echi di guerra

Upload: hubert-umberto

Post on 12-Oct-2015

23 views

Category:

Documents


0 download

DESCRIPTION

CORSO DI LAUREA IN TECNICHE ARTISTICHE E DELLO SPETTACOLO_______________RecitativoCavataAria

TRANSCRIPT

Slide 1

Universit Ca Foscari di VeneziaFacolt di Lettere e FilosofiaCORSO DI LAUREA IN TECNICHE ARTISTICHE E DELLO SPETTACOLOTeatro Giovanni PoliGioved 3 dicembre 2009Echi di guerra nel Tamerlano di Antonio Vivaldi

a cura diElisabettaBrusa, Francesco Fanna e Alessandro Borin

Istituti metrici e formali (I): definizioniRecitativoVersi sciolti settenari ed endecasillabi (pi raramente quinari). Preponderante sillabismo nel rapporto testo/musica. Scansione ritmica priva di schemi regolari, non periodica, del tutto aderente alla mutevolezza e duttilit daccenti offerta da settenari ed endecasillabi. Impiego pressoch assoluto del tempo imperfetto. Assenza quasi totale di ripetizioni verbali. Predilezione per il movimento melodico di grado congiunto (come nella lingua parlata). Utilizzo di strutture stereotipate associate a particolari elemnti sintattici (asserzini, domande, interiezioni, esclamazioni, ecc.).

CavataLa linea melodica, pur associata a versi sciolti come nel recitativo, tende ad assumere lespansione melodica tipica dellaria.AriaPrevalente isometria (in ordine di frequenza: settenari, ottonari, senari, quinari, decasillabi). Struttura rimica. Disposizione in due stanze, il pi delle volte tetrastiche o tristiche. Prevalenza della struttura col Da capo. Cantabilit e accompagnamento strumentale.

Istituti metrici e formali (II): funzione e classificazioneRecitativo teatraleNel dramma per musica il recitativo utilizzato per la declamazione del testo poetico e per collegare tra loro e preparare gli episodi vocali chiusi. Il recitativo teatrale il pi libero. Pu essere affetto da numerosi difetti, come la difficolt nel mandarlo a memoria, una condotta armonica innaturale, la presenza di troppe cadenze perfette che ritardano lazione.Recitativo da cameraUsa maggiori artifici, finalizzati allespressione delle parole. Questo genere di recitativo, proprio della cantata, pu essere usato eccezionalmente nellopera, soprattutto in qualche soliloquio alluso di camera.Recitativo ecclesiasticoRichiede qualche messa di voce, molte appoggiature e una certa nobilt sostenuta, cio una dizione lenta e solenne.(Cfr. Pier Francesco Tosi, Opinioni de cantori antichi e moderni, Bologna, 1723)

Concatenazione Recitativo-AriaConcatenazione logicaLaria dipende logicamente dal recitativo precedente: pu costituire la risposta a una domanda posta nel recitativo antistante, limpartizione di un ordine, ecc. In quanto parte dello sviluppo narrativo, laria dunque indispensabile alla comprensione del dramma. Non si tratta dellesteriorizzazione di sentimenti interiori concepiti come commento psicologico al dramma n di una situzione contemplativa opposta radicalmente allazione espressa nel recitativo.

Concatenazione linguisticaIl collegamento affidato a uno o pi rinvii lessicali contenuti nel recitativo antistante: si pu trattare della ripresa o dellespansione di un intero verso, di un singolo emistichio o di singole parole, oppure di una similitudine o di un paragone. Da un punto di vista contenutistico questi rinvii rappresentano una ripetizione e presuppongono una raffinata sensibilit poetica da parte del pubblico Concatenazione topicaUno dei concetti predominanti del recitativo antistante viene utilizzato nellaria immediatamente seguente. Il grado di concatenazione diviene pi fragile e le arie possono essere sostituite con altre che esprimono lo stesso concetto e divenire dunque intercambiabili.Concatenazione logicaMEGACLEMegacle teco!LICIDAGiusti di!MEGACLE Prence.LICIDA Amico.Vieni, vieni al mio seno. Ecco risortala mia speme cadente.MEGACLE E sar veroche il ciel m'offra una voltala via d'esserti grato?LICIDA E pace e vitatu puoi darmi, se vuoi.MEGACLE Come?LICIDA Pugnandonell'olimpico agoneper me, col nome mio.MEGACLE Ma, tu non seinoto in Elide ancor?LICIDA No.MEGACLE Quale oggettoha questa trama?LICIDA Il mio riposo. Oh dio!non perdiamo i momenti. Appunto l'orache de' rivali atletisi raccolgono i nomi. Ah, vola al tempio;di' che Licida sei. La tua venutainutile sar, se pi soggiorni;vanne: tutto saprai quando ritorni.

MEGACLE

Superbo di me stessoandr portando in frontequel caro nome impresso,come mi sta nel cor.

Dir la Grecia poiche fur comuni a noil'opre, i pensier, gli affetti,e al fine i nomi ancor.

Concatenazione linguisticaBAJAZETDov mia figlia, Andronico?ANDRONICO Sul trono.()

BAJAZETAndiamo, ingiusto ciel!Son disperato.Io pi figlia non ho, non ho pi trono;non son pi padre, pi Bajazet non sono!

BAJAZETDov la figlia?Dov il mio trono?Non son pi padre,pi re non sono!La sorte barbaranon ha pi affanno,non ha pi fulmineil ciel tirannochesser terribilepossa per me.

Vede listessonemico Fatoche non pu farmipi sventurato,ch se muccide,crudel non .

Concatenazione topicaASTERIASenti, chiunque tu sia che a pro dIreneTanto dicestiIRENE Pretendi forse allo sposo usurpatoAggiunger nuovi insulti?ASTERIAConosci pria il cor dAsteria,e apprendi che ma non chiama al tronoo brama di regnar, o molle affetto.IRENEChe dunque?ASTERIA Dille alfin che non parta:forse la sua fortuna,quandio dispiaccia al tartaro, risorge.in pegno dei miei detti, ecco la mano;sapr Asteria spiacer a un Tamerlano.ASTERIA

La cervetta timidettacorre al fonte,al colle, al montetrova alfin il suo diletto,laccarezza e si consola.

Cerchi Irene il suo diletto,ah! Il suo ingratoSposo amatoIl mio cor, no, non glinvola.

La costruzione semantica dellopera: mezzi musicali e personaggiRappresentazione di caratteri dominanti:

(a) Strumentazione: trombe, corni, timpani, ecc.

(b)Tecniche compositive: ostinato, contrappunto, unisono Chi dal cielo o dalla sorte(La fida ninfa, Atto Primo, Scena 1)AValoreChi dal cielo o dalla sorte fatto grande non si trova,faccia s col suo valor.BTimoreTutto il mondo del pi forte:alma vile a che mai giova?Povert vien da timor.

Se il cor guerriero(Tito Manlio, Atto Primo, Scena 2)ADovereSe il cor guerriero tinvita allarmi,pensa alla legge e al tuo dover.BPiacereFuggi il cimento della battaglian ti lusinghivano piacer.

Orribile lo scempio(Tito Manlio, Atto Primo, Scena 8)ACastigoOrribile lo scempio nel sangue si vedr.BMonitoE allaltrui cor desempiola strage servir.

No, che non vedr Roma(Tito Manlio, Atto Terzo, Scena 7)ACrudeltNo, che non vedr Roma su queste luci il pianto:son tutto crudeltBGi la piet doma,e nel mio core intantoricetto pi non ha.

La tramaLa scena ambientata a Prusa, in Bitinia (lodierna Bursa). Tamerlano, subito dopo aver ridotto in prigionia il sultano Bajazet e aver ucciso suo figlio e sua moglie, si innamora della figlia Asteria, che era stata per promessa ad Andronico, principe greco ereditario di Costantinopoli, giunto da Tamerlano per cercare aiuto nel tentativo di recuperare il trono usurpato dal fratello. Per sedurre Asteria e ottenere il consenso di Bajazet a questa unione, Tamerlano tratta con premura il sultano, che continua tuttavia a riempirlo di ingiurie. A sua volta, per non perdere il favore nei confronti di Asteria, Andronico cerca di liberare Bajazet. Intanto giunge Irene, principessa di Trebisonda promessa a Tamerlano e questultimo, per sbarazzarsi insieme di Andronico e Irene, decide di farli sposare luno con laltra. Asteria, sempre ignara dellamore di Tamerlano, teme che Andronico preferisca occuparsi del trono di Trebisonda piuttosto che degli infortuni della sua famiglia. Quando Tamerlano si dichiara ad Asteria, questultima e Andronico vengono presi dal panico, ma, malgrado la collera di Tamerlano, Andronico dichiara apertamente il suo amore per Asteria. Tuttavia, la ragazza fa voto di sposare Tamerlano per evitare al padre di essere ucciso e salvare lamante dalla morte, bench entrambi si oppongano al matrimonio. Irritato dalla piega che gli eventi stanno prendendo, Tamerlano minaccia di uccidere Bajazet e Andronico se Asteria non lo sposa. Bajazet si suicida col veleno. Questo gesto di eroica disperazione commuove Tamerlano, che concede in sposa Asteria ad Andronico e annuncia il proprio matrimonio con la principessa Irene. (Cfr. Michele Bernardini, Tamerlano, protagonista orientale del Settecento europeo, in Mappe della letteratura europea e mediterranea, II, Mondadori, Milano 2000, pp. 239-240.)Struttura drammaturgica (I)AndronicoIrene

TAMERLANO

AsteriaBajazetStruttura drammaturgica (II)Andronico Tamerlano

BAJAZET

Asteria Irene TAMERLANO- IRENE Dubbio e inquietudineTamerlano, In s torbida procella (I.03)G. Giacomelli (Alessandro Severo, 1732)In s torbida procellacerco invano amica stella,non ho porto e non ho sponda.

Sol fra scogli ondeggio ed erro,e dal legno a cui mafferromi respinge il vento e londa.Irene, Qual guerriero in campo armato (I.09)R. Broschi (Idaspe, 1730)Qual guerriero in campo armatopien di forza e di valore,nel mio cor innamoratosdegno e amor fanno battaglia.

Il timor del dubbio evento,il dolore ed il cimentolalma mia confonde e abbaglia.

ANDRONICO- ASTERIA dolore e mancanza di paceAndronico, Quel ciglio vezzosetto (I.04)Quel ciglio vezzosettochispira grazie e amore,quel labbro morbidettoferito ha questo cor,n trova pace.

Esser non v ingratoma sempre v seguirquel caro volto amatoche ognor mi fa languire,il cor mi sface.Amare unalma ingrata, (I.08)Amare unalma ingratapena crudel, spietatache non d pace al cor.

Esprime il mio dolorei spasimi del coree pur non li conosce un empio traditor.

BAJAZET risolutezza e orgoglio Bajazet, Del destin non dee lagnarsi (I.01)Del destin non dee lagnarsichi ha nel petto unalma forte,e laspetto della mortenon paventa un cuor di re.

Il morir, solo mavanza,e il mio caro amato pegnofido prence a te consegno,tu poi lama ancor per me.