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I fatti del Processo di Bologna
Maria Sticchi Damiani
Università di Trento
7 aprile 2010
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IL PROCESSO DI BOLOGNAProcesso di convergenza dei sistemi di istruzione superiore
iniziato nel 1999cui partecipano volontariamente i Governi di 47 paesi
europei
Obiettivo generale
Costruire entro il 2010 uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore, al fine di accrescere l’occupabilità e la mobilità dei cittadini europei e promuovere l’istruzione superiore europea nel mondo.
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GLI ATTORI DEL PROCESSOMembri a pieno titolo del Bologna Follow-Up Group:
I rappresentanti dei 47 paesi partecipanti
La Commissione Europea
Membri consultivi:
EUA (Associazione Europea delle Università)
EURASHE (Associazione Europea delle Istituzioni di istruzione superiore)
ESU (Associazione Europea degli Studenti)
ENQA (Associazione Europea per l’ Assicurazione della Qualità
Education International Pan-European Structure
Business Europe
Organizzazioni internazionali (Consiglio d’Europa, Unesco CEPES)
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I FATTI DEL PROCESSO DI BOLOGNA
Principi sottoscritti
Azioni comuni
Politiche condivise
Prospettive per il prossimo decennio
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Principi sottoscritti
Responsabilità dei Ministri
“Noi Ministri riaffermiamo che l’istruzione superiore è una responsabilità pubblica. Ci impegniamo, nonostante il contesto economico difficile, ad assicurare che le istituzioni di istruzione superiore dispongano delle risorse necessarie entro un quadro definito e monitorato dalle autorità pubbliche”.
(Dichiarazione di Budapest e Vienna, 11/12 marzo 2010)
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Principi sottoscritti
Responsabilità delle istituzioni
“Rinnoviamo il nostro sostegno alla libertà accademica, così come all’autonomia ed alla responsabilità delle istituzioni, in quanto principi fondamentali dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore, e sottolineiamo il ruolo che le istituzioni svolgono per sviluppare società pacifiche e democratiche e per rafforzare la coesione sociale.”
(Dichiarazione di Budapest e Vienna, 11/12 marzo 2010)
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Ruolo della comunità accademica
“Riconosciamo il ruolo chiave della comunità accademica – autorità di governo, docenti, ricercatori, personale tecnico amministrativo e studenti – nel realizzare uno Spazio Europeo dell’istruzione Superiore che offra agli studenti l’opportunità di acquisire conoscenze, abilità e competenze adeguate a progredire nella loro carriera lavorativa, nella loro vita di cittadini democratici e nella loro crescita personale.”
(Dichiarazione di Budapest e Vienna, 11/12 marzo 2010)
Principi sottoscritti
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Centralità dell’apprendimento 1
I corsi di studio sono progettati sulla base dei risultati di apprendimento desiderati
I risultati di apprendimento descrivono quanto uno studente medio, in possesso di adeguata formazione iniziale, dovrebbe conoscere, comprendere ed essere in grado di fare al termine di un processo di apprendimento (conoscenze ed abilità). Si possono riferire ad interi
corsi di studio o a singole unità didattiche. e dei tempi di apprendimento previsti (crediti ECTS) I crediti quantificano il tempo di cui uno studente medio a tempo
pieno avrà prevedibilmente bisogno per svolgere tutte le attività di apprendimento necessarie al raggiungimento dei risultati di
apprendimento desiderati.
Principi sottoscritti
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Centralità dell’apprendimento 2
Centralità dell’apprendimento significa non solo progettare i corsi di studio attraverso la definizione dei risultati e dei tempi di apprendimento, ma anche
• mettere lo studente al centro del processo formativo
• consentire allo studente di orientare il proprio iter formativo secondo le proprie esigenze.
• applicare metodi didattici efficaci,
• offrire strutture di supporto e tutoraggio efficienti
Principi sottoscritti
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Azioni comuni
Basata su tre cicli
con titoli di studio e risultati di apprendimento diversi
per soddisfare esigenze diverse
Articolata in unità omogenee (Crediti ECTS)
basati su risultati di apprendimento e carico di lavoro,
da utilizzare per l’accumulazione ed il trasferimento
La struttura dei titoli di studio 1
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La struttura dei titoli di studio 2 – Quadro dei titoli dello SEIS
Azioni comuni
Durata dei corsi di studio Primo ciclo: da 180 a 240 crediti Secondo ciclo: da 90 a 120 crediti Terzo ciclo: 3-4 anni
Risultati generali di apprendimento per ciascun ciclo (Dublin Descriptors) basati su cinque elementi: Conoscenze e capacità di comprensione Utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione Capacità di trarre conclusioni Abilità comunicative Capacità di apprendere
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Qualità 1 – Standard e linee guida per l’assicurazione della qualità nello SEIS
Azioni comuni
Il termine ‘qualità’ esprime la condizione di adeguatezza di un percorso di formazione rispetto alle esigenze che si propone di soddisfare, vale a dire:
• la rilevanza degli obiettivi, ovvero dei profili culturali e professionali individuati (fitness of purpose)
• l’adeguatezza dei percorsi di formazione per il raggiungimento dei profili culturali e professionali definiti (fitness for purpose)
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Qualità 2 – Standard e linee guida per l’assicurazione della qualità nello SEIS
Azioni comuni
La valutazione dei corsi di studio si propone:
• il miglioramento continuo delle attività formative
• la responsabilizzazione delle istituzioni verso l’esterno
A tal fine, comprende:• una valutazione interna• una revisione esterna• la partecipazione degli studenti• la pubblicazione dei risultati
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Riconoscimento 1 – La Convenzione di Lisbona
Principi:• Diritto ad un equo riconoscimento• Non discriminazione• Criteri trasparenti, coerenti, affidabili• Adeguata informazione sul titolo e sui sistemi nazionali• Durata ragionevole del procedimento • Possibilità di appello• Rifiuto motivato in caso di differenza sostanziale
Azioni comuni
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Sulla base di questi principi l’onere della prova è spostato
dallo studente o dal laureato che fa richiesta di riconoscimento
all’istituzione che intende eventualmente respingere tale richiesta.
Azioni comuni
Riconoscimento 2 – La Convenzione di Lisbona
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Nel 2020, almeno il 20% dei laureati nello Spazio europeo dell’Istruzione Superiore dovranno aver
avuto un’esperienza di mobilità all’estero per studio o per formazione.”
(Comunicato di Lovanio, aprile 2009)
“Chiediamo a ciascun paese di accrescere la mobilità,
di assicurarne la qualità e di diversificarne tipologie ed ambiti.
Politiche condivise
La mobilità degli studenti 1
“La mobilità deve essere l’elemento caratterizzante dello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore”
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“In ciascuno dei tre cicli, la possibilità di effettuare un periodo di mobilità
all’estero sarà incorporata nella struttura dei corsi di studio.
Titoli e corsi congiunti
così come le finestre di mobilità dovranno diventare una pratica comune.”
(Comunicato di Lovanio, aprile 2009)
Politiche condivise
La mobilità degli studenti 2
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Politiche condivise
“Il corpo studentesco che entra nell’istruzione superiore dovrebbe riflettere la diversità esistente nelle popolazioni europee.
Poniamo perciò in rilievo gli aspetti sociali dell’istruzione superiore e perseguiamo l’obiettivo di garantire a tutti pari opportunità per un’istruzione di qualità.
L’accesso all’istruzione superiore dovrà essere allargato, valorizzando il potenziale degli studenti provenienti da gruppi sociali sotto-rappresentati e garantendo condizioni adeguate per il completamento dei loro studi.”
(Comunicato di Lovanio, aprile 2009)
La dimensione sociale 1
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Politiche condivise
“Ogni paese partecipante definirà obiettivi misurabili, che dovranno essere raggiunti entro la fine del prossimo decennio, sia per ampliare la partecipazione generale all’istruzione superiore che per aumentare la partecipazione dei gruppi sotto-rappresentati.
Gli interventi intesi a conseguire condizioni di equità nell’istruzione superiore dovranno essere integrati da azioni parallele negli altri comparti del sistema educativo.”
(Comunicato di Lovanio, aprile 2009)
La dimensione sociale 2
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Politiche condivise
• Occupabilità – Acquisizione da parte degli studenti di conoscenze, abilità e competenze che consentano loro di cogliere le opportunità offerte dal mercato del lavoro. Dialogo con i datori di lavoro.
• Apprendimento permanente – Offerta di istruzione diversificata e flessibile, disponibile in tempi e luoghi diversi. Riconoscimento dell’apprendimento pregresso acquisito anche al di fuori del contesto accademico.
• Attrattività dello Spazio europeo dell’istruzione superiore – Attrazione esercitata dallo Spazio Europeo dell’istruzione superiore su studenti, docenti e ricercatori del resto del mondo.
Altre politiche
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Obiettivi per il 2020
Dalle valutazioni compiute (Stocktaking 2009 e valutazione indipendente)
risulta che non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti da tutti paesi partecipanti.
Per questo motivo, e per la volontà politica espressa dai Ministri di
perseguire ulteriori obiettivi comuni, la costruzione dello Spazio Europeo dell’Istruzione
Superiore deve continuare fino al 2020.
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Obiettivi per il 2020
Completamento in tutti i paesi partecipanti
di tutte le azioni comuni (tre cicli, qualità, riconoscimento)
Piena applicazione del principio che pone lo studente al centro del sistema
Avanzamento delle politiche condivise attraverso la raccolta di dati omogenei e
l’identificazione di traguardi condivisi (benchmarking)