Dante Alighieri:
vita e opere
GIORGIO PETROCCHI, Vita di Dante, Roma-Bari, Laterza, 1986
MARCO SANTAGATA, Dante : il romanzo della sua vita, Milano, Mondadori, 2012
GIORGIO INGLESE, Vita di Dante: una biografia possibile, Roma, Carocci, 2015
ROBERTO MERCURI, Genesi della tradizione letteraria italiana in Dante, Petrarca e Boccaccio in Letteratura italiana, dir. da A. Asor Rosa, vol. I, L’età medievale, Torino, Einaudi, 1987, pp. 229-455
La famiglia
Dante vanta nel Paradiso (XV 139-48) una «nobiltà disangue»: l’avo Cacciaguida, il padre di suoi nonno,fu armato cavaliere da Corrado III:
cfr If XV 73-78; Pd XV 91-96, 130-148; XVI 34-5 (antichitàdella famiglia degli Alighieri)
ruolo della memoria familiare nella formazione diDante
Belllincione Alighieri, nonno di Dante «per la sua stessaposizione cronologica nel cuore del Duecentodovett’essere una miniera di notizie, tutte avidamenteapprese dal fanciullo Dante» (Petrocchi)
Suo padre Alighieri II (1220 ca- prima del 1280) è unpiccolo proprietario terriero, sensale e cambiavalute
1260 il padre di Dante probabilmente si trova tra iguelfi esiliati dai ghibellini (If X 40-8)
Infanzia
1265 nasce a Firenze, sotto il segno dei Gemelli (PdXXII 106-20), a maggio stando alla notizie riportatada Boccaccio
1266 26 febbraio, la Battaglia di Beneventodetermina la sconfitta dei ghibellini italiani; il padredi Dante probabilmente rientra a Firenze
1266 viene battezzato, col nome di Durante, in SanGiovanni (Pd XXV 8-9) nel corso di una cerimoniacollettiva il 26 marzo
1275 (?): muore la made Bella; il pare contrae nuovenozze
due figli dal primo matrimonio: Dante e la sorella
tre figli maschi dal secondo matrimonio
buoni rapporti con il fratellastro Francesco
Adolescenza
1274 secondo il racconto di Vn I 2 incontra Beatrice
(Bice di Folco Portinari)
1277 viene stipulato un contratto matrimoniale tra
Dante e Gemma di Manetto Donati
1281-1286 dopo la morte del padre si assume leresponsabilità di capofamiglia; frequenta le lezioni di
Brunetto Latini; inizia a comporre poesie in volgare; in
questi anni scriverebbe il Fiore e il Detto d’amore,
opera la cui paternità dantesca è dibattuta
1. costanti difficoltà economiche; probabilmente è
progressivamente sostituito dal fratellastro Francesco
nell’amministrazione del patrimonio
Giovinezza
1283 secondo Vn II 1 scrive il sonetto A ciascun’almapresa: inizio dell’amicizia con Cavalcanti
1285 (ca) matrimonio con Gemma Donati
1287
nascita del primogenito Pietro
negli anni successivi nascono Giovanni, Jacopo, Antonia
soggiorno a Bologna, forse per motivi di studio: «Sì come aluogo più fertile del cibo che ‘l suo alto intelletto disiderava,a Bologna andatone, non picciol tempo vi spese»(Boccaccio, Trattatello A25 = B20)
il notaio Enricheto delle Querce trascrive sul proprio registro ilsonetto dantesco Non mi poriano gi mai fare amenda
1289 prende parte alla spedizione contro la ghibellinaArezzo culminata con la battaglia di Campaldino (11giugno); muore Folco Portinari, il padre di Beatrice (Vn 13)
1290: un anno cruciale
l’8 giugno, stando a Vn 19, muore Beatrice;
dopo un periodo di smarrimento e traviamento non
meglio specificato (Pg XXX-XXXI), legge il De
consolatione philosophiae di Boezio e il Laelius de
Amicitia di Cicerone (Cv II 12)
prende a frequentare «le scuole delli religiosi» e le
«disputazioni delle filosofanti»: ambienti dei
domenicani a Santa Maria Novella e dei francescani
in Santa Croce (Cv II 12)
Intraprende poesie di argomento allegorico-filosofico
che saranno commentate nel Convivio
Tre fasi della formazione di
Dante Conv. II, xii, 1-7
1. fase retorico grammaticale (1275-1286)
studi di latino; influenza di Brunetto Latini
2. fase filosofica-letteraria (1287-1290)
amicizia con Cavalcanti, soggiorno bolognese, attività poetica precedente alla morte di Beatrice
3. fase filosofico-teologica (1291-1924)
studi presso «le scuole de li religiosi», culto della filosofia, stesura della Vita nova
cfr. Petrocchi, Vita di Dante, Bologna, Laterza, 2001. p. 31
I primi passi nella politica
1293 ca stesura della Vita Nova
1924 fa parte del comitato di ricevimento per Carlo
Martello, figlio del re di Napoli Carlo II d’Angiò in visita
a Firenze (Pd VIII 55-7)
1295 si immatricola all’Arte dei medici per poterprendere parte alla vita politica (come stabilito dai
Temperamenti di luglio di quell’anno)
1296 diviene uno dei membri del Consiglio dei Cento
1298 problemi economici: ricorre a prestiti
Crisi politica a Firenze: 1300
sventato un tentativo di congiura dei guelfi Neri
(aprile)
il capo dei Neri, Corso Donati viene condannato a
morte (maggio)
giugno il cardinale Matteo Acquasparta, investito da
Bonifacio VIII legato papale per la Toscana, giunge a
Firenze e tenta di favorire i Neri con una riforma del
sistema elettorale
13 giugno: tra i sei priori per il bimestre giugno-luglio
figura Dante
«Tutti li mali e li inconvenienti miei dalli infausti comizi del
mio priorato ebbono cagione e principio» (epistola
perduta citata (volgarizzata) in Leonardo Bruni, Vita di
Dante)
Crisi politica a Firenze: 1300
23 giugno rissa tra le fazioni durante processione alla
vigilia di S. Giovanni Battista: Dante vota come priore
l’allontanamento dei più facinorosi tra i Bianchi e i Neri
(tra cui Cavalcanti)
Agosto i nuovi priori revocano il bando per i soli
Bianchi; anatema del legato papale
Forse Dante visita Roma in occasione del Giubileo (cfr.If XVIII 28-33)
La situazione precipita: 1301
settembre: Carlo di Valois, chiamato in Italia da Bonifacio,
riceve dal papa l’incarico di paciere per la Toscana
ottobre: Dante fa parte dell’ambasceria fiorentina a Roma
novembre: Carlo di Valois entra a Firenze; rientra CorsoDonati; i Bianchi fuggono, viene nominato un Podestà che
proscrive gli oppositori
L’esilio: 1302
27 gennaio Dante giudicato in contumacia colpevole
di baratteria e condannato ad una multa di 5000 fiorini
piccoli. ad un bando per due anni e all’interdizione
perpetua dei pubblici uffici
Dante, che si muove nel territorio dell’alto Valdarno, in
entra in contattato con i ghibellini toscani, disposti ad
allearsi con gli esuli di parte bianca
soggiorno ad Arezzo
10 marzo: seconda sentenza in contumacia;
condanna al rogo e alla confisca dei beni
Giugno: prima campagna militare dei fuoriusciti
bianchi e ghibellini contro Firenze
dissenso di Dante
A Verona
Marzo 1303 – marzo 1304 soggiorna a Verona
presso Bartolomeo della Scala (Pd XVII 70-5),come rifugiato o come ambasciatore della
coalizione dei fuoriusciti guelfi e ghibellini; ha forse
modo di vedere Padova, Treviso, Venezia
Speranze deluse: 1304
marzo: il nuovo papa Benedetto XI invia a Firenze
come legato per la Toscana il cardinale Nicolò daPrato
aprile: trattative tra il Comune e una delegazione dei
fuoriusciti; Dante si prepara al ritorno (Ep. I), afflitto da
gravi problemi economici
20 luglio: la battaglia della Lastra segna il fallimento
dei fuoriusciti; Dante avrebbe abbandonato il campo
prima della battaglia decisiva (Pd XVII 61-9)
il padre di Petrarca trasferirà la famiglia ad Avignone
Dante «fa parte per se stesso»
Bologna e la Lunigiana
1304-1306 stesura del De vulgari eloquentia
1304-1307 stesura del Convivio
1305 Clemente V sposta la sede papale da Roma ad
Avignone per assecondare il re francese Filippo IV
Compone la canzone Tre donne intorno al cor mi son
venute
1305-6 soggiorno a Bologna
1306 Peregrinazioni tra diversi signori: Lunigiana, Treviso,
Montefeltro, Padova
1306-7 soggiorno presso Morello Malaspina, marchese di
Giovagallo (Lunigiana)
Convivio (1304-1307 ca)
progetto:
15 libri, 14 trattati che commentano in chiave filosofica 14 canzoni
ogni canzone dedicata ad un grande tema
divisio textus
modello del commento universitario
digressioni
modello della parafrasi (esegesi testi di Aristotele di Alberto Magno)
interpretazione secondo i quattro sensi della scrittura: letterale, allegorico, morale, anagogico
modello teologico
intento di divulgare la filosofia tra i non “letterati” (quanti sono impegnati a causa di una “cura familiare e civile”)
libro rivolto ai nobili e alle corti
metafora del “generale convivio” (Conv. I i 11) apparecchiato da Dante per i “nobili di cuore” non “letterati” (Conv. I ix 5): distribuisce le briciole cadute dalla “mensa” dei sapienti
opera interrotta al IV libro (fortuna ms esigua e postuma)
Convivio (1304-1307 ca)
Libro I
proemio generale: il convito
difesa ed elogio del volgare (x-xiii)
“Questo [= il volgare] sarà una luce nuova, lo quale
surgerà là dove l’usato [= il latinp] tramonterà, e
darà lume a coloro che sono in tenebre e in
oscuritade, per lo usato lume che per loro non
luce” (xiii 12)
Convivio (1304-1307 ca)
Libro II
commento Voi che ‘intendendo il terzo ciel movete
D. si rivolge alle intelligenze angeliche che muovono il cielo diVenere; dà voce al dubbio: cedere o meno al “soavepensiero” (nuovo amore)
allegoria: amore per la Filosofia
Libro III
commento a Amor che ne la mente mi ragione
lode di una donna “dettata” da Amore
allegoria: amore per la Filosofia
Libro IV
commento a Le dolci rime d’amore ch’io solia
espone “lo valore / per lo quale veramente omo è gentile"
nobiltà (gentilezza di animo vs gentilezza di sangue)
Altre peregrinazioni
1307 secondo l’opinione più diffusa, Dante
intraprende la Commedia (di contro allanotizia/leggenda di Boccaccio: Trattatello A 179-
82 = B 116-20)
1308 soggiorno a Lucca
1309 viaggio a Parigi (probabilmente
leggendario, notizia riportata da Boccaccio sulla
base di Pd X 137 allusione al «Vico degli Strami»)
Le rime dopo la Vita nova
Rime amorose e d’occasione
I’ mi son pargoletta (LXXXVII)
Rime d’intonazione morale, Dante «cantore della
rettitudine»
Tre donne intorno al cor (CIV)
Rime dottrinali (allegorie filosofiche)
Rime petrose
Così nel mio parlar voglio esser aspro (CIII)
De vulgari eloquentia
(1304-5 ca)
Progetto
trattato volto ad insegnare un uso consapevole
dell’eloquenza in volgare
in quattro libri
I discorso preliminare sulla storia della locutio vulgaris;
ricerca del volgare illustre
II trattazione in merito alla canzone (forma poetica
alta)
III [trattazione sulla prosa?]
IV trattazione sulle forme poetiche “umili” (ballata e
sonetto, annuncio in DV II 4 1)
Opera interrotta alla metà circa del secondo libro
La discesa di Enrico VII
1310 in autunno il nuovo imperatore Enrico VII
(eletto nel 1308) si reca in Italia inizialmente conl’appoggio di Clemente V
Dante accoglie con entusiasmo la venuta di
Ernico e scrive ai signori italiani invitandoli a
rendergli omaggio (Ep. V)
1311 6 gennaio: Enrico VII eletto imperatore a
Milano
La discesa di Enrico VII
1311 Dante scrive ai Fiorentini per invitarli a
sottomettersi all’Imperatore (Ep. VII)
1311 a Firenze viene proclamata un’amnistia che
mira a recuperare parte dei fuoriusciti escludendo
gli irriducibili (fra i quali figura Dante)
1311 l’imperatore assedia Brescia e in seguito si
ritira per l’inverno a Genova
L’ultima speranza viene meno
1312 giugno Enrico VII viene eletto imperatore a Roma
1312 Enrico VII pone l’assedio a Firenze, senza frutto
1313 dopo alcuni mesi di spostamenti per l’Italia centrale
l’imperatore muore a Buonconvento (Siena) il 24 agosto
1314 dopo la morte di Enrico VII Dante abbandona
definitivamente l’orizzonte toscano e prende a muoversi
nelle corti signorili dell’Italia settentrionale
Gli ultimi anni
1315 il 19 maggio il comune di Firenze concede
un’amnistia agli esuli politici previo pagamento di unasomma in denaro e richiesta di perdono a S. Giovanni;
Dante rifiuta sdegnosamente (Ep. XII): non intende
chiedere perdono
1315 viene confermata la condanna a morte e laconfisca dei beni; in novembre vengono banditi
anche i figli
Gli ultimi anni
1314-1316 soggiorno a Verona presso Can Grande
della Scala, Vicario imperiale
1314 Francesco da Barberino, Documenti d’amore (IV
3) accenna ad un’opera dantesca «che si intitola
Commedia e che fra molti altri argomenti tratta delle
cose infernali»
1314 morto Clemente V si riunisce un conclave a
Carpentras; Dante indirizza ai cardinali italiani
un’epistola (Ep. XI) con la quale li invita ad eleggere
un connazionale; ma nel 1306 verrà eletto un altro
francese Giovanni XXII
Gli ultimi anni
1316 testimonianze di un diffusione del Purgatorio
1317 ca compone la Monarchia per sostenere i diritti di
Cangrande
1315-1317 (ca) stesura della Lettera a Cangrande
1318 si trasferisce a Ravenna, presso Guido Novello da Polenta
Il figlio Pietro ottiene il rettorato di due chiese ravennati
1321 agosto: partecipa ad una missione diplomatica a
Venezia: sulla via del ritorno, attraverso le paludi di
Comacchio, contrare le febbre malariche
1321 14 settembre muore a Ravenna
Commedia
1307 intraprende la stesura dell’Inferno
1314 divulgazione dell’Inferno
1315 divulgazione del Purgatorio
1316 intraprende la stesura del Paradiso
Altre opere della maturità
Epistolae (1304-1320)
Lettere in latino, per lo più di carattere politico e
polemico
De Monarchia (1320)
Trattato politico-giuridico sul rapporto tra Impero e
Papato
Quaestio de acqua et terra (1320)
Lezione cosmologica
Eglogae (1320)
Rilancia il genere bucolico, interpretato in funzione di
polemica letteraria