Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/’96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma
IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N° 9 10 marzo 2010 1€
Inchiesta
Continua il nostro viaggio nel mondo arbitrale della Lega Pro
Redazione 12
Comitati Regionali
A colloquio con Vito Tiscinumero uno del calcio pugliese
Grisoli 27Finalmente
arrivano i giustizieri della notte
Igor Protti: “Io e il calcio ci siamo dati tutto a vicenda”
9
All’interno: Mantova, Rosignano, Deruta,
Santhià e Super Top Serie D
ISS
N 1
593-
6309
97
71
59
36
30
05
9
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L’Inter vince il ViareggioLa D fallisce ogni obiettivo
Reg. del Tribunale di Roma n° 1/2009
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Hanno collaborato Guido Del Re, Riccardo Morgigno
Realizzazione GraficaWalter Fantauzzi - www.walterfantauzzi.com
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Iniziamo con le parole di Giancarlo Abe-
te: «Ma spesso si tratta di importi mini-
mi, centinaia di euro o migliaia a fronte di
pagamenti per milioni». Spiccioli, i cam-
pionati non corrono pericoli, non saranno
sconvolti. Non ci sono stati «insabbiamen-
ti»: la Covisoc ha segnalato il 23 febbraio
le sei società di A e B, le dodici di Prima e
Seconda divisione. Sottolinea il presiden-
te Abete: «E’ l’inadempimento che viene
punito». Qualcuno gli dica che qui l’adem-
pimento c’è stato. La Procura Federale farà
le sue valutazioni e poi deciderà per il de-
ferimento o l’archiviazione, così dovrebbe
essere ma Abete ha già chiuso il caso e
poi ha attaccato Mario Macalli dicendo
che: «Non è accettabile il fatto che un di-
rigente voglia fare contemporaneamente
il presidente di una Lega, il vice presidente
federale, il procuratore federale e l’organo
giudicante. Ognuno deve stare al suo po-
sto, non esiste che qualcuno possa fare il
giustiziere della notte. Si è rappresentata
una Federazione che voleva nascondere
qualcosa, falso. C’è stata una esplosione
del caso sproporzionata rispetto alla rile-
vanza del problema». Con queste parole il
“guerriero” Giancarlo Abete ha voluto af-
fermare, lui sì sostituendosi ai giudici, che
la Serie A e la Serie B non corrono rischi.
Non corrono rischi secondo il “non legato
alle logiche della poltrona”, perché non
si può stravolgere un sistema per poche
centinaia o migliaia di Euro e in barba alle
regole, che così dure sono nelle categorie
più basse. E nessuno tocchi le categorie
superiori che, se sbagliano, almeno se-
condo il presidente federale, non possono
essere punite. Tutto questo dimostra an-
cora una volta che ci sono figli e figliastri
e che la Procura Federale e i giudici hanno
già le mani legate, se già prima di seguire
il proprio iter Abete gli ha intimato l’altolà.
Non sbugiarderanno mica il proprio nu-
mero uno, altrimenti visto che sono tutti
grandi professionisti avrebbero dovuto
dimettersi per le ingerenze del capo di via
Allegri. Praticamente è come se il Ministro
della Giustizia Alfano andasse in tv per
dire che Berlusconi sarà assolto in uno dei
suoi processi, perché il fatto non sussiste.
Abete ha fatto la stessa cosa, si è arroga-
to un diritto che non gli spetta. Abete si è
sostituito ai giudici e alla Procura Federale.
Le leggi vanno applicate e non interpreta-
te perché in queste parole si nasconde
la differenza sostanziale tra Governo e
Potere, perché come diciamo sempre, il
Potere si applica per i nemici (Lega Pro) e
si interpreta per gli amici (Serie A e Serie
B). Il ruolo della Procura Federale è stato
annullato, azzerato dalle parole di Abete
perché prima ancora che ci siano stati i de-
ferimenti il presidente ha già annunciato
pubblicamente che le pene saranno lievi.
I giudici e gli avvocati della Procura fede-
rale dovrebbero dimettersi in blocco visto
che le sentenze sono già state scritte dal
presidente. Così facendo loro non hanno
alcuno scopo, o si dimettono tutti oppure
la voce che li vuole in quei posti solo per
accedere alle tribune vip degli stadi italiani
si tramuterebbe in realtà. Ora ci chiedia-
mo: chi è che si è messo a
fare il giustiziere?
Giancarlo Abete, il nuovo giustiziere della notte che annulla la Procura federale
Massimiliano GiacominiMassimiliano Giacomini
NUMERO 9 - 10 marzo 20112 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
T C A STattica
LEGENDA
Curiosità Approfondi-mento
Statistica
Il campionato si avvia alla sua fase cruciale, ed
appare chiaro a tutti che ormai la lotta per lo
scudetto si è ristretta a Milan ed Inter. Alle loro
spalle lottano per un posto Champion’s Napo-
li, Lazio, Roma e la sorprendente Udinese. Poi
dietro c’è il gruppetto delle aspiranti alla Europa
League, dalla quale per il momento sembra usci-
re la Juventus ormai in crisi irreversibile.Vista la
situazione, vien facile dire ai tifosi della vecchia
Signora: meno male che siamo ormai a 41 punti,
cioè a quota salvezza raggiunta. Al di là delle fa-
cili ironie, degli alibi dovuti ai numerosi infortuni
non vediamo perché la dirigenza non prende al-
tre strade. Delneri non è un nocchiero capace di
guidare una nave tanto pesante, lui che al mas-
simo può dirigere un battello fluviale ora ha in
mano una corazzata, non tanto per valori tecnici,
ma sopratutto per tradizione e numero di fans.
Se si pensa che sta facendo peggio di Ranieri,
Zaccheroni e Ferrara e sta per eguagliare il re-
cord negativo di Maifredi (per la prima volta Juve
fuori dall’Europa) viene da meditare. Grande ba-
garre anche in zona retrocessione dove si trova
coinvolta anche la Sampdoria (Di Carlo addio)
e dove sembra uscirne fuori la Fiorentina final-
mente pimpante. Brutto debutto di Cosmi che si
trova a dirigere un Palermo frastornato e ormai
privo di energie. Come ogni domenica scoppia-
no polemiche arbitrali, nonostante Nicchi inviti
alla calma. Ma specie il Napoli ha da recrimina-
re per due rigori negati e non sempre si usa lo
stesso metro per giudicare braccia sollevate o
falli da ultimo uomo. Ora si attendono con ansia
due derby che potrebbero essere decisivi: prima
Roma-Lazio, poi Milan-Inter, dopo i quali avre-
mo certezze più concrete. Ma, salvo ribaltoni
dell’ultima ora, i verdetti (scudetto, Champion’s,
Europa e retrocessione) sembrano già scritti.
Settimana anche di Coppe: mission impossible
almeno sulla carta, per le nostre tre rappresen-
tanti. In caso di triplice sconfitta
avremo davvero toccato il fondo.
Alla Juve Del Neri incapace di guidare una nave . Europa e rischio débacle4 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Mauro Gasperini
6 NUMERO 9 - 10 marzo 2011
FIGC: tra deprezzamenti, radiazioni e dimissioniVoci dal Palazzo
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Vedrete che alla fine il processo sportivo a
Luciano Moggi e ai 49 implicati in Calciopoli
non verrà più rifatto. Il perché è facile intuirlo: in
sede di processo hanno fatto una schifezza per
cui alla fine dei giochi ha ragione Moggi. Hanno
deciso la sentenza già prima di passare la palla ai
giudici che a quel punto si sono trovati impossibi-
litati a fare il proprio mestiere. Con questo lungi
da noi pensare che Luciano Moggi sia innocente
ma è indubbio che il processo sportivo sia stato
teleguidato verso una sentenza già scritta. Se si
fosse fatto tutto con regolarità ora non ci sareb-
bero problemi e la radiazione per gli imputati di
Calciopoli sarebbe semplice da rendere operati-
va. Le colpe dell’uomo Telecom Rossi sono state
evidenti sin dai primi momenti, ma la responsabi-
lità del presidente Abete e del Consiglio Federale
sono notevoli visto che si sarebbe dovuto agire
nei tempi giusti e non attendere gli ultimi mesi.
Bisogna ricordare a qualcuno che se lo dimentica
troppo spesso che Abete sono quattro anni che
siede ben saldo su quella poltrona. Arrivare all’ul-
timo vuol dire non voler prendere una decisione
e come ci ha insegnato Abete in questi anni “l’in-
decisionismo” in FIGC regna sovrano. Come ave-
vamo anticipato alcune settimane fa, la poltrona
di Abete è traballante visto che si mormora di sue
dimissioni al termine della stagione calcistica per
entrare in politica e continuare a far niente in Par-
lamento. Ora con il probabile addio dalla Lega di
A di Maurizio Beretta, pronto a passare a Unicre-
dit, e con l’idea, avanzata da qualche società, di
mettere Franco Carraro al suo posto, Giancarlo
Abete si sentirebbe accerchiato, visto che proprio
lui aveva promesso a Carraro, (promesse pre elet-
torali e da buon ex democristiano sia chiaro), un
ruolo in FIGC. Promesse che poi sono state chiuse
in un cassetto subito dopo la sua elezione a nu-
mero uno di via Allegri. Intanto prosegue la carrie-
ra post-pensione dell’ex (?) segretaria del Settore
Giovanile e Scolastico Barbara Benedetti, di cui il
direttore vi ha parlato più e più volte. Giancarlo
Abete dopo il Consiglio Federale della scorsa set-
timana, dove il topolino ha partorito la montagna,
ha parlato di “deprezzamento del prodotto” rife-
rendosi alle dichiarazioni sui probabili deferimenti
che Mario Macalli aveva rilasciato per primo ai
nostri microfoni. Da che pulpito diciamo noi, visto
che proprio lui aveva dichiarato che il nostro calcio
era in crisi e visto che parlano di deprezzamento
dopo che hanno stabilito che per “riassettare” i
sistema calcio bisogna solo attendere il fallimento
delle società senza intervenire in nessun modo. È
come dire che per sistemare il buco nella sanità
smettiamo di fare medicine e aspettiamo che la
gente muoia. Neanche a Paperopoli
si vedono queste cose.
Giancarlo Abete potrebbe dare le dimissioni al termine della stagione calcistica per fare il grande passo nella politica
Al termine della squalifica Luciano Moggi l’ex direttore generale della Juventus sarà libero di essere tesserato con una società visto che nessuno avrà il coraggio
di rendere esecutiva la radiazione
L’ex segretaria del Settore Giovanile e Scolastico Barbara Benedetti
anche se in pensione continua a lavorare
8 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
26
È un’Atalanta che festeggia a metà quella che
guida la classifica cadetta a quota 59 punti
dopo il 30esimo turno del campionato di serie
bwin. I nerazzurri infatti, in uno dei due posticipi
del lunedì, impattano sul terreno amico contro
una delle rivali di testa di stagione, il Novara di
Tesser. Risultato certamente non negativo per
l’undici di Colantuono se non fosse che gli os-
piti raggiungono l’1-1 (con merito) solo all’88’,
grazie al gol di Rubino. Il vantaggio bergamasco
era arrivato a inizio ripresa con un bel diagonale
di Padoin. L’Atalanta non sfrutta a pieno lo 0-0
esterno del Siena sul campo del Padova: i raga-
zzi di Conte non centrano i tre punti che avreb-
bero significato l’aggancio in testa alla classifica
e ora sono a due lunghezze dai nerazzurri e
altre due sul Novara. Subito dietro finiscono
senza reti gli scontri play-off tra Livorno-Varese
e Pescara-Reggina, quest’ultimo condizionato
da un terreno reso quasi impraticabile dalla
pioggia. Pioggia che invece ha la meglio a Cro-
tone, dove il match con l’Ascoli viene sospeso
dopo cinque minuti di gioco. Importante guizzo
in avanti in classifica da parte del Vicenza, che
nell’altro posticipo del lunedì supera il Torino di
Lerda grazie a un gol su rigore di Abbruscato e
lo agguanta in classifica a quota 41. Importante
acuto del Piacenza di mister Madonna, vitto-
rioso a Trieste stavolta, con la firma di Piccolo.
Vince in esterna anche il Modena al Castel-
lani di Empoli, dove i canarini di Bergodi con-
quistano l’intera posta in palio grazie alla rete
di Signori. Pareggio interno invece per il Sassu-
olo di Gregucci contro il Cittadella: al gol di Sasà
Bruno risponde Piovaccari su rigore. In chiave
salvezza prezioso punto casalingo del Portogru-
aro, a cui però, dopo il vantaggio con Scarpa dal
dischetto, resta l’amaro in bocca per il pari del
Grosseto (Sforzini) arrivato nel recupero. Tre
punti importanti per il Frosinone, che supera
2-1 sul terreno amico l’Albinoleffe: reti di Cari-
ello e Cesaretti per i padroni di
casa, Cissè per gli ospiti.
Il Novara ha il suo Rubino
Classifica P G V N S GF GS
Atalanta 59 30 17 8 5 36 20Siena 56 30 15 11 4 45 24
Novara 53 30 14 12 4 48 24Varese 47 30 11 14 5 36 22
Reggina 46 30 12 10 8 34 29Pescara 42 30 11 9 10 31 31Vicenza 41 29 12 5 12 30 32Torino 41 30 11 8 11 34 36
Livorno 40 30 10 10 10 36 36Empoli 39 30 9 12 9 33 29
Grosseto 39 30 10 9 11 32 37Piacenza 38 30 9 11 10 41 43Padova 37 30 8 13 9 40 36
Sassuolo 35 30 9 8 13 32 33Modena 35 30 7 14 9 30 37
Albinoleffe 35 30 9 8 13 35 47Crotone 34 29 7 13 9 27 32
Cittadella 32 30 7 11 12 32 37Portogruaro 30 30 7 9 14 25 40Frosinone 29 30 6 11 13 31 44
Ascoli-6 28 28 8 10 10 28 33Triestina 27 30 5 12 13 23 37
29° Giornata 05-07/03/2011Atalanta-Novara 1-1Crotone-Ascoli sosEmpoli-Modema 0-1Frosinone-Albinoleffe 2-1Livorno-Varese 0-0Padova-Siena 0-0Pescara-Reggina 0-0Portogruaro-Grosseto 1-1Sassuolo-Cittadella 1-1Triestina-Piacenza 0-1Vicenza-Torino 1-0
MARCATORI
17 gol: Cacia (Piacenza, 2r)
15 gol: Coralli (Empoli, 5r)
Succi (Padova, 5r)
13 gol: Piovaccari (Cittadella, 6r)
Bonazzoli (Reggina, 2r)
Bianchi (Torino, 2r)
30° Giornata 12-14/03/2011Albinoleffe - Vicenza
Ascoli - AtalantaCittadella - PadovaGrosseto - Pescara
Modena - FrosinoneNovara - SassuoloPiacenza - CrotoneReggina - Triestina
Siena - EmpoliTorino - Livorno
Varese - Portogruaro
Stefano SantiniAllenatore: Madonna (Piacenza)
Frison(Vicenza)
Adejo(Reggina)
Ludi(Novara)
Padoin(Atalanta)
Abbruscato(Vicenza)
Defalco(Sassuolo)
Rubino(Novara)
Crespo(Padova)
Vitiello(Grosseto)
Signori(Modena)
Piccolo(Piacenza)
Igor Protti: Semplicemente uomo vero
9NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 9
Si è sempre conquistati dall’umanità di
quest’uomo. Igor Protti nasce a Rimini
il 24 settembre 1967. Dopo anni di reti a
raffica, oggi ci sono altri impegni: «Insieme
ad altri amici, abbiamo organizzato il primo
torneo calcistico presso l’Asd San Martino,
sul campo sintetico della mia struttura al-
berghiera. Sono anche il nuovo testimonial
per la sartoria livornese Damiano Sanfilippo,
mi piace vestirmi elegante, mi sento a mio
agio». Come va il tuo hotel? «Bene, si tro-
va a Riparbella, in provincia di Pisa. Hotel
Antico Borgo San Martino, questo è il nome
completo. Ne vado fiero ed orgoglioso, è fa-
ticoso e stimolante, era più facile segnare ai
portieri..». Il “Principe Igor”, capelli ricci e
pizzetto piratesco. Il romagnolo è stato ca-
pocannoniere in serie C, serie B e serie A!
Partito dalla sua Rimini, ha militato nel Livor-
no, riportandolo in A dopo ben 55 anni. Poi
anche Messina, Bari, Lazio, Napoli, Reggia-
na e Virescit Bergamo. Quasi sempre in città
portuali. Credo che il mare ti garbi un pochi-
no..: «Adoro il mare, le mie scelte non sono
state casuali, ne sento sempre il bisogno di
guardare il mare. Avevo casa nella splendi-
da Isola d’Elba». Il tuo feeling con i livorne-
si, ironici e testardi come nessuno: «Gente
speciale che ama la squadra. Mi hanno dedi-
cato un club amaranto nella vicina Vada, che
emozione. Mi vengono i brividi al solo ricor-
do del tifo incandescente del “Picchi” nei
derby col Pisa, grandiosi». Oggi le bandie-
re sono poche, che ne pensi del ritiro delle
maglie? «La maglia numero 10 del Livorno,
ma anche quella di Maradona al Napoli. Ho
avuto l’onore di indossarle entrambe. Per i
bambini che iniziano la carriera calcistica, è
un sogno che non deve essere abbandona-
to, anche per i ragazzi della primavera. Per
questo sono contrario al ritiro delle maglie,
specialmente nel ricordo del giovane Rosa-
rio Aquino, mio compagno con la Lazio e a
Livorno nel ‘99». E tu, quando hai iniziato
ad amare questo sport? «La mia passione
per il calcio è iniziata da piccolo, nella mia
Rimini vedevo le partite di calcio su Teleca-
podistria. Grandi e accesi duelli fra l’Hajduk
Spalato, la Stella Rossa Belgrado e la Dina-
mo Zagabria». Le tue emozioni più grandi
e intramontabili sul campo? «Il ritorno in A
con il Livorno insieme a Chiellini, Mazzarri,
Lucarelli, Doga e tutti i miei compagni. Poi
anche il gol nel derby contro la Roma, era
il novantesimo e segnai sotto la curva sud a
Cervone, poi tutti a fare il trenino. Ma anche
l’urlo del “San Paolo”, il titolo di bomber con
la maglia del Bari insieme a Signori. Poi gli
anni al “Celeste” di Messina, che bello. Oggi
purtroppo gli stadi sono mezzi vuoti, la crisi
economica si fa sentire e la tv tiene i tifosi
sui divani di casa». Ci sono aneddoti curio-
si su di te, come quando a Livorno, pioveva
di brutto e ti fermasti a soccorrere un’auto
bloccata: «Sì è vero, come lo hai saputo?
Pioveva e dei ragazzi avevano la macchina
in panne, gli ho dato una mano a spingerla
per farla ripartire. Per me è una questione
di rispetto. Non ho fatto nulla di particolare.
Ho solo, in parte, ricambiato il loro immenso
amore per la maglia amaranto». Infine Igor
ci tiene a precisare: «Di una cosa sono certo.
Dal calcio ho ricevuto tantissimo e a questo
sport sono sicuro di aver dato
tutto me stesso».
Riccardo Morgigno
(Foto Archivio)
È destino che in Italia chi voglia mettere ordine sia ostacolato
da molteplici eventi e dall’infinito iter burocratico. Macalli,
presidente della Lega Pro, sta tentando in ogni modo di difendere
la sua categoria per aiutare i club oberati dai problemi economi-
ci e le penalizzazioni, che potete vedere nelle classifiche ne sono
l’esempio più lampante. Le sue richieste d’aiuto rimangono del
tutto inascoltate e rimbalzano da una commissione all’altra senza
trovare soluzioni. Il rinvio è per definizione, una cattiva abitudine
del nostro Paese e per non risolvere al momento i problemi si fi-
nisce per dover correre ai ripari quando le situazioni sono ormai
compromesse. Macalli ha preso posizione, ora si attende che
anche i vertici della Figc abbandonino le poltrone comode e si
rimbocchino le maniche. C’è tanto da fare! (Fabiola Rieti)
Il rinvio: pratica che usano più i politici del calcio che i portieri I A DIVISIONE - Girone A
2 A DIVISIONE - Girone A 2 A DIVISIONE - Girone B 2 A DIVISIONE - Girone C
I A DIVISIONE - Girone B
CLASSIFICA
Gubbio -1 52
Sorrento 44
Salernitana -3 38
Alessandria -1 37
Bassano 36
Verona 35
Spal -1 33
Lumezzane -1 33
Ravenna 33
Reggiana 32
Spezia -2 32
Cremonese 31
Como -1 29
Pavia 28
Sudtirol 27
Pergocrema -1 26
Monza 19
Paganese 19
CLASSIFICA
Tritium -2 42
Pro Patria -4 42
Pro Vercelli 41
Lecco 39
Savona -4 36
Feralpisalò -2 35
Renate 34
Rodengo Saiano -2 33
Canavese -6 31
Sambonifacese 28
Montichiari 27
Virtus Entella -1 26
Valenzana -1 21
Sacilese 20
Casale 20
Sanremese 15
Mezzocorona 14
CLASSIFICA
Carpi 48
Carrarese 43
Giacomense 35
Chieti 35
San Marino 33
L’Aquila 32
Poggibonsi 31
Prato 31
Bellaria 26
Crociati Noceto 25
Gavorrano 25
Celano 24
Sangiovannese -10 18
Fano -2 17
Giulianova -1 16
Villacidrese -10 9
CLASSIFICA
Latina 45
Trapani -1 44
Milazzo 38
Neapolis Mugnano 38
Avellino 36
Aversa Normanna 35
Pomezia 33
Matera 32
Melfi -3 26
Lamezia 26
Fondi 26
Brindisi -2 25
Isola Liri 22
Campobasso 20
Vibonese -1 16
Catanzaro -5 1
CLASSIFICA
Nocerina 58
Benevento 45
Juve Stabia 41
Atletico Roma 40
Taranto 38
Siracusa 35
Foggia -2 35
Lanciano 35
Lucchese 34
Andria 28
Ternana -2 27
Gela 27
Cosenza -3 26
Viareggio 26
Foligno -2 26
Pisa 26
Barletta 26
Cavese -6 20
26° Giornata 13/03/2011Alessandria - Verona
Bassano - SudtirolComo - Lumezzane
Monza - SalernitanaPergocrema - Paganese
Ravenna - PaviaReggiana - Gubbio
Spal - SorrentoSpezia - Cremonese
25° Giornata 13/03/2011Lecco - Casale
Mezzocorona - FeralpisalòMontichiari - Virtus Entella
Pro Patria - RodengoPro Vercelli - Sambonifacese
Sacilese - TritiumSanremese - Valenzana
Savona - RenateRiposa: Canavese
23° Giornata 13/03/2011Bellaria Igea - Giulianova
Carrarese - CelanoChieti - Giacomense
Fano - PratoGavorrano - Villacidrese
L’Aquila - San MarinoPoggibonsi - Carpi
Sangiovannese - Croc. Noceto
23° Giornata 13/03/2011Avellino - Melfi
Aversa Normanna - CatanzaroBrindisi - Pomezia
Campobasso - ViboneseLatina - Fondi
Milazzo - MateraNeapolis - Isola Liri
Vigor Lamezia - Trapani
26° Giornata 13/03/2011Andria - Foggia
Atletico Roma - ViareggioCavese - Barletta
Cosenza - NocerinaGela - Juve Stabia
Pisa - LuccheseSiracusa - Foligno
Taranto - BeneventoTernana - Virtus Lanciano
MARCATORI
19 Gol: Paulinho (Sorrento, 6r)
14 Gol: Gomez (Gubbio, 4r)
12 Gol: Cipriani (Spal)
10 Gol: Ferrario (Monza, 2r)
9 Gol: Ferrari (Lumezzane, 1r)
MARCATORI
16 Gol: Ripa (Pro Patria)
11 Gol: Fabbro (Lecco, 2r)
10 Gol: Pietribiasi (Sambonifacese)
9 Gol: Tarallo (Savona, 4r)
MARCATORI
14 Gol: Gaeta (Carrarese, 2r)
11 Gol: Pietranera (Crociati N., 4r)
Falomi (Celano, 3r)
10 Gol: 3 calciatori
MARCATORI
10 Gol: Guazzo (Melfi, 3r)
Perrone (Trapani, 1r)
Grieco (Aversa N., 3r)
Tortolano (Latina, 3r)
MARCATORI
15 Gol: Sau (Foggia)
14 Gol: Insigne (Foggia, 3r)
13 Gol: Ciofani (Atl.Roma, 4r)
Marotta (Lucchese)
11 Gol: Innocenti (Barletta, 1r)
25° Giornata 27/02/2011Gubbio-Como 1-1Lumezzane-Bassano rinPaganese-Reggiana 2-0Pavia-Monza 1-0Pergocrema-Spezia 2-2Salernitana-Spal 3-0Sorrento-Alessandria 4-3Sudtirol-Cremonese 1-1Verona-Ravenna 4-2
25° Giornata 06/03/2011Casale-Sanremese 2-1Virtus Entella-Sacilese 2-0Pro Patria-Pro Vercelli 1-1Renate-Mezzocorona 3-1Rodengo Saiano-Feralpisalò 1-0Sambonifacese-Lecco 1-1Tritium-Canavese 0-1Valenzana-Savona 0-1
Ha riposato: Montichiari
22° Giornata 06/03/2011Carpi-Carrarese 1-1Celano-Gavorrano 1-2Crociati Noceto-Bellaria 2-2Giacomense-L’Aquila 2-0Giulianova-Chieti 0-1Prato-Poggibonsi 2-1San Marino-Sangiovannese 1-0Villacidrese-Fano 1-1
22° Giornata 06/03/2011Catanzaro-Vigor Lamezia 2-1Fondi-Aversa Normanna 2-2Isola Liri-Milazzo 0-0Matera-Vibonese 1-1Melfi-Latina 2-2Neapolis Mugnano-Brindisi 1-0Pomezia-Avellino 1-3Trapani-Campobasso 2-1
25° Giornata 27/02/2011Barletta-Siracusa 1-0Benevento-Cosenza 3-1Cavese-Pisa 0-1Foggia-Gela 2-2Foligno-Ternana 0-0Lanciano-Andria 1-0Lucchese-Taranto 0-1Nocerina-Atletico Roma 2-1Viareggio-Juve Stabia 0-2
11NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 11
Fabiola Rieti e Sara Sbaffi
Prosegue la nostra inchiesta sul modus
operandi della classe arbitrale in Lega
Pro, sempre di più nel mirino delle criti-
che. Questa settimana abbiamo discusso
dell’argomento con i dirigenti di Cremone-
se e Juve Stabia. Ad entrambi gli esponenti
delle società della Prima Divisione, una del
Girone A e l’altra del Girone B, abbiamo
chiesto un giudizio sulle conduzioni ar-
bitrali nella stagione calcistica in corso,
sul loro comportamento e la loro forma
fisica, il rapporto con gli assistenti e le
possibili soluzioni per colmare le lacune e
migliorare l’intero settore, passando an-
che per il supporto tecnologico. Sandro
Turotti, direttore generale della Cremo-
nese, si sofferma a parlare dell’operato
arbitrale, dopo le lamentele che avevano
visto protagonista la squadra che rap-
presenta: «Vorrei fare una premessa, lo
scorso anno ci siamo molto lamentati, ab-
biamo avuto episodi negativi ed eravamo
in una posizione in classifica tra il primo e
secondo posto. Quest’anno la posizione
in classifica è peggiore, ma non possiamo
lamentarci. È giusto parlare non soltanto
quando si subiscono torti. Il livello arbitra-
le sta crescendo, serve esperienza, ci sono
buone individualità e alcune meno». Sulla
tenuta atletica dei fischietti nessun appun-
to: «Fisicamente sono abbastanza prepa-
rati». I maggiori problemi, secondo il dg
dei grigiorossi, sono da ricercarsi nell’affia-
tamento della terna: «Ritengo che l’assi-
stente e l’arbitro facciano fatica a trovare i
meccanismi giusti come nelle categorie su-
periori. C’è poca collaborazione tra loro».
Sull’approccio in campo, Turotti parla così:
«Ho avuto la fortuna di fare altre catego-
rie. Dalla serie B alla Lega Pro ci sono at-
teggiamenti diversi. Sono un po’ meno di-
sponibili, più chiusi, ma sono educati, tra i
cadetti però parlano di più anche con i gio-
catori. I campi dell’ex serie C sono diver-
si a livello ambientale e di accoglienza e
probabilmente trasmettono meno sicurez-
za». Su eventuali possibilità per migliorare
la categoria, il dirigente della Cremonese
Arbitri: La Lega Pro vuole la tecnologia
1212 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 9 - 10 marzo 2011
Turotti, direttore generale della
Cremonese: «Sa-
rebbe opportuno
introdurla , non so
quali sarebbero i
costi, ma se siamo
professionisti
lo siamo tutti. Il
presidente di una
squadra di Lega
Pro investe come
e anche più di uno
delle categorie
superiori. La pro-
va televisiva va
inserita come in A
e in B»
La tecnologia
ha le idee chiare: «Non ho in mente altre
soluzioni. Il percorso che hanno iniziato in
questi anni è la strada giusta, ma ci vuole
applicazione, tempo e lavoro. C’è da mi-
gliorare la collaborazione con gli assistenti,
e la selezione degli stessi da parte dei verti-
ci. Quest’anno ho rilevato un segno positi-
vo rispetto allo scorso anno. Tutto il calcio
deve capire che gli arbitri non devono di-
ventare protagonisti, poi per carità l’errore
ci può stare». L’utilizzo dell’aiuto tecnolo-
gico è auspicabile per il direttore generale:
«Sarebbe opportuno, non so quali sareb-
bero i costi, ma se siamo professionisti lo
siamo tutti. Il presidente di una squadra di
Lega Pro investe come e anche più di uno
delle categorie superiori. La prova televi-
siva va inserita come in A e in B». La Juve
Stabia, dal canto suo, ha lamentato alcuni
torti arbitrali nell’attuale stagione calcisti-
ca 2010/2011, ma il dirigente Francesco
Manniello è tollerante: «Errare è umano.
Quello dell’arbitro è un mestiere difficile, io
non li invidio. Posso solo dire che ho riscon-
trato una certa inesperienza, ma è norma-
le in una serie minore come la nostra». L’e-
sponente della società di Castellammare di
Stabia non vuole generalizzare sull’operato
arbitrale: «Dipende da persona a persona.
Io non gioco, guardo la partita dagli spal-
ti. E c’è sempre qualcuno più indisponente
e altri che invece cercano il dialogo con i
ragazzi in campo. Nel complesso su venti-
cinque partite giocate posso lamentarmi
solo di un paio, questo nel calcio ci sta».
Le giacchette nere della Lega Pro, dove
militano le “vespe”, sono alle prime armi
e Manniello non se la sente di infierire:
«Sono giovani alle prime partite quindi è
normale che siano un po’ intimoriti. Il ca-
rattere si acquisisce con l’esperienza». Il
dirigente della Juve Stabia, nonostante la
società abbia consegnato un dossier alla
Lega Pro sui torti arbitrali subìti ad avvio
di stagione, non vede la cattiva fede nel
lavoro dei direttori di gara: «Ogni parti-
ta è a sé. Io mi lamento solo nei novanta
minuti di gioco, poi mi passa. Sono esseri
umani, sia loro che gli assistenti possono
sbagliare. Stiamo parlando di un campio-
nato cadetto non della Champion’s Le-
ague. Sbagliano lì, figuriamoci da noi! È
un mestiere complesso, devono prendere
decisioni in un attimo e poi non si ferma-
no mai, corrono tutto il tempo, una svi-
sta ogni tanto ci può stare. Noi ci siamo
lamentati della partita con il Lanciano,
in cui l’arbitro annullò un gol regolaris-
simo e l’errore pesò molto sulla gara».
Manniello però intravede una soluzione
nell’aumento del numero dei componenti
della terna arbitrale: «Ci vorrebbero altri
due arbitri dietro le linee della porta. Poi
però si dovrebbero educare anche i gioca-
tori che si buttano per terra e fanno finta
di farsi male a non ingannarli». Anche lui,
come la maggior parte dei dirigenti che ab-
biamo sentito finora, non crede nelle pos-
sibilità offerte dall’aiuto tecnologico: «Cre-
do di poter affermare che non serve, molto
spesso neanche con la moviola si capisce
cosa è successo, è inutile», e prosegue ri-
cordando nostalgico il calcio del passato:
«Era bello il calcio di una volta, quando i
giocatori erano di proprietà della società e
non c’erano procuratori, non c’erano tutti
questi interessi. Era un calcio
più sano».
1313w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 9 - 10 marzo 2011
Manniello, Juve Stabia (Foto Sammarco)
Turotti, dg della Cremonese (Foto Archivio)
Sara Sbaffi
Proseguono le nostre previsioni statis-
tiche sulla fine del campionato di Lega
Pro. Questa settimana abbiamo messo
sotto la lente d’ingrandimento i risultati
dei tre gironi della Seconda Divisione, es-
cludendo i punti di penalizzazione che in-
evitabilmente sfalsano i risultati ottenuti
sul campo. Siamo partiti dai risultati con-
seguiti nelle giornate del ritorno (otto per
il girone A e sette per B e C) e li abbiamo
proiettati nelle giornate mancanti. A ques-
to abbiamo sommato i punti conquistati
fino ad oggi e abbiamo redatto l’ipotetica
classifica finale della Seconda Divisione.
Inoltre nell’ultima colonna sono messe a
14 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Diamo i numeri: la Seconda Divisione
Vi diciamo come finiranno, secondo calcoli statistici, i campionati di 2^
Divisione. Siamo partiti dall’andamento delle prime giornate del girone di ritorno, proiettandoli fino alla fine. Ci sono conferme e qualche sorpresa
confronto le prime gare del girone d’andata
con quelle del ritorno, per valutare
l’andamento parziale della singola squadra
nel periodo di tempo considerato. Il girone
A è quello maggiormente martoriato dalle
penalizzazioni, con otto squadre coinvolte
su diciassette. Particolarmente danneggia-
to il Savona di mister Foschi. Senza quei
quattro punti in meno approderebbe di di-
ritto nella serie cadetta. Non stupisce che a
gareggiare per un posto in Serie B ci siano
Tritium e Pro Patria (a dispetto delle penal-
izzazioni, 2 al club di Trezzo sull’Adda e 4
a quello di Busto Arsizio), che hanno con-
dotto un’ottima prima parte di campionato
anche se la Pro Patria ha rallentato nelle
prime otto giornate del ritorno (-6 punti).
Più curioso invece il posizionamento di
Canavese e Renate. Secondo le proiezioni,
alla compagine blugranata pesano molto
quei sei punti di penalizzazione, senza i
quali avrebbero la possibilità di giocarsi i
play-off. Il Renate invece, sta conducendo
una bella rimonta nel girone di ritorno ed è
la squadra con la migliore differenza punti
rispetto al girone d’andata (+11). Il gruppo
con il saldo punti peggiore nel raffronto tra
girone d’andata e ritorno è il Feralpisalò a
-8. Gli azzurroverdi hanno due punti di pe-
nalizzazione che però non compromettono
la sua posizione, salda nella metà alta della
classifica. Nei bassifondi della classifica non
ci sono novità rispetto alla situazione attu-
ale. Sono candidate a disputarsi la salvezza
Casale, Valenzana, Sacilese e Sanremese.
E il Mezzocorona è in ultima posizione,
incanalato verso la retrocessione. Anche
se la situazione potrebbe facilmente ribal-
tarsi nelle prossime settimane, visto che i
punti a distanziare la squadra gialloverde
dalla penultima, la Sanremese di Carlo
Calabria, sono solo tre. Più stabile il Girone
B. A guidare la classifica il Carpi di mister
Sottili, nonostante nelle prime sette gior-
nate del ritorno non brilli quanto le sette
dell’andata, ha infatti una differenza punti
di -4, la stessa dell’attuale fanalino di coda,
la Villacidrese. I biancorossi sono seguiti a
breve distanza da Carrarese, Giacomense,
Chieti e San Marino che si contenderanno i
play-off. (Continua a pagina 16)
15NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Non abbiamo tenuto conto delle penalizzazioni, perché non sono un dato statisticamente attendibile. L’ultima colonna della prima tabella riporta il sal-
do tra le prime giornate di campionato e le relative del girone di ritorno
(Continua da pagina 15) La società di
Massa Carrara è agganciata fermamente
al secondo posto con nove punti di vantag-
gio sulla terza. Molto ravvicinate invece le
altre tre contendenti la promozione: Gia-
comense e Chieti in miglioramento rispetto
alla prestazione dell’andata (+2 per i ragazzi
di mister Gadda e +1 per quelli di Vivarini),
e San Marino con esattamente i medesimi
punti nei primi sette incontri delle due metà
del campionato, lo stesso vale per L’Aqui-
la. Nella zona bassa della classifica invece
balza subito all’occhio la situazione della
Sangiovannese. I biancoazzurri, senza pun-
ti di penalizzazione (dieci) chiuderebbero la
stagione comodamente a metà classifica,
mentre al momento rischiano i play-out.
Anche la Villacidrese, che adesso vede la re-
trocessione diretta molto più che probabile,
togliendo le penalizzazioni (dieci per la com-
pagine sarda) si giocherebbe i play-out. E a
rimetterci, secondo le proiezioni, sarebbe il
Giulianova. Anche il Fano rischia la retroces-
sione, non influiscono sul rendimento della
squadra i due punti di penalizzazione. Pochi
stravolgimenti anche per quanto riguarda
il terzo e ultimo girone. Il Trapani di Rober-
to Boscaglia si dirige verso la promozione
diretta in Prima Divisione. A lottare per il
salto di categoria sono: il Latina che nelle
prime sette gare dell’andata ha conquista-
to un numero di punti maggiore rispetto al
ritorno (quindici nelle sette partite di avvio
campionato e dieci al giro di boa) è una del-
le formazioni peggiori con una differenza di
-5, hanno fatto peggio solo Pomezia (-7) e
Brindisi (-6). Il Milazzo ha compiuto un bel
salto in avanti, collezionando diciassette
punti nel girone di ritorno contro i cinque
delle prime giornate di campionato (la mi-
gliore del girone a + 12) . A seguire Neapo-
lis Mugnano e Avellino, braccate ad solo un
punto dall’Aversa Normanna. In coda alla
classifica rimane il Catanzaro. Nulla fanno
i cinque punti di penalizzazione alla squa-
dra giallorossa che comunque è avviata alla
retrocessione matematica e ad un futuro
societario molto buio. Il gruppo guidato da
Antonio Aloi ha ottenuto due soli punti nelle
prime sette gare dell’anno e tre nelle rispet-
tive sette del ritorno. Invariata la situazione
in zona play-out con Vibonese, Campobas-
so, Isola Liri e Brindisi pronte a difendere il
posto in Seconda Divisione. Anche se Vigor
Lamezia e Fondi sono a un passo e corrono il
rischio di prendere il posto del-
le avversarie.
1616 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 9 - 10 marzo 2011
La formazione migliore di tutta la Seconda Divisione in questo girone di ritor-no è il Milazzo, con 17 punti. La peggiore è la Villacidrese, con solo 1 punto
Dopo i due anni di dominio della Juven-
tus, la “Viareggio Cup-Coppa Carnevale”
torna all’Inter. La squadra nerazzurra è arri-
vata a disputare la finale contro la Fiorentina
con tutti i pronostici a favore. Infatti il suo
cammino nel torneo, guardando i numeri, è
stato davvero facile, visto che si è presentata
all’ultimo scontro con tutte le partite vinte
e soltanto un gol incassato. La Fiorentina in-
vece aveva sofferto un po’ nei quarti contro il
Parma qualificandosi soltanto ai rigori. In un
“Armando Picchi” di Livorno gremito da un
buon pubblico, il match decisivo, da subito, si
è messo bene per l’Inter che al quarto minuto
del primo tempo va in vantaggio con Simone
Dell’Agnello. La Fiorentina cerca di farsi peri-
colosa, ma tutte le azioni si smorzano negli
ultimi 25 metri e l’Inter di astuzia riesce ad
addormentare la partita. Nel secondo tempo
la squadra viola ha alcune occasioni, ma non
concretizza e nel suo momento migliore l’Inter
archivia la partita con il due a zero segnato su
rigore da Dell’Agnello. Con questa bella dop-
pietta il giocatore interista si aggiudica anche
il titolo di capocannoniere del torneo, scaval-
cando il bomber tascabile del Varese De Luca,
fermatosi a sei centri e considerando che nel
2008 i nerazzurri vinsero con due gol di Balo-
telli, le affinità tra i due potrebbero portare
l’attaccante in prima squadra proprio come è
stato per superMario. L’unico gol che ha vio-
lato la porta della squadra milanese è stato
messo a segno dalla Rappresentativa di Serie
D. Dal team di mister Giancarlo Magrini ci si
aspettava qualcosa in più, visto il cammino in-
teressante condotto lo scorso anno (semifina-
le persa ai rigori contro l’Empoli), ma vincere
contro il Genoa agli ottavi e bissare l’impresa
del 2010 non è riuscita ai ragazzi aranciobian-
coblu. Secondo le statistiche che considerano
la media di età delle rose del torneo di Viareg-
gio, la Rappresentativa di Serie D risulta es-
sere la squadra con l’età più alta, ovvero i suoi
giocatori sono in media di classe ’91, mentre
il team con l’anagrafica più bassa è il giap-
ponese Nagoya Grampus con giocatori classe
’93. Considerando che l’età media totale del
torneo è 19 anni, la scelta di Magrini di por-
tare giocatori più grandi può essere dettata
dalla volontà di arrivare fino in fondo. Ma si è
trattato di un’arma a doppio taglio, visto che
1818 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 9 - 10 marzo 2011
Denis Alibec, capitano dell’Inter Primavera di Fulvio Pea, ha già esordito in Serie A (Foto Archivio)
Fabiola Rieti
L’Inter torna sul tetto del Viareggio
questi calciatori il prossimo anno
non rientreranno più nella rego-
la che impone di schierare degli
under nell’Interregionale e quin-
di non è detto che continueran-
no ad essere titolari nei rispet-
tivi club di appartenenza. L’Inter
ascrive così per la sesta volta il
proprio nome nell’albo d’oro in
una delle massime manifestazi-
oni giovanili mondiali, centra il
secondo successo negli ultimi
cinque anni, e interrompe la
serie di successi consecutivi dei
rivali della Juventus. Insomma,
per Fulvio Pea un altro successo
nella sua personale bacheca, e
un futuro radioso per molti dei
protagonisti vincenti
di questa Inter.
1919w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 9 - 10 marzo 2011
Tutto sbagliatoLa Rappresentativa di Serie D che ha partecipato al Torneo di Viareg-gio è risultata la squadra più an-ziana dell’intera manifestazione, come potete vedere nelle statis-tiche redatte da Flavio Grisoli. Se l’obiettivo principale era quello di mettere in mostra i giovani più in-teressanti dell’Interregionale e non quello di portare a casa un risultato di prestigio allora è stato tutto sba-gliato. Sbagliate le convocazioni: dove si doveva tenere in consider-azione l’età dei ragazzi e portare meno ’91 e puntare su più ’92 e ’93. Visto che dalla prossima stagione ci sarà l’obbligo di schierare in campo un solo ’91, due ’92 e un ’93 bisog-nava puntare maggiormente sul fu-turo e non sul presente. Se queste sono le regole allora bisognava dare seguito alle proprie idee. (Massimiliano Giacomini)
Questa settimana è la Supertop delle
conferme, con molti dei giocatori già
premiati nelle scorse occasioni si sono aggiu-
dicati un posto tra i migliori undici di questa
giornata. Tra i pali Sciany Azzolina dell’Insu-
bria neutralizza le molteplici occasioni del
Cantù e conquista i 3 punti che li allontanano
dalla zona retrocessione. Nonostante la scon-
fitta contro l’Aprilia, Alessio Congiu del Castia-
das difende la sua area di rigore con sicurezza
evitando un passivo più pesante. Claudio Po-
esio è la certezza difensiva dell’Asti, segna un
gol al volo dal limite, ma poi esce all’8’ del se-
condo tempo per un infortunio al collaterale.
Lo Sporting Terni contro il Pontevecchio porta
a casa uno 0 a 0: Alessandro Grandoni è pa-
drone del campo e l’esperienza del giocatore
permette la conquista di un punto importan-
te. Due gol per Michele D’Ambrosio del Fran-
cavilla Sinni: il centrocampista apre le marca-
ture con un tiro perfetto e fa il bis con una rete
sotto l’incrocio dei pali. Il Pontedera vince con
il Borgo a Buggiano e si avvicina alla testa del-
la classifica. La vittoria porta la firma di Davi-
de Carfora che da perno del centrocampo si
spinge fino all’area avversaria e segna un gran
gol. Dai piedi di Gianmaria Pegoraro partono
le azioni più importanti del San Paolo Padova:
manda in gol Arcaba e Lucchini e fa tremare
la traversa del Torviscosa. Antonio Broso apre
le marcature per il Messina con un colpo di
testa. Una prestazione positiva che unisce
quantità e qualità. Carlo Maria Caligiuri della
Sambenedettese si esalta mettendo la palla in
rete prima con un gran destro dal limite e poi
con un’azione personale e un tiro a giro dal
limite dell’area avversaria. Due reti che valgo-
no tre punti facili per la squadra marchigiana.
Il Perugia archivia la partita con il Deruta con
un 3 a 2: doppietta per Nunzio Majella, che
segna su rigore e poi di testa agguanta un pa-
reggio che non basta alla sua squadra. Ancora
una volta, il re della nostra Supertop è Enrico
Fantini del Cuneo. Doppia marcatura per l’at-
taccante, che prima si libera in stile brasiliano
di due avversari, poi mette in rete con poten-
za e precisione. Il secondo gol invece vede il
portiere dell’Acqui completamente spiazzato,
con la sfera che entra in rete sul palo lungo. Il
migliore allenatore di questa giornata è Die-
go Zanin del Treviso, che rifila una “manita”
al Kras Repen e mantiene la vetta della classi-
fica. Niente vertigini per il mister
biancoceleste.
21NUMERO 9 - 10 marzo 2011
Allenatore: Diego Zanin (Treviso)
Azzolina(Insubria)
Congiu(Castiadas)
Pegoraro(S.P.Padova)
D’Ambrosio(Francavilla S.)
Fantini(Cuneo)
Poesio(Asti)
Caligiuri(Samb)
Grandoni(Sp.Terni)
Carfora(Pontedera)
Broso(Messina)
Majella(Perugia)
Fabiola Rieti
w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
La Top 11 della Serie D
Una valanga di gol. Questa settimana la
serie D ha dato spettacolo. Nel girone A i
“leoni” del Derthona hanno reso onore al loro
soprannome tornando dallo stadio comunale
“Renzo Valla” di Settimo Torinese con cinque
gol in più all’attivo. Il girone C non è stato da
meno con il Treviso di mister Zanin, primo in
classifica, che ha strapazzato il Kras Repen in
penultima posizione, con un’altra cinquina. Po-
kerissimo anche nel girone H da parte del Fran-
cavilla Sinni ai danni dei grigiorossi dell’Angri. Il
Rimini, nel girone F, asfalta con sette reti al “Ro-
meo Neri” l’Olympia Agnonese. (Sara Sbaffi)
Gol e spettacolo assicuratiCarlo Maria Caligiuri, centrocampista della Samb (Foto Archivio)
23NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Un’annata storica quella del Santhià. È
stata ripescata in agosto dopo una sta-ipescata in agosto dopo una sta-
gione trionfale, che ha visto i ragazzi di mister
Koetting vincere la Coppa Italia d’eccellenza.
Quest’anno la squadra piemontese ha debut-
tato nel campionato di Serie D. E, per essere la
sua prima volta, non ha affatto sfigurato, gra-
zie all’ottima campagna acquisti. Uno dei pi-
lastri della formazione granata è il centrocam-
pista d’esperienza Giorgio Del Signore. Nato a
Verona nel 1976, la sua carriera inizia a Como
nel 1994/1995, dove è cresciuto calcistica-
mente, poi si è trasferito all’estero: «Sono sta�Sono sta-
to a Zurigo tre anni, un’esperienza bellissima,
sono stato bene nonostante il livello del loro
campionato non sia come il nostro. Mi sono
divertito, e ho disputato anche alcune partite
di Coppa. Poi sono stato un anno in Grecia e
anche lì ho passato un periodo splendido. Se
fossi ancora un giovanotto andrei di nuovo
all’estero». «Al Como non trovavo spazio, a
diciotto anni mi si è presentata l’opportunità
di andare fuori e l’ho colta al volo». Ritornato
in Italia, Del Signore ha giocato nella Carra-
rese (nel 2002/2003) e l’anno successivo nel
Taranto, entrambe in Prima Divisione, poi dal
2005 al 2010 ha vestito la maglia della Ca-
navese, protagonista del passaggio dalla se-
rie D alla Seconda Divisione. Questo è il suo
primo anno a Santhià, considerata la mina va-
gante del Girone A, e il bilancio è positivo: «Il
campionato sta andando bene, considerando
che il club non aveva mai fatto questa cat-
egoria. L’obiettivo originario, e il minimo da
raggiungere, era la salvezza. Poi la squadra è
stata allestita con giocatori importanti e se ri-
uscissimo ad arrivare tra le prime
cinque sarebbe un gran risultato».
Del Signore: “Santhià tra le big”Sara Sbaffi
Del Signore (Foto Archivio)
25NUMERO 9 - 10 marzo 2011
Tra le colonne portanti del Rosignano Sei Rose c’è il giovane attaccante Andrea
Arrighini. Nato a Pisa nel 1990, dopo aver trascorso le giovanili nella squadra
della sua città, ha vestito la maglia del Pontedera per tre stagioni: «Sono andato
via da Pontedera perché c’erano problemi economici e societari ma il mio cartel-
lino è ancora di proprietà dei granata. Ora a Rosignano mi trovo molto bene». La
squadra della provincia di Livorno è a metà classifica e milita in serie D dalla stagione
2009/2010, dopo ventitré anni di attesa e un campionato conclusosi al sesto posto:
«Una stagione sportiva costellata da autentiche gemme come la vittoria nel derby
a Cecina � si legge in una nota del Presiente Silvestro Polzella � e il successo all’Arena
Garibaldi contro il Pisa che rimangono nella storia del nostro calcio». Anche
quest’anno le aspettative non sono state deluse e l’attaccante toscano traccia un
bilancio positivo: «È un’annata soddisfacente sia per me che per la squadra, ci sono
forti individualità. Adesso ci servono gli ultimi punti per stare tranquilli e conquistare
la salvezza». Arrighini, insieme al portiere Andrea Poli, è il più presente in campo:
ha disputato ventiquattro partite su ventisei e ha messo a segno sette reti, meglio
di lui ha fatto solo il compagno di reparto Manuel Iarusso con otto centri. Nonos-
tante la giovane età, l’attaccante è molto determinato: «Spero di finire la stagione
nel migliore dei modi qui a Rosignano. Poi per il futuro il mio sogno è il salto di cate-
goria e passare in Seconda Divisione. Io continuo a giocare a testa alta e con umiltà,
tutto quello che verrà di buono sarà ben accetto». Sul modello a cui ispirarsi non ha
dubbi: «Pato, una
punta veloce che
attacca gli spazi,
un po’ come me».
Stefano Portesi, portiere del
Mantova, racconta la prima
stagione nella città lombarda:
«Sono contento di essere qua, in
10 presenze, totalizzare 7 vittorie
e 2 pareggi è un ottimo risultato.
È bello essere in una squadra con
ambizioni importanti e giocatori
notevoli come Bellodi e Spinale
che sono sempre pronti ad aiu-
tarti. Mi trovo bene anche con
i nostri preparatori, sono tra i
migliori della serie D». Le stati-
stiche confermano la forza del-
la prima in classifica, visto che
hanno subìto meno reti di tutto
il girone B, come dice il giocato-
re classe ‘90: «Una squadra per
vincere deve subire poco e creare
tanto. I numeri lo dicono, abbia-
mo le carte in regola per andare
avanti». L’estremo difensore non
nasconde la voglia di arrivare:
«L’obiettivo è vincere il campio-
nato, perché la città e la società
se lo meritano. Dopo quanto è
successo quest’estate c’è voglia
di risalire». L’Interregionale è un
campionato equilibrato ma se-
condo Portesi serve un elemen-
to: «In Serie D conta il gruppo. La
squadra ha bisogno della quanti-
tà di gioco e di un pizzico di qua-
lità, contano poco le individuali-
tà. È un campionato equilibrato
dove anche le squadre di bassa
classifica mettono in difficoltà le
prime, proprio per questo è im-
portante la coesione
del gruppo».
I l capitano del Deruta, Danie-
le Fornetti, fa il punto sulla
sua esperienza nella città pe-
rugina: «È il quarto anno che
sono al Deruta, ho cominciato
l’anno in cui abbiamo vinto il
campionato di Eccellenza, il
successivo siamo saliti in Serie
D e da neopromossa abbia-
mo fatto molto bene, mentre
nelle ultime stagioni abbia-
mo incontrato qualche diffi-
coltà». Il difensore classe ’77
prova a spiegare la difficile
situazione in classifica vissuta
dai biancazzurri: «Piangerci
addosso non serve, abbiamo
avuto infortuni, squalifiche e
non avendo la rosa del Peru-
gia, la perdita di due giocatori
a partita incide. Comunque è
un campionato ancora tutto
da giocare e le ultime partite
saranno come delle finali». Il
massimo campionato dilet-
tantistico è considerato tra i
più avvincenti, ma secondo la
bandiera della squadra umbra
i pro e i contro si equivalgono:
«Dal punto di vista economi-
co non siamo tutelati in tutto
e per tutto, anche se ci alle-
niamo come i professionisti. Il
vantaggio è giocare a calcio,
il gioco più bello del mondo,
e per chi ha la passione c’è la
possibilità di trovare qualche
piazza nobile decaduta e en-
trare in stadi, visti
solo in tv».
Portesi: “Mantova, grande gruppo” Deruta, segui capitan FornettiFabiola Rieti Fabiola Rieti
Rosignano, Arrighini è il tuo Pato Sara Sbaffi
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Il Rosignano (Foto Archivio)
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Flavio Grisoli
Tisci, Cr Puglia: “Voglio il Torneo delle Regioni”
Il presidente del calcio pugliese si augura di poter ospitare la prestigiosa manifestazione nel 2013
(Foto Archivio)
27NUMERO 9 - 10 marzo 2011 27w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Forte della grandissima partecipazione e
adesione alla sua relazione di metà man-
dato (il secondo), il presidente del Cr Puglia
Vito Tisci ci parla di quanto è stato fatto e
di quello che c’è in cantiere nel calcio dilet-
tantistico pugliese: «Con l’Assemblea del 14
febbraio scorso abbiamo toccato, in termini
di partecipazione, il massimo mai raggiunto
da qualsiasi Cr (quasi il 77%) e, considerato
che non si trattava di una riunione elettiva,
la soddisfazione è ancora maggiore. Le nos-
tre società sono vitali e partecipative come
non mai». I tratti salienti della presidenza di
Tisci in questi due anni? «Abbiamo accor-
pato i nostri uffici nella nuova sede federale
ad aprile del 2009. Un grande successo per
questo Comitato; i corsi di formazione e ag-
giornamento per i dirigenti in collaborazione
con la scuola CONI Puglia; la sponsorizzazi-
one del campionato di Eccellenza 2009/10,
il cui ricavato è stato diviso equamente fra
le partecipanti; il contributo pari alla tassa
d’iscrizione per chi vince la Coppa Discip-
lina; lo stand allestito al “Salone del Calcio”
nell’Expo Levante e molto altro». Una vera e
propria fucina di idee, ma quali sono le iniz-
iative in fieri del Comitato? «Prima di tutto,
l’ammodernamento delle sedi provinciali di
Lecce, Brindisi e Trani che ne hanno bisogno.
Poi stiamo cercando di trovare accordi per
trasmettere in diretta una gara del campio-
nato di Eccellenza, anche per fornire nuove
risorse alle società. Sempre per quanto ri-
guarda l’Eccellenza, il nostro progetto è di
riportare l’organico delle partecipanti a 16.
Lo scorso anno non ci siamo riusciti, perché
ci siamo ritrovati con due società catapul-
tate dalla Serie D (Fasano, retrocesso, e Bi-
tonto non iscritto)». La sensibilità dei vertici
del calcio pugliese verso le proprie iscritte
si esplica anche in un’iniziativa: «Da questo
mese parte lo Sportello del Credito sportivo,
uno strumento che mettiamo a disposizione
delle società e delle amministrazioni comu-
nali per facilitare l’accesso al credito per
l’ammodernamento delle strutture sport-
ive». Campi ed impianti, che in Puglia ne-
cessitano di un poderoso restyling: «Sì, non
siamo messi bene sotto questo punto di
vista, nonostante gli sforzi profusi. Ci trovi-
amo purtroppo di fronte Comuni che non ci
ascoltano. E in molti casi, nostro malgrado,
ci troviamo costretti a chiudere i campi. Ma
la prima cosa a cui dobbiamo guardare è la
sicurezza dei ragazzi». L’ultimo traguardo da
raggiungere, per Tisci si tratta di un sogno:
«Poter ospitare il Torneo delle Regioni. So
che si tratta di un obiettivo molto ambizioso,
ma farò il possibile per ospitare
l’edizione del 2013».
28 NUMERO 9 - 10 marzo 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Lo sciopero. Chiunque di noi ha pronun-
ciato, scritto o letto questa parola; a vol-
te utilizzata come minaccia impropria altre
come mezzo di lotta, altre ancora come stru-
mento mediatico. Questa semplice parola
è il mezzo più importante di rivendicazione
sindacale e nasconde, dietro di se, anni lotte;
per questa parola si sono battute generazioni
di lavoratori mosse dalla necessità di conqui-
stare diritti, sforzo che vide la luce nel 1945,
quando, in sede di assemblea costituente,
venne redatto l’articolo 40: “Lo sciopero si
esercita nell’ambito delle leggi che lo regola-
no”; conquista parziale, in quanto tale norma
non trovò immediata applicazione da parte
del legislatore lasciando un vuoto colmato
dalla giurisprudenza per mezzo di moltepli-
ci sentenze, fino alla promulgazione della
l.146/1990 sullo sciopero nei servizi pubblici
essenziali. Questa brevissima introduzione
del diritto di sciopero fa capire come questo
sia stato ed è il più importante “strumento
di lotta sindacale”, definizione che, secondo
la stragrande maggioranza delle persone,
non è compatibile con l’attività di calciatore
professionista. Premesso ciò ritengo fonda-
mentale fare una doverosa precisazione: la
parola calciatore non è sempre sinonimo di
milionario, ergo non vuol dire avere soldi,
macchine e donne; in tale categoria rientra-
no atleti “professionisti” che militano quindi
dalla serie A alla LegaPRO. Bisogna aggiunge-
re che tali atleti sono lavoratori subordinati
e come tali avrebbero tutto il diritto di scio-
perare. Il problema che il cittadino comune
si pone è di carattere pseudo-morale: “come
può un calciatore scioperare?... io mi alzo la
mattina alle 6 vado in fabbrica... ecc. ecc.”
Innanzitutto lo sciopero non è relazionato
alla qualità o quantità della prestazione lavo-
rativa subordinata svolta, o se svolta dalle 6
o dalle 11 di mattina: la sveglia all’alba non
dà un “maggior diritto allo sciopero” , né è
strettamente collegato al compenso: “gua-
dagnare tanto non comporta l’automatico
decadimento del diritto di sciopero..”, det-
to ciò è pur vero che, a livello di quelle che
viene percepito quale problema “morale”,
vedere ad esempio Zlatan Ibrahimovic scio-
perare con megafono e striscioni davanti al
cancello di Milanello sarebbe quanto meno
suggestivo.. Appurato che gli eventuali dub-
bi sulla possibilità o meno da parte dei calcia-
tori di proclamare lo sciopero sono solo ed
esclusivamente quelli esternati dai “media”
o comunque condivisi da una certa opinione
pubblica, sempre, come già detto, sotto l’a-
spetto preudo-morale, sposterei l’attenzione
su quello che io ritengo sia IL VERO PROBLE-
MA, ciò da cui scaturisce il dibattito sullo
sciopero, ossia la qualificazione del rapporto
di lavoro tra società sportiva ed atleta come
rapporto di lavoro subordinato, problema-
tica tanto affascinante quanto complessa
e delicata. L’appartenenza a tale categoria
venne “ufficializzata” o meglio “formalizzata”
con la legge n.91 del 1981, precisamente con
l’art.4 rubricato “Disciplina del lavoro sporti-
vo subordinato”, costruzione dovuta sino ad
allora soltanto al lavoro della giurispruden-
za. La domanda che mi pongo e che giro al
legislatore è la seguente: “è una bestemmia
pensare ad una riqualificazione del’inquadra-
mento subordinato degli atleti professionisti
come i calciatori o è una normale conseguen-
za dell’evoluzione della società, del diritto del
lavoro e di conseguenza del di-
ritto sportivo?”
Dal campo al Foro
Guido Del Re
29NUMERO 9 - 10 marzo 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Nel Poker Texas Hold’em la gestione del
tempo è importante per diversi motivi.
La quantità: Il poker ha il potere dissuaden-
te di penetrare profondamente nella vita di
ogni appassionato. Prima che ve ne accorgia-
te venite controllati da forze estranee e fate
cose che vi danneggiano. Pertanto, dovreste
riflettere bene su quanto tempo volete dedi-
care a questo gioco. L’ora del giorno: Se ini-
ziate a giocare per somme considerevoli (un
concetto relativo) dovreste sempre tentare di
giocare nel miglior modo possibile. Molte per-
sone hanno problemi a concentrarsi la sera.
Per tale motivo dovreste prendere in conside-
razione di giocare a poker durante il giorno,
nei weekend. Adattarsi all’avversario: Online
si gioca contro giocatori occasionali che per
divertimento o per stare in compagnia con gli
amici giocano senza strategia. Quando sono
particolarmente vulnerabili? Nelle ore di pau-
sa pranzo ed alla sera tardi. Se fossi un profes-
sionista di poker (molto attivo) mi alzerei ogni
mattina alle 10:00 o alle 11:00, mi concederei
un’ora per svegliarmi per mettermi poi all’o-
pera nell’ora di pranzo. Dopo di che mi con-
cederei una piccola pausa per poi ritornare
all’attacco la sera tardi. Invece la sera tardi gli
avversari che si incontrano sono spesso stan-
chi, hanno bevuto troppo e non di rado hanno
perso molti soldi. L’ultimo punto è interessan-
te, dal momento che molti avversari non rie-
scono a smettere se stanno perdendo. Spesso
non sono all’altezza del livello di gioco e rap-
presentano una vittima predestinata per voi
che conoscete bene il poker. Ritmi del sonno:
Se anche voi avete il problema di non riuscire
a smettere quando state perdendo spezzate il
vostro ritmo di sonno naturale se giocate pri-
ma di andare a letto. Alcuni dormono male se
giocano fino a tardi. Vi aspetto la settimana
prossima per la seconda parte dell’articolo.
(Continua la prossima settimana)
La gestione del tempo nel poker
Con la primavera ormai alle porte, si sta en-
trando nella fase cruciale del campionato
sammarinese, e con il presidente della Federa-
zione Giorgio Crescentini facciamo il punto della
situazione sia per quanto riguarda i club che la
Nazionale strizzando l’occhio, in conclusione, ad
una “piccola” questione burocratica: «Sono mol-
to soddisfatto, perché si sta accentuando la com-
petitività. Probabilmente qui si vive il campionato
più equilibrato del mondo. Basti pensare che negli
ultimi 25 anni tutte le formazioni hanno disputato
almeno una volta i play�off, 13 hanno giocato la
finale, e 10 l’hanno vinta. Credo che sia sufficien-
te, qui c’è l’alternanza che va a tutto vantaggio
dello spettacolo». Anche la spinta, l’impulso che
la Federazione sta imprimendo allo sviluppo del
calcio titano ha la sua parte di merito: «La Fede-
razione ha come scopo dare la possibilità a tutti
di esprimersi al meglio. Partendo anche e soprat-
tutto dai campi messi a loro disposizione. I diri-
genti delle società, poi, sono competenti e molto
appassionati». Un caso su tutti è quello del San
Giovanni: «Non dimentichiamo che si tratta del
centro più piccolo di tutta la Repubblica, hanno un
assetto societario consolidato e stanno facendo
grandissimi risultati». Passiamo alla Nazionale,
che tornerà in campo a giugno per le qualificazio-
ni a Euro 2012: «Sì, ce la vedremo con Finlandia
e Ungheria, poi chiuderemo con Olanda, Svezia
e Modavia. Stiamo facendo un cammino inte-
ressante, la squadra sta facendo passi in avanti
nonostante sia molto giovane. Abbiamo sfodera-
to ottime prestazioni, subendo magari
un po’ troppo soprattutto in trasferta,
immeritatamente. Giochiamo contro
corazzate, e le disattenzioni le paghia-
mo a caro prezzo». La questione burocratica è un
argomento annoso lì sul monte Titano: un giorno
si potrà dare spazio ai naturalizzati in Nazionale?
«Il problema è acquisirla la cittadinanza. Chi spo-
sa un sammarinese prende la cittadinanza dopo
diversi anni, meno comunque rispetto al passato.
Forse adesso qualche speranza c’è, ma tra qual-
che anno, magari. Paghiamo lo scotto di una re-
golamentazione dell’argomento molto rigida. Noi
dobbiamo fare i conti sulle centinaia di persone,
non sulle migliaia. Dobbiamo formare giocatori
dai 6 anni fino alla Nazionale A. Facciamo di ne-
cessità virtù, e comunque credo ci
riesca abbastanza bene».
Crescentini: “A San Marino il calcio più equilibrato del mondo”Flavio Grisoli Campionato Sammarinese
CAMPIONATO SAMMARINESE
CLASSIFICA GRUPPO APennarossa 32La Fiorita 29Cosmos 27Juvenes/Dogana 22Faetano 18Fiorentino 12Cailungo 4
MARCATORI
GRUPPO A10 Gol: Marco Fantini (Juvenes/Dogana)9 Gol: Simon Parma (La Fiorita)8 Gol: Valentin Grigore (Fiorentino)7 Gol: Mario Fucili (Cosmos)6 Gol: Paolo Montagna (Cosmos) Enrico Foscoli (Pennarossa) Nicola Ciacci (Pennarossa)GRUPPO B10 Gol: Alessandro Giunta (Tre Fiori)8 Gol: Roberto Gatti (Murata) Adolfo Hirsch (Virtus)7 Gol: Manuel Dominici (Folgore/Falciano) Federico Amici (Tre Fiori) Daniele Pignieri (Tre Penne)6 Gol: Sossio Aruta (Tre Fiori)
16° Giornata 05-06/03/2011Juvenes/Dogana-Faetano 1-3Cosmos-La Fiorita 0-1Folgore/Falciano-Tre Fiori 3-3Tre Penne-Domagnano 2-2San Giovanni-Murata 1-3Fiorentino-Cailungo 1-0Libertas-Virtus 1-1
CLASSIFICA GRUPPO BTre Fiori 33Murata 27Tre Penne 23Libertas 21Virtus 20San Giovanni 19Folgore/Falciano 12Domagnano 7
16° Giornata 12-13/03/2011Fiorentino-Cosmos
Murata-VirtusCailungo-Juvenes/Dogana
La Fiorita-PennarossaDomagnano-Libertas
San Giovanni-Folgore/FalcianoTre Fiori-Tre Penne
31NUMERO 9 - 10 marzo 2011
Giorgio Crescentini, presidente della FSGC (Foto Gasperoni)
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