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Periodico Trimestrale del Comune di Vobarno. Anno XXV - N. 4 - Dicembre 2010 - Registrazione Tribunale di Brescia n. 29 del 3.11.1983
L’esame dell’asse-
stamento del bilancio
2010, approvato dal
Consiglio Comunale a
fine novembre con il
voto contrario dei Con-
siglieri di “Vobarno che
cambia” e l’astensione
del rappresentante della “Lega Lombarda”, è stata l’oc-
casione per riflettere anche sul ruolo del nostro Comune
nella stagione delle grandi trasformazioni che sta viven-
do il Paese, con le inevitabili ripercussioni che investono
anche il sistema delle autonomie locali.
In primo luogo la crisi economica e finanziaria nella
quale l’Italia è immersa, insieme a buona parte dell’Eu-
ropa, ed un modello di finanza pubblica ormai anacroni-
stico e non più sostenibile.
Come sempre avviene nelle fasi di crisi, sono i vari
terminali del sistema a subirne le conseguenze più acute:
nel momento in cui lo Stato riduce i propri trasferimen-
ti a Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni,
sono proprio questi ultimi ad esserne più penalizzati,
poiché subiscono il cumulo dei vari tagli, ricevendo ogni
anno meno risorse non solo dallo Stato, ma, appunto,
anche dalla Regione, dalla Provincia e dalla Comunità
Montana.
Tocca poi agli amministratori comunali “metterci la
faccia”, ovvero rispondere, disponendo di minori risor-
se, ad un numero crescente di cittadini che reclamano
servizi e ad un territorio che, sempre più urbanizzato,
abbisogna di infrastrutture e manutenzione.
Nella situazione data, l’Amministrazione Comunale
di Vobarno non poteva far altro che contenere gli inve-
stimenti e dirottare risorse dalla realizzazione di nuove
opere alla manutenzione di quelle esistenti ed al conso-
lidamento dei servizi alla persona, dedicando particola-
re attenzione a quelle fasce maggiormente colpite dalla
crisi economica.
L’assenza di investimenti in nuove infrastrutture non
dipende quindi da un vuoto di idee del Sindaco o da
una carenza di programmazione della Giunta, bensì da
un condiviso ed oculato impiego delle modeste risorse
disponibili.
Anche la partecipazione a bandi pubblici viene di vol-
ta in volta ponderata con estrema attenzione, in ragione
della effettiva priorità e rilevanza dell’intervento propo-
sto, nonché della quota di compartecipazione richiesta
al Comune.
Raramente, infatti, il finanziamento proveniente da
enti pubblici o fondazioni private raggiunge il 50% del
costo dell’intervento e la restante parte, oltre alle spese
tecniche e di progettazione, deve essere sostenuta dal bi-
lancio comunale.
Recentemente abbiamo comunque chiesto il cofinan-
ziamento di alcuni interventi: il recupero dell’edificio in
Largo Donatori di Sangue e della ex scuola elementare
di Eno, il percorso ciclabile di collegamento con i Co-
muni di Provaglio Val Sabbia e di Toscolano Maderno,
il potenziamento della rete di pubblica illuminazione, la
realizzazione della pista di atterraggio per l’elisoccorso.
E’ di questi giorni (ne viene data notizia in altra parte
del notiziario), l’ottenimento del finanziamento da parte
della Regione Lombardia del progetto “Il fiume e la fab-
brica”, teso a valorizzare il tratto di ciclabile insistente
sulla storica linea ferroviaria Rezzato-Vobarno.
Un rinnovatosistema istituzionale?
Il secondo elemento di novità nel quale si trovano ad
operare i Comuni, solo in parte conseguenza della dif-
ficile congiuntura economica, è il ridisegno del sistema
istituzionale del nostro Paese. Tema complesso ed arti-
Finanze locali e progettualità
colato, che riguarda il superamento del bicameralismo
perfetto, il federalismo amministrativo e fiscale, il ruolo
delle Regioni e delle Province, l’abolizione delle Comu-
nità Montane e dei Consorzi, e molto altro ancora.
Mi limito qui, per evidenti ragioni di competenza
personale oltreché di spazio, a richiamare il solo tema,
peraltro discusso in sede consiliare, del rafforzamento
della forma associativa intercomunale, quale modello or-
ganizzativo strutturato ed obbligatorio in grado di corri-
spondere ai principi di sussidiarietà e adeguatezza richie-
sti per l’esercizio efficiente delle fondamentali funzioni
dei Comuni e dei servizi ai cittadini.
Non ho mancato, in questa come in altre sedi, ivi
comprese quelle ufficiali, ovvero la Sala consiliare di Vo-
barno e quella assembleare di Nozza, di esprimere forti
critiche alla maggioranza che governa la Comunità Mon-
tana di Valle Sabbia, per le disinvolte modalità di impie-
go dei soldi pubblici che adotta e per gli interventi che
prioritariamente finanzia.
Ma, detto ciò, ritengo che l’agire insieme del Comuni
valsabbini, la solidarietà tra le Amministrazioni che ab-
biamo costruito in decenni, le economie di scala che si
raggiungono ed il conseguente innalzamento del livello
dei servizi che possiamo così assicurare ai nostri cittadini
ed al sistema produttivo insediato sui nostri territori, è
una opportunità che non possiamo perdere.
Una forma associativa che, peraltro, non compromet-
te affatto ma, al contrario, ottenendo il requisito indi-
spensabile dell’adeguatezza dimensionale, esalta la piena
autonomia di ciascun Comune e salvaguarda le identità
locali.
Che poi questo agire insieme continui a chiamarsi
“Comunità Montana” o “Unione di Comuni” o in qual-
siasi altro modo, francamente, poco importa.
E considero francamente sorprendente il fatto che il
capogruppo della Lega Lombarda, partito che peraltro
esprime la Vice Presidenza della Comunità Montana di
Valle Sabbia, non perda occasione per criticare l’operato
dell’Ente comunitario e contestarne l’esistenza stessa.
Penso, al contrario, che solo nella dimensione sovra
comunale possiamo riporre le aspettative di migliora-
mento delle condizioni di vita dei nostri concittadini e
di contenimento dei costi: lo è stato nel passato (con la
metanizzazione della Valle – per citare solo un esempio),
lo è nel presente con il dimensionamento dei servizi di
igiene urbana o di distribuzione del gas metano, lo sarà
sempre più nel futuro con l’impiego di fonti rinnovabili
per la produzione di energia, per il rinnovo delle reti
della pubblica illuminazione e per molto altro ancora.
Ed anche alcuni importanti interventi da realizzare
sul nostro territorio comunale, potranno vedere la luce
solo se sapremo evidenziarne la valenza sovra comunale
e se riusciremo a convogliare su di essi le risorse prove-
nienti da diversi enti e soggetti: penso all’ampliamento
dell’ITIS di via Sottostrada, particolarmente urgente per
consolidare il polo tecnico di eccellenza che dentro quei
volumi ha saputo affermarsi, ma anche ad altri proget-
ti più ambiziosi e di lunga lena, quali il recupero della
Chiesa di San Faustino e della cerchia muraria che la ri-
comprende, attorno a cui si è costituito un gruppo di
appassionati e competenti cittadini vobarnesi.
Vobarno, per quanto sia tra i più popolosi comuni
della Valle, è troppo piccolo per fare da solo.
Non seguiremo quindi antiche ed anacronistiche am-
bizioni da “piccole patrie”, peraltro estranee alla storia
ed alla cultura dei vobarnesi; vogliamo mettere in campo
idee e progettualità, sollecitare tenacemente l’associa-
zionismo istituzionale e far valere la nostra autonomia
nel rispetto delle peculiarità altrui, convinti che siano
esattamente queste le responsabilità e le prove cui siamo
chiamati nella stagione che viviamo.
Ormai prossimi alle festività di fine anno, desidero
infine rivolgere a tutti i vobarnesi gli auguri di un sereno
Natale e di un positivo anno nuovo.
Sindaco Carlo Panzera
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Per una Vobarno più bella e funzionale
L’occasione di questa nota informativa sui lavori pub-
blici vuole essere una sorta di trait-d’union tra quanto
scritto in precedenza, quanto è stato effettivamente fatto
a poco più di un anno dall’inizio del mandato.
Mi riallaccio quindi all’informativa precedente, dove
veniva data comunicazione di una serie di “opere impo-
state” per il capoluogo e per le frazioni, completata da un
elenco di opere già portate a compimento. Per quest’ulti-
me non serve aggiungere altro, mentre per le “opere impo-
state” è bene fare il punto della situazione.
CAPOLUOGOMunicipio: ritengo che la “Casa del Popolo” di
Vobarno, sia uno degli edifici più caratteristici del nostro
comune e che pur non essendo estremamente funzionale
come le moderne strutture, debba essere salvaguardata e
valorizzata nel suo aspetto originario, intensificando gli
sforzi a beneficio anche delle aree circostanti, come la
sistemazione di Piazza Ferrari, già inserita nei program-
mi futuri e come già peraltro realizzato dalle precedenti
amministrazioni per il ponte vecchio e la vicina piazza
Martiri della Libertà.
Nel frattempo è stato completato, come da program-
ma, il rifacimento della copertura del Municipio e, con
l’occasione delle impalcature montate a tale scopo, si è
approfittato, previa autorizzazione della Soprintendenza,
ad effettuare la pulizia dei marmi esterni ed alla tinteg-
giatura delle facciate. E’ inoltre in fase di ultimazione la
realizzazione dei nuovi servizi igienici. Questa prima fase
sarà terminata con la tinteggiatura interna e con la sosti-
tuzione di avvolgibili esterni per dare un senso di ordine e
completezza all’opera.
Cimitero: le lungaggini burocratiche ci hanno co-
stretto ad iniziare i lavori con un po’ di ritardo sulla tabella
di marcia; il cattivo tempo ci ha messo del suo. Risultato:
siamo arrivati a ridosso delle Festività con le opere ancora
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fresche di finitura. Ma credo sia valsa la pena fare tutto
il possibile per teminare i lavori di questa prima fase per
la Festività dei Morti. Qualcuno dice che il cimitero è la
nostra seconda casa. Non tutti la pensano così. Ma credo
non ci sia un vobarnese che non abbia almeno uno dei
propri cari a riposo nel cimitero. Ecco quindi la necessi-
tà e il nostro impegno a rendere più dignitoso possibile
questo luogo di culto e di riposo per i nostri defunti.
Palestra centro sportivo: la pavimentazio-
ne è stata completata come da programma, grazie anche
all’impegno dell’Assessorato allo sport e delle associazio-
ni sportive.
Asfaltature e marciapiedi: l’asfaltatura è
stata completata, tempo inclemente permettendo, secon-
do programma. L’occasione è stata propizia per la manu-
tenzione ed il rifacimento di alcuni tratti di marciapiede,
come nel caso di via Poli e via Campagnola. Una nota a
parte va spesa per via Castegnino, dove è stato ritenu-
to necessario effettuare il rifacimento dei marciapiedi,
con la riqualificazione dell’area verde, per dare un senso
compiuto a questo angolo centrale del Comune dove pe-
raltro è insediata la fontana per la distribuzione dell’ac-
qua potabile.
Pista ciclabile: completata la piantumazione
dell’area verde, con relativo inerbimento, è stato posto
in opera il piccolo percorso vita per la gioia degli sportivi
che possono utilizzare queste attrezzature all’aria aperta.
La ripresa dei lavori, a carico della Provincia di Bre-
scia per il completamento della pista ciclabile, è prevista
per l’inizio del mese di dicembre, secondo quanto comu-
nicato dal suddetto Ente.
Riserva “Funtanì”: in collaborazione con
l’Assessorato all’Urbanistica, sono stati pressoché com-
pletati i lavori relativi alla viabilità interna alla riserva
naturale “Sorgente Funtanì”, comprensivi della posa di
una passerella pedonale di attraversamento del torrente
Agna.
FRAZIONICarpeneda: si sono conclusi i lavori di amplia-
mento in Via Prada con la formazione di marciapiedi
e rifacimento dei sottoservizi e illuminazione pubbli-
ca. Completati pure i punti luce nell’area di Via Fuci-
ne, dove era già stata terminata la trasformazione della
viabilità, con conseguente modifica della canalizzazione
delle acque di scarico meteoriche. Il collaudo di detta
modifica, a discapito dello scetticismo di qualcuno, ha
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avuto esito positivo in occasione delle eccezionali preci-
pitazioni atmosferiche dei giorni 1 novembre e seguenti,
che sono passate senza causare alcun danno ed esondazio-
ne del canale. Sono stati eseguiti lavori di riqualificazione
della piazza antistante la chiesa, mediante spostamento e
sostituzione della fontana, formazione di nuovi parcheg-
gi e allargamento dell’area per agevolare manovra scuola-
bus. E’ doveroso sottolineare che questo intervento, solle-
citato dal Consiglio di frazione, si è reso possibile grazie
al contributo fattivo del Consiglio stesso e dei volontari,
che hanno fornito manodopera, mentre la fontana è stata
offerta personalmente dal Presidente del Consiglio di fra-
zione signor Zani Domenico.
Collio: ultimati i lavori di completamento del mar-
ciapiede di Via Provinciale, con formazione di tappeto di
usura e posa dei punti luce. Via Mura è stata asfaltata,
mentre viene rimandato l’allargamento della stessa con le
opere da effettuarsi nel programma prossimo.
Degagna-Eno-Carvanno: sistemata l’area
circostante la piastra polivalente con inerbimento e posa
di arredi urbani. Sono iniziati, da parte di A2A, i lavori
di messa in sicurezza del depuratore. Sono state effettuate
le asfaltature dove necessario. Nella frazione di San Mar-
tino sono iniziate le opere di rifacimento dei sottoservizi:
opere rientranti nel più vasto progetto di riqualificazione
del centro storico della frazione che comporterà la cubet-
tatura in porfido e rifacimento della illuminazione. Nella
frazione di Eno sono stati eseguiti i lavori di manutenzio-
ne del tetto della ex-scuola elementare.
Pompegnino: si sono conclusi i lavori di illumina-
zione del centro storico. Restano ancora alcuni cavi prov-
visori che devono essere sistemati a cura e spese di altri
gestori. Per concludere il ciclo delle opere post-terremoto,
rimane ancora da realizzare la sistemazione dell’area anti-
stante la chiesa, opera già ricompresa nel piano triennale
con previsione di inizio lavori per la primavera prossima.
Per quanto riguarda via Don Angelo Questa, già ogget-
to di modifica della viabilità mediante l’introduzione di
senso unico, sono iniziati i lavori di allargamento della
carreggiata all’altezza della curva pericolosa e priva di vi-
sibilità.
Teglie: eseguite le opere di asfaltatura nella zona del-
le vecchie fontane, già ristrutturate, in quella del cimi-
tero e in quella antistante la “Casina”. A Moglia, grazie
alla collaborazione di persone di buona volontà, con la
sola fornitura di alcuni materiali da parte dell’ammini-
strazione, è stato sistemato il muro di contenimento e il
sagrato antistante la chiesetta di San Bartolomeo. Dopo
opportune sollecitazioni, A2A ha presentato in Comune la
pratica per l’intervento di manutenzione del depuratore,
che, salvo imprevisti, dovrebbe avviarsi entro i primi mesi
dell’anno che verrà.
Concludo questo elenco sommario della attività svolta
da questo Assessorato, in collaborazione con il Consiglio
Comunale, la Giunta, i Consigli di Frazione, i Funzionari
preposti e le maestranze, ringraziando tutti per la colla-
borazione e scusandomi fin d’ora se non è stato possibi-
le menzionare con più precisione, tutte le attività svolte
nell’ambito dei LL.PP. riguardanti in particolare la quoti-
dianità di interventi su un vasto territorio come il nostro.
Infine desidero ringraziare la Protezione Civile di Vo-
barno, che in occasione della piena del fiume Chiese del
primo novembre scorso, ha messo a disposizione tempesti-
vamente uomini e mezzi per cercare di alleviare, per quan-
to possibile, i disagi causati dall’esondazione, fortunata-
mente non tanto grave come in altre zone d’Italia.
A tutti rivolgo auguri di Buone Feste e sereno anno
nuovo.
L’assessore ai Lavori PubbliciCatia Turrini
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Amministrare significaanche progettare il futuro
Faccio mia una frase di un glorioso condottiero dell’an-
tica Grecia:” Le cose che si fanno in vita riecheggiano nell’
eternità” : ecco perché chi amministra si deve impegnare,
senza scordare l’immediato, a progettare il futuro.
Dovere degli Amministratori infatti, nel rispetto degli
impegni assunti, non è solo gestire l’ordinarietà, ma avan-
zare proposte progettuali che affrontino il presente guar-
dando al futuro; la programmazione della politica scolasti-
ca impone una visione proiettata verso “il domani“, nella
convinzione che l’investimento formativo delle nuove ge-
nerazioni rappresenta l’insieme di competenze culturali e
professionali che “cementano i pilastri sui quali si poggerà
la società del domani”. Investire nella scuola significa per-
tanto investire nel futuro.
Da sempre le Amministrazioni che ci hanno precedu-
to hanno agito con questa convinzione. Mi piace portare
come esempio la “concreta progettualità “degli Ammini-
stratori Vobarnesi quando, nella seconda metà degli anni
settanta, per rispondere alle esigenze dell’ utenza e della
cittadinanza hanno istituito la Scuola dell’infanzia Statale
poi e, all’inizio degli anni ottanta, hanno mantenuto e po-
tenziato l’attuale ITIS; scelta, quest’ultima, sintesi di lun-
go, vivace e articolato dibattito, nel quale fui attivo prota-
gonista per contrastare chi allora ventilava l’idea di istituire
a Vobarno altri indirizzi scolastici; superfluo sottolineare la
bontà di quelle scelte.
Oggi, nella continuità di quella impostazione, è stata
inoltrata all’Assessorato Provinciale alle Politiche Scola-
stiche la richiesta, condivisa con l’Amministrazione di
Idro e la Comunità Montana di Vallesabbia, di mantenere
l’Istituto Superiore di Vobarno quale unico Polo tecnico
dell’informatica e delle telecomunicazioni.
In una prima bozza di proposta, detto polo veniva iden-
tificato nell’Istituto “C.Battisti” di Salò; la nostra propo-
sta, accolta e formalizzata nel piano dell’offerta formativa
della Provincia di Brescia, consolida nel prossimo futuro
il nostro Istituto Superiore quale Istituto tecnico di rife-
rimento per l’utenza della zona Vallesabbia - Alto Garda.
Il superamento di alcuni stereotipi che possono ostaco-
lare una reale integrazione sociale, inizia fin dalle prime
fasi del processo formativo; è con questa convinzione che
si è sottoscritto con le Scuole Paritarie dell’Infanzia – uni-
tamente alla convenzione che regola i rapporti tra Comune
e Scuola Paritarie stesse - un protocollo d’intesa nel quale
si definisce un percorso didattico che vede co-protagoniste
Scuola Statale e Scuole dell’Infanzia Paritarie.
Verranno definite infatti modalità e iniziative didat-
tiche miranti a favorire momenti di interscambio con la
Scuola Pubblica, sviluppando attività comunemente pro-
grammate che prevedano la copresenza di gruppi di alunni
provenienti dalle diverse Scuole, nella consapevolezza che
fin da oggi si creano le condizioni affinché le dinamiche
sociali che caratterizzeranno le società multietniche future
si basino sul rispettoso confronto fra le varie culture.
L’impegno morale a sostenere chi ha difficoltà econo-
miche e didattiche si deve tradurre in scelte concrete, met-
tendo a disposizione risorse finanziarie finalizzate all’attua-
zione di progetti specifici, così come si deve riconoscere e
valorizzare chi, per capacità, volontà e merito, eccelle.
La società e la scuola stanno recuperando in parte al-
cuni valori, fino ad oggi parcheggiati nel limbo dell’edu-
cazione: il rivalutare il concetto di “meritocrazia”, inteso
come il riconoscimento delle doti, capacità e meriti perso-
nali, deve considerarsi, gratificando i migliori, come valore
fondante di una sana competitività, indispensabile per il
progresso sociale.
Per incentivare gli studenti a competere in questo “ago-
ne scolastico”, l’amministrazione continua ad erogare ai
migliori studenti una borsa di studio; l’iniziativa, partico-
larmente apprezzata dagli studenti e dalle famiglie verrà,
compatibilmente con le disponibilità finanziarie, annual-
mente riproposta.
Le idee e i progetti fin che restano tali “rimangono
solo astrazioni”; per realizzarle necessitano di precisi im-
pegni che implicano necessariamente anche investimenti
finanziari; investimenti intesi proprio come “impegno per
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acquisire beni e valori durevoli”: non
è forse uno dei migliori investimenti
formare le nuove generazioni ! ?.
E’ con questo spirito che si è im-
postato, nella continuità, il piano di
intervento per l’attuazione del dirit-
to allo studio per l’anno scolastico
2010/2011, che comporta un impe-
gno finanziario di circa 600.000 Euro.
Colgo l’occasione per esprimere
un sentito ringraziamento, anche a
nome del Sindaco e della Giunta Co-
munale, ai Dirigenti responsabili del-
le Istituzioni Scolastiche Pubbliche,
ai Presidenti delle Suole dell’infanzia
autonome, al Personale docente e non
docente delle scuole di ogni ordine e
grado che con il loro impegno quoti-
diano si fanno carico di responsabilità
per offrire una sempre maggiore quali-
tà del servizio; mi sia permesso anche
di ringraziare la ditta ”Almici” che da
anni garantisce con qualificata pro-
fessionalità il trasporto scolastico dei
nostri alunni.
Per doverosa informazione vengo-
no di seguito riportati gli investimen-
ti del piano per il diritto allo studio
per l’anno scolastico 2010/2011.
Assessore Valeriano Buffoli
Alcune precisazioni circale scuole vobarnesi
Ci pare doveroso, nel rispetto dell’interesse della Comunità
non solo di Vobarno, esternare alcune valutazioni che possono
contribuire ad arricchire il dibattito intorno al tema della Ri-
organizzazione dell’offerta formativa della Provincia di Brescia.
Condividiamo le indicazioni contenute nel Documento elabo-
rato dai Dirigenti scolastici dell’Ambito Garda – Vallesabbia
nel quale si esplicita che “… il Polo tecnico di Vobarno deve
rimanere l’unico del settore tecnologico, nell’indirizzo dell’infor-
matica e telecomunicazioni, continuando l’esperienza dell’ITIS
che opera a Vobarno dal 1971...”
Nel primo documento-bozza dell’offerta formativa propo-
sto dalla Provincia di Brescia vi è, nonostante i programmi sia-
no molto diversi, così come l’aspetto metodologico-didattico,
l’ipotesi di istituire nel Polo scolastico Salò -Gardone Rivie-
ra, presso l’Istituto “Battisti”, l’indirizzo di informatica e te-
lecomunicazioni, trasformando l’attuale Progetto “Mercurio”
dell’indirizzo ITC programmatori.
Nel Regolamento del Ministero dell’Istruzione dell’Uni-
versità e della Ricerca, recante le norme per il riordino degli
Istituti Tecnici, in attuazione della legge n° 133/2008, si sta-
biliscono i criteri e la metodologia didattiche, le discipline di
insegnamento ed i profili dei tecnici diplomati. Secondo l’al-
legato B1 del suddetto regolamento il Perito in amministra-
zione, finanza e marketing è in grado , fra l’altro, “… di ela-
borare , interpretare e rappresentare dati con il ricorso a strumenti
informatici“ ed “utilizzare teconologie e programmi informatici
dedicati alla gestione amministrativa/ finanziaria”, acquisendo
competenze completamente diverse rispetto a quelle del Perito
in informatica e telecomunicazioni definite nell’allegato C4
sempre del presente Regolamento.
Peraltro la metodologia didattica negli istituti Tecnici del
settore Tecnologico è impostata principalmente sull’attività
laboratoriale che richiede l’utilizzo di attrezzati e costosi labo-
ratori; nell’indirizzo di informatica e telecomunicazioni sono
infatti previste circa 1150 ore curriculari distribuite sul quin-
quennio: laboratorio di fisica, chimica, tecnologia ed infor-
matica nel biennio, laboratorio di telecomunicazioni,sistemi,
informatica nel triennio.
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Scuole dell’infanzia
Gestione e contenimento rette scuole paritarie 80.000,00
Mensa scolastica scuole territorio comunale (personale) 42.000,00
Fornitura mensa scolastica 67.300,00
Attività didattica scuola statale infanzia 10.000,00
Assistenza ad personam 35.500,00
Progetti didattici scuola dell’infanzia (promozione alla lettura) 2.000,00
Assistenza alunni operatori Auser 8.500,00
Gestione servizio mensa scolastica 1.000,00
Totale 246.300,00
Scuola secondaria di primo grado (scuola media)
Acquisto libri per alunni frequentanti 26.000,00
Spesa per il funzionamento mensa scolastica 1.453,00
Contributo per acquisto sussidi didattici, attrezzature e beni di consumo 11.000,00
Contributo Giochi della Gioventù 1.000,00
Iniziative Assessorato alla Cultura (promoz. lettura) 2.000,00
Iniziative promosse dall’Assessorato P.I. 5.000,00
Progetto Supporto agli allievi con maggiori difficoltà 8.000,00
Iniziative di approfondimento didattico 2.000,00
Totale 56.453,00
Scuola primaria (elementare)
Acquisto libri per alunni frequentanti 13.000,00
Spesa per il funzionamento mensa scolastica 1.600,00
Contributo per sussidi didattici per studenti diversamente abili 1.500,00
Contributo per acquisto beni consistenti 8.500,00
Contributo per acquisto materiale di consumo 3.500,00
Iniziative assessorato alla cultura (promoz. lettura classi 4°) 2.000,00
Corsi personale ATA 500,00
Assistenza ad personam 26.650,00
Rimborso ai comuni limitrofi spese per libri di testo 500,00
Totale 57.750,00
L’offerta formativa dell’ambito Alto
Garda-Vallesabbia, nel rispetto della
storia educativa recitata in questi anni
dagli Istituti sul territorio, è stata ca-
ratterizzata dall’Istituto Battisti nel
settore commerciale e delle costruzio-
ni, dall’istituto Alberghiero nel settore
turistico, dal Liceo Fermi e dall’ITIS
di Vobarno nel settore tecnologico. La
programmazione della politica scola-
stica secondo le indicazione delle Isti-
tuzionali locali, attente alla specificità
economico-produttiva territoriale, che
da sempre hanno creduto nel ruolo
fondamentale della formazione scolasti-
ca investendo risorse, fino ad ora non
ha creato doppioni. Razionalizzando la
gestione delle risorse, ha posto le condi-
zioni per formare generazioni di giovani
preparati che hanno costituto linfa vita-
le per il tessuto economico produttivo
della zona.
La trasformazione dell’indirizzo
programmatori-progetto Mercurio
dell’ITC Battisti di Salò nell’indiriz-
zo informatico del settore Tecnologi-
co, non solo verrebbe ad interessare
un’utenza che già si rivolge all’ITIS di
Vobarno, ma richiederebbe ingenti in-
vestimenti per attrezzare laboratori che
gia esistono nella stessa sede; si svilireb-
bero peraltro le potenzialità acquisite
negli anni di esperienza essendo, l’ITIS
di Vobarno, uno degli Istituti tecnici
Industriali più longevi della Provin-
cia di Brescia, nato nell’anno scolasti-
co 1970/71, che ha percorso un lungo
cammino nel settore meccanico ma so-
prattutto informatico.
Da ciò ci sembra evidente che il
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Istituto comprensivo
Materiale per segreteria 6.000,00
Sorveglianza alunni e altri servizi convenzionati 4.000,00
Organizzazione attività varie 3.000,00
Totale 13.000,00
Scuola secondaria di secondo grado
Borsa di studio 12.500,00
Contributi per acquisto materiale di laboratorio 10.000,00
Assistenza ad personam 12.500,00
Potenziamento per preparazione università 2.000,00
Progetto potenziamento per preparazione università
Totale 37,000,00
polo tecnologico negli indirizzi già spe-
rimentati (informatico e meccanico)
debba rimanere a Vobarno per la zona
della Vallesabbia e dell’Alto Garda in
quanto l’ITIS è la faccia educativa di
una zona a forte concentrazione indu-
striale che ha consolidato un proficuo
rapporto fra scuola e mondo del lavoro,
preso ad esempio anche in una recente
pubblicazione di Claudio Gentile, re-
sponsabile delle politiche scolastiche di
Confindustria; l’ITIS è una pianta vi-
gorosa che può dispiegare le sue fronde
nell’Istituto Tecnico settore Tecnologi-
co, ma se le viene tolta la terra-utenza
dalle radici può morire in poco tempo.
Per queste riflessioni non ci sembra
nè giusto nè opportuno rischiare di ave-
re dei doppioni quando già c’è un Isti-
tuto come l’ITIS di Vobarno collaudato
sul campo, punto di riferimento da più
di quattro decenni quale Ente formato-
re di giovani tecnici.
Il SindacoCarlo Panzera
L’Assessore alle politiche scolasticheProf. Valeriano Buffoli
Trasporti
Trasporto ordinario alunni ditta appaltatrice 163.715,00
Contributi alle famiglie per casi particolari 2.000
Totale 165.715,00
Educazione permanente
Totale 1.000
Sostegno alle famiglie
Sostegno alle famiglie per favorire la frequenza scolastica 12.000,00
Scuola aperta punto compiti 8.000,00
Totale 20.000,00
I giovani di VobarnoE’ in distribuzione la ricerca dedicata ai comportamenti rispetto a sostanze e moderne tecnologie dei giovani di Vobarno. La
ricerca ha interessato 324 studenti delle tre scuole medie e il primo biennio delle superiori. Un particolare ringraziamento, per la collaborazione, va a dirigenti e docenti dell’Istituto Comprensivo di Vobarno: un impegno importante e significativo delle nostre scuole, per meglio conoscere i nostri ragazzi.
Assessore Valeriano Buffoli
Nel mio articolo di giugno elencavo i nuovi servizi offerti e quelli confermati.
Nella descrizione ricorre spesso la parola “collaborazione”: progetti condivisi e attivati con la partecipazione di scuole, as-sociazioni, enti, cooperative, terzo settore.
Nel nostro comune operano circa 70 associazioni formate da persone che rappresentano una risorsa per la cultura, lo sport, l’assistenza, l’educazione e la sicurezza.
Credo che questa sia la nostra ricchezza, il valore aggiunto che permette di avanzare con nuove progettualità nonostante le contingenti restrizioni economiche; quindi è doveroso il ringra-ziamento a tutto il mondo del volontariato.
La crisi economica è tutt’altro che terminata e lo Stato per i prossimi anni ridurrà ulteriormente i trasferimenti di contributi ai comuni costringendo gli amministratori a rivedere bilanci e servizi.
Sono convinto che per affrontare e superare le difficoltà, do-vremo potenziare maggiormente il lavoro di rete mettendo in campo sinergie, esperienze e competenze per addivenire a pro-poste efficaci ed efficienti.
La collaborazione tra enti è fondamentale ed in Valle Sabbia, come previsto dalla legge regionale 3/08, è stato predisposto il piano di zona 2009/2011 che è il documento attraverso il quale si stabiliscono le linee guida per definire un sistema integrato di servizi omogeneo per tutti i comuni della valle. L’obiettivo del piano di zona è quello di armonizzare i differenti indirizzi di politica sociale evitando sovrapposizioni e sprechi di risorse.
La struttura organizzativa si articola in assemblea dei sindaci, comitato ristretto dei sindaci e ufficio di piano; quest’ultimo è lo strumento tecnico-amministrativo che assicura il coordinamen-to degli interventi e l’istruttoria degli atti.
L’ufficio di piano è supportato nel lavoro di analisi e proget-tazione dai diversi tavoli tecnici di area che hanno il compito di analizzare le risorse relative al settore di propria competenza, nonché condividere i processi di attuazione del piano di zona.
I tavoli sono composti dai tecnici dei servizi sociali delle amministrazioni comunali, da referenti dei servizi socio sanitari dell’ASL e da un rappresentante per ciascuno dei soggetti che operano sul territorio negli specifici settori di competenza (refe-renti RSA, sindacato pensionati, cooperative sociali, associazioni di volontariato).
La Comunità Montana, con e-mail del 25 Febbraio 2010, ha
comunicato che i lavori dei tavoli tecnici venivano momentane-amente rinviati a data da definirsi.
Con due righe veniva cancellata la partecipazione, chiuso il laboratorio del lavoro di rete ed elusa la condivisione di nuovi progetti. Tutto fermo, quando invece sarebbero necessari inter-venti per la tutela dei minori, per il sostegno delle famiglie e degli anziani, per le politiche giovanili e per creare opportunità di lavoro.
È necessario che la Comunità Montana fornisca un docu-mento di verifica degli obiettivi del piano di zona e ritengo sia urgente riattivare i tavoli tecnici e tornare a discutere.
Al primo posto dell’agenda si deve collocare il tema del la-voro perché le statistiche sull’occupazione sono tutt’altro che positive.
Ricevo richieste di aiuto da famiglie in difficoltà perché non hanno la sicurezza di uno stipendio fisso o perché il reddito è calato causa la cassa integrazione o ancora perché l’indennità di disoccupazione è finita. Quando mancano le risorse, la coesione della famiglia stessa entra in difficoltà, la dignità della persona scade, il rapporto con i figli diventa difficile, il rischio degli sfrat-ti diviene imminente.
Senza fare allarmismi, credo sia doveroso far emergere le dif-ficoltà affinché si possano studiare forme di aiuto e sostegno re-sponsabile. Il comune ha sperimentato i buoni lavoro attraverso i quali si sostengono i disoccupati con contributi economici in cambio di prestazioni lavorative e sociali per la collettività.
Un’altra idea potrebbe essere quella di creare sul territorio comunale una rete di solidarietà familiare con l’obbiettivo di proporre ad esempio progetti di accoglienza temporanea di mi-nori.
Attraverso la collaborazione con la Caritas Zonale, che rin-grazio, si stanno sostenendo mamme sole con bambini che non dispongono di un appartamento in cui vivere, e si distribuiscono pacchi alimentari a famiglie in difficoltà.
Dobbiamo però individuare percorsi finalizzati al raggiungi-mento di una vita autonoma e ancora una volta credo che ciò sarà possibile solo se insieme ai vari livelli, sapremo costruire una rete sociale per sostenere le famiglie e per trovare posti di lavoro.
Assessore alle Politiche Sociali Paolo Barbiani
PARTECIPAZIONE E RETE SOCIALE
SCUOLA MATERNA S.CUORE DI GESU’NIDO “LE COCCOLE” di Pompegnino
“Il fiume e la fabbrica”, questo il titolo
del progetto che, su iniziativa dei Comu-
ni di Vobarno (che funge da ente capofi-
la), Roè Volciano e Villanuova sul Clisi,
trasformerà la ciclabile che costeggia il
fiume Chiese e scorre lungo il tracciato
della vecchia ferrovia Rezzato-Vobarno
in un percorso letterario dedicato agli
scrittori locali del Novecento, fra le
emergenze di archeologia industriale del
Lanificio di Gavardo (1889), Cotonificio
di Villanuova S/Clisi (1883), Cotonifi-
cio di Roè (1882), Ferriera di Vobarno
(1868) ed ex ferrovia Rezzato-Vobarno
(1897).
La Regione Lombardia ha infatti pre-
miato, con uno stanziamento di 23.200
euro, l’originalità di un progetto (otto
in totale quelli promossi dalla regione)
che renderà possibile percorrere questi
luoghi accompagnati dalle emozioni e
dagli scritti di alcuni autori locali che
nei decenni precedenti hanno narrato
dei panorami del fiume e delle colline,
e raccontato del lavoro nelle oggi dimes-
se fabbriche, simbolo della rivoluzione
industriale valsabbina avviatasi alla fine
dell’Ottocento.
Con la pubblicazione di un volume
e una guida tematica in tre lingue per
ciclisti ed escursionisti, la posa di nuovi
luoghi attrezzati per la sosta e il riposo,
il posizionamento di diversi pannelli in-
formativi, spettacoli teatrali dedicati al
tema, si proporranno così inedite sug-
gestioni permanenti, dettate dalla pen-
na di scrittori come i gavardesi Eugenio
Bertuetti (già direttore dl Radiocorriere e
vincitore del prestigioso premio giornali-
stico “Saint Vincent”) e Arnaldo Baruzzi,
il villanovese Vittorino Ravasio, il garde-
sano Giuseppe Solitro ed altri ancora che
nel corso del secolo scorso hanno editato
racconti e volumi strettamente legati a
questo angolo del territorio bersciano.
Un recupero dell’identità e della me-
moria, fra letteratura, storia e natura,
reso possibile grazie ad autori che nel
corso del Novecento hanno narrato, nel-
le loro opere, di questi luoghi della natu-
ra e dell’anima, ma pure descritto le fab-
briche che oggi costituiscono la memoria
del lavoro del secolo scorso. Un inedito
punto di vista, arricchito dalle “parole”
di scrittori che, nel corso del tempo,
hanno descritto questo angolo della valle
e del fiume Chiese.
Un modo, infine, per fornire ulteriori
stimoli a percorrere questo itinerario, ri-
volto ai residenti ma pure alle migliaia di
utenti che, ogni anno, affollano la pista
ciclabile interessata dal progetto.
Torniamo a Scuola!Il primo settembre a Pompegnino é
iniziata la Scuola Materna con:. due sezioni di bimbi da 3 a 6 anni,. una di nido da 12 a 24 mesi. una sezione Primavera da 24 a 36 mesi.Quest’anno é massiccia la parte-
cipazione di bimbi del Comune di Vobarno e questo ci fa molto piacere perché conferma quanto le famiglie oggi siano attente sia al programma, alle attività artistiche ed extrascolasti-
che che ad una collaborazione attiva tra genitori ed insegnanti, punto fermo della nostra Scuola al quale non voglia-mo rinunciare. Particolare attenzione é dedicata ai locali a “misura di bimbo”. Altro nostro intento é anche quel-lo di non pesare economicamente sulle famiglie già sufficientemen-te penalizzate dalla crisi attuale. Quest’anno é stato attivato un sito in-ternet (www.asilopompegnino.it) dove si possono trovare notizie antiche e re-centi, graziose fotografie che attraver-
sano i decenni; il programma annuale (POF) e tutte le informazioni per l’an-no scolastico 2010/2011.
Per vedere la nostra struttura, per ulteriori informazioni o per le iscrizio-ni al nuovo anno scolastico 2011/2012 (dicembre-gennaio) si può telefonare alla nostra Scuola al n° 0365/598038.
Il Presidente Salvadori Giuliano
Il fiume e la fabbricaUn percorso letterario lungo il fiume Chiese
Le fotografie che pubblichiamo sono eloquenti e significative.
Ci mostra lo stato di avanzamento dei lavori e conferma quanto previsto nel cronoprogramma del progetto che indica come data di completamento della struttu-ra portante i primi mesi del 2011.
Come si vede siamo giunti al terzo li-vello, manca solo la realizzazione del solaio di copertura che, condizioni atmosferiche permettendo, potrebbe essere costruito en-tro la fine di dicembre.
Poi inizieranno i lavori di costruzione dei muri perimetrali, degli impianti e di tutto ciò che renderà utilizzabile la nuova struttura in ottemperanza alle rigide nor-mative che regolano questa tipologia di fabbricati; lavori che ci vedranno impegnati fino a tutto il 2011, quindi c’è ancora mol-ta strada da fare, ma confidiamo veramente sulla collaborazione di tutti per superare le inevitabili difficoltà che potremmo incon-trare. Contemporaneamente alla stesura del contratto d’appalto, è stato predisposto il “Documento Unico di Valutazione dei Ri-schi da interferenze (DUVRI) “, quale parte integrante dell’appalto stesso, per ridurre e, se possibile, eliminare i rischi derivanti dalla presenza del cantiere. Possiamo confermare ciò che già abbiamo affermato in precedenti occasioni, le interferenze sono davvero limi-tate e il disagio maggiore è dato solo dalla ridotta disponibilità degli spazi.
Abbiamo sollecitato la comprensione dei parenti e dei nostri ospiti e i risultati sono soddisfacenti, grazie anche all’impegno dei nostri dipendenti e di tutti gli operatori del-la struttura che condividono i principi fondamentali dell’attività della Fondazione, descritti nella nostra Carta dei Servizi, che si possono sintetizzare nel rispetto della dignità della persona uma-na, destinataria e protagonista del nostro servizio. E’ merito di coloro che operano nella struttura (dipendenti, professionisti, volontari) se qualità ed efficienza delle prestazioni socio-sani-tarie e assistenziali raggiungono notevoli livelli di gradimento.
Ovviamente c’è sempre spazio per migliorare e crediamo che ciò sia possibile se ci sentiamo attivamente partecipi di quello
che stiamo facendo, nel sentire come qualcosa di nostro ciò che si fa in Fondazione.
Ringraziamo per l’ospitalità la redazione di “Vobarno No-tizie” e approfittiamo dell’opportunità per porgere a tutti i mi-gliori auguri per le prossime festività.
Consiglio di Amministrazione Fondazione I.R.Falck Onlus
Pierenzo Faberi
Continuano i lavori alla Casa di Riposo
Il due ottobre è il giorno dedicato agli anziani d’Italia.“Un affettuoso saluto con i sentimenti di profonda ricono-
scenza di tutti gli Italiani, per la generosità di cui danno quoti-dianamente prova”.
Queste sono le parole espresse dal nostro Presidente della Re-pubblica per ringraziare gli anziani che rappresentano punti di riferimento costanti nella nostra società.
Invecchiare significa vivere nel presente e attingere alle ri-sorse che ognuno di noi ha a disposizione. Invecchiare è alzarsi alla mattina con entusiasmo, non pensando che questo sia un miraggio, perché durante la giornata si possono scoprire novità sorprendenti che arricchiscono la nostra anima. È possibile per-cepire ogni istante ricordando che ogni persona, a prescindere dall’età anagrafica, è una pianta speciale che germoglia nell’im-menso giardino della vita. All’interno della nostra casa viviamo le giornate inseguendo questa filosofia di vita che ci permette di vivere ogni attimo ricordando l’argento vivo della nostra infan-zia.
Per questo ogni anno, il due ottobre, è una ricorrenza da non dimenticare, perché ci fa sentire l’importanza della condivisione con i nostri “nonni” che vivono ogni giorno accanto a noi.
La nostra festa sprigiona nell’aria allegria, l’entusiasmo e la gioia, grazie all’unione di forze speciali; protagonisti i nonni, ac-compagnati dai loro familiari e dal personale che insieme lavora per rendere le nostre feste dei momenti “da ricordare”.
Grazie di cuore alla squadra di volontari che, grazie alla loro costante presenza, ci offrono la possibilità di rendere migliore la
nostra qualità di vita.Sorrisi, vicinanza, lavoro, musica, ognuno di loro dona qual-
cosa che mai verrà dimenticato, perché le parole volano,ma i gesti rimangono racchiusi nei nostri cuori.
Naturalezza, spontaneità, voglia di esserci per condividere gioie e dolori, che insieme ci guidano verso il nostro orizzonte, verso la nostra missione, perché ognuno di noi ha qualcosa di grandioso da realizzare.
AlzatiSorridiPiangi
percepisci la tua indifferenza.vivi il silenzio
ascolta il silenziolasciati trasportare
realizza la tua essenza
-Roberta-
La festa degli angeli custodi2 ottobre 2010
“Istruitevi, perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelli-
genza; organizzatevi, perché abbiamo bisogno di tutta la vostra
forza.” (A. Gramsci)
Patto di stabilità ed assestamento di bilancio hanno carat-
terizzato l’attività amministrativa autunnale del Comune di
Vobarno.
Al diminuire dei contributi che Stato e Regioni riconosco-
no ai Comuni Italiani, ci si trova a cercare di capire come ga-
rantire gli stessi servizi ai cittadini, per fare in modo che non
risentano del mancato sostegno dello Stato.
Ancora una volta ci siamo trovati a dovere ottimizzare le
risorse, cercando di capire dove era possibile risparmiare.
Ciò nonostante non si è voluto venir meno alle promesse
fatte e al programma presentato ad inizio mandato. La crisi
generale, che ha colpito anche il settore dell’edilizia, ha causato
una minore entrata per i Comuni (venendo meno gli oneri di
urbanizzazione), che sappiano essere una delle più importanti
forme di finanziamento.
Il lavoro fatto dagli assessori ha comunque permesso di non
diminuire ne la quantità ne la qualità dei servizi offerti. Sa-
rebbe certo stato più facile cominciare a tagliare a random su
servizi considerati “non indispensabili per la sopravvivenza del
paese”, ma avrebbe causato disagi non indifferenti.
Altro punto di forza di Vobarno è la gestione della Farmacia
Comunale, gestita dal Comune tramite la “Progetto Vobarno”,
che, grazie all’oculata gestione e alla grande professionalità del
personale, permette di integrare le casse comunali.
Ancora una volta vediamo come un esercizio “pubblico”
unisce qualità e profitto: la vicinanza agli ambulatori medici
è inoltre un servizio aggiunto per i vobarnesi che trovano in
una zona facile da raggiungere e provvista di parcheggi due
ambienti strettamente correlati tra loro.
La sistemazione del Cimitero, l’ammodernamento del
Centro Sportivo, la ristrutturazione del Palazzo Comunale
sono solo alcune delle opere che si stanno realizzando. Altro
punto di forza a Vobarno è la situazione scolastica: una foto-
grafia corretta e completa è stata fatta dall’Assessore Buffoli
nella presentazione in Consiglio Comunale del nuovo Piano
per il Diritto allo studio.
Oltre ad avere un risparmio consistente rispetto all’anno
passato, ha introdotto un concetto molto importante: valo-
rizzare le eccellenze e dar la possibilità a studenti meritevoli
di approfondire le materie di interesse. Importante è anche
il lavoro fatto per creare dialogo e cooperazione tra le scuole
dell’infanzia, ovvero la pubblica e le paritarie.
Consci che la scuola è uno dei pilastri portanti della nostra
società, dove si formano uomini e donne che costituiranno la
futura società politica e civile, è importantissimo continuare a
fornire un sevizio di eccellenza, e lo testimoniano le “pagelle
d’oro” e i risultati accademici ottenuti da vobarnesi che si sono
formati nelle scuole del nostro comune.
Piccola nota negativa è stato leggere sul precedente notizia-
rio, nell’articolo redatto dalla minoranza “vobarno che cam-
bia”, dati non corretti e fuorvianti riguardo alla situazione sco-
lastica: solo 5 % delle famiglie residenti a Vobarno ha iscritto i
loro figli a scuole di altri paesi, e alcuni di essi abitano in zone
di confine (Pompegnino e Carpeneda), e lascerei quindi perde-
re interpretazioni di altro tipo.
Agli articoli proposti per il notiziario non viene applicata
nessun tipo di censura, e garantita la libertà di stampa, e per
questo motivo è indispensabile farne buon utilizzo, dando ai
cittadini notizie vere e non usare un mezzo di informazione
ufficiale come strumento per fare propaganda o screditare con
notizie false.
Mentre ho notato un rapporto collaborativo con una par-
te della minoranza ( Vobarno che cambia), devo ravvisare un
comportamento poco interessato alle problematiche di Vobar-
no e volte semplicemente polemico e strumentale, per quanto
riguarda il Capo Gruppo che fa capo alla Lega Nord.
Il prossimo passo importante sarà la discussione relativa
all’edilizia scolastica: consulteremo in tal proposito tutta la po-
polazione e organizzeremo incontri con esperti del settore per
trovare la soluzione migliore.
Nelle prossime settimane verrà anche organizzato un in-
contro pubblico tra il gruppo consiliare e la popolazione per
fare il punto della situazione e raccogliere le proposte dei cit-
tadini.
Colgo l’occasione per augurare a tutti un Buon Natale e un
felice 2011.
Con umile operositàIl capogruppo Davide Vedovelli
A proposito di Enti InutiliIl consigliere Giuseppe Ferrari
Già nel lontano 1996/97 si parlava
di cancellare le Province con le proposte
avanzate da Bassanini e dal centro-Sini-
stra, ipotesi poi ripresa recentemente
dalla Brambilla.
E’ sì vero che l’Italia, così come è
strutturata politicamente, è un enorme
mostro burocratico che ha fatto sì che
la maggioranza dei suoi cittadini, com-
presi quelli delle regioni più ribelli, si
sono pressoché adagiati in una mentalità
che potremmo chiamare di stile Borbo-
nico, che prescinde e scavalca i principi
Costituzionali di libertà individuali e
di comunità. Come? Costituendo Enti
Inutili, come ad esempio le Comunità
Montane che di fatto doppiano le com-
petenze di Regioni, Province e Comuni
allungando tra l’altro gli iter burocratici,
moltiplicando procedure, tempi e costi.
I partiti tradizionali, ed ora anche
parte della Lega Nord valsabbina, pur-
troppo, è entrata o sta entrando in que-
sta mentalità contorta e farraginosa a
danno dei cittadini.
Infatti, anche se il Governo centrale
non riconosce più le Comunità Monta-
ne e le ha, di fatto, svuotate togliendo lo
stipendio ai Presidenti ed agli Assessori,
è pur vero che tutti gli Enti devono in
qualche modo autofinanziarsi e quindi
continuano contorte e costose proce-
dure secondo le quali, ad esempio, chi
vive in un territorio facente parte della
Comunità Montana e vuole costruire
uno stabile, di qualsiasi tipo e dimen-
sione, deve chiedere il permesso anche
alle stesse Comunità versando una con-
grua fideiussione che viene poi restitu-
ita, dopo varie richieste, al termine del
lavoro, dopo adeguato sopraluogo e gli
interessi sulla somma versata sono pagati
a piacimento delle Banche.
Pensiamo che molte di queste con-
torte procedure che si accavallano tra
Regioni, Province, Comuni, Comunità
Montane ecc., siano il frutto dei vaneg-
giamenti di quella partitocrazia che de-
testiamo, e che, più interessata alla tutela
del proprio potere e portafoglio che non
a quella della terra, ha contribuito non
poco alla rovina del territorio Lombardo
e, per quanto ci riguarda, valsabbino.
Gradiremmo pertanto che ci fosse-
ro meno regole e regolamenti inutili e
di maniera e più limiti e , se necessari,
divieti chiari e logici per tutelare quel
patrimonio naturale che ci ostiniamo a
considerare patrimonio dell’uomo e che
vogliamo mantenere il più possibile atto
ad accogliere noi e le generazioni future.
Non ha pertanto senso che la Co-
munità Montana per autogiustificare la
propria esistenza e per autofinanziarsi,
scopra che in Provincia di Brescia ci
siano micro Comuni con 100 o 200
abitanti che hanno bisogno di supporto.
Prima di chiedersi di quale, balza agli oc-
chi che pare proprio compito precipuo
della Provincia intervenire in questi casi
accorpandosi gli immobili delle Comu-
nità ed aprendo degli uffici locali che as-
sicurino al cittadino il necessario servizio
tagliando enti intermedi ed inutili.
Così come ci sembrano sprechi ca-
poluoghi di Provincia con 20mila o
30mila abitanti (rispettivamente Isernia
in Campania ed Oristano in Sardegna,
dati del 2005, ad esempio) o Regioni
con 300mila abitanti come il Molise,
popolazione che è pressappoco quella
della sola città di Brescia con il suo hin-
terland.
Queste unità amministrative, con
tutti i loro dipendenti (che nel Sud sono
circa più del triplo di quelli in Padania, a
parità di cittadini), unite a sprechi sulla
Sanità ormai ampiamente dimostrate ed
ai mitici Forestali della Calabria ed altro,
compreso il cosiddetto “sociale” per gli
immigrati, anche clandestini, non fanno
altro che aggiornare ed allargare i costi
di quegli assetti amministrativi creati ai
bei tempi di quell’Arco Costituzionale,
che hanno posto le basi del fallimento
di quello Stato Unitario ora così spesso
invocato.
Ma il tempo passa, il Natale ed il
Nuovo Anno si avvicinano ed io voglio
fare i miei auguri ai Vobarnesi: ai bambi-
ni perché Babbo Natale porti loro i doni
desiderati, a tutti gli innamorati il com-
pimento dei loro desideri, alle famiglie
serenità, lavoro e sicurezza economica,
agli anziani un sereno e piacevole tra-
scorrere del tempo, ai deboli e ammalati
una preghiera a Dio perché le loro soffe-
renze vengano alleviate.
Ai politici, o presunti tali,auguriamo
riflessione, onestà e coerenza, alle nostre
Guide Cristiane la costante illuminazio-
ne di Dio.
VOBARNO DEVE ANDARE A CACCIA DI FONDI ECONOMICI Simona Pini
per Vobarno che cambia
E’ ormai un dato di fatto che ai Comuni sono destinate no-
tevoli risorse economiche in meno rispetto agli anni precedenti
dai vari enti.
Al di là di una posizione di sinistra o di destra, questo resta
un punto verso il quale siamo costretti tutti a confrontarci, e
possiamo ritenere certo che non si tratti di una fase transitoria.
La situazione attuale
Premetto che nessuno è compiaciuto di questa situazione,
che rischia di mettere in ginocchio le funzioni che per decenni
sono state garantite proprio dal Comune; tuttavia non possiamo
nemmeno aspettare con le mani in mano, sperando che cambi
qualcosa in nostro favore.
Sappiamo bene che non sarà così. Pertanto dobbiamo rim-
boccarci le maniche, e investire più energie verso l’unica risorsa
che ci resta: la presentazione di progetti validi, realistici e co-
struttivi agli enti sovra comunali per ottenere i fondi necessari
alla loro realizzazione. Non è facile ma si possono ottenere, e la
Comunità Montana è un esempio di come procedere.
Le Delusioni
Siamo consapevoli che non è facile per una serie di motiva-
zioni; per esempio, i bandi di concorso vengono presentati con
un preavviso così breve, che nella maggior parte dei casi non vie-
ne concesso il tempo materiale per poterli elaborare e consegna-
re tempestivamente; anche quando vengono presentati entro i
limiti previsti, devono superare la lista che comprende i progetti
di tutti i candidati; e infine, anche se ci sono tutti i requisiti per
potere ottenere la priorità sugli gli altri, può succedere che per
assurdo vengano messi da parte, a favore di altre presentazioni
apparentemente meno importanti.
La necessita’ di reagire
Ci rendiamo conto che questo atteggiamento è sconfortan-
te, come ha spiegato il Sindaco durante il Consiglio Comunale
dello scorso 30 settembre, portando 3 esempi di casi per i quali
sono stati presentati progetti interessanti, ma nessuno approvato
nonostante avessero più requisiti di altri.
E’ abbastanza comprensibile che ad un certo punto ci sia un
atteggiamento di sfiducia. Attenzione! è comprensibile ma non
giustificabile! E’ necessario tentare e ritentare ancora, perché
non abbiamo alternative, è l’unica strada che ci resta.
Sottolineiamo che la possibilità di ottenere aiuti economici è
reale, ma è imperativo impegnare più risorse su questa attività, a
cominciare dall’organizzazione interna del Comune.
E’ inammissibile che un Comune come Vobarno, che do-
vrebbe rappresentare la Vallesabbia per molti aspetti, sia così
arrendevole di fronte alle difficoltà. Il sentimento della rivinci-
ta e della caparbietà deve essere la bandiera che ci rappresenta,
perché Vobarno ha grandi potenzialità di crescita, ma bisogna
farlo intuire anche agli enti superiori. I bandi di concorso sono
numerosi, ogni poche settimane vengono presentati, e Vobarno
deve essere già pronto con un supporto di progettazione sensato
e realizzabile.
E’ qui che il Comune deve concentrare i propri investimenti,
altrimenti non verrà mai preso in considerazione e la situazione,
soprattutto quella urbanistica, andrà sempre più verso la rovina.
L’opposizione offre collaborazione
Vobarno che cambia ha ribadito più volte in sede di Consi-
glio Comunale e in forma privata, la piena disponibilità a colla-
borare con l’attuale amministrazione nell’azione unita di ricerca
di fondi, ma ci deve essere da parte dell’Amministrazione la vo-
lontà di accettare questa proposta.
Deve essere dato spazio per fare nascere idee e spunti nuovi,
per suscitare iniziativa e attività. A questo serve l’opposizione:
a rappresentare una parte dei cittadini che l’ha votata e a dare
fermento all’attività comunale, a volte anche attraverso la pro-
vocazione.
Ben venga se serve a portare qualcosa di buono al paese, e se
finalmente facesse risvegliare l’intraprendenza, soprattutto nelle
generazioni più giovani e soprattutto se fosse in grado di con-
tribuire alla realizzazione di progetti concreti, utili alla popola-
zione.
Ribadendo la nostra piena collaborazione, ne approfittiamo
per fare i nostri migliori auguri di Buon Natale e Felice Anno
Nuovo all’Amministrazione e a tutte le rispettive famiglie, e na-
turalmente a tutti i cittadini vobarnesi.
Sono una presenza sempre assidua nelle varie commemorazioni civili sia
nel capoluogo che nelle frazioni. E sono anche una presenza insolita in una
zona prevalentemente alpina. Ma sono comunque un gruppo vivo e attivo che
porta con orgoglio il proprio labaro e sventola i propri colori per le vie di Vo-
barno. Sono i marinai la cui sezione fa capo a Villanuova, ma che mai dimen-
ticano di partecipare agli appuntamenti della comunità vobarnese. Nel mese
di dicembre festeggiano santa Barbara, la loro patrona, alla quale si affidano in
armi sul mare, come recita la loro bella preghiera. Onore ai soldati del mare!
Un grazie da parte della comunità vobarnese per la loro assidua presenza.
Roberto Maggi
Marinai di Vobarno
UN MODO DIVERSO PER FARE CULTURA…
Quest’anno in occasione delle iniziative del 4 Novembre si sono svolte due gite organizzate dall’Assessorato alla Cul-tura in collaborazione con la Biblioteca di Vobarno. Già a maggio si era andati a visitare il Campo di Concentramento di Fossoli , e vista la buona riuscita si è pensato di ripresentare l’iniziativa.
Il 20 Ottobre, in preparazione dell’anniversario del 150 dell’Unità d’Italia e in occasione della ricorrenza di quest’an-no dell’impresa dei Mille, si è visitato il sito di Solferino, salendo la Torre, portando omaggio all’ossario e al Museo lì collocato. Il 23 Novembre, in conclusione alle iniziative del 4 Novembre, si è realizzato un vero “pellegrinaggio” sul Piave, facendo visita all’ossario di Fagarè e Montello, e al Museo di Vittorio Veneto.
L’idea di proporre delle escursioni nasce dalla consapevo-lezza della finalità aggregativa e sociale che questi momenti offrono, nonché dalla possibilità di visitare luoghi di interes-se culturale e storico: un modo diverso e piacevole per fare cultura! Recarsi sui luoghi che hanno fatto la storia del No-stro Paese penso sia un modo per conoscere meglio il nostro passato, perché senza la consapevolezza di ciò che è stato è difficile progettare un futuro incolume dai medesimi sbagli. Pertanto è con questi presupposti che per l’anno prossimo si stanno già preparando nuove gite che hanno segnato i mo-menti salienti del Risorgimento, per vivere appieno l’impor-tante appuntamento del 2011.
Marta CoccaTorre di Solferino Torre di Solferino
Parlare di attività fluviali, di canoa a pochi giorni dalla piena storica del nostro fiume Chiese può sembrare paradossale, ma la nostra passione prima ancora dell’impegno sportivo ci porta ine-vitabilmente là: al ponte nuovo vicino alla biblioteca dove da non so quanti anni ci imbarchiamo per “danzare” nel Chiese fra le sue tranquille onde o fra le sue scorbutiche rapide, a secondo dei suoi umori o delle nostre capacità tecniche.A volte ci chiediamo cosa penseranno di noi i cittadini che pas-sando lungo le sponde del Chiese ci vedono andare su e giù per il fiume. Ammirazione per il gesto atletico o curiosità per le evolu-zioni sempre più acrobatiche degli atleti?Perplessità nel vederci con variopinte imbarcazioni con ogni clima, in ogni stagione, sempre li a misurarci con le paline del campo slalom? Non lo sapremo mai. La cosa che possiamo fare è cercare di farci conoscere meglio.Cominciamo a dare un pò di numeri:Il canoa Club Brescia naviga ininterrottamente a Vobarno dal 1987 ha fra i sui iscritti 23 atleti8 Istruttori fra i quali 2 allenatori e 2 maestri di canoa.Molti hanno avuto modo di avvicinarsi a noi quest’estate in occa-sione di “Vobarno in sport”.Insieme a noi sono scesi fra la corrente del fiume di casa col nostro gommone o addirittura i più temerari sulla canoa.I nostri tecnici lavorano stabilmente come guide in famosi siti dove molta gente in estate si reca a praticare il rafting, come ad esempio in Val di Sole oppure in Slovenia.
L’attività “turistica” porta inoltre spesso noi pagaiatori del Chiese a viaggiare per l’Italia e a volte per il Mondo. Negli ultimi 2 anni giusto per fare degli esempi concreti i nostri canoisti hanno navi-gato sui fiumi dell’America Latina, del Sud Africa, del Marocco, in USA. Non c’è dubbio che grande motivo di orgoglio per il club è l’attività agonistica. Già prima del 2010, anno storico per il no-stro piccolo club, grandi risultati sono stati conquistati dai nostri ragazzi. Abbiamo vinto molti titoli italiani individualmente e a squadre ed anche in ambito internazionale con i colori azzurri siamo stati molto spesso protagonisti. Organizziamo inoltre al-meno una gara nazionale di canoa all’anno portando a Vobarno società canoistiche da tutta Italia. Cosa dire per concludere queste poche righe?Potremmo dire che per noi della canoa a Vobarno c’è una gran-dissimo tesoro, una grandissima opportunità che aspetta di essere scoperta da chiunque lo desideri.Pagaiare sul Chiese può portare molto lontano, in posti meravi-gliosi ed avventurosi difficili da immaginare!Come è capitato al nostro Giovannino che l’11 luglio di quest’an-no si è trovato sui Pirenei francesi a Foix con una medaglia d’oro al collo ed il titolo di campione del mondo junior di canoa slalom. Serve passione, coraggio, disciplina e fantasia per andar lontano,ma tutto parte da là, al ponte nuovo vicino alla biblioteca. Grazie Vobarno.
Asd Canoa Club Brescia
In Canoa a Vobarno
Vobarno che scriveRoberto Maggi
I 50 anni come un traguar-do, ma anche come un pun-to di partenza. Il maratoneta Gamberini che circa un anno fa aveva rischiato – come lui stesso dice – di vedere l’erba dalla parte delle radici, tira un sospiro di sollievo e taglia il traguardo dei cinquanta. Il suo nuovo libro (dopo il successo di Tapascio Bomba-tus) propone altre cronache, altri spezzoni di quotidianità, dove gli occhi del cuore scru-tano ogni istante sapendo che la vita è una meravigliosa
occasione. Gamberini, con il suo stile divertente e spiccata-mente guareschiano, trascina i lettori lungo lo scorrere della vita, lasciando spazio al sorriso e alla riflessione, in una ma-ratona di vive emozioni.
AI CINQUANTACI SONO ARRIVATO
di Ezio Gamberini
VOBARNOPRIMA DEL COLORE
di Luigi Troina
Euro 15,00
Le Pive fanno 16. Il sedice-simo quaderno della Com-pagnia delle Pive percorre mezzo secolo di vita vobar-nese. Il “secolo breve” rivive così, negli scritti di Luigi La-bellottini rivisitati e curati in questa pubblicazione da Luigi Troina. Nel libro “Vobarno prima del colore” trova spazio la grande storia del ventesimo secolo accanto a episodi e per-sonaggi della storia locale. Si
tratta – per usare una definizione dell’autore stesso – di un “diario in bianco e nero” che ricrea le suggestioni di un’epo-ca appena trascorsa. Questo racconto storico tutto vobarne-se non può non incrociare sul suo cammino la storia della “grande fabbrica” la Falck, e tutti coloro che hanno ruotato attorno ad essa.
La Compagnia delle Pive è un’associazione culturale vobarnese che ha come finalità la ricerca, lo studio, la pratica e la diffusione della cultura e delle tradizioni della Valle Sabbia. La sua attività si esplica attraverso l’organizzazione, in proprio o in collaborazione con altri enti o associazioni, di iniziative di carattere culturale, tra le quali spicca la periodica pubblicazione dei Quaderni della Compagnia delle Pive. Ma la Compagnia è soprattutto un gruppo musicale che ripropone il repertorio delle tradizioni dell’arco alpino.L’organico (che varia dai sei ai dieci musicanti) utilizza strumenti tradizionali quali il baghèt, il bassetto, le campanine, il violino-tromba ecc. alcuni dei quali recuperati e restaurati, altri ricostruiti. Compaiono nell’organico anche strumenti più “comuni” quali il clarinetto, la chitarra, la fisarmonica, il bouzuki, ecc.
Con il contributo delComune di Vobarno
Comune di Vobarno
Luigi Labellottini (1914-1996) è stata una delle figure più significative del Novecento vobarnese: attivista di Azione Cattolica, membro del CLN, due volte sindaco, ci ha lasciato una ricca messe di scritti e testimonianze; tra esse, questi note di diario, di cui Luigi Troina, con attenta competenza, ha curato l’edizione per offrirla alla lettura dei vobarnesi di oggi.
LUIGI LABELLOTTINI
VOBARNOPRIMA DEL COLORE
STORIA E CRONACHEDAL PRIMO DOPOGUERRA AGLI ANNI SESSANTA
A CURA DI LUIGI TROINA
I quaderni della Compagnia delle Pive - 16
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Può sembrare un paradosso affian-care Dante al rock progressivo, ma i rapporti che legano il massimo poeta della letteratura italiana con i rappresentanti del movimento musicale degli anni Settanta sono molteplici. Come afferma l’autore nella sua introduzione, l’universo dantesco è talmente vasto e gene-roso, e quello del rock progressivo
così ricco e vivace, che il confronto a distanza tra questi due mondi offre, a chi vuole cercare, interessanti opportunità di riflessione che spesso vanno al di là delle semplici citazioni o del momento ispirativo che ha spinto alcuni gruppi e alcuni artisti ad interessarsi a Dante.I libro di Galvagni, edito da Il Graffio, è un libro da leggere e da ascoltare per poter capire quanto sia attuale la Com-media di Dante Alighieri, poeta che – contrariamente a ciò che si può pensare – piace ai ragazzi, ai giovani e ai meno giovani.
VOBARNODALLA A ALLA Z
di Adelmo ColomboLo si può quasi definire un “dizionario targato Vobar-no”. Con lo stile – appunto – del dizionario ragionato, Adelmo Colombo nella sua ultima fatica scende nei me-andri della storia remota e recente della sua Vobarno, accompagnando per mano i lettori in questa ricerca.
“Vobarno dalla A alla Z” è proprio questo: una serie di nomi, luoghi, istantanee di
vita in ordine alfabetico. Non manca quasi niente. Trovia-mo tra le pagine del libro una “Vobarno in pillole”, ciò che è stato e ciò che continua ad essere. Il tutto secondo un perfetto stile didattico e divulgativo che non scorda, però, il rigore della ricerca.
Vobarno
dalla A alla Z
TRA LA PERDUTA GENTEDANTE, IL ROCK PROGRESSIVO
E ALTRI PERCORSIdi Fabrizio Galvagni
Componenti comitato di redazione del notiziario comunale(nominati con delibera di giunta n. 14 del 01.02.2010)
Caspani Donata, Galvagni Sara, Maggi Roberto, Panzera Michele, Pini Simona, Ferrari Giuseppe
Direttore: Marta Cocca - Direttore Responsabile: Marcello Zane
Grafica e Stampa: Tipolitografia Vobarnese - tel. 0365.599975 - [email protected]
ORARI SERVIZI DEMOGRAFICI
LUNEDI dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 16,45 alle 17,45
MARTEDI dalle 9,00 alle 12,00
MERCOLEDI dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 16,45 alle 17,45
GIOVEDI dalle 9,00 alle 12,00
VENERDI dalle 9,30 alle 12,00
SABATO dalle 10,00 alle 12,00
CENTRALINO 0365 596011
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NUMERI UTILIComune di Vobarno