Fondazione IRCCS Policlinico S. MatteoDipartimento Cardio-Toraco-Vascolare
Divisione di CardiologiaDivisione di CardiologiaLaboratorio di Emodinamica
Pavia
Il ruolo del personale infermieristiconella ricerca in Emodinamica:nella ricerca in Emodinamica:
“esperienza di Pavia”p
G. MORONINOVARA 14-01-2011
P. ALLARA - G. AVENOSO – M. CERVIO – M. DAMO – C. FRATTINI – G. LAZZARINI –L. MALDARELLI - M. MARICONTI - M. ORLANDI – P. ROVERSI – G. ZIRALDO – M. CARLI -
Fondazione IRCCS Policlinico S. MatteoDipartimento Cardio-Toraco-Vascolare
Divisione di CardiologiaDivisione di CardiologiaLaboratorio di Emodinamica
Pavia
METODO DI RACCOLTA DATI INERENTIIL “DOOR TO BALLOON”
(1° ECG – RIVASCOLARIZZAZIONE)
PCI PRIMARIA 2007 vs 2010
Il ruolo del personale infermieristiconella ricerca in Emodinamica:
“esperienza di Pavia”
DOOR TO BALLOON PRIMA DELL’ANNO 2007.
??
Il ruolo del personale infermieristiconella ricerca in Emodinamica:
“esperienza di Pavia”
SINTOMI – RIVASCOLARIZZAZIONE 154’
1° ECG – RIVASCOLARIZZAZIONE 89’
65 25 26 17 211
0 30 60 90 120 150 180
SINTOM./ 1°ECG 1°ECG/ UTIC UTIC - EMODIN. EMODIN.- PUNT. ART PUNT.ART.- RIVASC.
Anno 2007 245 pazienti trattati con ptca primaria
PECENTUALE DOOR TO BALLOON 2007 <90’PECENTUALE DOOR TO BALLOON 2007 <90
20% 50 i ti 24550 pazienti su 245
- MEDIANA - tempo espresso in minuti - DOOR TO BALLOON 2007 -
’115’ ( 96’ -155’)
Il ruolo del personale infermieristiconella ricerca in Emodinamica:nella ricerca in Emodinamica:
“esperienza di Pavia”
DOOR TO BALLOON <90’DOOR TO BALLOON <90
- UNA SFIDA
- COME AFFRONTARLA ?
Il ruolo del personale infermieristiconella ricerca in Emodinamica:nella ricerca in Emodinamica:
“esperienza di Pavia”
- STRATEGIA -STRATEGIA
P d i i d l bl- Prendere visione del problema.- Raccolta meticolosa dei dati.
V l t i d i d ti- Valutazione dei dati.- Coinvolgimento delle unità operative.
I i i i di i i i i di- Interventi mirati a diminuire i tempi di intervento.
Il ruolo del personale infermieristiconella ricerca in Emodinamica:nella ricerca in Emodinamica:
“esperienza di Pavia”
“ NON SEMPRE CAMBIARE EQUIVALE A“ NON SEMPRE CAMBIARE EQUIVALE A
MIGLIORAREMIGLIORARE,
MA PER MIGLIORARE
BISOGNA CAMBIARE.”
“WINSTON CHURCHILL”
F i lFormazione sul campo
- E’ un “metodo” suggerito dalla Direzione SanitariaE un metodo suggerito dalla Direzione Sanitaria.
- Si fa in orario di servizio. Da crediti formativi.
- Ogni U.O. può scegliere “la formula di FSC” che più gli si addiceaddice.
- Evidenzia criticità che devono essere condivise.
- Si pone degli obiettivi.
Formazione sul campo:l t ltla nostra scelta
- 3 Infermieri dell’emodinamica hanno avuto la possibilità di gestire 4 riunioni in piccoli gruppi con i rappresentanti sia medici che infermieri delle varie Unità Operative coinvoltemedici che infermieri delle varie Unità Operative coinvolte nell’evento door-to-balloon, 2 riunioni in aula, più 4 riunioni solo per l’Emodinamica per la gestione dei dati.
- In queste riunioni abbiamo discusso di tutto…(anche animatamente)
- Ritengo fondamentale però che siano emerse le varie esigenze, che si sia parlato anche dei minimi particolari di tutto , dal cateterino venoso all’anamnesi del paziente con IMA terapia etc etcIMA, terapia, etc..etc..
- Al termine siamo giunti a condividere che:
La FSC inerente il “door-to-balloon” ha evidenziato le seguenti criticità:ha evidenziato le seguenti criticità:
- Trasporto extra ed intra-ospedaliero del paziente con IMA-STEMI.
Passaggio in UTIC- Passaggio in UTIC.
- La necessità di creare una check-list.
- Una ridistribuzione dei carichi di lavoro delle U.O. i lt ll’ tcoinvolte nell’evento.
FORMAZIONE SUL CAMPOFORMAZIONE SUL CAMPORipianificazione percorso
- Il paziente con IMA sottoposto a PCI primaria va direttamente in Emodinamica tranne i casi di saladirettamente in Emodinamica, tranne i casi di sala occupata, sala non pronta o ulteriore valutazione
Definizione di una check list per evitare confusione- Definizione di una check-list per evitare confusione anamnestica e terapeutica
- Ridefinizione del trasporto sia esterno (118) che interno (ambulanza del Policlinico)
- Ridefinizione nei minimi particolari dei carichi di lavoro delle Unità Operative coinvolte
D b ll 90’Door to balloon < 90’ - 2007 vs 2010 -
50% anno 2007 – 50 pazienti su 245 entro 90’anno 2010 – 95 pazienti su 228 entro 90’
30%
40%
42%20%
30%
20%0%
10%
0%anno 2007 anno 2010
Provenienza pazienti con door to balloon < 90’2007 vs 2010
100%
60%
80%
62%54%%
77%
20%
40%
19% 29%0%
34%12%
0%
20%
servizio 118 pronto soccorso san Matteo altri ospedali
anno2007 19% 29% 62% 0%
anno 2010 54% 34% 77% 12%
Door to balloon 2007 vs 2010 (mediana) tempo espresso in minuti
140
100
120
9711560
80
20
40
0anno 2007 anno 2010
Door to balloon 2007 vs 2010Provenienza pazientiProvenienza pazienti
(mediana) tempo espresso in minuti
180
200
120140
160
104 11680
163
10281
135
8940
6080
100
80 8189
0
2040
servizio 118 pronto soccorso san Matteo altri ospedali
anno2007 104 116 80 163
anno 2010 89 102 81 135
DOOR TO BALLOON 2007 vs 2010DATO GENERALEDATO GENERALE
tabella riassuntiva
sint. rivas sint.-1°ecg 1°ecg/chi.rep 1°ecg-utic 1°ecg-emo utic-emo 1°ecg-pnt-art. emo-pnt.art. emo-rivas. pnt art.-rivas. 1°ecg-rivas. dato totale2007
273 136 58 73 107 33 120 13 31 19 139 media175 152 77 63 75 28 76 6 11 10 79 dev. stan.226 93 31 55 86 26 97 11 30 17 115 mediana166 49 16 39 65 15 77 10 25 13 96 1° til166 49 16 39 65 15 77 10 25 13 96 1° quartile321 173 76 83 124 41 137 15 36 23 155 3° quartile
2010sint. rivas sint.-1°ecg 1°ecg/chi.rep 1°ecg-utic 1°ecg-emo utic-emo 1°ecg-pnt-art. emo-pnt.art. emo-rivas. pnt art.-rivas. 1°ecg-rivas. dato totale
260 151 42 67 78 31 92 14 31 17 108 media179 168 40 42 41 25 41 5 11 10 42 dev. stan.215 98 27 55 66 20 81 14 29 15 97 di215 98 27 55 66 20 81 14 29 15 97 mediana147 47 18 42 50 10 65 11 24 11 80 1° quartile309 182 53 90 93 47 107 16 36 20 125 3° quartile
DOOR TO BALLOON 2007 vs 2010DATO GENERALEDATO GENERALE
tabella riassuntiva mediana tempo espresso in minuti
SINTOM.1° ECG
1° ECGCH.REP.
1° ECGUTIC
1° ECGEMOD.
UTICEMOD.
1° ECGPN.ART
EMOD.PNT. AR
EMOD.RIVAS.
P.ART.RIVAS.
1° ECGRIVAS.
SINT.RIVAS.
Medianaannoanno 2007 93 31 55 86 26 97 11 30 17 115 226
Medianaanno2010 98 27 55 66 20 81 14 29 15 97 215
+5 -4 0 -20 -6 -16 +3 -1 -2 -18 -11
CONCLUSIONECONCLUSIONE
Seguire un metodo condiviso e collaborarecon tutte le unità operative coinvolte
nel percorso del paziente con IMA èè di fondamentale importanza
per il raggiungimentodi bi ttidi un obiettivo
comune
DOOR TO BALLOON < 90’
CONCLUSIONECONCLUSIONE
La nostra esperienza di Pavia ci porta ad affermare che la presenza dell’infermiere nella ricerca/sperimentazione è essenziale. Ci ha dato la possibilità di gestire e ripianificare.
La produzione della documentazione infermieristica ha fornito dati rilevanti e incontestabili.
Ha evidenziato con obiettività dati negativi ( criticità ) e positivi.
Mantenere questo “standard” non è facile!! q
Occorre sacrificio, disponibilità e motivazione quotidiana.
Diventa quindi fondamentale affrontare tutte le problematiche con un buon lavoro di gruppo.