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Sabato, in un CabaSSi Sold-out, Si diSputerà la madre di tutte le Sfide gioCate Sotto il noStro Cielo: Carpi vS modena! i bianCoroSSi Sono in teSta al Campionato Con un ConSiStente diStaCCo Sulle inSeguitriCi.

MODA

eventi

tra le righe: Carpi, città di ripescaggi di Sara gelli

natale a Carpia passo di danza

diStretto di Carpiquale futuro per il tessile?

venerdì 12 dicembre 2014anno XV - n. 45

febbre da derby!

il gruppo Che Cammina ogni merColedì invita i Carpigiani a parteCipare

paolo mazzaCani: “il Segreto è Credere in Se SteSSi”.

maurizio dente raCConta la Storia della muSiCa di Carpi

il ritorno dei Cervelli

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gregorio paltrinieri ai mondiali in qatar: anCora oro!

venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 452

Carpi, città di ripescaggi

E’ diventato un caso quello di Enrico Campe-

delli, ex sindaco di Carpi, candidato alle elezioni regio-nali e grande esclu-so. Sulla carta aveva ottime possibilità di essere eletto ma, alla fine, non ha ottenuto le prefe-renze necessarie ed è finito quinto. Primo dei non elet-ti. La prospettiva di rientrare nella lista dei dipendenti del Partito Democratico modenese deve aver preoccupato non solo il diretto inte-ressato ma anche il partito che, nel caso, si dovrebbe far carico del suo stipendio insieme a quello di altre quaranta persone tra cui figura il nome di un altro ex sindaco carpigiano, Demos Malavasi, ex presidente del consiglio provinciale.Da qui le pressioni dei compagni sul presidente regionale Bonaccini per pro-muovere Palma Costi in giunta, liberando così un posto in Consiglio regionale per Campedelli. La Costi, che è stata presidente dell’Assemblea regionale, non può essere riconfermata in quel ruolo per i delicati equilibri regionali che de-vono essere rispettati tra Emilia e Romagna, ma potrebbe ricoprire un ruolo da assessore nella prossima giunta Bonaccini.Il ripescaggio di Campedelli ha un precedente che risale al 2012 quando, esclusa dalle primarie, la carpigiana Manuela Ghizzoni fu ripescata e finì in lista col Pd in posizioni di eleggibilità incerta. Già si ipotizzava che, in virtù del suo curricu-lum e della sua competenza, se fosse rimasta fuori, il partito avrebbe comunque potuto decidere di darle un ruolo di governo, magari come sottosegretario. Oggi siede alla Camera. Di fronte alla possibilità di essere esclusa con grande dignità aveva commen-tato: “tornerò a svolgere il lavoro di ricercatrice universitaria con passione ed entusiasmo “. Insomma, i candidati carpigiani bocciati alle urne hanno comun-que una speranza.

Sara Gelli

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni PrandiCAPOREDATTORESara GelliREDAZIONEJessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’Multiradio - 059.698555 STAMPACentro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONEVia Nuova Ponente, 28 CARPITel. 059 642877 - Fax 059 [email protected]

ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 10 dicembre 2014

Tra le righe...

La IenaIl graffio

FoTo della seTTimana...

In groppa a cavalli o somarelli poco importa… visti i tempi, già è molto che arrivi Santa Lucia!

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3venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

Di strada in acqua ne ha fatta davvero tanta. Diciotto km

al giorno per arrivare sul tetto del mondo: ha la faccia sorridente di Gregorio Pal-trinieri l’oro dell’Italia ai mondiali di nuoto in vasca corta: e Carpi, la cittadina emiliana in testa al campio-nato di calcio di serie B, ha un altro buon motivo per fare festa. Ampio spazio è dedicato alla super fuga del Carpi e al derby contro il Modena nelle pagine dello sport curate da Enrico Gualtieri.Il nostro cittadino illustre, vent’anni e già parecchie medaglie al collo, a Doha, capitale del Qatar, nella giornata conclusiva della rassegna in vasca da 25 me-tri, ha conquistato con una prestazione super il titolo dei 1.500 stile libero.Sessanta vasche, roba da maratoneti dell’acqua, dove però lo stile conta più di tutto. E l’azzurro ne ha mostrato tanto, non dan-do mai la possibilità agli avversari di rientrare: e così

carpi, in testa al campionato di serie b con un consistente distacco sulle inseguitrici, ha un altro buon motiVo di fare festa: il record di gregorio paltrinieri!

un pieno di emozioni

anche campioni come il tunisino Mellouli e il cana-dese Ryan Cochrane sono stati costretti a cedere dopo un inutile inseguimento, accontentandosi rispettiva-mente di argento e bronzo.

Cade il record europeo in 14’16”10, tre centesimi in meno del precedente che il russo Yuri Prilukov aveva stabilito ai campionati euro-pei di Helsinki 2006. Can-cellato il primato italiano

gommato di 14’24”21 con cui Federico Colbertaldo divenne il 13 dicembre 2008 campione d’Europa a Rijeka. Paltrinieri firma la seconda prestazione all time e si pone immediatamente

dietro il record mondiale di 14’10”10 nuotato dall’au-straliano Grant Hackett il 7 agosto 2001 a Perth. E’ il terzo italiano della storia a vincere il titolo iridato in vasca corta dopo Fabio

Scozzoli nei 100 rana e Ilaria Bianchi nei 100 farfalla e lancia la sfida al cinese Sun Yang, campione mondiale del 2011 e 2013 ed olimpico coinvolto in un caso di doping.Dopo l’argento iridato del 2012 dietro il danese Mads Glaesner - anch’egli “in-ciampato” in un controllo antidoping - e in vasca lunga il quinto posto olimpico a Londra 2012, il bronzo mondiale a Barcellona 2013 e i titoli europei a Debre-cen 2012 e Berlino 2014, Paltrinieri ora guarda agli appuntamenti che contano da vero big.La festa per il campione della fatica in vasca non concede il bis però con la re-gina della piscina: Federica Pellegrini delude infatti nei 200 stile e non riesce a vincere l’unico oroche le manca in carriera. L’olimpionica chiude solo 5/a in 1’54”01 e perde pure il suo record di 1’51”17 del 2009. L’Italia fa festa comunque, stavolta con Paltrinieri.

Stadio Cabassi in occasione del derby col Modena dello scorso anno

Greg Paltrinieri

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L’Osservatorio del settore tessile abbi-gliamento nel di-

stretto di Carpi, promosso dal Comune e realizzato dall’Istituto di ricerca R&I s.r.l si conferma uno strumento efficace e puntuale per l’analisi dei cambiamenti del distretto. Le indagini registrano le trasformazioni avvenute, lo sviluppo di nuove capacità di adattamento, il cam-biamento nelle modalità produttive e, per le imprese di nuova generazione, le capacità creative e innova-tive nel realizzare i prodotti e nell’affrontare i mercati di sbocco.In occasione della presen-tazione dei risultati dell’un-dicesimo osservatorio, il vicesindaco Simone Mo-relli ha sottolineato come “il tessile-ab-bigliamento sia un settore fondamentale per l’eco-nomia del distretto di Carpi, poiché ne costituisce la specia-lizzazione prevalente, con oltre la metà degli addetti al mani-fatturiero”. Il distretto ha dimostrato nel tempo una

I rischi di un ulteriore ridimensio-

namento del siste-ma produttivo locale rimangono, tuttavia, elevati e il distretto di Carpi si trova di fronte a una sfida molto difficile.

Daniela Bigarelli e Simone Morelli

presentato l’undicesimo osserVatorio del settore tessile abbigliamento nel distretto di carpi, promosso dal comune e realizzato dall’istituto di ricerca r&i s.r.l

quale futuro per il tessile?capacità di rinnovamento, determinata dal riposizio-namento di una parte delle imprese su fasce di mercato a maggiore valore aggiun-to, attraverso consistenti investimenti nella ricerca sul prodotto, nel marchio e nelle reti distributive. Con-temporaneamente, un’altra parte del sistema produttivo ha risentito fortemente della crisi dei consumi interni e delle difficoltà di ampliamento dei mercati esteri di sbocco, subendo un processo di ridimensio-namento e caduta dei livelli occupazionali. E’ dunque necessaria un’ulteriore

accelerazione dei processi di riposizio-namento e di innovazione e un potenzia-mento delle politiche a so-stegno del di-stretto. Dopo il recupero

avvenuto nel 2010 e 2011, il fatturato delle imprese finali del distretto diminui-sce, raggiungendo nel 2013

uno dei livelli più bassi dall’inizio della crisi, solo di poco superiore a quello del 2009. Le previsioni 2014 indicano, invece, un recupero, con una crescita del +3,1%, che riporta il valore (1.446 milioni di euro a prezzi correnti) vici-no ai livelli 2010, sebbene inferiore al picco massimo raggiunto nel 2008. La

dinamica del fatturato del distretto è determinata da tendenze molto differen-ziate. Soltanto un nucleo molto ristretto di imprese finali riesce ad aumentare il proprio fatturato nel pe-riodo 2010-2013 (il 18,6% del totale), e, in termini di valore, sono soltanto alcune imprese di maggiori dimensioni con marchi ad

elevata visibilità a crescere significativamente, tanto da bilanciare la consistente diminuzione del fatturato avvenuta nelle altre impre-se finali. Durante la crisi si sono infatti aggravate alcune tendenze presenti da lungo tempo nel distretto, legate alla forte selezione delle imprese e alla caduta dei

livelli occupazionali. “Le imprese più colpite - Da-niela Bigarelli di R&I s.r.l - sono quelle finali di piccole dimensioni che ope-rano prevalentemente sul mercato interno e le impre-se di subfornitura a queste legate. Il ridimensionamen-to della base produttiva ha raggiunto una soglia pre-occupante che può deter-minare un impoverimento delle competenze tecniche essenziali per lo sviluppo della capacità creativa e di innovazione dei prodotti; e il permanere di livelli di produzione così bassi può pregiudicare la sopravvi-venza di numerose imprese di subfornitura del distret-to”. In questo contesto vi sono, tuttavia, tendenze po-sitive che riguardano sia le imprese finali sia le imprese di subfornitura: “i progetti di crescita internazionale delle imprese con marchi e griffe del distretto a elevata visibilità, basati sull’e-spansione di reti di negozi monomarca, - prosegue Bigarelli - porteranno a un incremento della propen-

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conclude Daniela Bigarelli.I rischi di un ulteriore ridi-mensionamento del sistema produttivo locale riman-gono, tuttavia, elevati e il distretto di Carpi si trova di fronte a una sfida molto difficile, determinata da un paradosso. Le imprese finali di maggiori dimen-sioni che hanno le migliori prospettive di crescita sui mercati internazionali hanno un impatto limita-to sul sistema produttivo locale, affidando la pro-duzione prevalentemente a fornitori esteri, mentre le imprese più piccole che realizzano un vero made in Italy, affidando alla subfor-nitura locale la produzione dei propri prodotti, hanno dimensioni d’impresa e una fragilità commerciale che ne limita la crescita sui mercati internazionali. Come valorizzare i prodotti made in Italy e le compe-tenze tecnico-creative pre-senti nel sistema produttivo locale e come aumentare la propensione esportatrice delle piccole imprese, ri-mangono i principali nervi scoperti del distretto, se si ha a cuore il mantenimento della manifattura e della maggior parte dell’occupa-zione locale.

J.B.

assumono rilevanza anche le azioni di sistema in grado di sostenere la promozione delle imprese sui mercati esteri e la tutela del made in Italy. Le piccole impre-se del distretto chiedono, infatti, un sostegno nella ricerca di nuovi merca-

ti esteri di sbocco, nella promozione della filiera che produce prodotti italiani di qualità e nella formazione di competenze che alimen-tino la capacità creativa e di innovazione del prodotto e rafforzino le competenze, ritenute deboli, nell’ambito commerciale/marketing”,

Franco Mosconi

Come valoriz-zare i prodotti made in Italy

e le competenze tecnico-creative presenti nel sistema produttivo locale e come aumentare la propensione espor-tatrice delle piccole imprese, rimangono i principali nervi scoperti del distret-to, se si ha a cuore il mantenimento della manifattura e della maggior parte dell’occupazione locale.

sione esportatrice, mentre la crescita dimensionale di alcune di esse contribuirà, nel lungo periodo, alla formazione di competenze manageriali e gestionali nuove per il distretto. An-che fra le imprese finali di piccole dimensioni vi sono esperienze interessanti di imprese che, puntando sulla qualità del prodotto e una produzione 100% made in Italy, sono riuscite a cre-scere sui mercati esteri, pur non esprimendo appieno le proprie potenzialità in relazione alle difficoltà di promozione sui mercati in-ternazionali. Fra le imprese di subfornitura, alcune sono riuscite ad ampliare il mercato di sbocco, lavoran-do per committenti esterni al distretto, sia italiani che esteri, offrendo la fornitura di un servizio completo e puntando su prodotti di qualità elevata 100% made in Italy”. Ma come far fron-te alle sfide che un mercato globalizzato impone con sempre più urgenza, soprat-tutto per le piccole e picco-lissime imprese del nostro tessuto imprenditoriale?“Le forme di aggregazione possono rappresentare uno strumento utile per supe-rare i limiti della piccola dimensione aziendale, ma

l’economista franco mosconi insiste sulla necessità di preservare la filiera

“Occorre fare welfare aziendale”

A Franco Mosconi, professore di Econo-mia industriale dell’U-

niversità di Parma chiediamo:Come è mutato nel tempo il distretto di Carpi? “Ciò che Daniela Bigarelli di R&I nel suo ottimo lavoro, chiama la “polarizzazione delle dimensioni d’impresa”, dice molto dei mutamenti del distretto. Quando le prime 15 imprese finali di maggiori dimensioni danno conto di quasi i due-terzi del fattu-rato distrettuale, significa che qualcosa di profondo e importante è avvenuto. Sono imprese, a tutti ben note, dalle spalle più robuste, ca-ratteristica che consente loro di investire incessantemente nei brand, nella progettazione delle collezioni, nelle reti di negozi monomarca in Italia e in giro per il mondo. Attività costose che hanno bisogno di capitale umano qualificato”.Quali le maggiori criticità?“Le criticità non mancano. Non dimentichiamo che si tratta di un distretto che vale intorno a 1,5 miliardi di euro di fatturato aggregato ed è oggi composto – come rileva l’Osservatorio di R&I - da 261 imprese finali e da 618 imprese di subfornitura (erano 1.700 nel 2000). Ora, chi ha piccole dimensioni d’impresa e non lavora per il mercato finale con un marchio proprio, può avere delle difficoltà. E negli ultimi anni sono state difficoltà effettive: ha operato

una sorta di “selezione dar-winiana”. Questo è un punto assai sensibile, perché la forza dei distretti è da sempre (anche) nella pluralità dei suoi protagonisti.”.Quali le sfide da vincere in futuro per evitare una ulte-riore contrazione dell’oc-cupazione e un ridimensio-namento nel numero delle imprese?“Sono sfide impegnative, per le quali nessuno ha la bac-chetta magica. Le esperienze distrettuali italiane di maggior successo di questi ultimi anni (non pensiamo solo alla moda ma, ad esempio, alla mec-canica) insegnano almeno tre semplici cose. Primo, le imprese medio-grandi si prendono cura della “filiera”

dei subfornitori sul territorio, poiché sanno che - quando il mercato si riprenderà - senza coloro che fanno “su misura” ciò di cui hanno bisogno, non possono andare da nessuna parte. Secondo, sono venute diffondendosi - grazie alla col-laborazione di imprenditori, sindacati e associazioni - nu-merose esperienze di “welfare aziendale” capaci di aiutare il lavoratore e la sua famiglia. Terzo, un ruolo cruciale è quello giocato dall’Istruzione Tecnica Superiore, da poten-ziare avvicinandosi sempre più al modello tedesco. A mio giudizio, Il tempo è propizio per parlare, con maggiore convinzione, di queste cose anche a Carpi”.

Jessica Bianchi

venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 456

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7venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

“Conoscere bene una lin-gua straniera

e sapere intavolare un dialogo non solo d’affari è fondamen-tale per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, soprattutto per quelle imprese, e sono tante, che hanno fatto della internazionaliz-zazione, la nuova frontiera del loro sviluppo commer-ciale”.

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I ragazzi salgono incurio-siti sui mezzi di soccorso autostradale e assistono

allo spettacolo ispirato alla figura leggendaria del pilota automobilistico d’inizio Novecento Tazio Nuvolari. Agli studenti di terza media si rivolge il progetto L’ABC - l’Autostrada del Brennero in Città sulle tematiche della sicurezza stradale affinché imparino le norme che rego-

nella mattinata di gioVedì 4 dicembre, ha fatto tappa a carpi la campagna itinerante “l’abc - l’autostrada del brennero in città”. il progetto ha coinVolto gli studenti delle classi terze della scuola media g. fassi

a scuola di sicurezza stradale con l’a22lano la circolazione stradale e comprendano la grande responsabilità che un giorno avranno nel guidare un mez-zo, piccolo o grande che sia. Il progetto è stato promosso da Autostrada del Bren-nero in collaborazione con la Polizia di Stato e vi ha contribuito la Fondazione Aida, che ha realizzato lo spettacolo teatrale.Il progetto didattico rivolto

alle scuole secondarie di pri-mo grado coinvolge le prin-cipali province attraversate dall’A22 e, dopo Mantova, Carpi e Bomporto, risalirà la Brennero facendo tappa nei diversi comuni fino ad arrivare a Vipiteno. A Carpi, nella mattinata di giovedì 4 dicembre, sono stati coin-volti gli studenti delle classi terze della scuola media “G. Fassi”: hanno approfondito la conoscenza del codice della strada sul pullman az-zurro della Polizia stradale

allestito come un’aula scola-stica multimediale itinerante e hanno esplorato il furgone degli Ausiliari alla viabilità allestito con attrezzature di primo intervento. Punto di partenza per discutere di sicurezza stradale è lo spettacolo “Quando pas-sa Nuvolari” prodotto da Fondazione Aida: Nuvolari viene raccontato dal mec-canico che ne commenta le imprese e le vittorie, ottenu-te grazie a velocità e perico-losità. Ma questa ammira-

zione per il personaggio che sfida la sorte non distoglie dal messaggio principale: la sicurezza passa attraverso

la responsabilità di ognuno e la consapevolezza del pericolo.I ragazzi, dopo lo spettacolo, sono stati coinvolti in un la-boratorio attraverso il quale approfondire in maniera semplice e divertente i temi della sicurezza stradale. Oggi questi giovani possono solo richiamare i loro geni-tori a un maggior rispetto delle regole, a una maggior responsabilità e prudenza ma, in futuro, saranno con-ducenti che affronteranno correttamente l’autostrada, rispettosi della propria vita, delle persone a loro care e

di quelle che li circondano. Questo è il fine di Autostrada del Brennero.

S.G.

E’ stato presentato il progetto Speak English, organizza-

to per il secondo anno da Lapam Carpi e Age (As-sociazione Genitori), con il contributo economico della Fondazione Cassa Risparmio Carpi. Lapam e Age intendono offrire ai giovani del territorio un’occasione di formazio-ne qualificata, che affian-chi e integri le competenze di base fornite dai percorsi scolastici, implementando la comunicazione in lingua inglese per sostenere i pro-cessi di internazionaliz-zazione delle Pmi. I corsi, che avranno una durata di circa 30 ore (2 ore a setti-mana), saranno tenuti da docenti madrelingua della Benedict School di Carpi. Sono circa 200 gli alunni

e’ stato presentato il progetto speak english, organizzato per il secondo anno da lapam carpi e age (associazione genitori), con il contributo economico della fondazione cassa risparmio carpi

l’inglese parlato a scuolaiscritti e 4 le scuole supe-riori coinvolte (Centro Formazione Professio-nale Nazareno, Istituto Professionale Vallauri, Istituto Tecnico Indu-striale Da Vinci, Istituto Tecnico Commerciala Meucci) nel progetto, nato da un’idea di Lapam che ha subito riscontrato la con-vinta adesione dei dirigenti scolastici e del corpo do-cente delle scuole carpigia-ne. “Conoscere bene una lingua straniera e sapere intavolare un dialogo – ha sottolineato Enrico Ga-sparini - non solo d’affari,

è fondamen-tale per i giovani che si affacciano al mondo del lavoro, soprattutto per quelle imprese, e sono tante, che hanno fatto della internazio-nalizzazio-ne, la nuova frontiera del loro svilup-po commer-ciale. Un

ringraziamento particolare alla Fondazione CRC, che ha creduto nel no-stro progetto, finanziandolo per il secondo anno”. “La-pam Carpi, visto il con-senso unani-me ricevuto dal progetto, ha deciso di riproporlo – ha commentato Carlo Batti-ni, presidente

Lapam della Zona di Carpi - nella convinzione che è proprio con iniziative come queste che la scuo-la e il mondo del lavoro devono procedere a una sempre più fattiva integra-zione”. Molto soddisfatti si sono detti i dirigenti delle scuole coinvolte che hanno apprezzato particolar-mente la possibilità di avere corsi per-sonalizzati a seconda dell’indiriz-

zo dell’Istituto scolastico. “Avere la possibilità di fare conversazione in lin-gua è molto importante per i ragazzi – hanno sottoli-neato i docenti – perché il tempo nelle ore di lezione è limitato e spesso l’attivi-tà di speaking viene trascu-rata”. “L’inglese è ormai una lingua franca, parlata se non come prima, come seconda lingua in tutto il mondo – ha concluso Lella Rizzi, della Fondazione Crc – per questo l’ente ha deciso di rifinanziare

il progetto, ritenuto dav-vero valido per coprire un’esi-genza linguisti-ca e culturale che le imprese del territorio hanno”.

“E’ proprio con iniziative come que-

ste che la scuola e il mondo del lavoro devono procedere a una sempre più fat-tiva integrazione”.

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9venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

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vi auguraBuon Natale

e Buone Feste

Venerdì 12 dicembre l’Auditorium della Biblioteca Loria,

dalle 21, ospiterà un appun-tamento imperdibile per tut-ti gli appassionati di musica e storia locale. Nel corso di una serata, a ingresso libero, verrà presentato il libro di Maurizio Dente, On Fire: in quasi 500 pagi-ne fitte di storie e immagini racconta il beat e il rock a Carpi dagli Anni ’60 ai giorni nostri. Alla serata saranno presenti molti dei musicisti citati nel libro in una sorta di jam session mai vista in città. Di seguito un estratto dalla prefazione del libro scritta da Pierluigi Se-natore: “molte cose sono cambiate nel mondo della musica dagli Anni Sessanta a oggi. Questo libro è un tentativo di esplorazione di tutta la scena musicale nata o che orbitava attorno a Carpi in quegli anni fino ai giorni nostri. Il libro si propone di tracciare le linee di contorno e di sviluppo del “fare” musica a Carpi.Il testo che vi apprestate a leggere avrà sicuramente lacune e piccole imprecisio-ni, ma è nato dalla volontà di costruire una storia orga-nica del panorama musicale carpigiano. Raccontare di persone, gruppi e locali che sono stati punti di riferi-mento o di aggregazione per schiere di adolescenti e giovani appassionati di musica. Questo libro non ha la pretesa di essere esausti-vo, ma vuole stimolare un dibattito e una riflessione sulla nostra cultura musi-cale: sul beat, il rock e sul pop che negli anni hanno assunto un valore sociale anche extramusicale.Le fonti principali utilizzate dall’autore per questo vo-lume sono le testimonianze dirette dei protagonisti; una storia orale fatta di ricordi e passione. Questo di Mauri-zio Dente e dei tanti amici che vi hanno collaborato, è un libro importante che cerca di individuare cosa ha portato allo sviluppo e alla nascita di molti gruppi mu-sicali anche nella provincia più profonda, ai confini di quella Via Emilia che come diceva Francesco Guccini ci congiungeva con il west. Il libro vuole, oltre a pro-

Venerdì 12 dicembre l’auditorium della biblioteca loria, dalle 21, ospiterà un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di musica e storia locale

Carpi in musica dagli anni ’60 a oggi

porre storie e aneddoti di chi fu ed è prota-gonista di una lunga stagione musicale dagli anni Sessanta ai giorni nostri, analizzare la portata e gli effetti che ebbero fare e ascoltare musica a Carpi. Che cosa ha prodotto nella crescita culturale di alcune generazioni e anche della città. Nel ripercorrere la storia musicale delle nostre

terre non mancheranno le sorprese; vi stupirete della quantità di ragazzi (molti dei quali ora con capelli brizzolati e un filo di pancet-ta) che hanno

imbracciato uno strumento per raccontarsi oppure semplicemente per divertir-si. Una chitarra acustica al collo per essere il Battisti per una sera, oppure im-maginarsi di diventare una rock star.

A Carpi e dintorni hanno bazzicato nomi che poi sono diventati veri e propri punti di riferimento della musica d’autore italiana. Dai Nomadi (Beppe Car-letti è di Novi) a Luciano Ligabue di Correggio, ma di fatto, in passato, carpi-giano d’adozione. E poi an-cora i Modena City Ram-blers nel loro viaggio dalla nebbiosa pianura padana fino alle lande irlandesi e agli assolati suoni centro-americani oppure Paolo Belli che dopo aver smesso di “rubare biciclette” ha riscoperto la tradizione dello swing e del rhytm and blues all’italiana. Poi nomi persi nei libri della nostra piccola storia musicale come i Diavoli Neri e tanti altri sempre nei nostri cuori e nelle nostre orecchie.Carpi forse non passerà alla storia come uno dei cen-tri più vitali della musica italiana, ma ha contribuito a far diventare l’Emilia un punto di riferimento per molti. Nella nostra città è nato uno dei primi esempi di centro sociale autogesti-to, il Tuwat; sempre in città è nato uno dei primi locali in Italia dove si ascoltava e si facevano serate punk, il Mattatoio. A Carpi si sono conosciuti i membri del nucleo che poi avrebbe dato origine ai CCCP, una delle band più innovative e originali della new wave tricolore. Questo libro non è un’enciclopedia, ma può essere utile per chi vuole avvicinarsi a un aspetto importante della nostra cultura. La musica è sem-pre stata presente nella nostra storia dai Cori delle Mondine, alle ninna nanne cantate nelle stalle per far addormentare i bambini, ai cantastorie che giravano per le campagne. E poi il rock and roll, il beat, la can-zone d’autore. Non posso dire che la musica mi ha salvato la vita, ma è certo che mi ha aiutato molto in momenti difficili e com-plicati. Quando la puntina del giradischi rilancia, ad esempio, le prime note della propria canzone preferita ci si accorge di come sarebbe vuota la propria vita senza la musica e… perché no un buon libro”.

Amos Amaranti e Gian Paolo Lancellotti 1972

Jinn in caos

Le Mondine di NoviMaurizio Dente

venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 4510

rispondere all’esigenza di vivere consapevolmente la propria sessualità oltre

che tutelare la propria salute e che sia giusto nel contem-po svolgere un’attività di informazione e formazio-ne, rivolta alle giovani generazioni

ma non solo”. Al fianco di Coop, al lancio di Fal-loprotetto, la Lila, Lega Italiana per la lotta contro l’Aids ha presentato i ri-sultati dell’indagine Que-stionaids svolta insieme all’Univer-sità di Bo-logna su un campione di circa 12mila persone. L’indagine, attraverso un semplice que-stionario, ha voluto testare il grado di co-noscenza sui rischi legati alle malattie sessualmente trasmissibili, i comporta-

A tenere a battesimo in Italia il pri-mo profilattico a

marchio, è Coop, con Falloprotet-to. La scelta, solo appa-rentemente insolita, ruota intorno a tre parole chia-ve: informa-re, prevenire e normaliz-zare in un Paese che fatica ancora a parlare di educa-zione sessuale, sicurezza e preservativi. “E’ la prima volta che Coop entra nel settore dei dispositivi medici dopo essere entrata nel settore dei farmaci e degli inte-gratori alimentari, con l’obiettivo di offrire un prodotto sicuro, di alta qualità a prezzi decisa-mente inferiori rispetto al mercato. Crediamo – ha sottolineato Domenico Brisigotti, direttore del Prodotto a Marchio Coop - che dare la possibilità ai soci e consumatori di acquistare il profilattico a marchio sia un modo per

“La malattia è trasmessa sessualmen-

te nella maggior parte dei casi (81%) e, pur colpendo prevalentemente la classe d’età tra 30 e 49 anni, interessa anche gli Under 30”.

*L’Autorità Energia Elettrica Gas e Sistema Idrico (delibera n. 86/2013) regolamenta il deposito cauzionale come forma di garanzia dei pagamenti. Il pagamento in conto corrente bancario/postale costituisce forma di garanzia equivalente al deposito cauzionale.

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“il nostro Paese è all’ul-timo posto

in Europa nell’uso del profilattico e le donne sono partico-larmente esposte al rischio di infezione”.

“La malattia è trasmessa sessualmente

nella maggior parte dei casi (81%) e, pur colpendo prevalen-temente la classe d’età tra 30 e 49 anni, interessa anche gli Under 30”.

sugli scaffali di coop estense arriVa falloprotetto, il primo profilattico a marchio. al fianco della cooperatiVa anche la lega italiana per la lotta contro l’aids

Se la conosci, la eviti...le diagnosi di infezione da hiv sono in diminuzione in provincia di modena: i casi di aids notificati sono stati 12 nel 2013

Aids: mai abbassare la guardia

Dal Report annua-le 2013, realizzato dall’Osservatorio Pro-

vinciale su Hiv e Aids, gesti-to da Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, sono 42 i nuovi casi di infezione da Hiv notificati in Provincia di Modena nel 2013. Conside-rando l’intero periodo di atti-vità dell’Osservatorio, a partire dal 1985, il numero totale di notifiche è stato di 2.237, di cui 1.575 uomini. Statistica-mente, in provincia, i malati di Aids sono 36, di cui 12 notificati nel 2013 (1,4 casi per 100mila abitanti). L’Aids, come dimo-strano i Report degli ultimi anni, ha assunto anche nel nostro territorio le caratteristiche di una malattia a trasmissione sessuale (nell’81% dei casi), superando il concetto ormai obsoleto utilizzato in passato, delle “categorie di rischio”. Nel quadriennio 2010/2013, il 57% ha contratto l’infezione per tra-smissione eterosessuale, il 24% per trasmissione omosessuale e il 5% per scambio di sirin-ghe associato all’uso di droghe iniettive. Dal report si evince poi il progressivo aumento dell’età delle persone che contraggono il virus: la classe più interessata è quella fra i 30 e i 49 anni, seguita dagli Under 30.

menti più abituali e l’at-teggiamento che prevale nei confronti delle persone che convivono con l’Hiv. “Dalla ricerca – ha spie-gato Alessandra Cerioli, presidente di Lila Onlus - emerge che le conoscen-ze di base sull’Hiv/Aids sono buone, ma che sono ancora troppo basse quelle relative a specifici aspetti diventati fondamentali negli ultimi 10 anni con il progredire delle cono-scenze sul virus. Penso alla conoscenza della Tasp (Treatement as preven-tion) o al termine dei tre mesi, e non più sei, ne-cessari per considerare definitivo l’esito del test.

Resistono poi certi “falsi miti” come quelli sul contagio accidentale o sullo scambio di siringhe infette come modalità di trasmissione più diffusa

in Italia, quando invece lo è il rapporto sessuale non protetto.

Questo, in-sieme al fatto che il no-stro Paese è all’ultimo po-sto in Europa nell’uso del profilattico e che le donne sono partico-larmente esposte al rischio

di infezione, la dice lunga su quanto an-cora occorra mantenere alta l’at-tenzione su informazione e prevenzio-ne”.

J.B.

11venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

Torna anche quest’anno, da sabato 13 a domenica 21 dicembre, il Natale

della Solidarietà, promosso da Fondazione CR Carpi e Fondazione Casa del Volon-tariato a sostegno del Terzo Settore del territorio. Appun-tamento che costellerà i due fine settimana prima di Natale sarà quello con le Bancarelle della Solidarietà: i sabati 13 e 20 e le domeniche 14 e 21, sarà possibile trovare le associa-zioni di volontariato, con i loro banchi informativi e mercatini di autofinanziamento, presso il rialzato di Piazza Martiri dalle 9 alle 19. Mercoledì 17 dicembre sarà la musica delle corali Arco-baleno dell’Unione Sportiva Portatori Handicap Carpi, Le Nuvole del Gruppo Par-kinson e Regina Nivis della Parrocchia di Quartirolo ad incorniciare, presso l’Audito-rium San Rocco, alle 21, la Fe-sta degli Auguri della Casa del Volontariato, un momento di convivialità e ringraziamento per l’impegno e la dedizione profusi dai volontari delle va-rie associazioni durante l’anno. Il dicembre del volontariato si concluderà poi domenica 21,

bancarelle della solidarietà, festa degli auguri e pranzo di natale tingeranno di solidarietà il dicembre carpigiano

il natale del volontariato

presso il Circolo Loris Guerzoni quando, a partire dalle 12.30, si terrà la seconda edizione del Pranzo di Natale, un’occa-sione di festeggiare insieme e socializzare in vista della notte più importante dell’anno, al quale è possibile partecipare su invito delle associazioni previa prenotazione presso la segreteria della Fondazione Casa del Volontariato invian-do una mail a [email protected]. “Quello natalizio è per antonomasia il periodo in cui si è più propensi alla solidarietà – commenta il presidente della Casa, Lam-

berto Menozzi – ed è ormai tradizione che proprio a dicem-bre le associazioni ‘scendano in piazza’ per raccogliere il sostegno delle comunità per le quali tanto si spendono du-rante l’intero anno. Un Natale all’insegna del sostegno a chi ha fatto dell’aiuto ai meno for-tunati una delle proprie prin-cipali ragioni di vita, dunque. Un momento, per la città, di far sentire il suo calore a quel ‘giacimento di Bene’ costituito dalla vasta galassia del volon-tariato, che rappresenta una tra le più grandi ricchezze delle nostre zone”.

Numerose le persone radunatesi in cen-tro storico, sabato

scorso, per assistere al Valzer di Luce, il grande ballo che, in una Piazza Martiri vestita di luce blu, ha visto danzare le coppie in abiti ottocente-schi del Balletto Storico Battaglione Estense, al quale si sono uniti norma-li cittadini, nell’ambito del cartellone del Natale a Carpi. Un Natale in cui a farla da protagonista è la luce, in tutte le sue forme: fil rouge, quello luminoso, che proseguirà anche sa-bato 13 dicembre, quando arriverà Santa Lucia a cavallo, accompagnata da giochi di luce, carillon giganti, cori natalizi e tanti dolci per i bambini presenti. Domenica 14 dicembre sarà poi la volta del mercato domenicale

domenica 14 dicembre, a partire dalle 14, presso la parrocchia di cortile, grande festa per adulti e piccini

il Cortile delle fiabe

natale a carpi - sabato 13 dicembre in centro storico arriVano santa lucia, cori e carillon giganti

danze di luceche offrirà agli avventori caffè e bevande calde, animazione e realizzazio-ne di pacchetti regalo in collaborazione con Radio Bruno, Carpi Fc e Leo Club. Per tutto il fine set-timana, dalle 9 alle 19, il rialzato di Piazza Martiri ospiterà le Bancarelle del-la Solidarietà: mercatini di autofinanziamento delle numerose associazioni di volontariato che operano nel nostro territorio.

Il Comitato per Cortile in collaborazione con la Parrocchia organizza, do-

menica 14 dicembre, a par-tire dalle 14, Il Cortile delle fiabe, una festa dedicata ai più piccini e alle loro fami-glie. Il momento di festa si

svolgerà presso la Parrocchia frazionale: lì ad attendere grandi e bambini ci saranno fate, maghi, streghe, trucca bimbi, una grande lotteria (in palio due ingressi gratuiti a Gardaland), dolci, bibite e regali per tutti!

Per i bimbi l’entrata è libera mentre per gli accompagna-tori è richiesto un obolo di 8 euro: il ricavato sarà poi devoluto alla Scuola mater-na Acquerello di Cortile, per l’acquisto di materiale ludico.

il gruppo che cammina ogni mercoledì alle 5.30 del mattino inVita i carpigiani a partecipare il 24 dicembre

tempo di benessere

Hanno colto l’occasione per mandare alla reda-zione di Tempo gli auguri di Buon Natale ma, visto che proprio in questo periodo si pone il

problema di smaltire gli eccessi di pranzi e cene, invi-tano chi volesse recuperare la forma a partecipare alla salutare camminata delle 5.30 del mattino. Il 24 dicem-bre, la partenza è fissata davanti al Duomo. L’idea è stata di Glauco Manicardi, che ha iniziato il 4 giugno e ogni mercoledì parte da Piazza Martiri alle 5.30 per percorrere a piedi un itinerario lungo 5 chilometri e 46 metri: “niente di impossibile” ci tiene a precisare, perché l’itinerario della camminata inizia in Piazza e prosegue lungo corso A. Pio, corso Roma, via Caval-lotti fino a via Lenin per imboccare poi via dei Cipressi (la via del Cimitero), girare per via Peruzzi e percor-rere via Tre Febbraio passando davanti al parco delle Rimembranze. Dopodiché si passa per via Volta, De Amicis, Ariosto, via Nicolò Biondo, via Carlo Marx e di nuovo viale Cavallotti per rientrare in piazza Martiri. “Un’oretta in tutto di buon passo” racconta. Il gruppo si è allargato e ora sono una decina le persone che, ogni mercoledì, affrontano con piacere la Run 5.30.

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venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 4512

13venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

Carpifood: non c’è amore più sincero di quello per il cibo di Chiara papotti

La ricetta...Preparazione secondo arte per circa 1.000 tortellini

Ingredienti:Pasta fresca gialla preparata con 3 uova e 3 etti di farina

Per il ripieno: 300 gr lombo di maiale rosolato al burro; 30 gr prosciutto crudo; 300 gr vera mortadella di Bologna; 450 gr Parmigiano Reggiano; 3 uova; 1 noce moscata.Per il brodo: 1 kg di manzo (doppione); ½ gallina ruspante; sedano; carota; cipolla; sale.

Preparare il ripieno dei tortellini macinando molto finemente tutta la carne e incorporate le uova, il Parmigiano, la noce moscata. Il composto così preparato va lasciato riposare

in frigorifero per almeno 12 ore. Preparare il brodo mettendo la carne e la mezza gallina in una pentola con 4 litri di acqua fredda e portarla ad ebollizione, quindi togliere con la schiumarola la schiuma formatasi sull’acqua, aggiungere le verdure, aggiustare di sale e fare bollire molto lentamente per almeno 3 ore. Pre-parare i tortellini stendendo la pasta sul tagliere di legno con il mattarello fino a renderla molto sottile, tagliare dei quadretti di circa 3 centimetri di lato, al centro di ogni quadratino collocarvi una noce di ripieno, quindi piegare la pasta a triangolo facendo combaciare i lati, piegare il triangolo così ottenuto girandola attorno al dito e sovrapponendo i due angoli opposti, premere il tortellino in modo che la pasta si attacchi saldamente e il tortel-lino rimanga in forma. Man mano che saranno pronti riporli su un ripiano. Scolare il brodo dalla carne e portarlo di nuovo ad ebollizione, poi tuffarvi i tortellini piano piano e lasciarli cuocere a fuoco medio per almeno 3-4 minuti, prima di servire caldissimi con abbondante Parmigiano grattuggiato al momento.

(Ricetta presentata e elaborata dalla Signora Maria Lanzoni Grimaldi)

natale... tempo di tortellini in brodo di cappone

Dicembre è per de-finizione

il mese delle tradizioni, dei ricchi pranzi in famiglia, dei sapori ritrovati. Il piacere e la gioia dello stare insieme si espri-mono nel momento in cui ci si ritrova intorno alla tavola a gustare quelle specialità culina-rie che, agganciate alla tradizione locale della propria terra, ci danno il senso del Natale. In Emilia, il periodo delle feste è rappresentato da quell’opera d’arte gastronomica che è il tortellino. Sull’origine di questo piatto esistono diverse leggende. Una di queste trae spunto dalla “Secchia Rapita” (1624), del poeta mode-nese Alessandro Tassoni. Racconta di come una sera, dopo una gior-nata di battaglia tra bolognesi e modenesi, Venere, Bacco e Marte

trovarono ristoro presso una locanda. La matti-na seguente, Marte e Bacco si allontanarono, lasciando Venere ancora dormiente. Questa, al suo risveglio, chiamò qualcuno in suo aiuto e il locandiere che accorse la sorprese discinta. Egli rimase così impressiona-to dalle sue splendide forme che, tornato in cucina, strappò un pezzo di sfoglia, lo riempì e lo ripiegò dandogli la for-ma dell’ombelico della dea. Passando dal mito al punto di vista storico, tuttavia, è molto difficile risalire alla precisa collo-cazione temporale della nascita di questo pro-dotto. Prima del XII non è stato trovato alcun riferimento al tortellino,

solo supposizioni sulla sua esistenza. Una delle prime fonti attendibili risale al Decamerone (1349-1353) di Giovanni Boccaccio, nel terzo rac-conto dell’ottava gior-nata: “stavan genti che niuna casa facevan che far maccheroni, raviuoli e cuocergli in brodo di capponi”. Nel 1570, il cuoco bolognese Barto-lomeo Scappi trascrisse, per la prima volta, la ri-cetta dei tortellini. Secoli dopo, nel 1842 il france-se Valery, viaggiatore e bibliografo, segnala un ripieno di “sego di bue macinato, tuorli d’uovo e Parmigiano” che altri non è se non il trisavolo del tortellino che oggi conosciamo. La “Dotta Confraternita del Tortel-lino”, il 7 dicembre del 1974, in collaborazione con l’Accademia Italiana della Cucina, depositò con atto notarile l’au-tentica ricetta del ripie-no del “Vero Tortellino di Bologna”, fissando

anche i parametri del brodo, che deve esse-re tassativamente di cappone ruspante. Nel verbale notarile sono depositate le caratte-ristiche che rendono unico e inconfondibile il tortellino nel panora-ma della cucina nazio-nale e internazionale: la classica e originale forma, la particolarità del ripieno e la sfoglia naturale e genuina, che deve pesare 5 grammi. Nell’augurare a tutti i lettori un sereno e gu-stoso Natale, trascrivo di seguito la ricetta deposi-tata dalla Confraternita del tortellino.

Domenica 14 dicem-bre, alle 21, prenderà il via la prima Rasse-

gna Corale organizzata dalla Scuola di Musica MusicA-perta in collaborazione con la Parrocchia San Pietro in Vincoli di Limidi di Soliera. Proprio la Chiesa Parrocchiale di Limidi ospiterà i tre cori che si esibiranno nel corso della serata in un repertorio a tema natalizio: il Fire Gospel Choir, il Coro Gaudium e le corali Humana Vox e San Michele Arcangelo. Il Fire Gospel Choir farà gli onori casa: il gruppo è composto dagli allievi del corso di musi-ca corale della scuola di mu-sica MusicAperta, preparato vocalmente dall’insegnante di canto Laura Biolcati Rinaldi e diretto dal Maestro Massimo Malavasi che cura anche gli arrangiamenti e l’accompagnamento al pia-noforte. Il repertorio proposto comprenderà alcuni dei brani più conosciuti ed amati del

il 15 dicembre, alle 21, in auditorium san rocco, una rappresentazione per ricordare focherini

La Radio e il Filo Spinato

La Radio e il Filo Spina-to, spettacolo vincitore della rassegna I Teatri

del Sacro, va in scena  lu-nedì 15 dicembre (alle 21) all’Auditorium San Rocco, nell’ambito delle iniziative per ricordare il 70° anniversa-rio della morte del carpigiano Odoardo Focherini, avvenuta il 27 dicembre 1944 in un campo di concentramento nazista e riconosciuto martire per la fede. Questa proposta culturale viene offerta grazie alla collaborazione tra San Rocco Arte e Cultura, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Diocesi di Carpi, attraverso il Gruppo di lavoro permanente, istituito per dare continuità all’opera di informazione e conoscen-za sulla figura di Odoardo Focherini anche dopo la beatificazione avvenuta nel giugno del 2013. La Radio e il Filo Spinato  è un brillante racconto per oggetti sulla vita di padre Massimiliano Kol-be, morto ad Auschwitz. Sullo sfondo di un palcoscenico spoglio, riempito pian piano dagli attori di oggetti, macchinerie, lampioni e marionette, emerge sotto un nuovo sguardo la figura eroica di padre Kolbe, il frate santo che ad Auschwitz non esitò a donare la vita per salvare un padre di famiglia. La Radio e il Filo Spinato è uno spettacolo intenso e geniale di e con Roberto Abbiati e Luca Salata che rilegge una delle tragedie più grandi del secolo scorso. 

la chiesa di san pietro in Vincoli a limidi ospita domenica 14 dicembre, alle 21, la prima rassegna corale musicaperta

Buon natale in musica

repertorio corale afroame-ricano. Ospiti della serata saranno il Coro Gaudium di Gaggio Montano (BO) e, dalla provincia di Mantova, le corali Humana Vox di Carbonara di Po e San Michele Arcangelo di Villa Poma. Il Coro Gau-

dium, nato nel 1992 e diretto sin dalla sua formazione dal Maestro Daniele Venturi, si dedica al recupero di canti della tradizione popolare, e farà ascoltare canti popolari a cappella dedicati al Natale. Le corali Humana Vox e San

Michele Arcangelo, dirette rispettivamente dal Maestro Simone Morandi e dalla Maestra Lorena Salani, provengono da esperienze e repertori differenti ma hanno stretto una proficua collabo-razione per l’esecuzione di brani corali che spaziano dal sacro al profano. Nel corso della serata proporranno brani di celebri autori classici, quali Mozart, Mendelssohn e Vivaldi. La serata è la prima di una serie di appuntamenti musicali che saranno proposti dalla scuola MusicAperta, affiliata al Circolo Anspi Don Milani, fra cui una seconda rassegna corale in primavera, dedicata ai cori giovanili. Il concerto anticipa le celebra-zioni per le festività natalizie e sarà l’occasione per gli auguri di Buon Natale in musica. Il concerto è a ingresso libero.

venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 4514

Vent’anni e tanta am-bizione. Il carpigiano Paolo Mazzacani è

appena tornato dall’Austra-lia, dopo un intenso anno di lavoro e una straordinaria esperienza di vita. Diplo-mato in Informatica all’Itis Leonardo Da Vinci, Paolo è entusiasta della formazio-ne tecnica ricevuta, poiché “apre infinite possibilità e spalanca numerose porte rispetto a un’istruzione li-ceale”. Concreto e coi piedi ben piantati a terra, questo giovane ventenne ha le idee chiare e un motto: non smettere mai di credere in se stessi per ottenere risultati sempre più ambiziosi. Paolo, perchè hai deciso di metterti alla prova trasferendoti in Australia?“Sono partito il 30 no-vembre dello scorso anno, perchè non riu-scivo a intra-vedere alcun futuro per me in Italia. Sono molto ambi-zioso, rincorro sempre l’ec-cellenza e non mi accontento mai! Il nostro Paese mi stava stretto, volevo qualcosa in più! Ambivo a vivere un’esperienza diver-

“Fare un’e-sperienza all’estero è un

modo per crescere e diventare uomini e donne maturi. Si apre la propria mente e ci si trova a percorrere una strada finalmente illuminata e piena di speranza”.

La sconfitta dei No metro, coloro che

Pierluigi Senatore ha soprannominato contrari all’introdu-zione del sistema metrico, ovvero il 99,9% della popo-lazione, porta sì una perdita di potere ad alcune categorie ma aiuta il cambiamento inarrestabile in atto: stavano nascendo gli italiani che per l’Italia mutarono usi e costumi con uno scarto psicologico ineguagliabile.

Emanuele Lugli

sa, stimolante. Ero assoluta-mente convin-to di potercela fare tanto che, prima di partire, dissi ai miei geni-tori che avrei trovato lavoro in Australia immediata-mente (e, in effetti impie-gai soltanto 10

giorni per farcela). Sydney è

una città meravigliosa: gio-vane e piena di opportunità. E’ come vivere a New York ma col mare della Sardegna: straordinaria”.Come definiresti la tua esperienza di lavoro a Sydney?“La mia prima esperienza lavorativa è iniziata il 12 di-cembre esattamente 10 gior-ni dopo il mio arrivo, grazie a un’agenzia web chiamata Matter Design per la quale lavoro ancora con contratto a tempo indeterminato. La

prima settimana mi sem-brava surreale: mi trovavo dentro a un ufficio vetrato di una bellezza incredibi-le e a pochi passi avevo a disposizione un tavolo da ping pong, un bigliardino e video games... Un’area ludi-ca che utlizziamo durante le ore lavorative o la pausa pranzo per staccare un po’ la spina... strano? Io lo defini-rei intelligente. Rimanendo per ore davanti al computer a pensare e ragionare infatti, è fondamentale concedersi

il carpigiano paolo mazzacani è appena tornato dall’australia, dopo un intenso anno di laVoro e una straordinaria esperienza di Vita

“il segreto è credere in se stessi”

Paolo Mazzacani

la rassegna di incontri ne Vale la pena prosegue con nomi di spicco dell’editoria italiana e incontra un carpigiano doc: emanuele lugli con il suo libro “unità di misura. breVe storia del metro in italia”, edito dal mulino

quando l’italia era dei no metro P

rosegue con succes-

so il ciclo di incontri Ne vale la pena che, lo scorso 5 dicembre, ha ospitato il carpigiano doc Ema-nuele Lugli, 34 anni, oggi docente universitario di Storia dell’Arte all’U-niversità di York, con un curriculum costellato di successi accademici e il nuovo progetto nella mani-ca: il libro Unità di misura. Breve storia del metro in Italia edito dal Mulino.Un racconto che ha preso vita durante la cavalcata narrativa di Lugli, in un venerdì sera strappato al divano e alla pigrizia, con una platea rapita dall’en-fasi della storia, apparen-temente strana e banale, ma quanto mai avvincente e moderna. L’intervista, condotta dal giornalista di Radio Bruno, Pierluigi

Senatore, ha ripercorso le vicende e le curiosità di un’Italia divisa non solo geogra-ficamente ma anche cul-turalmente, quella della fine dell’800, quando l’in-troduzione del sistema

metrico decimale in Italia rappresentò una rivoluzio-ne che abbracciava tutti i campi del sapere.Non tutti, anzi, nessuno sa, perché in nessun libro di testo se ne parla, che l’u-nificazione d’Italia passò anche attraverso un sistema di misurazione a base dieci, imposto a livello interna-zionale e frutto di calcoli, con errori grossolani, di un gruppo di scienziati fran-cesi che volevano cambia-re il mondo. Gli italiani dovettero tornare a scuola, con non poca fatica, se non addirittura andarci per la prima volta, eravamo un

popolo analfabeta, senza un’unica lingua, ma pieno di dialetti e sistemi di mi-surazione locali. Ma come si insegna a chi non sa nemmeno leggere?“Il colpo di genio del neo stato italiano fu quello di supplicare i preti affinché tenessero le lezioni in canonica - ha racconta-to Emanuele Lugli - e di ricordare dell’esisten-za delle le-zioni durante le prediche. Loro dopo-tutto sanno leggere. E vengono ascoltati. E, magari, puoi anche chiedere loro di far uso di centimetri e decimetri nel catechi-smo, così i bambini si abituano fin da subito. Il che è esat-tamente ciò

Gli italiani do-vettero tor-nare a scuola,

con non poca fatica, se non addirittura andarci per la prima volta, eravamo un popolo analfabe-ta, senza un’unica lingua, ma pieno di dialetti e usanze e sistemi di misurazio-ne locali.

che spiegava don Bosco, dopo essere stato convinto da Cavour. In tre mesi tutti finirono per misurare nello stesso modo. Ed è questa la prima, primissima caratte-ristica che li ha fatti diven-tare italiani”.La sconfitta dei No metro, coloro che Pierluigi Sena-tore ha soprannominato contrari all’introduzione

del sistema metrico, ov-vero il 99,9% della popola-zione, porta sì una perdita di potere ad al-cune categorie ma favorisce il cambiamento inarrestabile in atto: stava-no nascendo gli italiani che per l’Italia mutarono usi e costumi con uno scarto psicologico ineguaglia-bile.

Elisa Anderlini

15venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

Emanuele Lugli

momenti di distrazione: se in Italia quando tornavo a casa dal lavoro avevo bisogno di andare a dormi-re, ora esco con gli amici. Ho visto la mia produttività lavorativa aumentare da 10 a 100 solo cambiando questo dettaglio. Staccare la spina è fondamentale! Il mio Team era composto prevalentemente da austra-liani e l’unico straniero ero io. Mi sono dedicato sin da subito a progetti molto rilevanti, tra cui un sito web

che mira a essere il primo rivale di Alibaba (sito cinese sbarcato a Wall Street poco tempo fa). Dopo la prima settimana di prova sono sta-to immediatamente pagato in quanto lo stipendio in Au-stralia è settimanale e non mensile (e questo ti cambia letteralmente la vita) e invitato al party di Natale dell’azienda su uno yacht a due piani. Immaginate un

diciannovenne diplomato sei mesi prima su uno yacht davanti all’opera house... non riuscivo a crederci nem-meno io. La mia esperienza australiana è andata ben oltre ogni mia aspettativa, oltre il sogno! Mi sentivo finalmente sulla giusta stra-da. Successivamente il mio datore di lavoro ha deciso di investire tempo e denaro su di me iscrivendomi a corsi di aggiornamento, seminari e quant’altro fosse disponi-bile a Sydney perchè il suo obiettivo era rendermi parte integrante del suo Team (siamo una decina di cui 3 designer, 4 programmatori e 2 project manager)”.

Qual era il tuo guada-gno?“Il primo contratto a tempo indeterminato che firmai era di 52.000$ l’anno ovvero 822$ a settimana pagati ogni venerdí mattina, puntualissimi sul mio conto corrente. La vita a Sydney è cara ma con quello stipen-dio riesci a mettere qualcosa da parte pur facendo fronte autonomamente a tutte

le spese, dall’affitto alle bollette, dal telefono ai tra-sporti. Essere indipendente, conducendo una vita agiata, è davvero fonte di grande soddisfazione”.Cosa provi ora nell’esse-re a Carpi?“Sono in vacanza o, per meglio dire, sono tornato perchè il mio visto scade-va e a Sydney non avevo tempo per seguire tutte le pratiche necessarie per lo sponsor (ovvero il visto ottenibile solo se trovi un’azienda pronta a paga-re una somma al governo australiano dichiarando che sei indispensabile per lei). Qui sto già male: la vita

vera è quella che ho vissuto in Australia, non questa! A Carpi si vive di pregiudizi, di apparenza, là nessuno ti giudica e l’umiltà alberga in ciascuno”.Cosa hai apprezzato maggiormente dell’Au-stralia? “Non esiste l’esibizione ostentata della ricchezza. E questo è stato uno dei più grandi insegnamenti

il carpigiano paolo mazzacani è appena tornato dall’australia, dopo un intenso anno di laVoro e una straordinaria esperienza di Vita

“il segreto è credere in se stessi”

che l’Australia mi ha dato insieme al senso di libertà! La libertà di andare al pub da solo e tornare con 12 nuovi amici come se nulla fosse...”.Consiglieresti ai tuoi coetanei un’esperienza simile?“Certamente poiché è un modo per crescere e diven-tare uomini e donne maturi. Si apre la propria mente e ci si trova a percorrere una strada finalmente illuminata e piena di speranza. Se io non avessi la possibilità di tornare in Australia so che potrò andare ovunque nel mondo perché ce l’ho già fatta una volta e dunque so di potercela fare ancora. Se non c’è futuro a Carpi, allora è necessario guardare altrove: in Italia, in Europa o ancor più lontano. Ovun-que. Molti miei coetanei sono come spenti, vinti da un sistema che non funziona e pensano di esserne prigio-nieri. Io sono convinto che

chi crede nei propri sogni possa realizzarli. Credere in se stessi è la chiave del successo. Se io non avessi creduto in me stesso non avrei ottenuto né il lavoro né l’aumento a novembre di 20.000$. Mi sono messo in gioco, ci ho creduto e ho ottenuto ciò che desideravo. Come si dice in inglese No pain no gain”. Dove vedi il tuo futuro?“Per ora il mio futuro è all’estero ma, prima o poi, voglio tornare nella mia terra perchè io amo l’Italia ma, purtroppo, questo non è tempo per noi”.Cosa vorresti fare da grande?“Vorrei diventare un im-prenditore: mollare il mio lavoro di sviluppatore web e coltivare un’idea sulla quale basare un’intera azienda. Un progetto ambizioso ma fattibile, perchè ci credo. Mi manca ancora l’idea giusta ma arriverà”.

Jessica Bianchi

premiati i Vincitori del concorso letterario

racconti in cammino

“Senza i libri molti viaggi non mi sareb-bero venuti in mente”

scrisse Tiziano Terzani e sfogliando le 300 pagine illu-strate di Guardare i fiori da un cavallo in corsa (Rizzoli) si coglie tutta l’emozione di questa confessione. Per chi ama Terzani è un libro da collezione; per chi invece nulla conosce del reporter fiorentino è un eccezionale compendio della sua espe-rienza umana e letteraria. “A dieci anni dalla scomparsa di

Tanti appassionati di cammino e amanti della lettura si sono ritrovati

giovedì 4 dicembre presso la Libreria Mondadori di Carpi per assistere alla serata di premiazioni a conclusio-ne del Concorso Racconti in cammino. I testi, arrivati da varie parti d’Italia, si sono dimostrati ricchi di fantasia e sensibilità, capacità di co-gliere emozioni e sensazioni di chi del cammino ha fatto fonte di benessere, oltre che fisico, interiore. Pino Della-

sega, presidente della Scuo-la Italiana Nordic Walking, ha inviato un messaggio che ben rispecchia lo spirito del concorso: “mettere su carta bianca le emozioni intense e profonde che il cammino sa dare è il regalo più bello che si può fare a chi, pur viven-dole interiormente, non riesce a esprimerle con le parole. Il cammino raccontato, è il so-gno che trasporta le persone in quel luogo ideale che tutti dovremmo avere nel nostro cuore”. Un ringraziamento

speciale va alle giurate Ele-na Valentini, Silvia Nieddu e Ivana Sica che, non senza fatica, hanno scelto i racconti vincitori. 1° classificato Bar-coni alla sponda di Flavia Ferrari, Mantova; 2° classi-ficato L’altra mia parte di Franca Bulgarelli, Carpi; 2° classificato ex equo Cac-ciatori di emozioni di Bruno Mosca, Aquila; 3° classificato La promessa di Paolo Lottini, Carpi; premio della critica La panchina di Manuela Ravec-ca, Torino.

I vincitori insieme alla giuria

domenica 14 dicembre, alla libreria la rocca

in viaggio con tiziano terzaniTerzani – dice àlen Loreti, biografo e curatore dell’o-pera – e dopo aver salvato buona parte dei materiali conservati nell’archivio di casa, come i suoi preziosi diari, era giunto il momento di tenere una traccia sen-sibile di quanto scoperto e mostrare al pubblico la meraviglia del suo archivio custodito ora a Venezia dalla Fondazione Cini”. Domenica

14 dicembre, alle 17.30, sarà un appuntamento unico e speciale. Presso la Libreria La Rocca in corso Alberto Pio 35, ospite dell’incontro sarà lo stesso Loreti che, insieme a Elisa Tirabassi, racconterà il percorso di Terzani con video e immagini inedite. “I proventi delle vendite sono destinati alla conservazione e valorizzazione dei 5.000 libri di Terzani”. 

Fino al 15 dicembre il Nuovo Cinema Teatro Italia di Soliera ospita

la quarta edizione di Corti Vivi Film Fest. La giornata di sabato 13 dicembre sarà interamente dedicata a Pier Paolo Pasolini (in foto). Come spiega il direttore artistico Federico Barac-chi, “giochiamo d’anticipo nell’omaggiare un poeta e intellettuale di grande attuali-tà. Nel 2015, infatti, ricor-rerà il 40° anniversario della

scomparsa di questo uomo di pensiero, lettere e cinema”. Il programma della giornata prevede, alle 18.30, in Bi-blioteca Campori le letture a cura di Barabba Edizioni, alle 21, al Cinema Teatro Italia, la lezione magistrale del critico Roberto Chiesi, curatore dell’Archivio Pasolini presso la Cineteca di Bologna, e a seguire il Nuovo Concerto Pasolini dei Dis Robas. Le poesie in friulano prenderan-no forma nella musica del quartetto bolognese.Domenica 14 dicembre, alle 17, parte la proiezione di cortometraggi di animazione formato famiglia, mentre alle

oltre al concorso, speciale pasolini e incontri con registi

Corti vivi Film Fest a Soliera21, si terrà la serata di pro-iezione e premiazione delle opere finaliste. Sono tredici, selezionate su oltre 130 opere arrivate. Tra gli autori in finale anche Paolo Zucca, il regista de L’arbitro con Stefano Accorsi. La giuria è composta dalla film maker Claudia Tosi, dalla regista Alessandra Guidetti, dal regista teatrale Saverio Bari, dal musicista Daniele Rossi e da Roberto Zampa, attore e autore che si occupa di do-

cumentari e corti. Lunedì 15 dicembre, alle 21, al Cinema Teatro Italia verrà proiettato Perez, il film di Edoardo De Angelis presentato al Festival del Cinema di Vene-zia, con protagonista Nicola Zingaretti. Il regista sarà presente in sala e risponderà alle domande del pubblico al termine della proiezione. E giovedì 18 dicembre, sempre a Soliera, ancora cinema intrecciato questa volta con il teatro. Alle 21, l’attrice e regista napoletana Iaia Forte porta in scena Hanno tutti ragione uno spettacolo trat-to dal libro del premio Oscar Paolo Sorrentino.

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l’intervento... dell’ avvocato Saverio asprea

Per i diritti civili c’è ancora qualche novità

Si dice: ma era naturale, logico, scontato che i minori dati in affida-

mento ad una famiglia in attesa del “ritorno” dei geni-tori naturali o della adozione da parte di altra famiglia, restassero nella famiglia affidataria, continuando il rapporto coltivato anche per anni, anzichè farli trasmi-grare in altra famiglia ad essi sconosciuta.Era naturale, ecc ecc, ma non in Italia dove la buro-crazia e l’eccesso di cautela, rende tutto complicato, con operazioni ripetitive ed illo-giche. Si veda, ad esempio, il doppio percorso per porre fine al vincolo matrimoniale: prima la separazione, con tempi anche lunghi, se non è consensuale; poi, dopo tre anni di attesa (ancora oggi, in mancanza dell’ap-provazione da parte del Senato, del divorzio breve) si può accedere al divorzio, con tempi lunghi, se non si procede congiuntamente. Sarebbe stato normale e lo-gico l’adozione conseguente all’affidamento temporaneo, se l’Italia, anche in materia di diritti civili, che tocca-no la vita e gli affetti delle persone, non fosse il Paese delle complicazioni, delle interferenze indebite tra Istituzioni (vedi Parlamento e Vaticano), ed infine per i cosiddetti veti incrociati dei

parlamentari, spesso soggetti alla logica della bottega.Altro esempio. Respingendo nel 2005 persino la legge sui patti di convivenza, il Parlamento non aveva dato una grande prova di sé; né l’aveva data respingendo senza esaminarle e metter-le all’ordine del giorno, le diecine di proposte di legge sulle convivenze di fatto presentate dai vari gruppi parlamentari a partire dagli anni ottanta, sino all’ultima proposta organica presentata dal centrosinistra nel 2006-2007 da parte delle ministre Bindi e Pollastrini (i famosi DICO).Sul piano amministrativo, in Italia abbiamo avuto persino il boicottaggio delle iniziati-ve promosse da molti sindaci di istituire l’anagrafe delle convivenze di fatto. Altro conflitto insorto tra ammini-strazioni comunali e autorità prefettizie per le trascrizio-ni di nozze gay celebrate all’estero.Un paese, il nostro, ancora ostinatamente arroccato su vecchi principi, vittima di indebiti ossequi verso le posizioni della Chiesa. Ma oggi, dopo il Sinodo, con le

positive sensibilità del del governo Renzi, qualcosa, in materia, sembra muoversi. E così, dopo anni di pressioni, matura finalmente la logica e il buon senso di non contrap-porre l’affidamento (tempo-raneo ma, in realtà, spesso molto lungo) alla formale adozione degli stessi minori.La proposta di legge già approvata dal Senato, non solo prevede che questi ultimi possano vivere con i genitori affidatari, conti-nuando a coltivare affetti e consuetudini consolidatesi nel tempo, ma l’adozione in taluni casi potrà essere consentita anche a favore di un affidatario singolo, ponendolo in una posizione di favore rispetto a nuovi genitori adottivi, una volta che siano maturati i due anni previsti per la dichiarazione di adottabilità.I tentativi da parte dei soste-nitori della trasformazione dell’affidamento in vera e propria adozione spingono nella direzione di rendere normale e non ecceziona-le l’adozione da parte del singolo affidatario, uomo o donna che sia, superando il concetto – non si sa quanto

scientificamente fondato – secondo cui il minore per crescere e svilupparsi ha bisogno della doppia figura del padre e della madre. Nel-la realtà quanti sono in Italia i minori che vivono privi del papà o della mamma per morte prematura? Centinaia. L’unilateralità della cura e dell’assistenza nella crescita del minore non pare che provochi traumi o carenze affettive con esiti traumatici o condizionanti.Il mondo delle adozioni, dunque, si muove, contro vecchie schematizzazioni e tutele, da parte della legge in vigore, troppo formali, non aperte a situazioni nuove. Ciò che conta è affermare, e riaffermare sotto prospettive un tempo non ortodosse, il principio che l’interven-to che viene effettuato è nell’interesse del minore e che l’obiettivo da realizzare è quello di assicurargli con-tinuità di affetti e di legami anche nell’originaria fami-glia affidataria.

il consiglio comunale ha votato una mozione

verso un registro delle Unioni civili

Il Consiglio comunale di Carpi ha approvato una mozione, sottoscritta da tutti i componenti del gruppo del Pd, nella qua-le si chiede di istituire “entro giugno 2015 un registro (o un

albo) per la registrazione delle unioni civili, nel quale annotare, su richiesta, le unioni tra cittadini e cittadine maggiorenni, indipen-dentemente dal sesso o dall’aver contratto matrimonio all’estero: l’istituzione di questo strumento non deve arrecare danno in modo diretto o indiretto all’erogazione dei servizi comunali alle coppie unite in matrimonio”. Il dibattito su questo tema ha visto la presentazione in Consiglio di altre due mozioni, entrambe da parte del Movimento 5 Stelle: l’una sempre sull’istituzione del registro conteneva la richiesta di predisporre apposita modulistica da parte dell’ufficio anagrafe e di garantire pari opportunità ri-spetto alle coppie sposate; l’altra richiedeva invece la trascrizione nel registro di Stato civile dell’ente locale delle unioni gay celebra-te all’estero e chiedeva che Carpi diventasse un Comune amico di LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender). Al momento del voto la mozione del Movimento 5 Stelle relativa ai matrimoni gay all’estero è stata votata solo dai proponenti, così come quella sull’istituzione del registro delle unioni civili da essi sottoscritta. Il terzo documento in discussione invece, quello presentato dal Pd, ha avuto i consensi di Pd e M5S, contrari gli altri gruppi presenti in aula.

No taxation without representation: il celebre motto delle

democrazie liberali indica come, a fronte delle tasse che un cittadino paga, debba cor-rispondere per lui la possibi-lità di scegliere chi andrà a occuparsi di come tali impo-ste verranno spese. Un para-dosso se si pensa ai numerosi stranieri che risiedono da anni sul territorio italiano. Se ne è parlato nei giorni scorsi, nella Sala Consigliare di Soliera, nell’ambito dell’in-contro Integrazione politica e partecipazione, al quale hanno partecipato, in qualità di relatori, Khalid Chaouki, componente della Commis-sione Esteri alla Camera dei Deputati, il sindaco di Soliera Roberto Solomita, Souad Elkadani, presiden-te del Gruppo Donne nel Mondo, il giornalista Ciro Spagnulo ed Elisabetta Vandelli, presidente dell’as-sociazione IntegriaMO. Sul tema immigrazione ci sono molti falsi miti da sfatare. Come quello, molto diffu-so, che gli stranieri gravino sul bilancio dello Stato. A questo proposito, la recente ricerca L’economia dell’im-migrazione: costi e benefici, promossa dalla Fondazione

“siamo traVolti da un dibattito pubblico che si concentra sull’emergenza che riguarda i circa 70mila richiedenti asilo e ci si dimentica dei 5 milioni di cittadini che sono parte integrante del nostro sistema sociale ed economico”.

Stranieri: dalla coabitazione alla convivenzaLeone Moressa, ha rivelato come, in realtà, sia vero tutto il contrario: se nel 2012 lo Stato ha speso 12,6 miliar-di, l’1,77% del totale, per l’arrivo di nuove famiglie di immigrati - compresi gli oneri per i servizi sanitari, educativi, servizi sociali, alloggi, giustizia, spese del ministero degli Interni per la gestione e trasferimenti economici - nello stesso arco di tempo ha ottenuto 16,5 miliardi di euro dagli stranieri. Gli immigrati, che in Italia possiedono l’8,2 per cento delle aziende totali e, grazie a queste, producono 85 miliardi di valore ag-giunto, fruttano 3,9 miliardi di euro all’economia del Paese. La frustrazione di chi, a fronte delle tasse pagate, non può accedere al diritto di voto amministrativo, o deve comunque attendere 10 anni per ottenere la cittadinan-za – ai quali si sommano in media altri 5 per le pratiche burocratiche e, per quanto riguarda la Questura di Mo-dena, un altro anno soltanto perché la propria doman-da venga presa in carico, secondo quanto dichiarato nel corso dell’incontro da Ciro Spagnuolo – è evidente. “Siamo travolti da un dibatti-

to pubblico che si concentra sull’emergenza che riguarda i circa 70mila richiedenti asi-lo – ha sottolineato Khalid Chaouki nel suo intervento – mentre ci si dimentica dei 5 milioni di cittadini che sono ormai parte integrante del nostro sistema sociale e, non dimentichiamolo, economi-co. Il diritto di voto ammini-strativo, con tempi più rapidi

per l’ottenimento della citta-dinanza e la semplificazione dei passaggi burocratici, rappresenta non soltanto un diritto già riconosciuto anche dall’Europa, ma anche un potente strumento di responsabilizzazione per le comunità. In questi terri-tori potete vantare esempi di convivenza realmente costruita, esempi che è molto

importante diffondere, so-prattutto in questo periodo di crisi economica. Dobbiamo passare dal parlare di rappre-sentanza degli immigrati a un nuovo senso di comunità, dalla coabitazione alla con-vivenza”. Tra gli strumenti per costruire un’integrazione efficace, anche la Consulta per l’Integrazione, come sot-tolineato da Solomita: “La

Consulta per l’Integrazione dell’Unione Terre d’Argine è recente, anche se la sua genesi ha richiesto molto tempo. In realtà è mista, nel senso che al suo interno siedono italiani e stranieri insieme, proprio per raffor-zare l’elemento integrativo. Il presidente della Consulta è anche consigliere aggiunto nel Consiglio dell’Unione e rappresenta quei circa 15mila cittadini – il 10% della popolazione totale – che non trovano rappre-sentanza attraverso il voto”. Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio dell’Unione è stata approvata all’unanimi-tà una mozione per il rilancio dell’operato della Consulta: “dobbiamo dare la possibi-lità di partecipare ai singoli cittadini, anche se non hanno alle spalle un’associazione e bisogna puntare fortemente al coinvolgimento delle seconde generazioni e sulla comunicazione. Occorre inoltre che la Consulta riesca a lavorare su obiettivi esigi-bili, mete realizzabili, perché saranno questi risultati la migliore risposta a chi, nel fomentare l’odio nei con-fronti delle minoranze, trova la propria ragione sociale”.

Marcello Marchesini

i leTTori ci scrivono...

Spettabile Redazione vorrei raccontarvi la disavventura occor-

sami lo scorso 29 novembre al cimitero urbano di Carpi. Rimasta bloccata all’inter-no dell’ascensore dell’ala nuova per oltre mezz’ora, ho immediatamente suonato l’allarme ma inutilmente. Allora ho chiamato il nume-

Bloccata nell’ascensore del Cimitero avvertirlo. Una volta uscita, grazie all’intervento di mio figlio, abbiamo scoperto che l’allarme sonoro dell’ascen-sore non è collegato con la portineria del cimitero: un’assurdità dal momento che gli operatori potrebbero intervenire con solerzia. Cosa costerà un campanello in più? Non mi pare certo una richiesta fuori luogo!

Lettera firmata

ro da contattare in caso di emergenza, ma la ditta mo-denese addetta alla manu-tenzione dell’ascensore, pur dovendo essere reperibile 24 ore su 24, non rispondeva. Fortunatamente non mi sono fatta dal prendere dal panico e, dal momento che il mio cellulare funzionava, ho telefonato a mio figlio per

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l’angolo di Cesare pradellaUn esempio dell’italia che funziona: la Croce Blu

La Croce Blu di Carpi entra nel suo 15° anno di vita e lo fa con gran-

de slancio e determinazione nella consapevolezza di aver svolto in questi anni un ruolo e una funzione impor-tanti nel mondo del volonta-riato sociale e sanitario.E’ con l’orgoglio di aver bene operato a vantaggio delle categorie deboli e meno abbienti della so-cietà carpigiana andando incontro alle esigenze dei malati e dei loro famigliari, che la ‘storica’ presidente della Croce Blu carpigiana, Giannina Panini ha portato il saluto dell’associazione a soci e volontari i quali si sono riuniti nell’abituale incontro di fine anno nel salone della parrocchia di Quartirolo, Si sono succe-duti gli interventi delle deci-ne di volontari, tra cui tanti giovani, a dimostrazione della validità del messaggio che la Croce Blu lancia e

Fausto Casini.Riconoscimenti sono stati consegnati a quanti hanno svolto anni di attività di vo-lontariato e al direttore sani-tario della Croce Blu dottor Tiziano Cadioli. Pure pre-miata la giovane Federica Baffi che ha svolto un anno di servizio sociale nella sede carpigiana dell’associazio-ne. Molto applaudito, infine, un giovane socio, Davide Minichiello, il quale ha letto una poesia propria dedicata al volontariato, all’aiuto disinteressato e alla solida-rietà: “ragionare col cuore significa donare amore al prossimo e alle persone bisognose eliminando le rigidezze dei bilanci e dei calcoli economici”.

del consenso crescente con cui la sua meritoria azione viene accolta dalla popo-lazione. E dall’intervento di Giannina Panini (“non è il momento di chiacchiere ma di fatti”, ha sostenuto), sono emersi alcuni dati confortanti sulla presenza carpigiana dell’associazio-ne che si avvale di 80 tra soci effettivi e sostenitori e dei mezzi a disposizione per il trasporto dei pazienti da casa agli ospedali e vicever-sa, ovvero un’ambulanza e quattro pullmini. Presenti all’incontro gli 11 componenti del Consiglio direttivo, l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Carpi, Daniela Depietri, l’onorevole Edo Patriarca e l’ex presidente di Anpas,

CIAK MODA!Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda

Le piume tornano in voga in questa fredda stagione, decoran-do con stile ed originalità capi di abbigliamento ed accessori.Che siano piccole o grandi, singole o multiple, nere o colora-te, le piume rapprensentano le decorazioni più glamour per l'inverno.Tra le case di moda più prestigiose che hanno puntato su look composti da piume c’è Marni, che ha principalmente realizzato gonne, cappotti, e borse completamente rivestiti di soffici e svolazzanti piume, in versione sia tinta unita che variopinte.Anche la maison Dsquared2 non ha resistito al fascino delle piume tanto da aver realizzato cappotti, stole ed inserti con le piume. Sofisticata per il look della sera, la sua pelliccia color grigio perla interamente ricoperta di piume.Lanvin e Valentino hanno invece puntato su raffinati e delica-ti abitini dalle reminiscenze Charleston.Stiloso e d'effetto, il sofisticato abito di Lanvin “da cigno nero” con gonna a palloncino e profonda scollatura a V.Romantico e dall'allure vintage, il minidress color rosa antico firmato Valentino con ricami e lunghe piume sulle spalle.Per un frizzante outfit da sera, Asos propone una minigonna nera ornata sul bordo inferiore da tante leggere piume.Adatto sia per una mise originale da giorno abbinato ad un skinny jeans, che ad un'elegante da sera indossato su una longuette nera, il top rosa cipria con piume di Pinko è glamour e versatile.Infine, è perfetto per l'outfit delle feste il vestito con piume color blu cangiante di Silvian Heach: sbarazzino e trendy.

UN INVERNO PIUMATO

Gianni Morandi Presidente della Re-pubblica! Nata come

scherzo durante l’intervista a Radio Bruno, l’idea ha rac-colto centinaia di consensi tra gli ascoltatori che hanno dichiarato di vedere nell’arti-sta di Monghidoro un esem-pio di onestà, educazione e rispetto del prossimo. La sua prima visita nei nuovi studi di Radio Bruno ha confermato ancora una volta l’impres-sione che il pubblico ha di

ospite di radio bruno

Gianni Morandi Presidente della Repubblica!qua e là qualche battuta in dialetto. L’intervista è stata divertente; il Gianni nazio-nale ha raccontato i suoi primi 70 anni (il compleanno è l’11 dicembre) tra incontri fortunati e periodi bui. Ha spiegato che spera di capire che è il momento di ritirarsi dalle scene mezz’ora prima che sia il pubblico a chieder-gli di farlo. Ha raccontato di correre circa 50Km alla settimana per tenersi in buo-na forma fisica e di amare

sua moglie Anna perché è positiva e spiritosa, oltre che molto paziente (alcune delle signore che lo aspettavano all’ingresso gli si sono lette-ralmente appiccicate addos-so pochi istanti dopo il suo arrivo, tra abbracci e baci). Alla fine della chiacchierata in diretta con gli ascoltatori, Morandi ha chiamato in diretta il presidente di Radio Bruno Gianni Prandi per raccontare la loro lunga amicizia.

lui. Prima della diretta di un’ora con Clarissa Mar-tinelli, Laura De Vitis e Antonio Valli, Morandi ha visitato gli studi, scherzando con le impiegate e intrat-tenendosi a parlare di calcio con gli agenti, infilando

A sinistra Giannina Panini

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19venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

La magia e lo scintillio del Natale fanno brillare le no-stre case, vestendole a festa.

Come ogni anno il Natale è una preziosa occasione per suggel-lare l’affetto che nutriamo per i nostri cari con un dono. Piccolo o grande non importa: ciò che conta davvero è solo l’amore col quale scegliamo ogni regalo. Per dare il via alla vostra corsa al dono perfetto, l’Erboristeria e Para-farmacia La Camomilla di via Cuneo, 17 è davvero quel che fa per voi. Il luogo ideale per scovare idee curiose, alla portata di tutte le tasche e all’insegna del benessere di corpo e anima. Per vestire la persona e l’ambiente di un fasci-no sottile, I Giardini di Flò vi offrono due collezioni innovative: Dolci coccole e Polvere di Stelle, le cui preziose fragranze vengono declinate in un bagnoschiuma morbido e vellutato, in sali per addolcire e profumare l’acqua del bagno e nei diffusori di essenza coi bastoncini: il tutto racchiuso in raffinate bottiglie di vetro dai de-cori ricercati che Flò cura in ogni dettaglio per entrare nelle case con il suo tocco raffinato. Per le giovanissime Bomb co-smetics sarà una vera e propria

se cercate il dono perfetto, l’erboristeria e parafarmacia la camomilla di Via cuneo, 17 è daVVero quel che fa per Voi. il luogo ideale per scoVare idee curiose, alla portata di tutte le tasche e all’insegna del benessere di corpo e anima

un natale perfetto con Camomilla

tentazione! Profumatissime e irresistibili fette di torta di sapone arricchite con oli essenziali di ogni foggia e colore vi aspettano alla Camomilla, unita-mente a deliziose candele profumate racchiuse in estrose e divertenti scatole di latta. L’inglese Bomb cosmetics prende molto seriamente l’arte di fare il bagno e tutti i suoi prodotti sono realizzati a mano e arricchiti con ingredienti naturali come il burro di cacao ed esotici come l’argilla bianca di Tabatinga. Impossibile resistere! Che abbiate o no la vasca da bagno non rinunciate ai Sali integrali del Mar Morto targati Ecoworld, linea naturale e biologica certificata, adatta a vegetariani e vegani. Arricchiti

stimola concentrazione e vitalità e l’arancia dall’effetto rilassante e rinfrescante.Una fragranza, si sa, può raccon-tare tante cose, a chi ha naso per ascoltarla. I diffusori di essenze e le lampade Nasoterapia con tecnologia a ultrasuoni - targati Neavita - consentono di diffonde-re, in qualsiasi ambiente, tutte le note caratteristiche, le sensazioni e le emozioni di ogni essenza, creando un’atmosfera speciale da respirare e vivere: a casa o al lavoro. La tecnologia a ultrasuoni crea vibrazioni silenziose che mescolano l’essenza con l’acqua, idratandola senza bruciarla e diffondendo in pochi istanti una nuvola profumata e invisibile. L’istantanea evaporazione crea una salutare micro-umidificazione dell’ambiente, senza alcun effetto irritante sulle vie respiratorie. Le lampade, dal design moderno, sono dotate di una luce a led che crea un’esperienza multisensoria-le nell’ambiente, abbinando sen-

sazioni olfattive e luminose. E se al profumo vole-te unire anche un’esplosione di dolcezza, allora La Camomilla vi offre la nuova linea creata dalla sapienza a cui ci ha abituati Solimè. Coglie-re l’essenza vera della natura e restituirla nella pienezza dei suoi principi attivi: dietro a questo imperati-vo si nasconde il segreto della professiona-lità Solimè la

quale, per Natale, ha realizzato dei deliziosi vasetti tutti da gustare... Delicate foglie di thè verde alla menta dolce, thè nero ai fiori di arancio e bergamotto, tisane ai frutti rossi, dado in polvere bio e, ancora, dolci mieli di acacia e fiori... Tutto il gusto della natura racchiuso in graziosi vasetti, dal sapore delicatamente retrò, tutti da collezionare. E allora cosa aspet-tate? La caccia al regalo perfetto è iniziata.

da piante selvatiche e petali di fiori raccolti a mano e confezionati in un elegante contenitore in vetro con tappo in sughero, i sali sono preziosi alleati per arricchire l’ac-qua di un bagno caldo o di un rige-nerante e defaticante pediluvio a fine giornata. Potete scegliere tra varie profumazioni: la rosa, uti-lizzata in aromaterapia per la sua azione stimolante e antistress, il pompelmo dall’azione tonificante e antistress, il lemongrass che

venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 4520

l’aForisma della seTTimana...

appunTamenTi appunTamenTi

“Un cretino è un cretino. Due cretini sono due cretini. Diecimila cretini sono un partito politico”.Franz Kafka

E’ iniziato il conto alla rove-scia, solo poche settimane e il Natale ci abbraccerà

come ogni anno. Tutto è pronto, le letterine sono state scritte e con il francobollo sono pronte per essere spedite, le e-mail dei bimbi più tecnologici sono salvate in bozza in outlook e con un click saranno inviate, le luci illuminano già le città e meravigliose e scintillanti palline colorate di ogni foggia addobbano gli alberi. E lui? Il Babbo è già carico di doni per tutti i bambini, buoni e birichini e ai grandi speriamo porti un po’ di se-renità. La fantasia galoppa veloce e c’è la corsa alla riscoperta di tutti quei riti magici che porteranno la felicità in ogni casa: il calendario dell’Avvento con tante leccornie

Le sculture in legno di Kevo nascono quasi sem-pre dalla lavorazione di un tronco intero senza praticare tagli che possano comportare o determi-

nare interruzioni, arricchendole di elementi metallici: bulloni, molle e altro.Egli nel suo percorso artistico ha affrontato diverse tematiche dal figurativo primitivo - etnico al realismo simbolico, maturando infine una sua ori-ginale sintesi della forma con una forte espressività essenziale. Simonetta Fontani è una pittrice specializzata in ritratti e nudi a tecnica mista, usa la tavolozza con maestria regalando ai suoi dipinti un eros dal fascino misterioso e sensuale, non scadendo mai nel volgare. Le sue opere nascono dalla realtà e dai ricordi a lei cari. Le modelle che posano per lei riescono a trasmet-terle emozioni che l’artista trasferisce ai suoi pennelli proiettando tutto su tela e altri materiali. La mostra d’arte contemporanea I due volti dell’arte - organizzata dalla Delegazione Provinciale e Comu-nale Modena-Carpi Anioc con il patrocinio Città di Carpi - resterà aperta al pubblico con ingresso gratui-to, fino al 28 dicembre, con i seguenti orari di apertura al pubblico: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì 10-13, giovedì, sabato e domenica 10-13 e 15-19.

teatroCARPi12 dicembre - ore 21Stagione NonsoloteatroSpring AwakeningMusical tratto dall’opera Risveglio di Primavera Di Frank Wedekind Libretto e testi Steven Sater Musiche Duncan Sheik con 10 attori e band dal vivo Regia Emanuele GambaTeatro Comunale

14 dicembre - ore 17Concerti AperitivoTrio di ParmaUn programma di grande intensità emotiva, che comprende i trii di Schumann e Dvorak (il famoso Dumky) caratterizzerà questo atteso ritorno del Trio di Parma Teatro Comunale

17 dicembre – ore 21La notte dei gospelIn collaborazione con Pro Music InternationalDexter Walker & Zion MovementTeatro Comunale

MostreCARPiFino al 14 dicembreGerusalemme: una città in bianco e nero Mostra fotografica di Andrea Belluti Libreria La Rocca

13 - 31 dicembreMostra didatticaSuolo e Sottosuolo Galleria del Centro Commerciale Borgogioioso

Fino al 30 dicembreL’umorismo ai tuoi piediPersonale di Personale di Ugo Sajini O&A Centro Affari

Fino al 31 dicembre100 oggetti per 100 anniMusei di Palazzo Pio

Fino al 6 gennaioTrionfi. Il segno di Petrarca nella Corte dei Pio a CarpiMusei di Palazzo dei Pio

Fino al 6 gennaioMauvais Sang di Andrea SaltiniDark Room Silmar

Fino al 10 gennaioAl di là del muro, tra gli alberi Mostra fotografica delle opere di Ivano BolondiSala espositiva della Biblioteca A. Loria

Fino al 14 febbraioLei non Sacchi sono io

Personale di Oscar SacchiVignette di ieri, oggi e domaniOsteria del Nano Appalto di Soliera

eventiCARPi12 dicembre - ore 22Machweo (with full band) Kalinka Arci Club

12 dicembre - ore 22.30Godblesscomputers (ITA) Mattatoio Culture Club

12 dicembre - ore 21Incontro con lo scrittore Valerio Varesi presenta il suo ultimo romanzo giallo Il commissario Soneri e la strategia della lucertola L’autore dialogherà con il pubblico e con Tiziano MeschieriLibreria La Fenice

12 dicembre – ore 21 Storie di adozioni: le famiglie adottive si raccontano Incontro di confronto tra famiglie adottive e famiglie in attesa Moderatrici: Valeria Lodi e Alessandra Piccioni Sede Nadia

12 dicembre - ore 21On Fire - Il beat e il rock a CarpiIncontro con l’Autore Maurizio Dente dai mitici anni 60 ai giorni nostri Conduce Pierluigi Senatore, giornalistaAuditorium Biblioteca Loria

13 dicembre - ore 20.30Spettacolo di Burattini: Minigonne e la stoffa preziosa Circolo Guerzoni

13 dicembre mattinoIl debito capitale Incontro con l’associazione Progetto Insieme di Modena che da anni gestisce uno spor-tello di consulenza gratuita alle famiglie indebitateCasa del Volontariato

13 dicembre - ore 15.30Il Canto Popolare nellatradizione musicale italiana Pomeriggio d’ascolto musicale Conduce: Liliana FortiCasa del Volontariato

13 dicembre - ore 10/12Doula: un aiuto concreto per vivere al meglio gravidanza, parto e post partoA cura di Elena Biamonte Casa del Volontariato

13 dicembre - ore 16 Arriva Santa Lucia

accendi la tua stella nella notte più magica dell’anno, quando il babbo passerà con le sue renne ti troVerà più facilmente. è in attesa di partire nel suo Villaggio di natale floVer, con luci che brillano sugli alberi allestiti da grandi e piccini e la cometa sui presepi

babbo natale, regalami una stella

nascoste nelle magiche caselle giorno dopo giorno, il presepe, la stella cometa da mettere sulla capanna, le luci sul balcone e ogni piccolo ninnolo che ci portia-mo dietro da quando anche noi, piccini, aspettavamo Lui, che non si sa come ci avrebbe trovato nella notte del Santo Natale e ci avrebbe regalato il nostro sogno.Sarà un Natale con tante stelle accese, e brillanti come cuori pulsanti, il miglior GPS per le sue renne che voleranno tra i tetti innevati e camini accesi in attesa della sua visita. I sui piccoli aiutanti, gli gnomi sono già all’opera da tempo nel Villaggio di Natale Flover, a Bussolengo in provincia di Verona, la filiale più vicina a noi

della sua casa principale al Polo Nord. Babbo Natale si è organiz-zato bene: ognuno quest’anno deve poter aprire un pacchettino, un pensiero, un piccolo dono da gustare assieme ai propri cari e agli amici, che sono il tesoro più prezioso del mondo. In questo Natale di grande sobrie-tà c’è ancora la voglia, il tempo e lo spazio per appendere le nostre calze al camino, o al termosifone, chissà, forse le troveremo cariche di leccornie: cioccolato, carbone di zucchero, mandarini e noci.Tanti auguri a tutti, il Babbo si ricorda sempre di noi e non di-mentichiamoci noi di lui: la tazza di latte e i biscotti devono essere sul tavolo!

Elisa Anderlini

sabato 13 dicembre, alle 17, presso la sala eX poste di palazzo pio, Vernissage della mostra di scultura e pittura dei due artisti fiorentini keVo e simonetta fontani

i due volti dell’arte

21venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

appunTamenTi appunTamenTi

Ci svelano aspetti non solo dei rituali funerari nel-le Terramare, ma anche

informazioni sulla vita di una comunità della pianura padana di oltre tremila anni fa, gli scavi alla necropoli dell’età del bronzo di Casinalbo intrapresi dal Museo civico archeologico di Modena con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Roma-gna. Le nuove scoperte - risultato degli scavi diretti da Andrea Car-darelli e di ricerche con tecniche innovative - sono al centro della mostra Le urne dei forti che inau-gura a Palazzo dei Musei domeni-ca 14 dicembre, alle 17.I nuovi scavi nella necropoli, individuata nel 1880, hanno con-sentito di indagare circa un quinto dell’estensione presunta, 12 mila metri quadri, e di recuperare oltre 600 tombe, pozzetti entro cui era-no sistemate le urne cinerarie con i resti dei defunti.Sono stati individuati sentieri che isolavano nuclei di sepolture e aree dove si svolgevano rituali prima e dopo il rogo funebre che, ricostruiti grazie alle evidenze archeologiche, richiamano quelli che Omero descrive nell’Iliade

il 12 dicembre, alle 21, al teatro comunale di carpi, Va in scena spring awakening, musical tratto dall’opera risVeglio di primaVera

emozioni fortiIl pomeriggio vedrà poi l’arrivo, come da tradizione, di Santa Lucia a cavallo, con l’offerta di una merenda a tutti i bambini, cori natalizi itineranti e carillon giganti che stupiranno tutti i partecipanti, immergendo il cuore della città in un’atmosfera fiabescaCentro storico14 dicembre - mattino Mercato domenicale Arriveranno i banchi del primo dei mercati nataliziPiazza Martiri20 dicembre - tutto il giorno Philopolis Il centro storico darà spazio a una giornata di spettacolo unica, con gli eventi conclusivi del Progetto Beni Comuni: Cafelulé, compagnia italiana che da alcuni anni sviluppa la tecnica della danza verticale, si esibirà sui monumenti più rappresentativi del centro Ore 18.30Urban TalePerformance multimediale con riprese e proiezioni video in tempo reale e musica dal vivo. L’intenzione è quella di esplorare una nuova dimensione dello spettacolo in cui tecnologia, danza e spazio pubblico si fondano. Inoltre, prima e dopo la performance, esibizioni artistiche itineranti e spettacoli riempiranno le vie del centro Ore 21ComunItalia Teatro Comunale

14 dicembre - ore 19.30Veivecura (ITA) Mattatoio Culture Club

14 dicembre - ore 17Presentazione del libro Essere in un gesto - I Sensi dell’A-dozione Conversazione con gli autori Massimo Maini e Daria Vettori Conduce: Marcello Marchesini, giornalista Saluto Daniela Depietri, assessore alle Politiche Socio-sanitarie Comune di Carpi Introduce Liana Balluga, Coordinatrice Servizio sociale Minori e Famiglie Unione delle Terre D’Argine Auditorium Biblioteca Loria

14 dicembre - ore 15.30Il castello magico4-8 anni Incontro condotto dai ragazzi del Circostrass e Associazione Culturale Apoire Circolo La Fontana – Fossoli

15 dicembre - ore 21La radio e il filo spinato In occasione del 70° anniver-sario della morte del Beato Odoardo Focherini Un originale e brillante racconto per oggetti sulla vita di padre Massimiliano Kolbe martire ad Auschwitz per mano nazista Di e con Roberto Abbiati e

Luca Salata Auditorium San Rocco16 dicembre - ore 21 Incontro con l’Autore Stefano “Cisco” Bellotti, musicista e cantautore Presenta il suo libro Oh belli ciao! Libro autobiografico scritto con Carlo Albè, che racconta gli anni passati coi Modena City Ramblers e i motivi dell’abbandono della band nel momento del suo massimo successo Conduce Pierluigi Senatore, giornalista Auditorium Biblioteca Loria

17 dicembre - ore 21Gospel - Concerto di Natale Concerto di Natale del Coro Gospel Soul Junior Diretto da Grazia GamberiniChiesa di San Giuseppe Artigiano

18 dicembre - ore 22.30Samaris (Iceland) Mattatoio Culture Club

I mercoledì tra i raccontiDicembre Dalle 17 Le fiabe e i libri non hanno età, basta saper ascoltareSi alterneranno letture ad alta voce da albi e libri illustrati e narrazione di fiabe tradizionaliLe letture ad alta voce saranno a cura di Graziella Redolfi, narrastorie professionista che vi incanterà con la sua dolcezza e con le sue magie di carta e stoffa.Le fiabe saranno inveceraccontate da Alessia Napolitano, libraia di Radice-Labirinto che da anni compie ricerche intorno all’immaginario fiabesco raccogliendo parole immagini da repertori vicini e lontaniLibreria Radice-LabirintoPiazza Garibaldi

Conta che ti cantoStorie in musica per i piccolissimiLe nonne un tempo iniziavano le fiabe con “C’era una volta” o con “Conta che ti conto” (Tu racconta che io ti racconto)Seguendo la trama e le parole dell’albo illustrato Daniela Bertacchini, musicista ed esperta nei processi i apprendimento musicale guiderà i più piccoli attraverso la storia, integrando l’intreccio con giochi sonori,melodie classiche e canti dal mondoProgramma28 dicembreOrso buco!11 gennaioRimbalzi25 gennaioAlla ricerca del pezzo perduto Sede Musikèvia lago di Carezza, 14

Spring Awakening fu una vera rivoluzione di genere, poiché a suo tempo stra-

volse tutte le consuetudini e le convenzioni del musical “clas-sico” tradizionale. Tratta dalla controversa pièce teatrale Risve-glio di Primavera di Frank We-dekind, pubblicata nel 1891 e a lungo censurata per i suoi temi provocatori, l’opera mostra un

gruppo di adolescenti alle prese con la scoperta della sessualità e della loro identità affettiva; sulla sponda opposta stanno la moralità della società e l’ipo-crisia degli adulti. Su immagini contrastanti e su forti emozioni punta la regia di questo allesti-mento che non risparmia scene di nudo e la drammatizzazione di stupri, suicidi e abusi, ma che è

anche, allo stesso tempo, un inno costante alla vita, al coraggio, alla speranza. La Germania di fine secolo è, in questo caso, sostituita dall’Italia degli Anni Trenta, richiamata nei costumi, nelle scene, nelle ac-conciature. Uno spettacolo che saprà creare attenzione e dibat-tito sia tra le nuove generazioni che tra il pubblico più adulto.

dal 14 dicembre le urne dei forti a palazzo dei musei metterà “in scena” le scoperte dagli scaVi nella necropoli di casinalbo e da ricerche con nuoVe tecniche archeologiche

terramare: storie di morte e di vita

raccontando i funerali di Patroclo.Le ricerche archeologiche e antropologiche hanno consentito di recuperare informazioni sulla demografia, l’organizzazione della società, le condizioni di vita dei suoi abitanti. Dai resti delle cremazioni contenuti nelle urne, sottoposti a minuziose analisi, si sono ricavati dati sulle aspettative di vita (molti morivano ancora ne-onati, un individuo su tre moriva durante l’infanzia o l’adolescen-za, mentre pochissimi erano i ses-santenni). Nei raggruppamenti di tombe, attribuibili a diversi nuclei di parentela, le sepolture maschili e femminili occupavano posizioni diverse.Le evidenze riscontrate nel terre-no e suggerite dai reperti hanno reso possibile ricostruire la suc-cessione delle azioni che accom-pagnavano il rito, che nell’antichi-tà doveva avere una forte valenza simbolica accresciuta dalla pratica della cremazione.La mostra vuole trasmettere ai visitatori l’aspetto della necropoli e i riti che vi si svolgevano con-ducendo il visitatore - attraverso ricostruzioni e filmati che creano una dimensione evocativa - a per-

correre virtualmente un sentiero dell’area sepolcrale fino alla pira e ad “assistere” alle cerimonie che avevano come protagonista il de-funto e la comunità che lo affidava al mondo ultraterreno. Si accede poi a un percorso espositivo di reperti, immagini, testi e strumenti multimediali.La mostra - realizzata con il con-tributo della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, e con la collaborazione delle Soprinten-denze per i Beni Archeologici di Emilia-Romagna, Veneto e Pie-monte che hanno prestato reperti di confronto - è curata da Andrea Cardarelli, docente di Preistoria e Protostoria all’Università Sapien-za di Roma e da Cristiana Za-nasi, curatrice del Museo civico archeologico di Modena. Hanno collaborato alla ricerca il Museo Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma e l’Università di Modena e Reggio Emilia.Le urne dei forti sarà visitabile gratuitamente nella Sala Crespel-lani dei Musei civici, al terzo pia-no di Palazzo dei Musei, fino al 7 giugno 2015 da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

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di Clarissa [email protected]

abbiamo bisogno della magia del natale

libri da non perdere!

l’avvocato risponde...di Laura Vincenzi

[email protected]

di Massimo Loschial mè dialètt...

di Massimo Loschi

Rewind di federica de paolis 

Tre continenti, tre storie d’amore indissolubilmente legate, tre personag-gi che raccontano e si raccontano in totale abbandono. Zeno, broker veronese quarantenne, divorziato e con un figlio di nove anni, conosce

Talila, addetta stampa di una grande casa cinematografica con una piccola cifra da investire. Non è solo una passione travolgente quella che lo attira verso di lei, ma la progressiva e inarrestabile rivelazione di uno slancio in grado di scardinare le sue comode abitudini. Prima di conoscere Zeno, sette anni prima Talila ha avuto una relazione con Rocco, pittore incupito da un successo che non arriva. Il rapporto, burrascoso fin dall’inizio, implode tra gelosia e ossessioni quando un famoso regista con cui lavora Talila vuole Rocco in un suo film. Talila si perde, divorata dal desiderio di compensare col sesso il vuoto dell’abbandono. E infine, un perfetto meccanismo narrativo a ritroso ci porta indietro di altri sette anni. È Rocco che ci conduce in un viaggio che porta il giovane artista in compagnia di Michael e Ana da Londra al Brasile all’India, in fuga non solo dal passato ma anche da una minaccia che incombe sulla sua vita. In questo nuovo e ambizioso romanzo Federica De Paolis racconta la forza del passato: tutto ritorna, nulla si cancella, il mosaico si ricompone sempre. Solo la consapevolezza e la memoria permettono di ricostruire ogni storia, di rimetterla, forse, in piedi.

la magia d’un ricôrd

A s-sòm quêši šmìnghèe, quand da ragàsóo

a spètêvèn, guardènd fóra dla fnêstra

sê i fiôch d’név i s’fùsn’insfrùcièe, curióš

in mêš al campani ch’sunêvn’a fêsta.

D’in dò spùntêvni achsè… imprùvišchi ricôrd bée chi parivèn fìn

šmìnghèee gnènd fóra che gnanch l’éra

indèviši t’lasèvn’a bòcà avêrta… incantèe.

Dôp, a curivèn, vêrs l’angòl dal bùfèeimpèt a un Prèšèpìin. ‘Na pôêšia gniva cùmè luš a impiêr cal dè

fat ed prùmìsì e un briš d’fantašia.

A ôç e-srèe a psivn’inmàginêral pégri chi gnivèn dai môunt côi

pastór,i tri Rè Magi in viaš per purtêr

da l’Ôrìint luntan: incèins, mìrà e ôr.

A gh’éra… ‘na magia ch’vulêva in dl’aria

un règal, che n’êtr’a n’gh’éra d’più bêl:

un Putêin Sant ch’insgnêva a tùtt la via dl’amór, d’un mònd in pêš… l’éra

Nadêl!

la magia di un ricordo

Ci siamo quasi dimenticati, quando da bambini attendevamo, guardan-

do fuori dalla finestrase i fiocchi di neve si fossero infilati,

curiosinel mezzo delle campane che suonavano a festa.

Da dove spuntavano così… all’improvviso quei ricordi belli che

sembravano dimenticatie uscendo fuori che nemmeno

davano l’avviso ci lasciavano a bocca aperta… incantati.

Poi, correvamo, verso l’angolo della credenza di fronte a un piccolo Presepio. Una poesia veniva come

luce a illuminare quel giorno fatto di promesse e un briciolo di fantasia.

Ad occhi chiusi potevamo imma-ginare le pecore che venivano dai monti con i pastori, i Re Magi che

arrivavano per portare dall’Oriente lontano: incenso, mirra e oro.

Vi era… una magia che volava nell’aria un regalo, che un altro non vi era di più bello: un Bambino Santo

che insegnava a tutti la viadell’amore, di un mondo in pace…

era Natale!

e’ possibile adottare maggiorenni

L’adozione di maggiorenni è uno strumento volto, a diffe-renza dell’adozione di minori,

a tutelare innanzitutto l’interesse dell’adottante che sia privo di una discendenza per trasmettere a qualcuno il proprio patrimonio e il nome della famiglia. In altri casi può rappresentare un mezzo per garantire assistenza duratura a una persona biso-gnosa (ad esempio a una persona portatrice di handicap). Possono chiedere di adottare un maggiorenne le persone, coniugate o meno, che hanno compiuto i 35 anni d’età e che superano di almeno 18 anni l’età di coloro che intendono adotta-re. In casi eccezionali il tribunale può autorizzare l’adozione, se l’adottante ha raggiunto almeno i 30 anni d’età, fermo restando la differenza d’età di almeno 18 anni rispetto al soggetto che si intende adottare. La domanda ve presentata al Presidente del Tribunale del luogo di residenza dell’adottante. L’adottato, a seguito dell’accoglimento della domanda di adozione, acquisisce il diritto di anteporre il cognome dell’adottante al proprio, il diritto a succedere all’adottan-te nella stessa posizione dei figli legittimi ed il diritto agli alimenti. Gli effetti si producono dalla data del provvedimento del Tribunale che autorizza l’adozione. Con l’adozione restano fermi i diritti e i doveri dell’adottato verso la famiglia di origine e non produce effetti verso i parenti dell’adottante e verso quelli dell’adottato. Per il perfezionamento della procedura è necessario il consenso dell’adottante, dell’adottando e dei loro eventuali coniugi, dei figli (legittimi o legittimati o naturali riconosciuti) maggiorenni dell’adottante, dei genitori dell’adottando. Il tribunale può però pronunciare l’adozione se considera ingiu-stificato o contrario all’interesse dell’adottando il mancato rilascio del consenso.

Il Natale attraverso gli occhi di un bambino...

domenica 14 e lunedì 15 dicembre, alle 20,30, al cinema ariston di san marino, proiezione del film il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, di felix herngren

Una spassosa metafora esistenziale

domenica 14 dicembre, alle 15, al cinema ariston, proiezione del film di animazione planes 2

Missione antincendio

Allan Karlsson ha avuto una vita lunga e intensa ed è stato testimone di alcuni de-gli eventi mondiali più importanti del XIX

secolo, talvolta addirittura influenzandone il corso. Nonostante il suo stato di salute sia ancora ottimale, Allan è convinto di essere ormai giunto alla fine dei suoi giorni e si ritira in una casa di riposo, dove la sua quotidianità è però pervasa dalla noia. Infat-ti, a pochi giorni dal suo 100esimo compleanno, l’uomo decide di fuggire e scappa dalla finestra della sua stanza. Si troverà così coinvolto in una serie di eventi comici e inaspettati...Tratto da un romanzo che ha venduto in Svezia un milione di copie, la storia prende l’andamento picaresco di un viaggio verso l’ignoto che si traduce in meta-fora esistenziale. Ne succedono di tutti i colori in

un accavallarsi di situazioni divertenti e surreali che la regia di Felix Herngren sa ben valorizzare. E, pur nella sua leggerezza, la commedia suggerisce l’idea liberatoria e attraente che la vita, a volte basta un balzo e può essere reinventata. Il protagonista, Robert Gustavsson è di una simpatia eccezionale.

Dusty, campione di gare ad alta quota, sco-pre di avere un terribile problema: il suo gruppo di trasmissione sta cedendo, e i

pezzi che lo compongono sono fuori produzione. “Se ti spingerai oltre il limite ti schianterai”, gli ri-vela Dottie. “Devi ridurre la potenza, rallentare”. Il che significa smettere di gareggiare. E’ un brut-to colpo per Dusty, ma poiché le disgrazie non vengono mai sole, il ministero per la Sicurezza e i trasporti fa chiudere l’aeroporto ove fanno base gli amici aeroplani, fra cui il fido Mayday “vec-chio e ossidato”. Urge un ammodernamento antincendio, e Mayday ha bisogno di un “secon-do” ad assisterlo nella sua attività di pompiere. Inizia così la nuova grande sfida di Dusty: sotto-porsi a un addestramento come aereo cisterna presso la base specializzata capitanata dall’e-

sperto elicottero antincendio Blade, e popolata da una serie di velivoli e veicoli che diventeranno nuovi personaggi della saga (nota di colore: il “cattivo” è un Suv). Dusty deve reinventarsi un lavoro e un’identità strutturata intorno al nuovo incarico: e, come molti nel mondo occidentale (in particolare americano) deve lasciarsi alle spalle il ruolo del vincente per abbracciare un mestiere in cui l’altruismo e il gioco di squadra sono più im-portanti dell’affermazione individuale. Planes 2 diventa così una parabola motivazionale per quanti abbiano dovuto reinventarsi una vita e una carriera, e un incentivo a farlo con una nuova apertura verso il sociale, facendo leva sulle radici più profonde, come l’etica del lavoro in sé, del proprio Paese.

Cara Clarissa, le luci di Natale a Carpi sono belle, ma sono uno spreco. Ci sono poveri da aiuta-re con quei soldi, le luci fanno solo l’interesse del consumismo e dei negozi.

Beppe

Caro Beppe, non sono d’accor-do. Prima dell’assistenzialismo gratuito credo sia importante

puntare sul lavoro: i negozi non sono enti astratti da trattare in modo sprez-zante, ma ambienti gestiti da persone che hanno investito denaro per creare lavoro per se stessi e i loro dipenden-ti; lavorano, festivi inclusi in questo periodo e contribuiscono a mantenere vivo e in ordine il centro storico della città. La merce che vendono viene prodotta da qualcuno, trasportata da qualcun altro: di nuovo lavoro. E’ sempre troppo facile demonizzare il “consumismo”: possono farlo solo le persone che non hanno bisogno di denaro per vivere e io non ne ho an-cora incontrate. Chiunque chieda una retribuzione per lavorare contribuisce alla società dei consumi: lui stesso offre un prodotto (il suo lavoro) e chiede in cambio soldi. Niente santi, dunque, finché ciascuno di noi deve pagare bollette sempre più alte. Le lu-minarie regalano un’atmosfera di fe-sta di cui abbiamo bisogno non meno di un piatto in tavola. Non avremmo nulla tutto il patrimonio artistico ita-liano se l’unica preoccupazione fosse sempre e solo stata nutrire il corpo e mai l’anima delle persone.

23venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

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LA CLASSiFiCA

DICIOTTESIMA GIORNATA

Sabato 13/12/2014, ore 15BOLOGNA – FROSINONE

BRESCIA – SPEZIACARPI – MODENACITTADELLA – BARI

CROTONE – PRO VERCELLILIVORNO – CATANIAPESCARA – AVELLINO

TERNANA – VIRTUS LAN-CIANO

VIRTUS ENTELLA – VICENZA

ANTICIPOVenerdì 12/12/2014, ore

20.30TRAPANI – PERUGIA

POSTICIPOLunedì 15/12/2014, ore

20.30 LATINA – VARESE

CALCiO – il nono gol di mbakogu al bari (1-0) Vale la nona Vittoria: il carpi Va in fuga (+4)

un derby da 10sabato in un cabassi sold-out la madre di tutte le sfide che si sono giocate sotto il nostro cielo.

Con una prestazione di mirabile persona-lità tecnica, il Carpi

espugna Bari e va in fuga sul tetto della Serie B, col massimo vantaggio in clas-sifica. Il nono gol stagiona-le di Mbakogu vale il nono risultato utile consecutivo e la nona vittoria complessi-va. Ammesso che servisse, la prova del nove è decisa-mente superata. Dal Mode-na passa il 10 (ed eventual-mente la lode). Altrettanti sono i temi che abbiamo individuato per presentarvi il derby di S.Lucia e delle stelle di Natale.1) I BOMBER – Natural-mente, è il derby dei bom-ber. Al centro del palco, Mbakogu contro Grano-che. Più che capocannonie-ri, leader tecnici, emotivi, finanche ideologici per come dettano e determi-nano il gioco e la chimica delle partite. Due simbiosi: non ci sono altri attaccanti in questo campionato tanto funzionali alla squadra, e la squadra a loro, quanto questi due. 2) GLI ALLENATORI – Fabrizio Castori e Alfredo Walter Amato Lenin No-vellino sono i Dorian Grey del nostro calcio: 60 anni e non sentirli per nessuna ragione. Sarà soprattutto il loro derby. Il derby dei più veterani e allo stesso tempo più moderni per quanto sanno essere trasformisti e identitari: nessuna squadra di B somiglia al proprio allenatore quanto le loro. E come loro, nessun altro allenatore di B sa cambiare faccia alla propria squadra senza turbarne l’anima.3) LA TATTICA – Entram-bi sono dei sacchiani non integralisti. Quindi organiz-zazione, intensità ma anche realismo. E di base un 4-4-2 flessibile, con variazioni. Castori usa un secondo attaccante finto (Concas o Lollo) per staccarlo sul mediano basso avversario; Novellino sceglie un tec-nico, un trattatore di palla (Beltrame, Ferrari o Lup-

iL BiGnAMi DeLLA StORiA DeL DeRBY

Un secolo di sfidemorselli, il primo dei nostri. cavicchia, l’ultimo boato

E’ più di una rivalità sportiva. E’ talmente pieno di con-notazioni sociali, storiche, geografiche, politiche, eco-nomiche, da espettorarsi come qualcosa di molto più

profondo e intimistico. Dunque non meno che prezioso. Per noi, Carpi-Modena è uno stato d’animo. E’ la madre di tutte le partite che si sono giocate sotto il nostro cielo. Ed è una storia articolata lungo un secolo. Discontinua, certa-mente. Interrotta spesso. Ma mai e poi mai banale. IL PREQUEL - Di qua e di là dal Secchia, il pallone comincia a rotolare seriamente al tramonto della Belle Époque. Le primissime contese sono i tornei pioneristici degli Anni Dieci. Le squadre, come era di uso comune a quel tempo, portavano effigie latine: da una parte c’è l’Audax degli studenti modenesi del Liceo San Carlo; dall’altra la Ju-cunditas, del carpigiano-svizzero Adolfo Fanconi che ha messo insieme gli amici del “Caffè degli Svizzeri” di Piazza Vittorio Emanuele (l’attuale Piazza Martiri). E questo è il prequel.L’ALTRO STADIO - Poi, scoppia la Grande Guerra e si porta via tutto, comprese le denominazioni ante-litteram. Quando torna la pace, il calcio si riforma. Le due società si ricostituiscono e si ritrovano di fronte nel girone emiliano di Prima Divisione. Stavolta sì: sulle locandine che annunciano la gara ci sono i nomi delle due città. Perciò, di fatto, il film del derby Carpi-Modena per come lo intendiamo oggi, comincia nel 1919, quando il Cabassi ancora non esiste (verrà edificato 9 anni dopo). Il Carpi ospita e perde i primi due confronti al campo di S. Nicolò, di fronte alla basilica, nello spazio ricavato dall’abbattimento della cinta muraria. GLI APRIPISTA - I primi gol assoluti sono dunque del Mo-dena. Precisamente di un veronese, Egidio Chiecchi, che peraltro resta l’unico giocatore ad aver segnato una dop-pietta. Il primo marcatore biancorosso, invece, è proprio un carpigiano doc: Almo Morselli. Uno dei padri costituenti della nostra pedata. Era un attaccante universale, faceva l’ala, l’interno e talvolta persino il centravanti. Giocava cioè in tutti i ruoli offensivi della Piramide di Cambridge, il para-digma tattico di allora (oggi diremmo un 2-3-5). I NUMERI – Poi, la sfida ritorna in uno scenario surreale: è il campionato di guerra del 1944 che sostanzialmente si gioca tra rappresaglie e bombardamenti. Dopodiché diventa un appuntamento fisso delle estati dei Settanta (in Coppa), e più avanti una classica dei Novanta (in C1). Infine, l’ultimo scatto d’epoca: dallo scorso anno il derby è derB. In totale, sono 19 le sfide ufficiali disputate a Carpi (13 di campionato, 6 di Coppa Italia). Le ultime due si sono concluse in parità, che è l’esito più ricorrente (8). Il risultato uscito più volte è lo 0-0 (4). Il bilancio di Coppa è in per-fetto equilibrio: 4 pareggi, una vittoria e tre reti a testa. In campionato, tuttavia, è avanti il Modena con 6 successi (14 gol a 9), l’ultimo dei quali 17 anni fa. Ne dista 18, invece, l’ultima delle 3 indimenticabili affermazioni biancorosse (tutte consecutive). IL PIU’ BELLO - Dominare dall’inizio, senza soluzione di continuità, e segnare alla fine: qualsiasi tifoso vi dirà che non c’è un modo comparabile a questo per vincere un derby. Era il 22 settembre 1996, l’alba del grande sogno infranto nel maledetto spareggio di Ferrara. Il Cabassi, stipato in ogni ordine di posto, ribolliva: buona parte degli oltre 5.000 spettatori perse la voce. Tutti, ma proprio tutti, si stropicciarono gli occhi. Si giocò non a senso unico, ma a porta assediata che è diverso. E una cosa, in particolare, si capì distintamente: cioè che il terzino sinistro, un fuso di granito lungo quasi due metri, aveva stoffa. Marcava, picchiava, impostava, rinviava preciso, usciva palla al piede con eleganza principesca. Si chiamava Marco Materaz-zi, e presero nota tutti. Dieci anni più avanti, nella finale Mondiale di Berlino, avrebbero preso nota pure i francesi. Il Modena non superò mai la metà campo. Venne asfissiato, sopraffatto fisicamente. Il Carpi flirtò con il gol fino allo scadere. Poi, Marco Cavicchia ci consumò letteralmente un amplesso. Decise da pochi passi, sotto la Curva Ovest, di cui fece tutto il giro per esultare con il Mucchio Selvaggio. Ciò che ne seguì divenne il coro-tormentone dell’anno: “un boato che farà tremar la terra e il mar”.

Enrico Gualtieri

CARPI 33 TERNANA 22FROSINONE 29 PRO VERCELLI 21BOLOGNA 27 PESCARA 20LIVORNO 26 CATANIA 20SPEZIA 26 BRESCIA 19TRAPANI 26 BARI 19LANCIANO 25 ENTELLA* 17AVELLINO 25 CROTONE 17PERUGIA 24 VARESE (-3) 16VICENZA 23 CITTADELLA 15MODENA* 22 LATINA 15*Una gara in meno

Granoche (Modena) 12Castaldo (Avellino) 10Mbakogu (Carpi) 9Caracciolo (Brescia) 9Marchi (Pro Vercelli) 9Mancosu (Trapani) 9Ciano (Crotone) 8

Curiale (Frosinone) 8Vantaggiato (Livorno) 8Maniero e Melchiorri (

Pescara) 8

pi) per creare superiorità vicino all’area di rigore. Diverse le interpretazioni. Il Carpi è fondato su un fulcro muscolare (Porcari)

ed è tutto verticale, pochi passaggi, quasi tutti nei corridoi per Mbakogu. Il Modena si appoggia a un regista vero (Schiavone), ed è molto più orizzonta-le, serve Granoche dalle fasce. Tutti e due optano per il 4-3-3 come sistema di riserva. Sugli esterni alti, Castori può punta-re su ottimi velocisti per accompagnare Mbakogu (Di Gaudio, Letizia, più ai margini Embalo). Tuttavia non avrà il suo uomo tattico (Pasciuti, squalificato); Novellino invece sì (Nar-dini) ma non è detto che lo

usi. Più spesso, per agevo-lare Granoche ha scelto i migliori crossatori (Rubin, Nizzetto, Manfrin, qual-che volta Marsura).4) I NUMERI - Opposti ed estremi: il miglior attacco del Carpi (31) contro la miglior difesa del Mode-na (12). Tendenze stabili dall’inizio del campionato.

prossimo turnoil frosinone è ospite al

dall’ara

25venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

Il 5 dicembre, l’Hellas Verona FC ha donato al Comune di Carpi

nel corso di una cerimonia tenuta nella città veneta il ricavato di un’asta di benefi-cenza on-line.Maurizio Setti, imprendi-tore carpigiano presidente della squadra di calcio scaligera, aveva espresso il desiderio di donare il ricava-to di quest’asta a coloro che durante il terremoto erano stati impegnati sul campo. Il progetto Io non tremo a cui verranno devoluti i fondi raccolti è rivolto alle scuole primarie e secondarie di pri-mo grado, per la diffusione della prevenzione dei rischi in caso di calamità naturali

hellas Verona fc e charitystars alleati

Dal calcio 10.379 euro per la Protezione Civile di Carpi

ed è stato ideato e coordina-to dal Sistema di Protezione

Civile Locale con il Gruppo Volontari del Comune di

CALCiO – GiOvAniLi BiAnCOROSSetorna la Primavera

Sono due le notizie importanti nel weekend del vivaio biancorosso: la prima è la convocazione in azzurro-baby del terzino sinistro classe 2000 Antonio Gerace, in forza

ai Giovanissimi Nazionali di mister Galantini, precettato dal commissario tecnico federale Antonio Rocca per il natalizio di categoria in corso al centro tecnico di Coverciano. La seconda è il ritorno al successo della Primavera, che spezza un digiuno lungo 8 turni battendo il Trapani (1-0) in fondo a una partita attenta e gagliarda, decisa da un gran colpo di testa di Kevin Marconi a metà primo tempo. Bene anche i Giovanissimi Regionali, che si confermano terza forza del campionato conquistando la settima vittoria stagionale sul campo del Pro Piacenza (4-2). In gol Cici-riello, Simone e due volte Barbari. Molta sfortuna, infine, per gli Allievi Nazionali battuti di misura allo scadere dall’Udinese (0-1).

E.G.

CALCiO – DiLettAntiserie dCorreggese otto e abbondanza

La Correggese sale sull’ottovolante e fa uno show. Vince l’ottava partita consecutiva, stavolta con goleada e senza patema né sofferenze. Si conferma squadra a memoria, or-

ganizzata e ricchissima, oltre che in grande forma: un’abbondan-za di soluzioni offensive che in questo momento non ha nessuno, se non il Rimini capolista. Nella domenica in cui Ferrari si prende una piccola pausa, si scatenano gli altri e il Romagna Centro esce vivisezionato dal Borelli (4-1): Chiurato ispira e segna, Lari disegna, Arrascue riscatta l’errore dal dischetto della settimana precedente, Bouhali subentra e dribbla tutti, Grandolfo fa dop-pietta e chiude il conto. Nel prossimo turno, trasferta complessa sul campo del Montemurlo, sin qui inviolato.

PROMOZiOneLa Solierese accelera

Cala il poker anche la Solierese, ed esce definitivamente dall’oscurità con la vittoria più larga dell’anno: 4-0 al Reno Centese, avversario mediano, un po’ rimaneggiato, ma

tutt’altro che scontato. Segnano tutti gli attaccanti, Paradisi, Di Costanzo, Montanari e Bulgarelli (primo centro stagiona-le), sintomo di ottima salute del gioco. Cominciano a contarsi i benefici del cambio in panchina. Il passo è accelerato nella misura del 50%: con Torroni i gialloblu viaggiano alla media di 2 punti a partita; nelle 11 gare di gestione Campedelli ne avevano raccolti appena 15 (media 1,36).

E.G.

Ma in corsa, l’impermeabi-lità dei biancorossi si è ben ispessita: 5 delle ultime 8 gare le hanno chiuse a porta inviolata. Nondimeno, la produttività gialloblu è in evidente crescita: 14 reti all’attivo nelle ultime 4 gare (Coppa compresa). Tuttavia, mentre quella di Castori è una cooperati-va del gol (11 giocatori a segno), quella di Novellino è un’impresa individuale: Granoche pesa per l’80% del fatturato (12 reti su 16, più l’autogol propiziato a Vicenza), cioè più di chiun-que in B.5) I PORTIERI – Due gio-

tUtti i PReCeDenti A CARPi

vani in gran forma, maturi, ormai pronti: Pinsoglio è il più continuo e il meno battuto; il gancio di sicu-rezza a cui il Modena si aggrappa nei momenti più difficili. Gabriel invece è il più migliorato in corsa, la scoperta più importante del Carpi. Dal buco di Avellino in poi ha preso solo un gol su azione. 6) LE SINTESI – La qualità del Modena dipende principalmente da Nizzet-to; quella del Carpi esclusi-vamente da Bianco. I derby si vincono spesso con una grande giocata fuori dagli schemi, ma più spesso con un grande cambio di ritmo. In materia, ci sono due pro-fessori ordinari: Signori da una parte e Concas dall’al-tra. Sono le sintesi: i più

verticali, i più bravi senza palla. I loro inserimenti orienteranno la partita. 7) I DUBBI - Novellino ha il solito davanti, ovvero il partner di Granoche. Ca-stori invece ne ha uno gros-so dietro, ed è la caviglia in fiamme di Romagnoli. Che per tante ragioni non può mancare: è il ministro della difesa, è il tigre di Cremo-na, è l’eroe degli ultimi due derby. E soprattutto è l’acquasanta per esorcizza-re il Diablo. 8) LE SORPRESE – Oc-chio ai diversivi dell’ultima mezzora. Due ragazzi rock, affamati e talentuosi, ormai specializzati a subentrare per alzare il volume delle partite appena si appiatti-scono. Ovviamente uno è Kevin Lasagna e l’altro

Davide Luppi, ovvero la storia più speciale del pomeriggio speciale. Un carpigiano torna a giocare un derby. Ma a fronte inver-tito: contro la sua città, e in particolare contro la squa-dra che poteva essere sua. 9) LA CORSA – E’ la partita diversa: può cam-biare l’inerzia psicologica dell’intera stagione. Vale tre punti, ma anche una parte dei successivi. Sarà insomma una pista di accelerazione. Sarà, quindi, in tutti i sensi, un derby per correre. Lo vincerà chi in-dovinerà la velocità giusta e avrà più autonomia. Il Mo-dena da quando ha cambia-to preparatore ha cambiato passo. E adesso può tornare in corsa. Il Carpi invece ha corso più forte di chiunque,

ma non è stanco. Vuol con-tinuare a fuggire. 10) IL PUBBLICO – In-fine, il Cabassi sold-out. Da un paio di settimane, in città circola un’energia incredibile. Anche i più freddi, i più snob, i meno attenti alla questione non riescono a far finta di niente e sono costretti a parlarne. Mai erano stati venduti 3000 biglietti in un giorno solo di prevendita per un evento sportivo. E mai il Carpi aveva affrontato il Modena da primo in clas-sifica (peraltro pure certo di rimanervi, comunque vada). E’ una di quelle gior-nate in cui il Tempo (quello con la maiuscola, quello dei grandi avvenimenti) si fer-ma e si defila perché entra in scena la Storia. Saremo tutti testimoni. E questo, oltre a essere un onore, è anche una grande respon-sabilità.Perciò, come sempre: vin-ca il migliore. E il migliore sia il pubblico.

Enrico Gualtieri

CAMPIONATO

DATA SERIE RISULTATO MARCATORI CARPI

MARCATORI MODENA

23/11/1919 Prima Categoria Emilia 0-3 - Chiecchi II (30’, 62’)

Marsciani (65’)

31/10/1920 Prima Categoria Emilia 1-2 Morselli (38’) Bezzecchi (18’)

Forlivesi (82’)

27/2/1944 Alta Italia (Eliminatorie) 0-0 - -

21/5/1944 Alta Italia (Semifinali) 0-1 - Bulgarelli (88’)

2/3/1975 C/B 1-2 Grazioli (57’) aut. Gavazzi (43’) Ragonesi (61’)

4/11/1979 C2/B 0-1 - Cuoghi (35’)

15/10/1989 C1/A 1-1 Raise (50’) Bonaldi (47’)

5/3/1995 C1/A 2-0Beghetto (45’)

aut. Valentini (90’)-

5/5/1996 C1/A 1-0 Cancellato (1’) -

22/9/1996 C1/A 1-0 Cavicchia (86’) -

12/10/1997 C1/A 0-2 - Grabbi (35’) Solari (78’)

31/1/1999 C1/A 0-0 - -

17/4/2014 B 2-2 Concas (7’)Romagnoli (92’)

Babacar (55’) Garofalo (65’)

COPPA ITALIA (SERIE C)

DATA TURNO RISULTATO MARCATORI CARPI

MARCATORI MODENA

2/9/1973 Primo 1-1 Grazioli (48’) Gravante (30’)

4/9/1974 Primo 0-0 - -3/9/1978 Primo 1-0 Gibertini (22’) -

23/9/1979 Primo 1-1 Sberveglieri (15’) Carzoli (47’)

30/8/1995 Primo 0-0 - -9/9/1998 Primo 0-1 - Pietranera (66’)

venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 4526

Pallavolo Maschile Serie D - universal carpi stende reggiocase.it 3 a 0

Settimo sigillo per la banda di coach Mettifogo

Settimo sigillo per la banda di coach Mettifogo che si conferma capolista imbattuta sconfiggendo la squadra reggiana fanalino di coda. Gara semplice e spazio anche

ai più giovani. La prossima gara si gioca sabato 13 con la sfida interna alla Pol. Consumatori.

PALLAvOLO FeMMiniLe SeRie A - Super Liu•Jo Modena. aL paLapanini cade anche novara

bianconere capoliste

PALLAvOLO MASChiLe SeRie B – la cec si arrende al fanton modena est (0 a 3)

derby amaro

Basket – centro lattonieri soccombe 37 a 51 col medolla

Carpi perde la prima partita casalinga

Carpi perde la prima partita casalinga in una partita caratteriz-

zata dall’equilibrio fino a due minuti dalla fine. Gara ben preparata da coach Car-retti che chiude il proprio canestro anche grazie a una serata infelice al tiro per i car-pigiani. I giocatori del Centro Lattonieri Carpine però riescono fino a due minuti dal termine a tenere, poi mollano d’improvviso. Continuano le assenze in casa carpigiana e si sente. Merito a Medolla che ha creduto sempre nella vittoria e se l’è meritata.

PALLAMAnO SeRie A - terraquilia batte il bologna 47 a 31

terraquilia si risolleva

Pallavolo Femminile Serie C - texcart batte gennarini 3 a 2

Lotta all’ultimo pallone

Texcart e Gennarini Trasporti (rispettivamente prima e seconda in classifica), non si sono risparmiate, dando vita a una gara, non eccelsa tecnicamente ma dalla

grande tensione agonistica. Parte forte la Texcart, in un primo set giocato alla perfezione, con grande attenzione in difesa e attacchi sempre efficaci, così il parziale scivola via, fino al 25-16. Nel secondo set la situazione si capovolge e Gennarini prende il largo, mantenendo il distacco e chiuden-do 25 a 18. Nel set successivo si attende la reazione di Garuti e compagne ma è ancora il Montecchio a spingere sull’acce-leratore e la squadra di Mister Pisa finisce per soccombere 14-25. Il Mister cambia qualcosa nel set successivo, spostan-do l’ottima Pini (26 punti), in diagonale al palleggiatore e inserendo Corghi per cercare di trovare maggiore continuità in ricezione. Il set sembra dargli ragione, la squadra appare più equilibrata, si gioca alla pari, ma sono alcune difese di Dallari e Bulgarelli (17 punti per lei), a fare la differenza che porta la squadra a vincere il parziale 25-22. Si parte punto a punto, fino al 4-4, poi un muro reggiano e due errori in at-tacco, fanno scappare le ospiti fino al cambio campo sull’8-5. Le squadre sono stanche, in equilibrio ma il Montecchio si porta al match point sul 14-11. Corghi con un attacco accor-cia le distanze, poi va al servizio Pini. Alla prima battuta ace e si va sul 14-13, in quella successiva, faticano le reggiane a ricevere, malinteso sotto rete e sono 14-14. Un contrasto a rete vincente chiude set e partita per la Texcart 16-14.

Terraquilia Carpi si risolleva dopo la sconfitta rimediata nel

recupero di martedì scorso contro il Romagna e rias-sapora la vittoria contro i cugini felsinei; ma il pun-teggio finale non deve trarre in inganno perché i bolo-gnesi hanno venduto cara la pelle, sono sempre rimasti attaccati alla gara: occorre dare atto ai ragazzi di coach Serafini nella seconda parte della ripresa di non essersi disuniti, di aver trovato la via della rete con continu-ità. Terraquilia parte bene (6-2 al 5’) con un Vaccaro straripante (4 reti), Bologna recupera (6-5 all’8’), ma i biancorossi ristabiliscono le distanze (9-5 all’11’) con

la prima di rete Vukojicic-Ceso che alla fine sarà top-scorer con 9 reti assieme a Vaccaro. Ma Bologna non demorde e rimane attaccato alla partita (11-8 al 17’), parziale però favorevole ai carpigiani 3-1 con Basic che firma il +5 sul 14-9 al 19’. Il vantaggio rimane immutato (21-16 al 27’), ma il finale di tempo vede ancora Vaccaro e Vukojicic-Ceso sugli scudi e Terraquilia raggiunge il massimo vantaggio (+7 24-17). I biancorossi spingono ancora a inizio ripresa con un Molina incisivo (27-19

al 3’), ma Bologna con un parziale di 0-3 in tre mi-nuti ricuce fino al 27-22. Terraquilia ristabilisce le distanze: Giannetta (2 reti) e Vaccaro portano i bian-corossi sul 30-22 (8’); da questo momento i ragazzi di Serafini prendono in mano le redini della gara (35-25 al 16’e 38-28 al 20’).Terraqui-lia spegne le ultime velleità del Bologna e dilaga nei minuti finali, parziale di 6-1 e punteggio sul 44-29 al 27’. Ora per i biancorossi c’è l’o-stica trasferta in Sardegna contro Sinergia Sassari.

Il coach di Liu Jo, Ales-sandro Beltrami apre il match con il suo sestetto

ormai collaudato: Rondon al palleggio, Fabris in diagonale, Rousseaux e capitan Piccinini in posto quattro, Heyrman e Folie al centro con Arcangeli libero. Per Novara c’è Si-gnorile al palleggio, Barun opposto, Hill e Klineman in banda, Chirichella e Guiggi al centro con Sansonna libero. Fabris e Rousseaux aprono il match con due punti, poi Ron-don mette subito in ritmo Heyrman la quale sigla tre punti per le bianconere. La sfida rimane in bilico nella prima parte del parziale fino al time out tecnico sul 12-9 propiziato dal rigore di Heyrman su pasticcio difensivo di Novara. Attac-chi in grande spolvero da

entrambe le parti: diventano fondamentali le difese e i muri nelle poche occasio-ni in cui arrivano palloni imperfetti alle attaccanti esterne e centrali. Non è im-preciso quello che attacca in fast Chirichella, ma perfetto è il muro di Rousseaux che regala il 17-13 a Modena e a seguire primo time out discrezionale per Novara. Riesce ad accorciare di una lunghezza con Klineman la squadra ospite, ma Rondon firma il secondo muro a uno del suo match proprio sull’americana regalando il 21-17 alle bianconere. Ba-run trova un gran ace. 21-19 e time out questa volta per coach Beltrami. Fabris

in pipe porta le bianconere a 22 poi arrivano quattro set point. Piccinini all’ultimo tentativo trova una paral-lela vincente per il 25-23.

Nel secondo set è la centrale di Novara a propiziare con il suo turno di servizio il primo break della gara. 1-5 prima dell’attacco di

Fabris che riporta in battuta Modena, poi 3-8 sull’ace di Klineman che porta al primo time out discrezio-nale per Beltrami. Ritrova la concentrazione e la tranquillità giusta il sestetto della Liu•Jo Modena che inizia, punto dopo punto, la rimonta. Un mani out senza rincorsa di capitan Picci-nini porta al 7-9, ma Barun cambia subito palla. Ancora tre lunghezze sull’attacco murato di Rousseaux al time out tecnico sul 9-12. Incrementa sempre più il ritmo Modena che fa 19-17 con Fabris. Devastante nel finale di set l’opposta croata porta le bianconere sul 24-19. Il primo set point non è

quello buono, il secondo sì con la fast vincente di Heyr-man per il 25-20. In apertura di terzo set Novara prova a spingere sull’acceleratore. 5-3 per le ospiti sulla battuta in rete di Fabris, poi Mo-dena ricuce e passa avanti. Novara però ha la giusta pa-zienza e mettendo in ritmo tutte le proprie attaccanti Signorile ritrova buone soluzioni. Qualche errore in attacco delle bianconere obbligate a forzare le solu-zioni per provare la rimonta aiuta Novara a portarsi allo sprint finale, con Hill che chiude gli ultimi due punti per il 16-25 che porta al cambio campo. Nel quarto set è scontro Rousseaux-Klineman. Momentanea-mente ha la meglio la belga di Modena che trova anche l’ace del 4-3 e sulla battuta seguente provoca la free-ball convertita da Heyrman per il 5-3. Piccinini imbu-cando il pallone nel muro ed Heyrman su ‘rigore’ fanno anche 7-4 e costringono coach Pedullà al primo time out discrezionale del set. Si torna in campo e le ragazze di coach Beltrami non mollano la presa, anzi, allungano ancora. Reagi-sce Novara, ma Modena tiene. Si arriva al 17-15 ma Beltrami ferma il gioco e regala le giuste indicazioni alle proprie ragazze che sfruttano l’errore al servizio di Chirichella per arrivare al 20-16. Rousseaux allunga ma è poi la volta del parziale di 3-0 delle ospiti. 21-19 e secondo time out questa volta per Modena. Come per il resto della gara lo stop riporta il sestetto in campo con il giusto atteggiamen-to, Fabris porta al +3, poi Heyrman giganteggia a rete e ancora l’opposta croa-ta chiude set e partita sul 25-20. Modena è la nuova capolista della Serie A1. Prossimo appuntamento domenica 14 dicembre, alle 18, presso il PalaVerde di Villorba, dove la Imoco Volley Conegliano sfiderà la Liu•Jo Modena.

Capitan Piccinini tra i fratelli Marchi

Terzo derby in poco più di due mesi quello tra Cec e Fanton.

In palio la momentanea supremazia a livello pro-vinciale con le due squa-dre che si trovano a pari punti a poche lunghezze dalla zona playoff. Cec in campo in formazione tipo con Dall’Olio-Renzetti, Cordani-Fellini, Insalata-Luppi e Trentin libero. Coach Bicego deve rinun-ciare a Bartoli infortunato e lascia in panchina l’ex Raimondi e schiera quindi Astolfi-Vitelli, Saguatti-Cassandra, Lodi-Bonetti

e Fanton libero. Dopo una partenza a ritmo blando, il match si anima poco prima del secondo timeout tecnico con Renzetti che finalizza una bella difesa di Trentin per il primo doppio van-taggio Universal (14-12). Cassandra attacca out e la Cec si porta sul 18-15 ma un primo tempo fuori di Insa-lata permette agli ospiti di riavvicinarsi 19-18. Nuovo allungo carpigiano per il 22-19 grazie a un errore di Cassandra ma Modena Est non molla e trova prima la parità 23-23 e poi chiude con un ace di Astolfi 24-26.

La Fanton si galvanizza e parte bene nel secondo par-ziale prenden-do subito un buon vantaggio (5-8). Al con-trario la Cec sembra aver perso il filo del gioco. Saguatti allunga 14-

18 mettendo a segno un ace, Astolfi chiude con un palleggio di secondo tocco un set mai in discussione (20-25). Astolfi trascina i suoi anche in avvio di terzo set con tre punti (1-4), è però un muro di Renzetti a portare le squadre al primo timeout tecnico (8-7) con la Cec avanti. L’equilibrio nel set viene rotto da un ace messo a segno da Saguatti (17-19) dopo il quale la Cec non riesce più a reagire e la Fanton chiude meritatamen-te 21-25, portandosi a casa tre punti.

27venerdì 12 dicembre 2014 anno XV - n. 45

Il maestro carpigia-no Lisco Giuseppe, classe1957, fondatore

dell’a.s.d. Aikido, è stato in-signito del prestigioso titolo di 7° Dan.Negli Anni ‘70 Lisco si è affacciato al mondo delle arti marziali e dopo aver pratica-to lotta grecoromana, judo e karate conosce l’Aikido e se ne innamora. Dappri-ma frequenta le Scuole di Aikido in Europa e successi-vamente si reca in Giappone, per vari mesi l’anno, al fine di apprendere dai Grandi Maestri, all’epoca ancora in vita, questa arte millenaria. Durante gli anni di pratica, inizia a sorgere in lui il de-siderio di diffondere questa nobile arte e nel 1981, dopo essere diventato Maestro, fonda l’a.s.d. Aikido Carpi, prima scuola di arti marziali nella nostra città. All’apertu-ra l’unica disciplina insegna-ta era l’Aikido ma, a distanza di oltre 30 anni, l’associazio-ne conta una vasta gamma

di discipline orientali. Il Maestro ha fondato la scuo-la su solidi principi come la qualità, il rispetto e la tradizione. In quasi quattro decadi ha formato un centi-naio di cinture nere (di cui un 30% donne), alcune delle quali hanno aperto scuole di Aikido sotto la sua guida; organizza e tiene seminari nazionali ed internazionali ospitando Maestri giappo-nesi in Italia.Grandi i risultati vantati dal Maestro Lisco, riconosciuti sia in Italia che all’estero: il mensile di arti marziali più importante del Giappone l’agosto scorso gli ha dedi-cato una pagina e ora la Uisp gli ha riconosciuto, il 29 novembre, il 7° Dan. Lisco

Sensei è il secondo Maestro a raggiungere questo presti-gioso titolo in tutta l’Emilia Romagna. Il Maestro Lisco si dice soddisfatto della sua vita dedicata all’Aikido e rivela che se avesse più tempo riuscirebbe a fare di più. “Fortunatamente faccio l’artigiano: un lavoro che mi permette di organizzare il mio tempo dedicandomi alla mia passione più grande: l’Aikido. Nonostante sia fa-ticoso in termini fisici, il mio lavoro mi ricorda costante-mente la quotidianità fatta di scadenze. Decisamente mol-to diversa dal mondo delle arti marziali dove i valori sono al centro. Io conosco la fatica di guadagnare e la gioia di praticare”.

il maestro lisco giuseppe è stato insignito del prestigioso titolo di 7° dan

lisco Sensei è il secondo a raggiungere il titolo in regione

Lo scorso novembre, in occasione del Trofeo d’inverno, a Rava-

rino, le giovani promesse carpigiane della Dorando Pietri Sezione Pattinag-gio hanno ottenuto ottimi piazzamenti: primo posto per Fabiana Poletti, se-condo posto per Sofia De Angelis, Giada De Ange-lis e Giorgia Bertolani, terzo per Sabrina Poletti e Matilde Cariati. Tutte le atlete, nelle rispettive categorie, hanno magi-stralmente messo in pratica gli insegnamenti dei loro allenatori Cristina Berto-lini, Alessandra Berni e Alessandro Diazzi.  Nella rassegna nazionale Gruppi Folk Uisp svoltasi a San Lazzero di Savena, dal 5 all’8 dicembre, i quartetti Enigma e Butterfly hanno confermato l’alto livello preparatorio assicurato dalle allenatrici Carol Buel-loni e Alessandra Berni. Enigma ha ottenuto un ottimo secondo posto nella Categoria Master sulle note di Tensione evolu-tiva di Jovanotti mentre Butterfly ha conseguito un eccellente quarto posto nella Categoria Quartetti Uisp Junior con il disco di gara Leprechaud.

Asia Franciosi, Sara Gambacorta, Alice Bottura e Sara Veroni

Matilde Cariati, Fabiana Poletti, Giorgia Bertolani, Sabrina Poletti, Giada De Angelis e Sofia De Angelis

Pallanuoto Cabassi

i risultati Pol. Coop Parma - Cabassi: 5 - 11Terza partita di Campionato per la Categoria Under 15 disputata presso l’impianto del Centro Negri di Parma. Partenza sprint per i carpigiani che, in soli tre minuti, mettono a segno un parziale di 3 a 0. Belle giocate in fase di attacco e molta attenzione in difesa consentono agli attaccanti biancorossi di nuotare lunghi con buone controfughe e conclusioni positive. Tutti e quattro i parziali proseguono a fotocopia.

9° Torneo Cabassi - Categoria Acquagoal

Sei le squadre (Cabassi Carpi, Pol. Coop Parma, Adria Nuoto, Modena Nuoto, Etruria Nuoto e Amga Sport Legnano) che domenica 7 dicembre hanno riempito di festa l’impianto natato-rio carpigiano in occasione del 9° Torneo Cabassi riservato alla Categoria Acquagoal. Il Torneo è stato suddiviso in due fasi: la prima, quella iniziale, nella quale le squadre suddivise in 2 gironi, hanno giocato due partite ciascuna, da questa griglia si sono poi delineate le partite per la parte finale. Il neo-capitano carpigia-no Matteo Medici è stato chiamato a trascinare i compagni i quali, con l’assenza di Matteo Terzilli, hanno cercato il riscatto dopo un’annata senza troppe soddisfazioni sportive. L’esordio con Adria Nuoto è amaro: arriva la prima sconfitta per 4-3 con i carpigiani avanti di 2 a pochi minuti dal termine e poi ripresi dagli avversari. Il Carpi parte contratto ma si riprende subito grazie alla doppietta del neo-acquisto Dylan Pinotti e il gol di Medici. Nel secondo tempo l’Adria accelera e il Carpi non riesce a reagire e subisce 3 gol. Da segnalare la buona prestazione del vice capita-no Luca De Martino che in difesa si fa valere contro i forti avver-sari adriesi. La seconda partita è con l’Etruria: nel primo tempo ancora molti errori in fase offensiva non permettono al Carpi di portarsi in vantaggio e consentono agli avversari di rimanere in partita. Nella seconda frazione i carpigiani mostrano il loro valore e mettono a segno una tripletta che stende l’Etruria e consente loro di posizionarsi al 2° posto del girone. Da segnalare l’ottima prestazione di Matteo Bellodi che, con una doppietta, dà il via alla rinascita della squadra. La Finale 3° - 4° posto è contro i cugini del Modena Nuoto e i carpigiani si presentano all’appunta-mento stanchi ma determinati a salire sul podio del torneo. Il primo tempo si chiude sul 6-1 mettendo quindi la parola fine al match grazie alla strepitosa tripletta di Pinotti (capocannoniere della squadra) e al gol del centro Antonio Reibaldi. Il secondo tempo consente al Carpi di controllare il risultato e di mandare al gol anche il secondo centro Mattias Ferrari. In generale una buona prestazione da parte di tutta la squadra anche se resta il rammarico per la sconfitta di misura contro Adria Nuoto che ha conquistato il torneo.

Sabato 6 dicembre a Budrione la MP Filtri Rinascita ha vinto con-

tro Isla Global Service di Crotone nella quarta giorna-ta di campionato di Serie A. Un incontro senza storia per la supremazia in campo della squadra modenese che ha vinto 4-0. La terna Paleari-Signorini-Marco Luraghi ha sconfitto Francesco Scicchitano-Fabio Scicchi-tano-Valentino (8-0, 8-0); nell’individuale Benedetti ha battuto Scicchitano 8-3, 8-1. Vincono anche le coppie Paleari-Signorini contro Scic-chitano-Valentino (8-1, 8-3) e Paolo Luraghi-Benedetti contro Piperis-Giuseppe Scicchitano 8-2, 8-4.CLASSIFICA: Boville Marino 10 punti; Ancona 2000 9;

Lisco Giuseppe

Bocce Raffa - la mp filtri a budrione ha battuto isia global service di crotone

vittoria senza storia

L’Aquila 8; Alto Verbano, Fashion Cattel, MP Filtri Rinascita 7; Montecatini

Avis 4; Montegranaro 3; CB Cagliari 1; Isia Global Service 0.

Pattinaggio

Le atlete della Dorando Pietri sul podio

28° sfettleda

Oltre duemila i partecipanti

E’ stato un successo annunciato il Trofeo Champion  28° Sfet-

tleda, gara podistica che si è svolta lunedì 8 dicembre a Carpi presso gli stabilimenti del noto marchio sportivo in via Della Chimica. I parteci-panti, grandi e piccini, sono stati 2.420 e i gruppi premiati 65. La manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Comune e la brillante orga-nizzazione della Podistica A. Pagliani con a capo Aristide Bulgarelli, si è svolta alla presenza del sindaco Al-berto Bellelli e del country manager Champion Flavio Mazzocchi. A tagliare il tra-guardo dei 9 km è stato per primo Massimo Ronchetti (Formigine), seguito da Rinaldo Venturelli (Guglia) e Fabrizio Corsini (quelli di Novi). Tra le donne la prima è stata Sonia Donnini (Atletica Reggio), seguita da Rita Bartoli (Sintofarm) e Manuela Cremonini. Nel percorso più lungo di 16 km la vittoria è andata pari meri-to a Davide Benincasa (Ma-donnina) e Claudio Giberti (Mds), a seguire Corrado Reggiani (Patria 1879), Ste-fano Nadalini (Pontelungo), Gianluca Stradi, Giovanni Ferretti (Madonnina) e Massimo Filippini (Patria). Per le donne il primo gradino è di Elena Malvolti (Castel-larano) seguita da  Silvia Tor-ricelli (Cittanova), Sandra Bergamini (formiginese), Claudia Leoncini e Stefa-nia Sernesi (Madonnina). La classifica delle società vede primeggiare la Pod. Citta-nova con 250 partecipanti davanti alla Madonnina 148, Atletica Cibeno 74,  Pod. Correggio 68, Atl. Ghirlandi-na 65 Pod sassolese 65, New Holland 63, Castelfranco 61 e Sportinsieme 60.

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