“OTTOUNO”: SICUREZZA
E SALUTE SUL LAVORO
ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO STATALE
DI SCUOLA MATERNA, ELEMENTARE, MEDIA E LICEO SCIENTIFICO
DI PADULA (SA)
CORSO DI FORMAZIONE
PER LAVORATORI E PREPOSTI 11 , 20 , 22, 25 e 29 gennaio 2016
RSPP Ing. Mariano Margarella
Slide n. 2
Indice degli argomenti
Il decreto legislativo n° 81 del 2008
Il servizio di prevenzione e protezione
Le figure chiave della sicurezza
La tutela della maternità e paternità
I servizi di primo soccorso, lotta antincendio ed evacuazione d’emergenza
Prevenzione e protezione antincendio
Utilizzo di estintori e idranti
Evacuazione
Primo soccorso
Videoterminali
Movimentazione manuale dei carichi
Luoghi di lavoro
Attrezzature di lavoro
Rischio elettrico
Dispositivi di Protezione Individuale
Sostanze e preparati pericolosi
Slide n. 3
Il decreto legislativo
n° 81 del 2008
SICUREZZA E SALUTE
SUL LAVORO
Slide n. 4
SICUREZZA E SALUTE
SUL LAVORO Sicurezza e salute sul lavoro sono beni essenziali.
Troppi infortuni accadono ancora oggi per la mancanza
di un’adeguata cultura della prevenzione del rischio
ma anche perché non sono rispettate
norme e procedure di sicurezza.
Slide n. 5
SICUREZZA E SALUTE
SUL LAVORO
Sicurezza e salute nei luoghi di
lavoro non si improvvisano!
È necessaria una formazione adeguata
che porti alla creazione
di una coscienza della sicurezza:
questo significa conoscere i rischi
e comportarsi in modo adeguato
per prevenirli o ridurli il più possibile.
Slide n. 6
IL DECRETO LEGISLATIVO
N° 81 DEL 2008 Nel 2008 è stato emanato il decreto legislativo 81 che,
riordinando le norme precedenti (tra cui D.Lgs. 626/1994)
ha delineato un nuovo assetto della
salute e sicurezza sul lavoro.
Un unico testo normativo che pone l’accento
sulla gestione della sicurezza,
mettendo al centro la prevenzione.
Slide n. 7
IL DECRETO LEGISLATIVO
N° 81 DEL 2008 Ognuno, dal datore di lavoro, al dirigente,
al preposto e al lavoratore
deve essere un soggetto attivo della prevenzione
e della gestione della sicurezza in azienda.
Slide n. 8
I PERICOLI SUL LUOGO DI
LAVORO
Tutti si sentono sicuri
nell’ambiente conosciuto:
ma in questo modo
i pericoli possono essere
“annebbiati”
dal senso di sicurezza.
Conoscere i fattori di rischio significa invece
mantenerli sotto controllo proprio perché si è
consapevoli del modo corretto per prevenirli.
Slide n. 9
I PERICOLI SUL LUOGO DI
LAVORO Un infortunio sul lavoro può essere causato
da un errore nella percezione dei rischi.
Slide n. 10
I PERICOLI SUL LUOGO DI
LAVORO FORMAZIONE e ADDESTRAMENTO
ci danno un insieme di conoscenze e capacità
che permettono di comportarsi
in modo appropriato rispetto al lavoro da fare.
Formazione e addestramento
permettono di percepire
correttamente i rischi,
quindi di prevenirli.
Slide n. 11
IL SERVIZIO
DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
Slide n. 12
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
Il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi (SPP):
aiuta datore di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori
a ridurre al minimo le probabilità di un incidente
e a evitare che si creino le condizioni
che possano mettere in pericolo la salute dei lavoratori.
Slide n. 13
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE
Il Servizio di Prevenzione
e Protezione dai rischi
coinvolge il datore di lavoro,
il medico competente,
parte del personale
ed eventuali consulenti esterni.
È coordinato da un Responsabile
(RSPP)
Slide n. 14
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE
E PROTEZIONE Gli addetti del servizio
devono essere in grado
di percepire in modo corretto
i possibili fattori di rischio,
valutarli e controllarli
con competenza.
Il servizio di prevenzione e protezione
deve effettuare preventivamente
una valutazione dei rischi ed un programma degli
interventi per rendere sicuri gli ambienti di lavoro.
Slide n. 15
IL DOCUMENTO
DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
L’azienda è tenuta ad elaborare un documento
che valuti tutti i rischi per la sicurezza e la salute
dei lavoratori all’interno dell’attività.
Slide n. 16
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Esame di tutti i luoghi di lavoro
e dei pericoli connessi ad ognuno di questi luoghi.
Obiettivo: eliminare i rischi o,
quando non è tecnicamente possibile,
ridurli al minimo,
indicando le priorità delle misure da adottare.
Slide n. 17
IL DOCUMENTO
DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
È obbligatorio definire
il programma di miglioramento nel tempo,
le procedure e i soggetti obbligati
a mettere in atto queste misure di prevenzione.
Slide n. 18
IL DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
I rischi da esaminare
sono tutti quelli
che possono essere
causa di infortunio o di
un danno alla salute.
Quando si verifica un cambiamento in azienda
il documento deve essere aggiornato.
Slide n. 19
I RISCHI SPECIFICI
L’azienda deve esaminare i rischi specifici cui sono
sottoposti i singoli addetti in rapporto alle loro attività.
Ogni intervento deve cercare di eliminare o ridurre i
rischi alla fonte, dando quindi la precedenza agli
interventi di protezione collettiva.
Slide n. 20
LE FIGURE CHIAVE
DELLA SICUREZZA
Slide n. 21
Il Responsabile del Servizio
di Prevenzione e Protezione
(RSPP) Il Servizio di Prevenzione e Protezione,
e in particolare il suo Responsabile,
ha il compito di valutare i rischi in azienda,
individuando le misure per eliminarli
o ridurli al minimo.
Slide n. 22
Il medico competente
Il “medico competente”,
visita gli ambienti di lavoro,
gestisce il piano
di sorveglianza sanitaria
e collabora con l’RSPP
all’individuazione dei rischi,
alla proposta di contromisure
e alla gestione del servizio
di primo soccorso.
Slide n. 23
Il preposto
Il preposto ha l’obbligo di sovrintendere,
vigilare e controllare che i lavoratori applichino
le misure di sicurezza aziendali previste
per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
Slide n. 24
Il Rappresentante dei lavoratori
per la sicurezza (RLS)
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza,
eletto dai dipendenti dell’azienda,
rappresenta e risponde a tutti i lavoratori.
Il rappresentante dei lavoratori
partecipa alle riunioni periodiche di prevenzione
e protezione e deve essere consultato
nelle decisioni in materia di sicurezza
e salute sul lavoro.
Slide n. 25
I lavoratori
Ogni lavoratore deve prendersi cura
della propria salute e sicurezza
e di quella dei colleghi
su cui ricadono gli effetti delle proprie azioni.
Slide n. 26
I lavoratori
Ogni lavoratore deve sempre
e immediatamente segnalare
ogni dispositivo di protezione
danneggiato
o non correttamente
funzionante.
Slide n. 27
I lavoratori
I lavoratori devono partecipare
ai programmi di formazione
e di addestramento
e sottoporsi
ai controlli sanitari previsti.
Slide n. 28
Riunione periodica di
prevenzione e protezione
La riunione è organizzata
per esaminare il documento
sulla valutazione dei rischi,
l’andamento degli infortuni
e delle malattie, l’idoneità
dei mezzi di protezione
individuale e la completezza
dei programmi di
informazione e formazione
dei lavoratori.
Slide n. 29
LA TUTELA DELLA
MATERNITÀ
E PATERNITÀ
Slide n. 30
LA TUTELA DELLA MATERNITÀ
E DELLA PATERNITÀ
Tra i rischi che il datore di lavoro deve valutare,
vi sono quelli per la salute
della donna in gravidanza e del nascituro
e per la salute riproduttiva,
dell’uomo e della donna.
Slide n. 31
La prevenzione
La prevenzione e l’informazione
sono di estrema importanza!
La consapevolezza dei rischi dell’ambiente di lavoro,
permette di tutelarsi in anticipo,
mentre una tempestiva comunicazione della gravidanza
permette di adottare le opportune misure di tutela.
Slide n. 32
Rischi fisici
La normativa considera
un rischio per la gestante
alcune situazioni
lavorative: sono vietati
i lavori con l’uso di scale
e quelli con il rischio di
caduta, ma anche il
trasporto e il sollevamento
di pesi o i lavori che
sottopongono a intense
vibrazioni
Slide n. 33
Rischi organizzativi
L’organizzazione e gli orari di lavoro
possono avere conseguenze sulla salute
della donna in gravidanza:
la legge, ad esempio, vieta il lavoro notturno.
Ma anche la fatica mentale, lo stress o la
possibilità di aggressioni o reazioni violente
sono tra i rischi da valutare.
Slide n. 34
Rischi chimici e biologici
L’esposizione a sostanze
chimiche o biologiche
sono tra i maggiori rischi
da valutare per le gravi
conseguenze che
possono avere sullo
sviluppo del feto.
Slide n. 35
Rischi chimici e biologici
Il cambio degli abiti e un’accurata pulizia personale
prima di lasciare i luoghi di lavoro
contribuisce a proteggere la salute.
L’esposizione può anche
essere conseguenza
della trasmissione
da parte dell’altro
genitore lavoratore.
Slide n. 36
1. Se la valutazione identifica dei rischi per la
salute, il datore di lavoro deve innanzitutto
evitarne l’esposizione modificando
condizioni e orari di lavoro oppure
destinando le lavoratrici ad altre mansioni.
2. Se questo non è possibile, la lavoratrice
ha diritto all’astensione dal lavoro.
Tutela della maternità
e della paternità
Slide n. 37
I SERVIZI DI PRIMO SOCCORSO,
LOTTA ANTINCENDIO
ED EVACUAZIONE
D’EMERGENZA
Slide n. 38
I SERVIZI DI EMERGENZA
Per affrontare in modo
efficace un’emergenza,
sono necessarie precise
procedure di primo soccorso,
lotta antincendio
e di evacuazione
e addetti addestrati.
Slide n. 39
I SERVIZI DI EMERGENZA
Solo la conoscenza
delle procedure di primo soccorso,
lotta antincendio e di evacuazione.
permette di affrontare in modo
efficace emergenza.
Slide n. 40
PREVENZIONE E PROTEZIONE
ANTINCENDIO
Slide n. 41
PREVENZIONE E PROTEZIONE
ANTINCENDIO
La prevenzione e la protezione antincendio inizia
soprattutto con la costante manutenzione
degli impianti e con un controllo delle vie di fuga
e delle uscite di emergenza!
Slide n. 42
PREVENZIONE E PROTEZIONE
ANTINCENDIO
Prevenzione significa anche informazione
sulla posizione di estintori e idranti.
Controllate che siano
sempre al loro posto
e liberi da intralci
per poter essere raggiunti
e adoperati con rapidità.
Slide n. 43
PREVENZIONE E PROTEZIONE
ANTINCENDIO
E se un incendio scoppia davvero?
Cosa bisogna fare?
1. Mantenere la calma, ragionare senza farsi
prendere dal panico e soprattutto non improvvisare!
NO!
Slide n. 44
PREVENZIONE E PROTEZIONE
ANTINCENDIO 2. Date immediatamente l’allarme
solo secondo le procedure
del piano di emergenza,
(solitamente premendo un
pulsante di allarme incendio).
3. Successivamente
avvertite la squadra antincendio,
a voce o telefonando al numero
previsto, descrivendo
dettagliatamente la situazione.
Slide n. 45
UTLIZZO DI
ESTINTORI E IDRANTI
Slide n. 46
Come si utilizza un estintore?
Controllate i simboli per evitare di utilizzare
un estintore non adatto al tipo di fuoco.
Slide n. 47
Come si utilizza un estintore?
Rimuovete la sicura per sbloccare la leva di comando.
Impugnate il tubo di scarica.
Mettetevi con il vento alle spalle, avvicinatevi al fuoco
e premete la leva di comando
dirigendo il getto esclusivamente alla base delle fiamme.
Slide n. 48
Come si utilizza un estintore?
La durata
di funzionamento
di un estintore
è molto breve,
in genere pochi
secondi...
Slide n. 48
Slide n. 49
Come si utilizza un idrante?
ATTENZIONE:
per evitare folgorazioni
intervenite con l’acqua
solo in assenza
di tensione elettrica.
Slide n. 49
Slide n. 50
Come si utilizza un idrante?
Estraete la lancia
e sistematela in una
posizione comoda.
Estraete la manichetta
arrotolata
ed effettuate un lancio deciso
in modo che si distenda
interamente!
Slide n. 50
Slide n. 51
Come si utilizza un idrante?
Controllate che la valvola della lancia sia chiusa
e aprite il rubinetto dell’acqua.
Raggiunta la zona di azione,
puntellatevi con i piedi e aprite l’acqua.
Slide n. 51
Slide n. 52
EVACUAZIONE
Slide n. 52
Slide n. 53
EMERGENZA
Il piano di emergenza deve essere diffuso
in modo evidente.
Slide n. 53
Slide n. 54
EVACUAZIONE
Se ci si fa prendere dal panico
o l’evacuazione avviene in
modo caotico, aumenta
il rischio per le persone
coinvolte e la probabilità di
gravi infortuni.
Al segnale di evacuazione,
tutti devono abbandonare
il posto di lavoro seguendo
SOLO i percorsi predisposti
dal piano di evacuazione.
Slide n. 54
Slide n. 55
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
Prima di uscire,
mettete in sicurezza macchinari
e attrezzature.
Uscendo, chiudete la porta
alle spalle per evitare
che l’incendio si propaghi
Slide n. 55
Slide n. 56
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
Attenzione:
di fronte a una porta chiusa,
prima di aprire, verificate
che non nasconda un fuoco
controllando la temperatura
con la mano.
NON usate gli ascensori:
in mancanza di energia
elettrica potrebbero bloccarsi.
Slide n. 56
Slide n. 57
EVACUAZIONE DEI LAVORATORI
Raggiungete
il punto di raccolta
e attendete i responsabili,
senza allontanarvi.
Rimanete nel punto di raccolta
fino a quando il coordinatore dell’emergenza
accerta la presenza di tutte le persone coinvolte
nell’evacuazione.
Slide n. 57
Slide n. 58
PRIMO
SOCCORSO
Slide n. 58
Slide n. 59
PRIMO SOCCORSO
Chiamate immediatamente gli
addetti aziendali
del primo soccorso o il 118:
Comunicate:
luogo e numero da cui chiamate,
gravità degli infortunati.
ATTENZIONE: solo una comunicazione comprensibile
permette un intervento efficace dei soccorsi.
Non improvvisate: ogni decisione indecisione
può causare gravi ritardi nell’intervento!
Slide n. 59
Slide n. 60
PRIMO SOCCORSO
Non muovete l’infortunato,
se avete il sospetto
che abbia subito un trauma
alla colonna vertebrale,
a meno che non sia
in immediato pericolo di vita.
Slide n. 60
Slide n. 61
Le dotazioni di primo soccorso
In ogni luogo di lavoro, la segnaletica indica
il punto in cui è custodita la dotazione di presidi
medici e i dispositivi di protezione individuale
necessari per gli interventi di primo soccorso.
Slide n. 61
Slide n. 62
Primo controllo dell’infortunato
Controllate se l’infortunato è cosciente.
Se è incosciente controllate la presenza del respiro.
Inclinate indietro
con delicatezza la testa
dell’infortunato
e sollevate il mento.
Attenzione: la lingua di una persona incosciente
cade indietro bloccando il passaggio dell’aria.
Slide n. 62
Slide n. 63
Rianimazione Ascoltate per 10 secondi
vicino alla bocca se c’è il
respiro guardando
anche i movimenti del torace.
Se non respira è necessario
iniziare immediatamente
la manovra di rianimazione
cardiopolmonare.
Questo intervento può essere attuato
in modo efficace e sicuro
solo da personale addestrato.
Slide n. 63
Slide n. 64
Svenimenti
Slacciate gli eventuali
indumenti stretti e, prima
di muovere l’infortunato,
controllate che non abbia
subito lesioni nella caduta.
Se respira, sdraiatelo con le gambe alzate
per far affluire più sangue alle parti vitali.
Slide n. 64
Slide n. 65
Ferite ed emorragie
Disinfettate con
soluzione antisettica
e garza sterile,
non dell’ovatta,
può lasciare residui
sulla ferita.
In caso di semplici ferite superficiali
lavate con soluzione fisiologica.
Slide n. 65
Slide n. 66
Ferite ed emorragie
Premete con un tampone
per bloccare l’eventuale
fuoriuscita di sangue.
In caso di forti emorragie
per far affluire più sangue
alle parti vitali, sdraiate
l’infortunato sulla schiena e alzate
le gambe rispetto al torace.
Slide n. 66
Slide n. 67
Ferite ed emorragie
Attenzione: nel caso di ferite causate da un
corpo estraneo o se l’osso è fuoriuscito
non fate nessun movimento,
potreste aggravare l’emorragia!
Slide n. 67
Slide n. 68
Contusioni, lussazioni e fratture
Controllate se ci sono ferite
o emorragie.
Lasciate che l’infortunato
trovi la posizione meno
dolorosa e, se necessario,
usate qualcosa di morbido
per sostenere l’arto.
Usate del ghiaccio in sacchetti monouso
per attenuare il dolore e ridurre il gonfiore.
Slide n. 68
Slide n. 69
Ustioni leggere
In caso di ustioni
leggere (non profonde),
bagnate con acqua
fredda pulita
per diversi minuti.
Slide n. 69
Slide n. 70
Ustioni gravi
Se anche gli strati sottostanti la pelle
sono bruciati, bisogna fare molta attenzione
al rischio di infezioni.
NON toccate la ferita
aperta e, in attesa dei
soccorsi, copritela con
un telo pulito di stoffa
compatta bagnata o,
meglio ancora, con una
garza sterile.
Slide n. 70
Slide n. 71
Lesioni agli occhi
Di fronte alla presenza di
schegge o altri frammenti
evitate di toccare gli occhi
e non tentate di rimuovere
il corpo estraneo.
Coprite entrambi gli occhi con una benda sterile
non stretta e avvertite i soccorsi.
Slide n. 71
Slide n. 72
Lesioni agli occhi
In caso di sostanze
irritanti sciacquate
immediatamente
con acqua
per almeno 15 minuti.
Slide n. 72
Slide n. 73
VIDEOTERMINALI
Slide n. 73
Slide n. 74
VIDEOTERMINALI
Chi passa molto tempo seduto al videoterminale
può avvertire fatica muscolare, visiva o nervosa.
Per prevenire questi inconvenienti è necessario
adattare il luogo di lavoro al nostro corpo.
Slide n. 74
Slide n. 75
VIDEOTERMINALI
L’altezza della sedia
deve essere regolata in modo
che gli avambracci,
appoggiando sul piano,
formino un angolo superiore
a 90 gradi.
Lo schienale della sedia
deve fornire un sostegno
alla schiena.
Slide n. 75
Slide n. 76
VIDEOTERMINALI
Nella digitazione alla
tastiera e nell’utilizzo del
mouse evitate irrigidimenti
delle dita e del polso
in modo da alleggerire
la tensione dei muscoli
del collo e delle spalle.
Slide n. 76
Slide n. 77
VIDEOTERMINALI
Per evitare riflessi,
posizionate lo schermo
perpendicolare alla luce
esterna.
Lo sguardo deve essere
leggermente orientato
verso il basso.
Slide n. 77
Slide n. 78
Regola del 20, 20, 20!
Dopo ogni 20 minuti
di lavoro, osservate
un oggetto ad almeno
20 metri di distanza per
almeno 20 secondi.
In che modo si possono far riposare
i muscoli dei vostri occhi?
VIDEOTERMINALI
Slide n. 78
Slide n. 79
VIDEOTERMINALI
Anche per la muscolatura sono necessarie
delle pause di rilassamento: alternate il lavoro
alla tastiera con occupazioni che consentano
di fare movimenti.
La legge prevede almeno un’interruzione di
quindici minuti ogni due ore di applicazione
continuativa al videoterminale.
Slide n. 79
Slide n. 80
I COMPUTER PORTATILI
Stesse precauzioni come per i videoterminali.
Attenti alle fonti di luce
e non tenete la schiena
curva.
Slide n. 80
Slide n. 81
I COMPUTER PORTATILI
Se utilizzate un
computer portatile
per lungo tempo
in una postazione fissa,
è necessario utilizzare
mouse e tastiera
separati e un sopralzo
per regolare l’altezza
dello schermo.
Slide n. 81
Slide n. 82
MOVIMENTAZIONE MANUALE
DEI CARICHI
Slide n. 82
Slide n. 83
MOVIMENTAZIONE MANUALE
DEI CARICHI Agite sempre con molta attenzione per evitare danni
temporanei o anche permanenti alla colonna vertebrale.
Slide n. 83
Slide n. 84
MOVIMENTAZIONE MANUALE
DEI CARICHI
Innanzitutto valutate il peso.
Se l’oggetto è molto
pesante è fatevi aiutare
o utilizzare degli strumenti
per il sollevamento.
Indossate guanti
e scarpe protettivi.
Slide n. 84
Slide n. 85
MOVIMENTAZIONE MANUALE
DEI CARICHI
Ricordate:
25 kg lontano dal
corpo e con la schiena
incurvata diventano
per le vostre
vertebre quasi 400!
Quindi piegate le gambe e tenete la schiena diritta.
Slide n. 85
Slide n. 86
MOVIMENTAZIONE MANUALE
DEI CARICHI
Avvicinatevi al carico e
afferratelo saldamente.
Evitate torsioni e
sollevamenti a strappo.
Appoggiate il peso
piegando ancora una volta
le gambe e mai la schiena!
Slide n. 86
Slide n. 87
LUOGHI DI LAVORO
Slide n. 87
Slide n. 88
LUOGHI DI LAVORO In tutti i luoghi di lavoro sono necessari preventivi
interventi tecnici e organizzativi per eliminare o,
se non è possibile, ridurre i rischi alla fonte.
Se i rischi non sono eliminati
completamente è necessaria
una conoscenza dei rischi
e quindi comportamenti
adeguati per prevenirli.
Segnalate
tempestivamente
ogni inconveniente
od anomalia.
Slide n. 88
Slide n. 89
LUOGHI DI LAVORO
Tutti devono saper riconoscere
le situazioni pericolose.
Ad esempio, in un posto di
lavoro disordinato,
il rischio di incidente
è maggiore!
Slide n. 89
Slide n. 90
Luoghi di passaggio
Per consentire una
rapida evacuazione, ma
anche un transito senza
incidenti, le aperture
devono essere
facilmente apribili.
Controllate perciò che
siano sempre libere
da ingombri.
Slide n. 90
Slide n. 91
Cadute
Gran parte degli incidenti sul lavoro è costituita
dalle cadute.
Anche nello svolgimento
di mansioni
apparentemente banali
il rischio di caduta
è sempre presente.
Slide n. 91
Slide n. 92
Scale Controllate innanzitutto che la scala
sia in perfetto stato
e della lunghezza giusta.
Prima di salire,
organizzate
al meglio
il vostro lavoro.
Slide n. 92
Slide n. 93
Scale
Prevenite e proteggetevi il capo dalla caduta
di oggetti o da urti contro parti sporgenti!
Slide n. 93
Slide n. 94
Scale
Per evitare che estranei
si avvicinino alla zona
a rischio e proteggere
l’operatore sulla scala
da urti di persone
o mezzi in transito
delimitate sempre
lo spazio di lavoro
Slide n. 94
Slide n. 95
Scale
Attenzione all’inclinazione: non deve essere
troppo ripida e neppure troppo inclinata
La base della
scala deve
essere circa
un quarto
dell’altezza:
fate la “prova
del gomito”
Slide n. 95
Slide n. 96
Scale
Salite sempre rivolti
verso la scala!
Le mani sui pioli
permettono una presa
più salda in caso di
scivolamento.
Slide n. 96
Slide n. 97
Cinture di stazionamento
Attenzione: il cordino deve
essere il più corto possibile
e sempre in tensione.
Quando si lavora su una scala
in posizione elevata si deve utilizzare
una cintura addominale di stazionamento
con un cordino da agganciare ad un punto fisso.
Slide n. 97
Slide n. 98
Segnaletica
Il colore rosso è presente nei segnali
rotondi e indica il divieto di compiere
operazioni pericolose.
I cartelli rettangolari completamente
di colore rosso sono infine utilizzati per
indicare un’attrezzatura antincendio.
Il verde è associato alla segnaletica di
emergenza, ad esempio le vie
d’uscita, o ai dispositivi di soccorso.
Slide n. 98
Slide n. 99
Segnaletica
I cartelli di colore giallo avvertono della
presenza di un pericolo.
Quelli di colore blu indicano i
comportamenti obbligatori necessari
alla protezione e alla prevenzione
degli infortuni.
Ricordate: se vediamo un cartello segnaletico
significa che c’è qualcosa
a cui dobbiamo porre attenzione!
Slide n. 99
Slide n. 100
ATTREZZATURE
DI LAVORO
Slide n. 100
Slide n. 101
ATTREZZATURE DI LAVORO Qualsiasi attrezzatura di lavoro deve essere
adeguate al lavoro e installata e utilizzata solo
secondo le istruzioni fornite dal costruttore,
Se l’uso dell’attrezzatura
richiede particolari
conoscenze, l’utilizzo
deve essere riservato
al personale addestrato.
Slide n. 101
Slide n. 102
ATTREZZATURE DI LAVORO Particolari cautele per la manutenzione:
segnalatela sempre con appositi cartelli!
Slide n. 102
Slide n. 103
ATTREZZATURE DI LAVORO Nel caso di apparecchiature elettriche,
operate solo dopo aver tolto la tensione.
Slide n. 103
Slide n. 104
ATTREZZATURE DI LAVORO
Ricordate che è sempre necessaria
una particolare cura delle attrezzature
che vi sono messe a disposizione!
Segnalate sempre
malfunzionamenti, difetti
o qualsiasi anomalia
che possa mettere in pericolo
la sicurezza!
Slide n. 104
Slide n. 105
RISCHIO
ELETTRICO
Slide n. 105
Slide n. 106
RISCHIO ELETTRICO
Per gli impianti elettrici
esistono norme precise
che permettono di
progettare la massima
ragionevole possibile
sicurezza degli impianti.
Tuttavia l’imprudenza, l’improvvisazione
o l’utilizzo non corretto di macchine e circuiti elettrici
sono causa di numerosi incidenti.
Slide n. 106
Slide n. 107
RISCHIO ELETTRICO
Tutti gli apparecchi elettrici devono
avere un contrassegno che ne
garantisca la rispondenza alle norme
di sicurezza nazionali e internazionali.
L’osservanza attenta delle
istruzioni d’uso, consente di
lavorare in sicurezza.
Slide n. 107
Slide n. 108
RISCHIO ELETTRICO
Controllate sempre
la protezione di terra
di tutte le apparecchiature
e lo stato di efficienza della
protezione dei cavi.
Slide n. 108
Slide n. 109
RISCHIO ELETTRICO
Usare un adattatore sbagliato, o inserire a forza
una spina, può essere molto pericoloso.
Utilizzate perciò solo spine e adattatori compatibili!
Una spina va presa saldamente sul corpo,
con le mani asciutte e senza tirare il cavo.
Slide n. 109
Slide n. 110
Lesioni da corrente elettrica
In caso di contatto
con la corrente elettrica
interrompete immediatamente
il passaggio di corrente
azionando l’interruttore generale.
Se non fosse possibile
separate l’infortunato
dalla corrente usando un
oggetto isolante asciutto,
come un bastone di legno.
Slide n. 110
Slide n. 111
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
Slide n. 111
Slide n. 112
Per ridurre gli infortuni si devono innanzitutto
eliminare i rischi alla fonte.
ASPIRAZIONE
Protezione
Collettiva
(alla fonte)
Protezione
individuale
MASCHERA
I DPI devono essere impiegati quando i rischi
non possono essere evitati in altro modo.
Dispositivi di Protezione
Individuale (DPI)
Slide n. 113
Ogni tipologia di rischio,
richiede l’uso di protezioni specifiche.
Dispositivi di Protezione
Individuale (DPI)
Ad esempio, tutti i guanti
proteggono le mani,
ma ogni tipo lo fa in modo
diverso
Slide n. 114
Dispositivi di Protezione
Individuale (DPI)
Per utilizzare
correttamente un DPI
è quindi necessaria
un’adeguata formazione
e il rispetto di procedure
e istruzioni.
Ad esempio, un casco non regolato è inutile:
sono le cinghie interne che ammortizzano l’urto.
Slide n. 115
Dispositivi di Protezione
Individuale (DPI)
I dispositivi di protezione
individuali vanno
controllati ogni volta
prima di essere utilizzati.
Qualsiasi anomalia va
subito segnalata.
Non sottovalutate mai i pericoli!
Slide n. 116
DPI per il CORPO
La visibilità
dell’operatore al lavoro
permette di evitare
infortuni.
Oltre alla visibilità
è necessaria anche
la protezione fisica
del corpo.
Slide n. 117
DPI per la TESTA
Non tutti i caschi sono uguali:
per ogni ambiente di lavoro
sono necessari specifici
dispositivi con determinate
caratteristiche di protezione.
Slide n. 118
Quando l’esposizione
quotidiana supera
gli 85 decibel,
è obbligatorio l’uso
dei dispositivi di protezione
individuale.
RUMORE MEDIO >85 dB
DPI per l’UDITO
Slide n. 118
Slide n. 119
Uno dei più semplici protettori auricolari è l’inserto.
Ricordate che la compressione
prima dell’inserimento
va fatta con mani pulite!
Una volta nell’orecchio
gli inserti si espandono
isolando dal rumore.
DPI per l’UDITO
Slide n. 119
Slide n. 120
Se utilizzate delle cuffie di protezione per l’udito,
verificate sempre che aderiscano perfettamente.
DPI per l’UDITO
Attenzione quando
indossate altri dispositivi
di protezione, ad esempio
degli occhiali:
le stanghette potrebbero
tenere non aderenti
le cuffie.
Slide n. 120
Slide n. 121
I DPI dispositivi possono proteggere solo
se sono in perfette condizioni e adatti al lavoro.
DPI per gli OCCHI
Slide n. 121
Slide n. 122
In presenza di polveri o fumi
si devono usare occhiali a tenuta
che devono aderire perfettamente.
DPI per gli OCCHI
Fate attenzione
quando indossate
altri dispositivi di protezione.
Slide n. 122
Slide n. 123
Ricordate: non esistono maschere universali,
capaci di proteggerci da ogni sostanza.
DPI per le VIE RESPIRATORIE
Non dimenticate che il potere
filtrante delle maschere
diminuisce nel tempo.
È quindi necessario
prevedere una regolare
sostituzione!
Slide n. 123
Slide n. 124
Per le lavorazioni in ambienti con polveri
o nebbie non nocive sono utilizzate
le classiche mascherine.
DPI per le VIE RESPIRATORIE
Slide n. 125
• Mettete la maschera
sul viso, regolate gli
elastici, stringete la
maschera sul naso.
Regolate la maschera in
modo da non lasciare
spiragli per l’aria.
DPI per le VIE RESPIRATORIE
Slide n. 126
I guanti possono
proteggere solo se sono
in perfetto stato: guanti
rovinati o sporchi sono
un pericolo!
Conservateli con cura e
sostituiteli appena non
sono più efficienti.
DPI per le MANI
Slide n. 127
Non tutti i guanti sono uguali!
Slide n. 128
Protezione dai rischi meccanici: urti,
schiacciamento, perforazione.
DPI per i PIEDI
Puntale
rinforzato
lamina antiforo
Slide n. 129
Se non è possibile la realizzazione
di misure di protezione collettiva
(parapetti, ecc.),
è necessario l’uso di cinture
e imbracature anticaduta.
DPI contro le CADUTE
Attenzione: non esistono cinture
di sicurezza adatte a qualsiasi
utilizzo!
Slide n. 130
DPI contro le CADUTE
Questi dispositivi sono
assolutamente inadatti
contro
le cadute dall’alto.
Cinture di stazionamento: il cordino (da tenere
sempre in tensione) limita lo spazio di caduta.
Slide n. 131
DPI contro le CADUTE
Contro i rischi di caduta dall’alto si utilizzano
cinture di sicurezza a imbracatura completa
agganciata ad un punto fisso.
Slide n. 132
SOSTANZE
PERICOLOSE
Slide n. 132
Slide n. 133
SOSTANZE PERICOLOSE
La protezione dalle sostanze pericolose deve evitare
o, se non è tecnicamente possibile,
ridurre al minimo le sostanze impiegate.
Le aree a rischio,
devono essere segnalate
in modo visibile,
l’accesso deve essere consentito
solo agli operatori autorizzati.
Slide n. 134
Pericoli per la salute
ATTENZIONE
Nuovi simboli Vecchi simboli
Irritanti (Xi) Nocivi (Xn)
Tossici (T) PERICOLO
SOSTANZE PERICOLOSE
Slide n. 135
Tutte le informazioni
sui rischi di un
prodotto chimico
sono riportate nella
SCHEDA DI
SICUREZZA
SOSTANZE
PERICOLOSE
Slide n. 136
AGENTI CANCEROGENI,
MUTAGENI E BIOLOGICI
Nelle aree a rischio
evitate in modo assoluto
di mangiare, bere o fumare
per evitare ogni possibile
contaminazione
attraverso la bocca.
Slide n. 137
AGENTI CANCEROGENI,
MUTAGENI E BIOLOGICI Per questo tipo di sostanze è fondamentale
la sorveglianza sanitaria della salute.
Sotto la supervisione
del medico competente,
periodicamente
devono essere effettuati
controlli sanitari
a tutti i lavoratori
potenzialmente a rischio.
Slide n. 138
CONCLUSIONI
Slide n. 138
Slide n. 139
CONCLUSIONI È compito di ognuno
prendere coscienza dei rischi
e adottare comportamenti
tesi ad evitare qualsiasi tipo
di incidente, a salvaguardia
della propria salute e di
quella di tutti.
Ricordate! La sicurezza e la salute sul lavoro sono
beni essenziali e non si possono improvvisare!
Slide n. 139