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TREVO R WYE IL SUONO EDIZIONE ITALIANA

Author: phamhuong

Post on 07-May-2018

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  • TREVO R WYEIL SUONO

    EDIZIONE ITALIANA

  • I VolumeII VcilumeIII VolumeIV VolumeV VolumeVI Volume

    TnBvoR WynSEI PRACTICE BOOKS PER IL FLAUTO (Edizione italiana)

    IL SUONOTECNICAARTICOLAZIONEINTONAZIONE E VIBRATORESPIRAZIONE E SCALESTUDIO AVANZATO

    IL BUON FLAUTISTAUn complemento ai Practice Books

    Titolo originale dell'opera: A Trevor \l!e practice bookfor the flute (volume 1-6)

    Traduzione: Stefano Cioffi, Riccardo Ghiani, Gian Luca Morselettol" edizione 1993l" ristampa 19952" ristampa 19983'ristampa 2001

    ISMN M-705004-02-1

    @ Copyright 1980 Novello & Company Limited

    Per la traduzione [email protected] Copyright1997 by Riverberi Sonori s.a.s.Via Machiavelli" 50 - 00185 RomaTeL 4644703055 fax 06447 03059email: [email protected] www.riverberisonori.it

    Tutti i dirilti riservati - All rights reservedNessunaparfe di questa pubblicazione pu essere copiata o riprodotta in alcun modoe per nessuno scopo senzal'autoizzazione dell'Accademia Italiana del Flauto.

    Printed in Italy

  • FEn:jCNy,

    !

    :-

    Introduzione

    ESERCIZI SUL SUONO - Note generali

    " .a)"Armonicib) Registro grav,g

    c) Registro rnedio ,

    d) Registro acuto

    CNOMES , 'i','.:COLORE'DEL SUONO

    CONTROLLO DELLA RESPIRAZTONE

    :FLESSIBILITA'

    .''', .CilITROELS:DELL I NTONAZTONE-':.

    ESEMPI

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  • UN'INTRODUZIONE DA LEGGERE

    ALLO STUDENTE

    euesto volume prender in esame il problema dello studio: come trame il massimo profitto, comemigliorare il proprio rendimento, e come isolare e superare alcune difficolt proprie del flauto. Non

    ha assol'utamente la pretesa di esaurire I'argomento. E' stato scritto per aiutarvi a risolvere moltiproblemi relativi al flauto nel pi breve tempo possibile.

    Gli esercizi proposti, se affrontati correttamente, vi aiuteranno a ridurre notevolmente il temponecessario per costruire i moduli tecnici dell'esecuzione flautistica, e vi permetteranno di dedicarepi tempo alla risoluzione dei problemi eminentemente musicali.

    Ecco alcuni punti di vitale importanzache riguardano lo studio in generale:

    a) Studiate il flauto solo se li desiderate: in caso contrario, non fatelo! E' praticamente inutile pas-sare il tempo a itudiare avendo nello stesso tempo la voglia di fare qualche altra cosa.

    b) Una volta presa la decisione di studiare, rendetevi la vita difficile. Esaminate ogni particolare del

    vostro suono e della vostra tecnica come farebbe un ispettore pignolo, cos da individuame i punti

    deboli e da poterli elimiryrre. Solo in questo modo potrete migliorare velocemente. Dopo aver sfo-

    gliato il libro vi renderete conto che molti degli esercizi proposti non sono altro che un modo dianalizzare lo stesso problema sotto differenti punti di vista. Non vi sar difficile inventame voi stes-

    si di nuovi.c) Cercate di studiare soprattutto ci che non riuscite a suonare agevolmente. Non siate indulgenti

    con voi stessi: non limitatevi a suonare solamente ci che non vi crea problemi-

    d) Dato che alcuni esercizi sono piuttosto faticosi, controllate che la posizione del vostro corpo e

    delle vostre mani sia corretta. Per tutto ci che riguarda questo aspetto importante consultare un

    buon insegnante (vedi volume VI - STUDIO AVANZATO)

    GARANZIA

    Il semplice possesso di questo libro non garantisce dei miglioramenti: non vi niente dimagico nella carta stampata. Ma se avete veramente il desiderio di suonare bene e sietedisposti ad investire una ragionevole quantit di tempo e di lavoro per raggiungere que-

    sto scopo, i risultati non tarderanno 4d arrivare. E' una semplice questione di tempo,pazienia e lavoro intelligente. Questo libro frnalizzato all'eliminazione dello sfudioimprodunivo. E' un concentrato di tecnica flautistica. Se seguirete attentamente tutte le

    indicazioni, otterrete il doppio dei miglioramenti nella met del tempo.

    Questa I'unica garanzia possibile!

    ALUINSEGNANTE

    euesta collana una raccolta di esercizi rivolta ai flautisti di ogni et che abbiano cominciato i loro

    studi da almeno un anno, fino ad includere gli studenti dei Conservatori e delle scuole superiori. Vi

    sono alcune indicazioni di velocit, che possono essere modificate in base al livello e ai problemi

    del singolo esecutore. Alcuni esercizi sono pi difficili di altri: scegliete quelli necessari per i vostri

    allievi.

    4

    TREVOR WYE 1979

  • ESERCZI SUL SUONO - NOTE GENERALI

    Questo libro non espressione di nessuna scuola flautistica o stile nazionale in particolare, n diuna speciale concezione della produzione del suono. E' necessaria la guida di un buon insegnante.Sarebbe meglio eseguire gli esercizi proposti con gli occhi chiusi, per sviluppare I'orecchio.

    Ascoltatevi sempre con la massima attenzione.Cercate di non farvi distrarre da ci che vi circonda.Se il vostro suono ancora immaturo, sar meglio cominciare con il registro grave e poi costruirvisopra il resto.

    Non ho mai dimenticato I'introduzione di Marcel Moyse al suo magnifico De la Sonorit, nellaquale dice:

  • ARMONICI

    Gli armonici sono degli ingredienti del suono che conferiscono ai suoni di base, o fondamentali, illoro colore specifico. Per i principianti il registro grave e quello acufo sono entrambi difficili, masia chiaro che, se nei suoni gravi non vi fossero armonici o pienezza e colore, il registro medio equello acuto sarebbero molto pi difficili. Sar molto utile uno studio preliminare sugli armonici.

    Esercizio l: imparate a emettere ogni nota con precisione e sicurezza evitando che il suono sirompa. E'molto dtile.

    Poi provate ad imitare i richiami del como da caccia-

    o9

    Ripetete gli esercizi riportati qui sopra con le posizioni del do diess grave, re naturale grave e mibemolle grave. Notate che per I'emissione degli armonici pi acuti richiesto un incremento della

    velocit dell'aria.

  • IL REGISTRO GRAVE

    Decidete se cominciare lo studio con questi esercizi o con quelli che seguono in base ai vostri pro-blemi tecnici contingenti e alle indicazini del vostro insegnante. Se volete piantare in un tenenofertile le radici del vostro futuro lavoro sul suono, meglio iniziare a studiare il registro grave. Maper prima cosa dovrete esercitarvi nella produzione di un buon st naturale, che la nota di pi faci-le emissione sul flauto. Questo fatto dovuto a due ragioni: a) pi il tubo corto, pi i suoni sonofacili da produrre; b) I'indice ed il pollice mantengono saldamente lo strumento, il che non avvienenelle due note superiori al si. Suonate questa nota - si naurale - finch diventi il migliore, il piluminoso, il pi bel si naturale che abbiate mai suonato in tutta la vita. Questa ricerca pu durareanche 10 o 15 minuti. Bene! A meno che non abbiate un treno da prendere, potrete ottenere mag-giori risultati insistendo nello studio di questa nota piuttosto che studiando intere pagine di esercizi.

    Non suonate una successione di si corti: ogni nota deve durare quanto dura il vostro fiato.

    Quando il si sar veramente di buona qualit, potrete intraprendere lo studio dell'esercizio 1. Ognicoppia di note dovrebbe durare pressappoco quanto ve lo consente tutta la vostra riserva di aria;suonatele comunque molto lentamene. Cercate I'assoluta omogeneit in ogni coppia di note. Fateattenzione a non ruotare il flauto all'interno quando suonate le note pi gravi. Se la seconda delledue note vi sembrer migliore della prima, suonate la coppia di note in ordine inverso.

    ngr--==-f nf

  • Quando studiate il suono, iniziate e terminate sempre con un bel si naturale: dovr servirvi da ter-mine di paragone con le altre note.

    Lntaruentc

    A

    --=---/nf

    -=::-"fn--=f

    * Come gi detto I'emissione di queste ultime note diviene progressivamente pi difficile. Ci dovuto al fatto che I'allungamento del tubo non viene compensato da un proporzionale ampliamen-

    to del suo spazio intemo; se cosi fosse, la produzione delle note gravi verrebbe alquanto facilitata,ma esse cambierebbero notevolmente di colore, e verrebbe senza dubbio compromessa la qualitdei suoni della seconda e teza ottava.

    8

  • A questo punto potete arricchire il vostro repertorio di note lunghe con i seguenti tre esercizi.Potrete effettuare dei piccoli movimenti delle labbra per facilitare I'emissione procedendo verso le

    note gravi. Fate in modo che queste non abbiano il suono di un sacchetto di carta pieno di vespe;evitate sempre di coprire il foro dell'imboccatura nella tessitura grave e ricordate di cominciaresempre con gli esercizi sul si naturale. ,

    m1f

  • nJf

    2) Ravel**. Il tema di Ravel richiede un suono pi scuro e pi ricco di colore rispetto al precedente'Lo definiremo sLrono viola.

    TEMA

    Lentanrente

    nf3) Debussy: Prlude l'aprs-ntidi d'un faune.

    Ecco quattro studi sul registro grave basati su questo notissimo tema. Usate questi esercizi per stu-

    diare un suono il cui colore sia approssimativamente a met strada fra il suono giallo e quello viola.

    TEMA

    **Introduction et Allegro, per gentile concessione di Editions Durand, Paris

    t0

  • PREPARAZIONE

    mf

  • PREPARAZIONE

    V)

    *r -ESERCIZIO FINALE

    Lentamente

    nf-Lentamente

    mf

    Lentamente

    mf -----=

    *f

    t2

    mf

  • IL REGISTRO MEDIO.I

    Anzitutto scegliete, nella prima ottava, una buona nota della mano sinistra. Dovr essere la vostra

    nota migliorc.

    Quando la nota che avrete scelto avr una buona qualit, portatela all'ottava superiore senza alcuna

    tensione. Non incrementate eccessivamente il flusso dell'aria salendo d'ottava, altrimenti la notasuperiore suoner troppo esile.Provate a controllare il fluso d'aria cercando di mantenerlo il pibasso possibile, ed evitando di coprire eccessivamente il foro dell'imboccatura. Se la nota dell'otta-va superiore non un s naturale, salite lentamente fino al si ed esercitatevi qualche minuto fino ad

    ottenere un suono il pi bello e luminoso possibile.

    Avrete la tendenza a far ricadere il suono del sl verso I'ottava grave. Di conseguenza, prima di con-taminare la qualit delle note gravi, siate pienamente sicuri che il vostro si naturale sia un veroArcangelo Cabriele dei si ttaturctli prima di tentare la produzione di un la diesis altrettanto bello.

    Come negli esercizi precedenti, suonate ogni coppia di note pressappoco per I'intera durata delvostro fiato. Andate avanti solo se la precedente coppia di note stata eseguita in maniera da assi-curare omogeneitir e buona qualitir. Sforzatevi anche di rendere la seconda nota sempre migliorerispetto alla prima. Quando questo succeder, invertite I'ordine dell'esercizio, e lavorate a ritroso

    fino al si naturale,la cui qualit dovrebbe risultare ancora migliore.

    Lentamente

    Firro al sol naturale tutto dovrebbe procedere bene, mentre fra il sol ed rl mi naturale comincerannoa sorgere dei problemi. Non forzate i suoni. Potrete continuare solamente quando queste note risul-teranno chiare. Tuttavia, per la maggior parte delle persone, le note comprese fra il sol naturale ed1I n naturale presentano diversi problemi di emissione. Ci dovuto ancora una volta al rapportofra I'ampiezza interna del tubo e la sua lunghezza. Questa limitazione riduce la risonanza delle notee a volte ne causa lo sfaldamento. E' proprio durante questi esercizi che potrete individuare fino ache punto vi sar possibile spingere un suono prima che si sfaldi. L omogeneit del suono deveessere il vostro obiettivo. Se, scendendo d'altezza, vi rendete conto che la nota grave migliore diquella superiore, invertite l'esercizio cosicch la vostra nota di riferimento risulti ancora pi bella.

    Lentamente

    Quando avrete ottenuto dei miglioramenti, tomate indietro fino al si naturole.

    t3

  • Quando arriverete al mi bemolle vi renderete conto della notevole differenza di qualit rispetto allealtre note: questa la secondazona problematica. Procedete come sopra, perfezionando il mibemolle e servendovi come modello sia del mi che del re naturale.

    Assicuratevi che I'indice sinistro sia sollevato nel re e nel mi bemolle*.Sollevando I'indice sinistro nel mi bemolle rendiamo pi luminoso il timbro di questa nota, altri-menti piuttosto opaca.Se questi suoni continuassero a presentare problemi. procedete per piccoli passi progressivi.

    Dopo alcuni giorni di studio, aggiungete I'esercizio 4 al vostro lavoro giomaliero: riunisce in unsolo gruppo due misure dell'esercizio l. La qualit del suono dovr essere omogenea. Ricordatesempre di prepararvi allo studio esercitandovi con il si naturale.

    ffi

    Quando avrete raggiunto buoni risultati, aggiungete al vostro repertorio i due esercizi seguenti:

    * N- B. Potrefe trovare degli esercizi riguardanti questi prohlemi in altri due volumi della raccolta: volunte II - TECNICAe volume III - ARTICOLAZIONE.

    t4

    Lentamente

    Lentamente

  • ^#FLentamente

    L'ultima misura qui sopra serve a farvi tenere a mente il terzo problema: lazona intorno al dodiesis, che verr afiiontata nella prossima sezione. Man mano che procederete, vi accorgerete che ildo diesi"s una nota di gran lunga pi vuota delie altre. Con una differente diteggiatura produciamodunque un do diesis risotlonte, che poi possiamo prendere come riferimento con la diteggiatura cor-retta. Mentre cliscenclete dal re nuurale al do diesis, eseguite quest'ultimo con la diteggiatura deldo dic.si.s grave. I)ovrete necessariamente soffiare con pi forza.E'una notapienadi armonici mapur sempre qualcosa a cLri aggrapparsi. Ora cercate di ottenere la stessa risonanza ed intonaz.ionecon tr.rtte le dita sollevate. come previsto dalla diteggiatura corretta. Su molti flauti il do diesissuona leggermente meglio aggiungendo allir usuale diteggiatura il medio e I'anulare della manodestra: provate se questo espediente pu esservi d'aiuto.

    Osservate come il do naturale suoni meglio rispetto al do diesis. Controllate I'intonazione dientrambi sulla base dei primi armonici delle rispettive posizioni della prima ottava.*

    * Potrete trovare ulteriori esercizi per la definizione d suono e dell' intonazione de! do naturale e del do diesis nel capito'

    Io Controllo dell'intonazione - III..E' perfettamente inutile studiare per una buona qualit di suono in queste due note seI'intonazione lascia a desiderare. Eliminate I'acne prima di truccarvi il viso!

    l5

  • Lenlantente

    Partendo dal si della prima ottava, studiate il do diesis tomando sempre alla nota di partenza.

    Quando i vostri sforzi avranno avuto successo, provate a cambiare sia Ia nota di partenza che quella

    di arrivo.

    Infine, partendo dal si naturale. ripercorrete il c:ammittit invers

  • T

    l

    II

    A questo punto, dovreste essere sulla via della risoluzione dei problemi concementi il registromedio. I miglioramenti non si presenteranno uniformemente in tutta la gamma di suoni fin qui cura-ti, tuttavia ora dovreste essere padroni di un buon numero di idee ed esempi sulla base dei qualiaffrontare lo studio delle zone problematiche.E' questione di_, _, e

    -IL REGISTRO MEDIO. II

    Quando vi sarete esercitati per alcuni mesi sia sul registro grave che su quello medio, vi rendereteconto che esiste ancora una crta differenza di colore fra i due registri. Il prossimo esercizio vi aiu-ter a rimuovere le ulteriori difficolt. Qualunque sia il colore con il quale cominciate, manteneteloper uto il registro medio. Eseguite I'esercizio prima utilizzando il suono giallo di cui abbiamo par-lato per L'Acquario di Saint-Sans; in seguito utrlizzate il suono viola raveliano. (Vedete ancheCome suonare correttamente il flauto).

    /2--

    nf- m- mf

    t7

    Leutamente *

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    -

    mf

    + A qurrt,, puttt() uti!ixzet'ere il coloie naturale della nota per autarvi a effettuare il salto alla nota superiore.

  • PREPARAZIONE PER IL REGISTRO ACUTO

    Questi esercizi vi aiuteranno ad eliminare qualsiasi variazione di colore non desiderata nel passag-gio dal registro medio a quello acuto.Vi aiuteranno anche a penetrare nelle note superiori come gi visto nel capitolo precedente.Non incrementate eccessivamente il flusso d'aria, o il vostro suono diventer debole e stridulo.Sforzatevi di rendere nobile la sonorit del registro acuto.Il mi naturate e il fa diesis acuti sono note che creano spesso problemi: a questo proposito consulta-te il capitolo Gnomes.E' abbastanza difficile ottenere colori differenti nel registro acuto, ma cercate di mantenere colnun-que una piccola differenza fra il suono giallo e quello viala.

    a Lentanreute

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  • B Lentamente

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    IL REGISTRO ACUTO

    E' probabile che gi le prime due ottave vi siano risultate difficili, ma il registro acuto certamenteil pi difficile per quanto riguarda la sonorit, il colore e la profondit del suono. Prima di affronta-re questi faticosi esercizi siate sicuri di essere completamente padroni della situazione per quantoriguarda le prime due ottave*.

    E' meglio non studiare il registro acuto contemporaneamente agli altri due. Cercate di farlo piavanti nella giomata di studio.

    Ricordate: questione di

    -,

    di e di

    Auguratevi anche di avere dei vicini di casa comprensivi!

    14f----==-

    * Consultate anche il prossimo capitolo Gnomes

    t9

  • Esercizio l: utilizzate lo stesso metodo di studio dei registri grave e medio. Evitate la tensionenell'affrontare le note pi acute.

    A+F-

    * togliete la chiavetta del re diesis per il si naturale acuto.

    Se volete, proseguite fino al do naturale, do diesis e re sovt'ocuti. ma solo se le vostre labbra sonopreparate ad affrontare queste note senza inigidirsi o contrarsi.

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    Quando il vostro lavoro inizier a dare i suoi frutti e le vostre labbra diventeranno pi forti, potretevariare le dinamiche, cos da eseguire questi esercizi sia piano che forte-

    21

  • GNOMES* - mi naturale e fa diesis

    Vi sarete sicuramente resi conto che il mi naturale ed il fa diesi.s acuti sono piuttosto crescenti. Sonoanche di pi diffcile emissione (senza i! meccanismo del mi snodato) rispetto alle note vicine. Esisteuna ragione meccanica che determina questo fatto; provate a diteggiare cromaticamente le note del

    registro grave, dal mi bemolle al si bemolle e, senza suonzre, confrontate le diteggiature eseguite con

    quelle corrispondenti nel registro acuto. Vedrete che eccettuati il mi naturale e lfa diesis viene general-mente apefto un solo foro per ogni rispettiva nota superiore. Senza il meccanismo del mi snodato que-ste due note hanno due foi aperti rispetto alle corrispondenti note del registro grave. Se si potesse chiu-dere uno di questi due fori, cosa che avviene con il mi snodato, l'emissione del mi naturale acuto risul-

    terebbe molto facilitata. E' stato inventato un meccanismo per chiudere uno dei due fori nel fa diesisacuto in modo da facilitare I'emissione di questa nota ed stato chiamato/a diesis snodato, ma molto

    complesso e molto costoso. E' semplicemente una pafte meccanica in pi che pu guastarsi con troppa

    facilit. Sono pertanto convinto che con un attento studio nessuno di questi due salvagente sia necessa-

    rio. Con il nri snodato, fra I'altro, ilfa diesis sembra ancora pi diffrcile per motivi psicologici.Suonate una scala di sol magg,iore:

    La velocit dell'aria viene incrementata man mano che si sale. Se la produzione del mi nnturale e delfadiesis acut diffcile o insicura, significa che la velocit dell'aria insuffrciente per queste due note,arr.messo che la direzione sia corretta. Questo un problema comune nei principianti. Se, suonandopiano la scala ascendente, il nti naturale edllfu rliesis non suonano. significa che le nole che portanoverso il mi naturale ed ilfa diesis (sol" la, si c do) sono quelle c'he dovraruto essere particolarmentecurate. Se la velocit dell'aria non sufficiente a garantire sicurezzanel mi naturale efa desis acuti.probabilmente insuffrciente anche per produrre le note precedenti con la dovuta intensit.

    RIFLETTETE SU QUESTI PROBLEMI PRIMA DI CONTINUARE.Nell'esercizio I velocizzate la colonna d'aria pi di quanto possa sembrarvi necessario per ottenerele note delle prime due frasi. Non dovreste riscontrare alcuna diflcolt nelle misure 6 e 10.

    Lentamente

    pf p

    Precedentemente abbiamo scoperto che il lrti naturale ed 1l fa diesis acuti sono piuttosto crescenti"Confrontate la loro altezza con gli armonici del do e re gravi.

    * Gnomes leteralmente significa gnomi, che ne[le intenzioni dell'Autore rappresentano i piccol problemi che possonoverificarsi durante lo studio dello strumento.

    22

    I

    i

    iT

  • I

    N

    Naturalmente queste due note vengono qui eseguite come quinte armoniche, intonate di per s manon in conformit con il temperamento equabile!Questo comunque un altro problema; per ora sar sufficiente tener presente che nelle tonalit dido e re maggiore dovreste cercare di tenere il mi naurale ed il fa diesu acuti leggermente bassi.Proseguite con questi esercizi, che presentano intervalli sempre pi difficili. Non andate avanti finoa quando ogni esercizio non sar del tutto assimilato.

    Ora provate:

    Se troppo difficile, cercare di aggirare I'ostacolo in quesro modo:

    Ripctete l'esercizio qui sopra ma questa volta effettuando un dintinuendo:

    Infine eseguite ancora una volta I'esercizio l. ma questa volta con variazioni di dinamica:

    f-pII

    J

    Lentamente

    Ora tcjrnate agli esercizi sul registro acuto, tenendo a mente questi elementi.

    23

  • COLORE DBL SUONO

    Il flauto possiede. pi di qualunque altro strumento dell'orchestra, la capacit di produne una granvariet di suoni. La pittura musicale pi interessante quando la tavolozza in nostro possesso ricca

    di numerose sfumature di colore. I seguenti esercizi vi aiuteranno a suonare in teclmicolor piuttostoche in bianco e nero. Eseguite I'esercizio A con un suono violu pieno, ricco e scuro. Cercate di non

    coprire il foro dell'imboccatura. In questo primo csercizio sar opportuno suonare/orte.

    Colore del suono - Esercizio I

    Liberamente= 60-72 da Reichert

    Ora eseguite I'esercizio B con un suono gial/o vuoto, aperto e delicato, pi da flauto dolce. Suonate

    piu piano che nell'esercizio A.

    Quanclo passate da A a B cercate di caratterizzare iI suono con una variazione di colore il pi evi-rlente possibile. La variet del suono I'elemento pi importante in questo esercizio.

    Il problema maggiore ottenere sensibili cambiamenti di colore nel registro nredio. Accertatevi chenel registr| nreclio, oltre chc nel rcgisrns grove. il t'0!ore non sia l0 slesso per enramlte le sequtn:e,nruggiore e ntinore.

    Suonate cla cima a fondo questa serie di esercizi in tutte le tonalit che potete, e alla fine cercate di

    suonarli ogni giomo in tutte le ventiquattro tonalit. nell'ordine esposto alla fine di D. E' meglioeseguire I'esercizio a memoria; trascrivete le tonalit restanti esclusivamente se lo ritenete realmen-

    te necessario. Sarebbe meglio, a questo punto, cominciare a stimolare e sviluppare le vostre poten-

    zialit mnemoniche.

    .---/'--=

    ]- \

    .lA

  • Continuate con le seguenti tonalit: mi bemolle nruggiore; do ntinorc; la bemolle maggiore; faminore, ecc. fino a esercitarvi in tutte le ventiquattro tonalit.

    ogni tonalit possiede un colore caratteristico e presenta problemi specifici.

    Dopo qualche settimana - e qualche progresso - con l'Esercizio I, passate all'Esercizio II e studiate-lo come avete fatto con il primo. GIi intervalli, nell'esercizio II, sono pi larghi, e ci vi pu crearemaggiori difficolt.

    Colore del suono - Esercizio II

    da Reichert

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    Ricordate di effetruare un grande cambiamento di colore passando a B.

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    Continuate con la seguente successione di tonalit: mi bemolle maggiore; do minore; la bemollemaggiore; fa minore, ecc. fino a quando non vi sarete esercitati in tutte le ventiquattro tonalit.

    Per finire, procuratevi delle raccolte di melodie e suonatele utilizzando diversi colori di suono.Scegliete dei motivi che si prestino a dei particolari colori. Potete trovare qualche esempio alla finedi questo libro.

    26

  • CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE

    Anzitutto consultate un buon insegnante, che vi aiuter a trovare una buona impostazione dellarespirazione. Potete anche trovare dettagliate spiegazioni ed esercizi sulla respirazione nel volumeV - RESPIRAZIONE E SCALE.

    I. WHISTLE TONES

    Questi suoni vengono prodotti soffiando nello strumento in modo molto leggero e rilassato.Sono le note che si sentono sibilare e che vengono prodotte per lo pi accidentalmente alla finedi un diminuendo nel registro grave. Sono come delle piccole stecche; in realt dobbiamo spessostudiare per evitarli! Cercate di isolare uno di questi whistle-tone.s. Provate con la posizione delsol grave, e, una volta isolato il suono, tenetelo il pi a lungo possibile cercando di evitare sob-balzi e tremolii. Anche 1l do naturale grave produce facilmente una serie di w,histle tones. perprodurre queste note avrete bisogno di una quantit d'aria minima, e ci vi aiuter nel controllodel diaframma e dei muscoli labiali. Pochi minuti al giorno di questo esercizio vi daranrlo velo-cemente ottimi risultati.

    2. AUTONOMIA DI FIATO

    Suonate un si naturale medio

    il pi lungo possibile. Misuratene ogni giomo la durara con l'aiuto della lancetta dei secondi di unoroiogio. e cercate sempre di battere il vostro precedente record. Troverete prestissimo alcuni meto-di per economizzare al massimo il flusso d'aria. Nel giro di un mese riuscirete a raddoppiare la lun-ghezza di questa e di altre note.

    Assicuratevi che il vostro si sia sempre intonato. Si pu essere tentati di coprire I'imboccatura dellostrumento cos da ridurre le dimensioni del foro e utilizzare una minore quantit di aria. Evitatequesto espediente: produce un suono calante e schiacciato e comunque vi ingannereste da soli!

    FLESSIBILITA'

    Produrre una nota con un bel suono non cos difficile: richiede solo un giusto equilibrio fra velo-cit, direzione del flusso d'aria e posizione delle labbra in relazione all'imboccatura dello strumen-to. Passando da una nota ad un'altra questi elementi devono subire lievi modifiche, cos da assume-re nuovi valori che garantiscano la produzione della seconda nota con un suono ugualmente buono.Tutti i seguenti esercizi trattano dei cambiantenti e dei movimenti che interessano il flusso draria ele labbra nel passaggio da una nota all'altra. Pi un intervallo ampio, pi risulta difficile coordina-re queste modifiche. Con una preparazione corretta potrete presto eseguire con facilit anche gliintervalli pi difficili. Tutte le note dovrebbero essere ugualmente belle ed inronate (ved.ete gli eser-cizi sul Controllo dell'intonazione). Generalmente il flauto suona pi forte man mano che si sale diregistro. Cercate di bilanciare questa tendenza suonando pi forte quando scendete d'altezza e pipiano, ma intonati, quandO salite. Vedete I'introduzione al punto b.

    27

  • FLESSIBILITA'.I

    lentoelibero J:eo-rr da Sousseman

    28

  • Studiate I'esercizio Flessibilit I prima nel modo seguente:

    per ottenere un buon appoggio sulle note gravi e tenere sotto controllo I'intonazione.

    Poi arrivate gradatamente al sol facendo in modo che sia piano, mo non calante. Cercate di produr-re gli intervalli senza sforzi n eccessive tensioni.

    j'- p .f- p f- I, Jl._ p

    Suonate le note pi alte piano ed intonate.Ci potr richiedervi del tempo.

    .f-p ,,r.

    29

  • In seguito studiate I'intero esercizio nei seguenti modi:

    - "f>- l--

    f=- P .f -P .f-P

    .".--..=.-"---? _p

  • FLts,SSIBILITA' II

    Questo esercizio molto pi difficile dei precedenti, e dovrebbe essere affrontato solamente daflautista di livello avanzato.La tonalit in cui scritto escluder probabilmente gli studenti di livello pi modesto!

    Le modalit di studio sono illustrate qui sotto.

    Liberamenfe ) . o-l.l:

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    -3l

  • In seguito studiate I'intero esercizio nei seguenti modi:

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  • FLESSIBILITA'II

    Questo esercizio molto pi difficile dei precedenti, e dovrebbeflautista di livello avanzato.La tonalit in cui scrirto escluder probabilmente gli studenti di

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    Le modalit di studio sono illusrate qui sotto.

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    32

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  • 4->\

    La maggior parte dei brani possono essere sottoposti a questo genere di studio, che il pi preziosoe benefico. E per di pi molto interessante!

    Per quanto riguarda i problemi relativi alla flessibitit. potrete trovare. alla fine di questo libro,diversi esempi tratti dal repertorio flautistico.

    -f E:t

    --1f-! 7!]

    ANGOLO DEI PROBLEMI

    l) Gli esercizi sono faticosi? Certamente! Riscaldatevi bene prima di affrontarli.Qualsiasi atleta si riscalda per ore prima di una gara o di un allenamento.

    2) Problemi con l'intonazione? Consultate il capitolo Controllo dell'intonazione.3) Non preoccupatevi dei movimenti eccessivi che inizialmente faree con le labbra o

    con la mandibola. Cercate di ottenere i risultati con qualunque mezzo, e poi riducetetutti i movimenti evitando di perdere ci che avete acquisito.

    J-t

  • CONTROLLO DELL'INTONAZIONB - I

    MOBILITA'

    Una buona esecuzione musicale non pu assolutamente prescindere da una buona intonazione.Questo capitolo finalizzato a farvi suonare forte o piano, crescendo o diminuendo, senza la mini-ma variazione di intonazione.

    I ) Suonate questo do nuturale fonissimo e poi ef'fettuate un diminuendo senza effettuare alcunacorrezione coh labbra, mandibola o testa.La nota diverr calante.

    2) Ora suonate lo stesso rlo naturule. ma questa volta cercate di cambiame l'intonazione versoI'alto e verso il basso muovendo le labbra e la mandibola all'infuori: se il cambiamento di altezzanon dovesse essere sufficiente. aiutatevi alzando la testa.In tutto questo non muovete assolutamenle le mani. n le braccia, n il flauto.

    Prima di suonare fbrte. piano. crescendo o drnrrnucndtl. necessario che acquisiate una mobilittale da consentirvi di variare l'intonazione di una nota con facilit e a piacere. Ora eseguite questostudio in stile jazz. Non diteggiate la terza nola cli ogni misura: ottenetela abbassando di un semito-no l'ntonazione di quella prccedente.

    34

  • CONTROLLO DELI,'INTONAZIONE . II

    CONCLUSIONE DELLB NOTE E DINAMICHE

    Abbiamo ormai assodato che quando riduciamo il flusso d'aria (diminuendo) abbiamo bisogno discoprire il foro dell'imboccatura in modo da non permettere variazioni di intonazione. euesti movi-menti che intervengono nella direzione del soffio, e che si effettuano con le labbra, con la mandibo-la e con il capo, necessitano di molto studio. Bisogna curarli tanto da poter fare dei crescendo ediminuendo assolutamente perfetti. Contate con attenzione.

    Ora provate I'esercizio 2. Quando arriverete al re noterere una maggiore difficolt a variare I'into-nazione. Variare a piacimento le note diteggiate con la mano desrra pi difficile rispetto a quelleprodotte solamente con la sinistra. Ci dovuto alla maggiore lunghezza del tubo. Il do diesis dellaseconda ottava . come tutti sappiamo, la nota pi mobile e la pi difficile da stabilizzare.*-

    >p

    O-po ff - P-f > F?JT

    - pp..tf =>pJT >-eptt-pptf >p

    Dopo alcuni giomi, o settimane, passati sui primi due esercizi, procedete con i numeri 3, 4, -5 e 6,ma non affrontate I'esercizio successivo se quello precedente non impeccabile. Infani i! processodi coordinamento del flusso d'aria e del movimento labbra-mandibola-testa via via pi veloce,fino a quando, nell'esercizio 6 con note corte, il movimento richiesto senza dubbio velocissimo.Questo movimento dovrebbe alla fine diventare automatico.Si vedr chiaramente che:a) pu essere molto utile studiare i prinri tre esercizi int,ertencJo Ie dinanche;b) questo il metodo pi efficace per controllare I'intonazione, sia nelle variazioni dinamiche, sia

    nel fraseggio;c) anche le note forti sostenute alla loro fine dovrebbero avere una conclusione:d) quando sarete pi abili, i movimenti, soprattutto della testa, verranno sensibilmente ridotti.

    *-3

    *

    4

    tv ff>P ff-P -ff-PP,,,

    r -P

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    PP'f -

    "ff -p ff - p

    ff-p -ff -pp ff-- p, >PJr-Prf >P

    ff- p .f-p.ff -ep.6rppff-ep >PP1ff>pp-ff >p71.f-p

    35

  • CONCLUSIONI BREVI

    Usate questa nuova tecnica negli esercizi 7 e 8, ma assicuratevi di suonare realmente piano e real-mente forte senza variazioni di intonazione.

    Lentamentea--\ ;-.-\ -i--\*

    7

    f pr-\

    Lentamente

    -f p "f pr-\

    pp -:=:=__=

    r

    Jp JP J? r? f? r? JP "tu "rP fp "rp

    pp_._-

    ANGOLO DEI PROBLEMI

    l. Non terminate mai una nota con la lingua o chiudendo le labbra. Usate la conclusio-ne per chiudere una nota.

    2.Per modificare I'intonazione non ruotate mai il flauto con le mani; servitevi esclusi-vamente delle labbra. della rnandibola o della testa.

    3. La c'onclusione di una nota calante? Aumentate il movimento delle labbra, dellamandibola e della testa!

    4. Quando le note diventano esii (consultate Controllo del fiato I, Whistle loncs) spin-gete le labbra in avanti per interrompere il suono.

    5 Controllate sempre I'intonazione con un pianoforte accordato, un diapason o unaccordatore elettronico, sia prima che durante lo studio.

    36

  • CONTROLLO DELL'INTONAZIONE . III

    INTONAZIONE *

    Questi esercizi vi aiuteranno a controllare il suono e l'intonazione del do naturale, del do diesis edelle note prodotte con le chiavi dei trilli.Anzitutto verificate I'intonazione del do diesrs con il secondo armonico del do diesis grave. Fate lostesso conil do naturale.Poi confrontate I'intonazione del do diesis dellagrave e con il quarto armonico deI do diesis grave.Fate lo stesso con tl do ed ilfa naturale.

    terza ottava con il terzo armonico del .fa diesis

    Nell'esercizio 1 e l/a fate attenzione che i due do nella seconda misura, uno armonico e uno natura-le, abbiano la stessa esatta intonazione.

    Fate lo stesso con I'esercizio 2 e Zla.Studiate bene entrambi gli esercizi prima di passare al numero 3.

    Esercizio 3. Qui effettuerete un confronto molto pi veloce fra la nota naturale e I'armonico.Debbono avere la stessa intonazione.

    Lentamente

    PRI]PARAZIONE

    * Potrete trovare uno studio pi approfondito e dettagliato sull'argomenro nel volume N - INTONAZIONE E VIBMTO.

    31

  • Esercizio 4 e 5. Sforzatevi per rendere queste note deboli, ottenute con le chiavette dei trilli, robustequanto le note naturali. E' un lavoro che richiede del tempo ma ne vale la pena. Seguite questediteggiature:

    I - diteggiate un do pi la prima chiavetta = re naurale2 - diteggiat e un do pi la seconda chiavetta = re diesis

    Esercizi 6 e 7. Suonateli come se adoperaste la diteggi atva normole. Cercate di essere convincenti.

    Seguite queste diteggiature:I - dite-egiate do diesis pi la prima chiavetta = re naturale2 - diteggiate do diesis pi la seconda chiavetta -- re diesis

    Ripetete I'esercizit'r usando altemativamente le diteggiature normali e quelle dei trilli.

    Lenlanente T.\\'

    Esercizio 8. In questo esercizio usate le diteggiature normali. Bisogna assicurarsi che il do naturalee tl re hemol/e siano perfettamente intonati e che il suono sia bello.

    Lenlanrenl

    38

    Lentamente

  • Esercizio 9. Come I'esercizio precedente. Potete rendervi contonell'esercizio 8, in questa tonalit risulta pi efficace; assicuratevisua volta abbassato.

    che un do diesis* pi basso cheper che il mi naturale non sia a

    Lentamehte

    Se avete bisogno di pi esercizi, applicate questi concetti agli esercizi per la flessibilit I e II.

    Alcuni esempi tratti dal repertorio solistico si possono trovare a pag. 42. Consultate anche il volumeIV - INTONAZIONE E VIBRATO; i ventiquattro studi contenuti in quel volume, uno per ognitonalit, sono di grande aiuto nello studio dell'intonazione e del fraseggio.

    Infine, ricordate che gli esercizi presenti in questo volume sul suono sono tutti legati fra loro edinterdipendenti. Durante lo studio ciascuno di essi deve essere considerato in relazione agli altri.

    *GIi aspetti pi interessanti d un'esecuzione corretta secondo il temperamento equabile, o secondo un'intonazione pispecificamente muscale. verranno discussi nel volume IV - INTONAZIONE E VIBRATO.

    39

  • ESEMPI

    Ecco alcuni esempi, tratti dal repertorio solistico del flaut, che illustrano i vari punti trattati in que-sto volume.

    COLORE DEL SUONO

    Ecco degli esempi in cui un flautista ricco di immaginazione si sforzer di interpretare le intenzionidel compositore attraverso I'uso dei diversi colori del suono.

    SICILIENNE G. FAURE

    Modcrato..'-:,-'t

    MADRIGAL P. GAUBERT*

    Qui i colori possono essere variati conformemente alle tonalit attraverso le quali passa la melodia.

    PAVANE G. FAURE

    * Riprodotro per gentile concessione di Enoch et Cie-Paris.

    40

    Andantc modcrato

    Andantc molto modcrato

  • L'Aprs-midi d'unfaune un ottimo banco di prova per il controllo della respirazione. Alla primaesecuzione assoluta, questo "a solo", a causa degli evidenti problemi di respirazione, vide impegna-ti tre flautisti in unisono. Oggi normale suonarlo in un solo fiato.

    PRELUDE A L'APRES-MIDI D'UN FAUNE C. DEBUSSY

    DANSE MACABRE C. SAINT-SAENS

    SINFONIA DALLA CANTATA 156

    Evidenziate le diverse tonalit attraverso un'adeguata variet di colori del suono.

    J. S. BACFI

    ----.S. {}*tl+-\ r-lt- -..-l - -,

    41

  • FLESSIBILITA'

    Questi estratti mostrano che gli intervalli, per quanto ampi, si possono eseguire con facilit: lo stu-dio pu garantire tale facilit, senza tensioni inutili.

    PERPETUUM MOBILE J. STRAUSS

    Pi mosso J tr

    VARIAZIONE VII

    SINFONIA N" 5

    OUVERTURE: GUGLIELMO TELL

    VARIAZIONI SU UN TEMA DI FIAYDN

    D. SHOSTAKOVICH

    /_-.G\

    el c.

    G. ROSSINI

    J. BRAHMS

    b

    42

  • SONATE EN CONCERT J. M,DAMASE '

    SICILIENNE

    Es. mus.

    CONTROLLO DELUINTONAZIONE

    Conclusione dei suoni: il repertorio flautistico, sia solistico che orchestrale, abbonda di esempi didiminuendo di difficile emissione, nei quali si deve fare attenzione a mantenere la giusta intonazio-ne. Anche nel caso in cui questi brani siano per flauto solo, di grande importanza una buona into-nazione. Calare alla fine di uno di questi passi vanifica qualunque intento musicale. Fate attenzioneche le ultime poche note siano suonate veramene piano.

    SYRINX C. DEBUSSY

    reI trltt-':--\

    PIECE J. IBERT 2

    DANSE DE LA CHEVRE A. HONEGGER 3

    I Per gentile concessione di: Edtions Lemoine, Paris2 Trato da: J. Ibert, Pice pour flte. Copyright Alphonse Leduc & Cie Paris. Proprietari ed editori in tutri i paesi.3 Per gentile concessione di: Editions Salabert.

    ..-':--=--

    P nturqu

    43

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