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DifferenziamociMessina - Primo step della strategia per la raccolta dei rifiuti

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Primo PianoPrimo Piano

E´ stato presentato 10 marzo, nel corsodi una conferenza stampa nella SalaFalcone Borsellino di Palazzo Zanca,

dagli assessori, all´Ambiente, DanieleIalacqua, e alla Pubblica Istruzione, PatriziaPanarello; dall´amministratore diMessinambiente spa, Alessio Ciacci; dal pre-sidente di Comieco - Consorzio Nazionalerecupero e riciclo degli imballaggi a base cel-lulosica, Ignazio Capuano; dal gip delTribunale di Messina, Maria Teresa Arena; dalpresidente dell´Ordine degli Avvocati,Vincenzo Ciraolo; e da Francesca Manca delProvveditorato agli Studi; il progetto di raccol-ta differenziata di carta e cartone rivolto allegrandi utenze. Questa è una tappa importante di un progettotracciato da un po’ di tempo, afferma l’asses-sore Ialacqua. Stiamo iniziando il riciclo delTetrapak, di oli usati e di vestiti. Vorremmouscire dalla situazione emergenziale, ma laRegione deve darci una grossa mano. Le scuole, spiega, l’assessore Panarello,hanno già intrapreso un percorso virtuoso:sanno cos´è l’ambiente e si impegnano inquesto campo e ci sembra uno dei settori piùimportanti e portanti. Una giornata, importantissima, afferma conorgoglio Ciacci, per l’educazione e la sensibi-lizzazione nelle scuole. Stiamo lavorando suqueste tematiche nelle scuole, cosa che ci famolto piacere, e continueremo con Comieco aportare avanti vari progetti. Intanto abbiamoavviato due progetti: Raccogliendo si impara,con la scuola e La Raccolta è uguale per tutti,con gli uffici giudiziari. L’associazione magistrati, spiega la dott.ssaArena, insieme a quella degli avvocati, hapensato che, pur con l’innovazione dei pro-cessi, ancora si consuma tanta carta e, così,abbiamo pensato al riciclaggio, quando capitaanche della plastica, per esempio le bottigliet-te che ci portiamo dietro. Non possiamo essere i tutori della legge, se

Sostenuto da Comieco in coll

a cura di Marilena Faranda

Al via il proget differenziata di

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aborazione con il Comune di Messina e Messinambiente

tto che promuove la raccolta i carta e cartone a Messina

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non siamo i primi noi a rispettare le regole.Non dev´essere un’occasione questa, sottoli-nea il presidente dell’Ordine degli AvvocatiCiraolo, ma una abitudine che deve ormaivenire naturale. I ragazzi, spiega la dott.ssa Manna, s’impe-gnano ad affrontare queste tematiche, sonomolto sensibili alle stesse e lo fanno con pia-cere. La carta recuperata ha un valore, non solo peril suo riutilizzo, ribadisce il dott. Capuano, mapiù che altro per il suo valore industriale.Daremo a MessinAmbiente circa 850 di questicontenitori, per sessanta scuole e 10 uffici giu-diziari. Saremo in città con una mostra, percapire come si effettua il riciclo, con“PalaComieco” il 6 maggio, questa iniziativasarà anticipata il 15, 16 e 17 di aprile con laraccolta differenziata. Interagiremo di nuovoper supportare il porta a porta. Un piccologesto, quello del riciclo, che ha avuto, perMessinAmbiente, una ricaduta economicaq di90mila euro nel 2013 e 178mila euro nel2014. Come differenziata adesso siamo inprima fascia, sia come carta, sia come vetro.Entro alcuni giorni, l’impianto di Pace per laraccolta secca dei rifiuti sarà pronto e colComieco abbiamo pensato, spiega Ialacqua,possa essere una piattaforma per la differen-ziata, punto di riferimento per la Sicilia. Intanto, col progetto Scuolambiente spiegaCiacci, a cui parteciperò anche io stiamo sen-sibilizzando le scuole.In questo contesto, Messinambiente si augurache simili progetti possano realizzarsi anchein futuro nel segno della continuità e di unulteriore percorso di sviluppo nel riciclo deirifiuti come già avvenuto negli ultimi mesi”.“Presentiamo oggi un altro importante tassel-lo frutto dell'impegno che Messinambiente stadedicando ai temi della raccolta differenziata,del riciclo e dell'educazione ambientale – haaggiunto l'amministratore di MessinambienteCiacci - temi essenziali per una città comeMessina ma purtroppo trascurati dalle istitu-

zioni locali per troppi anni. Ringrazio Comiecoper questa preziosissima e fondamentale col-laborazione, oggi presentiamo solo l'inizio diuna proficua collaborazione che ci vedràassieme anche in altre e più grandi progettua-lità col contributo dei lavoratori diMessinambiente che stanno costruendoun'importante svolta aziendale per la città,così come nel tribunale e nelle scuole. Tuttiassieme possiamo costruire una città miglio-re, il mio impegno e la passione che impiegosono dedicati a questo sogno. Da oggi i nostri ragazzi potranno avere stru-menti e conoscenze in più per quei piccoligesti che possono fare la differenza”.“Abbiamo deciso di sostenere il progettoSalvacarta – ha concluso il presidente diComieco Capuano - perché da sempre vedia-mo nelle nuove generazioni i primi veri amba-sciatori del riciclo, in grado di diffondere lebuone pratiche di raccolta all’interno dellacomunità. Accanto ai giovani, anche le grandiutenze rappresentano gli interlocutori chiaveper raggiungere risultati più soddisfacentinella raccolta di carta e cartone a Messina,che nel 2014 ha registrato un procapite pari a13 kg/ab, poco al di sotto del procapite regio-nale di 14 kg/ab ma nettamente inferiore aquello nazionale del 2013 di 48 kg/ab. Grazie a queste ed altre iniziative locali, pun-tiamo ad un sostanziale miglioramento dellaraccolta differenziata di carta e cartone perl'anno in corso e ad un cambiamento dellebuone pratiche quotidiane da parte dei messi-nesi, a partire dalle nuove generazioni”.

Entro alcuni giorni, l’impianto diPace per la raccolta secca deirifiuti sarà pronto e col Comiecoabbiamo pensato, spiega Ialacqua,possa essere una piattaforma perla differenziata, punto di riferimen-to per la Sicilia.

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Ora siamo in attesa dell’imminente avvio della fase sperimentale della raccolta differenziata “portaa porta”, che coinvolge la prima e la sesta Circoscrizione. Un primo step della strategiadell’Assessore Ialacqua, indicata in più occasioni, che si può riassumere nei seguenti punti da

realizzare nel breve e medio periodo:

- il rilancio della campagna d'informazione per attivare comportamenti virtuosi che puntino alla riduzio-ne, al riuso ed al riciclaggio dei rifiuti e rendere operativo l'Osservatorio/Consulta comunale Rifiuti Zero;- il potenziamento dell'efficienza della raccolta differenziata sia tramite i cassonetti filo strada che trami-te le isole ecologiche;- l'attuazione in via preliminare dei progetti di raccolta differenziata porta a porta domestica in alcuniquartieri così come già concordato (Torre Faro, Ganzirri, Santa Lucia sopra Contesse, ecc...), ed ilpotenziamento del “porta a porta” commerciale;- l'attuazione di interventi di riduzione dei rifiuti così come proposti dalla Rete Rifiuti Zero;- la dislocazione sul territorio dei cosiddetti “Minicam”, in dotazione all'Ato 3, moltiplicando così la pre-senza di micro-isole ecologiche anche in villaggi lontani dalle isole ecologiche esistenti;- favorire il diffondersi di pratiche di compostaggio individuale e collettivo e potenziare la raccolta diffe-renziata, già avviata, degli sfalci d'erba e dei materiali da potatura da destinare ad appositi impianti;- l'attivazione con procedure d'urgenza dell'impianto di valorizzazione della frazione secca dei rifiutisituato a Pace e recentemente collaudato;- l'individuazione sul territorio comunale di siti rispondenti ai termini di legge per allestire impianti dicompostaggio, intercettando finanziamenti regionali specifici;- il perfezionamento della progettazione del “revamping” del digestore dell'impianto di depurazione diMili al fine del trattamento della componente umida dei rifiuti e l'accertamento della possibilità/utilità dicoinvolgere sperimentalmente, per periodi determinati, operatori privati per specifiche componenti dirifiuti ed in determinate aree cittadine.

Primo e sesto quartiere capifila della raccolta differenziata “porta a porta”

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46-47 CittàCronache urbane

34-35 Dietro le quinte

numero 195 anno XIII11 Marzo 2015

Attualità“Na storia” per raccontare la donnaDonna è vita

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Sommario

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38 SettegiorniCronaca della settimana

SiciliaSempre in alto mare il bilanciodella Regione Sicilia

52-57

Le rubriche

La corazzataPotemkin

78-79

Da Beethoven a Kurt Cobain

80-81

Parole in blu82-83

Provincia“Cambiare il mondo si può”

50-51

CulturaLo straordinario gioco della linguaBotero a Palermo

62-75

In&Out36-37

Mangiare Sano84-85

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo,Giuseppe Micali

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice, Gianmarco Vetrano

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella postaelettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Per info e per sostenere l’iniziativa rivolgersi al M.C.L

(Movimento Cristiano Lavoratori) via Romagnosi n.2 Messina

tel.09046535 e-mail:[email protected]

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NUOVE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI E IL LAVORO

Teatro Greco Siracusa: lavoro per 38 Addetti AccoglienzaNuove opportunità di lavoro a Siracusa per Addetti Accoglienza. Selezioni perdiplomati per lavorare al Teatro Greco della città siciliana, in vista delle assunzio-ni per la stagione teatrale 2015.

CrediFamiglia: lavoro per Consulenti del CreditoNuove opportunità di lavoro nel settore bancario per laureati e diplomati. BancaIFIS seleziona Consulenti del Credito per lavorare in CrediFamiglia, prevista for-mazione retribuita iniziale per Agenti.

Assunzioni a Monopoli: concorso per ContabiliNuovi posti di lavoro in Puglia. Il Comune di Monopoli, in provincia di Bari, haindetto un concorso finalizzato alle assunzioni di Istruttori Contabili a tempodeterminato e indeterminato.

Sicilia: concorso per 46 Assistenti TecniciAssunzioni in Sicilia per assistenti tecnici. Formez PA ha indetto un concorso perla selezione di 46 esperti in Assistenza Tecnica per supportare il progetto per laRegione Sicilia “PO FESR Sicilia 2007-2013”.

Stage H&M a Stoccolma, stipendio 1900 Euro al meseH&M offre l’opportunità di svolgere stage estivi presso la sede di Stoccolma, nel-l’ambito del design e della moda. I tirocini in Svezia saranno retribuiti con stipen-dio di 1900 Euro al mese, più benefit.

Annunci utili a cura di Pippo Previti

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ASL Milano: concorso per Educatori Professionali sanitariAssunzioni a tempo indeterminato nel settore sanitario in Lombardia. L’ASL diMilano ha indetto un concorso pubblico per Collaboratore Professionale Sanitario– personale della riabilitazione – Educatore Professionale.

Ministero Del Lavoro: bando per Funzionari e IspettoriIl Ministero del Lavoro ha pubblicato un bando di mobilità per Funzionari edIspettori. A concorso 10 posti di lavoro per laureati, previste assunzioni a tempoindeterminato presso l’Amministrazione centrale a Roma.

AIMA cerca Staff per Festival delle Orchestre Amatoriali EuropeeAl via le candidature per lavorare nel team che gestirà le attività del Festival delleOrchestre Amatoriali Europee, a Cremona. L’associazione dei musicisti amatori– AIMA cerca 20 figure.

Assunzioni Naturasi: lavoro nei Supermercati BioSono interessanti le opportunità di lavoro nei supermercati bio del marchioNaturasì. Il noto brand attivo nel mercato del biologico è alla ricerca di addettivendita, store manager, gastronomi, giovani

Premio Chiara Baldassari: concorso di giornalismo per donneAperta la quarta edizione del Premio di giornalismo Chiara Baldassari. Possonopartecipare donne che operano nella comunicazione, studentesse, giornaliste,professioniste, praticanti, pubbliciste o free lance

Guardia di Finanza: concorso 2015 per 236 Allievi MarescialliAperto un bando per Allievi Marescialli della Guardia di Finanza, per entrarenell’87° corso della Scuola Ispettori e Sovrintendenti. Il concorso GDF prevedeuna selezione per titoli ed esami, per accedere ai 236 posti disponibili

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“Na Storia” per raccontare la d

AttualitàAttualità

Evento promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori

foto Antonio De Felice

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L´8 marzo di ogni anno in tutto il mondo si celebra laGiornata Internazionale della donna, comunemente notacome festa della donna, per ricordare sia le conquiste

sociali, politiche ed economiche, sia le discriminazioni e le vio-lenze che spesso le donne sono soggette a subire. Simbolo diforza e femminilità, la mimosa è diventato non a caso il fioresimbolo della giornata. Per ricordare l’importanza e il ruolo che la donna ricopre nellasocietà, il Movimento Cristiano Lavoratori ha organizzato unpomeriggio di teatro e riflessione al Feltrinelli point. Per l’occa-sione Beatrice Vento, Giuliana Pino, Gabriele Crisafulli,Raffaele Genovese, Francesca Mancuso, GabrieleSalvatore ed Enzo Cambria, attori della “Nuova e Nuovacompagnia dei giovani”, hanno messo in scena una lettura deibrani tratti dallo spettacolo teatrale “Na Storia” dell’attore eregista Giovanni Boncoddo che affronta la storia di unaragazza timida e bisognosa d’amore che venne uccisa dalpadre. Lo spettacolo non è altro che una storia che rivelaquanta mancanza di amore oggi più che mai ci sia nei confron-ti del mondo femminile. I passi verso l’emancipazione sono stati al centro di un dibat-tito intercorso durante la serata e che ha visto la partecipazio-ne di cinque donne, madri, mogli, lavoratrici che gestisconovari ambiti particolari che spaziano dalla politica, alla stampa,alla medicina, al sociale, Rosaria Brancato, giornalista,Roberta Granese, medico ricercatore, Antonella Romeo,direttore patronato, Antonella Russo, consigliere comunale diMessina ed Elena Santagati, docente universitario. Cinquedonne che hanno raccontato attraverso la propria storia la“condizione femminile oggi” e la capacità delle donne di com-piere nell’assoluta normalità gesti ed opere straordinarie. Si parte dal mondo del volontariato, dove un sondaggio harivelato come il 75% di coloro che fanno volontariato è donna.Elena Santagati è un esempio, “il fatto che sia una percentua-le più alta di donne a dedicarsi al volontariato credo sia legatoalla sensibilità e all’amore per il prossimo”. Altro settore impor-tante quello della difficoltà per una donna di diventare mammae accogliere quel ruolo, di questo si è occupata il medicoRoberta Granese “la donna ormai per fare una famiglia si ritro-va a rinunciare spesso a diventare mamma e a prendere deci-sioni difficili, come la sospensione di una gravidanza”. Si parladi maternità ma cosa si può fare in una città come Messinadove gli asili comunali sono pochi, gli spazi per farli giocarepochissimi?, il consigliere comunale Antonella Russo ha detto“Messina non è una città a misura di bambino, di anziano, di

donna

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disabili. Un ente comunale deve garantirealla donna che lavora che ci siano asilipubblici anche perché molte donne non sipossono permettere la spesa di asili priva-ti, spesso guadagnano molto meno rispet-to agli uomini”. Antonella Romeo inveceha messo in evidenza il ruolo dell’esseremadre, moglie e lavoratrice “questoappuntamento è una riflessione su quelloche bisogna fare per un genere che anco-ra oggi, forse più di ieri, viene calpestato.L’uguaglianza che abbiamo cercato non èuna sostituzione, ad ognuno il proprioruolo, insieme si può produrre e proporre”.Altro ambito importante quello del giorna-lismo affrontato con Rosaria Brancato “ilmondo del giornalismo è diventato moltopiù al femminile in termini numerici, men-tre per i ruoli di potere ci si ferma a uncerto livello. Una giornalista donna deveaffrontare il problema della credibilità, devilavorare il doppio per essere appunto cre-dibile e autorevole”. Un ricordo particolare è stato rivolto aGraziella Campagna. Presenti all’evento ifratelli della giovane ragazza che ha fattoun pezzo di storia della nostra città “leinon è potuta diventare donna, ma in quelpoco di vita che ha fatto lo è stata. Noioggi portiamo avanti la voce di Graziellaavendo accanto a noi una grande donnache ci ha accompagnato in questi trent’an-ni, la nostra mamma. Le parole che ci hadetto dopo il grande dolore “io sento unagrande responsabilità di portare avanti lafamiglia nonostante ho la morte dentro”.Quel coraggio di rendere giustizia aGraziella per avere reso unita la nostrafamiglia”. La vera festa della donna ci sarà nelmomento in cui il rispetto nei confrontidella donna stessa non sarà mai più cal-pestato.

Cristina D’Arrigo

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foto Antonio De Felice

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La giornata internazionale della donnaricorre l’8 marzo di ogni anno per ricor-dare le conquiste sociali, politiche del

gentil sesso e per dire no a tutte le forme didiscriminazioni e di violenza di cui ancora oggisono vittime le donne. Nonostante, infatti, siparli spesso di parità di genere, ogni giorno imass media ci raccontano di femminicidi, didonne che non possono rivestire determinatiruoli, poiché ritenuti adatti solo ed esclusiva-mente agli uomini. Sembra, così, che queldesiderio di celebrare, di onorare le donne siconcluda alla mezzanotte dell’8 marzo. L’albadel nuovo giorno, segna il ritorno alla vecchia“routine”.Alcune donne messinesi, quest’anno, hannodeciso di celebrare questa ricorrenza in modomeno stupido e convenzionale. Si sono riuni-te insieme per gridare, con orgoglio, al mondo

intero: SIAMO DONNE. Lo hanno fatto attra-verso la danza, attraverso un Flash mob sem-plice ma di grande significato. Ad organizzarela manifestazione, tenutasi Domenica 8 Marzoal Belvedere di Cristo Re e Lunedì 9 nell’atriodel Palacultura Antonello, sono stati i consi-glieri della VI circoscrizione Giusy Feminò eValeria Ballariano, e i consiglieri comunaliMaria Perrone e Nora Scuderi. “L’idea di organizzare un evento simile” haspiegato Giusy Feminò “nasce l’anno scorsoquando è stata organizzata a Salice una con-ferenza che ha visto protagoniste donne chehanno fornito grandi esempi di vita. Vi hannopartecipato la prof. Maria Antonella Cocchiara,la presidente del consiglio comunale EmiliaBarrile, e le donne dell’associazione “Per tedonna onlus”. Il dibattito si è tenuto dopo l’esecuzione di unflash mob, interpretato dalle donne di Salice,che hanno ballato sulle note di “Siamodonne”, celebre canzone di Jo Squillo eSabrina Salerno”. Ricchi dell’esperienza del 2014, si è sceltoquest’anno di ripetere l’evento e di coinvolge-re tutta la città di Messina, e ciò è stato possi-bile grazie alla collaborazione delle insegnan-ti Roberta Manganaro (New EvolutionAnnunziata) e Carmen e Grazia Carta (SmileArt Castanea). Una volta decisa la “colonnasonora” dell’evento, “Le donne lo sanno” diLuciano Ligabue, si è dato inizio alle proveche si sono protratte per un intero mese.Arriva, così, il grande giorno e tante donne,dai 3 ai 60 anni, si riuniscono per ballare alBelvedere di Cristo Re.

Donna è vitaFlash mob organizzato per la Festa della Donna

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Perché proprio in questo luogo? “Obiettivodella manifestazione” ha detto la Feminò “èanche quello di esaltare la bellezza diMessina, la più bella città del Mediterraneo.Quale miglior luogo per farlo se non quello delBelvedere di Cristo Re, che offre un panora-ma d’eccezione?”. Numerosi gli sponsor che hanno sostenutol’evento, grande l’appoggio fornito dallaConfcommercio di Messina a supporto diquella che si è configurata come una festadella rinascita cittadina, all’insegna dell’unità,senza partito o colore politico. “Un ringraziamento particolare va anche allastampa, ai tanti giornalisti che hanno scelto diaderire alla manifestazione”. Tre le parole chiave dell’evento:Aggregazione, Condivisione e Positività. In unmomento difficile come quello attuale in cuinessuno trascura i frequenti episodi di femmi-nicidio, queste donne hanno scelto di “inter-pretare l’essere donna non con dolore o tri-stezza ma gridando al cielo, attraverso deipalloncini simbolici, che donna è vita e soloattraverso uno scambio di esperienze, unasinergia continua, un grande entusiasmo èpossibile superare anche i momenti più brutti,pronti a dissolversi come le nuvole, che dopola pioggia, abbandonano il cielo lasciandololimpido”. Non si può non ammirare donne come queste,che non hanno bisogno della Festa dellaDonna per ricordarsi chi sono, e che si impe-gnano, ogni giorno, per difendere i propri dirit-ti e per scrivere delle pagine nuove nella sto-ria della città di Messina. Hanno forza, entusiasmo, voglia di vivere,sono donne e non c’è nient’altro da dire o dafare, perché come dice Ligabue “Le donne losanno…che niente è perduto, che il cielo èleggero però non è vuoto. Le donne losanno. Le donne l’han sempre saputo”.

Alessia Vanaria

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Settimana haute, dedicata al mondo delle donne, in occasione della giornata del ‘8 marzo,Festa Internazionale della Donna. Come ogni anno non sono mancate le polemiche e lecelebrazioni ad animare i convegni e le iniziative in migliaia di città nazionali ed estere.

L’asse culturale dei vari ‘Movimenti in Rosa’ è stato caratterizzato nel galvanizzare le masse,proponendosi di aggregare saperi diversi intorno a tematiche femminili, per discutere e scam-biare autorevolmente opinioni e sfide. A Messina, pare sia diminuita la visione intellettuale suquesti simposi e in tante non ammiccano più alla patinate parole, tanto che quest’ultime hannoavuto l’inclinazione a festeggiare con amiche in un uso moderato e conviviale all’insegna diuna reciproca solidarietà e ironia. Qui, entra il mio senso polemico che sta nella compenetra-

Alla corte del Re Artù non vi è la servitù

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Vittoria Arena

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zione del reale e dell’edificante. Alla corte del Re Artù non vengono ‘’MAI’’ invitate casalinghe,precarie, disoccupate, operaie, artigiane, ma le relatrici sono le solite professioniste che pos-seggono una loro tecnica raffinata per parlare di ‘Donna’ in termini diversi, sterili e spesso con-trastanti, emarginando le fasce più deboli. Ed è proprio dall’aridità di queste conferenze che èscaturito il mio sondaggio fatto la scorsa settimana in città, dove sono emerse queste percen-tuali; a trecento donne con target da 14 a 60 anni sono state poste queste domande: Preferiscetrascorrere l’8 marzo in una tavola rotonda intellettuale o gradirebbe l’usuale cena convivialecon le amiche? Cresce del 70% la percentuale della festa commerciale battendo la rivendica-zione intellettuale delle donne, segue un 20% delle donne che legge libri e un 10% con la soli-ta routine. Nessuna ha dichiarato di passare la festa della donna con il marito. Il poco o tantoda celebrare rimane come salvezza sia pure momentanea, certo è che le donne, protagonistee vittime, non sono più imprigionate nelle case, ma sono testimoni critici della loro esistenza.Permane all’unisono la lotta seria, è questa è per i diritti e la dignità di tutte le donne senzaalcuna discriminazione.

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Si è svolto nell'auditorium dell'OspedalePapardo “Assistenza e cura del malatooncologico” , seminario formativo organiz-

zato dall’AVULSS onlus (Associazione per ilVolontariato nelle Unità Locali dei Servizi Socio-sanitari) in collaborazione con l’UOC di OncologiaMedica dell’AOOR Papardo, diretta dal Prof.Vincenzo Adamo, Ordinario di Oncologiadell’Università degli Studi di Messina eCoordinatore Regionale AIOM (AssociazioneItaliana di Oncologia Medica),. Tema centrale del-l’evento è stata la gestione e la cura del malatooncologico nella sua totalità, dalla assistenzasanitaria sino al sostegno psicologico. L’incontro,rivolto non solo ai volontari che ogni giorno assi-stono i malati oncologici e non, ma anche a citta-dini desiderosi di conoscenza, associazioni cheagiscono nel socio-sanitario e pazienti, è statoaperto dall’intervento del dott. Michele Vullo,Direttore Generale del A.O. Papardo-Piemonte. IlManager Aziendale, ha illustrato il progetto ambi-zioso che coinvolgerà l’ospedale Papardo attra-verso la razionalizzazione delle risorse disponibilie la stipulazione di convenzioni con prestigioseistituzioni nazionali ed internazionali. E’ stataquindi la volta del Prof. Nicocia, responsabiledello staff formativo del Papardo, che ha elogiatola competenza e la professionalità della realtàdell’oncologia del Papardo e sottolineato l’impor-tanza delle attività di volontariato, specie nell’am-bito oncologico. La dott.ssa Maria GraziaLojacono, presidente dell’Avulss di Messina, cheha portato la sua testimonianza sul prezioso lavo-ro delle associazioni di volontariato nell’assisten-za del malato. Il Professore Vincenzo Adamo,Direttore dell’Unità Operativa di OncologiaMedica del Papardo, ha quindi illustrato i grandiprogressi compiuti nel corso degli ultimi quaran-t’anni nella lotta al cancro, con notevoli successi

Assistenza e cura del malato oncologico

Seminario Oncologia all’ospedale Papardo di Messina

in campo diagnostico e terapeutico, chehanno consentito l’impiego sempre piùampio di terapie personalizzate, contri-buendo in tal modo a cambiare la storianaturale di molte neoplasie. “Non menoimportante è però il ruolo del supporto alpaziente e ai suoi familiari, durante tuttele fasi della malattia ed è ecco perchéappare prezioso il ruolo”, come sottoli-neato dal Prof. Adamo, “delle diversefigure che si affiancano al lavoro deglioncologi, quali ad esempio psicologi emedici dei servizi di AssistenzaDomiciliare”. Non di meno è centrale ilruolo delle numerose associazioni di

Ospedale Papardo

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volontariato ed onlus che, nel corso degli ultimi anni, hanno attivamente collaborato con l’UOdi Oncologia Medica diretta dal Prof. Adamo, creando delle realtà consolidate nell’ambitodella nostra città, quali il laboratorio di bellezza per le pazienti oncologiche in trattamento incollaborazione con la Forza e il Sorriso, lo sportello InfomaCancro in associazione conAIMAC-FAVO, la manifestazione di solidarietà “Le ali continuano a battere” con l’associazio-ne ASSO. La dott.ssa Mariangela Zanghì ha poi illustrato i complessi bisogni assistenziali delmalato oncologico, con la creazione a livello europeo di una Carta dei Diritti del malato onco-logico, delle reti oncologiche regionali e del piano nazionale oncologico, che hanno contribui-to a sancire i diritti ineluttabili del paziente affetto dal cancro, al fine di evitare disparità nel-l’accesso alle cure indipendentemente da fattori economici, sociali o geografici. La dott.ssaVeronica Franchina ha poi spiegato l’importante ruolo della comunicazione nella formazionedel volontario, ivi compresa la capacità di ascolto del paziente oncologico. Infine la dott.ssaFrancesca Ceravolo ha illustrato il ruolo dello psicologo nell’assistenza al malato oncologiconelle diverse fasi della malattia, dalla sconcertante notizia della diagnosi alla accettazionedelle cure e talora della morte. L’incontro si è concluso con la toccante testimonianza deipazienti che ogni giorno lottano contro questa malattia che ancora oggi spaventa, ma chehanno trovato la forza di reagire attraverso manifestazioni di solidarietà, quali “Le ali continua-no a battere” o la mostra fotografica “Nulla è come prima”. Molti passi ancora devono esserecompiuti perché si possa mettere la parola fine a questa terribile patologia, ma solo attraver-so lo sforzo concreto di tutti, Istituzioni, Medici, Volontari e Pazienti, si potrà finalmente porrefine a questa guerra che, ancora oggi, ogni anno strappa milioni di vite.

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La Croce Rossa Italiana ComitatoProvinciale di Messina aderisce all’undi-cesima Settimana d’azione contro il

Razzismo, la settimana organizzata dal 16 al22 Marzo c.a dall’Ufficio Nazionale antidiscri-mininazioni razziali(UNAR) prevede degliincontri presso alcuni istituti scolastici di primoe secondo grado presenti nel territorioMessinese al fine di sensibilizzare la cittadi-nanza giovanile sui temi della diversità e pro-muovere la ricchezza derivante da una socie-tà multietnica e multiculturale.“Accendi la mente, spegni i pregiudizi” è loslogan che animerà la campagna e le iniziati-ve della Settimana, dove ad accendersi e spe-gnersi sono, rispettivamente, i diritti e le discri-minazioni.L’invito è di accendere la mente per aprirsiall’altro, imparare a conoscersi per superarepaure e pregiudizi che causano discriminazio-ni e violenze come attestano i dati Unar.Domenica 22 Marzo 2015 dalle ore 16.00 alleore 20.00 i Volontari delle Croce RossaItaliana Comitato Provinciale di Messina apri-ranno le porte della sede sita in Via U.Boninon.1 a bambini giovani e adulti con “OPENmind Cri” per condividere i temi della Lottacontro le Discriminazioni e l’Educazione allaPace e per far conoscere le attività svolte dalComitato.Sono invitati a partecipare i cittadini messine-si e i membri delle comunità multietniche pre-senti nella nostra città con la finalità di contri-

buire al superamento dei pregiudizi razziali efornire uno strumento utile a conoscere levarie origini e tradizioni culturali.La cittadinanza presente diventerà parte attivapartecipando alle attività organizzate :- dimostrazioni di Manovre di DisostruzionePediatrica, tenute dai Monitori e dagli Istruttoridella C.R.I., rivolte principalmente agli adulti eai giovani.Gli orari delle lezioni saranno: 16:00-17:00;17:00-18:00; 18:00-19:00; 19:00-20:00- attività inerenti le campagne dei Giovanidella C.R.I. :1. Educazione alla Pace, per prenderecoscienza delle differenze, capacità di accet-tazione e desiderio di scoperta dell’altro2. Lotta contro le discriminazioni, per favorirel’integrazione e l’abbattimento dei pregiudizi,promuovendo il rispetto reciproco3. Educazione alla Sicurezza Stradale, persensibilizzare alla prevenzione dei rischi diincidenti legati ai vari comportamenti a rischio.4. Climate in Action per sensibilizzare alrisparmio energetico e rispettare l’ambiente

- attività di reclutamento campagna “In + cisei tu”

La Croce Rossa Italiana da sempre ha rappre-sentato un punto di riferimento per la popola-zione, diventando un bene condiviso dalleComunità, Ti aspettiamo !

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dietro le quintedietro le quinte

Non c’è o non esiste proprio, almeno per la Regione Sicilia che,anche questa volta, tarda inspiegabilmente nel firmare l’autoriz-zazione per intervenire e dragare il porto di Tremestieri.

La vicenda, già da tempo, ha i connotati della commedia dell’assur-do, l’infrastruttura della zona sud della città doveva essere, nelleintenzioni, la panacea di alcuni mali della città.Dall’invasione dei tir in primis, vero grande obiettivo di questa amministrazione; l’instabilità strutturaledel porto, invece, ha fatto si che la città di Messina diventasse protagonista di una moderna Odissea. Lo abbiamo già detto, Messina è una Penelope che di giorno draga il porto e la mattina seguente loritrova insabbiato e dare la colpa al dio dei venti sembra, ormai, ridicolo.Sono passati 20 giorni dall’ennesima chiusura del porto, da Palermo si aspetta l’autorizzazione e daViareggio sono comunque già partiti i macchinari necessari. La realtà, amara, è che il porto rimaneimmobile e sommerso da sabbia e incapacità.

Il porto che non c’è

di Francesco Certo

Multa e risposta

Si erano fermati alle ultime paroledel sindaco Accorinti che, nei mesiscorsi, aveva dato assicurazione

che la parola “fine” sulla vicenda delPalagiustizia satellite sarebbe arrivata dilì a poco.Nulla di tutto ciò, la caserma “Zuccarello”è stata, praticamente, bocciata dalMinistero della Difesa e le opzioni possi-bili non sembrano essere di facile fruizio-ne immediata. Così, l’ordine degli avvo-cati ha deciso di agire in prima persona,stanchi della “politica del rinvio”, hannodeciso di inviare alla Procura della Cortedei Conti un esposto per chiedere lumisui possibili responsabilità a livello con-tabile, visto che il continuare a non deci-dere – sempre secondo l’ordine – stasoltanto facendo spendere inutili sommealla comunità, visto che la mancatacostruzione del Palasatellite abbia porta-to, nel solo 2014, a pagare quasi 2 milio-ni di euro di fitti passivi.Adesso, come chiedevamo nelle setti-mane scorse, il tempo della parole è fini-to, quello degli annunci ha stancato; oraè tempo di definire e concludere.

Gli avvocati mettono ordine

Sareste molto sorpresi se dopoaver lasciato la vostra autovet-tura in uno stallo per disabili,

pur non essendo voi disabili, al vostroritorno trovaste una contravvenzione?

Probabilmente non sareste sorpresi, al massimo pen-sereste che nella città dove i vigili non lavorano mai(luogo comune) proprio a voi doveva capitare. Consapevoli del vostro sbaglio, salireste in macchinasapendo che la pena comminatavi dovrà esserepagata.Così non è stato per Emilia Barrile, presidente delConsiglio Comunale di Messina, che presente ad unaserata di beneficienza al Pala Cultura ha trovato sulparabrezza dell’autovettura che l’ha accompagnata,lasciata in uno stallo per disabili, la sanzione.Secondo quanto dichiarato dalla Polizia Municipale, aquesto punto il presidente alzava il telefono ed invei-va contro il comando dei vigili, reo secondo l’esponen-te PD, di essersi voluto vendicare dopo le polemichetra la stessa presidente e il comandante Ferlisi sullapresenza dei vigili durante i consigli comunali.Il corpo di polizia si dice pronto a denunciare la Barrileper oltraggio (telefonata registrata); lei risponde picca-ta, spiegando che la vettura è stata parcheggiata dalmarito, che la multa è stata pagata con tanto di scusea chi ha subito l’occupazione degli stalli; e soprattutto,che la sua immagine non va lesa raccontando i fatti inmaniera erronea.Una vicenda che avrà sicuri strascichi.

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Il #cravattagate, hashtagdel quale ci arroghiamo lapaternità per puro narcisi-

smo, ha tenuto banco per l’in-tera settimana. RenatoAccorinti, non ammesso allacommissione ARS che parla-va di continuità territoriale,che parlava di Messina, per ilmancato rispetto del decoroimposto dal regolamento, hadiviso come sempre.

L’opinione pubblica si è biforcata tra quelli che ritengonoarcaico e ipocrita il regolamento dell’ARS, e quelli cheAccorinti, pur non tradendo il proprio personaggio, dovevafare una scelta di buon senso per il bene della città.Chiaro che dall’ARS le lezioni di decoro risultino risibili;perché non è populismo dichiarare che quelle mura accol-gono persone che del decoro non ne conoscono il signifi-cato. Ma è anche vero che fare il sindaco ha i suoi obblighi.Il primo è più importante, dovrebbe essere quello di ante-porre la città alle proprie battaglie.Perché di mera battaglia personale si tratta, Accorinti nonvuol tradire il personaggio che è sempre stato, su questonon abbiamo dubbi; ma sarebbe davvero tradimento met-tere da parte se stessi? Accorinti non è più Renato dal quelgiugno del 2013, lo capisca lui per primo e forse governe-rà meglio.C’è poi un fatto non meno rilevante, che in pochi e attentihanno subito sottolineato: cravatta o non cravatta, il sinda-co di Messina non era stato invitato a quel tavolo cheanche di Messina stava parlando. A voi le conclusioni.

Nelle settimane scorse erano arrivate richieste di chiarimenti; qual-che consigliere (Zuccarello) si diceva pronto ad andare in Procuraper svelare se ci fossero magagne dietro i rimborsi per le trasfer-

te di Alessio Ciacci, commissario liquidatore di MessinAmbiente; e sul-l’assegnazione a Rafael Rossi di incarichi all’interno dell’ente.Ciacci risponde, ci tiene a chiarire che la sua figura rimane limpida e nonaccetta accuse gratuite. Le famose 500 euro sono presto spiegate, una semplice cena di rappresen-tanza con i finanziatori di MessinAmbiente, un atto normale secondo Ciacci, che fa parte delle natu-rali vicende di rappresentanza che il suo ruolo impone.Rafael Rossi, invece, viene difeso fortemente da Ciacci. Il suo incarico è sinonimo di competenza, ilfatto che nella sua attività abbia avuto incarichi in altri comuni non cozza con la sua presenza comeconsulente esterno. Nessuna incompatibilità e nessuna voglia di aggirare la legge, ribadisce Ciacci,che dopo settimane di silenzio ribatte alle accuse rivoltegli.

Ciacci risponde

Lucy Fenech,capogruppodi CMdB, lo

aveva fatto notaremesi addietro;aveva chiesto diridisegnare il rego-

lamento sui gettoni di presenza, abo-lire la doppia convocazione e distri-buire il gettone di presenza a chi,realmente, aveva presenziato allesedute.La “proposta Fenech” non trovò moltifavori, anzi, venne rigettata e bollatacome facile populismo.Ma i gettoni di presenza non sonopopulismo, soprattutto in Sicilia,regione finita alla ribalta nazionale perle vicende dei comuni di Agrigento eSiracusa, consigli posti sotto osserva-zione per l’elevato numero di convo-cazioni e di corrispettivi gettoni.Messina, in maniera inferiore, sembrasoffrire della stessa malattia: la con-vocazione multipla. Il fatto che denun-cia Lucy Fenech, ancora oggi, non èperò il numero di consigli ma la realeconsistenza di queste convocazioniche, spesso, finiscono per esseresospese per mancanza del numerolegale.Semplice, quindi, la richiesta dellaFenech, ovvero, pagare il gettonesolo ai consiglieri presenti a lavorirealmente conclusi.

Dietro la cravatta c’è di più Presenti e presenze

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INAdistanza di pochi giorni dal 8 marzo, GiornataInternazionale della Donna, desideriamo celebrare,anche noi, questa ricorrenza e lo facciamo parlando di

una donna speciale: Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace2014. La sua figura è stata a centro di un incontro, organizzatoqualche giorno fa dalla VII direzione “Sviluppo Economico”“Servizio Turismo e Cultura”, nella Galleria d’Arte Moderna eContemporanea della Provincia regionale di Messina, cheaveva come obiettivo quello di far conoscere agli studenti degliistituti comprensivi “Boer-Verona Trento” “Mazzini” e “PascoliCrispi” chi fosse questa giovane pakistana. Malala è un’attivista pakistana, nata a Mingora il 12 luglio 1997.Nel corso della sua esistenza si è sempre battuta per l’afferma-zione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione delle donne dellasua città, bandito da un editto dei talebani. La più giovane vinci-trice del Premio Nobel per la pace, è diventata celebre all’età diundici, per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documen-tava il regime dei talebani pakistani, contrari al riconoscimentodei diritti delle donne. Il 9 ottobre del 2012 Malala è stata grave-mente colpita alla testa da uomini armati saliti al bordo del pul-lman scolastico su cui si trovava. Ihsanullah Ihsan, portavocedei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell'atten-tato, definendo la ragazza “il simbolo degli infedeli e dell'osceni-tà” e ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbestata nuovamente oggetto di attentati. Malala, riuscì a sopravvi-vere dopo la rimozione chirurgica dei proiettili, e riprese così lasua lotta per l’istruzione. Nel 2013 è stata insignita PremioSakharov per la libertà di pensiero, nel 2014 del premio Nobelper la pace assieme all'attivista indiano Kailash Satyarthi.Chiara e concisa la motivazione del Comitato per il Nobel norve-gese: “per la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei

giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione”.

In un’intervista Malala ha detto “Non mi importa di dovermi sede-

re sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E

non ho paura di nessuno”. È proprio questa lotta senza “quartie-re”, condotta senza paura, con forza e determinazione in unmondo in cui le donne vedono totalmente negati i propri diritti,che ha fatto e fa di lei una donna speciale. Ed è attraverso leiche vogliamo celebrare tutte le donne, protagoniste nel quotidia-no di piccole e grandi battaglie.

Una donna speciale di Alessia Vanaria

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OU

TC

itiamo, almeno in parte, alcuni degli aggettivi menopesanti che siamo stati costretti a leggere tra i com-menti di chi, voleva dire la propria, sul presunto caso

di ebola al Policlinico di Messina.Breve resoconto, nella giornata di venerdì un uomo, origina-rio del Senegal, si è presentato all’Ospedale San Vincenzodi Taormina urlando di essere affetto da ebola.Subito i medici del plesso della zona jonica hanno isolatol’uomo, fatto i primi riscontri hanno deciso per il trasferimen-to al Policlinico di Messina. Qui l’uomo veniva trattato secon-do protocollo, messo in isolamento e testato, il campione disangue veniva mandato a Roma, dove 24 ore dopo venivasciolto il dubbio, esami negativi e niente ebola.Questo quello che è accaduto nei fatti, c’è poi un mondoparallelo a quello reale, cioè, quello virtuale; quello deisocial, dei commenti e delle idee fatte di pregiudizi da vomi-tare al caso. A niente servivano le parole pesate e moderate che ognicomunicatore usava, sottolineare l’improbabilità di un riscon-tro positivo non serviva a nulla, stessa cosa per le parole chearrivano direttamente dal Policlinico dove, sin da subito, sitranquillizzava sul caso chiarendo che l’uomo non soffrivaneanche dei primi sintomi della malattia.Ormai la bomba era partita, i rigurgiti di incivile preconcettoerano messi sul banco riempiendo l’etere di commenti chepoco avevano a che fare con la paura, immotivata nel caso,e che assomigliavano tanto ad uno sbandierare di intolleran-za e razzismo.Perché inutile fare giri di parole, il razzismo esiste a Messinae la scelta di Accorinti di accogliere i migranti in città ha aper-to le gabbie dei beceri; assistere ad un continuo susseguirsidi commenti volgari e rasenti l’ignoranza abbattevano le ulti-me remore sulla decadenza di Messina e dei suoi abitanti.Ovvio che l’ebola, e malattie del genere facciano venire i bri-vidi a chiunque, però lasciarsi squilibrare dagli allarmi e dagliallarmisti, di politici furbetti, è un errore che una popolazionecivile non dovrebbe concedersi.

Cani, porci e messinesidi Francesco Certo

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Ventisei lavoratori a rischioIn una nota il consigliere Zuccarello mette in evidenzacome nel corso di un incontro avvenuto lo scorso 25 feb-braio tra i dirigenti di Ustica Lines ed i rappresentanti Cgil,Cisl e Uil, la società ha fatto un passo indietro conferman-do i 26 licenziamenti.

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mercoledì 4giovedì 5venerdì 6sabato 7

domenica 8lunedì 9

martedì 10

Marzo 2015

Settimana TeologicaSono stati presentati in conferenza stampa gli appunta-menti relativi alla Settimana teologica che si terrà aMessina dal 9 all’11 marzo. La teologia non può esserefuori dal mondo, è importante avvicinare i ragazzi semprepiù abituati alle immagini e non ai concetti.

Sospetto caso di ebolaUn sospetto caso di ebola si è rincorso per diverse orenella nostra città, un uomo di origine senegalese è statotrasferito al pronto soccorso nel reparto di malattie infettivedel Policlinico di Messina e sottoposto alle analisi del caso.Il paziente ricoverato è risultato negativo al test ebola.

Final Four di Coppa Italia

Si è svolta al comune di Messina, la conferenza stampa dipresentazione della Final Four di Coppa Italia di pallanuo-to femminile alla piscina Cappuccini, giunta alla quarta edi-zione. L’evento è ospitato dalla Waterpolo Despar Messinasotto l’egida della Fin.

Festa della donna

Il Movimento Cristiano Lavoratori e la compagnia teatraledi Giovanni Boncoddo hanno realizzato al Feltrinelli point diMessina un pomeriggio di teatro e riflessione. Nel corsodella serata sono state interpretate alcune letture trattedallo spettacolo teatrale “Na Storia”.

Controlli con autovelox e ''scout''Il Comando del Corpo di Polizia Municipale ha dispostofino a sabato 14, il controllo della velocità con autovelox,nell'ottica della prevenzione dei sinistri stradali, e con ildispositivo “scout” per il rilevamento delle infrazioni alCodice della Strada, in materia di divieti di sosta.

Raccolta differenziata di carta e cartone

E' stato presentato il progetto di raccolta differenziata dicarta e cartone. L'iniziativa prevede la distribuzione di 850speciali contenitori “salvacarta” per la raccolta differenziatadi carta e cartone presso 10 uffici giudiziari del Tribunale diMessina e 60 scuole pubbliche cittadine.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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foto Antonio De Felice

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Messina - Lunedì 9 Marzo 2015

La ricetta del SindacoIl giornalista Massimiliano Cavaleri ha raccolto i piatti tipici più rappresentativi dellaProvincia di Messina al fine di raccontare il territorio, le bellezze turistiche e culturaliattraverso la tradizione gastronomica. Un’iniziativa inedita: la prima in Italia che legai massimi rappresentanti istituzionali all’arte culinaria, trasformando i primi cittadini in“cuochi per un giorno”, pronti a descrivere le migliori prelibatezze autoctone. “La Ricetta del Sindaco” è edito da Europa Due e la prefazione è firmata da MariaGrazia Cucinotta.

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Attivo lo sportello di assistenza legale

Ppresso il Centro Civico di Via Appennini a Villa Lina, sarà attivolo sportello di assistenza legale, sociale e di mediazione inter-culturale. L’iniziativa è stata voluta dal Consiglio della V

Circoscrizione e realizzata grazie al contributo di professionisti edassistenti sociali che hanno inteso prestare la loro opera professiona-le a vantaggio della fascia di popolazione, purtroppo sempre piùvasta, che vive nel disagio sociale ed economico. Sembra doveroso

avvicinare le Istituzioni alle esigenze dei cittadini, erogando questi servizi: a) assistenza socialeper coadiuvare gli utenti nella compilazione e nel disbrigo della modulistica per la fruizione dei ser-vizi socioassistenziali, e per qualsiasi altra esigenza o bisogno; b) mediazione interculturale per icittadini stranieri, per dare un supporto ai dipendenti del centro civico quando si rapportano conloro e per fornire assistenza ai migranti e ai richiedenti asilo presenti sul nostro territorio; c) servi-zio di prima consulenza legale gratuita nei campi del diritto penale, civile e del lavoro.Lo sportello osserverà i seguenti orari: lunedì ore 9-12 e mercoledì dalle ore 15-17.

V CIRCOSCRIZIONE

Costone a rischio sulla strada statale 113 località Rodia

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, inviataci dalconsigliere della VI circoscrizione Mario Biancuzzo:

“Faccio presente che il costone segnato in oggetto presentasempre più segni di instabilità. Ma andiamo a ricostruire il tutto per ordine: il 31 dicembre 2013una frana staccatasi dal costone, a protezione della stradacomunale Policara, invadeva un parte della strada statale 113/dir. e danneggiava anche i fili dellapubblica illuminazione. Immediatamente l’ANAS eliminava il materiale che creava pericoli al tran-sito veicolare e la ditta di pronto intervento della pubblica illuminazione metteva in sicurezza i filidanneggiati dalla frana. La stessa sera, mentre tutti brindavano l’arrivo del nuovo anno, provve-devo a chiedere interventi risolutivi.Il 23 Gennaio 2014 il geometra Rodilosso del dipartimento Protezione Civile del Comune diMessina, durante un sopralluogo ha accertato la pericolosità del costone dichiarando che il mura-glione andrebbe messo in sicurezza. Il 24 Agosto 2014 lo scrivente sollecitava gli interventi.Successivamente una ditta, è intervenuta solo per eliminare rami ed erbacce e transennare laparte interessata. Nel pomeriggio del 3 Febbraio 2015 ho effettuato un sopralluogo su sollecitazione di alcuni resi-denti di Policara, che temono di restare isolati, infatti il muraglione roccioso insistente sulla stradastatale. Chiedo nella qualità di consigliere circoscrizionale di intervenire con cortese sollecitudinecon somma urgenza per procedere alla realizzazione di opportune opere tali da eliminare il crollodel muraglione sulla strada statale 113/dir., per evitare un crollo annunciato.”

VI CIRCOSCRIZIONE

CircoscrizioniCircoscrizionia cura di Alessia Vanaria

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Cancellato un pezzo di storiadi Camaro Superiore

Dopo ben 112 anni, precisamente il 24novembre 2001, la piccola stazione hachiuso i battenti e con lei se ne andato

un pezzo di storia del villaggio di CamaroSuperiore.Il consigliere della III Circoscrizione NunzioSignorino in occasione dell’8^ GiornataNazionale delle Ferrovie Dimenticate riaccendei riflettori su un area dismessa e abbandonata ase stessa, che era invece un punto di riferimen-to per i Messinesi, in molti casi anche un utilesalvagente per tutti quelli che, avendo persol’autobus, dovevano recarsi in città. L’anno scorso, per le erbacce, delle case checosteggiano la linea ferrata sono state minac-ciate dalle fiamme. Notte di paura per gli abitan-ti di Camaro Superiore per un incendio che si èsviluppato all’interno della vecchia galleria fer-roviaria ormai in disuso che ha tenuto impegna-ti i Vigili del Fuoco per cinque ore fino alle settedel mattino. A causare il rogo centinaia di chilidi rame che qualcuno aveva strappato all’inter-no della vecchia galleria. Sono stati tanti isopralluoghi da parte degli amministratori, maad oggi nessun progetto per quest’area è statorealizzato.Più volte è finita al centro di progetti di trasfor-

mazione e riqualificazione. Si era parlato di gre-enways, strade verde, percorsi da trekking oper mountain bike in mezzo alla natura.Sonopassati quattordici anni dalla sua chiusura,però, è ancora ridotta così. Per adesso è unluogo apprezzatissimo da writer e appassionatidi murales. Poco più in là c’è anche la vecchiacisterna, circondata da erbacce e degrado,accanto a un magazzino, murato. Continuandosulla rotaie si arriva accanto a un torrente, dovel’erba ha raggiunto veramente livelli insopporta-bili. Cento metri più su c’è la storica galleria,che si trova nel punto più alto dell’intera trattaferroviaria che collegava Palermo e Messina,ma raggiungerla, visto la fitta vegetazione, èimpossibile. Il consigliere Nunzio Signorino farà partire lelettere per sollecitare scerbatura e pulizia diquesta stazione. E magari si potrà anche arri-vare a ridosso della galleria. Per adesso biso-gna accontentarsi di vederla da lontano. Eimmaginarla, soltanto, aperta ai cittadini checercano un contatto diretto con la storia e conla natura. Questa è la voce dei cittadini chesconfortati chiedono l’aiuto delle istituzioni, percercare di avviare un iter che conduca alla rina-scita della ex stazione ferroviaria di Camaro.

III CIRCOSCRIZIONE

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E’ stato presentato il neocostituendo movimentopopolare “#ilferribotto-

nonsitocca”. Da questo movi-mento nasce una propostatecnica che si prefigge dirilanciare, “NOI VOGLIAMOTUTTO” non ci accontentia-mo di un ripiego, a dirlo èFrancesca Fusco che hamoderato gli interventi: dallalinea ferrata, al trasportomerci, alla metroferrovia. Noiall’assemblea plenaria del 25marzo, vorremmo che parte-cipassero tutti i cittadini,dicendo ognuno la propriaproposta, poi faremo anchedegli incontri anche a Cataniae Palermo. Il 10 marzo alle12 ci sarà un incontro conl’associazione “Stai con Noi”ed il 10 marzo alle 18 con lapopolazione calabrese al“Nuvola Rossa” di Villa sanGiovanni. Un percorso cheabbiamo già condiviso con lamanifestazione del 14 feb-braio, spiega il Presidente delIV quartiere, FrancescoPalano Quero, e con questa

nuova iniziativa ci aspettiamouna partecipazione ancorapiù condivisa. Non ë ovvia-mente una manifestazionepolitica, ma è la politica che simette al servizio dei cittadiniascoltando le loro esigenze.Per questo congiuntamentecon la III circoscrizione il 12marzo alle 16, ci sarà unConsiglio nel Salone delleBandiere aperto a tutta la cit-tadinanza. L’11 marzo alle 10anche la I° e la II°Circoscrizione saranno aper-te agli interventi dei cittadinipresso lo stadio San Filippo(Sede II Circoscrizione). Il 13marzo alle 18, si riuniranno iConsigli della V° e VI° circo-scrizione nel salone dellachiesa di San Francescod’Assisi a San Licandro.L’appuntamento da nondimenticare, è l’assembleapopolare Sicilia e Calabriadel 25 marzo. Per altri incon-tri sulla tematica sarà possibi-le proporsi alla mail: [email protected]

cittàcittà

E’ nato #ilferribottononsitocca a cura di Marilena Faranda Movimenti

E' stato presentatodagli assessori,a l l ' A m b i e n t e ,

Ialacqua, e alla P. I.,Panarello; dall'amm. diMessinambiente spa,Ciacci; dal presidente diComieco - ConsorzioNazionale recupero e rici-clo degli imballaggi a basecellulosica, Capuano; dalgip del Tribunale diMessina, Arena; dal presi-dente dell'Ordine degliAvvocati, Ciraolo; e daManca del Provveditorato

agli Studi; ilprogetto diraccolta diffe-renziata dicarta e carto-ne rivolto allegrandi uten-ze. Questa è

una tappa importante di unpercorso virtuoso, affermal’ass. Ialacqua. Abbiamoavviato due progetti, affer-ma Ciacci,: Raccogliendosi impara, con la scuola eLa Raccolta è uguale pertutti, con gli uffici giudizia-ri. La carta recuperata haun valore, non solo per ilsuo riutilizzo, ribadisce ildott. Capuano, ma più chealtro per il suo valore indu-striale. Daremo aMessinAmbiente circa 850di questi contenitori, persessanta scuole e 10 ufficigiudiziari.

Ambiente

Nel riciclo coinvoltimagistrati, avvocatie scuole

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E' in pubblicazioneall'Albo Pretorio, nellesedi circoscrizionali e

sul sito internet istituzionaledel Comune, l'avviso pubblicoper la nomina di un rappre-sentante del Comune, inseno al Consiglio di ammini-strazione della FondazioneHorcynus Orca.. Il sindaco,Renato Accorinti, ha dispostola presentazione delle candi-dature entro le ore 12 di mer-coledì 18. Le proposte vannocorredate con i curriculumvitae dei candidati, riportandotutti gli elementi che compro-vino di essere cittadinidell'Unione Europea congodimento dei diritti politici; diavere esperienza tecnica,

professionale, o amministrati-va, comprovata dagli studicompiuti e/o dalle attivitàsvolte in enti. Le propostedovranno essere presentateall'URP (Ufficio Relazioni conil Pubblico) di palazzo Zanca,entro le ore 12 di mercoledì18 marzo, anche tramite rac-comandata A/R o all'indirizzodi posta elettronica [email protected].

Viabilità

Divieto di transito

Sino a giovedì 12, nellafascia oraria 7.30 – 20.30,vigerà il divieto di sosta,

per un tratto di 15 metri, in viaLongo, all'intersezione con viaGagini, n.29. La limitazione via-ria è stata disposta per consenti-re lo stazionamento di autocarriimpegnati in operazioni trasloco.

Polizia municipale

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Controllo Autovelox e scout

Nomina di un rappresentante del Comune

Si è tornato a riunire ilConsiglio comunaleper votare una delibera

presentata dal Sindaco perconcedere la cittadinanza alMagistrato anti-mafiaAntonino Di Matteo. Il conferi-mento della cittadinanza ono-raria, spiega l’assessorePanarello in rappresentanzadel Sindaco, Noi stiamodando la nostra solidarietà aduna persona che rappresentala legalità e la continuità con igiudici Falcone e Borsellino.La delibera viene approvataall’unanimità. Il Consiglio ha

ritenuto, infatti, che fosse giu-sto concedere la cittadinanzaonoraria ad un magistratovivo, che ancora nonostantesia sottoposto a scorta dilivello 1 continua a lottarecontro la mafia, perché sia davivo un vero esempio pertutti.

Consiglio comunale

Cittadinanza al giudice Di Matteo

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Fondazione Horcynus Orca

Il Comando del Corpo dellaPolizia Municipale ha dispostoil controllo della velocità con

autovelox e con il dispositivo“scout” per il rilevamento delleinfrazioni al Codice della Strada,in materia di divieti di sosta. Ilservizio sarà effettuato fino asabato 14, il controllo con auto-velox si svolgerà sui viali dellaMarina Russa e Boccetta. Ildispositivo “scout” monitoreràviale San Martino, le vie C.Battisti, La Farina, T. Cannizzaro,Garibaldi, corso Cavour, piazzadella Repubblica, viale Europa.

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Raccolta alimentareMessina - Sabato 7 Marzo 2015 Il Movimento Cristiano Lavoratori impegnato nella raccolta deigeneri alimentari da destinare a beneficenza nell’ambito dell’ini-ziativa del banco delle opere di carità.

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

In occasione della “Giornata internazionaledella donna“, alla Galleria d´Arte Moderna eContemporanea della Provincia Regionale di

Messina, è stato organizzato un incontro dal tito-lo “La storia di Malala Yousafzai, premio Nobelper la Pace 2014“, a cui hanno preso parte glialunni di alcune classi delle scuole medie degliistituti comprensivi “Boer-Verona Trento“,“Mazzini“ e “Pascoli-Crispi“ con il supporto dellagiornalista Iria Cogliani. Quest’ultima ha presentato agli studenti la figuradi Malala Yousafzai, un´attivista pakistana, nataa Mingora il 12 luglio 1997. Con i suoi diciasset-te anni è la più giovane vincitrice di un PremioNobel, nota in tutto il mondo per il suo impegnoper l´affermazione dei diritti civili e per il dirittoall´istruzione, bandito da un editto dei talebani,nei confronti delle donne della sua città natale,sita nella valle dello Swat. All´età di undici anni,è diventata celebre per il blog, da lei curato perla BBC, nel quale documentava, sotto forma didiario, il regime dei talebani pakistani contrari aidiritti delle donne, e la loro occupazione militaredel distretto dello Swat. Il 9 ottobre 2012 è statagravemente colpita alla testa da uomini armatisaliti a bordo del pullman su cui tornava a casada scuola. E’ sopravvissuta all´attentato dopo larimozione chirurgica dei proiettili. IhsanullahIhsan, portavoce dei talebani pakistani, ha riven-dicato la responsabilità dell´attentato, sostenen-do che la ragazza “è il simbolo degli infedeli edell´oscenità”. Il leader terrorista ha poi minac-ciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe statanuovamente oggetto di attentati. Il 12 luglio2013, in occasione del suo sedicesimo comple-

Da Malala a tutti gli adolescenti“Cambiare il mondo si può”

Galleria d’Arte Moderna

Nel ricevere il premio, Malalaha dichiarato: «Non mi importa di dovermisedere sul pavimento ascuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura di nessuno»

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anno, parla al Palazzo di Vetro a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhuttoe lanciando un appello in favore dell´istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo.Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero. L´annunciodel conferimento del premio è stato dato dall´ex presidente del Parlamento Europeo, MartinSchulz, che lo ho motivato, ricordando il suo eroismo e la sua ricchezza di spirito. Il premio leè stato consegnato in occasione della Sessione Plenaria di Novembre, a Strasburgo, il 20novembre 2013. Il 10 ottobre 2014 è stata insignita del premio Nobel per la pace, assiemeall´attivista indiano Kailash Satyarthi, La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese èstata: “per la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti ibambini all´istruzione”. Nel ricevere il premio, Malala ha dichiarato: « I don´t mind if I have tosit on the floor at school. All I want is education. And I´m afraid of no one. »; « Non mi importadi dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è istruzione. E non ho paura dinessuno. » Molte scuole l´hanno menzionata il 20 novembre 2014 per la Giornata nazionaledei diritti dei bambini e delle bambine. Contro di lei è stato indetto dal governo pakistano il “I´mnot Malala day”. Ha scritto anche il libro “Io sono Malala” che è stato pubblicato l´8 ottobre 2013dal Corriere della Sera. Nel corso dell’incontro, la giornalista Cogliani ha coinvolto i ragazzi, spiegando loro l’importan-za della comunicazione, per denunciare quello che non ci piace della realtà che ci circonda. Lagrandezza di Malala, ha spiegato la Cogliani, è proprio aver avuto il coraggio di comunicare,scrivendo tutto quello che aveva intorno, e così anche voi ragazzi di oggi dovreste imparare acomunicare, analizzando la realtà che vi circonda.

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SicilaSicilaa cura di Dario Buonfiglio

Tenere sempre sotto scacco Crocettae compagni. Sempre pronti a ‘scari-carlo’ non appena qualcosa non

torna. Sembra essere questa l'ultima stra-tegia romana per ‘governare’ la Sicilia adistanza. Ed in questo quadro si inseriscel’anomala notizia di una imminente impu-gnativa del bilancio 2014 della Regione daparte del Consiglio dei Ministri. Anche sedovesse arrivare, l’impugnativa sarebbeanomala e contraddittoria. Il bilancio2014, quello redatto dall’allora assessoreRoberto Agnello, infatti, è stato approvatodall’Ars quando ancora la competenza sulcontrollo era del Commissario dello Statoper la Regione siciliana, ora abrogato consentenza dell Corte Costituzionale almenonelle funzioni di controllo preventivo sullenorme. Se, dunque, queste norme hannogià passato il vaglio come potrebbe, oggi,il Consiglio dei Ministri impugnarle? Cosadiversa sarebbe impugnare l’esercizioprovvisorio che non ha passato alcunvaglio. Lì i profili ci sono tutti e lo stessoBaccei lo aveva detto chiaramente di averfatto un poco di rimescolamento di carte inattesa di sistemare il bilancio definitivo.

Ma quell’esercizio provvisorio passa giàproprio per le mani dell’assessore Baccei,emissario romano a tutti gli effetti e dun-que smentire il proprio uomo sarebbequantomeno anomalo. A Roma ha man-dato le controdeduzioni del caso ed ècerto che non ci saranno impugnative.D’altronde la minaccia dell’impugnativaserve a tener buono Crocetta. Insommauna contromossa all’annuncio di unaimpugnativa della Finanziaria Renzi relati-vamente alla revoca dei Fondi Pac annun-ciata dalla Regione.La Regione siciliana intanto dice bastaalle spese milionarie per il pagamentodegli affitti di locali che ospitano ufficiregionali e assessorati. Ad annunciare lascure sui fitti è l'assessore al Bilancio dellaSicilia, Alessandro Baccei, a marginedella 'Leopolda' siciliana che si è conclusaoggi con l'intervento di Davide Faraone.Baccei è stato inviato dal Governo Renziper tentare di mettere in ordine i contidella Regione. Un compito particolarmen-te difficile data la situazione finanziariadella Sicilia.

Sempre in alto mare il bilancio della Regione Sicilia

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Compagnia delle Opere Sicilia Orientale

Salvatore Abate nuovo presidente

Salvatore Abate è il nuovo presidente di Compagnia delle Opere Sicilia Orientale,l’Associazione di imprese e liberi professionisti che svolge la propria attività in Italia eall'estero.

Passaggio di consegne ieri sera all’hotel Baia Verde tra Carlo Saggio che ha presieduto la CdOnei sei anni passati e Salvatore Abate (già Amministratore Unico dell’Alis Immobiliare CTA Spa,proprietaria del Centro Commerciale Etnapolis, sito a Belpasso (CT). È Direttore Commercialedella Roberto Abate spa, società proprietaria di supermercati presenti in tutta la Sicilia a mar-chio Famila, A&O, C+C e Ard Discount e Consigliere del Gruppo Selex, Centrale di acquistoche riunisce 17 Gruppi leader regionali per 23 imprese associate. Abate è consigliere delConsorzio SD Sicilia Discounts, proprietario del marchio ARD Discount).“Non sarà facile sostituire una figura carismatica come quella di Carlo Saggio ma cercherò conmolta umiltà di proseguire il lavoro già intrapreso”. Salvatore Abate inizia il suo discorso da neopresidente di CdO Sicilia Orientale ringraziando l’operato dell’ex presidente e del consigliodirettivo che lo ha seguito nei sei anni di presidenza. “Oggi è necessario cambiare velocemen-te. – prosegue - Dobbiamo coinvolgere le istituzioni, incidere profondamente, creare sinergiee nuove opportunità di innovazione”. Accanto al neo presidente, il nuovo consiglio direttivo, di numero più ridotto rispetto al prece-dente che contava 38 membri. Ieri sono stati eletti: Salvatore Abate, Monica Adorno, MaurizioAndronico, Salvatore Contrafatto, Dino Costantino, Simone Curcio, Angelo Furnò, FrancescoGaraffo, Alessandra Gerosa, Salvatore Guarnera, Giuseppe Impallomeni, Fabio Impellizzeri,Rosaria Massimino, Salvatore Messina, Domenico Messina, Barbara Mirabella, Roberto

Salvatore Abate

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Monteforte Stefania Patti, Alfio Pennisi, SalvatoreRaffa, Salvatore Rigaglia, Emilio Risicato, AntonioRomeo, Gianluca Rossitto, Francesco Russello,Michele Scacciante, Francesco Scrofani, LucaTasso, Nico Torrisi.“Come manager – conclude Abate – il mio obietti-vo è quello di riunire più persone e risorse percreare un valore che nessun singolo individuo puòottenere da solo”. L’augurio al nuovo presidente arriva anche dalsindaco di Catania, Enzo Bianco, presente ieriall’evento di CdO. “Faccio prima di tutto i mieicomplimenti a Carlo Saggio per il lavoro svolto erivolgo i miei auguri a Salvatore Abate. PerCatania, città metropolitana, si prospetta un futu-ro importante. È una sfida, una scommessa, chevogliamo vincere con l’aiuto di tutti voi”. È un momento decisivo per Compagnia delleOpere Sicilia Orientale. Fatto il direttivo, si pensagià al lavoro da svolgere. Il direttore CristinaScuderi ha presentato i nuovo impegni di CdO. “La vita associativa di CdO sarà più ricca – spie-ga Cristina Scuderi – vogliamo incentivare le con-versazioni imprenditoriali, gli incontri tra le azien-de con un calendario già programmato che preve-de il 26 marzo la presentazione della convenzio-ne con il Consorzio UniFidi, il 20 aprile laConversazione imprenditoriale “Il mio percorso diinternazionalizzazione”, il 12 giugno il Seminariobanca impresa, il 30 giugno Expandere Sicilia-Calabria, il 18 dicembre la Messa di Natale. Il 14e 15 maggio parteciperemo inoltre all’assembleanazionale Compagnia delle Opere che si terrà aRoma. Daremo molta enfasi ai tavoli di lavoro,momenti di confronto per favorire relazioni utiliallo sviluppo. Sono caratterizzati da un’area diattività e da una progettualità comune. I settoricoinvolti: edilizia, agroalimentare, innovazionetecnologica, no profit, turismo. Inoltre accompa-gneremo i soci in percorsi di internazionalizzazio-ne, percorsi di costituzione e sviluppo di contrattidi rete, percorsi di accesso al credito e finanzia-menti europei. Non ultima la formazione. Tuttonella logica del valore del noi e del percorsocomune”.

Carlo Saggio

Cristina Scuderi

Salvatore Abate e Enzo Bianco

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Venerdì 13 marzo è in programma unconvegno sul tema, al Palacultura diMessina, dalle 16.00, nell'ambito di un

progetto realizzato dall'organizzazione divolontariato Comunità Emmanuel SiciliaOnlus. Si tratta di un progetto -“Rigeneriamoci… da generazione a genera-zione” - approvato dal ministero del Lavoro edelle Politiche sociali e finanziato con il Fondoper il volontariato (Legge 266/91 – Linee diindirizzo anno 2012). Interverranno padre Felice Scalia, l’assessorecomunale alle Politiche sociali AntonioMantineo e l’avvocato Giuseppe Terranova,presidente regionale del Centro Helen Keller.Sottolinea il professore Carmelo Labate, coor-dinatore del Centro Ascolto della ComunitàEmmanuel di Messina e moderatore del con-fronto di venerdì: "Il Convegno è in linea congli obiettivi della Comunità Emmanuel - Sicilia,attenta a ogni forma di dipendenza, soprattut-to quella dall’alcool e dalla droga, non soltan-to nella fase terapeutica ma anche nella pre-venzione. Gli operatori ci informeranno di tuttele attività svolte all’interno del progetto e ci for-niranno i risultati ottenuti, come emergerà

dalla relazione del dottor Giuseppe Sturniolo,responsabile del progetto. Sarà interessanteconoscere il parere degli altri enti coinvolti,attraverso le parole della dottoressa SilviaSturniolo, e l’elaborazione dei dati raccolti,attraverso l'analisi della dottoresa ChiaraLabate in relazione a un questionario sulla cit-tadinanza attiva, sulla conoscenza del territo-rio, sul dialogo adulti-giovani e su altre tema-tiche collegate”. “L’occasione – continua il coordinatore diEmmanuel Messina – è propizia per ascolta-re la parola di tre qualificati testimoni delsociale: il gesuita padre Felice Scalia, presi-dente dell’Emmanuel Sicilia; il professoreAntonino Mantineo, assessore alle Politichesociali del Comune di Messina; l'avvocatoGiuseppe Terranova, presidente regionale delCentro Helen Keller della Unione ItalianaCiechi. Ascolteremo anche la voce del fonda-tore della Comunità Emmanuel, il gesuitaMario Marfiori, nel saluto inviato a PapaFrancesco per presentargli i trentacinque annidi servizio dell’Emmanuel sul territorio nazio-nale", conclude Carmelo Labate.

“Rigeneriamoci… da generazione a generazione”

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario A

5 marzo 2015 - Herat (Afghanistan)

Il Capo di Stato Maggiore di Resolute Support in visita ad Herat

Il Capo di Stato Maggiore (Chief of Staff – COS) della Missione NATO Resolute Support (RS),Generale di Corpo d’Armata Paolo Ruggiero, ha visitato ieri il Train Advise Assist Command West(TAAC-W), comando multinazionale a guida italiana su base Brigata bersaglieri “Garibaldi”.

L’alto ufficiale, autorità militare italiana di grado più elevato nel paese (Italian Senior NationalRepresentative - IT SNR), è stato accolto dal Generale di Brigata Maurizio Angelo Scardino,comandante del TAAC-W, che ha illustrato la situazione operativa e le attività logistiche in corsoconnesse al rimpatrio di mezzi e materiali non più in uso (operazione ITACA 2).

Il COS di RS ha anche visitato le strutture del TAAC-W, come il Conference and Training Center“Unity of the Country“ e la Engineer Training Area, dove vengono condotte buona parte delle atti-vità di assistenza e consulenza condotte dagli Advisor Teams italiani in favore delle forze di sicu-rezza afgane.

Il Generale Ruggiero ha inoltre incontrato i vertici dell’Esercito e della Polizia locali, congratulan-dosi con loro per gli ottimi risultati conseguiti nel controllo del territorio e nel contrasto alla crimina-lità di ogni matrice.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Il Capo di Stato Maggiore di Resolute Support in visita ad Herat

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La lingua italiana, nonostante continui e molteplici studi, appare, ancora, oggi, un univer-so solo parzialmente esplorato. Quando crediamo di esserne ormai padroni, di conoscer-ne tutti i segreti ecco che ci sorprendiamo a riflettere su un termine, sulla sua etimologia,

su un’accezione semantica che non credevamo potesse avere. Comprendiamo, così, come inquesto ambito non si possa dare nulla per scontato, come non si finisca mai di imparare.Questo lo sa bene il prof. Francesco Sabatini, che invita, sempre, il suo pubblico a porsidomande sulla lingua, non usandola solo come mero strumento di comunicazione. L’insigne linguista, ospite per la seconda volta del liceo classico “La Farina”, ha fatto lo stessoanche ieri, soffermando la sua attenzione su quello che fino a quindici anni fa era un illustresconosciuto: il lessico. Dopo i saluti della preside del liceo Giuseppa Prestipino, è toccato al

CulturaCultura

Lo straordinario gioco della lingua

Il prof. Francesco Sabatini ritorna al Liceo classico “La Farina”

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prof. Carmelo Scavuzzo, ordinario di Storia della lingua italianapresso l’Ateneo messinese, l’ingrato compito di presentare coluiche per il grande valore dei suoi studi ha definito, “giocando” conla duplice accezione del termine, “impresentabile”. Un linguista d’eccezione che non si è fermato mai alla teorie lin-guistiche ma ha lavorato sui testi, comprendendo, da subito, lagrande importanza dell’empiria per uno storico della lingua. Nonsi è mai comportato, inoltre, come un intellettuale pedante, chiu-so nel suo mondo, ma ha sempre amato confrontarsi con il pub-blico, come dimostrano i numerosi eventi a cui prende parte e larubrica televisiva domenicale curata da lui. Animato dall’intento di mantenere vivo il contatto col suo pubbli-co, ha accettato di tornare al liceo “La Farina”, dopo solo pochimesi dalla lezione-conferenza sul modello di grammatica valen-ziale, per affrontare un tema non meno complesso quale quellodel lessico. Quest’ultimo, per molto tempo non è stato preso inconsiderazione dai discenti della lingua italiana. Non si rifletteva su un così grande patrimonio di concetti, e dun-que, si trascurava lo studio della stratificazione del lessico, dei

Un linguistad’eccezione che non si è fermato mai alla teorie linguistiche ma ha lavorato sui testi, compren-dendo, da subito, la grande impor-tanza dell’empiria per uno storicodella lingua

Giuseppe Prestipino, Francesco Sabatini, Carmelo Scavuzzofoto Peppe Saya

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registri e della terminologia settoriale. Non si ritenevautile indagare una parte così importante della “struttu-ra della lingua”. La suddetta espressione può sem-brare ardita ma in realtà non lo è affatto, poiché la lin-gua, come sappiamo, si articola in quattro livelli: fono-logia, morfologia, sintassi e lessico. Essendo una realtà così complessa, va studiata,come sottolinea spesso il prof. Sabatini, dal punto divista del sistema ma anche da quello del testo.Quando usiamo, infatti, la macchina “lingua” percomunicare lo possiamo fare in modi diversi, ed eccoche è possibile distinguere tipologie di testo diverse.Talvolta, ad esempio, è necessario che il mittente siamolto preciso nei confronti del destinatario, cui devedare un’istruzione, una regola, ed il suo messaggiodeve essere caratterizzato dal massimo rigore. In tanti altri casi, però, l’uso della lingua è meno rigo-roso, più elastico. In questo contesto trovano spaziole omissioni, i sottintesi che danno la possibilità aldestinatario di interpretare e completare quanto dame riferitogli. Rigidità ed elasticità diventano, quindi, criteri fonda-

foto Peppe Saya

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mentali per riconoscere un determinato tipo di testo. Cosa si intende, però, nello specificoquando si usa il suddetto termine, e quali condizioni è necessario che vengano rispettate per-ché si possa definire tale? Il termine “testo” deriva dal latino textus, participio passato del verbotexere che significa “tessere, intrecciare”. Se desideriamo analizzare con attenzione un testo,dobbiamo verificarne la coesione, da non confondere con la coerenza. La coesione non è altro che una buona tessitura, una buona organizzazione dello scritto chederiva da un giusto legame tra le parole, da un uso appropriato dei verbi ma anche del lessi-co. Il testo si regge, infatti, sull’uso di un lessico pertinente all’argomento trattato. È chiaro chese non conosco queste nozioni non vado oltre la mera lettura del testo, non riesco a valutarnela coesione semantica e tutti quegli aspetti che solo all’apparenza sembrano secondari.Il lessico e quel patrimonio di concetti ad esso legato fornisce, quindi, una chiave d’accessonuova allo studio della lingua, e pertanto il prof. Sabatini ha invitato i docenti a far riflettere dipiù gli studenti su tutto ciò, insegnandogli, anche, ad usare in modo appropriato uno strumen-to fondamentale come il vocabolario. I continui aggiornamenti di quest’ultimo diventano una testimonianza concreta di come la lin-gua cambi con l’uso, di come ogni giorno ci sia qualcosa da imparare. Ce lo insegna, continua-mente, il prof. Sabatini, che con le sue conferenze ci rende sempre più partecipi di questo infi-nito e straordinario “gioco della lingua”.

Alessia Vanaria

foto Peppe Saya

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Giorno 14 marzo, alle 9.30, si svolgerà presso i locali del Liceo “G. La Farina” di Messinala II edizione dell’Agon Zanklaios, gara di traduzione dal greco per studenti del LiceoClassico promossa dal liceo cittadino. La gara, che richiede alle giovani eccellenze un

serio impegno e una sfida in un cimento che simultaneamente mette in moto capacità logichee abilità interpretative, avrà quest’anno per tema un brano di Isocrate per la sezione seniores(quarte e quinte classi del triennio) ed uno di Senofonte per la sezione seniores (terze classi).Gli studenti partecipanti sono 81 e provengono da rinomati licei della Sicilia e della Calabria.Alle ore 16.30 del 14 marzo l’Agon Zanklaios ospiterà presso il Salone degli Specchi dellaProvincia il professore Giulio Guidorizzi (docente ordinario di Letteratura greca pressol’Università di Torino) che svolgerà la lectio magistralis “Ifigenia in Aulide: la tragicommedia delpotere”, riflessione sulla “Ifigenia in Aulide” di Euripide tradotta dal professore Guidorizzi per ilprossimo ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa e presentata in ante-prima a Messina. La manifestazione si concluderà giorno 15 marzo presso la sala Visconti,dove, alle ore 10.30 il professore Renzo Tosi (docente ordinario di Letteratura greca pressol’Università di Bologna) svolgerà la lectio magistralis “La donna è mobile? Fortuna e tradizionedi un topos”; seguirà la cerimonia di premiazione dei vincitori presentata dalla giornalistaGisella Cicciò. La realizzazione del Certamen è stata possibile grazie ad un lavoro di équipedei docenti e dei collaboratori del Liceo La Farina e grazie al patrocinio delle istituzioni locali eregionali e al sostegno economico di benefattori che generosamente hanno contribuito allarealizzazione di questo evento culturale volto a promuovere- come altri organizzati dal liceo LaFarina- la crescita della nostra città.

II edizione AGON ZANKLAIOSCertamen Graecum MessanenseAl liceo classico La Farina

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Botero a Palermo

La Via Crucis per la prima voltain Italia esposta al Palazzo Reale

La mostra “Via Crucis. La Pasión de Cristo” di Fernando Botero sbarca a Palermo. Dopoaver fatto tappa a New York, Medellin, Lisbona e Panama, la mostra (costituita da 27dipinti ad olio e 17 disegni) sarà ospitata nelle Sale di Duca di Montalto del Palazzo Reale

dal 21 marzo al 21 giugno 2015. Promossa dall’Assemblea regionale siciliana, dallaFondazione Federico II e dal Museo colombiano di Antioquia quella di Palermo sarà l’unicatappa italiana.

ElbesodeJudas

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Donate dall’artista al Museo di Medellin, sua città natale, nel 2012 le opere rappresentano unodei grandi temi dell’arte fin dal XVI secolo. “Poi cominciò gradualmente a scomparire e, altempo della rivoluzione francese, era praticamente scomparso. Oggi è inesistente”, ha spiega-to l’artista a Beatriz Manz, docente di Geografia e Studi Etnici all’Università di Berkeley. “Nonsono religioso, ma questo tema ha una bellissima tradizione artistica. A quei tempi, i pittorimescolavano la realtà quotidiana con la Storia (…) Mi sono preso la stessa libertà di mescola-re certe realtà latinoamericane col tema biblico”.Sull’apparizione dello stesso artista ne “Il bacio di Giuda”, Botero ha aggiunto: “Un’altra tradi-zione era quella di dipingere il proprio ritratto all’interno dei temi biblici. Masaccio accanto aGesù nella Cappella Brancacci a Firenze, Pinturicchio negli affreschi di Siena e Michelangelonel Giudizio Universale alla Cappella Sistina e via dicendo. Ho indossato il miglior vestito dellafesta per apparire accanto a Cristo. Non poteva essere diversamente”. Come nei dipinti su AbuGhraib del 2005, anche qui crudeltà e dramma si espandono in forme rassicuranti, solide. Ilcorto circuito è assicurato e le tele già si attestano come momento cruciale dell’intera produ-zione boteriana.La “Passione di Cristo” secondo Botero, intende fornire una riflessione sul dramma della pas-sione e morte di Gesù Cristo, e il lavoro presentato dimostra un cambiamento nelle motivazio-ni dell’artista, pur mantenendo la forza del proprio stile. “Ho fatto queste opere – spiega l’arti-sta colombiano – perché è un momento fondamentale della vita di Gesù e perché è un argo-mento che è andato scomparendo poco a poco nella storia della pittura: non ci sono elementisatirici in questo lavoro che è pervaso di grande rispetto”.Nelle prossime settimane saranno comunicati maggiori dettagli.

CristohaMuerto

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Le meraviglie del mondo antico sono alcentro dell’ultimo libro di ValerioMassimo Manfredi, presentato ieri alla

libreria “Ciofalo”. Un viaggio-racconto chedimostra il grande potere della scrittura, cheriesce a restituirci la grandiosità e la bellezzadi monumenti e statue, sepolti dal tempo. A dialogare con l’autore è stata la prof.Patrizia Danzè, che ha dato inizio all’incontronon facendo quella che sarebbe stata un’inu-tile presentazione ma raccontando, breve-mente, al vasto pubblico presente il mondoletterario di Valerio Massimo Manfredi.Quest’ultimo ha amato, sempre, divulgare ipropri studi, i risultati delle proprie ricerche, edè stato autore di romanzi storici ma anche didiversi saggi. Dalla trilogia “Alexandros”,incentrata sulla figura di Alessandro Magno, ailibri “Il mio nome è Nessuno”, con protagoni-sta Ulisse, l’eroe dal grande ingegno, alle “Idi

di Marzo”, a “Il Faraone della sabbie”, a“L’ultima legione”, al thriller-archeologico“L’oracolo”. Due testi, come ben ha sottolinea-to la prof. Danzè, si allontano, per ragionidiverse, da questo mondo ricco di storia e diarcheologia: “L’oste dell’ultima ora” e “OtelBruni”. Ripercorrendo idealmente quest’itinerario cul-turale giungiamo all’ultima tappa, per ilmomento, del bellissimo percorso letterario diValerio Massimo Manfredi: il saggio “Le mera-viglie del mondo antico”. Nelle sue pagine ilgrande archeologo riporta in vita per i suoi let-tori queste massime realizzazioni dell’umani-tà, destinate, nonostante la scarsa fortuna dicui godettero, ad entrare nella leggenda. Unaricostruzione non fantastica, ovviamente, madocumentata attraverso fonti iconografiche,letterarie, attraverso le testimonianze di chipoté “assaporare” dal vivo la bellezza di que-sti tesori. Si inizia dalla prima delle sette meraviglie nel-l’elenco di Filone di Bisanzio, i Giardini Pensilidi Babilonia, di cui si cerca di ricostruire lastruttura partendo da dipinti del XX secolo eda due disegni dell’archeologo inglese AustenHenry Layard. Dubbia oltre la struttura resta,anche, la localizzazione di questi splendidigiardini, che difficilmente, secondo quantorecenti studi hanno dimostrato, poterono sor-gere, per la specifica conformazione del terre-no, a Babilonia, ma più facilmente, forse, inAssiria. La leggenda, in ogni caso, li vuolecostruiti da un grande monarca per la sposache aveva nostalgia delle sue montagneboscose e l’idea di un giardino pensile di que-sto tipo ha affascinato molti pittoridell’Ottocento, del Novecento ed ha influenza-to, notevolmente, l’architettura moderna.

Valerio Massimo Manfredi alla Libreria “Ciofalo”

Antiche Meraviglie tornano a vivere

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Nonostante ciò, però, gli “originali” giardini diBabilonia restano, ancora oggi, la più evane-scente delle Sette meraviglie, quella più fanta-smatica, come la definisce Valerio MassimoManfredi, invano cercata ed inseguita daarcheologi, poeti ed indagatori delle fonti anti-che. L’analisi di Manfredi, prosegue poi con l’unicameraviglia che, per fortuna, non è statainghiottita dal tempo: la Piramide di Cheope. Èpossibile vivere, anche oggi, l’emozione divisitare quest’imponente struttura a gradini,dalla straordinaria perfezione geometrica,ricercata, meticolosamente, per “creare”,come scrive Plinio, “la tomba per un solouomo”. Se pensiamo che questo tesoro delpassato non abbia segreti per noi, in realtà, cisbagliamo di grosso. Molti quesiti, infatti,riguardanti la struttura interna, la modalità e itempi di costruzione sono ad oggi senzarisposta. Non meno misteriose della Piramidedi Cheope restano altre due meraviglie, lamaestosa statua crisoelefantina di Zeus aOlimpia, realizzata dal mitico scultore Fidia,ed il Colosso di Rodi, enorme statua bronzeache sorgeva, secondo quanto sappiamo, suuna piccola isola in mezzo al mare. Dal Colosso di Rodi Manfredi passa ad inda-gare il Mausoleo di Alicarnasso, la monumen-tale tomba dove riposava il satrapo Mausolo,nell’attuale Bodrum, in Turchia, L’Artemisiondi Efeso, gigantesco tempio dedicato al cultodella dea Artermide, voluto dal re di LidiaCreso, ed, infine, il Faro di Alessandria inEgitto, che un tempo indicava la via allenumerose imbarcazioni che si avvicinavano aquel porto favoloso. Al canone delle sette meraviglie, visibili solonel periodo tra il 300 e il 227 a. C, data in cuivennero tutte distrutte, salvo la Piramide diCheope, ad una ad una per ragioni diverse,Manfredi aggiunge un’ottava meraviglia, ilmausoleo di Commagene, la tomba santuariodel re Antioco, che utilizzava come base unamontagna intera, alta 2150 metri.

Si conclude, così, questo viaggio di Manfredialla riscoperta dei più grandi tesori del mondoantico, che, nonostante la mole, non sono riu-sciti, però, a vincere la forza del tempo.Emerge una conclusione amara: “nessunaopera d’arte, per quanto grande e mirabile,sopravvive alla civiltà che l’ha creata se iposteri non la considerano un’eredità preziosada salvaguardare e da trasmettere a coloroche verranno”. Per la benevolenza del caso il Mausoleo diCommagene è giunto sino a noi, ma avremocura di questa meraviglia, saremo in grado diconsegnarla intatta ai nostri successori in tuttala sua bellezza? Ai posteri l’ardua sentenza.

Alessia Vanaria

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Èon line “parolexdirlo”, il primo e-bookgratuito realizzato grazie ai raccontiarrivati nella redazione di Donna

Moderna e appena pubblicato da DonnaModerna stesso e da Scrivo.me, il portale diself-publishing della casa editrice Mondadori.

La giuria, presieduta dalla scrittrice ChiaraGamberale (Le luci nelle case degli altri,L’amore quando c’era, Per dieci minuti, Avròcura di te) ha selezionato i 41 racconti miglio-ri scritti sotto forma di lettera e indirizzati alvostro destinatario del cuore, vero o immagi-nario che sia. Per quanto riguarda il temadegli scritti, trattasi di un segreto scottante,difficile da confessare.«Sono arrivati centinaia di racconti, che ci

hanno stupito per la varietà e la forza» haaffermato Edoardo Brugnatelli, direttore diScrivo.me: «Ho la fortuna di leggere per lavo-ro da quasi 30 anni e mi emoziono sempre difronte alla potenza creativa della menteumana. Anche stavolta l’emozione è tornata:selezionare le lettere migliori è stata durissi-ma» (Dall’e-book Parolexdirlo). Ai 41 raccontisi sono affiancati 13 storie firmate da impor-tanti autori italiani che hanno partecipato conentusiasmo a questo grande lavoro editorialecollettivo: da Sandrone Dazieri a Licia Trosi,da Michela Murgia a Pulsatilla.I racconti che hanno partecipato al concorsohanno reso molto difficile la scelta, data la lorovarietà, con la predominanza tra le tematiche,di quelle con contenuti dolorosi, frutto di espe-rienze travagliate, amare, a volte strazianti.Tra chi ha scritto al destino, ad un parente lon-tano o malato, ad un amore passato, ne èuscito vincitore il racconto Caro giorno chevorrei, della giovane Ornella De Luca, 23 anni,neolaureata in Editoria e giornalismo diMessina, che, come ha dichiarato durante l’in-tervista rilasciata per Donna Moderna, sogna,un giorno, di diventare scrittrice. La sua lettera, che apre la raccolta dei brani,è un inno all’ottimismo: dimostra che ilmomento migliore della vita è proprio quelloche stiamo vivendo. Con un linguaggio che simuove tra realismo contemporaneo e metafo-re incisive, Ornella De Luca ci regala unariflessione profonda sul periodo storico chestiamo vivendo, che non può lasciare indiffe-renti noi giovani, ci parla della malinconia dicose che non abbiamo mai fatto, di esperien-ze mai vissute.

La giovane scrittrice messinese Ornella De Luca vince il concorsoScrivo.me

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“Il prezzo della carne” (Rubbettino Editore) di Mimmo Gangemi al centro del nuovo incontrocon l’autore che si terrà venerdi 13 marzo alle ore 18 al Feltrinelli Point Messina. Dialoganocon l’autore, il Procuratore aggiunto di Palmi Emanuele Crescenti e l’attore Maurizio

Marchetti, legato allo scrittore da un intenso sodalizio artistico. Marchetti, infatti, è tra i princi-pali interpreti del fortunatissimo “Il giudice meschino”, tratto dal libro di Gangemi. Gangemi, asua volta, ha scritto per Marchetti il suo primo testo destinato al palcoscenico, “Terremoto”,andato in prima quest’estate al Giardino Corallo a Messina (e presentato in conferenza stam-pa al Feltrinelli Point).

Venerdì 13 Mimmo Gangemi al Feltrinelli Point

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SpettacoliSpettacoli

“La città invisibile”

Nono appuntamento della rassegna “Atto Unico” 2014-2015 di QAProduzioni, “La cittàinvisibile”, omaggio a Italo Calvino a trent’anni dalla scomparsa, è in cartellone dome-nica 15 marzo nella Chiesa di Santa Maria Alemanna, in pomeridiana alle ore 18 e in

serale alle ore 21. Prodotto dalla Compagnia DAF - Teatro dell’esatta Fantasia, per la regia e drammaturgia diAngelo Campolo, anche in scena insieme a Luca Fiorino, con musiche eseguite dal vivo daAlida De Marco e Giuseppe Mangano e scene e costumi firmate da Giulia Drogo, lo spettaco-lo è - annota la direttrice della rassegna Auretta Sterrantino – una “tappa metafisica, un connu-bio fra la genialità di un grande scrittore del nostro ‘900 e la società che ci circonda, per unasintesi che con ‘leggerezza’ ci pone di fronte a situazioni reali che spesso scegliamo di nonvedere”.

Omaggio a Calvino a trent’anni dalla scomparsa

Atto Unico e la compagnia Daf

Angelo Campolo

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“Pensando a Calvino mi viene subito in mente unacerta voglia di spiegare il mondo da una prospettivanon scontata”, spiega Angelo Campolo. “Mi viene inmente un'immagine di leggerezza e ironia, due stru-menti assai utili per affrontare la vita con i suoi alti ebassi. Con Luca Fiorino condivido un percorsocomune da dieci anni ormai. Abbiamo frequentatoinsieme la scuola del Piccolo di Milano e da allora inostri percorsi si sono spesso incrociati. Calvino, laleggerezza, l'ironia... Luca non poteva mancare!Innegabile, infine, che abbiamo orientato il nostrolavoro a partire dalle suggestioni che arrivano dagliumori e dalle energie della nostra città, Messina”.

Luca Fiorino

Alida De Marco

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Boyhood

È probabilmente il progetto cinematografico più interessante dell’ultimo periodo di Hollywood; il

regista Richard Linklater (nomination agli ultimi Oscar) ha cercato l’azzardo, in un esperimento

che vuole sfidare il più imbattibile dei nemici, il tempo.

“Boyhood” non è un capolavoro, mai lo sarà, e neanche vuol esserlo, ma il metodo che Linklater

sceglie per raccontare la vita del piccolo Mason dagli 8 anni ai 20, fino alla partenza per il college,

è un esperimento rischioso ma ben riuscito.

12 anni di riprese, nessun trucco per raccontare Mason e la sua famiglia, fatta di genitori separati

ed una madre persa tra matrimoni continui e continuamente falliti; il tempo si fa scorrere e lo si

racconta per come viene, si racconta l’incedere reale del tempo, uscendo dal trasformismo holly-

woodiano che ha sempre invecchiato i propri personaggi.

Linklater fa una scelta stilistica unica e complicata, non vuol raccontare una storia ma il tempo che

scorre e trascorre, Mason e famiglia sono lo sfondo, “la scusa” per prendere un lasso lungo di

tempo e vederne gli effetti.

Come detto, il film non è un capolavoro di originalità nella storia che racconta, rimane interpreta-

to in maniera ottimale da due professionisti come Patricia Arquette (Oscar come migliore attrice

non protagonista) e Ethan Hawke; a loro chiede la cosa più difficile per un attore, vanesio e narci-

so per definizione, gli chiede di invecchiare e farlo senza paura, perché nella vita dei loro perso-

naggi dovrà vedersi la loro vita reale; niente trucco o protesi, la Patricia Arquette dei primi minu-

ti ha 12 anni meno della donna che vediamo alla fine del film, si va oltre la semplice recitazione,

si chiede di accettarsi e non mutarsi di far trascorrere il tempo, e di farsi segnare da esso.

È un esperimento, va preso come tale ed analizzato nel suo messaggio e nel tentativo, per una

volta, di raccontare la vita senza i filtri dell’artifizio ma attraverso il suo naturale corso.

Ma a scorrere non è solo l’età anagrafica ma anche il mondo intorno; c’è così il passaggio della tec-

nologia, la sua evoluzione e invasione, ci sono le guerre e la politica c’è tutto quello che abbiamo

vissuto in questi 12 anni, non sono invenzioni o previsioni, sono parti della nostra vita.

Film piacevole, racconta un pezzo di vita di una famiglia, non scade nel malinconico ma vuol man-

tenere un certo realismo.

Nomination per regia, film, sceneggiatura, montaggio, attore non protagonista (Ethan Hawke) e

attrice non protagonista, l’unico vinto con Patricia Arquette.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Anna e Marco

Una storia di periferia, di quegli amori nati un po’ per casoe per farsi compagnia; “Anna e Marco” rappresenta un pic-colo spaccato dell’amore visto da Lucio Dalla.Il brano, contenuto nell’album del 1979 intitolato proprio“Lucio Dalla”, è un piccolo racconto sull’adolescenza diprovincia, tra sogni, desideri e amori che sbocciano inmezzo ad un branco di amici che, ovviamente, rappresen-ta la coperta di Linus a cui aggrapparsi quando la vita fapiù paura; un brano semplice all’apparenza che non scademai nella retorica degli amori giovanili, che non vuoledenunciare ma raccontare e che poeticamente trova unlivello empatico poco rintracciabile in brani del genere.“Anna come sono tante, Anna permalosa, Anna bellosguardo, sguardo che ogni giorno perde qualcosa…Annache vorrebbe andar via”Questa è Anna, una ragazza intrappolata, chissà per quan-to ancora, in una triste lotta con se stessa per l’accettazio-ne di una condizione di miseria sociale, forse in cerca diriscatto e libertà, forse rassegnato al suo ruolo di “stella diperiferia”.“Marco grosse scarpe e poca carne…poca vita semprequella…Marco col branco, Marco che vorrebbe andar via”Marco non è molto diverso, introverso e spaventato da una

vita che non gli concede molto altro che la ripetitività familiare e degli amici, che però lo proteg-gono come solo loro sanno fare, rifugio sicuro per chi come lui, invece, vorrebbe correre lontanoda tutto questo.“Anna e Marco” non è poi così diversa dalle vostre storie d’amore, forse è questa la magia cheLucio Dalla compie, non racconta di fantascientifici amori mai realizzati; lo immaginiamo sedu-to dentro al bar a guardare due possibili Anna e Marco, sorridere e pensare che amara dolcezzaci sia dietro i loro occhi che si riempiono d’amore.È la storia di tutti noi, di chi vive un amore che ti rafforza e sorregge, ma dietro c’è la storia per-sonale di ognuno fatta di sogni e rimpianti, malinconia che nessuna felicità sembra poterci toglie-re, afflitti da una società che ci starebbe stretta a qualsiasi latitudine.Anna e Marco l’abbiamo vissuta tutti, siamo tutti rimasti a pensare l’America, tanti agognata mache paura che ci mette uscire fuori dal guscio.“Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andarsene lontano…” morire e scappare sono, spes-so, facce della stessa medaglia; qualcuno, però, li ha visti tornare tenendosi per mano.

a cura di Francesco Certo

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na

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arco

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Eduardo De Filippo nacque a Napoli nel 1900 dalla relazione delgrande attore e autore del teatro napoletano Eduardo Scarpetta conLuisa De Filippo. Figlio d’arte, allestì una compagnia con i fratelli

Peppino e Titina, per la quale scrisse e mise in scena farse e commedie,come la celebre Natale in casa Cupiello, nel solco della più antica tradi-zione regionale. Attore dotato di un eccezionale talento nella mimica enella recitazione, destò l’ammirazione dello stesso Pirandello, con ilquale ebbe da ultimo l’opportunità di collaborare, lavorando alla riduzio-ne teatrale della novella L’abito nuovo. Nel dopoguerra, dopo aver rottoil sodalizio con Peppino, diede vita con Titina alla “Compagnia diEduardo” per portare sulla scena le numerose commedie che intanto andava scrivendo. Ilmerito di De Filippo, come autore, è sicuramente quello di aver saputo elevare il teatronapoletano a un livello di dignità e di risonanza nazionale, anche al di fuori delle sue stra-ordinarie capacità di interprete. Ha saputo, ad un certo punto, innestare la tradizione otto-centesca sulle istanze della poetica neorealistica, sia per quanto riguarda l’uso del dialetto,sia per la vivace rappresentazione della vita popolare, con gli ambienti di una dolorosamiseria e i problemi di una precaria sopravvivenza. Si tratta, però, di una convergenza soloepisodica ed occasionale. De Filippo ridà, infatti, un nuovo volto, “realistico” e palpitante,alla maschera eterna e universale di Pulcinella, l’uomo comune costantemente alle presecon le difficoltà e le sofferenze dell’esistenza quotidiana, disponibile ai sotterfugi, maanche depositario di una profonda dignità, di un’umanità incoercibile e alla fine trionfante.In questa dimensione si colloca la produzione più valida dell’autore. Fra i moltissimi titolidelle sue commedie ricordiamo Napoli milionaria; Questi fantasmi; Le voci di dentro, Miafamiglia; Bene mio e core mio; De Pretore Vincenzo e la celebre Filumena Marturano. In que-st’ultima si racconta la storia di Filumena, una prostituta e donna da “niente”, che è stataper venticinque anni l’amante di Domenico Soriano, che, anche dopo la morte della moglie,non volle sposarla. Domenico si innamora adesso di una giovane, Diana, ma Filumena, fin-gendosi in punto di morte, riesce a farsi sposare. Il matrimonio non avrà, però, alcun effet-to pratico poiché, scoperto l’inganno, Domenico incarica il suo avvocato Nocella, di avvia-re subito la pratica dell’annullamento. A questo punto Filumena convoca i suoi tre figli, cheha aiutato a loro insaputa a trovare una sistemazione decorosa, rivelando di essere la loromadre. Domenico pensa che la donna sia impazzita, ma Filumena, nel momento in cui siprepara ad abbandonare la casa, gli comunica che uno di essi è anche figlio suo. L’uomo nonriuscirà mai a conoscerne il nome ma comprenderà le ragioni del comportamento diFilumena, accettandola come moglie e rinunciando a cercare la verità, nel nome di un’ideadella famiglia e degli affetti domestici che va al di là di ogni gretto interesse individualisti-co. Come dirà prima che cali il sipario “E figlie so’ffiglie…E so’ tutte eguale. Hai ragione,Filumè, hai ragione tu!”. Tra le altre commedie ricordiamo Sabato, domenica e lunedi; Il sin-daco del rione Sanità; Il figlio di Pulcinella; L’arte della commedia; Gli esami non finisconomai. Eduardo De Filippo è morto a Roma nel 1984.

a cura di Alessia Vanaria

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De

Fili

pp

o

'A vita è tosta e nisciuno ti aiuta, o meglio ce sta chi t'aiuta ma

una vota sola, pe' puté di': «t'aggio aiutato»

I fantasmi non esistono. I fantasmi siamo noi, ridotti così dalla

società che ci vuole ambigui, ci vuole lacerati, insieme bugiardi

e sinceri, generosi e vili.

Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita,

recitano male.

Quando sono in palcoscenico a provare, quando ero in palco-

scenico a recitare... è stata tutta una vita di sacrifici. E di gelo.

Così si fa il teatro. Così ho fatto

Napoli, 24 maggio 1900 Roma, 31 ottobre 1984 Ed

uar

do

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Chi segue la dieta mediterranea proteg-ge il suo cuore. Il rischio di essere col-piti da malattie cardiovascolari si riduce

infatti del 47%. Lo sostiene una ricerca chesarà presentata al prossimo congressodell'American College of Cardiology negli StatiUniti. Il regime alimentare che l'Unesco hamesso sotto tutela nel 2010 – tra i partecipan-ti alla ricerca – sembra essere più efficace del-l'attività fisica.Lo studio è stato condotto in Grecia su oltre2.500 individui tra i 18 e gli 89 anni. Dal 2001al 2012, ogni anno, i ricercatori hanno monito-rato stato di salute, abitudini alimentari e stiledi vita dei partecipanti. Nel campione il 20%dei partecipanti di sesso maschile e il 12% disesso femminile ha sviluppato forme letali omeno di malattie cardiovascolari, come ictus,coronopatie causate dalla formazione di plac-che nelle arterie del cuore e infarti. Lo studioha rilevato che le donne erano più inclini aseguire questa dieta.La ricerca è la prima ad aver valutato il rischioin un periodo di 10 anni su una popolazionegenerale, a differenza di altri studi che si

erano concentrati invece su persone di mezzaetà. La dieta mediterranea, come sottolineauno dei ricercatori, va bene per tutti, senzadistinzione di sesso ed età, sia le personesane sia le persone con disturbi possonoseguirla. Questo regime alimentare è il risulta-to di un giusto equilibrio nutrizionale costituitoprincipalmente da olio di oliva, cereali, fruttafresca o secca e verdure, una moderata quan-tità di pesce, latticini, carne e vino. Oltre adavere benefici diretti sul cuore, abbassa ilcolesterolo ed è vantaggiosa, ad esempio, perchi soffre di diabete o ipertensione.«Le anticipazioni della ricerca greca, i cuirisultati verranno presentati al prossimo con-gresso dell’American College of Cardiology –dice la dottoressa Maddalena Lettino, respon-sabile dell'Unità operativa di Cardiologia diHumanitas – non sono in disaccordo conquanto sostenuto in precedenza sul valorepreventivo della dieta mediterranea nei con-fronti delle malattie cardiovascolari; basti pen-sare alle linee guida internazionali per la pre-venzione di questi disturbi».

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

La dieta mediterranea

fa bene al cuore

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

REREPREPARAZIONE

Incominciate con la pulizia dei funghi: con l’aiu-to di un coltellino affilato dalla lama lisciacominciate a eliminare la parte terrosa sulgambo, raschiandolo con delicatezza fino adeliminare qualsiasi traccia di terra. Eliminateeventuali residui con un pennello oppure conun panno di cotone, altrimenti, se i funghidovessero essere ancora molto sporchi, pas-sateli velocemente sotto un getto di acqua cor-rente fredda. Tagliate i funghi puliti orizzontal-mente a fette piuttosto sottili e tenete da parte.Tagliate prima il porro a rondelle sottili e poi ilradicchio a listarelle; ponete sul fuoco una pen-tola antiaderente ampia con un filo di olio insie-me al porro e fatelo stufare per 5 minuti. Unitei funghi, facendo cuocere per 4-5 minuti, poi ilradicchio. Tritate finemente il timo e aggiunge-telo per insaporire; mescolate con una spatolada cucina, infine regolate di sale e pepe; copri-te con un coperchio e cuocete per altri 4-5minuti.Una volta pronto, spegnete e lasciate raffred-dare. In una ciotola a parte ponete la ricottainsieme all'uovo intero e alla noce moscatagrattugiata. Unite l'erba cipollina tritata fine-mente e aggiustate di sale e pepe a vostro pia-cere. Da ultimo versate il formaggio grattugia-to e il latte (tenetene da parte una piccolaquantità poiché vi servirà successivamente) emischiate bene con una spatola.Aggiungete al composto anche il radicchio e ifunghi ormai freddi; mescolate il tutto per amal-gamare bene gli ingredienti, dopodiché fodera-te e oliate una tortiera del diametro di 24 cmcon un rotolo di pasta sfoglia.Con le mani fate pressione sulla base e suibordi in modo che aderiscano bene alla tortie-ra, quindi versate il ripieno che avete prepara-to, livellando la superficie con una spatola.Ripiegate i bordi esterni su se stessi, facendoun piccolo motivo decorativo, che andrete aspennellare con il latte rimanente. Fate cuoce-re in forno statico preriscaldato a 200° per 40-50 minuti (oppure a 180° per 30-40 minuti se inforno ventilato). Quando la torta sarà pronta,spegnete il forno e lasciate raffreddare: infinepotrete servire la vostra torta salata.

Torta salata ai funghi e radicchio

Ingredienti per una tortiera

del diametro di 24 cm

• 300 gr di Funghi champignon • 200 gr. di Radicchio • 1 Porro piccolo • 5 rametti di Erba cipollina • 2 rametti di Timo • 350 gr. di Ricotta • 60 gr. di Latte fresco intero • 100 gr. di Parmigiano reggiano

grattugiato • 1 Uovo • Noce moscata grattugiata a piacere • 20 gr. di Olio di oliva extravergine • Sale q.b. • Pasta sfoglia 1 rotolo

del peso di 230 g • Pepe a piacere

La dieta mediterranea

fa bene al cuore

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Prosegue, con successo, l’attività pedagogica che l’AIRC (Associazione italiana per laRicerca contro il Cancro) svolge a favore degli studenti delle scuole di Messina e dellaprovincia, attraverso una serie di seminari centrati sull’obiettivo di spiegare ai giovani

come corretti stili di vita riescano a prevenire l’insorgenza di patologie oncologiche. Incentrati su un filo conduttore comune - “Educazione alimentare, stili di vita e dipendenze. Ilcancro: la prevenzione dipende da noi” – i seminari sono stati condotti, sin dal primo dicembrescorso, da specialisti della ricerca e della terapia in oncologia che, assieme ai dirigenti scola-stici, hanno aderito all’iniziativa promossa dal Presidente del Comitato Sicilia dell’AIRC, prof.Riccardo Vigneri e organizzata dalla Delegazione messinese rappresentata dal prof.Francesco Trimarchi, dalla Dott.ssa Adele Penna, e dal consigliere nazionale Cav. Lav. OlgaMondello Franza.Numerosa, anche nella giornata di lunedi 9 marzo, la partecipazione degli studenti dei liceiscientifici cittadini “Archimede” e “Seguenza”, che hanno seguito con interesse l’intervento deldott. Roberto Bianco, oncolologo medico, ricercatore presso l’università “Federico II” di Napoli,dando vita, a conclusione della relazione dello scienziato, ad un dibattito sui risultati positiviottenuti dalla medicina nella lotta contro il cancro.

“Educazione alimentare, stili di vita edipendenze. Il cancro: la prevenzionedipende da noi”

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AmarcordViale S. Martino e Piazza Dante. Anni '50

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