e' nato

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[1] APRILE EDITORIALE Giov@net viene realizzato grazie alla collaborazione tra gli istituti comprensivi del territorio e l’Istituto d’Istruzione Secondaria Professionale e Tecnica “M. Bellisario” di Ginosa. Senza alcuna pretesa di perfezione, lo scopo che il nostro giornalino si prefigge è quello di rendere noto alla comunità ginosina l’insieme delle attività scolastiche ed extrascolastiche che si svolgono all’interno dei vari Internostituti, attraverso l’impegno degli allievi e dei docenti che spesso li supportano. E’ infatti da mettere in rilievo che la maggior parte degli articoli, l’idea dei contenuti, l’impostazione grafica, i titoli delle rubriche, sono realizzati dai ragazzi delle scuole suddette. Compito dello staff supervisore, coordinato dalla prof.ssa Rosa Mondelli e sostenuto dall’amichevole contributo del sig. Franco Lomonaco, è quello di organizzare il giornalino dal punto di vista strettamente tecnico e di aiutare i discenti nelle scelte degli argomenti e nelle modalità di scrittura. Avendo, per diversi motivi, iniziato il lavoro a metà anno, riteniamo che riusciremo a concretizzare l’uscita di alcuni numeri, riservandoci di far meglio e di più a partire da settembre prossimo. Confidando nella eventualità che il risultato del nostro impegno possa avere dei riscontri positivi e graditi, vi auguriamo una buona lettura. Lo staff di Giov@net Giornale onLine 2013 SCUOLA 2013

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Giornale On Line a cura delle scuole del territorio di Ginosa.

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Page 1: E' Nato

[1]

APRILE

EDITORIALE

Giov@net viene realizzato grazie alla collaborazione tra gli istituti comprensivi del territorio e l’Istituto d’Istruzione Secondaria Professionale e Tecnica “M. Bellisario” di Ginosa. Senza alcuna pretesa di perfezione, lo scopo che il nostro giornalino si prefigge è quello di rendere noto alla comunità ginosina l’insieme delle attività scolastiche ed extrascolastiche che si svolgono all’ interno dei vari Internostituti, attraverso l’impegno degli allievi e dei

docenti che spesso li supportano. E’ infatti da mettere in rilievo che la maggior parte degli articoli, l’idea dei contenuti, l’impostazione grafica, i titoli delle rubriche, sono realizzati dai ragazzi delle scuole suddette. Compito dello staff supervisore, coordinato dalla prof.ssa Rosa Mondelli e sostenuto dall’amichevole contributo del sig. Franco Lomonaco, è quel lo d i organizzare il giornalino dal punto di vista strettamente tecnico e di aiutare i discenti nelle scelte degli argomenti e nelle modalità di scrittura.

Avendo, per diversi motivi, iniziato il lavoro a metà anno, riteniamo che riusciremo a concretizzare l’uscita di alcuni numeri, riservandoci di far meglio e di più a partire da settembre prossimo.

Confidando nella eventualità che il risultato del nostro impegno possa avere dei riscontri positivi e graditi, vi auguriamo una buona lettura.

Lo staff di Giov@net

Giornale

onLine

2013SCUO

LA20

13

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La Presidente della Camera dei Deputatiè la terza più importante carica della Repubblica Italiana dopo quelle di presidente della Repubblica e di presidente del Senato. Dal 16 marzo 2013, per la XVII Legislatura, il ruolo viene ricoperto da Laura Boldrini eletta al quarto scrutinio con la maggioranza assoluta dei votanti.

IL BELLISARIO VISITA I PALAZZI ISTITUZIONALIL’Istituto Bellisario ha organizzato un viaggio d’istruzione nella capitale, ma con una significativa novità: i tre giorni a Roma prevedevano, infatti, due visite guidate ai Palazzi Istituzionali.

Grazie alla valida organizzazione dei

proff. Bastelli, Chiancone e Traversa, abbiamo

potuto, in soli tre giorni, visitare i luoghi

simbolo di Roma e le due importanti sedi del

Parlamento, Palazzo Madama e Montecitorio.

Il caso ha voluto, inoltre, che il viaggio,

programmato da tempo, si svolgesse proprio

durante tre giorni importantissimi in cui si

sono svolte la prima celebrazione di Papa

Francesco e le consultazioni politiche per la

formazione del nuovo governo.

La prima visita, nel pomeriggio del 18

marzo, ha avuto come meta San Pietro, la

piazza era in festa e fervevano i preparativi

per l’inaugurazione del Pontificato di Papa

Francesco che si sarebbe tenuta l’indomani e

che avrebbe visto la partecipazione di molti

capi di stato e di delegazioni provenienti da

tutto il mondo.

Il martedì, infatti, a causa di questo

importante evento, la città era piena di fedeli,

ma nonostante la piacevole coincidenza, il

nostro gruppo non ha potuto partecipare alla

Santa Messa poiché a mezzogiorno era

prevista la visita a Palazzo Madama.

Come programmato, dunque, martedì 19

marzo dopo una passeggiata che da Piazza di

Spagna ci ha condott i a l Pantheon,

attraversando Via del Corso, siamo giunti a

Palazzo Madama, dove siamo stati accolti

co rd ia lmente da una co l l abora t r i ce

parlamentare. Questa, dopo una breve storia

del palazzo, ci ha guidato in alcune delle sale

più belle che espongono importanti affreschi

e opere d’arte. La visita si è conclusa nell’aula

del Senato, dove per la gioia di tutti, ci è stato

permesso di sedere sulle poltrone riservate ai

senatori e di godere di una prospettiva di

essa alquanto insolita e ben lontana da quella

che appare in Tv.

Il giorno seguente abbiamo concluso il

nostro viaggio con la visita a Montecitorio. La

guida preposta ci ha guidato attraverso i

grandi saloni del palazzo: la Sala Aldo Moro, il

SPECIALE DAI PALAZZI ISTITUZIONALI

ROMA

Primi PassiNasce dalla volontà di

studenti e docenti con il

supporto tecnico di

MultiMedia (Francesco

Lomonaco)

APRILE 2013

BitGeneration - Il giornale Online dei nativi digitali

GIORNALINO DEGLI STUDENTI

Page 3: E' Nato

[3]

Corridoio dei busti , i l Transatlantico.

Accompagnati dallo stupore che l’eleganza del

palazzo suscitava in noi, siamo giunti alla

Galleria dei Presidenti, dove sono esposti i

ritratti dei Presidenti della Camera dal periodo

pre-unitario ai giorni nostri e in una teca era

visibile l’originale del Testo Costitutivo della

Repubblica italiana. Percorrendo questo

ampio corridoio abbiamo incrociato la neo-

eletta Presidente della Camera Laura Boldrini,

la quale con cordialità si è fermata a parlare

con noi, apprezzando la disponibilità della

scuola nel voler avvicinare i ragazzi alle

istituzioni e a lei tutti noi abbiamo augurato

buon lavoro. Prima di salutarci ci ha dato la

sua disponibilità per scattare con noi una foto-

ricordo al termine della visita. Abbiamo,

dunque, proseguito il nostro giro e dopo aver

ammirato l’aula della Camera dalle tribune del

pubblico, siamo stati accompagnati in una

stanza adiacente l’ufficio del Presidente dove

c i hanno scattato un’ indiment icabi le

fotografia. La Presidente ha, poi, invitato i

ragazzi ad avere fiducia nelle istituzioni, a non

lasciarsi vincere dallo sconforto della cattiva

politica, trasmettendoci la sua voglia di

cambiamento e la sua convinzione sulla

possibilità che le condizioni dell’Italia possano

migliorare. Speranzosi in questo messaggio

beneaugurante abbiamo lasciato il Palazzo e

ci siamo rimessi in viaggio per il ritorno.

Micaela Lombardi classe V C AMC

ALLA CAMERA

GLI ALUNNI DEL TRIENNIO

Dell’Istituto Bellisario in visita ai Palazzi Istituzionali

I PALAZZI

ISTITUZIONALI DI ROMA

Page 4: E' Nato

[4]

Tutti insieme per l’UNICEF

Sabato 16 Marzo 2013 si è teuta

la “partita del cuore” presso lo

Stadio Comunale “Teresa Miani”.

La partita del cuore è stata

giocata in occasione della Festa

del Papà, da alunni, genitori,

professori, Amministrazione

Comunale e Giornalisti di Studio

100 TV.Quel giorno faceva molto

freddo, infatti alcuni alunni che

assistevano, alla partita sono

andati a guardarla giù a bordo

campo perché si stava molto più

caldi. La squadra degli alunni era

capitanata dal nostro Preside,

Vincenzo Calabrese, invece la

squadra dell’Amministrazione

comunale era guidata dal

Sindaco Vito De Palma. Quella

dei genitori dal Sig. Antonio

Conte, mentre i giornalisti erano

capitanati dal Capo Redattore di

Studio 100, Gianni Sebastio.Le

partite si sono giocate in 30’

ciascuna. I genitori hanno

prevalso sugli alunni e professori,

mentre l’Amministrazione

Comunale ha avuto la meglio sui

giornalisti.La finale è stata vinta

dalla squadra degli

amministratori.La partita del

cuore è stata presentata

dall’insegnante Rosamaria Busto

ripresa da Net-uno tv.Alla fine

della partita l’insegnante

Rosamaria Busto e la Prof.ssa

Lucrezia Di Tinco hanno messo

al collo di ogni giocatore una

medaglia offerta dal Comune di

Ginosa.La partita del cuore ha

raccolto anche tanti fondi per

l’Unicef in un salvadanaio a

forma di macchinina, realizzata

dalla ditta CEMAB dell’ Ing.

Alessandro Leccese.Le magliette

delle squadre sono state offerte

dallo sponsor OTTICA

D’ALCONZO. Questa partita è

stata molto bella e soprattutto

molto interessante.

Ilaria Acquasanta 5^ C primaria

Redazione “Zucchero Filato

“ dell’I. C. “S. G.Bosco

LA PARTITA DEL CUORE 2013

In campo insieme

per l’UNICEF

La partita del cuore è stata giocata in occasione della Festa del Papà, da alunni, genitori, professori, Amministrazione Comunale e Giornalisti di Studio 100 TV.

Insieme per

l’UNICEF

Page 5: E' Nato

[5]

LO SPORT ALL’I.C. “G. DELEDDA”

Facendo una ricerca ho scoperto che il

termine sport trae origine dal termine latino

"deportare" che ha anche tra i suoi significati

quello di “uscire fuori porta” cioè uscire fuori

dalle mura cittadine per dedicarsi a pratiche

sportive. Da questo termine derivano il

provenzale deportar, lo spagnolo deportar e il

francese desporter, (divertimento, svago);

proprio da quest’ultimo prese origine

nell’inglese del XIV secolo il termine disport

che successivamente, nel XVI secolo, venne

abbreviato nel termine comune attuale sport.

Io comunque so per certo che per molti

lo sport è vita, per altri è un incubo; poi ci

sono quelli a cui é indifferente o che lo

praticano solo per dimagrire. In ogni caso

quando lo conosci, entri a contatto non lo

lasci più, diventa uno stile di vita e poi non si

può più farne a meno, un po’ come una droga

ma questa è l'unico stupefacente al mondo

che fa bene al nostro corpo sia mentalmente

che fisicamente.

Per me lo sport, sia individuale sia

collettivo, è una vera passione e lo apprezzo in

tutte le sue forme. Quando è cominciato

tutto? Beh lo ricordo come se fosse ieri

eppure sono trascorsi 10/11 anni circa dalla

mia prima partecipazione alle famose

olimpi...ma no no DELEDDIADI! Perché questo

nome? Semplice! Si svolgevano nella palestra

dell'I.C "Grazia Deledda". E, proprio come le

olimpiadi, si dividevano in varie gare ma alla

nostra portata, ovviamente. Per esempio:

corsa con il sacco, con i tricicli e molte altre.

Crescendo poi, alle elementari ho conosciuto

colui che é stato un po' l'iniziatore di tutto: il

professore di scienze motorie Giovanni

Materano. In quegli anni, infatti fu lui ad

organizzare, con l'utile appoggio delle

maestre, i "giochi tradizionali" che

prevedevano salti con la corda e tutti quei

giochi che un tempo per le strade

coinvolgevano i nostri genitori, fino ad arrivare,

qualche anno dopo, alla scuola secondaria di

primo grado.

Quando ero più piccola sentivo sempre

mia sorella maggiore parlare di orienteering,

corsa campestre o calcio a cinque, ma non

capivo cosa volesse dire. Durante questi tre

anni ho capito sperimentando di persona,

cosa sono. C'è stato da ridere, da piangere,

da emozionarsi, da non arrendersi e

proseguire fino alla fine proprio come ci ha

insegnato il prof. Materano. Si è sempre

impegnato al massimo per portarci

dappertutto, tenere a bada i ribelli e infondere

coraggio ai più timorosi. In ogni caso è

sempre stata una vittoria, perché c'è chi ha

imparato a sconfiggere le proprie paure e le

CHE FANTASTICA ESPERIENZA!

Sport Sport Sport Lo sport, comunque vada, ti insegna sempre qualcosa ed è bello quando ciò accade. Tutti quei ragazzi che perdono il loro tempo davanti ai videogiochi dovrebbero capirlo. sportiva delle varie regioni italiane.

Lo Sport che passione!

Page 6: E' Nato

[6]

incertezze. In realtà questo è lo stile della

nostra scuola e del nostro Dirigente scolastico,

il Prof. Alessandro Calabrese che ci permette

di fare sempre nuove esperienze che ci

servono per diventare grandi e chissà, forse

domani, “dei grandi” !

Tutto questo si concretizza con la

partecipazione della nostra scuola ai giochi

sportivi studenteschi ovvero competizioni

sportive tra scuole dello stesso ordine e grado

che culminano, dopo selezioni ardue e

rigorose, con una fase nazionale a cui

accedono i vincitori per ciascuna categoria

sportiva delle varie regioni italiane. E, udite

udite: fino ad ora, non c'è stato anno in cui la

scuola Deledda non si sia classificata!  

L’Orienteering è stato qualcosa del tutto nuovo

per me che personalmente più mi ha molto

colpito per il modo in cui si svolge. Con una

mappa in mano bisogna andare a cercare le

lanterne segnate, sparse in giro per la città e

punzonare sul testimone in modo da poter

appunto testimoniare ai giudici che la lanterna

è stata trovata. Per chi non ha mai provato

questo sport il linguaggio che ho appena

utilizzato potrebbe sembrare arabo, proprio

come sembrava a me qualche anno fa, ma in

poche parole si tratta di orientarsi per la città e

trovare tutte le lanterne in minor tempo

possibile. Aspettando le prossime gare che si

terranno a breve (speriamo!) mi riaffiora in

mente qualche episodio degli anni precedenti

piuttosto divertente. Ricordo ad esempio che

correndo in giro per la città le persone ci

guardavano incredule non essendo a

conoscenza, in alcuni casi, di ciò che stavamo

facendo e alcune affermavano in dialetto

ginosino: "Ma vedi un po' quei ragazzi! Stanno

giocando  alla caccia al tesoro! " . Poi c'è la

Corsa Campestre che, come suggerisce già il

nome, consiste nel correre per le strade di

campagna. È più che altro una corsa di

resistenza. Bisogna, correre infatti per molti km

e nessuno ritorna al traguardo come si suol

dire "fresco come una rosa" ! In questa

disciplina sportiva proprio pochi giorni fa, dopo

le estenuanti selezioni di istituto che mi hanno

vista vincitrice, abbiamo affrontato a

Leporano, in occasione delle Finali Provinciali,

tutte le scuole della provincia Ionica; portando

a casa l'ennesimo successo nelle categorie

speciali con Letizia Apollaro e Claudio Petrelli.

Il Calcio a Cinque molto probabilmente è

lo sport più noto a tutti rispetto ai precedenti.

Le squadre sono composte da cinque giocatori

ciascuna e le regole sono quelle tipiche del

calcio. L'unico particolare è che possono

giocare anche le femmine e questo rende la

cosa un po' più avvincente.

Novità assoluta di quest'ultimo anno è

stata la partecipazione alle competizioni di

Scacchi, disciplina sportiva fortemente voluta

dal nostro Dirigente Scolastico prof.

Alessandro Calabrese che ha creduto, a giusta

ragione, nella grande valenza educativa di

questo sport, soprattutto perché tende ad

allenare la mente oltre che il fisico (mens sana

in corpore sano!!).

In questi anni, in ogni caso, ho capito che

la competizione è positiva perché aiuta a dare

il massimo di se stessi, ma anche che vincere

non è tutto. Anche dopo la sconfitta ti rimane

comunque la bella esperienza che si è vissuta

e magari la conoscenza o l’amicizia di tutte le

persone a cui lo sport ha avvicinato. Se vinci e

non hai amici o persone care con cui

condividere quel momento ti sembra di aver

perso. Lo sport, comunque vada, ti insegna

sempre qualcosa ed è bello quando ciò

accade. Tutti quei ragazzi che perdono il loro

tempo davanti ai videogiochi dovrebbero

capirlo.

Io l'ho capito e un ringraziamento speciale

va alla scuola "Grazia Deledda" che mi ha

accompagnato per otto anni della mia vita e in

particolare al professor Giovanni Materano che

mi ha fatto avvicinare allo sport come nessuno

aveva mai fatto prima.

GRAZIE DI CUORE!!!!

 Alessandra De Canio       3A

.

Page 7: E' Nato

[7]

STRATEGIE DI SCACCHINella mia scuola nulla accade per caso. Si fa quello che può arricchire non la contingenza della vita dello studente ma l’esistenza tutta. Un esempio? Scacchi a scuola.

Nel marzo dello scorso anno il parlamento di Strasburgo, dopo alcuni mesi di lavoro, ha sottoscritto e approvato il contenuto della mozione Scacchi a scuola, fortemente voluta anche dal famoso Kasparov che di scacchi se ne intende. La nostra scuola ha recepito l’importanza di questo gioco non timocratico visto che tutti possono cimentarsi ad apprendere, tra l’altro, strategie di attacco e difesa e l’ha resa realtà.

Nella documentazione presentata a Strasburgo dai sostenitori di questo gioco si legge che il gioco degli scacchi “deve essere promosso poiché può migliorarne la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e può svilupparne il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali, considerando che gli scacchi insegnano, inoltre, determinazione, motivazione e spirito sportivo”. Speriamo, mi vien da dire con un sospiro di sollievo…. Penso ai miei allievi, non solo a loro, penso anche ai miei figli, nella vita so bene quanto la pazienza, la perseveranza, le capacità analitiche e decisionali siano necessarie per concretizzare i sogni. Non poteva certo sfuggire al

Dirigente dell’I.C. Deledda, il Prof. Alessandro Calabrese, l’opportunità di offrire ai propri studenti l’occasione di praticare uno sport che garantisce lo sviluppo di capacità di autocontrollo fisico e psichico, il miglioramento della capacità di problem solving, la creatività e l’immaginazione, lo sviluppo della capacità di riflessione, il rispetto delle opinioni altrui, lo sviluppo delle capacità

di prendere decisioni in autonomia, lo sviluppo di capacità di concepire ed eseguire schemi

e processi logici. Non poco in effetti. Vagliati così tutti i possibili vantaggi, il nostro Istituto ha proposto agli alunni un progetto inerente al gioco degli scacchi di

venti ore iniziato il 21 gennaio e conclusosi il 03 aprile u.s. con la partecipazione al torneo

che si è svolto nell’ITC Leonardo da Vinci di Martina Franca, sotto la direzione dell’Arbitro Rosa Erminia De Luca dalle 9:30 alle 14:30. Gabriele Laterza, Franceso Pio Denito, Alessandra Mongelli ed Andrea Mancini, i nostri alunni della Scuola Primaria preparati dal Capitano Nicola Cetera, Istruttore Giovanile della Federazione Scacchistica Italiana, si sono classificati al quarto posto. Noi dell’ I. C. Deledda non possiamo che esserne orgogliosi, loro sono tornati soddisfatti per la bella ed intensa esperienza vissuta e credo che anche l’intera comunità possa essere lieta per questi ragazzi che hanno dimostrato di essere abili strateghi …ginosini.

Prof.  Grazia  Pollicoro

GIOCHI PER

LA MENTE

MAL

Strategie

SUCCESSO DEGLI ALUNNI DELL’ I.C. DELEDDA PER IL PROGETTO “SCACCHI A SCUOLA”

Page 8: E' Nato

[8]

Leggere è il cibo della mente“Leggere è cibo della mente … e per la mente” cita un noto slogan. E noi studenti dell’Istituto Comprensivo Calò di Ginosa abbiamo potuto soddisfare la nostra fame di conoscenza grazie all’incontro con l’autore Francesco Gungui.Hanno preso parte all’iniziativa i bambini della scuola primaria, i ragazzi della scuola secondaria di primo grado, alcuni genitori di questi ultimi, i docenti e dei giornalisti che hanno intervistato sia il nostro Dirigente scolastico, prof.ssa Alfonso, che lo scrittore. Inaspettatamente, prima dell’arrivo di Gungui, è passato a salutarci Uccio De Santis il noto comico che, con qualche battuta, ha divertito il pubblico. Subito dopo ha preso la parola il noto scrittore milanese (in realtà di origine sarda) che si è detto emozionato per la numerosa platea. Nel giro di qualche minuto eravamo tutti rapiti dal suo discorso ed affascinati dal magico mondo dei libri. Ci ha parlato della sua vita, delle sue prime esperienze di scrittore, delle paure, delle aspettative.Ci ha raccontato che si è laureato in Scienze dei Beni Culturali a Milano. All’inizio ha fatto diversi lavori, persino aiuto-chef e nel 2004 ha pubblicato il suo primo libro “Io ho fame adesso. Come sopravvivere a un

frigorifero deserto”. Ha una grande passione per le piante e il cibo, tanto che i suoi romanzi li scrive in cucina, per lui

un luogo molto confortevole ed anche il “più vicino al frigorifero”. In cinque anni ha scritto

diversi libri tra cui “Achille e la fuga dal mondo Verde”, “Achille e la fuga dal mondo Blu” “Achille e la fuga dal mondo Bianco”,

“Mi piaci così”, “Ti cucino una storia”, “Mi piaci ancora così” ecc. Durante l’intervista ha

risposto a tante domande e curiosità facendoci anche ridere. I suoi personaggi nascono dalle persone a lui vicine, come parenti e amici. Alla fine dell’intervista ci ha invitato a comprare un suo libro ed è stato molto disponibile ed instancabile nel firmare tanti autografi accompagnati da una simpaticissima dedica.E’ risultata una persona veramente colta e preparata! Vorremmo ringraziare i nostri professori e Francesco Gungui per averci donato una giornata più unica che rara e che, sicuramente, rimarrà nei ricordi di ogni studente.

Istituto Comprensivo “G. Calò”Nunzio Grippa (I B)Michele Punzi (III B)

INCONTRO CON L’AUTORE

FRANCESCO GUNGUI Attività dell’Istituto Calò

SIATE AFFAMATI DI CONOSCENZA

LEGGERE É IL CIBO DELLA MENTE

Page 9: E' Nato

[9]

Nell’ambito delle attività di

orientamento organizzate dall’Istituto

comprensivo Calò per noi ragazzi

che passeremo al successivo ciclo

d’istruzione, abbiamo trovato

particolarmente interessante

l’incontro tenutosi presso la palestra

della nostra scuola con alcuni

esponenti del territorio iscritti alla

Confcommercio e Confartigianato di

Ginosa. Guidati dal Presidente, sig.

Mele, abbiamo scoperto che

dobbiamo puntare sulle risorse che il

nostro territorio offre, rispolverare

anche vecchie professioni oggi forse

trascurate, e non farci attirare

dall’idea del posto fisso altrove, forse

in una città lontana dalle nostre

radici. I commercianti ginosini e

marinesi (sig. Pallotta, sig. Galante,

sig.ra Maggiore,) che gentilmente ci

hanno presentato la propria

testimonianza di vita e lavorativa, ci

hanno raccontato che il lavoro può

nascere da grandi e piccole passioni,

dalla voglia di migliorarsi,

dall’attaccamento alle proprie radici.

Queste storie ci hanno insegnato

tanto, ci hanno insegnato a credere

nelle nostre potenzialità,

a credere nei nostri sogni,

a farci imprenditori di noi

stessi perchè a volte il

lavoro lo abbiamo a

portata di mano, qui in

casa.

Nel corso del

dibattito, scaturito dalle

domande interessate dei

ragazzi della III A e III B, si sono

affrontati vari argomenti inerenti al

mondo del lavoro, quali la difficoltà di

trovare lavoro oggi, e forse la

necessità di puntare sulle scuole

professionalizzanti piuttosto che sui

classici Licei, l’esigenza di puntare a

settori di nicchia, ma che valorizzino i

prodotti della nostra terra.

Al di là delle percentuali, dei

numeri, delle singole opinioni, è

giusto che ciascun ragazzo scelga la

scuola e quindi il proprio lavoro, in

base alle proprie capacità e alla

personalità perché, continuare negli

studi, la maggior parte delle volte può

essere difficile e quindi bisogna

appassionarsi a quello che si impara

perciò frequentare la scuola deve

essere anche un piacere, oltre

che un dovere.

Per questa esperienza, unica nel

suo genere, desideriamo ringraziare

la nostra dirigente, prof. ssa Alfonso, i

docenti della scuola secondaria

“Calò” che con tanta dedizione ci

stanno guidando per mano in un

momento tanto delicato della nostra

vita che ci porterà alla scelta della

scuola superiore.

Istituto Comprensivo G. CalòScuola secondaria di I grado

Martino Santoro e Melania MarchionnaClasse III A

PICCOLI RAGAZZI CRESCONO(l’orientamento visto dal di dentro)

IL TERRITORIO SI CONFRONTA

Gli alunni dell’Istituto Comprensivo G. Calò

incontrano i commercianti del territorio

Page 10: E' Nato

[10]

GIORNATA DI COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DELLA SHOAH E DELLE FOIBE

Il 13 Febbraio 2013 il Dirigente scolastico

Maria Alfonso ha voluto commemorare,

attraverso una giornata scandita da musica,

poesia e pensieri di molti bambini, le vittime

della Shoah e delle Foibe.

L’evento si è tenuto presso la palestra

della nostra scuola, l’Istituto Comprensivo

Giovanni Calò.

Ha subito preso la parola il nostro

Dirigente che ci ha invitati a riflettere sugli

orrori del passato e sull’importanza della vita e

del suo rispetto. La giornata è stata allietata e

resa unica dai brani musicali magistralmente

eseguiti dal professor Domenico Di Fonzo (sax

soprano) e dai suoi studenti Enrico Rizzi (sax

contralto), Antonio De Palma (sax tenore) e

Vito Di Fonzo (sax baritono). Sulle note

dell’Inno di Mameli la platea era silenziosa;

tutti si sono alzati ed hanno cominciato a

cantare con la mano sul cuore.

La manifestazione commemorativa è

stata presentata da Melania Marchionna, una

nostra amica, che ha subito invitato i bambini

della V A della scuola Giovanni Paolo II che

hanno recitato la poesia di Primo Levi “Se

questo è un uomo”; a seguire vi è stato

l’intervento della classe V A della scuola Calò

che ha ricordato ai presenti il significato della

Shoah e l’importanza della sua

commemorazione. Altrettanto interessante e

ricco di emozione è stato il brano recitato dai

bambini della classe quinta della scuola

Morandi.

Un nostro amico, Francesco Bastelli, ha

letto una poesia intensa e carica di speranze

per tutti i giovani: “Vedrai che è bello vivere” di

cui non si conosce l’ autore , ma si sa che è

stata scritta nel 1941.

L’ultimo intervento è stato quello

musicale dei ragazzi delle classi terze della

scuola secondaria di I grado che, emozionati

ed intimiditi da una platea così numerosa e

dalla presenza delle autorità civili locali, hanno

cantato “Gam Gam Gam” mentre veniva

proiettato un filmato in memoria di Irena

Sendler curato dai ragazzi della III B della

scuola secondaria.

Numerosi sono stati i brani musicali

eseguiti dagli illustri ospiti e tra questi

“Celebre Gavotta”, “Pizzicato

Polca”,”Czardas”,”Blues e Boogie”,”Take

five”,”Libertango” e, dulcis in fundo, la

colonna sonora del film “La vita e’ bella”.

Prima di rientrare in classe, arricchiti da

questa giornata speciale, abbiamo ascoltato le

parole del sindaco, Dott.Vito De Palma e del

vice sindaco Prof.ssa Marilisa Mongelli, che ci

hanno invitati a fare tesoro della storia, ad

imparare dagli errori commessi e soprattutto

ad amare e a rispettare gli altri senza

distinzione alcuna.

Noi alunni desideriamo ringraziare la

prof.ssa Stefania Catucci per aver reso

possibile questa giornata altamente formativa.

VEDRAI CHE E’ BELLO VIVERE

Articolo a cura di

Gaia MazzacuvaNunzia Pizzulli Silvia Bozza Gaia PistoiaAngelika LosavioElisabetta CassanoPierfrancesco Ciriello

LA MEMORIA IN MUSICA

MUSICISTI

Alunni dell’Istituto Comprensivo Calò impegnati durante la commemorazione della Giornata della Memoria

Page 11: E' Nato

[11]

Tutto è iniziato qualche anno fa, quando

l'associazione Peacelink denunciò la presenza di

diossina negli animali allevati nei territori vicini agli

impianti dell'ILVA di Taranto. Così si è

squarciato il velo opaco che nascondeva una

realtà sotto gli occhi di tutti per cinquant'anni:

l'ILVA ha avvelenato l'aria, l'acqua, l'ambiente,

ha diffuso malattie e morte.Questo è accaduto

perché l'impianto siderurgico si trova in un'area con

forte densità abitativa e la gente che vive a Taranto e nei

dintorni respira i gas e i fumi dannosi emessi dagli

impianti. Contro i colpevoli di tutto questo, i dirigenti

dell'ILVA, è stata avviata un'indagine giudiziaria e sono

state rivolte le accuse di disastro colposo e doloso,

avvelenamento di sostanze alimentari e omissione dolosa

di controlli contro gli infortuni sul lavoro, danneggiamento

di beni pubblici, sversamento di sostanze pericolose e

inquinamento atmosferico. Polveri, diossido di azoto,

anidride solforosa, benzene, cromo, monossido di

carbonio e molte altre sostanze sono state emesse per

decenni in modo incontrollato, addirittura visibili come

nubi rosse di gas. Migliaia sono i malati e i morti per

cause respiratorie e cardiovascolari e sono

scientificamente dimostrati i collegamenti diretti

tra l'inquinamento dell'ILVA ed i tumori, le

leucemie, i linfomi, le malattie neurologiche e

renali che hanno colpito moltissimi abitanti

della zona, specialmente i residenti dei

quartieri Tamburi e Borgo. Proprio in questi

giorni, il 7 aprile, si è svolta una manifestazione

dei cittadini tarantini per sostenere l'azione della

magistratura e mantenere viva l'attenzione sul problema

dell'inquinamento della città e da poco si è svolta un

referendum cittadino in cui i tarantini sono stati chiamati

ad esprimere il loro parere sul mantenimento

dell'impianto siderurgico. Coloro che vi hanno

partecipato si sono espressi contro la presenza dello

stabilimento ma la maggior parte dei cittadini si è

astenuta dal voto. Anche questo è espressione del

dramma dei tarantini vittime del terribile ricatto: o il

lavoro o la salute.

Pasquale Montanaro (IV A tec. Econ. Aziendale)

TARANTO

Un intero territorio nella difficile scelta tra Salute e Lavoro

ILVA VELENO A BUON

MERCATO

ILVA

MALATTIE, MORTI E INQUINAMENTO IN CAMBIO DI LAVORO

Page 12: E' Nato

[12]

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PINO APRILE "MAI PIU' TERRONI"

Pino Aprile giornalista e scrittore,

ha incontrato gli studenti dell'I.I.S.S

Marisa Bellisario per presentare il

suo ultimo libro, "Mai più terroni" ,

edito da Piemme. L'autore ha

esposto la sua teoria secondo la

quale la causa dell'arretratezza

dell'Italia meridionale sarebbe stata

determinata dalla conquista militare

compiuta dai settentrionali, che

colonizzarono, depredarono e

sfruttarono il Meridione e uccisero,

torturarono e imprigionarono i

meridionali che si opponevano ai loro

piani. Secondo le tesi di Aprile,

prima dell'unificazione il Regno delle

due Sicilie era uno Stato sviluppato

economicamente e culturalmente e

solo dopo l'unificazione le condizioni

di vita delle popolazioni meridionali

peggiorarono a causa dei saccheggi

e delle leggi penalizzanti imposte dai

settentrionali.

Questa interpretazione della

storia del nostro Mezzogiorno però

non ha convinto molti di noi, perché

non spiega come sia stato possibile

che uno Stato sviluppato

economicamente e culturalmente,

dotato di consistenti risorse, come

viene descritto il Regno delle due

Sicilie da Aprile, sia stato

conquistato in breve tempo dai mille

volontari di Giuseppe Garibaldi. Non

spiega neanche come mai i cittadini

del Meridione abbiano permesso che

i loro territori venissero depredati dai

settentrionali lasciando che i loro

conterranei che si opponevano

venissero uccisi, reclusi, deportati.

Non ci spiega cosa facevano i politici

meridionali eletti al Parlamento del

Regno d'Italia, né cosa pensavano di

quello che succedeva i benestanti

meridionali che li votavano, visto che

i ceti più poveri non avevano il diritto

di voto. Insomma egli ignora le

gravissime responsabilità dei

dirigenti meridionali, dei corrotti,

degli egoisti.

Parlando della situazione attuale

Pino Aprile ha manifestato il suo

ottimismo affermando che quella che

stiamo vivendo è una crisi di

cambiamento in cui, grazie a internet

sono ormai annullate le differenze

geografiche che hanno emarginato il

Sud. oggi quindi i meridionali

possono finalmente rapportarsi con

tutto il mondo in condizioni di parità

sfruttando al meglio le loro capacità,

ed in particolare possono fare questo

i giovani che sanno usare meglio dei

loro genitori le nuove tecnologie.

Certamente questo è vero, ma non

dimentichiamo che ancora oggi lo

sviluppo economico richiede una

politica sana e lungimirante, un

impegno comune per valorizzare le

risorse esistenti nei nostri territori e

per sconfiggere i mali di ieri e di

oggi: la corruzione, l'avidità,

l'ignoranza, la passività.

MAI PIU’ TERRONI

LA

STORIA DEL NOSTRO SUD

Page 13: E' Nato

[13]

Che cos’è la libertà? Avete presente quando nei film i

pensieri prendono forma, l’attore

chiude gli occhi e improvvisamente i

suoi desideri e le sue emozioni si

possono vedere? Ogni volta che

penso alla libertà posso vederla, è

un’immagine nitida. Vedo dei colori,

una distesa di erba, un cielo

magnifico e gli uccelli che volano

senza sosta. Sono stesa sull’erba e

non sento più voci, solo gli uccelli

mi fanno compagnia e il rumore del

vento tra le foglie. Non è solitudine,

ma pace.

Ma cos’è la libertà? Poter

decidere di uscire e tornare quando

vogliamo? Indossare quello che ci

pare? Non seguire regole?

Certamente oggi abbiamo molta

libertà rispetto al passato, eppure

non mi sento libera, perché non mi

basta tornare a casa alle sei del

mattino, non mi basta fare una

vacanza da sola con i miei amici, non

mi basta avere cinque piercing, e

nemmeno avere il permesso di farmi

un tatuaggio. La libertà per me è

qualcosa di più complesso, che non

si limita alle scelte che possiamo fare

o non fare nella nostra vita. Per me

libertà è sinonimo di rispetto, fiducia,

pace. Essere liberi significa avere

fiducia negli altri e in se stessi e

ricevere fiducia.

Ogni volta che qualcuno non ha

fiducia, ogni volta che qualcuno litiga

e offende, ogni volta che per questo

mi sento infelice e inquieta, io chiudo

gli occhi e immagino il mio prato,

con gli uccelli e il rumore del vento

tra le foglie e fingo di essere libera.

Rossella Lomagistro

(IV C - Sezione Grafica Pubblicitaria)

Laboratorio ScuolAttiva

Elaborati grafici dei ragazzi del corso di Grafica Pubblicitaria

LA MIA LIBERTA’

ANTICO DILEMMA FARE

O DISFARE?

Page 14: E' Nato

[14]

Tutti abbiamo un sogno, un sogno da realizzare. Ogni persona al mondo vorrebbe stare bene con

gli altri, imparare dai propri errori, realizzare una

propria carriera per raggiungere la propria

felicità. Questo è l’obiettivo anche di ogni

ragazzo come me. Ma com’è duro alzarsi ogni

mattina sperando che il nuovo giorno sia

migliore del precedente e restare deluso il 99%

delle volte, e con il muso lungo andare a scuola

pensando solo all’uscita. Per superare tutto questo e

andare avanti bisogna pensare al futuro, chiedersi: Cosa

succederà? Come sarò da grande? Cosa farò? Con chi?

Ci sono tanti pensieri che si affollano nella mente.

Ogni giorno i pensieri negativi ci fanno dubitare

delle nostre capacità, ci fanno sentire

indecisi, insicuri, abbattuti. E’ brutto pensare

di non farcela, porsi domande senza trovare

risposte, è questo l’ostacolo più difficile da

superare. Eppure bisogna sperare, mettercela

tutta e andare avanti, credere in quello che fai

senza arrenderti mai. La tua felicità dipende tutta da te.

Francesco Conte (IV A tecnico Economico Aziendale)

METTERCELA TUTTA

LA DIFFICILE RICERCA DELLA

FELICITÀ Progetti grafici realizzati dal Laboratorio ScuolAttiva

Elaborati grafici dei ragazzi del corso di Grafica Pubblicitaria

Page 15: E' Nato

[15]

Ogni anno l’Istituto Scolastico

M.Bellisario si impegna a promuovere

diverse attività e progetti per

migliorare e stimolare le capacità di

ogni studente. Quest’anno,per

esempio è stata promossa

un’iniziativa riguardante il tirocinio.

Esso è stato svolto in una struttura

“nuova” ai progetti scolastici.. Stiamo

parlando della “Residenza Villa

Genusia”,situata in Marina Di Ginosa

(TA),in via Castria. In particolare

siamo state interessate noi

studentesse appartenenti alla classe

5^E dei servizi sociali. La Residenza

Villa Genusia è una struttura molto

importante nel nostro territorio, in

quanto è in grado di offrire

determinati e richiesti servizi nei

confronti dei nostri nonni. Si tratta di

una struttura socio-sanitaria

assistenziale che si propone

l’obiettivo di garantire una buona

degenza e il sostegno sanitario e

psicologico alle persone affette da

patologie caratteristiche delle

persone della terza età, come il

morbo di Parkinson, l’Alzheimer,

malattie cardiovascolari. Per noi è

stata una esperienza molto

importante che ha arricchito il nostro

bagaglio culturale ma

anche umano. Siamo

state molto contente di

sapere che presto

saremmo state

coinvolte nel tirocinio a

Villa

Genusia,nonostante

temessimo qualche

fallimento,dovuto alla

nostra giovane età, proprio in

una struttura così rinomata e così

imponente. Ma le nostre paure sono

state spente immediatamente per

merito dell’equipe formata dalle

educatrici, dagli infermieri, dagli o.s.

e della psicologa della struttura, che

ci ha consentito di metterci a nostro

agio e muoverci liberamente, facendo

sì che comprendessimo al meglio le

esigenze dei nostri amati nonnini, a

cui ci siamo presto affezionate.

Siamo state molto contente per aver

ricevuto informazioni e suggerimenti

inerenti il trattamento sanitario

permettendoci di interagire con

l’utenza, non solo a livello umano, ma

anche a livello pratico.

La struttura è suddivisa in due

piani chiamati secondo le vie del

comune di Ginosa,in modo che gli

anziani si sentano a casa; è

molto controllata ed il personale ci è

sembrato molto competente In base

alla patologia o al disturbo o alla

situazione dell’ospite che viene

inserito in uno specifico reparto. Nel

cercare di alleviare la tristezza o il

dolore degli anziani, ogni volta ci

sentivamo al settimo cielo per ogni

gesto di affetto e per ogni sorriso

che illuminava il loro sguardo, anche

quando riuscivamo a lenire la

nostalgia di casa e della famiglia.

Ogni giorno abbiamo partecipato a

varie iniziative, progetti ed attività

volti a stimolare le abilità psicofisiche

e sensoriali di ogni ospite e, spesso,

vi erano coinvolte anche le famiglie.

Per esempio ogni ultimo venerdì del

mese abbiamo partecipato alla “festa

dei compleanni”, con musica,

karaoke, dolci ed intrattenimento per

UNA NUOVA ESPERIENZA….a Villa Genusia.

STAGE PRESSO VILLA GENUSIA

Page 16: E' Nato

[16]

festeggiare i compleanni dei tanti

ospiti; spesso abbiamo utilizzato i

laboratori di cucina per fare insieme

la macedonia o la pasta fatta in casa,

o il laboratorio sensoriale, quello

artistico per il decoupage e

decorazioni da esibire durante le

feste; oltre poi ad altre attività come i

giochi di gruppo( torneo di bocce o il

cruciverba musicale) ed il progetto

culturale proposto nel mese di marzo

con un pittore. Tutto per stimolare il

senso visivo e di fantasia di ogni

ospite,e le abilità residue attraverso

il sostegno psicologico oltre che

relazionale. Abbiamo potuto

constatare che in questa bellissima

residenza l’ospite viene trattato da

tutti proprio come il ‘’padrone di

casa”. Infatti il rapporto che c’è tra

colleghi,e, tra colleghi ed ospiti,è

quello di una grande famiglia e molte

sono state le amicizie instauratesi tra

gli ospiti stessi. Questo clima così

sereno e cordiale nasce dall’amore

per il prossimo, insito in ognuno . Mi

sento di ringraziare a

nome di tutta la classe ,

lo staff della Residenza

Villa Genusia per la

disponibilità a dare ogni

giorno tanto amore ai

nostri nonnini, e nel

contempo, per averci

fatte crescere un po’ di

più. È stata infatti una

bellissima esperienza che

ci ha permesso di

acquisire maggiore

sicurezza e più autonomia

in un ambiente di lavoro così

importante e così richiesto

soprattutto in questi ultimi decenni.

Quello che abbiamo compreso è che

l’anziano spesso viene sottovalutato

ma se pensiamo che in realtà tutti

noi discendiamo da lui , e che un

giorno anche noi faremo lo stesso

percorso, ci rendiamo conto che

abbiamo il dovere di garantire ai

nostri anziani il benessere e l’affetto

fino al la fine, perchè fino all’ultimo

essi saranno in grado di insegnarci

qualcosa, per cui meritano sempre il

nostro rispetto.

Deborah Guida

5^E servizi sociali

ANIMAZIONE IN STAGE

Page 17: E' Nato

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CORSI SERALI

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INDIRIZZI