IDUL 2013
RETI E PROTOCOLLI.
INTERNET.
IDEE PRINCIPALI IN QUESTA LEZIONE
Reti:Aspetto ‘logico’ della rete e tipologie: peer-to-peer, a hub, a busTrasmissione dei dati: commutazione di pacchetto (Packet-switching)ProtocolliInternet e TCP/IPApplication level:Client / serverEmailWeb
EVOLUZIONE DEI SISTEMI INFORMATICI
Il modello centralizzato
Negli anni settanta, prevalse il modello time-sharing multi-utente (il modello centralizzato) che prevede il collegamento di molti utenti ad un unico elaboratore potente attraverso terminaliTerminale: un dispositivo hardware, usato solo per inserire dati e ricevere dati per la visualizzazione (per esempio, con tastiera, schermo, mouse, ma senza capacità di elaborazione)
Il modello distribuito
Se gli elaboratori sono collegati tra di loro, possono condividere le risorseOgni utente ha a disposizione una macchina (per esempio, un personal computer, come nel laboratorio) su cui lavorare, ma può anche condividere le informazioni e le risorse con gli altri utentiL’informatica distribuita offre molteplici vantaggi rispetto al modello centralizzato
Il modello distribuito: (s)vantaggi rispetto al modello centralizzato
Flessibilità:In un sistema centralizzato, in caso di guasto all’elaboratore centrale nessuno può lavorareNel caso distribuito invece, la rottura di una macchina blocca un solo utente mentre gli altri possono continuare a lavorare
Di contro:Macchine separate richiedono installazioni separate del software e dell’hardware, riparazioni individuali, protezione individuale dai virus, ecc.In un sistema centralizzato il problema dei guasti può essere affrontato rendendo ridondante il server (p.es. dischi RAID)
Il modello distribuito: (s)vantaggi rispetto al modello centralizzato
Economicità:In termini di costi, la diffusione dei PC personali è stata la spinta che ha portato alla produzione di massa e quindi al crollo del costo dell’hardware.La rete costa poco.
Di contro:I PC sono quasi sempre sovradimensionati rispetto ai compiti che devono eseguire. Gli utenti comprano potenza che non usano.
Il modello distribuito: (s)vantaggi rispetto al modello centralizzato
SicurezzaMantenere i propri dati su PC assicura la massima libertà su cosa condividere e cosa no.Se i dati sono su un server, dobbiamo fidarci del grado di privacy promesso dai gestori del server
Di contro:I PC singoli possono essere rubati o danneggiati più facilmente dei server. Sono anche più soggetti a virus (ma meno ad attacchi web) La trasmissione dati tra server e PC, anche se criptata, può essere intercettata.
COS’E’ UNA RETE
Un insieme di calcolatori AUTONOMI collegati tra di loro tramite una connessione fisica o radio, che si scambiano dati tramite protocolli di comunicazione.
IL PUNTO DI VISTA FISICO: TIPI DI RETI
Le reti possono essere classificate sulla base della loro
TOPOLOGIATECNOLOGIA DI TRASMISSIONESCALA
TOPOLOGIA
Reti PEER to PEERConsistono di molte connessioni individuali tra coppie di elaboratori
RETI PEER-to-PEER
Vantaggi:Semplicita’Basso costoSvantaggi:Utilizzabile solo per pochi nodi (tipicamente non piu’ di 5)
Attenzione a non confondere “reti peer to peer” con “scambio dati peer-to-peer”; nel secondo caso I computer coinvolti non sono direttamente collegati
RETI A STELLA / HUB
(Tipica architettura per LAN di tipo Ethernet)I nodi sono tutti collegati a un nodo centrale detto HUB
RETI A STELLA: VANTAGGI E SVANTAGGI
Vantaggi• Semplicità: facilità di gestione e manutenzione• Flessibilità: facilità di connessione di nuovi nodi alla rete• Bassi costi• Affidabilità
Svantaggi• Tutti i nodi dipendono da un singolo mezzo trasmissivo: in caso
di traffico elevato non è garantita la consegna del messaggio in un intervallo predeterminato di tempo
TOPOLOGIA: RETI LINEARI (A BUS)
Reti lineari (broadcast)Hanno un unico canale di comunicazione (dorsale) condiviso da tutte le macchine della rete
I messaggi inviati da un elaboratore vengono ricevuti da tutti ma solo l’elaboratore destinatario elaborerà il messaggio, gli altri elaboratori lo ignoreranno
(Altra architettura molto usata per Ethernet)
RETI A BUS: VANTAGGI E SVANTAGGI
SCHEDE DI RETE
Necessarie su ogni computer collegato in reteParallele o serialiDotate di numero MAC(Media Access Control)univoco Tra le periferiche più economiche
TECNOLOGIA DI CONNESSIONE
La trasmissione di dati tra calcolatori puo’ avvenire tramite MEZZI GUIDATI: linee fisiche che portano il messaggio al ricevitore. (Esempio: doppino telefonico, fibre ottiche) MEZZI NON GUIDATI: irradiazione di segnali nello spazio. (Satelliti, wireless)
MEZZI GUIDATI
MEZZI NON GUIDATI
CARATTERISTICHE DELLA TRASMISSIONE
Capacità del canale (larghezza di banda) misurata in Mbps (Megabit al secondo) Grado di attenuazione del signale(ripetitori) Interferenza(cavi schermati o meno) Numero dei ricevitori
SCALA DELLE RETI
Reti locali: LAN (Local area networks) si possono usare connessioni specializzate dedicate solo a trasmissione di segnali digitali
Reti a lunga distanza (WAN, Wide Area Networks) si cerca di sfruttare le reti esistenti, in particolare la rete telefonica, che pero’ e’ progettata per trasmettere dati analogici. Uso crescente di connessioni in fibra ottica e radio (WiMax)
Internetil risultato della connessione tramita gateway di WAN, ottenendo
una rete globale.
TRASMISSIONE DIGITALE / ANALOGICA
Nel caso di trasmissioni a breve distanza su doppini telefonici fatti per portare segnali analogici, occorre un metodo per trasformare dati in forma digitale in analogica, e viceversa. MODEM (MODulatore DEModulatore) analogicoVisto che il modem (come il fax) produce suoni udibili, non si può usare se la linea è utilizzata per una telefonata vocale (linea commutata) Ormai quasi interamente ripiazzato, dove possibile, dall' ADSL (modem digitale)
ADSL
Negli ultimi anni i modem analogici sono stati soppiantati dalla tecnologia DSL (Digital Subscriber Link), in particular A(symmetrical)DSL (download veloce, upload lento)
ADSL (<8Mbps), ADSL2 (<12Mbps), ADSL2+ (<24Mbps)…queste velocità si riferiscono al download
Uso di frequenze inaudibili (>25KHz) per trasmettere i segnali in formato digitale su doppino telefonico, senza interferire con il segnale vocale.
Uso di filtri alle prese telefoniche per separare i due segnali.Velocità effettive dipendenti dalla distanza percorsa dal segnale
Non disponibile su tutte le linee (dipende da presenza di DSLAM; tecnologie sorpassate quali MUX, UCR; distanza dalla centralina)
ADSL e Digital Divide
Vista la quantità di servizi che passano su rete digitale, la esclusione da una connessione ADSL comporta problemi crescenti. Nonostante la presenza di centraline telefoniche adatte all’ADSL nelle città la situazione nelle aree rurali ed in quelle sotto centraline che non possono essere convertite all’ADSL rimane insoddisfacente (vedi. http://it.wikipedia.org/wiki/Copertura_ADSL ) Possibile soluzione: reti wireless (UMTS, HDSPA, LTE; WI-FI, Wi-Max). Problemi: troppi standard in competizione; necessità nuovi trasmettitori (LTE) e di ulteriori frequenze radio (in parte liberate col passaggio alla TV digitale; altre bande devono essere dismesse dai militari).
Digital Divide
Da cosa si resta esclusi restando esclusi dal mondo digitale? Uso di base del computer (videoscrittura, email; lavoro) SE non si ha banda larga (ma collegamento sotto 640 Kbpsn
eventualmente su linea commutata): Nessun servizio che richiede di essere reperibili on-line (specie se la linea è commutata): ad esempio VOIP (telefonia via internet) Difficoltà a scaricare materiali web di dimensioni sempre crescenti Difficoltà a scaricare (magari in automatico) aggiornamenti software (inclusi aggiornamenti antivirus) Difficoltà nelle ricerche su web Niente radio/TV via internet (per la TV non basta una ADSL a 2Mbps)
LA RETE COME STRUMENTO DI COMUNICAZIONE
L’uso fondamentale di una rete è quello di consentire la comunicazione tra i nodiI nodi si scambiano dei dati sotto forma di messaggi codificati in forma digitaleOgni messaggio è caratterizzato da un mittente, un destinatario, e un insieme di informazioni che costituiscono il corpo del messaggio
PROTOCOLLI
o Affinché questa comunicazione possa avvenire in modo corretto si deve definire un protocollo di comunicazione
o Come nella vita reale si stabiliscono delle convenzioni per il comportamento tra gli individui, nel caso della comunicazione tra gli elaboratori un protocollo definisce quell’insieme di regole che il nodo mittente e il nodo destinatario devono seguire per interagire tra loro
PROTOCOLLI
Un protocollo specifica:
A che velocità vengono trasmessi i messaggi;Come verificare la correttezza del messaggio;Come segnalare che il messaggio è stato ricevuto;Dove inviare il messaggio (addressing) ed attraverso quale percorso (routing)
Comunicazione nelle reti – protocolli
Un protocollo “monolitico” che realizzi tutte le funzionalità necessarie per la comunicazione tra elaboratori in rete è difficile da realizzareInoltre, se cambia qualche componente della rete, si deve modificare l’intero protocolloPer ridurre la complessità di progettazione la maggior parte dei protocolli è organizzata come una serie di livelli
Il numero dei livelli, il loro nome, le funzionalità differiscono da una rete ad un’altra
Comunicazione multilivello
Per ogni coppia di livelli adiacenti esiste una interfacciaLe convenzioni usate nella conversazione sono il protocolloSi tratta di un accordo tra i partecipanti su come deve avvenire la comunicazione
Al di sotto del livello più basso c’è il mezzo fisico che serve per il trasferimento dei dati
Comunicazione multilivello: lo standard ISO - OSI
Modello teorico di riferimento per definire le caratteristiche della comunicazione multilivelloOSI: Open Standard Interconnection
Application
Presentation
Session
Transport
Network
Data link
Physical
Comunicazione multilivello: ISO - OSI
Modello teorico di riferimento per definire le caratteristiche della comunicazione multilivelloOSI: Open Standard Interconnection
Servizi per utilizzo delle rete
Comunicazione end-to-end
Indirizzamento, routing tra reti
Per esempio:
Ethernet, TokenRing, 802.11
ethernet, doppino,..
Application
Presentation
Session
Transport
Network
Data link
Physical
Comunicazione multilivello: ISO - OSI
Application
Presentation
Session
Transport
Network
Data link
Physical
Application
Presentation
Session
Transport
Network
Data link
Physical
ETHERNET
Serie di protocolli a livello DATA LAYER e PHYSICAL LAYER sviluppati meta’ anni 70 che ha soppiantato tecnologie precedentiIdee chiave:NODI connessi da SEGMENTIMessaggi inviati in blocchi chiamati FRAMEsScheda internet ed indirizzi MAC x ogni nodoEthernet REPEATER ogni certo numero di segmentiProtocollo per OSSERVARE COLLISIONI
INTERNET
La reti delle reti: collega fra loro reti locali, metropolitane, geografiche e singoli computer di tutto
il mondo
Come funziona InternetUn aspetto importante di Internet è la sua topologia distribuitae decentrata
N7
N3
N4
N5 N6
N2N1
•In questo modo se un percorso è interrotto o troppo trafficato i dati possono prendere strade alternative•Questo aspetto deriva dalla storia (militare) di internet (vedi:
http://www.youtube.com/watch?v=9hIQjrMHTv4 )
INTERNET: STORIA IN BREVE
1962: inizio del progetto ARPANET: creare una rete sperimentale che collega siti universitari e governativi negli USA1964: prima LAN (Lawrence Livermore Labs)1973: Metcalfe pubblica primo paper su Ethernet1974: Kahn & Cerf propongono idee di base1978: separazione di TCP da IP1990: 3000 reti e 200.000 computer (detti host)1992: viene collegato il milionesimo hostAgli esordi il numero di host cresce in modo esponenziale mentre in questi anni si osserva un rallentamento, con incremento annuo del del 6%2002: hanno accesso ad Internet 457 milioni di persone (di cui 174 milioni negli Stati Uniti)
TRASMISSIONE DEI DATI: COMMUTAZIONE DI PACCHETTO
Invece di essere inviato come un flusso unico (come nel telefono analogico), ogni messaggio è diviso in pacchetti numerati di dimensione fissaOgni pacchetto contiene l’indirizzo del computer destinatario e del computer mittenteOgni pacchetto e’ inviato separatamente e potenzialmente almeno può usare un percorso completamente diverso Questo assicura una grande flessibilità e resistenza (importante per gli usi militari per cui era stata concepita, e fondamentale per la sua evoluzione civile)
COMMUTAZIONE DI PACCHETTO (PACKET SWITCHING)
PACKET SWITCHING
Dati
Packet
MittenteDestinatario
PACKET SWITCHING
Controllo Parte di dati
PACKET SWITCHING
PACKET SWITCHING
PACKET SWITCHING
I pacchetti non arrivano necessariamente nell’ordine giusto; il destinatario aspetta che arrivino tutti prima di ricostruire il messaggioOgni pacchetto occupa la connessione per un tempo molto breve. Potenzialmente, i pacchetti possono essere inviati in parallelo.
Concetto della “neutralità della rete” (network neutrality): non devono esistere pacchetti “privilegiati”, (= che hanno precedenza su altri)
INTERNET
Una macchina è in Internet se:utilizza il protocollo di rete TCP/IPha un suo indirizzo IP (Internet Protocol)ed ha la capacità di spedire pacchetti IP a tutte le altre macchine su Internet
LIVELLI DI PROTOCOLLI INTERNET
I DUE PROTOCOLLI DI BASE: TCP / IP
Insieme, si occupano di: Dividere il messaggio in pacchetti Instradarli Assicurarsi che arrivino (tramite meccanismi di conferma della ricezione e segnalazione di errori)
Network layer: IP
Internet può essere vista come una collezione di sottoreti diverse (eterogenee) connesse tra loro (internetworking) La “colla” che tiene insieme le varie sottoreti è l’Internet Protocol (IP) Permette di trasportare i dati dalla sorgente alla destinazione, sfruttando la presenza di reti intermedie lungo il percorso
Network layer: IP
Ogni computer collegato ad Internet possiede un indirizzo univoco detto indirizzo IP (32 bit) I 32 bit di un indirizzo IP sono suddivisi in 4 campi da 8 bit ciascuno Per esempio: 10000000 00010100 00111110 10101011
Di solito si usa una rappresentazione formata da 4 numeri decimali separati da un punto Per esempio: 128.10.2.30
Network layer: IP Gli indirizzi IP devono essere univoci
Per questo motivo è stata istituita una organizzazione, Internet Assigned Number Authority (IANA) (emanazione di ICANN, un organismo del governo americano), preposta ad assegnare gli indirizzi IP garantendone l’univocità
Quando vi collegate ad Internet da casa è il provider che vi assegna un indirizzo IP scegliendolo tra quelli che ha acquistato(dunque IP diversi in sessioni diverse)•Possibilità di ottenere una approssimazione del luogo dall’IP (IP lookup)
IP: il problema del numero
La numerazione IP garantiva >4 miliardi di indirizzi. Sembravano tanti ma:– Dispositivi internet portatili (p.es. Smartphone, netbook) e mercati emergenti (Cina, India, Brasile)
Soluzione temporanea: uso di indirizzi “privati” nelle sottoreti– I nodi di una LAN possono avere indirizzi identici a quelli altri nodi in altre reti, ma questi indirizzi non sono visibili dal resto di internet (IP pubblico/privato)– La rete ha un nodo gateway che smista i messaggi tramite un meccanismo di Network Address Translation (NAT)
Ipv4 vs. IPv6
Di fatto, gli indirizzi IP si sono recentemente esauriti (anche se non tutti sono stati distribuiti agli utenti finali) Soluzione a lungo termine: passare ad un sistema con indirizzi di 4 numeri di 32 bit (IPv6)
La migrazione è in corso, ma l’adozione non è rapida. IPv6 prevede 2128 indirizzi: abbastanza per poter assegnare indirizzi univoci a qualsiasi oggetto o posto sul pianeta.Movimento verso una internet delle cose (URI, Uniform Resource Identifier per qualsiasi risorsa, vedi http://www.ietf.org/rfc/rfc3986.txt)
Network layer: IP
IP fornisce anche l’instradamento (routing) dei pacchetti tra mittente e destinatarioProtocollo di routing:
Scopo: determinare un “buon” percorso nella rete tra sorgente e destinazione Percorso “buono”: in genera significa “più corto” La topologia della rete può cambiare (qualche router o link si può guastare)
Transport layer
Il compito del livello Transport è quello di fornire un trasporto affidabile dall’host di origine a quello di destinazione, indipendentemente dalla rete utilizzataIn Internet il protocollo di questo livello è chiamato Transmission Control Protocol (TCP)
Application layer
Si colloca al di sopra del livello Transport ed è il livello nel quale viene svolto il “lavoro utile” per l’utenteIn questo livello si trovano diversi protocolli, alcuni relativi alle applicazioni che usiamo abitualmente in Internet
HTTP: HyperText Transfer Protocol Pagine webSMTP: Simple Mail Transfer Protocol Invio E-MailPOP: Post Office ProtocolScaricamento E-MailSFTP: File Transfer ProtocolTrasporto File CriptatoSSH: Secure Shell
«Login» criptato su un
computer remoto
I PROTOCOLLI INTERNET
IP
TCP UDP
HTTP FTP SMTP TELNET DNS… …
Application layer
Transport layer
Network layer
Link + physical layer
APPLICATION LAYER: POSTA ELETTRONICA
Un’ applicazione Internet che permette lo scambio di messaggi tra gli utenti collegati alla rete È necessario fornire:
L’indirizzo del mittenteL’indirizzo del destinatarioIl corpo del messaggio
Gli indirizzi devono avere un formato ben preciso Non sono sensibili alla differenza tra maiuscole e minuscole.
HEADER DI UN MESSAGGIO
From: Roberto Zamparelli <[email protected]>To: Caio Sempronio <[email protected]>CC: Massimo Poesio <[email protected]>Subject: Posta elettronicaDate: 24/02/2010
Caro Caio, ….
POSTA ELETTRONICA: DUE APPROCCI
Scaricare la posta dal server al proprio computer, La posta attende sul server, da dove viene scaricata tramite i protocolli POP ed inviata tramite il protocollo SMTP. Una volta ricevuta, la posta risiede su mio computer Posso leggerla o rispondervi scollegato dalla rete
Oppure, consultarla sul web tramite un browser. La posta resta sul browser; lettura e composizione vengono effettuati tramite il browser. Posso accedere alla posta da qualsiasi computer, purchè connesso ad internet
Sistemi “ibridi” (p.es. protocollo IMAP)
Application layer: DNS
Gli indirizzi IP numerici sono difficili da ricordareSi usano quindi degli indirizzi simbolici che sono più significativi per l’essere umano
dit.unitn.it, essex.ac.uk, www.mozilla.org
Gli indirizzi simbolici hanno il formato:… nome5.nome4.nome3.nome2.nome1
Questi nomi vengono poi tradotti in indirizzi IP numerici mediante il Domain Name System (DNS)
Indirizzi simbolici
Sono costruiti a partire da uno schema gerarchico di nomi basato sul concetto di dominio
gnu
com edu gov mil net org au it zw
unitn unito
lett dit
www www
di
www
www
… …
www.gnu.org
www.lett.unitn.it
root
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Nuovi domini Top-Level
Oltre a .com, .it, .edu ecc., sono stati recentemente aggiunti una serie di nuovi domini di primo livello non nazionali (generici)P.es. biz, info, name, museum (in vendita, ma poco usati, a parte forse .biz)
P.es. macro.roma.museum Vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Domini_di_primo_livello_generici
Application layer: DNS
Ogni dominio deve essere in grado di “risolvere i nomi” dei calcolatori di sua competenza
Si usano i domain name server, che gestiscono la corrispondenza tra nomi simbolici e indirizzi IP numericiQuando un’applicazione deve collegarsi ad una risorsa di cui conosce il nome logico (ad es. www.unitn.it), invia una richiesta al suo name server locale, ottenendone l' IPA volte non si riesce a “collegarsi a internet” solo perchè il DNS è irraggiungibile (soluzione: selezionare un altro DNS)
Come si fa a scoprirlo? Basta provare a collegarsi ad un sito internet di cui si sa l’IP (p.es. Google: http://173.194.36.52/). Se si passa, è un problema di DNS.
Statistiche sull’ uso di internet (giugno 2012)
Da: http://www.internetworldstats.com/stats.htm
APPLICATION LAYER: WORLD WIDE WEB
Una `ragnatela’ (web) di documenti multimediali collocati su computer in tutto il mondo
Il piu’ grande serbatoio di informazioni che sia mai esistito Si accede tramite: Un client software chiamato browser (esempi: Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome, Apple Safari, ...) Servers software installati su host che distribuiscono informazione (p.es. tramite Apache)
Basato su: Il protocollo HTTP per la trasmissione di documenti La nozione di ipertesto
STORIA BREVE DEL WWW
Fine anni ’80: iniziativa di Tim Berners-Lee al CERN di Ginevra per la condivisione di documenti tra fisici delle alte energie 1989-1991: prime definizioni di URL, HTTP, ed HTML 1993-1993: primi browser facile da usare; NCSA MOSAIC 1995: Nascita del browser NETSCAPE, inizio della crescita esplosiva del web Oggi: >4,16 G (miliardi) di web pages (fonte: http://www.worldwidewebsize.com/)
DALL’IPERTESTO AL WEB
Un ipertesto (HYPERTEXT) e’ un testo diviso in parti testuali vere e proprie collegate da rimandi (Puntatori / Link) Un ipertesto multimediale può contenere anche immagini, anche in movimento, che posso a loro volta essere puntatori.
TESTI: LETTURA SEQUENZIALE
IPERTESTI
Sito 1
Sito 2
Link esterno
Link esterno
ESEMPI DI IPERTESTI Quasi tutte le opere enciclopediche oggi hanno forma ipertestuale Esempio: http://it.wikipedia.org/wiki/Ipertesto Formato molto comune anche per articoli scientifici (bibliografia, note a pie’ di pagina) Per esempio, nella Biomedicina Ma anche nelle materie umanistiche
Narrativa ipertestuale: Lettore puo’ scegliere che percorso seguire Primo esempio riconosciuto: Afternoon, a story di Michael Joyce La Electronic Literature Organization mantiene una Electronic Literature Directory
DALL’IPERTESTO AL WEB
1945 Vannevar Bush: l’organizzazione ‘lineare’ dei testi non corrisponde veramente a come pensiamo Il termine HYPERTEXT introdotto da Ted Nelson (1965) Nel 1980 Bill Atkinson sviluppo’ per la Apple il programma HYPERCARD che permetteva di creare ipertesti tramite il linguaggio HYPERTALK 1989 Tim Berners-Lee sviluppa come parte del progetto “World Wide Web” il linguaggio HTML, che permette di esprimere link. Il WWW e’ un immenso hypertext distribuito su internet.
ASPETTI TECNICI CHIAVE DEL WWW
Meccanismo di indirizzamento universale: URLProtocollo HTTP per la trasmissione di documentiLinguaggio HTML per la formattazione dei documenti
HTML
Il linguaggio ‘storico’ della WebUn linguaggio di annotazione dei documenti che permette di collegare documenti in un ipertestoDue funzioni principali:Specificare come il documento dev’essere visualizzatoSpecificare links (usando URL)Discusso nel laboratorio di Paolo Massa
HTML Il linguaggio ‘storico’ della Web Oggi giunto alla versione 5 (permette di rappresentare contenuti multimedialia anche in movimento, ad esempio questo, in alternativa a programmi proprietari esterni come Adobe Flash o Microsoft Silverlight) Standard internazionale pubblico, gestito dal Consorzio W3C
(a differenza di PDF, Flash, Silverlight, che sono marchi della Adobe e della Microsoft, ed hanno specifiche che potrebbero cambiare in qualsiasi momento)
INDIRIZZI SU RETE: URL
URL (Uniform Resource Locator) e’ lo standard per gli indirizzi delle risorse su WebSpecifica:
Come accedere alla risorsa (PROTOCOLLO)Dove si trova la risorsa (indirizzo dell’host)Nome della risorsa (path)
Formato:
protocollo://host/path
URL per HTTP
Forma generale:
scheme://host:port/path?parameter=value#anchorEsempi:http://www.unitn.it/http://www.dit.unitn.it/~poesio/Teach/IUhttp://www.google.it/search?hl=it&q=URL
HTTP
Si basa sul protocollo HTTP (HyperText Transfer Protocol) che gestisce l’interazione tra un client e un server webClient e server si scambiano dei messaggi
Richieste da parte del clientRisposte da parte del server
Più precisamente:L’utente richiede una pagina residente su un server e il suo browser richiede una connessione TCP con il serverIl server accetta la connessione iniziata dal browserIl browser ed il server si scambiano messaggiLa connessione viene chiusa
ESEMPIO DI COMUNICAZIONE HTTP
GET /wiki/Pagina_principale HTTP/1.1 Connection: Keep-Alive User-Agent: Mozilla/5.0 (compatible; Konqueror/3.2; Linux) (KHTML, like Gecko) Accept: text/html, image/jpeg, image/png, text/*, image/*, */* Accept-Encoding: x-gzip, x-deflate, gzip, deflate, identity Accept-Charset: iso-8859-1, utf-8;q=0.5, *;q=0.5Accept-Language: en Host: it.wikipedia.org
BROWSER SERVER
HTTP/1.0 200 OK Date: Mon, 28 Jun 2004 10:47:31 GMT Server: Apache/1.3.29 (Unix) PHP/4.3.4 Content-Language: it Content-Type: text/html; charset=utf-8 ….
<HTML> [ ...]
LETTURE
Lazzari, cap. 3Su Wikipedia:http://it.wikipedia.org/wiki/Rete_informaticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Internethttp://it.wikipedia.org/wiki/Sistemi_Client/ServerPostaelettronicaWorld Wide Web