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I Mercoledì del cinema26 ottobre 2016

SOGNI D’ORO di Nanni Moretticon Nanni Moretti, Piera Degli Esposti, Laura Morante e Alessandro Haber / 1981 / COLORE / 105 MIN.

IL FILM NEL FILM

Michele Apicella è un regista frustratoalle prese con il suo ultimo film.Il personaggio è una sorta di alter-egodi Nanni Moretti che, oltre al cognomedella madre, condivide con lui le nevrosi,l’avversione per i dibattiti e le ipocrisie,per chi non prende posizione, per ledinamiche familiari ed è caratterizzatoda un problematico rapporto col sesso.Il personaggio, interpretato dallo stessoregista, compare sotto altre vesti incinque dei suoi lungometraggi erappresenta il “mostro degli Anni ’80”.Un esempio precedente nella storia delcinema è Antoine Doinel, un nomericorrente nei film di François Truffaut.

Nanni Moretti non manca mai di criticarela commedia “all’italiana”, ma proprio perquesto ne è il più valido erede, capacedi evidenziare le contraddizioni del tempo.Il film ruota intorno alla crisi che il cinemasta attraversando in quegli anni, animatoda un intellettualismo che non arriva piùalle masse, in favore della televisione deltrash che si sta affacciando sul decennio,pronta a spodestare il cinema con i nuoviprogrammi prime time e i talk show.Nel mirino dell’ironico scontro televisivonon c’è solo una generazione di registiche hanno trasformato le ideologie careall’autore in soggetti da musical, maanche il pubblico stesso che preferiscei programmi di evasione ai film più o menoimpegnati.Sogni d’oro, oltre a segnare la transizionenel modo di fare cinema di Nanni Moretti,rappresenta soprattutto uno spartiacquefra gli Anni ‘70 e gli ’80.

“Si, sono un mostro! E ti amo! ” Nanni Moretti da Sogni d’oro

INFLUENZE

Sogni d’oro, contrariamente alla volontà dell’autore, è statospesso accostato a 8½ di Fellini. Oltre alla trama stessa,un regista che sta girando un film, le somiglianze sipossono trovare nello stile onirico della narrazione in cuisogno, realtà e finzione si mescolano e si confondono.D’altronde non può essere altrimenti con un Nanni Morettiche scrive, dirige e interpreta: la sua personalità è cosìsovrapposta a quella dei suoi personaggi che gli vienedi frequente criticato un eccesso di egocentrismo.

LA FAMIGLIA MORETTI

GLI ANNI ‘80

Non mancano i cenni autobiografici: il padre del registaera docente universitario, la madre insegnante di letteree il fratello docente di letteratura comparata.Nel corso della storia Michele sogna spesso di essereun insegnante innamorato di una sua studentessa cheinizialmente lo disprezza. Ci si potrebbe chiedere sel’incubo ricorrente del protagonista è il confronto con lenuove generazioni o se è più forte il sollievo dell’autoreper essere riuscito a sfuggire al destino che lo volevainserito nel mondo dell’insegnamento.

Nelle opere di Nanni Moretti si parlaspesso di cinema e sono molti i film dicui compaiono estratti o di cui viene solocitato il titolo, spesso di fantasia.Il film che viene girato in Sogni d’orosi intitola “La madre di Freud” ed è uncopione scritto dall’attore Remo Remottiche interpreta lo stesso Freud.Il soggetto è un riferimento al rapportomorboso fra il protagonista e sua madre,ma anche al mondo dell’onirico checompie frequenti incursioni nel film.

RICONOSCIMENTI

1981 - Leone d’argento

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