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RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI
ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA
VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA
Regione Abruzzo
Riunione dell 8 aprile 2013
Oggetto della riunione:
- Provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro
- Debito al 31/12/2005
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Rideterminazione risultato desercizio relativo allanno 2011
- Stato patrimoniale 2011 e trasferimenti spettanze regionali al SSR
- Risultato di esercizio relativo allanno 2012;
- Verifica attuazione del Piano di rientro;
- Verifica adempimenti.
Sono presenti:
per il Tavolo di verifica degli adempimenti: i rappresentanti delle Amministrazioni centrali(Ministero delleconomia e delle finanze, Ministero della salute), dellAgenzia nazionale per i
Servizi Sanitari Regionali, della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province
Autonome, del Dipartimento per gli Affari regionali, Turismo e Sport della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, del coordinamento salute Regione Veneto, degli ulteriori rappresentanti
della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Regione Toscana e Regione
Calabria;
per il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA) irappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero delleconomia e delle finanze, Ministerodella salute), dellAgenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, del Dipartimento per gli
Affari regionali, Turismo e Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione
Campania;
il Commissario e il Sub commissario della Regione Abruzzo; ladvisor contabile.
Alla riunione ha partecipato lAIFA.
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OGGETTO DELLA RIUNIONE
Nella riunione del 13 novembre 2012 Tavolo e Comitato valutavano quanto segue:
- evidenziavano che, per quanto riguarda la legge 1/2012, nellarticolato del disegno di legge di
modifica in attuazione dellarticolo 2, comma 80, della legge 191/2009, non risultavano
indicati tutti gli articoli della legge sottoposti al giudizio di legittimit costituzionale promosso
dal Governo con DCM del 9.3.2012, e, in particolare, lart. 6, commi 1 e 2 e lart. 45, comma
2.
I rappresentanti di Tavolo e Comitato delegavano i Ministeri affiancanti a rappresentare al
componente assente del Dipartimento per gli affari regionali turismo e sport della Presidenza
del Consiglio quanto valutato nella riunione del 23 luglio 2012, con riferimento alla tematica
trattata dallarticolo 6, comma 2, della LR 1/2012 oggetto di impugnativa.
Pertanto ribadivano quanto riportato nel verbale della riunione del 23 luglio 2012 in merito al
compito precipuo del Commissario ad acta, in esecuzione del potere sostitutivo del governo,
di avviare la procedura prevista dallart. 2, comma 80, della l. 191/2009, pur in pendenza del
giudizio promosso con delibera del CdM del 9/03/2012 avanti la Corte Costituzionale.Restavano in attesa dellapprovazione delle modifiche/abrogazioni degli ulteriori
provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro;
- sulla base delle nuove informazioni disponibili, la necessit di copertura della Posizione
finanziaria netta di 198 mln di euro era rideterminata in 183 mln di euro.
Nel prendere atto di tale rideterminazione Tavolo e Comitato evidenziavano che la
riconciliazione non era ancora terminata e pertanto non erano nella condizione di esprimersi
definitivamente.
Chiedevano nuovamente alla Struttura commissariale di inviare le informazioni definitive
sulla riconciliazione del debito al 31/12/2005, gi richieste a partire dalla riunione del 14
dicembre 2011 e confermate nelle successive riunioni di verifica;
- valutavano che, dopo la rideterminazione del rischio, a seguito degli approfondimenti
regionali, la Regione Abruzzo presentava a consuntivo 2011 un avanzo prima delle coperture
di 36,770 mln di euro. Dopo le coperture lavanzo era rideterminato in 92,809 mln di euro;
- in merito allo Stato Patrimoniale 2011, si ricordava che nella precedente riunione la regione
aveva fatto presente che era in corso, attraverso un apposito gruppo di lavoro, lattivit di
riconciliazione dei crediti e debiti esposti dalle aziende con il bilancio regionale.
A tal proposito chiedevano di conoscere se sono state trasferite alle aziende sanitarie le
somme iscritte a credito verso regione per spesa corrente per 192 mln di euro e le somme
destinate al ripiano perdite per 670 mln di euro. Sulla base dei dati dello stato patrimoniale
2011 risultavano crediti verso la regione (al netto dei debiti) per complessivi 752 mln di euro.
Tavolo e Comitato chiedevano alla struttura commissariale, con il supporto delladvisor, di
produrre una relazione nella quale sia aggiornata la situazione dei crediti verso regione su
somme gi versate dal bilancio dello Stato al bilancio regionale.
Raccomandavano alla struttura commissariale di provvedere ad attivarsi verso il bilancio
regionale affinch tutte le somme incassate dallo Stato sia a titolo di fondo sanitario corrente,
che a titolo di entrate fiscali preordinate dal Piano di rientro che a titolo di ulteriori coperture
statali siano tempestivamente trasferite al SSR;
- prendevano atto delle iniziative intraprese in merito allattuazione del D.Lgs. 118/2011 e
chiedevano di essere relazionati puntualmente sulle relative attivit;
- con riferimento al secondo trimestre 2012, a part ire dalle valutazioni operate dalladvisor si
profilava un avanzo di 33 mln di euro. Tuttavia, in relazione al diverso saldo di mobilitextraregionale scontato, -67 mln di euro in luogo di -116 mln di euro di cui alla proposta di
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riparto, la stima a chiudere era rettificata di 49 mln di euro. Tavolo e Comitato, stimavano
quindi, una proiezione a chiudere che evidenziava un disavanzo prima delle coperture di 16
mln di euro. Tale disavanzo era coperto dalle aliquote fiscali relative allanno dimposta 2013
che copriva lanno 2012, al netto della quota destinata alla copertura del debito, che era pari a
41,686 mln di euro;
- prendevano atto delle avanzate iniziative intraprese in merito allattuazione del D.L. 95/2012
e chiedevano di essere relazionati puntualmente sulle relative attivit;
- in merito allattuazione del Piano di rientro, rinviavano a quanto sotto dettagliato;
- in merito alla verifica adempimenti listruttoria era ancora in corso.
In relazione alla possibilit di erogare spettanze residue legate allinvio e alla positiva valutazione
della documentazione di cui alle conclusioni del verbale del 23 luglio 2012, tenendo conto degli
obiettivi e del relativo stato di attuazione del Programma operativo, si faceva presente quanto segue:
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rimozione da parte della regione di tutti gli atti in contrasto con il Piano di Rientro: gli atti nonrisultavano completati rispetto a quanto richiesto ed erano stati adottati ulteriori provvedimenti
in contrasto con il Piano di rientro;
- criticit aziendali presenti nella redazione dei conti patrimoniali: si restava in attesa dellavvenuta
riconciliazione tra i crediti/debiti delle aziende con il bilancio regionale e si restava in attesa che
la struttura commissariale, producesse una relazione in ordine al trasferimento delle risorse
costituenti crediti verso la regione che il bilancio regionale aveva ricevuto e non aveva trasferito
al SSR. Si raccomandava la struttura commissariale di provvedere ad attivarsi verso il bilancio
regionale affinch tutte le somme incassate dallo Stato sia a titolo di fondo sanitario corrente, che
a titolo di entrate fiscali preordinate dal Piano di rientro che a titolo di ulteriori coperture statali
fossero tempestivamente trasferite al SSR. Si prendeva atto che, in via ulteriore rispetto a quanto
rappresentato con riferimento alle partite debitorie al 31/12/2005, risultavano ancora criticit in
ordine alla riconciliazione dei crediti e dei debiti al 31/12/2011 che non era stata ancora
completata;
- implementazione di strutture residenziali per gli anziani ed in particolare di strutture residenziali
dedicate allassistenza ai malati terminali (hospice) al fine di non compromettere lerogazione dei
LEA: si apprezzavano le azioni messe in atto dalla regione, relativamente agli hospice, e si
attendeva leffettiva attuazione delle direttive impartite si rimaneva in attesa
dellimplementazione delle strutture dedicate allassistenza residenziale e semiresidenziale
rivolta ai pazienti non autosufficienti;
- completamento della rete laboratoristica si valutava positivamente il processo avviato e si
attendeva il completamento previsto entro il 31/12/2012;
- concretizzarsi delle azioni inerenti la rete di emergenza-urgenza: si restava in attesa di quanto
richiesto nelle precedenti riunioni;
- rimodulazione delle U.O.C., revisione delle linee guida sugli atti aziendali e completamento degli
atti aziendali coerentemente con le linee guida approvate: si rimaneva in attesa dellemanazione
di un atto che recepisse gli standard delle unit operative semplici e complesse ex art. 12 del
Patto per la salute 2010-2012, cos come individuati dal Comitato Lea e le disposizioni contenute
nell art. 15, comma 13 del DL 95/12 convertito dalla L. 135/12, e che verificasse la coerenza tra
gli atti aziendali gi approvati con i suddetti standard, eventualmente rimodulandoli tenendo
anche conto dei pareri ministeriali relativi.
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personale: si restava in attesa delle informazioni e dei chiarimenti richiesti;
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- contratti con gli erogatori privati: si richiedeva alla regione di fornire opportuni chiarimenti sul
rilascio di nuove autorizzazioni quando il fabbisogno individuato risulti inferiore a quello
definito dallattuale dotazione delle strutture private. Si richiamavano altres le disposizioni, in
materia di standard sui posti letto, del D.L.95 del 2012 convertito il Legge n. 135 del 2012 e
lemanando regolamento ministeriale disposto in attuazione dellart. 15 comma 13, lettera C
della predetta Legge 135/2012.- completamento delle procedure di accreditamento: si ribadiva il ritardo nellattuazione delle
previsioni contenute nellart. 1 comma 796 della l. 296/2006, che impone un cronoprogramma
preciso per la conclusione delliter di accreditamento istituzionale e si rimaneva in attesa dei
chiarimenti richiesti;
- tessera sanitaria: si prendeva atto delle iniziative;
- contabilit analitica : si valutava positivamente il percorso intrapreso
Al termine dellistruttoria la possibilit di erogare spettanze residue era stata rinviata alla prossima
riunione di verifica sulla base dellulteriore documentazione da trasmettere da parte della regione al
fine di superare le criticit evidenziate.
In relazione alle criticit in essere e al fine di consolidare e rendere effettivamente strutturali gli
interventi previsti nel Piano di rientro la cui realizzazione stava avvenendo con ritardi, Tavolo e
Comitato chiedevano alla struttura commissariale di redigere ed adottare il Programma operativo per
gli anni 2013-2015 entro il 31 dicembre 2012.
Tavolo e Comitato specificavano che in ordine alla richiesta di avvalersi di quanto previsto
dallarticolo 2, comma 80, terzo periodo, della legge 191/2009 in merito alla facolt di
rideterminazione del gettito delle aliquote fiscali con riferimento allanno dimposta 2012 in
relazione al risultato di gestione 2011, al fine di esprimersi in ordine alla relativa coerenza con
quanto previsto dalla legislazione vigente, era necessario che venisse prodotto il relativo disegno di
legge accompagnato da una relazione che riportasse la stima del minor gettito fiscale che doveva
essere certificata dal competente Dipartimento delle finanze.
La riunione odierna convocata per la valutazione del risultato desercizio 2012 al fine di dare
attuazione a quanto previsto dallarticolo 1, comma 174, della legge 311/2004 e s.m.i. e dallarticolo
2, comma 86, della legge 191/2009. Nel corso della riunione sar esaminata la situazione relativa allo
stato di attuazione del decreto legislativo 118/2011 e dello stato patrimoniale. Sar la condotta la
verifica annuale dello stato di attuazione del Piano di rientro e aggiornata la verifica adempimenti.
Si precisa che saranno oggetto della riunione i provvedimenti pervenuti entro il 15 marzo 2013.
A. PROVVEDIMENTI IN CONTRASTO CON IL PIANO DI RIENTROA.1 LEGGI REGIONALI N. 1/2012 , N. 51/2012 E N. 2/2013
Nella riunione di verifica del 13 novembre 2012, Tavolo e Comitato, rilevavano la continua
approvazione da parte del Consiglio regionale di leggi in contrasto con il Piano di rientro e con i
poteri commissariali e ribadivano la criticit di tale situazione.
Inoltre ribadivano come fosse compito precipuo del Commissario ad acta, in esecuzione del potere
sostitutivo del Governo, di avviare la procedura prevista dallart. 2, comma 80, della L. 191/2009, pur
in pendenza del giudizio promosso dal Governo avanti la Corte Costituzionale.
La struttura commissariale ha inviato la nota n. 248656 dell8.11.2012 (prot. 302_2012) nella qualerappresenta che sul Bollettino Ufficiale Ordinario n. 58 della Regione Abruzzo del 07.11.2012 stata
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pubblicata la legge regionale n.51 del 29.10.2012 recante Sospensione disposizioni di cui alla legge
regionale n. 1/2012, in applicazione dellart. 17, comma 4, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, che
provvede alla sospensione, fino alla conclusione del Piano di Rientro, delle seguenti disposizioni
della legge regionale n. 1/2012: art. 1, comma 1 (limitatamente al rifinanziamento della L.R.
72/2000); art. 42, comma 2; art. 44; art. 46.
Al riguardo si rappresenta che la Legge Regionale n. 51/2012 stata impugnata con Delibera C.d.M. del21.12.2012, in quanto ritenuta in contrasto con il Piano di rientro ed interferente con le funzioni
del Commissario ad acta. Il Consiglio dei Ministri ha ritenuto infatti che la legge, disponendo la
sospensione fino alla realizzazione del Piano di Rientro di alcuni articoli della legge regionale n.
1/2012, in particolare art. 1, comma 1, art. 42, comma 2, art. 44 e art. 46, attualmente sottoposti al
vaglio di legittimit costituzionale, ne ribadisce la vigenza, stabilizzandone gli effet ti per i periodi
nei quali non opera la sospensione. Tali disposizioni sono, pertanto, censurabili per gli stessi motivi
esposti nella relazione allegata alla delibera del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2012,
relativamente alle disposizioni in materia sanitaria delle quali la norma in esame dispone la
sospensione. Pi in generale, dunque lo stesso istituto della "sospensione" di leggi regionali gi
impugnate dal Governo a configurarsi, a sua volta, come costituzionalmente illegittimo. Larticolo 2,
commi 80 e 95, della legge n. 191/2009, impone infatti la rimozione e non la mera sospensione deiprovvedimenti che siano di ostacolo alla piena attuazione del Piano di rientro.
Inoltre la struttura commissariale ha inviato la nota n. 62103 del 4.03.2013 (prot. 66_2013), con la
quale sostiene che larticolo 6, commi 1 e 2, e larticolo 45, comma 2, della L.R. n. 1/2012 non
risultano in contrasto n con le norme vigenti, n con le disposizioni del Piano di rientro
In particolare, per quanto riguarda larticolo 6 comma 1, (che dispone che le economie di
stanziamento relative agli importi iscritti in bilancio per il rimborso dellanticipazione di liquidit cui
al comma 98 della legge n. 191/2009 siano destinate al finanziamento delle spese relative al servizio
di trasporto pubblico locale regionale, e che stata impugnata in quanto in contrasto con il principio
di contenimento della spesa pubblica perch proprio la destinazione di tale anticipazione di liquidit
alla copertura dei debiti sanitari ha consentito alla regione di essere valutata positivamente), lastruttura commissariale sostiene che la disposizione in esame non disciplinerebbe lutilizzo
dellanticipazione dello Stato, bens riprogrammerebbe unicamente limporto complessivo di 13 mln
di euro, pari alla rata di rimborso che sarebbe per, dovuta allo Stato solo se la regione avesse chiesto
nellanno 2011 la somministrazione dellanticipazione, cosa non avvenuta.
Si rileva in via ulteriore che il Consiglio regionale ha approvato la legge regionale n. 2/2013, (legge
finanziaria regionale 2013), pubblicata il 16 gennaio 2013, con cui allarticolo 7, comma 4 si
ripropone: Le economie di stanziamento relative agli importi iscritti in bilancio per il rimborso
dell'anticipazione di cui al comma 98, dellart. 2, della L. 23 dicembre 2009, n. 191 recante
"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria
2010)" non utilizzata dalla Regione Abruzzo e per la quale non sorto nell'anno 2012 alcun obbligo
di rimborso, sono riprogrammate e destinate nel bilancio di previsione del 2013 al finanziamentodelle spese relative al servizio di trasporto pubblico locale regionale nell'ambito della
riprogrammazione delle economie di cui Allegato 3".In pratica, con tale disposizione, si ripropone
la formulazione dellarticolo 6, comma 1, della legge regionale n. 1/2012.
Anche tale legge regionale stata oggetto di impugnativa con delibera del Consiglio dei Ministri del l
8.03.2013. In particolare sullarticolo 7, comma 4, si contesta che la ricollocazione di risorse
finalizzate al settore sanitario a funzioni extra-sanitarie, risulta impropria in quanto non ancora stata
puntualmente definita la situazione del debito pregresso che incide sullo stato del patrimonio e sulla
corretta gestione della liquidit delle aziende sanitarie, profilando, perci, contrasto con i principi
fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica, di cui allart. 2, comma 98, della
legge n. 191/2009.
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Tavolo e Comitato ribadiscono che la destinazione di una presunta economia di stanziamento
sulla rata per la restituzione dellanticipazione di liquidit, senza che i competenti Tavoli di
verifica si siano espressi definitivamente in merito alla situazione debitoria, non assentibile.
Larticolo in esame, in particolare, risulta elusivo di quanto stabilito dallarticolo 2, comma 98,
della legge 191/2009, che ha previsto la possibilit, per le regioni sottoposte ai Piani di rientro
dai disavanzi sanitari, di avvalersi dellaccesso allanticipazione di liquidit a copertura deidebiti sanitari pregressi. La Regione Abruzzo, come riportato nel verbale della riunione dell8
marzo 2011, ha chiesto di accedere ad unanticipazione di liquidit per 200 mln di euro,
impegnandosi alla restituzione delle relative rate annue, per trentanni, dellimporto di 13 mln
di euro. Proprio la destinazione di tale anticipazione di liquidit alla copertura dei debiti
sanitari ha consentito alla regione, di essere valutata positivamente nella successiva riunione del
7 aprile 2011 in ordine alla definitiva copertura del disavanzo sanitario emerso a tutto il
31.12.2009 e conseguentemente, nella successiva riunione del 20 luglio 2011, di avere accesso ad
una quota di spettanze residue condizionata alle verifiche positive degli adempimenti regionali.
Anche le valutazioni operate nelle successive riunioni del 4 aprile 2012, del 23 luglio 2012, del 13
novembre 2012 si sono basate su tale presupposto di accesso allanticipazione di liquidit.
Le disposizioni di cui allart. 6, comma 1, della legge regionale n. 1/2012 e di cui allart. 7,
comma 4, della legge regionale n. 2/2013, si presentano in contrasto con il Piano di rientro in
quanto prescindono dalle valutazioni sul debito di Tavolo e Comitato che sono deputati alla
verifica dellattuazione del Piano di rientro, disponendo la destinazione di eventuali economie a
favore di settori extra-sanitari. Le disposizioni si pongono inoltre in contrasto con il mandato
commissariale conferito al Presidente pro tempore della regione in data 12 dicembre 2009 con
riferimento alla copertura del debito pregresso.
La regione sta autorizzando la destinazione di risorse finalizzate al settore sanitario a funzioni
extra-sanitarie, senza che sia stata puntualmente definita la situazione del debito pregresso, che
incide tuttora sullo stato del patrimonio e sulla corretta gestione della liquidit delle aziende
sanitarie.
In merito al comma 2, dellarticolo 6 della legge regionale n. 1/2012, si riporta quanto espresso nella
riunione del 13 novembre 2012:
I rappresentanti di Tavolo e Comitato delegano i Ministeri affiancanti a rappresentare al componente
assente del Dipartimento per gli affari regionali turismo e sport della Presidenza del Consiglio quanto
valutato nella riunione del 23 luglio 2012, con riferimento alla tematica trattata dallarticolo 6, comma 2,
della LR 1/2012 oggetto di impugnativa.
Al riguardo il rappresentate del Dipartimento affari regionali turismo e sport riferisce che, in
data 27 marzo 2013, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia parziale allimpugnativa
della legge regionale della Regione Abruzzo n. 1/2012, deliberata in data 9 marzo 2012, conriferimento allarticolo 6, comma 2, in quanto venuto meno il motivo di ricorso proposto, ed ha
confermato il permanere dei restanti motivi di impugnativa.
Per quanto riguarda larticolo 45, comma 2 della legge regionale, 1/2012, sempre nella nota n.62103
del 4.03.2013, la struttura commissariale ritiene che detta disposizione non si ponga in contrasto con
le disposizioni vigenti n con il Piano di rientro, in quanto avrebbe eliminato un vincolo
programmatorio alla autorizzazione alla realizzazione di uno studio professionale, ovvero del luogo
ove la persona o le persone fisiche, regolarmente abilitate alle sercizio della professione medica,
svolgono lattivit per cui hanno conseguito labilitazione, precisando inoltre che gli studi
professionali in questione, sono comunque soggetti ad autorizzazione.
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A. 2- LEGGE REGIONALE N. 3/2012
Lart. 1, comma 1, lettere a) e b), della legge regionale n. 3/2012 ha modificato lart. 35, comma 1,
della L. R. 6/2009, che, nel testo originario, prevedeva che le strutture pubbliche e private che alla
data del 1 gennaio 2009 erogano prestazioni socio sanitarie a seguito di "Progetti obiettivo" sono
provvisoriamente autorizzate, ai sensi dell'art. 8-ter del d.lgs. n. 502/1992, fino alla data del 31
dicembre 2011, a continuare ad erogare le stesse prestazioni in attesa della ridefinizione dellanormativa regionale che consente di accedere all'accreditamento istituzionale, fermo restando il
possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e di personale.
La legge regionale 3/2012, aggiunge, dopo le parole "provvisoriamente autorizzate", le parole "ed
accreditate", e sostituisce la data del 31 dicembre 2011 con la data del 31 dicembre 2012".
Con Delibera del Consiglio dei Ministri del 16.3.2012 stata decisa limpugnativa davanti alla Corte
Costituzionale, sullassunto che la norma de quo, stabilendo un accreditamento ex lege, fino al 31
dicembre 2012, delle strutture socio-sanitarie indicate nel menzionato art. 35 del L.R. 6/2009, che
fossero gi state autorizzate ai sensi dellart. 8-ter del decreto legislativo n. 502/1992, violasse i
principi fondamentali della legislazione statale in materia di accreditamento istituzionale, che
interferisse con le funzioni commissariali, ed, infine, che non rispettasse i vincoli posti dal Piano di
rientro del 6.3.2007.Il Commissario ad acta, con nota del 3.10.2012 (prot. 244_A/2012), rappresentava di avere avviato la
procedura ex lege 191/2009, trasmettendo al Consiglio Regionale larticolato contenente la richiesta
di soppressione dellart. 1, comma 1, della L. R. 3/2012.
Con nota del 28.11.2012 (prot. 315_A/2012), la regione ha trasmesso la Sentenza n. 260/2012 della
Corte Costituzionale, che ha ritenuto legittima la suddetta norma regionale.
La Corte sottolinea la posizione del tutto peculiare delle prestazioni inserite in Progetti Obiettivo,
che sono oggetto di una valutazione di priorit in Conferenza Stato Regioni e che seguono un
autonomo percorso, anche in ordine alla ripartizione dei fondi ad esse destinati, non incidenti sul
disavanzo regionale. Secondo la Corte, pertanto legittima la proroga fino al 31 dicembre 2012 del
temporaneo accreditamento gi concesso, con precedenti delibere della Giunta regionale, alle
particolari strutture sanitarie autorizzate inserite in Progetti obiettivo gi approvati (termine che
coincide con quello previsto dalla legislazione sta tale per il passaggio dallaccreditamento
provvisorio al definitivo per le strutture non ospedaliere e non ambulatoriali).
A. 3 - LEGGE REGIONALE N. 33/2012
Con delibera del Consiglio dei Ministri del 14.09.2012 stato impugnato larticolo 3 della legge
regionale n. 33/2012, che ha previsto la corresponsione di un rimborso, cos come stabilito dalla legge
regionale 9 febbraio 2000, n. 6, ai cittadini residenti in ambito regionale affetti da patologie
oncologiche.
Nellimpugnativa stato evidenziato che la disposizione, riconoscendo una provvidenza economica
che comporta lassunzione di oneri aggiuntivi per prestazioni sanitarie e garantendoconseguentemente ai propri residenti livelli di assistenza ulteriori rispetto a quelli stabiliti a livello
nazionale, eccede dalle competenze regionali e si pone in contrasto con gli obiettivi di risanamento
imposti dal Piano di rientro.
Alla riunione del 13.11.2012 il Commissario ad acta si era impegnato a provvedere alla rimozione
della norma impugnata, e ad inviare una copia della legge (prot. 72_13).
Con nota del 20.12.2012 (prot. 326-A/2012) il Commissario ad acta rappresentava di avere attivato la
procedura prevista dallart. 2, comma 80, della legge n. 191/2009, per labrogazione della normativa
regionale.
Tavolo e Comitato prendono atto e restano in attesa di aggiornamenti sulla procedura.
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A. 4 - ALTRI PROVVEDIMENTI IN CONTRASTO CON IL PIANO DI RIENTRO
Il Commissario ad acta, con nota del 31/10/2012 (prot. 297-A/2012) d atto della pubblicazione della
L.R. n. 50/2012, che provvede a:
- abrogare lart. 3 della legge regionale 10 marzo 2008, n. 5 e modificare alcune disposizioni
della medesima legge (Un sistema di garanzie per la salute - Piano sanitario regionale
2008-2010).- Sospendere fino alla conclusione del Piano di rientro la legge regionale 5 maggio 1998, n. 33
(Disposizioni in favore degli invalidi di guerra, civili di guerra e degli invalidi per
servizio).
- Sospendere fino alla conclusione del Piano di rientro alcune disposizioni di cui alla legge
regionale 21 aprile 1998, n. 29 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 19 del 1977, alla L.R. n.
69 del 1978 e alla L.R. n. 60 del 1983 concernenti provvidenze a favore dei neuropatici);
Tavolo e Comitato prendono atto dellattivit posta in essere dalla struttura commissariale
finalizzata alla sospensione e/o abrogazione delle normative regionali in contrasto con il Piano
di rientro, secondo la procedura prevista dallart. 2, comma 80, della l. 191/2009.
Tavolo e Comitato ribadiscono che lapprovazione continua da parte del Consiglio regionale di
provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro e con i poteri commissariali sia segnaletica
di criticit negli organi regionali nellesercizio delle funzioni ordinarie proprie.
Ribadiscono che compito precipuo del Commissario ad acta, in esecuzione del potere
sostitutivo del Governo, di avviare la suddetta procedura pur in pendenza dei giudizi promossi
dal governo davanti alla Corte Costituzionale.
Si ravvisa la necessit che la struttura commissariale attivi la procedura ex lege 191/2009
finalizzata alla abrogazione delle medesime norme, anzich alla loro mera sospensione,
qualora le norme regionali siano sottoposte dal Governo al giudizio di legittimit
costituzionale.
B. RELAZIONE SUL PROCESSO DI RICOGNIZIONE E RICONCILIAZIONE DEBITOAL 31/12/2005
Nella riunione del 13 novembre 2013 Tavolo e Comitato avevano valutato che, alla luce delle nuove
informazioni trasmesse, si evinceva una rideterminazione della Posizione finanziaria netta (PFN) in
diminuzione di 15 mln di euro, da 823 mln di euro a 808 mln di euro. Si evinceva inoltre che erano
ancora oggetto di riconciliazione 30 mln di euro relativi alle Asl di Avezzano e de LAquila.
Nel prendere atto di tale rideterminazione, Tavolo e Comitato evidenziavano che, non essendo lariconciliazione ancora terminata, non erano messi nella condizione di esprimersi definitivamente.
Pertanto avevano richiesto nuovamente alla Struttura commissariale di inviare le informazioni
definitive sulla riconciliazione del debito al 31/12/2005, gi richieste a partire dalla riunione del 14
dicembre 2012 e confermate nelle successive riunioni di verifica.
Nella medesima riunione il Commissario aveva reso noto che erano state date indicazioni affinch
listruttoria si chiudesse entro dieci giorni. In caso contrario avrebbe preso dei provvedimenti avverso
le strutture che ancora non avevano fornito i dati tali da permettere la completa ricognizione della
situazione debitoria pregressa.
Tavolo e Comitato rilevano che non risulta trasmessa la richiesta documentazione
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Chiedono alla regione a alladvisor la motivazione di tale mancata trasmissione.
La regione, a tal proposito, fa presente di aver trasmesso una relazione avente ad oggetto: Procedura
di riconciliazione e certificazione dei debiti delle aziende sanitarie al 31.12.2006 (prot. 115_2013).
In tale relazione illustra lo stato di attuazione alla data del 12 marzo 2013, della riconciliazione e
certificazione dei debiti delle aziende sanitarie al 31/12/2006.
A tal proposito Tavolo e Comitato fanno presente che la documentazione richiesta nella
riunione del 13 novembre 2012 era quella relativa alla conclusione del processo di ricognizione
del debito al 31/12/2005, e non la documentazione a tutto il 31/12/2006. Ci in relazione alla
definitiva determinazione del debito al 31/12/2005 che era stato oggetto di stima ai fini
dellaccesso allanticipazione di liquidit di 200 mln di euro valutata nella riunione dell8 marzo
2011 a copertura del disavanzo pregresso imputabile alla gestione fino al 31/12/2005 e
determinato dalla distrazione di risorse del fondo sanitario operata dalla regione.
Tavolo e Comitato fanno presente che sono trascorsi pi di due anni da tale accesso e che la
regione non ha ancora ultimato la certificazione n ha proceduto, neanche per tranche,
allaccesso allanticipazione di liquidit. Ricordano che la regione ha a disposizione tali risorseaggiuntive, sulla cui presenza la regione stata valutata positivamente nelle successive riunioni
di verifica, che hanno permesso lo sblocco di risorse premiali.
Ricordano che la tematica dei ritardati pagamenti con riferimento ai debiti del Servizio
sanitario, pi volte attribuita alla mancata erogazioni di risorse statali, vede in questo caso un
consapevole atteggiamento regionale di dilazione dei tempi di pagamento, aggravato anche dal
sistematico riutilizzo delle risorse preordinate al pagamento delle relative rate di
ammortamento che sono state destinate alla copertura di spese regionali extrasanitarie, oggetto
come sopra riportato, di impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri.
In merito alla relazione regionale, che risulta molto dettagliata, Tavolo e Comitato rilevano
tuttavia che la stessa risulta inutilizzabile per i fini di calcolo richiesti. A partire da talerelazione si evince comunque il persistere di criticit sulle singole aziende sanitarie per le quali
il Commissario si era impegnato ad adottare i conseguenti provvedimenti per la relativa
risoluzione.
Tavolo e Comitato chiedono alladvisor se si conclusa la riconciliazione del debito al
31.12.2005.
In merito ladvisor fa presente che in effetti una relazione stata prodotta, ma con ritardo, in quanto
stata inviata solo il 25 marzo 2013. Tale ritardo, rispetto alla scadenza stabilita nel 15 marzo 2013 per
linvio della documentazione per listruttoria odierna, stato determinato dal fatto che la regione ha
messo a disposizione delladvisor alcune informazioni necessarie allo svolgimento dellanalisi solo a
partire dal 15 marzo 2013.Ladvisor fa presente che la riconciliazione del debito fino al 31.12.2005 terminata, essendo stato
riconciliato anche limporto residuo di 30 mln di euro relativo alle Asl di Avezzano e de LAquila. La
conclusione di tale processo ha comportato una rideterminazione della Posizione finanziaria netta
(PFN) in diminuzione di 20 mln di euro, da 823 mln di euro a 803 mln di euro.
Tavolo e Comitato, pur rilevando il ritardo con cui la regione ha messo a disposizione
delladvisor le informazioni relative alla chiusura del processo di riconciliazione, che ha
determinato il mancato invio della relazione delladvisor nei termini stabiliti, in considerazione
del fatto che un ulteriore rinvio dellesame della documentazione possa portare ad ulteriori
rinvii dei pagamenti verso i fornitori, prendono atto di quanto affermato dalladvisor, e
rideterminano definitivamente la posizione finanziaria netta cui dare copertura a valere
sullanticipazione di liquidit da 198 mln di euro a 178 mln di euro.
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Invitano la struttura commissariale a dare tempestivamente attuazione ai pagamenti verso i
fornitori.
Al riguardo il Commissario afferma che limporto del debito residuo al 31/12/2005 ancora non
liquidato in massima parte composto da debiti finiti in contenzioso.
C. CONTO ECONOMICO CONSUNTIVO 2011RIDETERMINAZIONE ALIQUOTETavolo e Comitato nella riunione del 13 novembre 2012 in riferimento alla richiesta del
Commissario ad acta di avvalersi di quanto previsto dallarticolo 2, comma 80, terzo periodo, della
legge n. 191/2009 in merito alla facolt di rideterminazione del gettito delle aliquote fiscali con
riferimento allanno dimposta 2012 in relazione al risultato di gestione 2011, avevano specificato
che per esprimersi sulla coerenza di tale richiesta con quanto previsto dalla legislazione vigente, era
necessario produrre il relativo disegno di legge, accompagnato da una relazione che riportasse la
stima del minor gettito fiscale, e della certificazione del competente Dipartimento delle Finanze.
La struttura commissariale ha trasmesso la nota 289234 del 17.12.2012 (prot. 323_2012) con cui
invia il testo del disegno di legge regionale in cui la riduzione complessiva del gettito fiscale dieuro 40 mln.
Successivamente stata trasmessa attraverso il sistema documentale, la nota del Dipartimento delle
Finanze del 17.12.2012 (prot. 324_2012), con cui si comunica alla Regione Abruzzo e per
conoscenza al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato che la stima di una minore entrata
da manovra regionale pari a complessivi 40 mln di euro su base annua, sulla base delle elaborazioni
effettuate dal Dipartimento delle Finanze, risulta coerente e pertanto pu ritenersi congrua.
Successivamente la regione ha adottato la legge regionale n. 70 del 28 dicembre 2012, non trasmessa
a sistema documentale, con la quale agli articoli 1, 2, 3, 4 ha approvato nei termini rappresentati il
disegno di legge inviato attraverso il sistema documentale il 17/12/2012. Pertanto sulla base di
quanto disposto dalla predetta legge regionale Tavolo e Comitato procedono alla rideterminazione
del risultato di gestione 2011 nei termini riportati nella seguente tabella:
Riunione
del 4 aprile 2012
Riunione
del 24 luglio 2012
Riunione
del 13 novembre 2012
Riunione
dell'8 marzo 2013
IV tr imestre 2011 consuntivo 2011 consuntivo 2011 consuntivo 2011
risultato di gestione 11,730 38,042 38,042 38,042
Rischio Obiettivi di Piano ante 2011 -0,676
Rischio Insussistenze attive -6,107
Rischio sopravvenienze attive per medicina
penitenziaria -2,100 -1,272 -1,272
risultato di gestione 2011 rideterminato 4,947 35,942 36,770 36,770
coperture:
stima gettito da aumento delle aliquote Irap e add.
Irpef sui livelli massimi -anno imposta 2012 38,143 38,143 38,143 38,143
rideterminazione stima gettito a.i. 2010, 2011 e
consuntivazione a.i. 2009 17,896 17,896 17,896 17,896
minore gett ito fiscale derivante da quanto disposto
dalla legge regionale 70/2012 (articoli 1,2,3,4) -40,000
totale coperture 56,039 56,039 56,039 16,039
risultato di gestione 60,986 91,981 92,809 52,809
Pertanto il risultato di gestione relativo allanno 2011, che presenta un avanzo di 36,770 mln di
euro, dopo le coperture, rideterminate a seguito dellapprovazione della legge regionale n.
70/2012, evidenzia un avanzo di 52,809 mln di euro.
In merito a tale risultato, Tavolo e Comitato ricordano che larticolo 30 del decreto legislativo118/2011 prevede che resta fermo quanto previsto dallarticolo 1, comma 6, dellIntesa Stato
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Regioni del 3 dicembre 2009 per cui eventuali risparmi nella gestione del servizio sanitario
nazionale effettuati dalle regioni rimangono nelle disponibilit delle regioni stesse.
Precisano che gli eventuali risparmi nella gestione del SSR dovranno essere accertati da Tavolo
e Comitato stessi con riferimento allintera gestione sanitaria regionale sia da un punto di vista
patrimoniale che economico; solo a seguito di tali analisi le regioni potranno effettivamente
disporre di eventuali eccedenze.
D. STATO PATRIMONIALE 2011CHIARIMENTINella riunione del 13 novembre 2012, Tavolo e Comitato rimanevano in attesa di chiarimenti su
alcune poste di stato patrimoniale al 31.12.2011. In particolare, chiedevano se erano state trasferite
alle azienda sanitarie le somme iscritte a credito verso la regione per spesa corrente pari a 192 mln di
euro e le somme destinate a ripiano perdite per 670 mln di euro. Tavolo e Comitato, con riferimento
ai predetti crediti ricordavano come i tempi di pagamento registrati dalla regione, superiori ai sei
mesi, fossero anche conseguenza di tale situazione. Avevano infine richiamato quanto previsto dalla
direttiva europea sui tempi di pagamento (2011/7/UE del 16/02/2011).
Tavolo e Comitato avevano raccomandato alla struttura commissariale di provvedere ad attivarsiverso il bilancio regionale affinch tutte le somme incassate dallo Stato sia a titolo di fondo sanitario
corrente, che a titolo di entrate fiscali preordinate dal Piano di rientro che a titolo di ulteriori
coperture statali fossero tempestivamente trasferite al SSR.
In merito, la struttura commissariale, ha trasmesso con nota n. 73861/COMM (prot. 113_2013) una
relazione, redatta con il supporto delladvisor, sulla pianificazione e trasferimento delle risorse
finanziarie 2007-2009.
Nella nota viene trasmessa la situazione dei crediti verso la regione iscritti nello Stato patrimoniale
consolidato 2011 aggiornati al 15/03/2013. Nella tabella seguente, estratta da detta relazione, sono
inoltre riportati gli importi dei crediti verso regione distinti per anno di competenza.
Degli 862 mln di euro di crediti totali verso la regione risultano confermati alla data del 15/03/2013
797 mln di euro a seguito dellerogazione di 65 mln di euro trasferiti alle aziende.
Di detto importo risultano:
o
229,332 mln di euro di risorse trasferite dallo Stato al bilancio regionale quali quote premiali eripiani disavanzi pregressi;
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o 200 mln di euro di mutuo sottoscritto nellanno 2011 cui la regione non ha ancora attinto
o 53,553 mln di euro di risorse FAS erogate dallo Stato alla regione
o 190,413 mln di euro di fiscalit regionale per ripiano disavanzo gi riversata dallo Stato sul
bilancio regionale.
Risultano inoltre iscritti 102,199 mln di euro denominate spettanze per copertura perdite 2006.Tavolo e Comitato chiedono alla regione e alladvisor di quale risorse si tratti .
A fronte di tali crediti la regione procede alla valutazione del trasferimento delle risorse relative agli
anni 2007-2009.
Al riguardo allega la presente tabella:
Sulla base di quanto riportato risulterebbe per gli anni 2007-2009:
un risultato civilistico di -379,092 mln di euro
un risultato da Tavolo di 289,447 mln di euro; coperture da Tavolo per 329,698 mln di euro.
Al riguardo Tavolo e Comitato rappresentano che i valori riportati in detta tabella non
coincidono con informazioni a disposizione di Tavolo e Comitato. Nel dettaglio:
il risultato civilistico non corrisponde ai valori desunti dal CE consolidato regionale
trasmessi dalla regione al NSIS ;
il risultato da Tavolo non coincide per lanno 2007
le coperture non coincidono con quelle desunte dai relativi verbali di Tavolo e Comitato
Nel dettaglio: tabellaregione
NSIStabella
regione
verbali di
verifica*
tabella
regione
verbali di
verifica
anni
risultato
civilistico
risultato da
modelli CE
risultato da
Tavolo
risultato da
Tavolo
coperture
Tavolo
coperture
Tavolo
2007 -164,007 -164,006 -138,433 -163,506 117,197 95,24
2008 -122,999 -125,542 -107,656 -107,656 95,176 102,853
2009 -92,086 -96,981 -43,358 -43,358 117,326 92,538
somma -379,092 -386,529 -289,447 -314,52 329,699 290,631 *per lanno 2007 il risultato da Tavolo desunto dal verbale del 17 marzo 2010
per lanno 2008 il risultato da Tavolo desunto dal verbale del 18 dicembre 2009
per lanno 2009 il risultato da Tavolo desunto dal verbale del 7 aprile 2011
Pertanto Tavolo e Comitato chiedono chiarimenti in merito.
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In ogni caso, sulla base della propria tabella, la struttura commissariale afferma che le coperture di
331 mln di euro (e non di 329,699 riportate nella tabella), individuate e trasferite dallo Stato, sono
state trasferite per 47 mln di euro alle aziende e quindi ne residuano 284 mln di euro. Di tale importo,
in relazione allavanzo di 41 mln di euro dato dalla differenza tra il risultato del Tavolo (da tabella
regione) e le coperture Tavolo (da tabella della regione) che potrebbero essere usate per la riduzionedel mutuo, la struttura commissariale ritiene opportuno al momento non distribuirle, per cui ne
residuano 242 mln di euro.
Al fine di erogare tale ultimo importo a titolo di copertura perdite pregresse, la struttura
commissariale rende noto che le aziende apriranno un sottoconto vincolato di tesoreria per far affluire
le risorse in argomento, e predisporre una tabella in cui si riporta, anno per anno il debito maturato
complessivo e il debito liquidato complessivo, da inviarsi alla GSA entro il 15 aprile 2013. Il servizio
Bilancio, invece, entro e non oltre il 31 marzo 2013, dovrebbe trasferire le risorse finanziarie pari a
100 mln di euro, dal conto ordinario al conto sanit della regione. La restante parte, pari a 142 mln di
euro, verr trasferita dal servizio Bilancio, dal conto ordinario al conto sanit con cadenza trimestrale
tenendo conto delle comunicazioni trasmesse dalle aziende sanitarie. La GSA sulla base dei dati
forniti dalle aziende, predisporr la determinazione dirigenziale di trasferimento delle risorsefinanziarie a titolo di copertura perdita anni pregressi a favore delle aziende sanitarie regionali. La
struttura commissariale dispone che, in ottemperanza alle disposizioni dellAccordo per il Piano di
rientro del 6 marzo 2007 che allarticolo 1, comma 4, vieta tassativamente lutilizzo di risorse
correnti per la copertura dei debiti pregressi e ai sensi del decreto legislativo 192/2012, articolo 1,
commi 2 e 5 che stabiliscono il termine massimo di pagamento delle fatture a 60 giorni da
ricevimento delle stesse, le risorse in argomento devono essere utilizzate per i pagamenti dei debiti
pregressi mentre con le risorse correnti si deve rispettare obbligatoriamente il termine dei 60 giorni.
Nel corso della riunione il Commissario rende noto che in data 28/03/2013 la regione ha trasferito al
conto di tesoreria sanit, lintero importo di 242 mln di euro , riservandosi di inviare la relativa
documentazione al Sistema documentale del Piano di rientro.
Tavolo e Comitato prendono atto di quanto dichiarato dal Commissario.
In ogni caso, Tavolo e Comitato, nellevidenziare che i risultati desunti dai verbali sono diversi
da quelli desunti dalla tabella inviata dalla regione, fanno presente che a partire dal mese di
maggio 2013 procederanno alla ricognizione delle partite pregresse con riferimento alla data
del 31/12/2011, al fine di determinare la situazione definitiva a tale data che tenga conto dei
criteri di determinazione dei disavanzi annuali in relazione alla non inclusione delle partite
relative agli ammortamenti non sterilizzati, alla mobilit sanitaria extraregionale, alle ulteriori
partite che dovessero emergere. Ci al fine di determinare se la gestione al 31/12/2011 necessita
di ulteriori coperture e al fine di dare attuazione a quanto previsto nella riunione del 24 marzo
2011 dedicata al trattamento contabile degli ammortamenti. Inoltre le valutazioni dellasituazione al 31/12/2011 risultano al netto della procedura di ricalcolo degli ammortamenti di
cui allarticolo 29 del decreto legislativo 118/2011 nei termini contenuti nella circolare del
Ministero della salute e del Ministero delleconomia e delle finanze del 25 marzo 2013.
Pertanto parlare da parte della struttura commissariale dellesistenza di avanzi, al momento
appare prematuro in assenza dei risultati della predetta ricognizione.
Rilevano comunque che il trasferimento di 242 mln di euro risulta essere solo una piccola parte
delle spettanze del SSR che sono ferme presso il bilancio regionale. Evidenziano ancora una
volta che, a distanza di due anni dalla sottoscrizione del relativo contratto, la regione non ha
attinto allanticipazione di liquidit richiesta dalla regione e assentita dai Tavoli sulla base del
cui accesso la regione stata valutata positivamente in ordine al ripristino delle risorsepregresse sottratte dal bilancio regionale. Tale distrazione, sanata in termini di competenza,
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permane ancora oggi in termini di cassa, in ragione del mancato utilizzo di tale anticipazione di
liquidit da parte della regione.
Rilevano che i tempi di pagamento sono tuttora superiori ai 6 mesi.
La struttura commissariale evidenzia che il trasferimento di risorse alle aziende comunquesubordinato alla conclusione del processo di riconciliazione e certificazione dei debiti delle stesse
aziende e che questultime presentano al loro interno delle problematiche amministrative che non
consentono il pagamento in tempi rapidi dei propri fornitori. A tali problematiche amministrative,
prosegue la struttura commissariale, si aggiungono anche delle tempistiche non adeguate, a livello
amministrativo, della struttura regionale.
Tavolo e Comitato, alla luce delle criticit pi volte rappresentate dalla struttura
commissariale, chiedono che il Programma operativo 2013-2015, da inviarsi entro il 10 maggio
2013, contenga un intervento volto al trasferimento al SSR delle spettanze trattenute dal
bilancio regionale ed un intervento volto al pagamento dei fornitori al fine di ricondurre i tempi
di pagamento ai valori previsti dalla apposita direttiva europea e tale da superare le criticit
aziendali e regionali rappresentate.
E. RISULTATO DESERCIZIO 2012La regione ha inviato al NSIS i conti relativi al IV trimestre 2012 sulla quale Tavolo e Comitato
hanno richiesto la produzione di specifica relazione da parte della regione e da parte delladvisor.
Sulla base di quanto inviato si rappresenta quanto segue:
Ricavi
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AA0030 Contributi da regione per quota Fondo sanitario regionale indistinto, risultaiscritto limporto di 2.321,895 mln di euro di cui allIntesa del 22 novembre 2012 sul riparto
del finanziamento del SSN per lanno 2012. Tale importo risulta interamente iscritto sul
bilancio regionale a seguito di quanto disposto dalla L.R. 10 gennaio 2012, n.2, dalla D.G.R.
n. 868 del 17 dicembre 2012 e dalla DGR 925 del 27 dicembre 2012. La regione ha fornito il
dettaglio di tale importo.
- AA0040 - Contributi da regione per quota Fondo sanitario regionale vincolato, risultanocontabilizzati 42,474 mln di euro. Tale importo dato dalla somma di 35,589 mln di euro per
Obiettivi di Piano 2012 , di 6,886 mln di euro per somme vincolate come stimate e
comunicate dal Coordinamento Commissione Salute Veneto via e-mail in data 18/01/2013.
Nellaggregato aziendale sono esposti gli utilizzi di somme finalizzate riferiti ad anni
precedenti al 2012 pari ad 3,969 mln di euro, che sono stati opportunamente riclassificati nellavoce AA0070 in sede di redazione del riepilogo regionale 999.
La regione ha fatto presente che , in assenza degli atti formali di assegnazione, la Regione
Abruzzo iscrive nel proprio bilancio le somme vincolate (AIDS, Borse MMG, Extra-
comunitari, Indennit Abbattimento animali, Hanseniani, fibrosi cistica, medicina
penitenziaria, Fondo per lesclusivit) per cassa, per cui si origina un disallineamento tra il
bilancio regionale e il consolidato 999. La regione ha riportato il dettaglio della
composizione della voce.
Si rinvia alla trattazione sugli accantonamenti lerrata contabilizzazione dei relativi
accantonamenti per quote non utilizzate appostata dalla GSA su una voce errata.
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In merito alla saldo di mobilit extraregionale Tavolo e Comitato rilevano che, la
regione, contrariamente a quanto disposto dallarticolo 29, lettera h), del decreto
legislativo 118/2011, non ha provveduto ad inserire gli importi di cui allIntesa sul
riparto 2012 nel modello CE. Nelle more della rettifica dei valori contabili da parte della
regione, provvedono ad inglobare il differenziale rilevato, pari a 48,986 mln di euro, nel
risultato di gestione.
- AA0070 Contributi da regione (extra Fondo) vincolati, risultano contabilizzati 5,714 mlndi euro di cui 3,969 mln di euro sono relativi alla riclassifica sopra citata di somme vincolate
degli anni 2008/2012 per le quali la regione ha iscritto per la quota inutilizzata i relativi
accantonamenti nei rispettivi anni. I restanti 1,745 mln di euro sono relativi a somme
vincolate extra-fondo erogate nel corso dellesercizio 2012. Di entrambi gli importi la regione
ha fornito il relativo dettaglio. Tali risorse saranno opportunamente riclassificate in sede di
consuntivo nella specifica voce AA0290;
- AA0080 Contributi da regione (extra Fondo) risorse aggiuntive da bilancio regionale atitolo di copertura LEA, Tale voce risulta pari a zero.
Al riguardo Tavolo e Comitato evidenziano che la voce dovrebbe opportunamente
riportare le risorse che concorrono allequilibrio economico dellanno e rinvenienti dalla
leva fiscale massimizzata obbligatoria per le regioni in Piano di rientro, ai sensi di
quanto disposto dallarticolo 20 del decreto legislativo 118/2011.
- AA0090 Contributi da regione (extra Fondo) risorse aggiuntive da bilancio regionale atitolo di copertura extra LEA,
- AA0100Contributi da regione (extra Fondo) altroEntrambe le voci non risultano valorizzate.
- AA0250 Rettifica contributi in conto esercizio per destinazione ad investimenti da regione
per quota FS,la voce non risulta valorizzata.Tavolo e Comitato chiedono alla regione se la mancata valorizzazione di tale voce debba
intendersi come assenza di acquisti con contributi in conto esercizio oppure altro.
- AA0280 Utilizzo fondi per quote inutilizzate contributi di esercizi precedenti da regioneper quota Fondo sanitario vincolato, la regione ha fatto presente che limporto iscritto di
20,641 mln di euro costituito da utilizzi di somme per Obiettivi di Piano relative agli anni
2009, 2010 e 2011. Di tale importo ha fornito il relativo dettaglio.
Costi
il costo del personale dipendente e non dipendente, pari a 765,550 mln di euro, inferiore
rispetto al Consuntivo 2011 di 6,8 mln di euro. Risulta in diminuzione di 32 unit rispetto alconsuntivo 2011, in ragione dellaumento di 10 unit di personale dipendente a tempo
determinato, della diminuzione di 11 unit a tempo determinato e della diminuzione di 31 unit
del restante personale. La valorizzazione delle variazioni in termini di presenze medie riscontrata
tra il 2011 e il 2012 determina una valorizzazione del risparmio teorico di 9,7 mln di euro, che
risulta coerente con il decremento osservato a CE IV trimestre 2012. Ladvisor ha fatto presente
che solo 3 aziende su 4 hanno fornito il dato richiesto dalla regione sul raggiungimento
dellobiettivo di risparmio del 4% sul costo del personale con rapporto di lavoro flessibile;
i prodotti farmaceutici, pari a175,355 mln di euro, evidenziano un maggior costo di 3,5 mln dieuro rispetto al consuntivo 2011. Ladvisor specifica che il flusso IMS per la rilevazione dei
consumi interni non tiene conto dellabbassamento dei prezzi di gara regionale ma applica i
prezzi al pubblico e lo sconto fissato per legge. Anche il valore a CE viene calcolato applicando
-
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agli scarichi di magazzino il prezzo medio del farmaco relativo ai 12 mesi precedenti. Ladvisor
fa presente che su tale questione sar necessario un approfondimento sulle modalit di
contabilizzazione derivanti dalle differenti convenzioni per la valorizzazione dei farmaci;
la spesa per farmaceutica convenzionata, pari a 233,976 mln di euro, evidenzia rispetto al
consuntivo 2011 una riduzione di 22,4 mln di euro. La spesa netta regionale da DCR diminuisce
di circa 23,4 mln di euro e risulta coerente con la diminuzione riscontrata sul modello CE, chericomprende la quota per le farmacie rurali e altre spese. Si evidenzia che il valore registrato a
CE recepisce le disposizioni del D.L. 95/2012 (art. 15, comma 2) in merito allo sconto farmacie
per circa 0,6 mln di euro ed al maggior pay-back dovuto dalle aziende farmaceutiche stimato pari
a circa 3,6 mln di euro;
gli altri beni sanitari, pari a 184,324 mln di euro, diminuiscono di 1,9 mln di euro rispetto al
consuntivo 2011;
i beni non sanitari, pari a 10,346 mln di euro, sono quasi allineati al valore di consuntivo 2011,(crescono di 0,4 mln di euro);
il costo dei servizi , pari a 254,396 mln di euro, aumenta rispetto al consuntivo 2011 di 13,8 mln
di euro; nel complesso la voce altri beni e servizi, pari a 449,066 mln di euro, evidenzia un incremento
rispetto al consuntivo 2011 di 12,3 mln di euro. Con riferimento alle azioni poste in essere dalle
aziende in merito alle disposizioni dellarticolo 15, comma 13, lett. a-b), del D.L. 95/2012, cio
la riduzione del 5% degli importi e delle connesse prestazioni relative ai contratti in essere di
appalti di servizi e di fornitura di beni e servizi, nonch la rinegoziazione dei contratti i cui prezzi
di fornitura siano maggiori del 20% rispetto ai prezzi di riferimento individuati dallAutorit per
la Vigilanza sui Contratti Pubblici, ladvisor ha fatto presente quanto segue in merito alle attivit
poste in essere e alle criticit riscontrate:
o le aziendehanno iniziato a rinegoziare i contratti a maggior valore e gli impatti pi efficaci sisono riscontrati nei casi in cui stato possibile ristrutturare completamente il contratto
o
si agito in via prioritaria su beni e servizi caratterizzati da bassa specificit medica ed altastandardizzazione, quali ad esempio quelli relativi allInformatica, con maggiore possibilit
di intervento sui servizi che sui beni;
o per quanto riguarda i contratti di pulizia, la conoscenza puntuale dei metri quadrati e
rispondenza degli stessi al contratto, ha permesso di intervenire direttamente riducendo le
quantit;
o per quanto riguarda i beni sanitari, la rinegoziazione del 5% stata bloccata da
Assobiomedica che ha limitato la leva di rinegoziazionesolo sulle quantit e non sui prezzi;o per quanto riguarda lapplicazione deiprezzi di riferimento AVCP nei casi di delta maggiore
del 20%, i fornitori hanno impugnato al TAR Lazio e al Consiglio di Stato che ha sospeso
lapplicazione della riduzione, richiedendo una verifica del prezziario di riferimento
esclusivamente per i dispositivi medici;Per la sola ASL di Chieti si registra una diminuzione tra IV trimestre 2012 e consuntivo 2011 per
la voce altri beni e servizi pari allo 3,2%, le altre ASL registrano tutte un aumento, in particolare
rileva un aumento dell11,3% della ASL di LAquila.
La ASL di Chieti ha dichiarato di aver rinegoziato 45 contratti di servizi su un totale di 68
contratti in essere, e 3 contratti di beni su un totale di 38 contratti in essere. La ASL di Chieti
dichiara che adotta due distinte modalit per la rinegoziazione dei contratti. Per i servizi ha
proceduto allinterpello formale dei fornitori circa la disponibilit ad effettuare uno sconto netto
sui singoli prezzi di aggiudicazione ed ove possibile, ha investito i direttori dellesecuzione dei
singoli contratti ovvero i responsabili delle strutture interessate dalle attivit oggetto dei singoli
appalti. Relativamente ai beni ha proceduto ad un interpello formale dei singoli fornitori circa la
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disponibilit ad effettuare uno sconto netto sui prezzi di aggiudicazione riscontrando un generale
rifiuto.
La ASL di Teramo ha dichiarato di aver rinegoziato 3 contratti di servizi su un totale di 18
contratti, e 2 contratti di beni su un totale di 26 contratti in essere.
Ha inoltre dichiarato di aver istituito un Gruppo di lavoro aziendale per lattuazione piena epuntuale della materia nel rispetto del D.L. 95/2012. Nella seduta del 10.01.2013, il Gruppo di
lavoro ha stabilito di incontrare i fornitori in data 4.03.2013 per la rinegoziazione dei seguenti
contratti:
o ristorazione: proposta di quantit invariate a fronte della garanzia del pagamento fatture in
30-60 gg;
o pulizia: proposta di riduzione delle prestazioni da 5 a 3 gg negli uffici amministrativi;
o vigilanza e lavanolo: proposta di riduzione del 5% sul prezzo, in difetto riduzione del
servizio;
o formazione e manutenzione hardware: riduzione ottenuta e gara aggiudicata con un
risparmio di 90 mila euro.
Per la ASL de LAquila si registra una variazione della spesa per altri beni e servizi tra primo e
secondo semestre del 25,4%, determinata dallincremento alla voce Servizi e Appalti per un
costo di 10,5 mln di euro per ripristino funzionalit del P.O. San Salvatore, a fronte del relativo
costo sono stati inseriti ricavi di pari importo che hanno prodotto di fatto un impatto nullo a CE.
Sempre la ASL de LAquila ha dichiarato che in ordine ai contratti di appalto di servizi, al
31.12.2012, ha proceduto a contattare 27 fornitori su un totale di 46. Lazienda informa, inoltre,
di aver riscontrato un netto rifiuto da parte dei fornitori aderenti ad Assobiomedica a fronte di
ogni proposta di rinegoziazione dei contratti in essere.
La ASL di Pescara afferma di aver ottenuto migliori risultati nella rinegoziazione dei contratti di
beni che in quella di servizi. In relazione ai servizi sono stati ricogniti 75 contratti; il prezzo
praticato in alcuni casi era allineato o inferiore ai prezzi di riferimento AVCP; in alcuni casi la
richiesta di rinegoziazione ha avuto quale unico effetto quello di calmierare le richieste di
revisione tariffaria in contratti di durata pluriennale.
Tavolo e Comitato, nel prendere atto delle iniziative intraprese e delle criticit evidenziate,
ricordano che il D.L. 95/2012 legge dello Stato che deve essere applicata. Richiamano le
disposizioni innovate dalla legge di stabilit a decorrere dallanno 2013.
il costo della medicina di base, pari a 152,613 mln di euro, rispetto al consuntivo 2011 risulta
pressoch stabile, (diminuisce di 0,447 mln di euro). Ci risulterebbe coerente con il valore deltetto per la medicina convenzionata di base per il 2012, stabilito dal decreto commissariale n.
27/2012;
in merito alle prestazioni acquistate da erogatori privati accreditati si evidenzia quanto segue:
o per il IV trimestre 2012 il valore complessivo delle prestazioni da privato, pari a 368,832
mln di euro, risulta inferiore di 0,495 mln di euro rispetto al dato di consuntivo 2011. Tale
dato frutto:
- di un incremento di 3,243 mln di euro sulla voce Altre prestazioni da privato (RSA,RA, Termale, Tossicodipendenza, ecc.),
- di un incremento di 1,932 mln di euro per assistenza riabilitativa extra-ospedaliera,
- di una diminuzione di 2,677 mln di euro per assistenza ospedaliera (sulla quale la
regione ha avviato un approfondimento sulla corretta e tempestiva contabilizzazione
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delle fatture dellultimo trimestre 2012, nonch la corretta applicazione del decreto
commissariale n. 39/2012 sulla spending review),
- di una diminuzione di 3,114 mln di euro per assistenza ambulatoriale (anche qui la
regione ha avviato un approfondimento sulla corretta e tempestiva contabilizzazione
delle fatture dellultimo trimestre 2012, nonch sulla corretta applicazione del decreto
commissariale n. 47/2012 sulla spending review),- di un incremento di 1,412 mln di euro per i sumaisti imputabile alle ASL di LAquila,
Pescara e Chieti, mentre nella ASL di Teramo si osserva una riduzione. In merito si
consiglia la regione, da parte delladvisor, di avviare un approfondimento
sullargomento, anche in considerazione del fatto che le disposizioni di limitazione della
crescita dei trattamenti economici anche accessori previsti per il personale SSN fino al
31.12.2014 si applicano anche al personale convenzionato con il SSN;
- di un incremento di 1,291 mln di euro per assistenza integrativa e protesica,
o sullassistenza ospedaliera la riduzione dello 0,5% della spesa consuntivata 2011 stata
recepita dalla regione mediante rettifica dei budget 2012, decreto commissariale n. 39/2012,
per 13,8 mln di euro, applicando la riduzione degli importi e dei corrispondenti volumi dei
tetti del decreto commissariale n. 25/2012 nella misura del 9,9%. Si resta in attesa delgiudizio di merito relativamente alla sospensiva del TAR Abruzzo con sentenza avversa al
decreto commissariale n. 39/2012. In merito la struttura commissariale ha trasmesso la nota
n. 8380/COMM dell11.01.2013 (prot. 8_2013), con cui ha portato a conoscenza dei
Ministeri affiancanti le ordinanze cautelari del TAR Abruzzo n.874/2012, n. 358/2012 e n.
378/2012, con le quali il TAR ha sospeso gli effetti del decreto commissariale n. 25/2012
(sulla rimodulazione dei posti letto delle strutture provvisoriamente accreditate) e su cui i
Ministeri attendono chiarimenti come da parere 65-P del 4.03.2013. In data 7.03.2013 il
Commissario ad acta ha trasmesso la nota n. 66546/COMM (prot. 74_2013), che a riscontro
dei chiarimenti richiesti dai Ministeri precisa che le ordinanze cautelari di sospensione degli
effetti del decreto commissariale n. 25/2012, sono state concesse con la motivazione:considerato che, non gravando di per se gli oneri dei PL delle strutture private sul SSR
essendo i costi determinati in base al budget assegnato, la valutazione dei reciproci interessi
delle parti evidenzia la consistenza del pregiudizio lamentato.
Successivamente stata trasmessa la nota n. 75321/COMM del 18.03.2013 (prot.
119_20013) con cui si informa che il Consiglio di Stato, accogliendo lappello proposto dal
Commissario ad acta, ha riformato le ordinanze cautelari n. 874/2012, n. 358/2012 e n.
378/2012 respingendole, con la motivazione: considerato che la dotazione dei PL
ospedalieri accreditati e a carico del SSN appare suscettibile di interferire, comunque, sui
complessi meccanismi dellofferta sanitaria e di qui, anche in ipotesi indirettamente, sulla
relativa spesa sanitaria, con conseguenti ricadute sullinteresse pubblico al riequilibrio ed
alla razionalizzazione della spesa stessa anche al fine di garantire la possibilit dierogazione di prestazioni essenziali per la tutela del diritto alla salute.
E stata trasmessa anche la nota n. 8490/COMM (prot. 9_2013), con cui si rendono note le
ordinanze del TAR Abruzzo sulla sospensione degli effetti del decreto commissariale n.
39/2012 (sulla ridefinizione dei tetti di spesa per acquisto prestazioni ospedaliere da privati),
e su cui i Ministeri affiancanti rimangono in attesa di aggiornamenti sul contenzioso, come
da parere 77-P dell8.03.2013. In seguito la struttura commissariale ha trasmesso anche la
nota n. 75030/COMM del 18.03.2013 con cui si comunica che il Consiglio di Stato, ha
accolto lappello proposto dal Commissario ad acta.
Si segnala che il budget 2012 riconoscibile tiene conto delle riduzioni per mancata attivit
nel corso dellanno di due strutture (Sanatrix e Santa Maria). Relativamente al IV trimestre
2012, dai dati forniti da ASR Abruzzo, risulta che il fatturato delle strutture ospedaliere inferiore della produzione SDO per circa 2,563 mln di euro, ma complessivamente
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superiore al budget complessivo riconoscibile per 6,308 mln di euro. Si segnala che le
strutture Pierangeli e Villa Serena hanno fatturato 4,501 mln di euro pi del budget.
Complessivamente stato conteggiato che in totale gli erogatori hanno eroso il tetto per
circa il 107% del totale rispetto ai budget complessivi riconoscibili per lanno 2012
(decreto commissariale n. 39/2012 e seguenti).
Si segnala anche che il fatturato 2012 aggiornato al mese di marzo 2013 fornito da ASR sidiscosta dal contabilizzato delle aziende a IV trimestre 2012 di circa 3,4 mln di euro per
invio tardivo di fatture/note di credito da parte delle strutture private successivamente alla
chiusura di CE; in particolare la ASL di LAquila ha un maggior fatturato di 1,021 mln di
euro rispetto al contabilizzato, la ASL di Chieti ha un minor fatturato di 2,111 mln di euro
rispetto al contabilizzato e la ASL di Pescara ha un maggior fatturato di 4,501 mln di euro
rispetto al contabilizzato, a fronte del quale lazienda ha un accantonamento per rischio da
prestazioni erogate da privati di circa 7 mln di euro.
o sullassistenza specialistica ambulatoriale per il IV trimestre 2012, dai dati forniti da ASR
Abruzzo risulta che il fatturato aggiornato al mese di marzo 2013, inferiore alla produzione
art. 50 per 5,282 mln di euro. Si sottolinea che il valore del fatturato non include la quotaparte relativa alle branche a visita. Gli scostamenti pi rilevanti della produzione rispetto al
fatturato si rilevano per le case di cura Pierangeli (ASL Pescara) di circa 2,5 mln di euro e
per Villa Letizia (ASL LAquila) di circa 0,7 mln di euro che complessivamente
contribuiscono a circa il 57% dello scostamento regionale.Sul tetto stabilito dal decreto commissariale n. 47/2012 risulta complessivamente gli
erogatori hanno prodotto al netto dello sconto e della quota di compartecipazione di 10 euro
a ricetta, per circa il 121% del totale del netto.
Rispetto al valore delle prestazioni soggette a tetto per residenti e non residenti si segnala
che il fatturato 2012 aggiornato al mese di marzo 2013, fornito da ASR, mostra uno
scostamento rispetto al valore contabilizzato al IV trimestre 2012 pari a 1,713 mln di euro
riferibile prevalentemente alla ASL di Pescara.
Tavolo e Comitato, nel ricordare che le prestazioni oltre il tetto ai sensi del contratto
sottoscritto dagli erogatori non sono da remunerarsi, chiedono alla regione e
alladvisor se e per quali motivazioni vi siano rischi sulla maggiore produzione rispetto
al tetto oltre a quello contabilizzato dalla ASL di Pescara.
o sullassistenza territoriale si evidenzia quanto segue:
- riabilitazione ex art.26: la Asl di Pescara ha contabilizzato minori fatture rispetto al dato
aggiornato al mese di marzo 2013 fornito da ASR Abruzzo per 1,4 mln di euro. Si
segnala che lAzienda ha accantonato per rischio relativo alle prestazioni da privatocomplessivamente circa 7 mln di euro. Si segnala, inoltre, che la struttura Maristella, a
seguito di fallimento al 30.09.2012, stata acquistata dalla societ CISE che per non ha
inviato fatture n in ASL di Chieti n in ASR Abruzzo. Complessivamente, sulla base
delle informazioni ad oggi disponibili, il maggiore fatturato rispetto a quanto
contabilizzato nel CE IV Trim 2012 risulterebbe ricompreso nelle poste
prudenzialmente accantonate dalle aziende;
- psicoriabilitazione: non si evidenziano scostamenti rilevanti rispetto al budget. Si segnala
che LAquila e Chieti hanno contabilizzato anche fatture per prestazioni erogate a
cittadini non residenti. Si ribadisce che il budget per la remunerazione delle prestazioni
residenziali territoriali assegnato per i soli cittadini residenti.
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- RSA ed RA: non si evidenziano scostamenti rilevanti rispetto al budget. Si segnala che
LAquila ha contabilizzato fatture ulteriori per0,018 mln di euro, non pervenute in ASR
Abruzzo.
Accantonamenti
la regione ha inviato il dettaglio della composizione degli accantonamenti per rischi voceBA2700- che sono stati valorizzati complessivamente in 15,852 mln di euro. Tale voce
composta principalmente dagli accantonamenti per rischi connessi allacquisto di prestazioni
sanitarie da privato effettuati dalla ASL di Pescara per 7,198 mln di euro gi in precedenza
nominati, dagli accantonamenti per cause civili e oneri processuali dalla ASL di Avezzano-
Sulmona-LAquila per 2,558 mln di euro, dalla ASL di Teramo per 1,746 mln di euro, dalla ASL
di Lanciano-Vasto-Chieti per 1,5 mln di euro, e dagli accantonamenti per contenzioso personale
dipendente effettuati prevalentemente dalla ASL di Pescara per 1,275 mln di euro.
la regione ha inviato altres la composizione della voce altri accantonamenti voce BA2820-
valorizzata per 53,920 mln di euro. In tale voce sono presenti
o
accantonamenti per interessi di mora per 4,491 mln di euro, di cui 2,5 mln di eurocontabilizzati dalla ASL Teramo e 1,991 dalla ASL Lanciano-Vasto-Chieti, per interessi di
mora stimati sul monte debiti fornitori al 31.12.2012;
o accantonamenti per rinnovo convenzioni per 1,264 mln di euro, si precisa che le aziendehanno applicato le linee guida emanate dalla Direzione Politiche della Salute per la
redazione del CE IV trimestre 2012, accantonando la percentuale dello 0,75% sul monte
compensi delle singole professionalit calcolato sui valori di consuntivo 2011;
o 48,165 mln di euro sono altri accantonamenti, per la quasi totalit dellimporto, 44,963 mln
di euro, contabilizzato sulla GSA 000. Tale importo si compone:
- per 35,589 mln di euro per obiettivi di piano 2012, somma non attribuita alle aziende
perch assegnata alla regione;
-
per 6,886 mln di euro da somme vincolate competenza 2012, somma non assegnata alleaziende in quanto il frutto di una stima e quindi non ancora definitiva. Pertanto come
previsto dal decreto legislativo 118/2011 sono state contabilizzate dalla GSA sia tra i
ricavi sia tra gli accantonamenti. Inoltre in tale voce sono presenti 2,508 mln di euro
erroneamente accantonati e relativi a quote di fondo indistinto non ancora assegnate alle
aziende, lassegnazione verr comunque fatta in sede di redazione del consuntivo;
- per 0,236 mln di euro per accantonamento effettuato a seguito di una comunicazione
dellufficio personale al 31.12.2012;
- per 0,597 mln di euro per una accantonamento per multe ed ammende , formazione e
servizi veterinari;
- per 2,369 mln di euro per:
o
accantonamenti fondo oneri per personale in quiescenza per 1,787 mln di euro, si
riferisce a contributi INPDAP personale dipendente. Laccantonamento stato
costituito in via prudenziale, in quanto nellanno 2012 sopravvenuta la somma di
1,327 mln di euro per sistemazione ruoli INPDAP;
o accantonamenti allextra budget ambulatoriale per 0,582 mln di euro.
In merito agli accantonamenti si fa presente che sono in corso verifiche regionali in merito
alla situazione presentata dalla Asl di Chieti relativamente allo stato di avanzamento della
procedura concorsuale della societ assicurativa Faro spa, posta in liquidazione coatta
amministrativa, su cui la stessa Asl (creditore privilegiato) si insinuata nel passivo. La Asl di
Chieti in sede di predisposizione dei CE previsionali 2013-2015, aveva previsto di
accantonare complessivi 9 mln di euro nel triennio 2013-2015 (riferimento documentoStrumenti di programmazione 2013-2015 Deliberazione del DG 1897 del 14.12.2012).
-
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Con successiva nota prot. n.19886 del 14.01.2013, la stessa Asl ha dichiarato di aver gi
liquidato agli aventi diritto, in virt di statuizioni giudiziali e/o atti di transazione, una somma
pari 1,3 mln di euro. Alla data di redazione del presente documento, come da osservazioni
rilevate nel verbale n.2 del 25.01.2013 del Collegio Sindacale e da nota regionale prot. n.
02/DG22 del 14.03.2013, la Asl non ha ancora rideterminato la quota di accantonamento
prevista da imputarsi in un unico esercizio, anche in considerazione dei margini di recuperoche potrebbero definirsi nel corso dei prossimi esercizi in esito alle operazioni di riparto dello
stato passivo da parte della Liquidazione Coatta Amministrativa;
Tavolo e Comitato chiedono alla regione e alladvisor se tale circostanza determina la
necessit di accantonamenti rischi sul risultato 2012.
Oneri per contratti e convenzioni
la regione e ladvisor confermano lavvenuta erogazione dellindennit di vacanza contrattuale
per il triennio 2010-2012 relativamente allanno 2012 con riferimento al personale dipendente . Il
relativo onere risulta valorizzato a costo;
per il personale convenzionato lindennit di vacanza contrattuale per il triennio 2010-2012relativamente allanno 2012 non risulta corrisposta da nessuna azienda. Le aziende hanno
provveduto ad accantonare a titolo prudenziale nella voce BA2840 Accantonamenti rinnovi
convenzioni MMG/Pls/MCA ed altri la relativa quota, calcolata in misura pari allo 0,75% del
monte compensi desumibile dal CE Consuntivo 2011. Tali accantonamenti risultano coerenti
con quelli attesi da parametrarsi, in ogni caso, al valore del consuntivo 2010 relativo al
personale convenzionato in ragione del fatto che il 2010 risulta il primo anno del triennio di
validit della convenzione.
Proventi e oneri straordinari
con riferimento ai proventi straordinari, voce EA0010 pari a 12,750 mln di euro, le principali
voci sono:o EA0090 Sopravvenienze attive v/terzi relative al personale che riporta un importo di
0,933 mln di euro e riguarda principalmente la ASL di Pescara (0,893 mln di euro);
o EA0120 Sopravvenienze attive v/terzi relative allacquisto di prestazioni sanitarie da
operatori accreditati- che riporta un importo di 2,697 mln di euro e riguarda principalmente
le note di credito emesse dai privati accreditati a seguito di verifiche ispettive ed accordi
transattivi;
o EA0130Sopravvenienze attive v/terzi relative allacquisto di beni e servizi - che riporta un
importo di 3,048 mln di euro e che accoglie importi relativi a note di credito riguardanti
fatture passive relative agli esercizi 2011 ed ante e di cui si fornisce dettaglio;
o EA0140 -Altre sopravvenienze attive v/terzi- di 3,225 mln di euro, limporto pi rilevante
quello della ASL di Pescara e della ASL di Teramo. Questultima in particolare (1,503 mlndi euro), ha erroneamente contabilizzato un importo per pay-back anno 2011 di 1,170 mln di
euro invece di 0,671 mln di euro, la rettifica sar riportata correttamente a consuntivo. Si
evidenzia che la ASL di Avezzano-Sulmona-LAquila non ha inserito la sopravvenienza
attiva per pay-back 2011, che verr riportata a consuntivo;
Tavolo e Comitato chiedono conferma alla regione e alladvisor che le entrate da
payback costituenti le predette iscrizioni non sono state in precedenza contabilizzate
sul modello riepilogativo regionale 2011;o EA0190 -Insussistenze attive v/terzi relative al personale- che riporta un importo di 0,260
mln di euro corrispondente a quanto riportato per minor debito IRAP dalla ASL di Pescara;
o EA0200 -Insussistenze attive v/terzi relative alle convenzioni con medici di base- che riporta
un importo di 0,109 mln di euro corrisponde a quanto riportato dalla ASL di Pescararelativamente allannullamento delle deliberazioni del direttore generale concernenti la
-
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rideterminazione del fondo aziendale per la ponderazione qualitativa delle quote capitarie
per i medici di assistenza primaria e per i pediatri di libera scelta al 31.12.2011;
o EA0220 - Insussistenze attive v/terzi relative allacquisto prestazioni sanitarie da operatori
accreditati- di importo pari a 0,109 mln di euro;
o EA0230 -Insussistenze attive v/terzi relative allacquisto di beni e servizi di importo pari a
0,97 mln di euro;o EA0240 - Altre insussistenze attive v/terzi- di importo complessivo pari a 2,240 mln di euro
riguarda principalmente la ASL di Lanciano-Vasto-Chieti (1,467 mln di euro) derivanti dallo
storno dal fondo per attivit libero professionale degli accantonamenti effettuati nel corso
degli anni e non utilizzati, e la ASL di Avezzano-Sulmona-LAquila (0,764 mln di euro)
relativi ad un fondo imposte IRPEG accantonato prudenzialmente nellanno 2002 e mai
utilizzato in quanto lamministrazione finanziaria non ha mai proceduto ad effettuare
verifiche sulle dichiarazioni dei redditi negli esercizi successivi;
o EA0250Altri proventi straordinari- che evidenzia un importo di 0,6 mln di euro relativo ad
altri oneri per diritti di accesso della ASL di Teramo.
in merito agli oneri straordinari, pari a 16,630 mln di euro, le voci pi significative sono:o EA0360 Sopravvenienze passive v/terzi relative alla mobilit extraregionale- che
valorizzata per 0,164 mln di euro, si precisa che le aziende si sono attenute alle linee guida
della Direzione Politiche della Saluteper la redazione del CE IV trimestre 2012;o EA0380Sopravvenienze passive v/terzi relative al personale dirigenza medica- valorizzata
per 1,089 mln di euro e sulla quale si precisa che la ASL di Pescara ha inserito un importo di
0,528 mln di euro per arretrati (competenze ed IRAP) di competenza di esercizi precedenti e
non rilevati, rispetto alla dirigenza medica;
o EA0390 Sopravvenienze passive v/terzi relative al personale dirigenza non medica
valorizzata per 0,91 mln di euro e per la quale si precisa che la ASL di Pescara ha inserito un
importo di 0,68 mln di euro(competenze ed IRAP) di competenza di esercizi precedenti e
non rilevati, rispetto alla dirigenza non medica;o EA0400 Sopravvenienze passive v/terzi relative al personale comparto- valorizzata per
0,516 mln di euro e su cui si evidenzia che la ASL di Pescara ha inserito 0,447 mln di euro
per arretrati (competenze ed IRAP) di competenza di esercizi precedenti e non rilevati
spettanti al personale del comparto;
Tavolo e Comitato chiedono di conoscere la motivazione per cui la ASL di Pescara
evidenzia tali sopravvenienze sul personale in relazione al fatto che gli oneri
contrattuali dovrebbero essere stati annualmente accantonati sui relativi bilanci
pregressi.
o EA0410 Sopravvenienze passive v/terzi relative alle convenzioni con medici di base
valorizzata per 0,719 mln di euro e riferita principalmente alla ASL di Teramo e di
Lanciano-Vasto-Chieti, per competenze e contributi anni precedenti;
o EA0430 Sopravvenienze passive v/terzi relative allacquisto di prestazioni sanitarie da
operatori accreditatidi 0,739 mln di euro e riferita principalmente alla ASL di Pescara per
fatture emesse da operatori sanitari accreditati relative a prestazioni sanitarie di varia natura,
erogate negli anni precedenti e non registrate negli esercizi di competenza;
o EA0440Sopravvenienze passive v/terzi relative allacquisto di beni e servizi valorizzata
per 9,967 mln di euro e di cui la regione fornisce il dettaglio per ASL;
o EA0450 Altre sopravvenienze passive v/terzi valorizzata per 2,006 mln di euro, di cui
limporto pi rilevante quello della ASL di Avezzano-Sulmona-LAquila (1,364 mln di
euro) riferito a fatture pervenute successivamente alla chiusura dei bilanci di esercizio delle
annualit precedenti;
-
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o EA0530 Insussistenze passive v/terzi relative allacquisto di prestazioni sanitarie da
operatori accreditati- di 0,522 mln di euro quasi interamente riferito alla ASL di Pescara e
riferita ad unintegrazione budget per lanno 2011 della Fondazione Papa Paolo VI, che
inizialmente era stato registrato quale extra-budget e quindi come nota credito da ricevere,
ma in seguito allintegrazione del budget tale importo stato regolarmente pagato alla
struttura e registrato quale insussistenza passiva;o EA0540 Insussistenze passive v/terzi relative allacquisto di beni e servizi valorizzata
per 0,566 mln di euro e di cui si precisa che lintero importo riferibile allerrata
registrazione di una nota credito da parte della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti.
Attuazione del decreto legislativo 118/2011
In merito allo stato di attuazione del decreto legislativo 118/2011 si ricorda che stata attivata la
GSA individuando come responsabile il dirigente del Servizio Programmazione Economico
Finanziaria e Controllo di Gestione delle aziende sanitarie ( DGR n. 953/2011 integrata e modificata
dalla DGR n. 57/2012).
Lattivazione del sistema economico-patrimoniale stata realizzata con il recepimento dei nuovi
modelli CE ed SP, (DGR n. 151/2013), con lapprovazione del piano dei conti del SSR ai sensidellarticolo 27 del D.Lgs. 118/2011 e successivi decreti attuativi (DGR n. 153/2013), con la
predisposizione dei libri contabili obbligatori ai sensi dellarticolo 24 del D.Lgs. 118/2011, con la
predisposizione di un foglio di calcolo per la rilevazione delle scritture nel Libro Giornale nelle more
dellimplementazione di un software contabile presso la GSA, e con lindividuazione di ununit di
personale dedicata esclusivamente alla tenuta delle rilevazioni contabili.
Sulla riconciliazione di cassa la regione mensilmente effettua la quadratura, per il conto sanit, con
lIstituto Tesoriere e trimestralmente il responsabile della GSA certifica la riconciliazione stessa.
Sulla perimetrazione dei capitoli di bilancio sanitario la regione ha adottato la DGR n. 172/2012 con
cui ha individuato i capitoli della sanit e ha adottato anche la DGR n. 192/2013 con cui ha definito la
perimetrazione dei capitoli sanit per lanno 2013.
Sono stati istituiti i conti di Tesoreria unica intestati alla Sanit ed ha svolto le attivit correlate e su
cui affluiscono i finanziamenti ordinari del SSR mentre le ulteriori risorse sono versate in appositi
conti correnti appositamente istituiti. Il responsabile della GSA stato individuato come soggetto
incaricato delle disposizioni attive e passive sui conti intestati alla sanit e con la DGR n. 102/2012 si
disciplinata lattivit sulle movimentazioni del conto di tesoreria regionale sanit.
Si rende noto che la regione ha avviato le attivit propedeutiche alla predisposizione dello stato
patrimoniale iniziale 2012.
La regione ha inoltre, individuato (DGR n. 533/2012) il responsabile certificatore nella persona del
dirigente del Servizio Affari comunitari e cooperazione interistituzionale della regione.
Si premette che in attesa della predisposizione dello Stato Patrimoniale 2012 da parte delle aziendesanitarie, le uniche informazioni disponibili relative alle poste patrimoniali e finanziarie, riguardano
solo le attivit realizzate dalla regione per la predisposizione dello SP di apertura della GSA e le
attivit di riconciliazione effettuate per garantire la coerenza delle rilevazioni in contabilit
economico-patrimoniale con le risultanze del bilancio finanziario.
Attuazione articolo 29 del decreto legislativo 118/2011
In merito alla puntuale attuazione dei principi specifici previsto dallarticolo 29 del decreto
legislativo 118/2011 a quanto chiarito con circolare del 28 gennaio 2013 del Ministero della salute di
concerto con il Ministero delleconomia e delle finanze, a quanto riportato nella casistica applicativa
di cui al decreto ministeriale 17 s