e-learning formale e informale nel web 2.0
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Intervento presentato allo ZenaCamp di sabato 28/4/2007 a GenovaTRANSCRIPT
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Antonio FiniUniversità di [email protected]
E-learning formale e informale E-learning formale e informale nel Web 2.0nel Web 2.0
Un mashup di slide con contributi di:
•M.C. Pettenati
•G. Bonaiuti
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ApprendimentoApprendimento
• Formale– Scuola, Università, Formazione
• Diploma, Certificazione– Intenzionale
• Non formale– Luoghi di lavoro, associazioni, club, …
• Di norma: nessun riconoscimento formale– Intenzionale
• Informale– Dalla vita quotidiana…
• Incidental learning / Experential– Non sempre intenzionale
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Alcune immagini suggestive…Alcune immagini suggestive…
FormalSi va dove va il bus
InformalSi va dove si vuole
© 2006 Jay Cross, Internet Time Group LLC, Berkeley, California
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Un quadro riassuntivoUn quadro riassuntivo
http://agelesslearner.com/intros/informal.html
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Qualche idea non proprio Qualche idea non proprio nuovissima…nuovissima…
• Learning websLearning webs – nuove istituzioni educative
• Un buon sistema educativo dovrebbe avere 3 obiettivi:
• Fornire accesso a risorse a chiunque lo voglia ed in qualunque momento della vita;
• Fare in modo che chiunque voglia condividere suo sapere possa trovare con chi farlo;
• Creare opportunità per quelli che vogliono esporre le proprie idee pubblicamente.
Deschooling Society, Ivan Illich, 1973
1973!!
M.C. Pettenati – Università di Firenze
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Digital natives - Netgeneration - Gen Y – Digital natives - Netgeneration - Gen Y – iGeneration – Millenials – Internet iGeneration – Millenials – Internet
Generation, New Millenium Learners, …Generation, New Millenium Learners, …
• Nel 72% dei casi i motori di ricerca sono la prima scelta che permette la ricerca di informazione
• 2% usano il sito della biblioteca dell’università• Nel 67% dei casi i riferimenti alla risorse sono diffuse
attraverso reti sociali (amici)• 53% ritiene che l’affidabilità dei motori sia equivalente a
quella della biblioteca• 55% dei teenager usa siti di social networking• 55% ha creato un profilo personale• 49% usa social networking per fare nuovi amici• 57% dei teenager crea contenuti (blog, pagina web, foto,
etc.)
De Rosa, Lenhart 2006 in Oblinger, 2007 Educause
M.C. Pettenati – Università di Firenze
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Immigranti, Nativi o Rifugiati?Immigranti, Nativi o Rifugiati?
W. Fryer, 2006 In Italia58% Non Internet users (Refugees, knowing..)13,5% Laggards (Voyeurs..)20,5% Followers (Voyeurs/Immigrants)7,25% Advanced users (Natives)
Ortega et al., 2007
M.C. Pettenati – Università di Firenze
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Il Web 2.0Il Web 2.0
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Web 2.0 per apprendereWeb 2.0 per apprendere
• L’utente 2.0 è anche, implicitamente, un learner, anzi un lifelong learner?
• Usa Google e Wikipedia come strumenti per apprendere• Contribuisce a costruire la conoscenza attraverso le reti a cui appartiene
– Blog• Commenti, trackback
– RSS• Mi tengo aggiornato su…
– Condivisione• Documenti (wiki, web office, foto, video, …)• Risorse (social bookmarking e RSS)
– Mi può interessare conoscere quali sono le fonti degli altri colleghi, amici, compagni di studi, …
• Impara da tutte queste fonti– Può selezionarle, filtrarle, commentarle, riprenderle, espanderle, …
• Però:– Ha il problema di selezionarle, filtrarle, …– È sempre più vittima del’Information overload
I social software sono anche potenti filtri informativi!
More signal, less noise
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Il web 2.0 “incoraggia” il cambiamentoIl web 2.0 “incoraggia” il cambiamento
G.Bonaiuti – Università di Firenze
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E-learning?E-learning?
Da Wikipedia (It):
E-learning è apprendimento supportato dalle E-learning è apprendimento supportato dalle tecnologie di retetecnologie di rete
La definizione della UE:
L’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di L’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando l’accesso a risorse e servizi nonché gli agevolando l’accesso a risorse e servizi nonché gli
scambi e la collaborazione a distanzascambi e la collaborazione a distanzahttp://europa.eu.int/comm/education/elearning/index.html
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Il paradigma dominante dell’e-learningIl paradigma dominante dell’e-learning
• E’ il modello formale-istituzionale:– Il corso è solitamente l’unità base dell’e-learning formal– I sistemi tecnologici si sono “adeguati” a questa visione– Da qui il concetto di piattaforma LMS o VLE (Virtual Learning
Environment)• Isomorfismo tra “istituzione” e LMS/VLE
– Un sistema software che ricrea virtualmente l’ambiente reale di apprendimento di una “istituzione” (scuola, università, azienda,..):
• Centralizzazione• Accesso controllato e riservato
– Walled garden• Focus su contenuti precostituiti• Asimmetria tra docenti e studenti• Ambiente “uguale per tutti”• Aderenza agli standard• Tracciamento, controllo, …• Durata limitata
– Finito il corso…
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Due visioni a confrontoDue visioni a confronto
Paradigma tradizionalePiattaforme (VLE)• Centratura sull’istituzione
– Controllo accessi, ruoli asimmetrici
• Comunità di studenti• Separazione studio-resto della vita• Strumenti selezionati• Focus sugli “standard”• Contenuti costruiti, chiusi• Learning object
Paradigma emergenteAmbienti personali (PLE) • Centratura sul soggetto
– Autonomia, simmetria• Comunità aperte (studenti, amici,
ecc.)• Integrazione diversi momenti della
vita• Strumenti illimitati• Focus sui “connettori” (servizi
aggregabili)
• Contenuti aperti, dinamici, co-costruiti
• Everything is learning
Le tecnologie sono finalizzate a supportare il processo.Funzione contenitiva.
Le tecnologie si ampliano con l’evoluzione del web e si rinnovano al variare delle esigenze di chi le usa
G. Bonaiuti – Università di Firenze
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Una (o più cose) alla volta?Una (o più cose) alla volta?
Teemu Arina, Dicole Ltd, 2007
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PLEPLE
Personal Learning EnvironmentPersonal Learning Environment
Rielaborazione di un grafico di Scott Wilson, CETIS, 2005
PLEUn idea
Un concetto
Un mix di tool
NON UN NUOVO SISTEMA!!!
ControlloControllo a cura dell’utente, non dell’istituzione
Tecnologie:
RSSWeb ServiceFOAF….
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Verso l’e-learning 2.0Verso l’e-learning 2.0
La tecnologia come risorsa per aggregare
E-learning 2.0, G.Bonaiuti, 2006
G.Bonaiuti – Università di Firenze
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Un’esperienza in atto: LTE - UnifiUn’esperienza in atto: LTE - Unifi
• Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione• Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di
Scienze dell’Educazione, dei processi culturali e Formativi – Università di Firenze
www.scform.unifi.it/lte
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Una Una communitycommunity??
• Il LTE è di fatto una comunità!• Chi sono i partecipanti?
– Staff– Collaboratori– Partecipanti ai corsi
• Docenti• Studenti• Ex-studenti (Alumni)
– Altri.. (studiosi, ospiti, dottorandi, ecc.)• Esigenze:
– Mantenere i contatti!• Il corso è finito, e ora? Mi raccomando, sentiamoci…
– Condividere e collaborare– Avere un ambiente “personale” ma anche “sociale”– Uscire dai confini della “piattaforma e-learning”– Gestire il proprio apprendimento informale, oltre e dopo il “corso”– Un e-portfolio da affiancare alla piattaforma istituzionale– Supporto tecnologico per una comunità di pratiche
LTE
Staff
Collaboratori
Corsisti
Ex-corsisti
Docenti
Altri
![Page 19: E-learning formale e informale nel Web 2.0](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062616/5493c277b479594c4d8b48e1/html5/thumbnails/19.jpg)
Bridging formal and informal…Bridging formal and informal…
• La nostra ipotesi di lavoro:– Formal
• Amministrazione e gestione dei corsi
–Moodle– Informal
• Blog, e-portfolio, narrazioni, social networking
–Elgg
![Page 20: E-learning formale e informale nel Web 2.0](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062616/5493c277b479594c4d8b48e1/html5/thumbnails/20.jpg)
Dave Tosh - 2005 http://elgg.net/dtosh/weblog/398.html
LTEver si basa su LTEver si basa su ElggElgg
•Open Source•Tecnologie:
•Php/mySQL•RSS•FOAF•OpenID
Main Site: elgg.org
Esperienze simili:•Athabasca Univ. (Canada)•Alpen-Adria Univ. (Austria)•Univ. Of Brighton (GB)
![Page 22: E-learning formale e informale nel Web 2.0](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062616/5493c277b479594c4d8b48e1/html5/thumbnails/22.jpg)
Le funzioni base di LTEverLe funzioni base di LTEver• Blog
– Spazio web personale utilizzabile liberamente per riflessioni e racconti– Aggregatore automatico di altri blog personali– Supporto per podcasting/video/foto sharing
• Cruscotto (dashboard)– Una “vetrina” o pagina web totalmente personalizzabile con appositi
elementi (widget)• File
– Un archivio personale di file liberamente condivisibili• Risorse RSS
– Aggancio a fonti esterne via RSS• Profilo
– Ogni parola inserita in ogni campo diventa automaticamente un tag, utilizzabile per “collegarsi” ad altri
• Network– La propria “rete” di contatti– Le proprie comunità
• Ogni utente può creare comunità aperte e/o chiuse– Ogni utente può invitare colleghi e amici
![Page 23: E-learning formale e informale nel Web 2.0](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062616/5493c277b479594c4d8b48e1/html5/thumbnails/23.jpg)
Caratteristiche fondamentaliCaratteristiche fondamentali
• Uno spazio personale liberamente gestibile• Nessun ruolo privilegiato (eccetto un admin)• Privacy e sicurezza
– Ogni elemento (ad es. un post del blog, un file o un campo del profilo) è soggetto al:
• Controllo di accesso– Pubblico: tutti possono vedere il dato– Utenti loggati: solo gli altri utenti di LTEver– Privato: solo l’utente ha accesso– Comunità/gruppo di accesso: liberamente definibili…
– Il livello di accesso è sempre stabilito dall’utente• Comunità e gruppi di utenti
– Ogni utente può creare nuove comunità• Accesso libero / controllato
![Page 24: E-learning formale e informale nel Web 2.0](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062616/5493c277b479594c4d8b48e1/html5/thumbnails/24.jpg)
Sperimentazione e prospettiveSperimentazione e prospettive
• Il servizio è attivo da febbraio 2007– Oltre 150 utenti attivi– Molto utilizzati il blog e i commenti– Comunità predefinite
• Prossimamente:– Supporto alle attività e alle conversazioni
• Individuazione di Animatori di comunità tematiche– Ricerche:
• Utilità dello strumento per studenti ed ex-studenti• Dinamiche relazionali
• Prospettive:– Tecniche
• OpenID• Nuove features (CV, presentation, integrazione con wiki, …)
– Metodologiche• PLE come middleware pedagogico • Un ponte tra VLE e PLE?
![Page 25: E-learning formale e informale nel Web 2.0](https://reader036.vdocuments.net/reader036/viewer/2022062616/5493c277b479594c4d8b48e1/html5/thumbnails/25.jpg)
Grazie!Grazie!
Contatti:Antonio Fini
LTE - Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione
Università di Firenze
www.scform.unifi.it/lte