Dott.ssa Renata De Simone
Anno Accademico 2013-2014
Scrittura merovingica
Il Regno dei Franchi (fine sec.V) mantiene cultura e apparato
burocratico romano
Clodoveo (481- 511) si convertì al Cristianesimo e divenne il
difensore della Chiesa Romana
Monasteri di San Martino di Tours, i Santi Giovanni Cassiano di
Marsiglia e Cesareo di Arles
Lyon ha uno scriptorium forse ancora attivo durante il VI sec.
Uso documentario(secc. VI-VIII)
usata nei diplomi anche della cancelleria carolingia,
intorno all’860 fu sostituita dalla scrittura cancelleresca
di base carolina
Diploma di Childeberto sec.VII
Poesia latina :Rutilio Namaziano,
Sidonio Apollinare, Venanzio
Fortunato Secc.VeVI
Scrittura merovingica
Lettere caratteristiche
Scrittura merovingica
Uso librario
Gregorio Magno
Moralia sec. VII
Scriptoria (di fondazione irlandese)
Luxeuil , fondata da San
Colombano intorno al 590
Corbie, fondata da Clotario
(657-673) e dipendente da
Luxeuil
a aperta e con aste spezzate
e crestata
t con asta a sinistra e che lega a destra
d spesso rotonda (onciale)
f,p,r,s :raddoppiamento
delle aste discendenti
tipo a-b
Scriptura luxoviensis
Monastero di S.Gallo in
Svizzera
Scrittura merovingica
Bibliothèque Nationale de France Lezionario di
Luxeuil minuscola luxoviensis fine sec. VII
Scrittura merovingica
Missale Gallicanum Bibl. Apostolica Vaticana
scrittura merovingica (sec. VIII)da Luxeuil
Scritture precaroline area francese
“Beniamin lupus rapax, mane come/det et adhuc et
ad vesperam dabet escam”/ Quamquam de Paulo
apostolo manifestissima prophetia sit, quod in
ad/uliscentia persecutus Ecclesia in senecta
praedicatur evangelii fuerit, tamen in Hebreo sic
legitur “Beniamin lupus/ rapax sive capiens in
matutino comedet/praedam et ad vesperum dividit
spolia”
Girolamo, Quaestiones in Genesim,
minuscola di Corbie, tipo e-N fine
sec.VIII
Agostino, Questiones in Heptateucum scrittura
tipo a-Z sec.VIII (Laon)
Venit autem Iacob in Luzam, quę
est in terra Chanaan, quę est in
Bethel”.Anim/advertendum est
tria iam nomina
Scritture precaroline
area francese
Bibliothèque Nationale de France ,Bibbia
di Mordramno minuscola di Corbie
Fine sec.VIII
Nei centri scrittori della Germania meridionale della
regione retico-curiense (attuale Svizzera orientale) si
sviluppano forme di scrittura corsiva calligrafizzata,
che sarà influenzata dalla incipiente carolina
S.Gallo
in ITALIA
secc.VII-VIII- XII-XIII
Longobardi 568-774
Italia settentrionale
Tuscia
Ducato di Spoleto e Benevento
Esarcato di Ravenna
Pentapoli
Ducato romano
Ducato napoletano
Puglia
Calabria
Sicilia
827 arabi
1061 normanni
Sardegna
autonoma
Editto di Rotari a.643
300 docc. privati
longobardi
(Schiaparelli)
Corsiva
nuova
italiana
in ITALIA
Dal IV-V sec. d.C. esistono apoteche in cui si
producono e vendono libri –Alcuni scribi
(stationarii) lavorano in privato
Viliaricus stationarius (forse di
Ravenna) in un codice di Paolo
Orosio, discepolo di S.Agostino,
conservato a Firenze, Bibl.
Laurenziana, Gaudioso aveva
bottega a Roma, presso S.Pietro in
vincoliCassiodoro fonda in Calabria un Vivarium
durante il sec. VI , con una ricchissima
biblioteca
Scriptoria
ecclesiastici
A Roma esistevano 28 biblioteche
pubbliche (Descrizione Urbs Roma)
sec. IV
Minuscola corsiva
(documentaria)
Onciale e semionciale
(libraria)
Scritture altomedievali In Italia settentrionale
insegnamento scolastico
Invasione dei Longobardi nel 568
Verona Lucca
Uso documentario della
corsiva nuova , più
posata per uso librario
Testi in onciale e
semionciale
(scrittorio nella
Cattedrale)
Uso della visigotica
per la presenza di
scribi fuggiti dalla
penisola iberica
Pavia
Novara
Vercelli
Precarolina anologie con beneventana
(cod.S.Isidoro del IX sec.)
Parallele elaborazioni della
corsiva e influenze librarie:a
cc, e 8, a e d onciali
Scritture precaroline
I centri più rappresentativi sono
BobbioFondata da S.Colombano nel 612
Nonantola
Monaci irlandesi
Codici in insulare (IX sec.
Italiana con influssi
insulari, carolina dall’850
circa)
Elegante calligrafizzazione della
corsiva: Q maiuscola molto ingrandita
simile a 2, a in forma di doppia c, t con
ampio occhiello a sinistra, legamenti
ci,ti,ri,tu.
Scritture precaroline italianeIsidoro Ethmologiarum libri inizi sec. IX forse da
Nonantola (Vercelli, Bibl. Capitolare) minuscola
altomedievale italiana
De notis sententiarumPreterea quaedam scripturarum notae apud cel/eberrimos
fuerunt,quasque antiqui /ad distinctine scripturarum
carminibus et storiis/adposuerunt. Nota est figura propria
in litterę modum posita ad demonstrandam
unamquamque ver/bi sententiarum ad cursuum rationem
Claudiano
Precarolina di BobbioCodice della Getica di Jordanes conservato a
Palermo (codice Basile) Nullum bellum dixerim grave nisi quod
cursa debilitat, quando nil triste pavit cui
maiestas adriserit.Adclamant responso
comites ducis
Fine sec. VIII, inizi
sec.IX S.Colombano
Sed pro animi fortitudine et
robore… non poterat occultare
quid plurimum
Scritture curiali
Nell’Italia Meridionale ogni centro importante aveva una
curia notarile,dove si elaborava la corsiva documentaria
Curiale
gaetana Curiale
amalfitana
Curiale
tarantinaa Napoli la corporazione dei notai (ordo curialium
elabora nel sec. IX una scrittura detta curialisca
usata nella cancelleria angioina e fino al
disgregarsi della corporazione, nel sec. XIV. La
documentazione fu distrutta nel 1943
Caratteristiche : artificiosa e
scolastica è un’elaborazione della
curiale nuova
a ω; e 8; g 3; t con occhiello
al posto dell’asta
In epoca normanna la scrittura è
ancora più artificiosa
Curiale
sorrentina
Schiaparelli
Scrittura curiale romana
Sviluppo della corsiva nuova a Roma, nella
cancelleria pontificia
Origini
Lettera di Adriano
I a Carlo Magno
(788)
Pontificato
di Romano
(897)
Lettere caratteristiche : et
a =ω;
e =8;
Q maiuscolo
t con occhiello
fi, ri, ti ta, tu
Caratteristiche generali: allungamento delle
aste verticali, perfetta rotondità di occhielli e
archetti
Curiale nuova secc.X e XI (forma più minuta e corsiva)
Curiale antica
Scuola di Ravenna dal IX sec. la corsiva nuova si trasforma in curiale
Scrittura curiale romana
Privilegio di Pasquale II per la chiesa
di Ravenna(a.819) Ravenna, arch.
capitolare
Scrittura curiale romanaPrivilegio di
Benedetto IX
a.1037
Scrittura beneventanaAlla fine del sec.VIII nasce in Italia meridionale e si
diffonde nel ducato di Benevento e in tutta la
Langobardia minor e nella costa dalmata,
giungendo anche a Roma
Deriva dalla corsiva nuova dalla quale si differenzia
per la forma delle lettere a, r, e, t, per la i alta sul
rigo
Ad inizio di parola o tra due vocali e in legamento
se preceduta da e,f,g,l,r,t con segni diversi per ti
duro o assibilato (come la visigotica)
Monastero di
Montecassino
Fondato da S.Benedetto e distrutto dai Longobardi (718) ha
grande lustro la scuola con Paolo Diacono, abate Desiderio
(secc.VIII e IX); distrutto dai saraceni nell’883 i monaci si
trasferiscono a Teano e poi a Capua; ricostruito, il Monastero
ebbe il massimo splendore con Desiderio e Oderico (sec.XI) poi
la decadenza con Bernardo (1264-82)Caratteristiche : tipico “cordellato”, spezzatura in due piccole losanghe dei tratti verticali corti
delle lettere scritte su modello della i : m,n,u, secondo tratto della h, esecuzione in unico tratto
orizzontale delle linee di legamemento sul rigo di e,f.g,r,t. La cassinese è sia libraria che
documentaria, la barese (secc.XI-XII) segue l’influsso della coeva minuscola bizantina
Lowe
Scrittura beneventana
Scrittura beneventana
Evangeliarium
Arch. Capitolare
Trogir (Croazia)Sec. XIII
Qui enim diligit proximum, legem implevit.
Nam non adulterabis, non occides , non
furaberis, non falsum testimonium dices,
non concupisces rem proximi tui…
Scrittura carolina
La scrittura, differenziandosi come la
lingua, avrebbe ostacolato il diffondersi
della cultura romano-cristiana che, nella
II metà del sec. VIII, risorge con la
visione universalistica creata dall’Impero
di Carlo Magno; deve a lui la nascita e
diffusione e da lui prende il nome di
minuscola carolina
Scrittura carolina
Origine
Roma (Th. von
Sickel, Liber
Diurnus a. 800)
Il Liber Diurnus fu scritto a
Nonantola
Alcuino fu abate di
S.Martino di ToursScuola
Palatina di
Aquisgrana
Paolo Diacono
Capitolari di Carlo Magno
Istruzione dei preti
Istituzione di scuole
Correzione di testi liturgici
Francia (Mon.di Corbie)
Admonitio
generalis (789)
Epistula
de litteris
colendis
784-85
Scrittura carolina
Derivazione genetica dalle precaroline (minuscoleprecedenti)
Origine poligenetica risultato di tendenze scrittoriediverse,che operavano in ambienti differenti(Steinacker, Lehmann, Cencetti e Battelli)
“Pendolo” che oscilla tra due poli (semionciale ecorsiva) nel punto di stasi del suo movimento dioscillazione (Schiaparelli)
Prodotto di un movimento culturale generalizzato di
rinascita degli studi.
Scrittura carolina
Scritt
Livio Ab urbe condita carolina di
S.Martino di Tours fine sec. VIII
Scrittura carolina
Fine sec. VIII Scriptoria francesi
Elementi corsivi e precarolini
Tipo “di Corte” o Palatino
Tipo “di Tours”,più
calligrafico
Canone carolino
fine sec.IX
Scrittura carolinascrittura regolare e costante singole lettere separatepoche legature
La lettera “a”, durante i sec. VIII-IXpoteva avere due forme, onciale e corsiva (aperta): . Il tratto di destra della“a” onciale nei codici più antichi è piuttosto obliquo, più tardi tende a raddrizzarsiLa “d” ha la forma semionciale: ;
accanto ad essa si usava pure quella onciale, che diventò frequente nei sec. XI-XII
le aste delle “b”, “d”, “l”e “h”, nella parte superiore sono, ai tempi iniziali, a mo’ di clava; dal sec. X in poi hanno un trattino ornamentale:
Caratteristiche
Legature tipiche :ct, st, et
Scrittura carolina
Nelle cancellerie la carolina assume forme
slanciate e più artificiose, con occhielli e svolazzi
Minuscola diplomatica
Carolina di S.Martino di Tours, sec. IX
Carolina romana sec.IX
Claudio da Torino Tractatus
in epistula prima Pauli
Apostoli a.862 Biblioteca
Apostolica Vaticana
Collectio
canonum
aa.1099-1118.
Bibl.Ap.Vat.
minuscola
romanesca
Scrittura gotica o littera moderna
In Europa del Nord: Francia settentr.,
Belgio, Paesi Bassi, Inghilterra merid.
Caratteristiche: forte chiaroscuro,
riduzione delle aste superiori e tratti
discendenti curve delle lettere spezzate
ad angolo acuto, tratteggio pesante e
serrato
Seconda metà sec. XI
uso di penna tagliata obliquamente
In Germania fino
al sec. XVI e oltre
Marichal: dialettica a segmenti della filosofia scolastica
Scrittura gotica o littera textualisSec.XII
Nei secc. XIV e XV il termine “gotica” si
riferisce alle scritture altomedievali, nel sec.
XVI si riferisce alla scrittura detta “moderna” in
contrapposizione con la carolina detta antiquasorgono in Europa nuovi
centri culturali:
le università degli studi
In Italia la scuola di Diritto di
Bologna,nell’anno 1158,
Parigi, Montpellier, Salerno
(medicina),Oxford,Salamanca
aumento della
richiesta di libri, in particolare dei trattati scritti presso le
università.
Sorsero grandi officine librarie che promuovevano la copiatura dei testi, a
pagamento. Le stesse librerie intensificarono il commercio. Si stabilì un rigido
controllo sulla produzione libraria ad uso degli studenti. Fu elaborato il sistema
delle peciae
Scrittura gotica
Regole di Meyer: Se una lettera che termina con una curva convessa a destra è
seguita da una lettera con curva convessa a sinistra, le due curve si
sovrappongono;
Se una lettera che termina con una curva convessa a destra è
seguita da una r, questa lettera è scritta come un 2 (r tonda) ;
Viene usata una d con asta sul rigo (onciale) quando precede una
lettera con curva convessa a sinistra.
Regola dell’elisione
(Stefano Zamponi)= Quando l’ultimo tratto di una lettera termina
sulla linea superiore di scrittura e la lettera che
segue presenta un tratto di attacco sulla linea
superiore di scrittura, il tratto di attacco viene
eliso
Scrittura gotica
La gotica corsiva
Nelle cancellerie era usata la corsiva gotica cancelleresca con differenze nelle diverse curie.
raggiunse in Italia forme altamente calligrafiche e tipicamente italiane, perciò fu denominata minuscola cancelleresca italiana.
Alla fine del sec. XIII raggiunse la sua perfezione, e così si mantenne durante il sec. XIV. Presso la cancelleria pontificia si elabora una specie di
gotica curiale.
una maggiore rapidità del
tratteggio stile personale
dello scrittore
Questa
scrittura era talvolta usata
per i testi letterari
Scrittura universitaria
Bologna
Parigi
Littera bononiensis
Littera parisiensis
Secundo queritur utrum teneamur conformare
voluntatem nostram voluntati Dominice…
Quidam episcopi cum
plebe sibi commissa in
heresim lapsi sunt…
Scrittura gotica italiana
Regioni settentrionali (Piemonte,
Lombardia, Veneto ) influenze franco-
tedesche
Italia Centrale la carolina larga e rotonda
influenza un tipo di gotica rotunda, poi
usata nei corali liturgici.
Italia Meridionale : passaggio dalla
beneventana alla gotica (Cistercensi)
In architettura : Gotico fiorito
Padova, Bologna,
Sec.XII
Milano, Perugia
Scrittura documentaria
(secc.X-XIII)
Scomparsa della scrittura corsiva (secc. X-XII (minuscola diplomatica di base carolina)
Nel periodo gotico l’uso della penna mozza irrigidisce la scrittura che perde corsività . L’arrivo dei Normanni crea uniformità grafica.
Nei secc.XIII e XIV nasce una nuova corsiva
Cancellerie e
notai
Scrittura cancelleresca
sec. XIII
Notai e borghesia dotta non universitaria
Si insegna nelle scuole notarili
Tratteggio morbido, chiaroscuro minimo,
legamenti a ponte, scrittura con
movimento non solo destrogiro ma anche
sinistrogiro
Rotondità, legamenti naturali, prolungamenti e svolazzi a
“bandiera” (aste di b,d,h,l ascendenti ,h,m,n
discendenti,segni abbreviativi intrecciati con le lettere
Cancelleresca
pontificia più
rigida, attacco
di u/v con
ampio
svolazzo, s
finale come 6
In Italia Settentrionale
soppianta la textualis ma
mostra influssi gotici
(chiaroscuro, tracciato
pesante)
Scrittura mercantesca
Ceto mercantile, lingua volgare
Origine
Caratteristiche: Corsività , movimenti destrogiri e sinistrogiri,
Continue legature,specie dal basso, a
con ultimo tratto orizzontale in alto,
b,h,l con legatura a cappio con la lettera precedente,
talvolta anche seguente, g con forma ad “alambicco”
Adozione numeri arabi
scuole d’abaco in
Toscana (sec. XIII)
Villani :6 a Firenze nel 1338, con
1000 alunni circa
Secc.XIV e XV e metà
500
Scrittura mercantesca
Conti del sale tenuti da
Ambrogio Spanocchi di Siena
(1458-1459) A.Segr.Vat.
Camera Ap. Intr. et exit.
reg.422
Scrittura bastarda Francia sec.XIII
Scritture cancelleresche e
notarili
Sec. XIV
Lettere caratteristiche:
B angolare
v chiusa a forma di b
r diritta come una v
svolazzi “a proboscide”
s,f, p con aste raddoppiate e appuntite
Germania
Minore
calligraficità e
minor angolosità
Scrittura bastardaTullius contra Cathelinam
Bastarda francese (inizio sec. XI) Cicerone Opere , Bibl. Ap.
Vat. Pal.Lat. 1523
Scrittura semigotica
Secc. fine XIII-inizi XIV
Toscana Firenze, Siena, Pisa, Arezzo
Littera bononiensis
Gotica libraria “rotunda” Francesco Petrarca
Avignone Landolfo ColonnaColuccio Salutati
Poggio Bracciolini
Niccolò Niccoli
Littera pre-antiqua
Littera antiqua
renovata
Scrittura umanistica
Dal manierismo calligrafico gotico
Scoperta dei codici latini
(copie del sec. XI)
Ritorno alle forme chiare e armoniose della
carolina
il codice di
S.Agostino
dell’XI sec.
Petrarca
decor,
vetustioris
litterae
maiestas ,
omnis
sobrius
ornatus
Bibliofilo, copista e
amanuense, usava la
cancelleresca in modo ora
corsivo ora posato (Rime)
Libraria di base gotica più rotonda e
senza spezzature, molto ammirata
dai contemporanei
Semigotica libraria
Umanistica rotonda
Sec.XV
Caratteristiche :
ariosità
rotondità
leggerezza
Aequalitas
(Mariano Sozzini
senese)
In 3 tratti Lettere accostate, non fuse insieme
Con occhiello chiuso e linea d’attacco sul rigo
Tipo minuscolo, con asta ascendente diritta
Umanistica corsiva
Sec.XV
Caratteristiche:Inclinazione a destra delle lettere
Frequentissimi legamenti e apici di
attacco
Dittongo con lettere separate
F e s (in est) scendono sotto il rigo
Ultimo tratto curvo a destra
Legamenti, o falsi
legamenti st,ct
Occhiello inferiore a forma di goccia
Segno diacritico sulle i