L16 Altri componenti:
portatori d’interesseRodolfo Soncini Sessa
MODSSCopyright 2004 © Rodolfo Soncini Sessa.
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 2
Il Portatore d’interesse
Abbiamo visto che l’indicatore per passo gt(•) è una componente dell’uscita del modello che descrive un Portatore d’interesse o un settore.
Esistono diverse tipologie di Portatori e diversi modelli per descriverle ne presentiamo due
• impianto idroelettrico
• distretto irriguo
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 3
P
SG
M
SL
DMV Fucino
DMV Vomano
PIAGANINI
CAMPOTOSTO PROVVIDENZA
VILLA VOMANODistretto irriguo(CBN)
P_pomp
SG+P_pomp
Acquedotto del Ruzzo
DMV Montorio
Schema logico corretto(centraliPR)
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 4
L’impianto idroelettrico
qt+1m
qt+1v
qt+1d
qt+1r
Gt+1
Hvh
mh
Ad acqua fluente
1mtq
qt+1d
45o
qmin
qmax
Hvh
mh
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 5
Centrale ad acqua fluente: rete causale
qt+1m
ut
qt+1r
qt+1d
qt+1v
Gt+1
qt+1m
qt+1v
qt+1r
qt+1d
Gt+1
Ad acqua fluentemassima portata deviabile q
max
Minimo Deflusso Vitale a valle dell’impianto qt
DMV
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 6
Centrale ad acqua fluente: modello meccanicistico
Ad acqua fluente
qt+1d =
0 se qt+1m −qt
DMV( ) <qmin
min ut, qt+1m −qt
DMV( )
+,qmax
{ } altrimenti
⎧
⎨⎪
⎩⎪
qt+1r =qt+1
m −qt+1d
qt+1v =qt+1
m
Gt+1 =ψ ηg g γ qt+1d H
qt+1m
ut
qt+1r
qt+1d
qt+1v
Gt+1 coefficiente (pari a /(3.6 • 106))
η g rendimento della turbina [-]
g accelerazione di gravità
γ densità dell’acqua, pari a 1000 kg/m3
H salto motore (costante)
energia prodotta [kWh] nell’intervallo [t, t+1)
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 7
L’impianto idroelettrico
qt+1m
qt+1v
qt+1r
qt+1d
Gt+1
Con serbatoio
rt+1m
Hvh
( )mt th s
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 8
L’impianto idroelettrico
1mtq
qt+1v
qt+1r
qt+1d
Gt+1
Con serbatoio
rt+1m
Itaipù –Brasile
Hvh
( )mt th s
Itaipù - Brasile
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 9
corpo idrico recettore
impianto
serbatoio
Centrale con serbatoio: rete causale
rt+1m
qt+1r
qt+1d
qt+1v
Gt+1
1mtq
qt+1v
qt+1r
qt+1d
Gt+1
Con serbatoio
rt+1m
et+1m
utm
stm
htm
hv
at+1m
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 10
corpo idrico recettore
impianto
serbatoio
Centrale con serbatoio: rete causale
rt+1m
qt+1r
qt+1d
qt+1v
Gt+1
1mtq
qt+1v
qt+1r
qt+1d
Gt+1
Con serbatoio
rt+1m
et+1m
utm
stm
htm
hv
at+1m
qt+1d =
0 se rt+1m −qt
DMV( ) <qmin
min rt+1m −qt
DMV( )
+,qmax
{ } altrimenti
⎧
⎨⎪
⎩⎪
qt+1r =rt+1
m −qt+1d
qt+1v =rt+1
m
Gt+1 =ψ ηg g γ qt+1d H
qt+1d =
0 se rt+1m −qt
DMV( ) <qmin
min rt+1m −qt
DMV( )
+,qmax
{ } altrimenti
⎧
⎨⎪
⎩⎪
qt+1r =rt+1
m −qt+1d
qt+1v =rt+1
m
Gt+1 =ψ ηg g γ qt+1d H
coefficiente (pari a /3.6 • 106)
η g rendimento della turbina [-]
g accelerazione di gravità, pari a 9.81 m/s2
γ densità dell’acqua, pari a 1000 kg/m3
H salto motore
coefficiente (pari a /3.6 • 106)
η g rendimento della turbina [-]
g accelerazione di gravità, pari a 9.81 m/s2
γ densità dell’acqua, pari a 1000 kg/m3
H salto motore
m vt tH h s h
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 11
P
SG
M
SL
DMV Fucino
DMV Vomano
PIAGANINI
CAMPOTOSTO PROVVIDENZA
VILLA VOMANODistretto irriguo(CBN)
P_pomp
SG+P_pomp
Acquedotto del Ruzzo
DMV Montorio
Schema logico corretto(centraliPR)
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 12
L’impianto idroelettrico reversibileReversibile: la rete fornisce potenza all’alternatore che funziona da motore per la turbina, la quale, ruotando in senso inverso, pompa così acqua al serbatoio.
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 13
L’impianto idroelettrico reversibile Solo pompaggio (l’impianto è distinto da quello di generazione).
qt+1v
qt+1p
Gt+11
mtq
rt+1v
serbatoio a valle
serbatoio a monte
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 14
Impianto di pompaggio: rete causaleSolo pompaggio
serbatoio a valle
impianto
serbatoio a monte
qt+1pot
εt+1p
qt+1v
qt+1p
Gt+11
mtq
rt+1v
serbatoio a valle
serbatoio a monte
Energia elettrica che la rete fornisce durante la notte.
Energia elettrica che la rete fornisce durante la notte.
Portata potenzialmente sollevabile;perchè quella tecnicamente sollevabile dipende da: • capacità della condotta
• volume massimo invasabile a monte
e quella effettivamente pompata dipende dall’invaso disponibile nel serbatoio a valle.
(s m −stm)
qmax
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 15
Impianto di pompaggio: rete causaleSolo pompaggio
serbatoio a valle
impianto
serbatoio a monte
rt+1v
qt+1p
qt+1v
Gt+1
qt+1pot
rt+1m
htm
htv
et+1v
stv
εt+1p
stm
qt+1tec
qt+1v
qt+1p
Gt+11
mtq
rt+1v
serbatoio a valle
serbatoio a monte
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 16
Impianto di pompaggio: rete causaleSolo pompaggio
serbatoio a valle
impianto
serbatoio a monte
rt+1v
qt+1p
qt+1v
Gt+1
qt+1pot
rt+1m
htm
htv
et+1v
stv
εt+1p
stm
qt+1tec
qt+1v
qt+1p
Gt+11
mtq
rt+1v
serbatoio a valle
serbatoio a monte
invaso utile del serbatoio a monteinvaso utile del serbatoio a monte
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 17
L’impianto idrolettrico: indicatore per passo
Abbiamo visto che il costo per passo Gt(•) è l’energia prodotta (o consumata nel caso del pompaggio): è cioè un indicatore fisico.
A volte conviene utilizzare un indicatore economico, come:
• il ricavo
• la disponibilità a pagare
• il costo sociale
Utilizzati per lo più nell’Analisi Costi Benefici.
Si ottengono trasformando Gt(•) con le opportune funzioni.
Si ottiene moltiplicando Gt(•) per il prezzo dell’energia (che può essere funzione di Gt(•) e t).
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 18
Ricavo medio annuo lordo (escluso pompaggio)
Idr2
M €
anno
⎡
⎣⎢
⎤
⎦⎥
Indicatori Produzione Idroelettrica
12 ( ( ))c
t tt H c centrali
Idr R G qN
Fascia oraria Inverno Estate
Agosto + sabato e domenica
00:00-06:3006:30-08:3008:30-10:3010:30-12:0012:00-16:3016:30-18:3018:30-21:3021:30-00:00
25.346.7
116.346.746.7
116.346.725.3
25.346.746.746.746.746.746.725.3
25.325.325.325.325.325.325.325.3
valore energia (€/Mwh)valore energia (€/Mwh)
Rt(E
c(q tc )
)
energia prodotta (Mwh/die)
va
lore
(M
il E
uro
)
Fascia F1 Fascia F2 Fascia F3
( )cc tE q
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 19
P
SG
M
SL
DMV Fucino
DMV Vomano
PIAGANINI
CAMPOTOSTO PROVVIDENZA
VILLA VOMANODistretto irriguo(CBN)
P_pomp
SG+P_pomp
Acquedotto del Ruzzo
DMV Montorio
Schema logico corretto(centraliPR)
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 20
Il distretto irriguo
L’indicatore più naturale per una coltura è la biomassa raccolta (raccolto), oppure il raccolto perso rispetto al raccolto potenzialmente producibile: da entrambi è facile risalire al ricavo economico.diffic
ili da calcolare !
Indicatore proxy: pericolosità media annua degli stress
f (•) esprime la pericolosità dello stress;
Fa denota il massimo stress che si è verificato nell’anno a;
iirr= 1
Nf (Fa
a=1
N
∑ )
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
0 20 40 60 80 100 120 140 160
Fa ms
Per
ico
losi
tà [
-]
Zona di normalità Zona di difficoltà Zona di allarme Zona di danni certi
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 21
Il distretto irriguo
L’indicatore più naturale per una coltura è la biomassa raccolta (raccolto), oppure il raccolto perso rispetto al raccolto potenzialmente producibile: da entrambi è facile risalire al ricavo economico.diffic
ili da calcolare !
Indicatore proxy: pericolosità media annua degli stress
f (•) esprime la pericolosità dello stress;
Fa denota il massimo stress che si è verificato nell’anno a;
iirr= 1
Nf (Fa
a=1
N
∑ )
F
a=max
t∈a
1δ
Wτ −qτ( )+
τ=t−δ
t
∑domanda idrica all’istante τ
dipende dalla capacità di campo
portata fornita (fornitura) all’istante τdeficit all’istante τ
Non è separabile!Che fare?Allargare lo stato(vedi pag. 276 MODSS) o cambiare indicatore(vedi pag. 195 VERBANO).
Non è separabile!Che fare?Allargare lo stato(vedi pag. 276 MODSS) o cambiare indicatore(vedi pag. 195 VERBANO).
!!
Il modello del distretto deve fornire le domande idriche Wτ di tutte le colture all’istante τ
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 22
Il distretto irriguo
L’indicatore più naturale per una coltura è la biomassa raccolta (raccolto), oppure il raccolto perso rispetto al raccolto potenzialmente producibile: da entrambi è facile risalire al ricavo economico.diffic
ili da calcolare !
Indicatore proxy: pericolosità media annua degli stress
f (•) esprime la pericolosità dello stress;
Fa denota il massimo stress che si è verificato nell’anno a;
iirr= 1
Nf (Fa
a=1
N
∑ )
F
a=max
t∈a
1δ
Wτ −qτ( )+
τ=t−δ
t
∑ Il modello del distretto deve fornire le domande idriche Wτ di tutte le colture all’istante τ
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 23
Un modello così semplificato non è sempre accettabile. Ad esempio:
Se una coltura non è irrigata per alcuni giorni, la domanda cresce rispetto al caso contrario.
Il distretto è un sistema dinamico.
Se all’inizio dell’anno gli agricoltori avessero optato per seminativi asciutti, l’entità della fornitura sarebbe stata ininfluente sul raccolto.
Il raccolto dipende dalle aspettative e dalle decisioni umane.
• le caratteristiche della coltura;
• la tecnica irrigua adottata;• la prassi agricola corrente nella zona.
La via più semplice è di chiedere a un esperto di stimare lo scenario di domanda in base a:1
0TW
Come determinare la domanda Wt ?
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 24
Un modello così semplificato non è sempre accettabile. Ad esempio:
Se una coltura non è irrigata per alcuni giorni, la domanda cresce rispetto al caso contrario.
Il distretto è un sistema dinamico.
Se all’inizio dell’anno gli agricoltori avessero optato per seminativi asciutti, l’entità della fornitura sarebbe stata ininfluente sul raccolto.
Il raccolto dipende dalle aspettative e dalle decisioni umane.
• le caratteristiche della coltura;
• la tecnica irrigua adottata;• la prassi agricola corrente nella zona.
La via più semplice è di chiedere a un esperto di stimare lo scenario di domanda in base a:1
0TW
Come determinare la domanda Wt ?
La stima dall’esperto descrive dunque la domanda solo in condizioni normali, fornitura compresa.
È un buon modello solo per piccole variazioni della fornitura.
Non è accettabile se le variazioni diventano significative, ad esempio:
• in corrispondenza di magre eccezionali;
• quando si progetta una modifica dello status quo.
25
Il distretto irriguo: il Progetto Vomano
Il Consorzio di Bonifica Nord (CBN) vuole valutare l’opportunità di estendere il suo comprensorio irriguo da 7000 ha a 14 000 ha.
IL CBN vuole dunque avere una stima della domanda irrigua del comprensorio allargato.
Comprensorio Irriguo CBN
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 26
Il distretto irriguo: schema a blocchi
biomassa
tr
i{ }
i=1
n=raccolto
estensione
aspettativa
incentivi
fornitura al distrettot
temperaturat
radiazione solaret
precipitazionet
distretto irriguo
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 27
Il distretto irriguo: schema a blocchi
Agricoltori
Distribuzione Crescita
Evapotraspirazione potenziale
W
ti
{ }i=1
n
biomassa
tr
i{ }
i=1
n=raccolto
biomassa
ti ,umidità
ti
{ }i=1
n
estensione
aspettativa
superfici colture
tecniche irrigue
incentivi
fornitura al distrettot
temperaturat
radiazione solaret
precipitazionetfornitura al campot
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 28
Il distretto irriguo: schema a blocchi
Agricoltori
Distribuzione Crescita
Evapotraspirazione potenziale
W
ti
{ }i=1
n
biomassa
tr
i{ }
i=1
n=raccolto
biomassa
ti ,umidità
ti
{ }i=1
n
estensione
aspettativa
superfici colture
tecniche irrigue
incentivi
fornitura al distrettot
temperaturat
radiazione solaret
precipitazionet
rete causale
fornitura al campot
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 29
Il comportamento degli agricoltori: rete causale
estensione aspettativa incentivi
S % micro
estensione aspettativa incentivi
Sp&m
% microp&m S % microcav
Scav
Scelta tra:- colture asciutte e 1 coltura irrigua - sommersione e microirrigazione
Scelta tra: - colture asciutte e 2 colture irrigue (cavolfiore e pomodoro&mais)- sommersione e microirrigazione
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 30
rete causaleBBN
Il distretto irriguo: rete causale
Distribuzione Crescita
Evapotraspirazione potenziale
W
ti
{ }i=1
n
biomassa
tr
i{ }
i=1
n=raccolto
biomassa
ti ,umidità
ti
{ }i=1
n
estensione
aspettativa
superfici colture
tecniche irrigue
incentivi
fornitura al distrettot
temperaturat
radiazione solaret
precipitazionet
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 31
Scelta tra: - colture asciutte e 2 colture irrigue (cavolfiore e pomodoro&mais)- sommersione e microirrigazione
Scelta tra:- colture asciutte e 1 coltura irrigua - sommersione e microirrigazione
Il comportamento degli agricoltori: BBN
estensione aspettativa incentivi
S % micro
estensione aspettativa incentivi
Sp&m
% microp&m S % microcav
Scav
incen
tiv
i
0
S
7000aspettativ
a
14000
7000
3500
10500
14000
0.9
0.7
0.5
0.1
0.3
0.5
0
0.40.1
0.1
0.1
0.1
0.4
0.4
0.3
0.3
0.1
0.5
0.2
0 0
0
0
0
0
0 0
0 0 0
aspettativa
estensione
BA
SS
A
AL
TA
ME
DIA
BA
SS
A
AL
TA
ME
DIA
violazione di un vincolo
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 32
Scelta tra: - colture asciutte e 2 colture irrigue (cavolfiore e pomodoro&mais)- sommersione e microirrigazione
Scelta tra:- colture asciutte e 1 coltura irrigua - sommersione e microirrigazione
Il comportamento degli agricoltori: BBN
estensione aspettativa incentivi
S % micro
estensione aspettativa incentivi
Sp&m
% microp&m S % microcav
Scav
incen
tiv
i
0
Sp&m
7000aspettativ
a
14000
7000
3500
10500
14000
0.8
0.7
0.5
0.2
0.3
0.4
0
0.30.3
0.2
0.1
0.2
0.3
0.3
0.3
0.4
00.4
0.2
0 0.1
0
0
0
0
0 0
0 0 0
aspettativa
estensione
BA
SS
A
AL
TA
ME
DIA
BA
SS
A
AL
TA
ME
DIA
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 33
Scelta tra: - colture asciutte e 2 colture irrigue (cavolfiore e pomodoro&mais)- sommersione e microirrigazione
Scelta tra:- colture asciutte e 1 coltura irrigua - sommersione e microirrigazione
Il comportamento degli agricoltori: BBN
estensione aspettativa incentivi
S % micro
estensione aspettativa incentivi
Sp&m
% microp&m S % microcav
Scav
0-50p&m
51-100
estensione
7000
incentivi
14000
incentivi
0.9 0.7 0.5
0.1 0.3 0.5
0.9 0.7 0.5
0.1 0.3 0.5%micro
NE
SS
UN
O
AL
TI
BA
SS
I
NE
SS
UN
O
AL
TI
BA
SS
I
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 34
Scelta tra: - colture asciutte e 2 colture irrigue (cavolfiore e pomodoro&mais)- sommersione e microirrigazione
Scelta tra:- colture asciutte e 1 coltura irrigua - sommersione e microirrigazione
Il comportamento degli agricoltori: BBN
estensione aspettativa incentivi
S % micro
estensione aspettativa incentivi
Sp&m
% microp&m S % microcav
Scav
0-50cav
51-100
estensione
7000
incentivi
14000
incentivi
0.9 0.5 0.2
0.1 0.5 0.8
0.9 0.5 0.2
0.1 0.5 0.8%micro
NE
SS
UN
O
AL
TI
BA
SS
I
NE
SS
UN
O
AL
TI
BA
SS
I
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 35
Scelta tra: - colture asciutte e 2 colture irrigue (cavolfiore e pomodoro&mais)- sommersione e microirrigazione
Scelta tra:- colture asciutte e 1 coltura irrigua - sommersione e microirrigazione
Il comportamento degli agricoltori: BBN
estensione aspettativa incentivi
S % micro
estensione aspettativa incentivi
Sp&m
% microp&m S % microcav
Scav
0
S
S
3500
7000
10500
14000
0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0 0
00
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1 1 1
0 0 0
0
1
0
1 1
0
0
0 0
0
0
0000000
00 0
0000
0 0 0 0 00 0 0 0 0 0 0 0 0 0
S S S
3500 7000 10500 14000S
cav
p&m p&m p&m p&m
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 36
Taratura della BBN
estensione aspettativa incentivi
Sp&m
% microp&m S % microcav
Scav
Per tarare una BBN è necessario stimarne i parametri.
Si devono riempire le TPC.
Semplice relazione algebrica: Scav = S - Sp&m
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 37
Taratura della BBN
estensione aspettativa incentivi
Sp&m
% microp&m S % microcav
Scav
Per tarare una BBN è necessario stimarne i parametri.
Si devono riempire le TPC.
Si utilizzano dei questionari.
38
Questionari: forma semplice
aspettativa
BA
SS
A
AL
TA
ME
DIA
S
Sp&m
incen
tiv
i
p&m%micro
cav%micro
incentivi
NE
SS
UN
O
AL
TI
BA
SS
I
Ipotesi: nel sistema allargato i “vecchi” utenti saranno serviti per primi in caso di deficit.
Non è allora necessario porre tra gli argomenti l’Estensione. Infatti, l’agricoltore intervistato o è nell’area già servita o è nell’estensione e le sue risposte sono naturalmente condizionate da questo fatto.
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 39
Questionari: forma complessa
aspettativa
BA
SS
A
AL
TA
ME
DIA
S
incen
tiv
i
0
7000
3500
10500
14000
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 40
rete causaleBBN
Il distretto irriguo: BBN
Distribuzione Crescita
Evapotraspirazione potenziale
W
ti
{ }i=1
n
biomassa
tr
i{ }
i=1
n=raccolto
biomassa
ti ,umidità
ti
{ }i=1
n
estensione
aspettativa
superfici colture
tecniche irrigue
incentivi
fornitura al distrettot
temperaturat
radiazione solaret
precipitazionet
CROPWAT
modello ALGEBRICO
modello FAO
istante t
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 41
Il distretto irriguo: BBN
t=0
t=1
t=T-1
...
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 42
Validazione della BBN
concessione
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 43
Il disturboIl disturbo è definito come tale rispetto al modello del componente che si sta considerando.
Non è detto che esso non possa venir spiegato da un opportuno modello in funzione dei valori assunti da altre variabili e dei suoi valori passati.
Ad esempio:
at+1
at+1
Stiamo spostando l’attenzione dal componente al sistema.
Se un disturbo è spiegato da un modello, per il sistema è una variabile interna.
Il “candidato” a disturbo è il disturbo del nuovo modello .....
Pt+1
.... la catena si arresta quando tutti i disturbi del modello globale sono o deterministici o puramente casuali.
.... ma anche questo potrebbe essere descritto con un modello ....
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 44
Il disturboDa ciò consegue che:
Il disturbo di un modello di un componente è anche disturbo del modello globale se e solo se:
non è spiegato da un modello;
non deve essere spiegato da un modello: è una variabile deterministica;
non può essere spiegato da un modello: è una variabile puramente casuale.
Verifico che il suo valore sia deterministicamente noto ad ogni istante.
Test di bianchezza
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 45
I modelli del disturbo
modello deterministico (privo di ingressi stocastici)traiettoria
w
t{ }0
h−1
Disturbo deterministico wt :
Disturbo stocastico puramente casuale εt+1 :
distribuzione di probabilità (marginale) t(•): εt+1 ~ t(•)
φt g|up( ) =φt+kT g|up
( ) t=0,1,.... k=1,2,...
• Se εt+1 è un vettore allora t(•) è la distribuzione congiunta delle sue componenti.
• t(•) può essere condizionata “solo” al valore delle decisioni pianificatorie: εt+1 ~ t(•|u
p).
• Se t(•) è tempo-variante si assume sia periodica:
Osservazioni:
Diremo comunque che t(•) è il m
odello
del disturbo.
Diremo comunque che t(•) è il m
odello
del disturbo.
in entrambi i casi non è un disturbo per il modello globale !
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 46
I modelli del disturboDisturbo incerto puramente casuale εt+1 :
non se ne possiede una conoscenza sufficiente per associargli una distribuzione di probabilità t(•);
si sa solo che i valori che può assumere sono gli elementi di un insieme t: εt+1 t
t up
( ) =t+kT up( ) t=0,1,.... k=1,2,...
• t può dipendere solo dal valore delle decisioni pianificatorie: t (u
p).
• Se t è tempo-variante si assume sia periodico:
Osservazioni:
Diremo comunque che t è il m
odello del
disturbo.
Diremo comunque che t è il m
odello del
disturbo.
R. Soncini Sessa, MODSS, 2004 47
Leggere
MODSS Cap. 5