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LO SUHVHQWH GLVHJQR ª SURSULHW¢ SULYDWD OR VWXGLR WXWHOHU¢ L SURSUL GLULWWL D WHUPLQH GL OHJJH data: 30-09-2016 agg. : COMUNE DI FALCONARA M.MA PROVINCIA DI ANCONA tav. INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE SITO PRODUTTIVO AGRICOLO. TRASFORMAZIONE DI ALLEVAMENTO BOVINO E SUINICOLO IN ALLEVAMENTO AVICOLO BIOLOGICO E CONVENZIONALE CON MIGLIORAMENTO FUNZIONALE DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI SECONDO LE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI Il committente: Il progettista: S tudio T ecnico L andi via N. Bixio, 90 60015 Falconara M.ma (AN) tel/fax: 071 9170925 [email protected] L Dott. G. Mengozzi YLD 7DEDUUL )RUO® )& tel/fax: 0543 568043 [email protected] Dott. Geol. R. Cavallucci Studio di Geologia Associato Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Dotto. Geol. Roberto Cavallucci via della Repubblica, 4 - 47014 Meldola (FC) tel/fax: 0543 490336 [email protected] Dott. Geol. M. Perli via Giubasco,10 - 47924 Rimini (RN) tel/fax: 0541 738382 [email protected] Via dell'Industria, 1 60027 Osimo (AN) Tel. 0717231280 Fax 0717235455 Email [email protected] C.F. e P.I. 02375280423 Dott. Ing. Michele Baleani SOCIETA' AGRICOLA FILENI S.R.L. UNIPERSONALE >ŽĐĂůŝƚă ĞƌƌĞƚĞ ŽůůŝĐĞůůŝ Ŷϴ 62011 Cingoli (MC) Codice fiscale e partiva Iva 01776160432 Rappresentante legale: Giovanni FILENI project manager Studio Tecnico Associato MARCHEGIANI BRUNORI FABRIZI PESARESI Dott. Daniele Stronati via S. Esuperanzio 51/a 62011 Cingoli (MC) tel: 0733 602592 [email protected] Studio Geologico Tecnico Dott.R.Ricci - Dott.D.Stronati via Acquasanta, 46 60030 San Marcello (AN) tel/fax: 0731 290041 [email protected] Geom. Roberto Marchegiani Ing. Mauro Fabrizi Dott. G. Mengozzi YLD 7DEDUUL )RUO® )& tel/fax: 0543 568043 [email protected] Dott. Geol. R. Cavallucci Studio di Geologia Associato Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Dotto. Geol. Roberto Cavallucci via della Repubblica, 4 - 47014 Meldola (FC) tel/fax: 0543 490336 [email protected] Dott. Geol. M. Perli via Giubasco,10 - 47924 Rimini (RN) tel/fax: 0541 738382 [email protected]

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il presente disegno è proprietà privata, lo studio tutelerà i propri diritti a termine di legge

data: 30-09-2016

agg. :

COMUNE DI FALCONARA M.MA

PROVINCIA DI ANCONA

tav.

INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE SITO PRODUTTIVOAGRICOLO. TRASFORMAZIONE DI ALLEVAMENTO BOVINO

E SUINICOLO IN ALLEVAMENTO AVICOLO BIOLOGICO ECONVENZIONALE CON MIGLIORAMENTO FUNZIONALE

DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALI SECONDOLE MIGLIORI TECNICHE DISPONIBILI

Il committente:

Il progettista:

Studio

Tecnico

Landi

via N. Bixio, 90

60015 Falconara M.ma (AN)

tel/fax: 071 9170925

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via Tabarri, 8 - 47121 Forlì (FC)

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Via dell'Industria, 160027 Osimo (AN)Tel. 0717231280Fax 0717235455

Email [email protected]. e P.I. 02375280423

Dott. Ing. Michele Baleani

SOCIETA' AGRICOLA FILENI S.R.L. UNIPERSONALELocalità Cerrete Collicelli n.8

62011 Cingoli (MC)Codice fiscale e partiva Iva 01776160432

Rappresentante legale:Giovanni FILENI

project manager

Studio Tecnico Associato

MARCHEGIANI

BRUNORI

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PESARESI

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tel: 0733 602592

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via Acquasanta, 46

60030 San Marcello (AN)

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Geom. Roberto Marchegiani

Ing. Mauro Fabrizi

Dott. G. Mengozzi

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Giuliano
Font monospazio
Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)
Giuliano
Font monospazio
SINTESI NON TECNICA
Giuliano
Linea

Società Agricola Fileni S.r.l Unipersonale

Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 1

INDICE

Cap 1 Dati generali ................................................................................................................................... 2

Cap 2 Criticità ambientali (tratti da criticità cap 1 Rel Tec) ..................................................................... 5 Cap 3 Aspetti ambientali connessi con l’attività svolta ............................................................................ 7

Cap 4 Migliori Tecniche Disponibili (MTD) da adottare ...................................................................... 10 Cap 5 Controlli sull’impianto ................................................................................................................. 13

Società Agricola Fileni S.r.l Unipersonale

Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 2

Cap 1 Dati generali

Ragione Sociale Azienda Agricola Fileni di Fileni Giovanni & C s.a.s.

Gestore Giovanni Fileni

Responsabile legale Giovanni Fileni

Sede legale Via Martiri della Libertà, 27 Jesi (AN)

Sede sito produttivo Via Clementina – Falconara Marittima

Anno inizio attività 2017

Superficie totale 420.350 mq

Specie allevata e n° capi Polli da carne convenzionale - 313.925 capi/ciclo

Polli da carne biologi – 127.600 capi/ciclo

N° addetti 2 fissi

Descrizione attività e note

aggiuntive

Il progetto prevede di realizzare un allevamento avicolo con una

gestione in parte convenzionale e in parte biologica.

Le due entità produttive, seguono modalità di gestione differenti.

Il ciclo produttivo di avicoli da carne di tipo leggero con una

presenza del 50% di maschi e 50% di femmine, prevede

l’allontanamento delle femmine dopo circa 35 giorni e quello dei

maschi a 50/52 giorni dall’accasamento. Considerato che le

femmine vengono vendute a 1,6 kg e i maschi a circa 3,0 kg, il peso

medio finale per capo in un ciclo è pari a circa 2,5 kg.

Il ciclo produttivo di avicoli da carne di tipo biologico con una

presenza di circa il 50% di maschi e 50% di femmine, prevede

l’ingrasso di pulcini che vengono acquisiti da strutture specializzate

per la loro produzione. Gli animali entrano in allevamento a circa 30

gr di peso e vengono allevati per un minimo di 81 giorni, a questo

punto vengono conferiti all’industria che li macella e colloca i

prodotti (carni) presso la distribuzione commerciale. In ciascun

momento il PVM dell’allevamento non supera i 21 kg/m2.

Al termine del ciclo inviati i capi allevati a macellazione, viene

effettuata la pulizia e l’igienizzazione dei capannoni e dopo il

periodo di vuoto sanitario, vengono introdotti i pulcini dell’età

indicativa di un giorno.

I pulcini vengono generalmente conferiti in contenitori in plastica e

restituiti all’incubatoio oppure in scatole di cartone che vengono

Società Agricola Fileni S.r.l Unipersonale

Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 3

raccolte separatamente dagli altri rifiuti e avviate a recupero.

Prima dell’inserimento dei pulcini viene preparata la lettiera di

paglia sfibrata dello spessore di circa 10 cm sul pavimento in

cemento nella misura di circa di 1,5 kg/m2. Durante il ciclo

produttivo si può avere aggiunta di nuova paglia qualora si riscontri

una umidità della lettiera superiore alla norma. Tale intervento è più

frequente nel periodo invernale. A fine ciclo, una volta svuotato il

capannone dai capi, si provvede alla raccolta della pollina con pala

meccanica, caricata su appositi mezzi e ceduta a terzi. Segue lo

spazzamento per raccogliere i residui di pollina e polvere che viene

aggiunta alla precedente.

In un anno sono possibili 5 cicli per l’allevamento di tipo

convenzionale e 3,6 cicli per l’allevamento di tipo biologico.

L’allevamento viene gestito normalmente da 2 addetti, ai quali si

affiancano dei terzisti in occasione delle operazioni di

carico/scarico degli animali e delle lettiere, e delle operazioni di

pulizia e igienizzazione dei locali.

Il progetto ha per oggetto la realizzazione di n. 5 capannoni

zootecnici per l’allevamento di 313.925 polli da carne di tipo

convenzionale e n. 8 capannoni per l’allevamento di 127.600

polli da carne di tipo biologico.

Per l’allevamento di tipo convenzionale la potenzialità massima

dell’allevamento è definita sulla base del Decreto Legislativo 27

settembre 2010, n.181 "Attuazione della direttiva 2007/43/CE che

stabilisce norme minime per la protezione di polli allevati per la

produzione di carne" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del

5 novembre 2010, “norme minime per la protezione dei polli allevati

per la produzione di carne”

Per l’allevamento di tipo biologico la potenzialità massima

dell’allevamento è definita sulla base del REGOLAMENTO (CE)

N. 889/2008 DELLA COMMISSIONE del 5 settembre 2008

recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n.

834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e

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Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 4

all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la

produzione biologica, l'etichettatura e i controlli

Le condizioni gestionali che garantiscono il buon livello di

'benessere' sono rappresentate da tutte le variabili ambientali, ed in

particolare da:

a) disponibilità di acqua e cibo;

b) comfort e riparo;

c) libertà di movimento;

d) il peso vivo presente nei capannoni non supera in alcun

momento 33 kg/m2

e) prevenzione e rapido trattamento di patologie;

f) accurata gestione e controllo degli animali, per prevenire o

trattare tempestivamente eventuali problemi sanitari.

Nei capannoni il ricambio d’aria avviene mediante la ventilazione

forzata. Il numero di ventilatori presenti garantiscono i ricambi

necessari nelle condizioni più gravose.

Il sistema di ventilazione è gestito da un apposito computer che

attraverso il comando delle finestre, della ventilazione consente di

condizionare la temperatura interna sui valori impostati dall’addetto

alla gestione.

In relazione alla temperatura interna ed esterna, l’aumento della

ventilazione avviene a stadi, cioè con l’inserimento progressivo dei

ventilatori, fino al loro totale utilizzo, Al primo stadio sono collegati

i ventilatori che funzionano con l’orologio parzializzatore per la

programmazione del minimo ricambio d’aria. Con l’innalzamento

della temperatura oltre i limiti impostati nella centralina, si

determina lo stadio successivo e quindi l’avvio dei ventilatori ad

esso collegati. La temperatura impostata e la temperatura rilevata in

ambiente sono visualizzate su un unico display.

I ventilatori presenti sono in grado di garantire lo stato di benessere

degli animali allevati.

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Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 5

Cap 2 Criticità ambientali (tratti da criticità cap 1 Rel Tec)

Lo studio di impatto ambientale (SIA), che ricomprende l’AIA, è stato redatto su incarico della

SOCIETA’ AGRICOLA FILENI S.R.L. UNIPERSONALE ed è relativo al progetto, in un centro

zootecnico esistente, di un “Intervento di riqualificazione sito produttivo agricolo. Trasformazione

di allevamento bovino e suinicolo in allevamento avicolo biologico e convenzionale con

miglioramento funzionale delle prestazioni ambientali secondo le migliori tecniche disponibili” da

realizzarsi in Loc. Rocca Priora nel Comune di Falconara Marittima (AN).

Nell’allevamento esistente, composto da capannoni di allevamento (stalle per i bovini e porcilaie

per i suini), concimaie per i letami, lagune per i liquami, silos, depositi, tettoie, magazzini,

ripostigli ed abitazioni si potevano allevare n. 300 bovini e n. 600 suini.

Il progetto prevede un intervento di riqualificazione sull’intero sito agricolo mediante la

trasformazione dell’allevamento bovino e suino in allevamento avicolo biologico e convenzionale.

E’ prevista la demolizione di tutte le strutture produttive del vecchio allevamento (le abitazioni

non sono oggetto d’intervento) e la ricostruzione, in posizione diversa, di nuovi capannoni per

l’allevamento di n. 441.525 polli da carne a ciclo.

I nuovi capannoni saranno di due diverse tipologie; una per l’allevamento di polli da carne con

sistema convenzionale (n. 5 capannoni) e l’altro per l’allevamento di polli da carne con sistema

biologico (n. 8 capannoni).

L’area d’intervento, ad uso agricolo, è sita in località Rocca Priora in Comune di Falconara

Marittima in Provincia di Ancona (AN).

Il centro zootecnico, sito in sinistra orografica al Fiume Esino che scorre a circa 400 m., confina con

altri terreni agricoli ed è servito dalla Via Clementina e dalla Via Poiole; a circa 1500 m., in direzione

nord-est il Mare Adriatico

Le principali infrastrutture del territorio esaminato sono: la Via Clementina (S.P.76 che lambisce l’area

oggetto d’intervento sul lato est – sud/est), l’Aeroporto di Falconara posto a circa 1.6 km a est –

sud/est, l’autostrada A14 posta a circa 1.0 Km ad ovest, la S.S. Adriatica e la ferrovia poste

rispettivamente a circa 800 m. e circa 900 in direzione est – nord-est.

Nella zona sono presenti numerosi capannoni di allevamento, fabbricati abitativi sparsi, attività

industriali (ENI centrale Gas di Falconara posta a circa 200 m. in direzione nord).

Più lontano verso il mare la Rocca Priora (circa 800 m. in direzione est – nord/est), la raffineria API

(circa 1200 m. in direzione est – nord/est) e l’abitato di Marina di Rocca Priora (circa 800 m. in

direzione nord – nord/est).

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Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 6

Sull’area d’intervento sono presenti due linee di trasmissione dell’energia elettrica ad alta tensione su

tralicci aventi una direzione nord-est / sud-ovest (una di proprietà ENEL ed una di proprietà delle

Ferrovie dello Stato).

L’area d’intervento, di proprietà della SOCIETA' AGRICOLA FILENI S.R.L., è tutta nel

Comune di Falconara Marittima

L’intervento in progetto è conforme al PPAR in quanto non interessa gli edifici e le aree

individuate come categorie costitutive del paesaggio.

Dall’esame della Tav. 1 “Ambiti di Paesaggio e struttura amministrativa” del PPR si rileva che sul

territorio su cui sarà realizzato il nuovo allevamento è ricompreso all’interno del Macroambito di

Paesaggio “D – Le Marche centrali dell’Anconetano” ed in particolare nell’Ambito di Paesaggio “

D02 – Jesi e la Vallesina”.

Dall’esame della Tav. 2 “Ambiti di Paesaggio e Struttura Paesistico-Territoriale” del PPR si rileva

che la zona d’intervento ricade all’interno del “Paesaggio agrario a dominante monoculturale”.

L’area in esame si colloca nell’ambiti territoriale “V” delle Pianure e dei terrazzi alluvionali

dell’Esino.

L’intervento in progetto è conforme alle norme del PTC in quanto il PRG è conforme al PTC ai

sensi della Delibera di C.P. n. 33 del 19/3/2013.

Dall’esame del suddetto P.R.G si rileva che l’area d’intervento:

- ricade nel sottosistema Storico – Culturale e più in dettaglio nell’ambito di tutela del

“Paesaggio agrario di interesse storico ambientale” (retino a pallini verdi); sono presenti

manufatti agricoli culturali costituenti beni culturali (rappresentati dalla bandierina e da un

numero) che non saranno d’intervento;

- è ricompresa nell’ A.T.O. B della pianura alluvionale (corrispondente alla parte comunale

dell’ambito V del P.T.C.) ed appartiene al S.A.T. B3 ”Rocca Priora, Case Bruciate, Pojole”;

la zona è classificata come Zona Extraurbana Definita (ZED 1).

L’area d’intervento è esterna alle aree appartenenti alla Rete Ecologica Regionale che

comprende in un unico sistema le aree floristiche (L.R. 52/74), la Rete Natura 2000 – SIC e ZPS

(Direttiva 92/43/CEE e direttiva 79/409/CEE) e le aree naturali protette (L. 394/1991; L.R.

15/1994). Non si rende necessaria acquisire la Valutazione d’incidenza di cui all’art. 5 del D.P.R.

357/1997. Non sono presenti nelle vicinanze del centro zootecnico esistente aree SIC o ZPS.

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Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 7

Le nuove costruzioni non interessano aree o immobili tutelati ai sensi del D.Lgs. 42/2004 (vincolo

paesaggistico).

L’area non ricade in ambito sottoposto a vincolo idrogeologico di cui al R.D. n. 3267 del

30.12.1923.

Dall’esame del PAI si rileva che sull’area d’intervento non sono presenti aree con rischio di

esondazione o di frana.

La zona d’intervento ricade all’interno delle aree agricole vulnerabili

Cap 3 Aspetti ambientali connessi con l’attività svolta

I principali aspetti ambientali che possono derivare dall’attività sono

emissioni in atmosfera dai capannoni di sostanze organiche odorigene e polveri;

consumi di risorse idriche ed energetiche;

scarichi idrici;

produzione di rifiuti( compreso capi deceduti);

stoccaggio e spandimento residui solidi e liquidi

utilizzo / presenza di sostanze potenzialmente pericolose

Di seguito si riporta brevemente il livello di impatto per ognuno degli aspetti citati.

Emissioni in atmosfera

Gli inquinanti potenzialmente presenti nelle emissioni sono polveri e molecole organiche odorigene

derivanti prevalentemente dalla essiccazione delle deiezioni e dalla traspirazione degli animali.

Il controllo di questi inquinanti viene eseguito, oltre che con l’utilizzo di una tipologia di allevamento

che rientra tra le MTD, anche con l’uso delle buone pratiche agricole, in particolare:

ricoveri con ottimizzazione dell’isolamento termico e della ventilazione (anche artificiale), con

lettiera integrale su pavimenti e abbeveratoi antispreco.

Nel sistema di allevamento di pollastre a terra viene ricoperta la pavimentazione con uno strato di

paglia, che assolve a una duplice funzione:

permette l’assorbimento della frazione liquida delle deiezioni animali;

consente di mantenere un certo gradiente termico in modo da fornire agli animali un letto caldo.

Questa funzione è particolarmente importante nell’allevamento del pollo da carne in cui si parte da capi

del peso di 30 g e arriva in 52/55 gg giorni a capi di 2,8/3 Kg circa.

In aggiunta alle tecniche appena descritte per la fase di stabulazione va segnalata la presenza alberature

e reti.

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Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 8

Stoccaggio

A fine ciclo, una volta svuotato il capannone dai capi, si provvede alla raccolta della pollina con pala

meccanica provvista di raschiatore, caricata su camion e consegnata a terzi che provvedono anche al

trasporto. Viene registrata la quantità di pollina ceduta a terzi. Per la fase di trasporto viene praticata la

copertura dei cassoni di pollina con telo.

Scarichi idrici

Sono presenti scarichi idrici provenienti da servizi

In testata e lateralmente ai capannoni sono presenti aree pavimentate, scoperte, piane, di estensione

complessiva pari a 5873,31 mq.

Le acque che dilavano le superfici impermeabili vanno a dispersione nel terreno adiacente le piazzole.

Le acque meteoriche dei tetti sono raccolte da canalette in c.a. alla base dei capannoni e convogliate ai

fossi di scolo.

Consumi di risorse idriche ed energetiche

Le attività che consumano acqua sono le seguenti

abbeveraggio degli animali

raffrescamento

lavaggio

disinfezione

abbattimento polveri ed odori

usi domesstici

L’allevamento nel suo complesso è alimentato da due diverse fonti, destinate alla fornitura idrica per

abbeveraggio, cooling, lavaggio, abbattimento polveri e servizi igienici. Le singole alimentazioni,

anche se derivate da circuiti esterni diversi, sono collegabili tramite appositi by pass, posti in centrale

idrica e all’interno del singolo capannone, in modo tale che in caso di emergenza sia possibile derivare

le varie utenze da fonti diverse come di seguito indicato.

Alimentazione Idrica da pozzi: All’interno dell’allevamento sono presenti 5 pozzi per il prelievo

idrico a servizio dell’allevamento stesso, ad uso irriguo e zootecnico. Le caratteristiche dell’acqua

saranno analizzate in modo da stabilire la necessità di eventuali trattamenti ovvero da consentire

l’utilizzo immediato senza ulteriori trattamenti, fatta eccezione per il trattamento batteriologico. I pozzi

sopperiscono in condizioni standard al fabbisogno idrico del circuito cooling tramite l’ausilio di

apposite vasche di compensazione. L’acqua dei pozzi viene inoltre utilizzata per il lavaggio dei

capannoni e per l’impianto di abbattimento polveri ed odori installato in ogni capannone

convenzionale.

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Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 9

Alimentazione Idrica dal contatore dell’acquedotto cittadino: Il punto di consegna della rete idrica

derivata dall’acquedotto cittadino è individuato sul confine a nord-ovest dell’insediamento. Tale

approvvigionamento in condizioni standard è dedicato al fabbisogno idrico del circuito beverini e ai

servizi igienici del personale, questi ultimi ubicati nel capannone 4 del settore convenzionale e nel

capannone 3 del settore biologico, ed in condizioni di emergenza si potrà utilizzare sia per

l’alimentazione diretta del circuito cooling di ogni singolo capannone sia per l’alimentazione delle

vasche di accumulo in centrale idrica.

L’azienda consuma energia termica e elettrica.

Il consumo di energia elettrica per i capannoni esistenti è stimata annualmente in 64.000 kWh e

utilizzata per

1. Illuminazione

2. Funzionamento dispositivi a servizio dell’attività nei ricoveri

- ventilazione

- preparazione e distribuzione mangime

- celle frigo per capi deceduti

Rifiuti

In prevalenza vengono prodotti rifiuti da imballaggio e da manutenzione.

I rifiuti da imballaggio sono in cartone e, prevalentemente, in plastica. I contenitori in plastica derivano

dall’utilizzo di antibiotici, vaccini, disinfettanti e detergenti: sono lavati con cura con acqua e le acque

risultanti dai risciacqui sono aggiunte nelle vasche o cisterne in cui sono utilizzati i prodotti. I rifiuti

vengono stoccati nella piazzola in cemento provvista di coperta posta in testata sud-ovest dei

capannoni.

I rifiuti da imballaggio che hanno contenuto vaccini vivi sono tenuti in deposito in appositi contenitori

in plastica con l’etichetta CER 18.02.02. Il contenitore è tenuto su piazzola in cemento provvista di

copertura, vicini al locale pesa e viene smaltito almeno 1 volta/anno.

Gli altri rifiuti da imballaggio sono raccolti in modo differenziato e conferiti sempre con cadenza

all’incirca annuale ad una ditta autorizzata.

L’azienda ha organizzato un sistema di raccolta dei rifiuti formato da contenitori e aree identificate

(Allegato 3D) ed in particolare:

- contenitori a norma etichettati per la raccolta di imballaggi dei vaccini;

- locali per la raccolta materiale plastico ;

- locali per la raccolta dei cartoni.

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Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 10

Cap 4 Migliori Tecniche Disponibili (MTD) da adottare

Nell’allevamento sono in uso e vengono applicate in tutte le fasi della gestione le MTD previste per la

specie allevata, viene seguito con scrupolo il programma di manutenzione ordinaria, vengono

mantenute sempre efficienti le attrezzature in uso e in particolare si provvede alla pulizia dei piazzali

esterni, come da piano gestione proposto dall’azienda, specialmente nelle fasi di carico e scarico

animali e carico deiezioni.

Le MTD adottate nell’impianto solo le seguenti:

BAT Note

Buone pratiche di allevamento

Attuazione di programmi di formazione ed

informazione degli addetti sulle corrette pratiche

di gestione degli impianti e di conduzione

dell’allevamento

Applicata

Accurata registrazione dei consumi energetici, del

mangime, dei fertilizzanti naturali ecc. Applicata

Predisposizione di una procedura d’emergenza da

applicare in caso di emissioni non previste ed

incidenti

L’Azienda si è dotata di un Piano di prevenzione

degli incidenti e di gestione delle emergenze

Programma di manutenzione ordinaria e

straordinaria Applicata

Interventi di pulizia e ordine sulle strutture di

servizio (silos, caricamento, ecc)

Applicata. Sono programmate in particolare le

attività di pulizia dei capannoni e la rimozione delle

lettiere.

Pianificazione delle attività nel sito di allevamento

nel modo più appropriato

Applicata. Pulizia dei piazzali esterni in base al

Piano di gestione delle acque meteoriche.

Riduzione dei consumi di acqua

Pulizia degli ambienti e delle attrezzature con

acqua ad alta pressione o con idropulitrici Applicata

Periodicità dei controlli sulla pressione di

erogazione degli abbeveratoi per evitare sprechi

eccessivi.

Applicata

Installazione e mantenimento in efficienza dei

contattori idrici Applicata

Controllo frequente e interventi di riparazione nel

caso di perdite da raccordi, rubinetti e abbeveratoi. Applicata

Isolamento delle condotte fuori terra o

installazione di sistemi atti a ridurre il rischio di

congelamento.

Applicata

Copertura delle cisterne di raccolta delle acque Applicata

Impianto di idonee alberature perimetrali con

funzione ombreggiante per limitare le azioni di

raffrescamento estivo

Applicata

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Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 11

Riduzione dei consumi energetici

Energia Termica

Separazione netta degli spazi riscaldati da quelli

mantenuti a temperatura ambiente Applicata

Corretta regolazione delle fonti di calore e

distribuzione omogenea dell'aria calda (omogenea

distribuzione spaziale dei dispositivi per il

riscaldamento)

Applicata. L’azienda utilizza riscaldatori alimentati

a metano

Controllo e calibrazione frequente dei sensori

termici Applicata

Ricircolo dell’aria calda dal soffitto verso terra Applicata

Controllo dell’assenza di vie di fuga del calore Applicata

Rafforzamento della coibentazione del pavimento

in presenza di falda freatica molto alta Non applicata. Non necessaria.

Controllo della tenuta delle giunture delle

tubazioni e dell’assenza di fessure o altre possibili

via di fuga del calore

Non applicata. Non necessaria.

Disposizione verso la parte inferiore delle pareti

delle aperture di uscita dell’aria di ventilazione.

Non Applicata. La ventilazione è garantita da un

sistema automatico di apertura delle finestre per

creare una corrente longitudinale e garantire

comunque il benessere dei capi. Il funzionamento è

regolato da termosonde.

Energia Elettrica

Ricorso il più ampio possibile alla ventilazione

naturale.

Non Applicata. Le finestre dei capannoni sono

automatizzate

Ottimizzazione dello schema progettuale dei

ricoveri ventilati artificialmente per un migliore

controllo termico in stagione Invernale

Applicata

Prevenzione dei fenomeni di resistenza nei sistemi

di ventilazione con frequenti ispezioni e pulizia

dei condotti e dei ventilatori

Applicata

Impianto di idonee alberature perimetrali con

funzione ombreggiante per migliorare il

microclima interno

Applicata

Interventi sui programmi luce con alternanza

periodi illuminati a periodi di riduzione della

luminosità

Applicata

Utilizzo di lampade a fluorescenza Applicata

Buone pratiche nell'uso agronomico degli effluenti

Riduzione al minimo delle emissioni dall’effluente

al suolo e alle acque attraverso il bilancio dei

nutrienti

Applicata

Esame delle caratteristiche dei terreni nel piano di

spandimento

Astensione dallo spargere gli effluenti su terreni Non Applicata in quanto tutte le deiezioni palabili

Società Agricola Fileni S.r.l Unipersonale

Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 12

saturi d’acqua, inondati, gelati o ricoperti di neve. prodotte sono cedute a ditta terza

Spandimento il più possibile vicino al periodo di

massima crescita colturale e asportazione di

nutrienti.

Astensione dallo spargere quando tira il vento

verso le zone residenziali per evitare la diffusione

di odori.

Rispetto di una distanza di almeno 5 metri dai

corsi d’acqua.

Tecniche nutrizionali

Alimentazione per fasi: adeguamento della dieta e

dei suoi contenuti in minerali e aminoacidi alle

specifiche esigenze dei capi allevati nei vari stadi

di sviluppo

Applicata

Alimentazione a ridotto tenore proteico e

integrazione con aminoacidi di sintesi:

eliminazione degli eccessi di proteine e

contestuale integrazione della dieta con adeguati

livelli di aminoacidi limitanti (lisina in particolare)

al fine di favorire una ottimale rapporto tra

aminoacidi essenziali/non essenziali

Applicata

Alimentazione a ridotto tenore di fosforo con

addizione di fitasi Applicata

Integrazione della dieta con fosforo inorganico

altamente digeribile Applicata

Integrazione della dieta con altri additivi

Applicata

Riduzione delle emissioni da ricoveri

Avicoli da carne

Ricoveri con ventilazione naturale e con pavimenti

interamente ricoperti da lettiera e abbeveratoi

antispreco;

Applicate in tutti i capannoni (Ventilazione forzata)

Ricoveri con ottimizzazione dell’isolamento

termico e della ventilazione (anche artificiale) con

lettiera integrale e abbeveratoi antispreco

Trattamenti aziendali degli effluenti

Presenza di stoccaggio per le acque reflue Applicata

Utilizzazione di tecniche di trattamento degli

effluenti finalizzate alla riduzione degli inquinanti. Non Applicata. L’Azienda produce solo effluente

palabile.

Riduzione delle emissioni dagli stoccaggi

Stoccaggio di materiali palabili

Stoccaggio in ricoveri coperti, con pavimento

impermeabilizzato e adeguata ventilazione Applicata. Stabulazione a lettiera permanente

Società Agricola Fileni S.r.l Unipersonale

Allegato 8_Sintesi non tecnica Autorizzazione Ambientale Integrata 13

Riduzione delle emissioni dallo spandimento agronomico

Interramento entro le 24 ore dallo spandimento per

materiale palabile (letame o pollina). Non Applicata le deiezioni sono cedute a ditta terza

Cap 5 Controlli sull’impianto

Per il rilascio dell’Autorizzazione Intergrata Ambientale, è stato definito un Piano di Monitoraggio con

il quale l’azienda, in accordo con l’ente Regionale per la protezione ambientale ARPA, si impegna ad

eseguire alcune procedure di controllo al fine di verificare periodicamente la conformità della propria

attività all’ Autorizzazione Intergrata Ambientale.

In tabella si presentano i controlli più significativi estratti dal piano di monitoraggio, che verranno

eseguiti dall’azienda:

Azione di verifica Periodicità Registrazione

Note

Consumi idrici Al termine di

ogni ciclo

SI Lettura del contatore

Consumi elettrici quadrimestre SI 3 volte anno maggio settembre

gennaio per valutare i consumi

estivi e invernali

Quantità pollina ceduta a

terzi

Periodica SI Registrazione scritta della quantità

totale estratta e della quantità

ceduta ad ognuno dei soggetti

terzi.