VAJONT,DISCUSSIONE ED
ANALISI A 50 ANNIDALLA GRANDE
FRANA
LONGARONE 6,7 OTTOBRE 2013
L’ATTIVITA’ PROFESSIONALE PER LA PREVENZIONEDEL RISCHIO GEOMORFOLOGICO
Geol. Roberto Cavazzana
? Prevenzione in Italia
Il Danno Sociale per il dissesto geologico e idrogeologico è enorme.
Quasi 5 MLD di Euro all’anno dal 1950 (Tot. 63 MLD)
Tipo di Dissesto Categoria Val. medio annuoML €
CRESME 2012
Idrogeologico Danni alla salute 136
Danni alle cose 1.200
Terremoti Danni alla salute 119
Danni alle cose 3.672
Totale 5.126
3Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
? Prevenzione in Italia
0,99
1,26,07,08,0
Elementi ricadenti in zone ad alto rischio
30 ML di abitanti 7,7 ML di edifici
ISPRA 2102CRESME 2012
6,15
21,8franealluvionisisma
5,5
1,2
0,01,02,03,04,05,06,0
edifici
alluvionisisma
4Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
? Prevenzione in Italia
• Primo punto elenco qui
Tendenza in aumento fattori del rischio (danni, H, V)
• Primo punto elenco qui
5Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
? Prevenzione in Italia
6Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Quale prevenzione?
Tragedia di Vargas (Venezuela) 1999
7Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Formula del Rischio
t Orizzonte temporale L’ importanza di t
David J. Varnes, Unesco 1984Rt = E VE Ht
Danno Ht = 1 – ( 1 – 1/TR ) t
t Orizzonte temporale L’ importanza di t
E Entità dell’Elemento rischio (danno massimo potenziale)
VEVulnerabilità di E Attitudine di E a subire danni
Da non confondere con VT
E VEDanno atteso legge che lega E con V f(E,V)
H Pericolosità Probabilità che in t si verifichi almeno un eventocalamitoso
TRTempo di ritorno Intervallo di tempo nel quale si verifica in media
un solo evento8Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Previsione e Prevenzione
Rt = E VE Ht
PrevenzioneAzione di intervento
PrevisioneAzione conoscitiva
Interventistrutturali
Interventi nonstrutturali
Interventistrutturali
Attivi(H)
Passivi(VE)
Interventi nonstrutturaliPianificatori
Programmatori
Normativi
9Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Previsione e Prevenzione
Rt = E VE Ht
PrevenzioneAzione di intervento
PrevisioneAzione conoscitiva
Tipo di interventi dal 1999 2011
Complessivi 4451 116
Studi e indagini 51 1
RenDIS (ISPRA)Rep. Naz. degli Interventi per la difesa del suolo (MATTM)
10Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Perché si muove?non si muove?
11Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Frequenza accadimento
Intensità (cinematismo)
Tipo fenomeno (geometrie e meccanismi)
VT(localizzazione fenomeno)
non si muove?
PERICOLOSITA’
Frequenza accadimento
12Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
APPROCCI PREVISONALI
• IntuitivoEURISTICI
• Diretti• IndirettiSTATISTICI • Diretti• Indiretti
• Rilevamento geomorfologico• Modellazione fisico-matematicaDETERMINISTICI
• Estrazione di una conoscenzada una grande quantità di datiDATA MINING
13Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
tecnica statistica multivariata
SUSCETTIBILITA’ DA FRANA
ParametriDiscriminanti
ParametriPredisponenti
Colli AlbaniCa 350 Kmq
ParametriDiscriminanti
ParametriPredisponenti
Unità litotecnica Uso del suolo
pendenza Contatto litologico
Zona tettonica
Idrografia
Litologia
Pendenza
Distanza viabilità
14Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Carta Litotecnica
SUSCETTIBILITA’ DA FRANA
15Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Suscettibilità complessiva(tutti i fenomeni)
SUSCETTIBILITA’ DA FRANA
16Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
AOR - Analisi Osservazionale RetrospettivaCATALOGHIFENOMENIStudio
InstabilitàPregressa
Monotematici(IFFI)Multitematici
ARCHIVIEVENTI
Fragilitàspecifica
Fragilitàcomplessiva
17Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
AOR – Importanza e Uso
Localizzazione AggregazioniDanniTipo, Geometrie, ++
Frequenze di accadimento
Fr /Tr(db Cataloghi)
Regionalizzazionesoglie di allarme
(db Eventi)
18Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Esempio 1 – Fortezza (BZ)CARTA dei FENOMENI – F.1251 Debris Flow - 1997
1910 incendio boschivo1968 colata invade autostradain costruzione (senza danni)1985 un altro evento colma ilsottopasso senza però invaderel’autostrada
19Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Esempio 1 – Fortezza (BZ)CARTA dei FENOMENI – F.1251 Debris Flow - 1997
14/08/1998una nuova colata15.000 mc invade
l’autostrada(5 morti)
14/08/1998una nuova colata15.000 mc invade
l’autostrada(5 morti)
14/08/1998una nuova colata15.000 mc invade
l’autostrada(5 morti)
20Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Esempio 2 – TAIO (TN)
Cause antropichedurante i lavori l’impresa forma unargine provvisorio h 2m senzaprecauzioni per lo smaltimento delleacque piovanes
Depositi detritici alluvionali efluvio-glaciali (60m) su Scaglia
Grigia
Piana sud di Mollaro (Taio, TN)Miglioramento fondiario 42 ha
Cause antropichedurante i lavori l’impresa forma unargine provvisorio h 2m senzaprecauzioni per lo smaltimento delleacque piovanes
21Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Esempio 2 – TAIO (TN)Miglioramento Fondiario (42 ha)
27/11/2003Colata di detrito
Invade lasottostante
ferrovia
27/11/2003Colata di detrito
Invade lasottostante
ferrovia
27/11/2003Colata di detrito
Invade lasottostante
ferrovia
22Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
tempo
80% 5%15%
L’80% dei fenomeni registrati inuna zona sono nuovemanifestazioni di fenomeni giàverificatesi in passato
L’80% dei fenomeni registrati inuna zona sono nuovemanifestazioni di fenomeni giàverificatesi in passato
ManifestazioneFenomeni di
dissesto
Tipi di Vulnerabilità Territoriale(R. Cavazzana, 2004)
EventiAORAOR
Data Mining
80% 5%15%
PotenzialeStoricaPaleo
ManifestazioneFenomeni di
dissesto
PaleofraneQuiescenti e inattiveResistenza residua
Frane attualiAttive / QuiescentiResistenza residua
Frane di neoformazioneResistenza di piccoParossismo
23Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Ulteriori Analisi di Data MiningValidità(dbEv)
DMAORAOR
24Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Ulteriori Analisi di Data Mining
Memorie Amministrative
DMAORAOR
CCA 60% Conoscenzaterritorio
Modellologico
Modelloconcettuale
Tot campi 153Descrittivi 5%
Loc. << Bassa Localizzazione
IF 0,7 Frammentazionefonti dati
ICT 0,32 Conoscenza Tecnica
Geogr-Amm 22%Tecnici 44%Econ- soc. 29%
25Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
PIANO DELRISCHIO Analisi dei fenomeni che
provocano vulnerabilità
Frane, Alluvioni, Valanghe
Carta degli Elementi Analisi del PUCControllo del territorioProgrammi di espansioneurbanistica
Raccolta datiDocumenti cartograficiAnalisi storica
Raccolta dati di base
GIS
Carte dei Fenomeni AlluvioniFraneValanghe
Condizioni geologiche,geografiche, idrograficheAnalisi delle aree vulnerate
Carte del Pericolo
Carte del Rischio
Misure di prevenzione
Fase
IFa
se I
I
Meto
do S
VIZZ
ERO
mod
ifica
to
Fase
III
AlluvioniFraneValanghe
Incrocio fra la Carta degliElementi ela Carta del pericolo
Individuazione degliinterventi da attuare
Eventocalamitoso
Emergenza
Verifica
Azioni successiveal piano
Modificazioni del tessutourbanistico
all’interno o all’esterno della Carta degli Elementi
Azioni successive alpiano
Progettazione edesecuzione degli interventi
di prevenzione
PIANO DEL RISCHIO IDROGEOLOGICOSCHEMA METODOLOGICO
PIANO DI PROT.CIVILE
Analisi dei fenomeni cheprovocano vulnerabilità
Frane, Alluvioni, Valanghe
Carta degli Elementi Analisi del PUCControllo del territorioProgrammi di espansioneurbanistica
Raccolta datiDocumenti cartograficiAnalisi storica
Raccolta dati di base
GIS
Carte dei Fenomeni AlluvioniFraneValanghe
Condizioni geologiche,geografiche, idrograficheAnalisi delle aree vulnerate
Carte del Pericolo
Carte del Rischio
Misure di prevenzione
Fase
IFa
se I
I
Meto
do S
VIZZ
ERO
mod
ifica
to
Fase
III
AlluvioniFraneValanghe
Incrocio fra la Carta degliElementi ela Carta del pericolo
Individuazione degliinterventi da attuare
Eventocalamitoso
Emergenza
Verifica
Azioni successiveal piano
Modificazioni del tessutourbanistico
all’interno o all’esterno della Carta degli Elementi
Azioni successive alpiano
Progettazione edesecuzione degli interventi
di prevenzione
PIANO DEL RISCHIO IDROGEOLOGICOSCHEMA METODOLOGICO
PIANO DI PROT.CIVILE
26Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
CARTA DEL PERICOLOBUWAL, 1995 (CH)
27Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
28Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Pericolo – Colate detritichet = 50 anni
29Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Intensità – esempio per colate di detrito
Intensità Deposito Velocità
Alta H > 1 m V > 1 m/sMedia H< 1 m V < 1 m/sBassa Nessuna Nessuna
colate di detrito in torrenti (Ubermurung)
Intensità Distacco Velocità
Alta M > 2 m V > 1 m/sMedia 0.5 m < M < 2 m V < 1 m/sBassa M < 0.5 m Nessuna
H = spessore dell’accumuloM = potenza dello strato di versante mobilizzabile
colate su versanti (Hangmure)
30Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Pericolo - Crolli
t = 50 anni
31Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Pericolo alluvioni
t = 50 anni
32Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Pericolo Valanghe
t = 50 anni
33Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Pericolo - totale
t = 50 anni
34Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Carta degli Elementi
35Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
RISCHIO economico – danno potenziale
t = 50 anni
36Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Innesco delle colate detriticheprecipitazioni massime giornliere su Fortezza fra il 1979 e il 1998
01020304050607080
mm
/gprecipitazioni massime giornliere su Fortezza fra il 1979 e il 1998
01020304050607080
mm
/g
0
20
40
60
80
100
0 10 20 30 40 50 60
max pioggia giornaliera (mm)
piog
gia
cum
ulat
a 7
gg (m
m)
0102030405060708090
100110
0 10 20 30 40 50 60
max pioggia giornaliera (mm)
piog
gia
cum
ulat
a 15
gg
(mm
)
020406080
100120140160180
0 10 20 30 40 50 60
max pioggia giornaliera (mm)
piog
gia
cum
ulat
a 30
gg (m
m)
Confronto fra piogge intense e piogge antecedenti, cumulate su diversiperiodi di riferimento
37Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
y = 10,174x-0,507
R2 = 0,9252
048
121620242832
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50durata D (h)
inte
nsità
I (m
m/h
) INSTABILITA'IC> 8% PMA
Soglie di innesco delle colate detritiche
y = 10,174x-0,507
R2 = 0,9252
048
121620242832
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50durata D (h)
inte
nsità
I (m
m/h
) INSTABILITA'IC> 8% PMA
Soglie di innesco delle colate di Fortezza basate sulla relazione fra intensità edurata delle piogge.
Precipitazioneminima nei 30 gg.
precedenti> 50 mm
Preallarme:(predisposizione allaformazione di colate)
Pioggia intensa I = 10.17 D-0.507 (mm/h) Allarme: (innesco dicolate detritiche)
PE Colate Detritiche Comune di Fortezza: Gestione della emergenza38Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Piani diPrevisione
Piani diProtezione
E in H
Conoscenza
AttivitàPianificatoria Finalità
Piani di Pericolo(gestire il futuro)
Piani di Rischio(gestire l’attuale)
Implic.Edific.
SI
Prevenzione: livello Piani di Progetto
Piani diProtezione
E in H
Piani diDelocalizzazione
E out H
Gestione delRischioResiduo
Piani diEmergenza
NO
Priorità tecnica
Prioritàtemporale
Ottimizzarecompetenze
39Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Come uscirne?
ITALIA
Quasi una lotta per la sopravvivenza
40Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Pian
o de
l Per
icolo
CarteGEO DB
Indagini AOREventi
(EvanescAOR
Fenom.
Delimit.Aree
CartaFenom.
ScenarioRischio
Moltiplic.Rischio
MappeEvacuaz.
RUOTA della PREVENZIONE1^ Progettuale
SintesiConosc. eCriticità
Sistemidi
Informazione
PoliticaConosc. Specif.
Informazione
3^ IstituzioniSuperiori
Pian
o de
l Per
icolo
CartaFenom.
CartaPericoli
CartaElementi
CartaRischio
InterventiProtez.
PianoManuten.
InterventiDelocal.
Monitoraggio
ScenarioEvento
Riduzione del Rischio
Formazione(PA)
IndirizziTecn./ Amm.
ProgrammiPre Pre
(Prog. Strat.)
PoliticaConosc. Specif.
Informazione
2^ Programmatorio
3^ IstituzioniSuperiori
(R.Cavazzana,2011)41Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
INQUADRAMENTO NORMATIVO
• Prima legge che persegue finalità diprotezione del suolol. 183/99
• (L.Sarno) introduce il potere sostitutivodel CdML. 267/98
• (L. Soverato)L. 365/00• Introduce lo strumento dei piani
straordinariDL. 132/99 • Introduce lo strumento dei pianistraordinariDL. 132/99
• (Direttiva acque 2000/60/CE) abroga L.183/99 recependone lo spiritoD.Lgs 152/06
• Direttiva Alluvioni – Bacini idrograficimappe di rischio, piani di gestione2007/60/CE
• Fermo in Parlamento da Giu 2012Ddl n.2644/1142Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
CONSIDERAZIONI GENERALI
1 • Pulsazione Normativa
2 • Rimaneggiamenti norm.
3 • Assenza approccio sistemico
4 • Normativa emergenziale
5 • Norme di settore non omogenee
6 • Definizione Dissesto…
7 • 2010 finiti i soldi…
43Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
PROPOSTE
1 • Ripristino Fondo Naz. Mitigazione R.
2 • Prevenzione Prima Opera Pubblica
3 • Investire in Previsione
4 • Presidio Territoriale
5 • Deroga al Patto di Stabilità
6 • Tasse di Scopo e Leve Fiscali
7 • Assicurazione immobili….?
44Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Esiste anche unRISCHIO del RISCHIO
Problematiche Tecnico /giuridiche
Non Comunicazione del rischio
Patrimonio Storico Monumentale
Altro
Problematiche Tecnico /giuridiche
Non Comunicazione del rischio
Patrimonio Storico Monumentale
Altro45Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Aspetti Tecnico / Giuridici
A G
GIURIDICONorme di tutelaAMMINISTRATIVO
Competenze eProcedure
Chi deve fare?Cosa deve fare?
Conflitto Operativo
TA
TECNICOMetodologie
Come si devefare?
RISCHIOGIUDIZIARIO
46Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Aspetti Tecnico / Giuridici
Procedure
Metodologie
Norme
Procedure
Efficacia degli Interventi47Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA
Rischio dellaNON Comunicazione del Rischio
•Comunicare non Informare•Dialogo improntato alla leale condivisione diinformazioni, timori opinioni (fiducia)•Non basta la valutazione quantitativa delrischio•Percezione del rischio è un fenomeno complesso
•Comunicare non Informare•Dialogo improntato alla leale condivisione diinformazioni, timori opinioni (fiducia)•Non basta la valutazione quantitativa delrischio•Percezione del rischio è un fenomeno complesso
48Vajont 2013 Prevenzione - geol. R. CAVAZZANA