[ebook - ita] - manuale di fotografia digitale

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I segr eti della fo tograa digitale S e non avete ancora le idee chiare, possiamo compren- dervi: scegliere un modello di fotocamera digitale adatto alle vostre necessità non è sempli- ce. Le fotocamere digitali sono più complesse delle macchine fotogra- fiche tradizionali, proprio come un pc è più complesso di una macchi- na per scrivere. In questo articolo vi spiegheremo tutto ciò che occorre sapere sulle fotocamere digitali e su come sono fatte. Una volta letto, siamo certi che sarete in grado di prendere una decisione competente sul modello di fotocamera più adatto alle vostre necessità. Sensore e risoluzione Il sensore è il cuore di ogni fotoca- mera digitale. E’ il chip elettronico che assorbe la luce e la traduce in un file digitale. La densità del senso- re determina la qualità di riproduzio- ne di una fotocamera. Le fotocamere digitali hanno senso- ri da uno, fino a otto megapixel, per i dispositivi consumer, mentre, sul mercato professionale, esistono da tempo fotocamere fino a tredici me- gapixel. Il termine “megapixel” indi- ca la quantità di fotoricettori sensibili alla luce. I fotoricettori convertono in un file digitale la luce che attra- Sommario La fotocamera digitale svelata Tutto ciò che serve sapere sulle fotocamere digitali PAG. 1 I trucchi del fotografo digitale Piccoli consigli per ottenere i migliori risultati PAG. 6 Memory card senza segreti Scopriamo quali sono i supporti per salvare le immagini digitali PAG. 9  Trucchi per migliorare le foto Il fotoritocco per immagini degne di un professionista PAG. 10 L ’arte della composizione Immagini d’effetto con pochi ac- corgimenti Fotografare gli animali domestici I ritratti dei nostri migliori amici Fotografare i bambini I trucchi per immortalare i bambini di tutte le età PAG. 16 PAG. 12 PAG. 14 La fotocamera digitale svelata Tutto ciò che serve sapere sulle fotocamere digitali. Scoprite con noi quella più adatta alle vostre necessità Stefano Gargano I programmi per il fotoritocco Software per migliorare e catalo- gare le fotog rae digita li PAG. 17 Speciale Foto Digitale 1 http://computer.virgilio.it I segreti della fotograa digitale Fotogra a digitale: un glos sar io Le sigle e le parole della fotograa digitale PAG. 18

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I segreti della fotografia digitale

Se non avete ancora le idee

chiare, possiamo compren-dervi: scegliere un modellodi fotocamera digitale adatto

alle vostre necessità non è sempli-ce. Le fotocamere digitali sono piùcomplesse delle macchine fotogra-fiche tradizionali, proprio come unpc è più complesso di una macchi-na per scrivere. In questo articolo vispiegheremo tutto ciò che occorresapere sulle fotocamere digitali esu come sono fatte. Una volta letto,

siamo certi che sarete in grado diprendere una decisione competentesul modello di fotocamera più adattoalle vostre necessità.

Sensore e risoluzioneIl sensore è il cuore di ogni fotoca-mera digitale. E’ il chip elettronicoche assorbe la luce e la traduce inun file digitale. La densità del senso-re determina la qualità di riproduzio-ne di una fotocamera.

Le fotocamere digitali hanno senso-ri da uno, fino a otto megapixel, per i dispositivi consumer, mentre, sulmercato professionale, esistono datempo fotocamere fino a tredici me-

gapixel. Il termine “megapixel” indi-ca la quantità di fotoricettori sensibilialla luce. I fotoricettori convertonoin un file digitale la luce che attra-

Sommario

La fotocamera digitale svelataTutto ciò che serve sapere sulle

fotocamere digitali

PAG. 1

I trucchi del fotografo digitalePiccoli consigli per ottenerei migliori risultati

PAG. 6

Memory card senza segretiScopriamo quali sono i supportiper salvare le immagini digitali

PAG. 9

 Trucchi per migliorare le fotoIl fotoritocco per immagini degnedi un professionista

PAG. 10

L’arte della composizioneImmagini d’effetto con pochi ac-corgimenti

Fotografare gli animali

domestici

I ritratti dei nostri migliori amici

Fotografare i bambiniI trucchi per immortalare i bambinidi tutte le età

PAG. 16

PAG. 12

PAG. 14

La fotocamera digitalesvelataTutto ciò che serve sapere sulle fotocamere

digitali. Scoprite con noi quella più adatta

alle vostre necessità

Stefano Gargano

I programmi per il fotoritoccoSoftware per migliorare e catalo-gare le fotografie digitali

PAG. 17

Speciale

Foto Digitale

1http://computer.virgilio.it I segreti della fotografia digitale

Fotografia digitale: un glossario

Le sigle e le parole della fotografiadigitale

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versa l’obiettivo della fotocamera.Più recettori ci sono sulsensore, piùalta saràla riso-l u z i o n ed e l l ’ i m -magine eaumentan-do la riso-luzione del-l ’ immagine,aumentano ledimensioni e lanitidezza dellafotografia risul-tante.

La maggior partedelle fotocame-re usa un sensoredetto CCD (ChargeCoupled Device), m e n t r eesistono dispositivi dotati anche di sen-sori CMOS (semiconduttore a ossidodi metallo). I chip di tipo CMOS sonopiù semplici ed economici da produrree utilizzano molta meno energia per tradurre la luce in file. Di contro, i CCDutilizzano una tecnologia più matura,

quindi di qualità migliore e sono menosoggetti all’effetto “rumore” (sfumatu-re di colore puntinate nelle immagini).

Il termine “risoluzione” si riferisce alnumero di pixel presenti in un’imma-gine. Pixel significa “picture element”(elemento componente l’immagine)e rappresenta l’unità più piccola diun’immagine digitale. Per capire me-glio cosa sia un pixel basta guardareuna fotografia a colori su un giornaleattraverso la lente d’ingrandimento. Si

vedrà che l’immagine è composta dapiccoli punti vicinissimi tra loro; nelleimmagini digitali è la stessa cosa, mai pixel sono molto più piccoli.

La risoluzione idealeper la stampaLe fotocamere da due megapixel han-no una risoluzione di circa 1600x1200pixel. Un’immagine con risoluzione1600x1200 permette di ottenere stam-pe nel formato 24x36 di buona qualità;

quindi, se desiderate una fotocameradigitale che offra stessa qualità e di-mensioni di stampa di una macchinafotografica tradizionale, vi consiglia-

mo di acquistareuna fotocamera dadue megapixel.

Le fotocamereda tre mega-pixel registranotre milioni dipixel e sono ingrado di pro-durre stam-pe di buonaqualità nelf o r m a t o30x40 eoltre. An-che se la

maggior  parte dei fotoama-

tori non stampa quasi mai nelformato 30x40, avere a disposizio-ne la risoluzione sufficiente a farlo èutile in caso si voglia stampare solouna parte dell’immagine mantenendouna buona qualità. Per esempio, se si

stampa solamente un’area pari a dueterzi della fotografia originale presacon una fotocamera da tre megapixel,si hanno comunque a disposizionedue milioni di pixel, cioè una risoluzio-ne sufficiente a stampare nel formato24x36. Partendo da una foto da duemegapixel e togliendone un terzo, èpossibile ottenere al massimo unastampa di qualità nel formato 13x18.E’ ovvio che una maggiore risoluzioneoffra una nitidezza di immagine mag-giore, permettendo di raggiungeredimensioni della stampa ragguarde-voli e senza perdita di definizione, maquesto porta anche a una maggioreoccupazione di spazio nella memoria

della fotocamera.

 Anche se le fotocamere da otto me-gapixel sono al top della gamma de-stinata al mercato consumer, la risolu-zione digitale può andare anche oltre.Esistono, infatti, fotocamere digitaliprofessionali che costano parecchie

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migliaia di euro, con sensori che regi-strano fino a dodici milioni di pixel.

Le otticheQuando si parla di ottiche di una fo-tocamera, si intendono sia le vere eproprie lenti sia tutte le parti elettroni-che e meccaniche adibite alla messaa fuoco e all’apertura e chiusura deldiaframma.

L’obiettivo. Sotto molti aspetti, que-sta è la parte più importantedella fotocamera, per unasemplice ragione: qua-lunque immagine osoggetto che viene fo-

tografato deve prima ditutto passare attraver-so l’obiettivo. Se que-sto è di scarsa qualità,non importa quanti me-gapixel o altre qualitàabbia la macchina fo-tografica: la fotografiasarà scadente. Le lentipresenti negli obiettiviattuali sono in plasticao in vetro.

La maggior parte dellefotocamere digitali econo-miche (sotto i 200 euro) ha lenti in pla-stica. Essendo più morbida del vetro,la plastica viene facilmente graffiata. Anche in buone condizioni, una lentein plastica non produce immagini del-la stessa qualità di quelle prodotte dalenti in vetro; questo semplicementeperché la plastica, dal punto di vistaottico, non è trasparente come il ve-tro. Le lenti in plastica tendono a far 

apparire le fotografie come se fosserostate scattate in una giornata di fo-schia.Se il vostro budget lo consente, evi-tate le fotocamere con le lenti in pla-stica.Lenti asferiche: le fotocamere digitalipiù costose adottano lenti asferichein vetro. Sebbene il termine asfericosembri estremamente specialistico,esso significa semplicemente (e piut-tosto ovviamente) “non rotondo”. Le

lenti asferiche producono immaginimigliori, riducendo la leggera distor-sione causata dalle normali lenti sfe-riche.

Il sistema di messa a fuocoLe fotocamere digitali moderne hannoun’ampia varietà di sistemi di messa afuoco. Se una fotocamera ha un obiet-tivo a fuoco fisso, ciò significa che nonci sono parti in movimento all’internodel sistema ottico: la lente è sempreferma al suo posto e non può essereregolata. Un obiettivo a fuoco fisso vabene per primi piani, paesaggi, foto-

grafie normali, ma non èesattamente il mas-

simo poiché non può essere regola-to manualmente, per esempio, per mettere a fuoco un oggetto in primopiano e lasciare lo sfondo fuori fuoco.Un obiettivo a fuoco fisso limita, e dimolto, le scelte creative.

 Autofocus significa che il sistema dimessa a fuoco è motorizzato e si re-gola autonomamente per ottenere lamigliore fotografia possibile, cosicchéil fotografo non deve muovere nem-meno un dito. Un obiettivo autofocussa quanto è lontano il soggetto dalcentro della lente e regola automati-camente il sistema ottico in modo damantenerlo sempre a fuoco.

Ci sono però casi in cui si possonoavere altre necessità: per esempio sipuò desiderare di avere un oggetto inprimo piano leggermente sfuocato e

lo sfondo a fuoco. Per ottenere que-sto e altri effetti, serve una fotocame-ra che abbia la possibilità di lavorarecon messa a fuoco manuale. Sonodue i modi in cui le fotocamere ge-stiscono la messa a fuoco manuale:alcune hanno programmi prestabiliti,altre sono completamente manuali.Con un programma di messa a fuoco,si può scegliere se mettere a fuoco ilpaesaggio di sfondo o un soggetto di

primo piano. La maggior parte delle fotocame-re che dispongonodi questo tipo di pro-gramma dà la pos-sibilità di scegliere

tra quattro o cinquemodalità prestabi-lite. Se, invece, siha necessità di unmaggior controllosulla messa a fuo-co, quello che ser-ve è una fotocame-ra che permetta dioperare in completofuoco manuale.

Zoom elunghezza focaleUn obiettivo zoom permet-

te di scegliere quanto lontanoo vicino far apparire un soggetto al-l’interno della fotografia. La maggior parte delle fotocamere ha due tipi dizoom: lo zoom ottico e quello digitale.In modalità zoom ottico, la fotocamerausa lenti motorizzate che si muovonoavanti e indietro per portare il soggettopiù vicino o lontano da chi fotografa.

Nella modalità zoom digitale, la foto-camera trattiene solo una parte del-l’immagine registrata dall’obiettivo: laingrandisce ed elimina il resto. La fo-tografia risultante è di qualità inferiore,poiché è basata soltanto su una partedell’immagine originariamente regi-strata. “Zoomando” in modo digitalecon una fotocamera da un megapixelsi ottengono fotografie che hanno benmeno di un megapixel di risoluzione:a volte persino la metà. Lo zoom digi-

tale non è altro che un termine raffina-to per indicare un semplice “ritaglio”dell’immagine: non si è effettivamentepiù “vicini” al soggetto. Il nostro consi-

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glio: non usate lo zoom digitale e noncomprate una fotocamera che dispo-ne solo di zoom digitale.

La lunghezza focale è la distanza trala lente e il sensore digitale. È que-sta distanza che causa la variazionedi dimensioni del soggetto quandosi usa uno zoom. Una lunghezza fo-cale comune per gli zoom attuali vada 38 a 115 millimetri. Il numero piùbasso della lunghezza focale rappre-senta un’ottica grandangolare, quellopiù alto un’ottica “lunga”, ovvero unteleobiettivo. La maggior parte dellefotocamere ha un indice di ingrandi-mento di 3x, il che significa che il se-

condo numero della lunghezza focaledello zoom (per esempio i 115 milli-metri nell’esempio fatto sopra) è dueo tre volte più grande del primo nume-ro. Per esempio, se si ingrandisce almassimo un soggetto con uno zoom aingrandimento 3x, il soggetto risulteràtre volte più grande di quando era in-quadrato con la lunghezza focale più“corta”, ovvero caratterizzata dal nu-mero più basso.

Lenti addizionali Alcune fotocamere digitali di fasciaalta hanno attacchi a vite che permet-tono di apporre all’obiettivo accessoricome filtri e lenti aggiuntive particola-ri. Il filtro giusto può migliorare note-volmente colore e nitidezza della fo-tografia, ma i filtri sono generalmenteusati dai professionisti o dagli amatoriesperti. Tra le lenti aggiuntive ci sonoi modificatori di focale, che variano lalunghezza focale dell’obiettivo. Per fare un esempio: con una lente addi-

zionale, uno zoom 3x di 38-115 mmpuò essere modificato per “vedere”come se fosse uno zoom 57-152 mme aumentare le dimensioni del sog-getto di sei volte. Le lenti grandango-lari permettono di fotografare un’areapiù ampia rispetto a un obiettivo nor-male.

EsposizionePer ottenere una fotografia espostacorrettamente, l’otturatore lavora con

il diaframma. Insieme, regolano laquantità di luce che entra nella foto-camera.L’otturatore è come la tenda di una fi-

nestra: quando è aperto la luce attra-versa l’obiettivo e colpisce il sensoreinterno. Una fotocamera con otturato-re veloce può bloccare un movimentoveloce, come un giocatore di calcio incorsa o le ali di un colibrì. Se l’ottura-tore si apre e chiude troppo lentamen-te, l’azione ripresa sarà mossa. La ve-locità dell’otturatore si misura infrazioni di secondo.

Se l’otturatore ècome la tenda diuna finestra, ildiaframma è lafinestra stessa. Lasua apertura è re-

golabile, solitamen-te tramite una seriedi lamelle circolari.Un numero di diafram-ma basso rappresentauna grande apertura,che lascia entrare moltaluce; un numero di dia-framma alto rappresentauna forte chiusura, che ri-duce la quantità di luce cheentra. Se si è all’esterno in un giorno

di sole, il diaframma chiuso evita disovraesporre la foto. Al contrario, sesi fotografa al tramonto, il diaframmaaperto sarà utile per lasciar entrarepiù luce possibile ed evitare una foto-grafia sottoesposta, cioè scura.

Come otturatore e diaframmalavorano insiemeLa maggior parte delle fotocameredigitali dispone di una serie di combi-nazioni prestabilite di apertura del dia-framma/velocità dell’otturatore, adatte

a differenti situazioni. Solitamente siaccede a queste combinazioni tramiteil menu della fotocamera. Per esem-pio, la fotocamera potrebbe avere unacombinazione “sport”, cioè con ottu-ratore e diaframma programmati per catturare un’azione veloce. Una com-binazione “sabbia e neve” può fare inmodo che una foto scattata in forteluce ambiente o in presenza di super-fici riflettenti (come sabbia e neve, ap-punto) non risulti sovraesposta.

Per ottenere nitidezza, effetti artistici oaltri creativi, bisogna saper gestire lacombinazione di otturatore e diafram-

ma. Avrete certamente visto qualcunadi quelle immagini scattate in grandicittà di notte, con gli edifici perfetta-mente a fuoco, ma le luci delle auto-mobili che sembrano strisce di luce.Quest’effetto si ottieneposizionando laf o -

tocamerasu un treppiede, aprendo

il diaframma e tenendo l’otturatore

aperto per un lungo periodo di tem-po. Le auto sono mosse perché sonol’unica cosa che si muove nella foto;tutto il resto rimane fermo.

 Altro elemento importante, insieme al-l’otturatore e al diaframma, è il bilan-ciamento del bianco, fondamentaleper un corretto bilanciamento croma-tico dell’immagine digitale. Il bilancia-mento del bianco dice alla fotocameracome dovrebbe apparire il bianco inuna fotografia. Alcuni tipi di illumina-

zione, per esempio al neon o a in-candescenza, possono sbilanciare lasensibilità al colore della fotocamera,col risultato di una colorazione legger-mente irreale (per esempio i bianchipossono diventare azzurrini). Dopoaver settato il bilanciamento del bian-co per la scena da fotografare, i coloridovrebbero apparire naturali.

Lo schermo a cristalli liquidiIl display a cristalli liquidi è quel pic-

colo schermo a colori situato solita-mente sul retro delle fotocamere di-gitali che permette di visualizzare inanteprima la fotografia che si sta per 

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scattare. Con uno schermo LCD nonè necessario consultare e interpretareun esposimetro o cercare di intuire itempi di esposizione: si visiona la fo-tografia prima di scattarla.

Uno svantaggio dello schermo LCD èche ha bisogno di parecchia energiaper funzionare, e quindi consuma lebatterie più velocemente. Inoltre, al-cuni LCD sono praticamente illeggibilise osservati alla luce diretta del sole.

Le caratteristiche più importanti per giudicare un display LCD sono le suedimensioni e la capacità di visionare leimmagini prima e dopo lo scatto. Per 

quanto riguarda le dimensioni, la mi-nima da prendere in considerazione èdi 1,8 pollici (misurati diagonalmente):ancora meglio se il display LCD è didue pollici. Se è inferiore a 1,8 pollici,si corre il rischio di compiere seri erroridi composizione, poiché lo schermo ètroppo piccolo per mostrare tutti i det-tagli della fotografia. Inoltre, su unoschermo così piccolo, risulta moltoscomodo usare il menu della fotoca-mera. E’ sempre bene scegliere una

fotocamera dotata di display LCD: in-quadrare la scena attraverso il mirinoottico della fotocamera non è certopreciso quanto farlo attraverso un di-splay LCD che mostra esattamentequale sarà il soggetto ripreso.

Ergonomia della fotocameraParlando di ergonomia, ci riferiamo adimensioni, peso, design e a come ingenerale si può impugnare una foto-camera. Una fotocamera digitale puòavere la migliore qualità d’immagine

del mondo, ma se è scomoda da im-pugnare e trasportare non ci scattere-te mai una foto.

Dimensioni e pesoQuasi tutte le fotocamere digitali sonoabbastanza piccole da stare in unaborsa e molte di esse entrano addi-rittura in un taschino. Nessuna è cosìleggera da dimenticarsi di averla ad-dosso, ma solo poche sono abba-stanza pesanti da affaticare i muscoli.

Solitamente si tratta di una questio-ne di compromessi tra prestazioni edimensioni/peso. Le fotocamere piùgrandi e pesanti sono più versatili e

dispongono di un maggior numero diaccessori, per esempio l’attacco per un flash esterno, capacità di registra-zione audio e video, display LCD piùampi e lenti più grandi. Le fotocamerepiù piccole devono sacrificare la ver-satilità a favore delle dimensioni.

 Aspetto e designLe fotocamere digitali hanno una granvarietà di forme e dimensioni. Alcunehanno l’aspetto di ingombranti mac-chine fotografiche tradizionali, altresono snelle e futuristiche. Il look puòavere la sua importanza, ma quelloche veramente conta è la sensazioneche la macchina dà una volta che la si

tiene in mano. Le buone fotocameresono prima di tutto comode da impu-gnare.

I design migliori dispongono di impu-gnature ergonomiche per le dita e diun punto d’appoggio per il pollice. Ipulsanti di controllo dovrebbero esse-re accessibili al dito indice e al pollicee i comandi della macchina dovrebbe-ro essere posizionati razionalmente econtrassegnati da icone che indichino

la funzione di ciascun pulsante.I supportiper salvare le immaginiLa maggior parte delle fotocameredigitali salva le foto su schede di me-moria removibili (CompactFlash, Me-mory Stick, Secure Digital e xD sonole più diffuse).

Le schede CompactFlash hanno ledimensioni maggiori, ma compensa-no questa caratteristica con capacità

molto elevate. Si trovano facilmente incommercio schede da 128 megabytefino a un gigabyte e oltre. Le MemoryStick hanno dimensioni veramenteesigue, però sono disponibili solo per le fotocamere di Sony. Attualmente lamaggior capacità disponibile per Me-mory Stick è pari a un gigabyte per uncosto per megabyte molto elevato.Stesso discorso vale per le schedexD, le più piccole disponibili sul mer-cato, con tagli che partono da 16 fino

a 512 megabyte.

Le nuove schede SD (Secure Digital)di Panasonic hanno il pregio di es-

sere grandi come un francobollo e dipoter raggiungere elevate capacità dimemorizzazione di dati. Attualmentesono facilmente reperibili schede daun gigabyte, ma anche in questo caso,come per le CompactFlash, sono statiannunciati moduli da diversi gigabyte.Le schede SD sono attualmente quel-le che, insieme alle CompactFlash,vantano la maggior diffusione nei di-spositivi fotografici digitali.

Per maggiori informazioni sui dispo-sitivi di registrazione delle fotografiedigitali, vi rimandiamo al capitolo “Me-mory card senza segreti” (Pag. 9).

 Alimentazione e batterieUna delle più diffuse lamentele sullefotocamere digitali è il consumo dibatterie. Quando utilizzate il flash el’LCD retroilluminato alcuni modelliesauriscono un set di pile alcaline alunga durata in poche decine di scatti.Il problema è che le fotocamere utiliz-zano quasi il 100% della resa massimadella maggior parte delle batterie per scattare una foto. Quando sono ancheminimamente scariche, le pile regola-

ri non forniscono sufficiente energia.Una soluzione può essere comprareuna fotocamera venduta con batteriericaricabili e caricatore. Le batterie ri-caricabili nickel-cadmio sono accetta-bili, le nickel-ioduri metallici durano unpo’ di più. Comunque la scelta miglio-re sono le batterie agli ioni di litio, chedanno energia sufficiente anche dopoun uso prolungato.

Se la fotocamera che vi piace non habatterie ricaricabili, un’altra opzione

è acquistare batterie alcaline di se-conda generazione, come le DuracellUltra. Benché non siano ricaricabili,queste batterie con formula ad altorendimento durano molto più dellealcaline standard in questo genere diutilizzo.

Le connessioniLa foto migliore del mondo non valegran che se non potete estrarla dallafotocamera. La porta USB di cui è do-

tata la maggior parte delle fotocame-re può andare bene se scaricate sulcomputer poche immagini di formatopiccolo o medio, ma è troppo lenta

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I trucchi del fotografo digitaleAlcuni piccoli trucchi per sfruttare al meglio le più moderne

fotocamere digitali in commercio e ottenere fotografie di qualità

professionale

Stefano Gargano

La fotografia digitale presentaindubbiamente molte comoditàin più rispetto alla fotografia tra-dizionale, ma ciò non vuol dire

che sia semplice scattare delle buonefoto appena presa in mano una foto-

camera digitale. Per ottenere fotospettacolari è infatti ne-

cessario se-

guire alcuniaccorgimenti, specie sesiete fotografi alle prime armi.

Memorie ad alta capacitàCome è noto, le fotocamere digitalinon utilizzano la pellicola fotografica.

Le immagini sono salvate su schededi memoria: ne esistono vari tipi conforme e caratteristiche differenti. Lamaggior differenza di cui dovete tene-

re conto è però la capacità.In una scheda di memoria da 16 o 32megabyte potranno essere registratepoche foto: all’acquisto di una foto-camera digitale sarà quindi consiglia-bile mettere in preventivo anche unascheda di memoria da almeno 128megabyte, per non correre il rischio dirimanere senza la possibilità di effet-tuare ulteriori scatti durante un viag-

gio, oppure dover essere costretti

a cancellare alcune fo-tografie già salvateper fare posto a

quelle nuove.

Batterie: lungadurata o ricambi

Un’altra differenza trafotocamere tradizionali

e digitali è la durata dellebatterie. Le fotocamere

digitali sono molto “vora-ci” in fatto di energia dato

che, oltre al flash, devonoalimentare il display LCD

utilizzato sia per inquadrare,sia per impostare le carat-

teristiche della fotocamera eguardare gli scatti effettuati.

L’uso di batterie ricaricabili èmolto consigliato, in quanto ol-

tre a una maggior durata rispetto aquelle tradizionali, aggiungono ancheil fattore di risparmio economico, nonindifferente nella fotografia digitale.

E’ utile dotarsi quindi di uno, o me-glio, più set di batterie ricaricabili daportare sempre con sé. I prezzi dellecomuni batterie stilo (AA) si aggira in-

torno ai cinque euro la coppia, quindicon una cifra non esagerata potremoscongiurare il problema di rimaneresenza energia per scattare le nostrefotografie.

 Acquistate una custodiaLe fotocamere digitali, in quanto di-spositivi ad alta tecnologia, sono og-getti molto delicati. Consigliamo quin-di l’acquisto di una custodia (sempre

che non sia già inclusa nella confezio-ne della macchina) per proteggere lanostra fotocamera da polvere, sabbiae urti in genere. E’ meglio orientarsisu custodie rigide o semirigide, checonsentono di attutire eventuali colpiaccidentali al corpo macchina.

Utilizzare lo schermo LCDLo schermo a cristalli liquidi della no-stra fotocamera digitale è un prezio-sissimo alleato per ottenere inquadra-ture di qualità e soprattutto verificare

che lo scatto sia perfettamente riu-scito. Molte fotocamere sono dotatedello schermo LCD e del mirino otticotradizionale, questo per consentireun risparmio delle batterie della foto-camera. Spesso, però, il mirino otticonon riesce a catturare esattamente lastessa inquadratura che viene regi-strata sulla scheda di memoria, per viadello sfasamento della sua posizionecon l’obiettivo della fotocamera.Lo schermo LCD, invece, presenta

esattamente l’inquadratura che verràcatturata dal sensore della nostra fo-tocamera: per questo motivo è prefe-ribile al mirino ottico. Inoltre, se siamo

quando si devono trasferire file moltograndi. La soluzione più semplice èacquistare un adattatore che permet-ta di inserire la memory card in unoslot PC Card o collegarla a una portaUSB 2.0. Molte fotocamere consento-

no di stampare e vedere le foto senzabisogno di un pc, essendo dotate diun’interfaccia stampante che trasmet-te le immagini salvate direttamente auna stampante foto compatibile o auna porta video che permette di ve-

dere le immagini sullo schermo deltelevisore. Le fotocamere che offronoquest’ultima possibilità, spesso hannofunzioni slide-show e altre funzioni divisualizzazione.

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I segreti della fotografia digitale

utenti alle prime armi con la fotografiain generale, sarà più semplice e rapi-do apprendere dagli errori effettuati,potendo verificare se effettivamenteabbiamo scattato l’inquadratura cheavevamo in mente oppure qualchecosa è andato storto durante lo scatto(riflessi di luce, soggetti in movimento,zone d’ombra di cui non ci eravamoaccorti).

Quale risoluzione utilizzare?La risoluzione delle fotografie scattatepuò variare da 640 x 480 punti fino a2.592 x 1.944 e oltre per fotocamerecon più di otto megapixel. Maggioresarà la risoluzione utilizzata, minore

sarà la quantità di immagini registrabi-li sulle schede di memoria. L’acquistodi più schede di memoria è però un in-vestimento economico considerevole.La soluzione è quella di utilizzare lamassima risoluzione concessa dallavostra fotocamera per fotografie parti-colarmente belle, o per soggetti impor-

tanti, mentre per le fotografie comuni,quelle con famiglia e amici, potremmoutilizzare una risoluzione intermedia.Una risoluzione di 1.024 x 768 punti èabbastanza grande da poter ottenerestampe di medio formato e di dimen-sione di file abbastanza contenuta.

Qual è il formato migliore?La maggior parte delle fotocamere incommercio consente di selezionarenon solo la risoluzione, ma anche ilformato del file nel quale sarà salvatal’immagine. I formati più comuni sonoJpeg e Tiff. Il primo lo consigliamo per le fotografie meno importanti e chenecessitano di rapidità di scatto. Il

Jpeg è un formato di dimensioni con-tenute, che utilizza una compressionedistruttiva: questa può essere partico-larmente evidente in stampe di gran-de formato. Il Tiff è invece un formatonon compresso, ad alta qualità, che sipresta agli ingrandimenti. Consiglia-mo di utilizzare questo per foto artisti-

che o particolarmente significative chevorrete poi stampare su carta. Il mag-gior spazio di cui ha bisogno il Tiff, lorende però un formato lento duranteil salvataggio e quindi poco adatto afotografare scene in movimento.

Esiste, infine il formato RAW, ovverol’immagine come viene catturata dalsensore, senza interpolazioni o com-pressioni da parte del software dellafotocamera. E’ un formato di eleva-tissima qualità, ma che può produrresingole immagini di svariate decine dimegabyte. E’ solitamente utilizzato inambito professionale e si trova su fo-tocamere di altro livello.

L’effetto “occhi rossi”E’ il nemico numero uno delle fotogra-fie che rappresentano ritratti. Il flash,solitamente, coglie il fondo della retinadel soggetto fotografato e ne riflette ilcolore rosso. Da qui otteniamo l’effet-to che fa sembrare i protagonisti del-le foto simili a creature spiritate. Per ovviare a questo problema è possibileintervenire grazie a un programma difotoritocco, oppure utilizzando la mo-

dalità “red eye reduction” (rimozioneocchi rossi) ormai presente in tutte lefotocamere in commercio: in tal modosi elimina all’origine il problema. Il fun-zionamento è molto semplice: primadi scattare effettivamente la foto, ilflash si accende dando il tempo allapupilla di contrarsi per non far entrarela luce durante il lampo successivo: intal modo otterremo finalmente ritrattidi qualità dei nostri amici.

Quando fotografare?Ci riferiamo ai migliori momenti dellagiornata per scattare fotografie. Leore ideali per effettuare i nostri scat-ti sono al mattino e verso il tramonto.Bisognerebbe evitare mezzogiorno eil primo pomeriggio: in questi momentidella giornata, la luce solare è troppointensa e, essendo il sole in posizioneverticale, non ci sarebbero le ombre adisegnare effetti di luci sulle superficifotografate. Inoltre, anche i soggettifotografati avrebbero gli occhi strizzati

o gli occhiali da sole. Al mattino e nel tardo pomeriggio, in-vece, la luce è abbastanza tenue, concolori caldi; in tal modo è possibile ot-

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I segreti della fotografia

tenere sfumature e contrasti ben defi-niti nelle nostre immagini.

Fotografare amici e parentiLe foto con soggetti umani sono tra lepiù difficili da scattare, non per imperi-zia del fotografo, ma per le espressio-ni che una persona in posa può assu-mere (o perché il soggetto ha chiusogli occhi proprio nel momento delloscatto). Per ottenere belle foto con ivostri amici o i vostri parenti non do-vrete costringerli a restare in posa finoal momento dello scatto, ma dovretecercare di catturare un momento in cuile espressioni dei soggetti siano natu-rali. Per far questo è possibile scatta-

re una sequenza continua di immaginifino a ottenere quella migliore.

I risultati più soddisfacenti si ottengo-no addirittura se i soggetti non sannodi essere ripresi dal fotografo. Il bel-lo di una fotocamera digitale è anchenella possibilità di scattare numerosefoto, fino a poter scegliere la migliorecancellando quelle meno riuscite e li-berando in tal modo prezioso spaziosulla scheda di memoria.

 Anche il flash può venire in aiuto delfotografo nella ripresa di soggettiumani: se siamo infatti costretti a fo-tografare controluce i nostri amici, uti-lizziamo il flash anche in piena luce:darà in ogni caso un’illuminazionefrontale ai soggetti, smorzando la luceproveniente dalle loro spalle.

Fotografie panoramicheCon la fotografia digitale e con l’aiu-to di un apposito software è possibile

spingersi nella realizzazione di fotoartistiche e di grande impatto visivo.E’ il caso delle foto panoramiche, cheabbracciano una larga porzione delpaesaggio che abbiamo di fronte: sein passato questo era possibile otte-nerlo con costosi apparecchi fotogra-fici o con lunghi procedimenti di copia,incolla e regolazione delle immagini,adesso programmi come PanoramaFactory consentono di ottenere in po-chi minuti fotografie ad alto impatto

visivo che orgogliosamente potretemostrare ai vostri amici.E’ necessario infatti scattare una se-quenza di fotografie in orizzontale,

partendo da sinistra verso destra, per ottenere i fotogrammi che Pa-norama Factory potràpoi aggan-ciare unadi fiancoall’altra per o t t e n e r eun’immagi-ne unica. Ilp r o g r a m m autilizza an-che algoritmidi regolazionee interpolazionedelle immaginiscattate, per non

mostrare la giunzio-ne tra una fotografiae l’altra e per unifor-mare la luminositàdelle differenti imma-gini scattate.Se voleteprovare anche voi nondovete fare altro che sca-ricare Panorama Factorynella sezione Download diVirgilio Computer.

Macro fotografiePer realizzare scatti a soggetti rav-vicinati, come primi piani, piccoli og-getti o animaletti, è possibile utilizzarela funzione “Macro” presente ormainella maggior parte delle fotocameredigitali in commercio. E’ una funzioneche consente la messa a fuoco delleimmagini a distanze molto ravvicinateed è particolarmente utilizzata per lafotografia a insetti o fiori. In tal modoè possibile cogliere dettagli suggestividella natura o degli oggetti che ci cir-

condano.

Regolazione di luci e contrasti Abbiamo scattato le nostre fotografiee sono venute anche bene, ma il fo-tografo digitale può ancora fare qual-cosa per avvicinare sempre di più allaperfezione le immagini scattate.Spes-so le fotografie hanno colori dominan-ti oppure sono poco contrastate, inquanto il sensore della macchina nonè riuscito a cogliere esattamente le

sfumature della ripresa che intende-vamo effettuare.Per ovviare a questo problema pos-siamo utilizzare un qualsiasi software

di fotori-tocco: sia Paint

Shop Pro sia Photoshopdanno la possibilità di gestire au-tomaticamente i livelli di colore e dicontrasto, aumentando la qualità

complessiva dell’immagine grazieall’eliminazione di colori dominantinell’immagine. Anche altri softwareconsentono questa modifica alle im-magini e se volete utilizzarne qualcu-no per una prova, potete consultare lanostra sezione Download.

Un ultimo consiglioPortate la fotocamera sempre con voi!Per fare belle foto bisogna esercitar-si: per questo consigliamo di portarespesso in giro la propria macchina

fotografica digitale: più scatti faremo,prima sarà possibile comprenderequali errori facciamo e quali sono, in-vece, le migliori inquadrature per ot-tenere ottimi risultati. Una fotocameradigitale compatta da portare semprecon sé, è utile proprio a questo scopo,per imparare le basi della fotografiadigitale.

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I segreti della fotografia digitale

La tecnologia digitale ha ormaipreso piede nella fotografia enella musica, creando tutta unaserie di nuovi prodotti (compresi

i computer palmari) che hanno biso-

gno di supporti adatti a registrare eriprodurre i file. Sono stati quindi in-trodotti sul mercato nuovi supporti dimemoria, di dimensioni estremamen-te compatte per poter essere utilizzatiall’interno di questi dispositivi portatili.

Compact FlashE’ il formato più “ingombrante” traquelli esistenti, nonostante le dimen-sioni comunque ridotte: questa sche-da di memoria ha il pregio di essere

utilizzata in moltissimi dispositivi checomprendono computer palmari, let-tori MP3 e, ovviamente, fotocameredigitali. Ha il grande pregio di esse-re il formato che presenta il mag-giore taglio di memoria attual-mente disponibile sul mercato:ben quattro gigabyte di memoriasono disponibili su un supporto qua-drato largo poco meno di tre centime-tri di lato. IBM ha presentato anche

microdrive, un piccolo disco fisso conla forma di una scheda Compact Flashche può contenere fino a un gigabytedi dati. Per funzionare, occorre che il

prodotto supporti questo piccolo discofisso in modo nativo. Siamo certi chenei prossimi mesi non mancherannoaltre novità

MultiMedia CardMultiMedia Card èun formatomolto similealle schedeSecure Digi-tal in quantoa forma e ingombro.E’ un formato estremamentecompatto, grande non più di un fran-cobollo e consente di contenere datifino a 256 megabyte. Questo forma-

to è molto utilizzato nell’ambito deicomputer palmari e nei lettori MP3,tutti dispositivi di piccole dimensioniche sfruttano le altrettante compattedimensioni della scheda MultiMediaCard.

Secure DigitalSviluppato e proposto da Panasonic,Secure Digital è un formato estrema-mente compatto, delle dimensioni diun francobollo e dello spessore dipoco più di un millimetro. La sua com-

pattezza lo ha fatto diventareuno standard nell’am-

bito dei computer palmari e nel-le fotocamere.Il formato attual-

mente raggiungetagli fino a un giga-

byte di memoria, conprezzi al megabyte

molto convenienti .

Memory Stick Memory Stick è un formato di me-moria estremamente compatto, delle

dimensioni di unchewing-gum, svi-luppato e propostodalla giapponeseSony, che ha inclu-

so la possibilitàdi lettura di talesupporto nei pro-

dotti più svariati, dailettori di musica digitale

ai cani robot Aibo: sonomolto utilizzate nelle fo-tocamere digitali e nei computer pal-mari, sempre di Sony. Attualmente èproprio Sony il maggior utilizzatoredi questo formato, la cui diffusione èdiventata uno standard per la mas-

siccia possibilità di utilizzo in numero-sissimi prodotti.

Sony ha recentemente introdotto sulmercato altri due formati, compatibilicon i prodotti che gestiscono MemoryStick. Memory Stick Pro è un formatoche supera il limite di 128 megabyte,portando la memory card di Sony oltreil gigabyte di capacità; Memory StickDuo è invece una versione miniatu-rizzata della Memory Stick tradizio-nale ed è utilizzata anche su sistemi

di videogiochi, fotocamere di piccoledimensioni e telefoni cellulari.

 xD Picture CardLe xD Picture Card sono un formatodi recente introduzione sul mercato.Promosso da Fujifilm, questo formatosi sta affermando e comincia a essereutilizzato anche su fotoca-mere di altre marche.Il formato xD èestremamen-

te compatto, ilpiù piccolo traquelli disponibiliper fotocamere

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Memory card senza segretiConosciamo da vicino le schede di memoria a stato solido.

Grazie alle loro ridotte dimensioni e all’alta capacità, hanno ormaisostituito dischi e cd per la memorizzazione di file nei dispositivi

digitali portatili

Stefano Gargano

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I segreti della fotografia digitale

Immagine normale

Effetto sfocatura Aumento dettaglio

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digitali ed è solitamente utilizzato confotocamere tascabili di minuscole di-mensioni. E’ disponibile in tagli da 16fino a 512 megabyte.

Come acquistareQual è la memoria ideale? Esiste untipo di memoria da preferire a un al-

tro? Ovviamente la vera scelta va ef-fettuata solamente tenendo conto delprodotto che si intende acquistare,ovvero il dispositivo digitale (fotoca-mera, lettore digitale o palmare).

Ogni tipo di memoria ha pregi e difet-ti in relazione alle dimensioni oppure

al prezzo. Non esiste quindi un verovincitore in questi formati, anche seCompactFlash è ancora il vincitore nelrapporto prezzo capacità: per questoè ormai diffusissimo nelle fotocame-re professionali che hanno una granfame di memoria per registrare imma-gini da sei a dodici megapixel.

 Trucchi per migliorare le fotoSe durante le vacanze avete scattato numerose foto, è giunto

il momento di modificare qualche scatto per renderlo più bello

Stefano Gargano

Non sempre le foto che scattia-mo con la nostra fotocameradigitale hanno la qualità checi saremmo aspettati di otte-

nere. Per fortuna è possibile apporta-re piccole ma significative modificheper ottenere un decoroso risultatonella qualità dei nostri scatti: per farequesto ci sono alcuni accorgimenti ealcuni programmi che possono cor-rere in aiuto degli utenti alle prime

armi per migliorare la qualità dellefotografie. Sia che si voglia eliminarel’effetto “occhi rossi” sia che si desi-deri eliminare o modificare una partedell’immagine, le fotografie avrannobisogno quindi di modifiche digitali.Potete svolgere questo tipo di opera-zioni grazie all’aiuto di numerosi stru-menti, che vanno da quelli disponibiligratuitamente on-line, passando per programmi shareware fino ai più co-stosi software creati appositamenteper questi scopi. Ecco quali sono le

più comuni operazioni da utilizzareper diventare eccellenti fotografi.

Messa a fuocoLa messa a fuoco (nei software ingle-si si trova sotto la voce “Sharpen”) ,ovvero la nitidezza in una fotografia,subisce l’influsso di diverse variabili,senza considerare le più ovvie, comequando si muove la macchina foto-grafica al momento dello scatto.

Troppa nitidezza può produrre imma-gini brutte e sgranate, specialmentese si tratta di un’immagine Jpeg, doveil fatto di rendere la fotografia troppo

nitida non fa altro che evidenziare iproblemi di compressione esistenti.Mettendo a fuoco, non potete inseriredettagli, potete solamente rendere idettagli già esistenti un po’ meno sfo-cati.La cosa migliore sarebbe poter con-trollare manualmente la regolazione

della messa a fuoco, poiché si tratta diuno di quei ritocchi che richiedono uncostante controllo visivo. Quando ef-fettuate questo tipo di operazione ma-nualmente, utilizzate uno strumentochiamato Sharpen o Unsharp Mask,disponibile in programmi come AdobePhotoshop e JASC Paint Shop Pro.

Correzione del contrastoe della tonalità di coloreUn problema molto diffuso è la sfu-

matura del colore. Questo succedequando la macchina fotografica noncompensa il colore della luce. Quasitutti i prodotti trattano questa opera-

zione fondamentalmente nello stessomodo. Aumentano o diminuiscono laquantità di rosso, verde, blu, grigio-azzurro, giallo o magenta.

La maggior parte dei pacchetti fa usodi un cursore per fare questo, e sta avoi giudicare il livello più appropriatoda applicare. Purtroppo questa ope-razione non è così facile come puòsembrare.

In ogni caso, vi sono delle eccezioni.PhotoImpact, Ulead Photo Explorer e Adobe Photoshop vi propongono unaserie di piccole immagini che rappre-sentano i vari cambiamenti in modotale da fornire all’utente una base diparagone.

Gli altri prodotti per utenti medi nonsono in grado di fornire gli stessi ri-sultati sia perché effettuano modificheminime, sia perché regolano sempli-cemente la nitidezza e il contrasto

dell’immagine. Sebbene possiate ave-re una certa familiarità e vi sentiate avostro agio lavorando con i comandirelativi alla nitidezza e al contrasto,sono effettivamente gli strumenti peg-giori per migliorare un’immagine.

Per quale motivo? Perché ogni pixelriceve lo stesso grado di trattamento;per esempio, aumentare la nitidezzadell’immagine fa sì che compaianopiù dettagli nelle zone d’ombra, ma

allo stesso tempo tende a schiarire leparti dell’immagine già chiare di per sé.Le curve e gli istogrammi, che pote-

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I segreti della fotografia digitale

L’arte della composizioneScattare immagini di grande effetto con pochi consigli

Nick Gandolfi

Molti affermano che l’unicoaspetto importante di unafotografia sia la composi-zione dell’immagine. Per 

comporre una fotografia in modo ot-timale basta seguire alcune sempliciregole e non c’è bisogno di alcunafunzione speciale tipica delle fotoca-mere digitali più costose.

In breve, per composizione si inten-de il modo di organizzare gli elementie i dettagli di una scena per ottene-re un risultato bilanciato e piacevoleesteticamente. Insomma, una buonacomposizione, come la bellezza, ènegli occhi di chi guarda. Non esistedunque una composizione giusta osbagliata, ma esistono delle semplicilinee guida: facendo costante riferi-mento a queste guide e con la pratica,sarete in grado di comporre immagini

di grande effetto senza neanche do-verci pensare. Una volta appresi que-sti principi potrete sperimentare comemeglio credete e aggiungere la vostracreatività e personalizzazioni. Se cre-dete che una di queste guide non siapplichi al soggetto in questione, nonusatela, ricordate però che la rotturadi una regola ha senso se dietro c’èuno scopo. C’è molta differenza traimparare le regole e quindi piegarle aipropri scopi e non conoscerne neppu-re l’esistenza.

Guardate ciò che riprendeteMolti di noi hanno avuto la delusionedi riprendere ciò che si credeva unasplendida foto della famiglia in vacan-za, per poi scoprire che due rami diun albero sullo sfondo sembrano fuo-riuscire dalla testa dello zio, come sefosse un cervo.

Questo è un errore fondamentale per-severato da molti: nell’emozione del

momento è facile non notare alcunielementi che distraggono o disturba-no la composizione.Concedetevi qualche momento e ri-

lassatevi. Guardate bene nel mirino ecercate quali elementi possono risul-

tare fuorvianti o non voluti. Cercate unmodo per eliminare questi elementi,magari zoomando o cambiando posi-zione.

La regola di base è che se un elemen-to non contribuisce all’immagine nellasua totalità, allora dovete sbarazzar-vene. Secondo lo stesso principio, èbene mantenere il tutto il più sempli-ce possibile. Per i paesaggi, cerca-te campi di primo e secondo piano

estremamente semplici, a meno chenon intendiate includere un particola-re oggetto nella foto.Per i ritratti, a meno che lo sfondo non

aggiunga atmosfera all’immagine,come una libreria dietro un soggetto

di tipo “studio”, mantenete anch’essoneutro.

 A volte, comunque, potete guidare gliocchi di chi guarda verso il centro diinteresse giocando con la profonditàdi campo e quindi mettendo a fuocoil primo o il secondo piano. Ciò puòaggiungere molto interesse visivo aun’immagine.

Oggetti in primo piano possono esse-

re utili per dare un senso di profondità,per incorniciare un soggetto e persinoper schermare qualcosa che non vo-lete inclusa nell’immagine.

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I segreti della fotografia digitale

Dividete tutto per treMolto spesso i fotografi tendono apiazzare il soggetto nel bel mezzodella foto, rendendolo così piatto epoco interessante. Un semplice spo-stamento nella composizione puòriuscire risultati migliori, utilizzando laregola delle tre parti.

Iniziate inquadrando la scena. Ora,nella vostra mente, tracciate quat-tro linee: due orizzontali a 1/3 e 2/3dell’altezza, e due verticali, a 1/3 e2/3 della larghezza. In pratica avetediviso la scena in una scacchiera di9 quadrati. Guardate i punti di inter-sezione delle linee, ovvero i quattro

vertici del quadrato centrale: questisono i punti critici su cui posizionare ilvostro soggetto.

Quale vertice scegliete dipende dallacomposizione dell’immagine e dal vo-stro gusto. Notate bene che la regoladelle tre parti è una semplice guidache vi può aiutare quando siete inde-cisi su dove posizionare alcuni ele-menti di una scena. Spesso comun-que risulta incredibile come semplici

spostamenti degli elementi in base aquesta regola possono trasformareuna foto da tiepida e poco vivace inqualcosa di ben più vivo e coinvolgen-te. Se c’è una regola fondamentale danon scordare, farete bene a tener pre-sente quella delle tre parti. Provatelae verificate i risultati.

Linee e prospettiveLe linee hanno lo scopo di guidare l’at-tenzione di chi guarda sugli elementiessenziali della foto. Esistono due tipi

di linee: esplicite e implicite.

Le linee esplicite sono quelle che ap-paiono fisicamente come tali, comebordi di carreggiata o lampioni inter-vallati lungo una strada. Le linee impli-cite sono deducibili da forme di alcunioggetti, come un cespuglio che puntaverso il centro della foto, o la posa diuna modella secondo una certa lineacurva.

Legato al concetto di linea, per le im-magini, troviamo l’uso della prospet-tiva, molto utile nel caso di paesag-gi. La prospettiva è il rapporto tra un

soggetto e il suo contorno secondo ilvostro punto di vista. Per esempio, inlontananza una montagna può sem-brare molto piccola rispetto alle duevicine, ma se vi avvicinate, appariràsempre più grande ed enorme rispet-to ad altri elementi della scena.

Lo stesso concetto si applica ad altri

soggetti. Per esempio, un neonatoripreso dall’alto apparirà piccolo. Maprovate a scendere al suo livello e ariprenderlo dal basso, apparirà inve-ce molto più grande di quanto sia inrealtà.

La prospettiva può risultare una tecni-ca molto potente, spostandovi in unaposizione a vostro vantaggio, poteterendere il soggetto piccolo e debole.Sviluppate l’abitudine di guardare glioggetti da diversi angoli, avvicinan-

dovi o allontanandovi, accucciandovi,ecc.

Incorniciate il soggettoUsare una cornice non è una tecnicaessenziale, ma può dare ottime imma-gini se usata correttamente. In praticasi tratta di utilizzare alcuni elementidella scena per incorniciare, ovverocircondare, il soggetto. Inserendo unsoggetto in una cornice, attirate l’at-tenzione su di esso. Allo stesso tem-

po, l’immagine appare decisamentepiù personalizzata.Come si utilizza una cornice in un’im-magine? Potete, per esempio, utiliz-

zare due alberi scuri per delimitare unpaesaggio cittadino. Oppure riprende-re un ritratto da una finestra. Ci sonomolti metodi per incorniciare un’im-magine e spetta alla vostra immagi-nazione individuarli.

Concentratevi sugli elementisignificativi

Se il vostro soggetto è disposto inmalo modo, l’intenzione del vostroscatto potrebbe non apparire chiara.Che si tratti del vostro cane o di untramonto tropicale, puntate la fotoca-mera sul soggetto, non sullo sfondo.Se potete avvicinarvi, probabilmenteè il caso di farlo. Considerate la ri-presa da un altro angolo. Cercate diessere creativi. Provate ad avvicinarvial suolo. Cercate di inquadrare il sog-getto da una prospettiva diversa.

Inoltre, cercate di capire come la lucepossa migliorare o peggiorare l’imma-gine. Le ombre aggiungono interesseo distraggono? Il vostro soggetto è di-sturbato dalla luce troppo forte? Unaluce indiretta donerebbe un’atmosfe-ra migliore? Le opzioni sono sempremolteplici, a voi non resta che esplo-rarle, a vostro piacimento.

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Fotografare gli animali domesticiCani, gatti o pesci rossi, chiunque viva con un animale domestico

non può resistere alla tentazione di fotografarlo e molti ormai san-no che non è una cosa semplice. Ecco alcuni semplici consigli su

come ottenere il massimo risultato dai vostri fedeli fotomodelli

Nick Gandolfi

L

’imprevedibilità degli animali,un po’ come quella dei bam-bini, è ciò che rende i sogget-ti estremamente interessanti

da fotografare. Certo non seguonoeventuali istruzioni per la ripresa eper questo motivo rappresentano unabella sfida per gli appassionati difotografia, improvvisati o meno.Eppure, seguendo alcuni sempliciconsigli, e con un po’ di pazienza, pre-sto sarete in grado di cogliere i vostribeneamati nei momenti di maggioreespressività.

Pianificare lo scatto

Per essere certi che le vostre foto ab-biano i risultati sperati, per prima cosaoccorre una pianificazione. Prima diiniziare a scattare all’impazzata, èutile avere in mente alcune idee fon-damentali, come il luogo, la luce, altrioggetti di arredo, ecc. Un’altra cosada considerare è la composizione ge-nerale dell’immagine.

Volete scattare un primo piano, a me-dia distanza o riprendere un campoancora più largo? Meglio scattare le

foto prima di pranzo e cercate di farein fretta, gli animali si distraggono su-bito, i cuccioli in particolare.

Fermo lì!Un grosso problema nel fotografaregli animali è cercare di farli restare inun determinato spazio, in modo daavere il controllo della situazione. Unmetodo classico è scegliere il luogoda loro preferito, come una sedia o untappeto, e aspettare che si sentano a

loro agio in quell’ambiente. Se voletefotografare un’intera cucciolata è me-glio scegliere un posto che abbia deiconfini fisici, come una cesta.

Sgombrate il terrenoUn terreno sgombro è l’ideale per foto-grafare gli animali ed è un particolarespesso tenuto in scarsa considerazio-

ne. Gli oggetti presenti nell’ambientedistraggono e concorrono con l’atten-zione degli animali. Assicuratevi chenon ci siano giornali lasciati in giro oaltri oggetti abbandonati negli angoli.Inquadrate il terreno e spostatevi diqualche passo a destra e a sinistraper verificare la situazione. In alterna-

tiva potete mascherare o nascondereoggetti fuori luogo con panni appesi osfondi in cartone.

In primo pianoL’errore più comune commesso dagliaspiranti fotografi di animali è quello distare troppo distanti dai soggetti. Per ottenere risultati migliori è bene avvi-cinarsi al gatto o al cane così da avereuna migliore composizione dell’imma-gine. Ricordate, non state riprendendo

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I segreti della fotografia digitale

il divano o la poltrona, ma il soggettoche la occupa. Insomma, assicurateviche il vostro animale occupi la mag-gior parte dell’inquadratura.

Il punto di vistaEvitate che l’animale fissi l’obiettivo,a meno che non vogliate esattamentequesto tipo di inquadratura. Di normaè bene posizionare la fotocamera piùo meno allo stesso livello del soggettoin modo da avere il medesimo puntodi vista. Se improvvisamente il vostrogatto si mette a giocare con una piu-ma sul tappeto, abbassatevi così daessere allo stesso livello.

Se invece volete evitare di mettervicarponi, potete spostare il soggettosu un ripiano elevato, per esempio unmobile o sui gradini di una scala. Co-munque la foto non sarà molto spon-tanea o creativa.

Occhio al flashGli occhi rossi hanno rovinato più diuna foto altrimenti ben riuscita e, nellefoto di animali, questo effetto è ancorapiù presente e pronunciato: il vostro

tenero cucciolo in foto può trasfor-marsi in un demone dell’inferno. Lasoluzione più semplice è quella di di-sattivare il flash. Se dovete utilizzarloper forza, usate una lampada esternae cercate di mantenere il lampo su unlato, così che il riflesso degli occhi noncolpisca direttamente l’obiettivo.

Un altro metodo è quello di scattarefuori casa e di usare la luce naturale.Comunque, anche qui evitate la lucediretta del sole in quanto tende ad al-

terare il normale colore del soggetto.Le giornate poco nuvolose sono l’idea-le; la luce migliore per fotografare è almattino presto o nel tardo pomeriggio.Non volete uscire di casa? Allora nonvi resta che trovare una finestra espo-sta al sole e usare la luce che filtradai vetri!

Qui, bello, vieni qui...Le fotocamere stesse possono esserefonte di distrazione per più di un ani-

male domestico. Un modo per attirarel’attenzione è quello di mostrare loroun giocattolo o un oggetto preferito.Ovviamente un gesto del genere può

scatenare un entusiasmo non voluto.Fatevi aiutare da qualcuno, magaridal padrone dell’animale, meglio seil cane o il gatto da fotografare è ilvostro. Tenete il giocattolo vicino allafotocamera per catturare (e, si spera,mantenere) l’attenzione nella direzio-ne desiderata.

Cosa ancora più importante, non ver-gognatevi di agire in modo strava-gante pur di guadagnare l’attenzionedovuta. Per gli animali addestrati, isemplici comandi verbali possono es-sere molto utili. In alternativa, potetefotografare l’animale quando non vista guardando. E se volete fotografa-

re due animali che giocano, ecco untrucco che funziona sempre: strofina-te del cibo dietro l’orecchio di uno deidue e preparatevi a scattare, molto infretta!

Sorridi...Come catturare la migliore espressio-ne del vostro cane o gatto? La chiavesta nel comportamento. Studiate il vo-stro soggetto: che cosa fa per divertir-si? Alcuni cani si divertono inseguen-do la coda o masticando una scarpavecchia. Alcuni gatti giocano con in-setti o altri animaletti oppure preferi-scono rilassarsi sul terrazzo al sole.

Se volete che risultino perfetti, è buo-

na norma “lavarli”, con un panno umi-do, in particolare per pulire gli occhi,il naso e le orecchie. E se volete chel’espressione sia di particolare atten-

zione, assicuratevi che nella foto sia-no visibili entrambi gli occhi ed evitatele orecchie abbassate o penzoloni: infotografia, un atteggiamento dimessoo stanco viene esagerato e risulta benpoco interessante

Pesci rossi e non pesci “lessi”...Chi possiede un acquario (o una sem-plice boccia con il tradizionale pescerosso) non può che rimanere affasci-nato dalle forme e colori dei suoi pe-sci domestici. Se volete scattare dellefoto ai vostri silenziosi amici dovetericordare che:

Se volete usare il flash, scattate con

un’angolazione tale da non riprendereil riflesso del lampo sul vetro.

Fate attenzione perché anche il vetroposteriore dell’acquario può rifletterela luce.

Se non usate il flash, assicuratevi chel’acquario sia ben illuminato, quindiappoggiate l’obiettivo al vetro e aspet-tate che la vostra meraviglia acquati-ca passi da quelle parti: i pesci che

nuotano in direzione della fotocamerasono più difficili da mettere a fuoco diquelli che invece attraversano il cam-po di ripresa.

Se volete un foto piena di colore, cer-cate di fotografare il pesce su unosfondo che comporti un buon contra-sto. Sabbia, filtri e tubazioni varie nonsono il massimo da vedere in foto.Cercate di non riprendere il pescedall’alto in basso, ma restate al suolivello.

L’acqua della vasca potrebbe apparirelimpida e pulita, ma in fotografia puòrivelarsi giallognola. Prima di scattare,è buona norma cambiare l’acqua e la-sciare che le impurità di depositino.

 Allo stesso modo, anche il vetro del-la vasca deve essere pulito, dentro efuori: a voi può sembrare di purezzacristallina, ma a tratti potrebbero es-servi delle macchie oleose il cui dan-

no, oltre a eventuali sfocature, apparepiù evidente quando vengono colpiteda un lampo del flash.

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I segreti della fotografia digitale

Fotografare i bambiniQuale genitore non desidera immortalare l’espressione beata del

suo bambino? Ma attenzione: non tutte le età si fotografano allostesso modo. Ecco una serie di trucchi per catturare le migliori es-

pressioni e situazioni per i vostri pargoli, da 0 a 10 anni

Nick Gandolfi

I bambini crescono davvero in fret-ta. Qualsiasi genitore (e non sololoro) non può resistere alla ten-tazione di scattare foto su foto ai

propri pargoli, un po’ per il gusto delmomento e un po’ per registrare inde-

lebilmente le loro fasi di crescita. Co-munque, fotografare i bambini non ècosì semplice come può sembrare aprima vista: i bambini, soprattutto i piùpiccoli, tendono ad avere periodi di at-tenzione piuttosto brevi. Inoltre, reagi-scono a diversi stimoli e mostrano di-versi interessi per oggetti e situazionidifferenti secondo l’età. Le condizionifondamentali, per fotografare i bambi-ni sono dunque pazienza e amore. Ilsegreto per scattare foto memorabili è

sapere cosa fare secondo la loro età.

Fino a 3 mesiLa cosa migliore è fotografarli cosìcome sono, considerando il fatto chenon possono fare molto più che staresdraiati. Ci sono comunque dei meto-di diversi per rendere le foto più inte-ressanti. Potete sdraiare il bambinosu una superficie piatta e fotografarlodirettamente dall’alto, cercando di at-tirare l’attenzione sul viso. In alterna-tiva, potete metterlo su un seggiolone

e fotografarlo dal basso verso l’alto. Aquesta età, i bambini non sono moltoattivi, quindi sarebbe opportuno sfrut-tare la luce naturale per esaltare laloro giovialità.

Da 3 a 6 mesi A questa età, i bambini possono giàtenere la testa dritta, mettersi a quat-tro zampe e compiere semplici gesti.Probabilmente si divertono un saccoad afferrare piccoli oggetti e reagisco-

no a suoni, musica e filastrocche.

 Avete visto le foto di bambini i cui oc-chi brillano? Potete catturare quello

sguardo mettendo il bambino sul seg-giolone e preparando il suo giocattolopreferito. Scuotete lentamente il gio-catolo di fronte a lui per attirare la suaattenzione e, quando reagisce, muo-vetelo lentamente intorno ai suoi occhi

e lui lo seguirà con lo sguardo: questoè il momento di scattare la foto!

Volete catturare un sorriso del vostropargolo? Ecco come fare. Usate unfazzoletto di carta e solleticate la pelledel suo viso intorno alle labbra. Cer-cate di farlo divertire mettendo il suogiocattolo preferito a portata di mano:fate in modo che lo afferri. Questisemplici trucchi certamente lo faran-no reagire. Ricordate sempre: fate in

fretta a scattare, i bambini così piccolisi stufano e si stancano presto.

Da 6 a 9 mesi A questa età, i bambini sono già piut-tosto svegli e agitano spesso mani epiedi. Reagiscono bene ai giocattoliche producono rumore, come i pupaz-zi in gomma che squittiscono e sonaglivari. Uno dei trucchi da usare per farlidivertire è il massaggio o il solletico sulpancino. I bambini tendono a reagirein fretta a situazioni del genere quindi,

non appena si presenta una espres-sione di divertimento spontaneo, fateun passo indietro e scattate.

Da 9 mesi a un annoCucu-settete! I bambini di questa etàimitano i gesti e desiderano semprepiù attenzione. Il classico gioco delcucù è uno dei metodi migliori per giocare con lui. Il bambino si agite-rà tantissimo quindi trovate un modoper farlo stare fermo: potete dargli un

pezzo di carta, un pupazzo o un altrooggetto con cui giocare. Per metter-lo più a suo agio, potete togliergli lescarpe. A questa età è bene non ave-

re troppe persone intorno se voletefotografarlo. Giocate con lui. Semplicigesti, come lanciargli un oggetto pro-durranno azioni imitative. I momentidi candido e gioioso divertimento ab-bonderanno.

Da un anno a 18 mesiEcco quano i bambini iniziano a gio-care sul serio. Di solito vagano per lacasa, quindi l’unico modo che aveteper catturare la loro attenzione è gio-care con loro. Potete giocare con unapalla o farli giocare con l’acqua. Beh,questa seconda opzione può tramu-tarsi in un incubo, ma può scatenaresituazioni ilari per tutti: provate a dargliuno straccio bagnato e a fargli lavare

qualcosa. Alcuni bambini potrebberoessere piuttosto timidi con gli estraneiquindi fate in modo che siano vicini aigenitori. In alternativa potete cercaredi rompere il ghiaccio giocando conloro, offrendogli un giocattolo, ecc.ecc. Fate in modo che il bambino sisenta a suo agio. Toglietegli calze escarpe, si sentirà più libero.

Da 18 mesi a due anni A questa età, l’interesse cambia dicontinuo quindi dovete assolutamente

sapere come fissare la loro attenzio-ne. Ora i bambini normalmente prefe-riscono i giocattoli ai semplici giochi digesti, come pentole, contenitori vari,telefoni, ecc. ecc.

Tenete a portata di mano vecchie rivi-ste, non vedranno l’ora di farle a pez-zi. Questi trucchi dovrebbero tenerlioccupati per un po’ di tempo. I bambi-ni di questa età amano imitare gesti ecomportamenti, quindi un buon modo

per catturare la loro attenzione è mo-strare al bambino cosa volete chefaccia, usando un giocattolo comepremio.

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I segreti della fotografia digitale

Da due a cinque anniOra sanno parlare e amano ascoltarele parole degli adulti. Un buon modoper lavorare con loro è quello di con-tinuare a fare domande. I giochi di

parole o gli indovinelli sono ottimi si-stemi per intrattenerli. Ricompensatelicon una caramella o una merendinaogni volta che danno la risposta esat-ta. Alcuni bambini di questa età sono

meno inibiti della media e quindi un al-tro metodo per mantenere l’interesseè quello di farli parlare e scattare fotodi tanto in tanto.

Da cinque a dieci anniOrmai cresciuttelli, essi stessi amanovedersi come tali. I maschi sono affa-scinati da miti specifici del loro mondoe tendono ad affrontare piccole sfi-

de o avventure. Le femmine, invece,potrebbero non voler più giocare conle bambole e mostrare interesse alproprio aspetto, modo di vestire, ecc.ecc. Per scattare foto che li ritraggono

a loro agio, il metodo migliore è di at-tirarli quasi per caso, magari permet-tendo loro di interagire tra coetanei.

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Photoshop CSIndubbiamente, Photoshop è lo stan-dard per quanto riguarda il fotoritoccodelle immagini e delle fotografie digi-tali. E’ un software professionale e co-stoso ma le possibilità di Photoshopsono praticamente infinite.Per informazioni: http://www.adobe.it

Paint Shop Pro 9Un software di fotoritocco e disegnoche migliora di versione in versione.

Dal costo contenuto (specialmente serapportato a Photoshop) permette diraggiungere risultati di qualità notevo-

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 The GimpThe Gimp è un programma opensource e gratuito per il fotoritocco ela creazione di immmagini digitali.

L’interfaccia di The Gimp non è tra lepiù intuitive e non è un software per utenti alle prime armi. Con pazienza,

voglia di apprendere e molte prove èperò possibile arivare a padroneggia-re il programma e e ottenere risultatiprofessionali, senza spendere le cifre

I programmi per il fotoritoccoI software per ritoccare e migliorare le immagini digitali e

i programmi per catalogare le miglialia di foto che abbiamo scattato

Stefano Gargano

Foto album è un servizio di Virgi-lio semplice da utilizzare, utile per creare album fotografici da mostra-re online.

Per attivare un Foto album è suf-ficiente avere un indirizzo di po-

sta Virgilio o Tin.it, andare suhttp://fotoalbum.foto.virgilio.it,seguire i semplici passi guidati ecaricare le foto. I clienti free avran-no a disposizione 50 megabyte dispazio, mentre gli utenti con ab-bonamenti a pagamento avranno100 megabyte. Con Foto Album èpossibile scegliere se utilizzare unalbum pubblico, visibile da tutti i na-vigatori Internet oppure uno privato,visualizzabile solo dagli utenti con iquali si deciderà di consividerlo.

Foto album mette a disposizionealcune funzionalità essenziali per ritoccare le foto come il controlloluminosità, il taglio, la rotazione, lacorrezione dell’effetto “occhi rossi”.Inoltre sono disponibili i più diver-

tenti effetti per modificare in modocreativo immagini e ritratti.Foto album è anche il posto giustoper chi vuole mettersi alla provamostrando a tutti le proprie foto:raggiungendo l’ home page del ser-vizio (http://fotoalbum.foto.virgilio.

it) sarà possibile sfogliare gli albumpubblici suddivisi per categorie, iFlash del mese (una selezione del-le foto più belle) e tanti speciali cheraccolgono gli album più significatisui più disparati argomenti.

 Virgilio Foto Album

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richieste dai programmi commercialiPer informazioni: http://www.gimp.org

Paint Shop Photo AlbumUna versione estremamente sempli-ficata di Paint Shop Pro. Con Photo

 Album è possibile accedere agli stru-

menti indispensabili per ritoccare le fo-tografie digitali, regolando luminosità,contrasto ed eliminando occhi rossi ealtre imperfezioni. E’ inoltre presenteuna modalità di catalogazione delleimmagini scattate.Per informazioni: http://www.it.corel.com

Photoshop Elements“Elements” è la versione per utenti ca-salinghi di Photoshop. Offre strumenti

di correzione avanzati delle immagi-ni, utilizzabili però con semplicità daqualsiasi tipo di utente.E’ molto evoluta anche la catalogazio-ne delle immagini che permette di in-serire parole chiave per ogni foto per 

una rapida ricerca degli scatti prefe-riti.Per informazioni: http://www.adobe.it

PicasaPicasa è un programma per il ritoccoe la catalogazione delle immagini do-

tato di un’interfaccia semplice e diver-tente da utilizzare, anche dagli utentimeno esperti. Picasa è gratuito.Per informazioni: http://www.picasa.com/

Per scaricare e provare i programmiper il fotoritocco, cercate nella sezio-ne Download di Virgilio Computer .

 AberrazioneDifetto che riduce la qualità di una fo-tografia.

 AE Acronimo di Automatic Exposure cheindica un sistema automatico di espo-sizione.

 Apertura del diaframmaDosa la quantità di luce che raggiun-ge il sensore. Viene espressa con unafrazione (rapporto tra diametro del-l’apertura stessa e distanza focale).

 Autofocus Automatismo della messa a fuocoche imposta la distanza corretta trasoggetto da fotografare e obiettivo.

In condizioni di ripresa difficili (pocaluce, pioggia) può non funzionare cor-rettamente.

 AutonomiaNormalmente riferito alla durata dellebatterie. L’autonomia è una delle di-scriminanti nella scelta delle fotoca-mere digitali, particolarmente avide dienergia.

BarrelTipo di distorsione. E’ il rimpiccioli-mento o ingrandimento della partecentrale dell’immagine che assume

l’aspetto di un barile.

Bilanciamento del biancoCorrezione cromatica che consente di

restituire ai colori le loro tonalità natu-rali indipendentemente dalla condizio-ne luminosa (es. con luce artificiale) in

cui è avvenuto lo scatto.

BitmapUn’immagine bitmap viene codificatapunto per punto (pixel), secondo unoschema per righe e per colonne; è ilmetodo usato dal computer per visua-lizzare le immagini sullo schermo.

Bracketing Modalità di scatto multipla utilizzataquando l’esposizione corretta non è

facilmente identificabile. Utilizzando-la, con un solo scatto vengono fattepiù foto (3 o 5) sovra e sotto esposterispetto all’esposizione scelta.

Fotografia digitale: un glossarioSono numerose le sigle e i termini che possiamo trovare nella

fotografia digitale: ecco la spiegazione di alcuni tra i più importanti

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Buffer Memoria temporanea delle fotocame-re digitali in cui le immagini vengonodepositate in attesa di essere elabo-rate. Utilizzata per aumentare la velo-cità degli scatti.

CCDSensore utilizzato nelle fotocameredigitali. È caratterizzato dal numerodi punti sensibili alla luce, ossia daipixel. Il numero totale di pixel forniscela risoluzione della fotocamera.

CMOSSensore utilizzato nelle fotocameredigitali. Rispetto al più diffuso CCD,

consuma di meno, offre una risolu-zione maggiore, ma al momento è piùcaro e più lento.

CompensazioneCorrezione del valore impostato dal-l’esposimetro per avere un’espos-zione corretta in situazioni di ripresadifficili (es. controluce, per non avereil soggetto nero, si compensa aumen-tando di 2 o 3 valori EV).

Compressione LZWTipo di compressione utilizzata neiformati Gif e Tiff. Utilizza un algoritmosimile a quello del formato zip lascian-do i colori inalterati. Normalmente èpiù efficace della compressione RLE.

Compressione RLETipo di compressione utilizzata neiformati Bmp (tranne che in caso di im-magini a 24 bit). Meno efficace dellacompressione LZW perchè assemblasolo pixel dello stesso colore e non

comprime gruppi di pixel di colori di-versi.

ContrastoE’ la differenza tra le aree più chiaree quelle più scure di un’immagine. Seè troppo basso l’immagine appare gri-giastra.

DiaframmaLa parte della macchina, regolabile sudiversi valori, che dosa la quantità di

luce che raggiunge il sensore. Minoreè il valore del diaframma, maggiore èla distanza messa a fuoco contempo-raneamente (profondità di campo).

DPI“Dots per inch” (punti per pollice). Uni-tà di misura della risoluzione di unafoto digitale. Maggiore è il numero,maggiore è la risoluzione.

EsposizioneLa quantità di luce che cattura la foto-camera (la pellicola nelle analogichee il sensore nelle digitali) quando siscatta una foto. E’ regolata dal dia-framma e dall’otturatore.

EV Acronimo di “Exposure Values” (va-lori di esposizione). Gli EV vanno da-4 a 20; ogni valore è determinato da

diversi accoppiamenti tra diaframmi etempi di otturazione.

EXIF  Acronimo per Exchangeable ImageFile format, è un formato di file per fo-tocamere digitali. Quando registriamoun’immagine su una scheda di me-moria, viene utilizzato il formato EXIFche non è altro che un’immegine Jpegcon dati addizionali inclusi nel file chela contiene.

Fill-inE’ Impostazione del flash che si utiliz-za quando ci sono forti ombre o netticontrasti di illuminazione (controlu-ce).

FiltroServono ad alterare la luce che entranella macchina. Applicati all’obiettivoservono per ottenere effetti speciali(foto con sfondo verde) o per migliora-re il risultato (per fotografare in mon-

tagna sulla neve dove la luce è moltoforte).

Fish-eyeNoto anche con il nome di obietti-vo grandangolo (obiettivo con focalecorta) con angolo di visuale intorno ai180°.

Flash esternoFlash non incorporato nella macchina:montato sulla slitta del pentaprisma

oppure collegato tramite cavo.

FocaleDetermina la capacità di ingrandimen-

to dell’obiettivo, più è alta, più l’obiet-tivo ingrandisce. Tecnicamente è ladistanza tra la lente e il piano focale,dove si trova il CCD o la pellicola.

FuocoServe a regolare l’obiettivo in modotale che la scena inquadrata siaproiettata con nitidezza sulla pellicolao sul sensore.

GrandangoloObiettivo con focale corta che com-porta un campo visuale più ampio.Quando l’angolo di visuale è intornoai 180° si parla di obiettivo Fish-eye.

ISOUnità di misura di sensibilità alla luce.Più gli Iso del sensore digitale aumen-tano, meno luce è necessaria a frontedi un degradamento dell’immagine.

 JPEGUno dei più diffusi formati per le im-magini digitali. Sfrutta un sistema dicompressione dell’immagine che sibasa sulla semplificazione della stes-sa. Più la compressione è alta, più

l’immagine si degrada.LCDE’ il display a cristalli liquidi, presen-te sul dorso delle fotocamere digita-li. Viene utilizzato per visualizzare lefoto scattate e per interagire con lamacchina. E’ spesso causa dell’altoconsumo di energia delle digitali.

Lunghezza focaleDetermina la capacità di ingrandimen-to dell’obiettivo, più e alta, più l’obiet-

tivo ingrandisce. Tecnicamente è ladistanza tra la lente e il piano focale,dove si trova il sensore.

MacroTecnica fotografica dedicata alla ripre-sa di soggetti di piccole dimensioni omolto ravvicinati.

Manual FocusMessa a fuoco manuale, utile per sfuocare volutamente il soggetto, per 

mettere a fuoco solo una parte dell’in-quadratura o per ovviare a problemidell’automatismo (es. in caso di piog-gia o in condizioni di luce difficile).

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I segreti della fotografia digitale

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MegabyteUnità di misura della quantità di dati,corrisponde a 1.024 kilobyte.

MegapixelCorrisponde a circa un milione di pixel.Normalmente è utilizzato per indicarela risoluzione del sensore di una foto-camera digitale.

Memory CardScheda di memoria. Supporto sucui le immagini vengono memo-rizzate nelle fotocamere digitali.E’ l’equivalente della pellico-la nelle fotocamere tradizionali.Per una guida approfondita leggere

articolo a pagina 9.

MirinoServe per inquadrare la porzione del-la realtà che si vuole inserire nella fo-tografia.

ObiettivoLo strumento costituito da un gruppodi lenti che convogliano i raggi lumino-si sul supporto che li cattura, ovvero lapellicola o il sensore digitale.

Occhi rossiFenomeno per il quale gli occhi delsoggetto fotografato appaiono rossi acausa del flash. Per evitare l’effetto èsuggerito separare il flash dalla foto-camera, o utilizzare le modalità pre-senti in tutte le fotocamere digitali.

OtturatoreMeccanismo posto tra l’obiettivo e ilsensore che, aprendosi e chiudendosiin un tempo stabilito, permette il pas-

saggio della luce.

PixelIl più piccolo punto in cui viene scom-posta un’immagine.

Profondità di campoE’ la parte della scena da fotografareche viene messa a fuoco (minore èl’apertura del diaframma, maggiore èla profondità di campo).

Profondità di coloreIl numero di sfumature di colore che ilsensore è in grado di registrare.

RawE’ un file che memorizza i dati cattu-

rati direttamente dal sensore, senzanessun tipo di compressione.

Reflex Fotocamera che permette di vede-re nel mirino esattamente quello cheandrà a impressionare il sensore di-gitale.

Regola delle tre partiRegola di composizione dell’immagi-ne. Si applica dividendo l’immagine intre parti uguali, sia verticalmente sia

orizzontalmente, in modo da creareuna griglia di 9 riquadri.

RisoluzioneDimensione di un’immagine, nel di-gitale esprime il numero di punti cheformano un’immagine dati.

RumoreDegrado dell’immagine digitale, per es. quando viene impostata una sen-sibilità alta nel sensore.

SaturazioneE’ il grado di contrasto tra i colori pre-

senti nell’immagine, in sostanza lapurezza del colore. Per avere un im-

magine sulla scala dei grigi bisognaridurla al minimo.

SensibilitàE’ la capacità della pellicola o del sen-sore digitale di essere impressionati(la velocità con cui reagiscono allaluce). Più è alta meno quantità di luceè necessaria. Nelle pellicole si misurain ASA, Din o ISO.

SensoreChip elettronico (CCD o CMOS) che

cattura la luce. Presente nelle digitaliha funzione analoga alla pellicola nel-le macchine fotografiche tradizionali.

SottoesposizioneQuando l’immagine risulta molto scu-ra, fino a essere nera. Causata dallanon corretta impostazione della foto-camera, oppure da illuminazione in-sufficiente.

Sovraesposizione

Quando l’immagine risulta molto chia-ra, fino a essere bianca. Causatadalla non corretta impostazione della

Virgilio presenta Stampa Foto

Online il servizio di Tin.it, poweredby Rikorda, per stampare le foto dalcomputer e riceverle comodamen-

te a casa o all’indirizzo da scelto.Dopo essersi registrati al serviziodi Stampa Foto Online, sarà pos-sibile caricare le foto, scegliendoledirettamente dal PC o da Cd Rom.Sono disponibili numerosi formati distampa tra cui scegliere, così come

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I segreti della fotografia digitale

fotocamera, oppure da illuminazioneeccessiva.

Spot Impostazione dell’esposimetro: l’espo-sizione viene tarata solo su una picco-la area posta al centro della scena dariprendere.

StabilizzatoreUtilizzato per evitare che la foto ven-ga mossa in presenza di obiettivi digrande lunghezza focale. Può esseremeccanico o digitale.

 TelecomandoUtilizzato per eliminare le oscillazioni

che la pressione del dito innesca sullamacchina (dannose con tempi di posalunghi o con focali lunghe) o per ese-guire autoscatti.

 TeleobiettivoObiettvi con lunghezza focale supe-riore a 50mm.

 Tempo di otturazioneTempo durante il quale l’otturatorerimane aperto (sinonimo di tempo diposa, esposizione o scatto).

 TreppiedeCavalletto utilizzato per limitare le vi-brazioni sulla macchina, utile per tem-pi di posa lunghi (es. notturne), auto-scatti e pose difficili (es. a due metrida terra o vicinissime al suolo).

USBLa più diffusa delle porte per connet-tere la fotocamera al computer. Velo-ce e di facile utilizzo.

Zoom digitale A differenza dello zoom ottico, conquello digitale l’ingrandimento vienefatto tramite software con una resaqualitativamente inferiore. Viene in-grandita solo la porzione centrale del-l’immagine (il rimanente dell’immagi-ne viene tagliato).

Zoom otticoObiettivo con lunghezza focale va-riabile per ingrandire una porzione discena (Zoom in) come se ci si avvici-nassimo all’immagine.