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EDUCAZIONE NON FORMALE LA R-EVOLUZIONE DEL SUD EUROPA

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EducazionE non FormalEla r-EvoluzionE dEl Sud Europa

Editor:

Vid Tratnik (MSS)

Autori:

Federica Cicala (FNG)Sara Massini (FNG)

Ilaria Esposito (FNG)Alessia Sebillo (FNG)Alice Barbieri (FNG)Júlia Betrian (CNJC)

Raul Almarcha Cañas (CJE)Joan Conca Domènech (CJE)Sonia Cabrero del Amo (CJE)

Sara Amaral (CNJ)David Ferreira da Silva (CNJ)

Bruno António (CNJ)Domniki Kouitzoglou (ESYN)

Corina Pirvulescu (CTR)Veronica Stefan (CTR)

Aleksandar Ivanov (NYF)Anamarija Sočo (MMH)

Ana Štromajer (MSS)Martin Lenardčič (MSS)

Graphic design: Ossidi di Ferro

Questa pubblicazione è stata creata in collaborazione con i Consigli Nazionali dei Giovani del Sud Europa.

Con il supporto del programma Lifelong learning

Il contenuto di questa pubblicazione non riflette l’opinione ufficiale dell’Unione Europea.

Gli autori si assumono interamente la responsabilità delle informazioni e delle opinioni espresse.

Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.www.nfesouthrevolution.eu

IndIce

Prefazione ....................................................................................................................................................p. 5

Introduzione .................................................................................................................................................p. 7

Sul progetto .................................................................................................................................................p. 8

Educazione non formale ..............................................................................................................................p. 10Che cos’è l’educazione non formale? ........................................................................................................p. 11Riconoscimento dell’educazione non formale ...........................................................................................p. 11Educazione non formale e organizzazioni giovanili ...................................................................................p. 13Educazione non formale - attività sviluppate dal CNJ ................................................................................p. 14Attività nazionali sviluppate dal MSS ........................................................................................................p. 15

Consigli dei Giovani e il loro pool dei formatori ...........................................................................................p. 18Il ruolo dei Comitati Nazionali dei Giovani nella società ............................................................................p. 19Che cos’è un Pool di Formatori? ................................................................................................................p. 19PoT ed Educazione Non Formale ...............................................................................................................p. 20L’origine del Pool di Formatori nel Consiglio Nazionale Giovanile della Catalogna (CNJC) .........................p. 22Pool di formatori del CJE ............................................................................................................................p. 25Tavola dei PoT ...........................................................................................................................................p. 28

Cooperazione internazionale .......................................................................................................................p. 32Cooperazione internazionale .....................................................................................................................p. 33L’agenda giovanile nella cooperazione nazionale .....................................................................................p. 33La dimensione di cooperazione internazionale del progetto .....................................................................p. 36

E-learning ....................................................................................................................................................p. 40Che cos’è E-learning? ................................................................................................................................p. 41Una prospettiva globale ............................................................................................................................p. 41E-learning nell’ambito dell’associazionismo giovanile ..............................................................................p. 42E-learning e educazione non formale ........................................................................................................p. 42Che cos’è l’apprendimento misto? ............................................................................................................p. 44FNG corso di formazione on-line – Sostegno all’associazionismo giovanile ..............................................p. 44

Advocacy .....................................................................................................................................................p. 52Che cos’è l’advocacy? ...............................................................................................................................p. 53Advocacy e le organizzazioni giovanili ......................................................................................................p. 53Posizione comune sul riconoscimento non formale – Position Paper .........................................................p. 54Advocacy a livello internazionale in Portogallo .........................................................................................p. 57

Presentazione dei SYG .................................................................................................................................p. 60

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PrefazIone

non formal educatIon Southern r-evolutIon

Per offrire un’idea di cosa trovare in questa pubblicazione vogliamo focalizzare l’attenzione del lettore sulle parole che compongono il titolo del progetto. Infatti, il titolo stesso è il primo risultato di uno sforzo congiunto di progettazione avviato nel 2011, che ha coinvolto tutti i Consigli Nazionali dei Giovani, i quali hanno stabilito e formalizzato questo partenariato di apprendimento, finanziato dal Lifelong Learning Programme della Commissione Europea (ora Erasmus+).

Non formal education, implica la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti nel processo di apprendimento, i quali, contribuiscono alle attività su base volontaria, con un approccio proattivo e altruistico, sviluppando competenze di cittadinanza che permettono di vedere e leggere la realtà con un pensiero critico, in modo da promuovere lo sviluppo e la ricchezza della comunità di apprendimento coinvolta nel processo. Allo stesso modo, queste caratteristiche possono essere adattate perfettamente alla descrizione, e al ruolo nella società, delle organizzazioni giovanili in generale, e dei Consigli Nazionali dei Giovani, che sono le piattaforme nazionali delle organizzazioni giovanili, in particolare.

Southern, i Consigli Nazionali dei Giovani Europei del Sud Europa, in questa fase storica, condividono preoccupazioni e sfide simili nei diversi Paesi a causa dalla crisi economica e dalle resistenze culturali della società, elementi che influiscono direttamente sulla vita di milioni di giovani che lottano per ottenere prospettive e opportunità a lungo termine, per essere in grado di affrontare il futuro con speranza ed energie. Quindi, unire i nostri sforzi, sostenendoci a vicenda, condividendo le buone pratiche, implementando e creando progetti di educazione, promuovendo i diritti dei giovani a livello nazionale ed europeo, dal punto di vista di chi sta pagando il prezzo più alto delle disuguaglianze di oggi, è, dal nostro punto di vista, il modo più costruttivo per ri-pensare la cooperazione e la collaborazione tra i cittadini europei.

R-Evolution, questo gioco di parole che contiene in sé Rivoluzione ed Evoluzione, rappresenta la disponibilità dei Consigli Nazionali dei Giovani, a promuovere e sostenere le modifiche necessarie, per essere al livello degli altri paesi europei in termini di qualità d’istruzione, al fine di permettere alle nuove generazioni di nutrire con i loro sogni e la loro creatività le nostre società, sfruttando il loro impegno e le

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loro competenze per sviluppare la società europea basandosi sulla conoscenza sostenibile.

È qui che arriva l’evoluzione... piuttosto che guardare solo alle soluzioni e alle competenze interne, abbiamo cercato (e siamo riusciti!) a condividere e sviluppare il massimo da ogni partner in termini di coordinamento delle diverse attività, cooperazione trasversale, organizzazione di meeting, corsi di formazione e seminari, in questo modo possiamo dire che i Consigli Nazionali dei Giovani sostengono “il potenziamento dell’educazione non formale nel Sud Europa!”

Infine, è importante sottolineare che, all’interno delle nostre organizzazioni, molte persone sono state straordinariamente impegnate nel corso degli ultimi due anni per offrire contenuti e unicità a questa pubblicazione, quindi abbiamo il piacere di ringraziare Lorenzo, Ilaria, Corina, Andreea, Veronica, Alexandar, Lyli, Vid, Martin, Kaja, Sara, David, Bruno, Victor, Julia, Joan, Raul, Sonia, Anamarija, Boris, Sarantis, Domniki, tutti i Pool Nazionali dei Formatori e i partecipanti dei nostri corsi di formazione on-line e in presenza, il Forum Europeo dei Giovani – YFJ, per aver contribuito, condividendo contenuti, ai corsi E-learning e il North-South Centre del Consiglio d’Europa per la revisione pedagogica, che ha dato consistenza alle nostre proposte educative.

Buona lettura,

Giuseppe Failla

Presidente del Forum Nazionale dei Giovani

Lorenzo Floresta

Consigliere del Direttivo delForum Nazionale dei Giovani

Federica Cicala

Coordinatrice del progetto

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IntroduzIone

NFE South rEvolution, è un progetto Grundtvig del Lifelong Learning Programme, sviluppato da nove Consigli Nazionali dei Giovani (CNG). L’intento di questo progetto è quello di sviluppare una strategia integrata per aumentare la consapevolezza della necessità di stabilire un approccio olistico sull’educazione e la formazione, per condurre al riconoscimento formale, politico, sociale e personale dell’educazione non formale, al fine di realizzare gli obiettivi dell’Agenda UE 2020 e di creare una società europea basata sulla conoscenza. La priorità principale dei CNG è il riconoscimento dell’educazione non formale e il ruolo delle organizzazioni giovanili come fonti di educazione non-formale e informale. I CNG vogliono continuare a creare opportunità di apprendimento di qualità che possono essere adeguatamente riconosciute e integrate nei sistemi di formazione permanente per tutti i cittadini.

L’obiettivo di questa pubblicazione è promuovere e riconoscere dell’educazione non formale attraverso informazioni sul progetto e su come questa gioca un ruolo chiave nel rafforzare la partecipazione dei giovani all’interno e all’esterno delle organizzazioni giovanili.

Si rivolge a diversi attori e persone:

• Ai decisori politici per scoprire l’importanza del riconoscimento dell’educazione non formale e il ruolo chiave che le principali organizzazioni giovanili svolgono nel processo;• Agli Youth workers per sapere quanto l’educazione non formale è rilevante per il loro lavoro;• Ai leader giovanili per sapere come l’educazione non formale e l’E-learning possono essere combinati o per cercare argomenti per sostenere il riconoscimento e la convalida dell’educazione non formale;• Ai Consigli Nazionali dei Giovani e alle organizzazioni giovanili che intendono far crescere la loro struttura attraverso il sostegno dell’educazione non formale (NFE), e del Pool di Formatori (POT) e per sviluppare i processi di cooperazione a livello locale, nazionale e internazionale;• A chi è qui solo per caso, e vuole sapere di più sull’educazione non formale e sui Consigli Nazionali dei Giovani del Sud Europa.

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Sul Progetto

Dal punto di vista dei CNG coinvolti nel progetto NFE South R-Evolution, le organizzazioni giovanili sono le principali fonti di educazione non formale in Europa. Migliaia di organizzazioni giovanili in tutto il continente, costruiscono competenze nei giovani, creando cittadini attivi e incrementando l’occupabilità. La priorità principale dei CNG è il riconoscimento dell’educazione non formale e del ruolo delle organizzazioni giovanili, come fontii di educazione non-formale e informale. I CNG vogliono continuare a creare opportunità di apprendimento di qualità, che possono essere adeguatamente riconosciuti e integrati in sistemi di formazione permanente per tutti i cittadini. La partnership di apprendimento, si è focalizzata soprattutto nel migliorare le pratiche e nello stabillire un approccio comune per il riconoscimento dell’apprendimento non formale e il ruolo dei formatori nei contesti nazionali.

Gli obiettivi del progetto sono stati:

• Sviluppare una visione e una strategia comuni, per sostenere il riconoscimento politico e la convalida dell’educazione non formale in tutti i paesi partner, sia nel campo dell’istruzione, che nel mercato del lavoro europeo;

• Favorire le esperienze e i risultati di apprendimento sviluppati attraverso l’educazione non formale e informale, in riferimento al Quadro europeo delle qualifiche;

• Legittimare il ruolo dei Consigli Nazionali dei Giovani e delle organizzazioni aderenti come fornitori di apprendimento non formale;

• Rafforzare le capacità dei Consigli Nazionali dei Giovani e delle organizzazioni aderenti, condividendo le buone pratiche in materia di approcci educativi che sostengono le strategie nazionali di formazione;

• Sviluppare le abilità e le competenze dei formatori, allo scopo di assicurare la qualità delle attività di educazione non formale;

• Sostenere il riconoscimento delle competenze dei formatori di educazione non formale e la stessa

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professione di formatore nella società;

• Stabilire e rafforzare una cooperazione duratura tra Consigli Nazionali dei Giovani Europei, concentrandosi sull’educazione e la formazione.

La metodologia del progetto ha richiesto modi alternativi di pensare e praticare il lavoro con i giovani, partendo dal loro stesso coinvolgimento, contando sull’azione competente degli youth workers, dei leader e delle organizzazioni giovanili, cercando effetti a medio e lungo termine, attraverso politiche giovanili a livello locale e nazionale. Per raggiungere quest’obiettivo, gli organizzatori hanno deciso di creare e promuovere l’uso di una piattaforma E-learning, per sviluppare e attuare attività di formazione miste per i pool di facilitatori dei CNG, il loro staff e le loro organizzazioni aderenti.

Questa pubblicazione spiega il processo ed evidenzia i punti più importanti del progetto, allo scopo di diffondere il lavoro che è stato svolto, fornendo esempi concreti di progetti e azioni portati a termine dai partner che vi hanno partecipato.

EducazionE non FormalE

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Che cos’è l’educazione non formale?

L’educazione non formale ha una lunga storia ed è vista in molti paesi come una forma importante di apprendimento, sviluppo personale e formazione per la partecipazione attiva nella società. L’educazione non formale è considerata un processo organizzato, che dà ai giovani la possibilità di sviluppare valori, abilità e competenze che non si sviluppano nel quadro dell’educazione formale.

Essa è stata riconosciuta da numerosi documenti ufficiali a livello europeo come una metodologia complementare all’educazione formale e informale. In particolare, la sua considerazione e il suo riconoscimento stanno crescendo in relazione allo sviluppo di competenze trasversali, durante il processo di apprendimento permanente individuale. È altrettanto importante sottolineare che, l’educazione non formale incoraggia lo sviluppo di competenze da un punto di vista olistico, in relazione a tre aree differenti del processo di apprendimento: conoscenza, abilità e attitudine.

Tali abilità (chiamate anche “competenze trasversali”) comprendono una vasta gamma di competenze, come quelle interpersonali, di squadra, di organizzazione, di gestione dei conflitti, capacità di pianificazione e di problem-solving, predisposizione ad imparare, attitudine al ruolo di guida sociale e civile, affinità per l’apprendimento imprenditoriale, espressione culturale e creativa, consapevolezza interculturale, fiducia in sé stessi, disciplina e responsabilità. La particolarità dell’educazione non-formale è che i partecipanti sono attivamente e volontariamente coinvolti nel processo di insegnamento/apprendimento. I metodi che vengono utilizzati forniscono ai giovani gli strumenti per sviluppare ulteriormente le proprie capacità e attitudini. Una delle caratteristiche più importanti di questo processo di apprendimento è il principio del learning by doing (imparare facendo). Anche se il processo di riconoscimento dell’educazione non formale è stato ampiamente dibattuto, vi è ancora una visione o concezione comune vaga, è importante notare, tuttavia, che nel corso degli ultimi anni, sono state sviluppate diverse iniziative, che possono contribuire all’assunzione di una prospettiva comune tra le principali parti interessate, sull’importanza di fornire questo riconoscimento e come questo dovrebbe essere raggiunto.

Riconoscimento dell’educazione non formale

Il Consiglio dell’Unione europea, la Commissione europea, il Consiglio d’Europa, il Forum Europeo dei

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Giovani e l’UNESCO, tra le altre parti interessate, hanno richiesto agli Stati membri di sviluppare strumenti e politiche per il riconoscimento d’educazione non formale.

La Dichiarazione e il Piano d’Azione proposto alla conferenza di Strasburgo, tenutasi nel novembre 2011, e il documento intitolato “Pathways 2.0 Towards Recognition of Non-Formal Learning/Education and of Youth Work in Europe” (“Percorsi 2.0 Verso il riconoscimento di Apprendimento/Educazione non formale e del lavoro giovanile in Europa“) sono buoni esempi del lavoro che è stato sviluppato in questo campo. Il processo di riconoscimento è fondamentale per il raggiungimento di uno degli obiettivi principali dell’agenda UE 2020, cioè quello di sviluppare una/la società europea basata sulla conoscenza, come stabilito nella pubblicazione intitolata “Quality in Non-Formal Education and Training in the Field of European Youth Work” (“La qualità nell’Educazione Non-Formale e la Formazione nel campo del lavoro giovanile europeo”), prodotto da SALTO con la partnership del Consiglio d’Europa dei Giovani (“RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 20 dicembre 2012 sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale (2012/C398/01) e la reazione del FORUM EUROPEO DEI GIOVANI ALLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE PER UNA RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO SULLA CONVALIDA DELL’APPRENDIMENTO NON FORMALE E INFORMALE“).

Per i partner di questo progetto, il riconoscimento dell’apprendimento/educazione non formale ha quattro dimensioni, ugualmente importanti, che devono essere prese in considerazione come un tutt’uno:

riconoscimento individuale: riconoscimento da parte del discente, il quale ha consapevolezza del proprio processo di apprendimento e lo utilizza in diverse situazioni e contesti;

riconoscimento sociale: riconoscimento da parte della società, che valorizza l’impatto positivo dell’associazionismo giovanile e dell’apprendimento/educazione non formale sui giovani e sulle società;

riconoscimento da parte delle politiche: riconoscimento da parte della classe politica, che si serve del valore dell’associazionismo giovanile e dell’apprendimento/educazione non formale in considerazione delle strategie e dei processi politici;

riconoscimento legale: volto a valorizzare i risultati di apprendimento dei discenti.

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Educazione non formale e organizzazioni giovanili

Anche se ci sono diversi operatori che sviluppano attività di educazione non formale, è comunque importante riconoscere le organizzazioni giovanili come le principali e le più importanti fonti di educazione non formale. Questo riconoscimento deve portare alla valorizzazione sociale e politica di tutto il lavoro intrapreso nel corso degli anni per lo sviluppo di strumenti, metodi e attività di educazione non formale. Questo riconoscimento deve concretizzarsi attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni giovanili in ogni processo politico sviluppato a livello europeo, nazionale, regionale o locale, per il riconoscimento dell’educazione non formale. Riteniamo inoltre che la qualità e la garanzia della qualità sono tra gli elementi chiave per garantire il riconoscimento universale dell’importanza dell’educazione non formale nelle società, come un processo per sviluppare competenze personali, culturali, sociali e linguistiche che preparano le persone a giocare meglio il loro ruolo di cittadini.

Di conseguenza, i partner del progetto ritengono che i seguenti principi sono sempre garantiti dai fornitori di educazione non formale:

• Gli obiettivi dell’attività di formazione o educazione non formale soddisfano le necessità dichiarate dai discenti e dalla società;• Gli obiettivi sono chiari e sono identificati nei punti del programma;• Le metodologie utilizzate sono adatte al processo di apprendimento e al gruppo a cui sono destinate;• Le risorse necessarie sono disponibili;• Le risorse sono utilizzate in modo sostenibile, conveniente e responsabile;• Gli educatori hanno le competenze necessarie per sviluppare i punti del programma;• Prima che il programma cominci, gli educatori ricevono informazioni sul gruppo di lavoro, la sede e le risorse disponibili;• I discenti sono chiamati a contribuire (influenzare) al loro processo di apprendimento;• I discenti comprendono i loro risultati di apprendimento e sono in grado di trasferirli;• Sono utilizzati metodi di valutazione coerenti, tra cui l’auto-valutazione e la revisione esterna e paritetica, per valutare la qualità del programma;• Tutti i soggetti sono coinvolti nel processo di valutazione in itinere;• I risultati della valutazione sono ampiamente accessibili.

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Valori come la parità tra i sessi, il rispetto interculturale e i diritti umani sono considerati come argomenti trasversali da affrontare in ogni attività di educazione non formale.

Educazione non formale - Attività nazionali sviluppate dal CNJ

Il Consiglio Nazionale dei Giovani Portoghese (CNJ) sviluppa e implementa le sue attività e i suoi progetti basati su metodologie di educazione non formale che includono un approccio adeguato a sviluppare competenze trasversali nei giovani. In questo senso, fin dalla creazione del suo PoT nel 2006, il CNJ le considera una risorsa e una fonte di conoscenza per quanto riguarda l’educazione non formale, e uno strumento per lo sviluppo e l’attuazione dei processi educativi. Diverse attività sono state promosse e organizzate nell’ambito del progetto a livello nazionale, dal momento che il riconoscimento dell’educazione non formale è diventata una priorità per il CNJ.

Il PoT del CNJ ha origine nel 2006 ed è considerato uno strumento essenziale per l’attuazione delle attività che il Consiglio organizza. Questo è stato recentemente rinnovato, e il primo passo è stato quello di cercare un nuovo coordinatore. Per definire la strategia del PoT, il coordinatore di nuova nomina, il consiglio e la segreteria del CNJ si sono incontrati per definire le priorità e un piano d’azione. Nel febbraio 2013, ha avuto luogo la Terza Youth Development School, che ha riunito 60 partecipanti in tre diverse sessioni di formazione per formatori, in tema di educazione ai diritti umani, educazione alla salute ed educazione non formale. Il corso è stato un’opportunità di rafforzamento delle competenze per i leader giovanili e i moltiplicatori. È stato aperto così un bando per i formatori, e tra le 70 domande pervenute, ne sono stati selezionati 25.

Nel maggio dello stesso anno, è stato organizzato il 13° Incontro Nazionale dei Giovani, durante il quale 300 partecipanti provenienti da tutti i paesi si sono riuniti in workshops e gruppi di lavoro per discutere di diversi argomenti legati ai giovani. La validazione delle competenze acquisite attraverso metodologie di educazione non formale è stato uno dei temi discussi tra i leader giovanili e il mondo accademico. L’Incontro Nazionale dei Giovani è stato anche un’occasione per il rinnovato PoT di favorire workshops e gruppi di lavoro utilizzando metodologie di educazione non formale.

Nel febbraio 2014 è stato organizzato un corso di formazione nazionale per tutti i membri del PoT, a

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seguito della partecipazione di un membro del PoT e di un funzionario di Educazione Non Formale al “Quality Assurance of NFE“ corso di formazione sviluppato dal Forum dei Giovani, nel quadro del 14° University on Youth and Development.

Attività nazionali sviluppate dal MSS

Il Consiglio nazionale dei Giovani della Slovenia (MSS) - l’organizzazione ombrello delle organizzazioni giovanili in Slovenia - si sforza di creare un ambiente che permette ai giovani di diventare adulti autonomi e responsabili. La partecipazione attiva dei giovani al processo e alle attività decisionali a livello locale è fondamentale per costruire una società più democratica e inclusiva. Lo scopo del MSS è di permettere ai giovani, di partecipare alla formazione delle politiche che riguardano le loro vite e il loro lavoro. Per questo motivo, l’MSS sostiene i diritti dei giovani, e prepara documenti contenenti le loro opinioni su vari argomenti, come ad esempio, l’occupazione giovanile, l’educazione dei giovani, la mobilità, la partecipazione, il volontariato, la salute, l’informazione dei giovani e la loro custodia.

L’MSS sostiene i giovani soprattutto a livello nazionale. Esso mantiene contatti regolari con l’Ufficio per la Gioventù, il Ministero dell’Istruzione, delle Scienze e dello Sport, e il Ministero del Lavoro, della Famiglia, degli Affari Sociali e delle Pari Opportunità, facendo appello alle iniziative giovanili attuali (ad esempio, il coinvolgimento dei giovani nei programmi operativi per il periodo 2014-2020), commentando i materiali di lavoro (ad esempio, il programma nazionale Giovanile), collaborando con l’Ufficio per la Gioventù, come un rappresentante chiave dei giovani, e monitorando regolarmente la legislazione, proponendo leggi e altre norme, che riguardano i giovani, all’interno delle singole commissioni e gruppi parlamentari coinvolti nelle loro proposte.

A livello locale, l’MSS raggiunge i giovani principalmente attraverso i suoi membri - organizzazioni giovanili nazionali - e attraverso i consigli giovanili di comunità locali. L’MSS collabora anche con le scuole secondarie e le università. Consapevoli che entrambe le parti hanno bisogno di risolvere problemi legati ai giovani. Per questo motivo, i progetti di dialogo strutturato sono uno dei modi attivi per collegare i giovani e i decisori politici.

Per il quarto anno consecutivo, l’MSS sta attuando un progetto nazionale di dialogo strutturato per i

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giovani, le organizzazioni giovanili e altre organizzazioni che lavorano con i giovani, consigli giovanili delle comunità locali e autorità locali e nazionali, al fine di conseguire obiettivi comuni per una migliore inclusione sociale dei giovani, concentrandosi sulla loro occupabilità e la consapevolezza delle competenze acquisite. Si stanno organizzando consultazioni di due giorni con giovani del posto e decisori politici da una parte all’altra della Slovenia, offrendo un’esperienza di apprendimento di qualità e supporto nell’identificazione dell’esperienza e competenza informale acquisita dai giovani del posto. Il processo di dialogo strutturato in queste consultazioni è condotto e guidato da qualificati formatori del MSS. Il programma fa uso di metodi che sono utilizzati nell’associazionismo giovanile e nell’educazione di tipo non formale. Questi metodi partecipativi e attivi permettono una maggiore flessibilità, attrattiva e un’opportunità di partecipare, così come una più equa partecipazione di tutti i soggetti.

Nell’ambito del progetto 2011-2012 della Gioventù in Dialogo, sono stati realizzati 12 eventi regionali, che hanno coinvolto oltre 668 partecipanti attivi e informato più di 20.000 persone in merito al progetto. In occasione degli eventi regionali, sei membri del Parlamento Europeo (MEPs), sei membri dell’Assemblea nazionale, rappresentanti di 33 comuni e 28 rappresentanti del Servizio per l’impiego della Slovenia hanno partecipato al dialogo con i giovani. Nel 2012-2013, si è svolto il progetto “Youth on the Environment“, durante il quale sono stati realizzati 12 incontri locali di dialogo strutturato. Più di 230 giovani hanno partecipato attivamente a questo processo. Il progetto ha coinvolto anche membri del Parlamento Europeo, deputati, sindaci, vice sindaci, assessori, funzionari nel campo delle attività sociali, direttori delle amministrazioni comunali, capi dei dipartimenti Slovenia Forest Service, direttori di musei e così via.

Nel 2013, sulla base dell’esperienza acquisita e delle partnership consolidate, sono stati costituiti due nuovi progetti di dialogo strutturato - Youth Dialogue 2.0: We Include! e Youth Dialogue 2.1: Activate! - Volti a migliorare l’inclusione sociale dei giovani ponendo l’accento sulla loro occupabilità e la loro consapevolezza nelle competenze acquisite. Entrambi i progetti sono iniziati nel 2013 e saranno completati nel 2014. Inoltre, durante le consultazioni locali, i giovani sono invitati a preparare delle presentazioni, su tematiche giovanili, per ogni fase del progetto di dialogo strutturato. L’MSS acquisisce il loro punto di vista attraverso questionari on-line ai quali hanno l’opportunità di partecipare tutti i giovani, le organizzazioni giovanili, altre organizzazioni ed esperti nel campo della gioventù. Sulla base delle risposte raccolte, l’MSS preparerà una relazione nazionale con proposte per migliorare la situazione giovanile.

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L’educazione non formale genera prodotti creativi e partecipativi

conSigli dEi giovani E i loro pool di

Formatori

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Il ruolo dei consigli nazionali dei giovani nella società

I CNG giocano un ruolo importante nella società nazionale ed europea, poiché essi rappresentano e sostengono i bisogni dei giovani e quelli di negoziazione con le istituzioni nazionali e internazionali in materia di politiche sociali e di riconoscimento.

I CNG creano ponti tra i bisogni delle loro organizzazioni aderenti, composte da organizzazioni sociali, ambientali, educative, politiche e giovanili, sindacati e istituzioni locali, religiose a livello nazionale, per lo sviluppo di un dialogo strutturato proficuo, con l’obiettivo di contribuire alla vita sociale e politica dei loro paesi.

Come piattaforme per le organizzazioni giovanili, i CNG rappresentano i giovani presso i decisori politici per rafforzare la voce e l’impatto delle organizzazioni giovanili non governative sulle politiche giovanili, nazionali e internazionali. Perché queste, come organizzazioni giovanili, sono le principali fonti di educazione non formale e apprendimento informale, uno dei ruoli più importanti di un CNG è quello di sostenere il riconoscimento dell’educazione non formale. Come parte del CNG, il PoT è stato creato come soggetto critico, che promuove il riconoscimento dell’educazione non formale nei suoi vari livelli: sociale, individuale, politico e formale.

Che cos’è un Pool di formatori?

Un PoT è uno strumento che serve ad implementare i processi educativi dei CNG, delle piattaforme giovanili, delle organizzazioni giovanili e di altre istituzioni che lavorano per i giovani, ed è un servizio a disposizione di chi ne fa richiesta. Il PoT è composto da un gruppo di formatori, facilitatori, leader ed esperti in vari campi legati alla gioventù e all’educazione non formale. A seconda dell’organizzazione, il numero dei membri del PoT e la sua struttura possono variare, in genere è costituito da un coordinatore unico che crea sinergie tra i membri, il consiglio direttivo dell’organizzazione e la segreteria a supporto per assicurare la sua sostenibilità.

Il PoT sviluppa processi educativi su temi legati ai giovani attraverso metodologie di educazione non formale; facilita eventi e seminari in tutta la nazione o di respiro internazionale, come ad esempio il

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processo di consultazione del dialogo strutturato o di altri processi nei quali sono richieste le opinioni dei giovani in relazione a vari temi e politiche giovanili; monitora da vicino e contribuisce allo sviluppo di programmi e politiche per la formazione e il rafforzamento delle capacità dei giovani nell’educazione non formale nel loro paese o all’estero; e contribuisce al riconoscimento dell’educazione non formale nel paese, e a livello europeo e internazionale.

La partecipazione al PoT è un’opportunità di sviluppo personale e professionale; i membri sviluppano nuove competenze e imparano da coetanei, in quanto creano processi di apprendimento comuni. L’educazione non formale contribuisce anche alla conoscenza di sé e dell’altro. Partecipare a un PoT favorisce inoltre lo sviluppo della sensibilità interculturale e della consapevolezza per quanto riguarda la scelta delle tecniche da utilizzare nei processi educativi. Essere coinvolti in un PoT permette ai membri di essere vicini alla realtà e alle esigenze dei giovani.

Il PoT ha spesso il ruolo chiave di promuovere e attuare la strategia e il piano d’azione dell’organizzazione, ma anche di raccogliere i feedback e di contribuirei al contenuto di tale piano. Il PoT può essere considerato un strumento utile per la sostenibilità delle organizzazioni giovanili perché ha il ruolo rilevante di trasmettere la conoscenza, promuovendo l’educazione non formale, contribuendo allo sviluppo delle competenze (dei partecipanti, dei formatori, ecc) e di coordinare e strutturare l’approccio didattico di qualsiasi organizzazione giovanile. Può anche giocare un ruolo chiave nella costruzione della capacità delle organizzazioni aderenti, nella consulenza educativa, nella produzione di materiali e nella formazione di youth workers.

PoT ed educazione non formale

L’educazione non formale e il suo riconoscimento sono componenti importanti nella costruzione della società basata sull’apprendimento permanente e che incoraggia l’educazione, lo sviluppo personale e la formazione a favore della partecipazione attiva dei giovani. Come principali fonti di educazione non formale, le organizzazioni giovanili contribuiscono allo sviluppo olistico dei giovani. Esse sono sempre state agenti fondamentali nella promozione di processi basati sull’educazione non formale, e la creazione di un PoT diventa importante per i CNG nella creazione di una di comunità basata sulle pratiche, la produzione di conoscenza e il riconoscimento politico e sociale dell’educazione non formale.

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L’educazione non formale consiste in un insieme di metodologie, ma è anche un processo educativo, sociale e politico che porta alla trasformazione personale e sociale. Pertanto, è considerata come un processo organizzato che fornisce ai giovani le opportunità per sviluppare valori, abilità e competenze che non sono sviluppate nel quadro dell’educazione formale.

Tali abilità (chiamate anche “competenze trasversali”) comprendono una vasta gamma di attitudini, come quelle interpersonali, di squadra, di organizzazione, di gestione dei conflitti, di pianificazione e capacità di problem-solving, predisposizione ad imparare, attitudine al ruolo di guida sociale e civile, affinità per l’apprendimento imprenditoriale, espressione culturale e creativa, consapevolezza interculturale, fiducia in sé stessi, disciplina e responsabilità. Il Pot, attraverso metodologie di educazione non formale, ha la capacità di potenziare le organizzazioni aderenti e i loro leader, youth worker ed educatori, come una chiave per promuovere i valori del lavoro giovanile e dell’educazione non formale. I suoi membri sono competenti nel settore giovanile, in grado di progettare, realizzare e valutare le attività nel contesto dell’educazioine non formale, e possiedono conoscenze su diversi argomenti rilevanti per l’associazionismo giovanile. La conoscenza e l’esperienza dei membri del Pot deve essere a disposizione di organizzazioni e istituzioni dei giovani, per favorire la promozione dell’associazinismo giovanile e l’educazione non formale, nonché i processi che vengono creati a livello locale e internazionale,.

Nello sviluppare la metodologia, i membri del PoT tengono conto delle esigenze organizzative (obiettivi, e risultati attesi) e anche delle esigenze personali (motivazioni e aspettative) di chi è coinvolto nell’iniziativa e prova a rispondere alle esigenze individuate, centrando la metodologia sul discente. La particolarità dell’educazione non formale è che i partecipanti sono attivamente e volontariamente coinvolti nel processo di insegnamento/apprendimento. I metodi che vengono utilizzati forniscono ai giovani gli strumenti per sviluppare ulteriormente le proprie capacità e attitudini. Una delle caratteristiche più importanti di questo processo di apprendimento è il principio del learning by doing (imparare facendo).

Migliaia di organizzazioni giovanili in tutto il continente costruiscono le competenze dei giovani – creando cittadini attivi e favorendo l’occupabilità. Pertanto, la priorità principale dei CNG è il riconoscimento dell’educazione non formale e il ruolo delle organizzazioni giovanili come fonti di educazione non formale e informale, attraverso, il lavoro svolto dal Pot.

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I CNG e le organizzazioni giovanili promuovono il riconoscimento tenendo in considerazione quattro dimensioni:

a) Sociale – riconoscimento dalla società, valorizzando l’impatto positivo dell’associazionismo giovanile e l’apprendimento/educazione non formale sui giovani e sulle società;

b) Politica - riconoscimento dalle politiche, prendendo in considerazione il valore dell’associazionismo giovanile e dell’apprendimento/educazione non formale nelle strategie e nelle decisioni politiche;

c) Auto-riconoscimento - comprensione dello stesso discente del proprio processo di apprendimento e del suo utilizzo in diverse situazioni e contesti;

d) Formale - attraverso mezzi e strumenti, valorizzando i singoli risultati di apprendimento del discente.

Diverse istituzioni internazionali come il Consiglio d’Europa e l’Unione europea hanno investito nel settore della gioventù e nella legittimazione dei formatori dell’educazione non formale, collaborando con le organizzazioni giovanili, così come attraverso lo sviluppo di certificati che identificano la varietà di competenze sviluppate in tali processi pedagogici, come lo Youth Pass del Programma Erasmus +.

L’origine del Pool di Formatori del Consiglio Nazionale dei Giovani della Catalogna (CNJC)

L’idea di creare un Pool di Formatori (PoT) nel CNJC è nata con lo scopo di avere esperti nello sviluppo di sessioni di formazione e per facilitare i processi di dibattito, sia per le organizzazioni associate, che per i processi interni al CNJC.

Dopo qualche collaborazione con altri attori ed organizzazioni nel campo dell’educazione non formale, il piano di lavoro del CNJC del 2010-2011 ha compreso una riorganizzazione interna del consiglio di amministrazione e delle sue aree di lavoro. In questo senso è apparso, come una novità, un’area trasversale denominata “Formazione“, con la quale si è cercato di mettere insieme e strutturare tutti gli argomenti relativi all’educazione non formale, la formazione e la creazione del PoT.

Nel 2006, il Consiglio Nazionale dei Giovani del Portogallo ha iniziato a sviluppare una strategia per

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organizzare due sessioni di formazione per formatori in educazione non formale e un altro sull’educazione ai diritti umani e la creazione di un PoT, con 20 giovani provenienti da diverse parti del Portogallo. Fin dall’inizio, il Consiglio Nazionale dei Giovani del Portogallo è stato un grande sostenitore del PoT del CNJC, e ci sono stati alcuni momenti chiave della cooperazione che hanno contribuito al riconoscimento del PoT da parte del consiglio del CNJC e altre piattaforme internazionali.

Il progetto di cooperazione giovanile Euro-Africano: L’impulso definitivo del PoT

Il successo del PoT del CNJ e il suo lavoro per il riconoscimento dell’educazione non formale è stata condivisa con altri CNG del sud Europa e con i paesi di lingua afro-portoghesi. Nel 2009, la CNJC ha partecipato a un progetto di cooperazione intitolato “Crossing Euro-African with Global Youth Work“, promosso dal CNJ del Portogallo e finanziato dal programma Gioventù in Azione dell’Unione Europea.

In Catalogna, l’educazione non formale ha sempre giocato un ruolo importante, soprattutto per quanto riguarda le organizzazioni giovanili educative. Associazioni giovanili, club educativi e osservatori hanno utilizzato l’educazione non formale come loro principale metodo di lavoro con bambini e giovani per più di 30 anni. Da questa tradizione, nel 2009, l’area internazionale e di cooperazione del CNJC ha deciso di organizzare una sessione di formazione per formatori in educazione non formale nella città di Girona. Ciò è stato realizzato con il supporto di tre formatori provenienti da due diverse organizzazioni che fanno parte del progetto di cooperazione promosso dal CNJ e sono coinvolti anche nel PoT del Forum europeo dei Giovani.

Questa è stata considerata la prima attività ufficiale del PoT del CNJC. I risultati sono stati positivi e i partecipanti hanno mostrato interesse a far parte del PoT. Da allora, il PoT ha giocato un ruolo chiave nel consiglio, facilitando diversi processi e corsi di formazione che consentono maggiori spazi di partecipazione e risultati più profondi.

Obiettivi del PoT

• Riunire, sotto un unico ombrello, formatori ed esperti in diversi settori di rilevanza per il CNJC;• Fornire competenze alle persone provenienti da organizzazioni associate in modo che possano

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fornire formazione e facilitare i processi di dibattito e dialogo nella creazione del CNJC;• Contribuire alla definizione delle politiche nel movimento associativo catalano;• Potenziare un gruppo di professionisti fornendo competenze per avere un impatto internazionale;• Contribuire alla definizione di politiche di formazione nelle piattaforme internazionali (come YFJ

Linee di lavoro del PoT del CNJC

• Processi di facilitazione: sono importanti per la visione e lo scopo del CNJC, al fine di crescere e raggiungere nuove prospettive, nuove realtà e alternative. È necessario creare un discorso sulle nuove realtà, su argomenti d’interesse per i giovani e la protezione di una società e di un governo liberi. È vantaggioso avere professionisti che possono facilitare questi processi dentro e fuori il consiglio.

• Formazione in materia di contenuti e di visione istituzionale del CNJC: è importante parlare ai gruppi dei seguenti temi e argomenti: partecipazione democratica e giovanile, associazionismo, consigli giovanili locali come modello di partecipazione locale, legittimazione giovanile e promozione dell’educazione non formale e così via.

Lo sapevi che…

... Il PoT è stato creato per coordinare e assicurare le condizioni di lavoro dei formatori e anche per stabilire i criteri per il suo funzionamento?… In due anni, il PoT ha avuto un aumento da 3 a 10 formatori, grazie alle attività promosse da NFE South Re-Evolution?... Il PoT ha processi interni di formazione che sono forniti principalmente dagli stessi tirocinanti? ... I membri del consiglio chiedono spesso il consiglio dei membri del PoT quando sono bloccati nei meeting o durante i processi decisionali informali?... Uno dei membri del Pot del CNJC è in questo momento rappresentante del PoT del Forum europeo dei Giovani e un altro è stato eletto nel mandato del 2011-2013?... Il PoT sta crescendo e migliorando grazie alla collaborazione con i gruppi del PoT di altri CNG?

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Pool di formatori del CJE

L’idea di creare un PoT per il Consiglio dei Giovani di Spagna (CJE) nasce dalla necessità di avere le proprie risorse di formazione per aiutare il CJE e le sue organizzazioni aderenti nello sviluppo di attività di formazione, processi di dibattito e nell’elaborazione dei propri discorsi. Con il PoT, l’intenzione è quella di raggiungere standard di formazione in linea con quelli offerti in altri Consigli europei che hanno il loro PoT.

Anche se il consiglio ha lavorato all’idea per anni, il PoT del CJE è stato creato nel 2013 nell’ambito del progetto “NFE South rEvolution: Empowering Non-Formal Education in Southern Europe“. Nel 2008, ha avuto luogo la prima sessione di formazione per formatori. Due sessioni si sono svolte senza consolidamento di un team di formatori che promuovessero il PoT. Infine, c’è stato un cambiamento di strategia e si è deciso di costituire un PoT con formatori delle organizzazioni aderenti al CJE con una lunga esperienza nei processi basati sull’educazione non formale.

Chi sono i membri del PoT del CJE?

Il PoT è stato istituito pubblicando un bando aperto a candidati con esperienze in educazione non formale e nel lavoro con le organizzazioni e consigli che compongono il CJE. Ventitré candidati hanno partecipato a questo processo. Sono state selezionate dieci persone (otto donne e due uomini); che avevano già avuto esperienze in vari campi come formatori. Inoltre, sono stati selezionati e inclusi nel gruppo due professionisti sopra i 35 anni. Il processo è stato guidato e promosso dal settore dell’istruzione globale all’interno del CJE.Diversi sono stati gli incontri per discutere la creazione e l’implementazione del PoT e che hanno seguito la sua creazione, la coesione del gruppo e la valutazione del primo anno:

• Formazione del PoT: un incontro dal titolo “La qualità dell’educazione non formale“ si è tenuto a Madrid dal 23 al 25 maggio. In questo primo incontro, è stato istituito il PoT. L’incontro ha costituito un team-building finalizzato alla ricerca di un quadro comune.

• Formazione per Formatori: questo incontro si è tenuto a Masnou (Barcellona) dal 27 al 30 giugno,

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insieme al CJNC (Consiglio dei Giovani di Catalogna) nell’ambito del Progetto Gundtvig, “NFE South R-Evolution: Empowering Non-Formal Education in Southern Europe”. Va notato che durante questo incontro c’è stata la cooperazione tra il PoT, il CJE e il CJNC.

• Piano d’azione del PoT: questo incontro si è svolto a Madrid dal 20 al 22 Dicembre 2014. In questo è stata effettuata una valutazione delle azioni sviluppate nel 2013, insieme con una discussione dell’approccio per il 2014.

L’obiettivo generale del PoT del CJE è:• Rafforzare il Consiglio dei Giovani di Spagna e le sue organizzazioni associate attraverso la formazione, fornendo gli strumenti necessari per il loro sviluppo ottimale e per il lavoro nel campo della politica della gioventù.

Le linee principali del lavoro del PoT sono:• Facilitare i processi: promuovere le opportunità di dibattito, discussione e riflessione, favorendo la gestione e sistematizzazione delle organizzazioni per permettere una crescita continua. • Formazione sui temi legati al discorso del CJE: formazione per meglio affrontare le richieste del Consiglio e delle sue entità.

• Compilazione di una banca dati di professionisti delle risorse: creazione di un database nei settori dello sviluppo dell’associazionismo giovanile e delle politiche giovanili per sostenere il Consiglio e le sue istituzioni e aiutarli nella loro formazione e nei processi organizzativi.

La struttura del PoT:

Inizialmente, il PoT del CJE nasce con un coordinatore come persona di riferimento al consiglio, posto che in seguito sarà occupato da uno dei membri. Dopo il processo di consolidamento, è stato creato un gruppo di coordinamento che ruota ogni sei mesi o al massimo ogni anno, gestendo le aree di:

i. Pianificazione dell’azione;

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ii. Risorse umane;iii. Comunicazione esterna.

La persona di riferimento al consiglio, nel settore dell’istruzione rimane la stessa, e questa squadra è responsabile delle funzioni relative a ciascuna area del coordinamento delle azioni e delle proposte formative che, devono essere svolte dal PoT, oltre che della formazione richiesta dal CJE e dalle sue organizzazioni. Nel 2013, sono state effettuate sei azioni di facilitazione e di formazione:

• Consultazione Nazionale di Dialogo Strutturato, tenutasi a Valencia dal 12 al 13 giugno.

• “WARMING UP! – CJE’s International Training School”, tenutosi a Mollina (Málaga) durante il 14° University on Youth and Development dal 22 al 29settembre.

• Seminario intitolato “No Hate Speech” tenutosi a Mollina (Málaga) dal 24 al 25 ottobre, al fine di sviluppare un piano nazionale per la campagna organizzata con l’INJUVE.

• Conferenza su “Giovani e uguaglianza“, tenutosi a Siviglia dall’1 al 3novembre.

• 30° Anniversario del CJE - gruppi di lavoro dinamico, tenutasi a Madrid dal 15 al 16 novembre.

• “El Espacio Iberoamericano de Juventud” (Il programma Giovani Ibero-Americano) e “Nuove sfide nel processo di articolazione delle organizzazioni giovanili a livello regionale”, tenutosi a Lima (Perú) dal 9 all’11 dicembre, organizzato con Espacio Iberoamericano de Juventud (EIJ).

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Tavola dei PoT

Consi-glio dei

Giovani

Paese Anno di nascita

N° dei membri

Corsi di formazione

attuati all’anno

Descrivete in poche parole la struttura interna. Avete dei documenti interni?

Chi è responsabile per il PoT e in che misura questo è autonomo?

CNJ Portogallo 2006 25 40

Il PoT ha un coordinatore che gestisce i suoi membri e che viene nominato per due anni. Ogni due anni, il PoT viene rinnovato e il coordinatore di nuova nomina, il consiglio e la segreteria del CNJ si incontrano per definire le priorità e creare un piano d’azione. I formatori Pot partecipano a una sessione di formazione settimanale. Formatori specializzati in aree differenti.

Il PoT fa parte della struttura del CNJ ed è anche considerato uno strumento di educazione non formale per i processi educativi sviluppati da esso, oltre ad essere un servizio disponibile per le organizzazioni associate.

CNJC Catalogna - Spagna 2010 15 10

Il PoT ha un coordinatore che gestisce i suoi membri e che ora è un membro del consiglio incaricato per l’educazione non formale. Ogni due anni vi è un rinnovo non scritto dei formatori e viene aperto un bando per convocare i nuovi.

Il PoT fa parte della struttura del CNJC ed è anche considerato uno strumento di educazione non formale per i processi educativi sviluppati dal CNJ oltre ad essere un servizio disponibile per le organizzazioni associate.

FNG Italia 2010 15 10-20

Il PoT ha un coordinatore che fa parte del gruppo e condivide il processo di apprendimento con i membri garantendo la cooperazione e un forte lavoro di squadra. Il PoT del FNG ha una pagina web che contiene i profili dei suoi membri, i loro portfolio, video con sottotitoli in inglese, brochure e le regole di procedura del PoT.

Il PoT fa parte della struttura del FNG ed è anche considerato uno strumento di educazione non formale per i processi educativi sviluppati da esso, oltre ad essere un servizio disponibile per le organizzazioni associate, partner e istituzioni esterne.

MSS Slovenia 2009 25 10-20

Il Pot è guidato da un coordinatore che viene eletto ogni anno dai suoi membri. Tutti i formatori del PoT sono presentati sulla pagina web del Consiglio dei Giovani della Slovenia. Il PoT fornisce anche importanti documenti, i quali vengono continuamente aggiornati con regole, consigli, ecc. Il limite di età per l’appartenenza al PoT è 35 anni.

Il Pot fa parte del consiglio dei giovani e all’inizio il suo scopo era quello di fornire servizi di formazione alle organizzazioni aderenti. Ora è aperto ad altre organizzazioni e istituzioni.

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Consi-glio dei

Giovani

Paese Anno di nascita

N° dei membri

Corsi di formazione

attuati all’anno

Descrivete in poche parole la struttura interna. Avete dei documenti interni?

Chi è responsabile per il PoT e in che misura questo è autonomo?

MMH Croazia 2010 11 10

Il PoT ha un coordinatore, il quale è un formatore. Lei o lui è responsabile del coordinamento delle attività dello stesso PoT, (organizzazione delle offerte di formazione, organizzazione di incontri e di eventi di rafforzamento delle capacità per i formatori...) e della comunicazione interna ed esterna (mantenimento della mailing list, della promozione, della visibilità, della comunicazione con il Consiglio del MMH... ). Il Coordinatore è nominato attraverso una decisione congiunta tra il Pot e la Segreteria Generale del MMH. Il PoT ha una pagina separata sul sito del MMH, con informazioni generali su di esso, i profili dei formatori ed esempi dei workshop e dei corsi di formazione offerti. Non vi è alcun limite di età per l’iscrizione al PoT. La maggior parte dei membri sono formatori, ma ci sono anche diversi esperti o specialisti. Il PoT ha un documento di regolazione interna in cui si affermano gli obiettivi, la missione, le regole di procedura, gli standard di qualità, ecc. Poiché il PoT offre i suoi servizi anche ad organismi esterni, il documento contiene un elenco dei prezzi di riferimento.

Il PoT è una parte integrante del programma “Youth Work“ del MMH. È pertanto collegato allo sviluppo complessivo del programma ed è supportato dal coordinatore dello stesso e il relativo Membro del Consiglio. Il PoT è considerato come una struttura educativa di supporto per le attività e i processi del MMH. Esso ha anche la funzione di strumento di rafforzamento delle capacità per le organizzazioni associate e altri stakeholders interessati nel settore della gioventù.

CJE Spagna 2013 10 10

Il PoT ha una struttura collegiale ed è guidato da tre formatori, eletti ogni sei mesi o ogni anno. C’è una persona responsabile per la comunicazione e la visibilità del Pot, un’altra è responsabile dell’approccio pedagogico e infine, un’altra si occupa della pianificazione. Ad ogni persona viene affidato un formatore junior del quale sarà responsabile come mentore. Ci sono due tipi di membri: formatori e risorse (i formatori hanno più di 35 anni).

Il PoT fa parte della struttura del CJE ed è anche considerato uno strumento di educazione non formale per i processi educativi sviluppati da esso, oltre ad essere un servizio disponibile per le organizzazioni associate.

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Consi-glio dei

Giovani

Paese Anno di nascita

N° dei membri

Corsi di formazione

attuati all’anno

Descrivete in poche parole la struttura interna. Avete dei documenti interni?

Chi è responsabile per il PoT e in che misura questo è autonomo?

NYF Bulgaria 2013 20 15-20

Il PoT ha un coordinatore approvato dall’Assemblea Generale, che è parte del gruppo di formazione e condivide con esso la sue esperienze e conoscenze pregresse. Il coordinatore ha anche un vice, che lo aiuta con l’organizzazione dei temi e con la messa in contatto con tutti i formatori. I formatori nel PoT organizzano riunioni interne quasi una volta al mese.

Il PoT fa parte della struttura del NMF ed è un servizio disponibile per le sue organizzazioni aderenti. È autonomo in termini di organizzazione di corsi di formazione e il loro contenuto. È responsabile per il GA e il consiglio.

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Formazione formatori nazionali in Portogallo, Italia e Spagna

coopErazionE

intErnazionalE

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Cooperazione internazionale

Viviamo in un mondo interconnesso. Qualunque cosa accada nel mondo ci riguarda tutti. La globalizzazione sempre crescente contribuisce alla percezione che i problemi principali del mondo oggi sono condivisi da tutto il pianeta. In questo senso, tutte le divisioni geopolitiche stanno perdendo il loro significato e stanno diventando obsolete. Le sfide globali difficilmente possono essere affrontate a livello locale o nazionale, così in molti casi, non vi è alcuna alternativa alla cooperazione internazionale.

Vi è una crescente consapevolezza che le nostre società si basano su valori fondamentali condivisi e che dobbiamo confrontarci con problemi simili, quindi è nel nostro interesse maggiore collaborare. Ciò vale anche per i settori della gioventù e dell’istruzione. I principi base di sostenibilità richiedono che gli obiettivi, i valori e i risultati in questi campi siano condivisi dai paesi e dalle organizzazioni e definiti in un clima di fiducia e collaborazione reciproca. Cooperazione internazionale non significa solo trasferimento di risorse e know-how, ma piuttosto apprendimento reciproco e condivisione di esperienze. Deve inoltre contribuire allo sviluppo istituzionale e organizzativo, alla comunicazione reciproca e all’apprendimento.

La cooperazione internazionale deve essere considerata come un beneficio per tutti i partner, al fine di migliorare le loro capacità di perseguire gli obiettivi. Questa deve essere un’esperienza che conferisce autorità e include una vasta gamma di attori, dalla popolazione al livello nazionale a quella internazionale. Solo questa pluralità di attività e di partner possono fornire il giusto tipo di fiducia e lo slancio necessario per realizzare gli obiettivi della cooperazione internazionale nel campo della gioventù e dell’istruzione.

Mentre le nostre società diventano sempre più interdipendenti, sono proprio i giovani ad essere i più esposti alle sfide globali e dinamiche. La cooperazione internazionale tra gli Stati e le diverse regioni del mondo si è arricchita con la dimensione giovanile, dal momento che i giovani sono uno dei gruppi più vulnerabili nelle nostre società in rapida evoluzione e sono sensibili alle differenze tra le diverse parti del mondo. L’agenda giovanile nella cooperazione internazionale

L’agenda Giovanile a livello internazionale è molto ampia, così come lo sono le sfide che affrontiamo:

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dall’accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e al mercato del lavoro, alla partecipazione nella trasformazione dei conflitti, all’ambiente e sviluppo sostenibile, all’inclusione sociale e all’accesso ai processi decisionali al più alto livello.

La cooperazione internazionale fra giovani è presente a tutti i livelli e coinvolge organizzazioni giovanili non governative, organizzazioni internazionali e diversi soggetti governativi. Nel corso degli anni sono stati sviluppati una serie di meccanismi per la partecipazione di una vasta gamma di soggetti.

Senza pretendere di essere esaustivo, il seguente elenco comprende istituzioni e organizzazioni che hanno mostrato un particolare interesse e hanno una comprovata esperienza nello stimolare la cooperazione internazionale sulle questioni giovanili:

• Nazioni Unite - attraverso la nomina di un Delegato Speciale per la Gioventù da parte del Segretario Generale, intraprendono un processo altamente inclusivo che coinvolge i giovani nella progettazione del programma di sviluppo internazionale post-2015 (www.un.org/youthenvoy);• Unione Europea - attraverso lo sviluppo di politiche giovanili e di programmi per i giovani che ne incoraggiano la partecipazione, lo sviluppo dell’associazionismo giovanile e la cooperazione giovanile a livello europeo e globale (come ad esempio, il Servizio di Volontario Europeo, Erasmus Mundus, Gioventù in Azione ed Erasmus +);• Consiglio d’Europa - in particolare attraverso il suo Centro Nord-Sud, che sostiene costantemente la cooperazione internazionale nel quadro delle University of Youth e della Cittadinanza Globale;• Forum europeo dei giovani - attraverso il suo costante impegno nell’influenzare l’agenda giovanile a livello internazionale;• CNG e ONG internazionali di giovani che operano a livello locale e globale per affrontare le sfide internazionali.

Infine, è molto importante sottolineare gli sforzi che sia le organizzazioni giovanili che le istituzioni compiono per rafforzare la cooperazione tra le diverse regioni del mondo. Qui citiamo:

• Cooperazione giovanile Euro-Africa;• Cooperazione giovanile Euro-Araba;• Cooperazione giovanile Euro-America Latina e Caraibi;

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• Cooperazione giovanile Euro-Asia Pacifica (da sviluppare).

Una collaborazione intensa si verifica anche tra paesi vicini. Molte piattaforme giovanili nazionali europee cooperano strettamente su argomenti che sono rilevanti per i giovani di tutta Europa. In questo modo scambiano le buone pratiche e imparano gli uni dagli altri, e allo stesso modo amplificano il loro potenziale di advocacy verso decision makers nazionali e internazionali.

I CNG svolgono un ruolo importante nei loro paesi d’origine e in Europa grazie ai loro sforzi incessanti di rappresentanza e sostegno ai giovani. Essi si concentrano sui bisogni e i diritti dei giovani e continuano a cooperare con le istituzioni nazionali e internazionali nella creazione di politiche pubbliche a loro favore.I CNG creano ponti tra i bisogni delle loro organizzazioni aderenti, che sono composte da organizzazioni sociali, ambientali, educative, politiche e giovanili, sindacati e istituzioni locali, regionali e nazionali per lo sviluppo di un dialogo strutturato proficuo con l’obiettivo di contribuire alla vita sociale e politica dei loro paesi.

Vale la pena ricordare una piattaforma di cooperazione che riunisce i CNG dei paesi del Sud e del Sud-Est Europa all’interno del Forum Europeo dei Giovani. Questi paesi, che vanno dal Portogallo alla Romania, hanno prospettive politiche e realtà giovanili diverse. Tuttavia, a causa della loro vicinanza geografica e background simili, condividono molte delle sfide che i giovani devono affrontare oggi, e risulta assolutamente necessario per affrontare i problemi con la creazione di strategie e programmi comuni.Con il tempo, questa piattaforma regionale composta dal CJE (Spagna), CNJ (Portogallo), CNJC (Catalogna) ESYN (Grecia), FNG (Italia), KNZ (Malta), MMH (Croazia) e MSS (Slovenia) è cresciuta in numero e forza. Con lo sviluppo dell’associazionismo giovanile nella regione, così altri consigli sono entrati nel gruppo: NYF (Bulgaria), CTR (Romania) e KOMS (Serbia).

Nel corso degli anni, i partner hanno avuto l’opportunità di organizzare diverse attività (attraverso il programma Gioventù in Azione e altri meccanismi esistenti di cooperazione), affrontando questioni che riguardano i giovani, come la cittadinanza attiva, l’occupazione, le questioni ambientali, lo sviluppo sostenibile, l’educazione non formale e la cooperazione globale.

Un’altra priorità importante della partnership è il riconoscimento politico dell’educazione non formale

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e del ruolo dei CNG come fornitori di educazione non-formale e informale creando opportunità di apprendimento che possono essere riconosciute come un valore aggiunto, e quindi trasferiti nei sistemi formali e professionali dell’istruzione nazionale e nel settore del business, per contribuire all’apprendimento permanente di tutti i cittadini.

I precedenti processi di cooperazione tra un certo numero di partner dei CNG per sviluppare strategie educative e formative attraverso i pool nazionali di formatori in educazione non formale, garantiscono una migliore qualità nelle attività di formazione e hanno favorito il riconoscimento del ruolo pedagogico svolto dalle ONG nell’approccio alla formazione permanente nell’educazione della società. Sulla base di queste esperienze, nel 2012, i CNG della piattaforma hanno individuato la necessità di promuovere competenze condivise in una prospettiva a lungo termine, e continuare a sviluppare le capacità dei CNG fornendo specifici strumenti e strategie di formazione per le istituzioni educative, economiche e governative nazionali.

Un’altra questione rilevante per la partnership è il riconoscimento della professione di formatori e facilitatori nel mercato del lavoro europeo. I formatori in educazione non formale sviluppano, attraverso il loro lavoro, una vasta gamma di competenze in diversi argomenti e settori, come nelle dinamiche di gruppo, nella risoluzione dei conflitti, nella pianificazione strategica, nella gestione e sviluppo delle capacità. Queste competenze hanno un enorme potenziale e possono essere trasferiti in altri campi e ambienti di lavoro, ma al momento non sono riconosciuti nella maggior parte dei paesi europei.

La dimensione di cooperazione internazionale del progetto

Questa volta, la collaborazione si è concretizzata attraverso un Partenariato di apprendimento Grundtvig LLP, che ha permesso ai CNG di sviluppare un approccio educativo e organizzativo comune, attraverso una serie di incontri internazionali e di attività nazionali. Il focus sul riconoscimento dell’educazione non formale e le competenze dei formatori, così come l’introduzione di nuovi approcci nella formazione (come l’apprendimento misto) per potenziare le capacità di formatori, leader giovanili e giovani in generale, sono stati sviluppati nel corso di una serie di eventi internazionali ben strutturati, che sono descritti nella tabella sottostante. Questi, sono stati completati da diverse decine di attività nazionali, volte a integrare approcci educativi sviluppati congiuntamente, e programmi politici nel contesto nazionale.

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Il progetto di cooperazione ha dato risultati concreti e si è dimostrato molto utile per tutti i partner. Inoltre, ha messo in moto diversi processi a lungo termine, in modo che la cooperazione prosegua durante gli anni a venire.

Meeting Luogo Date Obiettivi specifici1° Meeting:

Meeting di coordina-mento del progetto

Roma(Italia)

9–11 Novembre

2012

• Fare squadra e costruire gruppi di lavoro per mettere in pratica i compiti e i frutti del progetto, raggiungere gli obiettivi concordati della partneship sul sostegno e la creazione di capacità per una cittadinanza attiva;

• Rivedere il progetto complessivo e la cronologia, per una gestione co-organizzata durante l’attuazione del progetto;

• Avviare la condivisione di una metodologia comune rispetto lo sviluppo delle competenze negli adulti.

2° Meeting: Pool di formatori

Zagabria (Croazia)

7–10 Marzo 2013

• Presentare i risultati dell’analisi dei bisogni delle ONG.• Condividere le esperienze nella creazione e gestione dei PoT.• Esplorare le idee su come rendere più rilevanti i PoT per le ONG e CNG.• Saperne di più sull’approccio di apprendimento misto e i modi per

integrarlo nei PoT e nella piattaforma online.• Rivedere ciò che è stato compiuto nello sviluppo della strategia di

sostegno sul riconoscimento dell’educazione non formale e le sfide di questo processo.

• Continuare lo sviluppo di una strategia di sostegno per il riconoscimento dell’educazione non formale.

3° Meeting: Sviluppo dell’associazionismo

giovanile

Varna (Bulgaria)

6–9 Giugno 2013

• Presentare un documento politico finale, sviluppato in collaborazione con il CNG coinvolto nel progetto “NFE South R-Evolution“.

• Condividere la condizione dell’associazionismo giovanile in diversi paesi.• Condividere una strategia di sostegno nazionale per il riconoscimento

dell’educazione non formale.• Negoziare con i membri del consiglio del YFJ sulla cooperazione futura.• Pianificare le fasi future del progetto.• Preparare una relazione intermedia del progetto.

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Meeting Luogo Date Obiettivi specifici4° meeting: Coopera-zione internazionale

Lubiana (Slovenia)

17–19 Ottobre 2013

• Tenere un dibattito di alto profilo sul processo di Strasburgo.• Confrontare e valutare le diverse strategie nazionali per il sostegno

dell’educazione non formale.• Presentare le buone pratiche per di sostegno dalla partnership al

parlamento nazionale della Slovenia.• Collaborare e appoggiare la discussione a favore di un documento

nazionale sull’educazione non formale nel parlamento nazionale.• Sostenere lo sviluppo di corsi e-learning utilizzando le decisioni politiche

come struttura per il gruppo PoT.• Fornire un aggiornamento sull’attuazione dei corsi e-learning e valutare

i loro progressi. • Definire un piano d’azione e la divisione dei compiti per successive

attuazioni.• I lavori sul contenuto dei corsi e-learning.

5° Meeting: Mobilità: Tema: Diritti dei giovani

Bucarest (Romania)

28 Febbraio –2 Marzo 2014

• Condividere le migliori pratiche per la promozione dell’educazione non formale e il suo riconoscimento e convalida.

• Delineare una posizione comune sui diritti dei giovani a livello nazionale ed europeo. Condividere le attività attuate dal CNG in questo settore e discutere la futura cooperazione su questo argomento.

• Valutare il primo e-corse sul lavoro e sostegno dei giovani.• Preparare il successivo e-corse in risposta alla valutazione del corso

precedente.• Revisione del budget comune.• Esaminare la fase delle pubblicazioni dello sviluppo di contenuti, così

come alcune offerte di prezzo.• Rivedere il calendario per quanto riguarda i prossimi corsi di mobilità e

e-corse.6° Meeting: Dialogo

strutturatoValencia (Spagna)

29 Maggio – 1 Giugno 2014

• Sviluppare una revisione del rapporto dalla Romania.• Fornire una seconda valutazione del processo di e-learning.• Rivedere il contenuto della pubblicazione. • Condividere le esperienze sui processi di dialogo strutturato legati alla

presidenza greca e italiana. • Creare un profilo dei CNG nel dialogo strutturato.• Focalizzarsi sulle buone pratiche di dialogo strutturato del PoT.

7° Meeting: Valutazione Lisbona(Portogallo)

3–6 Luglio 2014

• Sviluppare una revisione del rapporto della Spagna.• Valutare il progetto.• Preparare il rapporto finale del progetto.

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Incontri internazionali del progetto per approfondire gli argomenti con

diversi attori coinvolti

E-lEarning

FormazionE a diStanza

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Che cos’è l’E-learning?

Il termine ‘E-learning’ include l’uso dei computer e della tecnologia come veicolo per lo scambio di conoscenze nell’ambito dell’insegnamento e dell’apprendimento. Il formatore può simulare l’esperienza di classe uno-a-uno e fornire istruzioni chiare e complete grazie alla combinazione di video e audio. Dal punto di vista del discente, questo offre la possibilità di mettere in pausa e riavvolgere e gli dà il vantaggio di seguire il proprio ritmo di apprendimento, cosa che un’aula non può offrire sempre.

Una prospettiva globale

Le tecnologie informatiche e in particolare di E-learning sono essenziali per una serie di ragioni, soprattutto in campo politico, sociologico ed economico, e hanno raggiunto un punto d’incontro nei paradigmi di apprendimento e di comunicazione attuali. L’E-learning, in particolare, è stato definito, dopo il Consiglio europeo di Lisbona, come un approccio incentrato sul discente: “grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi, così come agli scambi e alla collaborazione a distanza”.

Lo sviluppo tecnologico nel mondo moderno ha trasformato il nostro modo di interagire, lavorare e imparare insieme. Internet è uno strumento potente, e le tecnologie moderne offrono molte nuove opportunità di apprendimento. Aprire un corso per “tutti“ è astrattamente possibile (un corso tradizionale), ma l’E-learning ha bisogno di formatori e facilitatori, e questi non hanno esempi da seguire. Dobbiamo anche tenere a mente che l’E-learning produce un rischio concreto di esclusione sociale a causa della separazione digitale.

Ci sono organizzazioni giovanili che hanno scelto di aprire alcuni corsi a tutti, senza limiti. Questi, probabilmente, non sono esempi di educazione non formale che utilizza l’E-learning. Piuttosto, sono luoghi per diffondere lo sviluppo della formazione, dell’informazione e delle competenze e per condividere idee ed esperienze. È possibile offrire una varietà di materiali e corsi in diversi argomenti.

L’E-learning ci permette di creare maggiori opportunità per i giovani (senza spese di viaggio, con più flessibilità, ecc.) L’E-learning ha bisogno di risorse (formatori e facilitatori che passano il loro tempo

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creando corsi, agevolando i dibattiti, fornendo feedback, rispondendo alle domande, ecc.) e anche soldi e tempo per creare una piattaforma funzionale. Nella cornice dell’E-learning, i formatori devono avere le competenze fondamentali di un educatore di educazione non formale, oltre a competenze digitali molto forti. Questa interpretazione ampia si concentra su nuove applicazioni e sviluppi e tiene in considerazione anche l’apprendimento e la psicologia mediatica.

E-learning nell’ambito dell’associazionismo giovanile

Un numero crescente di università fisiche, così come nuove università solo on-line, hanno iniziato ad offrire un insieme selezionato di titoli accademici e programmi di certificazione tramite Internet, ad una vasta gamma di livelli e in una vasta gamma di discipline.

Nel 2000, la Commissione europea ha formalmente integrato l’E-learning nel suo piano globale per il periodo 2000-2003, intitolato eEurope. Romano Prodi, presidente della Commissione, ha sostenuto che “eEurope è un piano d’azione per modernizzare la nostra economia. Al tempo stesso, attraverso la sua componente E-learning, offre a tutti, ma in particolare ai giovani, le competenze e gli strumenti di cui hanno bisogno per avere successo nella nuova economia basata sulla conoscenza“. Gli youth worker devono tener conto di questa realtà per migliorare le loro attività e le loro competenze.I giovani trascorrono molte ore online, utilizzando i social network, navigando, inviando e ricevendo e-mail e così via. Essere sul web significa essere nel loro mondo, e utilizzare la tecnologia per perseguire obiettivi è un di più. È un’occasione per investire (e non perdere) tempo. Oggi, molti studenti partecipano a blog tecnologici, software di collaborazione, ePortfolios e aule virtuali, e nella maggior parte delle situazioni E-learning si utilizzano combinazioni di questi. Così che diventa rilevante usare l’E-learning nell’ambito di attività didattiche dell’associazionismo giovanile + Part e (E-learning e educazione non formale).

E-learning ed educazione non-formale

I servizi di E-learning si sono evoluti da quando i computer sono stati utilizzati nel campo dell’istruzione. C’è una tendenza a muoversi verso i servizi di apprendimento misto, in cui le attività basate sull’uso dei computer sono integrate con situazioni pratiche o basate sul face-to-face. L’E-learning è naturalmente adatto alla

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formazione a distanza e all’apprendimento flessibile, ma può essere utilizzato anche in combinazione con l’insegnamento face-to-face, in questo caso è comunemente usata l’espressine “apprendimento misto“.

Il pioniere dell’E-learning Bernard Luskin sostiene che, per renderlo efficace alla “E“ deve essere attribuito un significato ampio. Luskin dice che la “E“ deve essere interpretata nel senso di emozionante, energico, entusiasta, emotivo, esteso, eccellente e educativo, oltre a “elettronico“, che è l’’interpretazione tradizionale. Questa interpretazione più ampia tiene conto delle applicazioni del 21° secolo e dà equilibrio all’apprendimento e alla psicologia dei media.

È possibile utilizzare diversi approcci pedagogici o prospettive nel campo l’E-learning, come ad esempio il metodo socio-costruttivista. Questa pedagogia è espressa particolarmente bene dall’uso di forum di discussione, blog, wiki e attività online collaborative. Quest’approccio collaborativo apre la creazione di contenuti educativi a un gruppo più ampio, compresi gli stessi studenti.

L’E-learning e l’educazione non formale hanno alcune caratteristiche comuni, come la “comunità di pratiche“ e i “contenuti prodotti tra pari“, che sono essenziali nel processo di E-learning, e importanti anche per il processo di educazione non formale. La maggior parte dei corsi di E-learning includono peculiarità basate su un punto di vista costruttivista del processo educativo, che costituiscono anche la base delle teorie e della pratica dell’apprendimento non formale. L’educazione non formale è partecipativa, consapevole e interattiva. Altre caratteristiche sono meno simili e riguardano la partecipazione volontaria, corsi progettati con obiettivi prefissati e gruppi di apprendimento orientato al processo. Queste e altre somiglianze supportano l’introduzione e lo sviluppo dell’E-learning in pratiche di formazione nella maggioranza degli stakeholders europei, come il Consiglio d’Europa, i centri di risorse SALTO, la Commissione europea e così via.

Nella maggior parte dei casi, l’E-learning non è visto come un sostituto della formazione residenziale, ma come un ulteriore strumento per l’apprendimento. L’incontro, non solo è possibile, ma probabilmente è vincente. Ad esempio, possiamo vedere come un Corso E-learning permette a ogni individuo di partecipare e contribuire attraverso lo scambio di esperienze, e imparare gli uni dagli altri in un forum o attraverso il lavoro di gruppo; gli individui si incontrano e partecipano guidati da un formatore (che, nel contesto dell’educazione, è incluso nel gruppo).

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L’E-learning nel contesto dell’educazione non formale ha punti di forza e di debolezza. Entrambi utilizzano corsi “face-to-face“ che avvantaggiano i discenti, questo, ad esempio, fornisce copertura e accesso a più studenti, sincronicità e flessibilità, che sono valori aggiunti nell’E-learning. Tuttavia, mantenere la motivazione dei discenti online può essere difficile. L’aspetto emotivo dell’apprendimento si esaurisce nel contesto di E-learning, e le emozioni sono molto importanti nell’apprendimento non formale e nelle organizzazioni giovanili.

Che cos’è l’apprendimento misto?

L’approccio di apprendimento misto combina metodi face-to-face, con attività mediate dal computer per formare un approccio didattico integrato. In passato, i materiali digitali avevano un ruolo supplementare, contribuendo a sostenere l’istruzione face-to-face. Ad esempio, l’approccio misto per un tradizionale corso face-to-face può significare che la classe si incontra una volta a settimana invece del solito formato a tre sessioni. Le attività di apprendimento che, altrimenti avrebbero avuto luogo durante il tempo in aula, possono essere spostate online. Per ora, non vi è unanimità sulla definizione di apprendimento misto. Le pagine web contengono riferimenti a diversi articoli che forniscono definizioni. Inoltre, i termini “misto“, “ibrido“ e “modalità mista“ sono usati in modo intercambiabile nella letteratura scientifica corrente.

L’obiettivo dell’approccio misto è quello di unire gli aspetti migliori di entrambe le istruzioni, face-to-face e online. Gli incontri face-to-face possono essere usati per coinvolgere i partecipanti in esperienze interattive avanzate. Nel frattempo, la parte online del corso può fornire agli studenti ricchi contenuti multimediali in qualsiasi momento della giornata, ovunque lo studente abbia accesso a Internet, dai laboratori informatici di Penn State, dalla caffetteria, o da casa. Questo permette l’incremento della flessibilità di programmazione per gli studenti. Oltre alla flessibilità e convenienza per gli studenti, ci sono prove che l’approccio didattico misto può portare a migliori risultati di apprendimento e aumento delle iscrizioni.

FNG corso di formazione on-line – Sostegno all’associazionismo giovanile

All’interno del progetto di cooperazione, i parters hanno sviluppato e attuato quattro E-corses su questi argomenti: sviluppo dell’associazionismo giovanile, cooperazione internazionale, diritti umani e dialogo

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strutturato. Il primo E-corse è presentato e discusso nel dettaglio:

Corso E-learning sul sostegno all’associazionismo giovanile

Anche se si suppone che le organizzazioni hanno esperienza in processi partecipativi, i CNG possono affrontare delle sfide quando si impegnano con i loro membri e considerano i loro bisogni in modo sostenibile. Dal punto di vista del CNG, questo è un elemento cruciale per garantire che i CNG non competino per la membership e su come sostenere i problemi individuati. Il PoT del FNG, responsabile del primo corso del progetto, ha creato un corso online specifico per questo scopo. I principali argomenti del corso sono stati pianificazione strategica, sviluppo delle politiche giovanili e advocacy.

Gli obiettivi del corso:

• Comprendere l’importanza della sostenibilità della piattaforma, al fine di impegnarsi con le organizzazioni appartenenti su problemi comuni;• Scambiare realtà in relazione al ruolo dei CNG;• Condividere conoscenze per sostenere i CNG e legami tra i CNG nella pianificazione strategica, nello sviluppo delle politiche e nell’advocacy;• Esplorare l’importanza della gestione della conoscenza e la sua applicazione nella pianificazione strategica;• Comprendere il ruolo della politica giovanile e il suo sviluppo nel contesto del CNG;• Scoprire modi di progettare e attuare strategie di advocacy;• Fornire input per il coinvolgimento del PoT e la realizzazione di ulteriori corsi di formazione sul tema dello sviluppo dell’associazinismo giovanile;• Elaborare le linee guida per le persone coinvolte nei consigli giovanili, per sostenere la partecipazione dei giovani che affrontano svantaggi nella pianificazione strategica, nello sviluppo della politica e nella creazione di strategie di advocacy.

Destinatari:

Questo corso è stato creato per leader giovanili e formatori. Infatti, i principali attori nella costruzione

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delle capacità all’interno delle organizzazioni giovanili sono i formatori, perché possono enfatizzare il contenuto, gli strumenti e le capacità di ogni singolo membro. Tuttavia, il ruolo dei leader giovanili è fondamentale anche perché sono loro che decidono la strategia per lo sviluppo dell’organizzazione giovanile in cui lavorano. Per questo motivo, è stato importante indirizzare questo corso a questi due gruppi.

Struttura del corso on-line:

Il corso è stato diviso in cinque moduli tematici, e ogni modulo in due o tre unità. Ogni modulo era frui-biblie in modo indipendente, anche se era stato costruito come parte di un flusso integrato.Gli strumenti utilizzati per il corso sono: chat, forum, quiz, wiki, videoconferenze, Skype, link. Risorse: garanzia di qualità di educazione non formale e strategie di sviluppo di associazionismo gio-vanile del CNG; la società di conoscenza tocita Nonaka/Takeuchi; gli strumenti di advocacy WAGGGS e altri ancora.

Ogni modulo è stato diviso in unità, contenenti:1. Schema tematico di riferimento2. Attività3. Dizionario dei termini tecnici utilizzati per la descrizione del profilo del tema4. Bibliografia dei documenti utilizzati per elaborare il modulo e relativa al tema5. Sitografia, link consigliati relativi al tema specifico

Alla fine del corso, ogni partecipante ha ricevuto un Certificato di Partecipazione.

Programma:

Il programma sui seguenti temi è stato sviluppato in cinque settimane:• Settimana introduttiva: E-learning in breve/panoramica del NFE Southern rEvolution• Modulo n° 1: Conoscenza reciproca più introduzione al corso sullo sviluppo dell’associazionismo giovanile • Modulo n° 2: Pianificazione strategica• Modulo n° 3: Sviluppo delle politiche giovanili

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• Modulo n°4: Advocacy• Modulo n°5: Unità di valutazione

Ogni settimana corrispondeva ai moduli che sono stati progressivamente messi online per livello. I tu-tor hanno sostenuto lo sviluppo pedagogico dei partecipanti tramite e-mail, ma anche in forum e chat sulla piattaforma, dove è stato anche possibile discutere e cooperare a livello paritario tra il gruppo.

Esempio: Modulo n° 3: Struttura dello sviluppo delle politiche giovanili• Perché parlare delle politiche giovanili e cosa sono?• Attori principali• Che cos’è un documento politico?• Struttura di un documento politicoObiettivo e ideaIntroduzioneRiassunto del backgroundL’organismo politicoRaccomandazioneExtraCompiti

Staff:Il PoT responsabile di questo corso era composto da tre formatori e un tutor. Ogni formatore era responsabile di un modulo, e i compiti sono stati divisi facendoli ruotare in modo da soddisfare le esigenze di apprendimento di tutti i partecipanti. Il tutor è stato responsabile del mantenimento della comunicazione tra i partecipanti.Procedure di selezione:I partecipanti sono stati selezionati attraverso un “bando di selezione“ diffuso direttamente tra la rete dei CNG coinvolti. Ogni CNG ha deciso il proprio gruppo di partecipanti.Risultati:Il corso di formazione on-line ha coinvolto 16 partecipanti, una metà formatori e l’altra metà leader giovanili.

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Fattori chiave per un corso di successo:• Mantenere l’interazione tra i partecipanti e i formatori dal vivo, fornire feedback, utilizzare sempre qualcosa di visivo nei moduli per assistere le sezioni di scrittura;• Concentrarsi sulla motivazione reale scritta nella domanda di selezione dei partecipanti;• Assicurarsi che tutti i partecipanti abbiano lo stesso livello di conoscenza della piattaforma prima dell’inizio del corso;• Calcolare il momento giusto per seguire il corso, consentendo la flessibilità per i partecipanti.

Corso E-learning sui Diritti dei Giovani dei CNJC, CTR, e MMH

Lo scopo di questo corso è quello di potenziare i formatori nello sviluppo di attività nei Consigli Nazionali della Gioventù e le loro organizzazioni aderenti, al fine di promuovere i diritti dei giovani. Inoltre, per aumentare la partecipazione dei giovani al processo decisionale, gli youth workers e i formatori devono acquisire familiarità con il concetto di diritti dei giovani, con i metodi di apprendimento non formale e con l’identificazione di ciò che le organizzazioni possono fornire come sostegno ai giovani su questo argomento.

Obiettivi:• Comprendere i concetti di diritti umani e diritti dei giovani.• Individuare risorse e materiali sui diritti dei giovani da usare per le attività a livello nazionale.• Migliorare le competenze dei formatori nella pianificazione di un’attività che promuove i diritti dei giovani.• Progettare e valutare le attività per i giovani al fine di aumentare la consapevolezza dei loro diritti.

Destinatari:Questo corso è stato organizzato per i formatori del Pool di formatori dei Consigli Nazionali dei Giovani, una persona per ogni CNG.

Struttura del corso on-line:Il corso si è svolto in 3 settimane. Il programma è stato sviluppato in 3 unità secondo il seguente calendario:Unità 1 – Prima settimana (2-8 giugno)

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• GTKEO (Getting to know each other) (Conoscerci l’uno con l’altro)• Introduzione sul tema dei diritti umani e diritti dei giovani• Valutazione

Unità 2 – Seconda settimana (9-15 giugno)• Valutazione dei bisogni in merito <giovani e i loro diritti>• Progettazione e realizzazione di attività per promuovere i diritti dei giovani [ricerca, workshop o altro]• Valutazione e miglioramento dell’attività

Unità 3 – Terza settimana (16-22 giugno)• Autovalutazione – competenze sviluppate durante il corso E-learning• Valutazione del corso E-learning

Staff:Il Pool of Trainer responsabile di questo corso era formato da 4 formatori, uno per ogni Consiglio Nazionale dei Giovani: Andreea Floroiu del CTR, Julia Betrian del CNJC, Monika Rajković e Ana Preveden del MMH. Corso E-learning sul Dialogo strutturato dei ESYN, MSS e CJE

Lo scopo di questo corso è quello di potenziare i formatori e i facilitatori per lo sviluppo e la gestione di consultazioni di dialogo strutturato con i giovani, attraverso i Consigli Nazionali dei Giovani e le loro organizzazioni aderenti. Con l’obiettivo a lungo termine di aumentare la partecipazione dei giovani nei processi decisionali, dal livello locale a quello europeo. Formatori e facilitatori hanno bisogno di acquisire familiarità con il concetto di dialogo strutturato, metodi di apprendimento non formale appropriati per l’agevolazione delle consultazioni e di individuare quali organizzazioni possano fornire supporto ai giovani in questo senso.

Obiettivi:• Raggiungere una visione comune del Processo di Dialogo Strutturato dal livello europeo a quello locale e sulle potenzialità del Dialogo Strutturato come metodologia.• Fornire le conoscenze per l’attuazione del Dialogo Strutturato su vari livelli (da quello locale a quello europeo), in particolare la conoscenza delle competenze di facilitazione, che sono necessarie durante

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le consultazioni con i giovani.• Includere i diritti dei giovani come un esempio di argomento del Dialogo Strutturato, dal momento che questo sarà il fulcro della prossima Presidenza all’interno del tema Youth Empowerment.• Esplorare le abilità e le competenze dei formatori, per sviluppare attività e processi di Dialogo Strutturato.• Scambiare le buone pratiche di Dialogo Strutturato.

Destinatari:Questo corso è stato realizzato per i formatori del PoT del CNG, minimo una persona e massimo due dal CNG, facilitatori del Pool di formatori e facilitatori del Forum Europeo dei Giovani.

Struttura del corso on-line:Il corso è stato diviso in 4 moduli tematici. Si è svolto durante 4 settimane, dal 16 giugno al 13 luglio

Prima settimana 16 giugnoModulo 0 Entrare in contatto: P2P, due volteModulo 1 Dialogo strutturatoSeconda settimana 23 giugnoModulo 2 Dialogo Strutturato come metodologiaTerza settimana 30 giugnoModulo 3 Facilitazione delle Consultazioni con i giovaniQuarta settimana 7 luglioModulo 4 Come indirizzare un argomento attraverso il Dialogo Strut-

turato – Diritti dei Giovani e altri temiValutazione

Staff:Il Pool di formatori responsabile per questo corso era composto da 3 formatori, uno per ogni Consiglio Nazionale dei Giovani: Simona Mursec del MSS, Spyros Nakos del ESYN e Diego Ibañez del CJE.

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advocacy

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Che cos’è l’advocacy?

L’advocacy è definita come un processo politico e sociale che viene effettuato da una persona o da un gruppo (ad esempio, gruppi di sostegno, imprese, ONG, thinkthanks, ecc), che mira a influenzare il processo decisionale e le politiche pubbliche, così come la distribuzione delle risorse.I processi e le metodologie di advocacy mirano a cambiare le politiche, le posizioni, i programmi o le leggi di qualsiasi tipo di istituzione, come il governo, un’agenzia internazionale o qualsiasi tipo di organizzazione. Ovunque il cambiamento deve avvenire, l’advocacy ha un ruolo da svolgere. Se servono maggiori finanziamenti per sviluppare un progetto, nuovi programmi per affrontare la disoccupazione giovanile, leggi per rendere l’istruzione accessibile o aumentare l’attenzione su un programma di salute, l’advocacy può aiutare a realizzare l’obiettivo!

Advocacy e le organizzazioni giovanili

Le organizzazioni giovanili e i CNG sono in un’ottima posizione per influenzare atteggiamenti e politiche pubbliche, in quanto sono comunità mirate e con sedi, e sono viste come rappresentanti della comunità, a livello locale, nazionale, regionale e internazionale. Considerando che gli stessi CNG utilizzano metodi non formali per svolgere le loro attività, quiesti giocano un ruolo cruciale nel sostegno del valore aggiunto dell’educazione non formale nei processi di apprendimento e nello sviluppo della comunità. Gli sforzi di advocacy del CNG si concentrano anche sul riconoscimento e la convalida dell’educazione non formale, rispettivamente per le competenze, le conoscenze e gli atteggiamenti che i giovani acquisiscono in contesti di apprendimento non formale, a vari livelli:

A livello locale, le ONG giovanili, come principali fonti di educazione non formale, beneficiano delle conoscenze e delle competenze del PoT e consentono ai giovani di avere un impatto a livello comunitario, contribuendo così al riconoscimento sociale dell’educazione non formale.

A livello nazionale, i CNG, come piattaforme di organizzazioni giovanili, giocano un ruolo cruciale nel processo di advocacy per il riconoscimento giuridico e politico dell’educazione non formale. Oltre a utilizzare una metodologia non formale nella realizzazione delle loro attività, fanno anche pressione direttamente sui decision makers:

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• Ministeri responsabili: dell’istruzione, della gioventù, dell’occupazione, e così via• Agenzie nazionali (Erasmus +)• Agenzie nazionali/istituti/enti giovanili• Commissioni dei parlamenti nazionali (giovanile e/o istruzione)• Commissioni presidenziali• Organismi di consultazione legati ai giovani e/o all’istruzione• Partiti politiciAltri stakeholders interessati all’educazione non formale:• Università/accademie• Sindacati• Datori di lavoro• Altre ONG• Agenzie per l’impiego nazionali• Organizzazioni delle risorse umane

A livello europeo e internazionale, i CNG del Sud, coinvolti in questo progetto, hanno una voce univoca all’interno dell’YFJ, attraverso il quale sostengono le agenzie della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, del Consiglio d’Europa e delle Nazioni Unite. Allo stesso tempo, stanno unendo i loro sforzi a livello regionale per sollecitare l’attuazione dei documenti europei e internazionali per il riconoscimento dell’educazione non formale in tutti i paesi dell’Unione Europea. A questo proposito, i partner del progetto hanno concordato un documento di posizione comune per una difesa forte su diversi livelli.

Posizione comune sul riconoscimento dell’educazione non formale - Position Paper

“NFE South R-Evolution: empowering non-formal education in Southern Europe” è un progetto promosso dal Forum Nazionale Giovani – FNG (Italia), Mladinski svet Slovenije – MSS (Slovenia), Romania Youth Council –CTR (Romania), Национален младежки форум – NYF (Bulgaria), Mreža mladih Hrvatske – MMH (Croazia), Consejo de la Juventud de España– CJE (Spagna), Conselho Nacional de Juventude – CNJ (Portogallo) e Εθνικό Συμβούλιο Νεολαίας ESYN - (Grecia), che hanno concordato una strategia educativa e una prospettiva comune per quanto riguarda il riconoscimento dell’educazione non formale e la sua importanza. Questi partner sono membri del Southern Youth Councils (SYC) - Consigli dei Giovani del

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Sud, un gruppo informale di Consigli Nazionali dei Giovani, che cooperano a livello europeo nei settori dell’istruzione, della formazione, della cooperazione globale e di advocacy nei confronti delle istituzioni nazionali, europee e internazionali.

L’educazione non formale (NFE) ha una lunga storia ed è vista in molti paesi come una forma importante di apprendimento, sviluppo personale e formazione, per la partecipazione attiva nella società. Inoltre noi consideriamo l’educazione non formale come un processo organizzato che dà ai giovani la possibilità di sviluppare valori, abilità e competenze oltre a quelle sviluppate nel quadro dell’educazione formale. Tali abilità (chiamate anche “competenze trasversali”) comprendono una vasta gamma di competenze, come quelle interpersonali, di squadra, di organizzazione e gestione dei conflitti, consapevolezza interculturale, leadership, pianificazione, organizzazione, coordinamento e pratica delle abilità di problem solving, lavoro di squadra, fiducia in se stessi, disciplina e responsabilità.

La particolarità dell’educazione non-formale è che i partecipanti sono attivamente e volontariamente coinvolti nel processo di insegnamento/apprendimento. I metodi che vengono utilizzati forniscono ai giovani gli strumenti per sviluppare ulteriormente le loro capacità e attitudini, inoltre una delle caratteristiche più importanti di questo processo di apprendimento è il principio del learning by doing (imparare facendo).

Il processo di riconoscimento dell’educazione non formale è un argomento vecchio, e nonostante sia stato ampiamente dibattuto, ancora non è possibile trovare una visione o concezione comune. È importante notare, tuttavia, che nel corso degli ultimi anni, sono state sviluppate diverse iniziative che hanno contribuito a una prospettiva comune sull’importanza di promuovere questo riconoscimento e come questo dovrebbe essere raggiunto tra i principali stakeholders.

Tra gli altri stakeholders: il Consiglio dell’Unione Europea, con documenti come la Raccomandazione del Consiglio del 20 dicembre 2012 sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale (2012/C 398/01); la Commissine Europea; il Consiglio d’Europa; il Forum Europeo dei Giovani, in particolare attraverso il Documento Politico sull’Educazione Non Formale: Indicando e Assicurando Qualità (0009-08) Reazione del Forum Europeo dei Giovani alla Proposta della Commissione per un Consiglio di Raccomandazione per la Validazione dell’Apprendimento Non Formale e Informale; e l’UNESCO, che ha richiesto agli Stati Membri di sviluppare strumenti e politiche per il riconoscimento dell’Educazione

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Non Formale. La Dichiarazioine e Piano di Azione della Conferenza di Strasburgo, tenutasi nel Novembre 2011, e il documento “Percorsi 2.0 Verso il riconoscimento di Apprendimento/Educazione non formale e del lavoro giovanile in Europa“ sono altri buoni esempi di lavori che sono stati sviluppati in questo campo. Questo processo di riconoscimento è fondamentale anche per il raggiungimento di uno degli obiettivi principali dell’Agenda UE 2020, cioè quello di sviluppare una/la società europea basata sulla conoscenza, come indicato nella pubblicazione “Qualità nell’educazione non formale e formazione nel campo della lavoro giovanile europeo“ sostenuto dalla SALTO e dalla partnership tra la Commissione Europea e il Consiglio d’Europa nel settore della gioventù.

Per i partner di questo progetto, il riconoscimento dell’apprendimento/educazione non formale ha quattro dimensioni, ugualmente importanti, che dovrebbero essere prese in considerazione come un tutt’uno:

• riconoscimento individuale: riconoscimento da parte del discente, che comprende il proprio processo di apprendimento e lo utilizza in diverse situazioni e contesti;• riconoscimento sociale: riconoscimento da parte della società, valorizzando l’impatto positivo dell’associazionismo giovanile e dell’apprendimento/educazione non formale sui giovani e sulle società;• riconoscimento politico: riconoscimento da parte delle politiche, servendosi del valore dell’associazionismo giovanile e dell’apprendimento/educazione non formale in considerazione delle strategie e decisioni politiche;• riconoscimento legale: volto a valorizzare i risultati di apprendimento dei discenti.

Anche se ci sono diversi operatori che sviluppano attività di educazione non formale, è altrettanto importante riconoscere le Organizzazioni Giovanili come le principali e le più importanti fonti di educazione non formale. Questo riconoscimento deve portare alla valorizzazione sociale e politica di tutto il lavoro intrapreso nel corso degli anni per lo sviluppo di strumenti, metodi e attività di educazione non formale, e deve essere concretizzato attraverso il coinvolgimento delle Organizzazioni Giovanili in ogni processo politico sviluppato a livello europeo, nazionale, regionale o locale, per il riconoscimento dell’educazione non formale. Riteniamo inoltre che la Qualità e la Garanzia della Qualità sono tra gli elementi chiave per garantire il riconoscimento universale dell’importanza dell’educazione non formale nelle società, vista come un processo per sviluppare competenze personali, culturali, sociali e linguistiche che preparano le persone a giocare meglio il loro ruolo di cittadini.

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Di conseguenza, i partner di questo progetto ritengono che i seguenti principi sono sempre assicurati dai fornitori di Educazione Non Formale:

• Gli obiettivi dell’attività di formazione o di Educazione Non Formale soddisfano le esigenze dichiarate dagli studenti e dalla società;• Gli obiettivi sono chiari e sono esplicitati nel programma dell’evento;• Le metodologie utilizzate sono adatte al processo di apprendimento e ai destinatari;• Le risorse necessarie sono disponibili;• Le risorse sono utilizzate in modo sostenibile, conveniente e responsabile;• Gli educatori hanno le competenze necessari per facilitare il processo di apprendimento che può essere esplicitato nel programma dell’evento;• Gli educatori sono preparati in precedenza all’evento con informazioni sul gruppo di lavoro, la sede e le risorse disponibili;• I discenti sono chiamati a contribuire al loro processo di apprendimento;• I discenti comprendono i loro risultati di apprendimento e sono in grado di trasferirli;• Sono utilizzati metodi di valutazione coerenti, tra cui l’auto-valutazione e la revisione esterna e paritetica, per valutare la qualità dell’evento;• Tutti gli attori sono coinvolti nel processo di valutazione in itinere;• I risultati della valutazione sono ampiamente accessibili.

Valori come equilibrio tra i sessi, il rispetto interculturale e Diritti Umani dovono essere considerati come argomenti trasversali che dovono essere affrontati in ogni tipo di attività di educazione non formale. Si consideri che i già citati, Forum Nazionale Giovani – FNG, Mladinski svet Slovenije – MSS, Romania Youth Council –CTR, Национален младежки форум – NYF, Mreža mladih Hrvatske – MMH, Consejo de la Juventud de España – CJE, Conselho Nacional de Juventude – CNJ and Εθνικό Συμβούλιο Νεολαίας ESYN - (Grecia), partener del progetto NFE South R-Evolution, sollecitano i governi nazionali e gli organismi europei a sviluppare politiche e adottare misure concrete, per promuovere e incoraggiare il riconoscimento dell’Educazione Non Formale, nelle sue quattro dimensioni.

Advocacy a livello nazionale in Portogallo

Per quanto riguarda l’advocacy per il riconoscimento dell’Educazione non Formale, due gruppi parlamentari,

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PSD e PS, hanno presentato proposte di risoluzione che richiedevano lo sviluppo di meccanismi di convalida delle competenze sviluppate in attività giovanili informali e non formali e attraverso l’associazionismo giovanile. A seguito di queste proposte di risoluzione, è stato creato un Gruppo di Lavoro Nazionale, composto da membri del consiglio del CNJ, della Segreteria, del PoT e rappresentanti delle organizzazioni aderenti, per presentare il punto di vista del CNJ e delle sue organizzazioni sul riconoscimento nelle sue quattro dimensioni, come indicato della posizione adottata nel documento della partnership. Sviluppata utilizzando le riflessioni e le conclusioni del Gruppo di Lavoro Nazionale, la posizione espressa nel documento è stata diffusa tra i membri del parlamento, del Consiglio dell’istruzione Nazionale e le organizzazioni aderenti.

A livello europeo, un membro del consiglio del CNJ ha partecipato alla task-force per un’istruzione di qualità, organizzata dal YFJ, che ha discusso la complementarità tra le diverse “educazioni“, per migliorare l’istruzione e la garanzia della sua qualità. Al consiglio del YFJ è stato raccomandato di promuovere un documento di posizione sulla questione COMEM del novembre 2013. A livello nazionale, un gruppo di lavoro per l’istruzione di qualità è stato creato al fine di promuovere il dibattito sul tema tra le organizzazioni aderenti al CNJ, con l’obiettivo di sostenere il lavoro del rappresentante del CNJ alla task-force del YFJ.

Il CNJ ha fatto anche parte del Gruppo di Lavoro di Educazione Non Formale del YFJ. Con la sua partecipazione, il CNJ mirava a portare la propria esperienza al dibattito europeo e a riprendere dal Portogallo le principali prospettive e riflessioni sull’Educazione Non Formale in Europa – per migliorare la conoscenza delle organizzazioni affiliate, attività di advocacy e la pratica di Educazione Non Formale. Come membri del gruppo di lavoro di Educazione Non Formale del YFJ, siamo stati invitati a presentare il progetto “NFE South rEvolution“ in occasione della Settimana dell’Educazione Non Formale a Bruxelles nell’ottobre 2012. L’evento ha avuto luogo presso la sede delle Nazioni Unite e ha riunito giovani provenienti da tutti i paesi europei.

Inoltre, un evento di due giorni ha avuto luogo presso l’Università di Coimbra, sul tema del riconoscimento dell’Educazione Non Formale. Questo ha mirato a creare una discussione tra gli youth workers, i leader giovanili, i docenti, gli educatori e i giovani sull’importanza dell’Educazione Non Formale e i modi per riconoscerla. Le raccomandazioni e i risultati ottenuti sono stati presentati in una sessione pubblica alla Segreteria di Stato, dello Sport e della Gioventù, all’Istituto Portoghese per lo Sport e la Gioventù e ad accademici e giovani.

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18.10.2013 Parlamento Nazionale della Slovenia - MSS Simposio sul Riconoscimento dell’Educazione

Non Formale

Presentazione dei CNG

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forum nazIonale gIovanI (fng)

Il Consiglio Nazionale dei Giovani Italiano - Forum Nazionale Giovani (FNG) è stato riconosciuto dal decreto legislativo n. 311 del Parlamento italiano il 30 dicembre 2004, è l’unica piattaforma nazionale formata da organizzazioni giovanili italiane, che garantisce la rappresentatività di oltre 4 milioni di giovani lungo il paese. È composto da 72 organizzazioni giovanili nazionali diverse tra loro, 3 organizzazioni preposte all’unione della piattaforma e 4 osservatori, provenienti da diversi settori della partecipazione giovanile: organizzazioni studentesche, associazioni che lavorano con l’educazione non formale e la mobilità, reparti giovanili dei partiti politici, sindacati, associazioni religiose, forum regionali dei giovani, organizzazioni sportive giovanili, e molte altre. La partecipazione degli youth workers è stata promossa attraverso 10 gruppi di lavori tematici, che hanno dato la possibilità agli organismi aderenti di partecipare al processo decisionale della piattaforma. Dal maggio 2008 il FNG è membro a tutti gli effetti del Forum Europeo dei Giovani (YFJ) che rappresenta gli interessi dei giovani europei nei confronti delle istituzioni internazionali. Dal novembre 2011 il FNG è stato eletto al Consiglio Consultivo del Consiglio d’Europa per i giovani.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: www.forumnazionalegiovani.it

Via Novara, 41 00198 Roma, Italy+39 06 45476623

[email protected]

conSIglIo nazIonale deI gIovanI PortogheSe (cnJ)

Il Consiglio Nazionale dei Giovani Portoghese (CNJ), è stato creato nel 1985, con uno statuto giuridico approvato dall’Assemblea Legislativa (legge 1/2006), è la piattaforma rappresentante delle organizzazioni giovanili nazionali, che coprono le diverse espressioni delle associazioni giovanili (culturali, ambientali, esplorative, organizzazioni politiche giovanili, studentesche, sindacaliste e associazioni confessionali), ad oggi è composto da 32 organizzazioni. Va notato che il CNJ sviluppa il suo lavoro attorno le seguenti aree: Ambiente e qualità della vita; Partecipazione giovanile; Istruzione e formazione; Occupazione, Affari Sociali, Cultura e Creatività, e Relazioni e Cooperazione Internazionali.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: www.cnj.pt

Rua dos Douradores n.°106-118, 4° piso 1100-207, Lisbon PORTUGAL+351218802139

[email protected] www.cnj.pt

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conSIglIo nazIonale deI gIovanI della SlovenIa (mSS)

Il Consiglio Nazionale dei Giovani della Slovenia è un’organizzazione ombrello che unisce tutte le organizzazioni giovanili nazionali a prescindere dai loro vari interessi o orientamenti ideologici e politici. I suoi sforzi e le sue attività sono basati sulla premessa che l’associazione dei giovani dovrebbe essere autonoma e integrata in una società libera e democratica. Fin dalla sua costituzione (aprile 1990), l’MSS ha dato un valido contributo alla cooperazione tra le organizzazioni giovanili a livello nazionale, locale e internazionale.Dal 2001, l’MSS è stato registrato sulla base dell’Atto dei Consigli dei giovani, che regola il suo status, il suo funzionamento, le sue attività e il suo finanziamento e impone al governo, ai ministeri e ad altre autorità dello Stato l’obbligo di informare l’MSS circa la stesura di leggi e regolamenti che possono avere un impatto immediato sulla vita e il lavoro dei giovani.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: www.mss.si Erjavčeva 4 Ljubljana

SLOVENIA+386 (0)1 425 60 55

[email protected] www.mss.si

rete gIovanIle croata (mmh)

La rete giovanile croata è un’alleanza di organizzazioni guidate da e per i giovani, sia a livello nazionale che locale. È una piattaforma eterogenea che collega diverse organizzazioni (di advocacy, di cultura, di ecologia, d’informazione, di tempo libero, di scambio, di minoranze, dello sport, di educazione non formale...), che condividono un interesse comune per lo sviluppo delle politiche giovanili a livello nazionale e regionale/locale. Attualmente, l’MMH ha 68 organizzazioni associate. I principali obiettivi dell’MMH sono: sensibilizzare i giovani sulla partecipazione attiva e responsabile nella società, attraverso il lavoro di rete e conferendo autorità alle organizzazioni giovanili e ai singoli individui; co-creare e sostenere politiche giovanili di qualità a livello locale, nazionale e internazionale, mettere i diritti dei giovani sull’agenda sociale; contribuire allo sviluppo della società civile attraverso la partecipazione alla formazione e all’attuazione delle politiche relative allo sviluppo della società civile. Con questi obiettivi in mente, l’MMH si sforza di essere uno dei principali programmatori dell’agenda in materia di gioventù, per potenziare gli organismi membri a massimizzare il loro impatto sulla comunità. Il lavoro dell’MMH è incentrato su tre principali aree di programmazione: politiche giovanili, diritti dei giovani e associazionismo giovanile. L’MMH ha anche istituito un Pool di formatori, che mette insieme un gruppo di formatori esperti nel campo dell’educazione non formale su una grande varietà di argomenti. Esso contribuisce ad aumentare le capacità e potenziare le organizzazioni aderenti, i giovani e altri stakehoders importanti nel settore della gioventù.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: www.mmh.hr

Vladimira Nazora 22, 10000 ZagrebCROATIA

[email protected] www.mmh.hr

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conSIglIo deI gIovanI rumeno (ctr)

Il Consiglio dei Giovani Rumeno, abbreviato CTR, è un soggetto giuridico di uso privato con finalità non profit, non governativo e autonomo, fondato dalla libera associazione delle strutture non governative dei e per i giovani. Lo scopo principale del CTR è di agire per la tutela e la promozione dei diritti dei giovani e accrescere la partecipazione attiva dei giovani rumeni, che vivono in Romania o all’estero, alla vita della comunità in cui lavorano, così come sostenere e promuovere gli interessi comuni delle sue organizzazioni associate a livello locale, regionale, nazionale, europeo e internazionale.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: www.ctr.ro

ValterMaracineanu Square, no. 1-3, 5th entrance, 1st floor, room 139-141, sect. 1

010155, BUCHARESTROMANIA

+40 021 310 09 [email protected]

www.ctr.ro conSIglIo deI gIovanI Bulgaro (nYf)

Il Forum Nazionale dei Giovani della Bulgaria /NYF/ è un’organizzazione ombrello che riunisce 36 organizzazioni giovanili. I valori principali dell’NYF sono la libertà, l’uguaglianza, la tolleranza, la solidarietà. L’NMF è stato fondato per rappresentare gli interessi dei giovani, sottolinea l’importanza delle organizzazioni giovanili, il loro sviluppo e la partecipazione ai processi politici sociali e pubblici, garantendo un dialogo strutturato efficace attraverso la cooperazione con importanti stakeholders, istituzioni e decision-makers, in materia di politica della gioventù. Le priorità dell’NMF sono: l’istruzione, l’attività civica, la politica demografica, la salute e l’attività fisica, l’occupazione giovanile e lo sviluppo sostenibile. L’NYF è un’organizzazione membro del Forum Europeo dei Giovani dal 2012.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: www.nmf.bg

35 Vassil Levski Blvd., ground floor 1000, SofiaBULGARIA

+359886100620 [email protected]

www.nmf.bg

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conSIglIo nazIonale deI gIovanI ellenIco (eSYn)

L’H.N.Y.C. - ESYN, è stato fondato nel luglio del 1998, dopo strenui sforzi delle organizzazioni giovanili politiche e sociali greche, e ha ottenuto un’amministrazione eletta nel novembre dello stesso anno; è una federazione di organizzazioni giovanili indipendente, non governativa e non-profit. Oggi fino a cinquantanove organizzazioni giovanili (sei partiti politici giovanili e numerose organizzazioni giovanili non governative) sono membri dell’HNYC. Così, la maggior parte dei giovani appartenenti ad una organizzazione fanno parte di questa federazione. Il suo scopo è quello di rafforzare il ruolo e coordinare le azioni delle sue organizzazioni aderenti. L’HNYC, in base al numero dei membri delle sue organizzazioni, rappresenta oltre 350.000 giovani uomini e donne greci. Che puntano ad una continua formazione e all’informazione dei giovani su questioni che li riguardano, l’HNYC svolge workshop, conferenze, programmi culturali e di altri tipi, seminari e attività che mirano direttamente ai giovani.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: www.esyn.gr

Kougioumtzoglou 11 Elefsina19200, Elefsina

GREECE0030 210 5548340

[email protected] www.esyn.gr

conSIglIo nazIonale deI gIovanI della catalogno (cnJc)

Il Consiglio Nazionale dei Giovani della Catalogna (CNJC) è la piattaforma che riunisce 91 Organizzazioni Nazionali della Gioventù e Consigli Giovanili Locali. Il CNJC è un ente pubblico associato con personalità giuridica. È stato fondato nel 1979, promuove gli interessi dei giovani nella società e di fronte al governo. Più di 175.000 giovani catalani fanno parte delle organizzazioni associate al CNJC, comprese le associazioni educative (tempo libero e scout), i sindacati e le associazioni studentesche, gli scambi culturali, i consigli delle politiche giovanili, sociali o locali. Il CNJC mira a incoraggiare la partecipazione e il coordinamento delle associazioni giovanili e di strutturare un dialogo con il governo su argomenti che riguardano i giovani. Il Consiglio Nazionale dei Giovani della Catalogna è un membro a pieno titolo del Forum Europeo dei Giovani di Jeuneusse dal 1985.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: http://www.cnjc.catPlaça Cardona, 1-2, 1r Barcelona 08006

Spain Phone : +34 933 683 080

[email protected],www.cnjc.cat/

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conSIglIo deI gIovanI SPagnolo (cJe)

Il Consiglio dei Giovani Spagnolo (Consejo de la Juventud de España, CJE) è una piattaforma di organizzazioni giovanili formalmente istituita dalla legge del 1983. I suoi membri sono i consigli giovanili regionali che operano in Spagna, così come altre organizzazioni nazionali giovanili. Il nostro obiettivo principale è quello di promuovere la partecipazione giovanile nello sviluppo politico, sociale, economico e culturale della Spagna all’interno del contesto globale, come previsto dall’articolo 48 della Costituzione Spagnola. Attualmente, ci sono 76 organizzazioni giovanili coinvolte in questo progetto comune. Ci impegniamo per il raggiungimento di una piattaforma plurale, in modo che le varie ideologie e le sensibilità che compongono il movimento dell’organizzazione giovanile spagnola possano lavorare insieme e scambiare idee ed esperienze. Inoltre, vogliamo incanalare tutte le proposte, giustificazioni o affermazioni, fatte dalle nostre organizzazioni aderenti alle autorità, alle parti sociali e ai mass media. In definitiva, il nostro lavoro è finalizzato a trovare una risposta ai problemi, alle preoccupazioni e alle aspirazioni dei giovani spagnoli e a migliorare la nostra qualità della vita. La partecipazione al Consiglio dei Giovani Spagnolo è sia un diritto che un impegno: da un lato per partecipare alla progettazione di politiche che riguardano direttamente o indirettamente i giovani e, dall’altro per fornire soluzioni ai problemi dei giovani. La nostra capacità di rappresentanza, di critica e di rivendicazione del lavoro ci hanno aiutato a diventare un legittimo stakeholder nella difesa degli interessi dei giovani, così come di raggiungere gradualmente settori più lontani in cui i giovani non sono più spettatori, ma soggetti attivi. COSI’ CONTINUERA’ IL NOSTRO LAVORO.

Per maggiori informazioni sull’organizzazione visitate il sito: www.cje.org

Calle Montera, 24 - 6th floor28.030, Madrid

SPAIN+34 91 7010420

[email protected] www.cje.org