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PROFILI CULTURALI PRESENTI NELL’IIS
IPSSS “Leonardo Da Vinci” SERVIZI SOCIO-SANITARI
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con
i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico
e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.
• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.
• Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
• Padroneggiare la lingua inglese ed un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento
• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.
• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.
• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
• Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali. • Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Specifiche:
1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità. 2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio. 3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali. 4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.
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5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale. 6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita. 7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati. 8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo. 9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi. Il Diplomato in “Servizi Socio-Sanitari possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. È in grado di: partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali; rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture; intervenire nella gestione dell’impresa sociosanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale; applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria; organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli; interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento; individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana; utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.
QUADRO ORARIO
SERVIZI SOCIO-SANITARI
Discipline
Ore
1° biennio 2° biennio 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^
AREA GENERALE
Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze Integrate (fisica) 2 -
Scienze Integrate (chimica) - 2
Scienze umane e sociali 4 4
di cui in compresenza 2
Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche 2
di cui in compresenza 1
Educazione Musicale 2
di cui in compresenza 1
Metodologie operative 2 2 3 -
Seconda lingua straniera (Francese) 2 2 3 3 3
Igiene e cultura igienico-sanitaria 4 4 4
Psicologia generale ed applicata 4 5 5
Diritto e legislazione socio-sanitaria 3 3 3
Tecnica amministrativa ed economia sociale - 2 2
3
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totale ore annuali area generale 660 660 495 495 495
totale ore annuali area di indirizzo 396 396 561 561 561
di cui in compresenza 132
monteore annuale complessivo
1056 1056 1056 1056 1056
IPSSS “Leonardo Da Vinci” Settore Industrie -articolazione dell’indirizzo “Produzioni industriali- Industria chimica”
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della
Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari
contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia
ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte
alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. • Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le
strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. • Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.
• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare
attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. • Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. • Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici
campi professionali di riferimento. • Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
Specifiche: 1 Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio. 4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio. 5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria attività lavorativa. 6. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti artigianali. 7. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica.
Nell’articolazione “Industria”, vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e dell’organizzazione industriale, per intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi dell’innovazione tecnologica. Il Diplomato in “Produzioni industriali chimiche” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializ-zazione di prodotti industriali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (industria chimico-biologica) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di:
• scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; • utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei
processi in cui è coinvolto; • intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati;
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• applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli utenti e consumatori;
• osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di interesse;
• programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e alla dismissione dei dispositivi;
• supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti.
IPSSS “Leonardo Da Vinci” Abbigliamento e moda
(articolazione dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”- Artigianato) • A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in
termini di competenze. • Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della
Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti:
sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai
fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte
alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. • Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le
strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. • Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.
Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.
• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare
attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. • Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. • Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici
campi professionali di riferimento. • Applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
• Specifiche: • 1 Utilizzare adeguatamente gli strumenti informatici e i software dedicati agli aspetti produttivi e gestionali. • 2. Selezionare e gestire i processi di produzione in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. • 3. Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di
vita e di lavoro e sulla • tutela dell’ambiente e del territorio. • 4. Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio. • 5. Riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza ed economicità e applicare i sistemi di controllo-qualità nella propria
attività lavorativa. • 6. Padroneggiare tecniche di lavorazione e adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e
commercializzazione dei prodotti artigianali. • 7. Intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, mantenendone la visione sistemica. • Nell’articolazione “Industria”, vengono applicate e approfondite le metodiche tipiche della produzione e
dell’organizzazione industriale, per • intervenire nei diversi segmenti che la caratterizzano, avvalendosi dell’innovazione tecnologica. • Il Diplomato in “Produzioni industriali abbigliamento e moda” interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione,
assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle
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filiere dei settori produttivi generali (industria abbigliamento e moda) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio.
• È in grado di: • scegliere e utilizzare le materie prime e i materiali relativi al settore di riferimento; • utilizzare i saperi multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo per operare autonomamente nei
processi in cui è coinvolto; • intervenire nella predisposizione, conduzione e mantenimento in efficienza degli impianti e dei dispositivi utilizzati; • applicare le normative vigenti sulla tutela dell’ambiente e sulla salute e sicurezza degli addetti alle lavorazioni, degli
utenti e consumatori; • osservare i principi di ergonomia e igiene che presiedono alla fabbricazione, alla distribuzione e all’uso dei prodotti di
interesse; • programmare e organizzare le attività di smaltimento di scorie e sostanze residue, collegate alla produzione dei beni e
alla dismissione dei dispositivi; • supportare l’amministrazione e la commercializzazione dei prodotti.
QUADRO ORARIO
ABBIGLIAMENTO E MODA (articolazione dell’indirizzo “Produzioni industriali e artigianali”)
Discipline
Ore
1° biennio 2° biennio 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^
AREA GENERALE
Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze Integrate (fisica) 2 2
di cui in compresenza 2
Scienze Integrate (chimica) 2 2
di cui in compresenza 2
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 2
Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3 5 4 4
Tecnologie applicate ai materiali ed ai processi produttivi 6 5 4
Tecniche di produzione e di organizzazione 6 5 4
Tecniche di gestione-conduzione di macchine e impianti - 3 5
Biologia, microbiologia e tecnolog. di controllo sanitario 4 4 4
Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia 6 6 6
Legislazione sanitaria 3
totale ore annuali area generale 660 660 495 495 495
totale ore annuali area di indirizzo 396 396 561 561 561
di cui in compresenza 132 396 198
monteore annuale complessivo 1056 1056 1056 1056 1056
Dall’a.s. 204-15 nelle classi II : 1 ora settimanale di Geografia
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ITAS “A. Nitti” SETTORE TECNOLOGICO indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie”-
articolazione BIOTECNOLOGIE SANITARIE
PROFILO DEL DIPLOMATO A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi
della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei
vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva
interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.
• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.
• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.
• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
• Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
Specifiche: 1– Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. 2 – Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. 3 – Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. 4 –Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. 5 – Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e biotecnologici. 6 – Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. 7 – Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.
Il Diplomato in “Chimica, Materiali e Biotecnologie”: -ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario; -ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario. È in grado di:
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-collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale; -integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese; -applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi; -collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto; -verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti; -essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate. Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici e all’uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva.
QUADRO ORARIO
BIOTECNOLOGIE SANITARIE
Discipline Ore
1° biennio 2° biennio 5° anno
AREA GENERALE
Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze Integrate (fisica) 3 3
di cui in compresenza 2
Scienze Integrate (chimica) 3 3
di cui in compresenza 2
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
di cui in compresenza 2
Tecnologie informatiche 3
di cui in compresenza 2
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
Chimica analitica e strumentale 3 3
Chimica organica e biochimica 3 3 4
Biologia, microbiologia e tecnolog. di controllo sanitario 4 4 4
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Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia 6 6 6
Legislazione sanitaria 3
totale ore annuali area generale 660 660 495 495 495
totale ore annuali area di indirizzo 396 396 561 561 561
di cui in compresenza 264 561 330
monteore annuale complessivo 1056 1056 1056 1056 1056
Dall’a.s. 204-15 nelle classi II : 1 ora settimanale di Geografia
ITAS “A. Nitti”
SETTORE TECNOLOGICO- indirizzo “Chimica, Materiali e Biotecnologie” Articolazione GRAFICA E COMUNICAZIONE
PROFILO DEL DIPLOMATO
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. Generali: • Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi
della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative
nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. • Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva
interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. • Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.
• Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
• Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
• Padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
• Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.
• Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
• Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
• Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati.
• Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
• Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
• Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.
• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
• Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
Specifiche: 1 – Progettare e realizzare prodotti di comunicazione fruibili attraverso differenti canali, scegliendo strumenti e materiali in relazione ai contesti d’uso e alle tecniche di produzione. 2 – Utilizzare pacchetti informatici dedicati.
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3 – Progettare e gestire la comunicazione grafica e multimediale attraverso l’uso di diversi supporti. 4 – Programmare ed eseguire le operazioni inerenti le diverse fasi dei processi produttivi. 5 – Realizzare i supporti cartacei necessari alle diverse forme di comunicazione. 6 – Realizzare prodotti multimediali. 7 – Progettare, realizzare e pubblicare contenuti per il web. 8 – Gestire progetti e processi secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e della sicurezza. 9 – Analizzare e monitorare le esigenze del mercato dei settori di riferimento.
Il Diplomato in “Grafica e Comunicazione”: -ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa , con particolare riferimento all’uso delle tecnologie per produrla; -interviene nei processi produttivi che caratterizzano il settore della grafica, dell’editoria, della stampa e i servizi ad esso collegati, curando la progettazione e la pianificazione dell’intero ciclo di lavorazione dei prodotti. E’ in grado di: -intervenire in aree tecnologicamente avanzate e utilizzare materiali e supporti differenti in relazione ai contesti e ai servizi richiesti; -integrare conoscenze di informatica di base e dedicata, di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa; -intervenire nella progettazione e realizzazione di prodotti di carta e cartone; -utilizzare competenze tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi: alla programmazione ed esecuzione delle operazioni di prestampa e alla gestione e organizzazione delle operazioni di stampa e post-stampa, alla realizzazione di prodotti multimediali, alla realizzazione fotografica e audiovisiva, alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione in rete, alla produzione di carta e di oggetti di carta e cartone (cartotecnica); -gestire progetti aziendali, rispettando le norme sulla sicurezza e sulla salvaguardia dell’ambiente; -descrivere e documentare il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti e redigere relazioni tecniche.
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QUADRO ORARIO
INDIRIZZO GRAFICA E COMUNICAZIONE
Discipline Ore
1° biennio 2° biennio 5° anno
AREA GENERALE
Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Lingua Inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed Economia 2 2
Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia)
2 2
Scienze Motorie e Sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o Attività Alternative 1 1 1 1 1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze Integrate (fisica) 3 3
di cui in compresenza 2
Scienze Integrate (chimica) 3 3
di cui in compresenza 2
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
3 3
di cui in compresenza 2
Tecnologie informatiche 3
di cui in compresenza 2
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
Teoria della comunicazione 2 3
Progettazione multimediale 4 3 4
Tecnologie dei processi di produzione 4 4 3
Organizzazione e gestione dei processi produttivi
4
Laboratori tecnici 6 6 6
totale ore annuali area generale 660 660 495 495 495
totale ore annuali area di indirizzo 396 396 561 561 561
di cui in compresenza 264 561 330
monteore annuale complessivo 1056 1056 1056 1056 1056
Dall’a.s. 204-15 nelle classi II il curriculo aumenta di 1 ora settimanale di Geografia
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QUADRO ORARIO DEL CORSO SERALE
SETTORE ECONOMICO Relazioni internazionali per il marketing
- Corso serale - MATERIE DI STUDIO
III IV
Italiano 3 3
Storia
2 2
Matematica
3 3
Lingue (francese)
2 2
Lingue (inglese)
2 2
Tecnologie della comunicazione
1 2
Diritto
2 2
Economia aziendale e geopolitica
3 3
Relazioni internazionali
2 2
Educazione Fisica
2 2
Religione
1 1
Corso Sirio (Serale) CLASSI 1^ 3^ 5^ Educazione Fisica
2
Religione/Attività integrative 1
Italiano 3
Storia 2
Prima Lingua Straniera 3
Conversazione la Lingua 1
Seconda Lingua Stran
3
Conversazione 2a Lingua l
Geografia Gen. ed econ.
2
Matematica Applicata e Informatica
3
Econ. Politica 5 Tecnica professionale 5
Trattamento testo 4
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GLI ORGANI COLLEGIALI
ORGANI COLLEGIALI COMPONENTI E FUNZIONI
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Formato dal Dirigente Scolastico, da 8 docenti, 4 rappresentanti dei genitori, 4 rappresentanti degli alunni, 2 rappresentanti del personale ATA ; è organo di durata triennale. Elegge il suo Presidente tra i rappresentanti dei un genitori e la Giunta Esecutiva, presieduta dal Dirigente Scolastico e composta da 1 genitore, 2 docente, 2 alunni, 2 ATA e dal Direttore dei servizi Amministrativi. Dura in carica tre anni. Il Consiglio delibera le attività parascolastiche ed extra scolastiche, l'approvazione del Regolamento interno e del POF , del programma annuale di bilancio e del conto consuntivo; dell’adattamento del calendario scolastico a particolari esigenze ambientali; programma le attività della vita scolastica su proposta del Collegio dei Docenti.
COLLEGIO DOCENTI
Composto dal Dirigente Scolastico e da tutti i docenti della scuola, dotato di autonomia didattica e progettuale, elabora la programmazione annuale, definisce gli obiettivi formativi, propone ed approva i progetti, delibera in merito ai libri di testo, alla calendarizzazione dell'anno scolastico, alla conduzione e all'organizzazione degli scrutini e alla valutazione degli alunni.
CONSIGLI DI CLASSE
Composto dal Dirigente Scolastico, da tutti gli insegnanti della classe, da due rappresentanti dei genitori e da due rappresentanti degli studenti. Presieduto dal DS o da un suo delegato (Coordinatore di classe o altro docente della classe). Dotato di autonomia didattica e progettuale, elabora la programmazione annuale, definisce gli obiettivi formativi, formula al C.D. proposte inerenti l’azione educativa e didattica (programmi, attività integrative, libri di testo, calendarizzazione dell'anno scolastico, conduzione e 'organizzazione degli scrutini). Assume per i casi previsti provvedimenti disciplinari. Con la sola componente docente si occupa della valutazione degli alunni.
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PATTO FORMATIVO ANNO SCOLASTICO 2015/16
L’ IIS- IPSSS-ITAS di Cosenza, in linea con il DPR 235/2007 e seguendo le indicazioni della C.M. n. 3602 del 31 luglio 2008, propone il presente PATTO FORMATIVO che individua una linea guida comune per il lavoro di tutti i protagonisti della scuola. IL PATTO si pone come un insieme di principi e regole di comportamento che tutti i soggetti coinvolti nell’Istituzione scolastica si impegnano a rispettare nell’osservanza e nella responsabilità dei RUOLI e di COMPITI DISTINTI, per assicurare a ogni alunno la migliore riuscita del PROGETTO EDUCATIVO.
� L’allievo si impegna a
• rispettare il Regolamento d’Istituto in ogni sua parte; • raggiungere gli obiettivi del percorso di studi presentati dai docenti; • seguire il lavoro didattico, comprese le verifiche orali, con attenzione e partecipazione; • svolgere i compiti e i lavori affidati per casa; • portare il necessario per il lavoro scolastico (libri di testo, quaderni, altro….) • assumere un comportamento responsabile mostrandosi disponibile a collaborare con gli
insegnanti e ei compagni, rispettandone lo stile d’insegnamento e di apprendimento; • rispettare gli orari scolastici, salvo gravi e giustificati motivi; • non uscire dall’aula senza il permesso del docente ed evitare di chiedere il permesso durante
alcuni momenti particolari (lezione, esercitazione di recupero/ potenziamento, lettura circolari e/o quando un compagno ancora non è rientrato ….)
Reg. n. 9259-
A Via Bosco De Nicola - 14a Strada - 87100 COSENZA - Tel./Fax 0984-483941
www.davincinitticosenza.gov.
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• giustificare le assenze; • riferire agli insegnanti le proprie, eventuali, difficoltà; • utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli; • contribuire nel rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore
di qualità della vita della scuola; • a rispettare quanto sottoscritto nel patto formativo.
� L’insegnante si impegna a
• rispettare il Regolamento d’Istituto in ogni sua parte; • illustrare alla classe in modo chiaro il lavoro che si svolgerà nel corso dell’anno e le competenze
da acquisire a fine percorso; • chiarire il metodo e le modalità con cui intende procedere nel lavoro didattico; • spiegare l’impegno e il lavoro che lo studente dovrà svolgere per casa e le modalità per
verificarne lo svolgimento e l’esito; • ascoltare i bisogni dei singoli e individuare con gli stessi strategie per rimuoverli; • garantire la massima trasparenza nei voti orali (dire esplicitamente la valutazione numerica e la
relativa motivazione) e scritti; • esprimere la valutazione trimestrale, sulla base dei criteri stabiliti dagli OO.CC., con voto unico
per le classi di nuovo ordinamento; • facilitare la visione dei compiti o dei test che saranno corretti tempestivamente e riportati per
discuterne gli esiti con la classe e, se richiesto, con il singolo alunno; • comunicare con adeguato anticipo le date delle prove di verifica; • riportare i compiti in classe corretti entro un tempo ragionevole (max. 15 giorni); • concordare con i colleghi i tempi delle verifiche orali e/o scritte onde evitare che nello stesso
giorno l’alunno sia sottoposto a più di due verifiche nell’arco di una giornata; • evitare di interrogare il lunedì, se non indispensabile; • informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino nella
vita scolastica, sia negli aspetti comportamentali che di apprendimento; • creare un positivo clima di classe, stimolando gli alunni a mantenere comportamenti coerenti con
gli obiettivi formativi fissati dal Consiglio di classe; • rispettare quanto sottoscritto nel Patto Formativo.
I DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE I GENITORI ( tutore dell’alunno) * *Firma in elenco allegato
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Graziella Cammalleri
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PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITÀ' TRA SCUOLA E FAMIGLIA Anno Scolastico 2015/2016
Dirigente Scolastico Graziella Cammalleri Componente docente Componente genitori
Personale ATA
Delibera Collegio Docenti ………………………………
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e
legalità”
Visto il Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 “linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale
per la prevenzione del bullismo”
Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di
telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni
disciplinari, dovere i vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
Visti i D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e n. 235 del 21 novembre 2007 art 3 “Regolamento recante
lo Statuto delle studentesse e degli studenti ella scuola secondaria”
Visto il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto attualmente in vigore
Preso atto che: 1) la formazione e l'educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione,
oltre che dell’ alunno/studente, della scuola, della famiglia e dell'intera comunità scolastica;
2) la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l'apprendimento ma una comunità organizzata dotata di risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti;
SI STIPULA CON LA FAMIGLIA DELLO STUDENTE IL SEGUENTE
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
IL RAPPORTO SCUOLA-ALUNNO-FAMIGLIA Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento dell'azione educativa e formativa in un rapporto reciproco di diritti e di doveri esplicitati successivamente.
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A Via Bosco De Nicola - 14a Strada - 87100 COSENZA - Tel./Fax 0984-483941
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IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ Il genitore/ affidatario, sottoscrivendo l'istanza d'iscrizione, assume impegno: a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente Patto di corresponsabilità;
b) a sollecitarne l'osservanza da parte dell'alunno/studente.
Il Dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell'istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti. Il patto educativo di corresponsabilità comporta l’assunzione di ruoli e di responsabilità da parte dei soggetti interessati perché tutti sono protagonisti e responsabili della sua attuazione, attraverso una gestione partecipativa della scuola nei diversi ambiti
DOCENTI
La funzione docente realizza il processo di insegnamento – apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale e civile degli studenti, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti.
I docenti hanno il DIRITTO: I docenti hanno il DOVERE di:
• A veder difesa e tutelata la propria funzione istituzionale e costituzionale.
• Alla libertà di scelta sul piano metodologiche e didattico nell’ambito delle coordinate dal P.O.F. dell’Istituzione Scolastica e dai C.C.N.L. L’esercizio di tale scelta è volto a promuovere, attraverso un confronto aperto tra i docenti, la piena crescita culturale orientata ad una “cittadinanza attiva” degli studenti.
• Ad una scuola in grado di affrontare e rispondere ai bisogni del personale e dell’utenza, affinché possano esplicare pienamente il ruolo di insegnanti e di educatori.
• Ad usufruire dei servizi e dei supporti previsti per svolgere adeguatamente il proprio lavoro.
• Ad accrescere e migliorare la propria preparazione culturale e professionale attraverso attività di aggiornamento, formazione e di confronto con esperti e colleghi (diritto – dovere).
• Promuovere la diversità come elemento di crescita ,educando gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze individuali e personali
• Creare un clima di fiducia, stima e collaborazione con gli studenti, tra gli studenti e con le famiglie.
• Essere trasparenti e disponibili a spiegare allo studente e alle famiglie le proprie scelte metodologiche ed educative.
• Favorire l’inclusione di alunni di qualunque razza, cultura, religione e disabilità, in nome del rispetto di valori inalienabili della vita, della persona, della libertà, dell’eguaglianza.
• Condividere con le famiglie i percorsi educativi e didattici comuni o individualizzati oltre che norme stabilite e aspetti legati alla condotta
• offrire con il comportamento un modello esemplare di riferimento
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STUDENTI
Ogni studente deve essere accolto dalla scuola come persona con un proprio patrimonio culturale già acquisito nella famiglia, nella società, nelle scuole precedenti e come portatore di un diritto – dovere: ricevere tutto quanto la scuola deve dare per la sua crescita personale, culturale e sociale e contribuire egli stesso a realizzare con gli altri tali scopi.
Gli studenti hanno il DIRITTO:
Gli studenti hanno il DOVERE di:
• Ad una formazione culturale che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.
• Ad essere guidati, aiutati e consigliati nelle diverse fasi della maturazione e dell’apprendimento.
• Ad essere rispettati da tutto il
personale della scuola e dai compagni.
• Ad essere ascoltati quando esprimono osservazioni, formulano domande, chiedono chiarimenti.
• Ad essere informati sulle decisioni e
sulle norme che regolano la vita della scuola.
• A trascorrere il tempo scolastico in ambienti sicuri, sani e puliti.
• A poter comunicare con le famiglie per ragioni di particolare urgenza o gravità
• Tenere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, di tutto il personale scolastico e dei compagni, un comportamento rispettoso ed educato.
• Accettare, rispettare, aiutare e collaborare i compagni diversamente abili e attivarsi per l’integrazione nella classe.
• Rispettare le decisioni prese dagli insegnanti e accettare eventuali sanzioni motivate
• Assolvere agli impegni di studio e applicarsi al massimo delle sue capacità
• Frequentare regolarmente le lezioni, le attività didattiche, anche extracurriculari e opzionali scelte.
• Non superare 1/3 delle assenze rispetto ad un monte ore annuo di 1056 ore
• Svolgere regolarmente ed in modo accurato il lavoro scolastico sia in classe sia a casa.
• Avere sempre con sé tutto il materiale occorrente per le lezioni.
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tramite gli uffici di segreteria o personale preposto.
• Rispettare gli orari scolastici per non turbare il regolare avvio e lo svolgimento delle lezioni (fatti salvi i casi di comprovate necessità personali o familiari).
• Non usare a scuola telefoni cellulari
• Non fumare a scuola , sia nei locali interni che negli spazi esterni di pertinenza della scuola
• Non portare a scuola oggetti pericolosi per sé e per gli altri, bevande alcooliche o eccitanti.
GENITORI
I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito.
I genitori hanno il DIRITTO di: I genitori hanno il DOVERE di:
• Essere rispettati come persone e come educatori.
• Vedere tutelata la salute dei propri figli, nell’ambito della comunità scolastica, nel rispetto della riservatezza.
• Essere informati sul Piano dell’Offerta Formativa, sul Regolamento e su tutto quanto concerne la funzionalità della scuola.
• Avere colloqui, regolarmente programmati, per essere informati sull’andamento socio – relazionale e didattico del figlio.
• Essere informati tempestivamente di comportamenti scorretti.
• Effettuare assemblee di classe nei locali della scuola, su richiesta motivata dei rappresentanti, al di fuori delle ore di lezione, previo accordo con il Dirigente Scolastico.
• Condividere con gli insegnanti e con i figli i valori di solidarietà e accettazione dell’altro.
• Permettere assenze solo per motivi validi e ridurre il più possibile le uscite e le entrate fuori orario.
• Partecipare alle riunioni indette dalla scuola; presentarsi agli incontri richiesti dal DS o dagli insegnanti o richiedere di propria iniziativa tali incontri, in caso di problemi o difficoltà.
• Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola.
• Curare l’igiene e l’abbigliamento decoroso dei figli.
• Rispettare il ruolo e le decisioni prese dagli insegnanti senza interferire nelle scelte metodologiche e didattiche e accettare le eventuali motivate sanzioni come momento di riflessione.
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• Accettare con spirito di collaborazione gli eventuali richiami o provvedimenti disciplinari a carico del figlio finalizzati alla sua formazione.
• Risarcire danni arrecati alle strutture o strumentazioni per accertato comportamento irresponsabile del minori a suo carico.
• Segnalare al DS e ai docenti eventuali problemi didattici e personali ed eventuali comportamenti sconvenienti nei confronti dei loro figli.
• Accompagnare a scuola i figli nei casi in cui se ne ravvisi la necessità da parte della scuola.
I GENITORI O AFFIDATARI
Firma In elenco allegato IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Graziella Cammalleri
data………………………………
DISCIPLINA Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che: a) le infrazioni disciplinari da parte dell'alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
b) nell'eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007);
c) il Regolamento d'Istituto disciplina le modalità d'irrogazione delle sanzioni disciplinari e d'impugnazione.
PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE; AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto si attua la procedura di composizione obbligatoria; la procedura di composizione obbligatoria comprende: a) segnalazione di inadempienza, tramite "avviso", se prodotta dalla scuola, "reclamo" se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma orale che scritta.
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b) Accertamento: una volta prodotto l'avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica delle circostanze segnalate;
c) Ripristino: sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera "b", il ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;
d) Informazione: il ricevente è obbligato ad informare l'emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate.
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ANNO SCOLASTICO 2015.2016
PIANO DI EMERGENZA
D. Lgs. 81/2008 (E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI)
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Prof. Nardo Francesco
Il Dirigente Scolastico
Graziella Cammalleri
Reg. n. 9259-
A Via Bosco De Nicola - 14a Strada - 87100 COSENZA - Tel./Fax 0984-483941
www.iis-ipsss-itas-cosenza.it E-mail [email protected] C.F. 98077750788
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INDICE 1. CHE COS'È IL PIANO DI EMERGENZA ...................................................................... 22
1.1. PARTECIPAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE ...................................................... 2
2. OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA .................. .................................................. 3
3. AMBIENTE SCOLASTICO ................................................................................................ 3
4. DESIGNAZIONE E COMPITI DEGLI INCARICATI DELL'ATTUAZ IONE DEL PIANO DI EMERGENZA .................................................................................................... 4
4.1. PERSONALE DOCENTE ED AUSILIARIO ............................................................... 4
4.2. ALLIEVI ........................................................................................................................ 4
5. NORME DELL'EMERGENZA ........................................................................................... 4
5.1. NORME GENERALI ..................................................................................................... 5
5.2. PROCEDURE OPERATIVE ......................................................................................... 5 5.2.1. Il Dirigente Scolastico ................................................................................................ 6 5.2.2. Il personale docente .................................................................................................... 6 5.2.3. Il personale A.T.A. ..................................................................................................... 6 5.2.4. Gli allievi .................................................................................................................... 7
6.3. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA. .............................. 7 6.1.1. Norme di comportamento in caso di evacuazione ..................................................... 7 6.1.2. Norme di comportamento in caso di incendio ........................................................... 8 6.1.3. Norme di comportamento in caso di terremoto .......................................................... 8 6.1.4. Norme di comportamento in caso di infortunio ......................................................... 9
6.4. ASSEGNAZIONE USCITE DI EMERGENZA ............................................................ 9 6.4.1. Piano terrra sede principale con planimetria…………………………………………10 e 11 6.4.2. Piano primo sede principale con planimetria………………………………………….12 e 13 6.4.3. Piano secondo sede principale con planimetria……………………………………………14 e 15 6.4.4. Piazza Cappello: seminterrato, piano rialzato, piano primo ……………………….……16
7. GESTIONE DELL'EMERGENZA ................................................................................... 16
7.1. LA DECISIONE DI ATTIVARE L'ALLARME ......................................................... 16
7.2. IL COORDINAMENTO DELLE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE DEL PLESSO SCOLASTICO ............................................................................................................. 17
7.3. DOPO LE OPPORTUNE VALUTAZIONI, LA DECISIONE DI COMUNICARE LA FINE DELL'EMERGENZA ......................................................................................... 18
8. INFORMAZIONE E FORMAZIONE .............................................................................. 19
9. SEGNALETICA DI SICUREZZA ..................................................................................... 19
9.1. CARTELLI DI SALVATAGGIO ................................................................................ 19
9.2. CARTELLI DI SEGNALAZIONE DELLE ATTREZZATURE ANTINCENDIO .... 20
9.3. CARTELLI DI DIVIETO ............................................................................................ 20
9.4. CARTELLI DI PRESCRIZIONE ................................................................................ 20
9.5. CARTELLI DI AVVERTIMENTO ............................................................................. 21
10. ALLEGATI .......................................................................................................................... 23
1. CHE COS'È IL PIANO DI EMERGENZA
23
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Il piano di emergenza è uno strumento operativo specifico per ogni scuola, attraverso il quale si adottano le operazioni da compiere in caso di evacuazione, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio. La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l’evacuazione dell’intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dall’edificio scolastico può manifestarsi per le cause più disparate. La tipologia degli incidenti ipotizzabili è infatti piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio all’interno della scuola, ma anche dalla sua collocazione e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali. Le emergenze che potrebbero richiedere l'evacuazione parziale o totale di un edificio sono generalmente le seguenti: � incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico (ad esempio nei magazzini, nei laboratori, nella
centrale termica, nella biblioteca o in locali in cui sia presente un potenziale rischio d’incendio);
� incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in edifici confinanti, boschi, ecc.) e che
potrebbero coinvolgere l’edificio scolastico;
� emergenze esterne dovute a fenomeni meteorologici o naturali di particolare gravità (terremoto, tromba
d’aria);
� crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui;
� avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi;
� inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire
dall'edificio piuttosto che rimanere all’interno;
� emergenze sanitarie;
� ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Dirigente Scolastico.
1.1. Partecipazione di tutto il personale
Per gestire correttamente una situazione di emergenza tutto il personale deve essere informato sul comportamento da tenere, per evitare che anche un piccolo incidente si trasformi in tragedia. Soprattutto bisogna avere ben presente che cosa sia un’emergenza, come ci si deve comportare per evitare il panico. Qualsiasi situazione di emergenza, se non sarà ben coordinata e non vedrà la partecipazione attiva di tutto il personale coinvolto, difficilmente avrà successo. Benché ogni situazione di emergenza sia diversa dalle altre, esistono però degli aspetti ripetitivi e comuni a tutte le situazioni di emergenza, da quelle più semplici (incidente ad un singolo alunno o dipendente, incendio di una singola apparecchiatura, ecc.) a quelle più complesse (incendio diffuso a parte dell’Istituto, terremoto ecc.) che comportano l’evacuazione completa dell’edificio scolastico. Per affrontare al meglio una situazione di emergenza, bisogna fronteggiare il pericolo per tempo ed evitando di rimanere paralizzati o di intervenire in maniera inconsulta.
2. OBIETTIVI DEL PIANO DI EMERGENZA
Gli obiettivi principali del presente piano di emergenza sono:
� Fornire al personale le necessarie informazioni sulle norme comportamentali da seguire in caso di incendio,
terremoto o pericolo grave;
� Fornire al personale informazioni utili quando bisogna prestare soccorso a persone infortunate;
� Individuare le persone a cui assegnare il compito di organizzare, programmare e verificare le attività
prevenzionali;
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� Assegnare incarichi e compiti al personale specificatamente addestrato;
� Ridurre i pericoli alle persone;
� Circoscrivere e contenere l’evento (in modo da non coinvolgere impianti e/o strutture che a loro volta
potrebbero, se interessati, diventare ulteriore fonte di pericolo) per limitare i danni e permettere la ripresa
dell’attività scolastica al più presto.
Nel fare ciò, si è tenuto conto dei lavoratori ed equiparati dell’Istituto: Dirigente Scolastico; Collaboratori del Dirigente Scolastico; Docenti; Personale A.T.A.; Studenti.
Particolare attenzione, inoltre, è stata posta a quella categoria di lavoratori per i quali, rispetto alla media dei lavoratori, i rischi relativi ad una emergenza possono essere comparativamente maggiori per cause soggettive dipendenti dai lavoratori stessi, come i portatori di handicap.
3. AMBIENTE SCOLASTICO
La distribuzione delle persone fra le varie vie di esodo è determinata in funzione della popolazione presente nell'edificio (Allegati n° 1, n° 2 a e n° 2 b). Le caratteristiche spaziali, distributive e d'uso dell'ambiente scolastico, come si può vedere più dettagliatamente nel punto 6.1 "Norme generali", sono evidenziate nelle relative planimetrie (Allegati n° 3 a, n° 3 b, n° 3 c, e n° 4) sulle quali sono riportati: • Le vie di esodo;
• Le uscite di emergenza;
• I punti di raccolta esterni all'edificio;
• La posizione ed il tipo di attrezzature di spegnimento incendi (estintori, idranti);
• La posizione delle cassette di pronto soccorso;
• La posizione dell'allarme di emergenza;
• La posizione di ciascuna classe e il relativo numero di allievi.
4. DESIGNAZIONE E COMPITI DEGLI INCARICATI DELL'ATTUAZ IONE DEL PIANO DI
EMERGENZA
4.1. Personale docente ed ausiliario In base alle disposizioni di cui all’art. 18 comma 1 lett. b del D. Lgs. 81/2008, il Datore di Lavoro è tenuto a designare i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato, di pronto soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza. Essi devono essere adeguatamente formati ed essere in numero sufficiente in funzione delle dimensioni e dei rischi specifici dell'Istituto. In quest'anno scolastico sono stati individuati i compiti da assegnare al personale docente e A.T.A. che opera nell'Istituto e sono stati nominati almeno due responsabili per ogni compito o funzione da svolgere in modo da assicurare una continuità della loro presenza. Negli Allegati n° 5 a e n° 5 b sono riportate le squadre addette alla gestione delle emergenze. Negli Allegat1 n° 6 a e n° 6 b sono riportati gli incarichi assegnati al personale dell'Istituto. L'Allegato n° 7 è il modulo utilizzato per la registrazione del controllo periodico di estintori ed idranti.
4.2. Allievi
In ogni classe dovranno essere designati alcuni studenti, scelti dagli stessi, a cui attribuire le seguenti mansioni: 2 studenti apri-fila, con il compito di aprire le porte e guidare i compagni verso la zona di raccolta;
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2 studenti serra-fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro; gli stessi faranno da tramite con l’insegnante e la direzione delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione; 2 studenti con il compito di aiutare i disabili (ove presenti) ad abbandonare l’aula ed a raggiungere il punto di raccolta prestabilito. Oppure, ove non presenti disabili, con il compito di sostituire eventuali alunni apri-fila o serra-fila assenti. Tali incarichi vanno sempre eseguiti sotto la diretta sorveglianza del docente. Una volta individuati gli studenti che svolgeranno questi compiti per ogni specifica classe, in ogni aula saranno affissi i rispettivi nominativi secondo il modello allegato (Allegato n° 12 ) e, inoltre, si provvederà ad allegare copia dell’elenco completo degli incaricati di tutte le classi al presente piano di emergenza (Allegati n° 8 a, n° 8 b, n° 8 c).
5. NORME DELL'EMERGENZA
Le norme di seguito elencate, non rappresentano la totalità delle regole che si devono rispettare all'interno dell'Istituto. La loro applicazione non esclude l'uso del "buon senso e delle principali regole e pratiche standard di sicurezza". Sono state suddivise in: • Norme generali;
• Procedure operative;
• Norme di comportamento in caso di emergenza.
5.1. Norme generali
� In ogni aula ed in ogni piano, in prossimità delle scale ed in ogni corridoio dell'edificio, sono affissi:
• Un cartello riportante le specifiche "Norme di Comportamento in caso di Emergenza";
• La planimetria del piano, sulla quale sono indicate: la posizione di chi osserva, l'ubicazione delle
attrezzature antincendio e delle cassette di pronto soccorso, le vie di esodo, le uscite di emergenza, i punti
di raccolta esterni all'edificio, la posizione dell'allarme di emergenza.
� Le uscite di emergenza devono essere sempre sgombre da qualsiasi ostacolo.
� Nell'Albo della Sicurezza dell'Istituto sono riportate le informazioni relative a:
• Nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.);
• Nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.);
• I nominativi degli Incaricati della Gestione delle Emergenze (G.E.);
• Gli indirizzi ed i numeri di telefono di pronto intervento che devono essere utilizzati in casi di emergenza
(Allegato n° 9);
� È fatto divieto a tutto il personale di compiere di propria iniziativa, manovre e lavori che non siano di loro
competenza e che possano causare danni alla propria ed altrui incolumità.
� Non rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza e di protezione senza autorizzazione.
� È vietato ostruire e/o bloccare le attrezzature antincendio e le strade con materiali, automezzi ecc.
� Tutti i lavoratori dovranno usare con cura i dispositivi di sicurezza.
� È’ severamente vietato fumare nelle aree in cui è affisso il relativo cartello di divieto.
� Ciascun dipendente deve conservare la sua area di lavoro pulita ed ordinata, considerando tale pratica come
parte integrante del proprio lavoro.
� È vietato parcheggiare gli autoveicoli nelle zone non destinate a tale scopo.
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� Le imprese esterne che svolgono attività lavorativa (installazione, manutenzione, ecc.) all'interno dell'Istituto
vengono sollecitate a prendere visione delle "Norme di comportamento in caso di emergenza".
5.2. Procedure operative
Le procedure previste nel presente piano possono considerarsi valide per tutti i possibili rischi identificati e, affinché il piano garantisca la necessaria efficacia, tutti (Dirigente Scolastico, personale docente, personale A.T.A., allievi) dovranno rispettare le seguenti regole:
• esatta osservanza di tutte le disposizioni riguardanti la sicurezza;
• osservanza del principio che tutti gli operatori sono al servizio degli allievi per salvaguardarne l’incolumità;
• abbandono dell’edificio solo ad avvenuta evacuazione di tutti gli allievi.
Per raggiungere tale scopo, oltre agli incarichi assegnati, ognuno dovrà seguire determinate procedure.
5.2.1. Il Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dal “Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione”, dovrà vigilare sulla corretta applicazione: � dell’ordine di servizio relativo al controllo della praticabilità delle vie d’uscita;
� delle disposizioni inerenti l’eliminazione o la riduzione, entro i limiti previsti dalle disposizioni vigenti, dei
materiali infiammabili;
� dell’addestramento del personale all’uso corretto di estintori ed altre attrezzature per fronteggiare l’inizio di
una emergenza.
Infine avrà cura di richiedere all’Ente Locale competente, con tempestività, gli interventi necessari ad assicurare la funzionalità e la manutenzione: � dei dispositivi d’allarme;
� dei mezzi antincendio;
� di ogni altro dispositivo o attrezzatura finalizzata alla sicurezza.
5.2.2. Il personale docente
Il personale docente deve: � informare adeguatamente gli allievi sulla necessità di una disciplinata osservanza delle procedure indicate nel
piano di emergenza al fine di assicurare l’incolumità a se stessi ed agli altri;
� illustrare periodicamente il piano di emergenza e tenere lezioni teorico pratiche sulle problematiche derivanti
dall’instaurarsi di una situazione di emergenza nell’ambito dell’edificio scolastico;
� intervenire prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico;
� controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano correttamente i compiti;
� in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze
ad evacuazione avvenuta;
� una volta raggiunta la zona di raccolta farà pervenire alla direzione delle operazioni, tramite i ragazzi
individuati come serra-fila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati,
su eventuali dispersi e/o feriti. Copie in bianco di tale modulo, pronte all'uso, dovranno sempre essere
custodite all’interno del registro (Allegato n° 10);
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� gli insegnanti di sostegno, con l’aiuto, ove occorra, di alunni o di altro personale cureranno le operazioni di
sfollamento unicamente dello o degli alunni disabili loro affidati. Considerate le oggettive difficoltà che
comunque qualsiasi tipo di handicap può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno
predisporre la loro uscita in coda alla classe.
5.2.3. Il personale A.T.A.
Il personale A.T.A. deve osservare scrupolosamente i compiti attribuiti in funzione dell'incarico ricevuto. Uno o più collaboratori scolastici provvederanno a disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica, impianto idrico). Gli incaricati specifici provvederanno ad attivare gli estintori e/o gli idranti, altri controlleranno la praticabilità delle vie di uscita, altri controlleranno che nei vari piani dell’edificio tutti gli alunni siano sfollati (in particolare: servizi e laboratori). Nel complesso, tutto il gruppo di persone che fa parte della squadra di emergenza (G.E.) si attiverà secondo le istruzioni fornite.
5.2.4. Gli allievi
Dovranno adottare il seguente comportamento, appena avvertito il segnale d’allarme: � interrompere immediatamente ogni attività;
� mantenere l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’esodo;
� tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.);
� disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami (la fila sarà aperta dai due compagni designati
come apri-fila e chiusa dai due serra-fila);
� rimanere collegati tra di loro;
� seguire le indicazioni dell’insegnante che accompagnerà la classe per assicurare il rispetto delle precedenze;
� camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate e senza spingere i compagni;
� collaborare con l’insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento;
� attenersi scrupolosamente a quanto ordinato dall’insegnante nel caso si verifichino contrattempi che
richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano;
� gli alunni fuori classe al segnale di allarme si dispongono in coda alla fila più prossima al punto in cui si
trovano per poi ricongiungersi, una volta evacuati, con gli alunni della propria classe.
6. 3. NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA.
Ogni evento, suscettibile di porre in grave ed immediato pericolo il personale (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi), deve immediatamente essere: ⇒ segnalato al seguente n° di telefono interno: 200 (Centralino) tramite gli interfoni dislocati nei diversi punti
dell'Istituto;
⇒ segnalato agli addetti alla gestione delle emergenze.
6.1.1. Norme di comportamento in caso di evacuazione
Le seguenti istruzioni di sicurezza possono ritenersi generiche, quindi, valide per ogni circostanza. Al verificarsi di una situazione di emergenza, quindi alla diramazione dell’allarme, i lavoratori (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi) devono applicare le seguenti norme comportamentali :
⇒ Evitare ogni forma di panico
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⇒ Interrompere immediatamente ogni attività
⇒ Lasciare tutto l’equipaggiamento (non preoccuparsi di libri, abiti o altro)
⇒ Gli alunni devono incolonnarsi dietro l'alunno con funzione di "apri-fila"
⇒ Assistere eventuali portatori di handicap ed aiutarli a raggiungere un luogo sicuro (se presenti)
⇒ Non spingere, non gridare e non correre
⇒ Seguire il percorso di esodo contrassegnato dall'apposita segnaletica (se non vi è una diversa
indicazione da parte degli addetti alla gestione delle emergenze)
⇒ Eseguire in modo tempestivo eventuali compiti assegnati durante l'organizzazione del piano di
emergenza
⇒ Non compiere di propria iniziativa operazioni che non siano di propria competenza
⇒ Non rientrare nei locali appena evacuati
⇒ Raggiungere la zona di raccolta assegnata
⇒ Segnalare la propria presenza una volta giunti al punto di raccolta
⇒ Non allontanarsi senza autorizzazione dalla zona o punto di raccolta dove verrà fatto l'appello
⇒ Collaborare, oltre che con gli addetti alla gestione delle emergenze, anche con i soccorritori esterni
⇒ Mantenere la calma
6.1.2. Norme di comportamento in caso di incendio
⇒ Mantenere la calma
⇒ Se l’incendio si è sviluppato nella propria classe, uscire subito chiudendo la porta
⇒ Avvisare gli addetti alle gestione delle emergenze (oppure telefonando al numero interno 200)
fornendo le indicazioni inerenti il proprio nome, l'ubicazione del locale interessato ed il tipo di evento
rilevato
⇒ Attendere l'arrivo dell'incaricato evitando di creare panico
⇒ Allontanarsi dall'area interessata, all'arrivo dell'incaricato, portandosi in prossimità delle scale di
emergenza
⇒ Se l’incendio si è sviluppato all'esterno della propria classe ed il fumo rende impraticabili le scale ed
i corridoi, chiudere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati per
impedire l'entrata del fumo
⇒ Aprire la finestra e, senza sporgersi troppo, manifestare la propria presenza ai soccorsi esterni
⇒ Se il fumo rende difficile la respirazione, filtrare l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e
sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto)
6.1.3. Norme di comportamento in caso di terremoto
Se si è nell'edificio: ⇒ Mantenere la calma
⇒ Non precipitarsi fuori
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⇒ Restare in classe e ripararsi sotto il banco, sotto l’architrave della porta o vicino ai muri portanti
⇒ Allontanarsi dalle finestre, dalle porte con vetri, dagli armadi che cadendo potrebbero provocare
ferire
⇒ Se ci si trova nei corridoi o nel vano delle scale, rientrare nella propria classe o in quella più vicina
⇒ Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandonare l’edificio e ricongiungersi con gli altri
studenti della propria classe nella zona di raccolta assegnata
Se si è fuori dall’edificio: ⇒ Allontanarsi dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni, dalle linee elettriche perché potrebbero cadere
e provocare ferite
⇒ Cercare un posto dove non si ha nulla sopra di se
6.1.4. Norme di comportamento in caso di infortunio
Il primo soccorso non è altro che l'aiuto che si presta ad una o più persone, vittime di un incidente o di un malore, in attesa che intervengano persone più qualificate (addetti al pronto soccorso, infermiere, medico, volontario della croce rossa) pertanto il primo soccorritore deve ricordarsi che non deve sostituirsi a dette figure. Al verificarsi di una situazione di infortunio, i lavoratori (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi) devono applicare le seguenti norme comportamentali :
⇒ Mantenere sempre la calma
⇒ Prima di intervenire, avvisare le persone preposte al "Pronto Soccorso" (oppure telefonando al
numero interno 200 - Centralino) fornendo le indicazioni inerenti il proprio nome, la classe o in ogni
caso il locale dove si è verificato l'infortunio e le condizioni dell'infortunato o del malato
⇒ Allontanare la folla ed i curiosi
⇒ In caso di malore improvviso, liberare l'infortunato da ogni impedimento (sciarpa, cravatta, colletto,
cintura, ecc.) e portarlo con cautela in luogo aerato
⇒ Lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di
medicazione ed in caso di mancanza d'acqua, pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo
imbevuto di disinfettante o, in mancanza di questo, alcool
⇒ Apprestare i primi aiuti usando le necessarie precauzioni (guanti, mascherine)
⇒ Non somministrare alcolici e/o bevande
⇒ Non somministrare cibo
⇒ Non spostare, caricare, o accompagnare l'infortunato senza aver capito cosa è successo
⇒ Non togliere oggetti estranei dal corpo della vittima
⇒ Non toccare le ustioni
⇒ Non piegare o muovere la testa in caso di frattura (anche sospetta) della colonna vertebrale
⇒ Ma soprattutto, non improvvisarsi medici o infermieri.
Le "Norme di Comportamento in caso di Emergenza" sono riportate nell'Allegato n° 11.
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6.4. Assegnazione uscite di emergenza
Le uscite di emergenza della SEDE PRINCIPALE sono numerate in modo progressivo a partire dal piano terra lato Nord-Est (ingresso principale). In totale l’Istituto è fornito di 30 uscite di emergenza e di 2 scale interne (A e B). Il presente Piano prevede una evacuazione ripartita sulle varie uscite di emergenza tenendo conto della minore distanza da percorrere e del carico complessivo di persone per ogni uscita. In qualsiasi situazione di emergenza, i lavoratori (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi), a seconda del luogo in cui si trovano in quel particolare momento, dovranno seguire i percorsi di esodo contrassegnati dall'apposita segnaletica (se non vi è una diversa indicazione da parte degli addetti alla gestione delle emergenze) ed utilizzare le uscite di emergenza di seguito riportate.
6.4.1. Piano Terra
SEDE PRINCIPALE
Le persone che si trovano nell’ufficio del Dirigente Scolastico, nell’ufficio del Vicario, negli uffici di Segreteria e le persone che si trovano nel locale dove è ubicato il centralino utilizzeranno le uscite n° 1 e n° 2 (ingresso principale). Le persone che si trovano nella sala docenti utilizzeranno le uscite n° 1 e n° 2, oppure la uscita n° 5. Le persone che si trovano nei servizi vicini all’ufficio del Dirigente Scolastico utilizzeranno l’uscita n° 4. Le persone che si trovano nei Laboratori n° 1, 2 , 3 e 4 utilizzeranno l’uscita n° 5, o eventualmente possono utilizzare, rispettivamente, le uscite n° 6, 7, 8 e 9. Le persone che si trovano nei Laboratori n° 5, 6 e 7 utilizzeranno l’uscita n° 13 o, eventualmente, possono utilizzare, rispettivamente, le uscite n° 9, 10, 11 e 12. Le persone che si trovano nei servizi vicino al laboratorio n° 1 oppure nei servizi vicino al laboratorio n° 7, utilizzeranno, rispettivamente, le uscite n° 5 e n° 13. Le persone che si trovano nell’aula V C utilizzeranno l’uscita n° 13. Le persone che si trovano nel Laboratorio di Fisica (ex lab. Tecnologie Alimentari) o in quello ex Metodologie Operative, ove si trova la classe IV D, utilizzeranno l’uscita n° 13 oppure, eventualmente possono utilizzare, rispettivamente, le uscite n° 18 e n° 19. Le persone che si trovano nell’ aula della classe III C, oppure nei servizi vicino alla Palestra, utilizzeranno l’uscita n° 14 o n° 15. Le persone che si trovano nell’aula di esercitazioni motorie (Palestra), utilizzeranno le uscite n° 16 e 17 ed eventualmente le uscite n° 14 e 15.
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6.4.2. PIANO
PRIMO
SEDE PRINCIPALE
Le persone che si trovano nella classe 2° C, nel Laboratorio Linguistico Outsourcing Commerciali, nel Laboratorio Linguistico Multimedia le, utilizzeranno l’uscita di emergenza n° 22. le persone che si trovano nella Biblioteca, nei servizi vicini alla scala A, nelle aule delle classi 2° G, 1° C, 1° A, 1° B e nei servizi vicini all’aula della classe 2° G, utilizzeranno la scala A per scendere al Piano Terra e quindi l’uscita n° 5. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 1° G , 1° D, 1° A grafico e nei servizi vicini all’aula della classe 1 A grafico, utilizzeranno la scala B per scendere al Piano Terra e quindi l’uscita n° 13. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 2 A grafico, 2 B , 2 A , utilizzeranno la scala B per scendere al piano terra e quindi l’uscita n° 13. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 2 D, 2 E e nel locale Archivio e nell’appartamento del custode, utilizzeranno l’uscita n° 24 e quindi la scala esterna di emergenza C che porta vicino al punto di raccolta A.
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Piano Secondo SEDE PRINCIPALE
Le persone che si trovano nelle aule delle classi 5° D , 5° G , 4° G , 3° G, 5° A grafico, 3° B, 4° C e quelle che si trovano nei servizi vicini all’aula della classe 3° G, nei servizi vicini alla scala A , nel Laboratorio Multimediale, nell’aula di grafica e comunicazione e dell’ufficio tecnico utilizzeranno la scala A per scendere al Piano Terra e quindi l’uscita n° 4 o n° 5. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 4° A grafico, 5° A grafico, 3° D, 5° F, 3° A, 4° A e quelle che si trovano nei servizi vicini all’aula della classe 4° A grafico, utilizzeranno la scala interna B per scendere al Piano Terra e quindi l’uscita n° 13. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 5° A, 4° B, 5° B, 4° E, 5° E, nell’aula 17 e nei servizi vicini all’aula della classe 5° B utilizzeranno l’uscita n° 27 e quindi la scala esterna di emergenza C che porta all’esterno dell’edificio vicino al punto di raccolta A. Le persone che si trovano nell’Auditorium utilizzeranno l’uscita n° 26, quindi la scala esterna di emergenza D che porta all’esterno dell’edificio vicino al punto di raccolta A, o le uscite n° 20 e 21 del Piano Terra. In caso di necessità possono essere utilizzate anche la UE n. 28 (permette di accedere alla scala esterna D) e le UE n. 27 , che mediante la scala B porta al piano terra all’uscita di emergenza n° 13. I punti di raccolta individuati sono due: punto A e punto B. Il punto A corrisponde al centro del piazzale interno del cancello automatico di viale Mancini. Il punto B corrisponde all’angolo nord-est dell’Istituto, posto immediatamente a sinistra uscendo dall’ingresso principale.
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Plesso di Piazza Cappello: Le uscite di emergenza del Plesso di Piazza Cappello sono in totale 5 con una scala interna ed una scala esterna.
Seminterrato ed esterno: Le persone che si trovano nel bar e nell’archivio saliranno le scale e utilizzeranno l’uscita n° 1 del piano rialzato per portarsi sulla piazza. Le persone che si trovano nel laboratorio di biologia molecolare e quelle che si trovano nel cortile adibito in parte a palestra usciranno dal cancello automatico e andranno, girando a destra, sulla piazza.
Piano rialzato: Le persone che si trovano in bidelleria e nell’aula 3° B utilizzeranno l’uscita principale (uscita di emergenza n° 1); le persone che si trovano nei laboratori: d’informatica e di chimica/microbiologia potranno utilizzare l’uscita principale passando dalla bidelleria o rispettivamente le uscite d’emergenza n° 3 e n° 4 passando dal cortile e dal cancello automatico per portarsi sulla piazza. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 1° A, 5° C, 2° B, e nell’aula tennis da tavolo (aula sala giochi) utilizzeranno l’uscita di emergenza n° 2. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 1 B, 5° A, 2° A, aula associazione trapiantati, nell’aula trattamenti testi e i servizi utilizzeranno l’uscita principale (n° 1) per portarsi sulla piazza. Le persone che si trovano nelle aule delle classi 3° A serale, 4° A serale e 5° A serale utilizzeranno l’uscita principale per portarsi sulla piazza.
Piano primo Plesso di piazza Cappello
Le persone che si trovano nella classe 4° A, 3° A e 4° B, 5° B e quelle presso i servizi utilizzeranno l’uscita di emergenza n° 5 ed attraverso le scale esterne ed il cancello automatico andranno nel punto di raccolta (piazza Cappello). Le persone che si trovano nell’aula docenti, nell’ufficio del Dirigente Scolastico, nella Biblioteca e nell’aula magna, nel laboratorio d’informatica, nell’aula del collaboratore del Dirigente Scolastico utilizzeranno le scale interne per portarsi all’esterno.
7. GESTIONE DELL'EMERGENZA
Il Dirigente Scolastico, o il suo sostituto, ha il compito di gestire le situazioni di emergenza. A lui spetta: ⇒ La decisione di attivare l'allarme
⇒ Il coordinamento delle operazioni di evacuazione del plesso scolastico
⇒ Dopo le opportune valutazioni, la decisione di comunicare la fine dell'emergenza
Per il Plesso di piazza Cappello, il compito di gestire le situazioni di emergenza, sono affidata all’ASPP, o suoi sostituti.
7.1. La decisione di attivare l'allarme
In caso di situazione di grave pericolo, che richiede l’abbandono immediato dei locali, sarà diramato dal personale che per primo viene a conoscenza dell’evento. È consentita la diramazione dell’allarme senza ricorrere immediatamente al Dirigente Scolastico nei seguenti casi: • incendi di grosse dimensioni;
• evacuazione successiva ad una scossa di terremoto;
• fughe di gas di notevole entità.
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Non è necessario dar luogo all’evacuazione dell’edificio nei seguenti casi: • principio d’incendio che può essere spento con l’uso degli estintori in dotazione;
• situazioni confinate che non creino pericolo.
In ogni caso una volta deciso, l’ordine di evacuazione sarà impartito secondo le seguenti modalità: • comunicazione verbale attraverso l'impianto di diffusione audio;
• suono intermittente della campanella (cinque squilli consecutivi della durata di un secondo da ripetere per tre
volte ad intervalli di tre secondi);
• uso del megafono in dotazione nel caso di impossibilità di utilizzare i sistemi su menzionati.
• qualora dovesse porsi la necessità di comunicare l’ordine di evacuazione a voce, aula per aula, sarà cura del
personale A.T.A. assicurare tale servizio.
7.2. Il coordinamento delle operazioni di evacuazione del plesso scolastico
Appena avvertito l’ordine di evacuazione le persone presenti nell’edificio dovranno immediatamente eseguirlo, mantenendo per quanto possibile, la massima calma. Tutti gli addetti alla gestione delle emergenze si attiveranno secondo i compiti assegnati. Il centralino funziona come punto di raccolta delle informazioni che pervengono da ogni parte dell'Istituto. Di fronte ad ogni evento suscettibile di porre in grave ed immediato pericolo il personale (Dirigente Scolastico, docenti, A.T.A., allievi) il centralinista richiederà l'intervento dei Vigili del Fuoco oppure, in caso d'infortunio, l'intervento dell'ambulanza. Gli indirizzi ed i numeri di telefono di pronto intervento che devono essere utilizzati in casi di emergenza sono riportati nell'Allegato n° 10 che viene affisso anche nella stanza dove è ubicato il centralino. L’efficacia di una chiamata di soccorso dipende soprattutto dalle informazioni che questa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo. Ecco, ad esempio, quali sono le cose da dire in una chiamata di soccorso ai Vigili del Fuoco oppure di richiesta di intervento dell'ambulanza: • Luogo dell’incidente/infortunio: comunicare la posizione e le possibilità di raggiungere il luogo
• Descrizione del tipo di incidente/infortunio (incendio, esplosione, malore, cadute, ecc.)
• Entità dell’incidente/infortunio (ha coinvolto un aula, un laboratorio, un allievo, più persone, ecc.)
• Tipo di attività e materiali coinvolti (nel caso di incendio)
• Presenza di feriti
• Segnalare, se richiesto, le condizioni dei feriti/infortunati
• Indicare all'arrivo dei VVF o dell'ambulanza il luogo dove si trovano le persone da soccorrere
Lo schema che segue può tornare utile per fornire tali informazioni: Sono………………………………………………………………………………………….
(nome e qualifica) Telefono dalla scuola………………………………………………………………….……..
(nominativo della scuola) Ubicata in……………………………………………………………………………..……...
(città , via, n° civico e telefono) Nella scuola si è verificato………………………………………………………………...…
(descrizione sintetica della situazione) Sono coinvolte………………………………………………………………………………..
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(indicare eventuali persone coinvolte) Condizioni…………………………………………………………………………….………
(segnalare le condizioni dei feriti/infortunati) I telefoni che possono essere utilizzati per richieste di pronto intervento, oltre al centralino, sono: il telefono del Direttore S.G.A., del Dirigente Scolastico, eventuali telefoni cellulari disponibili. Nel caso di richiesta di intervento dei VVF, al loro arrivo gli addetti alla G.E. si metteranno a loro disposizione fornendo anche informazioni in merito a: • azioni già effettuate;
• percorso per portarsi in prossimità dell'incendio;
• dotazione ed ubicazione dei mezzi di estinzione;
• ubicazione degli interruttori elettrici di alimentazione;
• piante del fabbricato;
• illuminazione di sicurezza;
• conformazione dei luoghi, delle vie di esodo e delle uscite di emergenza.
7.3. Dopo le opportune valutazioni, la decisione di comunicare la fine dell'emergenza
Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dall'R.S.P.P., dopo aver valutato il "fine pericolo", congederà i componenti addetti alla G.E. e comunicherà ai docenti ed agli allievi la fine dell'emergenza.
8. INFORMAZIONE E FORMAZIONE
È opportuno fornire agli studenti un'informazione costante sulle problematiche riguardanti il verificarsi di una situazione di emergenza, attraverso lezioni che lo stesso personale docente può svolgere, previa acquisizione dei concetti base. L’aspetto teorico può essere riferito fondamentalmente ai seguenti argomenti: concetto di emergenza, concetto di panico e misure per superarlo adottando comportamenti adeguati, cos'è e come è strutturato il piano di evacuazione , identificazione e conoscenza dei percorsi di sfollamento, singoli incarichi previsti dal piano e loro importanza, solidarietà con i più deboli. L’aspetto pratico è riferito sostanzialmente alla verifica dell’apprendimento dei comportamenti in caso di emergenza da effettuarsi con una o più tipologie delle seguenti esercitazioni pratiche: • prove parziali effettuate senza preavviso, senza allertamento degli Enti esterni e senza evacuazione totale
dell’edificio;
• prove generali che comportano l’evacuazione dell’edificio, il trasferimento nei punti di raccolta senza
attivazione degli Enti esterni;
• prove generali che comportano l’evacuazione dell’edificio, il trasferimento nei punti di raccolta e l’attivazione
degli Enti esterni.
Al termine di ogni esercitazione pratica le singole classi dovranno effettuare, sotto la guida degli insegnanti, l’analisi critica dei comportamenti tenuti al fine di individuare e rettificare atteggiamenti non idonei emersi durante la prova. Nel corso dell'anno scolastico dovranno essere effettuate almeno due prove di evacuazione.
9. SEGNALETICA DI SICUREZZA
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Ciascun lavoratore deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni ed alle prescrizioni imposte dalla segnaletica di sicurezza presente, oppure che potrebbe essere utilizzata quando vengono effettuati particolari lavori, sul luogo di lavoro. Qui di seguito si riporta la segnaletica d’uso comune, con descrizione del relativo significato.
9.1. Cartelli di salvataggio
Sono segnali che forniscono indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio. Essi presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma quadrata o rettangolare; � pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello).
Percorso/Uscita di emergenza
Direzione da seguire (Segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono)
Pronto soccorso Lavaggio per occhi Telefono per Salvataggio e
Pronto soccorso
9.2. Cartelli di segnalazione delle attrezzature antincendio
Presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma quadrata o rettangolare; � pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello).
Lancia antincendio Idrante Estintore Valvola rete metano
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Direzione da seguire (Cartello da aggiungere a quelli che precedono)
9.3. Cartelli di divieto
Sono segnali che vietano un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo. Essi presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma rotonda; � pittogramma nero su fondo bianco; � bordo e banda rossi.
Vietato fumare o usare fiamme
libere
Divieto di accesso alle persone
non autorizzate
Divieto di spegnere con acqua
Acqua non potabile Non toccare
9.4. Cartelli di prescrizione
Sono segnali che prescrivono un determinato comportamento da adottare. Presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma rotonda, � pittogramma bianco su fondo azzurro (l'azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello)
Protezione obbligatoria
degli occhi Protezione obbligatoria
delle vie respiratorie Obbligo generico (con cartello supplementare)
Guanti di protezione obbligatoria
9.5. Cartelli di avvertimento
Sono segnali che avvertono l'esistenza di un rischio o pericolo e presentano le seguenti caratteristiche intrinseche: � forma triangolare, � pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50 % della superficie del
cartello)
Materiale
infiammabile o alta temperatura (Ρ)
Materiale esplosivo Radiazioni non
ionizzanti Sostanze velenose
Sostanze corrosive Materiali radioattivi Materiale comburente Tensione elettrica
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pericolosa
Rischio biologico Sostanze nocive
o irritanti Raggi laser Pericolo generico
Campo magnetico Pericolo di inciampo Caduta con dislivello
(Ρ) In assenza di un controllo specifico per alta temperatura.
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10. ALLEGATI
� Dati dell’Istituto e popolazione scolastica (Allegato n° 1)
� Descrizione Plessi e relativa popolazione scolastica (Allegato n° 2 a Plesso Principale, Allegato n° 2 b Plesso
piazza Cappello)
� Planimetrie Plesso principale (Allegato n° 3 a Piano Terra, Allegato n° 3 b Piano 1°, Allegato n° 3 c Piano
2°)
� Planimetrie Plesso piazza cappello (Allegato n° 4 a piano rialzato, allegato n° 4b piano primo)
� Squadre addette alla gestione delle emergenze (Allegato n° 5 a Plesso principale, Allegato n° 5 b Plesso piazza
Cappello)
� Incarichi assegnati al personale dell'Istituto (Allegato n° 6 a Plesso principale, Allegato n° 6 b Plesso piazza
Cappello)
� Modulo per la registrazione del controllo periodico di estintori ed idranti (Allegato n° 7)
� Elenco studenti per classe con funzioni di apri-fila, serra-fila ed aiuto disabili (Allegato n° 8 a Plesso
Principale, 8 b Plesso piazza Cappello corso diurno, Plesso piazza Cappello corso serale 8 c)
� Gli indirizzi ed i numeri di telefono di pronto intervento che devono essere utilizzati in casi di emergenza
(Allegato n° 9)
� Modulo di evacuazione (Allegato n° 10)
� Norme di Comportamento in caso di Emergenza" (Allegato n° 11)
� Scheda degli alunni incaricati in caso di evacuazione da affiggere in aula (Allegato n° 12)
� Schede riassuntive percorsi di esodo (Allegati 13/1, 13/2, 13/3)
� Verbale di approvazione Piano di emergenza
1
1
(Allegato n° 1) Dati dell’Istituto e popolazione scolastica (Anno scolastico 2015.2016) L’Istituto D’Istruzione Superiore IPSSS “Leonardo Da Vinci” – ITAS “NITTI” ha sede legale in Via Bosco De Nicola 14^ Strada – Cosenza e si compone di due Plessi scolastici tutti di proprietà della Provincia di Cosenza:
- Plesso Principale, Via Bosco De Nicola 14^ Strada – Cosenza - Plesso Piazza Cappello – Cosenza
POPOLAZIONE SCOLASTICA
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 1132 809 323
La popolazione scolastica è così costituita: STUDENTI
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 946 677 269
Gli alunni diversamente abili sono n° 52 (33 femmine e 19 maschi), 2 di essi (1 femmina e un maschio) con problemi di deambulazione. PERSONALE
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 186 132 54
Più precisamente il personale risulta così costituito: N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI DIRIGENTE SCOLASTICO 1 1 DSGA 1 1 CORPO DOCENTE 150 114 36 ASSISTENTI TECNICI 11 6 5 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 9 5 4 COLLABORATORI SCOLASTICI 15 6 9
Per la descrizione dei due Plessi utilizzati e la relativa distribuzione della popolazione scolastica si vedano gli allegati 2a e 2b: (Allegato n° 2a) Descrizione Plesso Principale e popolazione scolastica (2015.2016) La Sede Principale è ubicata Via Bosco De Nicola 14^ Cosenza. L’edificio si sviluppa su tre livelli fuori terra ( Piano Terra, Piano Primo e Piano Secondo) ciascuno della superficie di circa 4.000 mq ed è circondato da un cortile recintato di pertinenza della scuola. Al cortile si accede attraverso due entrate, regolate da cancelli scorrevoli: una, principale, posta sul lato est che da sul Viale Parco; l’altra, secondaria, posta sul lato nord-ovest. La Sede Principale ospita i Corsi IPSSS (Produzioni industriali e artigiane chimico, Servizi Sociali e produzioni industriali e artigiane abbigliamento e moda) con 29 classi e 5 classi di grafica e comunicazione del Nitti (totale 34 classi). POPOLAZIONE SCOLASTICA
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 799 596 203
La popolazione scolastica è così costituita: STUDENTI
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 666 500 166
2
2
PERSONALE
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 134 +1 DS 96 (inclusi ds 1; dsga 1) 37
Più precisamente il personale risulta così costituito: N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI DIRIGENTE SCOLASTICO 1 1 DSGA 1 1 CORPO DOCENTE 103 79 24 ASSISTENTI TECNICI 9 6 3 ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 9 5 4 COLLABORATORI SCOLASTICI 11 5 6
(continua allegato n° 2 a) DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA (MAX IPOTIZZABILE)
Piano Alunni di cui Disabili*
Docenti Non docenti
Altri utenti TOTALE
Piano Terra 55+130 labor. 8* 28 18 10 241 Piano 1° 285 18* 26 5 316 Piano 2° 327 11* 32 5 364
* Al Piano terra nella classe V C è presente un’alunna disabile con difficoltà a livello motorio e problemi di deambulazione. Per questa alunna sono stati nominati due lavoratori che le presteranno aiuto in caso di emergenza. Nella classe III D e nella classe II C sono presenti due alunni con problemi di deambulazione ai quali prestano aiuto due lavoratori. La consistenza numerica riportata in tabella è riferita al massimo potenziale affollamento che si può avere, per piano, durante le normali attività svolte nell’Istituto; per il calcolo si è tenuto conto dei possibili spostamenti, anche su piani diversi, delle classi dalle aule nei vari laboratori, nella biblioteca, nella palestra. Per il Piano terra si è ipotizzata anche la presenza di un certo numero di lavoratori e utenti esterni (aula insegnanti, uffici di segreteria, informazioni centralino, bar etc). Anche l’attribuzione delle eventuali uscite di emergenze sono in funzione del massimo affollamento possibile. (Allegato n° 2b) Descrizione Plesso di Piazza Cappello e popolazione scolastica (2015.2016) Il Plesso di piazza Cappello è situato in una zona centrale , il cui edificio costruito il 1929 è stato ristrutturato recentemente e restituito agli alunni il primo settembre 2011. L’edificio si sviluppa su tre livelli fuori terra (Piano rialzato e piano primo e un piano secondo che ospita la scuola media statale G.B.Vico), è presente un seminterrato con un archivio-magazzino ed un bar. All’esterno c’è un cortile adibito in parte a palestra e un corpo di fabbrica adibito a laboratorio ed un altro corpo di fabbrica adibito a centrale termica e serbatoio dell’acqua. Vi si accede attraverso l’entrata principale posta sulla piazza e, dal lato nord-est, da un cancello automatico che porta sul cortile. Ospita corsi diurni: Corso Biologico (11 classi), mentre nel pomeriggio ospita tre classi del corso serale progetto Sirio. (Corso diurno): POPOLAZIONE SCOLASTICA
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 272 180 92
La popolazione scolastica è così costituita: STUDENTI
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 228 148 80
. PERSONALE
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 44 32 12
3
3
Più precisamente il personale risulta così costituito: N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI CORPO DOCENTE 39 31 8 ASSISTENTI TECNICI 2 2 COLLABORATORI SCOLASTICI 3 1 2
DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA (MAX IPOTIZZABILE) Alunni Di cui
Disabili Docenti Non docenti Altri utenti TOTALE
Piano Rialzato
157 4 12 4 2 175
Piano 1° 71 2 10 2 83 (Continua Allegato n° 2 b) (Corso serale): POPOLAZIONE SCOLASTICA
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 61 33 28
La popolazione scolastica è così costituita: STUDENTI
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 52 29 23
. PERSONALE
N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI 9 4 5
Più precisamente il personale risulta così costituito: N° TOTALE N° FEMMINE N° MASCHI RESPONSABILE PLESSO 1 1 CORPO DOCENTE 8 4 4 COLLABORATORI SCOLASTICI 1 1
DISTRIBUZIONE E LOCALIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA (MAX IPOTIZZABILE) Piano rialzato
Alunni Disabili Docenti Non docenti Altri utenti TO TALE
52 5 1 58
Allegato 5 a (Squadre addette al servizio gestione emergenze - a.s.2015.2016)
Sede Principale Via Bosco de Nicola 14^ Strada – Co senza SQUADRA DI EMERGENZA E LOTTA ANTINCENDIO 1 Basile Valerio Collaboratore scolastico 2 Badolato Annarita Assistente tecnico 3 Candreva Graziella Docente 5 Cesati Damiano Collaboratore scolastico 6 Coccimiglio Franco Assistente amministrativo
4
4
7 D’Amico Filomena Docente 8 De Luca Cinzia Docente 9 De Marco Maria Costanza Docente 10 Falsetta Sandro Docente 11 Fortino Roberta Docente 12 Gagliardi Annunziato Assistente amministrativo 13 Gallo Rosalba Collaboratore scolastico 14 Infortuna Mariangela Docente 15 Iuele Antonella Docente 16 Longo Eugenio Carmelo Assistente tecnico 17 Marano Francesco Collaboratore Scolastico 18 Marazita Francesco Collaboratore scolastico 19 Marchese Francesco Assistente tecnico 20 Palmieri Alberto Collaboratore scolastico 21 Perri Gaetano Docente 22 Perri Vito Collaboratore scolastico 23 Reda Adele Collaboratore scolastico 24 Sammarra Giorgio Vincenzo Docente 25 Succurro Saletta Collaboratore scolastico 26 Tavernese Maria Assunta Assistente tecnico 27 Vartuli Pileria Lucia Gisella Collaboratore scolastico
SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO 1 Basile Valerio Collaboratore Scolastico 2 Badolato Annarita Assistente tecnico 3 Marazita Francesco Collaboratore scolastico 4 Muglia Maria Pia Assistente tecnico 5 Lombardi Patrizia Docente 6 Senatore Carmelina Docente 7 Esposito Franca Tea Docente
Allegato 5b (Squadre addette alla gestione emergenze - a.s. 2015.2016) Plesso di piazza Cappello - Cosenza (corso diurno)
SQUADRA DI EMERGENZA E LOTTA ANTINCENDIO 1 Angotti Gennaro Assistente tecnico 2 Carbone Marcella Docente 3 Del Vecchio Gianmaria Assistente tecnico 4 Gargano Gianna Docente 5 Perrotta Franco Collaboratore scolastico 6 Orrico Aldo Collaboratore scolastico 7 Castiglione Anna Maria Docente 8 Salvino Agata Collaboratore scolastico 9 Tenuta Flavia Docente
SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO 1 Angotti Gennaro Assistente tecnico 2 Gargano Gianna Docente 3 Orrico Aldo Collaboratore scolastico 4 Perrotta Franco Collaboratore scolastico 5 Salvino Agata Collaboratore scolastico
Allegato 5 c (Squadre addette alla gestione emergenze - a.s. 2015.2016) Plesso di piazza Cappello – Cosenza (corso serale) Allegato 5c
SQUADRA DI EMERGENZA E LOTTA ANTINCENDIO 1 Lupinacci Dante Collaboratore scolastico 2 Pontesi Pasqualino Docente 3 Quaranta Francesco Docente 4 Sessa Maria Carmela Docente
SQUADRA DI PRIMO SOCCORSO
5
5
1 Pontesi Pasqualino Docente 2 Dante Collaboratore scolastico
( Allegato 6 a): Incarichi assegnati agli addetti al Servizio gestione emergenze a.s. 2015.2016 Sede Principale – via Bosco De Nicola 14° strada – Cosenza
Incarico
Nominativi
Emanazioned ordine di evacuazione Dirigente Scolastico Suo sostituto Diffusione ordine di evacuazione Dirigente Scolastico Sammarra Giorgio Vincenzo Chiamata di soccorso Coccimiglio Franco, Vartuli Pileria Lucia Gisella Controllo operazioni di evacuazione
• Piano terra • Piano primo • Piano secondo
Sammarra Giorgio Vincenzo, Badolato Annarita, Marchese Francesco, Tavernese Maria Assunta Cesati Damiano, Perri Vito, Reda Adele Marazita Francesco, Palmieri Alberto, Longo Eugenio Carmelo, Basile Valerio
Controllo quotidiano della Praticabità delle vie d’uscita
• Piano terra • Piano primo • Piano secondo
Marchese Francesco, Vartuli Pileria Lucia Gisella Perri Vito, Cesati Damiano Marazita Francesco, Palmieri Alberto
Sorveglianza mensile mezzi e impianti antincendio, di allarme e di sicurezza e controllo interruttori differenziali salvavita
Marchese Francesco
Prevenzione incendi e lotta antincendio, controllo quotidiano mezzi e impianti antincendio
• Piano terra
• Piano primo • Piano secondo
Marano Francesco, Succurro Saletta, Tavernese Maria Assunta, Vartuli Pileria Lucia Gisella Cesati Damiano, Perri Vito Longo Eugenio Carmelo, Palmieri Alberto
Alunna: Verde Maria Venere Alunno: Pisani Pierluigi Alunna: Falcone Sara Alunno: Donnici Alessandro Alunna: Lo Gullo Jessica Alunna: Altomare Lucilla Alunna: Cava Maria Carmela Alunna: Nicoletti Anna Grazia
5° C 4° D 3° C 1° B 5° C 3° G 4° G 4° A gr.
Succurro Saletta, Candreva Graziella Marano Francesco, Falsetta Sandro Badolato Annarita, Iuele Antonella Perri Vito, D’Amico Filomena, Perri Gaetano Tavernese Maria Assunta, Infortuna Mariangela Gallo Rosalba, Fortino Roberta Longo Eugenio Carmelo, De Marco Maria Costanza Basile Valerio, De Luca Cinzia
Interruzione erogazione: • Gas e gasolio • Energia elettrica e acqua
Marchese Francesco Coccimiglio Franco
Controllo apertura porte e cancelli
Coccimiglio Franco, Vartuli Pileria Lucia Gisella
Controllo sistema antifurto
Coccimiglio Franco, Gagliardi Annunziato
Squadra di primo soccorso
Badolato Annarita, Lombardi Patrizia, Marazita Francesco, Muglia Maria Pia, Senatore Carmelina, Esposito Franca Tea, Basile Valerio
(Allegato 6 b): Incarichi assegnati agli addetti al Servizio gestione emergenze a.s. 2015.2016 Plesso di piazza Cappello – Cosenza
Incarico Nominativi Addetto al servizio prevenzione e protezione Gargano Gianna Emanazione ordine di evacuazione e Diffusione ordine di evacuazione
Gargano Gianna
Sostituti: Carbone Marcella
6
6
Chiamata di soccorso Angotti Gennaro, Orrico Aldo Controllo operazioni di evacuazione
Piano rialzato Angotti Gennaro, Gargano Gianna, Del Vecchio Gianmaria Piano primo Salvino Agata, Perrotta Franco
Controllo quotidiano della praticabilità delle vie d’uscita
Piano rialzato Del Vecchio Gianmaria, Orrico Aldo Piano Primo Salvino Agata, Perrotta Franco
Sorveglianza mensile mezzi e impianti antincendio , di allarme , di sicurezza e controllo interruttori differenziali salvavita.
Del Vecchio Gianmaria
Prevenzioni incendi, lotta antincendio, controllo quotidiano mezzi e impianti antincendio
Piano rialzato Gargano Gianna, Angotti Gennaro, Tenuta Flavia, Castiglione Anna Maria Piano primo Carbone Marcella, Salvino Agata
Interruzione erogazione: energia elettrica, acqua
Del Vecchio Gianmaria, Perrotta Franco
Squadra di primo soccorso Angotti Gennaro, Perrotta Franco, Salvino Agata, Castiglione Anna Maria, Orrico Aldo
(Allegato 6 c): Incarichi assegnati agli addetti al Servizio gestione emergenze a.s. 2015.2016 Plesso di piazza Cappello – Cosenza – Corso serale
Incarico Nominativi Addetto al servizio prevenzione e protezione Pontesi Pasqualino Emanazione e diffusione ordine di evacuazione
Pontesi Pasqualino
Controllo operazioni di evacuazione Pontesi Pasqualino, Sessa Maria Carmela
Prevenzione incendi, lotta antincendio, controllo quotidiano mezzi e impianti antincendio
Quaranta Francesco, Lupinacci Dante
Chiamata di soccorso Pontesi Pasqualino Interruzione erogazione Energia elettrica, gas, acqua
Lupinacci Dante, Quaranta Francesco
Controllo quotidiano vie d’uscita e aperture porte e cancello
Quaranta Francesco, Lupinacci Dante
Squadra di primo soccorso Pontesi Pasqualino, Lupinacci Dante
Responsabili del divieto di fumo
Incarico Nominativi Responsabile del divieto di fumo – sede principale Prof.ssa Esposito Franca Tea Responsabile del divieto di fumo – piazza Cappello – corso diurno Prof.ssa Gargano Gianna Responsabile del divieto di fumo – piazza Cappello – corso serale Prof. Pontesi Pasqualino
(Allegato n° 7) Modulo per la registrazione del controllo periodico di estintori ed idranti
n° Tipo Data Piano terra
Data Piano I
Data Piano II
Data Piano terra
Data Piano I
Data Piano II
Data Piano terra
Data Piano I
Data Piano II
1 2 3 4 5 6 7 8
7
7
9 (Allegato n° 8a) Elenco studenti con funzioni di apri-fila, serra-fila ed aiuto diversamente abili Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS-ITAS Sede Principale Classi IPSSS (A.S. 2015.2016)
N. Classe Apri-fila Serra-fila Aiuto diversamente abili
1 I A
Rizzuto Maria Vizza Giorgia Fr.sca
Ben Frej Mondher Amine Prezio Marco
Citro Roberta Guzzo Magliocchi Naike
2 II A
Molinaro Noemi Palumbo Giada
Cirolia Vincenzo Elia Maria Erika
Guarino Francesca Marotta Giuseppe
3 III A
Baldino Francesca Caputo Piera
Benvenuto Salvatore Benincasa Mattia
D’Agni Noemi Russo Alessia
4 IV A Mazza Giovanna Tiano Lidia Denise
Spizzirri Barbara Suriano William
Bordas Diana Lucia Corsino Maria Rosaria
5 V A Bartucci Lorella Dodaro Elsy
Contino Marika Morrone Gabriella
De Rose F.sco Antonio Pellegrino Francesca
6 I B
Adimari Marco Imbrogno Daniele
Forte Veronica Greco Pamela
De Bartolo Mariagrazia Greco Pamela
7 II B Preite Marianna Vircillo Jessica
Porco Viviana Rizzo Rachele
Di Benedetto Vincenzo F.sco Sena Ida
8 III B Cai Ruile Gabriele Antonio
Cannella Mattia Celebre Fabio
Elegante Francesco Megali Jonathan
9 IV B Mazzei Danilo Spizzirri Mariafrancesca
Cappone aldo Filice Mario Emanuel
Aiello Cristina Scarcello Fabio
10 V B Lisco Maria Chiara Preite Francesco
Amoroso Pasquale Catalano Alberto
Greco Beatrice Oliva Vittoria
11 I C Bruno Bossio Tiziana Celebre Silvia
Palumbo Isabella Ritacca Orsola
Maggi Noemi Pedace Linda
12 II C D’Andrea Alessia Gaudio Francesca
Scornaienchi Arianna Serravalle Luisa
Curti Marika Vizza Alessia
13 III C Cianni Ludovica Martino Elide
Longo Martina Zicarelli Antonella
Contino Chiara Sparano Deborah
14 IV C Infusino Luna Picarelli Margherita
Rovito Valentina Scarpelli Vanessa
Tolomeo Diana Vadacchino Martina
15 V C Bellizzi Valentina Ida De Lio Michela
Ceramella Anna Giulia Chiappetta Valeria
Garenna Annachiara Settingiano Francesca
16 I D Cesario Erika D’Ambrosio Melania
Canonaco Emanuel Minardi Luca
Bloise Marika Czuba Julia Magdalena
17 II D Bartucci Martina Incutto Noemi
Cucunato Noemi Leonetti Simone
Bruno Rita Domma Siria
18 III D Giuliani Tiziana Nigro Egidia
Costabile Chiara Gaccione Anna
Di Lauro Antonio Triestino Laura
19 IV D Basile Vincenza Falbo Consuelo
Cassano Chiara Mazza Natalia
Citro Anna Maria Iaconetti Annachiara
20 V D Innocente Michela Piattello Stella
Cacozza Ylenia Chiodo Liliana
Coccimiglio Concetta Serena Molinaro Maria Chiara
21 II E Manna Desideria Palermo Giorgia
Ruffolo Davide Spedalieri Jlenia
Bonifacio Rebecca La Terza Valentina
22 IV E De Pasquale Francesca Puntaloro Alba
Garro Rossella Sassu Andrea
Pecora Giada Turco Letizia
23 V E Frijo Giovanna Saullo Federica
D’Alessandro Pileria Pranno Giovanna
Guarnieri Marianna Santelli Lucia
24 V F Ciardullo Simona Filice Lorenza
D’Acri Fabiola Vizza Ida
Amato Teresa Minardi Marianna
25
I G Coscarelli Marzia Smeriglio Giorgia
De Seta Sara Leone Chiara
Russo Arianna Stumpo Martina
26 II G Messina Raffaello Tachita Annamaria
Belsito Vanessa Elvira Covelli Aurora
Iorio Letizia Passarelli Fernanda Aparecida
27 III G Grigore Ruxandra Georgiana Venneri Anna Paola
Montemurro Ylenia Perrotta Concettina
Ferrarese Sabrina Settino Gilda
8
8
28 IV G D’Acri Elvira Maria Sacco Lucia
Costabile Anais Palmieri Alessia Maria
Caruso Maria Grazia Lo Bianco Maria Genny
29
V G Cardamone Katia Pellicori Jessica
Cipriano Sabrina Meringolo Michela
Pascuzzo Lucia Santostefano Mariateresa
30
I A Graf. Abate Mattia Ferrarese Alessio
Covello Simone Saullo Michele
Ferrarese Alex Vetrò Gregorio
31
II A Graf.
Diano Alberto Morrone Thainara
Altomare Mara Francesca Azzinnari Giulia
Baleno Antonio Carbone Francesco
32
III A Graf.
Gencarelli Alessandro Salituro Perla
Farina Mario Pizzini Luca
Cipparrone Fabio Martino Adolfo
33 IV A grafica
Asenon Asen Urso Simone
Cipparrone Antonio Infusino Jonathan
Aloisi Benito Giannuzzi Luca
34
V A grafico
Noto Giovanni Romano Francesco
Locanto Cristian Palumbo Matthias
Bianco Giacomo Vitale Teresa
(Allegato n° 8b) Elenco studenti con funzioni di apri-fila, serra-fila ed aiuto diversamente abili Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS-ITAS Sede di Piazza Cappello Diurno e Serale) (2013.2014)
N. Classe Apri-fila Serra-fila Aiuto diversamente abili
1 I A De Stefano Francesca Pia Mosammed Tonnima
Altomare Asia Mauro Manuel
Pizzo Lorenza Santise Filippo
2 II A Iannelli Francesco Minnicelli Chiara
Fiorino Luigi Spadafora Alessandro
Ambrogio Maria Carmela Laratta Andrea
3 III A Greco Francesco Gianluca Leone Maria Paola
Fasanella Simone Salerno Simone
Carnevale Mario Antonio Spadafora Francesco
4 IV A Agrillo Ilaria Esposito Luigi Federico
Elegante Francesco Maida Ginevra
Aquino Rosamaria Greco Concettina
5 V A Palumbo Sonia Pecora Marianna Assunta
Borelli Maria Passarelli Luca Aurelio
Abate Federica Aurora La Banca Alessandra
6 I B Fabiano Angelica Petrone Giuseppe
Mancini Mario Francesco Petramala Isabella Pia
Gabriele Marika Scornaienchi Rebecca
7 II B Corbelli Ludovica Costanzo Emma
Lo Canto Pierfrancesco Nardi Gabriele
Lupo Giada Senise Micaela
8 III B Gencarelli Ilaria Rizzo Eleonora Pia
Grispino Emanuele Iaquinta Giovanni
Luzzi Carmela Pignataro Lucia
9 IV B Giallo Denise Macchione Maria Francesca
Di Fino Luca Esposito Veronica
Patronelli Giuseppe Francesco Fuoco Raffaele
10 V B Medaglia Annalisa Panza Maria Francesca
Aiello Carlo Pellicori Giuseppe
Citino Giusy Gigliotti Maria
11 V C Caputo Emiliano Gabriele Oreste
Cozzolino Lucia Nigro Sara
Biagini Giuseppe Brancati Angelo
(Allegato n° 8c) Elenco studenti con funzioni di apri-fila, serra-fila ed aiuto diversamente abili Istituto d’Istruzione Superiore IPSSS-ITAS Plesso di Piazza Cappello (A.S. 2013.2014) (Corso serale) Sirio
N. Classe Apri-fila Serra-fila Aiuto diversamente abili
1 III A Garritano Zaira Toteda Paola
De Rose Ippolito Antonio Spadafora Patrizia
Giordano Luca Vizza Rosario
2 IV A D’Elia Mirco Guarnieri Salvatore
Cerminara Giovanna Mazzei Michele
Greco Franca Maria Sessa Silvio
3 V A Barone Adelaide Zlami Edison
Cosentino Mariano Spadafora Mirko
Accattato Angelica Lupinacci Carmen
(Allegato 9) Indirizzi e numeri di telefono di pronto intervento che devono essere utilizzati in casi di emergenza
9
9
� Emergenza Incendio • Vigili del Fuoco
Viale della Repubblica n° 56 – 87100 Cosenza
115
� Servizio Pubblico di Emergenza • Polizia – Soccorso Pubblico di Emergenza 113
• Carabinieri – Pronto Intervento 112
� Emergenza Sanitaria
• Unità di Pronto Soccorso (Ospedale Civile dell’Annunziata) Via F. Migliori – 87100 Cosenza
0984 681321
• Centralino (Ospedale Civile dell’Annunziata) Via F. Migliori – 87100 Cosenza
0984 6811
• Emergenza sanitaria 118
• Guardia Medica (Unità di Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile dell’Annunziata) Via F. Migliori – 87100 Cosenza
0984 681111
• Guardia Medica notturna e festiva Via Zupi, 19 – 87100 Cosenza
0984 31831
� ASL territorialmente competente
• Ufficio Prevenzione C/da Serra Spiga, 1 – 87100 Cosenza
0984 395116
• Medicina del Lavoro C/da Serra Spiga – 87100 Cosenza
0984 36100
• PMP – Presidio Multinazionale di Prevenzione Via M.te Santo, 123 – 87100 Cosenza
0984 27813
� Ispettorato del Lavoro • Via Asmara n° 3 – 87100 Cosenza 0984 76846 0984 76900
� ISPESL – Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro
• Via F. Spasari n° 3 (Galleria Mancuso) – 88100 Catanzaro
0961 741082
� Soccorso Stradale
• Europ Assistance VAI 803 803
• ACI – Automobile Club d’Italia 116
• Polizia Stradale – Pronto Intervento 0984 894311
� Chiamate Urgenti 197
(Allegato n° 10) Modulo di evacuazione
MODULO DI EVACUAZIONE
CLASSE ………… SEZIONE ……………
DATA: …………………………………….
AL MOMENTO DELL’ORDINE DI EVACUAZIONE LA CLASSE SI TROVAVA: o NELLA PROPRIA AULA SITUATA AL PIANO…………… Corridoio: � nord ; � sud ; � centrale o NEL LABORATORIO DI……………………………..................…………………………………..
10
10
o ALTRO LOCALE (Palestra, Biblioteca, etc.) ……………………………...……………………………………………………………………….
N° TOTALE ALLIEVI
N° ALLIEVI PRESENTI
N° ALLIEVI EVACUATI
N° ALLIEVI DISPERSI
Nome alunni dispersi:
N° ALLIEVI FERITI
Nome alunni feriti:
AREA DI RACCOLTA : (A o B) ………………
Firma allievo serra-fila ………………………… nome e cognome docente………………………….. Firma del docente…………………………..
(Allegato n° 12) Scheda degli alunni incaricati in caso di evacuazione da affiggere nell’aula
SCHEDA DEGLI ALUNNI INCARICATI IN CASO DI EVACUAZIO NE
Anno scolastico 2013.2014 Classe: .............. Sez.: ….... Piano: ................. Corridoio:..........…..
ALUNNI APRI-FILA
1. 2.
ALUNNI SERRA-FILA
1. 2.
ALUNNI DI RISERVA
1. 2.
11
11
• Gli alunni apri-fila, aprono le porte e guidano i compagni verso le aree esterne di raccolta; • Gli alunni serra-fila, assistono i compagni in difficoltà e chiudono la porta del locale che viene
abbandonato, assicurandosi che nessuno sia rimasto indietro (eseguiranno i collegamenti tra l’insegnante e il Coordinatore delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione);
• Gli alunni di riserva aiutano i portatori di handicap o sostituiscono gli incaricati assenti.
12
12
(Allegato n° 11) Norme di Comportamento in caso di Emergenza Ogni evento, suscettibile di porre in grave ed immediato pericolo il personale (Dirigente Scolastico, docenti, personale A.T.A., allievi), deve immediatamente essere: ⇒ segnalato al seguente n° di telefono interno: 200 (Centralino) tramite gli interfoni dislocati nei diversi punti dell'Istituto; ⇒ segnalato agli addetti alla gestione delle emergenze. Norme di comportamento in caso di evacuazione � Evitare ogni forma di panico � Interrompere immediatamente ogni attività � Lasciare tutto l’equipaggiamento (non
preoccuparsi di libri, abiti o altro) � Gli alunni devono incolonnarsi dietro
l'alunno con funzione di "apri-fila" � Assistere eventuali portatori di handicap ed
aiutarli a raggiungere un luogo sicuro � Non spingere, non gridare e non correre � Seguire il percorso di esodo contrassegnato
dall'apposita segnaletica (se non vi è una diversa indicazione da parte degli addetti alla gestione delle emergenze)
� Eseguire in modo tempestivo eventuali compiti assegnati durante l'organizzazione del piano di emergenza
� Non compiere di propria iniziativa operazioni che non siano di propria competenza
� Non rientrare nei locali appena evacuati � Raggiungere la zona di raccolta assegnata � Segnalare la propria presenza una volta
giunti al punto di raccolta � Non allontanarsi senza autorizzazione dalla
zona o punto di raccolta dove verrà fatto l'appello
� Collaborare, oltre che con gli addetti alla gestione delle emergenze, anche con i soccorritori esterni
� Mantenere la calma
Norme di comportamento in caso di incendio � Mantenere la calma � Se l’incendio si è sviluppato nella
propria classe, uscire subito chiudendo la porta
� Avvisare gli addetti alle gestione delle emergenze (oppure telefonando al numero interno 200) fornendo le indicazioni inerenti il proprio nome, l'ubicazione del locale interessato ed il tipo di evento rilevato
� Attendere l'arrivo dell'incaricato evitando di creare panico
� Allontanarsi dall'area interessata, all'arrivo dell'incaricato, portandosi in prossimità delle scale di emergenza
� Se l’incendio si è sviluppato all'esterno della propria classe ed il fumo rende impraticabili le scale ed i corridoi, chiudere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati per impedire l'entrata del fumo
� Aprire la finestra e, senza sporgersi troppo, manifestare la propria presenza ai soccorsi esterni
� Se il fumo rende difficile la respirazione, filtrare l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto)
Norme di comportamento in caso di terremoto Se si è nell'edificio: � Mantenere la calma � Non precipitarsi fuori � Restare in classe e ripararsi sotto il
banco, sotto l’architrave della porta o vicino ai muri portanti
� Allontanarsi dalle finestre, dalle porte con vetri, dagli armadi che cadendo potrebbero provocare ferire
� Se ci si trova nei corridoi o nel vano delle scale, rientrare nella propria classe o in quella più vicina
� Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandonare l’edificio e ricongiungersi con gli altri studenti della propria classe nella zona di raccolta assegnata
Se si è fuori dall’edificio: � Allontanarsi dall’edificio, dagli
alberi, dai lampioni, dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e provocare ferite
� Cercare un posto dove non si ha nulla sopra di se
Norme di comportamento in caso di infortunio � Mantenere sempre la calma � Prima di intervenire, avvisare le persone preposte
al "Pronto Soccorso" (oppure telefonando al numero interno 200 - Centralino) fornendo le indicazioni inerenti il proprio nome, la classe o in ogni caso il locale dove si è verificato l'infortunio e le condizioni dell'infortunato o del malato
� Allontanare la folla ed i curiosi � In caso di malore improvviso, liberare
l'infortunato da ogni impedimento (sciarpa, cravatta, colletto, cintura, ecc.) e portarlo con cautela in luogo aerato
� Lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di medicazione ed in caso di mancanza d'acqua, pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool
� Apprestare i primi aiuti usando le necessarie precauzioni (guanti, mascherine)
� Non somministrare alcolici e/o bevande � Non somministrare cibo � Non spostare, caricare, o accompagnare
l'infortunato senza aver capito cosa è successo � Non togliere oggetti estranei dal corpo della
vittima � Non toccare le ustioni � Non piegare o muovere la testa in caso di frattura
(anche sospetta) della colonna vertebrale � Ma soprattutto, non improvvisarsi medici o
infermieri.
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Approvato da: ASPP ITAS “Nitti” di piazza Cappello:
Prof.ssa Gianna Gargano Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza:
Sig. Domenido De Simone Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione:
Prof. Francesco Nardo
Il Dirigente Scolastico
Graziella Cammalleri
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