Prefettura di Lecce
LE PROBLEMATICHE DELL’ESTORSIONE E DELL’USURA NELLA PROVINCIA DI LECCE
Riunione dell’Osservatorio di cui all’art. 3 dell’Accordo Quadro per la prevenzione del Racket e dell’Usura
Palazzo del Governo7 maggio 2013
PREMESSA
L’ estorsione e l’usura sono due tipiche fenomenologie delinquenziali sommerse, spesso infatti la vittima subisce l’evento senza denunciare.
Pertanto l’incidenza dei due fenomeni è sempre presunta in quanto i casi accertati rappresentano la punta dell’iceberg che, malgrado una produzione di norme destinate ad incentivare la denuncia delle vittime di tale tipologia di reati, stenta ad emergere
in tutta la sua entità.
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1G:P.
DENUNCE DI ESTORSIONEDENUNCE DI ESTORSIONE PERIODO 2010-2012 PERIODO 2010-2012
Fonte SDI StatDel1-Fast1
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2G:P.
DENUNCE DI USURA PERIODO 2010-2012 DENUNCE DI USURA PERIODO 2010-2012
Fonte SDI StatDel1-Fast1
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3G:P.
DENUNCE DI USURADENUNCE DI USURA 4° TRIMESTRE 2012-1°TRIMETRE 2013 4° TRIMESTRE 2012-1°TRIMETRE 2013
Fonte SDI StatDel1-Fast1
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4G:P.
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DENUNCE DI ESTORSIONEDENUNCE DI ESTORSIONE 4° TRIMESTRE 2012-1°TRIMETRE 2013 4° TRIMESTRE 2012-1°TRIMETRE 2013
Fonte SDI StatDel1-Fast1
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5G:P.
Quindi la incidenza dei due fenomeni si basa su fatti e vicende sintomatici ed indiziari quali:
Andamento dei reati di danneggiamento, anche seguito da incendio (la frequenza di tali tipi di reati, che rimangono in genere impuniti, può essere spiegata in parte per la diffusione di una mentalità diretta a regolare con la forza dell’intimidazione i conflitti pubblici e privati, in parte per la presenza di una componente criminale dedita alle estorsioni )
Operazioni di polizia effettuate ( nella misura in cui evidenziano la presenza sul territorio di organizzazioni dedite al racket delle estorsioni e dell’usura )
Numero delle richieste per accedere ai fondi per le vittime di tali reati
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6G:P.
Andamento delittuosità 2010/2011/2012
Dal grafico emerge che i reati più diffusi nella provincia oltre ai furti sono i danneggiamenti con o senza incendi
Fonte SDI StatDel1-Fast1
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7G:P.
Andamento delittuosità triennio 2010-2011-2012
Fonte SDI StatDel1-Fast1
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8G:P.
Andamento numero delitti denunciati A.G. reati di
usura, estorsione e danneggiamenti
Il grafico mette a confronto le denunce di danneggiamento e quelle di estorsione e usura : i numerosissimi episodi di danneggiamento ( tipico reato sintomatico di fenomeni estorsivi), non trovano alcuna corrispondenza con le denunce di estorsione o usura
Fonte SDI StatDel1-Fast1
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9G:P.
Operazioni di polizia
19 marzo 2013 in Aradeo operazione antiusura: disposta la confisca di 19 immobili, una società finanziaria, tre aziende immobiliari e 37 terreni per un valore di 8.000.000,00 di euro.
17 aprile 2013 nuove condanne operazione anti-usura Shylock: condannati in sette dai giudici con il rito ordinario. L’indagine avviata nel luglio 2010 ha permesso di sgominare una banda che annoverava tra i propri membri anche insospettabili professionisti ed esponenti della Sacra Corona Unita, responsabili di associazione per delinquere finalizzata all'usura, all'estorsione, all'esercizio abusivo di attività finanziaria e al riciclaggio. I provvedimenti di cattura vennero eseguiti nel Salento (Trepuzzi, Surbo, Lecce, Lequile e Nardò) ed in provincia di Bologna.
16 aprile 2013 in Lecce operazione antiusura, sequestrati beni per oltre 10 milioni di euro. Sigilli a beni immobili, quote societarie e conti correnti a un imprenditore immobiliare.
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10G:P.
Profili principali della strategia di constrasto al racket estorsivo ed
all’usura
Favorire la collaborazione delle vittime
Valorizzazione il ruolo associazioni antiracket ed antiusura
Facilitare l'accesso al credito tramite i protocolli d'intesa e l’attività dei CONFIDI
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11G:P.
Associazioni antiracket ed antiusura
ASSOCIAZIONI ANTIRACKET E ANTIUSURA ISCRITTE NELL’ELENCO PROVINCIALE DELLE ASSOCIAZIONI ANTIRACKET E ANTIUSURA ISCRITTE NELL’ELENCO PROVINCIALE DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE ANTIRACKET E ANTIUSURA AI SENSI DELL’ART.1 DEL D.M. ASSOCIAZIONI E DELLE ANTIRACKET E ANTIUSURA AI SENSI DELL’ART.1 DEL D.M.
N.220 DEL 24.10.2007N.220 DEL 24.10.2007
ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI ANTIRACKET E ANTIUSURA NON ISCRITTEASSOCIAZIONI E FONDAZIONI ANTIRACKET E ANTIUSURA NON ISCRITTE
Ass. “VIVERE INSIEME” Presidente dr.Giovanni
FILOGRANA Via Villa Glori, n.32 =
CASARANO =
Ass. “A.C.E.A.”Presidente dr. Brizio Luigi CANDELIERI Via S.G. Bosco = CALIMERA =
Ass. “CONTRO LA CULTURA SOCIO MAFIOSA” Presidente signor Luigi BUDANO Via Silvio Pellico, 10 = TREPUZZI =
Ass. “ANTIRACKET LECCE” Presidente signor Carlo MICCOLIVia D’Acclavio, n.19
= LECCE =
Ass. “ANTIRACKEKT SALENTO” Presidente signora Maria Antonietta
GUALTIERI Via De Simone, n.20 = LECCE =
Ass. “CODICI GRANDE SALENTO” Via M. Bernardini, n.2 = LECCE =
Ass. “FAMIGLIE SALENTINE ANTIUSURA E ANTIRACKET ONLUS” Presidente signor Cosimo LIQUORIVia Gramsci, n.11 = LEQUILE =
FONDAZIONE ANTIUSURA SAN NICOLA E SANTI MEDICI – Centro ascolto Piazza Baglivi – Chiesa delle Alcantarine
= LECCE =
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PREVENZIONE DELL’USURA:ACCESSO AL CREDITO
Per la prevenzione del racket e dell’usura è stato sottoscritto in
data 11 luglio 2003 un Protocollo d’Intesa tra Prefettura,
Banche, Associazioni di categoria e Confidi che prevede:
la costituzione di un “Osservatorio”; Iniziative d’informazione sui fondi anti usura; Diffusione ed applicazione dell’accordo-quadro in
provincia Contrasto della pubblicità ingannevole Incremento dell’attività di microcredito
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13G:P.
IL RUOLO DEI CONFIDI NELLA STRATEGIA
DI PREVENZIONE DELL’USURA
La legge 108 del 1996 attribuisce ai confidi un preciso compito di prevenzione dell'usura. La legge prevede che i Confidi che costituiscano un apposito fondo monetario a gestione separata per la prevenzione dell’usura ottengono dallo Stato un contributo integrativo (articolo 15)
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G:P.
Consorzi di garanzia collettiva dei fidi Finalità
Avere quantità aggiuntive di credito rispetto a quelle ottenibili autonomamente dalle singole imprese; le garanzie mutualistiche trovano il loro fondamento sul fondo rischi o fondo monetario implementato anche con contributi di Enti pubblici ( Stato,Regioni, Camere di Commercio ai sensi dell’articolo 19 della legge n.675/1977), con effetto moltiplicatore del credito;
Ottenere tassi d'interesse più favorevoli;
Orientare l'analisi bancaria del fido verso la capacità di reddito dell'impresa, sganciandola dalla sola e determinante valutazione delle disponibilità patrimoniali;
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15G:P.
Confidi – regime giuridico di riferimento
La riforma dei Confidi è stata disciplinata dall’art.13 del D. Lgs 269/2003, convertito dalla legge 24 novembre 2003 n.326, che detta una disciplina organica con lo scopo di:
Razionalizzare il sistema attuale caratterizzato da frammentazione ed eterogeneità attraverso la definizione univoca del ruolo e del campo di attività
Promuovere e indirizzare l’evoluzione dei confidi attraverso la trasformazione in intermediari finanziari o in banche di credito cooperativo.
Attraverso tale riforma viene ridisegnata la struttura organizzativa, patrimoniale e gestionale dei confidi al fine di attribuire a questi istituti quella solidità patrimoniale e quelle tutele istituzionali necessarie per soddisfare i requisiti previsti da Basilea
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16G:P.