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Page 1: La Piazza di Adria - 2012giu n80

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 80 www.lapiazzaweb.it

di Adria

La protesta dei cittadini per le bollette dell’acqua

Servizi

pag. 6

Bilancio: “Pesano i tagli ministeriali”

Amministrazione

pag. 9

IL POLESINE SI SCOPRE ZONA SISMICA

L’autonomia operativa delle Ulss di Adria e di Rovigo è salva. Così ha deciso il con-siglio regionale che ha accolto l’emenda-mento presentato dai consiglieri polesani

Mauro Mainardi del Pdl e Graziano Azzalin del Pd. In questo modo il nuovo piano socio-sanitario del Veneto garantirà

la piena “specifi cità” del Polesine.

pag. 14

SANITÀ, ULSS DI ADRIA E ROVIGO SALVE

Il territorio prova a tornare alla normalità dopo la serie di scosse di terremoto

che dal 20 di maggio ai primi giorni di giugno hanno tenuto tutti con il fi ato so-speso. Questo terremoto, infatti, anche se verrà archiviato come “dell’Emilia”

ha toccato in profondità anche il Polesine.

pag. 16

Gioco d’azzardo, la politica cerca soluzioni

Dipendenze

pag. 10

pagg. 4-5

Ente Parco, opportunità o palla al piede?Dopo quindici anni, non è stato deciso molto. Ora il piano sembra prossimo all’approvazione

Il parco del Delta del Po. Freno allo svilup-po o enorme opportunità per il territorio? Queste sono le posizioni contrapposte che

animano numerosi dibattiti ed accesi confron-ti. Quindici anni di attesa per l’approvazione del piano ambientale che ora sembra esser prossimo a divenire defi nitivo. Un’eventuali-tà che a non tutti piace, dal momento che a Porto Tolle è nato un comitato del “no al parco”. Le anime del territorio sono molte e contrapposte: c’è chi, come la provincia e gli ambientalisti, crede e investe nel turi-

smo slow, sostenendo l’idea di un territorio che ha ancora moltissime potenzialità da sfruttare; c’è chi ritiene il parco “la causa del mancato sviluppo dell’area” che, con i suoi vincoli, inibisce gli investimenti. E se nella primavera dello scorso anno nasceva il “Comitato Delta bene comune”, contro la riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, negli ultimi mesi è invece nato un comitato contro il parco. C’è chi pro-pone l’istituzione del parco interregionale (in verità previsto dalla stessa legge istitutiva del

parco) e chi boccia il progetto (il Presidente del parco stesso). Al momento molte polemi-che e poche decisioni chiare e defi nitive sulla sorte di una delle aree umide più importanti d’Europa, una risorsa sulla quale, invece, che la fondazione Cariparo ha deciso di investire la proposta di candidare il Delta del Po tra i beni patrimonio dell’umanità. Insomma oltre alle reciproche accuse nulla sembra destinato a succedere, quanti anni ancora dovranno passare prima che si decida il da farsi?

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee di Nicola Stievano

In politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi.

Più che chiedersi chi nominare nel con-siglio d’amministrazione di Veneto Svilup-po, che “bandierina” piantare su ogni sin-gola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della fi nanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carroz-zoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere.

Il problema è che si trova sempre in-vischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessu-to imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politi-che che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della fi nanziaria.

continua a pag. 3

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

continua a pag. 8

L’Intervento

La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governa-tore del Veneto Luca Zaia una lettera di

protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

di Francesca Zaccariotto*

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REDAZIONE:Direttore responsabileMAURO GAMBIN [email protected] JOVANE [email protected]

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Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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L’Ulss 19SICUREZZA STRADALE

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L’Azienda Ulss 19 ha realizzato anche in quest’anno scolastico, tramite il Dipartimento per le dipendenze, il progetto di prevenzione

ai problemi alcolcorrelati rivolto alle classi quarte degli istituiti superiori di Adria, Porto

Viro e Porto Tolle: “Alcol, vecchie, nuove dro-ghe e guida”. Attraverso un intervento rivolto al gruppo classe di tre ore sono state fornite informazioni sui rischi collegati al consumo di alcol, soprattutto quando si guida, grazie anche all’ausilio di un fi lmato che illustrava

pure la normativa vigente. Sono state compiute, inoltre, alcune esercitazioni che consistevano nell’eseguire percorsi a piedi indossando occhiali speciali che simulano

l’alterazione della vista e dei rifl essi secondo le diverse quantità di alcol ingerito

AniocMOTTARAN PRESIDENTE

Nel corso dell’assemblea ordinaria dell’anno sociale 2012 del mandamento di Adria dell’ associazione nazionale insigniti onorifi cenze

cavalleresche, la professoressa commendator Annalena Mottaran è stata nominata, da

parte del conte Monzani, presidente onorario polesano, mentre la presidenza effettiva è

stata affi data al cavalier Luciano Garbin, già vice presidente della stessa. Alla presenza del

tesoriere cavalier Antonio Boni e dei revisori dei conti commendator Nereo Tescaroli, cava-lier Arcangelo Tesser e cavalier uffi ciale Pietro

Sponton, è stato approvato il conto consultivo 2011. All’unanimità è stato poi eletto alla

carica di vice presidente della associazione il cavalier Francesco Spinello. Durante l’assem-

blea, nella programmata attività del sodalizio, si è posto in evidenza che diversi cavalieri polesani non sono iscritti all’associazione. Si è quindi auspicato una loro prossima e

pronta adesione per acquisire nuove forze nel territorio al servizio della associazione e per

meglio assolvere gli impegni futuri.

Pro locoESTATE INSIEME

Anche per quest’anno la Pro loco di Adria parteciperà all’animazione estiva del centro cittadino. Come di tradizione infatti ai primi di agosto partirà la ras-segna di appuntamenti “Estate insieme alla Pro loco ad Adria”. Il cartellone, nel monto in cui questo giornale è andato in stampa non era ancora defi nitivo, ma il calendario sì preveden-do iniziative dal’1 al 29 agosto. Come sempre non si tratterà solo di spettacoli teatrali ma anche di divertimento, mu-sica e opportunità d’acquisto visto che i negozi rimarranno aperti.

Adria Provincia RegioneRegioneAMBIENTE

pag. 18

Bancadria premia bambini “eco”

BOTTRIGHE

pag. 25

Scuola, nessuna media

SPORT

pag. 27

Calcio, il bilancio della stagione

Raduni d’autoA112, CHE PASSIONE!

Nella seconda metà degli ‘60 la Fiat si trovava a dover affrontare la preoccupante penetrazione nel mercato italiano della Mini che, dopo aggirato l’ostacolo dei dazi doganali con la costruzione della vettura presso gli stabilimenti della Innocenti, riscuoteva un notevole successo di vendite tra i giovani e, soprattutto, tra l’utenza femminile. In quel settore di mercato Fiat disponeva dell’obsoleto modello 850, non in grado di rivaleggiare per immagine e concezione tecnica con la rivoluzionaria utilitaria anglo-italiana; pertanto Dante Giacosa decise di proporre, attraverso la controllata Autobianchi, una vettura di piccole dimensioni, dall’aspetto elegante e dotata della moderna trazione anteriore. Era la A112, diventata presto uno dei simboli di quegli anni. L’8 luglio all’Autodromo di Adria si terrà un raduno di appassionati che dopo un’escursione nelle Valli del Delta e una visita al museo di Ca’ Vendramin, rientreranno all’impianto per destreggiarsi con le curve del nastro d’asfalto.

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le diffi coltà di un rapporto piuttosto

sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i fi nanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La fi nanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”.

I tecnici osservano però che la fi nanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fi no alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”.

Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa.

“Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntua-lizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma effi ciente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose.

segue da pag. 1

Nicola Stievano

FelicitazioniIL NOSTRO DIRETTORE SI È SPOSATO

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gambin che lo scorso 23 giugno è convolato a nozze con la

bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi di un futuro felice insieme.

SPAZI APERTI

pag. 29

Il Delta riserva internazionaledella biosfera

SCUOLA

pag. 30

Insegnanti in esubero impiegati nel sostegno

CULTURA

pag. 33

Concerti: il tour estivo di Prhome

REGIONE

pag. 36

Avviata la riorganizzazione di Veneto Agricoltura

MODA ESTATE

pag. 38

Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe

pag. 29CULTURA

pag. 40

Intervista a Ketra, al secolo Elena Pizzato

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

PIANO DEL PARCO

Dietro a tanta sollecitudine la Corte dei Conti

Angelo Motta, militante della Federazione della sinistra portotollese, ribadisce la posizione del partito in merito al Parco. Consigliere dell’Ente

come delegato della Presidentessa Tìziana Virgili, Motta è noto per essere accanito oppositore della riconversione a carbone della centrale di Polesine camerini, “dannosa per il territorio in tutti i suoi aspetti: la riconversione danneggerebbe la salute dei cittadini ed anche le atti-vità economiche prevalenti nel nostro territorio, ovvero pesca ed agricoltura”. Al contrario, secondo Motta, “Il

parco offre moltissime possibilità di sviluppo”. “Guardiamo all’Emilia Romagna: perché lì il parco funziona e crea posti di lavoro? Da noi invece non ci si vuole decidere e la politica del compromesso ha bloccato ogni possibilità di sviluppo. Ora gli stessi fi gli di questa politica accusano il Parco di frenare uno sviluppo che loro stessi non hanno voluto creare”.

“Per fortuna” continua Motta “la Corte dei Conti ha iniziato ad indagare sui soldi spesi per il piano ambientale del Parco che manca da 15 anni e il ministro dell’ambiente ha minacciato di tagliare i fondi qualora questo non venisse ap-provato in tempi brevi”.

F.D.L.

Il parco del Delta del Po. Freno allo sviluppo o enorme opportunità per il territorio? Queste sono le posizioni contrapposte che animano numerosi dibattiti ed accesi

confronti. Quindici anni di attesa per l’approvazione del pia-no ambientale che ora sembra esser prossimo a divenire defi nitivo. Un’eventualità che a non tutti piace dal momento che a Porto Tolle è nato un comitato del “no al parco”.

Nel gennaio 2011 è stato posto fi ne al commissaria-mento del parco; a seguire l’elezione del presidente Gere-mia Gennari, tutt’ora in carica. L’approvazione del piano è attesa dal 1997, ovvero da quando il parco è stato costitu-ito con apposita legge regionale.

Le anime del territorio sono molte e contrapposte: c’è chi, come la provincia e gli ambientalisti, crede e investe nel turismo slow, sostenendo l’idea di un territorio che ha ancora moltissime potenzialità da sfruttare; c’è chi ritiene il parco “la causa del mancato sviluppo dell’area” che, con i suoi vincoli, inibisce gli investimenti. E se nella pri-mavera dello scorso anno nasceva il “Comitato Delta bene comune”, contro la riconversione a carbone della centrale

di Polesine camerini (comitato che ha promosso una gran-de manifestazione nazionale ad Adria), negli ultimi mesi è invece nato un comitato contro il parco. C’è chi propone l’istituzione del parco interregionale (in verità previsto dalla stessa legge istitutiva del parco) e chi boccia il progetto (il Presidente del parco stesso).

Al momento molte polemiche e poche decisioni chiare e defi nitive sulla sorte di una delle aree umide più importanti d’Europa, una risorsa sulla quale, invece, la fondazione Ca-riparo ha deciso di investire avanzando la proposta di candi-dare il Delta del Po tra i i beni Patrimonio dell’umanità. Per il comitato il cui portavoce è il referente di Federcaccia, Car-nacina: “Gli insediamenti produttivi delle vongole, dietro agli scanni, non devono avere ulteriori vincoli e burocrazia”.

È poi critico nei confronti dell’ente parco sull’isola di Batteria: “Da quindici anni è in uno stato di abbandono, o la Regione intende fare programmi seri di intervento o si continua a parlare. Porto Tolle non vuole chiamarsi fuori da niente, ma bisogna passare ai fatti”.

Per Legambiente, l’idea del comitato “Antiparco” “non

è originale. Già nei primi anni ’90 se ne formò uno che non ebbe altro compito che paventare pericoli e tragedie che puntualmente non si sono mai avverate. Le funzioni dei comuni non sono state espropriate, si è continuato a costruire, le attività economiche non sono state bloccate dal Parco ma dalla successione di crisi economiche con origini ben diverse”.

Per Motta (consigliere dell’ente parco) “troppe menzo-gne sono state dette in questi 15 anni sul Parco del Delta e ci troviamo qui, nel 2012 con un Ente Parco che macina soldi dal 1997, con comuni che ricevono grossi contributi tramite l’Ente e tramite l’Europa, ma con le stesse bugie che vengono palesate in continuazione. A pochi metri da noi il Parco Emilia Romagna naviga in buone acque, crea occu-pazione, distribuisce permessi di caccia, fornisce marchio al pescato e all’agricoltura”.

Accuse incrociate, proposte inascoltate, bisogni ignora-ti, e intanto ancora si aspetta. Quanti anni ancora dovranno passare prima che si decida il da farsi?

di Francesca De Luca

“Al momento molte polemiche

e poche decisioni chiare

e defi nitive”

Carnacina: “Porto Tolle non vuole

chiamarsi fuori da niente, ma bisogna

passare ai fatti”

TERRITORIOIl parco del Delta del Po pare destinato a dividere gli animi.

Per alcuni è un’opportunità fondamentale, tanto da meritare l’attenzione dell’Unesco, per altri

un laccio che non permette lo sviluppo del territorio. E ancora:

ci sono convinti sostenitori dell’inter-regionalizzazione dell’ente

e assoluti detrattori. Intanto il Piano sembra essere

prossimo all’approvazione Parco, opportunità o palla al piede?

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555Argomento del mese

di Francesca De Luca

Un referendum per decidere se rimanere nell’EnteLa proposta del Comitato “no parco” a porto Tolle

C’è Motta che, in linea con la posizione della Provincia, da lui rappresentata all’interno dell’ente, vede nel parco la possibilità di riscatto per un territorio dalle enormi potenzialità ignorate. Ma c’è anche chi, al contrario, ritiene che il parco sia “un freno allo sviluppo”, un ente che anziché creare occupazione impone vincoli che andrebbero a discapito degli abitanti. Di

questo avviso sono la segretaria provinciale della Cisl, Valeria Cittadin, che in diverse occasioni ha defi nito il Parco un “legaccio” (specialmente in riferimento alla vicenda della riconversione a carbone della centrale di Polesine Camerini), ma ancor di più lo sono i cittadini che hanno formato una sorta di comitato “no parco” il cui portavoce, Lorenzo Carnacina, è anche vicepresi-dente di Federcaccia. Questi, in occasione del convegno anti-parco organizzato nell’aprile scorso (dal titolo: “Attuazione norme tecniche: minacce al nostro futuro”), ha proposto un referendum, per chiedere alla cittadinanza portotollese di decidere: se vuole o meno rimanere dentro il parco? Conseguentemente Emilio Oriboni, direttore generale del Consorzio Polesine, ha a sua volta proposto di ritirare i consiglieri locali all’interno del Parco, sino al supposto referendum. Una posizione, quella di Oriboni, che ha fatto discutere ed ha scatenato la pronta reazione dell’amministrazione comunale che nella fi gura del sindaco, Silvano Finotti, e dell’assessore Roberto Pizzoli, ha subito precisato che Porto Tolle non abbandonerà l’ente. Secondo l’amministrazione, infatti, la via a seguire è quella del dialogo costruttivo all’interno dello stesso, unico luogo nel quale sia possibile far valere le proprie rivendicazioni e discutere del futuro del territorio. Ciò che mette d’accordo tanto l’amministrazione che il nuovo comitato è la richiesta di poter decidere quali aree includere nel Parco e quali invece, non sottoporre a specifi ci vincoli.

Legambiente Rovigo

Nessuna costruzione è mai stata bloccata Sotto tutela solo parte degli argini e delle lagune Sul parco le divisioni, le idee, i punti di vista, sono molteplici e differenti. Ci sono

i politici, i cacciatori, i pescatori, gli agricoltori, ognuno con la propria visione. E c’è Legambiente, che conosce l’argomento in modo approfondito e non fa

mancare le sue considerazioni in merito. Giorgia Businaro, direttrice di Legambiente Rovigo, defi nisce innanzitutto le aree che rientrano nel parco, per sfatare alcune dichiarazione di chi, il parco, proprio non lo vuole. “L’opposizione al Parco nasce come “cacciatori contro ambientalisti”, con la LR 36/97, che ha istituito il parco, è stata approvata anche una cartografi a temporanea del parco, defi nibile “a macchia di leopardo” (frutto di una lunga contrattazione politica e non tecnica) e deve essere chiaro che nessun centro abitato è incluso nel parco, pertanto le attività edilizie non possono essere bloccate dal parco; le aree agricole sono pochissime, marginali lembi abbandonati, pertanto nessuna attività agricola è bloccata dal parco; le aree periurbane, industriali, di sviluppo, sono fuori dal parco. Insomma nel parco non abita nessuno e nessuna attività edilizia è mai stata bloccata dall’Ente parco. Allora qual’è l’area del parco? “Golene, rami del fi ume, alcune lagune, il 50% delle superfi cie delle valli e dagli scanni, fatta salva una fascia di 30 metri”. Ovvero le aree che interessano ai cacciatori.

I cacciatori dunque sono la catego-ria che più detesta l’Ente Parco, e non solo. Ma ci si domanda davvero come il parco può divenire un’opportunità per il territorio e quali siano le proposte che si dovrebbero avanzare per rendere que-sto più attrattivo? Per Businaro “Oggi vince chi fa sistema, chi è in grado di stare sul mercato ed offrire una rete di servizi capillari. Il turista, la famiglia che arriva, cerca da casa i servizi offerti da un sistema territorio perché cerca in poco tempo di fare molto. Il parco deve promuovere le offerte diversifi cate delle spiagge (da Rosolina a Scanno Boa), degli alloggi, dei locali, e le offerte sportive (bici in parco, cavallo, pesca sportiva, giri in barca, barche a vela, giri in canoa, tour sugli argini), dovrebbe veicolare e coordinare le offerte serali, le sagre, concerti, animazioni estive (che peraltro fi nanzia).

Lo scorso anno a Rovigo Legambiente mostrò calcoli che dimostravano che con un decimo dell’investimento previsto per il carbone si sarebbe potuto investire in effi cienza energetica nei settori dell’edilizia residenziale e commerciale, ricavando un impatto occupazionale oltre 10 volte superiore a quello della centrale a carbone. “Tale scelta” spiega la direttrice, “avrebbe messo/potrebbe mettere in moto le piccole e medie aziende del Polesine che lavorano in edilizia, nel manifatturiero, potrebbe attivare una fi liera produttiva di materiali innovativi per la riqualifi cazione energetica degli edifi ci usando risorse agricole oggi trascurate (la cannuccia di palu-de) o abbandonate (la canapa)”. Quanto fosse praticabile tale ipotesi lo dimostra lo studio della Camera di commercio di Rovigo sulle rinnovabili presentato lo scorso anno e lo studio sull’edilizia sostenibile del sindacato degli edili Cgil, la Fillea, sem-pre dello scorso anno.

Investendo in effi cienza energetica, occupazione oltre 10 volte superiore a quello della centrale

F.D.L.

Parco, opportunità o palla al piede?

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6 Adria - in Municipio66 Adria - in Municipio

Famiglie sull’orlo della disperazione ad Adria per le cifre da capogiro delle bol-lette dell’acqua. Importi insopportabili da

affrontare in una sola rata, sia per il particolare momento di crisi economica, sia per la maz-zata dell’Imu e dell’addizionale Irpef. Molti cittadini si sono presentati allo sportello con la bolletta in mano riportante cifre di migliaia di euro nella voce “importo da pagare”, e non è dato sapere se questi importi spaventosi siano da attribuire ad un aumento di tariffe, ad un recupero di anni precedenti, alla rottura delle tubazioni o a cos’altro. Tant’è che Stefania Tescaroli del Nuovo polo ha chiesto l’urgente e stra-ordinaria convocazione del Consiglio comunale alla presenza di dirigenti e fun-zionari di Acque Potabili per trovare in tempi brevi una soluzione condivisa. Le prime “bollette pazze” hanno iniziato ad arrivare nel giugno

2007 a circa 800 cittadini adriesi per i servizi di depurazione e fognatura. Un caso che aveva fatto muovere anche il Codacons di Rovigo

e il Difensore civico re-gionale. Però i problemi sono rimasti, anzi si sono accentuati. La società in questione si fa forte del fatto che il mercato in cui opera è bloccato da una

convenzione che vincola per trent’anni il Comu-ne alla gestione del servizio idrico da parte di

Acque Potabili fi no al 2020. Palazzo Tassoni fa sapere sono già oartiti i primi contatti con la società per trovare una soluzione rispettosa delle diverse esigenze. Intanto anche Feder-consumatori è al lavoro per studiare nel detta-glio la convenzione e il regolamento sottoscritti a suo tempo tra amministrazione comunale e società, per trovare qualche spiraglio che possa consentire agli utenti una scappatoia per met-ter fi nalmente fi ne alle cause di questo costo anomalo dell’acqua.

di Roberta Giacomella

Non è dato sapere se questi importi spaventosi siano da attribuire ad un aumento di tariffe, ad un recupero di anni precedenti, alla rottura delle tubazioni o a cos’altro

Servizi Prosegue la protesta dei cittadini

Bollette con cifre da capogiro Istituzione di “parcheg-

gi rosa” per donne in stato di gravidanza o

con prole neonatale. E’ la proposta presentata al sindaco dal consigliere del partito Democratico adriese Matteo Stoppa che suggerisce all’Am-ministrazione Comunale un ulteriore strumento per perseguire il migliora-mento della qualità della vita delle famiglie partendo dall’utilizzo dei mezzi di trasporto privato in ambito urbano. Il Pd adriese si fa quindi portavoce dell’esigenza di creare appositi stalli di sosta in alcuni specifi ci luoghi dell’abitato in prossimità di strutture o luoghi di servizio pubblici e privati quali, ospedale, municipio e uffi ci pubblici, farmacie e aree commerciali del centro, che sono spesso saturi e costringono le mamme a prolunga-te ricerche di parcheggio. Gli stalli potranno essere indicati con apposita segnaletica orizzontale/verticale e la sosta sarà autorizzata alle donne in stato di gravidanza accertato o mamme di bimbi minori di anni 1, residenti nel comune, in possesso di un Contrassegno Temporaneo da rilasciare, a seguito di apposita domanda, dal corpo di Polizia Municipale. Il contrassegno, che riporterà al massimo le targhe di due autovetture, dovrà essere esposto e la sosta potrà essere autorizzata per 2 o più ore. Considerato che il vigente Codice della Strada tra le categorie a cui è possibile riservare zone di parcheggio riservato non contempla tale gruppo di auto-mobilisti, per il rispetto dell’uso di queste aree di sosta “rosa” ci si potrà affi dare esclusivamente alla sensibilità dei cittadini non potendo elevare contravvenzioni nei confronti di eventuali trasgressori.

l Pd cittadinoPROPOSTA PER I “PARCHEGGI ROSA”

Ro.Gi.

Recentemente a Palazzo Celio di Rovigo l’assessorato provinciale all’ambiente ha organizzato un nuovo appuntamen-

to per promuovere il patto dei sindaci e con esso la sostenibilità energetica ed ambientale. “L’obiettivo del patto – ha affermato l’asses-sore Giuliana Gulmanelli - è proprio aiutare i governi locali ad assumere un ruolo decisivo nel processo di attuazione delle politiche in materia di energia sostenibile, collegate alla riduzione delle emissioni clima alteranti”. Julik Zanellato, direttore di Sodea, ha sottolineato che oltre al risparmio energetico, le opportu-nità e i risultati delle azioni dei fi rmatari pos-sono essere molteplici: dalla creazione di posti di lavoro stabili e qualifi cati non subordinati alla delocalizzazione, parallelamente ad una accresciuta competitività economica e ad una maggiore indipendenza energetica, fi no ad un ambiente e a una qualità di vita più sani. La Provincia di Rovigo ha un ruolo di struttura di supporto della Commissione Europea per il patto dei sindaci, sulla base dell’accordo di partenariato sottoscritto nel 2010 ma è necessaria una forte cooperazione anche tra i diversi partiti politici. Franco Vecchiati, presi-dente di Sodea, ha sottolineato infi ne l’ impor-tanza dell’ impegno per la sensibilizzazione dei comuni sui concetti e sul valore del patto, nell’assistenza scientifi ca ed amministrativa soprattutto da parte di manager ad obiettivo che collaborando con tali strutture aiutino ad individuare le risorse fi nanziarie necessarie alla redazione dei piani di azione previsti per l’adesione. Il percorso del patto è fi nalizzato al raggiungimento degli obiettivi di politica

energetica sostenibile e cioè la riduzione del 20% dei consumi di energia, l’incremento del 20% delle fonti rinnovabili e la riduzione del 20% delle emissioni CO2 al 2020. Mobilità pulita, riqualifi cazione energetica di edifi ci pubblici e privati, sensibilizzazione dei cittadini in tema di consumi energetici rappresentano i principali settori sui quali concentrare gli inter-venti delle amministrazioni, anche attraverso progetti fi nanziabili dall’Unione Europea. Ad oggi hanno aderito al patto dei sindaci 9 co-muni: Adria, Bergantino, Castelguglielmo, Ca-stelnovo Bariano, Costa di Rovigo, Lendinara, Melara, Occhiobello e Taglio di Po.

PATTO DEI SINDACI PER L’ENERGIA SOSTENIBILE

El.Gr.

La società si fa forte della convenzione che vincola per trent’anni il Comune

POLITICA

Tra i Comuni che hanno già dato la loro adesione c’è anche Adria

Giuliana Gulmanelli

Le prime “bollette pazze” hanno iniziato ad arrivare nel giugno 2007

La Perla Nera Tel 0426 908120Via Borgo Forzato, 1 Adria (RO)di Lara Guarnieri

Page 9: La Piazza di Adria - 2012giu n80

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INSTANBUL dal 29/08/2012 al 02/09/2012

RIVIERA DI ULISSE CON GAETA, SPERLONGA E ISOLA DI PONZAdal 07/09/2012 al 09/09/2012

TOUR DEL PERÙdal 14/10/2012 al 25/10/2012

3 GIORNI ALL’ISOLA D’ELBAdal 15/09/2012 al 17/09/2012

PRAGAdal 31/08/2012 al 03/09/2012

ESCURSIONI DI 1 GIORNATAALLA FESTA DEL PROSCIUTTO E DELLO SPECK Sabato 14 luglio 2012

IN BICI DA SAN CANDIDO A LIENZDomenica 8 Luglio 2012

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MODÀARENA DI VERONA (sett. Grad. Numerata)Domenica 16 settembre 2012

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8 Adria - in Municipio88 Adria - in Municipio

Continua a tenere banco ad Adria la querelle tra l’assessore Federico Simoni e la minoranza consiliare. L’assessore come già più volte segna-

lato dai portavoce Idv-Sel, Pd e Nuovo Polo per Adria sarebbe reo di aver mentito a riguardo del suo stato di famiglia al momento dell’acquisto da parte dei suoi familiari ad un prezzo stracciato del terreno pubblico di Via Respighi, attraverso un’asta comunale. Con una comunicazione congiunta le forze di minoranza hanno commentato tutta la questione descrivendone i fatti nei dettagli. “Pur essendosi recato personalmente solo alla fi ne dello scorso anno presso l’uffi cio anagrafe del Comune per sottoscrivere la richiesta di cambio di resi-denza, Simoni, nel consiglio comunale dal 1° marzo di quest’anno, non ha esitato a sostenere che non era più nello stato di famiglia dei genitori quando gli stessi hanno partecipato all’asta ed acquistato il terreno di via Respighi a trattativa privata. Puerile è il suo tentati-vo di invocare ingenuità e non conoscenza della legge, è un atteggiamento che non gli fa onore visto il ruolo che attualmente ricopre”. “Goffo il suo modo di reagi-re palesemente non credibile e fuori luogo, condito di invettive, di vittimismo e di denigrazioni. Non c’è nien-te di personale e di pregiudiziale verso l’assessore Si-moni; noi abbiamo assunto un atteggiamento di vigile fermezza verso l’arroganza e la protervia dimostrate nella vicenda - continua l’agguerrita nota divulgata da Stefania Tescaroli a nome di tutti i gruppi consiliari di minoranza che sottolinea l’importanza del ruolo istituzionale ma soprattutto la coerenza - noi svolgiamo un ruolo istituzionale e politico; non ci fermeranno certamente le inti-midazioni di querele così come non saranno le sue provocazioni a farci decidere quando rivolgerci alla Magistratura. Sappiamo che c’è un procedimento in corso, noi ribadiamo la nostra fi ducia nell’attività effettuata dall’organo inquirente sicuri che anche su questo versante si saprà distinguere il sacro dal profa-

no. Tutto il centrodestra sa bene che sulla questione “Respighi” non c’è accanimento dell’oppo-sizione ma una richiesta ormai generalizzata e forte che sale dall’opinione pubblica che recla-ma chiarezza, trasparenza ed

atti conseguenti”. Non sembra proprio rifi utare l’idea dell’accanimento personale l’assessore in persona che rispondendo alle accuse della minoranza ribadisce la sua posizione con una nota di amarezza. “Ci risiamo.

A cadenza regolare, direi quasi pianifi cata, appaiono sulla stampa attacchi diretti al sottoscritto, dettati, a questo punto non rimane altro motivo, da odio o astio personale che qualche pseudo-esponente politico di minoranza ha nei miei confronti, piuttosto che da reali motivi di fondo.” A difesa di Simoni è intervenuto anche il Sindaco Massimo Barbujani che ha ribadito come sia necessario evitare strumentalizzazioni su fatti di dominio pubblico e sottolineando che tutti gli atti sono stati regolarmente registrati e liberamente consultabili.

di Martina Celegato

In Consiglio Idv-Sel, Pd e Nuovo Polo incalzano l’assessore ai lavori pubblici

Via Respighi, la minoranza chiede chiarezza

Nella foto il consigliere del Nuovo Polo, Stefania Tescaroli, il capogruppo dell’Idv, Rosa Barzan e Caterina Zanetti del Pd

Tescaroli: “Non c’è niente di personale e di pregiudiziale verso l’assessore noi abbiamo assunto un atteggiamento di vigile fermezza verso l’arroganza e la protervia dimostrate nella vicenda”

Non saranno le sue provocazioni a farci decidere quando rivolgerci alla Magistratura

“Ribadisco ancora una volta: se qualcuno ha motivi di ritenere che ci siano delle irregolarità o illegittimità nella vicenda di “via Respighi”, vada in Procura della Repubblica, prima

che sui giornali. Se nonostante i pesanti attacchi questo passo non vie-ne compiuto è evidente che l´interesse reale è solo quello di screditar-mi agli occhi della gente e di apparire sulla stampa, piuttosto che una reale e sincera volontà di ottenere giustizia e conoscere la verità. La mia famiglia si è già rivolta alla giustizia a propria tutela presentando denunce-querela ed esposti, che stanno avendo il loro corso, cosa che

le opposizioni non hanno fatto”. A riguardo della sua apparente men-zogna che ad oggi è il capo fondamentale d’accusa l’Assessore Simo-ni afferma convinto “Ma quale sarebbe la mia menzogna? Dichiarare che mi sono sposato il 1 ottobre, e che già da parecchi mesi convivevo nella nuova abitazione, in cui risiedo a tutt´oggi, per cui a fare data da allora avevo “de facto” un nuovo nucleo famigliare? Tra parentesi, sono cose che nulla c’entrano e non hanno nessuna valenza rispetto a quello che continuamente le opposizioni dichiarano, per cui a questo punto non capisco di che cosa si stia parlando. Se la minoranza è così

povera di argomentazioni da attaccarsi su queste cose e se è così meschina da puntare sul personale di un amministratore, forse allora non sbaglio poi tanto nel pensare che c’è dell’astio personale. Non ci sono lati oscuri da spiegare ai cittadini, ci sono le registrazioni ed i verbali del consiglio comunale, ed è per questo che non risponderò più a queste accuse. Ho commesso un errore ma non ho dichiarato il falso, loro invece vogliono confondere le idee ai cittadini. Per questo, non ritornerò più sulla faccenda fi no a che non mi si dirà per iscritto di che cosa sono o potrei essere accusato”.

FOCUS La risposta di SimoniSE CI SONO DELLE IRREGOLARITÀ VADANO IN PROCURA

Ma.Ce. Federico Simoni

segue da pag. 1“La sensazione di fronte a queste decisioni

è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

L’Intervento

di Francesca Zaccariotto*

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Page 11: La Piazza di Adria - 2012giu n80

999Adria - in Municipio

Quali sono state le maggiori diffi coltà riscontra-te nella stesura del bilancio previsionale?

“Purtroppo ci troviamo ingessati, poiché nel pas-sato sono stati contratti troppi mutui. Oggi stiamo pagando le scelte “dei nostri padri”. Il Comune di Adria ad esempio non può contrarre mutui per un indebitamento di 177%, per cui da 2 anni non ne stiamo contraendo. Le alienazioni di beni sono atti necessari e obbligati, come sta proponendo anche lo Stato, con la recente proposta di vendita dei propri immobili”.

Cosa manca al bilancio previsionale di quest’an-no rispetto agli anni scorsi?

“Con la manovra Tremonti i trasferimenti statali sono enormemente diminuiti: dal 2010 al 2011 ci sia-mo ritrovati con un milione di euro in meno. Nel 2011 rispetto al 2010 il taglio della manovra ha comportato

una diminuzione complessiva di 640.000 euro, mentre per 2012 si è arrivati a una diminuzione di 1 milione circa di euro. Inoltre ci hanno tolto altri 47.000 euro in rapporto al trasferimento dei fabbricati categoria D, rurali. Altro taglio sui trasferimenti statali viene appli-cato a quei Comuni in cui si sono svolte elezioni, nel periodo ridotto di 5 anni: l’ammanco dell’anno scorso si attesta a 134.00 euro, quest’anno 110.000 euro. Sottratta per la prima volta l’addizionale per il consumo di energia elettrica, pari a 240.000 euro in meno. Tolti i trasferimenti statali per la copertura delle spese del tribunale, così come il contributo per i nidi, il trasferi-mento che andava a compensare le spese del segretario comunale e quello per le spese del distacco sindacale. Nel complesso si stima una diminuzione dell’8-9% sui trasferimenti statali”.

Ci saranno nel bilancio dei tagli sui servizi? “Nessun taglio: inalterati tutti i servizi, per cui i

nostri sportelli saranno tutti aperti. Non solo: li abbia-mo pure aumentati. Dal 2000 al 2010 ad esempio il contributo per le scuole paritarie era di 50-60.000 euro; nel 2012 le scuole materne paritarie avranno un contri-buto di 80.000 euro circa, 20.000 euro in più rispetto agli ultimi 10-12 anni. L’obiettivo è stato aumentare gli stanziamenti per il sociale per ovvi motivi, viste le necessità; perciò è stata incrementata la manutenzione straordinaria degli immobili ad uso abitativo popolare in risposta all’emergenza abitativa. Una parte delle entra-te pari a 400.000 euro sono inoltre da destinarsi per le spese in conto capitale: nuovi loculi per il cimitero e manutenzione sociale”.

Come risponderete alla proposta di alcuni consi-

glieri di azzerare l’Imu?“Tutti vorremmo azzerare l’Imu, tuttavia nessun Co-

mune l’ha fatto, perchè altrimenti il bilancio non stareb-be in piedi, a meno che non si tagliassero tutti i servizi comunali e si mantenesse in piedi solo il Comune e gli stipendi del personale. Questa la nostra soluzione: un’a-liquota del 5‰ sulla prima casa, del 10,60‰ sulla se-conda casa, del 9,60‰ per i terreni agricoli e dell’1‰ per fabbricati rurali strumentali, optando per un’aliquota più bassa sulla prima casa, in modo che chi non ha lavo-ro non si trovi svantaggiato anche sulla tassazione della prima casa. Reputiamo questa proposta socialmente più equa. L’addizionale Irpef sarà dello 0,8‰, al pari degli altri comuni. Inoltre, per gli ospiti della casa di riposo, la casa di appartenenza è stata assimilata all’abitazione principale del 5‰”.

di Melania Ruggini

L’amministrazione deve fare i conti con il forte indebitamento e con i tagli ai trasferimenti statali

Intervista L’assessore FedericoSimoni sullo stato economico dell’ente

Bilancio, i servizi sono salvi

“Abbiamo fatto i salti mortali per mantenere i servizi tali e quali – spie-ga l’assessore Federico Simoni - eppure ci siamo riusciti, lavorando in particolare sulla razionalizzazione delle spese, sugli sprechi, sul monito-

raggio delle entrate e delle uscite, riducendo ad esempio il parco auto, usando con

mezzi convenzionati non acquistati, vendendo le auto vecchie, lavorando sul ri-sparmio dei consumi comunali, come gas ed energia elettrica, coibentando la sede comunale. Un lavoro “certosino” e soddisfacente. “Siamo stati dentro al patto di stabilità, non siamo andati in scopertura di cassa e stiamo riducendo l’indebita-mento, tramite la destinazione di risorse e il pagamento di minori interessi passivi. Stiamo inoltre cercando strumenti alternativi all’indebitamento, come sistemi di project fi nancing, leasing immobiliare e permute”. Al vaglio inoltre convenzioni con

alcune amministrazioni per incentivare l’uso comune di uffi ci, come l’uffi cio stati-stica elettorale, l’anagrafe e i servizi demografi ci, tramite alcuni percorsi di accordo politico con realtà limitrofe, tra cui Pettorazza e Loreo. Si starebbe inoltre valutando la possibilità di una convenzione con il Comune di Rovigo per la programmazione del personale amministrativo dell’uffi cio legale. “Infatti non si può più ragionare sui Comuni piccoli, come lo Stato ha intenzione di fare con l’eventualità di far saltare i Comuni sotto 5 e i 10.000 abitanti”- spiega l’assessore al Bilancio.

TAGLI ED EFFICIENZALA VIA OBBLIGATA DEI COMUNI

Focus

segue da pag. 1“La sensazione di fronte a queste decisioni

è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

L’Intervento

di Francesca Zaccariotto*

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Politica e gioco d’azzardo si incontrano in consiglio comunale per sviluppare il sano confronto: la proposta arriva da

Patrizia Osti. Da alcuni mesi, infatti, l’asses-sore alle Politiche Sociali sta seguendo da vicino questa problematica, grazie al lavoro condotto dall’Ulss 19 sul territorio, fi no ad avanzare il proposito di discuterne a breve come uno degli ordini del giorno del dibat-tito politico. Lo scopo è avvicinare l’intero Consiglio comunale e i cittadini a questa cre-scente patologia degenerativa, che assume riscontri molto inquietanti, se si pensa che dalla fi ne degli anni novanta ad oggi si è as-sistito ad un incremento del gioco d’azzardo dovuto al suo facile accesso e al basso costo delle giocate. “Il gioco fa parte di quelle tra-dizioni legate alla storia dell’umanità- com-menta l’assessore Patrizia Osti - A partire dal gioco dei cavalli, alle corse delle bighe, arrivando ai giorni nostri, l’uomo ha sempre coltivato il lato ludico. Da questo punto di vista, la mia posizione è super partes; sarà capitato a chiunque di tentare la sorte al-meno una volta nella vita. Quando tuttavia il gioco degenera nell’ossessione e diventa patologia, allora arriva il momento di corre-re ai ripari e di sensibilizzare la popolazione anche dal punto di vista politico e sociale”.

“Probabilmente – continua l’assessore - in uno dei prossimi consigli comunali sarà portata all’attenzione dell’ordine del giorno questa patologia, legata marginalmente anche alla crisi e al conseguente bisogno di tentare di vincere. In tal modo si potrà discutere e confrontarsi, per capire le strate-

gie per combattere questa malattia, tramite iniziative sociali”. La politica, a partire dal territorio locale, può avere, dunque, un im-portante risvolto sociale, specie quando si toccano argomenti di profonda attinenza sociale, dato che il giocatore patologico diventa un malato sociale, avendo perso il controllo della situazione e le connesse con-seguenze, trascinandosi problemi sul lavoro, in famiglia, con gli amici e nella gestione delle proprie fi nanze. Tale patologia è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come rilevante problema di sa-lute pubblica; i comportamenti conseguenti al gioco d’azzardo incidono fortemente sul piano psicologico – relazionale e sociale. Come dimostrano numerose ricerche, vi è una prevalenza signifi cativa del gioco pro-blematico nei giovani i quali, rispetto agli adulti, amano maggiormente il rischio e hanno, quindi, maggiori probabilità di esse-

di Melania Ruggini

I giovani, amano maggiormente il rischio e hanno, quindi, maggiori probabilità di coinvolgersi in attività illecite per procurarsi il denaro

Problematiche sociali In Consiglio approderà il problema della dipendenza

Gioco d’azzardo, la politica cerca soluzioni

re coinvolti in attività illecite per procurarsi il denaro, sviluppando una dipendenza. Pos-sono essere fattori di rischio per lo sviluppo del gioco problematico la ridotta capacità di autocontrollo, la trasgressione delle regole sociali, la maggiore facilità a sviluppare di-pendenza, la tendenza a cercare sensazioni di evasione, oltre alla mancanza di valu-tazione in merito alle conseguenze delle proprie azioni.

Il basso costo delle giocate ha fatto aumentare il numero di chi scommette

Le ricerche internazionali stimano dall’1 al 3% la popolazione vittima del gioco patologico: in Italia sono cir-

ca 700.000 persone di età compresa tra i 40-50 anni di cui 85% maschi e 15% fem-mine. Anche in Polesine le Ulss stanno cor-rendo ai ripari: da alcuni anni, ad esempio, l’Ulss 19, tramite il Dipartimento per le dipendenze e grazie all’impegno di ACAT Basso Polesine, sta offrendo alle persone con dipendenza un trattamento basato sui gruppi di auto-mutuo aiuto. Composti da una decina di persone, i gruppi hanno ca-denza settimanale e prevedono la presen-za dei familiari e operatori esperti. Persone e famiglie sono inserite nel gruppo dopo essere state sottoposte per due mesi a un intervento psicoeducazionale. Servizio per le dipendenze e ACAT Basso Polesine han-no inoltre realizzato incontri di informazio-ne e di sensibilizzazione con associazioni di volontariato locale. Nella città etrusca sono stati recentemente organizzati due incontri preparatori di approfondimento sul tema, il primo il 15 maggio scorso e il secondo il 22 maggio. Entrambi gli in-contri hanno visto il diretto coinvolgimento del pubblico, diviso in gruppi di lavoro, e hanno registrato una buona affl uenza, se-gno che il tema trova una forte presa nella popolazione. Andrea Finessi, direttore del dipartimento Ulss 19 per le dipendenze, spiega che nel 2011 sono state seguite una quarantina di persone. Dopo un pri-mo incontro, i malati intraprendono un percorso psico-educazionale, in gruppi di automutuo aiuto.

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PROGRAMMAZIONE DI LUGLIO

• Venerdi 06 Luglio - Inaugurazione

• Sabato 07 Luglio - Movimento e Musica in P.zza Garibaldi

• Venerdì 13 Luglio - Festa delle Forze dell’Ordine

• Venerdì 20 Luglio - Adria in Tango...

• Venerdì 27 Luglio - Serata Motori...

Vi aspettiamo tutti Venerdì 03 Agosto per la NOTTE BIANCA!!!

Programma Pro Loco• 11 Luglio – Mercoledì d’Estate: teatro in giro - Compagnia Teatrale “Proposta Teatro

Collettivo” di Arquà Polesine “La Badante di Costante” (Luogo da definire)

• 14 Luglio – Mercatino dell’hobbistica e dell’antiquariato - Piazze Bocchi e Grotto

• 18 Luglio – Mercoledì d’Estate: teatro in giro - Commedia da definire - Ostello Amolara

• 25 Luglio - Mercoledì d’Estate: teatro in giro - Commedia e luogo da definire

• 1 Agosto - Mercoledì d’Estate: teatro in giro - Compagnia teatrale “I Lusiani” di Lusia “La fortuna con la effe maiuscola” (Luogo da definire)

• 16 Agosto - Mercoledì d’Estate: teatro in giro. Compagnia teatrale “La Tartaruga” di Lendinara “Stella e firmamento” - Piazza della Libertà, Bottrighe

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14 Adria - vita in città1414 Adria - vita in città

Il territorio prova a tornare alla normalità dopo la serie di scosse di terremoto che dal 20 di maggio ai primi giorni di giu-

gno hanno tenuto tutti con il fi ato sospeso. Questo terremoto, infatti, anche se verrà archiviato come “dell’Emilia” ha toccato in profondità anche il Polesine, tanto che il consiglio dei ministri non ha tergiversato un attimo nell’estendere anche alla provincia di Rovigo lo “stato di emergenza”. I comuni più colpiti, ovviamente sono stati quelli sul con-fi ne: Ficarolo, Castelnuovo Bariano, Salara, Castelmassa, con diversi abitazioni danneg-giate, capannoni atterrati, aziende ferme e un morto sul lavoro: Paolo Siclari, rimasto uc-ciso in un crollo nell’azienda in cui lavorava a Castelmassa. Ma una lista dei danni l’hanno stilata anche ad Adria, con crepe al teatro Sandro Pertini e alla stessa sede municipale, e in quasi tutti i paesie le cittadine con un pa-

trimonio architettonico storico un po’ trascu-rato. La prima casa sismica venne inventata più o meno da queste parti, a Ferrara dopo il terremoto del 1570, da Pirro Ligorio ma rimase un modello mai copiato e del resto chi immaginava che il Polesine fosse una terra soggetta a som-movimenti tellurici? A memoria d’uomo le minacce sono sempre arrivate dall’acqua, mai dalla profondità della terra che qui, tra l’altro, è sabbia. “Le scosse registrate – ha spiegato Roberto Cavazzana vicepresidente dell’Ordine regionale dei Geologi – rientrano nei parametri indicati nelle mappe sismiche. Il Polesine è un’area a bassa intensità telluri-ca, è classifi cato in fascia quattro solo alcuni comuni sono in fascia tre. Il Polesine si trova

in una piana alluvionale dove gli strati super-fi ciali del sottosuolo sono prevalente costituiti da sabbie e argille portate dai fi umi ma ciò non signifi ca sia completamente scevro da qualsiasi pericolo. Per le case, infatti, le fon-

damenta che poggiano sulla sabbia potrebbero essere la causa dei tanti danni riportati anche nel Polesine. In passa-to del resto non è mai stata data la giusta im-

portanza alle caratteristiche del sottosuolo. Per questo abbiamo suggerito alla Regione Veneto di inserire nel Pat (Piano di assetto del territorio) come obbligatori gli studi di micro zonizzazione sismica. Ciò permetterà di individuare quali dovrebbero essere le caratteristiche degli edifi ci comune per comu-ne”. E sarà sempre la Regione del Veneto

ad occuparsi della ricostruzione, rispetto a L’Aquila, infatti, non sono stati nominati super-commissari con super-poteri. A luglio il compito della Protezione civile sarà fi nito e toccherà al presidente Luca Zaia gestire i due miliardi e mezzo di euro (la cifra è ancora traballante) stanziati dal Governo. Ai sinda-ci dei Comuni, invece, il compito di vigilare sulla ricostruzione soprattutto dei capannoni e trovare le risorse per l’adeguamento agli standard di sicurezza, visto che non saran-no fi nanziate direttamente dallo Stato. Per questo i sindaci polesani hanno chiesto age-volazioni di natura fi scale come: la possibilità di derogare rispetto agli obblighi imposti dal patto di stabilità, piuttosto che trattenere in-

teramente i proventi dell’Imu o la possibilità di scaricare una parte degli oneri sostenuti per la messa a norma e la manutenzione degli edifi ci. “Chi si trova con l’abitazione inagibile – ha spiegato il capo della Prote-zione civile Franco Gabrielli, in occasione della sua visita in Polesine - è già prevista la sospensione dall’imposta fi no a settembre, tranne che per le case di Rovigo”. Un inter-vento tempestivo invece è stato auspicato dal vicario del vescovo di Rovigo, monsignor Claudio Gatti, visto che la natura dei danni è soprattutto a carico degli edifi ci religiosi e fortunatamente il numero dei senza tetto è stato molto contenuto. L’incubo del L’Aquila volerà anche sulla testa dei polesani?

Crollati gli edifi ci di culto ma anche case a capannoni. Due milioni e mezzo di euro per ripartire

Terremoto Il Polesine si scopre zona sismica

Dopo la paura si pensa alla ricostruzione

Il crollo di un campanile in Emilia Romagna

Le case con le fondamenta nella sabbia, forse, la causa dei tanti crolli

di Fortunato Marinata

Il sisma dello scorso 20 maggio unito alla scossa sentita il 29 in due momenti e a quelle di assestamento che ormai accom-

pagnano le giornate dei cittadini adriesi hanno sicuramente attirato l’attenzione su una proble-matica relativa al rispetto delle normative an-tisismiche ma anche promosso una spontanea generosità verso le popolazioni maggiormente colpite in terra emiliana. Un piano strategico congiunto tra volontariato e Protezione civile è stato subito elaborato a livello provinciale e, se il rischio terremoto non è assolutamente sce-mato, si rifl ette sui maggiori rischi del Polesine che fanno riferimento a problematiche idrauli-che, che creerebbero un’emergenza dentro all’emergenza e che vanno quindi scongiurati. L’assessore Federico Simoni negli scorsi giorni è stato impegnato in numerosi sopralluoghi relativi agli edifi ci pubblici della città etrusca che hanno portato ad elaborare una scheda detta-gliata di ognuno di essi creando così un quadro completo della situazione, sicuramente utile in caso di altre emergenze. Le forti scosse hanno colpito sopratutto gli edifi ci più antichi della città che però rivestono un ruolo fondamentale per la cittadinanza a partire da Palazzo Tassoni, sede del municipio, che presenta varie crepe e fessu-razioni apparse in tutta la superfi cie in seguito alle scosse del 29 maggio. E’ da sottolineare che alcune fessure esistevano già prima del si-sma ma la situazione si è aggravata nella zona della soffi tta con nuove aperture sub diagonali nelle pareti di spina e con la rotazione delle pareti perimetrali spinte dalle falde del tetto. L’edifi cio per la sua importanza storica artistica è sottoposto a vincolo della Soprintendenza per

i Beni architettonici di Verona e i lavori di ripristi-no ammonteranno all’incirca a 450 mila euro. Il secondo edifi cio che ha subito strutturalmente le scosse del terremoto è il Teatro Comunale, anch’esso sottostante al vincolo della Soprin-tendenza, i cui danni si sono concentrati nella zona del palco, con lesioni alle colonne portanti, e nella zona sovrastante al paco, dove aveva sede la scuola di danza, dove sono notevolmen-te peggiorate le condizioni di alcune fessure preesistenti che spingono verso il distacco dal resto dell’edifi co. Le fessure, già monitorate in precedenza, continueranno ad essere oggetto di attente osservazioni per preservare l’integr. struttura. Anche la zona dei camerini, che sovra-sta i giardini pubblici Zen ha subito lesioni che si sono estese anche all’esterno danneggiando la muratura e la cornice di gronda. Per ripristinare in maniera totale l’edifi cio il budget ammonte-rebbe a 600 mila euro. L’ultimo edifi cio che ha subito danni rilevanti è stato l’Auditorium Perti-ni, ubicato presso la casa di riposo, nel quale si sono rilevate lesioni al paramento murario e alla pavimentazione sia interna che esterna nella zona perimetrale. Non essendo sottoposto ad alcun vincolo vista la sua recente costruzione (1994) per la sua riparazione e messa a nor-ma sarebbero necessari 450 mila euro. Danni non da poco ma comunque contenuti se si pensa alla poca distanza che separa dall’Emilia e la zona del sisma che ha coinvolto anche una parte di Polesine. A queste cifre vanno poi a sommarsi i danni riscontrati dai privati e certifi cati dai rilevatori che ammontano a 250 mila euro per edifi ci e abitazioni e 20 mila per quanto riguarda il settore agricolo.

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L’autonomia operativa delle Ulss di Adria e di Rovigo è salva. Così ha deciso il consiglio regionale che ha accolto l’emendamento presentato dai consiglieri

polesani Mauro Mainardi del Pdl e Graziano Azzalin del Pd. In questo modo il nuovo piano socio-sanitario del Veneto garantirà la piena “specifi cità” del Polesine che potrà contare su un trattamento differenziato al pari dei territori montani e lagunari. L’emendamento, infatti, è andato a modifi care l’articolo 1 comma 3 della nuova norma aggiungendo dopo le parole “del territorio montano e lagunare” l’espressione “e del Polesine”.

“Non è stata una partita facile, sottolinea l’espo-nente del Pdl. Non tutti i consiglieri regionali si rendono conto delle peculiarità della nostra terra. Il Polesine ha una situazione sociale e demografi ca più simile a quel-la bellunese o della laguna veneta che a quella degli hinterland padovano e veronese”.

“Il Polesine non poteva ri-schiare di diventare un territorio di serie B. Per evitarlo, continua il consigliere, abbiamo messo da parte i singoli colori di partito e abbiamo fatto prevalere la logica territoriale”.

Infatti l’emendamento approvato nasce da un ac-corpamento con quello di Azzalin che a sua volta spie-

ga come: “Non si tratti di emendamenti ‘di bandiera’ o di pura difesa territoriale ma ba-sati sul normale buonsenso che, chi si accinge a varare le linee programmatiche del futuro della sanità della propria Regione, non può non avere”.

Da non dimenticare il contri-buto cittadino del Comitato per la Salute del Delta, nato circa un mese fa per far fronte alla imminente

approvazione del Piano Socio Sanitario Regionale, im-pegnato in una raccolta fi rme per difendere l’indipen-denza dell’Ulss 19 e della qualità riconosciuta dei suoi servizi socio sanitari, dell’ospedale per acuti di Adria, e del presidio ospedaliero di Porto Viro.

L’opera del comitato si è dunque aggiunta in modo indipendente alle istituzioni che ad oggi hanno voluto confermare e difendere la bontà e l’importanza dei servizi dati al territorio.

Sanità Il Consiglio regionale ha accolto l’emendamento Mainardi-Azzalin

Le Ulss di Adria e di Rovigo sono salveIl Polesine potrà contare su un trattamento differenziato al pari dei territori montani e lagunari Una grande festa ha ac-

colto i 7 nuovi diaconi della Diocesi di Adria e

Rovigo ordinati lo scorso 19 maggio dal vescovo Lucio So-ravito de Franceschi. Personalità diverse, realizzate nel mondo del lavoro e della famiglia che hanno scelto un ruolo particolare e speciale, per predicare il vangelo e trasmettere la fede tra i giovani e tra la comunità in maniera semplice e alla pari. I set-te nuovi diaconi sono tre giovani facenti parte dei frati minori Cappuccini, fra Davide Campesan, fra Giovanni Fontolan e fra Luigi Carlea, tre diaconi permanenti della Diocesi ossia Marco Maran, Benedetto Pavarin e Settimio Rigolin, e un alunno del seminario vescovile di Rovigo, Alberto Rimbano. Entusiasta e pieno di energia è stato il discorso del vescovo dopo l’ordinazio-ne che ha sottolineato l’importanza del ruolo del diacono come predicatore e servo di Dio ma anche come simbolo del Vange-lo tra la gente e con la gente anche in maniera laica come i tre diaconi permanenti della Diocesi che oltre ad una carriera professionale d’eccezione contano anche una famiglia e dei fi gli. “Il diacono è un dono grande per tutti; la sua presenza fa rivivere l’esperienza dell’amore del Signore Gesù per l’intera umanità in diffi coltà spirituale e materiale, bisognosa di verità, di amore, di giustizia e di pace. Il primo compito del diacono è quello di annunciare, o meglio proclamare il Vangelo”. Un grande periodo per la diocesi rodigina visto che anche le fi la dei sacerdoti sono andate a rinforzarsi di giovani leve grazie all’ordinazione presbiterale di Don Luca Borgna lo scorso 9 giugno presso la cattedrale di Rovigo. Il prete novello ha poi potuto celebrare l’importante eucarestia del Corpus Domini del 10 giugno a Lendinara.

DIOCESI

7 nuovi diaconiLA COMUNITÀ RELIGIOSA RODIGINA SI RINFORZA

Si è concluso lo scor-so 4 giugno l’intenso percorso di rifl essione

svolto dalla Caritas Dio-cesana in collaborazione con il Servizio Pastorale Giovanile che ha coinvolto le scuole del territorio. Tre i temi sviscerati con i ragazzi, tre argomenti attuali e con-temporanei che non hanno mancato di coinvolgere e far nascere nuovi punti di vista e idee. Dal “Confi ne” e quindi la diversità, passando per “Come il fi lo del Ragno” ossia la comunicazione e i suoi strumenti arrivando a “Il Bello di...” sul valore della bellezza e la sua reale importanza nella vita di tutti i giorni, le discussioni e i laboratori hanno portato i loro frutti fra i ragazzi. L’obiettivo fi nale infatti era quello della re-alizzazione di un elaborato da far partecipare al concorso che poteva essere di svariato tipo, dalla composizione musicale allo spettacolo teatrale, ma che fosse frutto della creatività e della rifl essione sulla tematica. Non solo incontri e parole quindi, ma tangibile impegno. Proprio nella giornata del 4 giugno presso l’Istituto De Amicis a Rovigo questi lavori, frutto di intensi laboratori e composti come minimo da tre incontri con operatori Caritas, sono stati presentati e in base all’elaborato sono state decretate due classi vincitrici: la 4°A geometri dell’istituto J.F.Kennedy di Monselice (tema scel-to “il bello di...”) che ha presentato una scena teatrale con testo tratto da “Città invisibili” di Italo Calvino e la 4° cp dell’istituto “De Amicis” che ha proposto una canzone hip hop da loro scritta e cantata.

Caritas diocesanaCONCLUSO IL PERCORSO DI RIFLESSIONE

NEWS

“Don Ber-n a r d o Confor to

trasferito nelle parroc-chie di Fienil del Turco e Santa Apollinare, ha salutato quella di San Vigilio dicendo: “Lascio mezzo cuore”. L’opera determinante del suo mandato, lungo ben 23 anni, è certamen-te la Scuola Materna S.Teresa del bambin Gesù, che lui ha sem-pre defi nito “la sua croce e delizia insieme”. Molti infatti sono sempre stati i sacrifi ci affrontati al fi ne di sostenerla, per dare vita ad una realtà scolastica in cui insegnanti e genitori potessero accettare liberamente di partecipare alla costruzione di un’opera capace di educare insegnando. Non sono mancati gli sforzi anche dal punto di vista economico in relazione ai recenti tagli operati a livello comunale e regionale alle scuole paritarie parrocchiali. “Navighiamo sottocosta e con la nebbia, col pericolo di incagliarci - ripeteva Don Bernardo - sempre memori che l’educazione è dare il senso della vita: non è una parola, è un’esperienza”. Il congedo di don Bernardo è stato sottolineato dalle parole di Donatella Casellato. “Il nostro Don è un prete fuori dal comune per la sua originalità. Sostituire un prete come lui non sarà facile. Gli siamo profonda-mente legati. La sua amicizia è sempre stata conforto e compagnia per tutti, anche nei momenti di diffi coltà personali”.

CongedoDON BERNARDO TRASFERITO A ROVIGO

La notizia non era stata diffusa, solo un passa parola, ma erano in

molti, soprattutto bambini, ad attendere il passaggio del treno storico in transito nella stazione ferroviaria di Adria. Il convoglio, con cin-que carrozze “cento porte” degli anni ‘40, trainato da una magnifi ca vaporiera del 1920, era partito da Verona con direzione Chioggia, visita alla città lagunare e ritorno. Una bella gita, con la vecchia locomotiva a vapore, che ha raccolto naturalmente l’adesione di grandi e piccoli, riempendo ogni posto possibile. Ciò è stato organizzato dall’as-sociazione Veneta Treni Storici, sorta nel 1999 nel capoluogo scaligero, grazie a ferrovieri in pensione, appassionati di questo mondo. Il sodalizio senza scopo di lucro, è nato con il desiderio e la volontà di promuovere la cultura ferroviaria attraverso il restauro e la manutenzione di rotabili storici da impiegare per treni speciali e d’agenzia. Così, con tanto sacrifi cio e non senza diffi coltà, vaporiere, locomotori elettrici e carrozze dal sapore tutto retrò, ma dall’indiscusso fascino, sono tornate a percorrere i binari del trive-neto. Per tale obiettivo l’associazione ha stipulato un’apposita convenzione con la direzione passeggeri regionale di Trenitalia. Tutte le attività vengono svolte gratuitamente dai soci in stretta collaborazione con le maestranze di Trenitalia. Il loro simbolo è il fanale a petrolio, in uso un tempo sulle locomotive a vapore ed i macchinisti vengono simpaticamente chiamati “musi neri”, come i ferrovieri che viaggiavano a vapore e che al termine del servizio avevano il volto ricoperto di fuliggine.

Treni storiciE’ PASSATA LA VAPORIERA

di Roberta Giacomella

Ma.Ce. Ro.Ma.

Me.Ru.

El.Gr.

L’ospedale di Adria, il consigliere regionale del Pdl Mauro Mainardi e quello del Pd Graziano Azzalin

Anche il contributo del Comitato per la Salute del Delta è stato determinante

Il treno a vapore in transito nella stazione di Adria

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E’ stata inaugurata sabato 16 giugno la nuova sede dell’agenzia immobilia-re Gabetti ad Adria, in via Chieppara 59 che ha visto la partecipazione di numerosi amici, collaboratori e ad-detti ai lavori accorsi alla festa per i successi dei due titolari che negli anni sono divenuti il riferimento della zona adriese nell’ambito del mercato immobiliare e che hanno saputo ca-valcare l’onda della crisi in manie-ra creativa puntando alla qualità e raggiungendo grandi soddisfazioni. Una sede unica nel suo genere, che mescola linee moderne con elementi accoglienti e classici, ma anche fun-zionale, collocata in un punto strate-gico della città legata da un filo diret-to con le origini aziendali visto che è collocata proprio dall’altro lato della strada rispetto agli uffici dove è nata e cresciuta l’agenzia.

Una sede più ampia e articolata adat-ta accogliere tutte le esigenze dell’a-genzia e di chi al suo interno lavora. Locali curati fin nei minimi dettagli e a loro modo suggestivi grazie a picco-li particolari rustici incastonati nelle linee contemporanee dell’arreda-mento e dei complementi. Un’inau-gurazione discreta e raffinata che ha fatto sentire a casa loro gli ospiti mantenendo un’appeal professionale e riservata, con un allestimento cu-rato e studiato per rendere ancora più esclusiva ogni stanza. Nei colori del bianco e del rosso, richiamando i cromatismi storici di Gabetti, l’agen-zia si compone di ampi spazi messi a disposizione in maniera ordinata con piccoli dettagli, come il caminetto nell’ufficio dirigenziale o la scala che emerge dalla parete in un altro degli uffici, che ricordano le abitazioni tipi-che della zona richiamando quindi un radicamento capillare nel territorio e una condivisione delle origini. Claudio Guarnieri ed Edoardo Negri, due soci, due cognati e un unico pun-to di riferimento per il mercato immo-biliare di Adria e dell’intera provincia di Rovigo, includendo anche Chioggia e Sottomarina.

Come titolari dell’agenzia Gabetti di Adria Claudio ed Edoardo hanno co-minciato la loro avventura cinque anni e mezzo fa’, sfidando coraggio-samente il mercato immobiliare che si avvicinava inevitabilmente ad un mo-mento di crisi, che si protrae ancora

GABETTI, riferimentoper Adria e il Polesine

oggi. Un azzardo per il periodo ma un oggi. Un azzardo per il periodo ma un grande successo per il territorio se si grande successo per il territorio se si considera che macinando successi i titolari della Gabetti si sono affermati come prima e unica agenzia immobi-liare in franchising della città di Adria ma anche come riferimento, facendo parte del brand Gabetti che vanta la più lunga storia come operatore del mercato di questo genere in Italia avendo festeggiato 60 anni lo scorso 2010.

“Come soci abbiamo iniziato nel 2007” afferma Edoardo “e come titolari sia-mo felici e soddisfatti dei risultati rag-giunti nel tempo, nonostante il periodo e nonostante la nostra nascita abbia coinciso con uno dei momenti più dif-ficili per il mercato. Lo sviluppo e la crescita li abbiamo riscontrati fin da subito e ad oggi contiamo due agen-zie, Adria e Chioggia, e una di pros-sima apertura nel cuore di Rovigo. Come franchising il nostro territorio operativo è sempre stato ben definito ma si è sviluppato nel tempo. Siamo partiti dal comune di Adria e le sue

frazioni fino ad arrivare alle porte di frazioni fino ad arrivare alle porte di Rovigo. Abbiamo poi nel corso degli Rovigo. Abbiamo poi nel corso degli anni incluso anche Chioggia, Sotto-marina e le cittadine limitrofe e da lu-glio saremo presenti anche a Rovigo città. Anche la squadra si è arricchita nel tempo: siamo partiti noi due come soci e ora contiamo altri sette colla-boratori, dislocati nelle varie filiali e con diverse mansioni, da agenti ad amministrativi. Fare parte di una rete di franchising così affermata in Italia ci rende possibile lavorare anche con gente al di fuori della provincia che si fida perché il nostro marchio pre-stigioso e affidabile ci rende sicuri ed efficienti.”

Una storia fatta di successi ma an-che una garanzia nel territorio che continua a crescere grazie al team, giovane, dinamico ma soprattutto molto affiatato, che accompagna e arricchisce ancora di più il lavoro di Claudio ed Edoardo. Nella filiale della città etrusca oltre ai due soci operano Barbara Bean e Paolo Poz-zato, nella sede di Chioggia lavorano

invece Dario Vallese, Elena Nordio e invece Dario Vallese, Elena Nordio e Valentina Tiozzo. Nella sede di Rovigo Valentina Tiozzo. Nella sede di Rovigo andranno invece ad insediarsi Alesandranno invece ad insediarsi Ales-sandra Zampaolo e Vaninca Confratti.

L’inaugurazione della nuova sede centrale oltre che a un momento di festa e ritrovo ha rappresentato quin-di anche un momento per guardarsi alle spalle e vedere il lavoro, il buon lavoro, fatto fin’ora, portato avanti con impegno e passione che come sempre premiano con successi e ri-conoscimenti. Tra le parole e i com-plimenti più diffusi e sentiti durante l’inaugurazione non sono mancati i ripetuti “Siete un punto di riferimento per la città di Adria” parole che sicu-ramente hanno ripagato per i grandi sforzi e che probabilmente rendono l’idea di come la fiducia e la continu-ità del business siano valori fonda-mentali e insostituibili.

Un grosso in bocca al lupo va a tut-Un grosso in bocca al lupo va a tut-Un grosso in bocca al lupo va a tutta la squadra Gabetti di Adria, che gli anni a venire siano come e più di quelli passati!

>> Via Chieppara, 59 - ADRIA (RO) Tel. 0426 901385 Cell. 380 6893206 - 380 6893216 e-mail:[email protected] - www.gabetti.it <<

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L’attenzione all’ambiente e alla natura che ci circonda è stata oggetto di un concorso indetto da Bancadria e rivolto

alle prime 3 classi delle scuole primarie di tutto il territorio di competenza della Banca che hanno sfi dato i bambini nella ricerca di un vero e proprio “eroe green” da disegna-re. Ben 1600 sono state le piccole opere d’arte pervenute alla commissione istituita, sintomo non solo della tipologia di concorso coinvolgente ma anche dell’attualità dell’ar-gomento, sentito e vissuto fi n da piccoli. Gli alunni coinvolti facevano riferimento a tutto il territorio polesano circostante Adria ossia Adria stessa, Chioggia, Porto Viro, Porto Tolle, Ariano Polesine, Cavarzere, Mesola, Goro, Loreo e Taglio di Po. La premiazione si è svolta lo scorso 9 giugno presso l’Audi-torium Saccenti di via Aldo Moro ad Adria e ha visto trionfare Carlotta Forza dell’I-stituto Comprensivo Anna Frank di Adria 2 con il disegno intitolato “Capitan Spaven-tasmog”. Altre due piccole artiste si sono classifi cate al secondo e terzo posto: Veronica Bellan della classe pri-ma A Scuola primaria Porto Tolle e Valentina Bellemo classe secon-da A Scuola “Principe Amedeo di Savoia” Chioggia1. Oltre ai tre premi principali, vista la mole dei disegni

pervenuti e la qualità degli stessi, sono stati assegnate anche 9 menzioni d’onore che sono andate a premiare tutti i bambini per originalità e impegno. Si sono aggiudicati

questi premi Giacomo Biolcati della classe seconda della Scuola “S.G. Bosco” di Bottri-ghe facente parte dell’ Istituto comprensivo Adria1, Eros La Co-

gnata alunno della classe prima della “A. Moro” di Porto Viro, Iris Colombarini della

classe prima presso la scuola Scuola “Vit-torino da Feltre” di Adria 1, Mattia Rizzi iscritto alla classe seconda della Scuola “G. Marconi” di Ariano Polesine, Elena Marzola alunna di classe terza presso la Scuola “D. Alighieri” di Cavarzere, Giovanni De Bei del-la classe prima e Chiara Nordio della classe terza della Scuola “Don Lorenzo Milani” di Chioggia 4, Mattia Panarella della classe seconda B della Scuola “A. Frank” Adria 2 ed Asia Colla che ha frequentato la classe terza presso la Scuola “G. Marchetti” di Adria 1.

di Martina Celegato

Ben 1600 sono state le piccole opere d’arte pervenute alla commissione. Ha vinto Carlotta Forza dell’Istituto comprensivo Anna Frank con il disegno intitolato “Capitan Spaventasmog”

Educazione ambientale Un concorso rivolto alle prime 3 classi delle scuole primarie di tutto il territorio

Bancadria premia i bambini “eco”

Il teatro di Adria ha una nobile storia culturale ma forse pochi sanno che ha ospitato anche un gruppo pietra miliare

del rock come i Genesis. Proprio loro hanno infatti realizzato un concerto presso il Teatro Comunale il 6 aprile 1972, come hanno confermato gli studi di Roberto Paganin, Presidente dell’adriese Fan Club dei Genesis oltre che storico del rock, durante la loro pri-ma tournee europea che ha toccato l’Italia.

Questi studi sono stati realizzati all’in-terno del progetto Genesis Day, approvato e sostenuto dall’attuale amministrazione, che proprio nel quarantennale dell’importante e storico avvenimento mira a celebrarlo e a ricordarlo con la comunità di appassionati e tutta la cittadinanza. Il 10 agosto, all’inter-no della consueta rassegna “I venerdì d’e-state” promossa dall’Associazione dei com-mercianti della città etrusca AdriaShopping,

celebri interpreti e musicisti internazionali si alterneranno sul palco per dare lustro a que-sta importante ricorrenza. Ospite d’onore sarà Steve Hackett chitarrista dei Genesis. La grande festa avrà inizio alle 18.30 pres-so la Sala Cordella con la presentazione del libro “Le liriche dei Genesis in immagini”, composto con gli scatti di Maurizio e Angéla Vicedomini a cui seguirà “I Genesis in 10 libri” con Mario Giammetti, celebre biografo e appassionato della band che parlerà per l’appunto dei sui 10 volumi pubblicati. Alle 19.30 Stave Hackett in persona narrerà con suoi ricordi del concerto e dell’intera tournee europea del 1972. La serata si concluderà l’esibizione dal vivo sulla galleggiante del Teatro dei Duke, tribute band padovana, preceduti da Ludovico Paganin che eseguirà un brano dedicato alla band.

40 anni dopo i GenesisIl grande rock nella città etrusca

Ma.ce.

I bambini si sono cimentati nella ricerca di un “eroe green”

Oltre ai premi, 9 menzioni d’onore sono state distribuite per gratifi care tutti i bambini che si sono distinti per originalità e impegno

Per ricordare la recente scomparsa di Daniele Rubiero, storico capo-scout adriese, tutti i membri dell’associazio-

ne, i familiari e le guide della città etru-sca si sono dati appuntamento all’Ostello Amolara per condividere un momento di convivialità e ricordo.

Tutti gli scout dei gruppi Adria 1, Adria 2 e Adria 3 accompagnati dalle loro fami-

glie hanno assistito alla proiezione di fi lma-ti storici inediti che narrano le avventure di intere generazioni di scout del distretto adriese.

E’ seguito un momento di confronto per parlare e discutere delle varie inizia-tive svolte, quelle ancora da realizzare e ricordare le proprie iniziative con la divisa. Quella degli scout e dell’associazionismo in

questa direzione è una realtà molto viva ad Adria che riesce ancora ad attrarre giovani e giovanissimi e coinvolgerli in attività che rispettano la natura e mirano alla creazione di un gruppo affi atato e ricco di iniziative. Un vero e proprio faro all’interno della co-munità che nel complesso ad Adria conta ben 3 gruppi.

NEWS Gruppi scout UNITI IN MEMORIA DI DANIELE RUBIERO

Ma.Ce.

18 Adria - Vita in città1818 Adria - Vita in città

Page 21: La Piazza di Adria - 2012giu n80
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20 Adria - Vita in città2020 Adria - Vita in città

Quattordici splendide Ferrari testa rossa hanno invaso il delta del Po per l’annuale gita dei soci organizzata dal Ferrari club di Abano Terme. Grazie all’interessamento di un loro socio

adriese, i bolidi del cavallino rampante percorrono ogni anno le strade polesane con i partecipanti che giungono da ogni provincia veneta. Quest’anno l’aperitivo è stato organizzato nella cornice di corte Felisa-ti a Cà Emo, con la cortese disponibilità della società agricola che porta il medesimo nome. Per l’occasione ospitare i soci del Ferrari club con le loro stupende autovetture, alcune di esse anche d’epoca, è stato

allestito un maxi tavolo con l’esposizione e l’assaggio di ottimi salumi con pane fresco e biscottato, stuzzicherie di sfoglia fatte in casa ed il classico prosciutto e melone. Tra gli espositori anche l’aglio, l’oro bianco dell’azienda agricola “Anzolo” di Delfi na Felisati di Fasana. Non poteva mancare l’accompagnamento dei vini, offerti dall’azienda agricola “La Mainarda” di Bellombra, altra eccellenza locale, per dare il saluto agli ospiti che si sono poi rimessi in viaggio per giungere in un noto ristorante del portotollese per la classica conviviale, rigorosa-mente a base di pesce.

FERRARI CLUB QUATTORDICI BOLIDI ROSSI ALLA CORTE FELISATI DI CA’ EMO

Si è concluso con un incontro tra l’assessore Federico Simoni e le insegnanti della scuola primaria Anna Frank di Adria, un piccolo “giallo” innescato da una

comunicazione che i genitori degli alunni hanno trovato sul libretto dei propri fi gli. L’avviso in realtà riportava una lode-vole iniziativa, nata durante un consiglio d’interclasse, per rispondere all’esigenza di porre rimedio ad un inestetismo che riguarda lo spazio prospiciente l’edifi cio scolastico. Du-rante il consiglio, infatti, le insegnanti hanno fatto notare come la zona antistante l’ingresso sia particolarmente spoglia e affl itta da un certo degrado. Prontamente i rap-presentanti di classe si sono fatti portatori dell’esigenza,

convinti a loro volta che l’immagine di un plesso scolastico dipenda anche dal decoro, dall’ordine e dalla pulizia che lo circonda. Immediatamente, quindi, è stata inoltrata una richiesta di intervento all’Amministrazione comunale per la sistemazione di fi oriere e giardini. Non ottenendo, però, al-cuna risposta da palazzo Tassoni, l’invito ad un intervento è stato rivolto ai genitori stessi . “Non avendo avuto riscontro positivo dall’Amministrazione – è quanto è stato testual-mente scritto sul libretto degli alunni – noi rappresentanti di classe vi proponiamo una colletta libera per ciascun bambino e di donare l’importo raccolto alle maestre come regalo di fi ne anno per la sistemazione dell’ingresso”.

Ed effettivamente la risposta c’è stata, tra i genitori sono stati raccolti 210 euro ma ciò non ha evitato il nascere di qualche polemica tra coloro che, invece, ritenevano che l’intervento spettasse esclusivamente all’Amministrazione. Dal canto suo l’assessore Simoni ha dichiarato di non aver mai ricevuto la comunicazione, trattandosi di ordinaria am-ministrazione, mentre all’uffi cio Tecnico di Palazzo Tassoni ne erano informati, da qui il giallo: in quanto la colpa per le polemiche è ricaduta su una nostra giornalista e madre di uno degli alunni della scuola, che invece sul caso era inter-venuta semplicemente per raccogliere informazioni e scri-vere un articolo per la testa che state leggendo. Quindi non

è possibile attribuirle alcuna colpa, anzi ha diligentemente svolto il suo dovere chiedendo un’intervista all’assessore. Ma per tornare alla conclusione della vicenda va detto che la situazione è stata risolta in un incontro tra l’assessore e le maestre della scuola nel quale è stato concordato che i grandi vasi all’ingresso dell’edifi cio verranno svuotati dal pattume che si è accumulato nel tempo e riempiti nuova-mente di terra, in modo da fornire appropriata dimora alle piantine comperate con i soldi della colletta dei genitori. L’intervento però è stato rinviato a settembre, quando la scuola riaprirà i battenti per un nuovo anno scolastico.

di Fortunato Marinata

L’ingresso dell’edifi cio è affl itto da un certo degrado. I rappresentanti di classe hanno chiesto l’intervento del Comune. Ne è nato un giallo

Decoro scolastico Una colletta tra i genitori per comprare qualche piantina

A settembre fi ori per la primaria FrankL’edifi cio scolastico della scuola primaria Anna Frank

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UNA BRANCA DELL’ODONTOIATRIA È RAPPRESENTATA DALL’ESTETICA, CHE HA ACQUISITO NEL TEMPO SEMPRE MAGGIORE IMPORTANZA, UNITA ALLA DISPONIBILITÀ DI METODICHE SEMPRE MENO INVASI-VE E DOLOROSE. UN’OTTIMA ESTETICA DENTALE, DUNQUE, NON DIPENDE PIÙ ESCLUSIVAMENTE DALL’ARCATA DENTARIA, MA RISULTA ESSERE PIENAMENTE SOD-DISFACENTE SOLO SE CORRELATA AD UN MIGLIORAMENTO DEL VISO. IN RISPOSTA A TALI NUOVE ESIGENZE, DA QUALCHE DECEN-NIO, IN AMBITO ODONTOIATRICO VENGONO UTILIZZATI I FILLER.

COS’ÉIl termine “Filler” (dal verbo inglese “to fill” che in italiano significa ”riempire”), viene, pertanto, utilizzato per indicare quelle sostan-ze (gel trasparenti, viscosi ed elastici) che vengono iniettate con un ago molto sottile nel derma o nel tessuto sottocutaneo con lo sco-po di correggere gli inestetismi del viso e quei difetti che possono insorgere con l’avanzare

dell’età. In particolare, i filler vengono utiliz-zati per il riempimento di rughe, pieghe, solchi nasogenieni pronunciati, cicatrici, depressio-ni, o per l’aumento del volume di labbra, men-to e zigomi.

La struttura di Occhiobello, prima tra le strut-ture Dentalcoop ad effettuare tale presta-zione grazie anche alla collaborazione con medici chirurghi maxillo - facciali di chiara esperienza, garantisce la serietà, la compe-tenza e la professionalità necessarie per un risultato ottimale, duraturo e soprattutto sicu-ro per il paziente. Prima del trattamento chi-rurgico viene effettuato un test intradermico, che si esegue inoculando una piccola dose di prodotto nell’avambraccio, per valutare eventuali forme di allergia (ad esempio per il collagene e per tutti i filler semisintetici). Inol-tre, viene eseguita una completa indagine anamnestica riguardo eventuali malattie del paziente in modo da poter scartare l’utilizzo di alcuni filler o meno; assume particolare ri-levanza anche la valutazione delle aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico.

Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e in anestesia locale. L’intervento chirurgico comporta la presenza di piccoli segni, quali ematomi, riassorbibili in

3-4 giorni a seguito dell’impianto stesso. In ogni caso, la ripresa di tutte le normali attività ha effetto immediato.

Nello specifico ambito odontoiatrico, i filler, inoltre, devono essere considerati solo come un completamento successivo alle cure di denti e gengive e vanno effettuati in modo graduale e ragionevole, con il consiglio e la professionalità del proprio medico dentista.

odontoiatrico dove i punti fermi sono qualità delle terapie e masLa nuova sede Dentalcoop di Occhiobello è un moderno centro

-sima attenzione verso le esigenze dei Pazienti. La nostra filosofia vuole conciliare un’alta qualità odontoiatrica con un contenimento delle tariffe. La filosofia Dentalcoop è quella di contenere i costi di gestione attraverso acquisti di gruppo ed efficienza organizzativa.

Le tariffe non sono ridotte per i risparmi sulla qualità dei materiali e delle attrezzature, anzi! I risparmi nascono da un’attenta gestione della struttura e dall’acquisto in gruppo di ottimi materiali. L’accesso alle cure odontoiatriche è ancora ridotto: meno del 40% degli italiani si reca dal dentista nel corso dell’anno. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire le cure odontoiatriche e soprattutto di aumentare la prevenzione in odontoiatria, unica vera fonte di risparmio biolo-gico ed economico. Per questo il messaggio di Dentalcoop Occhio-bello vuole essere la divulgazione della prevenzione. È essenziale effettuare regolarmente visite di controllo dal proprio dentista per mantenere in salute ed efficienza denti e gengive. In un periodo dove siamo subissati di messaggi informativi, anche in campo odon-toiatrico, ricordiamo che solo un Professionista qualificato, l’Odon-toiatra, è in grado dopo un’accurata visita, di fornirvi tutte le infor-mazioni circa le scelte terapeutiche percorribili. Il nostro benvenuto non è quindi solo rivolto a chi vorrà usufruire della nostra struttura e ai Professionisti che vi operano, ma anche a tutte quelle Persone che vorranno prendersi cura della propria salute, con una regolare igiene quotidiana e periodiche visite di controllo dal Dentista.

Dott. Marco CalzavaraDirettore sanitario - Unità locale di Occhiobello

Il nostro impegno e la serietà per una migliore salute dentale

Da oggi anche le famiglie della provincia di Ferrara e Rovigo avranno la possibilità di af-fidarsi ad un centro Dentalcoop e provare la stessa affidabilità, convenienza e servizio offerti nel resto d’Italia. La nuova Unità Loca-le di Occhiobello è facilmente raggiungibile con i propri mezzi: arrivando dall’autostrada PD-BO, all’uscita Occhiobello, la nostra sede si trova nelle vicinanze del nuovo centro per lo shopping Occhiobello Outlet Village, im-mersa nella caratteristica cornice del Delta del Po. A disposizione troverete un ampio e comodo pargheggio.

Dentalcoop a Occhiobello

Il nostro Benvenuto

FILLER PER LABBRA

Fin dal principio, l’idea che ha mosso il progetto Dentalcoop era molto semplice, ma anche molto ambiziosa: ridurre il più possibile le tariffe, grazie agli acquisti di gruppo e all’efficienza organizzativa, senza intaccare in alcun modo la qualità dei servizi odon-toiatrici offerti. Oggi, con 16 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, pos-siamo affermare che Dentalcoop ha centrato il suo obiettivo, diventando un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 50.000 pazienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima atten-zione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sempre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Sbiancamentodenti totale

A partire da

€. 250,00 durata 6 mesi

€. 230,00

SBIANCAMENTO

TOTALE

Sempre più persone decidono ogni anno di sottoporsi a questo tipo di trattamento che consente di ottenere denti più bianchi nel giro di poche sedute. Il desiderio, sempre più diffuso, di apparire in una forma perfetta, si è esteso negli ultimi anni al settore dell’odontoiatria.Lo sbiancamento denti del resto ha origini antichissime. Già dai tempi degli antichi romani esisteva l’usanza di sbiancare i denti con prodotti naturali, anche se non sempre con risultati apprezzabili. L’utilizzo di prodotti per ottenere uno sbianca-mento dentale risale alla fine dell’Ottocento, quando si cominciò ad utilizzare l’acido ossa-lico per rendere i denti più bianchi. Negli anni Trenta si usavano processi con l’acqua ossigenata, mentre a partire dal 1989 si cominciò ad utilizzare il perossido di carbam-mide. Lo sbiancamento dei denti eseguito dal professionista è in grado di raggiungere livelli davvero soddisfacenti senza arrecare alcun

danno ai denti. Si stima che siano finora stati effettuati all’incirca 30 milioni di sbiancamenti professionali in tutta sicurezza. Il grande beneficio dello sbiancamento dentale è quello di restituire ai denti il loro bianco naturale, eliminando le eventuali macchie che si sono formate.La dentina e lo smalto dentale, infatti, assor-bono e scambiano sostanze con la saliva. Attraverso questi processi il fluoro contenuto nei dentifrici riesce a penetrare all'interno del dente, remineralizzandone lo smalto e proteg-gendolo dalla carie. La nuova sede Dentalcoop di Occhiobello garantisce tutto ciò tramite la professionalità dei suoi medici e collaboratori ad un costo decisamente contenuto.

Implantologiaa caricoimmediatoIn passato il posizionamento degli impianti era associato a lunghe procedure chirurgiche. Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato questa situazione, permettendo ai pazienti che abbiano parametri anatomici e fisiologici adeguati, di ottenere una riabilitazione funzionale ed estetica, con denti fissi, nell’arco di 24/48 ore. Tale inter-vento è indicato per quelle per-sone che vivono la eventualità di usare una protesi mobile, (anche provvisoria) come un vero dramma personale.

Page 25: La Piazza di Adria - 2012giu n80

UNA BRANCA DELL’ODONTOIATRIA È RAPPRESENTATA DALL’ESTETICA, CHE HA ACQUISITO NEL TEMPO SEMPRE MAGGIORE IMPORTANZA, UNITA ALLA DISPONIBILITÀ DI METODICHE SEMPRE MENO INVASI-VE E DOLOROSE. UN’OTTIMA ESTETICA DENTALE, DUNQUE, NON DIPENDE PIÙ ESCLUSIVAMENTE DALL’ARCATA DENTARIA, MA RISULTA ESSERE PIENAMENTE SOD-DISFACENTE SOLO SE CORRELATA AD UN MIGLIORAMENTO DEL VISO. IN RISPOSTA A TALI NUOVE ESIGENZE, DA QUALCHE DECEN-NIO, IN AMBITO ODONTOIATRICO VENGONO UTILIZZATI I FILLER.

COS’ÉIl termine “Filler” (dal verbo inglese “to fill” che in italiano significa ”riempire”), viene, pertanto, utilizzato per indicare quelle sostan-ze (gel trasparenti, viscosi ed elastici) che vengono iniettate con un ago molto sottile nel derma o nel tessuto sottocutaneo con lo sco-po di correggere gli inestetismi del viso e quei difetti che possono insorgere con l’avanzare

dell’età. In particolare, i filler vengono utiliz-zati per il riempimento di rughe, pieghe, solchi nasogenieni pronunciati, cicatrici, depressio-ni, o per l’aumento del volume di labbra, men-to e zigomi.

La struttura di Occhiobello, prima tra le strut-ture Dentalcoop ad effettuare tale presta-zione grazie anche alla collaborazione con medici chirurghi maxillo - facciali di chiara esperienza, garantisce la serietà, la compe-tenza e la professionalità necessarie per un risultato ottimale, duraturo e soprattutto sicu-ro per il paziente. Prima del trattamento chi-rurgico viene effettuato un test intradermico, che si esegue inoculando una piccola dose di prodotto nell’avambraccio, per valutare eventuali forme di allergia (ad esempio per il collagene e per tutti i filler semisintetici). Inol-tre, viene eseguita una completa indagine anamnestica riguardo eventuali malattie del paziente in modo da poter scartare l’utilizzo di alcuni filler o meno; assume particolare ri-levanza anche la valutazione delle aspettative del paziente sul piano sia fisico-estetico che psicologico.

Le iniezioni di filler avvengono in regime di day surgery, senza ricovero e in anestesia locale. L’intervento chirurgico comporta la presenza di piccoli segni, quali ematomi, riassorbibili in

3-4 giorni a seguito dell’impianto stesso. In ogni caso, la ripresa di tutte le normali attività ha effetto immediato.

Nello specifico ambito odontoiatrico, i filler, inoltre, devono essere considerati solo come un completamento successivo alle cure di denti e gengive e vanno effettuati in modo graduale e ragionevole, con il consiglio e la professionalità del proprio medico dentista.

odontoiatrico dove i punti fermi sono qualità delle terapie e masLa nuova sede Dentalcoop di Occhiobello è un moderno centro

-sima attenzione verso le esigenze dei Pazienti. La nostra filosofia vuole conciliare un’alta qualità odontoiatrica con un contenimento delle tariffe. La filosofia Dentalcoop è quella di contenere i costi di gestione attraverso acquisti di gruppo ed efficienza organizzativa.

Le tariffe non sono ridotte per i risparmi sulla qualità dei materiali e delle attrezzature, anzi! I risparmi nascono da un’attenta gestione della struttura e dall’acquisto in gruppo di ottimi materiali. L’accesso alle cure odontoiatriche è ancora ridotto: meno del 40% degli italiani si reca dal dentista nel corso dell’anno. Uno dei nostri obiettivi è quello di favorire le cure odontoiatriche e soprattutto di aumentare la prevenzione in odontoiatria, unica vera fonte di risparmio biolo-gico ed economico. Per questo il messaggio di Dentalcoop Occhio-bello vuole essere la divulgazione della prevenzione. È essenziale effettuare regolarmente visite di controllo dal proprio dentista per mantenere in salute ed efficienza denti e gengive. In un periodo dove siamo subissati di messaggi informativi, anche in campo odon-toiatrico, ricordiamo che solo un Professionista qualificato, l’Odon-toiatra, è in grado dopo un’accurata visita, di fornirvi tutte le infor-mazioni circa le scelte terapeutiche percorribili. Il nostro benvenuto non è quindi solo rivolto a chi vorrà usufruire della nostra struttura e ai Professionisti che vi operano, ma anche a tutte quelle Persone che vorranno prendersi cura della propria salute, con una regolare igiene quotidiana e periodiche visite di controllo dal Dentista.

Dott. Marco CalzavaraDirettore sanitario - Unità locale di Occhiobello

Il nostro impegno e la serietà per una migliore salute dentale

Da oggi anche le famiglie della provincia di Ferrara e Rovigo avranno la possibilità di af-fidarsi ad un centro Dentalcoop e provare la stessa affidabilità, convenienza e servizio offerti nel resto d’Italia. La nuova Unità Loca-le di Occhiobello è facilmente raggiungibile con i propri mezzi: arrivando dall’autostrada PD-BO, all’uscita Occhiobello, la nostra sede si trova nelle vicinanze del nuovo centro per lo shopping Occhiobello Outlet Village, im-mersa nella caratteristica cornice del Delta del Po. A disposizione troverete un ampio e comodo pargheggio.

Dentalcoop a Occhiobello

Il nostro Benvenuto

FILLER PER LABBRA

Fin dal principio, l’idea che ha mosso il progetto Dentalcoop era molto semplice, ma anche molto ambiziosa: ridurre il più possibile le tariffe, grazie agli acquisti di gruppo e all’efficienza organizzativa, senza intaccare in alcun modo la qualità dei servizi odon-toiatrici offerti. Oggi, con 16 unità locali operanti su tutto il territorio nazionale, pos-siamo affermare che Dentalcoop ha centrato il suo obiettivo, diventando un punto di riferimento chiaro e affidabile per oltre 50.000 pazienti, che oltre alla convenienza ne apprezzano soprattutto la qualità. Perché Dentalcoop, oltre a porre la massima atten-zione sull’aggiornamento professionale di medici e formazione di paramedici, è in grado di offrire sempre materiali e tecnologie di ultima generazione e di alto livello qualitativo.

Grazie alla forza di un grande gruppoe alle vantaggiose condizioni sugliacquisti, le cliniche odontoiatriche Dentalcoop si sono affermate intutta Italia offrendo servizi di elevataqualità alle migliori condizioni.

Sbiancamentodenti totale

A partire da

€. 250,00 durata 6 mesi

€. 230,00

SBIANCAMENTO

TOTALE

Sempre più persone decidono ogni anno di sottoporsi a questo tipo di trattamento che consente di ottenere denti più bianchi nel giro di poche sedute. Il desiderio, sempre più diffuso, di apparire in una forma perfetta, si è esteso negli ultimi anni al settore dell’odontoiatria.Lo sbiancamento denti del resto ha origini antichissime. Già dai tempi degli antichi romani esisteva l’usanza di sbiancare i denti con prodotti naturali, anche se non sempre con risultati apprezzabili. L’utilizzo di prodotti per ottenere uno sbianca-mento dentale risale alla fine dell’Ottocento, quando si cominciò ad utilizzare l’acido ossa-lico per rendere i denti più bianchi. Negli anni Trenta si usavano processi con l’acqua ossigenata, mentre a partire dal 1989 si cominciò ad utilizzare il perossido di carbam-mide. Lo sbiancamento dei denti eseguito dal professionista è in grado di raggiungere livelli davvero soddisfacenti senza arrecare alcun

danno ai denti. Si stima che siano finora stati effettuati all’incirca 30 milioni di sbiancamenti professionali in tutta sicurezza. Il grande beneficio dello sbiancamento dentale è quello di restituire ai denti il loro bianco naturale, eliminando le eventuali macchie che si sono formate.La dentina e lo smalto dentale, infatti, assor-bono e scambiano sostanze con la saliva. Attraverso questi processi il fluoro contenuto nei dentifrici riesce a penetrare all'interno del dente, remineralizzandone lo smalto e proteg-gendolo dalla carie. La nuova sede Dentalcoop di Occhiobello garantisce tutto ciò tramite la professionalità dei suoi medici e collaboratori ad un costo decisamente contenuto.

Implantologiaa caricoimmediatoIn passato il posizionamento degli impianti era associato a lunghe procedure chirurgiche. Le nuove tecnologie hanno rivoluzionato questa situazione, permettendo ai pazienti che abbiano parametri anatomici e fisiologici adeguati, di ottenere una riabilitazione funzionale ed estetica, con denti fissi, nell’arco di 24/48 ore. Tale inter-vento è indicato per quelle per-sone che vivono la eventualità di usare una protesi mobile, (anche provvisoria) come un vero dramma personale.

Page 26: La Piazza di Adria - 2012giu n80

L’attenzione per i nostri pazienti si manifesta anche con le convenzioni che danno diritto a particolari vantaggi.

Poiché le convenzioni possono variare con frequen-za, vi invitiamo a informarvi nella sezione apposita sul nostro sito internet www.dentalcoop.it o chiamando i nostri numeri.

OCCHIOBELLO Via Germania, 145030 Occhiobello (RO)tel. 0425 750481fax 0425 1662019

PRENOTA SUBITO LA TUA VISITAAperti anche il sabatowww.dentalcoop.it

Le nostre convenzioni, per una maggiore convenienza

Dott. Marco CalzavaraIscrizione Ord. Medici Odontoiatri di Padova n.1367Iscrizione Ord. Medici di Padova n.2429

OCCHIOBELLO

Via Eridania

Via Eridania

Via dell’Artigianato

Via dell’Industria

Mercatone Uno

SR6

SR6A13

AUTOSTRADA

BOLOGNA-PA

DOVA Via d

el Co

mm

ercio

Via

Eur

opa

Via Germania

OCCHIOBELLOOUTLETVILLAGE

Uscita Occhiobello

Periodico di informazione pubblicitaria - n° 01 - anno 2012

OCCHIOBELLO Via Germania, 145030 Occhiobello (RO)tel. 0425 750481fax 0425 1662019

È EVI_DENTE che convieneOtturazione semplice estetica € 70Detartrasi (pulizia) € 45Corona cromo cobalto € 395

Impianti in titanio € 575Moncone su impianto in titanio € 175OPT (panoramica) € 35

Nuova Apertura

Professionisti italiani,

qualità italiana

Il Consorzio di Laboratori Italiani Odontocoop®, garantisce, sotto rigidi protocolli di produzione, uniformità di qualità nella realizzazione di dispositivi medico-dentali, dove per ogni manufatto viene rilasciata apposita dichiarazione di conformità recante l’in-dicazione dei materiali utilizzati, delle fasi di realizzazione e delle avvertenze per il paziente. La garanzia del made in Italy, la totale rintracciabilità dei materiali e l’ap-porto delle più recenti tecnologie offrono la massima sicurezza sui prodotti applicati sul paziente. La sinergia fra odontotecnici italiani qualificati, l’applicazione di elevate tecnologie dentali quali Cad-Cam, Laser sinterizzazione, ceramica integrale (solo per citarne alcune) sono alla base del progetto Odontocoop®, un marchio di garanzia nato con l’obiettivo della totale soddisfazione del cliente e la garanzia del made in Italy.

Autorizzazione Sanitaria n° 86/12

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L’attenzione per i nostri pazienti si manifesta anche con le convenzioni che danno diritto a particolari vantaggi.

Poiché le convenzioni possono variare con frequen-za, vi invitiamo a informarvi nella sezione apposita sul nostro sito internet www.dentalcoop.it o chiamando i nostri numeri.

OCCHIOBELLO Via Germania, 145030 Occhiobello (RO)tel. 0425 750481fax 0425 1662019

PRENOTA SUBITO LA TUA VISITAAperti anche il sabatowww.dentalcoop.it

Le nostre convenzioni, per una maggiore convenienza

Dott. Marco CalzavaraIscrizione Ord. Medici Odontoiatri di Padova n.1367Iscrizione Ord. Medici di Padova n.2429

OCCHIOBELLO

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BOLOGNA-PA

DOVA Via d

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Uscita Occhiobello

Periodico di informazione pubblicitaria - n° 01 - anno 2012

OCCHIOBELLO Via Germania, 145030 Occhiobello (RO)tel. 0425 750481fax 0425 1662019

È EVI_DENTE che convieneOtturazione semplice estetica € 70Detartrasi (pulizia) € 45Corona cromo cobalto € 395

Impianti in titanio € 575Moncone su impianto in titanio € 175OPT (panoramica) € 35

Nuova Apertura

Professionisti italiani,

qualità italiana

Il Consorzio di Laboratori Italiani Odontocoop®, garantisce, sotto rigidi protocolli di produzione, uniformità di qualità nella realizzazione di dispositivi medico-dentali, dove per ogni manufatto viene rilasciata apposita dichiarazione di conformità recante l’in-dicazione dei materiali utilizzati, delle fasi di realizzazione e delle avvertenze per il paziente. La garanzia del made in Italy, la totale rintracciabilità dei materiali e l’ap-porto delle più recenti tecnologie offrono la massima sicurezza sui prodotti applicati sul paziente. La sinergia fra odontotecnici italiani qualificati, l’applicazione di elevate tecnologie dentali quali Cad-Cam, Laser sinterizzazione, ceramica integrale (solo per citarne alcune) sono alla base del progetto Odontocoop®, un marchio di garanzia nato con l’obiettivo della totale soddisfazione del cliente e la garanzia del made in Italy.

Autorizzazione Sanitaria n° 86/12

252525Bottrighe

di Roberto Marangoni

Quei luoghi di ritrovo, cari a tanti bottri-ghesi con i capelli bianchi, che in paese attiravano gente da tutte le parti, riman-

gono ormai nel libro dei ricordi. Bottrighe, of-friva davvero svago e spensieratezza con suoi numerosi locali attirando gente da ogni dove. Il cinema- teatro “Italia” di via Vittorio Veneto, uno dei più moderni di allora, con addirittura l’aria condizionata, oltre agli spettacoli teatrali, musicali e cinematografi ci, il lunedì si trasfor-mava in sala da ballo con la presenza di note orchestre e famosissimi cantanti di quei tem-pi, poi il “Centrale” cinema teatro Rossati di piazza Libertà, regno di indimenticabili veglioni carnevaleschi, feste, operette, riviste e perfi no la lirica con le indimenticabili rappresentazioni di Lucia di Lamermour ed il Barbiere di Sivglia. Senza dimenticare poi la famosa operetta sati-rica paesana “Butriganeide” e tante altre pro-duzioni del duo artistico locale, il professor Vito Rossati e maestro Danilo Venturi. Questo teatro ebbe il suo massimo splendore all’epoca di Er-nesto Rossati, appartenente alla famiglia che lo costruì. Fu addirittura il prima a portare in provincia l’automobile e la macchina per il cine-ma. Restano indimenticabili poi i veglioni della “Tuba”, con mastodontici cilindri e le veglie dei “Nasi”. La gestione di Ernesto Rossati viene

ricordata anche per le feste carnevalesche che fecero un’epoca in tutta la zona. Ed ancora l’e-stivo “Arena Longhini” in via Maddalena con cinema all’aperto alla “drive-in” e serate dan-zanti sotto le stelle. Poi la sala del dopolavoro dello zuccherifi cio in via Dante Alighieri con le tradizionali veglie dello sport, degli zuccherie-ri e le serate con concerti musicali, rassegne corali e rappresentazioni teatrali, trasformato successivamente in sala da ballo “Joe Club”. Non dimentichiamo infi ne il mitico “Danubio Blu”, suggestivo ristorante sul Po con pista da ballo e spettacoli estivi con tanto di romatici momenti in barchetta al suono del violino. Un Amarcord d’altri tempi.

QUANDO IN PAESE C’ERANO: CINEMA, RISTORANTI E SALE DA BALLO

Ro.Ma.

• Mèio pàgar col pélo che cò la pele• El tgnoso l’è el più povreto• El sole el tramonta, i ani i spùnta

LE TRE S-CIOPTA’ di Roberto Marangoni

Continua il braccio di ferro tra il comitato nato per la salvaguardia delle scuole di Bottrighe e l’amministrazione comunale. “E’ stato un

nulla di fatto l’incontro regionale con l’assessore Elena Donazzan - esordisce Alberto Bergo referen-te del comitato - l’esito era già scontato, era solo una “perfetta sceneggiata” studiata dal consigliere regionale adriese Mauro Mainardi (Pdl) per fa si che al sindaco Barbujani non fosse scaricata la re-sponsabilità. A chi afferma che il comitato pro scuo-le è strumentalizzato dalla politica, rispondiamo che è nato da semplici cittadini, genitori di alunni ed è stato fatto appello a tutte le forze politiche, al quale hanno aderito esponenti di centro, destra e sinistra. Le quasi 1300 fi rme raccolte sono frutto di semplici cittadini e non di strumenta-lizzati dalla politica. Abbiamo scritto anche al presidente del-la Repubblica, ma se il sindaco ci tiene a Bottrighe - sottolinea Bergo - lo dimostri, con gli atti, solo lui può far si che la scuola venga mantenuta e possa avere un futuro vista la popolazione scolastica in aumento

per i prossimi anni”. Ma per Bergo, esponente pure della lista civica “Cambia con noi il territorio”,

“Quella lista ha contribuito in maniera determinante alla elezione di Barbujani ed è pronta a togliergli la fi ducia sul territorio se non manterrà gli impegni presi nei confronti del nostro paese”. “Quando

ero assessore - sottolinea Stefania Tescaroli, ca-pogruppo del Nuovo Polo all’opposizione, che re-plica a chi l’accusa di muoversi secondo la vecchia

politica - insieme all’allora sindaco Spinello, pur di mantenere i plessi di Cà Emo e Fasana, avevamo promosso incontri e stretto convenzioni come il trasporto gratuito. Eravamo passati alle pluriclassi, coinvolgendo cittadini e parroci. Anni fa poi i nu-meri erano decisamente inferiori rispetto a quelli di Bottrighe, soprattutto andavano in calo costante”. Intanto, aule del plesso di Bottrighe, attualmente vuote al primo piano, a seguito di convenzione, sono state assegnate sino al 30 settembre ad una scuola di musica di Taglio di Po, che funziona tutti i giorni.

Bergo: “L’incontro una sceneggiata studiata da Mainardi per evitare che la responsabilità ricadesse su Barbujani”

Il caso La chiusura del plesso fa discutere. Il comitato mette pressione al Sindaco

Scuola media, nessuna speranza dalla Regione

Tra i fi rmatari 1300 persone ma nessuna strumentalizzazione

Bottrighe in festa per la sua centenaria. Il traguardo del secolo è stato infatti rag-

giunto dalla signora Linda Berretta che vive nel paese rivierasco dal 1952, dove acquistò, con notevoli sacrifi ci, una casa ed un terreno in via Marchiori. La nonnina di Bottri-ghe, prima di sei fi gli, è nata il 4 giugno 1912 a Bellombra, allora comune di Bottrighe. Risiede oggi in via del Risorgimento con la fi glia Luciana ed il genero Antonio Munaretti. Gode di buona salute, si nutre di cose semplici, evita i grassi, però a pranzo non manca mai mezzo bicchiere di vino. Ha la fortuna di avere una mente ancora lucidissima, legge e guarda la televisione. Ha sempre fatto la casalin-ga, ma in gioventù lavorò molto in campagna per seguire canapa e barbabietole. Si sposò a soli 19 anni, nella chiesa arcipretale di San Giacomo in Bellombra, il momento più importante, che ricorda come il più bello della sua vita, con il compaesano Fulvio Anostini, di cui è vedova da trent’anni, dal 1982. Dalla loro unione sono nati ben sette fi gli: Adele, che oggi ha 83 anni, Aurora, che scomparse a soli dieci giorni dalla nascita, Olivo, Adriana, suor Angelica, religiosa in servizio a Pesaro che appartiene alle Piccole Serve del Sacro Cuore, Luciano e Luciana. Linda Berretta è attualmente nonna di 12 nipoti e 5 pronipoti. Nella chiesa di San Francesco in Bottrighe, attorniata da famigliari e parenti, è stata celebrata una santa messa in suo onore, poi i festeggiamenti sono proseguiti in un ristorante deltizio. Il giorno del suo compleanno anche il sindaco Barbujani le ha fatto visita con un omaggio fl oreale.

NEWS

Un traguardo importante NONNA LINDA HA COMPIUTO 100 ANNI

Bottrighe, l’edifi cio che ospita la scuola media

Ro.Ma.

Il cinema”Centrale” - teatro Rossati di Bottrighe in una foto degli anni ’50

Page 28: La Piazza di Adria - 2012giu n80

26 Cultura2626 Cultura

Il IV raduno fotografi co, organizzato dal Foto Club di Adria e promosso dall’Ente Parco Regionale Veneto Delta del Po, è

stato dedicato al Museo della Bonifi ca di Ca’ Vendramin con una suggestiva novità. Le riprese fotografi che all’interno delle sale museali sono state valorizzate da alcuni fi -guranti in costume d’epoca; questa innova-zione rispetto al passato è riconducibile alla disponibilità di Lino Tosini, direttore della Fondazione Ca’ Vendramin. Sfruttando la luce degli imponenti fi nestroni, i fi nti operai sono stati fotografati vicino alle macchine idrovore o in offi cina facendo rivivere per un attimo questi maestosi luoghi. Una cinquantina i partecipanti del raduno, di cui la metà proveniente da fuori provincia (Bologna, Brescia, Trento), ai quali è stata regalata una borsa in cotone con il logo del Parco, una dettagliata cartina del Delta del Po, la recente pubblicazione “La Quercia di San Basilio”, un elegante pieghevole sul Delta “Più grande dell’immaginazione”, comprendente anche la zona di competen-za del Parco Ferrarese. Il tramonto sulla Sacca degli Scardovari è stato scandito da un raro evento: il contestuale sorgere della luna con il tramonto del sole. Gli obiettivi del fotoclub hanno ruotato di 180° per co-gliere i due fenomeni naturali. Ospite della serata Samuele Boldrin vincitore del con-corso fotografi co annesso al Raduno, con un soggiorno nel Delta per l’autore della miglior foto scattata durante ciascuna edi-zione del Raduno fotografi co nel Delta. Alle ore 4,30 di domenica 6 Maggio il setting si è spostato nella Sacca del Canarin per immortalarne l’alba, tra fi tti canneti Scano Boa, il cuore magico del Delta. La pioggia non ha risparmiato gli audaci fotografi che nonostante tutto hanno effettuato diversi scatti. Soddisfatto, il presidente Gianfran-co Cordella per l’organizzazione effi cace, nonostante il cattivo tempo, e ha ringrazia-to il vice Andrea Fantinati, Erika Moretto, segretaria del club, Sante Crepaldi, Germa-no Benizzi, Luca Chiavegato, Maicol Mar-zolla, Donata Previato, Marzia Benatelli, Luigi Zanini, Nicola Finottelli, soci che più di altri si sono impegnati per la riuscita della manifestazione. E per il futuro? “Ci sono tante idee - commenta Cordella - già per l’autunno prossimo sarà allestita la caccia fotografi ca, sempre in collaborazione con l’Ente Parco oltre all’edizione primaverile V del Raduno fotografi co nel Delta”.

di Mattia De Poli

Le idrovore, il tramonto alla Sacca degli Scardovari e l’alba nella sacca del Canarin sono stati i soggetti scelti per la due giorni

Arte, territorio e natura Quarto raduno fotografi co del Foto Club di Adria

Con il Delta nell’obbiettivo

Foto di Andrea Fantinati

Anche quest’anno non poteva manca-re “La natura in cornice: l’incanto dei fi ori pressati”, la tradizionale mostra

di fi ori pressati di Gloria Nives Frigato. All’inaugurazione in sala Cordella erano presenti il sindaco Barbujani, la presidente della Pro loco Letizia Guerra, il professor Livio Crepaldi e un rappresentante di Fidas polesana, Melania Rizzo. Inserita nella ma-nifestazione “Adria in fi ore” organizzata dalla Pro loco, la mostra ha visto la collabo-razione della Fidas, per sensibilizzare alla donazione del sangue. Tra l’altro anche Gloria Frigato è una donatrice di vecchia data e quest’anno ha raggiunto la sua quarantesima donazione. “La passione dei fi ori c’è sempre stata - spiega Gloria - E’ da circa sette anni che ho appreso la tecnica della pressatura: in un mercatino ho trovato un libro di un’autrice francese che mi ha fornito tutte le indicazioni necessarie per iniziare, da come costruire una pressa, a quando e quali fi ori si prestano alla pres-satura, a come disporli nella pressa”. Lei i fi ori li trova ovunque: nei prati, nei campi, nei giardini (in particolare quello della vi-cina Rina), sugli alberi, nell’orto coltivato dal marito, al mercato del sabato. Come fermare la bellezza dei fi ori, conservando-ne i colori, se non per mezzo della pressa-tura? “Una volta raccolti, i fi ori vanno stesi ordinatamente su carta velina – racconta Gloria- e ricoperti con fogli di velina e carta assorbente, di giornale e cartone. Si com-pongono così vari strati e si collocano nella pressa, chiusa con morsetti. Per i primi gior-ni la pressa sarà aperta quotidianamente per toglierne l’umidità, affi nché i fi ori non ammuffi scano o perdano i loro colori: più in fretta i fi ori si seccheranno e più belli resteranno i loro colori”.

NEWS

Gloria Nives FrigatoLA MAGIA DEI FIORI SECCHI

M.D.P.

Per appuntamenti: • CAVARZERE Piazza della repubblica, 10 - Tel. 0426 310296• PORTO VIRO Via Collettore Sinistro, 5 - Tel. 0426 322953

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Page 29: La Piazza di Adria - 2012giu n80

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

Dopo un solo anno di Promozione l’Adriese calcio è tornata in Eccellenza. Un risultato importante e meritato conquistato ad inizio anno con una serie

di risultati utili che hanno lanciato la squadra allena-ta da Giuseppe Pregnolato in alta classifi ca. La nuova presidenza della gestione Scantamburlo ha lavorato bene già l’estate scorsa, costruendo una formazione competitiva con acquisti importanti ed esperti come Fig e Dal Col, Sabatini e Cazzadore che in attacco hanno garantito gol e spettacolo e difensori smaliziati come Gianella e Florindo che hanno eretto un fortino davanti a Carretta, portiere due anni fa quando l’Adriese era in serie D. A mister Pregnolato, ex calciatore di serie B con il Ravenna, il compito di amalgamare il gruppo per poi gestirlo come una macchina bel oliata arrivata al traguardo dell’Eccellenza.

Ora ad Adria si sta già lavorando per la prossima stagione. Tanti i nomi che si fanno, (Antonelli e Sabatini, lo scorso anno in Promozione con il Ceregnano¬Rovigo,

in primis) con il diesse Luciano Vianello che vuole con-fermare i big e strutturare una stagione in Eccellenza che possa dare soddisfazioni.

La bella favola del Papozze, neopromossa in Se-conda Categoria, che si è classifi cata quinta in campio-nato e, ai play-off, ha superato prima i Blucerchiati e poi l’Arquà Polesine, formazioni più accreditate per il salto di categoria, è terminata all’ultimo ostacolo, non superato dalla squadra allenata da Alessandro Manto-an, contro i padovani del Castelbaldo. Complimenti lo

stesso. Il Bottrighe di mister Nasti, ha chiuso il campio-nato con 42 punti e il prossimo anno si ripresenterà ai nastri di partenza del torneo di Seconda categoria.

Chi non ride proprio per niente è il Loreo, che ha perso la partita decisiva in casa contro il Vigodarzere, dopo esser stato in vantaggio per 2-1, retrocedendo in Prima Categoria. Un campionato iniziato con mister Silvano Tumiatti in panchina, sostituito poi da Ruggero Ricci: purtroppo l’epilogo per la squadra loredana non è stato felice.

Salgono Adria e Papozze, conferma per Bottrighe, Loreo saluta la promozione

ASD CANOTTIERI

Un tempo l ’ a c -c e s s o

al pontile sul Canalbianco, nei pressi del Ponte Bettola, era libero a tutti, ora c’è un portone e per accedere all’imbarcadero bisognerà chiedere le chiavi alla Asd Canottieri Adria. Questo è la situazione dopo che alcuni vandali hanno danneggiato la struttura, che serve per ormeggio e discesa in acqua di canoe e ka-yak, asportando le assi di legno e di alluminio della passerella. L’intervento dell’amministrazione è stato tempestivo nel ripristinare il pontile, usato dalla Asd per le attività di canottaggio rivolte ad adulti, bambini e atleti disabili, e per mettere in sicurezza la struttura da eventuali malintenzionati. La recinzione dell’area è parsa anche al presidente, Cristian Bagatin, la solu-zione più pratica ed economica per evitare i continui sabotaggi di cui è stata vittima negli ultimi tempi l’as-sociazione cittadina.

LO SPORT PER IMPARARE

E’ terminato con la vittoria dei croati del VK Delfi n Rovinj l’ottava edizione del torneo internazionale di pallanuoto giovanile

“Città di Adria”. Gli impianti di via Lamper-theim hanno ospitato nei giorni 8 e 9 Giugno circa 80 ragazzi under 13, in un evento che si sta affermando sempre di più come un atteso appuntamento annuale per la pallanuoto al nord-est. Il torneo era organizzato in due gi-roni di tre squadre ciascuno: il girone Scirocco composto da Adria Nuoto, Nuotatori Ravennati e Rarinantes Bologna; ed il girone Tramonta-na con Le Piscine Vicenza, VK Delfi n Rovinj e 2001 Team Padova. Venerdì 8 si sono dispu-tate le partite dei gironi eliminatori, che hanno visto qualifi carsi per le semifi nali nel girone Scirocco al primo posto Adria e al secondo Ra-venna, mentre nel girone Tramontana al primo posto Vicenza e al secondo Rovigno, delinean-do così il tabellone del giorno successivo. Nelle semifi nali giocate nel mattino di sabato 9 il Delfi n Rovinj si imposto per 15 a 3 sul giovane team dell’Adria Nuoto, mentre nella seconda semifi nale Le Piscine Vicenza ha travolto con un eloquente 29 a 1 il Ravenna. Il pomeriggio si è aperto con l’amichevole tra le rappresenta-tive regionali under 15 del Veneto e dell’Emilia Romagna, al termine di questo primo match si è disputata la fi nale per il 5° e 6° posto in cui la Rarinantes Bologna ha avuto la meglio sul 2001 Team Padova per 13 a 2. Nella fi -nale per il 3° e 4° posto la squadra di casa dell’Adria Nuoto si è imposta sui pari età del Ravenna con il risultato di 10 a 6, centrando la medaglia di bronzo. Alle 19,00 sono scesi

in acqua il Delfi n Rovinj e il Vicenza a conten-dersi la medaglia d’oro in una partita di livello superiore a tutte le altre, nella quale il Rovigno ribalta il risultato della giornata precedente riu-scendo a sconfi ggere la forte squadra vicentina per 18 a 10. Dalle premiazioni fi nali sono traspariti orgoglio e soddisfazione in casa Adria Nuoto, per il riuscito svolgimento di questa ot-tava edizione del torneo e per il ritorno al podio della squadra di casa dopo un paio d’anni. Per il secondo anno consecutivo Riccardo Carroccio delle Piscine Vicenza ha ricevuto il premio di miglior portiere del torneo, mentre come mi-glior giocatore è stato premiato il croato Filip Rubil del VK Delfi n Rovinj. Domenica 10 gli instancabili under 13 dell’Adria Nuoto hanno disputato anche l’ultima giornata di campiona-to imponendosi per 14 a 3 sull’Aquaria Piove di Sacco, centrando un risultato sicuramente inaspettato ad inizio stagione: la qualifi cazione alla fi na-four fi nale. Ecco la rosa di giocatori che ha preso parte al torneo “Città di Adria” sotto l’attenta guida dei tecnici Matteo Armari e Giacomo Stoppa: Vicentin Mirco (Portiere), Salmi Luca, Bovolenta Niccolò, Stocco Marco, Biga Nicola, Ghiraldello Filippo, Bovolenta Stefano, Carlin Nicola, Busoli Davide, Marzolla Samuele, Bertaglia Michele, Pavan Enrico, Quagliato Giulio, Camisotti Alessio, Camisotti Michele ed Aliprandi Maicol.

PallanuotoIL TORNEO “CITTÀ DI ADRIA” AL DELFIN ROVINJ

Calcio Bilancio della stagione 2011-12

Un’azione dell’Adriese e nella foto piccola il mister Giuseppe Pregnolato

di Cristiano Aggio

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Page 30: La Piazza di Adria - 2012giu n80

17Spazi aperti

L’Unesco si interesserà al futuro del Delta del Po? La risposta, affermativa e foriera di positive ricadute, è stata data in un’apposita conferenza tenutasi a Rovi-

go presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, presenti il presidente della Fondazione Antonio Finotti, Philippe Pypaert dell’Uffi cio Unesco di Venezia, Ge-remia Gennari, presidente del Parco del Delta, e Tiziana Virgili, presidente della Provincia.

Il progetto, di durata biennale, servirà a sostenete la candidatura del Delta del Po ad ottenere la qualifi ca di “Riserva della Biosfera”. Un riconoscimento, a livello internazionale, che l’Unesco attribuisce ad aree con peculiarità ambientali, con l’obiettivo di valorizzarne le caratteristiche e promuoverne lo sviluppo in un’ottica di sostenibilità. Non un’iniziativa vol-ta alla pura conservazione dunque – anche se ovviamente si parte dal principio di salvaguardia dei dati ambientali – ma un progetto che punta a rinvigorire le potenzialità del Delta, per uno sviluppo sostenibile, con la collaborazione degli enti locali e dei soggetti produttivi. Per la realizza-

zione dell’importante progetto la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha stanziato 100.000 euro.

“Siamo onorati di aver avviato questa partnership con l’Unesco – ha dichiarato il presidente della Fondazione An-tonio Finotti –. Si tratta di un’iniziativa che, grazie anche

alla collaborazione degli enti locali, produrrà delle ricadute signifi cative sul territorio. Un’area quella del Del-ta che, attraverso questa candidatura internazionale, ci auguriamo possa essere maggiormente conosciuta ed apprezzata anche al di fuori dei

confi ni regionali”.Philippe Pypaert, rappresentante dell’uffi cio Unesco

di Venezia, ha voluto chiarire che “l’instaurazione di una Riserva della Biosfera del Programma Mab (Man And Biosphere) dell’Unesco non comporta alcun nuovo vincolo ambientale per il territorio. Le Riserve di Biosfera si confi gu-rano infatti come aree di sperimentazione della sostenibilità a benefi cio delle comunità locali”.

Entusiasta del progetto il presidente dell’Ente Parco Geremia Gennari, che ha sottolineato il valore straor-

di Lino Segantin

Non si tratta di un nuovo vincolo ambientale per il territorio ma di un importante riconoscimento da parte dell’Unesco

Ambiente Una candidatura internazionale per l’area umida polesana

Il Delta riserva internazionale della biosfera

Vengono riconosciute peculiarità ambientali, paesaggistiche e culturali

“L’Uomo e la Biosfera” (Mab – Man and Biosphere) è un programma intergovernativo dell’Unesco, che

ha come obiettivo principale, sin dal 1971, quello di promuovere l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e cultu-rale non siano incompatibili tra loro.

Nell’ambito di questo programma è stata costituita una rete mondiale di Riser-ve della Biosfera (ad oggi 580 siti in 114 paesi), comprendenti ecosistemi terrestri, marini/costieri o una combinazione degli stessi. Si tratta di aree, riconosciute a livello internazionale nella struttura stessa del Pro-gramma Mab dell’Unesco, dove l’accento è

posto su forme di gestione integrata, parte-cipata e decentralizzata dello sviluppo, a be-nefi cio in particolare delle comunità locali.

Le Riserve di Biosfera sono anche siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione allo sviluppo sostenibile. Ogni Riserva di Biosfera presenta una zonazio-ne a tre livelli: Area Centrale (Core Area) destinata alla protezione in senso stretto dell’ambiente; Area Cuscinetto (Buffer Zone) dove sono previste attività compati-bili con gli obiettivi di conservazione; Area di transizione (Transizion Zone) dove si promuovono attività di sviluppo socioeco-nomico, in un’ottica di gestione sostenibile delle risorse.

Promuove l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili tra loro

IL PROGRAMMA “L’UOMO E LA BIOSFERA”

Li.Se.

L’intervento di Philippe Pypaert, responsabile dell’Uffi cio Unesco di Venezia. Alla sua destra il presidente del Parco Geremia Gennari, alla sinistra Antonio Finotti presidente della Fondazione e Tiziana Virgili presidente della Provincia

dinario dell’iniziativa, fi nalizzata ad ottenere per il Delta l’ambito riconoscimento Unesco. “L’intera area del Delta del Po – ha osservato – compirà un importantissimo sal-to di qualità, inserendosi di fatto nei circuiti internazionali delle aree deltizie di assoluto valore e pregio ambientale e naturalistico, con positive ricadute anche a livello occu-pazionale”.

“L’ottenimento del riconoscimento Unesco di Riserva della Biosfera costituisce un obiettivo ambizioso e nel con-tempo prestigioso – ha dichiarato la presidente della Pro-vincia Tiziana Virgili –. Viene riconosciuta a questo territo-rio, unico nell’ambito europeo, una straordinaria peculiarità ambientale, paesaggistica e culturale, valorizzandone le

potenzialità di visitazione turistica”.

Alcune belle immagine del Delta del Po

16

VIAGGIO IN PROVINCIAROVIGO

Sul futuro della Provincia di Rovigo si con-tinua a discutere. I fatti sono fermi alle norme previste dalla manovra economi-

ca del governo Monti che progressivamente andranno a svuotare gli enti intermedi di fun-zioni e competenze, decretandone l’abolizio-ne di fatto, ma esiste anche un dialogo interno agli enti sull’opportunità che ciò non accada. Tanto più in una provincia come il Polesine dove i 50 comuni che la compongono sono di dimensioni medio-piccole e manca una città metropolitana che possa assorbire il ruolo di coordinatrice, oggi svolto dalla Provincia. Inol-tre, esiste la convinzione che funzioni come l’Ambiente o il Trasporto pubblico non possa-no essere appioppate ai municipi, perché per la loro gestione è indi-spensabile uno sguardo intercomunale. Infatti, è stato ragionando in questi termini che la gestione delle competenze in materia urbani-stica è passata dalla Regione alle Provincia di Rovigo, grazie all’intesa recentemente fi rmata dalla presidente della Provincia di Rovigo, Ti-ziana Virgili, e dal vicepresidente della giunta regionale e assessore al Territorio Marino Zor-zato. Può lasciare disorientati la constatazione che malgrado l’indicazione del Governo fosse

rivolta ad un progressivo svuotamento delle funzioni, a livello locale, invece, avvenga il contrario con il trasferimento di competenze da Venezia a Rovigo ma la legge regionale del 2004 – è stato spiegato - già riconosceva alle Province specifi che competenze sulla pia-

nifi cazione urbanistica. Competenze ora “ef-fettivamente attribuite” con l’approvazione del Piano territoriale di co-ordinamento provinciale (Ptcp) della Provincia di

Rovigo, dando avvio ad un rapporto di collabo-razione e di assistenza per la gestione di que-ste deleghe, in particolare per quanto riguarda l’istruttoria dei piani comunali e le attività di coopianifi cazione: redazione di piani di as-setto del territorio, comunali e intercomunali. Insomma almeno sul piano dell’Urbanistica, il ruolo di coordinamento della Provincia pare

essere insostituibile. Della stessa opinione si è detto anche Mario Bertolissi, ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna “Ragionando di Costituzione” che si è tenuto recentemente a Palazzo Celio. “Contatto con la gente, con la programmazio-ne del territorio, con i problemi, ma anche con la sua storia, la sua unicità, i suoi saperi – ha spiegato il docente friulano durante il suo intervento -. Non sono l’estensione o la popolazione presente a decretarne o meno la presenza delle Provincie. Si valuti invece – ha detto – quanto rendono, quanto costano e per far cosa. Non si può tagliare linearmente ed indiscriminatamente. In Veneto – ha concluso – siete sette province con specifi cità uniche. Non lasciate ad un burocrate, che andrà a pe-scare su vecchi testi, normative da applicare oggi, di scegliere e decidere per voi”.

di Fortunato Marinata

Dato avvio ad un rapporto di collaborazione e di assistenza per la gestione e la coopianifi cazione dei piani di assetto del territorio, comunali e intercomunali

Riordino degli enti locali Intesa con la Regione del Veneto

Nelle foto palazzo Celio, l’ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova Mario Bertolissi, e la presidente Tiziana Virgili

Bertolissi: “Non lasciate che un burocrate scelga e decida per voi”

La discarica di Taglietto uno non è ancora pronta e, per evitare l’emergenza rifi uti, è stato deciso che il conferi-mento continuerà ad essere alla Taglietto zero, derogan-

do la data di esaurimento del sito di Villadose. A deciderlo è stata la Conferenza dei servizi (composta dai sindaci del territorio) in aperta opposizione con la Provincia. Della pole-mica ha continuato a far parte anche l’aspro confronto, nato in seguito alla fusione di Ecogest con Asm, che ha portato a divedersi in modo netto i sindaci di Centrodestra da quelli di Centrosinistra. La Provincia, invece, si è detta contraria alla sopraelevazione della discarica di Taglietto zero ritenendo più opportuno lo stoccaggio temporaneo dei rifi uti nel sito di Sant’Urbano (nella Bassa Padovana) visto che l’assessore all’Ambiente, Giulina Gulmanelli, era riuscita ad ottenere dalla Regione la sospensione della sovrattassa. Dunque agli occhi degli esponenti di palazzo Celio un conferimento dei rifi uti fuori provincia era apparso più conveniente visto che la sopra-elevazione dell’impianto rodigino avrà comunque un costo. Lo scontro dunque è stato inevitabile visto che la conferenza ha percepito come un’ingerenza il parere della Provincia e ha avuto toni tanto accesi che da Palazzo è arrivata una nota di chiarimento. “Il ruolo della Provincia – viene spiegato nel comunicato che porta la fi rma congiunta della presidente, Tiziana Virgili, e dell’assessore Giulina Gulmanelli – è stato solo tecnico. La valutazione ha seguito un iter preciso, come previsto, sentendo il parere degli enti locali, dei tecnici e por-tando numeri e cifre sugli interventi che si andavano a fare, confrontandosi con la Regione, sull’opportunità di conferire in un posto anziché in un altro. Sulla scelta poi della Conferenza dei servizi di prendere decisioni diverse noi le rispettiamo. Ma non sono accettabili i giudizi sulle persone o gli attacchi personali. La Provincia ha fatto il suo dovere, tecnico, seguendo quanto stabilito dalle norme. Auspichiamo il ristabilirsi di un clima di correttezza”.

Stoccaggio rifi uti

IL CONFERIMENTO CONTINUERÀ ALLA TAGLIETTO ZERO

Fo.Ma.

A breve dovrebbe venire distribuita alle famiglie e alle im-prese colpite dal terremoto un pubblicazione nella quale possono essere rintracciati i nomi delle banche e la tipo-

logia delle agevolazioni che potranno essere accordate per il ripristino di case a capannoni. “Il terremoto ha lasciato i suoi segni in Polesine – ha spiegato la presidente della Provincia

Tiziana Virgili – l’importo dei danni è stimato attorno agli 8 milioni di euro. Ora bisogna capire che cosa possiamo fare per queste persone”. In un incontro che si è recentemente tenuto a palazzo Celio, infatti, l’Amministrazione provincia-le ha incontrato i rappresentanti degli istituti di credito con sportello in Polesine per una verifi ca delle linee di accesso

al fi nanziamento agevolato che possano consentire rapidi interventi sugli immobili danneggiati. Le ipotesi hanno riguar-dato la sospensione delle rate dei mutui, l’azzeramento delle commissioni, o l’istituzione di un fondo di 250 milioni da impiegare per la messa in sicurezza sia delle abitazioni, che dei capannoni, delle chiese e dei campanili. Fo.Ma.

TERREMOTO PROVINCIA E BANCHE HANNO DECISO UNA POLITICA DI AIUTI

A Palazzo Celio la funzione Urbanistica

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Aism, AssociAzione iTALiAnA scLerosi MuLTipLA,e i notAi ti invitAnoA pArtecipAre AgLi inconTrigrATuiTi per ricevere risposTe ALLe Tue doMAnde.

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17Spazi aperti

L’Unesco si interesserà al futuro del Delta del Po? La risposta, affermativa e foriera di positive ricadute, è stata data in un’apposita conferenza tenutasi a Rovi-

go presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, presenti il presidente della Fondazione Antonio Finotti, Philippe Pypaert dell’Uffi cio Unesco di Venezia, Ge-remia Gennari, presidente del Parco del Delta, e Tiziana Virgili, presidente della Provincia.

Il progetto, di durata biennale, servirà a sostenete la candidatura del Delta del Po ad ottenere la qualifi ca di “Riserva della Biosfera”. Un riconoscimento, a livello internazionale, che l’Unesco attribuisce ad aree con peculiarità ambientali, con l’obiettivo di valorizzarne le caratteristiche e promuoverne lo sviluppo in un’ottica di sostenibilità. Non un’iniziativa vol-ta alla pura conservazione dunque – anche se ovviamente si parte dal principio di salvaguardia dei dati ambientali – ma un progetto che punta a rinvigorire le potenzialità del Delta, per uno sviluppo sostenibile, con la collaborazione degli enti locali e dei soggetti produttivi. Per la realizza-

zione dell’importante progetto la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha stanziato 100.000 euro.

“Siamo onorati di aver avviato questa partnership con l’Unesco – ha dichiarato il presidente della Fondazione An-tonio Finotti –. Si tratta di un’iniziativa che, grazie anche

alla collaborazione degli enti locali, produrrà delle ricadute signifi cative sul territorio. Un’area quella del Del-ta che, attraverso questa candidatura internazionale, ci auguriamo possa essere maggiormente conosciuta ed apprezzata anche al di fuori dei

confi ni regionali”.Philippe Pypaert, rappresentante dell’uffi cio Unesco

di Venezia, ha voluto chiarire che “l’instaurazione di una Riserva della Biosfera del Programma Mab (Man And Biosphere) dell’Unesco non comporta alcun nuovo vincolo ambientale per il territorio. Le Riserve di Biosfera si confi gu-rano infatti come aree di sperimentazione della sostenibilità a benefi cio delle comunità locali”.

Entusiasta del progetto il presidente dell’Ente Parco Geremia Gennari, che ha sottolineato il valore straor-

di Lino Segantin

Non si tratta di un nuovo vincolo ambientale per il territorio ma di un importante riconoscimento da parte dell’Unesco

Ambiente Una candidatura internazionale per l’area umida polesana

Il Delta riserva internazionale della biosfera

Vengono riconosciute peculiarità ambientali, paesaggistiche e culturali

“L’Uomo e la Biosfera” (Mab – Man and Biosphere) è un programma intergovernativo dell’Unesco, che

ha come obiettivo principale, sin dal 1971, quello di promuovere l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e cultu-rale non siano incompatibili tra loro.

Nell’ambito di questo programma è stata costituita una rete mondiale di Riser-ve della Biosfera (ad oggi 580 siti in 114 paesi), comprendenti ecosistemi terrestri, marini/costieri o una combinazione degli stessi. Si tratta di aree, riconosciute a livello internazionale nella struttura stessa del Pro-gramma Mab dell’Unesco, dove l’accento è

posto su forme di gestione integrata, parte-cipata e decentralizzata dello sviluppo, a be-nefi cio in particolare delle comunità locali.

Le Riserve di Biosfera sono anche siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione allo sviluppo sostenibile. Ogni Riserva di Biosfera presenta una zonazio-ne a tre livelli: Area Centrale (Core Area) destinata alla protezione in senso stretto dell’ambiente; Area Cuscinetto (Buffer Zone) dove sono previste attività compati-bili con gli obiettivi di conservazione; Area di transizione (Transizion Zone) dove si promuovono attività di sviluppo socioeco-nomico, in un’ottica di gestione sostenibile delle risorse.

Promuove l’idea che lo sviluppo socioeconomico e la conservazione degli ecosistemi e della diversità biologica e culturale non siano incompatibili tra loro

IL PROGRAMMA “L’UOMO E LA BIOSFERA”

Li.Se.

L’intervento di Philippe Pypaert, responsabile dell’Uffi cio Unesco di Venezia. Alla sua destra il presidente del Parco Geremia Gennari, alla sinistra Antonio Finotti presidente della Fondazione e Tiziana Virgili presidente della Provincia

dinario dell’iniziativa, fi nalizzata ad ottenere per il Delta l’ambito riconoscimento Unesco. “L’intera area del Delta del Po – ha osservato – compirà un importantissimo sal-to di qualità, inserendosi di fatto nei circuiti internazionali delle aree deltizie di assoluto valore e pregio ambientale e naturalistico, con positive ricadute anche a livello occu-pazionale”.

“L’ottenimento del riconoscimento Unesco di Riserva della Biosfera costituisce un obiettivo ambizioso e nel con-tempo prestigioso – ha dichiarato la presidente della Pro-vincia Tiziana Virgili –. Viene riconosciuta a questo territo-rio, unico nell’ambito europeo, una straordinaria peculiarità ambientale, paesaggistica e culturale, valorizzandone le

potenzialità di visitazione turistica”.

Alcune belle immagine del Delta del Po

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VIAGGIO IN PROVINCIAROVIGO

Sul futuro della Provincia di Rovigo si con-tinua a discutere. I fatti sono fermi alle norme previste dalla manovra economi-

ca del governo Monti che progressivamente andranno a svuotare gli enti intermedi di fun-zioni e competenze, decretandone l’abolizio-ne di fatto, ma esiste anche un dialogo interno agli enti sull’opportunità che ciò non accada. Tanto più in una provincia come il Polesine dove i 50 comuni che la compongono sono di dimensioni medio-piccole e manca una città metropolitana che possa assorbire il ruolo di coordinatrice, oggi svolto dalla Provincia. Inol-tre, esiste la convinzione che funzioni come l’Ambiente o il Trasporto pubblico non possa-no essere appioppate ai municipi, perché per la loro gestione è indi-spensabile uno sguardo intercomunale. Infatti, è stato ragionando in questi termini che la gestione delle competenze in materia urbani-stica è passata dalla Regione alle Provincia di Rovigo, grazie all’intesa recentemente fi rmata dalla presidente della Provincia di Rovigo, Ti-ziana Virgili, e dal vicepresidente della giunta regionale e assessore al Territorio Marino Zor-zato. Può lasciare disorientati la constatazione che malgrado l’indicazione del Governo fosse

rivolta ad un progressivo svuotamento delle funzioni, a livello locale, invece, avvenga il contrario con il trasferimento di competenze da Venezia a Rovigo ma la legge regionale del 2004 – è stato spiegato - già riconosceva alle Province specifi che competenze sulla pia-

nifi cazione urbanistica. Competenze ora “ef-fettivamente attribuite” con l’approvazione del Piano territoriale di co-ordinamento provinciale (Ptcp) della Provincia di

Rovigo, dando avvio ad un rapporto di collabo-razione e di assistenza per la gestione di que-ste deleghe, in particolare per quanto riguarda l’istruttoria dei piani comunali e le attività di coopianifi cazione: redazione di piani di as-setto del territorio, comunali e intercomunali. Insomma almeno sul piano dell’Urbanistica, il ruolo di coordinamento della Provincia pare

essere insostituibile. Della stessa opinione si è detto anche Mario Bertolissi, ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna “Ragionando di Costituzione” che si è tenuto recentemente a Palazzo Celio. “Contatto con la gente, con la programmazio-ne del territorio, con i problemi, ma anche con la sua storia, la sua unicità, i suoi saperi – ha spiegato il docente friulano durante il suo intervento -. Non sono l’estensione o la popolazione presente a decretarne o meno la presenza delle Provincie. Si valuti invece – ha detto – quanto rendono, quanto costano e per far cosa. Non si può tagliare linearmente ed indiscriminatamente. In Veneto – ha concluso – siete sette province con specifi cità uniche. Non lasciate ad un burocrate, che andrà a pe-scare su vecchi testi, normative da applicare oggi, di scegliere e decidere per voi”.

di Fortunato Marinata

Dato avvio ad un rapporto di collaborazione e di assistenza per la gestione e la coopianifi cazione dei piani di assetto del territorio, comunali e intercomunali

Riordino degli enti locali Intesa con la Regione del Veneto

Nelle foto palazzo Celio, l’ordinario di Diritto costituzionale all’università di Padova Mario Bertolissi, e la presidente Tiziana Virgili

Bertolissi: “Non lasciate che un burocrate scelga e decida per voi”

La discarica di Taglietto uno non è ancora pronta e, per evitare l’emergenza rifi uti, è stato deciso che il conferi-mento continuerà ad essere alla Taglietto zero, derogan-

do la data di esaurimento del sito di Villadose. A deciderlo è stata la Conferenza dei servizi (composta dai sindaci del territorio) in aperta opposizione con la Provincia. Della pole-mica ha continuato a far parte anche l’aspro confronto, nato in seguito alla fusione di Ecogest con Asm, che ha portato a divedersi in modo netto i sindaci di Centrodestra da quelli di Centrosinistra. La Provincia, invece, si è detta contraria alla sopraelevazione della discarica di Taglietto zero ritenendo più opportuno lo stoccaggio temporaneo dei rifi uti nel sito di Sant’Urbano (nella Bassa Padovana) visto che l’assessore all’Ambiente, Giulina Gulmanelli, era riuscita ad ottenere dalla Regione la sospensione della sovrattassa. Dunque agli occhi degli esponenti di palazzo Celio un conferimento dei rifi uti fuori provincia era apparso più conveniente visto che la sopra-elevazione dell’impianto rodigino avrà comunque un costo. Lo scontro dunque è stato inevitabile visto che la conferenza ha percepito come un’ingerenza il parere della Provincia e ha avuto toni tanto accesi che da Palazzo è arrivata una nota di chiarimento. “Il ruolo della Provincia – viene spiegato nel comunicato che porta la fi rma congiunta della presidente, Tiziana Virgili, e dell’assessore Giulina Gulmanelli – è stato solo tecnico. La valutazione ha seguito un iter preciso, come previsto, sentendo il parere degli enti locali, dei tecnici e por-tando numeri e cifre sugli interventi che si andavano a fare, confrontandosi con la Regione, sull’opportunità di conferire in un posto anziché in un altro. Sulla scelta poi della Conferenza dei servizi di prendere decisioni diverse noi le rispettiamo. Ma non sono accettabili i giudizi sulle persone o gli attacchi personali. La Provincia ha fatto il suo dovere, tecnico, seguendo quanto stabilito dalle norme. Auspichiamo il ristabilirsi di un clima di correttezza”.

Stoccaggio rifi uti

IL CONFERIMENTO CONTINUERÀ ALLA TAGLIETTO ZERO

Fo.Ma.

A breve dovrebbe venire distribuita alle famiglie e alle im-prese colpite dal terremoto un pubblicazione nella quale possono essere rintracciati i nomi delle banche e la tipo-

logia delle agevolazioni che potranno essere accordate per il ripristino di case a capannoni. “Il terremoto ha lasciato i suoi segni in Polesine – ha spiegato la presidente della Provincia

Tiziana Virgili – l’importo dei danni è stimato attorno agli 8 milioni di euro. Ora bisogna capire che cosa possiamo fare per queste persone”. In un incontro che si è recentemente tenuto a palazzo Celio, infatti, l’Amministrazione provincia-le ha incontrato i rappresentanti degli istituti di credito con sportello in Polesine per una verifi ca delle linee di accesso

al fi nanziamento agevolato che possano consentire rapidi interventi sugli immobili danneggiati. Le ipotesi hanno riguar-dato la sospensione delle rate dei mutui, l’azzeramento delle commissioni, o l’istituzione di un fondo di 250 milioni da impiegare per la messa in sicurezza sia delle abitazioni, che dei capannoni, delle chiese e dei campanili. Fo.Ma.

TERREMOTO PROVINCIA E BANCHE HANNO DECISO UNA POLITICA DI AIUTI

A Palazzo Celio la funzione Urbanistica

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19Mondo scuola

Le attività di sostegno a favore dell’integra-zione degli studenti con disabilità sono il rimedio escogitato dal ministero dell’Istru-

zione per far fronte agli esuberi del personale docente titolare di un posto di ruolo. Nell’anno scolastico appena concluso nella provincia di Rovigo sono risultati in soprannumero alcuni docenti della scuola primaria, docenti di educa-zione musicale della scuola secondaria di primo grado ed altri della scuola secondaria di secondo grado arruolati in diversi classi di insegnamento, da fi losofi a e storia a discipline giuridiche ed

economiche, da elettrotecnica ed applicazioni a laboratorio meccanico e tecnologico. In Italia il loro numero si aggira intorno agli 11 mila. La situazione non è nuova: per alcuni si protrae già da qualche anno, in parte a causa di un calo fi siologico degli studenti e in parte per effetto della riforma Gelmini. Per tutte queste persone e per quanti insegnano materie soggette a esuberi la scorsa primavera si è aperta la possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito, per l’insegnamento di sostegno. Lo scorso 8 giugno è scaduto il termine per presentare le do-

mande, che poi dovranno essere valutate anche in rapporto al numero dei posti attivati: si tratta infatti di corsi a numero programmato. Al mo-mento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di soste-gno negli organici di diritto saranno complessiva-mente 165: 13 per la scuola d’infanzia, 50 per la primaria, 53 per la secondaria di primo grado e 49 per la secondaria di secondo grado, ripar-titi per i diversi indirizzi dell’istruzione. La legge di stabilità 2012, promulgata il 12 novembre dello scorso anno, all’articolo 16 prevede che

nelle amministrazioni pubbliche in cui vi siano persone in soprannumero, si proceda a una loro ricollocazione. Dopo 90 giorni dalla comunica-zione inoltrata alle rappresentanze sindacali, di fronte alla mancata ricollocazione è prevista una sorta di cassa integrazione all’80 per cento dello stipendio per un periodo massimo di 24 mesi. Se la situazione di esubero persiste, scatta il licenziamento. Basteranno i posti per gli inse-gnanti di sostegno come valvola di sfogo? Di certo sarà un’estate rovente per tutti i docenti in esubero.

di Mattia De Poli

Al momento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di sostegno negli organici di diritto saranno complessivamente 165

Istruzione Possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito

Insegnati in esubero impiegati per le attività di sostegno

NEWS Concorso De PoliA 11 RAGAZZI CINQUE MILA EURO

La Regione del Veneto, proponendo nel 2010 alle scuole secondarie di secondo grado il concorso “I grandi veneti della letteratura italiana”, aveva indi-

cato Flaminio De Poli come autore rappresentativo del Polesine. Allora undici studenti della classe I A del Liceo “Celio”, coadiuvati dalle insegnanti Anna Avezzù e Anna

Recca, hanno partecipato al progetto con un’analisi della raccolta di racconti “Hyperbolikon”, proposta sotto il titolo “Flaminio De Poli: un pensiero che va oltre”: “Tra le due forze che limitano l’orizzonte dell’uomo, il potere e la tradizione, l’autore sembra preferire la seconda. Ma ad essa non soggiace, usandola piuttosto come termine di

confronto per denunciare l’arroganza della prima e per costruirsi spazi “iperbolici” di libertà”. A Flaminio De Poli è stata intitolata in anni recenti l’aula di informatica della sede scolastica di via Badaloni e grazie a questa iniziativa i ragazzi si sono avvicinati alla complessa personalità di uno scrittore che è stato prima docente di italiano, latino

e greco e poi preside dello stesso “Celio”. Le procedure del concorso si sono concluse alla fi ne di questo anno sco-lastico e gli undici ragazzi della classe I A hanno ricevuto il primo premio, pari a 5 mila euro. M.D.P.

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Page 33: La Piazza di Adria - 2012giu n80

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Le attività di sostegno a favore dell’integra-zione degli studenti con disabilità sono il rimedio escogitato dal ministero dell’Istru-

zione per far fronte agli esuberi del personale docente titolare di un posto di ruolo. Nell’anno scolastico appena concluso nella provincia di Rovigo sono risultati in soprannumero alcuni docenti della scuola primaria, docenti di educa-zione musicale della scuola secondaria di primo grado ed altri della scuola secondaria di secondo grado arruolati in diversi classi di insegnamento, da fi losofi a e storia a discipline giuridiche ed

economiche, da elettrotecnica ed applicazioni a laboratorio meccanico e tecnologico. In Italia il loro numero si aggira intorno agli 11 mila. La situazione non è nuova: per alcuni si protrae già da qualche anno, in parte a causa di un calo fi siologico degli studenti e in parte per effetto della riforma Gelmini. Per tutte queste persone e per quanti insegnano materie soggette a esuberi la scorsa primavera si è aperta la possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito, per l’insegnamento di sostegno. Lo scorso 8 giugno è scaduto il termine per presentare le do-

mande, che poi dovranno essere valutate anche in rapporto al numero dei posti attivati: si tratta infatti di corsi a numero programmato. Al mo-mento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di soste-gno negli organici di diritto saranno complessiva-mente 165: 13 per la scuola d’infanzia, 50 per la primaria, 53 per la secondaria di primo grado e 49 per la secondaria di secondo grado, ripar-titi per i diversi indirizzi dell’istruzione. La legge di stabilità 2012, promulgata il 12 novembre dello scorso anno, all’articolo 16 prevede che

nelle amministrazioni pubbliche in cui vi siano persone in soprannumero, si proceda a una loro ricollocazione. Dopo 90 giorni dalla comunica-zione inoltrata alle rappresentanze sindacali, di fronte alla mancata ricollocazione è prevista una sorta di cassa integrazione all’80 per cento dello stipendio per un periodo massimo di 24 mesi. Se la situazione di esubero persiste, scatta il licenziamento. Basteranno i posti per gli inse-gnanti di sostegno come valvola di sfogo? Di certo sarà un’estate rovente per tutti i docenti in esubero.

di Mattia De Poli

Al momento è stato reso noto che nell’anno scolastico 2012/2013 i posti per gli insegnanti di sostegno negli organici di diritto saranno complessivamente 165

Istruzione Possibilità di seguire un corso di specializzazione, gratuito

Insegnati in esubero impiegati per le attività di sostegno

NEWS Concorso De PoliA 11 RAGAZZI CINQUE MILA EURO

La Regione del Veneto, proponendo nel 2010 alle scuole secondarie di secondo grado il concorso “I grandi veneti della letteratura italiana”, aveva indi-

cato Flaminio De Poli come autore rappresentativo del Polesine. Allora undici studenti della classe I A del Liceo “Celio”, coadiuvati dalle insegnanti Anna Avezzù e Anna

Recca, hanno partecipato al progetto con un’analisi della raccolta di racconti “Hyperbolikon”, proposta sotto il titolo “Flaminio De Poli: un pensiero che va oltre”: “Tra le due forze che limitano l’orizzonte dell’uomo, il potere e la tradizione, l’autore sembra preferire la seconda. Ma ad essa non soggiace, usandola piuttosto come termine di

confronto per denunciare l’arroganza della prima e per costruirsi spazi “iperbolici” di libertà”. A Flaminio De Poli è stata intitolata in anni recenti l’aula di informatica della sede scolastica di via Badaloni e grazie a questa iniziativa i ragazzi si sono avvicinati alla complessa personalità di uno scrittore che è stato prima docente di italiano, latino

e greco e poi preside dello stesso “Celio”. Le procedure del concorso si sono concluse alla fi ne di questo anno sco-lastico e gli undici ragazzi della classe I A hanno ricevuto il primo premio, pari a 5 mila euro. M.D.P.

Comune di CavarzereAssessorato alle attività produttive

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Page 34: La Piazza di Adria - 2012giu n80

21Cultura provinciale

Il nuovo cd di Prhome, “Lo strappo”, è stato presentato all’inizio di giugno ed è già partito il nuovo tour 2012. Dopo le tre date del mese scorso, tra luglio e agosto il

calendario prevede almeno altrettanti appuntamenti tra il Polesine e la provincia di Padova: il 13 luglio a Villadose, il 3 agosto alla Festa democratica di Stanghella, il 5 agosto al pub 04 di Fenil del Turco, frazione di Rovigo. Ma c’è da scommettere che col passare dei giorni si aggiungeranno altri concerti. Prhome, nome d’ar-te di Paolo Grego, originario di Polesella, classe 1974, è ormai un rapper affermato, principale testimonial italiano del latin rap: “Lo strappo” contiene diciotto tracce inedite ed è il quarto album uffi ciale, dopo “Italianos intocables” (2006), “Malas len-guas” (2008) e “El castigo” (2010). In questi pochi anni si è già preso diverse soddisfazioni. Nel 2010 Prho-me ha vinto il premio della Giuria al concorso “Voci per la libertà. Una canzone per Amnesty” con la canzone “Black Rain”. Lo scorso 14 febbraio ha presentato in anteprima alcuni brani della sua ultima fatica discografi ca esibendosi sul palco del Palafi ori di Sanremo, in una kermesse pa-

rallela al noto Festival della canzone italiana e dedicata agli artisti indipendenti. Può vantare diverse collaborazioni internazionali, anche oltreoceano, non ultima quella con Snoop Dog. Gli ultimi due cd di Prhome sono stati pro-dotti dalla True Life Records, la prima etichetta europea specializzata in latin rap e nata nel 2007 per iniziativa dello stesso Paolo Grego, che ha prodotto album di altri gruppi come “Casomista”, “Little Mexico” e “Ultimo Ca-

pitolo”. Ma “True Life” è anche qualcosa di più. Prhome spiega che non è il nome di una gang o l’icona di un marchio commer-ciale, è un progetto discografi co che nel tempo è divenuto un vero e proprio movimento in cui

il senso di appartenenza: “Ogni True Lifer porta la pro-pria esperienza e la propria conoscenza, arricchendola costantemente e regalandole nuova linfa”. True Life è una fi losofi a di vita che si fonda sulla dignità e rifi uta le maschere: essere True Lifer signifi ca sentire di fare parte di qualcosa di “concreto”, di “reale”, di “unico” in sé. Questo è il messaggio che vuole trasmettere anche “Lo strappo”, un titolo che marca una presa di distanza, il

defi nitivo distacco di Prhome dall’hip hop nazionale, uno scenario desolatamente stereotipato: il nuovo album na-sce invece da un progetto maturo, che racconta la vita di tutti i giorni, quella “vera” e catapulta l’ascoltatore in un mondo complesso, avvincente e realistico. Una parte signifi cativa delle ultime canzoni sono in italiano e si tratta di una novità rispetto alla produzione artistica precedente, in cui il cantante si esprimeva più volentieri in spagnolo. E probabilmente il rapper polesano ha raggiunto davvero la maturità artistica, lo testimoniano i prestigiosi risultati conseguiti, ma essi sono il frutto di una gavetta iniziata già nel 1997, quando Paolo Grego ha iniziato a cantare con la formazione dei “Continuo rilasso”: risultati inseguiti con impegni e dedizione. Autentici.

di Mattia De Poli

Originario di Polesella, classe 1974, è ormai un musicista affermato, principale testimonial italiano del latin rap

Paolo Grego Il rapper polesano ha presentato il nuovo album “Lo strappo”

Prhome in tour durante l’estate

Paolo Grego e la copertina del suo album

“True Life” è un progetto discografi co, diventato un vero e proprio movimento

La fl essibilità favorisce la crescita

e lo sviluppo economico. Dopo il rigore inizia la fase di sviluppo. Questi sono alcuni dei principi fonda-mentali che legittimano il governo tecnico presieduto da Mario Monti e che vengono ribaditi dai partiti che lo sostengono. Il libro “L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”, edito di recente da “Il saggiatore”, sostiene una tesi diversa: questo modo di procedere danneggia alcuni a vantaggio di altri. Marco Passarella, autore del volume insieme ad Emiliano Brancaccio, ritiene che per l’Italia e l’Europa esistano altre possibilità di uscita dalla crisi, che richiedono precise scelte poli-tiche. Economista, originario di Adria e formato principalmente presso le università di Bologna e di Firenze, da quest’anno è ricercatore presso l’università inglese di Leeds. Presentando il libro a Rovigo, Passarella ha precisato che almeno negli ultimi venti anni la politica dell’austerità è stata praticata di solito dalle amministrazioni e dai governi di sinistra e che il rigore di bilancio è parte del bagaglio culturale della stessa sinistra. L’austerità, tuttavia, è di destra sia sul piano antropologico, perché è essenzialmente conservatrice, sia sul piano delle po-litiche economiche, perché comporta un peggioramento delle condizioni lavorative e sociali della massa. Oggi, ad esempio, la disoccupazione delle persone con un’età compresa fra 20 e 40 anni pone una pesante ipoteca sul futuro del paese. La crisi dipende da una perdita di valore del lavoro e non può essere curata secondo i principi dell’omeopatia: non è possibile utilizzare come rimedio le stesse cause che l’anno prodotta. E’ fondamentale che l’Unione europea abbia una politica comune non solo sul fronte monetario, oggi realizzata solo in modo parziale, ma anche sul fronte fi nanziario.

Il libro di Marco Passarella

M.D.P.

“L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”

Una ricca estate di eventi è quella che si prospetta in Polesine. Infat-ti, sia per chi rimane a casa, sia

per chi andrà al mare ci sono molti eventi a cui potrà partecipare.

Rosolina mare ospita quest’anno il 15° festival della musica nazionale dal titolo “Voci per la libertà – Una canzo-ne per Amnesty”. Dal 19 al 22 luglio, cantanti famosi ed emergenti, si al-terneranno sul palco per dar voce ai diritti delle persone che abitano sul delta del Niger e che sono costrette a subire l’inquinamento che le compagnie petrolifere continuano a causare. Dopo l’anteprima che si terrà il 13 luglio a Villadose con la partecipazione di Prhome e Heza, lo spettacolo prenderà il via a Rosolina mare con Anima Caribe, Soci alla pari, Una e Carlotta il 19 luglio. La serata seguente ospiterà Citizen Kane, Roberto Scippa, Potugnol Connection e i Quintorigo come ospiti. Il 21 luglio, invece, canteranno Laika Vendetta, Novadeaf e Chopas & the Doctor con ospiti Gnu Quartet e Niccolò Fabi. Durante l’ultima serata, infi ne, verrà premiato il cantante emergente e il cantante big che meglio avrà saputo trattare e trasmettere i diritti umani. Ospiti della serata Fiorella Mannoia e Frankie HI-NRG, vincitori della decima edizione del Premio Amnesty Italia con il brano “Non è un fi lm”, che li vede duettare in un rap di denuncia contro la politica della paura, della divisione e della passività. Altra manifestazione che si svolge nella location rosolinese si intitola “Con le bande in piazza”. Il 5° festival provinciale delle Bande musicali del Polesine si conclude in Piazza Europa il 14 luglio alle 20.30 con il concerto di sei gruppi bandistici. Il 25 Agosto, invece, si svolge la fi nale di “Riso fa buon sangue”, dove una serie di cabarettisti emergenti si esibiranno per vincere le selezioni nazionali 2012.

Rosolina mare

IN BREVE

Un secolo fa’ il pa-ese di Fiesso Um-bertiano saliva alla

ribalta per un episodio di cronaca nera: l’omicidio di Renata Masoli. Gino Piva, intervenendo sulle pagine del Corriere del Polesine, lo battezzò come un “brigantesco delitto”. Era il 21 luglio 1912, quando una fi glia del tipografo e dirigente scolastico del paese, Emanuele Masoli, fu vittima di un tentativo di furto, architettato da Gino Andreasi e Cesare Zambello con la complicità di Maria Tosi, e per la resistenza opposta a questi ladri improvvi-sati fu drammaticamente uccisa. Marco Chinaglia, intervenendo nell’incontro conclusivo della rassegna promossa dall’associazione culturale “Flexus”, ha ricostruito i diversi aspetti di una vicenda al limite del rocambolesco, di un autentico “giallo storico”. Nelle vicende di una famiglia, strettamente legata alla vita e alla storia di Fiesso, si intrecciano ingenuità e menzogne, generosità e inganni, che sfociano in un fatto di sangue compiuto sullo sfondo delle lotte di classe. L’attenzione della stampa per i dettagli più crudi fu morbosa, fu avanzata l’ipotesi della pista anarchica internazionale e l’episodio fu letto an-che in chiave politica. Fu posta una taglia sugli assassini e si susseguirono falsi avvistamenti. Dopo una fuga durata dieci giorni, Andreasi e Zambello vengono arrestati a Vienna il 31 luglio. Il processo che vide la difesa degli imputati affi data a noti avvocati, come Ugo Maneo e Umberto Merlin, si concluse con la sentenza di condanna pronunciata il 13 dicembre del 1913.

FlexusRICOSTRUITA LA VICENDA DEL “BRIGANTESCO DELITTO”

L’estate continua con un altro importante evento musicale: il Delta Blues. Tre

settimane di concerti che voglio-no diffondere la cultura blues nel mondo e, grazie alla sua formula itinerante, anche far conoscere il Polesine con le sue eccellenze. I concerti sono iniziati il 23 giugno a Rovigo e hanno poi fatto tappa a Occhiobello, Gaiba e Adria. Il 7 e l’8 luglio, invece, l’evento avrà luogo a Rosolina mare in Piazza Europa. Le serata saranno dedicate al tema “Rock around the blues”, ovvero l’incrocio di stili che ha originato il rock’n’roll degli anni 50. Il 7, saranno ospiti i The Good Fellas, i Mojo Old School Blues e i King D & The Royals of Rythm; mentre l’8, ci saranno gli Earth Angel, i Danny & The Wonderbrass e i dj Sandrino, Wanton, Lola Terry e Gin Lemon. Il 13 luglio, invece, sarà il Museo della bonifi ca di Cà Vendramin a Taglio di Po’ a ospitare il concerto di Steady Rollin’ Bob Margolin & Mike Sponza accompagnati da Ian Siegal. Il 14 luglio l’even-to si sposterà sull’Isola dello Spettacolo a Porto Viro, con il concerto della Luca Giordano Band. Infi ne, per l’ultima giornata, grande crociera lungo il Delta del Po, con partenza a Cà Tiepolo a Porto Tolle. Ad accompagnare la navigazione, ci saranno Richard Ray Farrell e Marco Pandolfi . Un altro evento in musica (e non solo) è l’Agosto Arianese ad Ariano Polesine. Dal 28 luglio all’8 agosto, infatti, avranno luogo una serie di concerti, serate danzanti, cene e quant’altro. Ma ci sono anche manifestazioni teatrali come la rassegna Corte teatrale in castello ad Arquà Polesine il 7, il 14, il 21 e il 28 luglio nel Cortile del Castello estense e nella sala delle barchesse alle ore 21; ed Estate insieme alla Pro loco ad Adria, dal’1 al 29 agosto, che oltre a spettacoli teatrali fa divertire con musica e negozi aperti.

Delta BluesTRE SETTIMANE DI CONCERTI

De.Fo. De.Fo.M.D.P.

VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA CANZONE PER AMNESTY”

L’autore e la copertina del libro

Page 35: La Piazza di Adria - 2012giu n80

21Cultura provinciale

Il nuovo cd di Prhome, “Lo strappo”, è stato presentato all’inizio di giugno ed è già partito il nuovo tour 2012. Dopo le tre date del mese scorso, tra luglio e agosto il

calendario prevede almeno altrettanti appuntamenti tra il Polesine e la provincia di Padova: il 13 luglio a Villadose, il 3 agosto alla Festa democratica di Stanghella, il 5 agosto al pub 04 di Fenil del Turco, frazione di Rovigo. Ma c’è da scommettere che col passare dei giorni si aggiungeranno altri concerti. Prhome, nome d’ar-te di Paolo Grego, originario di Polesella, classe 1974, è ormai un rapper affermato, principale testimonial italiano del latin rap: “Lo strappo” contiene diciotto tracce inedite ed è il quarto album uffi ciale, dopo “Italianos intocables” (2006), “Malas len-guas” (2008) e “El castigo” (2010). In questi pochi anni si è già preso diverse soddisfazioni. Nel 2010 Prho-me ha vinto il premio della Giuria al concorso “Voci per la libertà. Una canzone per Amnesty” con la canzone “Black Rain”. Lo scorso 14 febbraio ha presentato in anteprima alcuni brani della sua ultima fatica discografi ca esibendosi sul palco del Palafi ori di Sanremo, in una kermesse pa-

rallela al noto Festival della canzone italiana e dedicata agli artisti indipendenti. Può vantare diverse collaborazioni internazionali, anche oltreoceano, non ultima quella con Snoop Dog. Gli ultimi due cd di Prhome sono stati pro-dotti dalla True Life Records, la prima etichetta europea specializzata in latin rap e nata nel 2007 per iniziativa dello stesso Paolo Grego, che ha prodotto album di altri gruppi come “Casomista”, “Little Mexico” e “Ultimo Ca-

pitolo”. Ma “True Life” è anche qualcosa di più. Prhome spiega che non è il nome di una gang o l’icona di un marchio commer-ciale, è un progetto discografi co che nel tempo è divenuto un vero e proprio movimento in cui

il senso di appartenenza: “Ogni True Lifer porta la pro-pria esperienza e la propria conoscenza, arricchendola costantemente e regalandole nuova linfa”. True Life è una fi losofi a di vita che si fonda sulla dignità e rifi uta le maschere: essere True Lifer signifi ca sentire di fare parte di qualcosa di “concreto”, di “reale”, di “unico” in sé. Questo è il messaggio che vuole trasmettere anche “Lo strappo”, un titolo che marca una presa di distanza, il

defi nitivo distacco di Prhome dall’hip hop nazionale, uno scenario desolatamente stereotipato: il nuovo album na-sce invece da un progetto maturo, che racconta la vita di tutti i giorni, quella “vera” e catapulta l’ascoltatore in un mondo complesso, avvincente e realistico. Una parte signifi cativa delle ultime canzoni sono in italiano e si tratta di una novità rispetto alla produzione artistica precedente, in cui il cantante si esprimeva più volentieri in spagnolo. E probabilmente il rapper polesano ha raggiunto davvero la maturità artistica, lo testimoniano i prestigiosi risultati conseguiti, ma essi sono il frutto di una gavetta iniziata già nel 1997, quando Paolo Grego ha iniziato a cantare con la formazione dei “Continuo rilasso”: risultati inseguiti con impegni e dedizione. Autentici.

di Mattia De Poli

Originario di Polesella, classe 1974, è ormai un musicista affermato, principale testimonial italiano del latin rap

Paolo Grego Il rapper polesano ha presentato il nuovo album “Lo strappo”

Prhome in tour durante l’estate

Paolo Grego e la copertina del suo album

“True Life” è un progetto discografi co, diventato un vero e proprio movimento

La fl essibilità favorisce la crescita

e lo sviluppo economico. Dopo il rigore inizia la fase di sviluppo. Questi sono alcuni dei principi fonda-mentali che legittimano il governo tecnico presieduto da Mario Monti e che vengono ribaditi dai partiti che lo sostengono. Il libro “L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”, edito di recente da “Il saggiatore”, sostiene una tesi diversa: questo modo di procedere danneggia alcuni a vantaggio di altri. Marco Passarella, autore del volume insieme ad Emiliano Brancaccio, ritiene che per l’Italia e l’Europa esistano altre possibilità di uscita dalla crisi, che richiedono precise scelte poli-tiche. Economista, originario di Adria e formato principalmente presso le università di Bologna e di Firenze, da quest’anno è ricercatore presso l’università inglese di Leeds. Presentando il libro a Rovigo, Passarella ha precisato che almeno negli ultimi venti anni la politica dell’austerità è stata praticata di solito dalle amministrazioni e dai governi di sinistra e che il rigore di bilancio è parte del bagaglio culturale della stessa sinistra. L’austerità, tuttavia, è di destra sia sul piano antropologico, perché è essenzialmente conservatrice, sia sul piano delle po-litiche economiche, perché comporta un peggioramento delle condizioni lavorative e sociali della massa. Oggi, ad esempio, la disoccupazione delle persone con un’età compresa fra 20 e 40 anni pone una pesante ipoteca sul futuro del paese. La crisi dipende da una perdita di valore del lavoro e non può essere curata secondo i principi dell’omeopatia: non è possibile utilizzare come rimedio le stesse cause che l’anno prodotta. E’ fondamentale che l’Unione europea abbia una politica comune non solo sul fronte monetario, oggi realizzata solo in modo parziale, ma anche sul fronte fi nanziario.

Il libro di Marco Passarella

M.D.P.

“L’austerità è di destra. E sta distruggendo l’Europa”

Una ricca estate di eventi è quella che si prospetta in Polesine. Infat-ti, sia per chi rimane a casa, sia

per chi andrà al mare ci sono molti eventi a cui potrà partecipare.

Rosolina mare ospita quest’anno il 15° festival della musica nazionale dal titolo “Voci per la libertà – Una canzo-ne per Amnesty”. Dal 19 al 22 luglio, cantanti famosi ed emergenti, si al-terneranno sul palco per dar voce ai diritti delle persone che abitano sul delta del Niger e che sono costrette a subire l’inquinamento che le compagnie petrolifere continuano a causare. Dopo l’anteprima che si terrà il 13 luglio a Villadose con la partecipazione di Prhome e Heza, lo spettacolo prenderà il via a Rosolina mare con Anima Caribe, Soci alla pari, Una e Carlotta il 19 luglio. La serata seguente ospiterà Citizen Kane, Roberto Scippa, Potugnol Connection e i Quintorigo come ospiti. Il 21 luglio, invece, canteranno Laika Vendetta, Novadeaf e Chopas & the Doctor con ospiti Gnu Quartet e Niccolò Fabi. Durante l’ultima serata, infi ne, verrà premiato il cantante emergente e il cantante big che meglio avrà saputo trattare e trasmettere i diritti umani. Ospiti della serata Fiorella Mannoia e Frankie HI-NRG, vincitori della decima edizione del Premio Amnesty Italia con il brano “Non è un fi lm”, che li vede duettare in un rap di denuncia contro la politica della paura, della divisione e della passività. Altra manifestazione che si svolge nella location rosolinese si intitola “Con le bande in piazza”. Il 5° festival provinciale delle Bande musicali del Polesine si conclude in Piazza Europa il 14 luglio alle 20.30 con il concerto di sei gruppi bandistici. Il 25 Agosto, invece, si svolge la fi nale di “Riso fa buon sangue”, dove una serie di cabarettisti emergenti si esibiranno per vincere le selezioni nazionali 2012.

Rosolina mare

IN BREVE

Un secolo fa’ il pa-ese di Fiesso Um-bertiano saliva alla

ribalta per un episodio di cronaca nera: l’omicidio di Renata Masoli. Gino Piva, intervenendo sulle pagine del Corriere del Polesine, lo battezzò come un “brigantesco delitto”. Era il 21 luglio 1912, quando una fi glia del tipografo e dirigente scolastico del paese, Emanuele Masoli, fu vittima di un tentativo di furto, architettato da Gino Andreasi e Cesare Zambello con la complicità di Maria Tosi, e per la resistenza opposta a questi ladri improvvi-sati fu drammaticamente uccisa. Marco Chinaglia, intervenendo nell’incontro conclusivo della rassegna promossa dall’associazione culturale “Flexus”, ha ricostruito i diversi aspetti di una vicenda al limite del rocambolesco, di un autentico “giallo storico”. Nelle vicende di una famiglia, strettamente legata alla vita e alla storia di Fiesso, si intrecciano ingenuità e menzogne, generosità e inganni, che sfociano in un fatto di sangue compiuto sullo sfondo delle lotte di classe. L’attenzione della stampa per i dettagli più crudi fu morbosa, fu avanzata l’ipotesi della pista anarchica internazionale e l’episodio fu letto an-che in chiave politica. Fu posta una taglia sugli assassini e si susseguirono falsi avvistamenti. Dopo una fuga durata dieci giorni, Andreasi e Zambello vengono arrestati a Vienna il 31 luglio. Il processo che vide la difesa degli imputati affi data a noti avvocati, come Ugo Maneo e Umberto Merlin, si concluse con la sentenza di condanna pronunciata il 13 dicembre del 1913.

FlexusRICOSTRUITA LA VICENDA DEL “BRIGANTESCO DELITTO”

L’estate continua con un altro importante evento musicale: il Delta Blues. Tre

settimane di concerti che voglio-no diffondere la cultura blues nel mondo e, grazie alla sua formula itinerante, anche far conoscere il Polesine con le sue eccellenze. I concerti sono iniziati il 23 giugno a Rovigo e hanno poi fatto tappa a Occhiobello, Gaiba e Adria. Il 7 e l’8 luglio, invece, l’evento avrà luogo a Rosolina mare in Piazza Europa. Le serata saranno dedicate al tema “Rock around the blues”, ovvero l’incrocio di stili che ha originato il rock’n’roll degli anni 50. Il 7, saranno ospiti i The Good Fellas, i Mojo Old School Blues e i King D & The Royals of Rythm; mentre l’8, ci saranno gli Earth Angel, i Danny & The Wonderbrass e i dj Sandrino, Wanton, Lola Terry e Gin Lemon. Il 13 luglio, invece, sarà il Museo della bonifi ca di Cà Vendramin a Taglio di Po’ a ospitare il concerto di Steady Rollin’ Bob Margolin & Mike Sponza accompagnati da Ian Siegal. Il 14 luglio l’even-to si sposterà sull’Isola dello Spettacolo a Porto Viro, con il concerto della Luca Giordano Band. Infi ne, per l’ultima giornata, grande crociera lungo il Delta del Po, con partenza a Cà Tiepolo a Porto Tolle. Ad accompagnare la navigazione, ci saranno Richard Ray Farrell e Marco Pandolfi . Un altro evento in musica (e non solo) è l’Agosto Arianese ad Ariano Polesine. Dal 28 luglio all’8 agosto, infatti, avranno luogo una serie di concerti, serate danzanti, cene e quant’altro. Ma ci sono anche manifestazioni teatrali come la rassegna Corte teatrale in castello ad Arquà Polesine il 7, il 14, il 21 e il 28 luglio nel Cortile del Castello estense e nella sala delle barchesse alle ore 21; ed Estate insieme alla Pro loco ad Adria, dal’1 al 29 agosto, che oltre a spettacoli teatrali fa divertire con musica e negozi aperti.

Delta BluesTRE SETTIMANE DI CONCERTI

De.Fo. De.Fo.M.D.P.

VOCI PER LA LIBERTÀ – UNA CANZONE PER AMNESTY”

L’autore e la copertina del libro

333333Cultura provinciale

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

343434

Page 37: La Piazza di Adria - 2012giu n80

6

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

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Page 38: La Piazza di Adria - 2012giu n80

11Voci da palazzo

La ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del Consi-glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente

del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valuta-zione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefi ci previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

L’opinioneL’opinione

“Apprezziamo l’assessore Manza-to per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua propo-

sta di riorganizzazione di Veneto Agricol-tura, ma alcune questioni devono essere chiare fi n da ora: l’operazione si dovrà con-ciliare con la salvaguardia dei posti di lavo-ro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profi li - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”.

Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

L’assessore veneto all’Agricoltura, Franco Manzato, lo aveva promesso qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha

dato avvio all’iter di smantellamento di Ve-neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto a precisare si è trattato del primo atto, un pronunciamento in consiglio non c’è anco-ra stato a breve invece dovrebbe essere la Giunta a votare un disegno di legge con il quale iniziare l’iter e nominare un commis-sario liquidatore che procederà con l’azze-ramento dei vertici dell’ente strumentale.

“In questo momento – infatti ha preci-sato - c’e’ solo un primo testo che ho con-segnato ai colleghi as-sessori per una analisi del suo contenuto. Per ogni approfondimento di contenuto voglio attendere la formale decisione di Giunta’’. Comunque sia le linee si azione con le quali si interverrà su Veneto Agricoltura sono già defi nite: la gestione delle aree forestali, il settore dello sviluppo economico e l’area della formazione torneranno in capo alla Regione, mentre per quanto riguarda le quote e le partecipazioni verranno liquidate e l’intero patrimonio venduto.

Secondo l’assessore non è soltanto il ridimensionamento di un ente per ricavar-ne una riduzione di spesa ma una vera e propria rivoluzione che toccherà da vicino il

settore primario. ‘’Ricordo che la Legge fi nanziaria - ha

proseguito nel suo intervento Manzato - pre-vede espressamente che la Giunta presenti un disegno di legge di riordino di questa azienda regionale che, attraverso interven-ti di razionalizzazione e di miglioramento dell’effi cienza delle funzioni e dei servizi, consenta di conseguire signifi cativi risparmi nelle spese di funzionamento.

Si tratta peraltro solo di una delle tappe del complessivo processo di rinnovamento del sistema pubblico agricolo del Veneto, con il quale vogliamo alleggerire apparati,

burocrazia e la rela-tiva spesa, liberando risorse per gli investi-menti fi nalizzati alla competitivita’ delle aziende agricole. Que-sto signifi ca – ha ag-

giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti strumentali regionali che operano in ambito agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto Avepa e le strutture regionali periferiche, da ultimo la costituzione dello Sportello Unico Agricolo che proseguirà con la riforma degli Enti parco, secondo criteri di effi cienza, di contenimento dei costi, di eliminazione di duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in coerenza con quanto ha previsto per gli Enti Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’.

Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore con-ta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffi ci agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di fi nanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero.

“E’ urgente liberare più risorse possibi-li”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle ec-cellenze che Veneto Agricoltura rappresenta-va nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”.

Mentre per il futuro dell’ente strumenta-le Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più effi ciente”.

di Fortunato Marinata

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura?La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro

Attenzione, la fretta è cattiva consi-gliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua

sporca. Lo precisano, in una nota, il capo-gruppo del Pd Laura Puppato e il vice-presidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganiz-zazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’en-te”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori inten-zioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

Puppato e Azzalin, Partito Democratico

Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

Clodovaldo Ruffato

Laura Puppato e Graziano Azzalin

Dario Bond e Davide Bendinelli

“Nessuno dei 170 dipendenti occupati perderà il posto di lavoro”

36 Voci da palazzo3636 Voci da palazzo

Page 39: La Piazza di Adria - 2012giu n80

11Voci da palazzo

La ristrutturazione di Veneto Agricoltura delineata dall’assessore Franco Manzato ha il pieno appoggio del presidente del Consi-glio regionale Clodovaldo Ruffato. Della proposta il presidente

del Consiglio afferma di condividere in particolare la scelta di mettere in capo al nuovo organismo soprattutto l’attività di ricerca e sperimentazione, abbandonando le incombenze di gestione del patrimonio, e il fatto che la prevista diversa organizzazione consentirà di risparmiare somme ragguardevoli, oltretutto in costante aumento. “Mi auguro - annota Ruffato - che i soldi risparmiati rimangano a disposizione del settore agricolo, asse portante della nostra economia e suscettibile di ulteriore sviluppo, in grado quindi di favorire occupazione, soprattutto giovanile. Ora tocca al Consiglio procedere con rapidità alla valuta-zione e alla approvazione del disegno di legge - conclude Ruffato - così da consentire che i benefi ci previsti possano concretizzarsi il più presto possibile”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“SPERO CHE I BENEFICI PREVISTI SI CONCRETIZZINO AL PIÙ PRESTO”

L’opinione

“Apprezziamo l’assessore Manza-to per il suo impegno e siamo pronti a discutere la sua propo-

sta di riorganizzazione di Veneto Agricol-tura, ma alcune questioni devono essere chiare fi n da ora: l’operazione si dovrà con-ciliare con la salvaguardia dei posti di lavo-ro ma soprattutto con le grandi professionalità cresciute negli anni e che hanno fatto di Veneto Agricoltura un centro di ricerca e di sviluppo riconosciuto sia a livello nazionale che europeo”. La puntualizzazione viene dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond e dal presidente della commissione Agricoltura Davide Bendinelli. “Bene lo sforzo dell’assessore che vuole liberare risorse a favore delle aziende agricole - precisano i due esponenti del Pdl - ma vogliamo anche ricordargli che sempre di più la politica regionale dovrà tenere conto di quegli agricoltori non professionali che integrano con l’agricoltura il loro reddito”. “Sono proprio questi nuovi profi li - aggiungono i due - che si occupano per la maggior parte delle nicchie di mercato senza contare lo sfogo per l’occupazione delle famiglie e dei giovani”. “L’importante a questo punto - concludono - è lavorare per costruire l’agricoltura veneta dei prossimi dieci anni con una visione strategica e senza promuovere azioni di macelleria sociale”.

Bond e Bendinelli, Popolo della Libertà“OCCORRE SALVAGUARDARE PROFESSIONALITÀ E POSTI DI LAVORO”

L’assessore veneto all’Agricoltura, Franco Manzato, lo aveva promesso qualche anno fa e ora lo ha fatto, ha

dato avvio all’iter di smantellamento di Ve-neto Agricoltura. Come lui stesso ha tenuto a precisare si è trattato del primo atto, un pronunciamento in consiglio non c’è anco-ra stato a breve invece dovrebbe essere la Giunta a votare un disegno di legge con il quale iniziare l’iter e nominare un commis-sario liquidatore che procederà con l’azze-ramento dei vertici dell’ente strumentale.

“In questo momento – infatti ha preci-sato - c’e’ solo un primo testo che ho con-segnato ai colleghi as-sessori per una analisi del suo contenuto. Per ogni approfondimento di contenuto voglio attendere la formale decisione di Giunta’’. Comunque sia le linee si azione con le quali si interverrà su Veneto Agricoltura sono già defi nite: la gestione delle aree forestali, il settore dello sviluppo economico e l’area della formazione torneranno in capo alla Regione, mentre per quanto riguarda le quote e le partecipazioni verranno liquidate e l’intero patrimonio venduto.

Secondo l’assessore non è soltanto il ridimensionamento di un ente per ricavar-ne una riduzione di spesa ma una vera e propria rivoluzione che toccherà da vicino il

settore primario. ‘’Ricordo che la Legge fi nanziaria - ha

proseguito nel suo intervento Manzato - pre-vede espressamente che la Giunta presenti un disegno di legge di riordino di questa azienda regionale che, attraverso interven-ti di razionalizzazione e di miglioramento dell’effi cienza delle funzioni e dei servizi, consenta di conseguire signifi cativi risparmi nelle spese di funzionamento.

Si tratta peraltro solo di una delle tappe del complessivo processo di rinnovamento del sistema pubblico agricolo del Veneto, con il quale vogliamo alleggerire apparati,

burocrazia e la rela-tiva spesa, liberando risorse per gli investi-menti fi nalizzati alla competitivita’ delle aziende agricole. Que-sto signifi ca – ha ag-

giunto - che il riordino riguarda tutti gli enti strumentali regionali che operano in ambito agricolo, in un percorso che ha gia’ coinvolto Avepa e le strutture regionali periferiche, da ultimo la costituzione dello Sportello Unico Agricolo che proseguirà con la riforma degli Enti parco, secondo criteri di effi cienza, di contenimento dei costi, di eliminazione di duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, in coerenza con quanto ha previsto per gli Enti Regionali il nuovo Statuto del Veneto’’.

Solo con la cessazione dell’’Agenzia,

la Regione risparmierà qualcosa come sette milioni di euro l’anno mentre dalla vendita del patrimonio immobiliare l’assessore con-ta di ricavare attorno ai quindici milioni di euro, “Somma – ha precisato – che verrà destinata totalmente agli agricoltori”. Nelle risorse che verranno destinate alle aziende agricole ci sono già i quasi due milioni di euro risparmiati dalla chiusura degli uffi ci agrari, i quasi tre milioni di euro ottenuti dalla cassa depositi e prestiti sotto forma di fi nanziamenti a tasso agevolato, i tre milioni di euro ottenuti grazie agli accordi con Ismea e gli investimenti strutturali del ministero.

“E’ urgente liberare più risorse possibi-li”, ha commentato l’assessore. Un grande punto di domanda, invece, è arrivato dalle opposizioni in merito al personale e alle ec-cellenze che Veneto Agricoltura rappresenta-va nel settore primario veneto. “La riforma non comporterà alcun taglio di dipendenti – ha spiegato l’assessore - parte dei 170 lavoratori verranno trasferiti in seno alla Regione e l’occupazione di quei lavoratori impiegati in rami d’azienda che verranno ceduti a privati o ad altri enti sarà garantiti da accordi sindacali”.

Mentre per il futuro dell’ente strumenta-le Manzato ne ha già anticipato il nome. “Si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario – ha concluso – sarà più agile, meno costosa e più effi ciente”.

di Fortunato Marinata

Enti strumentali Manzato ha dato il via alla riorganizzazione dell’agenzia

Primo atto del dopo Veneto Agricoltura?La nuova realtà si chiamerà Agenzia Veneta per l’innovazione del settore primario. Dal patrimonio si ricaveranno 15 milioni di euro

Attenzione, la fretta è cattiva consi-gliera e agendo d’impulso si rischia di buttare via il bambino con l’acqua

sporca. Lo precisano, in una nota, il capo-gruppo del Pd Laura Puppato e il vice-presidente della commissione Agricoltura Graziano Azzalin, commentando il disegno di legge dell’assessore Franco Manzato che prevede la trasformazione dell’ente Veneto Agricoltura in agenzia e una radicale riorganiz-zazione dell’organismo. “Se da un lato - scrivono - salutiamo con favore che l’assessore, superando le logiche di appartenenza, riconosca come per anni questo ente abbia operato secondo criteri non sempre in linea con i principi che avrebbero dovuto guidare la sua azione, dall’altro mettiamo le mani avanti perché non stiamo parlando di un vuoto carrozzone, ma di una struttura che svolge importanti funzioni e con preziose professionalità”. Per gli esponenti democratici “è necessario salvaguardare innanzitutto i lavoratori e le funzioni primarie dell’en-te”. “Era ormai improcrastinabile - affermano Puppato e Azzalin - una revisione profonda di Veneto Agricoltura sotto molteplici aspetti, ma non bisogna dimenticare che, grazie anche ai centri sperimentali, l’ente svolge un ruolo prezioso per il mondo agricolo veneto e italiano in generale, ragion per cui, visti i tempi di vacche magre, occorre evitare che si cada nell’errore di considerare la ricerca applicata un onere eccessivo e di disperdere un insostituibile patrimonio di conoscenza”. Quanto al capitolo alienazioni, Puppato e Azzalin ribadiscono che si tratta di operazioni che non possono essere fatte a cuor leggero, per evitare che possa ripetersi la vicenda della foresta del Cansiglio. “Se la riorganizzazione degli enti muove solo da ragioni economiche - avvertono Puppato e Azzalin - si va poco lontano perché se non si considerano ruoli e funzioni degli enti strumentali, ogni riforma, anche se animata dalle migliori inten-zioni, rischia di nascere zoppa. Ci auguriamo che la proposta tenga conto di tutti gli aspetti che riteniamo non accantonabili: dare vitalità al mondo agricolo veneto, sostenere la ricerca, tutelare le professionalità maturate nell’ente, evitare sacche di spreco e di rendita politica e, soprattutto, offrire un vero sostegno a chi investe nel settore primario. Il resto è propaganda”.

“NON BUTTIAMO VIA IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA”

Puppato e Azzalin, Partito Democratico

Nella foto grande la sede di Veneto Agricoltura e l’assessore regionale Franco Manzato

Clodovaldo Ruffato

Laura Puppato e Graziano Azzalin

Dario Bond e Davide Bendinelli

“Nessuno dei 170 dipendenti occupati perderà il posto di lavoro”

Page 40: La Piazza di Adria - 2012giu n80

10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

38 Intorno a noi3838 Intorno a noi

60 giorni

SOTTOMARINA (VE) Via S. Marco 1933/C - Tel. 041 4968055Dal lunedì al sabato dalle 09,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,00

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10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

Page 42: La Piazza di Adria - 2012giu n80

12 Cultura veneta

Ketra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi ri-

chiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografi co e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua fi rma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva.

Cosa rappresenta per lei il fetish?“Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e origi-

nale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Ini-zialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’a-nalisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fi li per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramen-te estetica”.

Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estrofl essioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticiz-zato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-

matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introfl essioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione oppo-sta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque cor-pi contenuti di gomma morbida che inserisco”.

Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti?“Ora mi sto concentrando nello studio di materiali,

quali il plexiglass e in tecniche fotografi che cogliendo det-tagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento fi gurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità.

Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo fi gurative sono più provocatorie,

ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente

prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspet-to che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elabo-razione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

di Alain Chivilò

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano

Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Appuntamenti

Stiamo vivendo un periodo di completa trasfor-mazione, in cui tutto è in evoluzione e le cer-tezze di un tempo vengono quotidianamente

messe alla prova. Partendo da questa constata-zione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per rifl ettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fi l rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, ter-re del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio rifl ettendo at-torno a “Il cambiamento, antica sfi da per l’umani-tà” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di ap-profondimento anche dal punto di vista scientifi co, musicale, medico, fi losofi co, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e diretto-re d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffi di, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’As-sociazione AriaNova, l’astrofi sico Massimo Ramel-la; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibi-zioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fi ne estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabi-li di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifi che. In Friuli Ve-nezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di pri-ma grandezza”.

Terre del Canova e della DuseParlare in piena estate di

un evento che si svolge a settembre può dar

modo di pensare al famo-so motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta fi nendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 set-tembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva fi nale: “SmartCity-SmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si co-lorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, fi guratamente contenitori di rifi uti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifi utare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i tra-sporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito.

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

Al.Ch. V.M.B.

Alla Peggy Guggenheim di Venezia fi no al 16 settem-bre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una vi-

sione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Se-liger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La ma-trice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far rifl ettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mai-nardi.

Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim

Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte

La giovane artista e alcune delle sue opere

Al.Ch.

Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947

40 Cultura veneta4040 Cultura veneta

Page 43: La Piazza di Adria - 2012giu n80

12 Cultura veneta

Ketra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi ri-

chiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografi co e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua fi rma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva.

Cosa rappresenta per lei il fetish?“Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e origi-

nale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Ini-zialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’a-nalisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fi li per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramen-te estetica”.

Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estrofl essioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticiz-zato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-

matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introfl essioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione oppo-sta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque cor-pi contenuti di gomma morbida che inserisco”.

Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti?“Ora mi sto concentrando nello studio di materiali,

quali il plexiglass e in tecniche fotografi che cogliendo det-tagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento fi gurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità.

Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo fi gurative sono più provocatorie,

ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente

prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspet-to che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elabo-razione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

di Alain Chivilò

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano

Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Appuntamenti

Stiamo vivendo un periodo di completa trasfor-mazione, in cui tutto è in evoluzione e le cer-tezze di un tempo vengono quotidianamente

messe alla prova. Partendo da questa constata-zione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per rifl ettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fi l rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, ter-re del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio rifl ettendo at-torno a “Il cambiamento, antica sfi da per l’umani-tà” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di ap-profondimento anche dal punto di vista scientifi co, musicale, medico, fi losofi co, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e diretto-re d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffi di, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’As-sociazione AriaNova, l’astrofi sico Massimo Ramel-la; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibi-zioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fi ne estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabi-li di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifi che. In Friuli Ve-nezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di pri-ma grandezza”.

Terre del Canova e della DuseParlare in piena estate di

un evento che si svolge a settembre può dar

modo di pensare al famo-so motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta fi nendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 set-tembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva fi nale: “SmartCity-SmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si co-lorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, fi guratamente contenitori di rifi uti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifi utare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i tra-sporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito.

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

Al.Ch. V.M.B.

Alla Peggy Guggenheim di Venezia fi no al 16 settem-bre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una vi-

sione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Se-liger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La ma-trice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far rifl ettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mai-nardi.

Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim

Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte

La giovane artista e alcune delle sue opere

Al.Ch.

Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947

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Nuove costruzioni – Ristrutturazioni – Risanamenti – Restauri – Ampliamenti – Civili ed industriali

Impianti idraulici, riscaldamento e solari termici

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i nostri Esperti

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%L’ARCHITETTO

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

Alla fi ne è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei fi nanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fi ne fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile.

C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualifi cazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono suffi cienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane.Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fi ducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianifi care l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS del Foro di Rovigo

Gent.li Lettrici e Lettori, di sempre maggiore attualità il tema sopra indicato atteso che le coppie omosessuali negli ultimi anni sono nettamente aumentate ovvero sono uscite, com’è giusto che sia, allo scoperto facendo quello che nelle cronache mondane viene defi nito come auting.Recentemente anche il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari Opportunità Fornero ha preso posizione sull’argomento ritenendo che non si possa di fatto arrivare ad equiparare le famiglie di fatto (etero-omosessuali) a quelle fondate sul matrimonio auspicando, tuttavia, la necessità di tutelare i diritti dei singoli che richiedono un riconoscimento della loro situazione di fatto.Sulla scia di questa sempre maggiore necessità di tutela e

parità di trattamento, è intervenuta, nell’inerzia politica, la Corte di Cassazione che con la sentenza 4184/2012 ha rigettato il ricorso di due cittadini italiani omosessuali che, dopo aver contratto matrimonio all’estero, avevano richiesto la possibilità, negata per contrarietà all’ordine pubblico, a che lo stesso venisse trascritto nello stato civile dell’anagrafe di appartenenza.La Corte di Cassazione, tuttavia rigetta il ricorso della coppia gay per un motivo diverso dall’ordine pubblico e si spinge sino a riconoscere un vero e proprio diritto alla vita familiare indipendentemente dal sesso dei conviventi. Ma vi è di più in quanto il matrimonio contratto tra persone dello stesso sesso non è più affetto da inesistenza per carenza di uno dei suoi presupposti fondamentali

ma è solo inidoneo a produrre nel nostro ordinamento, che non lo prevede, un qualsiasi effetto giuridico.Dunque per la Cassazione anche una coppia omosessuale può legittimamente formare una famiglia basata su una stabile convivenza e “nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia” godere di un “trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” precisando, tuttavia, l’impossibilità giuridica attuale (perché non prevista ancora dal nostro ordinamento) a che la stessa possa validamente contrarre matrimonio o pretendere la trascrizione di quello contratto all’estero.Ciò essenzialmente vuol dire che nel caso in cui una coppia omossessuale si senta discriminata

AFFARI DI FAMIGLIA

Matrimoni fra omosessuali e famiglie gay. Diritto al riconoscimenti del matrimonio contratto all'estero

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

rispetto ad una eterosessuale che ha contratto matrimonio potrà adire il Giudice Italiano per vedere tutelato il proprio diritto violato. Ora la questione passa, o almeno

dovrebbe passare per amor di parità e giustizia al vaglio della politica che da sempre omette di intervenire concretamente sul punto.

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D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%L’ARCHITETTO

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C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi

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Page 46: La Piazza di Adria - 2012giu n80

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ARRIVA LA

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

NARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · SALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO PREFER-

ITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI

BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · SALUTE I PIÙ CORAG-GIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ES-TETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUEN-

TARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · SALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUAL-CHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO LA VITA IN

COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STAC-CARVI! · SALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO

IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE

· SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNO-VEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO CERTI

RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · SALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO ALCUNE DIS-PUTE VI RENDONO AG-

GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · SALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PRO-PRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE

TORODAL 21/04

AL 20/05F A S C I N O

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRON-TATE · SALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AU-

DACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALI-ANDO CHIUNQUE · SALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI

E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON AT-TENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO GRANDI OC-CASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RI-USCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON

IL PARTNER · SALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ES-ERCIZI DI FITNESS

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO NON ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENE-

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-PRESI DEI RISULTATI · SALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIA-MENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEG-GERA

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08

AL 22/09AL 22/09FASCINOFASCINO

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08FASCINOFASCINO

DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · SALUTESALUTE

AL 22/07AL 22/07FASCINOFASCINO

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ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

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CERCATE DI FREQUEN-

SCORPIONESCORPIONE

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CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA

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PERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

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ture, su 2 liv., unita da solo garage. Ottime finiture, dotata di tutti i conforts, con riscald. a pavimento,

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VENDESI Ad Adria zona Tomba Bellissimo Appartamen-to di nuova costruzione, su fabbricato di poche unità, disposto su due

livelli composto da soggiorno, cucinotto, 2 stanze da letto, 2

bagni e garage. Classe energetica “E”.

Euro 150.000 tratt. Rif.A0648

VENDESI Ad Adria in zona centrale, a due passi dal centro stori-co, Appartamento bilocale al piano secondo, in ottime condizioni, composto da soggiorno con angolo cottura, 1 camera matrimoniale, bagno, terrazzo condominiale

di mq.10 e cantina. Classe energetica “F”. Euro 100.000 Rif.A0652

VENDESI Ad Adria, in zona Dolomiti, Appartamento al piano

terra, completamente ristrutturato a nuovo, composto da soggiorno con angolo cottura, 2 stanze da letto, bagno, ampio garage e giardino esclusivo di proprietà. Classe

energetica “F”. Euro 105.000 Rif.A0442

VENDESI In Località Bellombra porzione di bifamiliare di prossima

costruzione, disposta su due livelli, composta da cucina abi-tabile, soggiorno, 3 stanze da letto, 2 bagni, garage, portico

e giardino di proprietà. Classe energetica “C”. Euro 130.000 al grezzo Rif.A0681

VENDESI A due km. da Adria Schiere di nuova costruzione su tre livelli con cucina, soggiorno, 2 stanze da letto, 2

bagni, garage doppio e giardino esclusivo. Consegna primavera 2012 Classe energetica “C” A partire da

Euro 160.000 Rif.A0052

VENDESIAd Adria zona Carbonara, Appartamento al terzo ed ultimo piano, completamente ristrutturato, composto da ingresso, cucina, sala, 2 stanze da letto, riposti-glio, bagno, terrazzo, posto auto coperto ed ampia cantina finestrata di proprietà al piano terra. Classe

energetica “F”. Euro 105.000 Rif.A0634

VENDESI Ad Adria in zona centralissima Appartamento al piano 1° di recente ristrutturazione, composto da soggiorno con angolo cottura, 2 camere da letto, ripostiglio, bagno e posto auto esclusivo. Classe energetica “E”. Euro 140.000 Rif.A0525

 

 VENDESI

Ad Adria, in zona Carbonara Appartamento al piano 1°, ristrutturato a nuovo, composto da cucina-soggior-

no, 2 camere da letto, bagno e garage. Classe energetica “F”.

Euro 150.000 tratt. Rif.A0690

 VENDESI

Ad Adria in zona Carbonara, a due passi dal centro, Villetta a schiera di mq.120, disposta su due livelli composta da ingresso, cucina, ripostiglio, salo-ne, 3 stanze da letto, bagno, garage e giardino di

proprietà sia davanti che nel retro. Classe energetica non definita “G”. Euro 140.000 Rif.A0645

VENDESI Ad Adria a due passi dal Duomo, su palazzina di prossima ristrutturazione, n.4 bilocali al piano 1° e 2° con possibilità di garage con entrata diretta al

condominio. Consegna 2012. Classe energetica “C”. A partire da Euro 95.000 Rif. A0398

 VENDESI In Località Bellombra Porzione di bifamiliare di ampia

metratura, disposta su tre livelli con ampio garage, cantina e giardino di proprietà. Classe energetica non definita “G”.

Euro 170.000 Rif.A0553

 

VENDESI Ad Adria in Corso Garibaldi, in pieno centro storico,

Casa accostata da un solo lato, disposta su due livelli, di ampia metratura, con ingresso indipendente, composta da soggiorno, sala pranzo, cucina, lavanderia, 2 letti,

bagno, ampio garage e cortile di proprietà. Classe energetica “G”. Euro 135.000 Rif.A0301

VILLETTE E CASE IN LINEA

VENDESI Ad Adria Zona Amolaretta Quadrifamiliare di prossi-ma costruz. su 2 livelli, composta da cucina abitab.,

sogg., predisposizione per caminetto, 3 letti, 2 bagni, garage e giardino di proprietà. Consegna primavera

2013. Cl. en. “C”. Info in agenzia

 

VENDESI Ad Adria zona Tomba, Casa in linea, posta su due

livelli ed in buono stato, composta da ingresso, cucina abitabile, soggiorno, 2 letti, 2 bagni, ripostiglio e

terrazzo. Classe energetica non definita “G”. Euro 130.000 Rif.A0363

 

 

VENDESI Ad Adria in zona residenziale Villetta a schiera di

testa, disposta su due livelli, con cucina, soggiorno, 3 letti, 3 bagni, porticato, posto auto, ampio garage e

giardino esclusivo di circa mq.80. Classe energetica “F”. Info in agenzia Rif.A0512

VENDESI Ad Adria in zona residenziale porzione di bifamilia-re, di recente costruzione, di ampia metratura con

cucina, soggiorno, 3 letti, 3 bagni, taverna, garage e giardino di proprietà. Classe energetica “E”.

Euro 258.000 Rif. 40103933

VENDESI Ad Adria in zona centrale, a due passi dal centro,

Bifamiliare/Trifamiliare di prossima costruzione di ampia metratura, disposte su due livelli ed unite da solo gara-

ge.Ottime finiture, dotate di tutti i conforts, con possibilità di personalizzarle. Info in Agenzia Rif.A0222

 VENDESI Ad Adria, N.2 Porzioni di bifamiliare di recente co-struzione, disposte su due livelli e composte ciascuna da cucina-soggiorno, due stanze da letto, 2 bagni, ampio terrazzo, garage e giardino di proprietà.

Anche in rendita. Classe energetica “E”. Euro 120.000 VERO AFFARE Rif.A0611

 VENDESI

Ad Adria in zona residenziale, tranquilla, a due passi dal centro, Schiera finale, disposta su due livelli con

ingresso, cucina, soggiorno, 3 letti, 2 bagni, 3 terrazzi, cantina di mq.50 e garage. Classe energetica “F”.

Euro 185.000 Rif.A0447

VILLE SINGOLE

 

 

VENDESI Ad Adria, in zona

residenziale e tranquilla, Villa singola anni ‘70 di ampia metratura,

disposta su due livelli, con ingresso, cucina,

soggiorno, 2 stanze da letto, corridoio, 2 bagni, 2 ripostigli, cantina, tre terrazze, garage ed am-pio giardino piantumato.Classe energetica “G”.

Euro 260.000 Rif.A0636

VENDESI Ad Adria in zona Carbonara, a due passi dal centro sto-rico, Villa singola di ampia metratura, già predisposta per due unità completamente indipendenti, con due garages e giardino di proprietà di circa mq.400. Classe energetica

non definita “G”. Euro 400.000 Rif.A0656

 

VENDESI A Papozze, Casa singola su due livelli, con soggiorno, cucina, lavanderia, 3 letti matrimoniali, bagno, doppio

garage e giardino piantumato di circa mq.7.000. Classe energetica non definita “G”. Rif.A0670

 

VENDESI Ad Adria, in zona residenziale, tranquilla, a due

passi dal centro, Villa singola in ottime condizioni, di ampia metratura, disposta su 2 livelli, comprensiva

di ampia taverna, garage e giardino di mq 1.200 in parte piantumato. Classe energetica “F”.

Info in agenzia. Rif.A0584

VENDESI Ad Adria, in zona centrale Villa singola di ampia metra-tura, disposta su due livelli, con annessi cantina, taverna,

garage e giardino tutto attorno, in parte piantumato. Classe energetica non definita “G”.

Info in agenzia. Rif.A0014

VENDESI Ad Adria zona Tomba, Casa in linea, posta su due livelli ed in buono stato, composta da ingresso, cuci-na abitabile, soggiorno, 2 letti, 2 bagni, ripostiglio e

terrazzo. Classe energetica non definita “G”. Euro 105.000 tratt. Rif.40023839

VENDESI Nella primissima periferia di Adria ultime 2 porzioni di trifamiliare di recente costruz., composte da ingr.,

sogg., cucina, 2 stanze letto, 2 bagni, portico e giard. esclusivo. Cl. en. “C”. Possibilità di vendita al grezzo

avanzato. Info in agenzia Rif.40106742

VENDESI Ad Adria Zona Amolaretta, Bifamiliare di prossima

realizzazione, su due livelli, con garage e giardino di proprietà. Ottime finiture e con possibilità di persona-

lizzarla. Classe energetica “C”. Euro 270.000


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