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Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Projekt sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev
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Conferenza
“LIVING LAB PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE: UN’OPPORTUNITA PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ENERGETICI DELLE
AMMINISTRAZIONI LOCALI” 24 ottobre 2013
Camera di Commercio di Venezia
Sensibilizzazione e coinvolgimento dei cittadini per affrontare le future sfide“green”
Giorgia Costalonga - IAL FVG … E’ un buon esempio di Azione di Partenariato tra soggetti Pubblici e
Privati, di sostegno all’efficienza energetica e allo sviluppo delle
rinnovabili, in grado di valorizzare le potenzialità territoriali (Italia-
Slovenia), così come chiede l’Europa con la Strategia 20201.
…Opera sul terreno della Green Economy2 una delle Priorità di molti
governi,3 ma i risultati non sempre sono visibili poiché è un processo
1 La Strategia Europa 2020 http://ec.europa.eu/europe2020/index_it.htm punta a rilanciare l'economia dell'UE nel prossimo decennio. L'UE si propone di diventare un'economia intelligente, sostenibile e solidale. Queste tre priorità che si rafforzano a vicenda intendono aiutare l'UE e gli Stati membri a conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. 2 Green Italy, nutrire il futuro. Rapporto 2013
3 Gli Stati Generali hanno l’ambizione di promuovere un nuovo orientamento dell’economia italiana verso una green economy per aprire nuove opportunità di sviluppo durevole e sostenibile ed indicare la via d’uscita dalla crisi economica e climatica. http://www.statigenerali.org
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Progetto finanziato nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Projekt sofinanciran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev
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complesso che presuppone un cambiamento radicale nella struttura,
nella cultura e nelle pratiche che caratterizzano la società.
…E’ un impegno verso il cambiamento di cultura in linea con il
Multiannual financial framework 2014-20204 che dovrà assicurare un livello
appropriato di spesa, ma anche di qualità.
Il Nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2014-
2020 è una risorsa a supporto delle Politiche regionali e della Green
Economy per l’incentivazione a:
- risparmio energetico nelle strutture e nei cicli produttivi
- innovazione di processo e di prodotto
- manutenzione e la valorizzazione del territorio e la diffusione di
fonti energetiche rinnovabili
Per far sì che la dimensione territoriale e i processi di governance con
le partnership locali siano presenti- fin da ora- nelle Strategie Europee è
essenziale:
1) Un ribaltamento concettuale:
- stakeholders e cittadini non sono solo portatori di interessi, i
primi, e di bisogni, i secondi. I cittadini sono RISORSE, sono i
Saperi.
2) Un coinvolgimento attivo dei cittadini e degli stakeholders per:
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- una cooperazione territoriale europea;
- una consultazione continua tra gli Enti locali, Regioni, Terzo
Settore e Cittadini alfine di favorire lo scambio di esperienze
virtuose replicabili e la promozione di standardizzazioni di
soluzioni innovative;
- far nascere nuovi consorzi per condividere i percorsi ed evitare le
frammentazioni (es. pianificazione energetica congiunta
nell’ambito del Patto dei Sindaci – Joint Optino PAES 2
individuando interventi con una massa critica sufficiente ad
attrarre investimenti privati).
3) Una capacità amministrativa integrata di spesa
Ricordiamo che nel periodo 2007-2013 l’Italia ha impegnato solo il
47,5% delle risorse disponibili. E’ stata collocata al 26° posto sui 27
stati UE per capacità di spesa.
…dal 1° Gennaio 2014
Le Regioni, Province, Comuni (Governo ed Enti nazionali) dovranno
essere Garanti dei controlli e delle sanzioni adeguate, ma al tempo
stesso Facilitatori dell’attività imprenditoriale, in particolare legata alla
Green Economy, come volano della ripresa.
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I Cittadini e stakeholders sono chiamati a lavorare insieme, nella
governance dell’uso dei fondi, negli strumenti di Partenariato5
Pubblico-Privato (PPP) per stabilire obiettivi comuni di studio e di lavoro
e definire un action plan: chi fa cosa e quando6? definendo con precisione
i risultati attesi, le azioni per perseguirli e i tempi necessari.
Un contributo importante in termini metodologici e di prospettive sul
tema degli indicatori e della valutazione per il nuovo periodo di
programmazione è senz’altro la Nota metodologica prodotta per la
Commissione Europea dal Gruppo coordinato da Fabrizio Barca e Philip
McCann, “Outcome indicators and targets: towards a new system of
monitoring and evaluation in EU cohesion policy”7.
Il rapporto, facendo propria la necessità di una politica di coesione
europea performance–oriented evidenziata dal Quinto Rapporto sulla
Coesione Economica, Sociale e Territoriale, introduce un nuovo quadro di
riferimento logico basato sulla centralità dei risultati (outcomes).
Target e indicatori di risultato chiari e misurabili, effettivamente
rispondenti e direttamente collegati agli interventi delle politiche
rispondono di fatto a tale necessità, imponendo un passaggio di attenzione
5 Il principio di partenariato nell'attuazione dei Fondi del quadro strategico comune – elementi per un codice di condotta europeo sul partenariato http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docoffic/working/strategic_framework/swd_2012_106_it.pdf 6 Il documento “Metodi e obiettivi per un uso efficace dei Fondi comunitari 2014-2020” è stato elaborato dal Ministro per la Coesione territoriale, d’intesa con i Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali 7 Hanno fatto complemento due “Note Complementari”: “Ricerca, Sviluppo e Innovazione (RSI)”, “Cambiamento climatico e energia”. Rinvenibili, insieme alla Nota principale all’indirizzo: http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docgener/evaluation/performance_en.htm
.
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dalle azioni/interventi e dalle risorse finanziarie ai risultati ottenuti in
termini di benessere percepito dai cittadini. Il focus si sposta quindi dai
mezzi al fine. Gli errori più ricorrenti registrati nell’attuale periodo di
programmazione fanno riferimento a:
- scarsa chiarezza nella distinzione tra i concetti di input, output,
outcome/risultato e impatto;
- ruolo marginale assegnato agli indicatori nei documenti di
programmazione, in cui spesso la selezione è successiva
all’approvazione dei programmi;
- assenza di standard o principi metodologici per la definizione ed il
monitoraggio degli indicatori;
- confusione tra indicatori di contesto finalizzati a descrivere il
contesto nazionale o regionale nel suo complesso e ad individuarne
punti di forza e di debolezza, ed indicatori di risultato, finalizzati
invece a catturare le dimensioni del benessere sulle quali le
politiche sono ragionevolmente attese avere un effetto;
- confusione tra successo/fallimento nel raggiungimento dei target
con il successo/fallimento della politica.
Secondo il nuovo quadro proposto dal Rapporto, gli interventi messi in
atto dalla Politica di coesione, attraverso l’allocazione e la spesa di
risorse finanziarie (inputs) sono finalizzati a realizzare gli interventi
previsti (output), attraverso i quali si intendono raggiungere i risultati
attesi (outcomes), in termini di benessere dei cittadini.
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Di fatto, gli indicatori di risultato rappresentano un input fondamentale
nella fase finale del processo di monitoraggio e valutazione, ovvero nella
valutazione di impatto che misura se e in che modo i cambiamenti negli
indicatori di risultato siano il risultato della politica o di altri fattori.
Figura 1 - Il quadro input, output and outcome
Fonte: Outcome indicators and targets: towards a new system of monitoring and evaluation in EU cohesion policy, F. Barca, P. McCann
Seguendo questa impostazione il monitoraggio e la valutazione hanno
due funzioni interrelate, ma comunque separate, avendo il primo
l’obiettivo di focalizzare l’attenzione dei policy-makers, dei media e
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del pubblico sui risultati attesi dalle azioni messe in atto dalla politica,
rendendole misurabili e note e assicurando un’aperta ed ampia
informazione sui risultati effettivi ed il secondo quello di valutare se e
fino a che punto l’azione politica è efficace nel raggiungere i risultati
attesi.
Entrambe le funzioni fanno riferimento ad un concetto che è centrale nel
nuovo quadro: risultati attesi o semplicemente risultati, definiti come la
dimensione specifica del benessere dei cittadini (nella loro capacità di
consumatori, lavoratori, imprenditori, risparmiatori, famiglie o membri di
comunità) che motiva gli interventi della politica, ovvero ciò che è
atteso essere modificato da interventi programmati ed attuati da una
politica. L’obiettivo è costruire un sistema di monitoraggio e valutazione
in cui ogni stato membro/regione sia in grado di selezionare, secondo
principi generali concordati, quegli indicatori di risultato che meglio di
altri catturano gli obiettivi del programma (quali risultati e per chi?) e ne
evidenziano i progressi.
Seguendo questa logica, l'uso dei fondi
strutturali europei per gli anni 2014-2020 risulta essere una grande
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opportunità, ma anche una sfida che rischiamo di perdere se non vi sono
cambiamenti strutturali nel modo di progettare gli interventi8. La Nuova
Programmazione è :
1. un’opportunità di contributo9: 24 miliardi di euro (rispetto ai 29,2
accordati in bilancio dalla Ue) si aggiungono ai fondi nazionali di
cofinanziamento e del Fondo Sviluppo e Coesione per un totale di
107 miliardi. Il 5% della dotazione nazionale di ciascun fondo sarà
erogato solo se i progetti raggiungeranno gli obiettivi della
strategia Europa 2020.
2. una sfida: è richiesta una buona capacità progettuale e una inter-
operatività dei livelli amministrativi con l’adozione dell’approccio
leader ove l’area territoriale viene considerata un “laboratorio di
esperimenti” di tecniche di co-generazione di idee e co-design di
servizi, quale parte degli strumenti di governo e di sviluppo della
città con una definizione più precisa della governance delle
relazioni orizzontali e verticali tra le varie Amministrazioni
coinvolte, delle modalità di coinvolgimento degli attori locali e
delle priorità definite per ciascun territorio.
8 Nel 2009 l'Italia aveva selezionato progetti pari al 6,7% contro il 26,7% della media Ue. Il distacco è rimasto invariato nei due anni successivi e si è ridotto a 7 punti percentuali l'anno scorso, grazie alla prevedibile accelerazione indispensabile per non perdere i finanziamenti. 9 Nei prossimi giorni, dopo l’imminente definizione finale da parte delle istituzioni europee del bilancio pluriennale e dei regolamenti sulle politiche di coesione, il governo italiano su iniziativa del Ministro per la coesione territoriale presenterà alla Commissione europea la bozza dell’Accordo di partenariato sulla programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 www.governo.it/Notizie/Ministeri/dettaglio.asp?d=73329
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Buone Prassi di COPROGETTAZIONE 2007-2013 non mancano….
Progetto TERRA MIRABILIS10
Il progetto finanziato dal programma Europa per i cittadini 2007-2013 ha
sostenuto i gemellaggi tra il Comune di Casalborgone e Città europee
(Lettonia, Romania, Malta,) per la partecipazione civica e il
coinvolgimento attivo sul tema delle energie rinnovabili e alla
valorizzazione economica dei territori stessi (tutela del territorio,
valorizzazione del turismo sostenibile, dell’agricoltura multifunzionale) .
Il prossimo Europa per i cittadini 2014-2020, con una struttura
semplificata, ricalcherà sostanzialmente il programma in chiusura. Il suo
obiettivo rimane quello di promuovere la partecipazione civica e
contribuire ad accrescere la consapevolezza e la conoscenza dell'Unione
da parte dei cittadini. Continuerà pertanto a sostenere partenariati tra
città (gemellaggi) e reti transnazionali, iniziative di commemorazione
10 Sito del progetto Terra Mirabilis http://www.terramirabilis.eu
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della storia europea, la promozione del dibattito e della riflessione sulla
cittadinanza e i valori europei e su temi legati all’UE, nonché il sostegno
strutturale ad organizzazioni che promuovono la cittadinanza europea.
Dotazione finanziaria: 229,milioni di euro.
Living Labs – Smart Puglia11
Il Living Labs Cafè è un luogo virtuale di confronto e di scambio tra i
cittadini dove comunicare i progetti di innovazione, proporre idee,
discutere dei fabbisogni emersi, valorizzare i risultati dei progetti di
ricerca finanziati dalla Regione Puglia, condividere le esperienze di
ciascun living lab. Adottando questa metodologia, la regione Puglia ha
messo a disposizione delle piccole e medie aziende (PMI) pugliesi del
settore, alcuni strumenti finanziari previsti dal Programma Operativo FESR
2007-2013, Obiettivo Convergenza "Investiamo nel vostro futuro", Asse 1,
Linea di intervento 1.4, Azione 1.4.2 "Supporto alla crescita e sviluppo di
PMI specializzate nell'offerta di contenuti e servizi digitali".
11 Sito di riferimento http://livinglabs.regione.puglia.it/home
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Con una dotazione di 10 milioni di euro, è in arrivo “Living Labs – Smart
Puglia”, il nuovo bando sull’ICT in Puglia, che sarà anticipato da una larga
consultazione pubblica nella pagina Open Community del portale Living
Labs (www.livinglabs.regione.puglia.it). L’intervento sarà gestito da
InnovaPuglia, società in house della Regione, e rappresenta l’evoluzione
del progetto “Apulian ICT Living Labs” lanciato nel 2012. Attraverso
“Apulian ICT Living Labs” è stata promossa la raccolta e mappatura dei
fabbisogni di innovazione della comunità pugliese in 8 domini di
riferimento (“industria creativa”, “ambiente, sicurezza e tutela
territoriale”, “beni culturali e turismo”, “governo elettronico per la PA”,
“inclusione sociale e invecchiamento attivo in salute”, “energia”,
“istruzione ed educazione”, “trasporti e mobilità”), chiedendo ai cittadini
quali potessero essere i prodotti tecnologici non ancora sul mercato,
potenzialmente utili per migliorare la qualità della loro vita. Sulla base di
questa mappatura, è stata fatta una “chiamata” alle imprese e alle reti
di aziende, stimolandole a presentare i loro “progetti nel cassetto”,
corrispondenti alle esigenze emerse dalla ricerca. Sono così nati 34
“Living Labs”, laboratori “viventi” in cui 64 imprese pugliesi stanno
attualmente sviluppando assieme ai cittadini i prodotti precedentemente
segnalati; in questo modo, viene verificato che lo sviluppo coincida con le
esigenze della comunità mentre dei “centri di ricerca” certificano la
qualità di tutti gli step di questo lavoro. Nel progetto sono stati investiti
15 milioni di euro, di cui 8,5 milioni di contribuzione pubblica.
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Lighthouse projects: l’innovazione in città12
Iniziative delle città Smart Cities and Communities Partnership che
sapranno sviluppare soluzioni innovative applicabili su larga scala.
Gli stessi cittadini devono dire la loro, perchè una smart city esiste solo
in presenza di cittadini informati, attivi e coinvolti nei processi
decisionali.
Questi progetti saranno in parte finanziati dalla Commissione Europea
nell’ambito del nuovo programma per la ricerca e l’innovazione Horizon
202013.
12 Sito di riferimento: http://www.abruzzosviluppo.it/new/tag/gruppo-di-alto-livello-del-partenariato-europeo 13 Ricerca e Innovazione Horizon 2020 http://ec.europa.eu/research/horizon2020/index_en.cfm