dott. p. giampaolino · 2018. 1. 28. · ogni studio (ricerca di base o clinico) nasce...

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Scelta del Tipo di studio e disegno di ricerca Dott. P. Giampaolino Università degli Studi di Napoli “Federico II” Dipartimento Universitario di Sanità Pubblica 1

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  • Scelta del Tipo di studio e disegno di ricerca

    Dott. P. GiampaolinoUniversità degli Studi di Napoli “Federico II”

    Dipartimento Universitario di Sanità Pubblica1

  • Ricerca Scientifica

    Con il termine "ricerca scientifica" comunemente s'intende

    l'insieme delle attività destinate alla scoperta e utilizzazione

    delle conoscenze scientifiche.

    2

  • Effettuare una ricerca scientifica

    farti conoscere dai pazienti!

    renderti maggiormente utile ai pazienti (una cosa è usare un

    farmaco già in commercio o una terapia chirurgica standard, ben

    altra cosa è individuare nuovi percorsi diagnostico-terapeutici)!

    acquisire titoli e competenze che saranno di ausilio nei concorsi di

    assunzione (universitari e non universitari, pubblici e privati!), e di

    lavorare in un setting di alto profilo!

    metterti in luce con la comunità medico-scientifica locale,

    nazionale ed internazionale!

    girare il mondo per presentare i tuoi risultati ai congressi

    3

  • Ricerca Scientifica

    puoi essere il chirurgo più forte del pianeta, ma se non pubblichi al concorso di assunzione ospedaliera verrai superato da

    qualsiasi ricercatore che non ha mai dato un punto di sutura

    4

  • Primary Research

    - Osservazionale

    - Sperimentale

    Secondary Research

    - Revisioni

    sistematiche

    - LG evidence-based

    - HTA reports

    - Analisi economiche

    - Analisi decisionali

    Traditional sources

    - Revisioni narrative

    - LG non evidence-

    based

    - Editoriali

    - Congressi, colleghi

    - Libri

    Organizzazione dell’informazione biomedica

    5

  • Formulazione del quesito clinico

    Osservazione di fenomeni esistenti

    Ricerca di evidenze scientifiche ed analisi dei dati

    Pubblicazione dei dati

    Applicazione delle evidenze (LG e pratica clinica)

    Valutazione critica (peer review)

    Organizzazione dell’informazione biomedica

    6

  • Ogni studio (ricerca di base o clinico) nasce dall’osservazione di

    fenomeni esistenti o da una nuova ipotesi da valutare.

    A tal proposito abbiamo 4 grandi gruppi di «Foreground Questions»:

    Aetiology / Harm

    Valutare i fattori di rischio di malattia

    Prognosis

    Valutare la storia naturale di malattia e la potenza dei fattori prognostici

    Diagnosis

    Valutare l’accuratezza dei test diagnostici

    Treatment

    Valutare l’efficacia degli interventi sanitari: preventivi, terapeutici,

    assistenziali, educazionali, riabilitativi, etc

    7

  • Population: malattia/condizione

    Intervention: intervento sanitario

    Comparison: eventuale intervento di

    confronto

    Outcome: uno o più eventi rilevanti

    Il sistema PICO analizza i 4 elementi fondamentali su cui si basa

    l’oggetto della nostra ricerca:

    Per sviluppare in maniera opportuna il quesito di una Foreground Question,

    dobbiamo utilizzare il sistema PICO!!!

    P

    I

    C

    O

    8

  • PICO

    Pico de Paperis

    Nelle pazienti affette da endometriosi (P),

    il trattamento con progestinici (I),

    rispetto agli analoghi del GnRH (C),

    è più efficace nel prevenire la ricorrenza di malattia dopo intervento

    chirurgico laparoscopico (O)?

    Per sviluppare in maniera opportuna il quesito di una Foreground Question,

    dobbiamo utilizzare il sistema PICO!!!

    9

  • Individuato il quesito di ricerca….

    quale tipo di studio devo utilizzare???

    10

  • STUDI SPERIMENTALI:• Studi randomizzati controllati

    STUDI OSSERVAZIONALI:• Studi ecologici

    • Studi longitudinali

    • Caso - controllo

    • Studi di coorte

    STUDI EPIDEMIOLOGICI

    11

  • Studi prospettici o retrospettivi

    caratterizzati dall’assenza di intervento

    attivo da parte dei ricercatori, che si

    limitano a osservare i fenomeni.

    Definiti anche trial o sperimentazioni

    cliniche, sono caratterizzati dall’intervento

    attivo dei ricercatori. Sono sempre

    prospettici.

    STUDI OSSERVAZIONALI

    STUDI SPERIMENTALI

    STUDI EPIDEMIOLOGICI

    12

  • Descrittivi

    • Case report

    • Case series

    Analitici

    • Studi caso-controllo

    • Studi di coorte

    Alfred L. Werker.

    Le avventure di Sherlock

    Holmes, 1939.

    Studi Osservazionali

    13

  • I ricercatori osservano e descrivono, senza

    effettuare analisi statistiche.

    In assenza di un gruppo di confronto, non

    permettono di valutare inferenze di causalità.

    Generano ipotesi che devono essere valutate in

    studi analitici.

    Studi Osservazionali Descrittivi

    14

  • Studi Osservazionali Descrittivi

    Case Report:

    Descrizione di un singolo caso, di solito una patologia o condizione

    rara, un insieme di patologie o condizioni rare, una patologia o

    condizione rara ad andamento diverso da quello previsto, un

    espediente medico-chirurgico innovativo.

    Case Series:

    Descrizione di una serie di casi che condividono una o più caratteristiche

    (di solito una patologia singola presa in esame, un particolare tipo di

    intervento terapeutico, etc)

    15

  • Studi Osservazionali Analitici

    I ricercatori non si limitano a osservare e descrivere, ma analizzano i dati delle

    osservazioni.

    Formalmente gli studi analitici prevedono un gruppo di

    confronto/controllo, ma in realtà alcuni vengono condotti su un solo

    gruppo di pazienti.

    La differenza sostanziale con gli studi descrittivi è la presenza

    di analisi statistiche che permettono di calcolare misure di

    associazione.

    16

  • Studi Caso Controllo

    17

  • Studio Sperimentale Vs Studio Osservazionale

    18

  • •È uno studio retrospettivo che partendo dalla presenza o assenza dell’esito (endpoint) raccolgono informazioni relative all’esposizione ai fattori di rischio.

    •Parte dall’effetto osservato (risultato) e procede a ritroso per evidenziarne una possibile causa (esposizione)

    •Compara frequenza di esposizione tra i casi e frequenza di esposizione tra i controlli

    Cos’è uno studio caso-controllo

    19

  • Disegno dello studio caso - controllo

    • Retrospettivo

    • Un gruppo di soggetti è con la patologia e un gruppo ne è privo

    • Osserva retrospettivamente per evidenziare differenze nelle variabili predittive

    • Prova a spiegare perchè i casi hanno sviluppato la malattia ed i controlli no 20

  • •Efficienza in termini di tempo e costi

    – Bastano i dati di un singolo centro

    – Esistono database e registri di grandi dimensioni

    Perché uno studio caso-controllo

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  • • Può essere studiato un risultato per volta- vs. studi di coorte, trasverali o i trial che studiano molteplici risultati

    contemporanemante

    • Non permette di studiare prevalenza ed incidenza della malattia

    • Difficoltà nello stabilire relazioni temporali tra esposizione ed effetto

    • Suscettibile a bias

    Difetti dello studio caso-controllo

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  • In Statistica : Bias è un errore dovuto al fatto che sistematicamente

    alcuni gruppi o esiti sono favoriti rispetto al altri

    Si tratta piuttosto di una preferenza , un’inclinazione

    ➢ Che impedisce un giudizio imparziale

    ➢ O porta a decisioni o azioni ingiuste a causa di un pregiudizio

    In pratica il bias è:

    Un’errore che si presenta in misura diversa nei diversi gruppi considerati

    • Intenzionalmente o involontariamente

    • Ovvero una inappropriata generalizzazione dei risultati di uno studio ad una

    popolazione che differisce da qualla studiata

    23

  • Tipologie di bias

    Di Selezione

    ➢ Scelta della popolazione

    Di Informazione

    ➢ Raccolta

    ➢ Analisi

    ➢ Interpetrazione dei dati

    Confondimento

    ➢ Le variabili misurate e considerate nell’analisi

    sono scelte in modo «erroneo»

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  • Casi

    • Rigorosamente diagnosticati e definiti, per ridurre il potenziale confondimento di non-casi in casi

    • Utilizzare criteri oggettivi ben definiti per massimizzare la validità dei “caseness”

    • Il più omogenei possibile: dovrebbe essere studiata solo una singola malattia ben definita

    Come condurre uno studio caso controllo

    Di alta qualità

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  • Controlli

    • Idealmente, i controlli dovrebbero essere completamente comparabili ai casi in ogni aspetto, eccetto la malattia

    • Ciò implica che i controlli sono selezionali in maniera simile ai casi: casi ospedalizzati implicano controlli ospedalizzati

    – Una popolazione di casi implica una popolazione di controlli

    Come condurre uno studio caso controllo

    Di alta qualità

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  • • Vantaggi– Temporalmente ed economicamente efficiente

    • Svantaggi– Soggetto a bias– Non misura prevalenza ed incidenza delle malattie– Impossibile misurare il rischio attribuibile o eccessivo- Difficoltà nello stabilire la relazione temporale tra

    esposizione ed effetto

    Sommario: disegno caso-controllo

    27

  • Studio di Coorte

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  • (Cartabellotta A, GIMBE)

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  • •I gruppi da comparare sono scelti in base

    all’ESPOSIZIONE

    •Quando i gruppi da comparare sono scelti in

    base al RISULTATO

    • Studio Caso-Controllo

    Studio di Coorte

    30

  • Patient OutcomeExposure

    Patient OutcomeNO Exposure

    Studio di Coorte

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  • •Prospettico

    • Procede in avanti nel tempo

    •Retrospettivo

    • Osservazione dati

    Studio di CoorteTempo

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  • • L’esposizione può essere casuale o non casuale

    • Se l’esposizione non è casuale per una forzatura

    dell’investigatore, non si tratta di una coorte ma di uno

    studio randomizzato

    Studio di CoorteProblemi di esposizione

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    ESPOSIZONE CASUALE

  • • Buono per esposizioni rare

    • Quando la sequenza temporale può essere stabilita–Fare attenzione in caso di coorti retrospettive

    • Permette lo studio di più effetti derivanti da una singola esposizione

    • Permette misurazioni dirette della malattia nel gruppo degli esposti e in quello dei NON esposti

    Studio di CoorteQuando è utile?

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  • • Spesso è richiesto un ampio numero di soggetti• Poco utile per le malattie rare

    • Tempi protratti per seguire i soggetti (dipende da cosa si sta studiando)

    • Ampio numero di soggetti e tempi lunghi = studio costoso

    Studio di CoorteSvantaggi

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  • Studi Sperimentali

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  • (Cartabellotta A, GIMBE)

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  • Trials non controllati:

    Il trattamento sperimentale viene assegnato a tutti i pazienti

    consecutivamente arruolati ed eleggibili. L’efficacia del trattamento verrà valutata come beneficio assoluto (%).

    Trials controllati NON randomizzati:

    Presenza di un gruppo di controllo, i cui esiti vengono confrontati con

    quelli del gruppo dei pazienti trattati. L’assegnazione dei pazienti ai due gruppi NON è casuale.

    Trials controllati randomizzati:

    Presenza di un gruppo di controllo, i cui esiti vengono confrontati con

    quelli del gruppo dei pazienti trattati. L’assegnazione dei pazienti ai due gruppi è casuale. Rappresentano il gold standard della

    sperimentazione clinica.

    Studi Sperimentali ( Clinical Trials)

    SONO SEMPRE PROSPETTICI38

  • Trial non

    controllato

    P T

    Follow-up Esiti T

    Trial controllato

    non randomizzatoP

    T

    C

    Esiti T/CFollow-up

    Trial controllato

    randomizzatoP

    T

    C

    Esiti T/CFollow-upR

    P= Pazienti; T= Trattati; C= Controlli; R= Randomizzazione

    Studi Sperimentali ( Clinical Trials)

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  • • Quando si ritiene che un nuovo trattamento potrebbe essere migliore del trattamento in corso, o di nessun trattamento

    • Quando esistono due o più trattamenti standard, ma non conosce quale sia migliore

    Studio Randomizzato ControllatoQuando

    40

  • •Parlare con uno statistico prima di iniziare

    •Non dopo aver finito!

    Studio Randomizzato ControllatoPrima regola

    41

  • •Perchè randomizziamo?

    • Per formare gruppi quanto più simili tra di loro

    • Base teorica per i test statistici

    • Minimizzare i bias consapevoli e inconsapevoli durante la fase di assegnazione dei trattamenti

    Studio Randomizzato Controllato

    Metodo randomizzato per assegnare i trattamenti

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  • Metodi per condurre un’assegnazione randomizzata

    • Buste sigillate

    • Randomizzazione centrale per telefono– Tradizionalmente utilizzato per gli studi multicentrici

    • Microcomputer– Sta rimpiazzando il telefono

    • Randomizzazione da parte della farmacia– Non così infallibile come si potrebbe pensare

    Studio Randomizzato Controllato

    Metodo randomizzato per assegnare i trattamenti

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  • Ho individuato il quesito di ricerca ed il tipo di studio da utilizzare…

    come disegno lo studio?

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  • Lo sperimentatore sceglie il disegno di ricerca in

    base:

    ➢Problema oggetto di studio;

    ➢Ipotesi formulate;

    ➢Aspetti etici.

    Scelta del disegno di ricerca

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  • Background:

    Sintetizzare quali sono le

    evidenze disponibili e quali

    mancano sull’argomento, e le eventuali criticità!

    Importante una corretta bibliografia: aggiornata, da riviste ad alto IF, citata

    correttamente!

    1.Vancouver Style (nel testo con numeri tra parentesi quadre o in superscript):

    [1] Abdool Z, Thakar R, Sultan AH. Postpartum female sexual function. Eur J Obstet Gynecol

    Reprod Biol. 2009;145(2):133-7.

    2.Harvard Style [nel testo con primo autore et al, anno di pubblicazione: (Laganà et al, 2014)]:

    Baillargeon JP, Carpentier A. 2007. Role of insulin in the hyperandrogenemia of lean women

    with polycystic ovary syndrome and normal insulin sensitivity. Fertil Steril 88:886-893.

    Scelta del disegno di ricerca

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  • Prima di essere messo in atto, il disegno

    di studio deve essere approvato

    ufficialmente da:

    ➢ Comitato Etico Indipendente o

    Institutional Review Board (IRB)

    ➢ Consiglio del Dipartimento

    (Universitario o Assistenziale) della

    struttura in cui si intende sviluppare

    lo studio stesso.

    IMPORTANTE!!!

    Scelta del disegno di ricerca

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  • 1. Scelta della rivista:

    - Lo studio deve ricadere strettamente entro gli scopi della rivista.

    - La rivista deve essere possibilmente indexata sui maggiori motori

    di ricerca ( PubMed/MEDLINE!)

    - La rivista deve avere (possibilmente) un Impact Factor il più alto

    possibile.

    - Una volta scelta la rivista, tutto il Manoscritto deve essere

    conforme alle Linee Guida per gli Autori della rivista stessa.

    Scelta del disegno di ricerca

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  • 2. Composizione dell’articolo (studi sperimentali):

    Title page: titolo del lavoro, Autori, Affiliazione degli Autori,

    riferimento per la corrispondenza (Corresponding Author).

    Abstract: riassunto sintetico che racchiude scopo del lavoro,

    materiali e metodi, risultati e conclusioni. A seconda delle riviste

    può essere obbligatorio un abstract «strutturato». Di solito non

    più di 250 parole. NO riferimenti bibliografici.

    Parole Chiave: identificano di cosa tratta il lavoro.

    Scelta del disegno di ricerca

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  • 2. Composizione dell’articolo (studi sperimentali):

    Introduction: analizza sinteticamente le evidenze disponibili

    sull’argomento, quelle non ancora disponibili, e lo scopo del lavoro.

    Materials and Methods: spiega al lettore quali pazienti sono

    stati arruolati (inclusione/esclusione), dove e quando sono stati

    arruolati, quali test/analisi sono stati effettuati, con quali metodi

    statistici è stata effettuata l’analisi dei dati. Infine dà informazioni sulla conformità dello studio con i parametri etici e

    standard di ricerca.

    Scelta del disegno di ricerca

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  • 2. Composizione dell’articolo (studi sperimentali):

    Results: esprime i risultati dei test utilizzati, senza dare alcun

    commento ai dati stessi.

    Discussion: analizza i risultati ottenuti alla luce delle attuali

    evidenze, li confronta con le altre casistiche presenti in

    letteratura, evidenzia punti di forza e di debolezza dello studio,

    indirizza gli eventuali sviluppi della futura ricerca.

    Conclusion: informa sinteticamente il lettore dei risultati dello

    studio.

    Scelta del disegno di ricerca

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