Download - Touring 08/2010 italiano
Il vulcano blocca i cieliLa centrale ETI mobilitataper portare assistenza 9
Viaggio in OntarioItinerari nella regione deigrandi laghi canadesi 28
Test della Nissan 370ZL’ultima versione della roadster nipponica 22
Concorso: in palio tre apparecchi moderni per rendere frizzante l’acqua 41
6 maggio 2010 touring 8www.touring.ch GAA 1214 Vernier
Il giornale della mobilità
Speciale cabriolet
Vento e sole sulla pelle 14–25
Autostrade svizzere
Più traffico nel week-end 10
Nuovo centro di contatto TCS
Per i soci 24 ore su 24 36
D I L A M M E R M O O RIL CAPOLAVORO DI GAETANO DONIZETTI
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AVENCHES2-3-7-9-10-14-16 LUGLIO 2010
6 maggio 2010 | touring 8 | editoriale e sommario 3
Eyjafjallajökull: questo il nome del vul-
cano islandese che ha provocato il caos
nei cieli. La paralisi del traffico aereo
europeo con ripercussioni sull’intero
pianeta ha dimostrato tutta la fragilità
del mondo della mobilità, in particolare
del traffico aereo. Sinora avevamo pre-
so aerei in piena naturalezza per rag-
giungere in un batter d’occhio Londra,
Bangkok o Punta Cana, senza che ci
passasse mai per la testa che qualcosa
potesse andare storto. Ma improvvisa-
mente a mandare all’aria i nostri pro-
grammi non è un problema tecnico o
uno sciopero, bensì Madre Natura. Mi-
gliaia di passeggeri si trovano di colpo
bloccati per giorni, settimane o addirit-
tura mesi! Incredibile, eppure è accadu-
to davvero e il risveglio è stato brusco.
Nella drammaticità della situazione vi è
stato, però, anche un lato positivo. È
ammirevole come molti attori abbiano
reagito bene e come le unità di crisi si
siano attivate in un batter d’occhio per
fornire aiuto ai passeggeri bloccati a
causa dell’evento. Tra queste unità vi è
anche la Centrale d’intervento ETI del
TCS a Ginevra (v. pagina 9). Oltre alla
rapidità d’intervento di aziende di tra-
sporto e autonoleggio, la crisi ha messo
in evidenza anche la capacità di improv-
visazione dei viaggiatori stessi, che
sono tornati a rivalutare i mezzi di tra-
sporto terrestri. Al momento di andare
in stampa, il peggio sembra essere pas-
sato. E ora? Ognuno tragga da questo
evento le conclusioni che ritiene più
opportune. L’importante è riflettere.
Heinz W. Müller, vice caporedattore
Quando un vulcanorimette tutto in discussione
primo piano 4 Incidenti stradali: numerosi sono i curiosi che intralciano le operazioni di soccorso.
società e mobilità 9 Vulcano e caos dell’aviazione: la centrale ETI molto sollecitata a metà aprile.10 Traffico autostradale in aumento: rilevamenti 2009 effettuati in 24 punti. test e tecnica14 Speciale cabriolet: nuovi modelli e lifting per un’estate 2010 a cielo aperto. 18 Autolavaggi: con alcune precauzioni anche le cabrio possono usare tali infrastrutture.
viaggi e tempo libero33 Prostituzione minorile: i turisti di certe destinazioni turistiche devono denunciarla. 35 Parigi: itinerari per scoprire la capitale francese a piedi tra architettura e brasserie.
club e soci36 Centrale telefonica: sopralluogo in uno dei Contact Center al servizio dei soci TCS. 38 Veicoli della Patrouille: Hanspeter Tiboni da 31 anni si occupa del loro allestimento.
9 il consulente
39 contatti TCS
41 forum, il concorso, impressum
42 l’incontro: Markus Lergier, direttore di Berna Turismo
Le nuove auto della polizia americanaSi chiama «Interceptor» il modello della Ford in gara per diventare la nuova vetturadella polizia USA, al posto delle leggendarie «Crown Victoria». Sviluppata sulla basedella Taurus, questa macchina futuristica sarà disponibile a partire dal 2011.
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Foto di copertinaAutore: Andrés Morya
22 Test Nissan 370Z Roadster PackUn cabriolet per intenditori che amano linee sportive, design scattante e uno stileretrò ma nel contempo futurista. La Nis-san 370Z offre un vero piacere di guida.
28 Una casetta in CanadaVacanze immersi nella natura con tramontie albe indimenticabili, oltre ad attività ludiche sui numerosi laghi. Questo e molto altro offre la provincia dell’Ontario.
Incidenti e malori attraggono sempre una folla di curiosi, che spesso intralciano le operazioni di soccorso.
4 primo piano | touring 8 | 6 maggio 2010
Quando i curiosi intralciano i soccorsiAd ogni incidente, subito si radunano decine dispettatori. Ma nessuno presta aiuto, perché tuttipensano che se ne stia già occupando qualcuno. Un fenomeno che richiede sforzi per mantenere l’ordine da parte di polizia e squadre di soccorso.
6 maggio 2010 | touring 8 | primo piano 5
continua a pagina 7
› In un pomeriggio di venerdì, un’automo-bile viene completamente distrutta dalfuoco sulla A13, all’altezza dell’uscita diHaag, nel Canton San Gallo. Sulla carreg-giata opposta i curiosi provocano tre tam-ponamenti. Secondo Sonja Baschung, psi-cologa della polizia cantonale di Berna,ogni volta che si verifica un incidentesull’autostrada o sulle strade principali«gli altri utenti motorizzati circolanti sullacarreggiata opposta rallentano la marciaoppure addirittura si fermano per vedereche cos’è successo». È così che, ancora piùspesso, accadono incidenti dovuti a disat-tenzione o a frenate improvvise.
I filmati dei curiosi | Un altro episodioabbastanza comune: un uomo si accasciaimprovvisamente all’interno di un localepubblico. I soccorritori giunti sul postorianimano il paziente. La polizia riesce congrande difficoltà a far spostare gli astantiin un’altra area del locale, mentre alcuni diquesti si ostinano a tornare a «dare unasbirciatina» alla rianimazione. Baschungconstata «che i curiosi arrivano talvolta afilmare o fotografare gli eventi e l’operatodelle forze d’intervento».
Si tratta di un fattore di stress che gravaulteriormente sulla polizia. «I curiosi in-tralciano il lavoro delle forze dell’ordineadottando un comportamento spesso osti-nato e irrispettoso». Così facendo, i curiosimettono in pericolo se stessi e violano laprivacy delle vittime. Michael Stark, psi -cologo della polizia municipale di Zurigo,spiega come gli interventi nelle zone in cuisi concentrano i locali attirino sempre i curiosi: «Intralciano il lavoro della poliziae reagiscono spesso con aggressività, a co-minciare da attacchi verbali e grida di so-lidarietà». Blocchi e ordini vengono igno-rati e non di rado si verificano «violenti attacchi contro gli ufficiali impegnati», iquali devono talvolta arrivare a chiedererinforzi via radio.
Il motivo | Sonja Baschung spiega comela «spinta della curiosità» sia innata nel-l’uomo: «La curiosità è fondamentale perl’apprendimento perché consente di sco-prire il mondo circostante». Gli elementi dinovità o di sorpresa possono stimolare oscatenare un comportamento di curiosità:«Gli stimoli che risvegliano la curiositàhanno dunque un forte effetto sull’uomo».La curiosità può essere inoltre spiegatacon la ricerca di stimoli: «Da curiosi si as-
Ha
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12 Ressort touring 13 9. August 2007
Volando sulle maestose vette delle Alpi svizzere non è solo la bellezza senza
tempo dei ghiacciai ad incantare, ma anche la loro percepibile forza primordiale.
Touring e Scenic Air organizzano in via esclusiva per i soci TCS voli speciali con
partenza da quattro aeroporti svizzeri – naturalmente a bordo dell’elicottero
Touring.
Esclusivi voli a bordo dell’elicottero Touring
Sion:
Zermatt, Weisshorn, Cervino
Volo da Sion in direzione Zermatt costeggiando
i giganti verso il Cervino; ritorno a Sion sfioran-
do il Weisshorn.
Date dei voli: 15 e 16.05, 12 e 13.06, 11.07,
14.08, 25.09
Ambrì:
Gottardo, Dammastock, Finsteraarhorn, Furka
Volo in direzione passo della Novena diretta-
mente verso il Finsteraarhorn. I giganti del Val-
lese e del canton Berna a portata di mano. Ritor-
no ad Ambrì volando sul ghiacciaio del Rodano e
attraverso i passi del Furka e del San Gottardo.
Date dei voli: 29.05, 19.06, 18.09
Informazioni:Scenic Air AG, CP 412, 3800 Inter laken
tel. 033 821 00 11, fax 033 821 64 14
e-mail: [email protected]
internet: www.scenicair.ch.
Tagliando d’iscrizione
Mi iscrivo per la seguente data Numero di persone
Cognome Nome
Via CAP/Località
E-mail Firma
Inviare a: Scenic Air AG, casella postale 412, 3800 Interlaken.
Reichenbach nella valle del Kander:
Eiger, Mönch, Jungfrau e ghiacciaio
dell’Aletsch
Volo su lago di Thun, Interlaken e Grindelwald
costeggiando i giganti Eiger, Mönch e Jungfrau.
Date dei voli: 23.05, 6, 20 e 27.06, 3 e 16.07, 7
e 22.08, 4 e 26.09, 2 e 16.10
Importante: voli giornalieri da Reichenbach
(min. 4 persone) a prezzi TCS.
Regione di Buochs:
Engelberg, Titlis, Clariden, passo del Klausen,
valle dello Schäch, Buochs
Volo sulla valle d’Engelberg in direzione del Titlis,
proseguendo lungo il Clariden verso il passo di
Klausen, ritorno via valle dello Schäch–lago di Urn.
Date dei voli: 22.05, 5.06, 11.09
Da sapere
Il volo in elicottero dura circa da 35 a 45 minu-
ti. La durata del volo e il tragitto possono varia-
re a seconda delle condizioni atmosferiche e del
vento. I voli sono adatti a persone di qualsiasi
età. Il punto di ritrovo, di decollo ed atterraggio
è l’aeroporto indicato. L’elicottero può imbarca-
re al massimo 5 passeggeri per giro. I dettagli su
punto di ritrovo, orario e modalità di arrivo ver-
ranno forniti dopo l’iscrizione. Maggiori informa-
zioni all’indirizzo www.scenicair.ch
Prezzo
esclusivo a persona per soci TCS Fr. 295.–
(prezzo normale Fr. 360.–)
Voli giornalieri da Reichenbach (min. 4 perso-
ne): Eiger, Mönch e Jungfrau, ca. 23 minuti, al
prezzo speciale TCS di Fr. 180.– a persona.
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A Reichenbach organizziamo giornalmente
lanci in tandem con il paracadute.
Da elicottero; per soci TCS:
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Fr. 345.– (prezzo normale Fr. 380.–)
6 maggio 2010 | touring 8 | primo piano 7
La curiosità può essere sanzionata
Esiste un articolo di legge che consen-
tirebbe, come nel citato esempio di in-
cidente avvenuto ad Haag, di procedere
contro i «curiosi». La polizia può infatti
temporaneamente allontanare o tenere
lontane persone da un luogo, se queste
ultime intralciano l’intervento di polizia,
vigili del fuoco o soccorritori. In base ad
un articolo della «legge penale sulle
contravvenzioni», è passibile di multa
chiunque non rispetti un ordine che la
polizia emette nell’ambito delle sue
competenze. ve
continua da pagina 5
siste a qualcosa che normalmente non si ve-rifica nella quotidianità, come ad esempioun decesso o un’automobile distrutta, ossiaeventi terribili, spaventosi e inconcepibili».Probabilmente entra dunque in gioco anchelo stimolo a partecipare ad avvenimentistraordinari e «non quotidiani».
Lo psicologo Michael Stark ritiene vi siaun altro aspetto e continua: «Quando l’uo-mo era cacciatore e raccoglitore, per so-pravvivere era fondamentale sapere dove sitrovavano nuovo cibo o nuove fonti di peri-colo». La curiosità che scaturisce dinanziad una disgrazia «soddisfa la voglia di ve-dere, di assistere a quanto accade, quellache si respirava al Colosseo al tempo deigladiatori». Ancora oggi la voglia di vedereprovoca in qualche modo i brividi: «Quan-do, ad esempio, si assiste alle conseguenzedi un incidente stradale, si prova anche sollievo per il fatto di non essere coinvoltinell’evento».
Guardano senza aiutare | «L’effettospettatore spiega perché, in caso di emer-genza, più sono gli astanti e meno sono lepersone che offrono soccorso», afferma lapsicologa Baschung. Questo accade perchéil senso di responsabilità tende ad affievo-lirsi quante più sono le persone presenti sulposto di un incidente e quanto meno si sa
se qualcuno è già intervenuto. Inoltre, glispettatori si allineano al comportamentodegli altri: se in una situazione confusanessuno degli astanti si dimostra inquieto,si tende a presumere che tutto sia a posto.«Se sul luogo dell’evento vi sono già cinquepersone ferme che non prestano soccorso,ma nemmeno accennano ad allontanarsi, èprobabile che anche la sesta persona sicomporti così».
Un’altra possibile spiegazione al fenome-no è che alcuni spettatori temono di fare errori o di dover testimoniare o desideranosemplicemente soddisfare la loro sete di informazioni. Il problema va consideratoda tutti i punti di vista: «Se nessuno si interessasse alle difficoltà del prossimo efosse disposto a guardare ed assumersi responsabilità, ci sarebbero anche menosoccorritori», conclude la psicologa.
Cosa fare? | Alla domanda su cosa si pos-sa fare contro il «demone della curiosità»Michael Stark risponde: «Limitarsi a guar-dare senza far nulla è sbagliato. Se possibi-le, si devono assistere i feriti e denunciarel’incidente chiamando uno dei numeri diemergenza (117/118/144). E se i soccorsi sono già sul posto, occorre continuare amuoversi prestando però attenzione al traf-fico». Sonja Baschung consiglia di disto-gliere lo sguardo dall’accaduto e dirigere ipensieri in altra direzione, ad esempio pen-
sando a quello che si voleva fare prima cheaccadesse l’evento. Se ci si imbatte in un in-cidente, «si devono ascoltare le istruzionidei soccorritori. Magari ci sono piccole in-combenze da sbrigare». È, però, assoluta-mente necessario rispettare sempre gli ordini delle forze di pronto intervento.‹
Kurt Venner
Cosa ne pensate? Avete anche voi osservazioni dafare o esperienze da raccontare sui curiosi? Vi è maicapitato di arrabbiarvi per questo fenomeno? Des -crivete le vostre esperienze o inviate un breve com-mento al riguardo a: Redazione Touring, Maulbeer-strasse 10, 3001 Berna; e-mail: [email protected]
Non è raro vedere passanti che si fermano a scattare fotografie sulla scena di incidenti. Un’irritante mancanza di rispetto.
Key
sto
ne
Un paradiso di natura e benessere per intenditori
Estate attiva a Flims!Il contrasto tra il turchese profondo dell’acqua e
il verde intenso dei boschi è uno dei tratti carat-
teristici di Flims. I laghi di Cauma, Cresta e Laax
invitano ad un bagno rinfrescante, ma anche i
Lag Prau Tuleritg e Lag Prau Pulté valgono bene
una visita. Flims e i suoi dintorni sono un must
per amanti della natura e geologi amatoriali. In
quale altro luogo è possibile trovare su così po-
chi metri quadrati spettacoli geologici come le
imponenti gole del Reno, l’affascinante fenome-
no semestrale del Martinsloch (buco di Martino)
o il sovrascorrimento tettonico delle Alpi glaro-
nesi, candidato a divenire patrimonio naturale
dell’UNESCO? Sapevate che la regione Flims–
Laax–Falera – con i suoi 250 km di sentieri
escursionistici segnalati tra montagne, gole e
boschi – offre un vero e proprio paradiso natu-
rale? Sullo sfondo di un imponente paesaggio
montano, gli amanti della cultura troveranno un
interessante sentiero tematico, mentre i buon-
gustai potranno darsi appuntamento lungo uno
dei tre percorsi gastronomici che uniscono le
bellezze naturali ai piaceri del palato. Una sfida
particolare è rappresentata dall’arrampicata
storica del Pinut.
Benvenuti all’hotel Adula!
Tutti i locali dello spa-hotel Adula sono concepiti
per accogliere gli ospiti con la massima cura dei
dettagli e secondo le migliori regole dell’ospita-
lità. In questo albergo di tradizione a quattro
stelle, l’armonia fra corpo, mente e anima è mol-
to di più di una frase retorica. Da oltre 100 anni,
il tipico fascino grigionese dei locali, l’eccellenza
della cucina e la cortesia del servizio attirano
ospiti da tutto il mondo. L’hotel Adula è uno dei
principali del suo genere in Svizzera e presso il
suo centro termale/benessere LA MIRA ospita:
un’area spa con sauna alle erbe alpine, bagno
turco in atmosfera rosso rubino, sauna alpina
«Schwitzstube», doccia emozionale e grotta di
ghiaccio, sala del silenzio, trattamenti di bellez-
za e per il corpo, ampia piscina coperta (28°C),
piscina all’aperto (35°C) con banchi sommersi
per l’idromassaggio, solarium, palestra, interes-
sante programma di attività e aerobica.
Offerta esclusiva per soci del TCS:
• 2 pernottamenti
• Ricca colazione a buffet fino alle ore 11.30
• Adula Kulinarium (cena a 5 portate con scelta
delle 3 portate principali)
• Acqua di fonte della regione e frutta fresca
• Libera scelta presso il nostro ampio buffet
pomeridiano di tè e torte
• Utilizzo dell’oasi benessere LA MIRA
• Quotidiano programma attivo guidato
• Utilizzo gratuito del bus locale
• Mountainbike fornite dall’hotel secondo
disponibilità
• Riduzione del 30% sul green fee del campo
di golf Domat/Ems. Riduzione del 15% sul
green fee del campo di golf Sagogn
Dal 21.5 al 9.7 e dal 15.8 al 5.12.2010:
In doppia Superior:
CHF 290.– (invece di 374.–) a persona
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Dal 9.7 al 15.8.2010:
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CHF 350.– (invece di 406.–) a persona
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CHF 400.– (invece di 466.–) a persona
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Si prega di notare che, per ragioni di esclusiva,
questa offerta TCS non è prenotabile online, ma
esclusivamente da lunedì a sabato chiamando il
seguente contatto:
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Tel. 0413681005, [email protected]
Bambini fino a 6 anni: gratis; bambini 6–12 anni:
CHF 66.–; bambini 12–16 anni: CHF 216.– per
bambino in camera con i genitori.
L’offerta può essere raddoppiata a piacere.
6 maggio 2010 | touring 8 | società e mobilità 9
L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.
«Il marciapiede è riservato ai pedoni»,
recita la legge sulla circolazione strada-
le. Ciononostante, i ciclisti continuano
ad arrogarsi il diritto di pedalare sul
marciapiede. Purtroppo in questi casi la
polizia rinuncia spesso ad intervenire
energicamente, adottando un atteggia-
mento che da certi ciclisti viene inter-
pretato come un lasciapassare. La que-
stione è stata recentemente risollevata
in negativo da un giudice istruttore di
una grande città svizzera. Il giudice ha
infatti assolto una ciclista che accompa-
gnava in bicicletta la figlia a scuola,
anch’essa in bicicletta sul marciapiede.
Nella sua sentenza, il giudice si è spinto
ad affermare «che non è indistintamen-
te vietato viaggiare in bicicletta sul
marciapiede». La donna andava di fret-
ta perché doveva accompagnare la
figlia a scuola. Secondo quanto affer-
mava un pedone che aveva in seguito
denunciato la ciclista, egli era riuscito
ad evitare di essere investito solo com-
piendo un balzo di lato.
Fino a pochi anni fa, la legge impone-
va ai ciclisti di condurre la bicicletta a
mano se si trovavano sul marciapiede.
Questa disposizione è, tuttavia, stata
cassata nel 1997 poiché obbligava i
ciclisti a scendere dalla bicicletta anche
ad ogni imbocco di strada o passo car-
raio che attraversasse un marciapiede.
Per eliminare questa norma contraddit-
toria, da allora la legge prevede in via
generale che, se si accede al marciapie-
de con un veicolo, il conducente è tenu-
to ad una particolare cautela nei con-
fronti dei pedoni e a concedere loro la
precedenza. Il principio per il quale il
marciapiede è riservato ai pedoni non
viene intaccato da questa modifica di
legge. Il marciapiede continuerà dun-
que ad essere off-limits per i ciclisti. Chi
utilizza in modo non consentito il mar-
ciapiede, verrà multato per un importo
di 40 franchi ai sensi dell’ordinanza sul-
le multe disciplinari.
il consulenteUrs-Peter Inderbitzin
Il marciapiede èassolutamente vietato ai ciclisti
›Non appena il traffico aereo europeo èstato bloccato a causa dell’eruzione del vul-cano islandese, i responsabili della centraled’intervento ETI del TCS con sede a Ginevrasono prontamente intervenuti: un primoautobus è stato inviato all’aeroporto londi-nese di Gatwick per far rientrare 50 svizzeririmasti lì bloccati. In seguito, molti altri ti-tolari del Libretto ETI sono stati riportatiin patria con la medesima procedura.
La centrale d’intervento, al gran completodi personale, ha subito un assalto senzaprecedenti: «Si è trattato dell’evento di piùampia portata nella storia del TCS, ancorapiù dello tsunami», considera Barbara Ga-rin, co-responsabile dell’assistenza allepersone. Negli orari di punta, arrivavanoogni giorno oltre 2300 telefonate di richie-sta di aiuto concernenti il rientro in patriae le spese di annullamento del viaggio,mentre normalmente la centrale registra240 chiamate al giorno.
La carta vincente ETI | Non è un casoche il Libretto ETI del TCS con i suoi oltre700000 titolari sia così richiesto: esso rien-tra, infatti, tra quelle assicurazioni viaggiche coprono il rientro in patria in caso dicatastrofi naturali. A differenza di molti al-tri turisti che, oltre alla seccatura, hanno
dovuto far fronte da soli a tutte le spesecorrelate, i titolari del Libretto ETI hannopotuto contare sull’aiuto del TCS, anche senei giorni più caotici, la centrale è stata tal-volta oberata di chiamate. In queste situa-zioni, Barbara Garin consiglia di inviareuna mail a: [email protected].
Soluzioni concordate col TCS | Per i casi futuri (alla chiusura della redazione lasituazione del traffico aereo in Europa si è intanto normalizzata), ricordiamo ancorauna volta come i titolari ETI devono reagirein caso di emergenza: quanti hanno preno-tato un volo e/o una sistemazione, devonoinnanzitutto contattare la compagnia aereaoppure l’agenzia viaggi, e solo dopo, o doveciò non sia possibile, la centrale d’interventoETI di Ginevra. «I titolari del libretto ETInon devono in ogni caso intraprendere oprenotare nulla senza aver prima concor-dato la soluzione con il TCS», raccomandaBarbara Garin, facendo riferimento all’ac-quisto di un nuovo biglietto presso le com-pagnie aeree o aziende ferroviarie e di au-tobus. Lo stesso vale per l’alloggio.‹ hwm
Info TouringMaggiori dettagli sul Libretto ETI e i formulari per lanotifica di sinistro sono disponibili all’indirizzo webwww.tcs.ch. Dall’estero: tel. +41224172220.
Il TCS supera il testdi Eyjafjallajökull L’interruzione del traffico aereo ha dato il via all’azione più intensa di assistenza legata al Libretto ETI. La centraledi Ginevra ha aiutato molti soci ad uscire dall’impasse.
Il vulcano islandese ha bloccato molti voli: la centrale ETI è stata subissata di chiamate.
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10 società e mobilità | touring 8 | 6 maggio 2010
probabilmente anche a causa dell’allora ri-dotto prezzo dei carburanti e della rinunciaai viaggi aerei.
Su e giù | Nei primi sei mesi del 2009, ilvolume del traffico sulle autostrade neigiorni feriali è rimasto sotto la media, men-tre nella seconda metà dell’anno si è avutoun nuovo forte aumento di pendolari e vei-coli commerciali. In riferimento all’intero2009, è comunque risultato un aumento deltraffico infrasettimanale pari all’1,7%. Leragioni di tale tendenza sul breve periodosono piuttosto complesse, sebbene anchel’Ustra ritenga che la crisi economica siastata uno dei fattori più determinanti. Nel2000, anno di boom economico, il trafficoinfrasettimanale era aumentato di circa 4%,mentre solo dell’1% durante il successivoanno di recessione. Altri fattori in grado diinfluenzare il volume del traffico sono l’an-damento demografico, i fenomeni meteoro-logici eccezionali, il prezzo dei carburanti el’offerta di trasporto pubblico.
Il traffico medio giornaliero ha avuto unandamento diverso da regione a regione. Sesi è registrato un forte aumento della fre-quenza di transito a Richterswil (6,2%),Grenchen (6,0%), Muttenz/Hard (5,1%) edEstavayer-le-Lac (4,4%), il volume di traf-fico è stato sotto la media o addirittura in flessione a Brüttisellen Nord (–0,5%),Schönbühl/Grauholz (–0,1%), circonvalla-zione di Winterthur (0%), Renens (0,6%),Sion e Zurigo/circonvallazione di Seebachnord (entrambi all’1,1%).
L’Ustra pubblicherà il rapporto completoin merito all’andamento del traffico sullarete stradale svizzera a metà dell’anno, euna parte di esso sarà dedicato alla stati-stica sugli ingorghi. A tal proposito, si pre-sume che la tendenza all’aumento delle oretrascorse in coda si confermerà a causa del-le congestioni del traffico. Nel 2008 tale va-lore è cresciuto del 5,3%.
L’Ustra non ha voluto anticipare nulla inmerito al rapporto. Il suo portavoce, Tho-
mas Rohrbach, si è limitato a dichiarare:«Non possiamo ancora dire se l’analisi ditutti i punti di censimento, sia sulle stradenazionali sia su quelle cantonali, fornirà ri-sultati comparabili». L’aumento del traffi-co a livello regionale è spesso imputabileanche a nuove infrastrutture ad elevata fre-quentazione di pubblico (centri commer-ciali e ricreativi), a nuove deviazioni deltraffico, o ancora a nuovi tratti autostradali(circonvallazione ovest di Zurigo, KnonauerAmt). Thomas Rohrbach: «Stiamo ancoraanalizzando quanto tali fattori siano statideterminanti per l’andamento del trafficonel 2009».‹ Hans Peter Arnold
Info TouringUlteriori dettagli sulle strade nazionali sono sempredisponibili sulla pagina Internet dell’Ufficio federaledelle strade: www.autostradasvizzera.ch.
Aumenta il trafficodel fine settimanaNonostante la grave crisi economica, nel 2009 sulle autostrade svizzere si è registrato un aumento del traffico. Soprattutto durante i fine settimana.
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ics.
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› Il traffico sulle strade nazionali nel 2009è aumentato del 2,1%. Lo afferma un’analisieffettuata da «Touring» in base ai dati rile-vati in corrispondenza di 24 tratti autostra-dali a forte intensità di traffico in diverseregioni della Svizzera. Si tratta di una stimabasata su una minima parte dei dati risul-tanti dal censimento automatico del traffi-co stradale compiuto dall’Ufficio federaledelle strade (Ustra).
In media, sui 24 punti di rilevamento se-lezionati sono transitati ogni giorno 1,541milioni di veicoli (v. tabella), corrisponden-ti ad un aumento della media giornaliera di32000 veicoli (2,1%). Il traffico medio infra-settimanale nelle 24 ore è aumentato di1,7%, mentre l’aumento nelle giornate di sa-bato e domenica è superiore al 2,5%. Negliultimi 20 anni, era invece stato il traffico dalunedì a venerdì a crescere oltre la media,ossia del 64% (da lunedì a domenica: 56%).L’aumento del 2,1% del traffico giornalieroè dunque più elevato di quello rilevato nel2008, quando il traffico sulle strade nazio-nali aveva subito un aumento relativamen-te moderato dell’1%. Nel 2007, in pieno boom economico, l’incremento di trafficosulle strade nazionali fu del 3% circa.
Forti oscillazioni | Il traffico infrasetti-manale ha subito oscillazioni molto marca-te negli ultimi due anni. Infatti, se nei primisei mesi del 2008 era stato in linea con lamedia annua, nella seconda metà dell’annoil traffico era sensibilmente diminuito. Asettembre, la crisi economica si era poiacuita con il fallimento della banca d’inve-stimenti statunitense Lehman Brothers esuccessivo crollo di produzione industria-le, consumi e traffico aereo. Il crollo ha avu-to chiare ripercussioni anche sulle stradenazionali svizzere fino ad aprile 2009. Perquanto riguarda il traffico infrasettimana-le, su determinati tratti si è infatti registra-ta per la prima volta nella storia una fles-sione su base annua. Il calo non è invece rilevabile per il traffico del fine settimana,
6 maggio 2010 | touring 8 | società e mobilità 11
Situazione comune nel 2009: sulla A1 presso Grauholz (BE) il traffico è aumentato durante i fine settimana, mentre è leggermente diminuito nei giorni feriali.
Transiti su 24 punti di rilevamentonegli ultimi due anni (lu–do)
Luogo del rilevamento 2008 2009 %Rolle 66 805 68 467 2,5Richterswil 52 401 55 632 6,2Schönbühl/Grauholz 100 857 100 732 –0,1Muttenz/Hard 118 568 124 577 5,1Gossau 52 475 54 019 2,9Circonvallazione di Winterthur 87 801 87 765 0,0Baden/tunnel del Baregg 114 906 118 339 3,0Rheinfelden 56 835 58 592 3,1Muri BE 58 379 58 919 0,9Brüttisellen Nord 97 833 97 310 –0,5Hünenberg Sud 59 545 60 570 1,7Lucerna, tunnel del Sonnenberg 58 938 60 903 3,3Circonvallazione di Friburgo 30 181 30 677 1,6Erstfeld 22 037 22 528 2,2Sion 21 329 21 559 1,1Egerkingen, raccordo A2 59 281 61 164 3,2Crissier 98 287 99 647 1,4Grenchen 24 219 25 665 6,0Zurigo, circ. di Seebach Nord 104 385 105 549 1,1Sargans 39 072 40 235 3,0Camignolo 48 087 49 408 2,7Renens 91 198 91 722 0,6Châtel-St-Denis 24 473 25 080 2,5Estavayer-le-Lac 21 872 22 834 4,4
Nei tre decenni che vanno dal 1970 al 2000 il traffico privato
motorizzato (circolazione di persone) è quasi raddoppiato, e
il traffico di merci addirittura quasi triplicato. La circolazione
di persone su gomma e rotaia congiuntamente subirà un
ulteriore aumento compreso tra il 15 e il 29% tra il 2000 e
il 2030. È quello che risulta dallo studio più recente svolto
dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE). Lo sce-
nario di base medio, che rispecchia più o meno la tendenza
attuale, presuppone un aumento del 24%.
In base a tale studio, l’automobile resterà anche in futuro
il mezzo di trasporto preferito dalle persone che si spostano,
anche se le ferrovie subiranno un forte aumento, guada-
gnando quote di mercato a seguito di un’inversione di ten-
denza. Il traffico del tempo libero vedrà crescere la sua
importanza e rappresenterà circa la metà di tutta la circola-
zione di persone. La futura maggiore rilevanza del trasporto
pubblico non intaccherà dunque il dominio del traffico priva-
to motorizzato. Del resto, nel 2030 esso fornirà ancora oltre
il 75% di tutte le prestazioni legate alla circolazione di per-
sone e la sua quota subirà solo una leggera flessione del
2,5%. Nel complesso, il traffico privato motorizzato aumen-
terà del 19,5% entro il 2030, ossia dello 0,6% annuo, se-
condo il rapporto pubblicato nel 2006.
Come dimostrato dalla tendenza attuale del traffico sulle
strade nazionali, tali stime sono nel frattempo diventate car-
ta straccia. Tra il 2000 e il 2009, infatti, secondo i calcoli ef-
fettuati da «Touring» il traffico sulle autostrade è aumentato
del 15,5%, mentre il traffico infrasettimanale è cresciuto
addirittura del 18,1% nel giro di soli nove anni. Tali confronti
vengono relativizzati solamente dal fatto che non contem-
plano l’intensità del traffico sulle strade principali. È stato
infatti proprio su questo tipo di strade che, nel 2008, il
volume del traffico ha registrato una flessione per la prima
volta nella storia. hp
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6 maggio 2010 | touring 8 | società e mobilità 13
Di solito ci vogliono otto minuti affinché le fiamme si propaghino dal vano motore all’interno dell’auto.
ald
›Di mattino un uomo lascia il suo domicilioper recarsi al lavoro in auto. Durante ilviaggio inizia a sentire odore di bruciato.«Cosa succede?», pensa preoccupato. Pocotempo dopo, i vigili del fuoco accorsi si tro-vano davanti ad un disastro. In pochissimotempo l’automobile si trasforma in unoscheletro affumicato: danni totali. Originedelle fiamme: un difetto tecnico.
Prestare soccorso | Cosa devono fare gliautomobilisti qualora dovessero accorgersiche il veicolo inizia a bruciare? «In autostra-da bisogna dirigersi immediatamente sullacorsia di emergenza o su un’area di sosta espegnere il motore», consiglia Frank Rüfe-nacht, responsabile del settore traffico del-la polizia cantonale di Berna. «In seguitotutti i passeggeri del veicolo in fiamme de-vono mettersi subito al sicuro, possibilmen-te oltre la delimitazione della carreggiata».Successivamente bisogna dare l’allarme,meglio se tramite le colonnine di soccorsoautostradali oppure con il cellulare. In que-st’ultimo caso è importante fornire una de-scrizione del luogo in cui ci si trova.
I vigili del fuoco vengono avvertiti tramiteil numero 118 e la polizia con il 117. Se vi so-no feriti, i pompieri o la polizia provvede-ranno direttamente a chiamare l’ambulanza(tel. 144). Gli interessati devono prestare iprimi soccorsi. Particolarmente a rischiosono coloro che si trovano incastrati nel vei-colo o i passeggeri che perdono i sensi a cau-sa dei gas sprigionati dal fumo. «Studi di-mostrano che un’automobile non salta inaria come nei film di James Bond», spiegaMartin Tschumi, ufficiale del corpo dei vi-
gili del fuoco di Berna. Nonostante 160 com-ponenti d’auto – il 60 percento – siano dimateria plastica, non si verifica mai un’im-mediata propagazione delle fiamme. «Di re-gola passano otto minuti finché il fuoco sipropaghi dal cofano motore all’interno del-la vettura; dopo altri tre minuti l’auto ècompletamente in preda alle fiamme». Nellalotta contro gli incendi vale la regola gene-rale: più si è veloci più si hanno possibilitàdi successo: «Si dovrebbe avere a portata dimano l’estintore».‹ Kurt Venner
Dal filo di fumo alle fiammeNon perdere tempo in caso d’incendio: togliere l’auto o la moto dal centro del traffico, spegnere il motore, dare l’allarme e, se necessario, prestare i primi soccorsi.
Le principali cause d’incendio
Tubi del carburante che perdono, cortocircuiti nel cofano motore, ripara-
zioni inadeguate, oli e carburanti che colano, protezioni dell’olio chiuse
male, carichi non abbastanza sicuri. Particolarmente pericolosi sono i gas
del fumo o le fuoriuscite di benzina. È importante che l’auto sia fatta con-
trollare regolarmente da specialisti e che l’interno dei veicoli sia regolar-
mente pulito a fondo. È anche importante che non si depongano in auto
troppi utensili inutili, che potrebbero alimentare le fiamme. Una causa
frequente è anche l’incendio doloso: nel 2007 nel solo canton Berna sono
state 68 le automobili bruciate, 26 delle quali intenzionalmente. ve
14 speciale cabriolet | touring 8 | 6 maggio 2010
›L’inizio del nuovo anno non è certo statogeneroso con gli automobilisti che possie-dono una cabrio. «La Svizzera ha vissuto ilgennaio più freddo da oltre 20 anni», han-no annunciato le analisi di Meteo Svizzera.E questa è la cattiva notizia per tutti quelliche hanno un lunotto di plastica; ma sulfronte meteorologico seguono anche lebuone notizie, almeno se si crede a questoproverbio contadino: «Più gennaio è gelato,più il resto dell’anno sarà caldo». Sembraquindi che si annuncia proprio l’estateideale per le cabrio.
Per fortuna i costruttori di automobiliaspettano la prevista, imminente bellaestate con alcune novità. Dal Giappone, adesempio, arriva in Europa la sportiva Nis-san 370Z. La biposto con capote in tela af-fascina per i suoi discreti elementi nostal-gici. Anche se il suo design retrò-futuristi-co ricorda un’auto matchbox, chi ha maiavuto modo di sentire il rombo del motoreV6 3,7 litri da 328 CV, sa bene che non sitratta di un giocattolo! Un buon motivodunque perché «Touring» sottoponessequesta robusta sportiva ad un test in gran-de stile (v. pagina 22).
La Maserati mette le cose in chiaro inmodo ancora più sofisticato con la suaGran Cabrio. L’elegante quattro posti delTridente si basa sulla Gran Turismo e quel«Gran» nel nome è tutto un programma,perché Maserati non ha certo lesinato glisforzi. Ecco i dati: i 440 CV sospingono unacarrozzeria ben fatta di 4,88 metri con im-bottiture lavorate a mano, legni pregiati fi-nemente lavorati e una capote in tela chevalorizza l’estetica di questa cruiser dilusso. Le due tonnellate dell’auto sprinta-no a 100 km/h in 5,3 secondi. E tanta bel-
E che l’estate finalmente iniziDa Nissan a Maserati fino a Renault: tutte le case vanno incontro a quanti amano l’aria aperta. E per i fan delle cabrio sono arrivati anche alcuni lifting.
La nuova cabrio di casa Renault si chiama Wind ed è basata sul pianale della Twingo.
Modelli d’accesso sotto 29000 franchi
Smart CabrioQuesta biposto a basso consumo festeggiaquest’anno il suo decennale ed è la cabriopiù economica. A partire da 20800 fr.
Mini Cooper S CabrioL’«Always Open Timer» consente di contarele ore di guida «a cielo aperto». Prezzi apartire da 28800 fr.
Peugeot 207 CCLa sorella maggiore (308 CC) ha fatto furorelo scorso anno, ma anche la piccola di casa si difende bene. Prezzi da 27900 fr.
6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet 15
zitutto, il costruttore francese ha presen-tato al Salone dell’auto di Ginevra il nuovocabriolet Mégane Coupé. Chiaramente riconoscibile come una Mégane, con il suoelegante tettuccio panoramico trasparen-te, questa vettura è decisamente più accat-tivante del modello precedente. Si potreb-be quasi dire che questo cabriolet utilizza-bile come familiare è davvero «très chic».La versione da 136 CV con cambio a 6 mar-ce ha un prezzo di 37150 fr.
Porta d’accesso | La seconda novità Re-nault è la cabrio utilitaria chiamata evoca-tivamente «Wind». Basato sulla Twingo,questo piccolo terremoto su quattro ruote dispone di un tettuccio in acciaio. Non sono ancora noti i prezzi esatti, ma è chiaroche la Renault Wind si attesterà nettamen-te sotto la fascia di prezzo dei 30000 fr., rivolgendosi così al segmento, in costantecrescita, di quanti accedono ai cabriolet,un segmento peraltro a forte rappresen-tanza femminile.
I modelli di utilitarie sono però apprez-zati anche dagli affezionati di lunga datadelle cabrio, come si evince dalla statisticasulle nuove immatricolazioni di «EurotaxGlass’s». Con 986 esemplari, è un successopieno quello della Mini e del suo nuovo «Always open Timer», che guidano la sta-tistica 2009 delle nuove immatricolazioni,davanti all’allora nuova Peugeot 308 e allaBMW serie 1. Per tutti quelli che desidera-no concedersi almeno una volta la sensa-zione di guidare con il vento tra i capellisenza dover sborsare una cifra eccessiva,«Touring» ha elaborato un elenco di model-li di primo prezzo al di sotto dei 29000 fr.‹
Pascale Marderfoto
ald
lezza italiana è naturalmente «gran» anchenel prezzo: questa crocerista da boulevardcosta ben 210000 franchi.
Nuove stelle nel firmamento | Di pocopiù piccola della Maserati è la nuova cabriodella Mercedes. Con una lunghezza di 4,69metri, la casa di Stoccarda pubblicizza lasua nuova Classe E con l’accattivante slo-gan «Quattro stagioni, quattro persone». Equesto nonostante la tela del tettuccio, per-ché l’utilizzabilità durante tutto l’anno vie-ne garantita da capote acustica, riscalda-mento zona testa e frangivento automaticodi serie. Un comfort che Mercedes paragonaad un bagno d’aria calda. A parte il linguag-gio pubblicitario, chi ha mai montato unfrangivento più trasandato saprà apprez-zare il comfort di un meccanismo automa-tico. Tanto più che questa innovazione contribuisce a ridurre il rumore all’internodell’abitacolo.
Anche altri costruttori hanno provvedutoa rivisitare le loro cabrio. BMW ha ad esem-pio rivisto la motorizzazione delle sue cabrio serie 3. Sotto il profilo dell’esteticanon è invece cambiato quasi nulla. Ante-riormente si fanno apprezzare i nuovi fari,mentre posteriormente questa bellezza bavarese cresce di soli tre millimetri.
Vale la pena ricordare anche una classicatra le cabrio, ossia la Mazda MX-5. In occasione del suo ventennale in Europa,questa aerodinamica auto giapponese fe-steggia con un modello speciale. L’edizione limitata di questa roadster dalla capote intela, dotata di 126 CV e cambio manuale a5 marce, costa 29990 fr.
Ma quest’anno una ventata di fresco ar-riva in particolare da casa Renault. Innan-
Fiat 500CItalianità a buon mercato: la capote pieghevolein tela di questa auto di culto lascia entraretanto sole. A partire da 22000 fr.
Daihatsu Copen Questa cabrio dalla caratteristica estetica puòvantare una schiera di fedelissimi appassionatied è acquistabile a partire da 26500 fr.
Citroën C3 PlurielLa cabrio di casa Citroën consente di viaggiare con la testa fra le nuvole a prezzia partire da 25710 fr.
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6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet 17
› Il suo nome è leggendario, ma questasportiva dalle elevate prestazioni richiedeun pilota di carattere. Del resto, non è datutti mantenere il sangue freddo quandol’ago del tachimetro si sposta di pochi mil-limetri solo nella prima porzione del di-s play. Eppure, la sorpresa maggiore inun’auto da 500 cavalli è la semplicità concui questa sportiva per eccellenza si lasciaguidare a 50 km/h nella giungla cittadina.Fa le fusa come un gattino attraversandole zone con limite massimo dei 30, per poisfoderare il ruggito del puma imboccandol'autostrada nel traffico mattutino. Biso-gna mettere in conto gli sguardi torvi deglialtri, ma non li si vedrà a lungo dal momen-to che la Porsche 911 Turbo accelera da 0a 100 km/h in 3,5 secondi.
E se prima di questo esercizio mattutinosi è dimenticato di chiudere il tettuccio intessuto, ciò che avrebbe richiesto solo 20secondi e sarebbe stato possibile fino a 50km/h di velocità, si ritroverà con i capelliscompigliati nell'occhio del ciclone. Colpi-sce però come la Porsche Cabrio concedaben poco comfort al suo conducente. Se og-gi anche le cabrio di classe media sono do-tate di riscaldamento nella zona del capo,sulla 911 lo si cercherà invano.
Anche un altro piccolo comfort, come iltelecomando al volante per l’impianto audio, è stato considerato alla stregua di ungingillo dagli ingegneri della Porsche, equindi scartato come inutile. Si è invece da-to valore ad una tecnologia ineccepibile, come dimostrato in modo convincente dalcambio a doppia frizione Porsche, perfetta-mente tarato e disponibile come optional(6416 fr.), o dai freni in ceramica per la «mo-destissima» cifra di 14276,90 fr. La doman-da da porsi non sarà mai se la Porsche rie-sca a frenare, quanto piuttosto se ci riusci-rà anche l’auto che segue. Per il resto vigeil massimo purismo: il pilota, la strada edun potente motore boxer biturbo da 3,8 litria sei cilindri.‹ Pascale Marder
Positivo: prestazioni eccezionali, efficienza del
cambio a doppia frizione, sistema frenante
ener gico Negativo: equipaggiamento in parte
carente, sedili posteriori estremamente ridotti,
sistema di riavvolgimento delle cinture di sicu-
rezza scomodo.
Tecnica: cabriolet 2+2, lunghezza: 4,45 m; bagagliaio:260 l; motore boxer biturbo da 3,8 l a sei cilindri, 500CV, 650 Nm a 1950/min; trazione integrale, cambioPorsche a doppia frizione e 7 marce; da 0 a 100km/h in 3,5 s. Consumo in prova: 13,5 l/100 km, autonomia 496 km Prezzo: 238500 fr.
Un ciclone conil tetto scoperto Ammettiamolo: sulle strade svizzere non c’è bisogno diun’auto da 500 CV. Però dà adrenalina. E poi, nessunascompiglia i capelli come la Porsche 911 Turbo Cabrio.
Risveglio di primavera: la leggendaria 911 è ora disponibile anche in versione cabriolet.
foto
An
dré
s M
ory
a
Infiniti G37 Cabrio AT: abbina potenzasportiva a lussuosa eleganza.
L’elegante sorellamaggiore
Infiniti G37 Cabrio AT Un motore,
due automobili che più diverse non si
può. Il motore a benzina V6 3,7 litri fa
della Nissan 370Z un’auto sportiva (v.
test a p. 22) che ama i tornanti dei pas-
si di montagna. Sotto il grazioso cofano
della Infiniti G37 Cabrio, lo stesso mo-
tore è invece al servizio di un’elegante
auto da crociera, posta sotto il marchio
di lusso di casa Nissan. Questa cabrio
di belle forme, dotata di tettuccio re-
trattile tripartito in metallo, scivola
spedita, ma senza alcuna ambizione di
competizione. Ciò si deve talora al peso
di soli 1900 kg, che provoca un aumen-
to dei consumi. Altrimenti, grazie a se-
dili riscaldati e climatizzati, altoparlanti
integrati nei poggiatesta e telecamera
di visione posteriore, guidando l’Infiniti
ci si sente completamente a proprio
agio e al sicuro. Del resto, molti optio-
nal che vengono forniti a pagamento da
altri costruttori, sulla G37 sono di se-
rie, inclusa l’assistenza VIP, grazie alla
quale, per un periodo di tre anni, l’auto
viene ritirata direttamente a casa e
portata in manutenzione. pam
Positivo: adattabilità all’impiego quo-
tidiano, qualità dei materiali, pochi
optional a pagamento Negativo: con-
sumi, leggero sottosterzo, volume del
bagagliaio a tettuccio retratto.
Tecnica: 4 posti; bagagliaio 366 l (a tettuc-cio aperto), V6 3,6 litri, 320 CV, 360 Nm a5200/min; cambio automatico a 7 rapporti;da 0 a 100 km/h in 6,4 s Consumo in prova: 11 l/100 km, autonomia 727 km Prezzo: da 77900 fr., modello testato:86600 fr.
18 speciale cabriolet | touring 8 | 6 maggio 2010
Per non rovinare i tetti delle cabrio meglio optare per autolavaggi con sistemi «morbidi».
An
dré
s M
ory
a
›Un cabriolet fa la sua miglior figuraquando è appena stato lavato. Ma è possi-bile portare una cabrio all’autolavaggio?La risposta dipende dal modello di capotedi cui è dotata. Se il tettuccio è del tipo ascomparsa oppure il cosiddetto hardtop,vale a dire amovibile in materiale rigido, lavettura può affrontare l’autolavaggio pra-ticamente come una normale berlina.
La capote rigida non necessita infatti di particolare manutenzione, anche se leguarnizioni in gomma del parabrezza e deifinestrini laterali soffrono particolarmen-te la stagione fredda. Per questa ragione,vale la pena pulirle di quando in quandocon un panno umido e frizionarle con delsilicone, in modo che restino morbide e atenuta stagna.
Tettucci pieghevoli | Le capote in pla-stica o tela presentano il grande vantaggiodi richiedere un minore ingombro nel ba-gagliaio e di non modificare la linea del-l’automobile. Per contro, richiedono unamaggiore attenzione da parte del proprie-tario della vettura se le si vuole conservarein perfetto stato. Ad esempio, è assoluta-mente vietato lavare le auto con capotepieghevole utilizzando l’idropulitrice, per-ché in questo modo si può danneggiare ildelicato tettuccio. Inoltre, quando si portala vettura in autolavaggio occorre evitare
quei programmi che prevedono cera, luci-dante o agenti conservanti. Il solo deter-gente presente nell’acqua è sufficiente permettere a dura prova la pellicola sintetica.I tettucci pieghevoli in plastica devonodunque essere periodicamente impregnatisecondo le indicazioni del costruttore. Inogni caso, vale la pena consultare le istru-zioni per l’uso.
Quale autolavaggio? | Si consiglia inol-tre di rimuovere rapidamente dai tettuccipieghevoli la resina degli alberi, escrementidi uccelli, depositi di insetti e sporco ana-logo, utilizzando acqua o uno dei detergentispecifici acquistabili in commercio. Per illavaggio, si raccomanda di impiegare unaspugna o una spazzola morbida.
Sono invece inadatti alla pulizia diluenti,acetone, smacchiatori a base di cloro, de-tergenti per la casa o solventi, i quali aggre-
discono il rivestimento del tettuccio. Infi-ne, occorre trovare l’autolavaggio più ido-neo, perché non tutti sono uguali. Soprat-tutto negli impianti più datati o più picco-li, vengono spesso utilizzate spazzole consetolatura in polietilene. Queste spazzolepossono però rovinare la vernice e graffia-re i lunotti in plastica dei cabriolet (v. riquadro). Anche lo strato impregnante deitettucci in tela ne risente parecchio.
Per cui, sia per i tettucci rigidi, sia perquelli pieghevoli, occorre scegliere un autolavaggio con spazzoloni a setolaturain gommapiuma o tessuto. In questo casoil lavaggio, più delicato che negli impianticon spazzoloni sintetici in PE, contribuiràa preservare la bellezza della vostra cabriotirata a lucido.‹ TCS c+p/pam
Info TouringTutti gli aspetti di questo tema si trovano all’indirizzo www.infotechtcs.ch
In cabrio all’autolavaggioI moderni cabriolet possono tranquillamente essere lavati all’autolavaggio, anchese occorre rispettare alcuni consigli, soprattutto in caso di tettuccio pieghevole.
Consigli ed espedienti
� Con l’andare degli anni, i lunotti
posteriori in plastica si opacizzano a
causa dell’irraggiamento solare e dei
ripetuti lavaggi negli impianti di auto-
lavaggio. In alcuni casi, la visuale può
essere ripristinata usando un lucidan-
te per materiali plastici (acquistabile
in commercio).
� Un’automobile cabriolet non deve mai
essere tenuta a capote aperta per
lungo tempo.
� Si deve aprire la capote solo se è
ben asciutta.
� In inverno non spruzzare mai il tet-
tuccio con uno spray scongelante. I
raschietti antighiaccio possono dan-
neggiare il lunotto in plastica.
� Non aprire mai il tettuccio se risulta
congelato. TCS c+p/pam
6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet 19
In caso di esposizione prolungata al sole,occorre poi ricordare di bere sempre a suf-ficienza. A tal proposito, alcuni prodottirinfrescanti provengono dalla fonte diEvian, dove non viene solo imbottigliataacqua, ma creato anche lo spray per il visoEvian, arricchito di minerali ed oligoele-menti, che avvolge il corpo in una rinfre-scante nebulizzazione di microgocce (circa10.50 fr.). Per tutte coloro che preferisconoinvece avvolgersi in una nuvola di profu-
mo, proponiamo la fragranza Voyage d’Hermès, che si presenta in un praticoflacone per il viaggio (circa 99 fr.), e chegrazie alla sua nota di essenza di legnorisulta gradita sia a lei che a lui.
Ma attenzione! Molti prodotti cosme-tici perdono la loro efficacia se espostiad elevate temperature. Poiché all’in-terno di un’auto ferma la temperaturapuò rapidamente salire oltre i 50 gradi,il beauty case non deve mai essere la-sciato nella vettura, ma se possibile ri-posto all’interno del vano portaoggetticlimatizzato.‹ Pascale Marder
Guidare una cabrio significa estate,
dunque esposizione ai raggi del sole.
Per godersi veramente il viaggio a cielo
aperto, occorre portare nel beauty
case alcuni prodotti cosmetici speciali.
›Due sono le cose che non devono maimancare su un cabriolet: gli occhiali da so-le ed una protezione per il capo. I foulard,che possono essere annodati sulla testa alla Grace Kelly, sono particolarmente ele-ganti ed occupano poco spazio. Un’atten-zione speciale va dedicata alla pelle espo-sta al sole. Occorre dunque spalmare generose quantità di crema solare subraccia, decolletè e viso. Per quanto ri-guarda il fattore di protezione, vale laregola per cui maggiore esso è, più pro-lungata è la protezione. E dal momentoche un viaggio attraverso un bel paesag-gio estivo può protrarsi anche di molto,si consiglia ad esempio la crema solareProtectyl Végétal di Yves Rocher (circa37 fr.) con fattore di protezione 50+. Inol-tre, poiché l’esposizione al vento a cui co-
stringe la guida di una cabrio può far lacri-mare gli occhi, bisogna avere a portata dimano un mascara resistente all’acqua, co-me il Lash Queen Waterproof di Helena Ru-binstein (circa 42 fr.). Per prevenire screpo-lature alle labbra, nel beauty case non devemancare un burrocacao. Body Shop propo-ne un bal samo per le labbra alla vitamina Econ fattore di protezione 15 (circa 6.90 fr.).
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20 speciale cabriolet | touring 8 | 6 maggio 2010
ald
Cabriolet col vento in poppaNonostante qualche disaffezione dovuta alla recessione, l’offerta cabrio presentasempre una grande varietà. Tra piccole roadster biposto, modelli a quattro posti eautomobili dai prezzi stellari, l’appassionato ha l’imbarazzo della scelta.
Gli amanti della guida a cielo aperto dispongono come non mai di un’ampia gamma di modelli decappottabili.
6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet 21
Marca (posti) potenza (CV) prezzi
Alfa Romeo Spider (2) da 170 a 260 da 49 900 a 64 450 fr.
Aston Martin Vantage Roadster (2) 426 184 570 fr.
Aston Martin DB9/DBS Volante (2) da 477 a 517 da 264 375 a 385 900 fr.
Audi A3 Cabriolet (4) da 102 a 200 da 40 900 a 49 550 fr.
Audi TT/TTS (2) da 160 a 340 da 49 200 a 95 900 fr.
Audi A5/S5 (4) da 160 a 333 da 56 350 a 96 400 fr.
Audi R8 Spyder (2) 525 243 000 fr.
Bentley Continental Cabriolet (2+2) da 560 a 630 da 319 950 a 389 900 fr.
Bentley Azure (4) 507 592 300 fr.
BMW 1 Cabriolet (4) da 143 a 306 da 43 400 a 66 200 fr.
BMW 3 Cabriolet (4) da 170 a 420 da 61 300 a 117 400 fr.
BMW Z4 Roadster (2) da 204 a 340 da 59 900 a 86 700 fr.
BMW 6 Cabriolet (4) da 272 a 507 da 113 800 a 181 600 fr.
Caterham Seven (2) da 175 a 200 da 58 500 a 77 500 fr.
Chevrolet Corvette C6 Cabriolet (2) 437 108 850 fr.
Chrysler Sebring Cabriolet (4) 186 da 52 950 a 58 950 fr.
Citroën C3 Pluriel (4) da 70 (d) a 110 da 25 710 a 29 210 fr.
Daihatsu Copen (2) 87 26 500 fr.
Ferrari California Cabriolet (2+2) 460 269 700 fr.
Fiat 500C (4) da 69 a 100 da 22 000 a 30 500 fr.
Ford Focus Coupé-Cabriolet (4) da 100 a 145 da 36 150 a 43 950 fr.
Infiniti GS37 Cabriolet (4) 320 77 900 fr.
Jaguar XK/XKR (2+2) da 385 a 510 da 151 000 a 176 000 fr.
Lamborghini Gallardo Cabriolet (2) 560 303 200 fr.
Lamborghini Murcielago Cabriolet (2) 640 488 500 fr.
Marca (posti) potenza (CV) prezzi
Lexus IS250C (4) 208 da 71 600 a 77 600 fr.
Lexus SC430 (2+2) 285 122 000 fr.
Lotus Elise (2) da 136 a 220 da 55 100 a 73 500 fr.
Maserati Gran Cabrio (2+2) 440 210 000 fr.
Mazda 5 Roadster/Coupé da 126 a 160 da 29 900 a 43 150 fr.
Mercedes-Benz SLK Roadster (2) da 184 a 360 da 61 700 a 111 200 fr.
Mercedes-Benz E Cabriolet (4) da 170 (d) a 388 da 74 800 a 112 700 fr.
Mercedes-Benz SL Roadster (2) da 231 a 612 da 129 100 a 351 000 fr.
Mini Cabrio (4) da 98 a 211 da 28 800 a 45 700 fr.
Nissan 370Z Roadster (2) 328 da 58 700 a 64 300 fr.
Opel Astra TT (4) da 115 a 200 da 37 550 a 44 050 fr.
Peugeot 207 CC (2+2) da 110 (d) a 156 da 27 900 a 36 700 fr.
Peugeot 308 CC (4) da 120 a 156 da 37 500 a 46 900 fr.
Porsche Boxster (2) da 255 a 320 da 70 700 a 96 200 fr.
Porsche 911 Cabriolet (2+2) da 345 a 530 da 146 400 a 283 152 fr.
Renault Wind (2) da 100 a 133 da 25 900 fr.
Renault Mégane Coupé-Cabriolet (4) da 130 a 140 da 37 300 a 39 400 fr.
Rolls Royce Phantom Drophead (4) 460 739 200 fr.
Saab 9-3 Cabriolet (4) da 150 (d) a 240 da 50 900 a 64 900 fr.
Smart Fortwo Cabriolet (2) da 54 (d) a 98 da 20 800 a 34 150 fr.
VW New Beetle Cabriolet (4) da 75 a 150 da 31 100 a 40 450 fr.
VW Eos (4) da 122 a 260 da 42 250 a 59 250 fr.
Volvo C70 Cabriolet (4) da 136 (d) a 230 da 48 900 a 64 000 fr.
Con riserva di eventuali cambiamenti
22 speciale cabriolet | touring 8 | 6 maggio 2010
+–
continua a pagina 25
›Tra i ragazzi e in quelli che ancora si reputano tali scatena un vero e proprio en-tusiasmo: il cockpit della Nissan 370Z facertamente grande figura. Tuttavia, ad af-fascinare è innanzitutto l’esterno. I fari ag-gressivi a forma di punta di freccia contra-stano con le curve morbide e le ridotte so-vralunghezze di questa sportiva. Il designnel suo complesso suggerisce prontezza al-lo scatto e si avvale di sobri elementi in sti-le retrò. A questo si aggiungono un paio diaccurati dettagli, come lo stemma rotondodella «Z» applicato sul parafango anteriore,il quale si rivela al contempo un segnalato-re di direzione, ed un’altra «Z» presente sulfrangivento in vetro. Indubbio che si trattidi un’automobile per intenditori.
Sportiva al 100% | Ma la 370Z presentapunti di forza anche al suo interno, a par-tire dal motore V6 3,7 litri da 328 CV, ingrado di accelerare fino a 100 km/h concambio automatico in 5,8 secondi. In gene-rale, il gruppo motore lavora energica-mente, risponde bene al pedale del gas eaumenta di giri con facilità. In breve, leprestazioni sono impressionanti nono-stante il peso di 1647 chilogrammi, note-vole per una biposto. Ma attenzione! Non è facile rispettare la velocità massima consentita, perché non appena si tocca l’ac-celeratore, la Nissan 370Z perde immedia-tamente il controllo.
Inoltre, è chiaramente avvertibile come ilbaricentro della vettura sia stato abbassatorispetto al modello precedente. La 370Zsembra infatti restare incollata a terra, re-galando puro divertimento di guida soprat-tutto in curva. Del resto, il suo regno sonoproprio i tornanti dei passi di montagna. Lacomodità non sarà però mai troppa a causadell’assetto rigido del telaio, tanto più chequesta cabrio presenta anche una scarsafluidità di marcia.
Altrettanto impressionante della capacitàdi accelerazione è la forza frenante di que-
sta roadster che, con uno spazio di frenatadi 34,9 metri, sembra davvero gettare l’an-cora. Il tutto per un consumo che con 10,6l/100 km, è relativamente moderato per unasportiva.
Il piacere di guida è garantito anche dalcambio automatico-sequenziale a 7 marce,che in modalità di controllo manuale dà sa-pienti colpetti di acceleratore automatici infase di scalata. In accelerazione è ben udi-bile il caratteristico suono del motore,anche per la scarsa insonorizzazione dellacapote in tela. A proposito del tettuccio, occorre dire che lo spiegamento genera unvero terremoto fino a quando l’intera strut-tura si è aperta o chiusa in 20 secondi. Unaprocedura che non si può certamente defi-nire delicata.
Bisogna però riconoscere ai designerdella capote un buon occhio per l’estetica.Il tettuccio in tela rossa bordeaux non siappoggia infatti come un asciugamano ba-gnato sulla poppa di questa sportiva bendisegnata, ma scompare nel tonneau coverseparato. Purtroppo, il bagagliaio ne ri-
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Un bagno di sole in veste sportivaÈ una sportiva retrò e futuristica nel contempo, che conferisce un forte piacere di guida e non ha rivali nel rapporto qualità/prezzo: la Nissan 370Z Roadster Pack.
Il logo della «Z» è onnipresente.
Più o meno
Ottimo rapporto qualità/prezzo, moto-
re potente con buona capacità di ripre-
sa, telaio e design molto riusciti, suono
del motore, enorme capacità di frena-
ta, generosa dotazione comfort, equi-
paggiamento di sicurezza completo.
Strumentazione primaria non in posi-
zione ottimale, telaio dall’assetto mol-
to rigido, scarsa fluidità di marcia, vi-
suale anteriore e 3⁄4 posteriore limita-
ta, guida delle cinture sopra le spalle
non ottimale, volume del bagagliaio.
6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet 23
Curve e sovralunghezze contribuiscono a caratterizzare il design della Nissan 370Z.
Atmosfera retrò-futuristica anche a bordo.
tabella comparativa Nissan Alfa Romeo Audi BMW
370Z Roadster Spider TT Roadster Z4 Roadster
Pack aut. 3.2 Q4 aut. 3.2 Q S tronic 30i Steptronic
Prezzo (fr.) 67500.– 67450.–5 71450.–5 71220.–
Cilindrata (cc) 3696 3195 3189 2996
Potenza (kW/CV) 241/328 191/260 184/250 190/258
Coppia massima (Nm/min) 366/5200 322/4500 320/2500 310/2600
Consumo (l/100 km) 10,1 G2 12,21 G2 9,51 F2 8,31 D2
Rumore interno 120 km/h (dBA) 76 — — —
Costi al chilometro (fr./km)3 1.23 1.24 1.20 1.15
Costi di manutenzione4 13333 11133 11111 11111
Test «Tou ring» 8/2010 — — —
1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno) 5 trazione integrale
L’estate è alle porte e con la bella stagione tornano anche tanti interessanti spettacoli! Con un po’ di fortuna, potrete partecipare ad un evento a vostra scelta come lettori di Touring!
Inviate a Touring entro e non oltre il 15 maggio l’identificativo del vostro show preferito tramite SMS o cartolina postale. Sono consentiti invii multipli. I vincitori verranno estratti a sorte fra tutti gli interessati ad un singolo evento e notificati entro il 19 maggio.
E se foste proprio voi a partecipare ad uno di questi emozionanti show?
2 x 2 bigliettiPlatin Circle Skydance
Hallenstadion Zurigo22.05.2010
4 x 2 biglietticategoria 1 Skydance
Hallenstadion Zurigo22.05.2010
6 x 2 biglietti Musikantenstadl Davos29.05.2010
5 x 2 biglietticategoria 1
Opera Lucia di Lammermoor
Avenches03.07.2010
3 x 2 biglietti ZZ Top / Jeff BeckMoon and Stars Locarno10.07.2010
5 x 2 biglietti Pink / SilbermondMoon and Stars Locarno12.07.2010
5 x 2 biglietti Eros RamazzottiMoon and Stars Locarno13.07.2010
5 x 2 biglietti Stress / J. DelayMoon and Stars Locarno17.07.2010
4 x 2 bigliettiposti seduti Schlager-Sommer Huttwil
11.07.2010
2 x 2 biglietticategoria 1 Basel Tattoo Basel
24.07.2010
Termine del concorso: 15 maggio 2010. La partecipazione è riser vata a tutti i lettori di Touring di età superiore ai 16 anni residenti in Svizzera e nel principato del Liechtenstein. Sono consentiti invii multipli. I vincitori verranno notificati per iscritto. SMS (1.50/SMS) e cartoline postali hanno le medesime possibilità di vincita. Le vincite non possono essere né cambiate né pagate in contanti. Non si tiene alcuna corrispondenza sul concorso.
Partecipazione con cartolina postale affrancata: inviare la cartolina con l’identificativo dell’evento desiderato a:Concorso Touring, identificativo, casella postale, 8099 ZurigoAttenzione: Inviare una cartolina separata per ogni evento!
Ecco comeVINCERE:inviate dal vostro cellulare l’identificativo del vostro show preferito al numero 9988 (Fr.1.50/SMS) o utilizzate una cartolina postale!
PO
ST IDENTIFICATIVO
sky1a 9988
SM
S
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OS
T IDENTIFICATIVO
sky2a 9988
SM
S
PO
ST IDENTIFICATIVO
musia 9988
SM
S
PO
ST IDENTIFICATIVO
operaa 9988
SM
S
PO
ST IDENTIFICATIVO
zztopa 9988
SM
S
PP
OS
T IDENTIFICATIVO
pinka 9988
SM
S
PP
OS
T IDENTIFICATIVO
erosa 9988
SM
S
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OS
T IDENTIFICATIVO
stressa 9988
SM
S
PP
OS
T IDENTIFICATIVO
schlagera 9988
SM
S
con cartolina postale
PP
OS
T IDENTIFICATIVO
tattooa 9988
SM
S
6 maggio 2010 | touring 8 | speciale cabriolet 25
sente in termini di spazio e non riesce acontenere più di un grosso borsone. La bor-setta della signora può invece essere ripo-sta nel capiente vano dietro al sedileposteriore. Occorrerebbe però che il sedileanteriore si potesse ribaltare per compierel’impresa con maggiore agevolezza.
Maggiori comodità | Una volta ripiegatala capote, il vento non sibila direttamentenelle orecchie. Al contrario, grazie al fran-givento in vetro, si avverte solo una tiepidabrezza. Se, però, dovesse alzarsi un ventopiù freddo del solito, è possibile avvalersidei sedili «air seat», che grazie alla specialetecnologia non sono solamente riscaldati,ma perfino climatizzati. Viaggiando senzacapote, ci si accorge inoltre quanto fosse li-
mitata la visuale posteriore quando il tet-tuccio era chiuso.
D’altronde, se le curve della carrozzeriasono da considerarsi belle viste dal-l’esterno, sono certo più difficili da valutarequando sono viste dall’interno, soprattuttotenendo conto della visuale limitata. Il pro-blema viene ulteriormente accentuato dallaridotta altezza da terra, che ai primi tenta-tivi di parcheggio può sfociare nella spia-cevolezza di sfregare l’auto, se il posteggiosi raccorda davanti ad un marciapiede.Questa operazione richiederebbe un si-stema di assistenza al parcheggio di serie.
Per il resto, al rapporto qualità/prezzonon si può rimproverare proprio nulla.L’unica nota stonata è il sistema di naviga-zione satellitare che, con un prezzo di 3500fr., si fa decisamente pagare caro.‹
Pascale Marder
continua da pagina 22
Nissan 370Z Roadster Pack in dettaglioABITACOLO 11113 Gli interni sono sportivi,
ma anche leggermente massicci all’americana.
La lavorazione è robusta, anche se non tutti i
materiali sono di prima scelta. Alcuni interrut-
tori sono nascosti dietro al volante.
COMFORT 11133 Ammortizzazione ridotta a
causa di sospensioni molto rigide. Con i pneuma-
tici da 19 pollici opzionali, la fluidità di marcia è
scarsa. I sedili risentono della mancanza di ap-
poggio gambe estraibile e del maggiore conteni-
mento laterale nella zona delle spalle.
EQUIPAGGIAMENTO 11112 La dotazione
per quanto concerne il comfort è generosa e su-
periore alla media. Eccellente rapporto qualità/
prezzo con optional dal costo adeguato (eccetto
navigatore).
PRESTAZIONI 11111 Il gruppo motore V6
3,7 litri aumenta di giri con facilità e si fa più con-
creto tra i 3000 ed i 5500/min. Il cambio auto-
matico a sette rapporti presenta una messa a
punto ottimale con il motore. A velocità di
crociera, i consumi possono essere contenuti sui
9 litri.
COMPORTAMENTO 11111 Inserimento istin-
tivo in curva, sterzo diretto e preciso con buona
risposta. Massimo piacere di guida sui tracciati
curvilinei. Telaio efficace, propulsore potente,
cambio automatico ben rapportato, frenata inci-
siva.
SICUREZZA 11112 L’equipaggiamento di
sicurezza è completo. Convince in particolare lo
spazio di frenata con eccellenti 34,9 m.
��
Scheda tecnica
�
VEICOLO DEL TESTNissan 370Z Roadster Pack aut.; 2 porte, 2 posti; 67500 fr. (auto del test: 74830 fr.)
Gamma: da 370Z Coupé (54700 fr.) aRoadster Black Edition (67100 fr.)
Opzioni: cerchi 19” (1600 fr.), sistema di navigazione (3500 fr.), pacchetto pelle (1000 fr.), vernice laccata (1230 fr.)
Garanzia: 3 anni fabbrica, 3 anni per la vernice; antiruggine: 12 anni (cond.)
Importatore: Nissan Switzerland, Bergermoosstr. 4, 8902 Urdorf, www.nissan.ch
DATI TECNICIMotore: V6, 3,7 l, 328 CV; cambio automa-tico a 7 rapporti, trazione posteriore
Peso: 1647 kg (auto del test), totale ammissibile 1885 kg
Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 5,8 s
Elasticità:
60–100 km/h (in posizione D) 2,9 s80–120 km/h (in posizione D) 3,6 s
Diametro di sterzata: 11,38 m
Insonorizzazione:
60 km/h: 65 dBA 11333
120 km/h: 76 dBA 11333
SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 34,9 m 11111
Equipaggiamento 11112
COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)
15000/12 2,0 290.–
Manutenzione per 180000 km:
15000 km/anno 35,6 8526.–
COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili
15000 123 945.– 595.–30000 85 945.– 1189.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie Nissan da 90 a 169 franchi
CONSUMO AL BANCO DI PROVA urbano extra urbano misto
TCS 14,9 7,2 10,1fabbrica 15,8 8,1 10,9
Emissioni di CO2: 235 g/km
Media svizzera di CO2: 175 g/km
etichettaEnergia (A–G): G
CONSUMO DEL TEST 11133
10,6 l/100 km autonomia 679 km
serbatoio: 72 litri
TCS Tecnica ed economia: Robert Emmenegger
larg. int: ant. 147cm bagagliaio: 140 litripneumatici: ant. 245/40R19, post. 275/35R19, min. ant. 225/50R18, min. post. 245/45R18
101cm
13
3cm
��
�85–108cm
passo 255cm� �lungh. 425cm (larg. 185cm)
� �
Strumentazione di bordo rifinita nei dettagli. Anche a capote rosso bordeaux chiusa, la 370Zè perfetta nelle forme. Nel bagagliaio entra però solo una valigia di dimensioni contenute.
Vacanze in Italia
www.moonandstars.ch
presenta
riservazioni presso Ticketcorner al numero 0900 800 800(frs. 1.19/min), www.ticketcorner.com o presso i maggiori uffi ci Postao FFS come presso tutti gli altri punti vendita Ticketcorner.Info: www.goodnews.ch o Info-Line 0900 57 30 30 (frs. 1.49/min).
Me 7.7. Stevie Wonder
Gio 8.7. Ben Harper and Relentless7Ve 9.7. Massive Attack ore 20
Sa 10.7. ZZ TopLu 12.7. P!nkMa 13.7. Eros RamazzottiMe 14.7. Jamiroquai
Gio 15.7. Toto Earth, Wind & FireVe 16.7. Mark Knopfl erSa 17.7. Stress Jan Delay & Disko No.1Piazza Grande Locarno, ore 20.30
Opening Act: Martina Topley BirdRodrigo y GabrielaSpecial Guest:
Jeff BeckSpecial Guest:
SilbermondSpecial Guest:
Corinne Bailey RaeSpecial Guest:
MilowSpecial Guest:
Ins_GoodNews_MandS_touring_100x285_it.indd 1 22.04.2010 17:57:12
6 maggio 2010 | touring 8 | test e tecnica 27
tuisce un vero vantaggio nel rapporto qua-lità/prezzo. Ma attenzione: la ix35 non hanulla della crossover a basso prezzo. Costoe carattere del diesel da 184 CV rientranoinfatti nella normalità. Generoso di coppia,il motore offre riprese molto marcate. Unafocosità tenuta a bada dalla trasmissioneintegrale elettronica, bloccabile su un rap-porto 50/50. Sebbene non possa dirsi spor-tiva, questa crossover ha sospensioni leg-germente rigide, ma progressive a pieno ca-rico. In breve, ha tutto per essere una buonastradista molto chic.‹ MOH
Positivo: rapporto prezzo/dotazione, rifinitura
degli interni, ampio abitacolo, diesel prestante,
garanzia (5 anni) Negativo: visibilità posterio-
re, assenza di modularità, controllo sulle picco-
le irregolarità, sovrapprezzo versione diesel.
Tecnica: crossover; lunghezza: 4,41 m; bagagliaio:465–1436 l; 2 l turbodiesel, 184 CV, 392 Nm a1800/min; cambio automatico a 6 rapporti, trazioneintegrale; da 0 a 100 km/h in 10,1 s; peso rimorchia-bile: 1600 kg Consumo in prova: 8,6 l/100 km, autonomia 674 km Prezzo: 45 190 fr. (2.0 CRDi Premium automatica).
MO
H
Quando Hyundai fa l’europeaLa Hyundai ix35, che succede alla Tucson,
compie una gradita rottura grazie al look
da crossover e all’abitacolo curato che
tradisce la sua origine europea. Prova
della versione 2.0 CRDi Premium.
›Con una linea arrotondata del tetto e untelaio tutto curve, la ix35 cambia la sua fa-ma di SUV un po’ rustica con quella di cros-sover, più imponente, ma sempre compattanonostante l’allungamento di 8,5 cm. Oltreall’aspetto più raffinato, l’auto coreana,progettata dal centro di ricerca tedesco diHyundai e fabbricata in Slovacchia, sor-prende per l’accuratezza dell’abitacolo. Ilbuon gusto dei materiali e il design dellaplancia degli strumenti sono convincenti,come tutto l’insieme che, se non incarna laperfezione assoluta, non presenta nemme-no grossi punti deboli. Si fa apprezzare inparticolare la generosa abitabilità poste-riore, anche se la ix35 non è ancora dotatadi panca posteriore modulabile. Si rifà perògrazie alla sua dotazione, estremamenteampia sulla versione Premium, che costi-
Prestanza e raffinatezza: la Hyundai ix35 ha gli argomenti per imporsi tra le SUV compatte.
multaneamente due portiere. Sebbene que-sta configurazione, che richiama le originidell’automobile, richieda un po’ d’abitudi-ne, è pur vero che facilita notevolmentel’accesso. Tanto più che le portiere si apro-no tutte ad angolo retto.
Ben ammortizzata, la nuova Opel Merivacondivide il telaio con la sua sorella mag-giore, la Zafira. Di conseguenza, il compor-tamento si rivela molto posato e rassicu-
rante con, in più, un’insonorizzazione innotevole progresso. Per quanto riguarda imotori 1,4 l downsize, riescono a sostenerebene il leggero sovrappeso di questa iconadelle vetture familiari.‹ MOH
Opel Meriva: monovolume compatta; 5 posti; lunghezza: 4,29 m; bagagliaio: 400–920 l Motori: a benzina 100/120/140 CV, diesel 100 CVPrezzi: da 22200 fr. (1.4 Twinport) a 31800 fr. (1.7 CDTI Cosmo), disponibile da metà giugno.
ald
Opel e l’eradelle portecontroventoOltre che per le inedite porte controvento,
l’Opel Meriva II si distingue per la sua
maturità e per una maggiore prestanza.
Questo le consente di ambire alla vetta
del segmento delle mini-monovolume...
ed anche oltre.
›La leader incontrastata della categoriapunta ormai a vincere tutto. Con 24 cm dilunghezza in più e carreggiate più ampie, laMeriva ha infatti tutte le caratteristiche diuna grande. A ciò si aggiunge un salto diqualità nelle rifiniture che l’autorizza astuzzicare le monovolume compatte. Laplastica rigida ha fatto posto a rivestimentivalorizzanti proposti in sei combinazionidifferenti. Inoltre, grazie alla modularitàposteriore curata nei minimi dettagli, que-sta monovolume si rivela essere tra le piùpratiche.
L’elemento di spicco è rappresentato peròdalle quattro portiere ad apertura contro-vento, le quali creano una sorta di spazioprivato di sicurezza quando si aprono si-
Più rifinita, l’Opel Meriva II propone soluzioni innovatrici, quali vani portaoggetti molto ingegnosi.
28 viaggi e tempo libero | touring 8 | 6 maggio 2010
›Grida e calpestii fanno tremare il suolo.Alcune decine di uomini e donne vestiti conabiti dai colori vivaci danzano in cerchio.Appartengono alla «First Nation», gli abi-tanti originari del Canada. Cupi battiti ditamburo e cori strazianti accompagnano lacerimonia. Alcuni turisti ondeggiano, altritentano addirittura di improvvisare la dan-za. In prima linea, vi è un uomo che indossavestiti sontuosi. Si chiama Kevin Eshkaw-kogan e ha contribuito in modo significati-vo al successo del Pow Wow, l’incontro tra-dizionale degli indiani. Dopo alcune ore, siritira in un angolo e si libera degli orna-menti di piume e ritorna nel suo ruolo di manager del «The Great Spirit CircleTrail». Si tratta dell’associazione turisticadella Manitoulin Island, la più grande isoladel mondo in acque dolci, che si trova nel
sud-est dell’Ontario. È pure la più granderiserva degli indiani canadesi, che «pur co-stituendo il 50% della popolazione, posseg-gono solamente il 10% del Paese», come af-ferma Eshkawkogan. Egli tenta di promuo-vere turisticamente la sua terra d’origine.A questo mirano, oltre alla cerimonia sopradescritta, le tante attrazioni, come «il piùgrande narghilè del mondo», nonché escur-sioni e allestimenti.
La casetta in Canada | Un cartello indicauna tipica «blockhaus» canadese a SuckerCreek, direttamente sul Lago Huron. La«Endaa-aang Cabin» ai bordi di un campeg-gio può soddisfare proprio ogni desiderio;alcuni giorni di vacanza qui, durante il se-mestre estivo, sono un’esperienza fantasti-ca con splendidi tramonti e albe indimenti-
Con un’escursione in barca da Bracebridge, è possibile scoprire in tranquillità il Lake Muskoka, con le sue numerose e preziose ville da sogno di miliardari.
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cabili. Un giro in canoa è quasi un’attivitàobbligata. «Questa è un’area rilassante etranquilla, con una cultura sconosciuta e100 laghi da scoprire, quindi vale proprio lapena trascorrere qui le proprie vacanze», èl’opinione di Gladys King, della suddetta as-sociazione turistica.
Senza automobile tante bellezze dellaManitoulin Island non possono essere sco-perte. Con un’auto a noleggio l’isola è rag-giungibile da Toronto in due giorni (pernot-tando a Collingwood, traghetto Tobermo-ry–South Baymouth). «Il viaggio stesso è lameta» recita il motto qui imperante. Il per-corso sulla terra ferma è una gioia per gliocchi: laghi, foreste, pianure, insenature,invitano a una sosta per godersi il panora-ma. Ogni tanto, un cervo o un altro animaledei boschi attraversa la strada. Una volta
Ontario: idealeper ritemprarsiTradizioni mistiche sulla più grande isola in acqua dolce, foreste elaghi come in Scandinavia, paesaggi magici, località romantiche e ospitalità eccezionale: tutto ciò viaggiando attraverso un tratto di questa splendida provincia canadese.
entrati nel Killarney Provincial Park si po-trebbe incappare perfino in un orso.
Un posto in paradiso | Alla fine del par-co, dopo 45 minuti di guida, si estende ilgrazioso villaggio di Killarney lungo un ca-nale della Georgian Bay. Qui il tempo pareessersi fermato. Un vecchio camion deipompieri è stato trasformato in un chiosco,dove si può gustare il migliore «fish andchip» della zona. A pochi minuti di distanzadal villaggio si può scoprire il KillarneyMountain Lodge, ricco di tradizioni. Fonda-to nel 1945, è gestito dal 1962 da Maury eAnnabelle East. Con un forte attaccamentoalla tradizione e alla modestia. Nella lororustica sala da pranzo, serve ai tavoli ancheil sindaco. Tutto ricorda un po’ i suoi fiordidella Scandinavia. In estate, non vi è nulla
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Vacanze in Italia
Godetevi i coltelli HIGHTECH ultra leggeri, affi lati, con design attraente, pratici per i vostri lavori in cucina. Il coltello in ceramica, famoso grazie alla tecnica sanitaria e spaziale, entra nelle nostre cucine. Grazie a questo prodotto proverete una nuova dimensione nel taglio. Le LAME HIGHTECH IN CERAMICA garantiscono una estrema e lunga affi latezza.
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di meglio che addormentarsi e sognare suuno sdraio di legno, lungo la spiaggia roc-ciosa e di tuffarsi poi in queste acque fre-sche. Si consigliano anche delle uscite incanoa o con la vela, oppure delle passeggia-te nel parco con l’accompagnamento di unaguida. «Sono innamorata di queste zone, lepossibilità sono immense», dice entusiastala giovane Megan Smith che accoglie i visi-tatori. Ciò vale anche per il tragitto di ritor-no verso Toronto: paesaggi meravigliosi,boschi e laghi fanno battere forte il cuore,
proprio come le tipiche piccole cittadine canadesi-americane, come Huntsville. Il vi-cino Algonquin Park offre una fitta rete disentieri, tutti da scoprire. Sul Lake Musko-ka è possibile ammirare dalla nave le cen-tinaia di ville di miliardari. Ma il pernotta-mento nelle romantiche e confortevoli ca-sette Bed&Breakfast non è solo alla portatadi tutti, bensì assicura anche un contattodiretto con gli ospitali abitanti del luogo.‹
Heinz W. Müller
Questo viaggio è stato promosso dall’Ufficio del Turismo dell’Ontario.
Da sapere
Come arrivare: vi sono voli diretti di Air Canada da Zurigo a Toronto,
la capitale dell’Ontario. Periodo migliore: da maggio a settembre/inizio
ottobre. Mezzo di trasporto: consigliata l’auto a noleggio non troppo pic-
cola (presso il TCS). Alloggi: la prima tappa dell’itinerario era The Westin
Trillium House, Blue Mountain (www.westin.com/bluemountain). Alloggi/
escursioni sulla Manitoulin Island su www.circletrail.com. Killarney
Mountain Lodge: www.killarney.com. Bed&Breakfast: offerta molto va-
sta e adatta ad ogni esigenza, prenotazioni in loco. La camera doppia
per 1 notte (incl. colazione) costa circa 100–120 Can $/fr. per 2 persone:
www.bbcanada.com/ontario. Informazioni: www.ontariotravel.net.
Prenotazioni: Viaggi TCS, tel. 0844888333, www.viaggi-tcs.ch. hwm
La parte meridionale della provincia dell’Ontario è ricca di paesaggi molto diversi fra loro: Kevinal Pow Wow sulla Manitoulin Island; le 30000 isole presso Parry Sound e una lontra a Killarney.
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La storia recente della più grande città
canadese, Toronto, è caratterizzata da
eventi tragici: già nel 1904 gran parte
del centro della città venne distrutta da
un incendio. Ma importanti schiere di
case, con edifici di importanza storica,
vennero sostituite negli anni Settanta
da spaventosi grattacieli e complessi
edilizi. «È un peccato enorme», lamenta
Bruce Bell, il giornalista che fa da guida
durante visite alternative della città, in
quartieri e strutture non sacrificati dal-
lo sviluppo urbano selvaggio. Tra queste
anche la Union Station, costruita alla
fine del XIX secolo e dalla quale parte
il famoso treno «Canadian», che attra-
versa tutto il Paese fino all’ovest. La
tappa principale del tour di tre ore è il
St.Lawrence Market, inclusa una visita
al «Carousel», il noto «Bakery & Sand-
wich Bar» dei fratelli Maurice e Robert
Biancolin, che ci dicono di avere parenti
in Ticino. Un suggerimento: attraversa-
re la città dirigendosi verso est con l’an-
tico tram cittadino, lungo la spiaggia di
questa metropoli moderna. A sole due
ore di autostrada da Toronto, si trovano
le famose, ma a volte un poco troppo
osannate, cascate del Niagara. Il nostro
suggerimento è di fare una piccola de-
viazione per visitare l’ex capitale cana-
dese Niagara-on-the-Lake: veramente
un piccolo gioiello urbanistico e archi-
tettonico; qui è d’obbligo per ogni visi-
tatore trascorrere almeno una notte in
uno dei tanti romantici B&B. hwm
100 km
ManitoulinIsland
Cascate del Niagara
Tobermory
Toronto
CollingwoodLago
Huron
Huntsville
Killarney
GeorgianBay
LagoOntario
Parry Sound
LagoErie
I fratelli Biancolin fanno i migliori paninidel mercato coperto di Toronto. Niagara-on-the-Lake è un museo a cielo aperto.
Anche Toronto ha molte bellezze da offrire
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Vacanze in Italia
Laghi Italiani
Riviera Ligure
Abbruzzo
Adriatico
6 maggio 2010 | touring 8 | viaggi e tempo libero 33
Una diminuzione del 17% dei pernotta-
menti (134980) e del 17,7% del fattu-
rato (77 mio. fr.) danno come risultato
un deficit di 1,2 mio. fr., dopo l’utile di
3,8 mio. fr. conseguito nel 2008. Anche
la catena di lusso Victoria-Jungfrau
Collection con i suoi alberghi a cinque
stelle Victoria-Jungfrau di Interlaken,
Palace di Lucerna, Eden au Lac di Zuri-
go e Bellevue Palace di Berna, ha forte-
mente risentito della crisi economica.
Gli azionisti daranno il loro contributo
rinunciando ai dividendi 2009, ma sop-
porteranno di buon grado la situazione
ben consapevoli che gli hotel di lusso
devono sempre pagare il prezzo di forti
oscillazioni congiunturali. I responsabi-
li, nella persona del presidente del CdA
Peter Bratschi, guardano al futuro, in-
vestono in controtendenza negli hotel e
prendono addirittura in considerazione
la possibilità di un ampliamento. Un
quinto hotel a cinque stelle, di proprietà
o in locazione come il Bellevue Palace di
Berna, costituirebbe senza dubbio un
ampliamento della collezione, anche a
fronte della mancata presenza del grup-
po in Romandia, in Ticino o a Basilea.
In futuro, Victoria-Jungfrau Collec-
tion dovrà però rinunciare all’uomo che
ha creato la catena alberghiera: Ema-
nuel Berger. Il brillante albergatore che
ha diretto il Victoria-Jungfrau per ben
36 anni, che lo ha trasformato nel mi-
glior albergo del paese e che negli ultimi
anni ha diretto il gruppo in veste di de-
legato, passa in seconda fila. La sua
carriera è cominciata da ragazzo, nel
1960, con un tirocinio di servizio al Bür-
genstock, seguito da un altro periodo
di pratica nella cucina di un hotel di Gi-
nevra. Come tutti i grandi del settore,
Berger si è diplomato presso la scuola
alberghiera di Losanna. Negli ultimi
quarant’anni, è stato insignito a livello
internazionale di premi ed onorificenze
riservati solo ai migliori. D’ora in avanti,
Emanuel Berger metterà a disposizione
la sua immensa esperienza a favore del-
le nuove generazioni. Alla domanda di
quale sia in futuro la sfida maggiore per
gli albergatori svizzeri, risponde: «De-
vono guadagnare in autenticità».
taccuino di viaggioChristian Bützbergerredattore
Emanuel Berger:lascia un pilastrodel settore
›Secondo le stime delle Nazioni Unite, nelmondo sono 1,8 milioni i ragazzini e le ragazzine costretti alla prostituzione. Gliesperti stimano che siano tra 400 e 800 milanella sola Thailandia, ma anche in altre de-stinazioni turistiche molto gettonate comeKenia, Vietnam e Brasile, le cifre della pro-stituzione minorile toccano le decine di mi-gliaia. Povertà e corruzione fanno sì che an-che negli Stati dell’ex blocco orientale i tu-risti possano abusare dei bambini. Ogni an-no, i proventi guadagnati nel mondo sulcorpo dei minori ammontano a circa 8,5 mi-liardi di franchi. Nella pratica, significache nelle Filippine un’adolescente, invecedi frequentare la scuola, è costretto a sod-disfare fino a 15 clienti a notte.
Grave pericolo di contagio | Il rischio divenire contagiati da malattie veneree odall’AIDS è estremamente elevato. In alcu-ne delle destinazioni, il 50% dei minori co-stretti alla prostituzione è infatti affetto
dal virus dell’HIV. Qui, i collaboratori delleorganizzazioni umanitarie distribuisconoprofilattici nei punti di incontro interessatial fine di ridurre il rischio di contagio. Inol-tre, speciali progetti attuati dalle opere disoccorso mirano a strappare i minori dallastrada e dai bordelli per garantire loro unamigliore prospettiva futura.
Spesso devono però innanzitutto far com-prendere ai clienti che gli atti sessuali conminori anche nelle destinazioni esotichenon costituiscono un comportamento nor-male, bensì un crimine perseguibile. Alcunispot «duri» trasmessi durante i programmidi intrattenimento a bordo da diverse com-pagnie aeree hanno lo scopo di sensibiliz-zare i turisti sul reato dell’abuso. Eventualisospetti devono essere denunciati alla gui-da turistica e alla polizia. Anche le autoritàsvizzere possono essere informate di avve-nimenti accaduti all’estero attraverso il sito www.stop-childsextourism.ch.‹
Adrian Zeller
Denunciare gli attiosceni con minoriIn certe destinazioni turistiche la prostituzione minorile ha assunto proporzioni spaventose. I turisti possono peròcontribuire affinché clienti e sfruttatori vengano assicuratialla giustizia. La denuncia alla polizia è d’obbligo.
In tutto il mondo, centinaia di migliaia di ragazzine vengono costrette alla prostituzione.
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Piccoli, grandi, antichi, moderni,
tradizionali, non convenzionali
e amati: bistrot e brasserie sono
simboli di Parigi quanto la torre
Eiffel. Ma solo su prenotazione.
›Qui si serve da mangiare dal lon-tano 1912 e nel 2005 è entrato a farparte dell’impero del grande AlainDucasse: il «Benoit» è molto più diun semplice bistrot, è un pezzo distoria. Consigliamo in particolare laterrina della casa, seguita da mine-strone di carne e fagioli bianchi. Gliestimatori dei Bordeaux frequenta-no L’Ecluse, dove si servono esclu-sivamente vini bordolesi e si deveordinare un «Amateur» da 1,5 dl sesi vuole bere più di un bicchiere.«L’AOC» ci ha conquistato per le suecapesante servite su un’eccellentesalsa di erbe e purea di patate. Unacucina raffinata è quella che propo-ne lo chef di «A La Petite Chaise»: unmenù di tre portate per l’incredibileprezzo/qualità di 31euro.
Come il «Benoit» per i bistrot pa-rigini, tra le brasserie spiccano laqualità, il servizio e l’atmosfera del-la «Brasserie Lipp», la cui fama su-pera i confini francesi grazie alle«filiali» di Zurigo e Ginevra che por-tano lo stesso nome. La specialitàdel Lipp è la salsiccia di trippa. Sem-plicemente superba!‹ Bü
Info Touringwww.benoit-paris.com, www.restoaoc.com,www.alapetitechaise.fr, www.leclusebara-vin.com e la Brasserie Lipp, telefono +33(0)145485391.
Il Boulevard St. Germain è l’indirizzo giusto per chi ama la cucina dei bistrot.
Tra trippa eminestrone
›Parigi si estende costantemente partendodal centro fino all’anello della sua circon-vallazione («périphérique»). Ma anche nella«vecchia» Parigi è possibile trovare dellenovità. Ogni presidente ha infatti eretto unmonumento a se stesso durante il propriomandato: Georges Pompidou il «Centre na-tional d’art et de culture», la cui inaugura-zione (1977) non è purtroppo riuscito a ve-dere, François Mitterrand la nuova Biblio-teca nazionale che porta il suo nome e cheha aperto le porte nel 1996. Si deve invece aJacques Chirac l’iniziativa di costruire il«Musée du quai Branly», nei pressi dellatorre Eiffel. Le pareti di questa singolarecostruzione sono ricoperte da 15000 pian-te. Nel museo, situato in posizione ideale inun parco esotico al centro di una zona resi-denziale, sono esposte opere d’arte prove-nienti da Africa, Asia, Oceania e America.
Icona di modernità | La Défense, distret-to di grattacieli situato a ovest, rappresen-ta ancora oggi senza dubbio la Parigi mo-derna, sebbene i primi palazzi di uffici sianosorti già all’inizio degli anni ‘60. Il culminesi è raggiunto nel 1989 con l’inaugurazionedella «Grande Arche», un cubo cavo di 110m di altezza, progettato dall’architetto da-nese Johan Otto von Spreckelsen.
Parigi continua a reinventarsiA differenza di altre grandi metropoli, Parigi può esserecomodamente visitata a piedi. Infatti, il centro storico della città non è quasi cambiato e orientarsi è facile.
La gigantesca Arche de La Défense, il centro finanziario nella parte occidentale di Parigi.
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Due ascensori panoramici completamen-te in vetro portano alla terrazza superiore,dalla quale si gode una prospettiva mozza-fiato sull’asse storico di Parigi: Arc deTriomphe, Champs Elysées, Place de laConcorde, Tuileries e Louvre. All’internodei due lati della Grande Arche vi sono circa87000 m2 di uffici. Dalla sua inaugurazione,il quartiere degli affari più grande d’Euro-pa ha visto crescere la sua importanza turistica. Lungo gli 1,2 km della zona pedo-nale è possibile passeggiare e far shoppingin tutta tranquillità.
Un percorso lontano dai soliti itinerari èquello che dalla Biblioteca nazionale con-duce fino al Parc de Bercy, attraverso lapasserella pedonale Simone de Beauvoirinaugurata nel 2006. Il parco, direttamentesulla Senna, è stato realizzato tra il 1993 eil 1997. Il vicino Village de Bercy con i suoinegozi e ristoranti invita ad una sosta. Untempo, qui vi si trovavano i magazzini deicommercianti di vino: Parigi tra tradizionee modernità.‹ Peter Widmer
Info TouringSe si opta per la Parigi moderna, allora anche l’alloggio deve rispecchiare totalmente questa scelta: BLC Design Hotel***, 4, rue Richard Lenoir,75011 Parigi, www.blcdesign-hotel-paris.com. Tutto in bianco, per chi non ama le complicazioni.
36 club e soci | touring 8 | 6 maggio 2010
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Infatti, un numero sempre crescente disoci rinunciavano a recarsi nelle agenzie,preferendo contattare il Touring Club Sviz-zero per telefono oppure tramite Internet. Ilcentro di servizi alla clientela e il portaleInternet sono dunque una risposta a questatendenza.
Sempre disponibile | Come era logico attendersi, quei soci che hanno continuatoa frequentare le agenzie si sono dimostraticontrariati della loro chiusura. Eppurequesto provvedimento che, come riferito da«Touring» in più occasioni, comprende an-che il passaggio del settore Viaggi TCS altour operator Kuoni con le sue 100 filiali,viene più che compensato.
Al contrario di quanto accadeva nelleagenzie, adesso i soci possono contattare il loro club 24 ore su 24 senza lungagginiburocratiche, anche tramite il numero tele-fonico menzionato all’inizio. «Riunendo ri-sorse e infrastrutture siamo riusciti a crea-re le premesse per essere in grado di rispon-dere alle richieste di soci e clienti su tutte e24 le ore», spiega il direttore del CIC.
Il numero 0844888111 funge da porta diaccesso unica al Touring Club Svizzero.Grazie ad un ingegnoso sistema privo di casella vocale precedente, i chiamanti ven-gono serviti direttamente nella loro lingua.«Miglioriamo ogni giorno», afferma Tho-
mas Canonica, che non nasconde tuttaviaalcune difficoltà iniziali: «Le 3000 telefona-te ricevute quotidianamente rappresentanouna vera sfida, tanto più che al TCS la gamma dei temi trattati è molto ampia». Il numero esatto di collaboratori necessario a
Un servizio sempre a disposizione dei sociUn centro di servizio alla clientela sostituisce le agenzieTCS. Un sopralluogo alla centrale di Schönbühl (BE), doveviene gestita la maggior parte delle chiamate dei soci.
›0844888111: è questo il numero di telefo-no centrale che permette ai soci di rivolgereal TCS le loro richieste. Proprio accanto allacentrale di Schönbühl, dove ormai da annicollaboratori competenti gestiscono la Pa-trouille TCS e il numero 140, da alcuni mesiè operativo un altro ampio ufficio. Nel Con-tact Center, i collaboratori del TCS rispon-dono alle telefonate effettuate al numerounico. Dalla chiusura delle agenzie del TCS,infatti, tutti i settori relativi alla sede centrale vengono gestiti tramite il numero0844888111.
Nuove abitudini | Il Contact Center è unaparte di quel centro di servizi alla clientela(CIC) che, costituito alla fine di ottobre del-lo scorso anno, comprende anche il numero140. Al riguardo Thomas Canonica, respon-sabile del Customer Interaction Center (cfr.intervista), dice: «Vogliamo fornire un ser-vizio ottimale ai soci contando su collabo-ratori motivati». Parallelamente alla gra-duale chiusura delle agenzie, è stato pro-gressivamente costituito il personale dellecentrali di Schönbühl, Volketswil e della se-de centrale TCS di Ginevra.
Dietro a questo drastico cambiamento dimodalità di servizio da parte del club vi è,secondo Canonica, il fatto «che negli ultimianni il comportamento dei consumatori si èchiaramente trasformato».
«Mi affascina il cambiamentoda una piccola agenzia ad un grande ufficio con nuovicolleghi, dove ogni giornoposso trasmettere le mie conoscenze»
Flavia Haslinger (25),ex agenzia di Bienne,ora coach CIC
«Contribuire a creare il Contact Center è motivo distimolo, perché mi consentedi sfruttare la mia esperienzae presentarmi come personadi riferimento per i soci»
Christian Hofer (44),ex responsabile diagenzia a Soletta
«La creatività e l’interazionecon i soci mi affascina. Mipiace ascoltare le personeche chiamano e aiutarle atrovare le soluzioni e i prodotti più adeguati»
Sabrina Meneghin (27),ex sede centrale TCS,Estavayer-le-Lac
6 maggio 2010 | touring 8 | club e soci 37
Nel nuovo Contact Center del TCS a Schönbühl i collaboratori forniscono consulenza telefonica ai soci.
»Qual è la reazione dei soci al nuovoservizio?Thomas Canonica: I soci selezionano lo
0844888111 e si accorgono che non sono
più i collaboratori dell’agenzia a rispondere
o cercano il numero di telefono dell’agenzia
e non lo trovano più. Se il servizio è comun-
que buono, non ci sono problemi. Vi sono
anche soci che restano delusi di non poter
parlare più con la loro agenzia, mentre mol-
ti non notano nemmeno il cambiamento.
C’è un tema che scalda più degli altrigli animi?Sì, ad esempio l’obbligo dei seggiolini per
bambini recentemente varato e in vigore
dal 1° aprile. Si tratta di una norma non an-
cora molto chiara. In questo caso, la nostra
competenza ci ha permesso di assistere al
meglio i molti soci che hanno chiamato.
Quali settori o prodotti ricevono il maggior numero di telefonate?
Thomas Canonica, direttore del Customer Interaction Center TCS
Le questioni relative all’affiliazione al club,
al Libretto ETI e ad Assista.
In quale modo un socio può esprime ilproprio parere?Possiamo accettiamo un feedback, ma è
meglio inviare una e-mail o una lettera.
Ha una richiesta da fare ai soci che telefonano al TCS?Bisogna piuttosto chiedersi che cosa siamo
in grado di offrire loro. Noi vogliano risul-
tare raggiungibili, trasparenti e cortesi.
Sarebbe opportuno che chi chiama indicas-
se il proprio numero di socio, velocizzando
così il nostro lavoro.« Intervista: hwm
«Molti non notano il cambiamento»garantire un servizio ottimale è ancora infase di valutazione.
Ampio spettro | «Touring» ha avuto lapossibilità di trascorrere un pomeriggiopresso la centrale di Schönbühl, ascoltandocon la cuffia il tipo di chiamate in entrata.Un utente ha chiamato, ad esempio, per informarsi circa quali fossero le modalitàper ampliare il Libretto ETI. Un altro socioha chiesto informazioni sulla quota socialeannua, mentre durante un’altra conversa-zione si è parlato dei famosi corsi di guida.I collaboratori, di cui alcuni nuovi ed altriprovenienti dalle agenzie TCS, hanno forni-to informazioni in base alle loro conoscen-ze, hanno dato consigli e hanno ascoltatoattentamente le esigenze dei soci.
Infine, per pura coincidenza, ad una do-manda che riguardava il giornale «Touring»ha risposto direttamente il «vostro» redat-tore, presente per effettuare questo servi-zio.‹ Heinz W. Müller
38 club e soci | touring 8 | 6 maggio 2010
Da 31 anni Hanspeter Tiboni allestisce veicoli della Patrouille presso il garage centrale del TCS.
boni. Una sfida particolare per la sua squa-dra è rappresentata dal fatto che «i clienti»sono essi stessi professionisti dell’auto eche non sono ammessi ritardi sulle sca-denze, altrimenti il pattugliatore non ha adisposizione il mezzo per l’intervento pre-visto. Affinché la trentennale esperienzadel garage centrale di Emmen non vadapersa, molte operazioni sono documentateelettronicamente. Inoltre, la squadra di Tiboni forma apprendisti meccanici, cheora si chiamano esperti di meccatronica au-tomobilistica.‹ Felix Maurhofer
Per equipaggiare un nuovo veicolo di soc-corso, i meccanici impiegano circa 90 ore dilavoro. La dotazione professionale, compo-sta da circa 350 pezzi singoli che vanno dalcacciavite al cric, e quella fissa, hanno uncosto di circa 45000 fr. Un veicolo cosìequipaggiato resta in servizio per circanove anni e percorre quasi 300000 chilome-tri. Opel Omega, Peugeot 807 e ChevroletCaptiva sono attualmente sulle strade sviz-zere quali strumenti di lavoro degli «angeligialli». Negli ultimi tempi, il garage cen-trale di Emmen ha allestito in media circa30 veicoli di soccorso stradale all’anno.
Tra professionisti | Nel garage centralel’attività può essere anche molto frenetica.«Dal momento che spesso i veicoli possonorestare fermi solo per poche ore, dobbiamoessere in grado di risolvere i problemi inmaniera rapida e flessibile», afferma Ti-
›Responsabile del garage centrale del TCSa Emmen, Hanspeter Tiboni conosce ogniminimo dettaglio dei veicoli in dotazionealla Patrouille. Da 31 anni si occupa infattidell’allestimento e della manutenzione di230 auto per il soccorso stradale e altri 35veicoli da trasporto. «Quando, nel 1979, hocominciato qui come meccanico, ho fattol’esperienza chiave di constatare comenell’auto tutto debba essere debitamentefissato, altrimenti si corrono grossi rischi».In quell’anno, accadde infatti che, in segui-to a un incidente, un estintore si staccassedal fissaggio ferendo gravemente un pattu-gliatore. Un episodio che colpì molto Tibo-ni. Oggi, una disgrazia simile non può piùaccadere perché l’equipaggiamento dei vei-coli è predisposto in modo ottimale edestremamente sofisticato. Il garage centraledi Emmen, che progetta, realizza e predi-spone l’equipaggiamento dei veicoli di soc-corso stradale, inclusi i sistemi di comuni-cazione, funge pure da officina di ripara-zione e magazzino centrale di tutti i ricambie gli accessori di allestimento. Inoltre, essoevade gran parte dell’amministrazione delparco veicoli. Assieme a Tiboni, dieci colla-boratori si occupano sia dei veicoli dellaPatrouille sia dei pattugliatori stessi, for-nendo loro gli abiti da lavoro e gli utensilinecessari.
Sviluppo minuzioso | Prima che un vei-colo di soccorso del TCS entri in servizio, lastrada è lunga. Tiboni illustra questo pro-cesso sull’esempio dell’ultimo modello utilizzato sul campo, ossia la ChevroletCaptiva. All’inizio del processo, il gruppo dilavoro «Veicoli ed equipaggiamento» valutauna ristretta scelta di possibili modellisulla scorta del capitolato di fornitura perveicoli di soccorso. Criteri importanti sono,ad esempio, il prezzo, le prestazioni, la qua-lità, la capacità di traino e il carico utile.Una volta individuata la nuova vettura, incirca 400 ore di lavoro viene realizzato unprototipo completamente equipaggiato, ilquale viene poi testato nell’impiego du-rante un periodo di sei mesi. «Se il test pratico viene superato, provvediamo ad ot-timizzare l’equipaggiamento in base ai ri-scontri e creiamo un progetto su misura chetiene conto, tra l’altro, della ripartizione delpeso e dell’ergonomia», spiega Tiboni. Soloallora l’equipaggiamento è pronto per es-sere prodotto e quindi montato «in serie».
Preparatore della Patrouille
In pilloleHanspeter Tiboni ha 56 anni, è padre di due figli ormai adulti e risiede a Neudorf (LU). Dopo l’appren-distato come meccanico d’auto, nel 1979 passa al garage centrale del TCS che dirige dal 2004. Oltre al calcio, che pratica anche attivamente, è appassionato di lingue.
Pilastro del TCS, Hanspeter Tiboni lavora da 31 anni presso il garage centrale di Emmen. Con la sua squadra, è responsabile per l’equipaggiamento, l’acquisto di materiale e la manutenzione di tutti i veicoli della Patrouille TCS in Svizzera.
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6 maggio 2010 | touring 8 | club e soci 39
Soggiorni linguistici per giovani
Esclusiva Boa Linguaper Cooldown ClubUna delle «attività» preferite dai giovanidurante le vacanze scolastiche estive èquella di recarsi all’estero per imparare oper perfezionare una nuova lingua. I gio-vani fino a 25 anni affiliati al CooldownClub o titolari di una tessera «Giovani» delTCS approfittano di uno sconto del 5%presso Boa Lingua, specialista di soggior-ni linguistici in tutto il mondo per corsi diinglese, spagnolo, francese o tedesco.Maggiori informazioni su Internet: www.boalingua.ch oppure al numero di telefo-no: 0213199050. ac
Swiss Quality Hotels per i soci TCS
Sconto del 15% pernotti in albergoNegli 81 alberghi in Svizzera della catenaSwiss Quality Hotels International, i socidel TCS godono di uno sconto del 15% suipernottamenti. La riduzione si applicasulle migliori tariffe disponibili al mo-mento della prenotazione. Le prenotazionisono possibili unicamente per telefono, al numero 0449282727, menzionando ilcodice «TCS Show your Card». Troverete lalista degli Swiss Quality Hotels sul sitowww.risparmi.tcs.ch o direttamente sullahomepage della catena alberghiera: www.swissqualityhotels.com. tg
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›Il lungo inverno dovrebbe ormai essere definitivamente alle spalle. E finalmente sipossono montare i pneumatici estivi. Chiavesse bisogno di un set di gomme nuovepuò approfittare dell’offerta esclusiva per isoci del TCS: sconti compresi tra 15 e 25 fr.(a dipendenza della dimensione) su ognipneumatico estivo venduto dalle filialiAdam Touring e dai rivenditori specializza-ti Premio in tutta la Svizzera.
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tura alla fine della stagione calda. Lo scon-to si applica solo sulle gomme e non com-prende: montaggio, convergenza dei cerchie smaltimento. Inoltre, chi compra pneu-matici Goodyear, Dunlop o Fulda nelle offi-cine Premio ha diritto alla loro sostituzionein seguito a danni provocati da chiodi, taglio bordi di marciapiede. Tale garanzia sup-plementare è valida 5 anni o fino a 4 mm diprofilo.‹ ac
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ETI TCS www.eti.ch
Europa motorizzato «Famiglia» Fr.103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–
Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch
per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI
Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda
Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr.111.–
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Assicurazione protezione giuridicaCircolazione Fam. Fr. 96.– Individuale Fr. 66.–Privata Fam. Fr. 215.– Individuale Fr. 192.–Immobili Fr. 95.–
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Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch
Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr.6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero
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TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr.100.–Carta partner Fr. 50.–
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Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci del club informa -zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.
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Viaggi 0844 888 333Camping www.campingtcs.ch 022 417 25 20Alberghi Schloss Ragaz, Bad Ragazwww.hotelschlossragaz.ch 081 303 77 77Bellavista, Vira Gambarognowww.hotelbellavista.ch 091 795 11 15Ciclo e svago www.bici.tcs.ch
6 maggio 2010 | touring 8 | la pagina dei lettori 41
Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: Heinz W.Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), Pascale Mar-der (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, MathiasWyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot (f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistentecaporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer strasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06.E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96028, totale:1355061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Gabriela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produzione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Cen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo: per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sedecentrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66, e-mail: [email protected]. Abbonamento: com-preso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altrilavori non richiesti.
Senza «vignetta» si paghi 200 franchiAlcuni automobilisti hanno protestato con-tro l’aumento a 200 franchi della multa perchi non ha il contrassegno quando circolain autostrada in Svizzera. Si tratta sì di unamulta che non ha nulla a che vedere con lasicurezza del traffico, né viene comminataper una violazione delle regole della circo-lazione. Si tratta piuttosto di una multa permancato pagamento di un debito fiscaleconnesso alla circolazione. È poi lecito pre-tendere da chiunque possieda un’auto e vi-va in Svizzera che sia anche a conoscenzadell’obbligo del contrassegno autostradale.Del resto visto che vale 14 mesi si ha tempoa sufficienza per acquistarlo ed entro il 1°febbraio incollarlo al vetro dell’auto.
Peter Werder, Winterthur
Stretti spiragli per vedere il trafficoAnno dopo anno, la quantità di lamiera ap-posta sui lati di molte nuove vetture au-menta, i montanti anteriori e posteriori e lerifiniture interne diventano sempre piùspesse, mentre i finestrini si trasformanoin stretti spiragli. Che farsene allora dellanuova sicurezza e dei numerosi airbag, sepoi si rischia l’incidente perché chi guidaha una visuale sempre più ristretta? Duran-te una vacanza ho preso a noleggio un’autopiù recente della mia. I montanti anterioriai lati del parabrezza erano spessi quasiquanto una gamba. Sulle strade più strette,era quasi impossibile vedere in tempo i vei-coli che sopraggiungevano in senso contra-rio nelle curve senza slogarsi il collo. Nonriesco a capire come questo tipo di autopossa essere immatricolato, senza parlaredel pericolo che comporta. Auto con visuale
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Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).
Il concorso
Sinfonia di vetro e stile
Il nuovo apparecchio Soda Club Crystal
che permette di addizionare l’acqua con
anidride carbonica deve trovare posto
in ogni cucina. Oltre ad un nuovo de-
sign, questo gasatore d’acqua di Soda
Club si distingue per la novità pratica ed
elegante della caraffa di vetro. Con l’ap-
parecchio moderno si ha sempre a di-
sposizione acqua frizzante fresca in
modo semplice e veloce. Basta col tra-
sportare pesanti pacchi di bottiglie. In
palio vi sono tre set Soda Club Crystal
con una scelta di sciroppi SodaStream
Clear del valore di 220 franchi.
Sponsor del premio: Soda-Club
Distribution SA, www.sodaclub.ch
Le domande:
1. Come si chiama il nuovo cabriolet
di Renault basato sulla Twingo?
2. Qual è il numero di telefono del
Contact Center del TCS?
3. Chi lavora da oltre 30 anni nel
garage centrale TCS di Emmen?
Si possono fornire le risposte per posta (solo
su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o
www.touring.ch, indicando le generalità.
Concorso 6/2010: l’orologio Formex è stato
vinto da Michel Gury di Vicques.
Condizioni di partecipazione: il concorso di
«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione dei
collaboratori del TCS e dei loro famigliari. I
vincitori saranno estratti a sorte e avvertiti
per iscritto. I premi non possono essere sosti-
tuiti da una somma di denaro equivalente.
Non viene tenuta alcuna corrispondenza. Non
sarà possibile ricorrere alle vie legali.
Redazione Touring, concorso per
i lettori, casella postale, 3024 Berna;
SMS al numero 9988 (1 fr./SMS)
scrivendo «Touring» e le tre risposte;
[email protected] (oggetto: concorso)
Termine d’invio: 16 maggio 2010
ridotta sono sempre esistite, ma oggi si de-ve cercare a lungo prima di trovarne unacon una visuale simile a quella garantita fino a dieci anni fa dalla maggioranza dellevetture. Markus Käser, Zurigo
Troppe luci sulla stradaGuido una motocicletta e, da quando si èdiffusa la consuetudine di tenere accesi leluci delle auto anche di giorno, devo consta-tare che le due ruote non sono più così visi-bili come prima, nemmeno a fari accesi. Inpassato si sapeva che se si incontrava unmezzo a fari accesi era sicuramente unamoto, mentre oggi essa si perde nel mare diluci. A ciò si aggiunga il fatto che spessomolti fari abbagliano perché sono statimontati in un secondo momento e non cor-rettamente. Franz Häne (@)
«Garage pieni di sorprese»«Touring» 6/2010, Primo piano
Nel summenzionato articolo, Stefan Baltis-berger, amministratore del garage Gross-peter, è stato citato come segue: «Ora ancheil direttore dello zoo viaggia su una HondaInsight». Al momento della sua affermazio-ne Stefan Baltisberger era però mal infor-mato. L’auto privata del direttore dello zoodi Basilea non è infatti una Honda Insight.È invece corretto dire che la Honda Insightviene utilizzata come auto aziendale daicollaboratori dello zoo. La redazione
42 l’incontro | touring 8 | 6 maggio 2010
Il sindaco si impegna molto per Berna. E vabene così. Le sue esternazioni possiedonoun alto fattore di divertimento ed è un comunicatore di grande talento.
Durante l’inverno la cattedrale è chiusa il
lunedì sul mezzogiorno e così anche la Casa
di Einstein. Ho visto turisti che non hanno
mostrato molta comprensione a riguardo.
Questo non è ottimale e dipende dalle risorse di personale. A molti visitatori pia-cerebbe anche andare per i negozi del cen-tro storico alla domenica, ma non hanno(ancora) l’opportunità di farlo.
La situazione degli hotel nella capitale non è
soddisfacente o come la vede lei?
L’offerta esistente è buona e anche ben uti-lizzata. Ciononostante, a Berna mancanocirca mille letti d’albergo. Tuttavia sistanno muovendo le cose a questo riguardo.Per esempio, lo Schweizerhof dovrebbeaprire le sue porte come hotel a cinquestelle nell’aprile del 2011.
È al corrente di nuovi progetti edilizi?
Sono stati contemplati diversi progetti. Noisperiamo che in tempi brevi sorga un altrohotel a cinque stelle sul Schönburg, doveoggi c’è la sede centrale della Posta. Gli alloggi di lusso sono importanti elementidel glamour, dell’immagine e del prestigiodi una città attraente e sono le ammiraglieturistiche di una destinazione.
Che cosa manca a Berna per sfondare
davvero?
Negli ultimi anni Berna è cresciuta moltoturisticamente, per esempio con il CentroPaul Klee, lo Stade de Suisse e il centrocommerciale Westside. Spero che si possaestendere la varietà culturale, dove la pa-rola chiave è arte contemporanea. In più, viè ancora bisogno di una sala eventi con unacapacità di 10–15000 persone. Così Bernapotrebbe organizzare manifestazioni e con-gressi più grandi e prestigiosi.
A cosa aspira ancora il direttore del turismo?
A maggiori e migliori voli di collegamentointernazionali e al «Mobility Ticket», checonsente a coloro che pernottano l’utilizzogratis dei mezzi pubblici. Il nostro obiettivoè di migliorare l’offerta turistica in manieracontinuata e qualitativa con l’appoggio deipartner locali.«
Intervista: Christian Bützberger
Berna è in preda alla febbre degli orsi. Ma la capitale offre molto di più in campo turistico, come ad esempio il CentroPaul Klee. E il direttore del turismo ha ancora molte idee.
Ovunque. I nostri mercati principali all’estero sono Germania, Regno Unito,Stati Uniti e Giappone. All’anno registriamooltre 680000 pernottamenti, dei quali circail 47% effettuati da svizzeri, ma per 53% davisitatori stranieri.
Il sindaco Alexander Tschäppät ogni tanto
provvede anche lui al divertimento. Ma non
tutti la considerano una buona pubblicità…
»Centinaia di migliaia di persone vogliono
vedere gli orsetti Urs e Berna.
Markus Lergier: Il parco degli orsi è unaparte centrale del marketing. La cosa bellaè che il parco darà luogo sempre a nuovestorie. Ci saranno sempre orsi appena natie dunque ci saranno sempre notizie ripor-tate dai media di tutto il mondo.
Fate pubblicità più all’estero o in Svizzera?
«Urs e Berna…incantano Berna»
Markus Lergier davanti alla torre dello Zytglogge, uno dei simboli della capitale.
In pilloleMarkus Lergier ha 57 anni, sposato con due figli. In passato ha lavorato per Svizzera Turismo, percinque anni è stato direttore degli uffici del turismodi Sedrun e poi per quasi 16 anni di Pontresina. Dasei anni pubblicizza Berna nel mondo. I suoi hobbyincludono: passeggiate ispiratrici, letture dei giornalie anche qualche partita a golf.
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