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LA VALUTAZIONE DELRISCHIO DI TROMBOEMBOLISMOVENOSO NEL PAZIENTEONCOLOGICO E NON, A DOMICILIO
L.Maggi A.Molisso
Firenze 24 aprile 2010
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È una diagnosi difficile…
il 75% di TVP può essere asintomatico e ilsintomo di esordio può essere una EP
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Mortalità per TEV in Europa − studio VITAE
(Francia, Germania, Italia, Spagna, Svezia, UK)
261.477Intra-ospedalieri
Decessi per TEV
Cohen AT et al. Thromb Haemost 2007;98:756-764
108.535Extra-ospedalieri
• Il 12% del numero totale dei decessi/anno nei 6 Paesi studiati è rappresentatoda decessi a causa del TEV (n=370.012), di cui il 70% in ospedale
• Nel 59% dei casi il TEV non era stato diagnosticato
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Incidenza di EP in ItaliaLe incidenze di EP sono diverse nei vari studi per i differenticriteri applicati nella raccolta dei dati:
• 20 nuovi casi per anno/100.000 abitanti (analisi su popolazione del Veneto, 4.500.000 abitanti)
– questionari da reparti ospedalieri con indicazione delle tecniche utilizzate prevalentemente (ECG, RX torace, emogasanalisi arteriosa)
• 30 nuovi casi per anno/100.000 abitanti (elaborazione dati ISTAT)
• 80 nuovi casi per anno/100.000 abitanti (analisi su popolazione del Friuli Venezia Giulia)
– questionari su tutti i pazienti accolti in ospedale con diagnosi di EP e dimessi
• 100 nuovi casi per anno/100.000 abitanti (analisi su popolazione della zona pisana presso unità di terapia intensiva)
– tecnica utilizzata per la conferma diagnostica di EP = scintigrafia polmonare perfusiva
Zonzin P et al. Ital Heart J Suppl 2001;2(12):1342-1356Roncon L et al. Crd 1999;107(44);735-741Tropeano PF Minerva Cardioangiologica 2001;49(1suppl):259-260Giuntini C et al. Chest 1995;107:3S-9S
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COMPLICANZE A LUNGO TERMINE DEL TEV
• Stasi venosa cronica– Sindrome Post-Tromboflebitica (SPT):
frequenza globale dopo TVP pari a 20-50%• edemi cronici agli arti inferiori• dermatite da stasi• ulcere venose
• Ipertensione Polmonare Cronica (IPC)– incidenza cumulativa di IPC dopo EP
• 1,0% a 6 mesi;• 3,1% a 1 anno;• 3,8% a 2 anni.
Kahn S, Ginsberg J. Arch Intern Med 2004;164:17-26Prandoni P et al. Ann Intern Med 1996;125(1):1-7 Pengo V et al. N Engl J Med 2004;350:2257-2264
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INCIDENZA: 1,6 – 1,8 % popolazione generale
1000 assistiti 6 sospetti/anno 2 casi/anno
(Lensing 1999)
DIMENSIONI DEL PROBLEMA
Recidiva a 5 anni 20%
Rischio EP fatale 2,6%
(Hansson 2000)
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DIMENSIONI DEL PROBLEMA
solo il 25 – 30% dei pazienti consintomatologia compatibile hanno una TVP confermata all’esame strumentale
segni e sintomi non sono néSPECIFICI né SENSIBILI
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0
50
100
150
200
250
300
350
400
1999 2000 2001 2002 2003
Esami USPositivi
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P.S. Wells Jama ‘98
Se non sai dove stai andando
finirai da qualche altra parte
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PHILIP S. WELLS
Lancet 1995Lancet 1997Jama 1998Ann Intern Med 2001New Engl J Med 2003
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SCALA DI WELLSParalisi, immobilizzazione +1 Degenza a letto > 3 giorni +1 Neoplasia +1Dolorabilità sist.venoso prof. +1Edema di tutto l’arto +1Edema polpaccio <3 cm controlaterale +1Edema improntabile +1Circolo superficiale ectasico +1Diagnosi alternativa verosimile -2
ALTA PROBABILITA’ >2 “likely”BASSA PROBABILITA’ <2 “unlikely”
(Wells P. N Engl Med J 2003)
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D - DIMERI
Prodotti di degradazione della fibrina
Nel sospetto di TVP hanno alto valore predittivo negativo
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Negli ultimi anni l’esame ECODOPPLER (US) è
diventato il “gold standard” nella
diagnosi di TVP per la sua accuratezza diagnostica
(tecnologia, operatori) che arriva ad una sensibilità
del 93% e ad una specificità del 98 %
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15
CARATTERISTICHE US TVP
Non comprimibilità del vaso
Presenza di echi intraluminali
Assenza di segnale Doppler
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FASI STORICHE
Pletismografia
Doppler C.W.
Ecodoppler
Ecocolordoppler
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11/04/23TVP - DEA Nov '0317
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11/04/23TVP - DEA Nov '0318
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11/04/23TVP - DEA Nov '0319
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La PROBLEMA…in letteratura
“Nonostante la maggioranza dei pazienti con TVP
ricerchi la valutazione medica e riceva
prontamente la diagnosi, rimane ancora elevato il
numero di pazienti nei quali la stessa giunge con
ritardo…Vi è necessità di sviluppare e verificare
strategie che riducano i ritardi nella diagnosi”
Elliott CG, Goldh376
Ravenna, 14 Maggio 2008
“Nonostante la maggioranza dei pazienti con TVP ricerchi la valutazione medica e riceva prontamente la diagnosi, rimane ancora elevato il numero di pazienti nei quali la stessa giunge con ritardo…Vi è necessità di sviluppare e verificare strategie che riducano i ritardi nella diagnosi”
Elliott Chest 2005
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• Proseguimento della prevenzione nel paziente operato per artroprotesi d’anca o chirurgia addominale maggiore (oncologica); e nel paziente dimesso da un reparto internistico con persistenza dei fattori di rischio per TEV
•Instaurazione della prevenzione nel paziente con malattie mediche acute o croniche per il quale non venga posta l’indicazione del ricovero
•Instaurazione della prevenzione in circostanze strettamente ambulatoriali
IL MMG…
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•Paziente oncologico candidato a chemioterapia
•Donna in gravidanza con trombofilia nota e/o pregressa MTV
•Traumatologia maggiore dell’arto inferiore
•Fattori di rischio “minori” in pazienti con trombofilia nota e/o pregressa MTV e/o terapia ormonale (in corso od interrotta di recente)
ASPETTI DI PREVENZIONE AMBULATORIALE
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LE EPARINE A BASSO PESO MOLECOLARE !!!
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EBPM: caratteristiche farmacologiche
e vantaggi clinici rispetto all’ENF
Caratteristiche Vantaggi
Migliore rapporto anti-Xa/anti-IIa
Superiore efficacia e ridotti sanguinamenti
Elevata biodisponibilità, lunga emivitae clearance dose-indipendente
Prevedibile effetto anticoagulante
Possibilità di monosomministrazione domiciliare
Prevedibile farmacocineticaRidotta necessità di monitoraggioe di costi di laboratorio
Minor potenziale immunogeno
Incidenza significativamente minoredi trombocitopenia
Hirsh J et al. Chest 1998;114:489S-510S
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EBPM: effetti anticoagulanti
Hirsh J et al. Chest 1998;114:489S-510S
L’inattivazione del fattore Xa può essere ottenuta da piccoli
frammenti della lunga catena di eparina purché contengano una “sequenza minima critica” (13
monosaccardie un pentasaccaride) per legarsi
all’antitrombina III
Le Eparine a Basso Peso Molecolare inattivano di preferenza il fattore Xa
ed esercitano un’azione minoresul fattore IIa (trombina), proprio perché formate (in
misura diversafra loro) da catene più corte
rispetto all’eparina non frazionata
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Hirsh J et al. Chest 2008,133;141S-159S
Le EBPM sono clinicamente intercambiabili?
(LINEE GUIDA ACCP 2008)
Poiché sono prodotte con metodiche differentidi depolimerizzazione, le EBPM differisconouna dall’altra, almeno per quel che riguardale proprietà farmacocinetiche e il profilo anticoagulante. Quindi, questi farmacinon sono clinicamente intercambiabili
![Page 32: LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI TROMBOEMBOLISMO VENOSO NEL PAZIENTE ONCOLOGICO E NON, A DOMICILIO L.Maggi A.Molisso Firenze 24 aprile 2010](https://reader035.vdocuments.net/reader035/viewer/2022062312/5542eb59497959361e8c4bd4/html5/thumbnails/32.jpg)
Unicità di ciascuna EBPM
• Sebbene le EBPM abbiano profili molecolari simili,la composizione chimica può variare: queste variazioni possono influire sulle proprietà biologiche.
• Ogni EBPM è da considerarsi un farmaco a sé stante.
Fareed J et al. Hematol Oncol Clin North Am 2005;19:53-68
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Profilassi tromboembolicaIndicazioni, posologie e schemi di somministrazionedelle EBPM attualmente in commercio in Italia Nome commerciale
Clexane® Fraxiparina®
Seleparina® Fragmin® Clivarina® Fluxum® Ivor®
Principio attivo
Enoxaparina
NadroparinaDalteparin
aReviparina
Parnaparina
Bemiparina
Profilassiin chirurgia ortopedica
4.000 UI
Pazienti con peso corporeo <50kg:• 0,2 ml fino al 3° g• 0,3 ml dal 4° g
Pazienti con peso corporeo >50kg e <70 kg:
• 0,3 mL fino a 3° g• 0,4 mL dal 4° g
Pazienti con peso corporeo >70 kg:• 0,4 mL fino al 3° g• 0,6 mL dal 4° g
(0,3 mL = 2.850 UI; 0,4 mL= 3.800 UI; 0,6 mL 5.700 UI)
5.000 UIo
2.500 UIseguite da5.000 UI
4.200 UI* 4.250 UI* 3.500 UI
Profilassiin chirurgia generale
2.000 UI 2.850 UI 2.500 UI 1.750 UI 3.200 UI 2.500 UI
Profilassinel pazientenon chirurgico
4.000 UI Non indicata Non indicata Non indicata Non indicata Non indicata*
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TrattamentoIndicazioni, posologie e schemi di somministrazionedelle EBPM attualmente in commercio in Italia Nome commerciale
Clexane® Fraxiparina®
Seleparina® Fragmin® Clivarina® Fluxum® Ivor®
Principio attivo Enoxaparina Nadroparina Dalteparina ReviparinaParnaparin
aBemiparina
Trattamentodi angina instabilee infarto non-Q
100 UI/kg 2
86 UI/kg 2 120 UI/kg 2
PTCA*7.000 UI
boloseguito
da 10.500 UI
in 24 h
Non indicata Non indicata
Trattamento TVP100 UI/kg
292,7 UI/kg
2**200 UI/kg 1
87,5 UI/kg 2
6.400 UI 2 115 UI/kg 1
Trattamento TVP con o senza EP
100 UI/kg 2
Non indicata Non indicata87,5 UI/kg
2Non indicata 115 UI/kg 1
Prevenzione della coagulazionein corsodi emodialisi
100 UI/kg 64,6 UI/kg 5.000 UINon
indicataNon indicata
Pazienti con peso
corporeo <60 kg:
2.500 UIPazienti con
pesocorporeo >60 kg
3.500 UI
*
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PRESCRIZIONE “OFF LABEL”
REGOLAMENTATA DA:
. Legge “Di Bella” N°94/1998
. Legge N°296/2006
. Delibera Reg. Toscana N°148/2007
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LE EBPM HANNO RADICALMENTEMODIFICATO IL PRIMO APPROCCIO TERAPEUTICO ALLA TVP E HANNORESO POSSIBILE, IN CASI SELEZIONATI IL TRATTAMENTOA DOMICILIO AFFIDANDO AL MMGUN COMPITO NUOVO
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PROBLEMA DI LIVELLO MINIMO DI RISCHIO CHE GIUSTIFICA L’INVIOAGLI ACCERTAMENTI DI SOLITOOSPEDALIERI, RISPETTO ALLASEMPLICE SORVEGLIANZA CLINICA
PUNTEGGIO WELLS > o = 0
Gruppo di lavoro SIAPAV, SISETSIMEU, SIMG, CIF
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La definizione del RISCHIO è fondamentale per il processo decisionale
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La diagnosi in letteratura
“Nonostante la maggioranza dei pazienti con TVP
ricerchi la valutazione medica e riceva
prontamente la diagnosi, rimane ancora elevato il
numero di pazienti nei quali la stessa giunge con
ritardo…Vi è necessità di sviluppare e verificare
strategie che riducano i ritardi nella diagnosi”
Elliott CG, Goldhab005; 128:3372-3376
Ravenna, 14 Maggio 2008
Gli EVENTI AVVERSI sono eventi inattesi correlati al processo assistenziale che comportano un dannoal paziente, non intenzionale e indesiderabile.
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APPROPRIATEZZA
Una prestazione è appropriata quando comporta un corretto uso delle risorse e consente di rispondere in modo adeguato ad una specifica domanda di assistenza
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APPROPRIATEZZA CLINICA
APPROPRIATEZZAORGANIZZATIVA
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PERCORSI CONDIVISI
le modalità ed i criteri di valutazione devonofra i MMG e la strutture ospedaliere e devovo essereben noti a tutti gli operatori sanitari coinvolti
CHIRURGIA VASCOLARE SGD “AGENDA DELLE URGENZE”
dal 2006
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PER CHI VUOL SAPERNE DI PIU’…
www.ministerosalute.it eventi sentinella
Linee guida SIAPAV, SISET, SIMGMinerva Cardioangiologica 48 201 2000
www.siset.org
www.simg.it/areacv/supporti/tvp.htm
www.bloodjournal.org
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GRAZIE !