Curiosare tra le raccomandazioni delle nuove linee guida sull’arteriopatia
obliterante degli arti inferiori
Roberto LorenzoniUO Malattie Cardiovascolari - Lucca
CardioLucca, 28-30 novembre 2013
Approccio endovascolare sempre per lesioni TASC A-B-C
Approccio endovascolare possibile anche per le lesioni TASC D
Approccio endovascolare sempre per lesioni TASC A-B-C
Approccio endovascolare possibile anche per le lesioni TASC D
Claudicatio intermittens
� E’ più frequentemente dovuto ad una arteriopatia al di sopra del ginocchio
� Ha come maggiore fattore di rischio il fumo� “endovascolar first” per ogni tipologia TASC
di lesione in caso di fallimento terapia medica/riabilitativa
Ischemia critica e diabete
� 300 milioni di diabetici entro il 2025� 60% delle amputazioni non traumatiche sono
legate al diabete
� Circa il 15% dei diabetici sviluppa il “piede diabetico” e di questi circa il 15% andrà incontro ad amputazione
� Paziente diabetico con amputazione ha una mortalità del 50% a 5 anni
Piede diabetico acuto(infetto)
� Ischemia con infezione� Condizione a rischio per il piede ma anche
per la vita� Emergenza� Detersione chirurgica e antibiotici mirati� Rivascolarizzazione
Piede diabetico cronico(Non infetto)
� Ischemia senza infezione� Condizione non a rischio immediato� Urgenza� Rivascolarizzazione
Ischemia critica
� E’ più frequentemente dovuta ad una arteriopatia al di sotto del ginocchio (con/senza arteriopatia al di sopra del ginocchio)
� Ha come maggiore fattore di rischio il diabete
� “endovascular first” sempre e subito
Angioplastica con pallone può bastare ASAAngioplastica con stent ASA e ClopidogrelBy pass di vena ACOBy pass protesico ASA
Conclusioni
� L’arteriopatia sintomatica degli arti inferiori èuna condizione di elevato rischio per la gamba e per la vita
� La diagnosi e la terapia (medica e/o endovascolare) precoce riduce il rischio di amputazione e di morte
� La terapia endovascolare è indicata per la claudicatio che non si risolve e sempre per l’ischemia critica