    livello economico medio

    Aumenta il numero di

    genitori laureati, in

    particolare delle madri

    che hanno sempre,

    rispetto ai padri, un livello

    di istruzione maggiore

  • L’ambiente scolastico

  • Il rapporto con gli insegnanti

    rispetto al passato, si nota

    da parte dei ragazzi un

    aumento della fiducia e

    dell’apprezzamento in

    generale per i loro docenti,

    con percentuali che

    decrescono con

    l’aumentare dell’età ma

    che hanno, nella fascia di

    età 11 e 13 anni, valori

    piuttosto alti di gradimento

  • La qualità del rapporto dei

    ragazzi e delle ragazze

    con i loro compagni di

    classe può essere definita

    molto buona

    Il rapporto con i compagni di classe

    In tutte e tre le fasce

    d’età considerate,

    rispetto al percepire i

    propri compagni come

    gentili e disponibili, più

    della metà degli studenti

    si dichiara d’accordo o

    molto d’accordo con

    queste affermazioni.

  • La maggior parte dei giovani

    dichiara di non aver mai subito atti

    di bullismo negli ultimi due mesi,

    sono l’81,2% degli 11enni, l’87%

    dei 13enni e il 94,2% dei 15enni.

    D’altro lato, si evidenzia anche una

    percentuale di studenti che

    lamentano di essere vittime di

    bullismo. Emerge inoltre come la

    percentuale di studenti che

    riportano di essere stati vittime di

    bullismo diminuisca all’aumentare

    dell’età, per cui il fenomeno

    bullismo risulta connotare

    maggiormente la realtà degli

    studenti più giovani

  • Il rapporto con la Scuola

    In generale il quadro è sostanzialmente positivo.

    Più della metà degli studenti toscani dichiara di

    apprezzare la scuola; la valutazione risulta maggiore per

    le ragazze rispetto ai coetanei maschi

  • Sport e tempo libero

  • Attività fisica

    L’attività fisica viene normalmente definita

    come “qualsiasi movimento del corpo

    associato ad una contrazione muscolare

    che aumenta il dispendio energetico al di

    sopra dei livelli di riposo”

  • Attività fisica

    Le linee guida internazionali, americane e della UE,

    raccomandano nei ragazzi in età di sviluppo, di fare

    una moderata o intensa attività fisica ogni

    giorno per almeno 60 minuti, in grado di generare un incremento della respirazione, della

    sudorazione e del senso di affaticamento.

  • Attività fisica

    Le attività moderate (da 3,5 a 7 kcal/min)

    comprendono: camminare, andare in bicicletta,

    ballare, fare attività in palestra e in piscina,

    svolgere lavori domestici.

    Le attività intense (oltre 7 kcal/min) comprendono:

    la corsa, step, karate, judo e la maggior parte

    degli sport competitivi.

  • Nel 20124 si assiste ad un aumento della percentuale di 15enni (11%)

    che dichiarano di non fare «Mai» attività fisica, percentuale che negli anni

    passati era sempre stata inferiore al 10%.

    D’altro canto rispetto al passato aumentano le percentuali di 11enni e

    13enni che dichiarano di fare 60 minuti di attività fisica 7 giorni a

    settimana, così come raccomandato delle linee guida internazionali

  • In generale, per ogni fascia di età, i

    ragazzi si muovono più delle ragazze

  • “Sindrome da affaticamento cronico”

    LA SEDENTARIETA’

  • L’utilizzo della televisione

    durante i giorni di scuola è

    rimasto costante nel tempo,

    Anche per il 2014 si

    conferma che la maggior

    parte dei giovani spende

    davanti alla TV circa 1-2 ore

    al giorno

    In particolare i dati sulla

    sedentarietà mostrano che il

    picco, in termini di frequenza

    percentuale, si ha intorno a

    un’ora fra i più giovani.

  • La percentuale di giovani che trascorrono al computer o

    play station più di due ore al giorno (limite indicato dalle

    linee guida internazionali) è pari al 16% per gli 11enni,

    20,9% per i 13enni e 22,6% per i 15enni.

  • La percentuale di giovani che trascorrono più di due ore al giorno al computer

    per chattare, navigare su Internet, scrivere e ricevere e-mail, fare i compiti ecc,

    è pari a 16,3% per gli 11enni, 27,5% per i 13enni e 40,4% per i 15enni. Si

    nota quindi, al crescere dell’età una tendenza all’incremento nell’utilizzo del

    computer per fini ricreativi, sociali, per i compiti ecc.

  • Le interazioni sociali tra pari, infatti, servono a rafforzare valori e

    modelli e contribuiscono a strutturare un senso di identità e un

    orientamento culturale extra-familiare. L’utilizzo del telefono cellulare e

    lo scambio di messaggi rappresentano le comuni forme di

    comunicazione tra pari. Nella tabella si nota come, per tutte le fasce

    d’età, messaggi, chat e social network siano tra le forme di

    comunicazione preferite dai giovani.

  • Abitudini alimentari e stato nutrizionale

  • Abitudini alimentari e stato nutrizionale

    Lo studio HBSC rileva alcune abitudini alimentari, con

    particolare riferimento alla colazione e alla variabilità della

    dieta in termini di alimenti fortemente raccomandati (quali

    frutta e verdura) e sconsigliati (quali dolci e bevande

    zuccherate) assunti durante la giornata.

  • La colazione rappresenta un pasto estremamente importante per

    l’equilibrio fisiologico ma anche psicologico soprattutto nell’infanzia e

    nell’adolescenza. Saltare questo pasto influenza le capacità di

    concentrazione e di apprendimento, inoltre, favorisce il consumo

    disordinato di snack e “cibi spazzatura” (junk food)

    La maggior parte dei ragazzi (65%) assume la colazione quasi ogni giorno

    durante i giorni di scuola. Questo positivo comportamento tuttavia

    generalmente tende a diminuire con l’età e aumenta invece la percentuale

    di ragazzi e ragazze che riportano di non fare mai colazione durante i giorni

    di scuola

  • Il consumo di frutta è molto inferiore alle 2/3 porzioni al giorno

    raccomandate. Infatti, analizzando la risposta “Più di una volta al

    giorno”, le frequenze risultano solo del18,6% a 11 anni, del 19,2% a 13

    anni e del 21,5% a 15 anni. Circa la metà dei ragazzi dichiara di

    non consumare quotidianamente la frutta, sono il 56,1% gli 11enni,

    il 53,6% i 13 anni ed infine il 56,9% i giovani di 15 anni. Mentre coloro

    che non la mangiano “Mai” sono il 4,8% del totale dei ragazzi.

  • Come per la frutta, anche il consumo di verdura è molto

    inferiore a quanto consigliato, cioè almeno 2-3 porzioni al

    giorno. Infatti meno del 15% dei ragazzi aderisce a tale

    raccomandazione mentre il 62% dei ragazzi di tutte le età

    non ne consuma quotidianamente. L’abitudine a

    consumare la verdura una o più volte al giorno tende ad

    aumentare con l’età.

  • Il consumo di bevande zuccherate tra i giovani risulta considerevole.

    La percentuale di giovani che riferiscono di bere bevande zuccherate

    almeno una volta al giorno è superiore nella fascia d’età più giovane,

    che risulta pari al 15,9% a 11 anni, al 10,5% a 13 anni ed infine al

    10,6% a 15 anni. La percentuale di ragazzi e ragazze che dichiarano di

    non consumare mai bevande zuccherate accresce, se pur di poco, con

    l’aumentare dell’età.

  • Lo stato nutrizionale

    Per valutare lo stato nutrizionale, lo studio raccoglie dati

    auto-riferiti sulle misure antropometriche (peso, altezza),

    tramite i quali viene calcolato l’Indice di Massa Corporea e lo

    stato ponderale di ragazzi sottopeso, normopeso,

    sovrappeso e obesi.

  • in Inglese:

    B.M.I. = body mass index

  • BMI

    DEFINIZIONE BMI CLASSE DI

    OBESITA’

    RISCHIO

    RELATIVOKG/M2 Circonf.vita

    UOMINI > 102

    DONNE > 88

    SOTTOPESO < 18,5

    NORMOPESO 18,5 – 24,9 Aumentato

    SOVRAPPESO 25 – 29,9 Alto

    OBESITA’ 30 – 34,9 I Molto alto

    35 – 39,9 II Molto alto

    > 40 III Altissimo

  • La maggior parte dei giovani si colloca nella fascia normopeso, con un

    lieve aumento delle percentuali all’aumentare dell’età.

    Nelle fasce che indicano i sotto e sovrappeso si collocano tuttavia

    percentuali non trascurabili di giovani.

  • Risultano in eccesso ponderale il 15,3% dei giovani di

    11 anni, il 13,1% dei 13enni ed il 10,6% dei 15enni,

    rispettando un decremento delle percentuali al crescere

    dell’età.

  • Si nota che le problematiche

    inerenti un peso

    eccessivamente basso sono

    più diffuse tra le femmine,

    mentre quelle relative ad un

    eccesso ponderale sono più

    diffuse tra i maschi.

    Tale tendenza è riscontrabile in

    tutte e tre le fasce d’età

    considerate

  • Rispetto alla percezione di essere grassi si nota una

    tendenza legata al genere in interazione con l’età: la

    percentuale di femmine che si vedono grasse è

    maggiore di quella dei maschi e tale differenza si

    accentua crescendo, nei maschi la percentuale di coloro

    che si vedono grassi diminuisce all’aumentare dell’età.

  • Rispetto alla percentuale di giovani che si vedono grassi quella di coloro che

    sono impegnanti in una dieta o che ritengono di aver bisogno di perdere

    qualche chilo è ancora più elevata. La percentuale di giovani che sono a dieta

    o comunque ritengono che dovrebbero perdere qualche chilo è pari a: 43,3%

    degli 11enni, 44,1% dei 13enni e 50,1% dei 15enni.

    Sia la percezione di aver bisogno di dimagrire sia l’essere impegnati in una

    dieta sono fenomeni che mostrano un incremento all’aumentare dell’età.

  • Si nota una chiara differenza nelle risposte dei due generi: per

    i ragazzi la percentuale di chi dichiara d’essere a dieta

    diminuisce con l’aumentare dell’età, invece la percentuale di

    ragazze che si dichiarano a dieta aumenta con l’aumentare

    dell’età e questa differenza, tra maschi e femmine, risulta più

    pronunciata a 15 anni rispetto alle altre fasce d’età.

  • Cosa osserviamo?

    • Confrontando i dati del passato con quelli dell’ultima indagine si

    vede che il consumo di frutta, più di una volta al giorno, dal

    2003 ad oggi è diminuito: a 11 anni 17,7% vs 18,6%, a 13 anni

    16,2% vs 19,2%, e a 15 anni 17,7% vs 21,5%

    • Il consumo di verdure «Più di una volta al giorno» è

    aumentato in tutte le fasce di età ed è pari al 13,8% per gli 11-

    13enni e al 16,5% per i 15enni

  • • Per quanto riguarda lo stato nutrizionale, in Toscana la

    prevalenza di sovrappeso e obesità risulta essere in

    leggero e progressivo calo rispetto alle precedenti raccolte

    dati.

    • in particolare, dal 2003 ad oggi, la percentuale di sovrappeso è

    passata dal 17,3% al 13,6% nel 2014 per gli 11enni, dal 13,5%

    al 12% nei 13enni e dal 12% al 9,7% nei 15enni.

    • anche l’obesità registra valori progressivamente più bassi

    rispetto al 2003: 3,4% vs 1,7% a 11 anni, 3,3% vs 1,1% a 13

    anni e 1,3% vs 0,9% a 15 anni

  • COMPORTAMENTI A RISCHIO

  • Prendendo in esame tutte le fasce d’età, la maggioranza degli

    adolescenti dichiara di non fumare; tuttavia la proporzione di coloro che

    non fumano decresce all’aumentare dell’età e maggiormente tra i 13 e i

    15 anni. Analogamente si riscontrano differenze notevoli rispetto alle

    frequenze di fumo quotidiano fra le diverse età. Se solo lo 0,2% degli

    11enni dichiara di fumare tutti i giorni, a 13 anni il valore sale al 2,5%

    fino a raggiungere la quota di 10,8% a 15 anni.

  • L’analisi per fascia d’età e per genere dei soli fumatori quotidiani, ovvero

    di coloro che hanno risposto “Tutti i giorni” alla domanda “Attualmente

    quanto spesso fumi”, evidenzia che non ci sono differenze di genere

    nelle fasce d’età 11- 13 anni, mentre si riscontrano differenze

    apprezzabili nei 15enni. Sono lo 0,2% gli 11enni, sia maschi che

    femmine, che fumano quotidianamente, i 13enni maschi e femmine

    hanno rispettivamente i seguenti valori: 2,5% e 2.6%. Nella fascia d’età

    15 anni la frequenza è nettamente superiore per le femmine, che

    raggiungono la percentuale del 12,4% rispetto ai maschi che si attestano

    intorno a valori del 9%

  • la percentuale di ragazzi e ragazze che riferiscono di bere alcolici

    saltuariamente (raramente oppure ogni mese) è pari al 24,9% per gli

    11enni, al 45,9% per i 13enni ed al 53,9% per i 15enni.

    La percentuale di giovani che consumano invece alcolici

    frequentemente (ogni settimana oppure ogni giorno), è pari a: 5% per

    gli 11enni, 8,5% per i 13enni, 26% per i 15enni.

    L’uso e l’abuso di alcolici aumentano considerevolmente al crescere

    dell’età, così come diminuisce all’aumentare dell’età la percentuale di

    coloro che riferiscono di non aver bevuto “Mai” alcolici.

  • La maggior parte dei ragazzi di tutte le fasce di età

    dichiara di non essere mai stato ubriaco, con valori che

    diminuiscono sensibilmente all’aumentare dell’età. Infatti,

    nei 15enni, la percentuale di chi ha dichiarato di essersi

    ubriacato più di una volta risulta del 15,3%, è il 2,9% de i

    13enni e lo 0,8% degli 11enni.

  • POCO ALCOL... PER GUADAGNARE SALUTE

    1. l'alcol non è un nutriente, il suo abuso può provocare danni alla salute;

    2. le bevande alcoliche contribuiscono a farci ingrassare;

    3. non esiste una quantità di alcol sicura o raccomandabile;

    4. se proprio vuoi bere è meglio privilegiare bevande a bassa gradazione alcolica (vino o birra) ed

    evitare i superalcolici; se il numero di unità o bicchieri è superiore a 2 al giorno per gli uomini e 1 per le

    donne, salute e benessere sono esposti ad un rischio maggiore;

    5. se bevi, non farlo mai a digiuno, ma sempre moderatamente, durante i pasti principali;

    6. non metterti alla guida se hai bevuto;

    7. evita di mescolare diversi tipi di bevande alcoliche;

    8. fai attenzione all'interazione tra farmaci ed alcol (consulta sempre il tuo medico di fiducia!);

    9. niente alcol in gravidanza, allattamento, infanzia;

    10. non bere sotto i 16 anni di età

  • Un’ampia percentuale di 15enni toscani dichiara di non

    aver mai fatto uso di cannabis, con valori superiori tra le

    femmine rispetto ai maschi (82,5% vs. 76,8%).

  • Abitudini sessuali

    Secondo l’OMS, le malattie sessualmente trasmesse riconoscono nei

    giovani adolescenti una delle categorie a più alto rischio: dei 333 milioni

    di casi stimati nel mondo ogni anno (escludendo l’AIDS), 111 interessano,

    infatti, giovani sotto i 25 anni di età, con una maggiore frequenza nelle

    ragazze rispetto ai coetanei maschi

    Sempre l’OMS stima che entro il 2025 nasceranno nel mondo 16 milioni

    di bambini da ragazze di età compresa fra i 15 e i 19 anni

  • Abitudini sessuali

    La vita sessuale riveste una notevole importanza, non solo per la sua

    influenza sulla crescita intellettuale e lo sviluppo degli adolescenti, ma

    anche per le conseguenze che essa può avere sulla salute: le malattie

    sessualmente trasmesse e le gravidanze indesiderate nelle minori

    sono in tutto il mondo tra i maggiori problemi di ordine sociale ed

    economico tra gli adolescenti

  • Quasi un quarto della popolazione

    di 15enni afferma di aver avuto

    rapporti sessuali completi.

    Non esistono differenze di genere

    nel campione di popolazione,

    composta dai soli 15enni, che

    hanno partecipato a questo studio.

    Tra gli adolescenti che hanno avuto

    rapporti sessuali completi la

    frequenza di utilizzo del preservativo

    risulta essere maggiore tra i maschi

    rispetto alle femmine e in totale quasi

    3 giovani su 4 ne hanno fatto uso

    nell’ultimo rapporto avuto

  • Cosa osserviamo?

    • Il vizio del fumo è sostanzialmente invariato dal 2003 ad oggi con

    un leggero aumento nei valori dei 15enni non fumatori (erano il

    70,5% nel 2010, sono il 76,8%nel 2014).

    • L’uso di cannabis è andato progressivamente riducendosi nel

    tempo anche se nell’ultima raccolta dati c’è un leggero aumento.

    La percentuale di giovani che dichiarano di non aver «mai»

    utilizzato cannabis, che dal valore del 68,5% del 2003 era salita

    all’81,3% del 2010, nel 2014 è pari al 79,8%

    • Per quanto riguarda il consumo di bevande alcoliche, si

    riscontrano differenze apprezzabili solo nei giovani di 15 anni. I

    15enni che non bevono «Mai» sono diminuiti nel tempo, passando

    dal 40,9% del 2003, al 28,6% del 2006 e infine al 17,2% del 2010.

    Nel 2014 si riscontra un leggero aumento (20%)

  • • I 15enni toscani bevono più alcolici rispetto al passato, ma forse

    lo fanno in maniera più responsabile perché la frequenza di

    coloro che affermano di non essersi mai ubriacati è pari al

    67,4% nel 2014 mentre erano il 60% nel 2003.

    • Nel 2014 per la prima volta è stata indagata la diffusione del

    gioco d’azzardo per verificare il grado di coinvolgimento dei

    giovani toscani di 15 anni. I risultati ci dicono che il 67,9% dei

    giovani non ha mai giocato neanche una volta (51,1% maschi,

    83,1% femmine), mentre il 32,1% talvolta l’ha fatto, il rischio di

    dipendenze da gioco risulta minimo nei maschi e nullo nelle

    femmine.

    • L’uso del preservativo nell’ultimo rapporto sessuale è diminuito

    rispetto a quanto dichiarato negli anni precedenti, la percentuale

    di coloro che ne hanno fatto uso durante l’ultimo rapporto è pari

    al 71,4% nel 2014 era il 76,6% nel 2010 e il 95,4% nel 2006.

  • 60

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  • Grazie per l’attenzione ……..