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MORBILLO
MORBILLOIl morbillo è una malattia
infettiva, altamente contagiosa ed epidemica, ad etiologia virale, caratterizzata da un tipico esantema, e colpisce elettivamente i soggetti durante la prima infanzia.
L’ agente patogeno è il Morbillivirus appartenente alla famiglia dei Paramixovirus
AGENTE PATOGENOQuesta famiglia comprende virus che
hanno speciale affinità con le vie respiratorie e il muco (para = a
fianco; myxa = muco ), quali quelli della parotite, i parainfluenzali, i respiratori sinciziali dell’uomo e dei bovini, della polmonite dei topi.
Il virus è di forma grossolanamente sferica con un diametro di 150 –300 nm, si distinguono un involucro esterno formato da proteine e lipidi, aventi attività enzimatica del tipo emoagglutininico, ed il nucleocapside che contiene il genoma costituito da un singolo filamento di RNA.
AGENTE PATOGENOIl virus è scarsamente resistente all’invecchiamento, al calore ed alla luce; viene rapidamente inattivato dalle radiazioni UV, dagli ultrasuoni e dal trattamento con formalina, ha un’attivitàemoagglutinante nei confronti delle emazie delle scimmie.
Dal punto di vista antigenico il virus è piuttosto omogeneo, presentando un unico sierotipo.
L’effetto citopatico determinato dal virus può essere di due tipi :
Formazione cellulegiganti del tipo
sinciziale
Comparsa dicellule fusate
PATOGENESIIl virus penetra
nell’organismo attraverso
la via respiratoria, o
probabilmente la mucosa
Congiuntivale raggiungendo
I linfonodi regionali dove
si moltiplica; da qui
diffonde in piccola
quantità veicolato forse da
linfociti o macrofagi
Successivamente si localizza al
fegato, alla milza, al midollo osseo,
al parenchima polmonare dove
avviene un’ulteriore replicazione, a
cui segue una nuova viremia con
Viruria che coincide con
l’inizio clinico della malattia
Il virus si localizza alle
mucose e alla cute dando
luogo all’enantema ed
esantema caratteristici
PATOGENESI
QUADRO CLINICOIl periodo d’incubazione varia da 9 a 14 giorni. Il periodo
pre – esantematico o catarrale caratterizzato da febbre, inizialmente elevata può presentare una remissione con un nuovo incremento alla comparsa dell’esantema.
L’interessamento mucositico è localizzato alle seguenti mucose :
ORO-FARINGEA CONGIUNTIVALE
LARINGEANASALE
CURVA TERMICA
QUADRO CLINICO segno di KOPLIK
La mucosa oro-faringea oltre all’enantema diffuso sul palato molle e sul velo pendulo, mostra nel 70 – 90% dei casi il segno di KOPLIK
Piccole macchie biancastre a “struzzo di calce”, con alone eritematoso periferico, localizzate sulle mucose delle guance a livello dei molari, di grandezza variabile e in numero di 4 – 5; compaiono 24 – 48 ore prima dell’esantema e persistono per qualche giorno
QUADRO CLINICO CONGIUNTIVA
L’interessamento congiuntivale si manifesta con :
FOTOFOBIA
LACRIMAZIONI
BRUCIORI
ARROSSAMENTO
QUADRO CLINICO RINITE
La rinite determina : STARNUTAZIONE
SECREZIONE NASALE Senso DI NASO CHIUSO
La laringite da : TOSSE SECCASoprattutto notturna
Ribelle ai sedativi
BRUCIORE RETROSTERNALE
Possono raramente essere interessate la mucosa
uretrale con disuria e bruciore alla minzione e la
mucosa intestinale con dolori addominali e
diarrea, talora può essere presente in questa fase
una polmonite interstiziale
QUADRO CLINICO ESANTEMAIl periodo dell’esantema appare dopo 3 – 5 giorni ed è caratterizzato da una tipica manifestazione cutanea maculo papulosa che inizia al capo e si estende nella giornata successiva al tronco e agli arti in senso cranio – caudale. L’esantema maculo papulare è costituito da elementi lievemente rilevati, di dimensioni variabili da 1 a 5 mm, molto numerosi, non confluenti, con cute integra tra macula e macula.
L’esantema assume al volto carattere confluente e non risparmia, a differenza della scarlattina, la zona circum-orale.
QUADRO CLINICO ESANTEMA
In coincidenza della comparsa dell’esantema si ha una accentuazione della febbre ed un peggioramento delle condizioni generali, talora lo stato stuporoso. La febbre recede il giorno dopo la diffusione dell’esantema agli arti. Frequente è la presenza dell’adenomegalia generalizzata che si accompagna talora a modica spenomegalia. L’esantema, dopo 6 –7 giorni dall’esordio, ha una progressione in senso cranio – caudale con modesta desquamazione furfuracea. Il periodo di convalescenza inizia quando l’esantema impallidisce e la febbre è già scomparsa. Le condizioni generali migliorano, possono talora persistere per alcuni giorni lievi fenomeni catarrali.
FORME CLINICHE ATIPICHE
ABORTIVA
ANESANTEMATICA
RUBEOLIFORMEMILIARICA
ECCHINOTICA
EMORRAGICA
IPERTOSSICA
SOFFOCANTE
COMPLICAZIONILa frequenza delle complicazioni è del 6% con incidenza maggiore nel primo biennio di vita e nell’età adulta.
Le complicazioni respiratorie frequenti si distinguono in :
PNEUMOPATIEPRECOCI PNEUMOPATIE
TARDIVE
LARINGITE STENOSANTEO
CROUP MORBILLOSOVERSAMENTO
PLEURICO
ALTRE COMPLICAZIONI
OTITI PURULENTE, MASTOIDITI, MENINGITI OTOGENE,
COMPLICAZIONI OCULARI (rare), IRITI, IRIDOCICLITI oPANOFTALMITI
COMPROMISSIONE MIOCARDICALINFOADENOPATIA MESENTERICA
NEUROASSITEPANENCEFALITE SUBACUTA SCLEROSANTE
EPIDEMIOLOGIA
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA :
COSMOPOLITA, andamento tipicamente epidemico, ( ogni 2 3 anni ) con un modesto ma costante numero di casi (Endemia) nei periodi interepidemici nelle città. Esclusivamente epidemico nelle zone rurali e nelle comunità isolate.
SORGENTE D’INFEZIONE :
L’unica sorgente d’infezione è rappresentata dall’uomo malato o portatore.
EPIDEMIOLOGIA
DISTRIBUZIONE PER ETA’ :
Malattia tipica dell’infanzia; all’età di 20 anni risulta colpita oltre il 90% della popolazione. La frequenza dei soggetti colpiti nelle varie età è in funzione delle condizioni sociali ed abitative della popolazione.
EPIDEMIOLOGIA
STAGIONALITA’ :
Grandi epidemie di morbillo si manifestano ogni 2 3 anni, nei primi mesi primaverili.
EPIDEMIOLOGIAPERIODO DI CONTAGIOSITA’ :
Dall’inizio del periodo prodromico fino a 5 gg dalla comparsa dell’esantema.
MORTALITA’ :
PROBLEMI DI SALUTE PUBBLICA
Nei paesi industrializzati l’innalzamento del livello di vita :
Non ha modificato laMorbosità reale
Ha comunque portatoad un crollo della gravità
( mortalità ridotta di 50 voltedall’inizio del secolo )
Il morbillo rimane ancora un grosso problema di salute pubblica
Per il rischio diComplicanze nervose
Per il suo elevatoCosto sociale
Nei paesi sottosviluppati rimane una malattia grave, per quei bambini che soffrono di malnutrizione proteico – calorica. La mortalità in questi casi è 1000 volte superiore a quella dei paesi industrializzati.
POSSIBILITA’ DI PREVENZIONE
L’isolamento èinefficace
La sieroprofilassi con Gammaglobuline (0,3 ml/Kg)
È molto efficace nei 5 giorni che seguono il contagio
VACCINAZIONEÈ la sola misura
preventiva efficace
Vaccini InattivatiAttualmente in disuso
per manifestazionicliniche gravi dovute a
sensibilizzazione
Vaccini vivi attenuati(Edmonston, Moraten, Schwarz)Molto efficaci ma presentavano in origine
Reazioni secondarie per cui è stataNecessaria un’ulteriore attenuazione
TOLLERANZA
I vaccini iperattenuati sono molto ben tollerati. Si può manifestare dal 6° al 11° giorno febbre e rash cutaneo
reazioni frequenti nei bambini vaccinati simultaneamente.
Complicanze Neurologiche
Convulsioni( 2 su 1.000 )
Rischio di encefalite( 1 su 1.000.000 )
PANENCEFALITE (?)
Controindicazioni :
Quelle tipiche delle vaccinazioni (deficienze immunitarie congenite o acquisite, donne in gravidanza )
EFFICACIA
L’inoculazione transcutanea di una dose contenente 1.000 unità infettanti ( DICT ) provoca una risposta soddisfacente in più del 95% dei casi
Risposta eprotezione rapida
( a partire dal 12° giorno )
Risposta eprotezione duratura
( una sola inoculazione sarebbe capace di proteggere
definitivamente )
INSUCCESSI
Gli insuccessi non superano il 5% a condizione che :
Il vaccino non sia statoInattivato dalla luce o dal
calore
La vaccinazione sia statafatta separatamente e a
distanza (6 settimane) da una iniezione di
γγγγ - globulineSoprattutto che la vaccinazione sia fatta
all’età idonea
Effetto quasi nullo nei primi sei mesi Protezione eccellente dopo l’anno di età
EFFICACIA EPIDEMIOLOGICAL’efficacia epidemiologica è paradossalmente bassa essendo molto difficile ottenere una eradicazione duratura perché :
Bisognerebbe vaccinarealmeno il 90% deisoggetti recettivi
Perché la popolazionerecettiva si rinnovamolto rapidamente
È difficile proteggerei nuovi recettivi