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Domenica, 27 febbraio 1955 Ea Provincia
LAI VECCHIA CREMONA CHE NON ABBIAMO VISTO
Quando nel 1908, il Co--nvne decise di sopprimere rimpasta del dazio consumo e, dì conseguenza, di porre in congedo le. Guardie daziarie e gli impiegati, lo jece non soltanto per alleggerire la città da un pesante balzello (ine- la statistica jece poi sapere che le merci non erano dimi-iiuile di un centesimo al chilogrammo, segno, dunque che non ju la cittadinanza ad avvantaggiarsi di un tal provvedimento...) e per attuare un discutibile postulato politico, ma anche per svincolare la città da un peso assai grave: quello delle mura che la circondava-no da ogni lato e le impedivano l'espansione.
Nel l'JOG, renne pubblicata una pianta topografica della città. Basta osservarla, per rendersi conto della situazione cremonese. La pos-sente massa delle mura, co-' stituiva una cintura inviolabile, aperta soltanto a porta Milano, a porta Venezia, a porta Romana e a porta Po. Un abitante, per esempio, di via Altobello Mellone o di via Porta Mosa che dovesse raggiungere via Giordano, doveva recarsi sul pìaz?Mle Po o sul piazzale Romana, facendo quindi un giro di uno o due chilometri per raggiungere una località distante venti metri in linea d'aria da casa sua.
E tutti i funerali erano costretti ad mi incredibile giro vizioso per raggiungere il Cimitero. Da qualsiasi parte della città muovessero dovevano far capo o a Porta Venezia o a Porta Milano per imboccare il viale del Cimitero, popolarmente detto « dei Platani» per la superba alberatura che io fiancheggiava e che venne abbattuta liei 1914. Questo nome venne consacrato ufficialmente pochi mesi or sono; e non lia senso, dal momento che i platani non vi sono più.
Che le mura dovessero essere abbattute pare oggi tarato evidente che (almeno si ritiene) tutti l'ammetterebbero. Allora, invece, la cosa sollevò una quantità incredibile di discussioni. I conservatori parlava.no addirittura di '(profanazione». Sembrava loro che quei baluardi costituissero qualcosa di intangibile, di sacro; che sj volesse, con la loro distruzione, menomare le memorie storiche di Cremona, che si attentasse alle sue glorie passate. I giornali e i settimanali del tempo, sì fecero eco di tutte queste discussioni; che, per buona fortuna, il Consiglio Comunale non raccolse. E la decisione di abbattere que-.i muraglioni, seguì il suo corso. Dopo, bisógna aggiungere, furono contenti tutti;- perchè tutti si resero conto che la città ne avrebbe tratto un notevole vantaggio.
L'abbattimento de'le mura dzt.'.e lavoro ai muratori per oltre due -anni. .c'j trattava di un lavoro tutt'altro che facile. In certi punti, i muraglioni si ergevano per una altezza di cinque e per-si?io di sr- metri e avevano uno snessore variabile dal mezzo metro ai due metri. Inoltre, al momento della costruzione, avevano fatto le • cose senza economia. I mattoni erano di prima scelta, la calce era della migliore (le mura dovevano costituire un formidabile baluardo contro i nemici che attentavano allo libertà citiaàine; naturale, quindi.
le mira tanta generosa attenzione quando vennero costruite) e gli scalpelli si spuntavano contro quella massa rossastra.
SQuando si vide che con la sola forza delle braccia sarebbero stati necessari lunghi anni di lavoro, si pensò di ricorrere alla dinamite. Le mine, venivano poste una volta al giorno, ed era stato fissato che il loro brillamento avvenisse alle 16,30.
Una manna per i ragazzi. Che lasciati liberi dalle lezioni alle 16, avevano tutto il tempo sufficiente per correre dove le mine dovevano essere fatte esplodere (erano sempre tutti aggiornatissimi sui programmi dei lavori) ed., assistere allo' spettacolo. {.
Ad evitare incidenti, il Comune aveva pregata il Comando del quarto Reggimento Artiglieria, di inviare propri artificieri. Erano loro che, aiutati dai muratori, preparavano i cartocci contenenti l'esplosivo, indicavano la posizione e la profondità dei fornelli, introducevano là carica e sorvegliavano l'applicazione delle miccie, lunghi serpi biancastri che venivano tesi sino a gualche decina di metri dal luogo dello scoppio. Poi, quando tutto era pronto, un trombettiere imboccava il suo strumento e
Ecco una foto scattata nel 1907 da Novaresi: Porta Romana, con il suo scultoreo fastigio conservato ancora nel cortile del palazzo Ala Ponzone in Corso Vittorio Ema
nuele. Al lati della porta, si ergono le mura
lanciava gli squilli d'allarme. I soldati e i vigili urbani facevano allontanare la piccola folla di curiosi, poi agitavano delle bandierine rosse per segnalare che, per quei che li riguardava, l'accensione delle micce poteva avvenire. Un artificiere, munito di torcia a vento, si avvicinava ad ogni miccia, l'infiammava, sorvegliava per' un istante che l'accensione fosse stata regolare, rinnovava il SILO lavoro sulle altre miccie.
Poi tutti si allontanavano. Dietro i cordoni della truppa, i ragazzi seguivano con immenso interesse l'abbru-ciamento della miccia: un filo di fumo nerastro, indicava il progredire della fiamma; e questo fumo, percorsa la strada come un serpentello, si inerpicava sulle mura, spariva nella 'piccola cava dove era collocata la carica. Poi un lampo, vivido, un rimbombo cupo, un fumo bianchiccio, che si alzava lento e pesante. E, nello stesso istante, una porzione delle vecchie mura si abbatteva al suolo, sollevando un polverone nerastro. Gli scoppi si succedevano regolarmente (ed erano contati attentamente dagli artificieri che volevano essere certi che tutte le cariche fossero esplose) poi i muratori comAnciavano a lavorare di piccone per rimuovere tutto quel pietrame sgretolato. E così, giorno per giorno, sparivano larghi tratti delle mura che, nei secoli andati, protessero la città dalle orde nemiche. : ;
Proposto che alla patente di mestiere venga attribuita una efficacia assoluta per Pesercizio dell'attività professionale
La sezione « Artigianato » della Consulta Economica Provinciale, riunita, presso la Camera di Commèrcio, sotto la Presidenza del cav. Ottorino Gallini e con ' lo intervento dell'avv. Francesco Piacentini, ha preso in attento esame il disegno di legge per la disciplina giuridica dell'artigianato, presentato dal Sen. Moro e attualmente allo studio della IX Commissione del Senato in sede deliberante e, dopo a-ver espresso il compiacimento degli artigiani per l'approvazione della recente legge sull'apprendistato, che rappresenta un reale ed efficace contributo alla realiz zazione d;.lla qualificazione delle maestranze, attraverso l'addestramento professionale, ha osservato che il progetto Moro, per quanto riguarda l'istituzione della bottega-scuola, è ormai superato.
La Sezione ha molto apprezzato la definizione dettagliata e completa dell'impresa artigiana, contenuta nell'art. 1 di detto progetto e l'accenno, nell'art. 24, ai-la patente di mestiere, cui bisognerebbe attribuire una efficacia assoluta per l'eser-
tiiimiiiiiiiiiiiimiiiiiiimiiiiiiiiiHiiiMiMHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiimiiiiim^ iiiiiiiiniimiiiiimiiii iiiiiniiiiiiiniiui iiuiiiiiiiimtiiiiiiiuiiiiiiiiiii inmiiiiiiiiiiiitiiiimim»
Oltre 367.000 metri cubici di metano perduti nell'ultimo bimestre in seguito a tughe I Gli utenti cremonesi aumentano ogni giorno: sopprimere la
distribuzione sarebbe un provvedimento assurdo ed impopolare
Cizio dell'attività artigiana, Organizzazione Mondiale della efficacia che nel progetto Sanità. sembra limitata solo a determinati casi.
A conclusione dei suoi lavori la Sezione ha fatto voti perchè: il progetto Moro sia riformato alla luce dei principi stabiliti con la legge sul-l'apprendistatò, ferme restando la definizione deua impresa artigiana e l'istituzione della patente di mestiere in senso più assoluto; il regolamento di cui all'articolo 30 della legge sull'apprendistato non alteri io spirito informatore della legge stessa e che le eventuali commissioni provinciali da istituire, in relazione ai compiti di carattere locale, abbiano sede presso le Camere di Commercio che sono li più qualificate per imprimere ai-
Esse sono semplici e se insegnanti e genitori le terranno presenti per farle applicare a: giovani, ne avremo un giovamento non indifferente.
1. - Dopo tutti i Dasti. ma particolarmente dopo quello serale, togliere dai denti zucchero e farinacei. Ciò si ottiene terminando il pasto con alimenti fibrosi (mele per esempio) che determinano un'autonunzia masticatoria, pulendosi sistematicamente i denti o risciacauandosi la bocca.
2. - L'ingestione dello zucchero e dei farinacei tra un pasto e l'altro deve essere ridotta al minimo. Nei primi anni di vita sono sconsigliabili le tettarelle di gomma dolcificate con miele e zucchero; inoltre si deve togliere la cattiva abitudine di far addormentare i bambini con dolciumi.
3. - Aumentare la' resistenza dei denti alla carie con la fluo-razione dell'acqua o con l'applicazione locale di fluoro <que»ra
RINGRAZIAMENTO Ringrazio vivaglieli'e i Chiaris-i
simi dottori Bontardelii e Ghiz-j zoni ™er u duplice intervento felicemente riuscire, i Fratelli d:
• S. Camillo, in particolare modo il Fratello Cecchin per le amo-revo'.i' cure prestale.
LUIGI CADENAZZI
MACARIO in
TUTTE
DONNE MENO Ì0
Sono confermate per domani lunedì 28 febbraio e martedì 1° marzo, alle ore 21,15, le due recite straordinarie di Macario e della sua grande Compagnia, al « Politeama » di Piacenza. Verrà presentata la elegante rivista femminile a grande spettacolo : « Tutte donne meno io», di Scarnicci e Tarabusi, mus:che di Lelio Luttazzi. Oltre a Macario, recitano, cantano e danzano nella bella rivista: Maria Palumbo, Fulvia Colombo, Mercedes Mozart, il « Cherley Ballet » del Latin Quartier di New York, Mimma Rizzo, Annamaria Moreno, e, e. ecc. ed uno stuolo di belle figliole, in un vertiginoso alternarsi di scene suggestive e di attrazioni internazionali.
Prenotazioni alia biglietteria del « Politeama» - Piacenza - Telef. 25-40.
l ' apprendis ta to la n a t u r a di recente inquisizione richiede al-s t r u m e n t o di specializzaz.0- tre osservazioni e studi). ne e qualificazione in un settore di attività; propria di tali istituti.
Norme per combattere la carie dentarla
4. - li redime alimentare deve essere razionale specialmente durante la gravidanza, l'allattamene
! to e la prima infanzia, cioè de-; ve essere ricco di proteina, sali
minerali e vitamine e convenientemente bilanciato.
G. MARIANI Uff. Sanitario
Il numero degli u t en t i del Nel luglio 1952, gli u t e n t i gennaio . Nel 1953, infa t t i , si bieri Rina 500 metano, è sempre hi a u m é n t o . j d e l gas eran Questa cons ta taz ióne bas ta dello scorso d a ' s e l a a provare come que- ro si era qu sto servizio sia; t o rna to gra- 11.761 con u n increménto d i to a l l a c i t t ad inanza , come ?lrietìfb "jdi un cent ina io di erano giuste le n o s t r e , ins i - nuovi a l lacc iament i al mese, slenze quando facevamo pres- ^Naturalmente , al maggior n u . sioni affinchè il Comune si mero degli u ten t i , s i è vér i -decidesse a s t r ingere il con- ficato un po tenz iamen to dei t ra t to con l 'Ente che gestisce consumi . Mentre nel novem-il servizio, come sarebbe ant i - bre 1952 erano s ta t i u sa t i popolare un provvedimento 199.218 met r i cubi di me tano , (vent i la to dal l ' assessore ai nello stesso mese del 1953 ne lavori pubbl ici s ia ih" Consi- sono s ta t i consumat i 1 mil io-gl io v. Comunale , sia nel corso n e . e 101.522 me. e in quel lo di u n a r iun ione dei Comuni 1954 il consumo è s ta to d i interessat i ) che soppr imesse mè t r i cubici 1.432.614. Nello j ne l l 'o t tobre - novembre la d i s t r ibuz ione del me tano u l t imo b iennio , però, il mese per i servizi domest ic i . d i " p u n t a è s ta to quel lo di
Comune di Ri-1 sci 17 a Brescia, una Mostra
so gennaio per me. 2.048.272 con un lieve scarto in meno in confronto al periodo precedente.
Sul prezzo al pubblico del metano, grava anche, e notevolmente, la voce «fughe». Infatti, malgrado tutti gli accorgimenti della Direzione dell'officina di via Massaia, molto gas va ancora perduto; ma ormai pare che si sia giunti al minimo possibile. Mentre
1952 le fughe corrispondevano a una percentuale di oltre il 2(j per cento sul prelievo, (e nell'agosto-settembre 1953 si è giunti alla punta massima del 30 per cento) oggi, attraverso uiminuzioni alternate a notevoli aumenti, si è giunti a una cifra del 9.13 per cento, sempre corrispondente, però, a una massa notevolissima di metano, che per il bimestre dicembre 1954-gen-
gnazzi, di anni 50, abitante a di 32 anni, abitante in via naio 1955 è costituito da ben
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiliii
Urtato da un'auto un ciclista in via Mantova
Il contadino Antonio Do- to il fonditore Mario Manetti,
Pessina Cremonese, mentre "Ossalengo "2, rimasto vittima ieri percorreva in bicicletta tu an infortunio sul lavoro, lo stradale di Mantova, giuri- Il Manetti stava provvedente nei pressi di S. Antonio do pEsasó io st^bximèh-to veniva investito da una mac- OCRIivl alla .fusione del bron-china di passaggio, che era zo quando metteva inawerti-sopraagiunta alle sue spalle, taraente un piede su di una e gettato a terra. Il Dognaz- sbarra di ferro che, rimbalzi, soccorso dall'investitore, zando, lo colpiva alla faccia veniva trasportato al nostro causandogli una ferita lacero ospedale ove è stato ricovera- contusa allo zigomo destro. to per aver riportato una, fé- • "rita all'avambraccio sinistro, una contusione alla regione parietale desti a g* abrasioni varie. j
— Sono pure stati ricoverati l'operaio Sante Balestre- r e a to in Agraria a Milano ri, di 32 anni, abitante ad An-nicco per aver ingerito, men- FRANCO FORNARI di Cor-tre lavorava da Menga, un n&sz'o di spillo che teneva fra te de' Frati, i denti e Mario Galli, di 53 » * * anni, abitante a Persico Do-simo che presentava una va- Presso .l'Università Capolista ferita al dorso della ma- ca di Milano si è laureata in ne -..estra con probabile re- Lettere moderne-la.signorina cisione dei tendine per esse- ANNA MANFREDINi della re caduto dalla bicicletta. nostra città.
— E' stato, invece, medica- Felicitazioni ed auguri.
iiiiMiiiiiiiuiiiiiiiii iniiiiiiiiiiTit!iini]initiiiiiiiiiiitiiiiii!iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii<iriii{iiiiiJiit)MiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiJiiiii)iiiiiniiimi<ii titilli uiiiintiiiiniitriiiiiiiiii:
367.423 metri cùbici.
Lauree A peni voti legali si è lau-
TEMPERATURA
RTihinia Media Massima
1951 - 3,2 4-0,9 +- 5,4
il 955 -I- 1,8 + 4,3 + 6
Domani scade il termine per le denuncie 1.6. L Il Ministero delle Finanze
avverte che domani è il termine per la presentazione agli Uffici del Registro delle denunzie ai' fini del pagamento dell'Imposta Generane sulla Entrata in abbonaimenifco ~ in base a canoni ragguagliati al volume degli affari (vendite al dettaglio, pubblici esercizi, prestazioni al dettaglio, pro-lessionitsti, ecc.).
Detto termine non sarà per nessun motivo prorogato, per cui a carico degli inadem-riieh'ti saranno sroplàcaite le penalità previste dalla; legge.
solino 2000, Melina- Anita ìooo, Pezzani si è poi dedicato alla Davidi Giovanni ideo, Perotti Er- ! scultura, partecipando a nu-nesto ìooo, Moliriari Ettore 2000, rrierose. Mostre ed esponendo Grossi Don Ubaldo 30C0, Bram-billaschi Calisto 600, Cremonesi Achille 900, Brambillaschi Serafino ÌOOO, Dipendenti S. À. Pirelli 125.944; Ditta Antoniazzi e C. 30.500. Totale L. 12.263.001.
alla Biennale di Venezia. Solo recentemente si è lanciato nell'arte figurativa ottenendo risultati molto lusinghieri. La Mostra, che resterà aperta sino al 10 marzo, sarà inaugu-
«i. » •• . „ rata con una prolusione del Si Inaugura a BreSCia ; poeta milanese Luigi Medici,
.... ~..(.. J.I „ „ D«„»»; l che recentemente ha decla-una mostra del soncinese Pezzani } m a t 0 a l c u n e s u e c r e a z i o n e i n Per iniziativa della Asso- ! una riunione di poeti dialet-
ciazione Artistica Bresciana tali all'Adafa. Sono esposte
Le persone con denti cariati sono più di dieci milioni in Italia ed oltre un miliardo nel mondo. Non si tratta solo di un'alterazione estetica e di una lesione locale senza conseguenze per l'oreanismo. I danni della carie dentaria sono enormi sia per la deficiente masticazione J dei cibi, sia per le conseguenze i del focolaio - infettivo, frequente j causa di infezioni di altri organi : cuore, articolazioni, rene, ecc. I
La prevenzione della carie è ; uno dei più importanti problemi : di medicina sociale, anche perchè la sua soluzione richiede studi e ricerche con la collaborazione di numerosi specialisti. E' nell'età della scuola che si può intervenire con maggiori probabilità di riuscita, sia con un attento controllo della dentizione, sia facendo seeuire ai r-'.'razzi alcune norme profilattiche.
Il nostro servizio medico-scolastico è particolarmente attivo nel campo odontoiatrico. E-so segnala ai genitori ed ai medici curanti i bambini bisognosi di cure locali o generali ed assiste direttamente i meno abbienti. Inoltre sta attuando, in collaborazione con la sezione chimica del laboratorio di igiene e profilassi, uno studio ner stabilire i rapporti tra composizione chimica dell'acaua potabile (specialmente fluoro) e la carie. I rilievi statistici sulle ortodanzie. potranno consentire precoci e razionali interventi per la loro correzione.
Questa breve comunicazione ha lo scopo di far conoscere alcune norme per prevenire il manifestarsi della carie, in gran parte dettate dagli esperti della
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E' morta "mamma Erchilde,, la più generosa donatrice di sangue
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' Dopo una breviss ima va- tesor i del loro sapere in di-canza carnevalesca, sono s ta - s o p i r n e e s t r è m a m e n t e a r d u e té riprese regola rmente le le - ed i l p i ù del le vol te ancor zioni della Scuola di Paleo- pr ive di u n a loro definita si-S'.';\na Musicale della Univer- s temazione scientifica. , sua di Parma che funziona '• Numerose borse di s tud io :1 (.remona da orma i c inque fac i l i tano la f requenza degli ?n5j'- s tuden t i in non agia te condi -
«li studenti sono in con- z ioni economiche. " n u o aumento. Ben t r e n t a - ! In ques t i u l t i m i g iorn i se quattro sono le « mat r ico le » , ' n e sono agg iun te due di L. 50 provenienti da tu t t a I t a l i a P m i l a c a d a u n a . Una è s t a t a anche dall'estero. Ma mol t i offerta da l la Cassa d i R i spa r -sono anche gli iscr i t i del mio delle Provincie Lombar-;
o nuove borse da L.-25.000 c iascuna cost i tu i t i da l la quota non versa ta ne l lo decorso a n n o accademico agli s tu dent i che non h a n n o t empes t ivamente supera t i gli esam i s tab i l i t i . "Anche l 'Ammin i s t r az ione
Provincia le di Brescia h a credu to di ve r sa re ' u n con t r ibu-to a l la .Scuola , p a r t i c o l a r m e n te significativo non pe r l 'ent i t à della s o m m a , q u a n t o per jj}f[ comprens ione che dimo-
la via Dante... Ja Tessilblòch
Per iniziativa di un giovane, figlio di un ben noto commerciante tessile, che già da parecchi anni collaborava col padre, rivelando quel notevole intuito commerciale, è stato inaugurato un nuovo negozio (magazzino) con locali ampi e nello stesso tempo modesti. Questo negozio ha i caratteri tipici del grande magazzino, nel quale impera il trinòmio: qualità, prezzo, varietà. A questi pregi necessari per la vita del negozio, bisogna aggiungere le tradizionali- doti del padre di questo giovane: onestà, serietà e correttezza. La denominazione dei negozio è: Tessilblock di Silvio Pollastri e. la sua Sede in vis Dante 164-166, nella casa Posto, vicino al nuovo garage Lancia. La stima in cui è
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Il corpo accademico, costi- quale,; sempre generosa, ha tuito da-docenti universitari: voluto, metterne a disposizio-di chiara fama, onora vera- ne due. niente la Scuola e la città. . La Scuola funziona con_ £• il successo della iniziativa molta regolarità é con altret1,';-si deve in grande parte ai tanta severità. Per cui sono." professori ihe profondono i .disponibili anche dei - sussidi
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I pagamenti del canoni per radio e televisione
Il Ministero delle Finanze comunica che «li abbonati alle radioaudizioni per uso privato i quaii, non avendo corrisposto il canone di abbonamento e la relativa tassa di concessione governativa entro il 31 gennaio provvedano tuttavia a mettersi in regola entro e non oltre il 2 marzo, beneficeranno sia della applicazione in misura riaotta della sopratassa per il t'ardivo pagamento del canone di abbonamento alle ra_ dioaudizioni sia della applicazione, in luogo della pena pecuniaria, della sopratassa del 10 per cento per il ritardato pagamento della tassa di concessione governativa, che complessivamente ammontano a L. 190.
Trascorso tale termine, gli abbonati incorreranno nella sopratassa radio per tardivo pagamento nella misura di L. 210 e nella pena pecuniaria per mancato pagamento della tassa di concessione governativa da L. 1.700 a lire 5.100, per un importo nel massimo di L. 5.310. II Ministero delle Finanze avverte che per gli abbonamenti per uso privato- il versamento del canone e della tassa deve essere effettuato contestualmente presso un qualsiasi Ufficio Postale a mezzo di un unico modulo staccato dal libretto di iscrizione.
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E! morta all'età di 54 anni, la signora Erchilde Gobbi, attivissima donatrice di sangue della Sezione di Cremona.
La signora Gobbi dal marzo 1944 al giugno 1954 — data della sua ultima prestazione — donò il suo sangue in ben 166 trasfusioni per un totale di oltre 45 litri di preziosa linfa. Era molto conosciuta e amata negli ambienti del-rA.VJ.S. e non solo della nostra provincia in quanto le signora Gobbi deteneva un record forse il più patetico del mondo: quello di aver donato in soli dieci anni la pii irande quantità di sangue di ogni altra donna.
« Mamma Erchilde » — cosi ero affettuosamente chiamata dai Volontari del sangue la signora Gobbi — con ; suoi interventi di generosità ha salvato da sicura morte iecine e decine di persone. Durante l'ultimo anno di guerra rispose ad appelli urgenti incurante del pericolo dei bombàidaménti; sempre pronta a correre dove necessitava il suo sangue. Molte mamme, colpite da forti emorragie di parto riebbero la forza di vincere la morte dal sangue d:
t Mamma Erchilde ». . La signora Gobbi, era insignita di Medaglia, d'Oro dell'A.VJ.S. e. quest'anno avrebbe ricevuto il Distintivo d'Oro che è la massima ricompensa avisina ed i cui insigniti, in Italia, si possono contare sulle dita di una mano.
I funerali détta signora Erchilde Gobbi avranno luogo domani alle ore 9 partendo dalla Casa di Cura delle Àn-
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