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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
2016/2018
DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE
DELLA FONDAZIONE POMIGLIANO INFANZIA
ONLUS
Il presente P.T.O.F. è stato redatto dal Collegio Docenti in data 16/09/2016
Ed approvato dal Consiglio direttivo della Fondazione Pomigliano Infanzia
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INDICE
PREMESSA p. 4
1. ANALISI SOCIO-TERRITORIALE E DEL CONTESTO p. 6
2. DESCRIZIONE DELL’UTENZA p. 7
3. ORGANIZZAZIONE E DOCUMENTAZIONE p. 7
3.1 STRUTTURA E ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
“DUCHESSA E. D’AOSTA” p. 7
3.2 STRUTTURA E ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
“ANDREINA CAIAZZO” p. 9
3.3 STRUTTURA E ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “ITALO
CALVINO” p. 9
4. MODALITA’ DI RAPPORTO CON LE FAMIGLIE p. 10
5. CONFERENZA ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE E VERIFICA p. 11
5.1 ASSEMBLEA DI SEZIONE p. 11
5.2 COMITATO DI GESTIONE p. 11
6. CALENDARIO SCOLASTICO p. 12
7. REGOLAMENTO E CARTA DEI SERVIZI p. 12
8. COLLEGIO DOCENTI p. 12
9. FINALITA’ GENERAI DEL P.T.O.F. p. 14
10. OBIETTIVI DEL PTOF p. 15
11. L’OFFERTA EDUCATIVA E DIDATTICA p. 15
12. IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA p. 18
13. L’OFFERTA FORMATIVA p. 28
PROGETTI EDUCATIVI p. 30
PROGETTO ACCOGLIENZA p. 31
PROGETTO EDUCATIVO: “Terra e Mare: suoni, profumi, colori e parole…” p. 34
PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE: “Strada Sicura” p. 36
PROGETTO EDUCATIVO: “Viaggio dell’apprendista cittadino” p. 40
LABORATORI DIDATTICI E DI APPROFONDIMENTO p. 46
CELEBRAZIONE DELLE FESTIVITA’ p. 46
14. RICERCA SVILUPPO E SPERIMENTAZIONE p. 48
ALLEGATO 1 CARTA DEI SERVIZI p. 51
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Premessa
Le scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Italo Calvino” della
Fondazione Pomigliano Infanzia sono scuole paritarie.
La legge definisce “scuole paritarie” (Legge 10 marzo 2000, n.62 “Norme per la parità scolastica e
disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti
locali che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali
dell'istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da
requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima.
Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie
concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale
contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a
sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18
marzo 2003 “Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia
di parità scolastica”).
La riforma del sistema nazionale d'istruzione (Legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti“),
stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia, in quanto scuole paritarie, elaborino tale piano,
nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla normativa vigente
(Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art.
21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59).
Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le scuole
adottano nell’ambito della loro autonomia.
Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre.
Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia della Fondazione Pomigliano Infanzia, coerente con gli
obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale dalle “Indicazioni nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” (M.I.U.R., settembre 2012), è
stato elaborato dal Collegio dei Docenti in data 16/09/2016 ed approvato dal Consiglio direttivo.
La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità
attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul
riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a
perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali.
In sintesi il PTOF COSTITUISCE:
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Un impegno per l’intera comunità scolastica;
Un’intesa scuola – famiglia – territorio.
SPECIFICA:
Finalità e valori educativi della scuola;
Modalità di utilizzo delle risorse umane e materiali;
Scelte ed innovazioni metodologiche;
Documentazione.
PIANIFICA:
Il tempo scuola;
Le attività educative e didattiche;
L’utilizzo degli spazi, dei laboratori, delle attrezzature e dei sussidi disponibili.
ORGANIZZA:
La formazione delle classi;
Le funzioni del personale docente e non docente.
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1. Analisi socio-territoriale e del contesto
Le scuole dell’infanzia della Fondazione “Pomigliano Infanzia Onlus” si trovano ubicate nel
Comune di Pomigliano D’Arco in provincia di Napoli.
La popolazione locale registrata negli ultimi dati I.S.T.A.T. del 2012 è pari a 39.934 abitanti. La
presenza di stranieri residenti a Pomigliano è pari a 648 unità, con varia provenienza geografica. Le
attività industriali del territorio occupano circa il 60% della forza lavoro costituendo una realtà
importante. Il paese è inserito in modo attivo e propositivo nell’Ambito Provinciale 4 Acerra –
Pomigliano; nell’Ambito Territoriale Regionale Napoli 12; nel Consorzio “Città del Fare”, struttura
nata da un patrimonio comune di risorse istituzionali, naturali, culturali, sociali ed economiche e
costruita nella condivisione di percorsi e strategie di sviluppo “dal basso”. La “Città del fare” è un
importante Sistema Locale di Sviluppo di dieci Comuni dell’area a nord-est di Napoli, che hanno
sperimentato la convenienza a “fare coesione” istituzionale e sociale per accompagnare la crescita
delle comunità amministrate con l’utilizzo dei fondi europei, regionali, provinciali e comunali e di
ogni altra risorsa disponibile sul territorio (industriale, territorio, di formazione, di volontariato …).
Il territorio è servito da un’importante “Biblioteca Comunale”; dalla “Biblioteca dei Ragazzi”; dalla
libreria “Feltrinelli Point”; dal Museo della Memoria; dal parco pubblico “Giovanni Paolo II”; dai
Giardini D’Infanzia; dai vari centri sportivi e polisportivi comunali e privati. Di notevole
importanza è l’A.G.V.H. O.N.L.U.S. – Associazione Genitori Volontari degli handicappati – che
promuove e organizza iniziative tese a facilitare l’integrazione sociale delle persone diversamente
abili. Per tale finalità, l’A.G.V.H. svolge attività laboratoriali il cui obiettivo è attuare terapie di tipo
occupazionale con laboratori di: taglio, cucito e ricamo; attività manipolative, disegno e pittura;
laboratori di informatica.
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Dalla valutazione dei dati del territorio emergono i compiti dell’istituzione scolastica e delle scuole
dell’infanzia “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Italo Calvino” che sottoscrivono con
l’utenza un patto di formazione che da una parte garantisca a tutti pari opportunità di crescita
culturale e sviluppi in armonia la persona in tutte le sue potenzialità e, dall’altra, sia rigoroso e
adeguato alle richieste di un contesto locale allineato alle punte avanzate degli sviluppi nazionali,
regionali e provinciali, le cui esigenze di sviluppo necessitano di una seria formazione indirizzata
verso gli ambiti scientifici, di alta tecnologia, della creatività meta cognitiva.
2. Descrizione dell’utenza
In generale l’ambiente socio economico e culturale dell’utenza che frequenta le scuole dell’infanzia
della “Fondazione Pomigliano Infanzia” è medio alto. La maggioranza della popolazione che
fruisce dei servizi scolastici ha residenza nel Comune di Pomigliano D’Arco, anche se le scuole
sono pronte a raccogliere i bisogni di un bacino di utenza più ampio ed eterogeneo; come avviene,
ad esempio, nel mese di luglio, attraverso l’organizzazione del “campo scuola”. I nuclei familiari
dei bambini appartengono ad uno status sociale medio – alto, dove l’80% circa delle madri sono
impegnate in lavori sia di tipo impiegatizio che di libera professione. I genitori sono molto attenti,
non solo alla funzionalità del servizio, ma anche ai progressi, alle problematiche e alle richieste dei
loro bambini. Essi risultano propositivi e critici nei confronti dei percorsi da intraprendere,
sottolineando il loro bisogno di essere consapevoli e partecipi della formazione ed educazione dei
loro figli, favorendo, in questo modo, la continuità educativa e di sviluppo globale della personalità
dei bambini.
3. Organizzazione e documentazione
3.1 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Duchessa E. D’Aosta”
L'Ambiente in cui si opera:
La scuola dell' infanzia Duchessa Elena d'Aosta è collocata presso la via M.R. Imbriani, nel comune
di Pomigliano d'Arco (NA).
SPAZI INTERNI ED ESTERNI
Spazi interni:
PIANO TERRA
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Quattro sezioni di simili dimensioni, organizzate in angoli strutturati (manipolazione, gioco
simbolico, costruzione, collage, disegno,ecc.) , c'è da dire che la sezione dedicata ai
bambini e le bambine di 2 anni è organizzata con angoli morbidi,tappeti, palestrina,ecc. e
una zona dedicata al solo riposino pomeridiano.
un grande corridoio;
un refettorio;
una cucina;
bagno per i maschietti e un fasciatoio
bagno per le femminucce e un fasciatoio
PRIMO PIANO
un’ampia palestra allestita con materiale adeguato alla pratica psicomotoria
Segreteria;
Presidenza;
Aula adibita a laboratorio;
Sala docenti
Sala riunioni
un lungo corridoio;
Spazi esterni
Il giardino è ampio, ombreggiato e allestito con giochi di legno strutturati. Comprende:
tunnel, casa di legno, altalena, giochi vari
Agorá
Organizzazione
SEZIONI DOCENTI ALUNNI
Primavera (2 anni)
Lumachine (3 anni)
Anatroccoli (4 anni)
Delfini (5 anni)
Due educatrici Due insegnanti Due insegnanti Due insegnanti
25 27 27 26
Sono inoltre presenti in istituto 2 operatori addetti all'assistenza, 2 collaboratori scolastici, 1 cuoca,
1 direttore didattico.
Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 17,00; il sabato dalle 8,30
alle 12,00.
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3.2 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Andreina Caiazzo”
La scuola dell’infanzia “Andreina Caiazzo” si trova in via Terracciano presso il Comune di
Pomigliano D’Arco (NA).
La struttura si sviluppa su un piano rialzato al quale si accede attraverso un piccolo cortile.
All’entrata della scuola c’è un ingresso che fa da filtro agli ambienti interni ed una sala desktop
all’interno della quale poter dare informazioni alle famiglie. Subito dopo si apre un corridoio su cui
si affacciano tre aule, due destinate alle attività didattiche della scuola dell’infanzia e una dedicata
alla sezione primavera. Sono presenti due bagni con relativi servizi e fasciatoi. All’ingresso è
presente un ascensore adiacente alle scale che portano al piano seminterrato dove si apre un’ampia
sala per la refezione, una saletta per laboratori, in fondo alla sala refettorio c’è il locale cucina.
Al refettorio si può accedere anche dall’esterno con una rampa. Alle spalle della scuola c’è un
cortile esterno dove sono presenti alcune giostre per i bambini: scivolo, dondoli, trenino.
SEZIONI DOCENTI ALUNNI
Primavera (2 anni)
Pesciolini (3 anni)
Delfini (4, 5 anni)
Due educatrici Due insegnanti Due insegnanti
12 15 33
Sono, inoltre, presenti nella scuola un cuoco; due assistenti all’infanzia; una bidella.
Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 17,00; il sabato dalle 8,30
alle 12,00.
3.3 La struttura e l’organigramma della scuola dell’infanzia “Italo Calvino”
La scuola dell’infanzia “Italo Calvino”si trova in via Roma, 6 presso il Comune di Pomigliano
D’Arco (NA).
La struttura si sviluppa su un unico livello a cui si accede attraverso una corte asfaltata adiacente ad
un giardino con, tra gli atri, due alberi di pepe rosa. Alla scuola si accede attraverso alcuni gradini
e/o una pedana (che elimina le barriere architettoniche). L’ingresso funge anche da studiolo ove
sono posti alcuni piccoli divanetti, una scrivania, una poltrona, due mobili e due bacheche una
contente le routine giornaliere delle quattro sezioni e un’altra con gli avvisi. Dopo l’ingresso si apre
un ampio corridoio ad elle a destra si trovano due sezioni: una per i bambini di quattro anni; ed una
per i bambini di tre anni; entrambe hanno due ampie finestre e sono ben illuminate. Attigua alla
sezione dei tre anni c’è un piccolo locale ripostiglio. Sul lato opposto alle due sezioni ci sono due
bagni uno per le femminucce e uno per i maschietti, con i relativi servizi igienici e un fasciatoio
ciascuno. Sull’altro lato della elle sono presenti altre due sezioni una per i bambini di due anni,
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molto ampia; e una per i bambini di cinque anni. Di fronte a queste due sezioni ci sono il locale
refettorio e il locale cucina che presenta uno spogliatoi e un piccolo bagno.
All’esterno altre alla corte e al giardino presenti vicino all’ingresso alle spalle della struttura si apre
un ampio giardino con un’area attrezzata con giostrine.
Organizzazione:
SEZIONI DOCENTI ALUNNI
Primavera (2 anni)
Anatroccoli (3 anni)
Orsetti (4 anni)
Pesciolini
Due educatrici Due insegnanti Due insegnanti Due insegnanti
23 23 23 10
Sono, inoltre, presenti nella scuola due cuochi; due assistenti all’infanzia; una bidella.
Gli orari delle attività vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 17,00; il sabato dalle 8,30
alle 12,00.
4. Modalità di rapporto con le famiglie
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 specificano che: “i bambini giungono alla scuola
dell’infanzia con una storia: in famiglia, al nido di infanzia, o nella sezione primavera hanno
imparato a muoversi e ad entrare in contatto con gli altri; hanno sperimentato le prime e più
importanti relazioni… le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo
dei bambini.”. Le scuole dell’infanzia per rispondere ai bisogni dei bambini e delle bambine e per
condurli ad una crescita armonica, assicura la continuità dell’esperienza educativa costruendo un
clima di dialogo e di cooperazione con le famiglie.
La partecipazione attiva delle famiglie alla vita della scuola e al suo progetto educativo si
concretizza attraverso:
Incontri periodici collettivi con le docenti;
Coinvolgimento in attività specifiche durante occasioni e feste particolari;
Organizzazione di un sistema informativo efficace attraverso avvisi in bacheca,
comunicazioni telefoniche, avvisi personali e sito internet della Fondazione;
Possibilità di colloqui individuali con docenti, previo appuntamento.
Per favorire un inserimento graduale e sereno per ciascun bambino nuovo iscritto nel contesto
scolastico, è previsto nella fase della prima accoglienza l’ingresso delle famiglie con un orario
concordato e flessibile.
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5. Conferenza annuale di programmazione e verifica
5.1 Assemblea di sezione
Dell’Assemblea di Sezione fanno parte tutti i docenti della sezione e tutti i genitori dei bambini e
delle bambine iscritte. Essa si riunisce almeno due volte l’anno ed ha lo scopo di permettere ai
docenti di parlare con i genitori per renderli partecipi delle scelte pedagogiche e didattiche, del
funzionamento della scuola e di specifiche iniziative. Di norma è convocata dai docenti di sezione e
ha valore di verifica trimestrale.
5.2 Comitato di gestione
Il Comitato di Gestione interviene sui temi e i problemi che il funzionamento e la vita della scuola
propongono, comprese le scelte educative.
Nello specifico, fatte salve le competenze pedagogico-didattiche delle insegnanti, ha le seguenti
attribuzioni:
Formula pareri sulle linee della programmazione pedagogica e collabora allo sviluppo dei
rapporti scuola/famiglia/territorio;
Formula proposte sulla manutenzione, rinnovo e ampliamento delle strutture, dei locali,
degli impianti, sulla loro conservazione secondo le esigenze funzionali e pedagogiche della
scuola;
Formula proposte e suggerimenti in merito all’acquisto di attrezzature tecnico-scientifiche e
di materiale didattico;
Può convocare le conferenze annuali.
Composizione del Comitato di Gestione:
Il Presidente della Fondazione o un suo delegato;
Il Direttore Didattico o un suo delegato;
Un membro del consiglio di amministrazione;
Un membro del Consiglio Tecnico (insegnante);
Un genitore rappresentante;
Un operatore ausiliario.
Il Comitato si riunisce periodicamente su richiesta scritta e motivata del Presidente e/o del
Direttore; o straordinariamente su richiesta motivata di 1/3 dei componenti.
Le riunioni sono valide con la presenza della maggioranza dei membri; tutte le decisioni dovranno
essere prese a maggioranza dei presenti.
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6. Calendario scolastico
Il calendario scolastico è stabilito dalle Regioni nei limiti dei 200 giorni scolastici. I Consigli di
Istituto (Comitato di gestione) possono stabilire alcuni adattamenti del calendario come specificato
ai sensi dell'art. 5 comma 2 del DPR 275/99: "Gli adattamenti del calendario scolastico sono
stabiliti dalle istituzioni scolastiche in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell'offerta
formativa, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico
esercitate dalle Regioni a norma dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 31
marzo 1998, n. 112"
Il calendario scolastico sarà reso noto all’inizio dell’anno scolastico fatti salvi alcuni giorni di
chiusura:
1 Novembre (festa di tutti i Santi);
14 Gennaio (festa del Santo Patrono);
25 Aprile (festa della Liberazione);
1 Maggio (festa dei lavoratori);
2 Giugno (festa della Repubblica);
Dal 1 al 31 Agosto.
7. Regolamento e Carta dei Servizi
Per gli approfondimenti in merito al Regolamento e alla Carta dei Servizi si rinvia alla lettura degli
allegati n. 1 e n. 2.
8. Il Collegio dei Docenti
Ai sensi del D.P.R. 275/1999 si costituisce il Collegio dei Docenti che è organo omogeneo perché
ne fanno parte tutti i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso ogni istituto. Il collegio è
presieduto dal Dirigente Scolastico (Direttore Didattico) o da un suo delegato (coordinatore).
Ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'istituto. In particolare, cura la
programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della
scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di
favorire il coordinamento interdisciplinare.
Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun
docente;
Formula proposte al dirigente per la formazione, la composizione delle classi e
l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo
svolgimento delle altre attività scolastiche;
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Delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la
suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi;
Valuta periodicamente l'andamento complessivo dell' azione didattica per verificarne
l'efficacia in rapporto agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune
misure per il miglioramento dell'attività scolastica;
Provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di classe e, nei limiti delle
disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di istituto, alla scelta dei sussidi didattici
adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in
conformità a quanto previsto dal D.P.R. 275/1999;
Elegge i suoi rappresentanti;
Elabora il Piano Triennale dell’offerta Formativa, secondo quanto stabilito dalla Legge
107/2015.
Il Collegio è convocato dal Dirigente Scolastico (direttore didattico) o, su richiesta, da 1/3 dei
docenti, con almeno 5 giorni di preavviso. La comunicazione scritta, controfirmata dai docenti,
contiene la data della riunione, l'orario di inizio e l'O.d.G. Tutte le delibere approvate dovranno
essere rese operative dai Consigli di Classe e dai singoli docenti.
All'interno del Collegio Docenti, sono individuate le Funzioni Strumentali all'insegnamento ed
eventuali fiduciarie di plesso.
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9. Finalità generali del PTOF
Il PTOF delle scuole della fondazione “Pomigliano Infanzia” si caratterizza per alcune linee di
fondo ed impegni concreti, al fine di rispondere ai bisogni formativi degli alunni e alle domande del
contesto sociale, nel pieno rispetto delle Indicazioni Nazionali:
Sviluppare ed incentivare l’interesse, la curiosità e la motivazione ad apprendere;
Insegnare a trasferire conoscenze e competenze da un campo all’altro del sapere per favorire
negli alunni la formazione del pensiero critico;
Sviluppare negli alunni la responsabilità, l’autonomia, l’abitudine all’impegno, un efficace
metodo di studio;
Favorire il raggiungimento di obiettivi educativi parallelamente a quelli didattici;
Garantire il successo formativo di tutti gli alunni differenziando la proposta formativa e
adeguandola alle esigenze di ciascuno;
Garantire a tutti uguali opportunità di crescita culturale;
Realizzare un progetto educativo che assuma un ampio ruolo di promozione culturale e
sociale;
Portare ogni alunno a collaborare con tutti accettando le diversità;
Riconoscere la differenza e l’uguaglianza delle opportunità come principi fondamentali
dell’azione educativa;
Aiutare gli alunni a superare con equilibrio e serenità eventuali difficoltà e insuccessi;
Alimentare l’autostima, evidenziando le diverse potenzialità e le abilità di ciascuno
attraverso l’esperienza attiva;
Far crescere gli alunni in un ambiente sereno permettendo loro di comunicare ed essere
ascoltati;
Valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio;
Offrire una scuola che sia aperta alle esigenze della società e insieme sia fonte di certezza e
punto di riferimento;
Coinvolgere l’intera istituzione scolastica nella definizione di una “Politica per la qualità”
attraverso la definizione di obiettivi specifici di analisi, misurazione, miglioramento per la
graduale implementazione del sistema qualità nella scuola, in coerenza con la piena
attuazione dell’autonomia scolastica.
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10. GLI OBIETTIVI DEL PTOF
Analizzare, Recuperare, Potenziare …
…La Memoria
Ricostruire e rivitalizzare le relazioni e i legami tra passato e presente;
Studiare, conoscere e valutare il passato per costruire consapevolmente il futuro;
Educare e formare cittadini capaci di scelte attive, libere e consapevoli.
…L’Autostima
Acquisire progressivamente una positiva immagine di sé;
Imparare a rispettare se stessi imparando a rispettare gli altri.
…La Comunicazione
Conoscere le diverse forme di comunicazione e di linguaggio;
Saper decifrare la realtà per poter comunicare in modo appropriato.
11. L’OFFERTA EDUCATIVA E DIDATTICA
La formazione secondo un’ottica di rete non può prescindere dal dialogo con l’ambiente-territorio.
Essa è offerta attraverso l’esempio, la presa di coscienza del bisogno delle regole, la necessità di
rispettarle, di sentirsi parte del sistema. L’alunno è educato all’inclusione in un gruppo, in un
ambiente, in un sistema di conoscenza e comunicazione; è accompagnato nel cammino della
costruzione della propria identità, che passa attraverso il senso di appartenenza e si consolida
attraverso la conoscenza dell’ambiente e del territorio in cui si vive, alla sua “cura”, legata al
rispetto delle norme di civile convivenza.
L’offerta educativa si colloca principalmente all’interno della sfera delle relazioni e si propone un
insieme di indicatori di comportamento, che devono essere rispettati da ciascun adulto per poter
essere proposti agli allievi.
La nostra proposta educativa, da trasformare in un patto educativo, è finalizzata a creare delle
condizioni di benessere individuale e sociale attraverso un impegno teso a:
Affrontare situazioni problematiche (circoscriverle, elaborare proposte di soluzione e
verficarne la validità);
Non trasferire i problemi particolari sul piano generale;
Avere fiducia nelle capacità di comprensione degli altri e, quindi, non avere riserve nel
chiedere aiuto;
Mettere il proprio talento a disposizione degli altri e non avere timore di essere
“protagonista dell’esperienza”;
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Esprimere il proprio punto di vista, provare a “negoziar”, evitando di accettare passivamente
le proposte degli altri;
Aver cura di noi stessi, delle persone che “abitano” con noi la scuola e dell’ambiente che ci
circonda.
Più sinteticamente, le scuole dell’infanzia della “Fondazione Pomigliano Infanzia onlus” fondano il
loro percorso-processo educativo degli alunni sul rispetto delle regole stabilite (Regolamento di
istituto, Carta dei Servizi) nei confronti di:
Persone
Il rispetto e l’accettazione della persona (valorizzazione delle differenze);
La conoscenza e il confronto con altre culture;
La “cura” dei bambini;
La valorizzazione dei comportamenti positivi.
Luoghi
La cura e il rispetto dell’ambiente per un uso corretto dei diversi spazi;
Il recupero della memoria storica attraverso gli oggetti;
Il controllo degli sprechi e uno sviluppo ecocompatibile.
Il percorso educativo offerto ai bambini potrà essere trasferito alle famiglie attraverso i bambini
stessi, oppure essere sperimentato e promosso nell’ambito delle varie forme di dialogo individuale e
collettivo fra docenti e famiglie delle rispettive classi o attraverso iniziative di coinvolgimento dei
genitori in orario extrascolastico. La didattica è strettamente legata all’educazione: essa è l’insieme
di strumenti, percorsi, strategie, contenuti che il docente utilizza per condurre l’alunno verso la
maturità di futuro cittadino e verso la capacità di acquisire e sistematizzare conoscenze e abilità.
Affinchè l’educazione e la didattica siano efficaci sono necessari due elementi fondamentali:
Insegnanti preparati professionalmente, motivati alla propria crescita e a quella dei bambini;
Adeguati ambienti di apprendimento.
Gli insegnanti motivati sanno:
Instaurare buone relazioni con i bambini, con gli altri docenti, con le famiglie e con tutte le
persone che entrano nella scuola;
Riconoscere i propri limiti e trovare le strategie per superarli;
Cercare di utilizzare i percorsi migliori per valorizzare e sviluppare le abilità degli alunni;
Ampliare e condividere le proprie conoscenze, sia in termini di contenuti disciplinari, sia
interdisciplinari, attraverso il confronto, l’aggiornamento, il lavoro di equipe;
Creare adeguati ambienti di apprendimento;
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Cogliere nel bambino l’emozione del conoscere e indirizzarla in percorsi di apprendimento.
Occorre, in altri termini, che l’insegnante sia capace di percepire e indirizzare i tipi di intelligenza
degli allievi, per poter offrire loro attività molteplici e varie per consentire a ciascuno di sviluppare
la propria creatività, sostenendola con adeguate metodologie di lavoro. Per imparare occorre
possedere un metodo di apprendimento. Quello proposto dalle scuole dell’infanzia della Fondazione
insistono sulle capacità del saper pervenire a nuove conoscenze attraverso l’esperienza, saper
operare confronti e paragoni, mettere in relazione, chiedersi i perché, fare (anche procedendo per
tentativi ed errori), saper riflettere sul percorso di conoscenza e di azione per sapersi correggere
(meta cognizione).
Si offre in tal modo anche alla persona creativa (adulto o bambino) la possibilità di confrontarsi con
i problemi (cognitivi e relazionali), con lo scopo di organizzare una molteplicità di risposte e di
creare reti operativi, sperimentali, scientifiche.
Gli ambienti di apprendimento sono molteplici e differenziati. Si tratta di offrire all’alunno un
sistema organizzato di ambiente di apprendimento che tenga conto:
Della loro organizzazione secondo le categorie esterni-interni, grandi-piccoli, vuoti-
attrezzati;
Della loro gestione (orari, frequenza, regolamento interno);
Dell’uso (concordato dal team docente) che ogni insegnante ne può fare, “inventando”
percorsi didattici.
L’organizzazione didattica è impostata in modo da promuovere strutture e micro-organizzazioni di
decisionalità diffusa ed ha come obiettivi:
La valorizzazione delle risorse umane;
La gestione efficace ed efficiente delle risorse umane e finanziarie, degli spazi e dei tempi;
L’attenzione a processi e prodotti facoltativi e significativi.
L’offerta didattica si articola in tre modalità di percorsi di apprendimento:
Rete interna agli istituti (attivazione nelle e tra le classi);
Rete esterna (con altre scuole, in collaborazione con enti, istituzioni, associazioni, soggetti
pubblici e privati);
Percorso di carattere opzionale e/o a integrazione del curricolo.
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“Operare lentamente, non nella luce della spiegazione più convincente,
ma nell’ombra di un lavoro condiviso”
P. Perticari
12. CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia si configura come ambiente educativo che valorizza in una dimensione di
comunità il fare e il riflettere del bambino, sostenendone e alimentandone emozioni, sentimenti e
idee. Essa, pertanto, si pone come luogo d’incontro, di partecipazione e di cooperazione delle
famiglie, come spazio d’impegno educativo per adulti e bambini.
Il bambino cresce e matura in modo ottimale in una pluralità di contesti di vita, di relazioni, di
apprendimenti: la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, le realtà formative del territorio. Tali
significative coordinate relazionali, valoriali e cognitive gli consentono di strutturare l’identità,
rafforzare l’autonomia e accrescere le competenze.
FINALITÀ GENERALI
Le Indicazioni Nazionali del 2012 stabiliscono che la scuola italiana persegue la finalità generale
dello sviluppo armonico e integrale della persona. In particolar modo la scuola dell’infanzia si
pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e li avvia alla cittadinanza.
Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio
io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in
un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona
unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio,
alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo,
appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni,
abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e
frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed
emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparando ad operare scelte e ad
assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto
tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e
discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e tradurle in tracce personali e
condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”, con
simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire
progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della
necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato
sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista dell’altro e alle diversità di
genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti; significa porre le
fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente
19
e della natura.
Competenze di base attese in uscita dalla scuola dell’infanzia
Al termine dell'intero percorso triennale della Scuola dell'Infanzia, è ragionevole attendersi che
ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale
e che costituiscano una "impalcatura" solida sulla quale poggiare i futuri apprendimenti che
saranno poi acquisiti nel successivo livello scolastico rappresentato dalla Scuola Primaria:
Il bambino/a riconosce ed esprime le proprie emozioni, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando
occorre sa chiedere aiuto.
Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, ha sviluppato l'attitudine a porre e porsi
domande di senso su varie questioni, coglie diversi punti di vista, riflette e negozia
significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua Italiana.
Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca
soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.
E' attento alle consegne, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.
Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.
Ha raggiunto un buon livello di scolarizzazione che gli consente di gestire i tempi e le
modalità della routine scolastica.
Direttamente originati da quelli generali, gli obiettivi specifici sono rimarcati dal sintagma “sapere,
saper fare, saper essere”, la cui esplicazione si trova nei traguardi per lo sviluppo delle
competenze coniugate nei singoli campi d’esperienza:
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Immagine, suoni e colori
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
Il sé e l’altro Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Il bambino :
Partecipa alle attività in modo costruttivo e creativo;
Si esprime con fiducia e in modo sempre più adeguato, sviluppa il senso dell’identità
20
personale, percepisce le proprie esigenze;
Conosce la propria storia personale e familiare, apprende tradizioni della propria comunità, apprezza altre tradizioni e culture, mostra rispetto e solidarietà;
Ha una prima consapevolezza su diritti e doveri, condivide le regole del vivere insieme, riconosce istituzioni e servizi pubblici;
Riflette, si confronta, pone domande su temi esistenziali, argomenta, dialoga e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Obiettivi di apprendimento
Anni 3
Ricercare la relazione con l'adulto;
Partecipare alle attività proposte;
Avvicinarsi con interesse ai compagni, partecipando ai loro giochi;
Accettare serenamente situazioni e materiali nuovi;
Mostrare sensibilità nei confronti di un atteggiamento di gratificazione e incoraggiamento;
Rispondere positivamente al rimprovero;
Mostrare fiducia nelle proprie capacità;
Riuscire a superare il disagio emotivo dovuto al distacco dalle figure parentali:
Memorizzare le più semplici regole di vita quotidiana (rispetto del turno, ascolto condiviso...);
Trattare con rispetto ciò che appartiene agli altri;
Partecipare alla cura dell'ambiente svolgendo incarichi;
Anni 4
Condividere spazi, oggetti e giochi;
Collaborare per realizzare un lavoro comune;
Affermare la propria posizione nella situazione di confronto;
Essere consapevole della propria identità;
Riconoscere i principali stati d'animo su di sé e sugli altri;
Riconoscere ed esprimere le proprie esigenze e gli stati d'animo;
Riconoscere la propria posizione all'interno della famiglia;
Saper raccontare episodi della vita quotidiana in modo chiaro;
Saper intervenire in modo appropriato nelle discussioni
Rispettare le regole della convivenza civile e scolastica;
Svolgere piccoli incarichi;
Accogliere la diversità;
Consolidare l'immagine dell'insegnante come adulto di riferimento;
Riconoscere lo scorrere del tempo attraverso l’ utilizzo del calendario di sezione;
Anni 5
Partecipare ai giochi in piccolo e grande gruppo;
Collaborare per un lavoro comune;
Vivere positivamente nuove esperienze;
Partecipare alle proposte interagendo con gli altri;
Interagire nel gruppo esprimendo gusti e preferenze;
Scoprire valori come la solidarietà, la condivisione, l’amicizia;
Conoscere e praticare gesti di cura verso i compagni;
Riconoscere i sentimenti descritti in una storia;
Interrogarsi sul senso e sul significato di fatti quotidiani;
Mettere a disposizione degli altri le proprie cose;
Riflettere sulle proprie azioni quotidiane;
Accogliere la diversità come valore positivo;
Riconoscere che i diritti e i doveri sono indispensabili per il benessere;
Consolidare la capacità di ascolto e di attenzione;
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Immagini, suoni, colori
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :
presenta alcune emozioni attraverso la drammatizzazione;
e;
-sonori usando il corpo e produce semplici sequenze ritmiche.
Obiettivi di apprendimento
Anni 3 Eseguire giochi simbolici
pittoriche.
nell’ambiente circostante:
disegna
policromatici
varie tecniche grafico-pittoriche
attraverso le tecniche espressive;
realizzare oggetti;
legati alla musica,
verbale con la mimica e la gestualità
brani musicali e li riproduce oni e
rumori prodotti con il corpo (battute mani e piedi, sequenze vocali)
associati all’ascolto di un brano.
Anni 4 Sperimentare con piacere
l'utilizzo di diversi materiali .
consegne dell'insegnante che propone diverse tecniche pittoriche
deducendone rapporti di causa- effetto e ricostruendo verbalmente le sequenze di una breve storia
storia ascoltata e verbalizzarla .
elaborato grafico secondo un modello dato
i propri vissuti
paste modellabili
attenzione la lettura di un racconto
brano musicale accompagnandolo con gesti appropriati
accompagnandola con i gesti
con le mani o con strumenti musicali
Anni 5
Sperimentare accostamenti di
materiali diversi;
modi per realizzare un’opera d’arte;
pittoriche diverse;
forme e strutture;
forme; Esplorare e conoscere
differenti modo di rappresentare;
figura sfondo;
immagini con diverse forme espressive;
relazioni spaziali e delle proporzioni;
re fiducia nelle proprie capacità espressive;
legati alla musica;
fenomeno sonoro;
suoi parametri
suoni diversi .
22
movimento.
Il corpo e il movimento
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :
Dimostra autonomia nel movimento e nella cura di sé;
Riconosce i segnali del corpo e gli stati di benessere e/o di malessere;
Si mette in relazione con gli altri, con lo spazio e con i materiali attraverso il corpo;
Interagisce e partecipa a giochi individuali e di gruppo concordando regole;
Controlla e coordina i movimenti nei giochi e nelle attività manuali;
Prova piacere nel movimento;
Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo;
Controlla schemi posturali e dinamici;
Si muove nello spazio anche in modo personale;
Contribuisce alla costruzione di giochi motori, corporei, spaziali
Conosce e rappresenta le diverse parti del corpo;
Obiettivi di apprendimento
Anni 3
Acquisire corrette abitudini rispetto all'alimentazione e alla cura di sé.
Muoversi con sicurezza nello spazio circostante
Assumere e modificare elementari schemi motori su imitazione
Assumere e cambiare elementari schemi motori su comando verbale
Coordinare il proprio movimento nel camminare
Coordinare il proprio movimento nel correre
Manipolare vari materiali, impugnando correttamente il mezzo grafico
Seguire con lo sguardo il proprio gesto grafico
Riconoscere le principali parti del corpo su sé stesso
Eseguire un primo tentativo nel
Anni 4
Esprimersi con sicurezza e piacere nel gioco simbolico;
Raggiungere una completa autonomia nelle routine;
Consolidare la propria identità fisica e le differenze con e tra i compagni;
Partecipare alle attività motorie di gruppo;
Imitare schemi posturali fissi e in movimento, distinguendo tra camminata e corsa
Partecipare a giochi di movimento senza esporsi a rischi evidenti e rispettando le regole;
Coordinare il proprio movimento nello spazio rispetto ai compagni;
Raggiungere un coordinamento oculo- manuale sufficiente per colorare dentro i bordi, punteggiare correttamente, ritagliare lungo linee non
Anni 5
Mettere in moto processi di scoperta rispetto al movimento;
Sperimentare con il corpo uso e caratteristiche di alcuni materiali;
Riconoscere movimenti e spazi potenzialmente pericolosi;
Conoscere e percepire la funzione delle parti del corpo;
Esprimere emozioni e sentimenti attraverso il corpo;
Camminare, correre e saltare su comando e in varie direzioni;
Esprimere stati d’animo con mimica e movimento;
Imitare e riprodurre movimenti semplici e complessi;
Orientarsi nello spazio;
Eseguire percorsi integrando gli schemi motori;
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rappresentare la figura umana.
frastagliate
Individuare e riconoscere tutte le parti del corpo su di sé e sull'altro;
Rappresentare graficamente lo schema corporeo nella posizione statica.
Inventare e costruire affinando la manualità;
Affinare la coordinazione visuo-motoria e oculo-manuale;
Rappresentare graficamente lo schema corporeo nella posizione statica e dinamica.
I discorsi e le parole
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :
Usa il linguaggio per esprimersi e comunicare;
Dimostra fiducia nell’esprimere agli altri le proprie caratteristiche e inclinazioni;
Ascolta con interesse storie poesie, filastrocche;
Partecipa alle discussioni e interagisce verbalmente;
Racconta, inventa, ascolta e comprende narrazioni;
Usa il linguaggio verbale in modo appropriato e pertinente alle diverse situazioni;
Arricchisce le proprie competenze lessicali;
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia;
Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta prime forme di comunicazione.
Obiettivi di apprendimento
Anni 3
Pronunciare correttamente tutti i fonemi;
Articolare ed eseguire nella giusta posizione i movimenti bocca-fonatori.
Superare la fase "olofrastica" (parola-frase);
Usare una frase strutturata;
Usare una coppia di parole (nome-azione) per esprimersi;
Raccontare le proprie esperienze di vita quotidiana;
Memorizzare e riprodurre semplici filastrocche;
Prestare attenzione
Anni 4
Comprendere la lingua italiana usarla per esprimersi in contesti diversi.
Comunicare verbalmente le proprie necessità .
Usare la lingua per interagire con adulti e coetanei in conversazioni guidate dall’insegnante o spontanee.
Acquisire la consapevolezza che il confronto con gli altri necessita di regole.
Memorizzare brevi poesie e filastrocche .
Riflettere sul senso delle parole, si interessa al significato di parole
Anni 5
Usare parole appropriate per descrivere oggetti,situazioni o spiegare le proprie scelte;
Usare il linguaggio per interagire e comunicare;
Rafforzare la capacità di parlare in modo corretto;
Partecipare attivamente e in modo pertinente alle discussioni;
Raccontare esperienze personali;
Riflettere sulla funzione del codice scritto;
Arricchire il lessico e riflettere sulla struttura della frase;
Consolidare il piacere
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all'ascolto, comprende semplici consegne;
Essere sensibile ai linguaggi "differenti";
Produrre personali elaborati grafici cercando di dar loro un significato.
nuove .
Cimentarsi in semplici drammatizzazioni.
Sviluppare il piacere per la lettura e l’amore per il libro.
Ascoltare con attenzione storie e racconti di vario genere.
Individuare i personaggi principali di una storia
Riordinare la sequenza di una storia suddivisa in tre momenti consecutivi
Scegliere e sfoglia libri leggendone le immagini.
Scoprire l’esistenza di linguaggi diversi e vi si avvicina
positivamente
Confrontarsi con culture e lingue differenti dalla propria, memorizzando semplici canzoncine o ascoltando un racconto in lingua .
Leggere le immagini distinguendole dalle parola scritta mostrando interesse e curiosità per quest’ ultima.
della lettura;
Ascoltare e comprendere storie, racconti, narrazioni;
Riorganizzare verbalmente le fasi di una storia;
Percepire somiglianze e analogie tra fonemi, sillabe e parole;
Stabilire associazioni logiche;
Sperimentare la produzione di rime;
Sviluppare sensibilità verso il linguaggio poetico;
Confrontare e individuare somiglianze e differenze nelle parole;
Riconoscere le parole e cimentarsi nella scrittura spontanea;
Cogliere la presenza di parole nuove, e ne scopre il significato.
Riflettere sulla lingua materna, confrontandola con lingue diverse, apprezzando e sperimentando la pluralità linguistica.
La conoscenza del mondo
Oggetti, fenomeni, viventi
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :
Osserva e analizza l’ambiente e mette in relazione diversi fenomeni ed elementi;
Osserva il suo corpo, gli organismi viventi, i fenomeni naturali registrandone i cambiamenti;
Riconosce e rispetta gli esseri viventi e la natura;
Ordina oggetti e ne identifica alcune proprietà;
Confronta e valuta quantità;
Osserva, descrive, usa strumenti e utensili;
Opera scelte autonome, prende iniziative, media e riflette su quello che fa considerando i punti di vista;
Organizza le nuove conoscenze con ciò che già sa, si dimostra attivo, partecipe e impegnato;
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Nota i significati matematici nel contesto e trova indizi e similitudini, differenze e relazioni;
Dimostra curiosità e interesse per i fatti del mondo.
Obiettivi di apprendimento
Anni 3
Prestare attenzione, chiedendo spiegazioni a eventi o situazioni poco conosciute
Usare i sensi per esplorare.
Localizzare e verbalizza gli oggetti presenti nell'ambiente
Partecipare a processi di ricerca intorno a materiali e strumenti.
Collocare gli oggetti al posto giusto
Familiarizzare con strumenti tecnologici.
Riconoscere e descrivere i fenomeni osservati.
Ricostruire e verbalizzare le scansioni temporali di un evento.
Discriminare sopra e sotto
una forma.
Riconoscere e descrivere forme e colori
Operare con figure geometriche, grandezze e misure.
Distinguere dentro-fuori.
Anni 4
Osservare la natura e i suoi fenomeni con curiosità e interesse ponendo domande e cercando spiegazioni
Denominare le quattro stagioni e ne riconosce le principali caratteristiche
Osservare con interesse un esperimento scientifico formulando ipotesi di spiegazione e confrontandole con quelle dei coetanei
Mettere in relazione e registrare fatti e fenomeni.
Sviluppare sensibilità e rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi del mondo vegetale e animale
Ricostruire le fasi di un’ esperienza vissuta distinguendo prima- dopo
Iniziare ad orientarsi nel tempo distinguendo tra eventi già avvenuti (passato) e ancora da venire (futuro)
Individuare punti di riferimento temporali nella giornata scolastica
Intuire la ciclicità del tempo.
Anni 5
Esplorare il materiale usando diversi canali sensoriali;
Osservare l’ambiente e porsi domande;
Mettere in relazione, ordinare, fare corrispondenze;
Osservare i cambiamenti;
Esplorare con curiosità le caratteristiche del mondo animale;
Partecipare a processi di ricerca attorno ;
Usare correttamente materiali e strumenti;
Ricostruisce quanto si è fatto, vissuto, sentito anche attraverso l’uso dei simboli;
Mettere in relazione, ordinare, creare corrispondenze;
Individuare le caratteristiche percettive (colore,forma,dimensione);
Formulare domande, interpretazioni e opinioni su fatti o fenomeni;
Cercare spiegazioni seguendo un’argomentazione logica.
La conoscenza del mondo
Numero e spazio
Traguardi per lo sviluppo delle competenze Il bambino :
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Confronta e valuta quantità, riflette sull’ordine delle cose, cerca relazioni, regole e regolarità;
Riconosce e usa il linguaggio matematico dei segni e dei simboli dando prova di capire e raccontando ciò che vede;
Confronta e valuta quantità, cerca variabili, riflette sulla misura, sull’ordine e sulle relazioni;
Si relaziona con lo spazio e con gli oggetti cercando soluzioni personali;
Opera scelte autonome, prende iniziative, media e riflette su quello che fa considerando i punti di vista;
Organizza le nuove conoscenze con ciò che già sa, si dimostra attivo, partecipe e impegnato;
Nota i significati matematici nel contesto e trova indizi e similitudini, differenze e relazioni;
Dimostra curiosità e interesse per i fatti del mondo.
Obiettivi di apprendimento
Anni 3
Raggruppare e ordinare oggetti della stessa dimensione
Classificare oggetti in base al colore
Classificare oggetti in base alla forma
Riconoscere tra due oggetti il più grande e il più piccolo
Affinare le personali abilità di conteggio.
Riconoscere in situazione il prima e il dopo.
Sperimentare il concetto di sopra e sotto con il corpo e con gli oggetti.
Sperimentare in situazione di gioco il concetto di avanti e indietro.
Riconoscere le caratteristiche di una forma.
Riconoscere e descrivere forme e colori
Operare con figure geometriche, grandezze e misure.
Anni 4
Distinguere semplici quantità (tanto, poco, niente)
Individuare l’appartenenza ad un insieme
Riordinare almeno tre oggetti in una seriazione (piccolo, medio, grande)
Compiere associazioni logiche individuando relazioni di causa-effetto
Iniziare a utilizzare semplici simboli intuitivi (per indicare presenze e assenze, per il tempo meteorologico)
Utilizzare la conta numerica come “filastrocca dei numeri” accompagnandola con il gesto dell’indicare
Compiere misurazioni in maniera intuitiva attraverso il confronto (più alto /più basso, più lungo/più corto)
Si orientare con sicurezza nello spazio scolastico
Eseguire un percorso strutturato sulla base di indicazioni verbali
Conoscere i principali concetti topologici (dentro/fuori,
Anni 5
Comprendere alcuni significati e funzioni del numero;
Operare con i numeri associando grandezze;
Riconoscere e usare il linguaggio simbolico;
Aggiungere, togliere, valutare quantità e misure;
Riconoscere l’importanza del punto di vista in una situazione spaziale;
Capire il significato del numero nel contesto in uso;
Classificare, riconoscendo differenze e associando elementi;
Commentare, individuare collegamenti, operare semplici inferenze;
Riconoscere l’utilità di semplici strumenti per contare e misurare;
Imparare ad usare il linguaggio simbolico e tecnologico;
Osservare, descrivere, confrontare le forme geometriche e i solidi.
Porre attenzione all’ordine e al ritmo di una forma in una
27
sopra/sotto, davanti/dietro)
Riconoscere e riproduce le principali forme geometriche (cerchio, triangolo,quadrato)
sequenza;
Usare strategie personali per risolvere situazioni
28
13. L’OFFERTA FORMATIVA
Gli Stati parti riconoscono il diritto del fanciullo all’educazione…
(art. 28 Convenzione sui diritti del fanciullo L. 176/1991)
Gli Stati parti convengono che l’educazione del fanciullo deve avere come finalità:
favorire lo sviluppo della personalità… (art. 29)
Linee didattiche generali
Le scelte, che di seguito verranno descritte, non hanno alcuna pretesa di esaustività, ma certo
pongono il lettore in una prospettiva di ordine psicopedagogico che quanto meno chiarisce il sotteso
motivo espresso nell’offerta formativa delle Scuole dell’infanzia della Fondazione. Questo sotteso
motivo può essere esplicitato dal simbolo del VIAGGIO inteso, non solo come evasione mentale
verso pensieri lontani, alimentando così il mondo fantastico ed incantato che è caratteristico dei
bambini e delle bambine di età compresa fra i due e i cinque anni, ma anche come percorso vero e
proprio (fisico) tra i saperi.
Un viaggio tale da potersi proporre come uno strumento flessibile di crescita, capace di non essere
mai un passo troppo avanti (creando panico e imbarazzo e/o stress nei bambini che
temporaneamente non riescono) né un passo indietro (creando noia e disattenzione nei bambini)
rispetto alle attese e alle potenzialità dei bambini, ma anche di tutti gli operatori, parti agenti e
costruenti questa eterna ricerca della conoscenza che si pone come:
Scelta risolutrice di problemi (problem solving)
Scelta costruttrice di competenze (mastery learning)
Scelta di aiuto e sostegno (tutoring)
Autonoma scoperta delle proprie potenzialità.
Gli ambienti verranno strutturati ed organizzati rispettando questo approccio psicopedagogico di
rivalutazione dell’azione, più che dello spontaneismo, di promozione dell’autonomia, più che del
passivo vincolo con gli oggetti di studio.
La scuola si impegna ad essere quindi:
Scuola di qualità
attraverso
progettazione
attuazione
valutazione
riprogettazione
Scuola costruttiva Nella quale i soggetti a vario titolo coinvolti (genitori,
alunni, insegnanti, dirigenti, operatori) sono attori
osservatori impegnati in un processo di costruzione attiva
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La proposta formativa concorre a promuovere:
Formazione integrale della personalità del bambino;
Maturazione dell’identità;
Conquista dell’autonomia;
Sviluppo delle competenze;
Benessere psico-fisico;
Interazione con le famiglie.
Il percorso educativo della scuola dell’infanzia, con la mediazione delle opportune unità di
apprendimento programmate dai docenti, mira a trasformare gli “obiettivi specifici di
apprendimento” indicati nelle competenze di ciascun allievo. Pertanto, gli obiettivi specifici di
apprendimento saranno vincolati alla logica del rimando, ovvero, l’uno rimanda sempre all’altro e
non sono mai autosufficienti, ma aperti ad un complesso di rimando reciproco e continuo.
Scuola propositiva Sperimentazione laboratoriale
Scuola sinergica Continuità con gli asili nido presenti sul territorio
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PROGETTI EDUCATIVI TRIENNIO
2016/2017
2017/2018
2018/2019
N° DENOMINAZIONE PROGETTO DURATA
1 Terra e Mare: suoni, profumi, colori e parole Ottobre/giugno
2 Progetto Strada Sicura… Ottobre/giugno
3 Viaggio dell’apprendista cittadino Ottobre/giugno
Per l’inizio di ogni anno scolastico viene elaborato un progetto per l’Accoglienza dei bambini
N° DENOMINAZIONE PROGETTO DURATA
1 Progetto Accoglienza Settembre
E’ previsto per ogni anno scolastico l’attivazione di progetto extra curricolari con esperti esterni
N° DENOMINAZIONE PROGETTO DURATA
1 Progetto di Avviamento allo Sport Ottobre/giugno
2 Progetto di drammatizzazione Ottobre/giugno
3 Progetto di Lettura Ottobre/giugno
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Fondazione Pomigliano Infanzia
Scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo”,
“Italo Calvino”
Progetto Accoglienza
La Scuola dell’Infanzia è il luogo che in virtù di una pluralità di esperienze qualificanti
consente al bambino di scoprire e conseguire gradualmente la padronanza dell’essere,
dell’agire e del convivere e pertanto di compiere avanzamenti sul piano della
maturazione dell’identità, dello sviluppo, delle competenze, dell’acquisizione e
dell’autonomia.
L’ingresso a scuola dei “nuovi” bambini di due anni e tre anni, ma anche il rientro per
i grandi (4, 5 anni), coinvolge le sfere più profonde dell’emotività e dell’affettività.
E’ un evento atteso e temuto, allo stesso tempo, carico di aspettative, di
consapevolezze e significati ma anche di ansie per il distacco. Proprio per questo
dobbiamo prestare più attenzione al tempo dell’accoglienza prevedendo percorsi in
grado di accettare e valorizzare le individualità e le risorse disponibili. Le attività dei
primi giorni sono determinanti poiché fanno trasparire lo stile educativo e relazionale
della scuola
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ACCOGLIENZA UNITA’ DI
APPRENDIMENTO
“STAR BENE A SCUOLA”
COMPETENZE ANNI 2 - 3 - Conoscere i nomi dei compagni - Conoscere gli spazi della scuola - Conoscere le insegnanti di sezione e gli adulti presenti nella scuola
COMPETENZE ANNI 4 - Attivare schemi di individuazione e orientamento dello spazio fisico dell’aula e riconoscere gli adulti di sezione come punto di riferimento - Conoscere gli spazi della scuola e orientarsi con adeguata disinvoltura - Comunicare in modo autonomo con gli adulti per manifestare i propri
COMPETENZE ANNI 5 - Percepire la scuola come luogo in cui poter vivere piacevoli esperienze e sapersi distaccare dagli adulti di riferimento - Svolgere con adeguata sicurezza e autonomia le operazioni di routine - Partecipare e cooperare ad attività e giochi di gruppo
IL TEMPO DELLA SCUOLA si adegua ai bisogni
dell’accoglienza, sia dei nuovi iscritti sia dei bambini
che rientrano dopo le vacanze estive.
Per i bambini di due anni e tre anni nuovi iscritti si adotterà un orario flessibile e individualizzato, a partire dalla frequenza di qualche ora nei primi giorni di scuola, fino alla capacità di accettare un tempo prolungato secondo le scansioni della giornata scolastica. Per i bambini di 4 e 5 anni l’orario sarà per
la prima settimana dalle 8,30 alle 12,00. La
settimana successiva dalle 8,00 alle 17,00.
Il sabato dalle 8,30 alle 12,00.
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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: (Il se’ e l’altro)
Promuovere l’autonomia per sviluppare e rafforzare lo spirito di amicizia.
Sviluppare e rafforzare la stima di sé e l’identità.
TRAGUARDI FORMATIVI
Conoscere il nuovo ambiente scolastico in tutte le sue dimensioni (sociali,
organizzative, logistiche) per inserirsi in esso serenamente e costruttivamente
superando le ansie iniziali.
Conquistare una progressiva autonomia anche sul piano socio-affettivo, per
distaccarsi dai genitori e allargare gradualmente la propria cerchia di amici.
CONNESSIONE CON ALTRI CAMPI DI ESPERIENZA
Il corpo in movimento – Controllare l’affettività e l’emotività in relazione all’età.
I discorsi e le parole – Interagire con i compagni e con gli adulti.
Linguaggi, creatività, espressione – Ascoltare e riconoscere il suono dei nomi.
La conoscenza del mondo – Manipolare, smontare e montare. Organizzare spazi.
In tutto questo periodo si privilegiano le seguenti ATTIVITA’:
• le attività di scoperta dell’ambiente scuola con i materiali e gli oggetti a
disposizione;
• l’appartenenza alla sezione e la conoscenza dei coetanei e degli adulti presenti;
• le attività di routine, di vita pratica e igienico-alimentari;
• le attività di gioco/canto/danza sia in piccolo gruppo che in grande gruppo;
• la scoperta delle regole di vita quotidiana;
• le attività espressive libere e guidate legate al disegno, alla pittura, alla
manipolazione di materiali;
• i giochi liberi ed organizzati negli angoli strutturati.
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PROGETTO EDUCATIVO
TERRA E MARE: suoni, profumi, colori e parole …
Giovanni Centazzo (tra terra e mare)
PREMESSA
Durante le esperienze quotidiane i bambini vengono continuamente a contatto con la natura, con
elementi e materiali quali: la terra, la sabbia e l’acqua. Attratti dalla natura che li circonda, amano
manipolare la terra e giocare con l’acqua.
Questo progetto trova nella natura lo stimolo per coinvolgere i bambini verso l’osservazione per poi
condurli all’assunzione di quell’atteggiamento “scientifico” che, attraverso la formulazione di
ipotesi e verifiche, finalizzi la loro innata curiosità verso la ricerca delle verità dimostrabili.
I bambini si avvicineranno alla natura utilizzando varie tecniche; sperimenteranno e riconosceranno
i rumori, i suoni, i profumi che regalano la terra e il mare.
FINALITA’
Fare dell’arte sia figurata che scritta un motore dell’apprendimento per sviluppare la
creatività e forme di intelligenza divergente.
OBIETTIVI DIDATTICI
Conoscere le caratteristiche della terra e del mare;
Scoprire le molteplici forme di vita presenti negli habitat proposti;
Sviluppare la manualità e affinare le differenti percezioni;
Utilizzare segni, disegni e colori per esprimere significati;
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Fare uso espressivo di suoni, rumori, segni, colori, materiali.
OPERATIVITA’ E METODOLOGIA
Nel progetto i bambini vengono considerati come reali protagonisti del loro percorso di crescita.
Essi seguiranno percorsi ludico creativi, grazie ai quali potranno sviluppare, riflettere, intuire e
scoprire l’importanza della terra e del mare.
DURATA DEL PROGETTO
Il progetto ha durata annuale da ottobre a giugno e si esplicherà con attività di laboratorio e
momenti di intersezione.
SPAZI
Sezioni, giardino, esplorazioni, uscite didattiche.
VERIFICHE
Le verifiche saranno effettuate dai docenti attraverso l’osservazione diretta degli alunni durante lo
svolgimento delle molteplici attività sia individuali che di gruppo.
DOCUMENTAZIONE
Produzione di elaborati grafico-pittorici, cartelloni, plastici, mostra finale.
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PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE
“STRADA SICURA…”
Premessa:
La motivazione che sta alla base della realizzazione di un progetto di educazione stradale nella
scuola dell’infanzia è quella di favorire nei bambini l’acquisizione di comportamenti adeguati e
sicuri per la strada.
L’interiorizzazione di alcune regole fin dalla prima infanzia assume un significato fondamentale
nel percorso di crescita del bambino in qualità di futuro cittadino e di utente consapevole e
responsabile del sistema stradale.
Finalità:
Alla base della realizzazione di tale progetto sta il favorire nei bambini, l’acquisizione di
comportamenti adeguati e sicuri per la strada.
· Sviluppare il senso di autonomia e di responsabilità personale e sociale.
· Promuovere il rispetto di sé e degli altri e la disponibilità alla collaborazione.
· Rafforzare la capacità critica, creativa e ludica.
· Fare acquisire conoscenze, competenze e consapevolezze in materia di sicurezza stradale.
· Imparare a vivere le regole di comportamento come elaborazione comune di valori condivisi.
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· Coinvolgere attivamente i bambini, educandoli e stimolandoli alla mobilità sostenibile.
· Promuovere l'autonomia dei bambini nei loro spostamenti quotidiani e nei processi di
socializzazione tra coetanei.
Obiettivi:
Gli obiettivi del progetto si differenziano a seconda dell’età dei bambini e sono:
Conoscere semplici concetti topologici
Conoscere il ruolo del vigile e semplici comportamenti da seguire sulla strada (3 anni);
Riconoscere semplici segnali stradali
Classificarli per la loro forma
Ascoltare e comprendere racconti inerenti all’Educazione stradale (4 anni);
Conoscere i principali mezzi di trasporto
Distinguere i comportamenti corretti e quelli scorretti
Conoscere il significato delle differenti segnaletiche
Rispettare le azioni che indica il vigile
Favorire nel bambino lo sviluppo dell'autonomia per sapersi orientare da solo
Affrontare situazioni nuove con equilibrio e serenità confidando nelle proprie capacità
Ascoltare e comprendere racconti sulla strada e sui segnali stradali (5 anni)
Condividere regole di comportamento
Sviluppare capacità percettive
Eseguire percorsi
Acquisire abilità pedonali.
L’inquinamento
Contenuti e metodologie:
Attraverso il dialogo, la discussione collettiva, il gioco e l’esplorazione della città, i bambini
andranno alla scoperta giocosa delle prime regole civiche e sociali.
Risorse Umane:
Polizia Municipale: funzioni e compiti del Vigile Urbano
A.C.I., Simulazione di un percorso stradale con l’utilizzo di attrezzature mobili
Comune: supporto logistico alle varie iniziative
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Strumenti e sussidi:
Carta, carta collage, colori a cera, carta velina, carta crespa, colori a dita, tempere, pennarelli,
pastelli, forbici, cartoni, materiale da recupero, materiale per la psicomotricità, macchina
fotografica.
Organizzazione e attivazione laboratori didattici:
Saranno organizzati ed attivati laboratori didattici in orario curricolare curati dalle insegnanti:
• Laboratorio creativo- espressivo : rappresentazione dei principali segnali stradali; realizzazione
di giochi di drammatizzazione.
• Laboratorio ludico- motorio: realizzazione di percorsi guidati a piedi ed in bicicletta in palestra o
nel cortile della scuola;
Prodotto/i finale:
• Realizzazione ed esecuzione del ”Gioco del Semaforo”
• Realizzazione di un percorso stradale che prevede otto difficoltà.
• Gimkana con le bici
Tempi e spazi:
Il progetto si svolgerà durante la bella stagione in modo da rendere possibile numerose uscite, il
periodo di svolgimento del progetto può essere compreso tra Febbraio e Maggio. Gli spazi da
utilizzare sono la sezione, il corridoio, la palestra, il giardino e spazi esterni durante le uscite.
Valutazione in itinere e finale:
Nel corso dell’anno gli insegnanti si incontreranno e si confronteranno sulle modalità
organizzative, sullo svolgimento del progetto e eventuali modifiche da apportare per favorire il
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La valutazione finale delle abilità sociali acquisite sarà frutto di un’ osservazione sistematica da
parte degli insegnanti coinvolti nel progetto.
Documentazione:
Il Progetto di educazione stradale può essere documentato utilizzando diverse modalità: fotografie,
registrazioni su audiocassette delle conversazioni effettuate con i bambini, disegni ed elaborati dei
bambini, cartelloni.
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Osservazioni:
Le osservazioni vanno raccolte ed illustrate su un cartellone comune. Ogni attività va rinforzata da
schede (in allegato)
DESTINATARI
Tutti i bambini e le bambine della scuola dell’infanzia
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PROGETTO EDUCATIVO
“VIAGGIO… DELL’APPRENDISTA CITTADINO”
PREMESSA
L’educazione alla cittadinanza è finalizzata alla formazione di futuri cittadini. La scuola
dell’Infanzia è un terreno fertile per sviluppare relazioni significative e per favorire l’incontro di
molteplici culture. E’ proprio nel rapporto con gli altri che il bambino impara l’importanza del
rispetto e riconosce diritti e doveri che regolano la convivenza. A marzo 2009 il Ministro M.
Gelmini ha presentato un documento di indirizzo per la sperimentazione dell’ insegnamento di “
Cittadinanza e Costituzione” una nuova materia di studio per le scuole di ogni ordine e grado.
il bambino nella scuola dell’infanzia, sviluppa la propria identità personale e il senso di
appartenenza alla propria comunità ; alla stesso tempo ha la possibilità di riflettere e confrontarsi
con i coetanei, imparando e assumendo come valore la reciprocità e il rispetto. Essere cittadini, in
questa prospettiva di apertura all’altro, implica l’acquisizione della consapevolezza che ciascuno è
portatore di diritti inalienabili ma anche di doveri nei confronti di se stesso, degli altri e
dell’ambiente.
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I diritti e i doveri devono parlare ai bambini attraverso esperienze vissute, offrendo loro la
possibilità di sperimentare direttamente forme concrete di cooperazione in un clima scolastico dove
la condivisione è incoraggiata attraverso la libertà di espressione e dove è favorita la partecipazione.
Il bambino va educato fin da piccolo al riconoscimento e alla difesa dei propri diritti poiché egli è
FUTURO CITTADINO ma titolare sin da subito di diritti innegabili. Partendo dal suo vissuto cioè
la famiglia, la scuola ,il quartiere, la città si introduce gradatamente il concetto di gruppo come
comunità di vita regolata da leggi e principi comuni. L’attività didattica si snoda attraverso
conversazioni libere e guidate che portano i bambini a comprendere il significato di alcune parole
chiave come: Legge, Regola, Convivenza, Democrazia. Successivamente si analizza e si riflette su
aspetti della Costituzione Italiana soffermando l’attenzione soprattutto sui seguenti articoli:
L’uguaglianza di tutti di fronte alla legge(art.3)
La pace(art.11)
La tutela del paesaggio (art.9)
Il riconoscimento dei diritti e doveri di ogni uomo (art.2)
FINALITA’:
1. Favorire l’amicizia e il dialogo fra i bambini
2. Sviluppare la centralità, la partecipazione del bambino alla vita sociale per acquisire il senso di
identità ed appartenenza alla propria comunità e di prepararsi ad essere cittadino del mondo in
modo responsabile
3. Acquisire la consapevolezza che ciascun bambino è una persona portatrice di diritti e doveri
4. Favorire l’instaurarsi nel bambino del sentimento sociale e del valore di reciprocità e rispetto,
educando alla cittadinanza.
CAMPI D’ESPERIENZA
Al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, si farà riferimento a tutti i Campi
d’esperienza:
• IL SE’ E L’ALTRO
• IL CORPO IN MOVIMENTO
• IL CORPO IN MOVIMENTO
• LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
• I DISCORSI E LE PAROLE
• LA CONOSCENZA DEL MONDO
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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
• Istaurare rapporti interpersonale basati sulla cooperazione, lo scambio, l’accettazione dell’altro, le
regole di convivenza.
• Raggiungere una prima consapevolezza dei diritti e doveri di bambino
• E’ consapevole della propria identità; presenta (racconta e spiega) le caratteristiche fisiche sue,
della sua famiglia, della sua maestra, attraverso una descrizione verbale, una serie di disegni
colorati con tecniche diverse.
• Comincia a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, si confronta con
le capacità dei compagni, tenta e/o accetta di integrarsi, in un compito affidatogli dall’insegnante o
da un adulto
• E’ cosciente della propria storia, della storia familiare, delle tradizioni della famiglia, della
comunità, della scuola e ha sviluppato senso di appartenenza
• E’ consapevole delle differenze e sa averne rispetto
OBIETTIVI
• Conoscere il proprio corpo e l’opportunità di
utilizzarlo.
• Conoscere aspetti della propria realtà
scolastica, familiare e sociale.
• Condividere spazi ed esperienze di gioco.
• Esprimere e comunicare agli altri le proprie
emozioni, le proprie domande e i propri
pensieri.
• Ascoltare gli altri, spiegare il proprio punto di
vista.
• Riconoscere le differenze e averne rispetto.
• Conoscere usi e costumi di altri paesi.
• Conoscere e sperimentare la pluralità
linguistica.
• Sperimentare varie tecniche espressive;
• Conoscere il proprio paese
• Conoscere le linee essenziali della
Costituzione Italiana
• Rafforzare l'autonomia e la stima
• Sviluppare il senso di sicurezza
• Esprimere ed elaborare contenuti emotivi
• Condividere con i compagni le emozioni.
• Condividere momenti di gioia
• Sapere il nome della propria Nazione
• Conoscere i colori della propria bandiera
• Attivare comportamenti di fratellanza;
• Comprendere di essere cittadini del mondo;
• Intuire l’appartenenza a un Paese e al mondo;
• Intuire e rispettare l’identità di un popolo;
• Orientarsi nelle scelte e nei comportamenti che
rispettano l’ambiente.
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OBIETTIVI
• Rafforzare gli atteggiamenti pro sociali (
fiducia, disponibilità, collaborazione, amicizia)
• Riconoscere ed esprimere attraverso il corpo
emozioni e sentimenti
• Superare la paura attraverso il gioco
• Condividere le esperienze con gli altri
• Esplorare l'ambiente circostante
• Muoversi con precisione in relazione agli
oggetti, agli spazi, alle persone
• Muoversi nello spazio secondo ritmi stabiliti
• Accrescere la stima di sè attraverso il
movimento
• Sviluppare le proprie potenzialità
• Conoscere qualche cibo di altri paesi del
mondo
• Focalizzare l'attenzione sulle condizioni di vita
di altri Paesi
• Riconoscere il gioco come momento educativo
e socializzante
• Incoraggiare il bambino ad esprimersi
liberamente
• Sentirsi parte di un gruppo
• Favorire la socializzazione, la relazione e la
comunicazione verbale e non
• Muoversi spontaneamente e in modo guidato,
da soli e in gruppo
• Sperimentare nuovi codici di comunicazione
• Sviluppare le proprie potenzialità
• Riconoscere le proprie capacità e i propri
limiti
• Partecipare alle attività di gioco libero
• Scoprire paesi e popoli del mondo
• Attivare comportamenti di fratellanza
• Comprendere di essere cittadini del mondo
• Intuire l'appartenenza ad un paese e al mondo
• Conoscere la bandiera della propria nazione e
di quella europea
• Conoscere la moneta europea
• L'ambiente in cui vivono i bambini in altre
parti del mondo: case, palazzi, negozi
• Usanze, costumi, lingue
• Focalizzare l'attenzione sulla pace
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METODOLOGIA:
Per affrontare l’educazione alla cittadinanza, un argomento apparentemente complesso per l’età dei
bambini, è importante ricorrere sempre alla mediazione ludica propria della scuola
dell’ Infanzia. Le proposte saranno presentate sotto forma di gioco e introdotte in modo divertente
da canzoni, storie e filastrocche. Non si tratta di trasmettere conoscenze ma di far vivere ai bambini
delle esperienze, in un percorso che diventa significativo nel momento in cui viene interiorizzato.
Le proposte vedono sempre il bambino protagonista per cui le attività, organizzate sia in piccolo che
in grande gruppo, valorizzano ciascuno e tutti facilitando la possibilità di espressione personale. In
questo percorso accompagneremo il bambino ad uscire gradualmente dal proprio egocentrismo per
aprirsi verso gli altri e riconoscere i loro punti di vista e i bisogni altrui. Partendo dalla
consapevolezza che nella relazione con gli altri ognuno si arricchisce, promuovendo una prima
acquisizione dei diritti e dei doveri. Attraverso domande stimolo opportunamente formulate, i
bambini verranno invitati a esprimersi e troveranno uno spazio adeguato di ascolto; inviteremo così
i bambini a ricercare possibili risposte e ad aprire nuovi interrogativi abituandoli al dialogo e al
confronto.
RISORSE
ESTERNE
METODOLOGIE PRODUZIONE
Famiglie
Enti locali
Esperti esterni
Ambiente naturale
Attività di ricerca-azione
Gioco
Attività di laboratorio
Uscite didattiche
Attività di brainstorning, di
ascolto e di conversazione;
Cooperative learning
Gioco spontaneo e guidato
Esperienze strutturate, guidate,
libere e differenziate;
Lavori di gruppo a livello di
sezione e di intersezione.
Elaborazione grafico-pittoriche
plastico-manipolative
musico-motorio
linguistico-espressivo
Fotografie
Rappresentazione di fine anno
Libri, cartelloni
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TEMPI DI ATTUAZIONE
Intero anno scolastico.
MEZZI E STRUMENTI:
Carta, colori di tutti i tipi, matite, penne, pennelli, colla, libri, forbici, materiale di recupero,
computer, fotocamera, stereo, mezzi di amplificazione, ecc.
VERIFICA E VALUTAZIONE
• Verifica e valutazione saranno effettuate sia in fase intermedia che finale
• Durante tutto il percorso progettuale sarà effettuata la valutazione in itinere che permette di
valutare il lavoro a fronte dei bambini e ridefinire il percorso in base alle problematiche sorte.
La verifica sarà effettuata attraverso:
• - osservazioni sistematiche e occasionali
• - conversazioni
• - rilettura dei materiali prodotti dai bambini
• - schede
La valutazione delle prove terrà conto:
• del livello di partenza di ciascun bambino;
• delle modificazioni evidenziate nel processo di insegnamento;
• della documentazione e dei prodotti realizzati;
DOCUMENTAZIONE:
La documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione e rende
visibili i percorsi formativi e i progressi individuali e di gruppo. La documentazione delle fasi del
progetto “ Noi … piccoli cittadini del mondo” avverrà tramite:
• Cartellonistica
• DVD
• documentazione fotografica
• pubblicazione dei lavori prodotti sul sito della scuola.
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LABORATORI DIDATTICI E DI APPROFONDIMENTO
Durante l’anno scolastico le insegnanti e le educatrici attivano, per ogni singola sezione di tutte le
scuole dell’infanzia della Fondazione, dei Laboratori didattici e di approfondimento.
NUMERO DENOMINAZIONE
1 Laboratorio di arti manuali
2 Laboratorio di lingua inglese
3 Laboratorio di drammatizzazione
4 Laboratorio di manipolazione
5 Laboratorio di pittura
6 Laboratorio di gioco-musica
7 Laboratorio di psicomotricità
8 Laboratorio di arte in movimento
9 Laboratorio di cucina
10 Laboratorio di educazione alimentare
11 Laboratorio di coltivazione
12 Laboratorio di prescrittura e precalcolo
CELEBRAZIONE DELLE FESTIVITA’
Le feste che si susseguono nel corso dell’anno scolastico devono essere vissute dai bambini come
momenti di conoscenza, condivisione e convivialità ma anche come momenti di riflessione e
scoperta di ciò che ci circonda. La scuola, in molte di queste occasioni, apre le porte alle famiglie
per sviluppare in ciascun bambino il senso di appartenenza alla sua famiglia, alla sua scuola, alla
propria comunità.
Le festività che solitamente trovano spazio nel calendario scolastico sono:
Festa dei nonni (2 ottobre);
Festa dell’autunno;
Festa di Halloween (31 Ottobre);
Festa dell’albero (21 Novembre);
Festa dell’inverno;
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Natale (dicembre);
Carnevale (febbraio/marzo);
Festa del papà (19 marzo);
Festa della primavera;
Festa della mamma (maggio);
Festa di fine anno scolastico (giugno).
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14. RICERCA SVILUPPO E SPERIMENTAZIONE
Sezioni Primavera
Con il comma 630 della legge finanziaria 296 del 2006 è prevista l’istituzione delle sezioni
primavera per bambini dai 24 ai 36 mesi, con la finalità di porre fine al fenomeno degli anticipi
nella scuola dell’infanzia. Il Regolamento del 7 ottobre 2010 ha previsto una validità triennale
dell’esperienza con l’intento di preparare il superamento della fase sperimentale e conseguire la
messa a regime dell’esperienza. Le “sezioni primavera” sono un servizio socio educativo, nato allo
scopo di agevolare le famiglie in difficoltà, con bambini che non trovavano posto al nido, fornendo
una risposta alla domanda delle famiglie per i servizi della prima infanzia e contribuendo alla
diffusione di una cultura attenta ai bisogni e alle potenzialità dei bambini, in coerenza con il
principio della continuità educativa. Quella che era partita come una sperimentazione presso le
scuole dell’infanzia della Fondazione è, ormai, una realtà affermata e di successo che è parte
integrante dell’esperienza educativa proposta dalle tre scuole.
Ai bambini che frequentano le sezioni primavera è dedicata una vera e propria programmazione di
attività adatta a questa fascia d’età che è una delle novità in pieno sviluppo.
I bambini hanno uno spazio loro dedicato e a disposizione dei servizi igienici attrezzati con fasciatoi
e mobili dove riporre i loro corredini per il cambio. Ogni sezione a loro dedicata è provvista di una
angolo per il riposo, arredato appositamente con lettini valicabili e una zona dedicata al racconto,
alla fantasia, alla fiaba. In questa parte ci sono libri e giochi specifici per i bambini di quest’età.
Ogni aula presenta l’angolo morbido con materassini ginnici, puff e divanetti morbidi: un angolo
delle coccole o dove rilassarsi. Oltre alla loro aula i bambini avranno la possibilità di muoversi
anche negli altri ambienti dove incontrare ed interagire con i “più grandi”, in tal modo si instaura un
legame sociale, ovvero un embrione di comunità allargata predisposta all’aiuto e alla solidarietà tra
i componenti. È auspicabile, infatti, promuovere attività e giochi per gruppi eterogenei
promuovendo così non solo la maturità psichica dei bambini ma anche il saper vivere insieme e il
condividere con altri. Tutto ciò dimostra che in molti casi lo scambio comunicativo con bambini più
grandi è da sprone alla crescita dei più piccoli e, viceversa, il rapporto dei più grandi con i più
piccoli è da incentivo al senso di responsabilità e alla tutela sociale e/o di gruppo.
Il presupposto psicopedagogico è che i bambini delle sezioni primavera possono vivere esperienze
di socializzazione, di sviluppo delle competenze cognitive e affettive in un contesto educativo unico
in cui possono avvalersi della molteplicità di stimoli offerti da un ambiente eterogeneo, perché
ospita bambini dai due ai cinque/sei anni. Per i piccoli, che vivono in ambienti dove le relazioni
sono quasi esclusivamente con gli adulti (genitori, nonni e baby sitter) l’inserimento nella scuola
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dell’infanzia rappresenta la migliore opportunità per sperimentare e conoscere le prime forme di
rapporto con i pari. La ricchezza dell’esperienza educativa scaturisce dalla necessità per il gruppo
degli insegnanti di elaborare un progetto educativo capace di rispondere ai bisogni specifici di ogni
fascia d’età, offrendo risposte individuali a tutta la comunità infantile coinvolta. Tutto questo
permette la sperimentazione di una vera pedagogia dell’infanzia, di un luogo fisico e di uno spazio
mentale in cui per i più grandi e per i piccoli è possibile “Parlare i diversi linguaggi dei bambini”.
L’accoglienza
L’accoglienza è una fase, non un momento, indispensabile per il buon ambientamento dei bambini,
delle docenti, delle famiglie e anche degli spazi, che vengono così adattati nei confronti di questa
comunità nuova ed allargata. Quindi per favorire l’inserimento dei bambini e delle bambine la
scuola ha programmato l’accoglienza personalizzata di ciascun bambino.
Per evitare un ingresso a scuola troppo traumatico è consentito nelle prime settimane di Settembre
un ingresso scaglionato ed un orario flessibile. L'incontro tra scuola e famiglia si svolgerà in un
clima sereno perché il bambino viva il suo ingresso a scuola come un passaggio di consegne
affettive.
Si cercherà di capire i sentimenti dei genitori e li si renderanno partecipi dei metodi educativi
offrendo loro un'immagine viva della giornata del bambino: solo i genitori che si fidano possono
trasmettere fiducia ai loro figli.
Le scuole della Fondazione Pomigliano Infanzia si propongono come ambiente sereno, rassicurante,
sempre coinvolgente. Tutto è predisposto perché ogni bambino si ritrovi e intuisca il complessivo
tendere "all'essere insieme" per crescere, conoscersi, " imparare ad imparare". Si è provveduto a
scandire con precisione il tempo scolastico. Il ritmo della giornata è stato determinato " in modo da
salvaguardare il benessere psicofisico e da tenere nel massimo conto la percezione individuale del
tempo e le sue componenti emotive". Un ritmo frenetico danneggerebbe il bambino; un ritmo
troppo lento non agevolerebbe la sua crescita mentale.
Educazione alimentare
Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore
di godere del migliore stato di salute... ( art. 24)
Le scuole dell'infanzia adoperano un menù che ruota su quattro settimane, programmate dal
Dipartimento di prevenzione, Servizio di igiene degli alimenti e nutrizione della ASL Napoli 3, in
50
quanto i bambini hanno pedagogicamente e fisiologicamente bisogno di conoscere tutti i
componenti nutrizionali fondamentali alla crescita.
51
ALLEGATO 1
CARTA DEI SERVIZI
Premessa
La Carta dei Servizi delle scuole dell’infanzia della “Fondazione Pomigliano Infanzia”, nel pieno
rispetto delle leggi che regolano la vita della scuola nei suoi aspetti generali, vuole essere uno
strumento operativo ed organizzativo, il cui scopo principale è quello di fissare le norme di
funzionamento per una puntuale e migliore qualità del servizio scolastico a vantaggio di tutti gli
utenti ed operatori scolastici. Il seguente documento, realizzato con la collaborazione di tutte le
componenti scolastiche, è parte integrante del PTOF. Esso ha valore vincolante per tutti i soggetti a
cui è indirizzato e può essere modificato con le procedure previste dagli ordinamenti scolastici,
qualora se ne ravvisi la necessità o per mutate esigenze di servizio.
PARTE PRIMA
Principi fondamentali
La Carta dei Servizi ha come fonte d’ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33, 34 della
Costituzione Italiana1. L’erogazione del servizio scolastico assicura il rispetto dei principi di
uguaglianza, imparzialità, obiettività ed equità.
La scuola, attraverso le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la
regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative anche in situazioni di conflitto
sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle
disposizioni contrattuali in materia. Attraverso l’azione sinergica di tutte le componenti in essa
operanti, si adopera per assicurare l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e
l’integrazione di questi ultimi. Promuove, pertanto, attività socializzanti di coinvolgimento ed
1 Art.3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza,
di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il
pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese”.
Art. 33: “L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali
sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed
istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che
chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello
degli alunni di scuole statali. E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la
conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie,
hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.
Art. 34: “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I
capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende
effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per
concorso.
52
aggregazione dei bambini e di impegna per la soluzione di eventuali problematiche relative a
studenti in condizioni familiari particolari, di svantaggio, di disabilità. Etc.
Diritto di scelta e frequenza
La scuola assicura il servizio scolastico a tutti coloro che ne fanno richiesta.
Al fine di assicurare il proseguimento sereno degli studi, la scuola attua interventi di prevenzione e
controllo dell’evasione e della dispersione scolastica. A titolo preventivo, la scuola dell’infanzia
prevede:
Prima dell’iscrizione, un’attenta informazione sulle attività didattiche ed extra-scolastiche
promosse dalla Fondazione;
Attività di accoglienza, con particolare riguardo ai bambini che per la prima volta
intraprendono percorsi formativi diversi da quelli familiari;
Un costante rapporto con i genitori mediante forme di programmazione partecipata e
incontri sia preordinati che su richiesta.
Partecipazione, efficienza e trasparenza
Tutte le componenti scolastiche sono protagoniste e responsabili della Carta dei Servizi attraverso
una gestione partecipata della scuola.
Le scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Italo Calvino”, in
collaborazione con gli Enti Locali, si impegna a favorire attività extra scolastiche tese a realizzare la
funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile.
Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale
Le finalità dell’insegnamento di ogni disciplina sono soprattutto formative. Pertanto il PTOF, nel
rispetto della libertà di insegnamento di ogni docente, art. 33 Costituzione, individua obiettivi
comuni che assolvono il compito di creare le condizioni della riuscita personale, autonoma e
competente dei bambini. l’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il
personale scolastico ed un compito per l’amministrazione che assicura interventi organici e regolari.
53
PARTE SECONDA
Area didattica
La scuola dell’infanzia, con la collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni, della
società civile, assolve una funzione formativa in quanto educa alla socializzazione ed alla reciproca
collaborazione, trasmettendo valori che costituiscono il fondamento della vita civile. Pertanto, la
scuola si impegna a garantire che l’attività educativa sia qualitativamente adeguata alle esigenze
culturali e formative dei bambini.
Nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, le scuole della Fondazione, al fine di
promuovere uno sviluppo armonico della personalità dei bambini, intende programmare dei
protocolli di intesa con il grado superiore di istruzione, anche attraverso forme di tutoring sugli
orientamenti didattici da attuare. Nella scelta del materiale didattico dei sussidi e della
strumentazione, ogni insegnante terrà conto, oltre che dell’intrinseca valenza culturale ed educativa
degli stessi, anche della loro rispondenza agli obiettivi formativi ed alle esigenze dei bambini. le
scuole della Fondazione garantiscono l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione del PTOF, del
Regolamento e della Carta dei Servizi.
Il PTOF è un documento con cui l’istruzione scolastica esplica la sua proposta formativa,
adeguandola alle aspettative sociali. In esso sono contenute le scelte culturali, didattiche, tecniche
ed organizzative operate dalle scuole per portare a termine la loro proposta. Oltre alle attività
didattiche e alle attività facoltative, nella proposta sono contenuti eventuali accordi di rete e i
percorsi formativi integrativi. Con il Piano la scuola stabilisce con la propria utenza un contratto che
deve essere esplicito, trasparente, flessibile, realizzabile e verificabile.
54
PARTE TERZA
Servizi amministrativi
Le scuole dell’infanzia: “Duchessa E. D’Aosta”, “Andreina Caiazzo” e “Italo Calvino” individuano
nei seguenti fattori il conseguimento di una ottimale qualità dei servizi amministrativi, quali:
Celerità delle procedure;
Informatizzazione dei servizi di segreteria;
Tempi di attesa;
Flessibilità degli uffici a contatto con il pubblico.
Standard specifici delle procedure
Nello svolgimento delle sue attività, la segreteria garantisce:
La distribuzione dei moduli di iscrizione nei giorni previsti ed in un orario stabilito;
Lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in un tempo congruo;
La celerità, massimo dieci giorni dalla richiesta, per qualsiasi tipo di certificazione, salvo per
quelle che necessitano di richieste complesse.
La scuola garantisce l’apertura al pubblico degli uffici di segreteria nel normale orario
antimeridiano.
Nelle bacheche informative delle rispettive scuole della Fondazione vengono esposti gli orari di
ricevimento, di ammissione in segreteria, circolari, nomine e tutto quanto notificato dalle normative
vigenti. L’ufficio di direzione riceve al pubblico ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
La segreteria assicura all’utenza anche la tempestività del contatto telefonico.
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PARTE QUARTA
Le condizioni ambientali
Le Scuole dell’infanzia della Fondazione assicurano un ambiente scolastico sicuro e curato
nell’igiene, allo scopo di rendere confortevole la presenza nella struttura di tutte le componenti.
L’edificio è inoltre dotato di un piano di sicurezza e di evacuazione dello stabile in presenza di
calamità. E’ predisposta in ogni scuola una cassettina per il primo soccorso per intervenire nei
piccoli infortuni.
Il personale ausiliario si adopera per garantire la costante igiene dei servizi e dei locali delle scuole.
PARTE QUINTA
Procedura dei reclami e valutazione del servizio
In caso di eventuali disservizi, la procedura per i reclami assicura:
Lo svolgimento in tempi rapidi di soluzioni possibili;
La garanzia all’utente di una risposta completa;
La consequenziale attivazione per la rimozione delle cause.
In dettaglio la procedura è la seguente:
I reclami, espressi esclusivamente in forma scritta, devono obbligatoriamente contenere
generalità, indirizzo e reperibilità del proponente;
Il Direttore, esperita ogni possibile indagine in merito, risponde in forma scritta con la
massima celerità possibile;
Qualora il reclamo non sia di competenza del Direttore, sono fornite al proponente le
indicazioni circa il corretto destinatario.
Al fine di valutare il servizio reso, sono raccolti tutti gli elementi utili a verificare la qualità e
l’efficacia dei servizi prestati. Per conoscere i giudizi e le eventuali proposte dei genitori e del
personale, nonché dei bambini (che avranno sempre un rapporto diretto e privilegiato anche con la
direzione), sono predisposti annualmente appositi questionari relativi agli aspetti organizzativi,
didattici ed amministrativi del servizio svolto.
Alla fine di ogni anno scolastico, il Collegio dei Docenti redige una relazione sulle attività
formative della scuola, che viene sottoposta all’attenzione del Comitato di Gestione.
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ALLEGATO 2
REGOLAMENTO
Il Regolamento nasce dall'esigenza di tutte le componenti della scuola di stabilire norme
indispensabili per una comunità improntata al dialogo e alla ricerca, formata ai valori democratici e
volta alla ricerca della persona in tutte le sue dimensioni.
Per favorire lo svolgimento delle attività educativo- didattiche e garantire la sicurezza di tutti i
bambini della scuola ogni genitore è tenuto a:
rispettare l'orario di entrata (dalle ore 8:00 ed entro le ore 9:30) e di uscita (entro le ore
17:00);
sostare nella scuola solamente il tempo necessario per affidare il proprio bambino
all'insegnante, al termine della giornata è bene non trattenersi nei corridoi;
dare comunicazioni rapide alle insegnanti durante l'entrata e l'uscita dei bambini. Per
eventuali colloqui possono essere presi accordi per un incontro su appuntamento;
i bambini possono essere ritirati solo dai genitori; le insegnanti devono essere avvisate
qualora fossero ritirati da altre persone; in tal caso è necessario far conoscere e delegare per
iscritto su apposito modulo le persone incaricate a ritirare dalla scuola il proprio bambino;
non introdurre nella struttura giochi o cibi (per tutelare i bambini che seguono
un'alimentazione differenziata e che non deve essere contaminata da "cibi di uso comune");
l'abbigliamento del bambino dovrà essere sempre comodo e funzionale (niente salopette,
cinture e scarpe con i lacci);
consultare il menù esposto in bacheca, qualora vostro figlio avesse bisogno di un alimento
particolare per indisposizione informare le insegnanti. Si ricorda inoltre per coloro che
necessitano di una dieta particolare le famiglie sono tenute a presentare un certificato
medico in direzione;
le insegnanti non possono somministrare ai bambini nessun tipo di farmaco;
per le uscite didattiche è necessario compilare da parte dei genitori l'autorizzazione specifica
fornita dalla scuola;
si invitano i genitori a leggere con attenzione gli avvisi che vengono affissi in bacheca e le
comunicazioni che trovate nello zainetto del Bambino.