(ebook - ita - botanica) guida illustrata alla potatura delle piante da giardino (pdf)

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". - SUPPLEMENT0 N. t AL N. 2 Dl VITA IN CAMPAGNA - CASELLA POSTALE 467 - 37100 VERONA - FEBBRAIO 2004 - ANNOXXll - ISSN 1120-3005 - MENSILE - UNA COPlA 3.W

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Page 1: (eBook - Ita - Botanica) Guida Illustrata Alla Potatura Delle Piante Da Giardino (PDF)

". - SUPPLEMENT0 N. t AL N. 2 Dl VITA IN CAMPAGNA - CASELLA POSTALE 467 - 37100 VERONA - FEBBRAIO 2004 - ANNOXXll - ISSN 1120-3005 - MENSILE - UNA COPlA € 3.W

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I principali interventi di potatura

L a potatura dovrebbe essere intesa come una pratica che ha lo scopo di recare un vantaggio alla pianta

e di aiutarla a crescere pih forte e armo- niosa. Potare significa anche controlla- re malattie e infezioni quando l'elimi- nazione di una branca malata evita che raffezione si diffonda all'intero albero. E quindi fondamentale conoscere bene tutte le tecniche di potatura per ottenere un buon risultato finale intervenendo nei modi e nei tempi giusti.

Perch6 e quando si pota

La potatura 2 necessaria mu non bisogna eccedere: lo scopo 2 quello di recure vantaggio alla pianta e di

aiutarla a crescere forte e armoniosa

Vi sono due diverse correnti di pen- siero sulla potatura: da una parte i so- stenitori delle potature drastiche (cui at- tribuiscono proprieti di risanamento degli alberi), dall'altra coloro che non vogliono mai intervenire, lasciando agli alberi la piena liberth di sviluppo, di crescita e d'invecchiamento.

I primi sono la maggioranza, pur- troppo, dal momento che le potature portate all'eccesso, anche per errate tecniche d'esecuzione, rappresentano un grave rischio per la pianta; questa in- fatti viene depauperata dei propri ma- gazzini di riserve e le ferite mettono a nudo i tessuti del tronco, che, non pib protetti dalla corteccia, sono facilmente attaccati dalle malattie.

Non B d'altra pa te assolutamente ve- ro che non si debba mai intervenire; vi sono situazioni che richiedono una o pib operazioni di potatura: l'importante & eseguire tagli (<assennati>>, al solo scopo di recare vantaggio alla pianta, e di aiu- tarla a crescere pib forte e armoniosa.

In natura le piante non richiedono potature, perch6 gli stessi agenti atmo- sferici (il vento, i fulrnini, i temporali) o la scarsit3 di luce (nei boschi molto den- si) portano ad un'autopotatura, ma nei parchi o nei giardini B I'uomo che deve intervenire, quando si presentano situa- zioni particolari, effettuando potature aintelligentix che perseguano una cor- retta gestione del patrimonio arboreo.

Spesso invece si eseguono potature per &stemare elementi troppo ingom- brantin, non curandosi dei risultati este- tici e della salute delle piante.

Prima della messa a dimora di un al- bero vanno attentamente considerate I'evoluzione naturale della pianta negli anni (altezza e volume della chioma) e

Le parti che costituiscono un albero Gemmatermnale

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Bifarcarione

Piccolo dizionario della potatura Albero: pianta legnosa con un fusto unico (honco) e ramificazioni. Apice: estremia di un ramo. Arbusto: pianta legnosa con diversi fusti che partono dal suolo. Ars topiaria (o arte topiaria): la tecnica adottata per ottenere fogge diverse rispetto a componamento naturale della pianta. Basale: relativo alla Darte ~ i h bassa della nianta. Branca: ramo d~ due'o picami inserito s;l tronco (branca primaria) o inserito su brancr primaria (branca secondana) e v1a di seguito. Caaitomtura: Dotatura ottenuta taghando com~letamente il tronco con l'eliminaziont - di iutta la parte Hoprastante. Cimahrra: eliminazlone della vegetahone giovane alla cima dl un getto. Collare: zona di coneccia che collega il ramo al tronco. Colleno: oarte ~os t a w la radice e il fusto. ~iradamento: iiduzioue del numero di getti in una ramificaz~one troppo folta Dorninanza apicak: situaz~one che si verifica quando la Gmma al termine del ramo ini bisce la crescita delle eemme laterali. noichC ciesce Dib &locemente. Freccia: ramo di prol;ngamento del fisto. Gemma apicale: la gemma situata in clma all0 stela. Getto apicale: il getto posto pih in alto sul ramo. Moncone: pezzo di ramo cono, residua di un'errata potatura Pollone: germoglio che si sviluppa dalle radin o dal tronco al di sotto del punto d'inne sto. Portamento: naturale slstema d~ sviluppo di una pianta. Potatura di rinnovamento: operazione che si effettua per ottenere il ringiovanlmentc della pianta. Rhonda: operavoue d~ pulizia con I'eliminazione delle path secche, rotte o amtnalatt di una pianta. Sbottonatura: el~minazione delle gemme e dei boccioli fiorali in eccesso. Scheletro: insieme di fusto. branche e rami Succhione: ramo \ lgoroso nato sul tronco o $u una branca con portamento ven~cale. Vegetazione dell'anno: gettl che si sono sviluppat~ dalle gemme nslla stagionc vegetati . . vain corso.

- - -

SUPPLEMWTO A VITA IN CAMPAONA 2nW4

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lo spazio a disposizione; un albberp di grandi dimensiorii @latano, ippocasta- no, tigIio, ecc.) pub raggiungere i 30 metri d'altezza, con w a ohioma ia pro- porzione e non si pub considefarela po- tatura come una soluzione al suo svi- luppo.

Ad una scelta errata dell'albero a1 momento dell'impianto seguono anni di potature, cure, eliminazioai, il tutto con grande dispendio di tempo e denaro e con un risultpto negativo, perch6 la pianta si amrnaleri sempre di pi3 e avri anche un aspetto estetico sgradevole. In sostituzione vi sono decin~ e decine di alberi medi o piccoli che possono facil- mente rispondere a tutte leasigenze, Le potahlre si eseguono per:

- dare una forma corretta d e piante giovani; - alleggerire o contenere la chioma del- le piante adulte; - eliminare le parti secche o ammalate; - rimediare a danni causati dalle intem- perie o da traumi; - nei trapianti per r i d m la chioma in proporzione 4lle radici rimaste: - mantenere le chiome in forme obbli- gate (ars topiaria); - curare i vecchi esemplari.

Le operazioni di taglio Vedimo nel dettaglio le modalitci di

esecuzione dei diversi tipi di intervend cesori, e cid che non si deve fare per

non danneggiare l'estetica delk piante e la lorn salute

Taglio dei rami, Se dovete effettuare un internento di potatura su una grossa branca hisogna che seguiate una proce- dura cmetta pernon arrecare un danno, talvolta irreversibile, all'albero; operate quindi come segue: - non recidete mai una brancacon un so- . -

lo taglio, perch6 a peso, man mano che l'operazione procede, provoca lo strap- po dei tessuti; internenite a piil riprese, segmdo il ram0 in pib spezzoni nel sen- so dellalwoghezza per terminare con l'e- liminazione dell'ultimo tmncone; - eseguite il taglio vero e proprio ib due fad per evitare che il peso provochi uno strappo della corteccia, con la lacera- zione dei tessuti; - per quanto riguarda il moncone resi- duo, ponete attenzione a1 <<collare,, di corteccia che collega il ram0 al tronco, dove i tessuti sono particolannente du- ri; eseguite un taglio, leggermente obli- quo rispetto al tconco, immedlatadoenre all'estemo del collare; - ripulite e paseggiate attentamente il taglio con un Coltello affilato, soprattut- to lungo i bordi per non lasciare slab- brature.

Continua apag. 7

mmPLBMENTO A V M W CAMPAGNA VDW

Per eliminare una grnssa branca proeedete apia riprese, tagliando il ramo in pid spemni, con le seguenti mo&lft& per evitare lo strappo dei tesmti, ese- guite un taglio nellapnrte inferiore del ramo, penetrandoper circa un quarto dello spessore dello ste8so (a); effemutepoi un taglio nellaparte superiore del ramofino a raggiungere tl taglio sottostante (b), ottenendo cosi la caduta del ramo; infine effettuate il taglio definitivo in corrispondenza del collare (c)

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I1 mercato propone una vasta scelra di marche note, magaripiir cari, ma cert .gereua dell'attrezzo. I tagli di potatura vd&o $in& , , controllati nwlto spesso e

j 1 C ,f B a

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, , , :_

A completamento dell'operazione di potattura si deve ripulire e pareggia- re il taglio con un coltello ben afila- to, soprattutto lungo i bordi, per nun lasciare slabbrature

Segue da pug. 5 sinonimo di guarigione della ferita, ma semplicemente un indurimento dei tes-

Se il taglio t. eseguito in mod0 cor- suti che isolano la pianta; purtroppo a1 retto, col tempo si former& un callo di di sotto di questi possono sempre inse- cicatrizzazione e la superficie ripren- diarsi insetti o agenti della degradazio- der8 la colorazione della corteccia del ne del legno. tronco; tuttavia questa copertura non i. Un taglio effettuato troppo lontano

dall'inserzione del ram0 sul tronco d& origine ad un moncone che in breve tempo morir8, fomendo nutrimento agli organismi patogeni (portatori di malat- tie) che penetreranno poi nella pianta.

Altrettanto pericoloso per la salute dell'albero & un taglio troppo radente a1 tronco che ne mette a nudo i tessuti; an- che in questo caso non esiste una bar- riera protettiva e la pianta pub venire di- rettamente attaccata dagli organismi pa- togeni.

Cimatura. La cimatura, che consiste nell'asportare l'apice dei germogli, 2 una potatura verde, poich6 viene ese- guita quando l'albero i. in pieno svilup- po; con la cimatura primaverile si an- nulla la dominanza dell'apice vegetati- vo e le gemme laterali danno getti anti- cipati. Se questa operazione viene effet- tuata in agosto, quando la pianta sta ral- lentando la sna crescita, vi sar& una maggiore lignificazione. E una tecnica che si applica alle piante in allevamento o pih facilmente alle erbacee perenni

1-12 ramo prima dell'intervento di po- tatura. 2-11 moncone rimasto dopo un taglio tmppo lungo si secchera e costi- tuird una fonte d'insediamento difun- ghi e insetti che potranno in seguito in- vadere la pianta sana. 3-Ecco un esem- pio di taglio ben eseguito: alla giusta distanza dal collare (si nota la corru- gazione della corteccia), leggermente obliquo rispetto a1 tronco e ben pareg- giato. 4 e 5-Questo taglio, eseguito tmppo vici~lo a1 tronco, P andato a le- dere il collare: il callo non si formera perchd sono stati messi a nudo i tessuti del tronco, che potranno quindi essere direttamente attaccati dalle malattie

per farle accestire.

Scacchiatura. Consiste nell'elimina- zione sistematica dei germogli che compaiono sui tronchi o sui rami e che danno origine ai <<succhionix. Questi rami che salgono verticalmente sono

fettuute tagli netti rispettando il collare posto alla base del ram0 da recidere

SUPPLEMENTO A VITA I N CAMPAGNA 2iZW4

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La potatura degli alberi a foglia caduca uasi tutte le specie sono in grado di sopportare dei tagli leggeri, ma parecchie sono quelle che

non (2 ettano potature drastiche, come ad esempio la Sophora japonica e il Fagus sylvatica. I platani tollerano pic- coli tagli di contenimento, ma a potatu- re di rami di notevole diametro rispon- dono con ricacci disordinati e con la formazione di ampie cavit i a1 posto della grossa branca eliminata.

Nelle querce il diradamento di? dei buoni risultati, mentre occorre interve- nire solamente su rami di dimensioni molto ridotte per effettuare un raccor- ciamento; questa operazione & pericolo- sa anche per gli esemplari adulti di be- tulla, frassino e faggio.

Quando, a seguito di una potatura, l'albero mostra una vigorosa reazione (numerosi e disordinati ricacci), cib non significa che abbia trovato giovamento dall'intervento, tutt'altro, perch6 questi nuovi rami spossano l'albero esponen- dolo alle malattie. Infatti il callo di cica- trizzazione che si forma sul bordo della ferita cresce molto lentamente e il legno messo a nudo pub dare ospitaliti a in- setti, funghi o agenti della degradazione del legno.

8 I1 diradamento si effettua 1 eliminando

completamente rami o branche

con un taglio rasente

a1 tronco

Per il raceorciamento dei rami si effettuano sempre dei tagli netti, sopra una gemma, per non originare dei monconi di ramo

L'epoca di potatura I1 periodo piir adatto quello

invernale, ma sulle piante troppo vigomse occorre intervenire

anche in estate

Nell'arco dell'anno le piante cadu- cifolie attraversano tre fasi: - fuse di vegetazione, in primavera, quando la pianta inizia ad avviare la crescita dei germogli; - fuse di lignificazione, che inizia al completo sviluppo delle gemme e ter- mina con la caduta delle foglie; -fuse di riposo, dalla caduta delle fo- glie allo sbocciare dei nuovi germogli.

La fase pih opportuna per la potatura degli alberi a foglia caduca i quella del riposo invemale che va dall'autunno alla fine dell'invemo. Una potatura tardiva, quando I'attiviti? vegetativa 6 gi i ripresa (aprile-maggio), potrebbe dare luogo ad una perdita di linfa dalle ferite (carpino, betulla, ecc.) ed & quindi da evitare.

Esistono la potatura secca (o inver- nale) e quella verde (o estiva); ambedue presentano dei vantaggi e delle con- troindicazioni.

La potatura invernale stimola I'at- tiviti? vegetativa nella stagione seguente ed P ~arficolannente indicata ner la for- - - - -

mazhne e l'allevamento ddl'albero, l'alleggerimento dello scheletro e la ri- strutturazione dello stesso.

La potatura estiva (luglio-agosto), ha un effetto deprimente sulla vegeta- zione, cosa utile per le piante troppo vi- gorose; i tagli eseguiti in questo periodo si cicatrizzano pih velocemente, ma oc- corre usare molta attenzione perch6 il minimo urto involontario con scale, at- trezzi, ecc. pub lacerare la corteccia, producendo grosse ferite.

E quindi opportune potare in modo intelligente per risolvere i problemi che si presentano durante l'intera vita del- l'albero, tenendo sempre presente che non vanno mai cambiate la forma e la struttura tipiche di ogni pianta, la quale ha il diritto di crescere e svilupparsi in modo naturale.

Gli interventi Ecco gli interventi necessariper

indirizzare la crescita delle piante giovani e mantenere la forma e l'estetica degli alberi adulti

Potatura di allevamento. Ha lo scopo di indirizzare la crescita di giovani albe- ri ed ottenere una chioma equilibrata, dalla forma naturale. Nelle piante a fo- glia caduca uno scheletro armonico &

SWQLEMENTC A VITA INCAMPAGNA ZDWd

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La potatura delle conifere e dei sempreverdi

L e conifere e le piante sempreverdi hanno generalmente una forma e un portamento del tutto caratteri-

stici che la potatura potrebhe modifica- re sostanzialmente. Le conifere in parti- colare hanno gemme a scarso potere ri- generativo, per cui drastici interventi di potahua, oltre a rovinarne l'aspetto na- turale, le danneggiano anche nel vigore, portandole quasi sempre a una lenta agonia.

No alla potatura indiscriminata

I Occorre prestare molta attenzione auando si oota una conifera

o un sempreverde. Spesso intementi apettati, o eseguiti male, ne

cornpromettono la salute e la bellezza

Da qualche anno si assiste alla pota- tura indiscriminata (a costi notevoli), di esemplari di cedro del Lihano ridotti ad albero dl Natale,,. Le piante cosi trat- tate non avranno vita lunga, difficil- mente si svilupperanno nuovi germogli o si riformerh un nuovo apice vegetati- vo e il risultato sari unicamente quello di una lunga agonia; ci sari3 in seguito la necessith di abbatterle con nuovo esbor- so di denaro.

Di norma gli interventi di potatura su queste piante devono limitarsi a: - eseeuire la rimonda di rami secchi,

chiedono una potatura ogni 4-6 settima- NO , ne; per queue pib lente (tasso) sono suf-

ficienti uno o due interventi durante la stagione di crescita.

Il taglio va eseguito in prossimith di una gemma o si formerh il moncone secco. L'intento t: mantenere le piante dense di fogliame, senza lasciarle cre- scere troppo in altezza, perch6 tende- rebbero a spogliarsi nellaparte bassa, in quanto la linfa alimenta la parte alta della pianta a scapito dei rami pib v~ci- N al SUO~O.

Le specie del genere Pinus ( P i n u pinaster, Pinus pinea, Pinus halepen- sis, ecc.) non richiedono alcuna votatu-

leito grande conifera E stat In troncone sgradevole alla vij n svilupperd nuovi germogli sui spogli e andrri lentamenre verso la ~rte: i. questo un esernpio di potatura non eseguire assolutamente

le o che presenta malformazio~. Alcune conifere si assoggettano a

,..tature limitate: il tasso (Taxus bacca- ta), il Cupressus arizonica, il falso ci- presso (Chamaecyparis) e le tuie (Thuja), piante in grado di rivegetare, sempre che i tagli si effettuino su ra- metti giovani senza asportare legno vecchio. Questi alberi abitualmente si usano per creare scultnre vegetali (arte toviaria) o siepi formali: in questo caso

ra salvo l'eliminazione dei rami pib bassi man mano che si seccano e che la pianta si sviluppa, mentre ai pini con portamento conico (Pinus pamiflora, Pinus excelsa, ecc.) vanno lasciati tutti i rami a partire dal suolo.

Negli Abies (varie specie), l'accor- ciarnento delle branche di piii anni, in gran parte spoglie, causa solitamente la morte dell'intero ram0 restante.

I Cupressus (vmie specie) richiedo- no una potatura di mantenimento, da ef- fettuarsi quando alcuni rami si piegano verso l'esterno e fuoriescono dalla sa- goma a cono. x$ /' =..;

&

Sui sempreverdi solo tagli indispensabili

ammaat, o rotti: gfi intervent; di potatura dipendono 1.u poturura dei senrprvverdr 1.a I - climinare la doonia nuntn. affinchC la dalla velociti d'accrescimento delle limitata aali inrerventi indisoensabili piantanon perdali su6 pregio estetico; - mantenere una superficie regolare e liscia (siain senso orizzontale che verti- cale) nelle siepi; - mantenere le forme assegnate nei sog- getti di arte topiaria.

Uintemento di rimonda va effettuato almeno una volta all'anno, alla fine del- l'invemo.

Come intervenire ; : sulle conifere

Le conifere sono piante che non richiedono potature,

tranne in casi particolari

L'eliminazione in una conifera di una doppia punta gih consolidata va ef- fermata per gradi, non in un colpo solo; si accorceri la punta da eliminare, effet- tuando 2 o 3 tagli nell'arco di un anno. L'eliminazione di una doppia punta in fase di sviluppo si pud invece effettuare in una volta sola, tagliando a raso, dal punto di biforcazione, la punta piu de-

piante. Come regola s'intcrvicne quan- per rendere pi2 folta la veg'etazione do si riscontra una crescita di 10-15 cm, accorciando i nuovi rami di un paio La potatura va eseguita quando si ri- di centimetri. leva un rallentamento della crescita del-

Le piante a rapido accrescimento ri- la pianta e va limitata ad interventi indi- spensahili (rimonda), soprattutto quan- do le piante sono state scelte per la loro fisionomia ben precisa.

Per le s i e ~ i formali o i soeeetti di nar- n 4

Perrnante~ere urn siepejblta di ve- getazione anche nella pane piir vi- cina al suolo, occorre potarla in modo che risultipiir larga alla base e leggermentepid slretta nellapar- tealfa -; . T . : :3 ;!, ,.? :,L!, , ~ i .)

., ~ ~ : , .: , . ~ ,. ! .~:.:&,&;,

te topiariaa,*la tarda primaGa e la fine dell'estate sono i momenti migliori per intervenire con una potatura di regola- zione e contenimento. Ad ogni taglio al- l'apice dei rarni fa riscontro lo sviluppo di pib germogli laterali che rendono sempre pib folta il fogliame e producono un effetto di arbusto denso e cornpatto.

Per mantenere una siepe folta anche nella parte pib vicina a1 suolo, occorre potarla in mod0 che risulti pib larga al- la base e leggermente pib stretta nella parte alta. Cosl facendo le pareti verti- cali della siepe ricevono un'nguale quantiti di luoe.

Per potare una siepe in mod0 rego- lare basta semplicemente tendere una corda tra due picchetti all'altezza del ta-

S U P P L B ~ A VITAIN CAMPAGNA uZOM

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tesa, posta all'altezza del piano di taglio. Seguendo la coda tesa dpia facile potare creando unpiano perjettamente unifoime e parallel0 a1 terreno. A destra. Anche l'u- so di unpezzo di rete a maglie larghe, posato sul colmo della siepe e fatto scendere fino all'altezza desiderata, 2 utile per guidare le operazioni di potatura

1 elio desiderato o posare uno spezzone primavera. di rete metallica a maglie IaGhe sulla

- Alcune varietil generano un gran nu- 1 slene. facendolo nenetrare sino al niano mero di boccioli. che non sono in mado 1 di iaglio. di sbocciare completamente: in Gesto

caso 2. bene provvedere ad una sbotto- Le specie pi^ diffuse natura (in autunuo), lasciando due boc-

nei giardini di campagna cioli alla sommitA del ram0 e uno o due ogni 5-10 cm di ramo, partendo dalla

Bosso (Buxus sempervirens). Se usato cima e andando verso l'intemo dell'ar- come siepe formale le potature vanno busto.

_ effettuate ogni I boccioli >i [omlano durante l'estate 6 6-8 settimane. e sono facilmentc riconoscibili perch6 $ Pub cssere al- rotondeggianti, contrariamente alle f levato anche in gernme dellc Foglie che hanno una [or- = forma libera; ma conica allungata. 8 in qucsto caso 5 si intervienc, Eleagno (Elueagnus, varie specic). Le i solo sc ncces- spccic Elaeafinus x ebbinwei, Eluru- -

sario, per eli- - gnuspungens ed minare rami vecchi, rotti o ammalati, Elaeagnus ma- recidendoli alla base. crophylla hanno

Anche un vecchio tronco o rami un fogliame den- molto lignificati sono in grado di rive- so e robusto, una stirsi di nuove foglioline, qualora ven- crescita modera- gano accorciati per necessita; la ricre- ta e non temono scita del verde sari2 ~ e r b molto lenta e ci le ~o ta tu re . Gli vorranno anni per ;tenere di nuovo una densa massa

Camelia (Camellia japonica, Camellia sasanqua). Si tratta di un arbusto o pic-

colo albero sem- preverde che non necessita d'alcuna potatu- ra, se non la uormale rimon- da per el i inare rami secchi o malati, quando

B necessaxio. Si pub accorciare il ramo che si l: troppo allungato ed esce dalla sagoma dell'arbusto, subito dopo la&- ritura (aprik), ma senza esagerare per non perdere la fioritura della prossima

inkwenti di po- tatura si eseguono nella tarda primave- ra, per ridare forrna all'arbusto, c nella tarda estate, per accorciare i lunghi get- ti che fuoriescono dalla massa.

Ginepro (Juniperus comrnunis). 1 ginc- pri sono una grmde famiglia delle coni-

fere e uer la maggior parte hanno uno sviluppo mo- desto e una crescita lenta. Si prestano al- la creazione di forme scol- pite, in quanto

i adattano alla potatura, che si deve co-

Un- w,,., ,,.-..,..,..,,., YC6.L =&=agni sempreverdi sono i lunghi rami vem'cali chefuoriescono dall'arbusto afine estate e che si devono accorciare all'altem di una o due gemme parfendo dall'interno della mama verde (vedi frecce)

munque sempre eseguire sulle punte dei rametti, senza asportare il legno duro, operando nella tardaprimavera.

Lauroceraso (Prunus laumcerasus). E un arbusto sempreverde con larghe fo-

d ie verde scuro, ~cide. Si utiliz- a per creare al-

I te siepi, poichC sopporta molto heue le potature di contenimento da effettuarsi in marzo-aprile o in agost;, ma

in effetti un albero di media altezza (5- 6 metri) che, se lasciato crescere, assu- me un portamento ad ombrello molto gradevole; in questo caso non richiede alcun intervento salvo una normale ri- mouda annuale, se necessaria. Usato come siepe, a seguito delle ripetute po- tature nel corso degli anni sviluppa dei tronchi molto grossi, che tenninano con ciuffi di foglie spesso colpite da ma1 bianco e cocciniglia. Se volete creare una nuova siepe vi sconsigliamo l'uso di questa pianta, che pub essere sosti- tuita da Wburnum tinus, Elaeagnus (va- rie specie), Pittosporum tobira, ecc.

Lavanda (Lavandula officinalis). I1 fo- eliame erieio areenteo e le aromatiche

infiorescenze viola fanno di questo arbusto una soluzione interessante per molti giardini. La potatura si esegue dopo la fioritura (Iu- glio), asportan-

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do buona parte dei getti dell'anno fino quasi a1 legno vecchio.

Mahonia (Mahonia aquifolium). E una nianta semvreverde che tende a mostra-

re spezzoni d i

I ramo spoglio sotto le infiore- scenze; queste, se mantenute

rentemente alle- vata a siepe, ad alberetto potato o anche in forma libera. Le fronde tendono a cre- scere compatte e contenute nella forma, per cui le

I contenimento de-

I ;ulla pianta, ientuali getti che fuoriescono dalla lanno origine a a, da effettuarsi nella tardaprima- :iuffi di bacche vera e a settembre, per dare tempo alla i i colore blu- pianta di cicatrizzare le ferite prima del nero, molto de- freddo invemale. A fine invemo s'inter-

corative. Accorciate di circa la meti i viene con una rimonda dal secco, sene- rami troppo lunghi, dopa lafioritura cessario. (aprile), per farla accestire ed eseguite una normale rimonda dal secco. Rododendro (Rhododendron, varie

Ogni 3-4 anni ringiovanite l'arbusto specie). E una pianta sempreverde da eliminando alla base i rami troppo vec- non soltornettere chi e legnosi. La potatura della lavanda si esegue a1 ad alcuna pota-

termine della jiorirura (luglio), aspor- tura (salvo quel- Fotinia (Photinia, varie specie). E un tando buona parte dei ~ e t t i dell'anno Z.. la di eventuali arbusto grande : e vigoroso con fogliame

verde scuro, lu-

1 c i d ~ e.coriaceo. I nuovl germogli hanno un colore

I rosso brillante. Alcune specie vantano grappoli di fiori bianchi

fino quasi a1 legno vecchio

eliminare i rami secchi, rotti o ammala- ti e ad accorciare quelli troppo lunghi o disordinati. Poiche i fiori si fomano sui rami dell'anno precedente, nelle siepi formali in cui occorre eseguire la pota- tura a giugno, dopo la fioritura, e a set- tembre, la presenza di frutti colorati &

rami secchi o spezzati), se non per eliminare, manualmente, le i n f io re scenze appassite.

Tasso comune (Taxus baccata). E un sempreverde molto longevo, a crescita

in maggio-giu- molto scarsa.

1 lenta, molto usa-

gno, seguiti da to in arte topia- frutti rosso-arancio (come ad esempio Pittnsporo (Pittosporum tobira). E una ria per il foglia- nella Photinia serrulata, nella Photinia preziosa specie che pub essere indiffe- me verde scuro e bentthamiuna, ecc.).

I compatto. Re-

Pub essere allevato in forma libera e siste molto bene quindi la potatura, da eseguirsi a fine alle potature, inverno, & limitata ad una rimonda dal che non devono secco, all'accorciamento dei rami trop- perb recidere i vo disordinati e, ogni 3-4 anni, ad uno rami legnnsi. si svecchiamento, con I'eliminarione, ad una biforcazione, di rami molto lignifi- cati all'intemo dell'arbusto.

La varieti <Red Robinn della Photi- nia x fraseri ha germogli di un be1 colo- re rosso brillante; pertanto, se viene usata come siepe formale ma se ne vo- gliono godere le infiorescenze, va pota- ta dopa lafioritura (giugno); si lascia- no quindi crescere i nuovi germogli ros- si che vanno poi in parte eliminati con la potahlra di settembre.

Piracanta (Pyracantha, varie specie). E un grande e spinoso arbusto con fiori

bianchi a grap- polo che fiori- scono in maggio e si tramutano in frutti rossi, aran- cio o gialli se- condo la varieti in autunno. Se lasciate crescere I'arbusto in for-

ma libera, con la potatura limitatevi ad

- ~ ~ - - - - ~. -----.. -- cimano le nunte

dei rametti e si rida forma al19a;busto nelh tar& primavera e in estate avan- zata.

Viburno (Viburnum, varie specie). N6 il Viburnum tinus (lentaggine), a fioritu-

ra invernale, n6 il Viburnum rhv-

A1 termine dellujioritura vanno elimi- nate manualmente le injiorescenze ap- passite del rododendro: si pratica una leggeru torsione dell 'injiorescenza nel punto di attacco a1 culmine del ramo, prestando attenzione a non rompere la nuova gemma, o le due nuove gemme, in crescita. Nella foto si nota la nuova gemma gia molto sviluppata in pmssi- mitd dell'injiorescenza appassita

tidophyllum ' a fioritura prima- verile, ambedue sempreverdi, ne- cessitano di po- tatura, salvo un eventuale inter- vento di rimon- da annuale. Le

infiorescenze sfiorite di ambedue le specie danno origine a grappoli di bac- che che a maturazione arricchiscono d'interesse l'arbusto, percib non vanno eliminate. Un'eventuale potatura di contenimento. o atta a ringiovanire la pianta, va effettuata afine inverno, do- po la fioritura. El

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I1 taglio degli arbusti ornamentali

S e gli alberi possono essere consi- derati la trama di ogni spazio ver- de. eli arbusti ne sono l'ordito.

poicht i&o in grado di creare movi- mento e colore athaverso la forma (al- lungata, bassa, strisciante, aperta, ecc.), il fogliame (piccolo o grande, lucido od opaco, liscio o frastagliato, ecc.) e le fioriture. I

La potatura all'impianto avvia I'ar- busto a trovare la sua forma definitiva; mentre la potatura di mantenimento, di- versa da una specie all'altra, serve ad ottenere speciali effetti estetici. Viene eseguita per riequilibrare la massa, sol- lecitare la crescita di nuovi germogli, ri- muovere le parti vecchie o ammalate, ecc. e per ottenere il massimo effetto decoraiivo (aumentare, accelerare o ri- tardare la fioritura). Altra finaliti della potatura & quella di permettere all'aria e alla luce di penetrare attraverso il fo- gliame, per consentire alla fotosintesi di realizzarsi anche all'interno dell'arbu- sto e per evitare il formarsi di marciumi e il verificarsi di attacchi fungini.

Potature <<mirate>> second0 le caratteristiche

di ogni specie Esistono molte specie e varietd

d'arbusti; per eseguire una giusta potatura occorre conoscere a,fundo

le caratteristiche di crescita e di ,fioritura di ognuna di esse

La gran quantiti d'arbusti a foglia caduca va divisa in due gruppi: quelli

L'azalea ha una crescita naturale ro- tondeggiante e non va di normapotata: sipossono eventualmente eliminare al- cuni getti rroppo allungati che rendono disordinata la massa i'erde

che fioriscono dal tardo invemo alla pri- mavera avanzata sui rami che si sono formati l'anno precedente (Hamamelis mollis, Forsvthia, Chaenomeles,japoni- ca, Jasminum nudvlorum, Syringa vul- garis, Rhododendron, Prunus, Spiraea, Cytisus scoparius, Weigela. Phila- delphus, ecc.) e quelli che fioriscono in estate e autunno sui rami che si formano dalla ripresa vegetativa dello stesso an- no (Buddleia, Hibiscus, Caryopteris. Spiraea burnalda, ecc.).

Nel prirno caso la potatura si riman- da a1 termine della fioritura (da aprile a giugno, intervenendo circa nn mese do-

po I'appassimento dei fiori), mentre tut- ti gli altri arhusti si potano dalla fine dell'inverno all'inizio della primavera, per le zone del centro e nord Italia.

Nelle zone piil fredde o di montagna t. consigliabile rinviare ogni intervento alla fine di matzo e, nel caso di localiti ove le giomate di gel0 si prolungano, si ~ u b attendere anche fino al mese di aprile.

Nelle zone a clima mite, a1 sud e nel- le isole, & preferibile la potatura autun- nale (da fine novembre) in quanto la ri- presa vegetativa di tutti gli arbusti risul- ta anticipata.

Per le siepi squadrate e per tutte le piante allevate in forme obhligate o sa- eomate (ars to~iaria) la Dotatura si de- - ve e f f e t tke due volie l3gnno, alla fine dell'invemo e nella tarda estate, per ot- tenere una vegetazione fitta, omogenea e irnpenetrabile.

Non va dimenticato che con la pota- tura si possono contenere in parte le di- mensioni di un arbusto, ma vi sono piante di grande sviluppo che difficil- mente possono essere ridimensionate e continuare a fiorire. Infatti una volta ri- dotta alla grandezza voluta, la pianta aripartirb, producendo nuovi rami, al- lungando quelli esistenti e in breve tem- po riconquistera le sue dimensioni natu- rali, vanificando I'intervento di riduzio- ne o, peggio, smetteri di fiorire per molte stagioni. La cosa migliore & quin- di scegliere, anche per gli arbusti, quel- li di dimensioni adatte agli spazi a di- sposizione.

In questo mod0 si limitano gli inter- venti annuali riducendo lavoro e spese.

- Potatura di un vecchio arbusto: procedendo per gradi ( A e B) vengono eliminati i rami cresciuti in sovrannumero (I), quelli deboli (2) e quelli che s'intersecano all'interno della chioma (3). C-L'arbusto dopo la potatura

SUPPLEMENT0 A VITA IN CAMPAGNA ZiZIli l4 15

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GU interventi Per tufti gli arbusti sono necessari m a

potatura di rimondq annuale e degli interventi di rin@ovanMento

ogni we-quattro anni

A fine inverno-inizio p~imavera va effettuata una p o t m a di rimonda (eli- minazione delleparti secche, ammalate o rotte) su tutti gli arbusti, indipenden- temente dall'epoca di fioritura e dal fatto di essere a foglia cadnca o sem- preverdi.

Per alcuni di essi questo b l'nnico internento annualc necessario (le v d e snecie di Cotoneaster, CraJaeaus, ~hododendron, ecc.), a cui pub se&ire nn eventnale riordino se t a l u ~ rami si

biano assdutamente bisogno (rnalattie, gtandi-tragmii em,) eliminando alla ba- se tutti i rami rovinati: se I'apparato ra- dicale & sano, si svilupperanno nuovi getti e l'arbusto, col tempo, riacquisterk il suo portamento naturale.

Effettuate sempre i tagli di potatura con nna cesoia ben affilata, parnon pro- durre sfilacciature, non pib di 8-10mil- lime^ al di sopra di una gemma rivolta verso l'estemo dell'arbusto, angolati verso il basso; se il taglio viene esegui- to troppo lontano dall'ultirna gemma, la parte di r a m rimasta si necratizzerti in breve tempo, diventando veiwlo di ma- lattie.

-

sono zlungati troppo e conferiscono fro; per ~BWJ'&&O e ne ialcferanno un aspetto disordinato alla rnassa, pochisdmi ?'anm p m a ~ W . La giusta

Periodicamente (ogni 3-4 anni. e noruiura d f rimtovanhn@nto d un ar- - questo vale per tutti ;&busti) va ese- busto va eseguita in autunno con le se- guita una potatura di ringiovanimento guenti modalitci: si eliminano alla base con l'elirninazione dei rami nib vecchi tutti i rami vecchi (auelli marrone scu- I . . e lo sfoltirnento della chiorna Ncl caso ru,; i rumi verde scuro si occorciano del Cbrnus alba e del Cornus srolon$e- cot1 un ruglio di rirortlo in corrispon- ra ,<I-Iaviramea~~, il taglio dei vecchi ra- den70 di unu furcella e i nrtovi gerti del- mi, onnai di colore grigio, stirnola la l'anno (color marroncino, i larciano crescita di getti nuovi, rispettivamente i~ldistrtrhari, poichk porrerotrno la fio- di colore rosso vivo e giallo, che illumi- rituru pi2 riccu nellu prossimu buuna nano I'aiola nei mcsi invemali, quando sragiotle: se so110 froppo lunghi o di- l'arbusto b spoglio.

Spesso si vedono interventi drastici cffettuati su arbusti o intere siepi allo scopo di rinvigorirle, con un risnltato il pih delle volte negativo. I1 lavoro b spesso inutile e talora anche dannoso, quando mette a nudo i Wonchi (che mol- to raramente saranno in grado di emet- tere nuove gemme dalla base) o riduce un arbusto a rami rnorbidi ad una sorta di massa rotondeggiante e densa, asso-

sordinaoi, si accorciano leggermenre per ridare una fomta annonica all'ar- busto

lutamente diversa dalla sua forma natu- rale. In qncsto caso ci vorranno almeno un paio d'anni perch6 si riformino i lun- ghi rami e soprattutto s i abbiano delle ricche fioriture.

La potatura per rinvigorire un arbu- sto si esegue solo sn piante che ne ab-

St da uno stesso nodo si dipanoKo pia getti, occprre eliminan? i pbti deboli e quelli che si incmciano, selezionando i pii robusti e quelli p i i esterni (i getti da eliminare sono quelli piegati)

Per rami di un certo diametro usate un segaccio, o un troncarami a manico lungo per quelli difficili da raggiungere perch6 cresciuti a1 centro dell'arbusto.

Per ottenere un buon risultato b Eon-

I ragagla a ~ p o r a ~ a : ~ n o qemran non piZl di 8-10 mm d l @ s@ra di una gem- ma rivolta verso P ~ i s k o dell'arbusto, angolati verso il bass&, dallaparte op- posta a quella della gemma. 1-Taglio con inclinazione inesistente. 2-Taglio troppo lontano dalla gemma. 3-Taglio

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damentale che procediate per gradi, ini- ziando con gli intenrenti adatti a tutti gli arbusti, attenendovi alle regole seguenti: - eliminate tutti i rami rotti, secchi, ma- lati, lesionati o quelli che penetrano al- l'interno dell'arbusto incrociandosi, con un taglio netto a partire dalla base o da una biforcazione; - accorciate i rami che si sono allungati troppo nella stagione passata e che con- feriscono un aspetto disordinato all'ar- busto; - se da uno stesso nodo si sono svilup- pati piu getti (risultato di una potatura dell'anno precedente), recidete alla ba- se i pib deboli o quelli che tendono ad incrociarsi verso l'interno dell'arbusto.

Una volta portate a termine queste operazioni sari piii facile scegliere i ra- mi in sovrappih e quelli che vanno ac- corciati o eliminati.

La pota tura degli arbusti a tioritura primaverile

Berheris (Berberis thunbergii). Viene utilizzata spesso come siepe formale e

pertanto la pota- tura si esegue due volte l'anno: afi- ne inverno, solo

h e necessario, e a a settembre per ri-

comporre la for- e ma. Se l'arbusto I?

allevato in forma libera, la potatura si limiter& all'accorcia- mento dei getti troppo lunghi e disordiia- ti e all'eliminazione dei rami vecchi in corrispondenza di un getto giovane.

Biancospino (Crataegusmonogyna e Crataenus oxyacantha). E una oianta

Calicaqto d'inverno (Calycanthusfra- grans). E unapianta,arbustiva che fiorisce

- 1 sni rami vecchi; la potatura si de- ve limitare alla ri- monda o, nel ca- so la massa si

nazione dei rami pih vecchi all'intemo dell'arbusto, sem- pre dopo in fioritura.

Chaenomeles (Chaenomeles japoni-

I ca). La potatura si effettua dopo la fioritura, ac- corciando la ve- eetazione delIa -

Continuate poi la potatura assecon- arbustiva con &i for- n L J hetb; si devono

dando le caratteristiche d'ogni arbusto mare anche grandi accoreiate q 2-3 ma tenendo anche canto del risultato fi- siepi informali; lapo- gemme i vecchi nale che vi eravate prefissi. tatura va limitata al- rami che hanno

Mentre procedete alle diverse opera- zioni di riassetto, potatura o svecchia- I l'eliminazione di ra- portato fiori l'anno precedente, per sol-

mi deboli, rotti, sec- lecitarli a creare nuovi petti. - mento, allontanatevi ogni tanto dal ce- - chi, disordinati; si ef- souelio, oer meglio osservare la forma fettuaa fine inverno. Fiore d ' a n ~ e l o (Philadelnhuv varie - \ r -, - - - - Chehelquesto sta assumendo. specie). Questa

Tutti gli arhusti a1 momento della pianta, in fiore messa a dimora non necessitano dl po- fra maggio e tature pdcolari; controllate che non vi giugno, va po- siano rami secchi o rotti, che vanno eli- tata al termine minati alla base o appena al di sopra di della firitura; una forcella, con un taglio netto. Se la durante restate pianta I? rappresentata da un unico asto- si svilupperan- ne, cimatelo lasciando 2 o 3 gemme. no i nuovi rami

L'anno dopo accorciate 2-3 gem- me i 2 o 3 rami che si sono formati, eli- minando eventualmente quello debole. I

-

the porteranno fiori nella tarda primave- ra successiva. Si accorciano i rami che hanno vortato fiori di 113 o di 114. secon-

Si saranno nel frattempo sviluppati do lo &iluppo dell'arbusto e si &mh- nuovi polloni dalle radici che garanti- UI., .,,=,,,,,,,, ,. uc ,v=rLo Lr.urLv=,- no a1 centro i rami pia vecchi e legnosi, rmno l'allargamento dell'arbusto. gii nAtmpurpureau dalla base. Se non lo avete gi& fatto a&

ne inverno, procedete anche ad una ri- 1 monda dal secco.

Gli arbusti difiore d'angelo si devono

tagliandoli a live110 . . , , . , . del terreno

Forsizia (Forsythia, varie specie). Car-

Gli arbusti di Philadelphus coronanus vanno tenuti controllati nello forma, poichk tendono a crescere in altezza c ,

I I svilupparsi anche in mod0 disordinato

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busto tende a ligniiicare eccessivamen- te i rami vecchi, on conseguente

scma o nnlla fio- ritura; la potatu- ra, da eseguire dopo lafioritura per dimdare l'ar- husto, consiste nell'asportare i rami vecchi ta-

gliandoli a live110 del terreno o in corri- spondenza di una biforcazione, mante- nendo quello pih giovane, e nell'accor- ciare quelli che hanno portato fiori nella stagione; queste operazioni servono a ri- dare un aspetto ordinato all'insieme.

Gelsomino d'inverno (Jasminum nudi- - - n 'florum). E un arbusto con ra- mi morbidi da allevare come pianta semi- rampicante o come una pian- ta a portamento libero e rica- dente. Dopo la

fioritur~, acbu~r~ate della meti i rami che hanno portato fiori, eliminando alla base i pih vecchi e legnosi.

Kerria (Kerria iauonica). & un arbusto "

vigoroso che - produce dalla base numerosi nuovi getti ad ogni primavera; la potatura si esegue dopo la fioritura, eli- minando i rami pih vecchi alla

base e accorciando della metA quelli che hanno portato fiori. Lasciate indisturbati i nuovi getti che gih

o m corrtspondenza di U M biforcazione,

accorciate quelli che

fiori secchi

, -..

I1 ringiovanimento e il contenimento degli arbusti di lillci va effeetmto ogni 2-3 anni, se necessario, nella stagione invemale e prevede l'eliminazione dei rami secchi, deboli o troppo vecchi e lignificati, per liberarne ['interno. Annualmente invece, dopo la fiorirura, si devono togliere le inforescenze ap- passite, tagliandole appena sopra le prime foglie, e i polloni che nascono dalle radici a1 di sotto del punto d'innesto

La kerria sipota tum' gli anni dopo la forincra (maggio), eliminando i rami pi3 vecchi ragliandoli a Eivello del terreno (a), accorciando della metd quelli che hanno ponato jiori (b), o eliminadoli con un taglio all'altezza di una biforcazione (c): rnantenete invece indisturbati i nuovi gem' che si stanno sviluppando dalla base (d)

lvecir Jptree apunmru pnmaverile la potatura si esegue dopo la fioritura (giugno), asportando il ramo che ha portatofiori sino ad un nuovo getto ben posizionato e robusto, facilmente rico- noscibile per il colore pi& chiaro e ros- siccio della corteccia

SUPPL6MENTO A VITA IN CAMPAGNA Z2W4

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si stanno formando alla base. La potatura degli arbusti a fiontura estiva e autunnale

Lillh (Syringa vulgaris). I1 lilli si pota in primavera a1 termine delJa.fio&ra, Abelia (Abelia x grandiflora). fi questo

un arbusto solitamente allevato in forme accorciando i ra- n mi che hanno portato fiori, ap- pena sopra le prime foglie; un taglio pih severo pub compromet- tere la fioritura

ibere, che viene lnsciato crescere in mod0 natura- le, poiche i rami rnolto rnorbilii tendono ad ar- cuarsi vcrso i l

per alcuni anni. Taeliate a1 live110 del terreno tutti i ool-

Gli arbusti di Weigela sipotano dopo la fioritura, accorciando il ramo che ha portatofiori sino ad un nuovo geffo, ri- conoscibile per il colore chiaro della corteccia

basso. La pota- tura si limita all'eliminazione dei rami secchi, ammalati o rotti. Ogni 2-3 anni in febbraio-marzo ringiovanite l'arbusto recidendo alla base nn certo numero di rami (i pih vecchi) al cenbo dell'arbusto, cosi da alleggerire la massa

102 che nascono dalle radici, a1 di sbtto del punto d'innesto.

Palla di neve (Viburnum opulus). Di- versamente dai vibumi sempreverdi, i si esegue dopo la fioritura, eliminando

tutto il ramo che ha portato i fiori sino ad un nuovo getto fiorifero hen posizio- nato e robnsto.

diversi ibridi del Vibumum opulus producono solo fiori sterili che vanno eliminati a1 termine d e h fioritura; con- temporaneameu-

Weigela (Weigela florida). La oianta va potata doPo la jioritum: si dira- da la chiorna e si accorciano i rami che hanno porta- to fiori tagliando sopra un nnovo eetto. riconosci-

te si effettua an- che un alleggerimento-svecchiamento dell'arbusto, eliminando, alla base, i ra- mi rnolto vecchi: si formeranno nel cor- so dell'estate nuovi ~ e t t i che oorteranno fiori la primavera s&essiva.' 6ile dal colore

pih chiaro della corteccia S~iree a fioritura ~rimaverile (Sui- .

raea hen&, Spiraea nipponi- ca, Spiraea veit- chii, Spiraea x v a n h . o u t t e i , ecc.). E un arbu- sto che pub rag- eiuneere anche granzi dimen- sioni; la potatura

ra: i rami eretti che hannoportatofion ['estate passata sono stati accorciati a 2-3 gemme

Albem delle farfalle (Buddleia davidii). Una decisa potatura a-fine imerno-ini-

n zio primavera si deve effettua- re sui rami che si sono formati l'anno prece- dente, riducen- doli a 8-10 cm di- lunghezza: dwante la bella stagione si svi-

Alla fine dell'invemo si deve potare l'albero delle farfa& (Buddleia da- I I lupperanno i

getti che fioriranno in piena estate. La Buddleia altemifolia e la Buddleia glo- bosa invece fioriscono sulla vegetazione dell'anno precedente e pertanto vanno potate solo dopo lajioritura.

vidii),-accorcihnh a 8-10 crn di Jun- ghezza i rami che si sono formati l'anno precedente; dalle gemme ri- maste si svilupperanno i gettl che fioriranno in piena estate

Ceanoto: per effettuare un taglio di ritorno si elimina il ram0 vecchio in com'spondenza di un mmo piic giova- ne (a) o di un nuovofutum getto (b)

Caryopteris (Caryopteris clandonensis). - SUPPLEXWIO A VITA Ei C*MPAGNA U2W4

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' lupperanno lun- df ghi rami con i germogli di una

ricca fioritura azzurro carico, sul finire dell'estate.

Ceanoto (Ceanothus x <<Gloire de Ver- , I sailles~>). A fine inverno-inizio primavera pota- te i rami con un taglio di ritomo, ciol: asportando una parte di ra- mo in corrispon- denza di un &no

pi6 giovane a di un nuovo futuro getto.

Ibiico (Hibiscus sytiacus). E questo un arbusto che ha un portamento eretto e

non molto rami- ficato. Si cimano le piante giovani per stimolare una maggiore amificazione ed )ttenere un ce- .puglio pih lar- go. Nelle piante adulte, ajine in-

vemo si eliminano i rami troppo vecchi o secchi e malati e si accorcia a 2-3 gemme, con un taglio di ritomo, la ve- getazione chc l: fiorita l'anno passato.

~gerstroemia indica). La pianta fiorisce

j solo sulla som- mith della vegeta-

occorre quindi ; potare af ine in- ; verno i getti che i sono fioriti l'esta-

te precedente, eli- minando anche i

rami secchi, rotti o ammalati.

Ligustro (Ligu-strum vulgare). h un ar-

I ~ianco crema in ~iccole infiore- scenze a grappo- lo, molto profu- nati. che si usa abitualmente per

creare siepi formali. La potatura va ef- fettuata uella tarda primavera e a set- tembre.

Ortensia (Hydrangea, varie specie). In

Potatura dell'ortensiu comune. a ) A jine @$ inverno, taglio di un astone di un anno. h) A1 second0 anno accorciate i rami nati dall'astone lasciando 2-3 gemme. C ) A1 reno anno accorciate ancora a 2-3 gemme i rami che hanno portato jiori, tagliandoli sopra due gemme gonjie, e lasciate indisturbati i nuovi polloni che saranno i primi afiorire. d ) Negli anni successivi eliminate i rami pih vecchi o ma1 posizionati e ripetete i tagli in corrispondenza delle gemme pi& gonjie

A jine 1 ..,... . . .. . ... .... . . . .. , . . . . . . . . appassite della Spiraea Bumalda <A. Waterera per sollecifare la pianta a produrne di nuove, chejioriranno circa 30 giorni dopo

tntte le specie la potatura va eseguita al- la f ins dell'in-

I vemo (febbraio- marzo) con di- verse modalith, secondo il tip0

arbusto e il LO sviluppo.

Nelle ortensie oih comuni

B i~ydrangea ma- crophylla) si

asporta la parte di ramo che porta l'in- fioresccnza secca, tagliando subito so- pra le prime gemme ingrossate. Si eli- minano alla base i rami troppo vecchi e non si cimano i nuovi polloni che porte-

ranno i primi fiori. La potatura dell'ortensia a panic010

(Hydrangea paniculata) deve essere in- vece pi6 decisa: va infatti accorciato il ramo che ha portato fiori, sino alla se- conda o terza gemma c vanno elirninati all'attaccatura quelli deboli e iiliformi.

Nell'ortensia a fozlia di auercia (Hydrangea quercifolii) si effekna un taglio di ritomo, asportando la cima del ramo e l'infiorescenza secca sino ad una forcella con un ramo pi6 giovane.

Spiree a fioritura estiva (Spiraea bu- malda aAntonv Waterer>> e Spiraea ia-

ponica). La po- tatura si effettna a fine inverno accorciando tutti i rami con tagli di ritorno ed eli- minando alla ba- se i rami pi6 vecch per alleg- gerire l'arbusto

che si prcsenta spesso troppo fitto. A1 termine della fioritura, per sollecitare la pianta ad emettere nuovi fiori, si rimo- della l'arbusto asportando tutte le infio- rescenze sfiorite.

Svmphoricarpos (Svmphoricarpos, - - - . . varie specie). Non sono neces- sarie potature, servono sola- mente una puli- zia e un dirada- mento dell'arbu- sto, se necessari,

da effettuare afine inverno. D

SUPPLEMENTO A VlTA M CAMPAONA UZW4

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Arbusti a fioritura estiva e autunnale

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La particolare potatura delle rose

P er quanto riguarda le rose, l'inten- to della potatura & quello di far as- sumere alla pianta una forma ar-

moniosa e di stimolare la fioritura. Molto diversi sono i tipi di rosaio e ognuno richiede un procedimento ap- propriato, quindi la potatura va eseguita con particolare attenzione.

Quando potare E assai importante sapere quando

eseguire la potatura delle rose. Questa operazione va fatta in autunno nelle zone a clima mite, va rimandata alla primavera in quelle pid fredde.

Vi sono per6 delle eccezioni

Nelle zone a clima mite dell'ltalia centrule, del sud e delle isole, Lpreferi- bile la potatura autunnale (fine no- vembre-primi di dicembre), che do- vrebbe garantire un'anticipata fioritura primaverile. Nelle zonepih fredde B in- vece consigliabile rimandare la pota- tura a febbraio-marzo e, nel caso di lo- caliti ove le giomate di gelo si prolun- gano, s-i pub attendere ancbe fino ad aprile. E comunque opportuno interve- nire sempre prima della ripresa vegeta- tiva: una potatura tardiva pregiudica e ritarda la prima fioritura. Nei rosai mol- to rigogliosi & necessario intervenire una prima volta a novembre, accorcian- do di 113 i rami troppo lunghi, per evi- tare che il vento o il peso della neve possano spezzarli; si procederh poi alla potatura Vera e propria nell'epoca e nei modi richiesti dal rosaio.

A queste regole fanno eccezione: - i rosai non rifiorenti che si devono potare solo a1 termine della fioritura (giugno), asportando i rami sfioriti; - le varietci antiche che vanno sempli- cemente riordinate con un intervento di ripulitura dal secco (a fine invemo); - le botaniche, che producono baccbe decorative, dove si interviene con una rimonda dal secco a fine inverno e con I'accorciamento dei getti troppo lunghi e disordinati per ridare un aspetto ordi- nato all'arbusto.

Come potare La giusta tecnica di potatura

si esegue in due fasiprincipali. Molto importante 2 anche

l'utiliuo di cesoie ben afilate

I1 tazlio di Dotatura va ~raticato non

Una potatura sbagliata: il taglio del ramo eseguito l'anno scorso, troppo lontano dall'ultima gemma, ha genera- to un moncone che si 2 seccato-a. La nuova potatura ma1 eseguita mostra il moncone (che non 2 stato eliminato) e i rami nati l'anno scorso che sono stati accorciati, ma non selezionati (alcuni si incrociano verso l'interno-bl, i de- boli non sono stati eliminati-b2, ecc.) e nuovamente tagliati senza porre atten- zione all'ultima gemma

non produrre sfilacciature ed eseguite ogni taglio angolato verso il basso dalla parte opposta della gemma.

Quando asportate completamente una branca, praticate il taglio a filo del ramo da cui si diparte, ripulendo poi la superficie con nn coltelljno molto a%- lato. Per rami di un certo diametro usa- te una sega da potatore.

Come nella potatura degli arbusti, vi consigliamo di dividere l'intervento in due fasi, come segue:

- asportate i rami morti, quelli troppo vecchi e quelli spezzati o ammalati, ta- gliando all'altezza di una gemma rivol- ta verso l'estemo; - eliminate i rami deboli o sottili, per favorire gli steli pib vigorosi; - asportate i rami che si incrociano, eli- minando i piu deboli e quelli cbe si diri- gono verso il centro del cespuglio, per permettere alla pianta di ricevere luce e aria anche all'interno; questa pratica non & necessaria per i rampicanti e i sar- mentosi per i quali occorre solo legare le ramificazioni ai sostegni in mod0 che non sfreghino ma loro.

Mentre procedete nelle operazioni di potatura, ogni tanto allontanatevi dal

.+., - 8 .

In estate si eliminano i polloni che crescono dalle radici o dalfusto sot- to il punto d'innesto

cespuglio per meglio osservare la forma the va assumendo.

Una volta eseguite queste operazioni preliminaxi sari pih facile passare alla seconda fase che consiste nell'indivi- duare i rami in sovrappih, che vanno eliminati, e quelli che devono essere ac- corciati, second0 i differenti tini di ro- saio.

Durante l'estate, poi, si procede alla potatura verde che prevede: - l'eliminazione dei polloni (rami sel- vatici che crescono dalle radici o dal fu- sto sotto il punto d'innesto); - il dirad&ento dei bocciok per ottene- re fiori pih grandi; - I'asportazione dei fiori sfioriti dalle varieth rifiorenti, per favorire una se- conda fioritura:

pib di g-8 milfimetri a1 diiopra di una - l'eliminazione di parte del fogliame gemma rivolta verso l'esterno del ce- Per favorire nna secondajioritura ac- che cresce all'intemo, per alleggerire il spuglio. corciate di un terzo il ramo che porta le cespuglio, far circolare l'aria e impedi-

Servitevi di cesoie ben affilate, per rose sjiorite re le infezioni fungine.

SUPPLEMENT0 A VITA IN CAMPAGNA 2iZW

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I Floribunda

se presenta una vegetazione hoppo dens% eliminando i rami

zo la vegetazionc di un anno, tagliando all'alteua della terra gemma dal punto di inserzione di ogni ram0 e conservan- do da tre a cinque rami principali

Ogni tipologia di rosaio ha la sua potatura

A seconda della tipologia di rosaio (ibridi di Tea, Floribunda, ranpicante, sarmentoso, antico e botanico) occorre

una specifics potatura

Negli ibridi di Tea si procede ad ac- corciare di un teno la vegetazione di un anno, tagliando sino a tre gemme sopra il punto di partenza di ogni ramo e con- servando da 3 a 5 rami principali: si ot- terranno cosi fiori meno numerosi ma pih grandi.

Nelle rose Floribunda e assimilate, che hanno generalmente una vegeta- zione pib rigogliosa e fiorifera, la pota- tura deve essere pih leggera; accorcia- te quindi i ram1 solo di un quarto. Al- leggerite l'interno dell'arbusto, se pre- senta una vegetazione troppo densa, eliminando i rami piil vecchi.

I rosai ad alberello rifiorenti si de- vono potare second0 il tip0 di rosaio che & stato innestato sul tronco (ibrido di Tea, Floribunda, miniatura, ecc.), cercando di ricomporre la fonna a vaso; eliminate con un taglio netto anche tut- te le gemme che si sono sviluppate lun- go il tronco e rinnovate i legacci che lo tengono accostato al tutore.

Nel caso di rosai a portamento pen- d u b e non rijiorenti, la potatura si ef- fettua solamente a1 termine della fiori- tura (giugno-luglio), elimnando i rami che hanno portato fiori e conservando i rami nuovi dell'anno che sono in fase di svilnppo.

I rosai ramoicanti hanno ramifica- zioni rigide e &oriscouo sul legno del- l'anno precedente; una volta eliminate il legno vecchio, ammalato o debole, si accorciano le ramificazioni principali sino ai nuovi germogli e si recuperano i nuovi rami dell'anno, che ancora non sono fioriti, legandoli ai fili il piil possi- bile in orizzontale, per sostituire costan-

temente i rami gik sfruttati ed eliminati. Se un vecchio fnsto non produce pih germogli, asportatelo alla base per solle- citare la pianta a produrre nuovi rami.

I rosai sarmentosi, solitamente non rifiorenti, nel corso della stagione estiva sviluppano dalla base lunghi rami fles- sibili, che prodmanno fiori la primave- ra successiva. Con la potatura, al termi- ne della fioritura (maggio-giugno), si eliminano i rami che hanno portato fio- ri, con un taglio di ritorno, lasciando quelli nuovi liberi di svilupparsi, per mantenere a1 rosaio uua forma equili- brata. Questi rosai possono venire la-

sciati crescere a cascata, a denso arbu- sto, o essere allevati a parete o a venta- glio con l'uso di tutori.

I rosai non rifiorenti si potano uni- camente al termine della fioritura (giu- gno), eliminando o accorciando i rami cbe hanno portato dei fiori, appena so- pra un nuovo getto. Durante restate la pianta svilupperk nuovi rami che fiori- ranno la primavera successiva; da que- sto si comprende come una potatura primaverile danneggerebbe i rami del- l'anno precedente che si preparano a tionre.

Per le rose antiche la potatura va li-

Potate i rosai ad alberello rijiorenti (a sinistra) cercando di ricompome la fonna a vaso ed eliminando anche tutte le gemme che si sono sviluppate lungo il tron- co. Nei msai aportamentopendulo e non rifiorenti (a destra), effettuate la po- tatura a1 termine dellafioiitura eliminando i rami che hanno portatojiori e con- servando i rami nuovi dell'anno che s o w in fase di sviluppo-a

SUPPLEMENTO A VITA IN CAMPAGNA ZZW4

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I rosai sarmentosi sviluppmo lmghi ramiflessibili dull4 base della pianta, che producorw fiori solo a1 second0 anno. Con la potahlra eliminate i rami che hannofiorito lasciando quelli nuovi

Molti ibridi moderni (solitamnte msai Floribunda a portamenti diversi) sipo- tano ogni 3-4 anni. Ogni anno vanno eliminati solo i rami secchi, rotti o mala- ti e vanno accorciati i rami troppo lunghi e, volendo, anche quelli che hanno portato fiori -

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I rosai mn rifirenh' si polano a1 rer- mine della foriturn primaverile-estiva, accorciando i rami che ham0 portato fion Gli stessi interventi si devono ef- fettuare per i rosai botaniei, ma solo a fine inverno perpoter godere della bel- leua dei cinormdi

il terreno. Ogni anno, a fine inverno, vanno eliminati solo i rami secchi, rotti o malati.

mitata all'eliminazione (ogni 2 o 3 an- ni) del legno molto vecchio; se l'arbu- sto p i presenta molto disordinato, si possono accorciare i rami troppo lun- ghi, eliminando i residui della fioritura.

I rosai botaniei necessitano solo di interventi da effettuare a fine invemo se si vuole godere dei colon dei cinorrodi.

A1 terrnine delle operazioni di pota- corciare di un terzo i rami esagerata- tura le rose rampicanti, sarmentose e ad mente lunghi, aftinch& non si vieghino, alberello vanno legate ai risoettivi so- - - - spezzand&i. stegni.

Molti ihridi moderni (particolar- Per questa operazione si possono mente robusti) in fiore da maggio ai ge- utilizzare legacci in plastics, gomma, li, non necessitano di potature annuali, rafia, ecc. eseguendo il fissaggio del ro- ma richiedono interventi solo ozni 3-4 saio al tutore con una leeatura a 8. Nel anni, da effettuarsi anche con il &lo uso caso venga usato del filoodi ferro, b op- di apparecchiature meccaniche. Questo portuno proteggere la corteccia con consente ai cespugli di svilupparsi in pezzi di gomma Controllate periodica- modo piii marcato e i rami, cresciuti in mente le legature, per rinforzarle o al- lunghezza, possono cosi piii facilmente lentarle quando la crescita dei rami lo creare dense masse fiorite o tappezzare rendesse necessario. O

Si effettua una rimonda dal secco e ogni 2-3 anni si elimina i l leeno troooo vec- chio, fino all'altezza d u n n&;o ger- moglio. Qualora il cespuglio si presen- tasse troppo disordinato, si possono ac-

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