Laboratori Nazionali di Legnaro
Slide 1dott.ssa Patrizia Ingenito
Argomenti trattati1. I sistemi di gestione ambientale e gli standard di riferimento2. Le edizioni 2004 e 2015 della norma UNI EN ISO 14001 a confronto3. Analisi delle modifiche4. Tempi di adeguamento ai nuovi requisiti stabiliti dalla IAF e da Accredia5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro6. La certificazione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
Laboratori Nazionali di Legnaro
dott.ssa Patrizia Ingenito Slide 2
1. I sistemi di gestione ambientale e gli standard di riferimento
Strumento per
1. Individuare e valutare
2. Sorvegliare
3. Migliorare
4. Prevenire
5. Saper affrontare
I rischi ambientali(aspetti e impattiambientali)
I rischi per la salute e lasicurezza
Le emergenzeambientali
Gli incidenti, gliinfortuni, le malattieprofessionali
Insieme di elementi correlati o interagenti di un’organizzazione finalizzato astabilire politiche, obiettivi e processi per conseguire tali obiettivi
SISTEMA DI GESTIONE
Parte del sistema di gestione utilizzato per gestire aspetti ambientali,adempiere agli obblighi di conformità e affrontare rischi e opportunità
SISTEMA DI GESTIONE
AMBIENTALE
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dott.ssa Patrizia Ingenito Slide 3
1. I sistemi di gestione ambientale e gli standard di riferimento
UNI EN ISO 14001 Sistemi di gestioneambientale - Requisiti e guida per l'uso(edizione 2015)
UNI EN ISO 14004: Sistemi di gestioneambientale - Linee guida generali suprincipi, sistemi e tecniche di supporto(edizione 2016)
UNI EN ISO 19011 Linee guida per auditdi sistemi di gestione (edizione 2012)
UNIONE EUROPEA
STANDARD ISO
Ed. 2015
Ed. 2004
Regolamento CE n. 1221 del25/11/2009 del parlamento e delconsiglio sull’adesione volontaria delleorganizzazioni a un sistema comunitariodi ecogestione e audit (EMAS), cheabroga il regolamento (CE) n. 761/2001e le decisioni della Commissione2001/681/CE e 2006/193/CE
International Standard Organization
Ed. 1996
Ed. 2009
Ed. 2006
Ed. 2001
REGOLAMENTO EMAS
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Lo schema della norma UNI EN ISO 14001:2004
2. Le edizioni 2004 e 2015 della norma UNI EN ISO 14001 a confronto
1. Politica
2. Analisi dei rischi e pianificazione (obiettivi e traguardi)
4. Controllo (misurazione, audit, sorveglianza…)
5. Riesame della direzione
Miglioramento continuo
SISTEMA DI GESTIONE
PIANIFICA (Plan)
AGISCI (Do)
CONTROLLA (Check)
RIESAMINA (Act)
3 . Attuazione e funzionamento(organizzazione, responsabilità, procedure, emergenze…)
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Slide 5dott.ssa Patrizia Ingenito
Lo schema della norma UNI EN ISO 14001:2004
2. Le edizioni 2004 e 2015 della norma UNI EN ISO 14001 a confronto
PROCESSI
Contestoambientale,sociale edeconomico
RISULTATI
Pianificazionedelle attività diricerca, requisitidi legge,richieste daparte degli entidi controllo,dell’opinionepubblica…
Input
Pres
tazi
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mbi
enta
li
Output
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
Contestoambientale,sociale edeconomico
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2. Le edizioni 2004 e 2015 della norma UNI EN ISO 14001 a confronto
Capitoli introduttivi
4.3.1 Aspetti ambientali4.3.2 Prescrizioni legali ed altre4.3.3 Obiettivi, traguardi e programmi
4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità4.4.2 Competenza, formazione, consapevolezza4.4.3 Comunicazione4.4.4 Documentazione4.4.5 Controllo dei documenti4.4.6 Controllo operativo4.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze
4.5.1 Sorveglianza e misurazione4.5.2 Valutazione del rispetto delle prescrizioni4.5.3 Non conformità, azioni correttive azioni preventive4.5.4 Controllo delle registrazioni4.5.5 Audit interno
1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2. RIFERIMENTI NORMATIVI
3. DEFINIZIONI
4 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE
4.3 PIANIFICAZIONE
4.4 ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
4.5 CONTROLLO
4.6 RIESAME DELLA DIREZIONE
4.1 Requisiti generali4.2 Politica ambientale
Norma UNI EN ISO 14001:2004
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2. Le edizioni 2004 e 2015 della norma UNI EN ISO 14001 a confronto
Capitoli introduttivi
4.3.1 Pianificazione per l’identificazione dei rischie per la valutazione e il controllo dei rischi4.3.2 Requisiti di legge e altri requisiti OH&S4.3.3 Obiettivi, traguardi e programmi
4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità4.4.2 Competenza, formazione, consapevolezza4.4.3.1 Comunicazione4.4.3.2 Partecipazione e consultazione4.4.4 Documentazione4.4.5 Controllo dei documenti4.4.6 Controllo operativo4.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze
4.5.1 Sorveglianza e misurazione4.5.2 Valutazione del rispetto delle prescrizioni4.5.3.1 Analisi degli incidenti4.5.3.2 Non conformità, azioni correttive azioni preventive4.5.4 Controllo delle registrazioni4.5.5 Audit interno
1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2. RIFERIMENTI NORMATIVI
3. DEFINIZIONI
4 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE
4.3 PIANIFICAZIONE
4.4 ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
4.5 CONTROLLO
4.6 RIESAME DELLA DIREZIONE
4.1 Requisiti generali4.2 Politica della salute e sicurezza
Norma OHSAS 18001:2007
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2. Le edizioni 2004 e 2015 della norma UNI EN ISO 14001 a confronto
Lo schema della norma UNI EN ISO 14001:2015
Pianificazione
Supporto e controllo operativo
Miglioramento
Valutazione delle
prestazioni
Leadership
PLAN
DO
CHECK
ACT
Campo di applicazione del sistema di gestione ambientale
Esigenze e aspettative delle parti interessate
Fattori interni ed esterni
Esiti attesi del sistema di gestione ambientale
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2. Le edizioni 2004 e 2015 della norma UNI EN ISO 14001 a confronto
4. Contesto dell’organizzazione4.1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative delle
parti interessate4.3 Determinare il campo di applicazione del sistema di
gestione ambientale4.4 Sistema di gestione ambientale
1. Scopo e campo di applicazione2. Riferimenti normativi3. Termini e definizioni
5. Leadership5.1 Leadership e impegno5.2 Politica ambientale5.3 Ruoli, responsabilità e autorità nell’organizzazione
6. Pianificazione6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità6.1.1 Generalità6.1.2 Aspetti ambientali6.1.3 Obblighi di conformità6.1.4 Attività di pianificazione6.2 Obiettivi ambientali e pianificazione per il
loro raggiungimento6.2.1 Obiettivi ambientali6.2.2 Attività di pianificazione per raggiungere
gli obiettivi ambientali
PLAN
Norma UNI EN ISO 14001:2015
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2. Le edizioni 2004 e 2015 della norma UNI EN ISO 14001 a confronto
7. Supporto7.1 Risorse7.2 Competenza7.3 Consapevolezza7.4 Comunicazione7.4.1 Generalità7.4.2 Comunicazione interna7.4.2 Comunicazione esterna7.5 Informazioni documentate7.5.1 Generalità7.5.2 Creazione e aggiornamento7.5.3 Controllo delle informazioni documentate
8. Attività operative8.1 Pianificazione e controlli operativi8.2 Preparazione e risposta alle emergenze
9. Valutazione delle prestazioni9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e
miglioramento9.1.1 Generalità9.1.2 Valutazione della conformità9.2 Audit interno9.2.1 Generalità9.2.2 Programma di audit interno9.3 Riesame della direzione
10. Miglioramento10.1 Generalità10.2 Non conformità e azioni correttive10.3 Miglioramento continuo
DO
CHECK
ACT
DO
Norma UNI EN ISO 14001:2015
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3. Analisi delle modifiche
PRINCIPALI NOVITÀ
Struttura di Alto Livello (High Level Structure)
Nuove definizioni
Contesto
Gestione del rischio
Comunicazione esterna
Leadership
Pianificazione e controlli
CIC
LO D
I VIT
A
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STRUTTURA DI ALTO LIVELLO (High Level Structure)
Struttura di alto livello comune a tutti gli standard ISO Definizioni di base standardizzate Maggiore coerenza, attuabilità e integrabilità tra sistemi di gestione
ISO 9001:2015 (qualità) ISO 14001:2015 (ambiente) Futura ISO 45001 (sicurezza e salute)
«deve» indica un requisito«dovrebbe» indica una raccomandazione«può (may)» indica un permesso«può (can)» indica una possibilità o capacità
NOTA INIZIALE
3. Analisi delle modifiche
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Insieme di elementi correlati o interagenti di un’organizzazione finalizzato astabilire politiche, obiettivi e processi per conseguire tali obiettivi
SISTEMA DI GESTIONE
Parte del sistema di gestione utilizzato per gestire aspetti ambientali,adempiere agli obblighi di conformità e affrontare rischi e opportunità
SISTEMA DI GESTIONE
AMBIENTALE
Orientamenti e indirizzi di un’organizzazione relativi alla prestazioneambientale come formalmente espressi dalla sua alta direzione
POLITICA AMBIENTALE
Persona o gruppo di persone che, a livello più elevato, guidano e tengonosotto controllo un’organizzazione
ALTA DIREZIONE
Persona od organizzazione che può influenzare, essere influenzata opercepire se stessa come influenzata da una decisione o attività
PARTE INTERESSATA
NUOVE DEFINIZIONI
3. Analisi delle modifiche
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Slide 14dott.ssa Patrizia Ingenito
Contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, ilterreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni
AMBIENTE
Stato o caratteristica dell’ambiente come determinato in un momento (definito)stabilito nel tempo
CONDIZIONEAMBIENTALE
Esigenza o aspettativa che può essere esplicita, generalmente implicita, oppureobbligatoria
REQUISITO
Effetto dell’incertezzaRISCHIO
Scostamento, positivo o negativo, da quanto atteso
Stato, anche parziale, di carenza di informazioni relative allacomprensione o conoscenza di un evento, delle sueconseguenze o della loro probabilità
EFFETTO
INCERTEZZA
Espresso in termini di combinazione delle conseguenze di un evento e dellaprobabilità associata al suo verificarsi
3. Analisi delle modifiche
NUOVE DEFINIZIONI
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Potenziali effetti negativi (minacce) e potenziali effetti positivi (opportunità)RISCHI E OPPORTUNITÀ
Fasi consecutive e interconnesse di un sistema di prodotti (o servizi),dall’acquisizione delle materie prime o dalla generazione delle risorsenaturali fino allo smaltimento finale
CICLO DI VITA
Azione per eliminare la causa di una non conformità e per prevenirne laripetizione
AZIONE CORRETTIVA
Attività ricorrente per accrescere le prestazioniMIGLIORAMENTO CONTINUO
3. Analisi delle modifiche
NUOVE DEFINIZIONI
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CONTESTO
Fattori interni ed esterni rilevanti per il sistema di gestione ambientalecomprese le condizioni ambientali influenzate o in grado di influenzarel’organizzazione
Esigenze e aspettative delle parti interessate Obblighi di conformità
Sistema di gestione ambientale
3. Analisi delle modifiche
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LEADERSHIP
1. Impegno e leadership da parte dell’alta direzione
Assicurare l’efficacia del SGA Stabilire politica e obiettivi compatibili con gli indirizzi strategici e il contesto dell’organizzazione Integrare i requisiti del SGA nei processi di «business» dell’organizzazione Assicurare le risorse necessarie Comunicare l’importanza di una gestione efficace e della conformità ai requisiti del SGA Assicurare che il SGA consegua gli esiti attesi Guidare e sostenere le persone affinché contribuiscano all’efficacia del sistema Promuovere il miglioramento continuo Fornire sostegno alle altre funzioni dell’organizzazione
2. Definizione della politica ambientale
3. Assegnazione di ruoli e responsabilità
3. Analisi delle modifiche
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GESTIONE DEL RISCHIO
1. Azioni per affrontare rischi e opportunità Identificare rischi e opportunità correlati a
aspetti ambientali obblighi di conformità altri fattori e requisiti
allo scopo di garantire che il SGA possa conseguire gli esiti attesi prevenire o ridurre gli effetti indesiderati (compresa l’influenza delle condizioni ambientali
esterne sull’organizzazione) conseguire il miglioramento continuo
2. Aspetti (diretti e indiretti) e impatti ambientali significativi
3. Obblighi di conformità
CICLO DI VITA
3. Analisi delle modifiche
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GESTIONE DEL RISCHIO
3. Analisi delle modifiche
RISCHIO GESTIONALE (MINACCIA)
Non consente di raggiungere gli obiettivi prefissati
Esempi• Mancanza di risorse adeguate• Carenza di competenze• Non conoscenza degli obblighi di conformità,• Carenze tecnologiche• Mancata applicazione delle procedure gestionali….
OPPORTUNITÀ Consente di raggiungere gli obiettivi prefissati, prevenire il verificarsidi problemi, migliorare
Esempi• Applicazione di requisiti più stringenti degli obblighi di conformità,• Conoscenza e applicazione di tecnologie innovative• Programmi di addestramento e formazione oltre gli obblighi di
conformità….
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dott.ssa Patrizia Ingenito 20
GESTIONE DEL RISCHIO
3. Analisi delle modifiche
ASPETTO AMBIENTALE
elemento di una attività, prodotto o servizio di un’organizzazione cheinteragisce o può interagire con l’Ambiente
IMPATTO AMBIENTALE
modificazione dell'ambiente, benefica o negativa, causata totalmente oparzialmente dagli aspetti ambientali di un'organizzazione
PERICOLO Sorgente, situazione o atto avente il potenziale di causare un danno intermini di infortunio o malattia
RISCHIO Combinazione della probabilità di accadimento di un evento pericoloso /esposizione pericolosa e della gravità dell’infortunio o della malattia chepossono essere causati da tale evento o esposizione
AMBIENTE Rifiuti Emissioni gassose Scarichi idrici …
SICUREZZA Impianti elettrici Attrezzature di lavoro Movimentazione manuale dei carichi Agenti biologici …
AMBIENTE E SICUREZZA Materiali infiammabili e
combustibili Rumore Agenti chimici …
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GESTIONE DEL RISCHIO
3. Analisi delle modifiche
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Identificazione del rischio
Valutazione del rischio
Definizione del contesto
Esigenze e aspettative delle parti interessate
Fattori interni ed esterni
Contesto, parti interessate
Analisi del rischio
Ponderazione del rischio
Trattamento del rischio
Fonti di rischio Eventi e relative
cause e conseguenze
Natura del rischio Livello del rischio
Confronto tra risultatianalisi e criteri stabiliti
ISO 31000
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COMUNICAZIONE 1. Comunicazione internaObbligo per informazioni pertinenti e
prestazioni del SGA2. Comunicazione esterna
PIANIFICAZIONE E CONTROLLI OPERATIVI
Definizione di criteri operativi per i processi Attuazione di controlli sui processi Gestione delle modifiche Gestione dei processi affidati all’esterno Nella prospettiva del ciclo di vita:
• controllare che progettazione e sviluppo tengano contro dei requisiti delSGA
• determinare i requisiti ambientali per gli approvvigionamenti• comunicare i requisiti ambientali agli appaltatori• valutare la necessità di fornire informazioni sui potenziali impatti ambientali
significativi associati a trasporto, consegna, utilizzo, trattamento a fine vita esmaltimento di prodotti e servizi
CICLO DI VITA
3. Analisi delle modifiche
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4. Tempi di adeguamento ai nuovi requisiti stabiliti dalla IAF e da Accredia
Documento del 27/02/2015 della IAF (International Accreditation Forum)“ Transition Planning Guidance for ISO 14001:2015”Documento del 09/07/2015 di ACCREDIA (Sistema Nazionale perl'Accreditamento degli Organismi di Certificazione e Ispezione)“Transizione alla norma ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 dellecertificazioni emesse sotto accreditamento ACCREDIA”
RIFERIMENTI
Fino al 15/09/2018 sono valide le certificazioni emesse in accordo allanorma UNI EN ISO 14001:2004Dopo il 15/09/2018 le certificazioni emesse in accordo alla norma UNI ENISO 14001:2004 non saranno più valideIl passaggio alla nuova norma UNI EN ISO 14001 dovrà essere effettuatoentro il 15/09/2018
TEMPI DI ADEGUAMENTO
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Slide 24dott.ssa Patrizia Ingenito
5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
D. PROCESSI
E. ASPETTI E IMPATTI AMBIENTALI
G. PROCEDURE PER LA NORMALE GESTIONE E PER LE EMERGENZE
H. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO
Implementazione del sistema di gestione ambientale
A. CONTESTO
B. ESIGENZE E ASPETTATIVE DELLE PARTI INTERESSATE
C. CAMPO DI APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
F. OBBLIGHI DI CONFORMITÀ
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
A. CONTESTO
FATTORI INTERNI ED
ESTERNI
Contesto ambientale (suolo, falda acquifera, vicinanza di corsid’acqua, sismicità….)
Contesto socio - economico (vicinanza di zona artigianale, asili escuole, abitazioni….)
Attività di ricerca e processi di supporto Ente pubblico di ricerca (struttura organizzativa)
B. ESIGENZE E ASPETTATIVE DELLE PARTI INTERESSATE
Opinione pubblica sensibile ai temi del nucleare Richieste da parte delle autorità di controllo Collaborazioni con università e altre istituzioni / centri di ricerca…. Obblighi di conformità
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
NordA. CONTESTO
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Slide 27dott.ssa Patrizia Ingenito
5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO
Gestione degli acceleratori Esperimenti presso gli acceleratori Esperimenti presso gli altri apparati sperimentali o attività dei
laboratori (es. laboratorio di superconduttività, laboratorio diradiobiologia, laboratorio di fisica dei materiali per rivelatori,laboratorio LARIM…)
Nuovi apparati sperimentali (ciclotrone del progetto SPES….)
GESTIONE DEGLI APPARATI TECNOLOGICI E DELLE ATTIVITÀ
DI TIPO TECNICO
Trattamento e raffreddamento acqua per gli apparati sperimentali Depurazione acque di scarico Gestione centrali termiche, gruppi elettrogeni, impianti e serbatoi in
pressione, impianti di condizionamento e refrigerazione… Lavorazioni meccaniche presso l’officina
D. PROCESSI
PROCESSI DI SUPPORTO
Gestione degli approvvigionamenti (prodotti / servizi / lavori) Trasporti
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
D. PROCESSI Progetto SPES
CENTRALE FRIGORIFERA
CONDIZIONAMENTO AMBIENTALE
ESTRAZIONE ARIA (CAMINO)
CENTRALE TERMICA INSTALLAZIONE
SPESGESTIONE GAS
SCARICO IMPIANTO VUOTO
Acqua calda
Acqua fredda
Aria
Aria
Gas pompe
da vuoto
Energia elettricaAcqua
Gas metano
Agenti chimici
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
E. ASPETTI E IMPATTI AMBIENTALI
VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE
ATTIVITÀ DI RICERCA, TECNICHE
E TECNOLOGICHE
• ACQUA• ENERGIA ELETTRICA• GAS METANO• AGENTI CHIMICI
• EMISSIONI IN ATMOSFERA• SCARICHI IDRICI• RIFIUTI SPECIALI….
INGRESSO USCITA
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Slide 30dott.ssa Patrizia Ingenito
5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
E. ASPETTI E IMPATTI
AMBIENTALI
Condizioni normali
Progetto SPES
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Slide 31dott.ssa Patrizia Ingenito
5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
E. ASPETTI E IMPATTI
AMBIENTALI
Condizioni anomale
Progetto SPESCENTRALE
FRIGORIFERA
CONDIZIONAMENTO AMBIENTALE
ESTRAZIONE ARIA (CAMINO)
CENTRALE TERMICA
SITUAZIONE USCITA USCITA
USCITA
USCITA
INSTALLAZIONE SPES
USCITA
• EMISSIONI INATMOSFERACONVOGLIATEVICINO AI VALORILIMITE
• MANUTENZIONE• ANOMALIA
• RIFIUTI SPECIALI• EMISSIONI DI GAS
SERRA
• RIFIUTI SPECIALIE RADIOATTIVI
• EMISSIONI INATMOSFERARADIOATTIVEVICINE AI VALORILIMITE
SITUAZIONE
SITUAZIONE SITUAZIONE
SITUAZIONE
• ANOMALIA
• MANUTENZIONE
• ANOMALIA
• MANUTENZIONE• ANOMALIA
• RIFIUTIRADIOATTIVI
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Slide 32dott.ssa Patrizia Ingenito
5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
E. ASPETTI E IMPATTI
AMBIENTALI
Condizioni di emergenza
Progetto SPESCENTRALE
FRIGORIFERA
CONDIZIONAMENTO AMBIENTALE
ESTRAZIONE ARIA (CAMINO)
CENTRALE TERMICA
SITUAZIONE USCITA USCITA
USCITA
USCITA
INSTALLAZIONE SPES
USCITA
SITUAZIONE
SITUAZIONE SITUAZIONE
SITUAZIONE
• RIFIUTI SPECIALI• FUMI DA
INCENDIO• EMISSIONI IN
ATMOSFERACONVOGLIATESOPRA I VALORILIMITE
• ROTTURA /SVERSAMENTO/ GUASTO
• RIFIUTI SPECIALI• EMISSIONI DI GAS
SERRA• REFLUI LIQUIDI
SOPRA I VALORILIMITE
• CONTAMINAZIONESUOLO
• RIFIUTI SPECIALIE RADIOATTIVI
• ROTTURA /GUASTO …
• EMISSIONI INATMOSFERARADIOATTIVESOPRA I VALORILIMITE
• ROTTURA,GUASTO….
• INCENDIO /ESPLOSIONE
• ROTTURA /GUSTO….
• RIFIUTI SPECIALIE RADIOATTVI
• EMISSIONI INATMOSFERARADIOATTIVE
• CONTAMINAZIONESUOLO
• FUMI DAINCENDIO
• INCENDIO /ESPLOSIONE
• ROTTURA /GUSTO….
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Slide 33dott.ssa Patrizia Ingenito
5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
RADIAZIONI IONIZZANTI
Autorizzazione all’installazione ed esercizio degli acceleratori Autorizzazione alla detenzione di macchine radiogene e sostanze
radioattive Attuazione della sorveglianza fisica per i lavoratori esposti
RISORSE IDRICHE
Concessione all’approvvigionamento idrico autonomo Autorizzazione allo scarico in fognatura Autorizzazione allo scarico in acque superficiali Denuncia annuale prelievi acqua da pozzo
PREVENZIONE INCENDI Conformità antincendio (CPI)
AGENTI CHIMICI
Nullaosta impiego alcoli Schede di sicurezza
F. OBBLIGHI DI CONFORMITÀ
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
EMISSIONI GASSOSE
Istituzione del libretto di impianto di condizionamento / refrigerazione Denuncia annuale quantitativi rilasciati di gas a effetto serra da impianti di
condizionamento / refrigerazione
RISORSE ENERGETICHE
Autorizzazione esercizio officina di produzione energia elettrica (gruppielettrogeni)
Denuncia annuale consumi a FIRE (INFN) Adempimenti INAIL ex ISPESL centrali termiche Istituzione del libretto di impianto di riscaldamento
RIFIUTI Registro carico/scarico, FIR, MUD (SISTRI) Adempimenti ADR
IMPIANTI Denuncia impianti e serbatoi in pressione (adempimenti INAIL ex ISPESL) Denuncia impianti di sollevamento (adempimenti INAIL ex ISPESL )
F. OBBLIGHI DI CONFORMITÀ
ACQUISTI
Qualificazione preventiva fornitori (regolarità autorizzativa….) Individuazione obblighi di conformità preliminare all’avvio delle procedure
di gara (applicazione di direttive europee di prodotto, adempimentisuccessivi all’acquisto….)
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
GESTIONEDEI RIFIUTI
GESTIONE DEGLIAGENTI CHIMICI, GAS E LIQUIDI CRIOGENICI
GESTIONE DEGLI UTILIZZI DI ACQUA E DEGLI
IMPIANTI DI DEPURAZIONE
VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE E INDIVIDUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI CONFORMITÀ
APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE AMBIENTALI
GESTIONE DELLE EMERGENZE
GESTIONE DELLE
EMISSIONI GASSOSE
GESTIONE SORGENTI DI RADIAZIONE
G. PROCEDURE PER LA NORMALE GESTIONE E PER LE EMERGENZE
ATTIVITÀ DI RICERCA, TECNICHE
E TECNOLOGICHE
• ACQUA• ENERGIA ELETTRICA• GAS METANO• AGENTI CHIMICI
• EMISSIONI IN ATMOSFERA• SCARICHI IDRICI• RIFIUTI SPECIALI
INGRESSO USCITA
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
RADIAZIONI IONIZZANTI
Monitoraggi ambientali (emissioni in atmosfera, rifiuti radioattivi(futuro)..)
Gestione aree controllate e sorvegliate Valutazione delle dosi
RISORSE IDRICHE Monitoraggio consumi da pozzo e acquedotto Analisi periodiche allo scarico idrico (interne e tramite laboratorio
accreditato)
PREVENZIONE INCENDI Manutenzioni e verifiche periodiche a impianti e presidi antincendio
AGENTI CHIMICI Monitoraggio consumi
H. ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
EMISSIONI GASSOSE
Analisi a emissioni gassose convogliate Monitoraggio amianto Monitoraggio emissioni di esafluoruro di zolfo, gas serra, gas ozono
lesivi
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
RISORSE ENERGETICHE
Monitoraggio consumi energetici Controlli efficienza energetica impianti di condizionamento Verifiche periodiche impianti termici (ARPAV)
RIFIUTI Monitoraggio dei quantitativi presenti in deposito temporaneo Monitoraggio dei quantitativi di rifiuti avviati a recupero o smaltimento
APPLICAZIONE DELLE
PROCEDURE Audit ambientali e gestione delle non conformità Riesame della direzione
H. ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO
IMPIANTI Verifiche periodiche impianti e serbatoi in pressione (INAIL ex ISPESL,
ARPAV) Verifiche periodiche impianti di sollevamento (INAIL ex ISPESL, ARPAV ) Manutenzioni periodiche
ACQUISTI Verifiche periodiche sui fornitori (validità autorizzazioni, applicazione dieventuali procedure…)
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5. Attuazione del sistema di gestione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
IL SOFTWARE INFN14001 PER LA GESTIONE
DELLE INFORMAZIONI DOCUMENTATE
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6. La certificazione ambientale dei Laboratori Nazionali di Legnaro
Il Sistema di GestioneAmbientale dei LaboratoriNazionali di Legnaro èconforme alla norma UNIEN ISO 14001
Esamina
Organismo di certificazione
VERIFICA PERIODICA DI SORVEGLIANZA
CERTIFICATO
INFORMAZIONI DOCUMENTATE1
2 VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI AMBIENTALI E OBBLIGHI DI CONFORMITÀ
3 APPLICAZIONE DEL SISTEMA
Ogni anno
DNV GL (accreditato Accredia)
Prossima: luglio 2017 (sorveglianza)
Ottobre 2004 CertificazioneSettembre 2007 RiesameLuglio 2010 RiesameSettembre 2013 RiesameLuglio 2016 Riesame
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