Rapporto sullRapporto sull’’economia regionale nel 2007 e economia regionale nel 2007 e previsioni per il 2008previsioni per il 2008
Morena DiazziDirettore Generale Attività Produttive,
Commercio, Turismo
RAPPORTO 2007 SULLRAPPORTO 2007 SULL’’ECONOMIA REGIONALEECONOMIA REGIONALEBologna, 13 Dicembre 2007Bologna, 13 Dicembre 2007
PARTE IApprofondimento monografico
Sviluppo, crescita delle imprese e benessere dei cittadini
Innovazione, competitività e crescita in Emilia-Romagna
PARTE IILo scenario economico internazionaleLo scenario economico nazionale
PARTE IIIL’economia regionale nel 2007
IL RAPPORTO 2007IL RAPPORTO 2007
Indicatore sintetico di crescita economica 160,06160,06media più alta in Italia dopo la Lombardia 103,90
media italiana
Ruolo delle imprese per dimensione, contributo all’exporte capacità di innovazione
Reddito netto familiare €€ 37.97137.971seconda dopo la Lombardia(problema dei differenziali anche per genere)
Patrimonio delle famiglie €€ 186.000186.000seconda dopo la Valle d’Aosta
Indice di benessereallineato a Lombardia e leggermente inferiore a Valle d’Aosta
SVILUPPO CRESCITA BENESSERESVILUPPO CRESCITA BENESSERE
Export sempre più tecnologico
Elevata specializzazione produttiva (22 filiere di specializzazione individuate)
Crescita della spesa in R&S
Regional Innovation (prime 4 posizioni a seconda degli indicatori utilizzati)
Elevato impatto della Ricerca sulla Sostenibilità e sulla Qualità della vita (444 progetti su 529 hanno ricadute su queste aree)
INDICATORI SINTETICI INDICATORI SINTETICI DIDI SVILUPPOSVILUPPO
IL CONTESTO INTERNAZIONALE IL CONTESTO INTERNAZIONALE
1,8* - (2,1**)2,6* - (2,5**)2,9PIL AREA EURO
6,6* - (6,7**)6,4* - (6,6**)9,1COMMERCIO MONDIALE
4,4* - (4,8**)5,2* - (5,2**)5,2PIL MONDIALE
Stime 200820072006
* Dati stimati, Prometeia* * Dati stimati, FMI
IL CONTESTO NAZIONALEIL CONTESTO NAZIONALE
1,71,71,6CONSUMI FAMIGLIE
1,63,52,3INVESTIMENTI FISSI LORDI
2,33,64,0ESPORTAZIONI
1,51,81,9PIL ITALIA
Stime 200820072006
IL CONTESTO REGIONALEIL CONTESTO REGIONALE
9,612,610,5ESPORTAZIONI (a prezzi correnti)
2,12,42,0CONSUMI FAMIGLIE
1,94,13,9INVESTIMENTI FISSI LORDI
1,44,35,0ESPORTAZIONI
1,82,22,7VALORE AGGIUNTO
Stime 20082007preconsuntivo2006
EXPORT REGIONALE: DATI SETTORIALIEXPORT REGIONALE: DATI SETTORIALI((incrementiincrementi percentualipercentuali))
6,2Chimica15,0Metalmeccanici
5,1Agro-alimentare
15,9Moda1,6Non metalliferi
Export regionale verso i paesi UE: Export regionale verso i paesi UE: 70%70%
+ 2 % Mercato Americano+ 2 % Mercato Americano
+ 11,9 % Asia+ 11,9 % Asia
ALTRI INDICATORIALTRI INDICATORI
Impieghi bancari: +10,1Impieghi bancari: +10,1•• Stesso livello delle sofferenze bancarie rispetto al 2006Stesso livello delle sofferenze bancarie rispetto al 2006
Dinamica imprenditorialeDinamica imprenditoriale••Imprese attive: +0,6%Imprese attive: +0,6%••Manifatturiero: Manifatturiero: --0,4%0,4%••Costruzioni: +3,7%Costruzioni: +3,7%••Terziario: +0,4%Terziario: +0,4%
Cassa Integrazione guadagniCassa Integrazione guadagni••Cassa integrazione ordinaria: Cassa integrazione ordinaria: --41,7%41,7%••Cassa integrazione straordinaria: Cassa integrazione straordinaria: --28,2%28,2%
OBIETTIVO GENERALEOBIETTIVO GENERALECollocareCollocare stabilmentestabilmente ll’’EmiliaEmilia--Romagna Romagna nelnel contestocontesto delledelle regioniregioni europeeeuropee
didi eccellenzaeccellenza, , esemplariesemplari per per ilil loroloro dinamismodinamismo sociosocio--economicoeconomico, per la , per la CapacitCapacitàà didi innovazioneinnovazione e per e per qualitqualitàà del del loroloro svilupposviluppo
Favorire lo sviluppo di un’economia sostenibile e di qualità in grado di promuovere un’elevata qualità sociale, in un contesto economico aperto
all’integrazione europea e alla concorrenza internazionale, promuovendo il cambiamento verso una “nuova economia competitiva” soprattutto attraverso il fattore della conoscenza e dell’innovazione e puntando sul territorio come
fattore determinante dello sviluppo innovativo del sistema economico regionale
Programma Triennale Attività
Produttive
PRRIITT
PER
POR
TurismoL.R. 7/1998 e succ.
modif.e L.R. 40/2002
Qualificazione e valorizzazione commerciale
GrazieGrazie
Morena DiazziDirettore Generale Attività Produttive,
Commercio, Turismo
Sviluppo, crescita delle imprese, Sviluppo, crescita delle imprese, benessere dei cittadinibenessere dei cittadini
Guido Caselli, Direttore Area studi e ricerche Unioncamere Emilia-Romagna
…… la definizione di sviluppo ha assunto la definizione di sviluppo ha assunto accezioni differenti, da semplice sinonimo di accezioni differenti, da semplice sinonimo di crescita economica a complesso crocevia di crescita economica a complesso crocevia di
efficienza economica, equitefficienza economica, equitàà sociale ed sociale ed integritintegritàà delldell’’ecosistema. ecosistema.
Misurare lo sviluppoMisurare lo sviluppo
Sviluppo visto dalle impreseSviluppo visto dalle imprese
Crescita economicaCrescita economica
Partendo da una base dati di circa 300 indicatori, per ciascuna Partendo da una base dati di circa 300 indicatori, per ciascuna regione e regione e per il periodo 2000per il periodo 2000--2006, 2006, èè stato calcolato: stato calcolato:
Obiettivo dello studio Obiettivo dello studio èè misurare il posizionamento dellmisurare il posizionamento dell’’EmiliaEmilia--Romagna per Romagna per quanto riguarda il livello di sviluppo raggiunto quanto riguarda il livello di sviluppo raggiunto -- in termini di crescita in termini di crescita
economica e benessere economica e benessere –– e, soprattutto, comprendere se alla crescita e, soprattutto, comprendere se alla crescita economica si associ un analogo incremento del benessereeconomica si associ un analogo incremento del benessere
Sviluppo visto dai cittadiniSviluppo visto dai cittadini
BenessereBenessere
BasilicataCampania
SiciliaMolise
LazioAbruzzo
MarcheTrentino
CalabriaUmbria
Liguria
Puglia
Sardegna
Toscana
Valle d'Aosta
Veneto
Piemonte
Friuli-Venezia Giulia
Lombardia
Emilia-Romagna
Brevetti per abitante
% imprese innovatrici
BasilicataCampania
SiciliaMolise
LazioAbruzzo
MarcheTrentino
CalabriaUmbria
Liguria
Puglia
Sardegna
Toscana
Valle d'Aosta
Veneto
Piemonte
Friuli-Venezia Giulia
Lombardia
Emilia-Romagna
Brevetti per abitante
% imprese innovatrici
Andamento congiunturale
Innovazione
16,0
9,2
2,3
1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
TOTALE piccole medie grandi
52%
82%
116%
142%
89%
88%
95%
Piemonte
Lombardia
Veneto
EmiliaRomagna
Toscana
Lazio
TOTALE
Export
La crescita delle impreseLa crescita delle imprese
Variazione 1991Variazione 1991--2006 2006 delldell’’export in termini realiexport in termini reali
% imprese innovatrici e % imprese innovatrici e brevetti per abitante a brevetti per abitante a
confrontoconfronto
Andamento del fatturato Andamento del fatturato delle PMI manifatturiere per delle PMI manifatturiere per
classe dimensionaleclasse dimensionale
1 1
Le trasformazioni del sistema territorialeLe trasformazioni del sistema territoriale
La chiave interpretativa più adeguata per analizzare l’economia regionale è quella dei circuiti di filieracircuiti di filiera, all’interno dei quali
piccole, medie e grandi imprese non sono in contrapposizione, macomplementari. E dove le economie di scala e la capacità di
competere sui mercati internazionali e – più in generale di creare sviluppo - non vanno ricercate per singola impresa, ma per filiera
Il progressivo allargamento dei distretti e dei sistemi locali a macroaree che fuoriescono dai confini provinciali e regionali.
È un territorio che si presenta in perenne riconfigurazione, le cui linee di confine si ridisegnano e si cancellano incessantemente in quanto mutano i fattori e i valori che le tracciano.
Le trasformazioni nel capitalismo e nella composizione sociale. Cambiano i fattori che determinano la concorrenzialità dei territori e conseguentemente emergono nuove figure
detentrici dei beni competitivi: accanto al management delle medie e grandi imprese manifatturiere e delle banche si fanno strada i “possessori” delle reti - fisiche e virtuali – le
multiutility, le società della logistica e del terziario avanzato. Ad un “capitalismo capitalismo manifatturieromanifatturiero” si affianca un “capitalismo delle reticapitalismo delle reti”. Parallelamente si moltiplicano i
possessori di partita IVA, i lavoratori atipici e altre figure lavorative che faticano a trovare voce e rappresentanza.
2 2
I cambiamenti del sistema territorialeI cambiamenti del sistema territoriale
oltre 25.500 (68)da 20.700 a 25.500 (68)da 17.001 a 20.700 (69)da 13.401 a 17.000 (68)<13.400 (68)
““Ricchezza creataRicchezza creata””Valore aggiunto per abitante
oltre 17.500 (68)da 16.188 a 17.500 (68)da 14.815 a 16.188 (69)da 13.455 a 14.815 (68)<13.455 (68)
““Ricchezza distribuitaRicchezza distribuita””Imponibile Irpef per contribuente
Piemonte
FriuliVeneto
Trentino
Valle d'Aosta
ToscanaUmbria
Liguria
Abruzzo
Basilicata
Campania
Molise
Sicilia
Puglia
SardegnaCalabria
Marche
Lombardia
Emilia-R.
Lazio
disuguaglianza
reddito
Reddito e disuguaglianzaReddito e disuguaglianza
Quasi 38mila euro di reddito medio familiare, un patrimonio medio per abitante di 187mila euro. Le percentuale di famiglie sotto la soglia di povertà sono il 2,5 per
cento, in Italia l’11 per cento, in Sicilia il 31 per cento
5,3%4,3%
-2,3%
-0,3%
0,7%
Dirigenti Quadri Impiegati Operai Totale
Piemonte Lombardia Veneto Emilia Romagna Toscana Lazio TOTALE
Le retribuzioni dei lavoratori dipendentiLe retribuzioni dei lavoratori dipendenti
6,459,279,5171,7376,1Italia
5,661,780,5168,3348,5Emilia Romagna
differenzadirigenti - operaiOperaiImpiegatiQuadriDirigenti
Variazione in termini reali della retribuzione media per giornatVariazione in termini reali della retribuzione media per giornata lavorata per figura professionale. Anno 2004 rispetto al 2000a lavorata per figura professionale. Anno 2004 rispetto al 2000
Valore medio delle retribuzioni giornaliere per figura professioValore medio delle retribuzioni giornaliere per figura professionale. Anno 2004 nale. Anno 2004
Le retribuzioni dei lavoratori dipendentiLe retribuzioni dei lavoratori dipendenti
Retribuzione media per giornata lavorata per sesso. Anno 2004Retribuzione media per giornata lavorata per sesso. Anno 2004
58,9
64,6
54,258,6
54,7
64,1
57,9
84,0
93,2
78,884,1
77,4
89,1
81,4
73,9
81,9
69,173,4
68,3
79,7
72,5
Piemonte Lombardia Veneto Emilia Romagna Toscana Lazio TOTALE
Femmine Maschi TOTALE
Il 43,4 per cento dell’occupazione dipendenteè di sesso femminile, percentuale che scende al
33 per cento se si considera l’incidenza sul totale delle retribuzioni. Le donne
rappresentano il 35 per centodell’occupazione operaia, il 59 per cento
degli impiegati, il 23 per cento dei quadri e solamente meno dell’8 per cento dei dirigenti
Anche considerando solamente gli occupati a tempo pieno la retribuzione media di una
lavoratrice emiliano-romagnola è circa di un quarto inferiore rispetto a quella di un
lavoratore di sesso maschile
Retribuzioni e settori di attivitRetribuzioni e settori di attivitàà
Variazione in termini reali della retribuzione media per giornatVariazione in termini reali della retribuzione media per giornata a lavorata per lavorata per settiresettire. Anno 2004 rispetto al 2000. Anno 2004 rispetto al 2000
Percentuale dicontratti a tempo
determinato nel 2000
Percentuale di contratti a tempo
determinato nel 2004
differenziale retributivo tempo indeterminato
rispetto a tempo determinato Commercio 24,6% 26,1% 30,0% Credito, servizi alle imprese 18,0% 23,8% 35,5% Servizi pubblici e privati 14,4% 21,8% 7,3% Trasporti e comunicazioni 6,3% 9,0% 9,5% Energia, gas e acqua 2,0% 3,7% 30,4% Industria delle costruzioni 8,5% 11,1% 15,0% Industrie estrattive, industrie chimiche 8,4% 7,6% 37,0% Industrie alimentari, sistema moda, legno 13,9% 13,9% 27,0% Metalmeccanica 9,5% 8,2% 35,3% TOTALE 14,6% 16,7% 31,7%
4,0%2,5% 2,8% 2,8%
5,0%
0,7%
-6,2%
-2,3%-0,9%
Energia costruzioni chimica alimentare-moda
meccanica Commercio credito -serv.Imprese
Servizi pubb. eprivati
Trasporti-comunicazioni
NB: nella dizione tempo determinato sono compresi anche i lavoratori stagionali
6,7%
23,5%21,8%
16,3%
11,7%
7,4%4,3% 2,9% 1,8% 1,1% 1,1% 1,3%
fino a250
da 250 a500
da 500 a750
da 750 a1.000
da 1.000a 1.250
da 1.250a 1.500
da 1.500a 1.750
da 1.750a 2.000
da 2.000a 2.250
da 2.250a 2.500
da 2.500a 3.000
Oltre 3.000
distribuzione 2007 distribuzione 2003
Pensioni di vecchiaiaPensioni di vecchiaiaPoco più di un quinto della popolazione
regionale percepisce una pensione di vecchiaia
L’importo medio mensile nel 2007 è di 883 euro, il 10,2 per cento in più rispetto al 2003
Un pensionato maschio percepisce una pensione media di 1.133 euro, una donna di 620 euro, un differenziale che è aumentato
negli ultimi 5 anni
PiemonteFriuliVeneto
Trentino Valle d'Aosta
ToscanaMarche
LiguriaAbruzzoBasilicata
Campania
MoliseSicilia
Puglia
SardegnaCalabria
Umbria
Lombardia
Emilia-R.
Lazio
crescita
benessere
PiemonteFriuliVeneto
Trentino Valle d'Aosta
ToscanaMarche
LiguriaAbruzzoBasilicata
Campania
MoliseSicilia
Puglia
SardegnaCalabria
Umbria
Lombardia
PiemonteFriuliVeneto
Trentino Valle d'Aosta
ToscanaMarche
LiguriaAbruzzoBasilicata
Campania
MoliseSicilia
Puglia
SardegnaCalabria
Umbria
Lombardia
Emilia-R.
Lazio
crescita
benessere
Crescita e benessere a confrontoCrescita e benessere a confronto
Attraverso circa 300300 indicatori è stato calcolato l’indice sintetico di sviluppo visto dalle imprese e visto dai cittadini, crescita e
benessere.
Per le finalità dello studio si è scelto di misurare il benessere prescindendo da variabili non strettamente economiche quali,
per esempio, quelle legate alla sicurezza o alle tematiche ambientali, anche se il loro impatto dal punto di vista
economico può essere rilevante. Si è ritenuto più opportuno isolare e focalizzare l’attenzione su alcune componenti connesse ai livelli retributivi, di reddito e di patrimonio
33%
9%24%22%
27%33%
30%22%
15%20%16%
22%61%
39%14%24%25%
13%18%
7%21%
PiemonteValle d'Aosta
LombardiaTrentino Alto Adige
VenetoFriuli Venezia Giulia
LiguriaEmilia-Romagna
ToscanaUmbriaMarche
LazioAbruzzo
MoliseCampania
PugliaBasilicataCalabria
SiciliaSardegna
Italia
Benessere Crescita
33%9%
24%22%
27%33%
30%22%
15%20%16%
22%61%
39%14%24%25%
13%18%
7%21%
PiemonteValle d'Aosta
LombardiaTrentino Alto Adige
VenetoFriuli Venezia Giulia
LiguriaEmilia-Romagna
ToscanaUmbriaMarche
LazioAbruzzo
MoliseCampania
PugliaBasilicataCalabria
SiciliaSardegna
Italia
Benessere Crescita
Variazione della crescitaVariazione della crescitae del benessere dal 2000 ad oggie del benessere dal 2000 ad oggi
In Emilia-Romagna l’indice sintetico di
crescita è aumentato del 4% quello del
benessere dello 0,9%
… se la crescitaviaggia ai 100 km. orari, il benessere
viaggia ai 22 km. orari
Forte incidenza dei cambiamenti nella base
sociale (extracomunitari, anziani)
Il radicamento delle filiere in Emilia-Romagna fino ad oggi sperimentato deriva non da particolari obblighi sociali delle forme capitalistiche verso il territorio, ma dalla presenza – in questa regione più che in altre – di altre risorse complementari, quelle legate alla capacità di generare un
differenziale competitivo in termini di conoscenze originali ed esclusive.
Alcune considerazioni finaliAlcune considerazioni finali
Patto di reciproca convenienzareciproca convenienza che originava un circolo virtuoso tra imprese e territorioCompetitività
Benessere
Creazione e condivisione conoscenza È la stessa storia dei sistemi locali dell’Emilia-Romagna con
una forte connotazione industriale e una elevata dotazione di capitale della conoscenza a ricordare che dove si è creato
consenso, dove gli obiettivi e i valori sono stati condivisi, si èavuto crescita economica e qualità della vita elevata.
Per il capitalismo delle reti, per le imprese del terziario avanzato, per le società del credito, delle attività immobiliari, per le grandi aziende dell’economia immateriale è meno semplice
individuare in maniera univoca quali sono le risorse distintive che danno origine ad un rapporto di reciproca convenienza tra capitalismo e territorio. Alcune imprese trovano nel territorio
caratteristiche specifiche che ne fanno un valore aggiunto sul quale investire, per altre società la localizzazione è un NonluogoNonluogo (Marc Augé), uno spazio dove gli elementi identitari e relazionali
che lo caratterizzano sono privi di valore
La differente velocità con cui viaggiano crescita economica e benessere dei cittadini sembra suggerire che, tra le linee di intervento, sia opportuno pensare a nuove forme di responsabilità
delle imprese verso il territorio, in particolare quando sembra non esistere il rapporto di reciproca convenienza. Obbligazioni sociali che dovrebbero trovare attuazione in tutte le regioni europee,
perché il gap tra crescita e benessere investe tutte le economie avanzate
Alcune considerazioni finaliAlcune considerazioni finali
“… all’interno del capitalismo delle reti si sta facendo strada una nuova borghesia globale completamente deresponsabilizzata rispetto ai luoghi. (…)
Quando Falck fece le acciaierie, sappiamo tutti che là dentro c’erano lacrime, sangue, sfruttamento. Però il capitalismo dei Falck, la borghesia del 900, aveva anche l’interesse a costruire le case per gli operai, quindi il fordismo produceva una qualche forma di ‘presa di
coscienza’.
Adesso, invece, la neoborghesia dei flussi, che non è più quella territorializzata del fordismo, va responsabilizzata rispetto al territorio in un modo nuovo. Si tratta di sviluppare un nuovo senso di
obbligazione sociale.” (ALDO BONOMI)
Innovazione, Competitività e Crescitain Emilia-Romagna
RAPPORTO SULL’ECONOMIA REGIONALE 2007
Silvano Bertini
Bologna,13 dicembre 2007
I motori della crescita
Competitività del sistema produttivo
Spesa pubblica
Utilizzo della ricchezza
Solidarietà
Negli ultimi anni il ruolo chiave è sempre più giocatodalla competitività
Il nuovo modello di crescita promosso dall’Unione Europea
Competitività
SostenibilitàCoesione sociale
CRESCITA
La crescita deve basarsi sulla competitività, ma garantire coesione sociale e accompagnarsi alla sostenibilità
Dinamismo imprenditorialeInnovazioneEfficienza
Livello occupazionaleDistribuzione del redditoWelfare
Inquinamento ambientaleTerritorioSicurezza
Tradurre la competitività in crescita, coesione e sostenibilità. Ci sono fattori di rallentamento?
La produttività?
Diseconomie esterne (rendita immobiliare, efficienzalogistica, efficienza dei servizi, delle utilities, ecc…)?
Bisogna considerare il tasso di immigrazione
Tasso migrazione interna, esterna e totale (area), 2006
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
0,0 2,0 4,0 6,0Migrazione Interna
Mig
razi
one
este
rna
PiemonteLombardiaVenetoEmilia-RomagnaToscana
Indice di Libertà Economica 2006
8°7,64Veneto7°7,75Lombardia6°7,77Liguria5°7,82Toscana4°7,83Piemonte3°7,90Friuli-Venezia Giulia2°8,17Trentino-Alto Adige1°8,23Emilia-Romagna
Indice di libertà economica 2006 (Centro “Luigi Einaudi)
I sottoindicatori della libertà economica (Centro “Luigi Einaudi”)
7°8,28Istruzione e accesso al mercato del lavoro
1°7,83Società
1°8,23TOTALE
1°9,70Mercato del lavoro
12°6,33Infrastrutture
3°8,66Finanza
2°8,84Pubblica Amministrazione
2°7,76Economia
Qual è la strategia competitiva più efficace?
Non una strategia mirata sui costi di produzione
ma
Una strategia basata sull’innovazione e sull’economia della conoscenza
Valore aggiuntoOccupazione nuova e qualificataContributo alla sostenibilità dello sviluppo
La spesa in R&S sul PIL
0
0,2
0,4
0,6
0,8
1
1,2
1,4
Emilia-Romagna Italia Emilia-Romagna Italia
Imprese E-R Università/enti pubblici
2000 20051,17%1,07%
0,93% 1,04%
Rapporto basso, ma elevata efficaciain termini di innovazione
I brevetti industriali
I brevetti industriali (1991 = 100)
10093,8
102,3113,5 109,7
123,9
141149,3 151,9 155,7
162,1 163,4
144,6
171 166
206,3
1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Emilia-Romagna
Resto d’Italia
Crescita sostenuta dell’export
Peso sull’export nazionale pari al 12,8%, a fronte diun peso demografico del 7,1% (2006)
Export pro capitepiù elevato in Italia
5.473,6ITALIA7.990,7Piemonte9.248,8Veneto9.817,2Lombardia9.853,5Emilia-Romagna
€
Export sempre più tecnologico (Euro procapite)
989724,3
3466,6
1383,7
1688,7
769,9
1921,8
1392,8
644,8 676
0
1000
2000
3000
4000
Prodotti dialta
tecnologia
Prodottispecializzati
Prodottistandard
Prodottitradizionali
inevoluzione
Prodottitradizionali
Emilia-Romagna Italia
Innovazione, Competitività e Crescita in Emilia-Romagna
1,19Toscana0,51Veneto0,51Toscana0,64Toscana
1,28Friuli-V.G.0,52Lazio0,52Friuli-V.G.0,67Piemonte
1,28Lombardia0,60Umbria0,54Liguria0,67Friuli-V.G
1,34Emilia-Rom.0,66Friuli-V.G.0,62Piemonte0,70Liguria
1,38Liguria0,70Emilia-Rom.0,64Lazio0,74Lombardia
1,61Lazio0,74Lombardia0,65Lombardia0,75Emilia-Rom.
1,81Piemonte0,77Piemonte0,70Emilia-Rom.0,79Lazio
The Regional Helices for
Innovation Index (RHII)
The RegionalIncubation
Innovation Index (RIII)
The RegionalInnovation Capacity
Index (RICI)
The RegionalSummary
Innovation Index(RSII)
I punti fermi della politica per l’innovazione
Le specializzazioni produttive
Le risorse della conoscenza
La messa in rete scienza-industria
-
300
- 22Peso regionale (%)
Indi
ce d
i spe
cial
izza
zion
e
Edilizia
Prodotti in metallo
Automazione e meccanica industriale
Materiali da costruzione
Confezioni di abbilgliamento
Filiera
Elettronica di consumoMezzi di trasporto
Lavorazione delle carni
Costruzione pompe e motori
Filiera ortofrutticola
Macchine agricole
Oleodinamica
MaglieriaLattiero-caseario
Chimica industriale
Meccanica di
Tè-caffè
Gomma e plasticaEditoria
Lavori in legno
Biomedicale
100
2%
Innovazione, Competitività e Crescita in Emilia-Romagna
931.420154.49575.509266.459153.532340.240TOTALE
125.53479.7101.06214.9716.82122.970Terziario avanzato per le imprese
183.27174.7859.48915.39528.35555.247Terziario tradizionale *
169.5612.22217.12739.466169.561 **Produzioni di tecnologia
453.05462.736218.96678.89092.462Industrie di base
TOTALEn.c.ModaCostruzioni
Agro-industriaMeccanica
Gli addetti alla R&S
100,0100,0100,0100,0175.24870.725ITALIA
194,488,917,58,030.7495.802Lazio
109,772,66,84,511.9863.138Toscana
140,8184,510,013,117.5149.300Emilia-Romagna
72,884,05,96,810.3674.811Veneto
114,3172,718,427,832.19419.731Lombardia
143,2252,710,618,718.69213.213Piemonte
TotaleImpreseTotaleImpreseTotaleImprese
Concentrazione rispetto al peso
demograficoQuota sull’ItaliaValori assoluti
La spesa intra muros in R&S
100,0100,0100,0100,015.5997.856ITALIA
165,992,618,110,12.815790.Lazio
99,664,06,74,31.046337Toscana
106,8128,69,311,21.451883Emilia-Romagna
53,353,35,05,0776389Veneto
103,6147,721,430,53.3422.399Lombardia
158,4251,212,820,31.9991.598Piemonte
TotaleImpreseTotaleImpreseTotaleImprese
Concentrazione rispetto al peso
del PILQuote sull’ItaliaValori assoluti
(M€)
Strutture coinvolte nella rete dell’Alta tecnologia
297
103
194
Manifestazioni di interesse
71565353Totale
1942566Altro
34440110Imprese
177177Gruppi di ricerca
TotaleSponsorsPartners
Personale coinvolto nella rete dell’Alta Tecnologia
35432628Centri per l’innovazione
1629832443Totale
1187246Altro
15012921Imprese
776481295Università
23115081Enti di ricerca
TotaleRicercatori strutturati
Nuovi ricercatoriEnte
I principali risultati dal lato delle imprese
99Brevetti depositati
194Collaborazioni attivate con Università ed enti di ricerca
143di cui già a tempo indeterminato
285Nuovi assunti già verificati da 152 progetticonclusi
930Nuovi assunti in ricerca attesi
Ricadute dei progetti di ricerca sulla sostenibilità
281163444TOTALE222042Sicurezza361248sicurezza alimentare652186Alimentazione231134Salute20929finalità indiretta332255finalità diretta533184Società dell’informazione513485finalità indiretta6746113finalità diretta
11880198Sviluppo sostenibile
di cui 2°
bando
di cui 1°
bando
Numero ProgettiRicadute extraeconomiche dei progetti
I risultati del 2007e le previsioni per il 2008
Ugo Girardi, Segretario Generale Unioncamere Emilia-Romagna
4,8
8,8
7,35,2
2,72,2
2,6
1,81,9
11,4
0123456789
101112
World* Oecd Usa € Area Italy Japan Brazil China India Russia2006 2007 2008
Scenario InternazionaleProdotto interno lordo
OECD, Economic Outlook, No. 82, December 2007*Imf, World Economic Outlook, October 2007
Scenario NazionaleConto economico
OECD, Economic Outlook, No. 82, December 2007
2,21,8
1,8 2,12,3
-2,2
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
Prodottointerno lordo
Import Export Consumiprivati
Investimentifissi lordi
Indeb.A.P./Pil
2006 2007 2008
Mercato del lavoro
(1) Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro, gen.-giu. 2007(2) Unioncamere, Ministero del Lavoro, Indagine Excelsior
6,0%3,2%3,1%Tasso di disoccupazione (1)
+0,8%
67,6%
+0,5%
Nord-Est
+0,8%
70,3%
+1,0%
Emilia-Romagna
+0,8%Variaz. attesa 2007 occupazione dip.(2)
58,9%Tasso di occupazione (15-64 anni) 2° trimestre (1)
+0,5%Occupati (1)
Italia
Agricoltura
9,87,8
15,01,1
50,0-6,8 -5,7
11,31,7
5,0-6,7
-4,3 4,2
19,65,5
26,34,3
48,5
-10 0 10 20 30 40 50 60
PlvProd. zootecnicheUovaLatte vaccinoPollame e conigliCarni suineCarni bovineProd. vegetaliColt. arboreeVinoNettarinePeschePereColt. erbaceeBarbabietola zuc.Pomodoro ind.Patate e ortaggiCereali
Regione Emilia Romagna - Assessorato agricoltura
Previsione Produzione lorda vendibile 2007
Industria: fatturato
Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere, Indagine congiunturale sull'industria
1°- 3° trimestre
2,82,1
-2,6 0,1
4,41,4
0,12,4
3,12,4
1,1
-4 -2 0 2 4 6
Trat. metalli e min. metal.Ind. alimentari e bevandeTes., abbi., cuoio, calza.Industrie legno e mobile
Mec. elet., mez. di trasp.Altre industrie manifat.
1-9 dipendenti10-49 dipendenti50-500 dipendenti
Emilia-RomagnaItalia
Industria: produzione
Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere, Indagine congiunturale sull'industria
1°- 3° trimestre
2,51,6
-1,1 0,7
3,81,3
0,72,2
2,72,2
1,3
-2 -1 0 1 2 3 4 5
Trat. metalli e min. metal.Ind. alimentari e bevandeTes., abbi., cuoio, calza.Industrie legno e mobile
Mec. elet., mez. di trasp.Altre industrie manifat.
1-9 dipendenti10-49 dipendenti50-500 dipendenti
Emilia-RomagnaItalia
Costruzioni
Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere, Indagine congiunturale sull'industria
Imprese attive (set.07 / set.06) +3,7%. Occupazione (gen.-giu.) +2,8%.
0,91,2
-0,5
0,5
-0,1
-1,1
-3,5
-1,6
-4,0
-3,0
-2,0
-1,0
0,0
1,0
2,0
1t07 2t07 3t07 1-3t06Emilia-Romagna Italia
Commercio interno
Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere, Indagine congiunturale sul commercio
1,8
-0,2
0,1
6,3
0,2
-1,7 -0,9
3,5
-3,0 -2,0 -1,0 0,01,02,03,04,05,06,07,0
Dettaglio Alimentare Non Alimentare Iper, sup, GMEmilia-Romagna Italia
Imprese attive (set.07 / set.06) - 0,4%. Occupazione (gen.-giu.) -7,2%.
Commercio estero10,0%
-1,4%
4,9%
13,5%
19,1%
16,0%
-5,6%
12,1%
10,8%
3,6%
23,6%
15,4%
9,7%
17,8%
19,0%
13,4%
Agricoltura
Pesca
Alimentare
Tessile-abbigliamento
Cuoio, pelli
Legno
Carta
Chimica
Gomma-plastica
Minerali non metalliferi
Metalli
Macchine app,meccanici
Macchine elettriche
Mezzi trasporto
Altro manifatturiero
TOTALE
14,1%
21,5%
9,8%
22,7%
0,4%
26,2%
16,1%
9,2%
Unione Europea
Europa centro orientale
Altro Europa
Africa
America settentrionale
America centro meridionale
Asia
Oceania e altro
8,6%
13,5%
0,0%
Francia
Germania
Stati Uniti
27,3%
20,1%
45,3%
10,6%
29,5%
Brasile
Russia
India
Cina
Sud Africa
Primi nove mesi 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006
Turismo
[1] Settembre 2007/06. (2) Fonte: Amministrazioni provinciali. Gennaio-Giugno 2007/06. 6 Province. (3) Fonte: Amministrazioni provinciali. Maggio-Settembre 2007/06.
Emilia-Romagna (2) Riviera (3)
Imprese [1] +1,9%
Arrivi +6,1% +4,0%
Presenze +3,2% +1,0%
- italiani +3,7% +1,0%
- stranieri +1,3% +0,9%
Trasporti
[1] Settembre 2007/06. [2] Settembre 2007.[3] Gennaio-Ottobre 2007/06. [4] Gennaio-Agosto 2007/06.
Trasporti terrestri
Imprese [1] -4,1%
Quota imprese artigiane [2] 89,9%
Trasporti aerei
Passeggeri [3] +12,4%
Trasporti marittimi
Movimento merci (Ravenna) [4] -3,7%
Credito
[1] Giugno 2007/06. [2] Giugno 2007.Fonte, Carisbo, Banca d’Italia
Impieghi lordo sofferenze [1] +10,1%
Raccolta bancaria +6,5%
Tasso medio prestiti breve termine 6,34%
Tasso medio conti correnti a vista 1,64%
Rapporto sofferenze / impieghi [2] 2,8%
Sportelli / 100.000 abitanti 82
Artigianato manifatturiero
Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere, Indagine congiunturale sull'industria
-0,8
0,3
-0,0
-1,2
-0,5
-1,4 -1,6 -1,4 -1,2 -1,0 -0,8 -0,6
-0,4 -0,2 0,00,20,4
Fatturato Produzione OrdiniEmilia-Romagna Italia
Cooperazione
(1) Variazione settembre 2007/06. (2) Quota delle cooperative regionali. (3) Quota addetti cooperative / addetti extra agricoli. (4) Quota del fatturato delle imprese regionali.
In regione operano 5.008 cooperative in aumento dell’1,6%(1)
L’andamento economico del 2007, desunto daipreconsuntivi redatti da Confcooperative e Lega delle Cooperative è stato giudicato sostanzialmente simile a quello del 2006, con valori comunque meglio intonati rispetto a quelli del 2005.
2,2
3,3
4,3
2,4
4,1
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
Prodottointerno lordo
Import Export Consumiprivati
Investimentifissi lordi
2006 2007 2008
Conto economico
Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali, Novembre 2007
Scenario Emilia-Romagna
Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali, Novembre 2007
Scenario Emilia-Romagna 2Andamento dei settori
6,5
2,51,8 2,1
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
Agricoltura Industria Costruzioni Servizi2006 2007 2008