STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI
Bruni Sofia
Leati Elisa
4M
“La toccante storia di una bambina che, grazie al potere delle parole e all’amore per i
libri, sopravvive all’angosciante esperienza del periodo nazista
durante la seconda guerra mondiale.”
TRAMA
Liesel Meminger ha nove anni quando, insieme al fratellino più piccolo
e alla madre, fugge dalle rovine della sua casa per dirigersi a
Molching dove li attende la loro nuova famiglia adottiva; ma a causa
della neve e del freddo il fratellino muore nel tragitto.
Sarà proprio durante il
funerale del piccolo che
Liesel troverà e ruberà il
suo primo libro, Il
manuale del necroforo.
Inizialmente ciò che la
spingerà a rubare sarà solo
la necessità e la fame: il suo
bottino infatti consiste in
qualche semplice mela, ma
poi il vero, prezioso
oggetto dei suoi furti
saranno i libri.
Viene così data in affidamento alla famiglia degli Hubermann che abitano al numero 33 di Himmelstrasse.
Nonostante la giovane età, la piccola non ha certo vita facile: i soldi e il cibo scarseggiano, la scuola è difficile, viene derisa dai compagni per via del suo bassissimo livello di istruzione, inoltre la notte ha incubi terribili in cui rivede il suo fratellino morto. A questo però ci penserà il suo nuovo papà, Hans Hubermann che le sarà a fianco durante le terribili notti insonni, insegnandole ad arrotolare sigarette e a leggere. È da questo momento che Liesel inizierà a trovare riparo, gioia e certezze fra le pagine dei libri che saranno la sua salvezza.
Lei e gli altri bambini della scuola fanno
parte della gioventù hitleriana e il
giorno del compleanno del Führer
viene organizzato nella città un evento
durante il quale verrà messa al rogo
una montagna di libri. Liesel attratta
da questi, ne ruberà uno dalle ceneri
rimaste ma verrà vista dalla moglie del
sindaco, Ilsa Hermann. Nei giorni
successivi la ragazza verrà incaricata
dalla madre di portare i panni puliti a
casa del borgomastro e a riceverla ci
sarà proprio quella donna, la quale le
permetterà di accedere alla sua
biblioteca. Tra le due con il
passare del tempo si instaurerà
un rapporto di amicizia.
Liesel poi, stringerà amicizia con Rudy Steiner che vive accanto a lei e insieme vivranno molte avventure. Sarà proprio lui a darle il soprannome di Ladra di Libri dopo una delle loro incursioni a casa del sindaco.
Ma il legame più intenso del romanzo è quello che si creerà fra la piccola ladra di libri e l’ebreo Max Vandenburg, ex pugile, che trova rifugio nella cantina degli Hubermann. In passato suo padre durante la guerra aveva salvato Hans da una spedizione che sarebbe stata fatale per quel gruppo di soldati. Hans, sentendosi in debito con la famiglia Vandenburg, ospita Max. L’amicizia tra l'ebreo e la ragazza cambierà le vite di entrambi e permetterà loro di sognare in un mondo così crudele.
La guerra intanto continua e i bombardamenti costringono gli
abitanti di Molching a rifugiarsi nelle cantine. Una notte
però il segnale di allarme non suona in tempo e le bombe
cadono sulla Himmelstrasse senza lasciare scampo alle
persone più vicine alla ragazza. Lei riuscirà a salvarsi
perché si era addormentata in cantina mentre scriveva il
suo libro. La mattina seguente viene liberata dalle macerie
e con grande dolore scopre di aver perso i suoi genitori e
Rudy. Fortunatamente arriva sul luogo la signora Hermann
che prende con sé la ragazza. Negli anni successivi rivedrà
Max e successivamente si trasferirà in Australia, dove vivrà
a lungo circondata dalla sua nuova famiglia.
PERSONAGGI
Liesel Meminger, “la Ladra di libri”
E' una ragazza dal carattere forte, ma che riesce a comprendere i sottili significati dei libri e il grande potere delle parole. Con queste ultime ha un rapporto di amore e odio: inizialmente legge tutte le notti insieme ad Hans per impararne sempre di nuove, ma crescendo le disprezza per la loro brutalità e per essere state il mezzo attraverso le quali Hitler ha raggiunto il potere. Le parole non l'hanno solo resa adulta ma grazie a queste ha costruito un rapporto speciale con Hans, Max e Ilsa.
Hans Hubermann, “l'uomo dagli occhi di argento liquido”
E' il padre adottivo di Liesel, uomo gentile e dal cuore buono. Fin
dall'inizio si affeziona a lei come se fosse davvero sua figlia: per
molto tempo passa notti insonni assecondando la sua passione
per la lettura e le dipinge un abecedario in cantina. Hans è
molto legato alla sua fisarmonica che porta sempre con sé:
questa gli era stata affidata da Erik, il padre di Max, per
ricordarlo attraverso la musica. Il signor Hubermann vorrebbe
aiutare tutti, infatti durante la marcia degli ebrei verso Dachau
dà del pane ad uno di essi nonostante sapesse dell'inevitabile
punizione che avrebbe subito con quel gesto.
Max Vandenburg, “il pugile ebreo”
E' il ragazzo ebreo che scappa dalla sua famiglia e, dopo un viaggio travagliato e stancante, si rifugia a casa dagli Hubermann. Lì accetta di vivere in cantina pur di non sentirsi un peso e inizia a legare soprattutto con Liesel, raccontandole che il suo più grande rimorso è quello di aver provato un brivido di sollievo scappando dalla sua casa e lasciando la madre senza voltarsi a guardarla un'ultima volta.
Rosa Hubermann, “il piccolo
armadio con il cappotto”
E' la madre adottiva di Liesel,
irascibile e scontrosa.
Apparentemente è una donna
rigida e fredda, ma vuole
molto bene sia alla ragazza
che al marito. Quando Hans
viene punito dai nazisti e
mandato in guerra lei passa le
notti abbracciando la
fisarmonica e piangendo la
sua mancanza. Dopo la
partenza di Max, Rosa
consegna a Liesel alcune
pagine da lui scritte che
raccontano la loro storia.
Rudy Steiner, “il bambino dai capelli color dei
limoni”
E' il vicino di casa e migliore amico di Liesel. E' molto
vivace, agisce impulsivamente, ma grazie a lei riesce a
riflettere maggiormente sulle sue azioni. Ha la
passione per la corsa e un giorno si dipinge il corpo con
il carbone immaginando di essere il campione olimpico
Jesse Owens. E' innamorato di Liesel e per lei farebbe
qualunque cosa.
Ilsa Hermann, “la donna di ghiaccio”
E' la moglie del sindaco e trova un certo fascino in Liesel quando la vede rubare il libro dalle ceneri. Da quel momento la invita spesso nella sua biblioteca. Le due passano pomeriggi interi in un silenzio che non ha bisogno di essere colmato dalle parole. Inoltre consegna alla ragazza un libro con le pagine vuote pronte per essere riempite dai suoi pensieri.
SIGNIFICATO
DEL LIBRO
L'ambientazione della Germania nazista rende questo romanzo
psicologicamente indelebile. Ci mostra attraverso gli occhi di una
bambina gli effetti della guerra sull'essere umano: anche la
descrizione di una nuvola, la lettura di un libro o una pietra
rappresentano dei doni in quel mondo spoglio e privo di umanità.
Al giorno d'oggi le persone non prestano attenzione alle piccole
cose, non c'è soddisfazione e si perde quotidianamente un briciolo
di speranza per un mondo migliore. Adesso sottovalutiamo il
valore materiale delle cose semplici: una bella giornata, il
parlare con qualcuno, la condivisione dei bei momenti, la
consumazione di un pasto con le persone più care. La lettura ha
un significato molto profondo tanto in questo libro quanto
nella nostra realtà perché permette alle persone di estraniarsi dal
mondo circostante.