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Ergonomia e Comunicazione in OdontoiatriaECO
Carlo Gu
astamac
chia Tam
EdiziOni TamagOr
nUmErO zErO diCEmBrE 2012
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
Casa editrice
edizioni Tamagor via Unione, 220122 - Milano
Fondatore: Carlo Guastamacchia Tam
Direttore : Carlo Guastamacchia Tam
redattore: Carlo Guastamacchia Tam
Percezione Immagine:Ina Guastamacchia Consulente Informatico:Tiziano Covelli
Progetto Gra co:Paolo DellOrto
Impaginazione elettronica:Tam
Contatti:Tel. 02 8646 1219Cell. 335 5872 498
LETTERE AL DIRETTORE (LAD):[email protected]
ergonomia e Comunicazione in odontoiatria Dicembre 2012
EdiziOni TamagOr
Ergonomia e Comunicazione in OdontoiatriaECO
Carlo G
uastam
acchia
Tam
NUMERO ZERO DICEMBRE 2012
EDIZIONI TAMAGOR
PRESENTAZIONEHo fondato e dirigo la Casa Editrice Tamagor. Tam il mio soprannome; agor la piazza in cui incontro i miei amici.
ECO la rivista pubblicata da Tamagor: signifi ca Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria.
I principi di ECO sono cinque:1. niente carta: self-published e solo per e-reading;2. completamente gratuita e non porta pubblicit;3. non ha copy-right proprio: chiunque pu utilizzare in qualunque modo quanto pubblicato su ECO ( gradita la citazione);4. ECO viene inviata ad amici preselezionati ma chiunque pu richiederne linvio;5. esce con frequenza variabile perch non ha scadenze precostituite.
Buona lettura! Carlo Guastamacchia detto Tam
Evoluzione della comunicazione in medicinaDa quando si cominci a scrivere ad oggi i mezzi con cui viene tramandata la dottrina medica si sono profondamente evoluti.Cerchiamo di comprendere quali sono le modalit e le implicazioni di questa evoluzione.
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Editoriale N. ZeroPerch ergonomia e comunicazione Qui cito le ragioni fondamentali per cui nata que-sta rivista, cosa si propone e come lo si realizzer con laiuto indispensabile di tutti i Lettori.
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6 Principi ispiratori di ECOSi descrivono i principi che guidano ECO.ECO una rivista scritta da un dentista libero professionista per tutti coloro (dentisti, igienisti, ASO, odontotecnici ) che praticano lodontoiatria a qualunque titolo in qualunque sede.
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ABILITA NELLA FLESSIBILITA
Per strumenti
Per materiali
Per COMUNICARE
QUINTA CONCLUSIONEABILITA NELLA FLESSIBILITA
QUINTA CONCLUSIONE
ODONTOCONSUL
GRAZIE E A
PRESTO !
Ergonomia e Comunicazione in OdontoiatriaECO
Carlo G
uastam
acchia
Tam
NUMERO ZERO DICEMBRE 2012
EDIZIONI TAMAGOR
Dialogo tra ECO e i suoi lettoriCome dialogheremo? Vorremmo cercare di favorire al massimo il dialogo con il Lettore, mediante un rapporto diretto tra la lettera al direttore che ci viene inviata e la risposta, pi frequente possibile, da parte della direzione.Nella sua modalit innovativa un meccanismo tutto da verificare e da perfezionare, ma, oltre che sul nostro entusiasmo, contiamo anche, anzi, fondamentalmente, su quello dei Lettori.
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Istruzioni per luso(della vita...) La vita di chi pratica lodontoiatria va ben al di l della semplice (?) quotidianit alla poltrona, alla zona di sterilizzazione o al banco del laboratorio. indispensabile, in un lavoro cos difficile tecnica-mente e cos coinvolgente dal punto di vista comu-nicazionale, cercare di utilizzare principi ispiratori (Istruzioni per luso, appunto) che vadano al di l dei consueti strumenti di lavoro.
Istruzioni per luso(di ECO...) ECO una rivista che nasce con lo scopo di andare oltre i vecchi schemi cartacei e di inter-faccia ingabbiata con il lettore.ECO significa entrare nel nuovo mondo del rapporto diretto con chi legge e con il fonda-mentale scopo dellinterloquire continuo, come il nome ECO suggerisce sia in chiave mito-logica che tecnologica.
Procedure operative per comunicareVersione PPoint della relazione tenuta allEXPO 6 in Milano il 30.11.2012 In ogni numero di ECO verr presentata integralmente la versione in PPOINT usata in una delle ultime relazioni che sono state fatte, da me (Tam) o da chi altro verr invitato e vorr contribuire a diffondere la propria cultura odontoiatrica presso i colleghi, con la formula ineccepi-bile del nessun diritto dautore.
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
Spiegazione della copertina
La copertina che voi ve-dete rappresenta il mio viso, con una foto scat-tata circa un mese fa.Con il passare del tem-po il mio viso cambie-r e apparir cam-biata anche la foto della copertina.Comunque la copertina potr avere anche altre gure, inerenti a qual-che tema trattato in quel numero, oppure legate a particolari signi cati di ergonomia e comuni-cazione.
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
Cari colleghi e cari amici. Ho fondato e dirigo la Libera Casa Editrice
Tamagor.Tam il mio soprannome; agor la
piazza in cui avr il piacere di incontrarvi.ECO la rivista pubblicata da Tamagor. Il suo titolo un acronimo, per sintetizzare
Ergonomia e Comunicazione in Odontoia-tria.
Come dice il titolo stesso, ECO tratter fon-damentalmente articoli di ergonomia e di comu-nicazione.
Articoli di Ergonomia, perch questa la disciplina che tratto da oltre 40 anni, con la qua-le chiunque eserciti odontoiatria ha imparato a lavorare seduto. Ergonomia perch da questa nato il riunito di tipo Sprido, che oggi ovun-que il pi diffuso. Ergonomia perch da questa hanno avuto origine tecniche operative univer-sali, come il lavoro a quattro mani, lelimina-zione della sputacchiera, luso dei vassoi, lalta velocit di aspirazione.
Articoli di Comunicazione, perch, oggi, questa la nuova frontiera dellodontoiatria. Ogni particolare clinico-tecnico ci serve a cura-re denti, bocca, ATM; ogni particolare clinico-comunicazionale (relazionale) ci serve a cura-re la Persona cui appartengono denti, bocca e ATM. Come si devono conoscere alla perfezio-ne tutte le procedure operative inerenti ai par-ticolari clinico-tecnici, analogamente si devono conoscere alla perfezione le procedure operati-ve inerenti alla comunicazione.
Inoltre fondamentale ricordare che lau-mento imponente della causidicit in campo sanitario costringe il dentista ed il suo team alla pi disinvolta ed efficiente capacit di comuni-cazione.
Infine: perch ergonomia e comunicazione insieme? Perch nel 1980, al Congresso Mon-diale di Toronto della IEA (International Ergo-nomic Association, Hal Hendrick Presidente) il Board della IEA stabil che la comunicazione una disciplina ergonomica, utilizzando questa formula ufficiale: levoluzione degli anni 2000 consister nella Macroergonomia, che ler-gonomia della comunicazione .Ed ora definisco quali sono i cinque princpi di ECO:1. niente carta: self-published e solo per
e-reading;2. completamente gratuita e non porta pubbli-
cit;3. non ha copy-right proprio: chiunque pu uti-
lizzare in qualunque modo quanto pubbli-cato su ECO ( gradita la citazione);
4. ECO viene inviata ad amici preselezionati ma chiunque pu richiederne linvio;
5. esce con frequenza variabile perch non ha scadenze precostituite.
Iniziamo cos ad incontrarci nell agor. Benvenuti, dunque, cari colleghi e cari amici: benvenuti e buona lettura.
Carlo Guastamacchia Tam
Perch ergonomia e comunicazioneEditoriale N Zero
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
IntroduzioneQuesta rivista destinata fondamental-
mente alla libera professione, pure se i temi che tratter possono essere considerati inte-ressanti per tutta lodontoiatria, in qualun-que modo essa sia praticata.
Dato che, nel tempo, tratteremo vari ar-gomenti, mi sembra opportuno indicare i titoli di quelli pi frequentemente trattati, e quale sar la fi losofi a di base con cui ver-ranno affrontati.
Eco e il diritto dAutore.Questa rivista non ha nulla a che fare con il
diritto dAutore. una rivista scritta per col-leghi ed amici, che circola in una nicchia di colleghi ed amici, non ha alcuno scopo di lucro e, in sostanza, paragonabile allo strimpellare al piano, in un salotto di amici, la musica di qualche Grande Autore. Si pu confi gurare, in questa metafora, qualcosa di simile ad un diritto dAutore violato? Oltre a ci (solo per esibire la mia cultura!) ogni citazione verr accompagnata dalla precisa-
Principi ispiratori di ECO
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co e, per noi, pi specificamente, sul mondo odontoiatrico, sono assolutamente discrimi-nanti.
Infatti nella formula STACO impostazio-ni ed operativit quotidiane sono essenzial-mente (e per definizione) di tipo colletti-vo, mentre, nella formula INPRI, (sempre per definizione) nel singolo dentista che si concentra il potere decisionale e la con-seguente operativit. Detto cos, sempli-cemente, il concetto sembra molto astratto mentre, in realt, questo concetto ha conse-guenze ininterrotte in ogni risvolto e settore della pratica professionale.
La disamina di tutto il panorama appli-cativo di quanto detto sopra esigerebbe un testo a parte, ma, qui, alcuni esempi valgano per tutti, anche ad indicare le differenze fon-damentali (estremizzate) tra i due sistemi ci-tati, con i conseguenti vantaggi e svantaggi pi appariscenti.
Cominciamo con il definire quali sono gli esempi pi tipici della formula STACO. Questi sono rappresentati dalle sedi univer-sitarie, e, in generale, da tutte le sedi che, in qualche modo, diretto o indiretto, fanno capo al mondo gestito ASL. Non v dub-bio che queste sedi si debbono considerare assolutamente indispensabili, almeno per una ragione: quella di copertura del fabbi-sogno terapeutico per le ampie fasce socia-li in condizioni di debolezza economica. Non interessante qui, per noi, il compito didattico di queste sedi, dato che a noi, in questa disamina, interessa loperativit pro-fessionale terapeutica (della preventodonti-ca parleremo a parte).
Tre caratteristiche di queste sedi appaio-no molto particolari e quasi immodificabili: quella relativa a strumentazione e materia-li, quella relativa al personale assistente e quella relativa ai comportamenti.
zione riguardante la sua provenienza, il che mi sembra possa essere addirittura il mas-simo per la promozione di quanto cito. In ogni caso, in proposito, suggerisco la lettura del libro Remix, il futuro del copy-right di Lawrence Lessig, Etas Ed.
Pu darsi che, per qualcuno, susciti me-raviglia questa impostazione concettuale. Io dico, semplicemente, che questa decisio-ne non altro che la conseguenza del terzo paragrafo del Giuramento dIppocrate, lad-dove questo afferma che (vedi mio articolo successivo) il sapere di ogni medico deve essere trasmesso ai colleghi, o aspiranti tali, in spirito di fratellanza e senza alcun com-penso.Professione libera e/o gestita.
La differenza fondamentale. Libera professione quella in cui la caratteristica discriminante una sola: il dentista diretto ed unico responsabile nella gestione deon-tologica ed economica del rapporto con il paziente. Professione gestita quella in cui, in qualsivoglia maniera, interviene una terza entit a modificare questo rapporto.
Lapparente banalit di questa differenza si ripercuote, in realt, in una serie infinita di particolari, ognuno dei quali in grado di modificare radicalmente tutta lattivit pro-fessionale di dentista e squadra, nonch tutta la soddisfazione, globalmente intesa, del paziente.
Per sintetizzare possiamo tentare di trat-teggiare un panorama comparativo tra due estremi che possono cos riassumersi: da un lato un concetto ispiratore di tutta la comu-nit di tipo statalista-collettivista (STACO) e dallaltro un concetto, opposto, individua-lista-privatista (INPPRI).
Non appaia troppo ambiziosa (presun-tuosa?) questa impostazione ad ampio rag-gio, perch le ripercussioni sul settore medi-
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essere altrettanto chiaro che il servire va ben al di l di questo presupposto-base ed implica, invece, competenza e operativi-t clinico-comunicazionale, che si esprime con quello che, riassuntivamente, si deno-mina, appunto, comportamento.
Ed nei comportamenti che si eviden-zia la differenza fondamentale tra mondo STACO e mondo INPRI. Questa differen-za, a sua volta, radicata nel presupposto pi ovvio ed appariscente: il mondo STA-CO non soggetto a concorrenza mentre il mondo INPRI basato sulla concorrenza. La conseguenza pi ovvia che nel mondo INPRI la squadra, per sopravvivere (non solo per prosperare) deve avere compor-tamenti attraenti, mentre nel mondo STA-CO tale necessit non indispensabile, dato che questo un mondo che vive in regime monopolistico.
Basti citare, al riguardo, un banale esem-pio per tutti, ripreso da Doctor News 33 della Elsevier, con il titolo Istat, agli spor-telli Asl i tempi di attesa pi lunghi. Ebbe-ne, per un italiano su due (52,7%) il pronto soccorso uno dei servizi di pubblica utilit di pi difficile accesso mentre gli sportel-li delle Asl risultano quelli dove i tempi di attesa per lerogazione dei servizi sono pi lunghi. Sono questi alcuni dei dati di inte-resse sanitario contenuti nellannuario sta-tistico italiano 2012 dellIstat, resi noti ieri. Il pronto soccorso precede le forze dellor-dine (37,2%) e gli uffici comunali (33,7%). Poi c il capitolo tempi di attesa alle Asl: la percentuale di cittadini che lamenta tempi di attesa oltre i 20 minuti ben superiore a quella relativa agli uffici anagrafici, 50,8% contro 19,7%.
Credo che questi esempi siano paradig-matici per far comprendere come il mondo STACO abbia una intrinseca difficolt di comportamento che, tanto per integrare il concetto, non si limita a queste radicali dif-ferenze.
Riguardo al primo punto indubbio che strumentazioni e materiali vengono spesso testati, in queste sedi, addirittura in chiave di ricerca sperimentale, ma altrettanto in-dubbio che le conseguenze economiche dei risultati sono molto indirette per gli spe-rimentatori che, per ovvia definizione, non partecipano di tasca propria alle conseguen-ze della economicit (protratta) o meno, di tali ricerche.
Il secondo punto (personale assistente) vede in posizione identica la formula STA-CO e quella INPRI, data lattuale impre-cisione della situazione istituzionale delle ASO. La conseguenza, comune, che il personale ausiliario offre costantemente una immagine precaria, indipendentemente dal suo contratto di lavoro.
Arriviamo cos al terzo punto, quello dei comportamenti. Infatti per meglio chiarire cosa si intende per precariet sono i com-portamenti quelli che vanno esaminati.
I comportamenti costituiscono un ele-mento fondamentale nellaver cura del paziente e sono sostanzialmente la base di quella percettivit di alleanza che costitui-sce oggi (o da sempre?) il presupposto fon-damentale di ogni compito terapeutico.
qui indispensabile una digressione sto-rico-etimologica che serve ad illuminare tut-to questo discorso. Occorre infatti ricordare che il termine terapeuta in greco antico () indicava il servente, lo scu-diero del guerriero, e il termine terapeuo significava servo () come voce del verbo servire, aver cura. Insomma, qual-cosa di analogo al moderno inglese to take care.
chiaro, pertanto, che questo termine im-plica, come elemento fondante, laver cura, con la competenza clinico-specialistica, di ogni necessit patologica. Tuttavia deve
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gatoriamente il fisco. Coerente semplicit vorrebbe che il cittadino utente, in possesso della fattura della prestazione, la presen-tasse al fisco, deducendo integralmente il suo importo dal proprio debito fiscale.
Qualunque (ripetuto: qualunque) solu-zione alternativa ha un insopprimibile difet-to: quello di creare carrozzoni di gestione del sistema che costano enormemente di pi rispetto a quanto viene concretamente fornito alla utenza. La logica conseguenza di questa scelta sarebbe quella di creare un sistema a fasce di reddito con il quale le fasce pi deboli abbiano una copertura tota-le ed automatica, mentre la restante par-te dellutenza si vedrebbe trattata nel modo sopracitato. appena il caso di sottolineare, tra parentesi, che questo sistema farebbe au-tomaticamente scomparire la tanto (giusta-mente) esecrata evasione fiscale del dentista.
Questo criterio (a nostro modo esempla-re) viene tuttavia contestato radicalmente da alcuni politici. Ad esempio i due rappresen-tanti della Cgil (Taranto-Cozza) dichiarano in proposito che la tesi di Alesina e Giavazzi, su un recente editoriale Corsera, portereb-be inevitabilmente a due sanit: una privata ricca, per i ricchi, e una pubblica povera, per i poveri. Abbattere il principio fon-dante per il quale ciascuno deve contribuire in base a quello che ha e ricevere cure in base ai propri bisogni di salute aggiungono i due sindacalisti significherebbe ledere un diritto riconosciuto come fondamentale dal-la nostra Costituzione (Da Doctor News Elsevier 17 12.12).
Ovviamente non questa la sede in cui si possa insistere nel contestare qua e l largomento. Diciamo solo che il nostro (e non solo nostro) parere che con lattuale metodo tutti sono serviti peggio di quanto si potrebbe e non ci pu essere un intervento personale in grado di correggere le gravi ina-deguatezze del sistema nel suo complesso.
Ad esempio: estremamente difficile, per non dire volutamente impossibile, che in una soluzione STACO il paziente sia sem-pre ed indefinitamente curato dallo stesso dentista o, addirittura, dalla stessa squadra.
Quando diciamo sempre alludiamo ad un percorso di cronicizzazione totale, cio per lustri e per decenni. La forzata preca-riet del personale STACO impedisce la creazione ed il mantenimento di quella indi-spensabile formula di empatia-alleanza che , invece, il presupposto strutturale del suc-cesso nella soluzione INPRI.
Un argomento non banale, in proposito, quello che obbliga a discriminare la sede libero professionistica semplice (preva-lentemente monoprofessionale) da quella poliprofessionale, i cui esempi pi tipici si vanno da qualche tempo affermando nel-le soluzioni low-cost, basate su una filosofia aziendale e non deontologica. Anche qui la inevitabile precariet (alludiamo ai tem-pi lunghi) del dentista o della squadra non consentono uno stabilirsi permanente del rapporto empatia-alleanza.
Non facciamo qui il minimo cenno alle cosiddette soluzioni di turismo odontoiatri-co che esasperano i difetti comportamentali sopracitati e che, del resto, da recenti sta-tistiche, vengono considerate molto trascu-rate dalla maggioranza dei pazienti anche frontalieri.
Il libero professionismo e il fisco.
Non sembri fuori luogo un accenno al rapporto che dovrebbe esistere nel triangolo paziente-dentista-fisco. Come detto allini-zio, la soluzione pi semplice, in tutti i sen-si, quella di un rapporto diretto tra lutente (paziente) e il fornitore di prestazione (den-tista). Ovvio ed ineliminabile che, in questo gioco delle parti, debba intervenire obbli-
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(dagli scribi al blog)Come spesso capita, anche in altri campi
(legali, politici, persino sportivi), vengono sistematicamente sottolineate ed esaltate quelle frazioni di un Giuramento che pos-sono considerarsi le pi accattivanti, quasi le pi ovvie, per noi moderni. Vengono poco citate, invece, o, addirittura, se ne ignorano del tutto, quelle parti che, in qualche modo, potrebbero costituire elementi imbarazzanti rispetto alle attuali modalit di rapporto tra medici.
Un passo del Giuramento ippocratico che risponde a queste caratteristiche esempla-re: quello che allude alla didattica tra medici. Dice, infatti, Ippocrate, nel terzo capoverso del giuramento: (giuro) di considerare i suoi figli (del Maestro) come miei fratelli e di insegnare loro larte, se chiedono di apprenderla, senza compensi n contratto. Vedremo pi avanti come un altro passaggio del giuramento possa essere valutato molto importante alla luce delle odierne consuetu-dini, ma, per ora, consideriamo solo questa obbligata disponibilit a comunicare il no-stro sapere medico ai colleghi senza com-pensi n contratto.
anzitutto da ricordare, ovviamente, come 2500 anni orsono la trasmissione della propria competenza medica venisse effettuata oralmente o, comunque, con una
Evoluzione della comunicazione
in medicina
Image by ifcherry
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Ma il cambiamento relativo al modo di trasmettere il sapere non si fermato a Gutenberg: oggi esploso lo strapotere informatico. qui impossibile e, di certo, molto noioso, ricordare ci che tutti ormai conoscono e vivono per diretta esperien-za pluriquotidiana: web, internet e on-line sono definitivamente divenuti patrimonio e strumento diffuso nellambito della comu-nicazione e, al riguardo, la comunicazione medica vive og ni giorno di pi di questa risorsa.
Qual la conseguenza pratica pi diret-ta? Semplice: mentre impensabile elimi-nare le strutture accademico-didattiche isti-tuzionali, deve essere invece attentamente esaminata la potenzialit del self-publishing come strumento di diffusione della compe-tenza medica ad ispirazione ippocratica.
La rinuncia al diritto dAutore deve es-sere la prima e pi logica conseguenza di questo approccio ippocratico, dato che il giuramento ho proprio come pietra angolare la rinuncia ad un compenso per la diffusione del sapere medico.
forse utile sapere che in Germania e nel nord-Europa esiste un partito politico, di notevole consenso elettorale (partito dei Pirati) che pone come elemento fondan-te della propria campagna proprio la elimi-nazione del diritto dAutore. La pi logica delle conseguenze che questo ambizioso programma sia di difficile attuazione nel mondo della letteratura et similia, mentre nel mondo medico (unentit di nicchia) oltre che coerente con il principio ippocrati-co sia anche di facile attuazione da parte di una compagine sociale (medici e sanitari in genere) perfettamente in grado di attuare il self-publishing.
Questo, in pratica, cosa significa? Signi-fica che chiunque sappia usare un computer
limitata diffusione scritta. La possibilit di apprendere larte medica, anche nel periodo ellenistico, romano e medievale, si realiz-zava attraverso modalit manuali: schiere di scribi o, pi tardi, amanuensi (a manu servus, cio schiavo che ha lincarico di copiare a mano) tramandavano, sotto orga-nizzata dettatura degli editori di allora, quanto alcuni (rari) medici dovevano tra-mandare. Il tutto, stante il giuramento di Ip-pocrate, rigorosamente gratis et amore Dei.
Con la stampa di Gutenberg (1455) le cose cambiarono: cambiarono ma lentissi-mamente. Ci vollero secoli, infatti, perch la scienza medica venisse tramandata per iscritto con un meccanismo, per, anco-ra sostanzialmente ippocratico. Ma, poi, tutto cambi. Con la strutturazione didatti-ca secondo uno schema Accademico-Uni-versitario non fu pi neppure pensabile una trasmissione gratuita del sapere medico. pertanto inutile ricordare come il passa-re dei decenni, fino ai giorni nostri, abbia caratterizzato lindiscussa e (per i tempi) indiscutibile dilatazione di due connessioni obbligate tra docente ed allievo: la Scuola Ufficializzata (e a pagamento) insieme alla Casa Editrice, con lufficiale diritto dAu-tore. Questa connessione (link si direb-be oggi) ha, di fatto, completamente elimi-nato lauspicato rapporto di fratellanza del giuramento di Ippocrate: per imparare si paga e per concretare i diritti dAutore si paga.
Come se questo non bastasse, con il pas-sare degli anni si resa necessaria anche una dichiarazione, da parte del docente, che il suo insegnare del tutto privo di ogni le-game commerciale (conflitto di interessi).
Tutto questo, chiaramente, rende la fra-zione citata del Gsiuramento dIppocrate un malinconico ricordo, del tutto concretamen-te impraticabile.
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nunciato il giuramento medico e nessun al-tro.
Ora questo non deve apparire in con-traddizione con la necessit indispensabile (ampiamente caldeggiata dal sottoscritto) di una profonda informazione sanitaria ac-curatamente preparata. Deve per far com-prendere come la diffusione di esasperati suggerimenti di autodiagnosi, con illusorie promesse terapeutiche (vedi implantologia e, addirittura, cellule staminali!) portino ad un completo travisamento e complicazione-del rapporto medico-malato.
Un caso molto particolare quello ri-guardante la autopresentazione (e promo-zione) mediante siti online. Suggerendo al lettore di rifarsi, a questo proposito, alla bel-la esposizione di Davis Cussotto (Newslet-ter de ildentale.it Data: 14 dicembre 2012 19.28.24 GMT+01.00) qui mi limito a sug-gerire grande cautela, al riguardo, dato che numerose, dirette confidenze, al riguardo, mi hanno convinto di operare con estrema circospezione.
Peer review e impact factor.
Parlando con colleghi di questi argomen-ti le prime e pi istintive obiezioni riguarda-no cosa pu succedere del peer reviewing e dellimpact factor. Il primo dubbio (peer-re-viewing) che, con il self-publishing, ogni improvvisato collega, autocertificandosi, possa raccontare le pi stravaganti stranez-ze senza alcun controllo. Ad una pi attenta considerazione il problema non si pone, per-ch tutti i colleghi istituzionalizzati saran-no certificati dai rispettivi leader istituziona-li. Chi, invece, far del self-publisching da scrittore libero, dovr solo mettere sotto il proprio nome di Autore anche il proprio nu-mero di appartenenza alla FNOMCEO, in modo che si capisca subito se un collega o
pu essere in grado, con un addestramento davvero modesto, di comporre il proprio ar-ticolo ed il proprio libro (e-book).
E la promozione? E la distribuzione? Questi problemi per il nostro mondo odon-toiatrico non esistono in assoluto, perch noi ci riferiamo a gruppi ben identificati, catalo-gati, istituzionali, che, con i loro indirizzari possono permettere una impollinazione precisissima e, sostanzialmente, relativa a qualche decina di migliaia di target, non di milioni, come per distribuire Harry Potter o simili.
I data base di ANDI, AIO, UNID, ANTLO permettono di raggiungere con grande semplicit Tutto lUniverso di den-tisti, igienisti, ASO e odontotecnici: il no-stro mondo informatico sostanzialmente piccolo ed ad esso che si pu rivolgere il self-publishing, e con grande facilit.Ma c di pi: larchivio pi sicuro di Tutti noi odontoiatri, ad esempio, la FNOMCEO che, con la CAO, pu in un batter docchio raggiungere Tutti noi e senza bisogno di passare n da Case Editrici n sponsor.Ecco qua un ulteriore vantaggio: con il self-publishing si elimina completamente lin-termediazione di sponsor che, esista o meno un conflitto di interessi, possono tranquilla-mente (e pi ampliamente) svolgere la Pro-pria operazione promozionale senza per includere dei testimonial che diventano forzatamente delle figure anti-ippocratiche.
Ippocrate e la pubblicit on-line.Mi ero riservato, nella prima parte del-
la esposizione, di affrontare anche un altro paragrafo del Giuramento. Infatti il terzo capoverso del Giuramento dice testualmen-te: (giuro) di mettere a parte dei precetti (omissis) gli allievi iscritti che abbiano pro-
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un ciarlatano. E qui si deve sottolineare che lunica discriminente proprio e solo que-sta: mentre chi non medico non pu (non deve) autocertificarsi perch commette unillecito (a partire da Ippocrate), invece qualunque medico, odontoiatra, igienista pu scrivere tutto ci che ritiene utile alla professione. Pi precisamente: non sono i peer-reviewers di una qualsiasi casa editrice che possano ritenersi, a loro volta, certifi-cati per essere in grado di censire/autoriz-zare la pubblicazione di un collega. Brutal-mente: non la chiara fama o la posizione allinterno di una Associazione che possano costituire fattore di autorizzazione al peeer-reviewing, cosa che, invece, va pretesa (ec-come!) dai Direttori di Istituzioni Accade-miche nei riguardi dei loro collaboratori.
Quanto allimpact factor il mio discorso molto pi critico. Limpact factor for-temente influenzato da un gran numero di elementi accessori, tra i quali dominante la Casa Editrice per la quale si prodotta la pubblicazione, la lingua con la quale si pubblica, la conoscenza diretta di uno spe-cifico Autore. Al contrario, dunque: vero e eccellente impact factor sar quello che vedr citare, progressivamente e inesorabil-mente, un lavoro che colpir la gran massa dei frequentatori del web. Si tenga presente, per chi non ne fosse al corrente, che questo il metodo con il quale giorno per giorno (ora per ora?) scrittori sconosciuti di qualsi-asi campo letterario vengono a raggiungere quelle pole-position che sono gli indiscuti-bili impact factor delle novit letterarie.
Daltra parte tutto ci che riguarda lim-
pact- factor merita un discorso specifico e chiarificatore. In sostanza ci dobbiamo chie-dere se Dante, Manzoni, Moravia o Quasi-modo abbiano avuto bisogno di un certi-ficato impact factor: stata, ovviamente, la storia letteraria, con il passar degli anni e sotto limpulso della accettazione del pub-blico (mercato?) dei lettori che ha certifi-cato limpatto di questi Autori riguardo a quanto poteva esservi di dubbio. Entriamo, pi da vicino, in un campo a noi perfetta-mente noto: quello medico. Forse che Wa-sserman, Golgi, Forlanini, Glikman, Roger-Anderson, hanno avuto bisogno dellimpact factor per certificare i loro straordinari risul-tati?
O non grava, piuttosto, sullimpact fac-tor, il (non malizioso) sospetto che esso co-stituisca il filo conduttore per ben guidare situazioni concorsuali o comunque, carrie-ristiche?
E qui, torna utile citare per puro ed in-discutibile caso personale, il lancio, da par-te mia, del riunito tipo SPRIDO: ha questo forse avuto bisogno di impact factor? Pub-blicai (1971) larticolo riguardante questa innovazione da me proposta, e non ebbi mai alcun impact factor. Eppure non oggi un mistero per nessuno che i riuniti basati sul principio SPRIDO, indipendentemente dal-le Case che li producono, sono, in assoluto, i riuniti pi diffusi, almeno (a quanto mi consta) nel mercato europeo e, forse, mon-diale. Limpact factor maggiore, per me stato il riconoscimento che la professione (il mercato) ha dato alla mia pubblicazione di oltre 40 anni orsono.
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
Il riunito proposto, in modo innovatore dallAutore di questi articoli (1971).
Fondamentale il concetto di SPRIDO, acronimo diStrumenti PendentiRecuperi InertiDoppia Operabilit.
Il termine non collegato ad alcuna denominazione specifica (il primo SPRIDO si chiam Colibri) ma pu far comprendere come lavora qualsiasi riunito con queste caratteristiche, essenziali per il lavoro ergonomico, sia a due che a quattro mani.
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IntroduzioneECO una rivista molto particolare, la cui
formula, per quanto io ne sappia, del tutto unica.
ECO una rivista ideata, realizzata,
mico e questa mancanza di dipendenza la rende libera di affrontare i pi disparati argomenti della professione nel modo pi disinvolto e non-tradizionale.
ECO, per defi nizione ed impostazione, ispirata da principi ergonomici e comu-
nicazionali: quanto di pi capaci, quin-di, di una over-view impossibile a reperire nella for-zata limitatezza di settori specialistici indispensabili ma confi nati.
Il vantaggio di un approccio ergonomico-co-municazionale dovuto al fatto che lispirazione non sar astratta e fi -losofi ca, ma lega-ta il pi possibile alla concretezza
di procedure operative per ognuna delle quali si cercher di applicare il principio, tutto ergonomico, della preparazione-ese-cuzione-riordino (PER).
In altre parole: lodontoiatria pratica nel-le sue molteplici valenze dapproccio ed esecuzione quotidiane, che si riassumono in ununica formula: giovare a tutto il pazien-te e non solo alla sua bocca ed ai suoi denti.
(di ECO)Istruzioni per luso
scritta, strutturata e impaginata da una sola persona, un dentista, che funge da editore e direttore.
Questa persona sono io, con il suppor-to di collaboratori tecnici i cui nomi po-tete leggere a pagina 2, nel colophon.
ECO non ha egida di alcun tipo: edito-riale, commerciale, associativo o accade-
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ECO e i suoi lettoriNaturalmente non sar solo io a riempire
le pagine della rivista. Accetter ben volen-tieri contributi di colleghi e collaboratori, interpretando come tali sia dentisti che igie-nisti, ASO e odontotecnici.
troppo determinante il valore assoluto dei singoli componenti della squadra dentale. tutti devono poter parlare insieme di tut-to, perch solo cos si comprende davvero linterdipendenza delle singole parti e del-la necessit di discutere insieme i problemi comuni.
Pregiudizi (Miei!)Il lettore deve anche tener presente che,
personalmente, io credo nella trasmissio-ne di informazioni e risultati nel campo
odontoiatrico indipendentemente dal mec-canismo di selezione e certifi cazione che oggi si usano fare con le modalit del peer-reviewing e del impact factor.
Al riguardo, per non dilungarmi troppo, includo in questo paragrafo due segnalazio-ni che si riferiscono a Stephen Hancocks, recente relatore in un webinar dedicato proprio a questi argomenti... e molto cri-tico riguardo alle leggende con cui si vuole mantenere elevata limportanza di argomenti che tanto importanti non sono. (Vedi Healthcare Learning Smile-on )
Un uso di ECO molto particolare. Con mio grande piacere, gi dalla diffu-
sione della anteprima con cui ho presen-tato ECO, ho ricevu-to richieste sul fatto di poterla distribuire anche a gruppi spe-cifi ci di club odonto-iatrici, associazioni, sedi didattiche e via elencando. Questo, ripeto, stato per me un elemento di im-mediata ed insperata gratifi cazione. Que-sto, evidentemente, permetter ad ECO di essere letta da pi persone. Deve essere per chiaro fi n dalli-nizio che questo al-largamento della di-stribuzione (sempre gratuita, bene insi-stere) non deve in al-cun modo signifi care che ECO, ed il sotto-scritto, sposino la fi -losofi a e, addirittura,
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
COSA SIGNIFICA ECO ?Questo termine pu essere interpre-tato in molti modiCome nome proprio si riferisce alla ninfa ECO Nella mitologia greca, Eco una delle Oreadi, le ninfe delle montagne.Secondo Ovidio, Zeus notando at-titudine di Eco per il pettegolezzo, la spinse ad intrattenere sua moglie Era in modo da distrarla dai suoi amori furtivi. Era per si accorse dellinganno, e la pun togliendole luso della parola e condannandola a dover ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte o che udiva. Un giorno, la ninfa si innamor di Narciso, un bellissimo giovane, di cui tutti, sia donne che uomini, si inna-moravano alla follia. Tuttavia Narci-so preferiva passare le sue giornate cacciando, non curandosi delle sue spasimanti. Rifiutata da Narciso la ninfa, consumata dallamore, si na-scose nei boschi (o nei monti) fino a scomparire e a restare solo una eco lontana.La pi frequente utilizzazione del ter-mine ECO, per, oggi, quello che deriva dal greco oikos (dimora) usato (ed abusato) prefisso di pa-role composte, in cui significa , ap-punto, casa, come economia, eco-fobia, o ambiente in cui si vive, come ecologia, ecobusiness.In linea generale ECO ha una valen-za altamente positiva (ecocompatibi-le, ecoanimalista) a meno che non sia usato con significato ironico o pale-semente negativo (ecofurbo, ecodisa-stro, ecodramma).
i fini ed i comportamenti di chi (onorandoci) ha chiesto di poterci distribuire ai com-ponenti del suo gruppo.
Modalit di collaborazione.ECO sta nascendo ora e non mi faci-
le anticipare come impostare le modalit di collaborazione.
Mi dobbligo dire solo due cose: che il materiale da pubblicare mi dovr giunge-re solo ed unicamente secondo gli standard che verranno stabiliti e che lunico verifica-tore della pubblicabilit sar io e questo, come ben si comprende, parlar chiaro, per non creare illecite illusioni.
Eco (olio su tela, 1874) diAlexandre Cabanel.
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
A questo proposito, comunque, utile poter chiarire pure che ECO ha un enor-me vantaggio su tutte le altre riviste: non basato sulla carta ma sui bit, per cui non vi sono problemi di foliazione ed un numero potr essere di 5 pagine o di 50 pagine, dato che la cosa sar del tutto indifferente.
In concreto: ogni contributo dovr esser-mi mandato con le seguenti semplici ma in-derogabili caratteristiche.
Pagina Word riempita in due colon-ne; font libera ma sempre di dimen-sione 12; 1500 battute per pagina, spa-zi inclusi; foto
Io considero il Lettore che vuole darmi contributi come un grafico-collaboratore alla impaginazione, e di questo gli sar molto grato.
A parte la bellezza della ninfa ECO (foto nella pagina precedente) le due immagini geometriche mostrano le valenze (simboli) tecnologiche usate per caratterizzare modalit di eco nel mondo dei suoni guidati, dalle camere anecoiche ai risultati pi o meno positivi di una sede musicale.
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
(della vita )Istruzioni per luso
Preferisco i cimenti della vita ad una esistenza assicurata,
Non voglio essere un uomo comune. Ho diritto di essere non comune, se posso.
sussidiato, umiliato e intorpidito: voglio so
gnare e ricostruire, sbagliare e riuscire.
lemozione del successo allispida calma della utopia.
Cerco loccasione di farmi avanti, non cerco la sicurezza
. Non voglio essere un cittadino
Mi rifi uto di cedere lincentivo in cambio di una sovven
zione.
Non voglio dare la mia libert in cambio di una benefi cenza, n
la mia dignit in cambio
di un sussidio. Ho il diritto di pensare ed agire a modo mio, godere i benefi ci di quello
che ottengo, affrontare arditamente il mondo e poter dire: questo lho fatto da me.
Dean Alfange My creeddal Readers Digest Oct. 1952
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
Il file di PPoint che voi potete esaminare nelle pagine seguenti il miglior modo da me ritenuto opportuno per far conoscere in-tegralmente il documento da me usato quale supporto di una recente relazione.
Purtroppo (per ora!) manca laudio con la mia voce, ma spero presto di potermi orga-nizzare anche per questo scopo.
Pu darsi che non per tutti sia facile, con la grande variet di e-reader in commer-cio, di leggere con facilit questo PPoint. Al momento non posso far altro che augu-rarmi che questo accada al minor numero possibile di amici/colleghi.
Come anticipato nelleditoriale, chiun-que pu utilizzare quanto pubblicato nella mia rivista, incluse pagine ed immagini di PPoint.
Non accetto il principio del Diritto dAutore, ovviamente nellunico campo in cui posso dire la mia: lodontoiatria.
Altrettanto ovviamente mi sembra sia manifestazione di correttezza e rispetto ci-tare il mio nome in calce a quanto viene adoperato dei mie documenti ma non ne faccio una questione di principio e mai mi offender se questa citazione venisse tra-scurata.
Procedure operative per comunicareVersione PPoint della relazione tenuta allEXPO 6 in Milano
il 30.11.2012
PROGRAMMA GENERALE
2012.11.30 ven
Carlo Guastamacchia
PROCEDURE OPERATIVE PER COMUNICARE
INTRODUZIONE
ODONTOCONSUL
INDISCUTIBILEQuanto io vi dir
serve per D - I - ASO
INDISCUTIBILE utile per TUTTI
sia per il Lib. Profess. che per sedi multiple
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
PROGRAMMA GENERALE
2012.11.30 ven
Carlo Guastamacchia
PROCEDURE OPERATIVE PER COMUNICARE
INTRODUZIONE
ODONTOCONSUL
INDISCUTIBILEQuanto io vi dir
serve per D - I - ASO
INDISCUTIBILE utile per TUTTI
sia per il Lib. Profess. che per sedi multiple
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
INFORMAZIONE Questa relazione
una sintesi
dei miei corsi
INFORMAZIONE corsi di
Ergonomia e Comunicazione
TAMA
Corso di Laurea in
Igiene Dentale
Corso Integrato di
Patologia Speciale Odontostomatologica
ed Ergonomia Clinica
Coordinatore Prof. Enrico Gherlone Docente Prof. Carlo Guastamacchia Anno accademico 2011-2012
www.tamagora.com
CLIDS.RAFFAELE 2011-2012
Anno accademico 2011-2012
Corso Integrato di Ergonomia ClinicaProf. Carlo Guastamacchia
UNIVERSIT DEGLI STUDI DI GENOVA
CORSO DI LAUREA CLID: presid. Prof. Giorgio Blasi
CORSO DI LAUREA CLOPD: vice presid: Prof. Giorgio Blasi
www.tamagora.com
UNIVERSIT DEGLI STUDI DI GENOVACORSO DI LAUREA CLOPD 2011-2012
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
PERCHE
ERGONOMIA E
COMUNICAZIONE ?
Hal Hendrick (Presidente IEA 1980)
levoluzione del 2000 sar la MACROERGONOMIA
cio lergonomiadella
comunicazione
Dichiarazione ufficiale
1980Il Board della IEA dichiara che
la COMUNICAZIONE disciplina ergonomica
Dalla Ergonomia classica
LErgonomia odontoiatrica
ha tre principi fondamentali
I TRE PRINCIPI FONDAMENTALI
1. Movimenti elementari
2. Economia dei movimenti
3. (concetto di)Procedura operativa
PROCEDURA OPERATIVA
Cosa significa ?
Significacome si fa cosa
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
E ci insegnaluso dello schema1. preparazione
2.esecuzione3.riordino
ODONTOCONSUL
Parliamo quindi diPROCEDURE OPERATIVE,
con conseguenti know-how,
come si fa per
SPECIALIT,quali endo, orto, conservativa,
chirurgia,protesi,implantologia ...
ODONTOCONSUL
Ma
ATTENZIONE !
anche la COMUNICAZIONE
una
SPECIALITA(che dovrebbero applicare TUTTI !)
PERTANTO: FONDAMENTALE
Con lErgonomiaClassica
abbiamo insegnatole procedure operative
per usareSTRUMENTI e MATERIALI
Con il principio della procedura operativa abbiamo insegnato:
1. Il passaferri 2. Il principio dei vassoi 3. Come si lavora seduti 4. Come aspirare con lAVA 5. Come si fa una otturazione 6. ..
Per esempio Per esempio
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
e ancora Con il principio della procedura operativa abbiamo insegnato:
1. Come si decontamina 2. Come si calzano i guanti 3..
Per esempio Per esempio
In sostanza Con il principio della procedura operativa abbiamo insegnato:
1. Come si attua QUALUNQUE
2. procedura CLINICA
Per esempioMaora
ATTENZIONE !
ANCHELA COMUNICAZIONE
E DA CONSIDERARSI
UNO
STRUMENTO CLINICO
UNO STRUMENTOcome una
siringa
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
Lasiringa (strumento)funziona in quanto
caricatacon carpule e anestetico
ANALOGAMENTELA
COMUNICAZIONEE UNO
STRUMENTO
che va caricatocon il
TEMPOODONTOCONSUL
STRUMENTO di fondamentale
valore
CLINICO
ODONTOCONSUL
Strumento
DEONTOLOGICO
CLINICO,
non (solo) manageriale ODONTOCONSUL
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
Alcune profonde verit
LA COMUNICAZIONE E TERAPIA(OMCeO Milano 1995)
TAMA
Corso di Carlo Guastamacchia (Tama)
LA COMUNICAZIONE TERAPIA
Ecos la
TERAPIA ?TAMA
SORPRESA !!!(terapuo)= servo(vb) (terapia)= servizio (terpion)= servo(sos)
ODONTOCONSUL
Testo indispensabileper comprendere la
percezione dellempatia(Pagine 33-36) ODONTOCONSUL
ED ALLORA,VENIAMO
AL PROBLEMADI OGGI
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
Ognuno pensa che la propria
modalit di comunicazione sia ISTINTIVAMENTE
validaODONTOCONSUL
Purtroppo
vero
solo in
PICCOLISSIMA
parte
Esiste, inoltre,un particolare problema operativo...
Comunicazione collettiva oppure
impollinazione personale (person to person) ?
Chi crede nel messaggio collettivo
vorrebbe comunicare con tutto il mondo
(paradosso !!!)
Io,invece, credo solonella
impollinazione personale(ad personam) ODONTOCONSUL
perch serve a
MOTIVARE,
creando,
con l EMPATIA,
la collaborazione attiva.
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
la collaborazione
attiva
fino alla
ALLEANZA
Analisi del rapportotra
manualite comunicazionenel nostro lavoro
TAMAGORA
Rapporto tra manualit e comunicazione
in fase chirurgica
TAMAGORA
Rapporto tra manualit e comunicazione
in fase di dialogo
TAMAGORA
Rapporto standard tra manualit e comunicazione
in odontoiatria
ODONTOCONSUL
Ora studiamo
TREmodalit di comunicazione,
analizzandone
le relative tre fondamentali
PROCEDURE OPERATIVE
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
MIA
CLASSIFICAZIONE
DELLE
COMUNICAZIONITAMA
1.Sensoriali2.Comportamentali
3.Digitali (high-tech)
Le comunicazioni appartengono
a tre categorie :
TAMA
1.Sensoriali2.Comportamentali
3.Digitali (high-tech)
Le comunicazioni appartengono
a tre categorie :
TAMA
1. Olfattive2. Gustative 3. Tattili 4. Visive 5. Auditive
TAMA
1.Sensoriali2.Comportamentali
3.Digitali (high-tech)
Le comunicazioni appartengono
a tre categorie :
TAMA
Rappresentateda (almeno)
24 comportamenti
COMPORTAMENTALI
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
TAMA
1.Sensoriali2.Comportamentali
3.Digitali (high-tech)
Le comunicazioni appartengono
a tre categorie :
TAMA
Sono gestitemediante
strumenti digitali
DIGITALI
ODONTOCONSUL
PER OGGI HO SCELTO
TRE ESEMPI DI
PROCEDURE OPERATIVE
COMUNICAZIONALI
RIGUARDANTI
ODONTOCONSUL
1. Anamnesi contestuale;
2. Videocamera x simmetria
informazionale;
3. Procedure operative x alcuni
comportamenti.
ODONTOCONSUL
1. Anamnesi contestuale;
2. Videocamera x simmetria
informazionale;
3. Procedure operative x
alcuni comportamenti.ODONTOCONSUL
Questo
un
ICEBERG:
1/9 emerso
8/9 sommersi
1/9
8/9
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
Denti
e bocca del paziente
come
estrema
punta
dellICEBERG
(1/9 del problema)
D
ODONTOCONSUL
Il CONTESTO del paziente:
8/9dellICEBERG
e cuore
del problema
CONTESTO
D
StoriapersonaleEconomia
Famiglia Cultura Salute
In cosa consiste il contesto ? Consiste in una serie di VASI COMUNICANTI
EtODONTOCONSUL
Ed ora vediamo
le rispettive
Procedure Operative (PO)
da attuare mediante lo schema
Preparazione - Esecuzione - Riordino (PER)
ODONTOCONSUL
PER DARE PIU IDENTIFICAZIONE IMMEDIATA
PREPARAZIONE
ESECUZIONE
RIORDINOODONTOCONSUL
ANAMNESI CONTESTUALE
Preparazione:
1. carta oppure online
2. dettagliare ordinatamente
3. con date precise
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSULTAMA
prof. dott. carlo guastamacchialib. doc. cl in. odontoiatricavia unione 2 - 20122 - milanotel. [0039] (02) 86461219fax [0039] (02) 72003058
segretaria ass. terapiaass. terapiaass. prevenzione
: daniela casuccio: cristina gerosa: lia raffaelli: bruna triches
PROFILO PSICO-COMPORTAMENTALEPROFILO PSICO-COMPORTAMENTALE
NOME ENOME ECOGNOME..COGNOME..PROFESSIONEPROFESSIONECONIUGE ATTIVITCONIUGE ATTIVITFIGLI - NOME EtFIGLI - NOME EtNIPOTI - NOME EtNIPOTI - NOME EtPARENTIPARENTILEGAMI CON ALTRI PAZIENTILEGAMI CON ALTRI PAZIENTIPETS.PETS.HOBBIESHOBBIESVIAGGI.VIAGGI.AMICI.AMICI.RESIDENZE SECONDARIERESIDENZE SECONDARIECONOSCIUTO A CONOSCIUTO A PP 11 22 33 44CC 11 22 33 44SS 11 22 33 44
ALTRE NOTIZIE.ALTRE NOTIZIE.
Profilo del paziente: quando si apre la cartella
si apre la relativa finestra dove si leggono le note relative
ODONTOCONSUL
ANAMNESI CONTESTUALE
Esecuzione:1. consultarle SEMPRE
2. per iniziare la cordializzazione3.Receptionist inizia con tempo, traffico,
aiuto dapproccio
4.ASO complimenti fisici e vestiario5.D-Ig particolari personali (attenti tutti alle
date)
ODONTOCONSUL
ANAMNESI CONTESTUALE
Riordino:1. compito di TUTTI, sempre, specie in
occasione di successivi contatti
2. modificare SUBITO i dati, aggiornandoli e
datandoli;
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
1. Anamnesi contestuale;
2. Videocamera x simmetria
informazionale;
3. Procedure operative x alcuni
comportamenti.ODONTOCONSUL
VIDEOCAMERA (x simmetria informazionale)
Preparazione:1. strumento standard indispensabile,
2. da usare sempre,
3. accanto ad ogni poltrona (descrivere posizione dello
schermo e strumentazione ausiliaria)
TAMA
Igienista al SERVICOSERvomobile di VIdeo COmunicazione
SERVICO
ODONTOCONSUL
VIDEOCAMERA
Esecuzione 1:1. a diventare disinvolti, guardando solo in bocca, ci
vogliono circa 20 ore
2. ASO sempre pronta a passare il terminale imbustato
x igiene
3. e pennarelli evidenziatori
Trucco x impararea guardare SOLO lo schermo
ODONTOCONSUL
LASO prepara il terminalee lo imbusta
Procedura operativaper luso della videocamera
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
TAMA
e prepara i pennarelli per evidenziare
Procedura operativaper luso della videocamera
ODONTOCONSUL
VIDEOCAMERA
Esecuzione 2:1.usare anche cartoni anim. (Eugenio ?)
2.D-Ig preparati a didascalie verbali
3.Sempre presentazione personalizzata
Cartone animato EUGENIOODONTOCONSUL
VIDEOCAMERA
Esecuzione 2:1.usare anche cartoni anim. (Eugenio ?)
2.D-Ig preparati a didascalie verbali
3.Sempre presentazione PERSONALIZZATA
(non standard impersonale !)
!! ! ! ! ! ! ! ! !
ODONTOCONSUL ODONTOCONSUL
VIDEOCAMERA
Riordino1. ASO pronta ad includere le immagini nella cartella
clinica
2. a darle stampate
3. oppure ad inviarle online
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
lASO archivia direttamentedallo schermo di comunicazione
a quello clinico
Cartella clinica
TAMA
oppure pronta a stamparla
TAMA o ad inviarla on-line
online
ODONTOCONSUL
1. Anamnesi contestuale;
2. Videocamera x simmetria
informazionale;
3. Procedure operative x alcuni
comportamenti.
ODONTOCONSUL
COMPORTAMENTI
Nella miaclassificazione
sono 24ODONTOCONSUL
COMPORTAMENTI
ma oggistudieremo
solo i 3introduttivi
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
TAMA
Vendere RDA
R eperibilitD isponibilitA ffabilit
RDA
RDA= Recommended Daily AllowancesRDA=Altro acronimo mnemonico
ODONTOCONSUL
REPERIBILITPreparazione:
strutturazione TELEFONICA efficiente :
1. telefono standard multiplo,
2. fax dedicato,
3. segreteria integrata
4. cellulare personalizzato
(dedica scritta a mano, person to person) ODONTOCONSUL
TF 1
TF2
FAX
VIVA VOCE
Linee telefoniche efax
ODONTOCONSUL
STANDARD
PERSONALIZZATO
Scrivere i RISERVATI a manopersonalmente davanti al paziente
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
1.Informativa-ripetitiva2.Registrabile dal paziente
Segr.Telef.
ODONTOCONSUL
REPERIBILITEsecuzione:
1. Telefono:
risposta pronta personalizzata;
check interlocutorio continuo
2. Cellulare:
sempre aperto
sempre carico
con segreteria telefonica efficace
ODONTOCONSUL
REPERIBILITA
Riordino:continuo aggiornamento dati
dei pazienti
nostriODONTOCONSUL
DISPONIBILIT:
Preparazione:
1. chi stiamo contattando?
2. approccio telefonico corretto
personalizzazione CON CORDIALIZZAZIONE
ODONTOCONSUL
DISPONIBILIT:
Esecuzione
Anticipazione:
(Principio delle persone che non devono chiedere MAI)
ATTENZIONE!IN ARRIVO
DIAPOSITIVAPROVOCATORIA !
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
Ricordare uomini (e donne) cheNON DEVONO CHIEDERE MAI ! ODONTOCONSUL
DISPONIBILIT:
Riordino:1. Tenere in gran conto le
caratteristiche e le esigenze personali
2. Chiamare NOI i pazienti
ODONTOCONSUL
AFFABILIT:
Preparazione:1.Documentarsi in modo approfondito
su chi stiamo per contattare (anticipo nellarrivare !)
2.Prepararsi al tipo di colloquio da affrontare (anche recitandolo)
3.Contatto personale di D/IG nel ricevimento e nella dimissione
DUE ESEMPI
OPERATIVIdi preparazione
di affabilitPresentazionedel piu famoso
Grande Magazzino inglese
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
Il creatore di un impero
H.GORDON SELFRIDGE
MA ANCHE IN
ITALIA
TAMAGORA
PiazzaFontana
oggi
TAMAGORA
TELERIE GHIDOLI1879-2000(GianPiero)
Selfridgee Ghidoli
per decennihanno accolto
PERSONALMENTEi loro clienti
TAMAGORA
Locchio del padrone
ingrassa il cavalloLocchio del dentista
ingrassa lo studio
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
ODONTOCONSUL
ALLARRIVO
Preparareaffabilit
comededicapersonale
ODONTOCONSUL
ALLADIMISSIONE
(ri)preparareaffabilit
comededicapersonale
ODONTOCONSUL
AFFABILIT:Esecuzione:
1. ascolto ascolto ascolto1. linguaggio del corpo,2. posizione,3. interlocuzione
2. spiegazioni instancabili3. aneddotica ampia e gerarchica
1. (modelli importanti)
TAMA
Parlo con lo studio Rossi?
Si
A domanda chiusa risposta chiusa Risultato: nessuna affabilit
TAMA
Parlo conlo
studio Rossi?
A domanda chiusa risposta apertaRisultato: piena affabilit
S !
Dica
pure!
Siamo
a
sua
disposizione!
ODONTOCONSUL
AFFABILIT:
Riordino:
Tenere molto conto di quanto discusso e
scriverlo SUBITO nel DIARIO
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
TAMA
CONCLUSIONI
PRIMA CONCLUSIONE
La comunicazione
un obbligo
clinico
SECONDA CONCLUSIONE
Sincerit Umanit Istinto Spontaneit Naturalezza Indole Carattere
Sonosoloutilipreparazioni per
TERZA CONCLUSIONE
per eseguirecomportamenti professionali costituiti da
* esclusivit ** voltafacciosit
*** ripetitivit
QUARTA CONCLUSIONEPROCEDURE OPERATIVE
Strutturate nelle fasi di
1.PREPARAZIONE
2.ESECUZIONE
3.RIORDINO
Essere pronti al
CAMBIAMENTO CONTINUO
cio
ABILITA NELLA FLESSIBILITA
QUINTA CONCLUSIONE
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ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
A parte la bellezza della ninfa ECO (foto nella pagina precedente) le due immagini geometriche mostrano le valenze (simboli) tecnologiche usate per caratterizzare modalit di eco nel mondo dei suoni guidati, dalle camere anecoiche ai ri-sultati pi o meno positivi di una sede musicale.
ABILITA NELLA FLESSIBILITA
Per strumenti
Per materiali
Per COMUNICARE
QUINTA CONCLUSIONEABILITA NELLA FLESSIBILITA
QUINTA CONCLUSIONE
ODONTOCONSUL
GRAZIE E A
PRESTO !
ABILITA NELLA FLESSIBILITA
Per strumenti
Per materiali
Per COMUNICARE
QUINTA CONCLUSIONEABILITA NELLA FLESSIBILITA
QUINTA CONCLUSIONE
ODONTOCONSUL
GRAZIE E A
PRESTO !
Ergonomia e Comunicazione in OdontoiatriaECO
Carlo G
uastam
acchia
Tam
NUMERO ZERO DICEMBRE 2012
EDIZIONI TAMAGOR
-
ECO
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Ergonomia e Comunicazione in Odontoiatria
COME DIALOGHEREMO?
Dialogo tra ECOe i suoi lettori
Come gi accennato a pagina 19 dovete mandarmi lo scritto in due colonne Word.Pagina Word riempita in due colonne; font libera ma sempre di dimensione 12; 1500 battute per pagina, spazi inclusi; foto
Gi detto e qui ripeto: io considero il Lettore che vuole darmi contributi come un grafico-collaboratore alla impaginazione: di questo gli sar sempre profondamente grato.
Cari colleghi e cari amici,Questo spazio sar riservato ai nostri
dialoghi. Quando dirigevo Dental Cad-mos e Prevenzione&Assistenza Dentale, pagine molto apprezzate erano quelle de-nominate Lettere al Direttore (LAD). In quelle pagine pubblicavo tutte le lettere possibili, compatibilmente con i problemi di spazio, denominati problemi di foliazio-ne, cio di ampiezza della rivista in toto.
Oggi, su ECO, questi problemi non esi-stono pi, perci io mi impegno a pubblicare Tutte le lettere che mi arriveranno. Quanto alle mie risposte, mi permetter di riservar-mene alcune, dato che non credo che potr farcela a rispondere a tutte.
Mi sembra per molto vantaggioso quan-to offro al Lettore, dato che, se non rispon-der io, ci potr essere qualche collega/ami-co che si premurer di interloquire... ed io pubblicher questo ulteriore intervento.
In pratica si tratter di un dialogo aperto a tutti, senza alcuna limitazone di spazio e con la possibilit (assurda con il cartaceo) di non essere schiavi del fattore tempo: in altre parole, cercheremo di mantenere il dia-logo il pi serrato possibile.
Image by o5com