Download - Prevenzione ASL BT 2011
Prevenzione: Prevenzione: La Sfida della SaluteLa Sfida della Salute
La salute per noi:
è la sanità?
Sanità=salute?
Denutrizione, Denutrizione, morte precoce, morte precoce,
AIDS …AIDS …
Denutrizione, Denutrizione, morte precoce, morte precoce,
AIDS …AIDS …
Obesità infantile, Obesità infantile, rischi cardio-rischi cardio-
circolatori futuri, circolatori futuri, incidenti stradali o incidenti stradali o
sul lavorosul lavoro
Obesità infantile, Obesità infantile, rischi cardio-rischi cardio-
circolatori futuri, circolatori futuri, incidenti stradali o incidenti stradali o
sul lavorosul lavoro
SALUTE e CONTESTO SALUTE e CONTESTO SALUTE e CONTESTO SALUTE e CONTESTO
Infortuni denunciati anno 2006 ITALIA
928.158
1341 mortali(di cui 274 in itinere)
Edilizia:104.376(329 mortali)
5.625 MORTI NEL 2004
Complessivamente, nel 2004 sono stati
rilevati 224.553 incidenti
42 mila morti in Europa
(AGI) - Roma, 11 feb. 2006 –
Fino ad oggi l'influenza aviaria ha
fatto registrare complessivamente
161 casi e ucciso 86 persone
in tutto il mondo
Sono oltre 3 milioni gli incidenti domestici
nelle abitazioni degli italiani.
2000 morti (secondo schede ISTAT)oltre 8000 morti (secondo stime
ISPESL)
ICTUS
56.000 mortiAnno in Italia
INFLUENZA SUINA ??????
PercezionPercezione del e del
rischio e rischio e domandadomanda
I determinanti della saluteI determinanti della salute(OMS “Salute per tutti”)(OMS “Salute per tutti”)
– – il redditoil reddito– – l’istruzionel’istruzione– – l’occupazione l’occupazione e le condizioni di lavoroe le condizioni di lavoro– – l’ambiente fisicol’ambiente fisico– – l’organizzazione socialel’organizzazione sociale– – il patrimonio geneticoil patrimonio genetico– – il comportamentoil comportamento individualindividualee
I determinanti della salute
disoccupazione
acqua e rifiuti
servizi sanitari
abitazione
ambiente di lavoro
istruzione
agricoltura ed alimentazione
Potere, leggi, proprietà, genere, accesso al credito, trasporti …
I derminanti della saluteI derminanti della salute
La promozione della saluteLa promozione della saluteIn una società complessa con SSN In una società complessa con SSN
è funzione di:è funzione di:
• • decisioni individuali (comportamenti)decisioni individuali (comportamenti)
• • decisioni collettive (leggi, produzione, decisioni collettive (leggi, produzione, mercato, servizi, modelli culturali…)mercato, servizi, modelli culturali…)
- Ma anche la qualità dei servizi erogati (buona Ma anche la qualità dei servizi erogati (buona sanità)sanità)- Rispetto di norme e procedure di buona Rispetto di norme e procedure di buona praticapratica- Profilo di salute degli operatoriProfilo di salute degli operatori
La risposta alla domanda iniziale è certamente no!La risposta alla domanda iniziale è certamente no!
Cause di morte Eliminazione completa dei fattori di
rischioContributo
dovuto all’assisten
-za sanitaria
Biologici genetici
Comporta-mentali
Ambientali
1-Tumori 30 40 20 102-Cardiopatia ischemica 20 50 20 10
3-Cerebrovasculopatie 25 50 20 5
4-Altre cardiopatie 35 37 20 85-Bronchite, enfisema, asma
25 35 30 10
6-Polmonite 15 30 35 207-Tutti gli incidenti 5 50 35 108-Incidenti d’auto 5 65 25 59-Diabete mellito 45 40 5 1010-Suicidi 15 55 25 5
Cause di morte e fattori di rischio (fonte OMS)Cause di morte e fattori di rischio (fonte OMS)
La ASL Bt e le nostre sfide.....Obbiettivi:Tutela della salute secondo i principi Costituzionali e della OMS
Analisi del contesto socio culturale- Importanza della epidemiologia nella
valutazione dei determinanti della salute Programmazione delle priorità Monitoraggio dei risultati (lungo periodo) La promozione della qualità e della
salute sul luogo di lavoro ASL quale elemento fondamentale nella offerta di qualità per operatori e cittadini.
Materiali e Metodi
Dati dello Studio “PASSI” Dati UO Statistica ed Epidemiologia Dati della attività del Servizio di
Sorveglianza Sanitaria Aziendale e Radioprotezione Medica
Le informazioni necessarie ai fini preventivi e l’analisi del contesto….
Progetto P.A.S.S.I.“Progressi delle Aziende Sanitarie
per la Salute in Italia”- E’ un progetto dell’ISS concepito per
fornire informazioni con dettaglio a livello nazionale e regionale al fine di confrontare elementi utili per attività di programmazione e valutazione
“PASSI”: Questionario su campione 18 – 69 anni estratto dalle liste anagrafiche; dati 2008 e primo semestre 2009
- principali fattori di rischio per le malattie croniche inseriti nel programma Guadagnare salute: sedentarietà, eccesso ponderale, consumo di alcol ed abitudine al fumo;
- rischio cardiovascolare: ipertensione, ipercolesterolemia, diabete e calcolo del rischio;
- programmi di prevenzione oncologica per il tumore cervicale, mammario e colorettale;
- vaccinazioni contro influenza e rosolia; - sicurezza stradale e la sicurezza in ambito
domestico; - percezione dello stato di salute e presenza di sintomi
depressivi.
Risultati Puglia
Il campione è rappresentato in maniera pressoché eguale da uomini e donne; l’età media è di 42anni.
Il 51% degli intervistati ha un livello d’istruzione alto (diploma superiore o laurea).
Nella fascia d’età 18-65 anni, il 53% ha un lavoro regolare; le donne hanno una minore occupazione
in ogni classe d’età. Il 69% degli intervistati riferisce difficoltà economiche (qualche o molte).
Le persone con cittadinanza straniera intervistate sono lo 0,2% del campione, abbastanza in linea con il valore che indica una presenza di stranieri molto bassa nella nostra regione.
Benessere
Percezione dello stato di salute La maggior parte delle persone
intervistate (69%) ha dichiarato di ritenere buono o molto buono il proprio stato di salute, ma le persone meno giovani, con una o più patologie croniche, con basso livello di istruzione o con molte difficoltà economiche hanno una percezione molto meno positiva del proprio stato di salute.
Sintomi di depressione L’8% delle persone intervistate ha
riferito di aver avuto - nelle due settimane precedenti l’intervista - sintomi di depressione. Tra queste, il 42% non ha chiesto aiuto a nessuno e solo il 25% si è rivolta a un medico per questo problema.
Guadagnare saluteAttività fisica Solo un terzo degli intervistati (33%) ha
dichiarato di svolgere il livello di attività fisica raccomandato;
il 31% è considerabile parzialmente attivo in quanto pratica attività fisica in quantità inferiore alle raccomandazioni e un 36% ha uno stile di vita completamente sedentario.
Solo in poco meno di un terzo dei casi gli operatori sanitari si sono informati sull’attività fisica praticata (28%) o hanno consigliato di farla (30%).
Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Un terzo degli intervistati è in sovrappeso
(33%), oltre una persona su dieci è obesa (12%).
Il 56% delle persone con eccesso ponderale ha riferito che un operatore sanitario gli ha consigliato di fare una dieta per perdere peso ed il 37% ha dichiarato di aver ricevuto il consiglio di fare regolarmente attività fisica.
Consigli sulla sedentarietà in Puglia da OSConsigli sulla sedentarietà in Puglia da OS
sovrappesosovrappeso
Consumo di alcol Il 57% degli intervistati ha riferito di aver bevuto nell’ultimo mese.
Il 12% è classificabile come bevitore a rischio: il 6% è un forte bevitore, il 5% beve fuori pasto ed il 5% è un bevitore “binge”.
Secondo le dichiarazioni degli intervistati, gli operatori sanitari si sono informati poco frequentemente (11%) sulle abitudini di consumo alcolico dei loro assistiti e solo raramente hanno consigliato ai bevitori a rischio di moderare il consumo di alcol (7%).
Abitudine al fumo I fumatori costituiscono il 30% del campione; circa tre fumatori su cinque (61%)
hanno riferito di essere stati interpellati da un operatore sanitario sulla propria abitudine al fumo.
Nel corso dell’ultimo anno, quasi un fumatore su due ha tentato di smettere (46%).
La quasi totalità degli ex fumatori ha smesso di fumare da solo (96%).
Fumo passivo La maggior parte delle persone intervistate considera il divieto di fumare nei
luoghi pubblici rispettato sempre o quasi sempre (81%), come pure la maggior parte dei lavoratori considera ildivieto di fumare nel luogo di lavoro rispettato sempre o quasi sempre (84%).
Il 78% degli intervistati ha dichiarato che nelle proprie abitazioni non è permesso fumare; si fumaperò in oltre un quinto delle case in cui sono presenti minori (17% in alcune zone, 5% ovunque).
Bevitori bingeBevitori bingePool di Asl, PASSI 2009 (%)Pool di Asl, PASSI 2009 (%)
Grafico 2Grafico 2. Guida sotto l’effetto dell’alcol tra chi riferisce di. Guida sotto l’effetto dell’alcol tra chi riferisce diconsumare bevande alcoliche e di guidare auto o moto perconsumare bevande alcoliche e di guidare auto o moto per
Asl Regione Puglia, PASSI 2009Asl Regione Puglia, PASSI 2009
Grafico 1. Grafico 1. Consumatori di alcol a rischio per AslConsumatori di alcol a rischio per AslRegione Puglia, PASSI 2009 (%)Regione Puglia, PASSI 2009 (%)AlcolAlcol
Il Fumo di sigaretta in Puglia e Bt
Nella Regione Puglia, i fumatori rappresentano il 29% degliNella Regione Puglia, i fumatori rappresentano il 29% degliintervistati, gli ex fumatori il 17% e i non fumatori il 54%.intervistati, gli ex fumatori il 17% e i non fumatori il 54%.
Rispetto del divieto di fumo sempre Rispetto del divieto di fumo sempre o quasi sempre nei locali pubblicio quasi sempre nei locali pubblici
Pool di ASL, PASSI 2009 (%)Pool di ASL, PASSI 2009 (%)
Conclusioni: In Puglia circa una persona su Conclusioni: In Puglia circa una persona su tre è un fumatore. Rispetto allo Studio PASSI tre è un fumatore. Rispetto allo Studio PASSI condotto nel 2005, si denota un incremento condotto nel 2005, si denota un incremento della abitudine al tabagismo, Applicando la della abitudine al tabagismo, Applicando la prevalenza di fumatori ottenuta attraverso lo prevalenza di fumatori ottenuta attraverso lo Studio Passi al software SAMMEC, sviluppato Studio Passi al software SAMMEC, sviluppato dal CDC americano, dal CDC americano, si è stimato che in si è stimato che in Puglia nel 2007 si siano verificati 3.752 Puglia nel 2007 si siano verificati 3.752 morti attribuibili al fumo, pari a circa morti attribuibili al fumo, pari a circa l’11% dei decessi totali l’11% dei decessi totali per quest’anno. per quest’anno. Dei decessi attribuibili al fumo, circa il 90% Dei decessi attribuibili al fumo, circa il 90% ha riguardato soggetti di sesso maschile, il ha riguardato soggetti di sesso maschile, il 10% soggetti di sesso femminile. Inoltre, 10% soggetti di sesso femminile. Inoltre, rispetto alla normale aspettativa di vita i rispetto alla normale aspettativa di vita i pugliesi hanno perso a causa del fumo oltre pugliesi hanno perso a causa del fumo oltre 53mila anni di vita nel solo 200753mila anni di vita nel solo 2007
Range FumatoriRange Fumatori Puglia: 26% BtPuglia: 26% Bt32% Ta. Nella ASL 32% Ta. Nella ASL Bt Bassa la Bt Bassa la attenzione al fumo attenzione al fumo da parte di OSda parte di OS
Rischio CardiovascolareIpertensione arteriosa Il 79% degli intervistati ha misurato la pressione arteriosa negli ultimi due anni; un quinto di
questi (20%) ha dichiarato di essere iperteso. Il 14% non ha mai misurato la pressione o non ricorda di averlo fatto.
La maggior parte degli ipertesi (79%) ha riferito di essere trattato con farmaci antipertensivi e di aver ricevuto da parte dal medico il consiglio di adottare cambiamenti del proprio stile di vita.
Ipercolesterolemia Il 27% ha riferito di non aver mai misurato il colesterolo; circa un quinto di questi ha
dichiarato di avere valori elevati di colesterolemia (22%).
La maggior parte degli ipercolesterolemici ha riferito di aver ricevuto da parte dal medico il consiglio di adottare cambiamenti del proprio stile di vita; un terzo circa è in trattamento farmacologico (31%).
Diabete Il 5% delle persone intervistate ha riferito di aver avuto diagnosi di diabete da parte di un
medico. Questa percentuale sale al 13% nei 50-69enni e al 14% tra gli obesi.
Calcolo del rischio cardiovascolare La carta del rischio cardiovascolare è ancora poco utilizzata dai medici: solo l’8% degli
intervistati di 35-69 anni ha riferito che il proprio medico gli ha valutato il rischio cardiovascolare.
Il rischio cardiovascolare
BrindisiBrindisiFoggiaFoggiaBariBariTarantoTarantoBtBtLeLe
Range nelle ASL PugliesiRange nelle ASL Pugliesi73% Lecce, 86% Brindisi73% Lecce, 86% Brindisi
In Puglia solo l’8% degli intervistati ha In Puglia solo l’8% degli intervistati ha Riferito di essere stato sottoposto a Riferito di essere stato sottoposto a Calcolo del punteggio di rischio cardio-Calcolo del punteggio di rischio cardio-vascolare con una importante variabilitàvascolare con una importante variabilitàTra le varie province (ASL)Tra le varie province (ASL)Variabili:Variabili:-SessoSesso-EtàEtà-DiabeteDiabete-FumoFumo-Pressione arteriosa sistolicaPressione arteriosa sistolica-ColesterolemiaColesterolemia
Range Puglia: 3% (Fg) - 20% (Br)Range Puglia: 3% (Fg) - 20% (Br)
Basso il dato Bt Basso il dato Bt
5%5%
Sicurezza
Sicurezza stradale Circa nove motociclisti su 10 (87%) usano il casco e sei
intervistati su 10 (61%) la cintura di sicurezza anteriore, mentre solo uno su dieci intervistati allaccia la cintura posteriore (11%). Il 9% degli intervistati ha dichiarato di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol nel mese precedente all’intervista e il 7% di essere stato trasportato da un conducente che guidava sotto l’effetto dell’alcol.
Infortuni domestici La percezione del rischio infortunistico in ambito
domestico non è elevata: il 94% degli intervistati ritiene infatti questo rischio basso o assente.
La percentuale degli intervistati che ha ricevuto - da varie fonti - informazioni sugli infortuni domestici è limitata al 30%: tra questi, il 30% ha messo in atto misure per rendere più sicura la propria abitazione.
Sicurezza stradale
La ASL Bt è ultima in tutte e tre le rilevazioni tra le provincie della Regione PugliaLa ASL Bt è ultima in tutte e tre le rilevazioni tra le provincie della Regione Puglia
Range casco 81%-93%, Range Cintura ant. 51%-68%, Range Cintura post 8%-22%Range casco 81%-93%, Range Cintura ant. 51%-68%, Range Cintura post 8%-22%
Programmi di PrevenzioneDiagnosi precoce del tumore del collo dell’utero Circa il58% delle donne 25-64enni ha riferito di aver effettuato un Pap-
test preventivo nel corso degli ultimi tre anni come raccomandato (il 22% all’interno dei programmi di screening organizzati e il 36% come prevenzione spontanea).
Diagnosi precoce del tumore della mammella Il 51% delle donne 50-69enni ha riferito di aver effettuato una
Mammografia preventiva nel corso degli ultimi due anni come raccomandato (il 24% all’interno dei programmi di screening organizzati e il 27% come prevenzione spontanea al di fuori dei programmi organizzati).
Diagnosi precoce dei tumori del colon retto Il 13% delle persone intervistate nella fascia 50-69 anni ha riferito di
aver effettuato un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali, in accordo con le linee guida; il 6% circa ha eseguito un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci negli ultimi due anni e l’8% circa una retto-sigmoidoscopia o una colonscopia negli ultimi cinque anni.
Diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero
Diagnosi precoce dei tumori del collo dell’uteroPuglia e ASL Bt (dati 2009)
In tutte le ASL della Puglia la percentuale di donne 25 – 64 enni che ha effettuato il Pap-test nell’ambito dello screening organizzato è inferiore a quello relativo alla prevenzione individuale
Dato Bt 17% vs 45%Dato Bt 17% vs 45%
Diagnosi precoce del tumore della mammella
Nel 2008 in Puglia il 51% delle donne 50-69enni ha riferito di avere effettuato una mammografia (il livello accettabile è il 60%, quello desiderabile il 75%)
Significa che circa 250.000 donne non sono coperte per la diagnosi precoce
Le variabili correlate con l’avere effettuato la mammografia sono: lo stato di coniuge o convivente, il grado più elevato di istruzione, l’assenza di difficoltà economiche
Le adesioni migliori allo screening nelle ASL: Br (64%), Bt (63%) e Bari (62%). Seguono: Foggia (56%), Lecce (41%) e Taranto (39%).
ASL Bt La percentuale di donne che ha effettuato la
mammografia nell’ambito del programma organizzato prevale solo nella ASL Bt 39% vs 23%
Tumore della mammella: la prevenzioneDonne di 50-69 anni che hanno effettuato
la mammografia negli ultimi 2 anniPASSI Italia 2008
Donne di 50-69 anni che hanno ricevuto la lettera di invito per la mammografia (%)
Diagnosi precoce del tumore del colon retto
Rappresenta la seconda causa di morte per tumore in entrambi i sessi. In Puglia si stimano nel 2006 circa 2100 nuovi casi con 914 decessi
In Puglia il 13% delle persone intervistate nella fascia 50-69 anni ha riferito di avere effettuato prevenzione specifica.
Il livello ritenuto accettabile è pari al 45% e quello desiderabile al 65%
Colonscopia Range nazionale: 3% Basilicata - 18% Prov. Autonoma di BzSangue Occulto Range nazionale: 4% Sicilia – 56% Emilia Romagna
Sangue occulto ColonscopiaSangue occulto Colonscopia
La sorveglianza sanitaria dei lavoratori
della ASL Bt
“La salute dei cittadini è strettamente correlata alla salute e sicurezza degli
OS e della salubrità dei relativi ambienti di lavoro”
Dati della sorveglianza sanitaria Coordinamento dei Medici Competenti (MC) all’interno
del Servizio di Sorveglianza Sanitaria Aziendale e Radioprotezione Medica ;
Scopo del coordinamento: unificare servizi sino ad ora separati (Radioprotezione e Sorveglianza Sanitaria)
Condivisione di prassi e protocolli Stime statistiche ed epidemiologiche ai fini preventivi Cooperazione con Direzioni Sanitarie, SPPA e Datore
di lavoro al fine di verificare procedure e standard di sicurezza
La sorveglianza Sanitaria non è l’unico compito dei MC
Dati della sorveglianza sanitaria:i giudizi di idoneità dei MC ASL Bt
2993
5 25270
Giudizi di idoneità
Idonei
non idonei
prescrizioni
limitazioni
…sorveglianza sanitaria
Dati della Sorveglianza Sanitaria
Gli infortuni a rischio biologico e loro significato
La letteratura Nazionale ed Internazionale associa da tempo la professione di Operatore Sanitario (OS) diffusa largamente nella nostra azienda a più elevati assi di prevalenza ed incidenza di patologie infettive verosimilmente per una maggiore esposizione appunto di tipo professionale.
La prevalenza di HBV, HCV ed HIV tra gli OS è rispettivamente del 2%, 4% e 1% (fonte: linee guida SIMLII).
La probabilità di sieroconversione e contagio è correlata al dato epidemiologico di popolazione
Sono indicatori di qualità dei processi di diagnosi e cura
Mortalità per Epatocarcinoma in Puglia 2007 (donne)fonte UO Epidemiologia e Statistica ASL Bt – OR Puglia
1.6%1.6%
6.1%6.1%
6.1%6.1%
8%8%
Prevalenza HCV nellaPrevalenza HCV nellaPopolazione generalePopolazione generale
italianaitaliana
Mortalità per Cirrosi in Puglia 2007 (maschi)
Cause di epatocarcinoma HCV (70% circa dei casi) HBV (10% dei casi) Altre causeLa prevalenza di
HCV nella popolazione
Della ASL Bt oscilla tra 6,7%
Bisceglie e 10% Barletta;
Per HBV 2,7% Barletta e
2,5% Bisceglie (fonte: Lab Analisi
Bisceglie e Centro Trasfusionale
Barletta).
Infortuni dal primo gennaio 2008 al 30 settembre 2010 nei PP.OO. di Bisceglie, Trani e Barletta
Ad oggi nessun caso di sieroconversione tra i 272 soggetti coinvolti in Ad oggi nessun caso di sieroconversione tra i 272 soggetti coinvolti in infortuni a rischio biologicoinfortuni a rischio biologico
Prevalenza HCV, HBV ed HIV negli OS ASL Bt
Dati relativi alla Sorveglianza Sanitaria di 2572 soggetti per i quali è stata valutata la esposizione e rischio biologico
HCV positivi : 33 (1, 28%) HBsAg positivi : 24 (< 1%)
HIV positivi : nessun caso
La prevalenza in Italia di HBV, HCV ed HIV tra gli OS è rispettivamente del 2%, 4% e 1% (fonte: linee guida SIMLII).
Età media > 50 Età media > 50 annianni
Prevalenza HCV per coorte di nascita in Italia
Prevalenza HCV in Nord, Centro e Sud Italia per età (Ansaldi F. et al. J Med Virol 76:327-332 (2005)
Dati della sorveglianza sanitaria Nella ASL BAT l’8,1% dei soggetti
sorvegliati ha un giudizio di limitazione formulato dal Medico Competente
La maggior parte delle limitazioni è legata alla Movimentazione Manuale dei Carichi con 187 casi pari al 69% cui segue quella per turni notturni con il 18% del totale e quelli classificati nela categoria « altre limitazioni »
Linee di intervento per migliorare il profilo di salute dei lavoratori della ASL Bt a seguito di analisi sei dati della Sorveglianza Sanitaria Prevenzione dei rischi cardiovascolari occupazionali e non (il 26% dei dipendenti ASL Bt fuma)
Prevenzione dei fattori occupazionali (MMC) e non per patologie osteoarticolari (sovrappeso, obesità)
Basso rischio biologico per HBV, HCV ed HIV Attenzione per TBC Attenzione per rischi legati alla organizzazione
del lavoro Altri rischi: chimico, VDT, Radiazioni….
Conclusioni generali Esistono due Italie per quanto attiene alcuni
indicatori di salute, esistono differenze tra le ASL Pugliesi che vanno indagate ai fini preventivi
Il reddito e l’istruzione continuano a svolgere un ruolo determinante come variabili causali
Lo studio PASSI indica la “prevenzione” per le Regioni Meridionali quale strumento inderogabile per importanti patologie (neoplasie e patologie cardiovascolari)
Alcune differenze Nord/Sud sono modificabili con modelli formativi ed organizzativi (con cioè non ingenti risorse economiche)
….conclusioni 2 Il rispetto delle procedure di sicurezza (es.
Check list) e dei divieti di legge (es. fumo) vanno considerati come indicatori di qualità del sistema e non come noiosi compiti burocratici;
Occorrono cambiamenti culturali che assegnino il giusto peso alle buone pratiche ai fini preventivi
Fondamentale il ruolo della formazione Strategico il rafforzamento della cultura
epidemiologica e della gestione dei dati La pianificazione deve avvenire a seguito delle
reali e non presunte esigenze del territorio
…..conclusioni 3Se è vero che la sanità non è salute la salute non si produce senza una sanità che funzioni; a tal proposito La costruzione di un profilo di salute
interna aziendale è un compito fondativo di un nuovo modello di Salute e Sanità che integra le competenze
Operatori motivati, formati ed in buona salute in ambienti sicuri sono una condizione imprescindibile per dare servizi adeguati
Gli operatori della prevenzione sono a disposizione della nostra Istituzione per la sfida