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Educare al Mondo Proposte per l’inserimento di studenti stranieri nelle classi italiane Edizione 2011

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Educare al MondoProposte per l’inserimento

di studenti stranieri nelle classi italiane

Edizione2011

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Questa pubblicazione nasce dalle vivaci testimonianze e dalle esperienze di ospitalità di studenti stranieri promossee sostenute da dirigenti scolastici, docenti e volontari dell’Associazione.

Intercultura ringrazia tutti per il prezioso contribuito e in particolare Bridget Adderley e l’Istituto Magistrale “Ducadegli Abruzzi” di Treviso, Gabriella Beccari e Silvana Serra.

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IndiceCCAAPPIITTOOLLOO 11 -- LLaa ccoorrnniiccee ddii rriiffeerriimmeennttoo 44Una scuola con alti obiettivi educativi 4Studenti stranieri e… “studenti stranieri” 5Questa dispensa 5

CCAAPPIITTOOLLOO 22 -- GGllii ssccaammbbii nneellll’’ooffffeerrttaa ffoorrmmaattiivvaa 66Studenti stranieri: una risorsa in più 7La normativa che regola gli scambi 7Le problematicità del confronto interculturale 8La collaborazione con INTERCULTURA 8Una Fondazione per studiare l’educazione interculturale 9Il referente per gli scambi e il tutor 9Il Consiglio di Classe 10L’importanza della scuola nelle esperienze di scambio 10

CCAAPPIITTOOLLOO 33 –– PPrrooggrraammmmii ddii oossppiittaalliittàà ddii ssttuuddeennttii ssttrraanniieerrii 1111Le aspettative della scuola ospitante 11Conoscere meglio lo studente straniero 11Organizzare l’inserimento dello studente straniero 12La scelta della classe 12Un piano di studio personalizzato 13Un patto di corresponsabilità 13Lo studio della lingua italiana 14La preparazione dei compagni di classe 14I primi giorni di scuola 14Organizzazione della didattica 15Problemi ricorrenti all’inizio dell’anno scolastico 16Ancora due parole su... 16Valutazione conclusiva dell’esperienza interculturale 16Valutazione didattica dello studente straniero 17Valutazione dei servizi offerti da Intercultura 17

CCAAPPIITTOOLLOO 44 –– VVaalloorriizzzzaarree ll’’eessppeerriieennzzaa ddii oossppiittaalliittàà 1188Organizzazione di attività di interazione in altre classi 18Visibilità nel territorio alla collaborazione fra scuola e INTERCULTURA 18Eventi europei o internazionali 18La “settimana di scambio” 19Coinvolgimento negli Open days 19Collaborare con INTERCULTURA nella promozione degli scambi 19

CCAAPPIITTOOLLOO 55 –– II sseerrvviizzii ee ii pprrooggrraammmmii ddii IInntteerrccuullttuurraa 2200Due istituzioni a confronto su obiettivi educativi condivisi 20Rapporti con il Responsabile delle relazioni con la scuola di INTERCULTURA 20Seminari di formazione 21

II pprrooggrraammmmii ddii IInntteerrccuullttuurraa 2222Programmi di studio all’estero 22Le borse di studio 22Le destinazioni 22Il sostegno alle scuole che inviano propri alunni all’estero 22Gli scambi di classe 22Conclusioni 23

SSCCHHEEDDEE OOPPEERRAATTIIVVEE 2255

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4Premessa

“Se nelle scuole italiane non fosse presente quel 3,5% di studenti immigrati sarebbe o nonsarebbe necessario introdurre forti elementi di educazione al dialogo tra le culture nellascuola del nostro Paese?”1

La risposta è sì, sarebbe necessario anche in assenza di flussi migratori. Lo esigono infatti iprocessi di unificazione europea e quelli più generali di globalizzazione, che porteranno sem-pre più gli adulti di domani a vivere in una interazione quotidiana con persone, prodotti einformazioni provenienti da tutto il mondo.

INTERCULTURA: un’Associazione con alti obiettivi educativi e alti standard di qualità

Lo strumento per promuovere l’educazione interculturale - scelto da INTERCULTURA - è loscambio tra giovani in una età, l’adolescenza, in cui la loro personalità è in evoluzione e pre-senta forti componenti di curiosità, flessibilità, apertura e cambiamento. Durante lo scambio,i giovani vengono inseriti in famiglie e scuole di un Paese diverso dal proprio e accedono, tra-mite queste due istituzioni educative, ai comportamenti e ai valori che sono alla base dellarealtà culturale del Paese che li ospita. In questo modo essi imparano a diventare cittadini piùsensibili alle tematiche proprie del confronto fra popoli diversi, più capaci di interagire conesse con la consapevolezza della propria identità culturale e del valore delle identità cultura-li altrui, più preparati ad assumersi nuove e diverseresponsabilità. Gli obiettivi educativi di questi program-mi sono dunque alti: attraverso un’immersione guidatain una cultura diversa dalla propria, i giovani impara-no a relativizzare le proprie conoscenze e a percepire ledifferenze come elemento di ricchezza su cui crescere ematurare piuttosto che come stranezze di cui diffidare.

INTERCULTURA propone e guida queste esperienze dal1955 collaborando e sostenendo gli studenti, le famigliee le scuole che vi partecipano attraverso i suoi volontari,i suoi seminari di formazione e i suoi materiali.

Una scuola con alti obiettivi educativi

La scuola che abbraccia l’educazione interculturale intutte le sue accezioni e che sostiene lo scambio di giovani come potente strumento di con-fronto interculturale, partecipa a pieno titolo alla promozione della “società della conoscen-za” e alla realizzazione degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio Europeo a Lisbona.Obiettivi che, come è noto, mirano a migliorare la qualità e l'efficacia dell’istruzione, aprendola scuola al mondo esterno per permettere ai giovani di affrontare le sfide della globalizzazio-ne e la rapida trasformazione sociale in atto con equilibrio, capacità critica e consapevolezza.

1 Audizione di rappresentanti dell’Associazione INTERCULTURA Onlus presso la VII Commissione Permanente Istruzione

pubblica del Senato - Indagine conoscitiva sull’integrazione e il dialogo tra culture e religioni diverse nel sistema italia-

no di istruzione.2 Maggiori informazioni su www.intercultura.it.

CCAPITOLO 1 - La cornice di riferimento APITOLO 1 - La cornice di riferimento

La nostra definizione di “educazione interculturale”:

L’educazione interculturale è laformazione alla pratica, allostudio e agli effetti dello scam-bio e del confronto fra culture.

È la capacità di garantire laconvivenza di culture diversecon arricchimento reciproco.

È lo strumento essenziale percostruire il dialogo fra culture.

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5Studenti stranieri e… “studenti stranieri”

Lo studente che partecipa a programmi di scambio proposti da INTERCULTURA è un giova-ne ben inserito nella sua famiglia e nella scuola di origine, curioso e motivato a conoscere lacultura italiana. Viene inserito nella scuola italiana a tutti gli effetti per impegnarsi nello stu-dio come i suoi compagni: andrà quindi valutato ma non ha bisogno di essere promosso per-ché al termine dell'esperienza rientra nel suo Paese: ritorna alla sua cultura e vi porta un po’della nostra quale testimone di confronto e dialogo interculturale.

Va segnalato che quando si parla di educazione interculturale nella scuola, oggi ci si riferiscepiù spesso ai processi di integrazione di studenti immigrati piuttosto che a quelli di costru-zione del dialogo interculturale: ciò è comprensibile visto il crescente fenomeno di immigra-zione e l'esigenza di trovare strade che aiutino i giovani immigrati a inserirsi nel nostro siste-ma scolastico nel miglior modo possibile.

Va però sottolineato che si tratta di percorsi differenti e che lo studente immigrato e lo stu-dente che partecipa a programmi di scambio hanno bisogni ed esigenze diversi. Lo studenteimmigrato vuole rimanere nel nostro Paese e ha necessità di raggiungere al più presto risul-tati scolastici positivi che gli permettano di essere promosso e proseguire negli studi; ha spes-so un vissuto problematico alle spalle e le sue modalità di integrazione sono spesso volte asmussare più che ad analizzare le sue diversità culturali, per favorire un'accettazione veloce eindolore della sua presenza da parte di docenti e compagni. Esiste però un'area di obiettivi enecessità comuni a tutti gli studenti stranieri che vengono inseriti nella scuola italiana: • conoscere bene il funzionamento della scuola e la sua offerta formativa• studiare bene e in tempi rapidi l'italiano• essere messi in grado di seguire le lezioni al più presto• trovare flessibilità, sostegno, apertura e disponibilità da parte degli organi scolastici• socializzare e trovare amici• essere valutati anche nelle competenze trasversali acquisite e nei progressi fatti• essere considerati, da parte della scuola, come una risorsa per la motivazione e la cre-

scita degli altri studenti e dei docenti.

Questa dispensa

Questa dispensa è pensata per facilitare l’inserimento degli studenti stranieri partecipanti aiprogrammi di scambio organizzati da INTERCULTURA: prevede una parte esplicativa e alcu-ne schede operative che possono essere duplicate e utilizzate in classe da singoli insegnantio in co-presenza e che contengono indicazioni di percorso e per la valutazione.

Sono inoltre stati segnalati molti spunti per approfondimento sul sito www.intercultura.itnella sezione dedicata alle scuole.

La dispensa offre inoltre molte indicazioni su quell'area comune sopra citata e crediamoquindi di poter affermare che almeno parte di essa potrà essere utilizzata per sostenere e valo-rizzare la presenza di tutte le culture diverse all’interno della scuola, a prescindere da chi neè portatore, con vantaggio dell’intera comunità scolastica.

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6La proposta educativa dellascuola oggi non può prescin-dere dalla formazione allaeducazione interculturale: lanostra è una società multicul-turale e i nostri giovani devo-no sapersi relazionare con gio-vani stranieri che vengono adabitare nelle nostre città cosìcome in futuro dovrannosaper approfittare di tutte leopportunità di studio e dilavoro che verranno loro offer-te in Italia o all’estero.

In una scuola che intendaessere interculturale “sotto lavoce interculturalità, possonotrovare spazio e sistemazioneproblematiche attinenti, adesempio, a integrazione degliimmigrati, educazione allamondialità, mobilità studen-tesca internazionale, scambidi classi, stages all'estero,viaggi d'istruzione. Esistonoinfatti significative connes-sioni tra le diverse voci,almeno sotto due diversi pro-fili: dal punto di vista valo-riale e dal punto di vista deglistrumenti utilizzabili (…)3”.

Questa scuola vuole certamentecrescere nella conoscenza di cul-ture “altre”, nella consapevolezzadella propria identità, nelle buonepratiche di confronto intercultu-rale e deve essere capace di valo-rizzare tutti gli aspetti educatividello scambio. Si propone dunqueobiettivi fortemente ideali chevanno sostenuti da una adeguatastruttura organizzativa per per-mettere il coinvolgimento e lapartecipazione attiva di tutte lecomponenti della scuola: studen-ti italiani e stranieri, genitori,docenti e non docenti.

3 Mobilità studentesca e successo formativo, INVALSI in collaborazione con ANP e INTERCULTURA, a cura di Lina Grossi

e Silvana Serra, Armando editore, Roma 2002.

IPOTESI PER UN CENSIMENTO DELLE “RISORSEINTERCULTURALI” PRESENTI NELLA SCUOLA:

• Quanti studenti stranieri sono presenti a scuola? - studenti immigrati - studenti partecipanti a programmi di scambio di

lunga durata (un anno scolastico)- studenti partecipanti a programmi di scambio di

breve durata (bimestre, trimestre, semestre)- altri …

• Quanti sono i Paesi rappresentati? • Sono state analizzate le caratteristiche e i bisogni di

questi studenti? - livello di conoscenza dell’italiano- conoscenza di lingue veicolari- studi precedenti- obiettivi - esigenze tecnico-amministrative e didattiche per cia-

scuno - …

• Sono state definite le competenze necessarie pergestire le diverse tipologie di studenti stranieri eeventualmente le modalità di collaborazione conenti/associazioni esterne (es. INTERCULTURA)?

• Sono stati definiti obiettivi e necessità comuni perstudenti immigrati e studenti partecipanti a scambi?

• C’è consapevolezza delle competenze che la scuolapuò acquisire grazie alla presenza di studenti stranie-ri?

• Sono state definite alcune procedure di base per l’in-serimento degli studenti stranieri?

• La presenza degli alunni stranieri e le scelte intercul-turali sono state valorizzate nel POF?

CCAPITOLO 2 - Gli scambi nell’offerta formativAPITOLO 2 - Gli scambi nell’offerta formativaa

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Studenti stranieri: una risorsa in più

La presenza di un alunno straniero costituisceun’importante opportunità perché offre a tutti –anche a coloro che non possono o non voglionopartecipare a programmi di studio all’estero – lapossibilità di sperimentare un laboratorio quoti-diano di confronto su abitudini e valori diversi. Unconfronto che sollecita, come prioritariamenterichiesto da tutte le istituzioni italiane ed europee,la pratica di comportamenti interculturali correttinegli alunni e nei docenti. Promuovere la dimen-sione internazionale e interculturale dell’educa-zione è un impegno che va sostenuto da compe-tenze e capacità diverse e che va esplicitato eaffermato nel territorio in cui opera4 la scuola.

UUnn ppeerrccoorrssoo cchhee rriicchhiieeddee llaa ccoonnssaappeevvoolleezzzzaa cchhee iillccoonnffrroonnttoo ccoonn llee ddiivveerrssiittàà ppoonnee pprroobblleemmii ““aallttrrii”” rriissppeettttoo aa qquueellllii ccuuii ssiiaammoo aabbiittuuaattii e che laloro soluzione passa attraverso comportamenti analitici, flessibili e trasparenti. Modi di agireche portano ad arricchire le conoscenze e le competenze delle scuole attraverso l’analisi di dati,di materiali, di metodologie diverse e la raccolta di buone pratiche: un archivio vario e impor-tante che entrerà a far parte del patrimonio ideale e operativo di ogni scuola.

La normativa che regola gli scambi

Le norme che regolano gli scambi sono poche. La premessa è che, con il passaggio all’auto-nomia scolastica, le istituzioni scolastiche “provvedono a tutti gli adempimenti relativi allacarriera scolastica degli alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente, leiscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconosci-mento degli studi compiuti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi mede-simi, la valutazione dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali einternazionali, la realizzazione di scambi educativi internazionali.” – DPR 08.03.1999 n.275 – art. 14, comma 2.

Ciò premesso, gli scambi individuali5 sono regolamentati dalla • CCMM nn.. 5599 ddeell 11 aaggoossttoo 22000066 –– MMoobbiilliittàà ssttuuddeenntteessccaa iinntteerrnnaazziioonnaallee iinn iinnggrreessssoo che dà

indicazioni per l’inserimento temporaneo di studenti stranieri nelle classi italiane.• CCMM nn.. 118811 ddeell 1177 mmaarrzzoo 11999977 –– MMoobbiilliittàà ssttuuddeenntteessccaa iinntteerrnnaazziioonnaallee che incoraggia

la collaborazione fra la scuola che invia il giovane e quella che lo ospita e stabilisce che,ai fini della valutazione, il Consiglio di Classe rilasci un attestato di frequenza da cuirisulti l'attività didattica compiuta e le conoscenze acquisite dall'alunno straniero.

• LLeeggggee 664455,, 99 aaggoossttoo 11995544,, aarrtt.. 11 che prevede l’esenzione dalle tasse scolastiche per glistudenti stranieri

4 Vedi scheda n. 1 - Collaborazione con Intercultura nei POF – Esempi. Molte scuole hanno messo in luce gli scambi nei

loro POF per valorizzare la dimensione internazionale e interculturale dell’educazione. Altri esempi sono pubblicati su

www.intercultura.it.5 Vedi scheda n. 2 – Riassunto normativo in appendice e la normativa completa sugli scambi sul sito www.intercultura.it.

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8Le problematicità del confronto interculturale

Va sottolineato che tutte le esperienze di scambio attivano alcune dinamiche tipiche del rap-porto tra culture diverse: curiosità e interesse da una parte ma anche differenze comporta-mentali e di valori, incomprensioni, dif-ficoltà di comunicazione, diffidenze e,a volte, problemi. È quindi importantesostenere e facilitare comportamentipositivi di dialogo, flessibilità, analisi,disponibilità ad accettare valori diversi ea rivedere i propri comportamenti ealtresì è importante essere consapevolicchhee ii mmoommeennttii ccrriittiiccii ffaannnnoo ppaarrttee ddeellppeerrccoorrssoo e del confronto: i comporta-menti positivi spesso nascono da questimomenti di disorientamento, necessariper cambiare prospettiva e scioglierequelle rigidità mentali che a volte limi-tano la visione del mondo a schemibanalizzanti e pregiudiziali.

Le esperienze di scambio devono, quin-di, essere attentamente guidate da per-sone preparate e sensibili nel campo dell'educazione interculturale, capaci di sostenere glistudenti durante i passaggi cruciali del loro percorso di inserimento nella nuova comunitàsociale, familiare e scolastica, aiutandoli gradualmente a distaccarsi dai modelli e dalle rego-le cui sono abituati, a relativizzarli, a farli riflettere sulle profonde motivazioni che stimola-no determinati comportamenti e valori piuttosto che altri nelle diverse culture.

La collaborazione con INTERCULTURA

INTERCULTURA sostiene le scuole in questo per-corso e mette a disposizione la sua lunga esperien-za nel settore della conoscenza e della pratica inter-culturale, attuando importanti investimenti nellaformazione dei suoi volontari affinché possanocurare con molta attenzione la collaborazione conle scuole. Le relazioni con le scuole sono seguite:• a livello locale attraverso volontari chiamati

““rreessppoonnssaabbiillii ssccuuoollaa”” che hanno i compiti specifici di informare, offrire sostegno e col-laborare con i docenti referenti per gli scambi e/o i tutor. Ogni studente straniero inol-tre viene seguito da un ““aassssiisstteennttee””: spesso è un giovane che ha partecipato a pro-grammi di scambio che viene preposto e formato a guidare l’esperienza, spiegando ledifferenze di comportamenti e di valori e valorizzando le similarità;

• a livello regionale attraverso i ““rreeffeerreennttii rreeggiioonnaallii”” e i ““ffoorrmmaattoorrii”” per la scuola: volon-tari di vasta esperienza, spesso docenti o dirigenti scolastici, incaricati di sostenere ivolontari nel loro territorio e di condurre seminari di formazione per presidi e docenti;

• a livello nazionale in varie forme e, in particolare, attraverso llaa ccoollllaabboorraazziioonnee ccoonn aassssoo--cciiaazziioonnii ddeellllaa ssccuuoollaa quali ANP – Associazione Nazionale dei Dirigenti e delle AlteProfessionalità della scuola – LEND (Lingua E Nuova Didattica) e altre associazioni didocenti per quello che riguarda la formazione e l’aggiornamento sui temi dell’educa-zione interculturale e dello scambio.

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9Una Fondazione per studiare l’educazione interculturale

INTERCULTURA ha creato nel 2007 la Fondazione Intercultura6 per il dialogo interculturale egli scambi giovanili internazionali (Onlus) per contribuire a sviluppare una cultura del dialo-go attraverso ricerche, programmi e strutture che aiutino le nuove generazioni ad aprirsi almondo e a vivere da cittadini consapevoli e preparati in una società multiculturale.

La Fondazione ha condotto diverse ricerche e studi in collaborazione con prestigioseUniversità e istituti di ricerca, realizzato importanti convegni e avviato un OOsssseerrvvaattoorriioo nnaazziioo--nnaallee ssuullll’’iinntteerrnnaazziioonnaalliizzzzaazziioonnee ddeellllee ssccuuoollee ee llaa mmoobbiilliittàà ssttuuddeenntteessccaa7.

Il referente per gli scambi e il tutor

I dirigenti scolastici che nelle loro scuole svolgono una forte opera di sensibilizzazione nei con-fronti di docenti, famiglie e studenti rispetto agli scambi culturali, si dotano normalmente anchedi una forte struttura organizzativa. Per esempio, molte scuole hanno una “commissione inter-culturale” che si occupa di tutti i programmi di scambio (individuale, di classe, Comenius ecc).

Più semplice-mente, spesso lescuole cheaccolgono moltistudenti stranie-ri e che invianopropri studentiall’estero nomi-nano un refe-rente per gliscambi: undocente checura la raccoltae la diffusionedelle informa-zioni, le proce-dure burocrati-che, l’organiz-zazione genera-le degli scambi,

la raccolta e la valorizzazione dei materiali didattici prodotti e, in generale, la coerenza ditutte le attività di scambio con quanto dichiarato nel POF.

Intercultura propone alle scuole ospitanti di nominare anche un docente tutor8 che seguaogni studente straniero più da vicino, curando l’inserimento dal punto di vista didattico esociale.

Il tutor è un “facilitatore”, funge da referente per il giovane, per la famiglia ospitante, per INTER-CULTURA e si coordina con il Consiglio di Classe in tutte le fasi dell’esperienza: è dunque moltoutile, ma non indispensabile, che il tutor sia membro del Consiglio di Classe ospitante.

6 Cfr. http://www.fondazioneintercultura.it/7 Cfr. http://www.scuoleinternazionali.org/8 Vedi scheda n. 3 - Compiti per il tutor.

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10Il Consiglio di Classe

I docenti del Consiglio di Classe si possono relazionare con il tutor per le attività di acco-glienza, di monitoraggio, di valutazione e di valorizzazione dell’esperienza interculturale.Potranno collaborare in molti modi all’inserimento dello studente straniero anche responsa-bilizzando i compagni di classe sull’opportunità di aiutare lo studente straniero ad impararevelocemente l’italiano e ad inserirsi presto e bene.

Lo studente straniero è una fonte di conoscenza di modi diversi di vivere e va coinvolto il piùpossibile nelle attività dellaclasse, promuovendo un fertilescambio di idee. La sua presen-za in classe può stimolare tuttala classe e il corpo docente arivedere il proprio lavoro inchiave di facilitazione dell’ap-prendimento e può essere utileper trovare nuove risorse estrumenti per migliorare lacomunicazione e aggiornare icontenuti e le metodologieadottate.

L’importanza della scuolanelle esperienze di scambio

In conclusione è bene ricorda-re che lo studente straniero chepartecipa ad un programma discambio è stato selezionatodalle Associazioni partner diINTERCULTURA e nel suoPaese è ritenuto una personaben integrata da un punto divista familiare e sociale, curio-sa, motivata, interessata aconoscere abitudini e valoridiversi, capace di adattarsi e diassumersi nuove responsabilità.

La famiglia e la scuola italianache lo accolgono, oltre che alcoinvolgimento diretto nellanostra quotidianità e nelle attività educative del nostro Paese, gli offrono anche il sostegnoamichevole e affettivo necessario per una esperienza positiva, dandogli quelle sicurezze cheil ragazzo possiede nel suo Paese e che ha avuto il coraggio di abbandonare per un periodopiù o meno lungo: un atteggiamento indifferente da parte di queste due istituzioni puòinfluire negativamente sul suo processo di ambientamento e socializzazione, limitandone leaspettative nonché la curiosità e la responsabilizzazione che gli vengono richieste.

IO TI INSEGNO L’ITALIANO MA TU…

• svolgi frazioni di una materia in lingua straniera(madre o veicolare);

• presenta parti del programma se le hai già svolte neltuo Paese di origine;

• aiutaci ad avviare un contatto con la tua scuola diorigine per scambiare materiali;

• aiutaci nella lettura di testi di letteratura straniera;• aiutaci a familiarizzare con una lingua straniera;• partecipa all’organizzazione di “giornate” dedicate ai

grandi temi della comunità mondiale;• …

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CCAPITOLO 3 – Programmi di ospitalità di studenti stranieriAPITOLO 3 – Programmi di ospitalità di studenti stranieri

Le aspettative della scuola ospitante

Un primo passo importante per program-mare uno scambio di informazioni suPaesi, abitudini, sistemi scolastici differen-ti e, più in generale, per un arricchimentoumano e culturale è la definizione delleaspettative della scuola ospitante: unariflessione in questo senso, con tutte lecomponenti coinvolte - come anche pre-visto dalla CM 59 del 1° agosto 2006 -serve a organizzare adeguatamente l’espe-rienza e offre strumenti di verifica duran-te e a conclusione del programma.

Conoscere meglio lo studente straniero

Lo studente presentato da INTERCULTU-RA ha normalmente un buon rendimen-to scolastico nel suo Paese di origine. Hascelto di partecipare allo scambio peravere accesso alla nostra cultura in mododiretto e profondo, cosa che non sarebbepossibile attraverso semplici visite turisti-che. Perché la sua esperienza abbia suc-cesso deve essere messo nella condizionedi sentirsi un alunno in senso pieno enon un ospite di passaggio, sia pur rico-noscendo i limiti derivanti dalle diversi-tà dei sistemi scolastici.

Ai fini del suo inserimento scolastico èopportuno conoscere le sue motivazioniverso questa esperienza e verso la scuolaitaliana: il tutor può approfondire questiargomenti in un colloquio di conoscen-za9 iniziale.

9 Vedi scheda n. 4 - Suggerimenti per un colloquio di conoscenza.

INFORMAZIONI LOGISTICHE

Assicurazione: tutti gli studenti ospitati in Italia daIntercultura sono coperti da due assicurazioni per:• Cure mediche per malattie e infortuni • Polizza per la Responsabilità CivileNel caso in cui fosse necessario ricorrere a curemediche per il partecipante, devono essere utilizza-te strutture pubbliche e vanno avvisati immediata-mente i volontari di Intercultura della zona perchéinformino la sede nazionale. In caso di infortuni,l’ufficio deve ricevere al più presto copia della dia-gnosi del medico del pronto soccorso e copia dellacartella clinica.

Permesso di soggiorno: per gli studenti del pro-gramma annuale e semestrale, il Centro locale diIntercultura e la famiglia ospitante aiutano lo stu-dente extraeuropeo ad ottenere il Permesso diSoggiorno al suo arrivo in Italia e lo studente euro-peo a registrarsi presso il Comune di residenza.

Visto: i giovani partecipanti al programma annua-le e semestrale provenienti da Paesi extraeuropeiricevono il visto di ingresso valido per la durata delprogramma, prima di venire in Italia.

Gite scolastiche: se lo studente partecipa a viaggi diistruzione all’estero, vanno verificati con moltaattenzione la scadenza del visto e l’effettivo posses-so del permesso di soggiorno: non è sufficiente averefatto la sola richiesta di permesso di soggiorno.

11

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12Organizzare l’inserimento dello studente straniero

Nel pianificare l’inserimento è importante non dare nulla per scontato. Va ricordato che:• le scuole italiane ed estere si differenziano per origine, storia, organizzazione, tradizio-

ne, approccio e metodi di insegnamento; • anche le relazioni fra studenti e docenti, la partecipazione alla comunità scolastica, le

responsabilità personali e lo spirito con cui gli studenti affrontano la scuola sono spes-so molto diversi da Paese a Paese;

• diverse materie che fanno parte del nostro sistema scolastico non sono previste nellescuole di provenienza dei giovani stranieri che quindi non le hanno mai studiate;

• la lingua italiana non è normalmente una materia di insegnamento: per questo moti-vo spesso gli studenti – al loroarrivo a scuola – ne hanno unaconoscenza molto limitata.

L’ inserimento del giovane dovrà quindiprevedere un suo coinvolgimento gra-duale nell’attività didattica e un soste-gno ai compagni di classe affinché sicrei un clima positivo di accoglienza eassunzione di responsabilità anche deglialunni italiani nei suoi confronti.

Questi presupposti sono soste-nuti dall’autonomia didatticadi cui godono le scuole italianee dalla flessibilità organizzativache è loro consentita. Tenutidunque fermi gli obiettivi difondo, i modi per raggiungerlipossono essere diversi.

La scelta della classe

La scelta può essere fatta in collaborazione con i rappresentanti di INTERCULTURA verifi-cando – nella scheda scolastica del fascicolo dello studente – le informazioni sugli studi pre-gressi, sui suoi interessi e sulle sue esigenze di valutazione. Per maggiori informazioni il tutoro i volontari di INTERCULTURA possono contattare lo studente stesso o la sua scuola di pro-venienza10. I fattori importanti da valutare sono: • se il periodo di studio in Italia verrà riconosciuto dalla scuola di origine, • quali materie lo studente dovrebbe seguire per ricevere crediti, • quali altre materie vorrebbe studiare per continuità didattica o per interesse personale, • cosa fare per assicurare il maggior numero di ore possibile nell'insegnamento dell'italiano.Definito l’indirizzo, la scelta della classe potrà essere fatta valutando anche altri fattori qualila disponibilità dei colleghi, le caratteristiche della classe, il numero degli alunni e l’eventua-le presenza di docenti che possano comunicare in lingua con lo studente. Ai fini del coin-volgimento di tutti i docenti suggeriamo che – al termine di questo processo – il Consigliodi Classe venga ufficialmente informato delle scelte fatte11.

10 Vedi scheda n. 5 - Modulo per comunicare con la scuola estera.11 Vedi scheda n. 6 - Esempio di comunicato dell’inserimento.

RRiiccoorrddiiaammoo ggllii oobbiieettttiivvii mmiinniimmii……

• imparare a comunicare in italiano• essere in grado di seguire le lezioni • capire come funziona la scuola • socializzare • essere valutati nei progressi fatti• essere risorsa per l’educazione interculturale anche per

gli altri studenti e i docenti della scuola

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Un piano di studio personalizzato

Il sistema scolastico da cui proviene il giovane stra-niero è certamente molto diverso dal nostro e puòaccadere che ci siano materie che non potrà segui-re (es. latino, filosofia o altre) perché non le ha maistudiate e che non dovrà mai studiare nel suoPaese. In questi casi, pur definendo con chiarezzaqual è la sua classe principale – su suggerimentodel tutor – può essere predisposto un piano indi-vidualizzato che potrà prevedere l’esonero dallafrequenza di alcune materie e permettere al giova-ne di utilizzare queste ore per studiare autonoma-mente in classi diverse dalla sua.

Per esempio, se è interessato al latino può fre-quentarlo nelle prime classi, se deve studiare mate-rie non comprese nel programma della sua classedi appartenenza può frequentarle nelle sezioni incui vengono offerte, oppure può svolgere del lavo-ro individuale per l’apprendimento dell’italianocollaborare con gli insegnanti di lingua stranieraquando possibile. Le modalità di valutazione(intermedia e finale) fanno parte integrante dellaprogrammazione che potrà prevedere anche modi-fiche del piano di studio e dell’orario personalizza-to12 durante l’anno quando lo studente avrà mag-giore conoscenza della lingua italiana e potrà esse-re più coinvolto anche in materie che all’inizio del-l’anno scolastico risultavano troppo difficili.

La sua frequenza potrà essere registrata dagli inse-gnanti di cui frequenta le lezioni.

È inoltre utile programmare la sua partecipazioneanche alle attività integrative, alle visite di istru-zione e ad ogni attività programmata e deliberatadal Consiglio di Classe.

Un patto di corresponsabilità

Dal 2011-2012 INTERCULTURApropone un patto di correspon-sabilità13 su cui accordarsi all’i-nizio del programma di ospita-

lità, a prescindere dalla durata del soggiorno inItalia. Il tutor, in accordo con lo studente e con ilresponsabile scuola di INTERCULTURA può pianificare l’esperienza attraverso questo stru-mento al fine di rendere trasparente e verificabile tutto il percorso.

12 Vedi scheda n. 7 - Esempi e testimonianze di orario personalizzato.13 Vedi scheda n. 8 - Patto di corresponsabilità – programmi di ospitalità studenti stranieri.

Piano di studio personalizzatoDalla Nuova Zelanda a Torino

Testimonianza di un tutor

(…) Stephanie – d’accordo con i colle-ghi – ha frequentato le lezioni di storia,filosofia, matematica e fisica finaliz-zandole all'apprendimento dell'italia-no. Non ha frequentato chimica perchéil programma è troppo specialistico.Abbiamo deciso di concentrarci soprat-tutto su inglese, italiano, storia dell'ar-te e restauro delle opere pittoriche. In particolare la collega di italiano hautilizzato un testo narrativo specificoper stranieri, un libro di esercizi colle-gato a una grammatica, e Dante in tra-duzione e l’ha valutata con compiti acasa e in classe. Le interrogazioni oralisono iniziate dopo l'acquisizione di unacerta sicurezza nella lingua italiana.Per restauro la collega ha fornito mate-riale apposito e predisposto un percor-so individuale. Per inglese Steph haseguito regolarmente letteratura ingleseed è stata regolarmente valutata. Ha inoltre preparato delle piccole lezio-ni riguardanti gli aspetti più vari dellacultura di origine, anche prendendocome spunto un libro o un film – es. Laragazza delle balene, un film neozelan-dese tratto da un romanzo di una scrit-trice Maori; parla di cultura tradizio-nale e del suo ruolo nel mondo contem-poraneo. È un film bellissimo. Lo havisto tutta la classe: Steph ha prepara-to una scheda, poi c'è stato un dibatti-to in inglese in classe. Ha iniziato a studiare storia dell'artequando ha finito di frequentare il corsodi italiano, in marzo: ha studiato due otre monumenti significativi di Torino escritto una relazione in italiano, corre-data di foto fatte da lei.Aggiungo che molti colleghi sono statidisponibili a coinvolgere Stephanie neigruppi in gita di istruzione e ad assi-sterla nel lavoro individuale.

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14Lo studio della lingua italiana

INTERCULTURA provvede ad organizzare un corso di lingua italiana all’arrivo del giovane: nor-malmente la frequenza è bisettimanale per un totale di circa 40 ore di lezione. Anche la scuo-la può organizzare un corso di lingua e mettere a disposizione il laboratorio linguistico. Anzi, èmolto utile favorire il contatto fra insegnante del corso di italiano proposto da INTERCULTURAe il tutor scolastico, in modo che il programma di studio possa essere integrato e svolto in col-laborazione e sostegno reciproco.

Nel primo periodo è consigliabile lasciare sempre in aula libri ed esercizi per imparare l’italianoin modo che lo studente straniero li possa studiare durante le ore in cui è meno impegnato.Lo studente può inoltre essere indirizzato a frequentare i corsi per stranieri organizzati in zonao aiutato ad approfondire lo studio dell’italiano su Internet, dove esistono diversi siti dedicati aquesto scopo (ad esempio: http://www.italica.rai.it/, http://opentraining.unesco-ci.org,http://www.bbc.co.uk/languages/italian/lj/).

La preparazione dei compagni di classe

Per facilitare l’accoglienza è bene che i compagni di classe facciano una riflessione su checosa il giovane straniero viene a fare in Italia: quali sensazioni e sentimenti potrebbe prova-re mentre si avvicina al nostro modo di vivere, quali difficoltà di ambientamento potrebbeincontrare e, infine, come ciascuno di loro si possa impegnare in prima persona per aiutarlo.I modi di creare l'atmosfera giusta per accogliere con simpatia il nuovo compagno sono moltie, visto che i ragazzi stessi sono pieni di idee, potrebbe essere stimolante chiedere proprio aloro come fare.

INTERCULTURA propone un questionario iniziale che il tutor può utilizzare per sondare que-sti aspetti sia con lo studente straniero14 che con i suoi compagni15 e per cogliere i suggeri-menti che ne vengono per la pianificazione di eventuali gruppi di lavoro interdisciplinari chepossono essere organizzarti con il sostegno dei colleghi docenti.

I primi giorni di scuola

È anche opportuno che lo studente straniero cono-sca personalmente le autorità e i punti di riferi-mento della scuola. A questo fine, il tutor può accor-darsi con il rappresentante di INTERCULTURA o conun membro della famiglia ospitante circa le modali-tà di presentazione al dirigente scolastico, al respon-sabile dell’orientamento che potrà fornirgli utili indi-cazioni sulla scuola e ai compagni di classe.

Può inoltre suggerire ai colleghi e agli alunni delgruppo classe di concordare alcuni comportamentiche facilitino il suo inserimento. Per esempio, per facilitare l’apprendimento, nel primo perio-do si può chiedere allo studente di prepararsi su libri di testo delle scuole elementari o dellemedie, mentre quando avrà sufficientemente appreso l’italiano (di solito dopo Natale), sipotrà pretendere da lui un impegno maggiore, più vicino a quello dei suoi compagni.

14 Vedi scheda n. 9 - Questionario iniziale per lo studente straniero.15 Vedi scheda n. 9A - Questionario iniziale per la classe.

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Organizzazione della didattica

Sulla base degli studi già compiuti e degli inte-ressi dello studente straniero, ogni insegnanteè certamente in grado di trovare argomentidella propria disciplina che il giovane può svi-luppare – gradualmente – da solo o in colla-borazione con i compagni, nelle scadenze chegli verranno assegnate.

A titolo esemplificativo alleghiamo unascheda16 con “suggerimenti in pillole” per lematerie comuni a più indirizzi di scuole. Peravviare il suo inserimento e al fine di aiu-tarlo a conoscere meglio la comunità italia-na in cui vive e la cultura italiana alleghia-mo anche alcune proposte17 su cui lo stu-dente potrà lavorare da solo o con i compa-gni allo scopo di realizzare una presentazio-ne. Infine, se lo studente parla bene l’ingle-se o altre lingue veicolari, i docenti potran-no anche verificare l’esistenza di testi cheoffrano parti in lingua.

16 Vedi scheda n. 10 - Suggerimenti in pillole per le singole discipline.17 Vedi scheda n. 11 - Suggerimenti per una relazione strutturata da parte dello studente straniero.

15

CCoommppoorrttaammeennttii cchhee aaiiuuttaannoo ll’’iinnsseerriimmeennttoo

• Compagni di banco: se uno dei compagniconosce una lingua veicolare o è partico-larmente brillante in una materia, farlosedere vicino allo studente straniero peraiutarlo a seguire le lezioni;

• Testi facilitati 1: nel primo periodo utiliz-zare libri di testo delle scuole elementario medie;

• Testi facilitati 2: a turno, chiedere aicompagni di preparare delle schede sem-plificate sul contenuto delle lezioni: oltreche ad aiutare lo studente, stimolerà glialunni ad esercitarsi nella sintesi e leschede rimarranno patrimonio utile per iripassi e le revisioni del programma;

• Modalità di studio: favorire lavori digruppo;

• Socializzazione: a turno chiedere ai com-pagni di socializzare con il loro compa-gno straniero: per es. durante l’intervallo,nel tragitto per venire a scuola, nei com-piti a casa ecc.

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16Problemi ricorrenti all’inizio dell’anno scolastico

La migliore organizzazione e disponibilità della scuola non eviterà comunque alcune proble-maticità e, sulla base della esperienza, proponiamo una piccola lista di quelle ricorrenti. Sitratta di difficoltà abbastanza tipiche e ben note ai volontari di INTERCULTURA che potran-no aiutare le scuole ospitanti a ipotizzare possibili soluzioni con i loro consigli e con il lorovalido aiuto: • ddiiffffiiccoollttàà ddii ccooiinnvvoollggiimmeennttoo:: i colleghi docenti si disinteressano completamente della

esperienza e ciò causa tensione al tutor. Il problema è ricorrente anche durante gliscambi di classe;

• ddiiffffiiccoollttàà ddii ccoommuunniiccaazziioonnee:: lo studente non sa una parola di italiano e conosce malel'inglese o un’altra lingua veicolare. Anche i colleghi docenti spesso provano imbarazzoe timore nel rivolgersi direttamente allo studente sia per comunicare che per aiutarlo acorreggere comportamenti o incomprensioni;

• ddiiffffiiccoollttàà ddii ggeessttiioonnee:: per es. lo studente si addormenta in classe o ascolta musica conle cuffie, interviene troppo spesso o troppo poco durante le lezioni, oppure non vuolefare alcune materie; questi comportamenti spesso disorientano la classe e i docenti evengono vissuti con imbarazzo e frustrazione. Spesso non sono comportamenti dovutia cattiva educazione ma sono “problemi fisiologici” – quasi un distaccarsi dal bombar-damento di informazioni che il giovane riceve durante l'arco della giornata in una lin-gua e in un ambiente familiare, scolastico, sociale del tutto nuovi. In altri casi sonocomportamenti ritenuti “normali” nella scuola di origine dove un rapporto più informalecon i professori o le scelte personali su quali materie seguire sono incoraggiati.

Valutazione conclusiva dell’esperienza interculturale

Un’esperienza di confronto e adattamento fra culture diverse richiede a tutti uno sforzo intermini di disponibilità personale e di gruppo, di assunzione di responsabilità, di comunica-zione e di pazienza.

Ancora due parole su...

I giovani in questa condizione non sono molti perchéfra i requisiti che INTERCULTURA richiede ai partneresteri per l’ospitalità degli studenti stranieri c’è quellodell’età (15 – 17 anni all’arrivo). Qualche volta però accade e, in questo caso, lo studentepotrebbe essere poco motivato verso l'impegno scolasticoe va quindi stimolato in modo particolare. Da una partegli va ricordato che poiché partecipa ad un programmascolastico, la frequenza e la partecipazione attiva alla vitascolastica sono obbligatorie; dall’altra gli va fatto notareche ciò non serve solo a migliorare le sue conoscenze e aprepararsi al mondo universitario ma anche a capiremeglio, attraverso la scuola, la storia e i valori culturali ita-liani, condividerli nella quotidianità con i propri coetanei,vivendo un'esperienza interculturale completa.Lo studente straniero può essere indirizzato a sceglierematerie che possano eventualmente servire per i suoi studifuturi, oppure seguire quelle che semplicemente gli piac-ciono e si può condividere con lui l’obiettivo di otteneregiudizi finali positivi al termine dell'anno in modo che lesue valutazioni possano essere citate nel suo CV e usate invarie occasioni nella sua vita futura di studio e di lavoro.

I programmi più brevi presentano delle difficoltàoggettive: gli studenti del programma bimestralevengono da Paesi dell’Emisfero meridionale e arriva-no in Italia durante le loro vacanze estive che corri-spondo ai nostri mesi di dicembre e gennaio. Hannoquindi poco tempo per inserirsi, pochi giorni dopol’arrivo cominciano le vacanze di Natale e spessoconsiderano la loro permanenza in Italia semplice-mente un periodo di vacanza, con tutto ciò che neconsegue per la famiglia e soprattutto per la scuola. È bene che la scuola non abbia aspettative troppo“tradizionali” sull’inserimento di questi ragazzi masappia valorizzare la loro presenza soprattutto percreare interesse e curiosità verso Paesi lontani, perpromuovere il confronto su abitudini scolastiche,religiose, festive diverse e, dove possibile, sfruttareil contributo significativo che i ragazzi possonodare collaborando con l’insegnante di lingua. I ragazzi che non riescono a seguire le disciplinepossono essere incaricati di svolgere un progettopreparando una relazione per la scuola, come quel-la proposta nella scheda 11 di questa dispensa.

LLoo ssttuuddeennttee hhaa ggiiàà ffiinniittoo ii ssuuooii ssttuuddii ee pprreessooiill ddiipplloommaa nneell ssuuoo PPaaeessee ddii oorriiggiinnee

LL’’oossppiittaalliittàà ddeell pprrooggrraammmmaa bbiimmeessttrraalleeiinnvveerrnnaallee

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17Poiché è un processo lento nel tempo, è importante che anche i compagni di classe abbianola possibilità di riflettere su cosa è cambiato, quali risultati sono stati raggiunti, quali com-portamenti hanno maggiormente contribuito a sviluppare una relazione positiva. A questoscopo, in linea con i questionari di riflessione iniziale, inappendice è disponibile un questionario conclusivo18 che sipropone di guidare tutti gli studenti nella valutazione con-clusiva sotto diversi punti di vista.

Valutazione didattica dello studente straniero

Per quanto riguarda la valutazione dei contenuti svolti,nella maggior parte dei casi lo studente straniero ha biso-gno di un attestato di frequenza e valutazione – possibil-mente in lingua inglese – in quanto il suo periodo di stu-dio all’estero non sempre viene riconosciuto nel sistema scolastico di provenienza. In gene-rale il lavoro e l’impegno del giovane possono essere valutati in relazione agli obiettivi mini-mi delle esperienze di scambio e ad alcuni indicatori per l’area delle relazioni, della lingua edella didattica. A questo proposito in appendice proponiamo una scheda valutativa cheINTERCULTURA invierà alla scuola a conclusione del primo quadrimestre19 e a fine anno: ogniscuola potrà ovviamente decidere se utilizzarla, consegnarla in originale allo studente e incopia all'Associazione. Per gli studenti partecipanti a programmi di durata inferiore all’annoscolastico, la scheda verrà ovviamente inviata solo a conclusione del programma.

PPuuòò aaccccaaddeerree ttuuttttaavviiaa cchhee,, nneellllaa ssuuaa ssccuuoollaa ddii oorriiggiinnee,, iill ggiioovvaannee ppoossssaa rriicceevveerree ccrreeddiittii ppeerraallccuunnee mmaatteerriiee20: è quindi importante determinare all’inizio del suo soggiorno se ha bisogno diriconoscimenti più formali e, in questo caso, se è sufficiente un certificato di frequenza e valu-tazione dettagliato o se possono essere utilizzati i normali strumenti valutativi (la pagella) inuso nella scuola. Il colloquio iniziale con il tutor e con i volontari di INTERCULTURA può ser-vire per gli approfondimenti in questo senso. Ricordiamo che, almeno all’inizio dell’anno, nonsi può ovviamente valutare lo studente straniero come se fosse un alunno italiano, dato che nonconosce adeguatamente la lingua e che la maggior parte delle materie sono nuove.

Valutazione dei servizi offerti da INTERCULTURA

Oltre alla valutazione dello studente straniero, al termine di ogni programma INTERCULTU-RA chiede anche una valutazione dell’esperienza in generale. La valutazione avviene on-linee fa parte di un progetto internazionale di valutazione degli “standard di qualità” dei serviziofferti dall’Associazione ai suoi “utenti” (scuole, famiglie ospitanti e famiglie naturali deiragazzi partecipanti ai programmi). Il progetto si chiama “Customer Satisfaction Evalution”(CSE) e viene condotto da tutte le organizzazioni AFS, partner di INTERCULTURA, con l’o-biettivo di verificare quali sono i punti forti del programma che vanno pertanto mantenuti, equali sono invece gli aspetti migliorabili. A livello nazionale, invece, i risultati delle valuta-zioni delle scuole ospitanti vengono condivisi con i responsabili della formazione interna edesterna di INTERCULTURA affinché proposte e suggerimenti per affrontare eventuali lacunepossano essere recepiti nei seminari e nei materiali didattici proposti dall’Associazione ai suoivolontari, ai dirigenti scolastici e ai docenti con cui collabora.

18 Vedi scheda n. 12 - Questionario intitolato “ Sono diventato più interculturale?”.19 Vedi scheda n. 13 - Valutazione dello studente straniero.20 Vedi scheda n. 4 - Schema sul retro di Suggerimenti per un colloquio di conoscenza.

“L’esperienza sarà valutata nella sua globalitàdalle diverse componenti del CdC e comunicataall’istituto di provenienza. Per ciascuna materia,si propone la redazione di un breve giudizio chesi riferisca alle abilità conseguite e testate duran-te l’anno, e che tenga conto della volontà dipartecipazione dell’alunna e dell’utilità dei suoiinterventi, basandosi sulla seguente scala divalori: eecccceelllleennttee,, oottttiimmoo,, bbuuoonnoo,, ddiissccrreettoo,, ssuuffffii--cciieennttee,, iinnssuuffffiicciieennttee,, ggrraavveemmeennttee iinnssuuffffiicciieennttee””..

Docente tutor - Liceo di Albenga (SV)

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18Organizzazione di attività di interazione in altre classi

Lo studente straniero è una fonte di conoscenza di una cultura diversa ed è quindi auspicabile cheogni insegnante possa attingere a questa risorsa nel miglior modo possibile sia nella classe diappartenenza che in altre classi. In appendice21 vengono presentate alcune attività di interazioneche sfruttano non solo la diversa conoscenza linguistica ma anche altre abilità di cui lo studenteè portatore. Dove è stata sperimentata, questa attività è stata valutata motivante dagli studentiitaliani che hanno trovato nuovi stimoli e sviluppato una diversa attenzione ai contenuti offertidalla disciplina svolta. Anche gli studenti stranieri si sono sentitiresponsabilizzati, utili e partecipi della vita dell’Istituto.

In pratica, gli insegnanti interessati possono concordare con il tutoro con il referente per gli scambi una data ed alcuni argomenti che lostudente straniero può trattare nelle loro classi, presentando mate-riali originali della sua scuola e/o Paese di origine o anche materialididattici messi a disposizione dei docenti stessi.

All’inizio dell’anno gli incontri potranno essere svolti in lingua stra-niera ed è probabile che in questa fase siano soprattutto gli inse-gnanti di lingua ad approfittare e facilitare queste attività.Successivamente però anche gli insegnanti di altre discipline potran-no identificare argomenti che i ragazzi stranieri presenti nella scuolapossano presentare – in lingua straniera se lo riterranno opportuno o in italiano, non appenasaranno in grado di farlo – alle loro classi portando testimonianza non solo di contenuti ma anchedi metodologie e di punti di vista storici, letterari, sociologici diversi da quelli noti.

Visibilità nel territorio alla collaborazione fra scuola e INTERCULTURA

Le scuole che vorranno dare visibilità alla propria capacità di internazionalizzare la propria offer-ta formativa, potranno avvalersi della collaborazione dei volontari di INTERCULTURA della zona:infatti collaborare a progetti, attività e dibattiti – valorizzando l’esperienza e le risorse possedu-te dalla nostra Associazione – rinforza anche l’impegno e la motivazione dei nostri volontaririspondendo a pieno al Progetto Educativo proposto dall’Associazione che propone occasioni diapprendimento interculturale e di confronto al fine di sviluppare “una consapevolezza nuovadella propria e delle altrui culture e un desiderio di contribuire pacificamente e con cognizio-ne di causa al dialogo tra le varie nazioni del mondo”.

EEvveennttii eeuurrooppeeii oo iinntteerrnnaazziioonnaalliiLe occasioni dedicate alla celebrazione di eventi europei e/o internazionali che hanno attinenzacon i temi e con gli obiettivi della nostra Associazione sono molti. Organizzare o partecipare adeventi significativi offre l'opportunità alle scuole e ad INTERCULTURA di valorizzare la presenzadei giovani stranieri o degli studenti italiani rientrati da esperienze di studio all’estero, di misu-rarsi con argomenti di grande rilievo sociale e internazionale e, in generale, di avere visibilità sulterritorio: INTERCULTURA mette a disposizione l’entusiasmo e le energie del proprio volontaria-to e dei propri studenti. Fra gli appuntamenti più noti citiamo ad esempio:

21 settembre Giornata Mondiale della pace (ONU) 26 settembre Giornata Europea delle Lingue (Consiglio d'Europa)29 settembre GEDI: Giornata Europea del Dialogo Interculturale (EFIL

e partner INTERCULTURA in Europa)

21 Vedi scheda n. 15 - Attività di interazione.

CCAPITOLO 4 – VAPITOLO 4 – Valorizzare l’esperienza di ospitalitàalorizzare l’esperienza di ospitalità

“Per quanto concerne l’in-segnamento di Lingua eCiviltà tedesca, propongodi coinvolgere l’alunnatedesca in attività linguisti-che in classi diverse (letturedi “authentischesMaterial”, discussioni inplenum, lavori di gruppoetc.) perché essa porti il suocontributo soprattutto sutematiche di attualità (…)”.

Docente tutor - Liceo diAlbenga (SV)

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1924 ottobre Giornata delle Nazioni Unite (ONU) 5 dicembre Giornata Internazionale del volontariato (ONU) 26 marzo Primavera dell'Europa (Consiglio d'Europa)

LLaa ““sseettttiimmaannaa ddii ssccaammbbiioo””Ogni anno i ragazzi stranieri ospitati da INTERCULTURA hanno la possibilità di trascorrereuna settimana - normalmente nel mese di marzo – in un’altra città per conoscere la realtàculturale di un'altra scuola, un’altra famiglia e un’altra zonadi Italia. Durante questa settimana i volontari progettano esvolgono attività mirate all’educazione alla mondialità. Le scuole interessate possono concordare queste attività coni volontari del proprio Centro Locale. Il fatto di ospitaremolti studenti tutti insieme nello stesso posto per alcunigiorni costituisce un’occasione preziosa per promuoverelaboratori di confronto interculturale e sensibilizzare semprepiù studenti, famiglie e insegnanti alle tematiche dell’incon-tro, della conoscenza, dello scambio e del dialogo intercul-turale.

CCooiinnvvoollggiimmeennttoo nneeggllii OOppeenn ddaayyssLa collaborazione con i volontari di INTERCULTURA, le espe-rienze all’estero degli studenti della scuola, i progetti svoltidagli studenti stranieri ospitati, la partecipazione attiva dellefamiglie dei partecipanti ai programmi di scambio potrannoessere testimoniate, nella loro colorata, allegra e significativa efficacia, nelle giornate e nelleattività che la scuola organizza per presentare la propria offerta formativa nel territorio.

CCoollllaabboorraarree ccoonn IINNTTEERRCCUULLTTUURRAA nneellllaa pprroo--mmoozziioonnee ddeeggllii ssccaammbbiiLa scuola che sostiene gli scambi può definirei termini di collaborazione con INTERCULTU-RA anche in relazione alla promozione e alladiffusione delle scadenze per l’iscrizione alconcorso per i soggiorni di studio all’estero eper sensibilizzare le famiglie della scuola sullapossibilità di accogliere studenti stranieri. Ivolontari della zona saranno felici di interveni-re in incontri organizzati a questo scopo e dispiegare le attività di INTERCULTURA agli stu-denti, alle famiglie e ai docenti interessati22.

22 Vedi scheda n. 16 – Locandine per informare gli alunni e le loro famiglie dei programmi di Intercultura.

“Agricoltura di montagna”Intercultura Valle d'Aosta eInstitut Agricole régional di AostaPeriodo: 12-20 marzo 2011Attività: quattro giornate emezzo di frequenza scolasticaalternando lezioni teoriche adattività pratiche nell'aziendaagricola della scuola (potatura,stalla, caseificio, cantina). L'Istituto offre numerosi momen-ti informali di socializzazione congli studenti italiani e l’organizza-zione di un'escursione in monta-gna per osservare flora e faunatipiche dell'ambiente alpino euna visita guidata della città.

Gentili genitori,

riteniamo molto interes-sante sottoporre allaVostra attenzione la pro-posta di ospitalità che lascuola ha ricevutodall'Associazione Intercultura. L’idea può sem-brare un po’ bizzarra, ma riteniamo, anche peresperienza personale, che aprire le porte dellenostre case a un ragazzo straniero sia un modoper offrire ai propri figli un’esperienza unica diconoscere lingue e abitudini diverse.

Pensateci! Nel sito www.intercultura.it si trovanoulteriori informazioni. Se avete bisogno di con-sultarvi ulteriormente, non esitate a contattarci:possiamo mettervi in contatto con famigliecuneesi che hanno già sperimentato l'ospitalità distudenti Intercultura e con la responsabile nazio-nale del progetto interculturale. Lieti di potercollaborare anche così alla formazione di Vostrofiglio, porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Il dirigente scolastico Dott.ssa Marina Battistini

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Due istituzioni a confronto su obiettivieducativi condivisi

INTERCULTURA si occupa di educazioneinterculturale attraverso lo scambio di giovani.

I suoi volontari – per adesione ai principi ispi-ratori dell’Associazione – promuovono unaforte opera di sensibilizzazione, di informazio-ne e di formazione: sono interlocutori compe-tenti, capaci di offrire prospettive, scenari emodelli educativi diversi che evidenziano ilvalore educativo delle esperienze di scambio.

Nel rispetto della reciproca autonomia, INTER-CULTURA chiede alla scuola di chiarire il proprio atteggiamento verso gli scambi di giovani nelPiano dell’Offerta Formativa (POF), il documento formale con cui l’Istituto si presenta al ter-ritorio in cui opera. Allo stesso modo è il Consiglio di Classe che ha la responsabilità ultimadelle decisioni relative alla pianificazione del percorso educativo degli alunni che partecipanoai programmi di scambio, alla loro valutazione e alla loro valorizzazione. La scuola è un “siste-ma organizzato” che, come il “sistema organizzato INTERCULTURA”, definisce le proprie prio-rità, si organizza per raggiungerle con le proprie risorse, regole interne, procedure, flessibilità,rigidità e contraddizioni. Ai volontari di INTERCULTURA viene chiesto di conoscere il più pos-sibile questo sistema e rispettarlo, valorizzando le risorse e le competenze presenti, la buonavolontà, le aperture e gli aneliti ed organizzativi che uniscono le due realtà.

Rapporti con il Responsabile delle relazionicon la scuola di INTERCULTURA

Il “Responsabile Scuola” di INTERCULTURA ha ilcompito di • confermare i buoni rapporti di collaborazio-

ne esistenti con le scuole della propria zonae aumentare il numero di scuole che orga-nizzano e partecipano a scambi di giovani

• promuovere i programmi di studio all’esterodi INTERCULTURA nelle scuole

• sostenere le scuole nella gestione delle espe-rienze di studio all’estero dei loro alunni

• sostenere le scuole nella gestione delle espe-rienze di ospitalità di alunni stranieri

• promuovere attività di educazione intercul-turale nelle scuole

Ha quindi il compito di presentarsi e presentare leattività di INTERCULTURA al Dirigente scolasticoe al Docente referente per gli scambi, collaboran-do a chiarire aspettative e ruoli reciproci. Ha inol-tre il compito di tenere i contatti con i tutor e conle famiglie ospitanti per monitorare il processo diinserimento, collaborare alla soluzione dei nodicritici e partecipare di tutte le positività e i suc-

I “Centri locali” di INTERCULTURA

In tutte le province italiane esistono gruppi diINTERCULTURA che curano tutte le attivitàdella Associazione. Ogni Centro locale è com-posto da volontari presenti nella zona chevengono coordinati da:

• un Presidente• un Responsabile soggiorni all’estero• un Responsabile programmi di ospi-

talità di studenti stranieri • un Responsabile relazioni con le scuole• un Responsabile relazioni pubbliche• un Responsabile formazione e sviluppo

CCAPITOLO 5 – I serAPITOLO 5 – I servizi e i programmi di vizi e i programmi di INTERCULINTERCULTURATURA

Relazione di un Responsabile Scuola che hapartecipato ad un CdC preoccupato sulleprocedure di valutazione dello studentestraniero.

Inizialmente ero un po’ in difficoltà perchéerano tutti su posizioni molto rigide, (“maipiù, se avessimo saputo... non sa, non capi-sce... ormai la programmazione è statafatta... non la posso valutare... ecc..."). Hoascoltato tutte le loro considerazioni e poi hochiesto di provare a cambiare ottica: “Adessoditemi cosa sa fare Harika". Parole magiche.La situazione si è ribaltata ed è stata unagara di osservazioni e di giudizi positivi.La prof.ssa di ssttoorriiaa ha inserito nella pro-grammazione approfondimenti sul coloniali-smo, sugli scambi commerciali, sulle spezie eil caffè. Harika ha illustrato alla classe l’uso,il consumo e la preparazione del caffè turco:i compagni erano pieni di interesse e atten-zione. Durante l’ora di ggiinnnnaassttiiccaa l’inse-gnante ha trattato le danze popolari e Harikaha insegnato passi delle sue danze tradizio-nali. L’insegnante di sscciieennzzee ha curato l’ade-sione della classe ad un concorso sulla gene-tica e Harika ha partecipato attivamentelavorando in gruppo con i compagni. Gliinsegnanti di ffrraanncceessee e di iinngglleessee hannoinvece valorizzato la sua buona pronunciaportandola nelle classi come lettrice.

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cessi. È importante stabilire un clima di reciprocafiducia, volto alla collaborazione, alla riduzionedell’ansia, alla chiarezza e al sostegno in tutte lefasi dell’esperienza: è dunque opportuno pro-grammare le modalità e le scadenze di interventofatte salve le possibili eccezioni.

Seminari di formazione

Ogni anno INTERCULTURA, in collaborazione conla Fondazione Intercultura23, organizza seminari diformazione rivolti a dirigenti scolastici e docentiin varie parti di Italia24. Questi incontri sono unaoccasione importante per riflettere sulle esperien-ze di scambio in atto nella regione e per confron-tarsi con le altre scuole e con i volontari di INTER-CULTURA, per identificare altri colleghi sensibiliagli scambi, conoscere le loro pratiche di inseri-mento e di valorizzazione, nonché il loro approc-cio alle problematiche ricorrenti.

I seminari sono normalmente molto partecipativi,pratici e ricchi di materiali. Agli incontri parteci-

pano spesso anche rappresentanti di altre componenti del mondo della scuola (associazioni didirigenti, di insegnanti, rappresentanti degli USP e USR) o del mondo del lavoro come peresempio sponsor che danno borse di studio per i partecipanti ai programmi di INTERCULTURA.

23 La Fondazione Intercultura Onlus è Ente accreditato per la formazione del personale della scuola con Decreto MIUR del

22 luglio 2010.24 Il programma e le date dei seminari vengono pubblicati sul sito di INTERCULTURA http://www.intercultura.it/ e comu-

nicati nella newsletter dell’Osservatorio.

21A questo punto non ho fatto altro che sotto-lineare come la valutazione fosse statafatta… e come queste siano ottime premesseper lavorare in un’ottica interculturaleseguendo le finalità proposte da Intercultura. Cosicché ho convinto anche il professore diaarrttee – molto perplesso! – che si è reso di-sponibile a insegnare a Harika la prospetti-va anche al di fuori dell'orario scolastico. In conclusione, per ogni materia prevista dalcurriculum della ragazza abbiamo evidenzia-to uno o due argomenti di studio da appro-fondire e successivamente da valutare. Devosottolineare la massima serietà e preparazio-ne del consiglio di classe. I proff. erano con-tenti, rassicurati e desiderosi di iniziare que-sta esperienza di scambio culturale: sonosoddisfatta di me!!!Mi sembra che nella scuola italiana ci sianoottimi insegnanti: che impostino – forse avolte “casualmente“ – un buon lavoro ma poineppure se ne accorgano vincolati, comesono, al “programma” e forse la mia voce,esterna, li ha rassicurati e liberati dall'incu-bo del “ma io come li devo valutare” e tuttoè diventato più facile!

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22Programmi di studio all’estero

Oltre ai programmi di ospitalità di studenti stranieri trattati ampiamente in questa pubblica-zione, INTERCULTURA cura programmi di studio all’estero25 di studenti italiani del terzo o delquarto anno delle scuole secondarie superiori che vogliano vivere e studiare in un altro Paeseper un periodo che può essere un anno scolastico, un semestre, un trimestre, un bimestre o dialcune settimane durante l’estate. Come è noto tutti i programmi prevedono l’inserimentofamiliare e scolastico dei giovani affinché attraverso ambienti sicuri come la famiglia e la scuo-la essi vengano a contatto con la cultura del Paese ospitante, dai suoi aspetti quotidiani a quel-li storici ed artistici. Ai programmi di studio all’estero si accede per concorso e la scadenza periscriversi è il 10 Novembre di ogni anno.

Le borse di studio

Il 61% degli studenti partecipanti a tutti i programmi usufruisce di una Borsa di studio cheINTERCULTURA direttamente o tramite sponsor, finanzia totalmente o in parte: le sovvenzionivengono assegnate in base al reddito annuo delle famiglie dei candidati e al merito di questi

ultimi. Gli sponsor sono aziende, banche, associazioni ed enti locali che interven-gono in accordo con l’ufficio preposto e con i volontari dell’Associazione.

Le destinazioni

INTERCULTURA è la prima organizzazione italiana di scambi internazionali di stu-denti ed è la più importante per estensione e qualità dei programmi. Fa parte del-l'associazione internazionale AFS e ha un raggio d'azione che copre 60 Paesi nelmondo26: i partecipanti ai programmi di scambio vanno in tutti i Paesi europei,anche quelli più orientali, nelle Americhe, in Sud Africa e in Kenya, in Asia e Oceania.

Il sostegno alle scuole che inviano propri alunni all’estero

Come per i programmi di ospitalità, INTERCULTURA sostiene le scuole che invia-no propri alunni all’estero attraverso i suoi volontari, i corsi di formazione e i

propri materiali. In particolare ha condotto diversi studi su quali competenze vengono acqui-site durante i programmi di scambio e prodotto dispense e testi utili alla valutazione

Gli scambi di classe

Dal 1989 ad oggi INTERCULTURA ha realizzato circa 500 scambi di classe, inviando all’esterocirca 6.000 studenti italiani e ospitandone altrettanti da Paesi di tutto il mondo. Con il pro-gramma Scambi di Classe27 gli studenti e gli insegnanti accompagnatori di una classe scolasti-ca vanno a vivere all’estero per 10-14 giorni, frequentano una scuola e sono ospiti delle fami-glie degli studenti stranieri che la frequentano. Successivamente la classe ospitante viene inItalia per due settimane. Durante il soggiorno gli studenti di entrambe le classi partecipano adattività didattiche, visite guidate, discussioni su temi di interesse comune, incontri con perso-nalità del luogo e a momenti di socializzazione e svago (sport, musica, feste).

25 http://www.intercultura.it/All’estero-con-Intercultura26 http://www.intercultura.it/Destinazioni-e-periodi/27 http://www.intercultura.it/Scambi-di-classe/

I programmi di InterculturaI programmi di Intercultura

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Conclusioni

Spesso si pensa che i partecipanti agli scambisiano solo i giovani che vi prendono parte e,forse, le loro famiglie ospitanti. Ma in realtàtutte le persone che vengono in contatto conuno studente straniero si rendono conto dicome questa presenza li aiuti a rivedere le pro-prie convinzioni, li metta in condizione didoverle spiegare e li solleciti a mettere in dis-cussione i propri comportamenti in un percor-so comune a cui tutti partecipano, offrendotanto e ricevendo altrettanto in termini diconoscenze, energie, pazienza e affetto.

Il ruolo dei volontari di INTERCULTURA è essen-ziale per la costruzione di un rapporto di fidu-cia e di collaborazione fra tutti i protagonisti diquesta esperienza così coinvolgente e profonda.

La loro competenza nel settore viene costruitaogni giorno attraverso il rapporto con gli altrivolontari del Centro Locale, con la partecipa-zione ai seminari di formazione diINTERCULTURA, con l’esperienza che viene daanni di confronto interculturale con studenti,famiglie e scuole di paesi diversi. Il loro entu-siasmo e la loro motivazione trasmettono ener-gia, serenità e fiducia a tutti quelli che vengo-no coinvolti in queste esperienze.

Con questa dispensa, attingendo a piene mani dalletestimonianze di tante scuole e di tanti volontari, ciauguriamo di aver dato strumenti utili alla valuta-zione della proposta di ospitare studenti stranieri ealla valorizzazione della loro presenza nella scuolae ci auguriamo di aver stimolato il senso di “prota-gonismo” della scuola per raggiungere gli altiobiettivi educativi che certamente condivide con lanostra Associazione: creare - attraverso lo scambiodi giovani - situazioni di apprendimento intercultu-rale che aiutino le persone a sviluppare conoscen-

ze, capacità e competenze necessarie a creare un mondo più giusto e più pacifico.

Buon lavoro!

“Il pluralismo è una sfida da vincere per chi non vuole un'assistenza povera: la gioia si costruisce nell'incontro, la felicità ha il volto della novità e della sorpresa”.

Decalogo della Tolleranza - punto 10

INTERCULTURA IN PILLOLEnel 2010-2011:

• 1383 studenti italiani hanno parteci-pato a programmi di studio all’esteroin 43 Paesi dei 5 continenti

• 971 borse di studio parziali e totali • 750 gli studenti stranieri, provenienti

da 53 Paesi dei 5 continenti, ospitatipresso famiglie e scuole italiane

• Oltre 3000 volontari attivi in 130centri Intercultura in Italia e oltre200.000 volontari nei 60 Paesi AFSpartner in tutto il mondo

• Oltre 1500 docenti e presidi coinvoltiin ricerche, seminari di formazione,convegni ed eventi svolti in collabora-zione con la Fondazione Intercultura econ l’Osservatorio Nazionale sullainternazionalizzazione delle scuole ela mobilità studentesca

La qualità dei programmi di INTERCULTURA ècontrollata ogni anno attraverso un vastosistema di rilevazione, nazionale e internazio-nale, della soddisfazione dei partecipanti, dellescuole e delle famiglie.

Inoltre i programmi e le attività di formazionesono certificati per la Qualità secondo lenorme UNI ISO 9001:2008.

23

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SCHEDE OPERATIVE

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IIS Monet – Mariano Comense Progetto Fondazione “INTERCULTURA ONLUS”

Dall’anno scolastico 2009/2010 il nostro Istituto aderi-sce ai programmi di mobilità studentesca internaziona-le in collaborazione con Intercultura Onlus. L’UnioneEuropea chiede alle istituzioni educative di aiutare igiovani a conoscere e comprendere il mondo in cui vi-viamo, avvicinandoli ad altre culture, a sviluppare unaconoscenza dinamica che permetta loro di affrontare lesfide della globalizzazione e la rapida trasformazionesociale in atto con equilibrio, capacità critica, consape-volezza. Il nostro Istituto, pertanto, si attiva per acco-gliere studenti stranieri per un semestre o un anno sco-lastico, al fine di garantire un’educazione intercultura-le dei nostri allievi attraverso il confronto diretto conl’altro. Si vedranno così attivate modalità e strategieche facilitino l’inserimento e l’apprendimento dellostudente straniero, il confronto dei nostri alunni conaltre culture, il dialogo interculturale. L’Istituto agevola, inoltre, la mobilità internazionale deinostri studenti attraverso la preparazione del loro percor-so di studi annuale all’estero. Per ogni studente in uscitaviene redatto un progetto che definisce i contenuti disci-plinari irrinunciabili nonché le competenze da acquisireper il corretto reinserimento dello studente al rientro.

Liceo Scientifico Grassi – Lecco Attività di inserimento di alunni stranieri e mobilitàinternazionale di studenti dell’istituto.

Il liceo Grassi promuove il dialogo interculturale e va-lorizza la dimensione internazionale del proprio curri-colo. In particolare:• favorisce l’inserimento di alunni stranieri e il loro

successo formativo predisponendo piani individua-lizzati alla cui realizzazione concorrono non solo ilConsiglio di Classe, ma tutte le risorse disponibilinella scuola e nel territorio;

• coinvolge gli alunni, con le loro famiglie, nella pro-gettazione e realizzazione di scambi di classe inter-nazionali;

• favorisce la mobilità internazionale dei propri stu-denti (semestre/anno di studio all’estero)con un accurato monitoraggio del pro-getto prima della partenza, durante ilperiodo all’estero e in occasione della

riammissione nella classe di appartenenza;• ospita studenti stranieri (tre/sei mesi o intero anno

scolastico) in collaborazione con le associazioni delterritorio, promuovendone l’apprendimento dell’ita-liano e valorizzandone la presenza come risorsa pertutta la scuola; (…)

• partecipa ad attività, concorsi e competizioni inter-nazionali;

• collabora con enti e associazioni del territorio nellarealizzazione di attività finalizzate all’educazioneinterculturale.

Istituto Marconi – Civitavecchia Verso l’incontro con i giovani stranieri

L’Istituto Marconi partecipa al progetto propostodall’Associazione INTERCULTURA e ospita quest’announa studentessa di nazionalità statunitense. Per favorire il suo inserimento è stata creata la figuradel tutor, nella persona del professore d’Inglese dellaclasse, il quale in collaborazione con il Consiglio dellaClasse d’inserimento, progetterà un piano didatticopersonalizzato. Per risolvere i problemi relativi alla diversità linguisticadegli studenti stranieri, la scuola è entrata in contattocon Enti come l’Arci che attuano programmi di alfabe-tizzazione finanziati dalla Provincia e si propone peressere sede di corsi di formazione di docenti di Italianocome seconda lingua.

Liceo Righi – CesenaProgetto INTERCULTURA

Con il sostegno del Centro Intercultura di Cesena, siorganizzano l’accoglienza e l’inserimento nella classedi studenti stranieri e si sostengono quelli che hannoscelto di trascorrere un semestre o un intero anno all’e-stero.

Liceo Scientifico Galilei - AnconaIl Galilei e l’interculturalità

Per quanto riguarda l’accoglienza degli studenti stra-nieri, la nostra scuola riconosce il ruolo primario dellaconoscenza delle lingue e culture straniere, mezzi indi-

SCHEDA 1 COLLABORAZIONE CON INTERCULTURA NEI POF (esempi)

DESTINATARI: Dirigente scolastico, Collegio docenti, Referente scambischeda 1pag 1 di 2

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spensabili per aprire finestre sul mondo, pertanto èsempre più impegnata a stabilire e sviluppare rapporticon altri paesi e favorisce l’accoglienza di studenti eu-ropei ed extraeuropei al fine di contribuire all’arricchi-mento umano e spirituale degli studenti, all’abbatti-mento dei pregiudizi offrendo loro nuove opportunitàdi apprendimento interculturale.

Modalità di accoglienza: per favorire l’integrazionedegli studenti stranieri residenti e regolarmente iscrittia scuola, nel nostro Liceo sono attivati corsi di vari li-velli per migliorare la padronanza dell’Italiano e perconseguire le Certificazioni di tale conoscenza. Nel ca-so di scambi culturali di tre, sei, undici mesi, con pro-grammi di organizzazioni internazionali quali AFS,BEC, STS ecc., gli stranieri vengono iscritti regolar-mente, inseriti nelle classi ed anche ospitati da famigliedi studenti della nostra scuola; gli scambi sono espe-rienze insostituibili per sviluppare la capacità di reci-proca comprensione, il valore e il rispetto dei dirit-ti/doveri, per stabilire rapporti di amicizia e collabora-zione durevoli nel tempo. In tutti i casi, durante la loropermanenza nell’ Istituto, gli studenti vengono seguitinel loro percorso formativo e ricreativo da un inse-gnante-tutor del CdC, che ne favorisce il loro inseri-mento, ne segue il percorso culturale e formativo, pre-dispone un piano formativo individualizzato.

Liceo Severi – Castellammare di Stabia

Inoltre il Liceo “F. Severi” dedica un’attenzione parti-colare allo studio delle Lingue Straniere e ogni annooffre (…) programmi di AFS INTERCULTURA e iniziati-ve del BEC. Tali attività perseguono la formazione inte-grale della persona nella consapevolezza che l’incontrocon l’altro è fonte di arricchimento reciproco e stimoload ulteriore approfondimento della conoscenza. In taleottica il Liceo “F. Severi” ogni anno ospita studentistranieri che sono inseriti nelle diverse classi con pro-grammi personalizzati e riconosce, al loro rientro, aquegli alunni del Liceo che scelgono di affrontare un’e-sperienza di studio all’estero e di frequentare scuolestraniere, i risultati scolastici riportati nella scuola chehanno frequentato.

Funzione strumentale area Promozione attività interculturali prof.ssa Di Capua Maria Addolorata• Ascolto e sostegno dei bisogni formativi degli stu-

denti.• Sostegno alla programmazione didattica per gli stu-

denti stranieri e/o italiani rientranti dall’estero e pergli scambi culturali.

• Elaborazione della modulistica inerente le attivitàd’Area.

Istituto d’arte – Monopoli BAPROGETTO “INTERCULTURA”

Il liceo promuove, diffonde, partecipa e collabora con iprogrammi proposti dall’Associazione INTERCULTURAche è la prima organizzazione italiana di scambi inter-nazionali di studenti. È la più importante in Italia perestensione e qualità nei programmi, fa parte dell’asso-ciazione internazionale AFS e ha un raggio d’azioneche copre 60 stati nel mondo. INTERCULTURA è unaassociazione no-profit che si avvale della collaborazio-ne di volontari che sono uniti da un ideale: lavorare perun futuro di pace e di serenità tra i popoli. (…) I programmi proposti da INTERCULTURA sviluppanonegli studenti competenze interculturali e consentonoalla nostra scuola di perseguire gli standard di qualitàdei programmi di scambio definiti dal ParlamentoEuropeo e dal Consiglio d’Europa. Attraverso una forteadesione ai progetti di scambio, la scuola intende:• ampliare e internazionalizzare la propria offerta for-

mativa,• stimolare interesse verso culture diverse dalla no-

stra,• confrontarsi con l’esterno,• incentivare l’interesse per le lingue,• promuovere una formazione “globale”,• esercitare flessibilità di approcci didattici ed orga-

nizzativi al proprio interno,• educare alla differenza,• utilizzare la mobilità studentesca come risorsa,• acquisire visibilità nel territorio,• stabilire relazioni con scuole partner nei Paesi con

cui avvengono gli scambi stessi.

scheda 1pag 2 di 2

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SCHEDA 2 RIASSUNTO NORMATIVO

DESTINATARI: Dirigente scolastico, Referente scambi

Le norme che regolano gli scambi sono poche e sono pubblicate integralmente su:• http://www.intercultura.it/Normativa/ • http://www.scuoleinternazionali.org/Normativa/ – dove è anche possibile trovare le norme

europee.

In ogni caso, la premessa da tener presente è che, con il passaggio all’autonomia scolastica,le istituzioni scolastiche “provvedono a tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolasti-ca degli alunni e disciplinano, nel rispetto della legislazione vigente, le iscrizioni, le fre-quenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconoscimento degli studicompiuti in Italia e all'estero ai fini della prosecuzione degli studi medesimi, la valutazio-ne dei crediti e debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, larealizzazione di scambi educativi internazionali” (DPR 08.03.1999 n. 275, art. 14, c.2).

Ciò premesso, gli scambi individuali sono regolamentati dalla:

• CCMM nn.. 5599 ddeell 11 aaggoossttoo 22000066 -- MMoobbiilliittàà ssttuuddeenntteessccaa iinntteerrnnaazziioonnaallee iinn iinnggrreessssoo che dàindicazioni per l’inserimento temporaneo di studenti stranieri nelle classi italiane, confer-ma le indicazioni fornite nella CM 181 del 17 marzo 1997 e invita gli organi collegiali adillustrare le proprie scelte nella programmazione didattica.

• CCMM nn.. 118811 ddeell 1177 mmaarrzzoo 11999977 –– MMoobbiilliittàà ssttuuddeenntteessccaa iinntteerrnnaazziioonnaallee che incoraggia lacollaborazione fra la scuola estera che invia il giovane e quella che lo ospita e stabilisceche, ai fini della valutazione, il Consiglio di Classe rilasci un attestato di frequenza da cuirisulti l'attività didattica compiuta e le conoscenze acquisite dall'alunno straniero.

Intercultura facilita la richiesta alle scuole che ne hanno necessità attraverso un questionario – scheda 5 di que-sta dispensa.

• Il Decreto Legislativo n. 297 del 16.4.1994, art. 200, Comma 10 – conosciuto comeTesto Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione

10. Gli studenti stranieri che si iscrivano negli istituti e scuole statali ed i figli di cittadi-ni italiani residenti all'estero che vengano a compiere i loro studi in Italia sono dispensa-ti dal pagamento delle tasse; per gli studenti stranieri la dispensa è concessa a condizionidi reciprocità.

Le condizioni di reciprocità vengono stabilite dall’art. 1 del DPR 394/1999 successivamente modificato con DPR18 ottobre 2004, n. 334 che recita: 2. L'accertamento di cui al comma 1, non è richiesto per i cittadini stranieri titolari della carta di soggior-no di cui all'articolo 9 del testo unico, nonché per i cittadini stranieri titolari di un permesso di soggiorno(…) per motivi di studio, e per i relativi familiari in regola con il soggiorno.

scheda 2pag 1 di 1

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SCHEDA 3 IL TUTOR

DESTINATARI: Tutor, Referente scambi

Il tutor è un “facilitatore” e funge da referente per il giovane, per la famiglia ospitante e perINTERCULTURA. Si coordina con il Consiglio di classe in tutte le fasi dell’esperienza: è dun-que molto utile che sia membro del Consiglio di Classe ospitante. Fra i suoi compiti:

La scheda operativa che segue sul retro può essere utilizzata ai fini della programma-zione, del monitoraggio e della valutazione finale dell’esperienza. I tutor che decideran-no di utilizzare la scheda allegata sono invitati a presentare suggerimenti e proposte miglio-rative che saranno gradite ed attese.

Proporrela classe in cui in-

serire lo studente (Cap.3 – Scelta della

classe).

Incontrarelo studente per

un colloquio ini-ziale (Scheda

4).

Informaree preparare il Con-

siglio di Classe ad acco-gliere lo studente (Cap. 3– Organizzazione della

didattica e schedecitate).

Costruireun piano di studio

personalizzato (Cap. 3 –Un piano di studio per-

sonalizzato e schedecitate).

Raccogliereil materiale

(Cap. 2 – Gli scambinell’offerta formativa e

Scheda 16).

Incoraggiarelo studente a frequentare

corsi per imparare l’italiano (Cap. 3– Lo studio della lingua ita-

liana).

scheda 3pag 1 di 2

Prepararela classe all’arrivo dello

studente (Cap. 3 –Preparazione dei compagni

di classe e scheda 9A).

Incoraggiarel’interazione all’inter-

no della scuola (Cap. 4 –Attività di interazione

e scheda 15).

Mantenerecontatti con Inter-

cultura e con la famigliaospitante (Cap. 5 –

Rapporti con ilResponsabile Scuola di

Intercultura).

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Attività possibili

Scelta della classe di inseri-mento CLASSE: ________________

Attività di informazione epreparazione del Consiglio diClasse all’accoglienza dellostudente

Informazioni e coordinamen-to durante l’anno scolastico

Attività di preparazione dellaclasse all’arrivo dello studen-te

Colloquio iniziale con lo stu-dente

Colloqui successivi

Attività di “ice-breaking” edi introduzione alla classe ealla scuola in generale

Programmazione di un pianodi studio personalizzato

Attività programmate perl’apprendimento della linguaitaliana

Contatti con INTERCULTURA

Contatti con la famiglia ospi-tante

Attività di interazione pro-grammate con altre classi etematiche affrontate

Data Annotazioni: motivazioni, tematiche affrontate

scheda 3pag 2 di 2

SCHEDA OPERATIVA PER IL TUTOR

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SCHEDA 4 SUGGERIMENTI PER UN COLLOQUIO DI CONOSCENZA

DESTINATARI: Tutor

Nome e firma del Tutor Nome e firma dello studente Data______________________________ _____________________________________ _______________

1 Vedi scheda 8 – Patto di corresponsabilità

Que

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scheda 4pag 1 di 2

Argomenti

Verificare se l’esperienza in Italia verrà riconosciuta dalla scuola diprovenienza dello studente e, in questo caso, quali materie/con-tenuti dovrà studiare al fine di ricevere crediti.

Spiegare allo studente come è strutturata la scuola italiana e qualè la scelta di indirizzi offerta dalla vostra scuola.

Domandare allo studente se ci sono altre materie offerte dallascuola che potrebbe essere interessato a seguire, (per approfondi-mento personale, per le scelte universitarie ecc), soprattutto nelcaso abbia già terminato gli studi superiori nel suo Paese di origi-ne o stia partecipando ad un programma di breve durata.

Verificare quante materie lo studente è normalmente abituato astudiare e per quante ore alla settimana.Se opportuno, spiegare allo studente le modalità di scelta in fattodi orario e piano di studio personalizzato.

Spiegare allo studente quali sono le aspettative della scuola verso gliscambi interculturali in generale e, più in particolare, verso di lui.

Verificare in che modo lo studente potrebbe collaborare in ambi-ti diversi da quelli previsti e saggiarne la disponibilità a preparareinterventi specifici per “attività di interazione” nella propria o inaltre classi.

Concordare con lo studente gli obiettivi di apprendimento minimi:• buona padronanza della lingua italiana• buona conoscenza del nostro sistema scolastico: metodi didat-

tici, usi, costumi, valori, sistema di valutazione• buona conoscenza nei contenuti di almeno tre materie• capacità di trasmissione della personalità dello studente e di

usi, costumi, valori del suo paese ad allievi e docenti• atteggiamenti positivi verso la nostra cultura• capacità di stabilire rapporti di cordialità con adulti e con

coetanei

Concordare con lo studente un accordo di corresponsabilità1, seopportuno.

Annotazioni

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LO STUDENTE STRANIERO RICEVE CREDITI NELLASUA SCUOLA DI ORIGINE, PER IL SUO PERIODO DI

STUDI IN ITALIA?

Paese di provenienza1 Crediti2

Paese di provenienza Crediti

Argentina SÌAustralia in alcuni casiAustria SÌ

Belgio fiammingo in alcuni casiBelgio francese SÌ

Bolivia in alcuni casiBrasile SÌCanada in alcuni casi

Cile SÌCina NO

Colombia in alcuni casiCostarica in alcuni casiCroazia in alcuni casi

Danimarca NOEcuador in alcuni casiFilippine in alcuni casiFinlandia SÌFrancia NO

Germania in alcuni casiGiappone in alcuni casiGuatemala NOHonduras SÌ

Hong Kong NOIndia in alcuni casi

Indonesia NO

Islanda in alcuni casiLettonia (Latvia) in alcuni casi

Malesia SÌMessico SÌNorvegia SÌ

Nuova Zelanda NOOlanda NOPanama in alcuni casiParaguay in alcuni casi

Perù NOPortogallo in alcuni casi

Repubblica Ceca in alcuni casiRepubblica Dominicana in alcuni casi

Russia NOSerbia in alcuni casi

Slovacchia in alcuni casiSlovenia SÌSpagna in alcuni casi

Stati Uniti d'America in alcuni casiSud Africa NO

Svezia NOUngheria NOUruguay NOVenezuela NO

1 Fonte – Uffici AFS nel Mondo – aggiornamento 20112 Maggiori e più specifiche informazioni sono reperibili sotto www/Intercultura/scuola/ etc…

scheda 4pag 2 di 2

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SCHEDA 5 COMUNICARE CON LA SCUOLA ESTERA

DESTINATARI: Tutor, Referente scambi

ESEMPIO DI LETTERA CHE UNA SCUOLA ITALIANA PUÒ UTILIZZARE PER CHIEDERE INFORMAZIONI ALLA SCUOLA DI PROVENIENZA DEL GIOVANE STRANIERO

Dear Principal of partner school,

We are writing to you as our school is participating on an intercultural exchange program in cooperation withINTERCULTURA/AFS. INTERCULTURA AFS Italy is a non-profit international organization and organizes inter-cultural learning programs providing placement in host families and high schools. The exchange programs arefocused on the development of the knowledge, the skills and the attitudes needed to contribute meaningfullyin a culturally diverse and increasingly interdependent world.

In fact, a student from your school (student’s name) _____________________________________________will be hosted in our school for a period of ________ months.

We are looking forward to his/her stay and we are sure that your student’s presence will be a resourceful oppor-tunity for our school, community, classmates and teachers to know more about your country, people andcustoms. We wish that this will also be a precious experience for him/her to get to know our country, values andpeople.

In order to start the cooperation between our two schools and to develop a useful plan of studies, we are kindlyasking you to provide us with some information about your student, your school and the needs that he/she mayhave in order to receive credits for his/her stay with us.

Please complete the forms entitled “Student data” and “Description of partner school” and feel free to add pagesif you need more space.

We are looking forward to hearing from you and we thank you in advance for your help.

Yours faithfully,

Italian Principal’s signature Stamp of the school Date

___________________________ ___________________

scheda 5pag 1 di 3

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STUDENT DATA

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Formulario per facilitare il contatto fra le scuole – Programmi ospitalitàForm to facilitate contact between host school and native school

MOD-RS-29 – Aggiornamento Giugno 2011

DESCRIPTION OF YOUR SCHOOL

scheda 5pag 3 di 3

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SCHEDA 6 ESEMPIO DI COMUNICATO AL CONSIGLIO DI CLASSE

DESTINATARI: Tutor, Referente scambi

INSERIMENTO NELLA NOSTRA SCUOLA DI UNO STUDENTE STRANIERO PARTECIPANTE A PROGRAMMI DI INTERCULTURA

Ai colleghi della classe …………

Avviso i colleghi che è previsto l’arrivo nel nostro Istituto di uno\a studente\ssa

proveniente da _____________________________________________________________________________

per un periodo di ______________________ mesi, dal _________________ al ________________

• Vista la compatibilità tra le materie che deve studiare e l’indirizzo • Consultato/a (il/la dirigente scolastico/vicepreside) per avere indicazioni e suggerimenti riguardo a quali

classi potrebbero essere le più adatte ad accoglierlo• Consultato/a il/la coordinatore/coordinatrice della classe ed alcuni docenti della stessa, che hanno espres-

so parere favorevole• Vista l’età dello studente: ______ anni• Viste le caratteristiche della classe stessa (piccola/accogliente,...)• Vista la presenza nella classe di insegnanti che hanno conoscenze della lingua madre dello studente o di

altra lingua veicolare

Si propone l’inserimento nella loro classedello/la studente/studentessa di INTERCULTURA

______________________________________________ (Nome, Cognome)

Si daranno più informazioni sulle modalità dell’accoglienza nel Consiglio di Classe che si terrà in data

__________________

Si ringraziano fin d’ora tutti i colleghi per la loro disponibilità,

__________________________________ __________________________________________Dirigente scolastico/a / Vicepreside Coordinatore/trice del progetto interculturale/Tutor/

Referente per gli scambi

______________________ lì _______-__________

scheda 6pag 1 di 1

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SCHEDA 7 ORARIO PERSONALIZZATO(esempi)DESTINATARI: Consiglio di Classe, Studente straniero, Docenti interessati

Josephine Smith classe 4CL - primo quadrimestre - anno scolastico ..../....

Prof. _______________________________Tutor di JOSEPHINE SMITH

SABATO

scheda 7pag 1 di 2

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Una testimonianza: Istituto di Istruzione Superiore “Marie Curie” – Grugliasco (TO)A.S. 2005/06 Classe 5D Tutor: Prof. Pidello

PROGETTO DI INSERIMENTO DELLO STUDENTE GIAPPONESE TAMON YOSHIDAin Italia con il Programma Annuale INTERCULTURA

Lo studente è inserito nella classe 5°D del Liceo Scientifico (sperimentazione PNI) e per alcune mate-rie nella 3° D. È UFFICIALMENTE ISCRITTO all'anno scolastico 2005/2006, quindi dal punto di vistaorganizzativo e disciplinare (appello, giustificazione assenze, responsabilità, valutazione) è da con-siderarsi come un allievo qualsiasi.

Avrà un curriculum personalizzato, come previsto anche dalla legge del 99 sull'autonomia. Visto ilsuo curriculum scolastico, sentiti i suoi interessi e sentiti gli insegnanti coinvolti, il tutor e i coor-dinatori di 5°D e di 3°D comunicano a Intercultura e allo studente il progetto che segue.

Lo studente frequenterà e sarà valutato nelle seguenti materie:• Italiano• Inglese• Matematica• Disegno e storia dell’arte• Educazione fisica

Seguirà inoltre le ore di Inglese e di Educazione fisica nella classe 3AD. In tale classe, tra l’altro, sitrova uno studente di madre giapponese con cui si è già incontrato qualche volta.

Le valutazioni possono essere in giudizi o in voti. I metodi di valutazione saranno orali (da dicem-bre) e scritti, con esercizi sia a scuola che a casa. La difficoltà degli esercizi deve essere graduale.Per i primi tre mesi si può prevedere anche l'uso della lingua inglese o francese, per coinvolgerecomunque lo studente in attesa che migliori la sua conoscenza dell'italiano.

Parteciperà all’attività introduttiva al Primary English Test (PET) organizzata per le classi quarte egestita da un’insegnante madrelingua.

Avrà la possibilità di entrare in ritardo e di uscire anticipatamente SOLO in corrispondenza alle mate-rie da lui non seguite. In particolare, il mercoledì entrerà alle 10 ed uscirà alle 12; il sabato usciràalle 11.

Copia del suo curriculum con le attività che sceglierà di seguire fra quelle proposte dalla scuola(giornale scolastico e teatro) sarà inserita nei registri delle due classi che frequenterà, sarà affissa inbacheca e sarà depositata in segreteria.

Obiettivi scolastici minimi• Esprimersi oralmente e per scritto in lingua italiana• Esprimersi oralmente e per scritto in lingua inglese• Conoscere i principali concetti dell’analisi matematica (funzioni, limiti, derivate, integrali) e saper-

li utilizzare in contesti non troppo complessi• (Obiettivo di Disegno e Arte) da precisare nel consiglio di classe• (Obiettivo di educazione fisica) da precisare nel consiglio di classe• Conoscere il sistema scolastico italiano: organizzazione, metodi didattici, sistema di valutazione• Conoscere gli aspetti principali della cultura italiana ed europea• Socializzare e comunicare con i compagni ed i docenti • Far conoscere ad allievi e docenti usi, costumi, valori del suo Paese• Partecipare ad alcune iniziative dell’Istituto (Settimana scientifica, Viaggio di istruzione)

scheda 7pag 2 di 2

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SCHEDA 8 PATTO DI CORRESPONSABILITÀ

DESTINATARI: Tutor, studente straniero, referente di Intercultura scheda 8pag 1 di 4

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scheda 8pag 2 di 4

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scheda 8pag 3 di 4

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scheda 8pag 4 di 4

1 Vedi scheda 4 – Suggerimenti per un colloquio di conoscenza (retro).2 Vedi scheda 7 – Orario personalizzato – esempi.

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SCHEDA 9 QUESTIONARIO PER LO STUDENTE STRANIERO

DESTINATARI: Tutor, Studente stranieroscheda 9pag 1 di 3

LE MOLE MOTIVTIVAZIONI – AZIONI – MOTIVMOTIVAATIONSTIONS

LE ASPETTLE ASPETTAATIVE – TIVE – EXPECTEXPECTAATIONSTIONS

11.. Come mai hai partecipato ad unprogramma di scambio?

Why did you decide to do anexchange program?

22.. Perché sei venuto in Italia?

Why did you come to Italy?

Senso di avventura / sense of adventure

Interesse per la cultura italiana/ interest for Italian culture

Ambizione / ambition

Altro / other : _______________________________________

Per caso / by chance

Per la cultura e l’arte italiana / because of culture and arts

Per le persone / beacuse of the people

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

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_________

_________

33.. Cosa speri di imparare a fare/faremeglio in Italia?

What do you wish to learn to door to do better here in Italy?

Sports / sports

Cultura e l’arte italiana / italian culture and arts

Musica / music

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

55.. Quale atteggiamento trovi normale alprimo incontro con uno studente di unaltro Paese?

What would you consider a “normal” atti-tude when you first meet a student ofanother country?

66.. Il rapporto con gli altri studenti crea – almenoinizialmente – problemi di reciproco adatta-mento. A che cosa pensi di poterli attribuire?

The relationship with the other students crea-tes – at least initially – problems of fitting-in.What do you think causes these problems?

Diffidenza / mistrust

Senso di disagio / “feeling out of place”

Curiosità / curiousity

Altro / other : ________________________________________

A pregiudizi reciproci / prejudice

A situazioni insolite / new situations

Alla timidezza / shyness

Altro / other : ____________________________

_________

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_________

_________

_________

_________

_________

_________

44.. Quali pensi che siano i valori ita-liani più importanti?

What do you think are the mostimportant Italian values?

Il senso dello Stato / awareness of the Nation

La vita in famiglia / family life

La religione / religion

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

________________________________________________________________________________________Cognome e nome (in stampatello) name and surname (in capital letters)

___________________________ _________________________________________Classe class Data dateLeggi ogni domanda e numera le tue risposte da 4 (quella con cui concordi di più) a 1 (quella con cui concordi di meno). Specifica“altro” se appropriato. Read each question and number your answers from 4 (the one you agree with the most) to 1 (the one you agree with the least).Specify “Other” when appropriate.

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77.. Come ti aspetti di essere accol-to dalla tua classe?

How do you expect to be trea-ted by your class?

88.. Quanto ritieni che sia importanteconoscere i valori della tua culturaper dialogare con i tuoi compagni?

How important do you think it is to beaware of the values of your culture inorder to socialize with your peers?

Con educazione e pazienza / with good manners and patience

Con curiosità e gentilezza / with curiosity and politeness

Con timidezza e diffidenza / with shyness and wariness

Altro / other : _______________________________________

Molto / very important

Poco / not so important

Niente / not important

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

1111..Quali sono le maggiori diffi-coltà che hai incontrato?

What are the major difficul-ties that you encountered?

La solitudine / loneliness

La diversità / diversità

La mancanza di una crescita comune con il gruppo classe / the lack

of a bond with classmates

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

1122..Come vorresti che gli altri tidimostrassero la loro ospitali-tà?

How would you like your peersto show their hospitality?

Assistendoti in ogni contatto con gli altri / assisting you in your

relations with others

Aiutandoti a comprendere le situazioni poco chiare / helping you to

understand unclear situations

Difendendoti da eventuali pregiudizi / defending you in case of prejudice

Altro / other : _____________________________________

_________

_________

_________

_________

_________

_________

_________

_________

99.. Per quali motivi la tua presen-za può essere utile alla classe?

In what ways could your pre-sence in this class be useful?

Per sperimentare la difficoltà del vivere con altri /

to experience the difficulties of living with others

Per preparare i tuoi compagni a viaggiare / to prepare your peers to travel

Per riflettere sui tuoi valori / to reflect upon your values

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

1100..Che cosa ti ha colpito partico-larmente al tuo primo incontrocon la classe?

What impressed you most inyour first meeting with theclass group?

La confusione / the confusion

La compattezza della classe / the students' closeness

La diversità dei comportamenti dei singoli / the differences between

individuals’ behavior

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

scheda 9pag 2 di 3

LA RESPONSABILIZZAZIONE –LA RESPONSABILIZZAZIONE – SELF RESPONSIBILITYSELF RESPONSIBILITY

1133..Che cosa pensi sia più impor-tante per inserirti?

What do you think is mostimportant to help you settledown in the classroom?

La disponibilità della classe / the positive attitude and willingness

of the classmates

L'aiuto dei singoli interessati / the help of those particularly interested

Il forte sostegno degli insegnanti / the strong support of the teachers

Altro / other : ________________________________________

_________

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_________

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L'INSERIMENTL'INSERIMENTO – O – ADJUSTMENTADJUSTMENT

1144..In che modo puoi facilitare la tuasocializzazione?

How can you facilitate yoursocialization process?

Lavorare con un gruppo / working in a team group

Stando con i compagni nei momenti di ricreazione /

staying with your peers during the breaks

Facendo attenzione alle regole “non scritte" della vita scolasti-

ca / paying attention to the “unwritten" rules of school life

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

1155.. Instaturare un rapporto ravvicinato con ituoi compagni italiani comporta delleresponsabilità? Quali?

Do you think that you should take someresponsibility in order to establish aclose relationship with your Italianpeers? Which ones?

Nessuna / none

La condivisione dei problemi della classe / a commitment to

share the problems of the class

Un impegno nello studio / a commitment to study

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

1166..Che cosa pensi che dovrestirispettare per inserirti meglio?

What do you think you shouldgive priority to in order to adjustbetter?

La personalità dei singoli / to the different personality of the

students in your class

L'autorità degli insegnanti / to teachers' authority

Le “alleanze" interne alla classe / to the “alliances” already

built in the group

Altro/Other: _________________________________________

_________

_________

_________

_________

1177.. Che cosa pensi dovrebbe essere fattodai professori per facilitare il tuoinserimento?

What to you think the teachersshould do in order to facilitate youradjustment?

Individuare e approfondire nelle loro lezioni, argomenti di interes-

se comune / develop topics of common interest in their lessons

Favorire il lavoro di gruppo / support group work

Studiare interventi interdisciplinari / plan interdisciplinary projects

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

1188..Quali contenuti ritieni più oppor-tuno trattare per lavorare insie-me?

What topics could be helpful tofacilitate your working togetherwith your peers?

Programmi che anche tu conosci (es.materie scient.) / subjects

you are familiar with (e.g. sciences)

Grandi temi di attualità (es. ecologia, razzismo) / important,

up-to-date topics (e.g. ecology, racism)

Temi storico-economici di carattere internazionale / topics

related to international history and economy

Altro / other : _______________________________________

_________

_________

_________

_________

1199.. Quali argomenti preferiresti NON TRAT-TARE, in questa fase iniziale di cono-scenza?

Which topics do you prefer not to talkabout in the initial phase of getting toknow one another?

Note o Commenti / Other comments ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Religione / religion

Politica / politics

Rapporti tra i sessi / relationships between boys and girls

Altro / other : _______________________________________

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scheda 9pag 3 di 3

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CONOSCENZACONOSCENZA

11.. Se ritieni che il Paese del tuocompagno sia interessante,quali sono i motivi?

22.. Dal punto di vista dello svilup-po civile, degli usi e dei costu-mi ritieni che il suo Paese sia

la cultura e l'arte

lo sport

la musica

altro (specifica): ______________________________________

più ricco di tradizioni storiche/artistiche del tuo

importante per i rapporti con l'Italia

esotico

altro (specifica): ______________________________________

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_________

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_________

33.. Dal punto di vista economicoritieni che il suo Paese sia

più sviluppato del tuo

abbia un'economia completamente diversa dal tuo

meno sviluppato

altro (specifica): ______________________________________

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_________

44.. Quali pensi che siano i valoripiù importanti del Paese deltuo compagno?

la famiglia

la religione

lo Stato

altro (specifica): ______________________________________

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_________

________________________________________________________________________________________Cognome e nome (in stampatello)

Leggi ogni domanda e numera le tue risposte da 4 (quella con cui concordi di più) a 1 (quella con cui concordi di meno).

Nella tua classe viene ospitato uno/una studente/ssa proveniente da __________________________________________________________

ASPETTASPETTAATIVE TIVE

55.. Quale atteggiamento trovi nor-male al primo incontro con unostudente straniero?

66.. Il rapporto con uno studenteproveniente da un altro Paesecrea comunque – almeno ini-zialmente – problemi di reci-proco adattamento. A che cosapensi di poterli attribuire?

Diffidenza

senso di disagio

curiosità

altro (specifica): ______________________________________

a pregiudizi reciproci

a situazioni insolite

alla tua insicurezza

altro (specifica): ______________________________________

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scheda 9Apag 1 di 4

SCHEDA 9A QUESTIONARIO PER LO STUDENTE STRANIERO

DESTINATARI: Tutor, Studenti della classe ospitante

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77.. Come ti aspetti che la classeaccoglierà il compagno stranie-ro?

88.. Quanto ritieni che sia impor-tante conoscere i valori dellatua cultura per dialogare con iltuo compagno?

con educazione e tolleranza

con ospitalità e gentilezza

con curiosità e diffidenza

altro (specifica): ______________________________________

molto

poco

niente

altro (specifica): ______________________________________

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_________

99.. Per quali motivi può essere utilela presenza di un compagnostraniero nella tua classe?

1100..Che cosa pensi colpisca partico-larmente lo studente straniero,al suo primo incontro con latua classe?

per sperimentare la difficoltà del vivere con altri

per prepararti a viaggiare

per riflettere sui tuoi valori

altro. Specifica: _____________________________________

la compattezza del vostro gruppo

l'individualismo

l’atmosfera un po’ rumorosa che c’è in classe

altro (specifica): ______________________________________

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1111..Quali pensi che siano le mag-giori difficoltà che incontra iltuo compagno straniero, oltre aquelle che incontri tu?

la solitudine

la diversità

la mancanza di una crescita comune con il gruppo classe

altro (specifica): ______________________________________

_________

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1122..Se tu fossi uno studente stra-niero quale atteggiamento tiaspetteresti dai tuoi compagni?

1133..Che cosa pensi lo abbia motiva-to a fare questa esperienza?

che ti trattassero come se fossi uno di loro a scuola

che ti invitassero ad uscire con loro nel tempo libero

che ti lasciassero in pace

altro (specifica): ______________________________________

l’ambizione

il senso di avventura

la cultura italiana

altro (specifica): ______________________________________

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scheda 9Apag 2 di 4

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RESPONSABILIZZAZIONE RESPONSABILIZZAZIONE

1144..Quali comportamenti ritieni piùimportanti per aiutare lo stu-dente straniero nello studio?

1155..Pensi che ci siano altri elementiimportanti per aiutarlo ad inse-rirsi velocemente ?

la disponibilità della classe

l'aiuto dei singoli particolarmente interessati

il forte sostegno degli insegnanti

altro (specifica): ______________________________________

cercare di lavorare in gruppo

spiegargi le regole "non scritte” della via scolastica

stargli vicino nei momenti di ricreazione

altro (specifica): ______________________________________

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1166..Come puoi manifestare la tuaospitalità nei confronti del tuocompagno straniero?

assistendolo nelle sue relazioni con gli altri

aiutandolo a comprendere le situazioni poco chiare

difendendolo da eventuali pregiudizi

altro (specifica): ______________________________________

_________

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_________

1177..Instaurare un rapporto ravvici-nato con lo studente stranierocomporta delle responsabilità?Quali?

nessuna

un tuo impegno costante per aiutarlo ad inserirsi

un tuo impegno ad aiutarlo nello studio

altro (specifica): ______________________________________

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_________

INSERIMENTINSERIMENTOO

1188..Che cosa ritieni che il tuo com-pagno dovrebbe rispettare perinserirsi meglio?

1199..In che modo pensi che sia pos-sibile aiutare l'inserimento deltuo compagno da un punto divista di studio?

la personalità dei singoli

l’autorità degli insegnanti

le “alleanze” interne alla classe

altro (specifica): ______________________________________

identificando argomenti di interesse comune

facendolo parlare del suo Paese nelle materie in cui questo è possibile

aiutandolo nello studio delle singole materie

altro (specifica): ______________________________________

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2200..Quali contenuti ritieni piùopportuno trattare per lavorareinsieme?

programmi che anche lui conosce (es. materie scient.)

grandi temi di attualità (es. ecologia, razzismo)

temi storico-economici di carattere internazionale

altro (specifica): ______________________________________

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2211..Quali argomenti preferirestiNON TRATTARE, in questa faseiniziale di conoscenza?

2222..Che cosa pensi dovrebbe esserefatto dai professori per facilitarel'inserimento del tuo compagnostraniero?

religione

politica

rapporto tra i sessi

altro (specifica): ______________________________________

individuare e approfondire, nelle loro lezioni, argomenti di

interesse comune

favorire il lavoro di gruppo

studiare interventi interdisciplinari

altro (specifica): ______________________________________

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NOTE / SEGNALAZIONI CHE RITIENI OPPORTUNO FARE

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Cognome e nome (in stampatello) ___________________________________________________________

Classe ________________________________ Data ______________________________________

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SCHEDA 10 “SUGGERIMENTI IN PILLOLE” PER LE SINGOLE DISCIPLINE

DESTINATARI: Consiglio di Classe, Docenti interessati

Riassunti per parole chiave

Etimologia

Macroargomenti

Parallelismi

Italiano

Matematica

Storia dell’arte

Storia

Educazione motoria

Filosofia

Al termine di ogni lezione chiedere allo studente straniero, anche in collaborazione coni compagni, di riassumere con poche parole chiave quello che ha capito.

Soprattutto all’inizio della esperienza, in tutte le discipline possono essere identificatealcune parole chiave e proposte delle ricerche ed analisi etimologiche da sviluppare initaliano, in inglese e/o nella lingua madre dello studente straniero.

Lo studente e la classe potranno sviluppare e produrre lavori in gruppi interdisciplina-ri partendo da un macroargomento. Es: Dante Alighieri, un grande poeta italiano: aspetti religiosi, storici, sociali, poetici,letterari (anche con analisi del testo). Il terremoto: aspetti geografici, geofisici, economici, storici, sociali, etc.

Lo studente straniero potrà presentare brevi ricerche facendo “parallelismi” fra quantoviene studiato in Italia e gli stessi periodi storici, letterari, artistici nel suo Paese oppurefra autori contemporanei. Es. il Romanticismo/il Verismo/ il Barocco in Italia e nel suo Paese Es. Manzoni e scrittore più rappresentativo dello stesso periodo nel suo PaeseLe presentazioni dello studente straniero potranno anche essere fatte in lingua inglese(madre o veicolare) e/o utilizzando le metodologie didattiche in uso nel suo Paese.

Soprattutto nella prima fase dell’inserimento, lo studente può esercitarsi su elenchi diparole di cui dovrà scrivere il significato nella sua lingua e trovare l’etimologia. Potrà inoltre esercitarsi riportando ogni giorno – 1° giorno, 2° giorno etc… – su unquaderno le parole che comprende durante le lezioni: questo è un metodo per starepiù attento e che visualizzerà molto chiaramente i suoi progressi.

Potrebbe essere interessante proporre lavori sulle diverse misure di capacità.

Facile e utile a favorire l’inserimento del giovane, potrebbe essere chiedergli di lavora-re sulle risorse artistiche presenti nel territorio: fare fotografie o utilizzare strumentimultimediali per riprenderle e commentarle, fare ricerche storiche ed artistiche, e pre-vedere una o più presentazioni alla classe – anche con parallelismi sulle produzioni arti-stiche dello stesso periodo nel Paese di origine.

Non dovrebbe essere difficile inserire il giovane nelle lezioni di educazione fisica chepotranno anche essere utilizzate per proporre attività dinamiche mirate alla coesionedei gruppi. Esistono diversi manuali su questi argomenti. Un esempio di gioco interculturale sulla comunicazione non verbale: tutti gli studentivengono bendati e a ciascuno viene assegnato un numero. La consegna è di allinearsiper ordine numerico senza assolutamente parlare fra di loro ma utilizzando stru-menti di comunicazione non verbali. Al termine si analizzano i metodi adottati e lesensazioni provate.

Possono essere proposte ricerche monografiche sui due o tre fra più importanti filo-sofi occidentali conosciuti dallo studente straniero.

scheda 10pag 1 di 1

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SCHEDA 11 SUGGERIMENTI PER UNA RELAZIONE STRUTTURATA

DESTINATARI: Studente straniero, Tutor

Questa relazione può essere un progetto che lo studente straniero svolge nelle ore libere: mira ad approfondire l’organiz-zazione e le dinamiche della scuola ospitante e a raccogliere informazioni interessanti che possano essere presentate allacomunità e scuola di origine dello studente. È molto utile per la scuola italiana per capire in che modo viene percepita dauno straniero e per sviluppare il confronto su modi di vivere, di studiare e di relazionarsi diversi da solito. Può essere pub-blicata sul sito o sul giornalino della scuola e sulle pubblicazioni di INTERCULTURA. Vengono suggerite alcune date perla consegna delle varie parti che possono, ovviamente, essere modificate a piacere dall'insegnante.

(To the exchange student: Please answer in detail and feel free to add any useful information)

FFIIRRSSTT PPAARRTT – to be submitted before December 15th

1) Your host school history: How, when and why was the building founded? Has it always been a school? If not, whatwas it before? What’s its name? Why was it called that way?

2) The area: Draw a map of the town and show where the school is. How do your schoolmates reach it? Interview themon it and make statistics. How do you reach it? Describe the neighbouring areas.

3) The building: Describe in detail: the exterior and interior look, the classrooms, the snack bar, the gym, the cafeteria,special activity rooms, open air areas, sport fields, …Take some photographs and enclose them to the report. You can alsoenclose printed matter concerning the school.

4) The staff: The school principal – role, duties, relationship with students, relationship with teachers.The secretaries: role, duties, relationship with students.The caretakers: role, duties, relationship with students.Are there other people working in the school, besides the teaching staff? If yes, explain.

5) The school organization: What is the type of school you are attending? Academic, vocational, technical, or other? How,where and when can students choose their main course? And their subjects? What subjects are offered? Which are themain activities? Are some subjects/activities considered extracurricular? List and explain the activities that are organizedby the school: trips, lectures, films, shows, sport, meetings, parties, school, newspaper, etc. What is the role of sport? Doeseach teacher have his own classroom? What time do lessons start/end? What is a typical timetable like? Can the studentsarrive late? What happens in that case? Can you exit the school during breaks? What happens when the students areabsent? If possible, enclose a booklet/paper with school rules.

Name of Student __________________________________________________________________Host town / Country ________________________________________________________________Name of host school _______________________________________________________________Type: Public ______ Private _____ Vocational _____ Comprehensive _____ Other ____________Address __________________________________________________________________________Telephone ____________________ Fax ___________________ E-mail ______________________Name of principal _____________________________________ E-mail ______________________Name of contact teacher ________________________________E-mail ______________________Number of students enrolled __________ Foreign languages taught _________________________

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SSEECCOONNDD PPAARRTT – to be submitted before February 15th

6) The students: What is their attitude towards studying in general? Have they got any duties regarding the school buil-ding and structures? What do they usually wear? What do they usually drink/eat at school? Smoking habits? What is theirbehaviour with one another? with teachers? Percentage of recently immigrated students and of Foreign Exchange Students?Interview at least twenty of them about: hobbies, plans for future studies, favourite teacher and why, favourite subjects andwhy, extracurricular activities.

7) The relationship between teachers and students: What is the behaviour of teachers during the lessons? Outside lessons?What is their age, as an average? Where do they meet or rest during the day? What is the behaviour of students during thelessons? When and how do students and teachers communicate? Is there a contact teacher for foreign exchange students?Write down your impressions.

8) Evaluation of students: How do students practise what they learn? Through homework? Activities at school? Meetingswith teachers? Meetings with students? Have you got school texts for any subjects? If yes, are they given to you by theschool or did the family or Intercultura/AFS buy them for you? Is there a study room at school? How do the teachers eva-luate the students’ work? Through school tests? Oral tests? Reports? Do teachers give grades? What is the grading system?Enclose a sample of a school report. When and how do teachers speak together about their students in order to evaluatethem? Are there meetings with parents? Where, how often and why? Are there other ways of evaluation? Write examples ofhomework and examples of school tests that you consider particularly interesting or useful.

9) Holidays and celebrations: For which occasions/events are schools closed? When do summer holidays start and finish?Are any occasions celebrated at school? Do teachers and students participate together in celebrations in town? Write downa calendar of holidays and celebrations during the school year. Explain life and activities at school in connection with spe-cial public events.

TTHHIIRRDD PPAARRTT – to be submitted before April 15th

10) Your subjects: Write down your whole weekly timetable with names of subjects and teachers, write for each subjectwhether you study it for half a year or for the whole year and whether it is compulsory or elective, and underline the sub-jects that are completely new for you. Enclose a one page description of contents for each subject you are taking, askingteachers for help. Write personal opinions on the subjects: difficulty, interest, usefulness, value….. For each subject, explainwhy you have chosen it and how it can influence or enrich your future studies and plans. Write what is your method ofstudying and which are your achievements in each subject.

11) Your extracurricular activities: What do you do at school that can be considered extracurricular? List all your activitiesand your roles in school life. Explain how much you are involved in them and what is their importance for you personallyand for your academic results. Explain how being a foreign exchange student has affected your choices, the teachers’ andschoolmates’ attitude towards you, your school activities in general.

12) Your teachers: Describe each teacher in detail: look and behaviour Write your feelings and your opinions about eachof them. Ask each of them the following question: ”What results should you be able to reach, as a teacher, in order to feelproud of your work?” and write down their answers. Remember that they might get to read what you have written!

13) A lesson about…: Describe a lesson that you have been able to follow well and to appreciate, explaining why you liked it.

LLAASSTT PPAARRTT - to be submitted before May 20th

14) Differences between school systems: At the end, point out any remarkable differences between the school life and theschool system in your own country and in the host country, and try to find out some reasons for those differences. Add any-thing that you consider useful and that has not been asked before. End up this report with personal impressions, opinionsand remarks on your experience in the host school.

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PPRRIIMMAA PPAARRTTEE – da presentare entro il 15 Dicembre

1) La storia della scuola ospitante: Come, dove e quando è stata fondata? È sempre stata una scuola? Se no, che cosa eraprima? Qual è il suo nome? Perché si chiama così?

2) Il quartiere: Disegna la mappa della città e mostraci dov’è la tua scuola. Come la raggiungono i tuoi compagni di clas-se? Intervistali e fai una statistica. Descrivi il tuo vicinato.

3) L’edificio scolastico: Descrivi dettagliamene l’aspetto esterno e interno, le classi, la mensa, la palestra, il giardino, le stan-ze per attività speciali, ecc. Fai delle foto e trova brochure e pubblicazioni interessanti da allegare alla tua relazione.

4) Il personale:Preside: ruolo, responsabilità, relazione con gli studenti, relazione con gli insegnanti. Bidelli: ruolo, responsabilità, relazione con gli studenti. Ci sono altre persone che lavorano nella scuola all’infuori degli insegnanti? Se sì, parlacene.

5) L’organizzazione della scuola: Che tipo di scuola stai frequentando (accademico, professionale, tecnico o altro) ? Come,quando e dove può uno studente scegliere i propri corsi e materie? Quali sono le materie offerte? Quali sono le maggioriattività? Ci sono delle materie o attività considerate extra? Fai una lista e spiega le attività che la scuola organizza : viaggi,lezioni, filmati, spettacoli, sport, incontri, feste, scuola, giornali ecc. Che ruolo gioca lo sport? Ogni insegnante ha la suaaula? A che ora inizia e finisce una lezione? Come è organizzata una tipica giornata scolastica? Uno studente può arrivaretardi? Cosa succede in questo caso? Puoi uscire dalla scuola durante la pausa? Cosa succede quando lo studente è assente?Se possibile, allega un opuscolo con le regole della scuola.

SSEECCOONNDDAA PPAARRTTEE – da presentare entro il 15 Febbraio

6) Gli studenti: In generale, qual è il loro atteggiamento nei confronti dello studio? Vengono affidati loro compiti e respon-sabilità in relazione all’edificio ed alle strutture scolastiche? Come si vestono? Normalmente cosa mangiano e bevono? Cisono molti fumatori? Come si comportamento fra di loro? E con insegnanti? Qual è la percentuale di studenti recentemen-te immigrati e di studenti stranieri partecipanti a scambi ospitati dalla scuola? Intervista almeno venti di loro: interessi, pro-grammi futuri per gli studi, insegnanti preferiti e perché, materia preferite e perché, attività extracurriculari

7) Le relazione tra studenti e insegnanti: qual è l’atteggiamento degli insegnanti durante le lezioni? Tengono lezioni soloa scuola o anche all’esterno? Qual è la loro età media? Dove si incontrano nelle pause? Qual è il comportamento degli stu-denti durante le lezioni? Quando e come studenti ed insegnanti comunicano? Gli studenti stranieri hanno un insegnantereferente/tutor? Scrivi le tue impressioni.

8) La valutazione degli studenti: Come viene messo in pratica quello che viene appreso? Attraverso compiti a casa? Attivitàa scuola? Incontri con gli insegnanti? Incontri con gli studenti? Ogni materia ha i suoi libri di testo? Se si, ti sono stati datidalla scuola o sono stati acquistati per te da Intercultura AFS o dalla tua famiglia ospitante? A scuola c’è una stanza dedi-cata solo allo studio individuale? Come fanno gli insegnanti a valutare il lavoro degli studenti? Attraverso esami scolastici?interrogazioni? relazioni? Vengono assegnanti dei voti? Qual è il sistema di assegnazione dei voti? Allega un esempio allatua relazione. Come e quando gli insegnanti parlano con i loro studenti delle valutazioni assegnate? Vengono effettuatiincontri con i genitori? Dove, quanto spesso e perché? Ci sono altri sistemi di valutazione? Riporta esempi di compiti a casae di testi che consideri particolarmente interessanti e utili.

9) Vacanze ed eventi: In quali occasioni ed eventi la scuola viene chiusa? Quando iniziano e finiscono le vacanze estive? Cisono eventi che vengono celebrati a scuola? Insegnanti e studenti partecipano insieme alle celebrazioni? Scrivi un calenda-rio di vacanze e degli eventi previsti durante l’anno scolastico. Racconta la vita e le attività della scuola in relazione a par-ticolari eventi pubblici.

Viene proposta anche una versione in italiano, perché lo studente, soprattutto verso fine anno, dovrebbeessere in grado di affrontarne la compilazione. Il Tutor potrà valutare, tenuto conto delle caratteristichedello studente straniero, se e come affidare il compito e in quale lingua. scheda 11

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TTEERRZZAA PPAARRTTEE – da presentare entro il 15 Aprile

10) Le tue materie: Scrivi il tuo programma di lavoro settimanale con le diverse materie ed insegnanti: per ogni materiascrivi se la studi per un semestre o per tutto l’anno, se è obbligatoria o facoltativa e se la stai studiando per la prima volta.Per ogni materia prepara una breve descrizione del contenuto chiedendo aiuto all’insegnante e riporta le tue considerazio-ni: difficoltà, interesse, utilità, valore, ecc.; spiega perchè l’hai scelta, come può influenzare e arricchire il tuo piano di stu-dio per il futuro. Descrivi infine il tuo metodo di studio e i tuoi successi in ogni materia.

11) Le tue attività extracurriculari: Che cosa è considerato extracurricolare delle attività che segui a scuola? Fai una listadelle tue attività e descrivi il tuo ruolo nella vita scolastica. Spiega quanto sei coinvolto e quanto sono importanti per te eper i tuoi risultati scolastici. Spiega che influenza ha avuto l’essere uno studente straniero nelle tue scelte, nell’atteggiamentodegli insegnanti e dei tuoi compagni di classe nei tuoi confronti e nelle attività scolastiche in generale.

12) I tuoi insegnanti: Descrivi dettagliamene i tuoi insegnanti: aspetto e comportamento. Descrivi le tue sensazioni ed opi-nioni su ciascuno di loro. Poni ad ognuno la domanda: “Quali risultati vuoi raggiungere, come insegnante, per sentirti orgo-glioso del tuo lavoro?” e scrivi la risposta. Ricordati che potrebbero leggere quello che hai scritto!

13) Una lezione su…: Descrivi una lezione che sei riuscito a seguire ed apprezzare bene ed spiegaci perché ti è piaciuta.

UULLTTIIMMAA PPAARRTTEE – da presentare entro il 20 Maggio

14) Differenze tra scuola e sistema: Alla fine, evidenzia le maggiori differenze tra la vita e il sistema scolastico nel tuoPaese e in Italia e cerca di spiegare le ragioni a monte di queste differenze. Aggiungi qualsiasi cosa tu consideri utile anchese non ti è stata chiesta prima. Termina la relazioni con le tue impressioni personali, le opinioni e i commenti sulla tua espe-rienza nella scuola ospitante.

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SCHEDA 12SUGGERIMENTI PER IL MONITORAGGIO DELLO STUDENTE

DESTINATARI: Studente straniero, Tutor

Lo studente risponde dettagliatamente alle domande su fogli a parte, a mano o con il computer, in italiano o nella linguaveicolare scelta dall’insegnante. Le domande sono in italiano per sollecitare l’utilizzo del vocabolario e la comprensione dimessaggi facili per la quale potrà anche chiedere l’aiuto dei compagni. Il questionario può rappresentare uno dei compitiassegnati dal Tutor allo studente e può essere somministrato lentamente nel tempo, cominciando anche con poche doman-de per volta, a discrezione del Tutor stesso.

(The student will answer the questions in detail writing by hand or by computer, in Italian or in the language chosen bythe teacher. The questions are in Italian so the student can start getting used to looking things up in the dictionary andunderstand easy messages. He can be helped by his school-mates to understand the meaning of the questions).

Nome e cognome dello studente _________________________________ Età _________________Nazione di provenienza _____________________________________________________________Programma: Annuale Semestrale Altro (specificare) ______________________________Data di arrivo nella scuola italiana ____________________________________________________Nome e indirizzo della scuola ospitante ________________________________________________________________________________________________________________________________Conoscenza della lingua italiana all’arrivo

Nessuna Elementare Sufficiente Buona Ottima Conoscenza di un’altra lingua veicolare all’arrivo (specificare) _______________________________

Nessuna Elementare Sufficiente Buona Ottima

Il primo giorno di scuolaHai portato il “diario” o un quaderno? Con chi sei andato a scuola? Quali timori avevi? Qualidesideri avevi? Chi ti ha accolto a scuola? Sei stato accom-pagnato in Segreteria, in Presidenza o in classe? Sei statopresentato alla classe da un insegnante? Ti è stato chiestodi dire qualcosa alla classe? Che lingua hanno usato con tegli insegnanti che hai incontrato? Quanto sei rimasto ascuola? Chi ha parlato di più con te? Quali differenze conla tua scuola ti hanno colpito subito? Che cosa ti è piaciu-to? Come sei tornato a casa?

I giorni successiviCon che mezzo e con chi vai a scuola?Hai incontrato il Tutor? Se sì, quando? Per quanto tempo?Quali altri insegnanti hanno parlato con te? Chi ti ha spie-gato come funziona la scuola italiana? Con chi hai parlatodelle materie che vorresti o dovresti seguire? Che informa-zioni ti sono state chieste sui tuoi studi precedenti? Ti èstato proposto un sostegno per l’italiano? Se sì, come? Seistato invitato a parlare in un’assemblea di studenti? Ti è

stato presentato un regolamento di classe o di Istituto? I compagni hanno organizzato una festa di benvenuto?Come comunichi con i compagni? Che cosa ti chiedono?Che cosa chiedi tu a loro? Hai capito come si svolge lamattinata? Hai un orario provvisorio? Se sì, dove lo haiscritto? Con chi hai parlato dei libri di testo? Hai avuto dellavoro da fare a casa? Se sì, quale?

Dopo un meseStai studiando italiano a scuola? Se sì, con chi? Quanteore? Come? Quante materie segui? Quali? In quali classi?In che lingua le studi? C’è qualche compagno che ti aiuta?Hai del lavoro da fare a casa regolarmente? Se sì, in qualimaterie? In quale lingua? Sei inserito in attività extracurri-colari svolte a scuola? Quali? C’è un giornale degli studen-ti? Se sì, collabori? Sei in una squadra sportiva? Se sì,quale sport? Hai incontrato il Preside? O il Vice-preside?Se sì, in che occasione?Hai fatto dei “compiti in classe” o delle verifiche orali? Inquale materia? In quale lingua?Se hai bisogno di un consiglio, a chi chiedi?

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TEMI PER STUDENTI STRANIERI IN ITALIA PER CONOSCERE MEGLIO LA COMUNITÀ OSPITANTE

LA POLITICA: forme di governo, elezioni, partecipazioneal processo decisionale.Come è organizzato il governo locale e nazionale? Qualidecisioni vengono prese a livello locale e quali decisioni cheriguardano la comunità locale sono prese invece a livellonazionale? In che modo partecipano i cittadini della zona algoverno del loro territorio?

STRUTTURA ECONOMICA: le risorse locali. Quali sono le maggiori industrie della zona? Sono statali oprivate? I prodotti locali vengono consumati dai cittadiniche li producono o vengono innanzitutto trasportati in altrezone? Che tipo di tecnologia viene utilizzata per la produ-zione meccanizzata? Nella tua comunità esiste un problemarilevante di disoccupazione? Se sì, quali sono le cause pos-sibili?

INFLUENZA STORICA: fenomeni storici, disastri naturali,tendenze ed eventi che hanno contribuito a formare lacomunità.Quali sono le maggiori forze storiche che hanno formato lacomunità? Come è cambiata negli ultimi cinquant’anni?Quali tradizioni, costumi e feste sono ancora importantinella zona? Quali figure storiche sono riconosciute eroichenella regione o nel Paese? Perché sono famose? Cosa hannofatto?

RELIGIONE: dottrine religiose diffuse e attività attraver-so cui vengono praticate.Quale ruolo ha la religione nella vita delle persone? In qualemodo la gente partecipa attivamente ad attività organizza-te dalle istituzioni religiose? La religione più praticata dallepersone della comunità stimola cambiamenti sociali o tendea mantenere lo stato delle cose?

RELAZIONI SOCIALI: il modo in cui le persone credononei rapporti sociali con gli altri o hanno rapporti socialicon gli altri.Quali sono i costumi sono gli aspetti più evidenti e deter-minanti per l’appartenenza ad uno stato sociale? Qualicomportamenti hanno persone di classi sociali differentiverso gli altri? C’è una grossa differenziazione dovuta alsesso, o uomini e donne hanno uguali o simili ruoli sociali?

USO DELLA TERRA: come la comunità si rapporta allaterra disponibile.Quali sono gli usi primari che la comunità fa della terra (es.industria, agricoltura, abitazione etc)? In che modo ciòinfluisce sullo stile di costruzione degli edifici e sul sistemadi trasporto? Le caratteristiche geologiche, il tipo di terreno,la disponibilità di acqua ecc. influenzano l’organizzazionedello spazio? Gli spazi pubblici (strade, parchi, piazze) sti-molano gli incontri sociali o incoraggiano la separazionedegli individui? Quanto costano la terra o i beni immobili?Chi è in grado di comprare o di affittare?

ARCHITETTURA: Caratteristiche di base delle case e degliedifici.Quale è la struttura delle case? In che modo la progettazio-ne di tali case riflette ed influisce sullo schema della vitafamiliare? Gli stili architettonici sono moderni o tradiziona-li? Quali sono le materie prime con cui si costruisce?

ARTE ED ATTIVITÀ CULTURALI: Il ruolo delle arti e leattività culturali nella vita della popolazione.Quali sono gli artisti più conosciuti (musicisti, cantanti,scrittori, attori, pittori) nella regione e nella nazione? Qualisono le espressioni artistiche locali? Chi le organizza? Lagente partecipa attivamente o piuttosto l’arte è per la mag-gior parte presentata in mostre o attraverso i mass mediadopo essere stata creata da specialisti? I valori tradizionalidella regione vengono sostenuti attraverso un’ampia parte-cipazione ad attività folcloristiche?

TEMPO LIBERO: Come la gente usa il suo tempo libero.Generalmente le attività del tempo libero sono basate sullavita familiare o tendono invece a coinvolgere grossi gruppidi amici e di conoscenti? Quali sport sono importanti? Chisono gli eroi sportivi locali o nazionali? I modi in cui le per-sone usano il loro tempo libero riflettono valori sostenuticomunemente?

Gli studenti stranieri ospitati in Italia possono svolgere alcune ricerche per meglio conoscere il territorio.Di seguito ci sono alcuni temi e alcune domande da approfondire che essi possono sviluppare da soli, conil gruppo AFS ospitato nella zona o con i loro compagni di classe. Il lavoro finale può essere presentato allascuola o in altre occasioni pubbliche organizzate dal Centro locale.

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SCHEDA 13 QUESTIONARIO FINALE: “Sono diventato più interculturale?”

DESTINATARI: Studente straniero e compagni della classe ospitante, Tutor

________________________________________________________________________________________Cognome e nome (in stampatello)

___________________________ _________________________________________Classe Data

La classe ha vissuto un'esperienza formativa durante la quale – attraverso un rapporto quotidiano e costante –ha avuto modo di confrontarsi sugli stimoli, le curiosità, le ambiguità e le difficoltà insite nei rapporti fra cultu-re diverse. Il questionario è uno strumento per valutare e riflettere su quanto è stato vissuto individualmente ecome gruppo. Lo studente straniero è ormai a pieno titolo parte della classe: per questo motivo il questionarioè in italiano ed uguale per tutti. Poiché il processo di conoscenza reciproca è stato complesso, è possibile che lerisposte suggerite, necessariamente generiche, non soddisfino pienamente chi lo compila: per questo motivo siinvitano tutti ad utilizzare la risposta “altro" per spiegare nel dettaglio il proprio pensiero.

Leggi ogni domanda e numera le tue risposte da 1 (quella con cui concordi di meno) a 4 (quella con cui concordi di più).

1 Come è stato il tuo rapporto con “l'Altro"?__ Amichevole ed aperto come lo volevi tu__ Si è avviato lentamente e con poche persone__ Superficiale e limitato alla vita scolastica__ Altro: _________________________________________

2. Se il rapporto non è stato come tu volevi, cosa hai fattoper migliorarlo?__ Hai cercato di instaurare il contatto per primo__ Ti sei “aggregato” in attività organizzate da altri__ Hai aspettato che “l'Altro" prendesse l'iniziativa__ Altro: _________________________________________

3. Se il rapporto non è stato come tu volevi, cosa ti aspet-tavi facesse “l'Altro"?__ Che facesse il primo passo__ Che ti trattasse come un amico da subito__ Che manifestasse curiosità__ Altro: _________________________________________

4. Che cosa è servito di più per facilitare la fase inizialedi socializzazione con “l'Altro"?__ La disponibilità individuale__ Un generalizzato clima amichevole__ L'atteggiamento degli insegnanti__ Altro: _________________________________________

5. In generale, da che cosa è stata favorita la conoscenzareciproca?__ Dal lavoro di gruppo__ Dai momenti di ricreazione__ Da un insegnante in particolare __ Altro: _________________________________________

6. Quali sono i risultati più evidenti del successo dell'e-sperienza di confronto?__ I risultati del gruppo con cui hai lavorato __ L'approvazione degli insegnanti__ Il miglioramento dei rapporti in classe__ Altro: _________________________________________

7. Personalmente, a cosa hai dovuto rinunciare percostruire un buon rapporto con “l'Altro"?__ A niente__ Alla tua affermazione individuale__ A rapporti collaudati con amici di vecchia data__ Altro: _________________________________________

8. Quali particolari responsabilità ritieni di esserti assun-to?__ Lo hai aiutato in situazioni poco chiare__ Gli hai dedicato molto tempo a scuola e fuori scuola__ Sei stato attento a riconoscere e evitare pregiudizi__ Altro: _________________________________________

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9. In che modo la tua esperienza è stata guidata dallascuola?__ Con un progetto specifico__ In nessun modo __ Con una serie di regole di comportamento__ Altro: _________________________________________

10. Quali contenuti affrontati durante questo periodo, sisono rivelati più stimolanti per farti riflettere sul rappor-to con “l'Altro"?__ La religione__ Grandi temi di attualità__ La politica__ Altro: _________________________________________

11. Quali comportamenti hanno creato più disagio neirapporti interpersonali?__ Il dare “per scontato" il modo di essere dell'“Altro"__ L'indifferenza dei professori__ L'aggressività__ Altro: _________________________________________

12. Quali, fra i tuoi valori, sono stati messi in discussio-ne durante questa esperienza?__ Il concetto di indipendenza__ Nessuno__ Il rapporto fra i sessi__ Altro: _________________________________________

13. Quali valori hai invece rivalutato durante questaesperienza?__ La diversità__ La pazienza__ Lo spirito di gruppo__ Altro: _________________________________________

14. Quali valori dell'“Altro" si sono rivelati molto diversidai tuoi?__ Il rapporto fra i sessi__ La realizzazione personale__ La spiritualità__ Altro: _________________________________________

15. Che tipo di comunicazione ti è stata utile per fami-liarizzare con “l'Altro"?__ La conoscenza di una lingua in comune (es. inglese)__ La gestualità__ Il gergo studentesco (modi di dire, parolacce etc)__ Altro: _________________________________________

16. Quali valori della cultura dell'“Altro" ti piacerebbefacessero parte anche della tua?__ La serietà__ Il rapporto più paritario con gli adulti__ L'ingegnosità__ Altro: _________________________________________

17. Che cosa ti ha deluso di questa esperienza?__ Scoprire che l'“Altro" è simile a te__ La scarsa disponibilità della scuola come istituzione__ L'assenza di stimoli culturali__ Altro: _________________________________________

18. Cosa ti ha soddisfatto di più?__ La certezza di aver fatto un’esperienza diversa__ Aver sviluppato nuovi strumenti intellettuali e affettivi __ Il rapporto personale instaurato__ Altro: _________________________________________

Commento aperto

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SCHEDA 14 VALUTAZIONE DELLO STUDENTE STRANIERO

DESTINATARI: Consiglio di Classe, Studente straniero

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1 L’attestato verrà proposto da INTERCULTURA alla fine del primo e del secondo quadrimestre per il programma annuale e seme-

strale. Per i programmi di pochi mesi esso verrà proposto a conclusione del programma.

Può inoltre servire come griglia per l’osservazione sistematica dello sviluppo delle competenze relazionali dello studente durante

la fase di inserimento ed essere inserito – se opportuno – nel Portfolio interculturale – v. scheda 16

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SCHEDA 15 ATTIVITÀ DI INTERAZIONE – Accordo iniziale

DESTINATARI: Docenti interessati, Tutor, Studente straniero

INFORMAZIONI GENERALI

Insegnante ________________________ Classe _____ Materia __________________________________

Ore di interazione richieste: _______________________ Data e orario concordati: ___________________

Studente/ssa Intercultura _________________________ Lingua dell'intervento: ____________________

Argomento: _______________________________________________________________________________

STRUTTURA DELLA LEZIONE

Attività previste per l’introduzione e presentazione dello studente alla classe

__________________________________________________________________________________________

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Materiali da predisporre e da proporre allo studente Intercultura

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Materiali in lingua che lo studente potrebbe o dovrebbe procurare

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Modalità previste per lo svolgimento degli argomenti e gli interventi della classe

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RAPPORTO FINALE

Insegnante: ______________________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

Rappresentante di classe: ___________________________________________________________________

_________________________________________________________________________________________

Studente Intercultura: _____________________________________________________________________

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Tutor: ___________________________________________________________________________________

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SCHEDA 16 PORTFOLIO INTERCULTURALE

PORTFOLIO INTERCULTURALE

Studente _________________________________

Paese di provenienza _______________________

Anno scolastico 20___/___

LOGO DELLA

SCUOLA

Intercultura ONLUSDirezione programmi Via Gracco del Secco 100 53054 Colle di Val d’Elsa SITel. 0577.900001 www.intercultura.it

INDIRIZZODELLA

SCUOLAOSPITANTE

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La compilazione del portfolio curata dal docente tutor e co-gestita dallo studente,deve permettere un’interpretazione chiara del percorso formativo dello studente.

Esso viene costruito in base agli obiettivi formativi – cognitivi e relazionali – fis-sati dal Consiglio di Classe, attraverso la raccolta di materiali significativi, volta adocumentare i progressi effettuati durante il periodo di inserimento nella scuolaitaliana piuttosto che i risultati del processo di formazione. • Gli obiettivi cognitivi si riferiscono al percorso individualizzato delle singole

discipline frequentate dallo studente e ai progetti disciplinari o trasversali chegli verranno affidati.

• Gli obiettivi relazionali si riferiscono agli obiettivi interculturali dello scambio:sviluppare capacità di relazionarsi con l’altro con modalità flessibili, svilupparecomportamenti che incoraggino l’accettazione delle diversità, la cooperazione ela capacità di mediazione, approfondire la conoscenza di sé e delle propriecapacità attraverso il confronto con un'altra cultura.

Gli obiettivi fondamentali verranno inoltre indicati nella scheda di valutazione1 epotranno costituire una vera e propria griglia per l’osservazione sistematica, mira-ta a valutare lo sviluppo delle competenze relazionali dello studente durante lafase di inserimento.

Nella parte introduttiva del portfolio va prevista:• una presentazione – a cura del tutor – dell’organizzazione della cartella con

una sintetica descrizione degli obiettivi, dei criteri di compilazione e di valuta-zione dei materiali,

• una relazione scritta dello studente straniero contenente una propria valuta-zione relativa alla significatività dei materiali,

• ll’’iinnddiiccee ddeellllee sseezziioonnii ee ddeeii mmaatteerriiaallii iinn eessssee ccoonntteennuuttii, potrà essere redatto initinere o a conclusione del percorso. Esso comprenderà la lista dei contenutiordinata numericamente e i materiali numerati.

Relazioneillustrativa

del tutor e dello

studente straniero

Indice dellesezioni e deimateriali in

esse contenuti

PARTE ANAGRAFICA

La scheda anagrafica (dati anagrafici, indirizzo, scuola di provenienza, scuola ita-liana, indirizzo di studi, classe, indirizzo fam. ospitante, foto) può essere elabora-ta in base alle schede del fascicolo dello studente, consegnate da Intercultura all’i-nizio del programma di ospitalità.

La scheda di presentazione della situazione di partenza dello studente può esseresviluppata partendo dalle informazioni ottenute nel colloquio iniziale2.

1 Vedi scheda n. 14 - Valutazione dello studente straniero.2 Vedi scheda n. 4 - Suggerimenti per un colloquio di conoscenza.

Scheda anagrafica

dello studente

Scheda di presentazione

della situazionedi partenza

dello studente

PARTE INTRODUTTIVA

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scheda 16pag 3 di 3PARTE DI DOCUMENTAZIONE E VALUTAZIONE

Il portfolio può contenere una quantità di materiali molto diversi fra loro, deriva-ti da diverse prestazioni ed esperienze:• prove disciplinari e trasversali in area logico-scientifico-matematica, linguistico-

espressiva, storico-sociale, artistica, purché ritenute si-gnificative in relazioneagli obiettivi formativi e allo sviluppo delle qualità e delle attitudini dello stu-dente. È opportuno che in calce alle prove l’insegnante o il tutor aggiunganoun commento sugli obiettivi e i criteri secondo cui sono stati scelte;

• elaborati di diverso tipo – anche creativi, come video, disegni, fotografie, indi-viduali e di gruppo – ritenuti particolarmente significativi dal docente e dal for-mando, commentati con le motivazioni esplicite della scelta anche da partedello studente;

• griglie di osservazione sistematica relative al piano affettivo-comportamentale;• progetti definiti e/o realizzati;• schede o notazioni autovalutative dello studente.

Le cartelle successive potranno quindi prevedere sezioni mirate a raccogliere imateriali relativi alla

Documentazione – che conterrà le schede relative a:• percorsi effettuati nelle singole discipline• percorsi interdisciplinati • partecipazione a progetti• eventuali certificazioni rilasciate dalla scuola ospitante• eventuali altre attività svolte autonomamente o in gruppo dallo stu-dente

Valutazione – che conterrà le schede relative a:• schede di valutazione del profitto iniziale, intermedia e finale3

• schede di valutazione di comportamenti e atteggiamenti • questionario finale di “Educare al mondo”: “Sono diventato più interculturale?”

Produzione – che conterrà le schede relative a una selezione di due o tre lavoriritenuti i migliori dallo studente: le schede conterranno il titolo, la data, il com-pito o l’esperienza affrontati, e un commento con riferimenti ai criteri di sceltae ai risultati. • Esempi di elaborati disciplinari• Esempi di realizzazioni liberamente create dallo studente e da lui commentate

“Il portfolio è una raccolta sistematica, a partire da specifici obiettivi e crite-ri, dei lavori realizzati da uno studente nel corso di una determinata praticaformativa. La raccolta costituisce la documentazione di una serie di presta-zioni che permette un loro esame, interpretazione e valutazione al fine di infe-rire il livello raggiunto nelle competenze oggetto di apprendimento“

Michele Pellerey

Documentazione

Produzione

Valutazione

3 Vedi scheda n. 14 - Valutazione dello studente straniero.

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STUDIARESTUDIARE ALL’ESTEROALL’ESTERO CONCON INTERCULTURAINTERCULTURA

INTERCULTURA propone programmi di studio all’estero a stu-denti delle scuole medie superiori, di età compresa tra i 15 e i17 anni, interessati a studiare in Europa, Americhe, Africa, Asiae Oceania. La durata dei soggiorni all’estero è compresa fra idue mesi e l’anno scolastico.

Tutti i programmi di INTERCULTURA prevedono l’inserimentodei giovani in famiglie e in scuole medie superiori affinchéattraverso ambienti sicuri essi vengano a contatto con la cul-tura del Paese ospitante, dai suoi aspetti più quotidiani a quel-li più storici ed artistici. L'esperienza, valida ai fini della carrie-ra scolastica italiana, garantisce ai partecipanti l'ambiente idea-le, sul piano sociale e affettivo, per il migliore inserimento nelpaese di destinazione.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.intercultura.it o possono essere richieste a

Prof./ssa ________________________________ Referente per gli scambi di questa scuolaSig./ra __________________________________ Referente di INTERCULTURA

o all’ indirizzo email: [email protected]

Ai programmi di INTERCULTURA si accede per concorso la sca-denza per iscriversi al concorso è il 10 novembre di ogni anno.

INTERCULTURA mette a disposizione molte borse di studio -totali o parziali – che vengono assegnate in base al redditofamiliare e al merito dei candidati. Le borse di studio sono riser-vate a coloro che si iscrivono entro la scadenza di novembre.

Da quasi sessant’anni, INTERCULTURA si pone l’obiettivo dioffrire un'esperienza educativa che permetta ai giovani didiventare cittadini più consapevoli, più aperti alle differenzeculturali e più capaci di raccogliere le sfide che un mondo “glo-balizzato” ci pone. È la più grande organizzazione internazio-nale di scambi culturali: opera senza scopo di lucro grazie allavoro di migliaia di volontari in Italia e nel mondo.

SSttuuddeennttiiddeellllee ccllaassssii

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SSccaaddeennzzaa

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IINNTTEERRCCUULLTTUURRAA:: 6600 aannnnii

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PPeerr uunn aannnnoo oo aallccuunnii mmeessii

SCHEDA 17 INFORMATIVA PROGRAMMI DI STUDIO ALL’ESTERO

DESTINATARI: Tutti

scheda 17pag 1 di 2

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scheda 17pag 2 di 2

AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA...AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA...

Sapete che ci sono oltre 400 ragazzi e ragazze dai 15 ai 17 anni provenienti da oltre 30 Paesidel mondo che sono stati scelti per venire a vivere e studiare un anno presso una famiglia eduna scuola italiana? Arriveranno nel prossimo mese di Settembre da tutti i Paesi Europei,dalle Americhe dalla Cina, dal Giappone, dalla Thailandia, dall’Australia e dalla NuovaZelanda per frequentare qui l’intero anno scolastico o alcuni periodi dello stesso.

Accogliere un giovane straniero nel proprio gruppo, rappresenta un’importante attività diconfronto anche per i compagni di classe: un laboratorio di importanza fondamentale inuna società multi-culturale in cui la comprensione reciproca ed il rispetto fra i popoli sonoun elemento cardine del nostro vivere quotidiano.

In uno scambio interculturale, la famigliaospitante di uno studente straniero stra-niero avvia e facilita il suo inserimento nelnuovo ambiente, lo aiuta ad imparare l’ita-liano, gli dona amicizia, sicurezza ed affet-to: l’aiuta a interpretare e a capire corretta-mente tutte le novità che ogni giorno siriversano su di lui.

L'esperienza scolastica rafforza e comple-ta l'esperienza vissuta in famiglia. Amplia ilquadro delle relazioni dello studente egarantisce che egli viva, con i suoi compa-gni, una quotidianità “culturale" chesostenga attivamente il confronto su puntidi vista diversi. Un’occasione anche peranalizzare insieme obiettivi educativi,materie e metodi di insegnamento di altriPaesi.

INTERCULTURA sta cercando famiglie ospitanti cheabbiano voglia di vivere insieme a loro un’esperienza stimolante, utile, educa-

tiva, sicuramente indimenticabile.Sarà come avere un figlio, un fratello o una sorella in più che

porterà in casa un pezzettino di mondo diverso dal vostro.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.intercultura.it o possono essere richieste a

Prof./ssa ________________________________ Referente per gli scambi di questa scuolaSig./ra __________________________________ Referente di INTERCULTURA

o all’ indirizzo email: [email protected]

SCHEDA 17 INFORMATIVA PROGRAMMI DI OSPITALITÀ

DESTINATARI: Tutti

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Intercultura è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. Dal 1gennaio 1998 ha status di ONLUS, organizzazione non lucrativa di utilità sociale, iscritta al registro delle associazioni divolontariato del Lazio: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore edu-cativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. Ha statuto consultivo all'UNESCO e al Consigliod'Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri e dell’Istruzione,Università e Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premiodella Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per oltre 40 anni di attività in favore della pace e della cono-scenza fra i popoli.

Intercultura promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando ogni anno quasi 1500 ragazzi delle scuo-le secondarie a vivere e studiare all’estero ed accogliendo nel nostro paese altrettanti giovani di ogni nazione che scel-gono di arricchirsi culturalmente, trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. InoltreIntercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari dellapropria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradi-zioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo.

Questo desiderio di contribuire a diffondere una cultura di pace attraverso gli scambi dei giovani caratterizzal’Associazione sin dal suo nascere ed ha origine sui campi di guerra: Intercultura infatti nacque nel 1955 come sezioneitaliana dell’American Field Service, un’organizzazione umanitaria fondata da volontari che prestarono servizio comebarellieri e autisti di ambulanze nel corso delle due guerre mondiali. Di questo “corpo” fecero parte Hemigway, DosPassos, Green e molti altri intellettuali dalle due sponde dell’Atlantico.

L’Associazione oggi conta su circa tremila volontari italiani suddivisi su centotrenta Centri locali: altri duecentomila fannoparte delle Associazioni consorelle in sessanta Paesi: la struttura professionale è di oltre mille persone in tutto il mondo.

Progetto e testi elaborati da: Flaminia Bizzarri, Bridget Adderley, Gabriella Beccari, Silvana Serra

Coordinamento: Flaminia Bizzarri – Responsabile relazioni con le scuole e con le istituzioni educative di Intercultura

Progetto grafico e impaginazione: Sergio Trotta – Coordinatore Pubblicazioni interne

Stampa: Vanzi Industria Grafica – Colle Val d’Elsa (Siena)

Prima stampa: agosto 2006Seconda edizione: agosto 2011

©Intercultura

Ne è vietata la riproduzione, anche parziale.Per eventuali autorizzazioni rivolgersi a:

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20123 Milano

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Intercultura Riconosciuta con DPR 578 del 23.7.1983Iscritta all’Albo del Volontariato della Regione LazioPartner di AFS Intercultural Programs

Centro di formazione interculturale,Direzione dei programmi, Amministrativae Risorse UmaneVia Gracco del Secco, 10053034 Colle di Val D’Elsa (SI)Tel 0577 900001Fax 0577 920948

Relazioni istituzionali, Scuola e SponsorizzazioniVia Venezia, 2500184 RomaTel 06 48882401Fax 06 48882444

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