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Prof. Domenico Nicolò - [email protected] - Univ. Mediterran ea di Reggio Calabria 1 Elementi di contabilità di Stato I parte

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Elementi di contabilità di Stato I parte. Principi di bilancio. - PowerPoint PPT Presentation

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Elementi di contabilità di StatoI parte

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Principi di bilancio

• Annualità: Il bilancio e gli altri documenti contabili devono essere predisposti tenendo conto che l’unità temporale di riferimento è l’anno finanziario. Esso corrisponde all’anno solare ed ha inizio il 1° gennaio. Tale principio è contenuto nell’art. 81, 1° comma della Costituzione, e ad esso fa inoltre riferimento la legislazione ordinaria nell’art. 1 della 468/78.

• Veridicità: si dovrebbe parlare di coerenza delle ipotesi e delle stime

• Chiarezza• Specializzazione: opportuna classificazione alle entrate e alle

spese che garantisca, al contempo, analiticità e sinteticità • Pubblicità: con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il bilancio

viene portato a conoscenza dei cittadini i quali potranno così esprimere delle valutazioni sull’operato dell’amministrazione. Per questo motivo ogni anno la Ragioneria generale dello Stato pubblica una nota illustrativa al bilancio di previsione (recentemente, ha iniziato ad elaborarne una forma sintetica)

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• Universalità: necessità di considerare nel bilancio tutte le spese e tutte le entrate, al fine di fornire un quadro fedele ed esauriente del complesso dell’attività. Vengono vietate le gestioni “fuori bilancio” (salvo nei casi autorizzati da leggi speciali il cui elenco deve però essere allegato allo Stato di previsione del Ministero del Tesoro)

• Integrità: vieta che in bilancio vengano iscritte delle entrate al netto delle relative spese sostenute per la riscossione e, viceversa, che siano iscritte in bilancio delle spese ridotte delle correlative entrate

• Unità: il bilancio deve essere unico e quindi non può essere frazionato in maniera tale da destinare determinate entrate alla copertura di specifiche spese. le fonti di finanziamento fanno fronte indistintamente agli impieghi

• Elasticità: è volto a trovare all’interno del bilancio la possibilità di affrontare gli effetti derivanti da circostanze straordinarie o imprevedibili che possono modificare i valori iscritti nei capitoli del bilancio approvato

• Pareggio: rispetto delle condizioni di equilibrio tra entrate e uscite

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La contabilità pubblica nazionale e regionale

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Il bilancio dello Stato

• È il documento contabile attraverso il quale il Parlamento autorizza il governo ad erogare le spese e ad incassare le entrate

• Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF): indica gli obiettivi generali di finanza pubblica

• Relazione Previsionale e Programmatica (RPP): riporta il consuntivo dell’andamento economico e le previsioni per il futuro

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Le regole di formazione del bilancio: art.81 Costituzione

1. Le Camere approvano ogni anno i bilanci e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo

2. L’esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi

3. Con la legge di approvazione del bilancio non si possono stabilire nuovi tributi e nuove spese

4. Ogni altra legge che importi nuove e maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte

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Le fonti della disciplina di formazione del bilancio

• L. 468/78: introduce la legge finanziaria• L. 94/97: modifica la struttura del bilancio

introducendo le U.P.B. e le funzioni-obiettivo

• Regolamenti contabili• Regolamenti parlamentari

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Il bilancio preventivo

• Il Bilancio a legislazione vigente (tendenziale) mostra l’evoluzione delle spese e delle entrate come da normativa in vigore

• Il Bilancio programmatico recepisce gli interventi del governo e mostra quindi l’evoluzione desiderata delle spese e delle entrate (la legge finanziaria è il principale strumento per effettuare la manovra di intervento sul bilancio a legislazione vigente in vista del conseguimento degli obiettivi programmati D.P.E.F.)

• Annuale (analitico) o pluriennale (sintetico)• Di competenza e di cassa (misto)

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Fasi dell’entrata

• Accertamento: l’amministrazione determina la ragione del credito e la persona del debitore Sorge il diritto a riscuotere

• Versamento: le somme pagate dal debitore vengono versate in tesoreria

• Riscossione: le somme versate in tesoreria vengono da questa girate all’ente

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Fasi della spesa

• Impegno: matura l’obbligo a pagare una somma ad un creditore

• Liquidazione: avviene sulla base di documentazione idonea, entro i limiti degli impegni assunti, individuando il creditore e precisando l’importo del debito. Gli uffici che danno esecuzione al provvedimento di spesa sono responsabili della liquidazione apponendo il proprio visto sui documenti giustificativi, dopo aver verificato:– l’adempimento delle condizioni stabilite nel provvedimento

d’impegno– la rispondenza tecnica delle note di spesa alle suddette

condizioni – e, ove occorra, anche la positività del collaudo o la registrazione

nell’inventario.• Ordinazione: delle spese già liquidate viene ordinato il

pagamento a favore dei creditori, mediante mandati tratti sull’istituto incaricato della tesoreria.

• Pagamento: al creditore viene pagata la somma dalla tesoreria.

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• Economie di spesa: somme stanziate e non impegnate

• Residui passivi: somme impegnate e non pagate

• Minori entrate: entrate previste ma non accertate

• Residui attivi: entrate accertate, ma non incassate

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Il bilancio preventivo di competenza e di cassa

• Bilancio di cassa: accoglie le entrate versate e le spese pagate nel corso dell’esercizio, indipendentemente dal momento in cui è sorto l’impegno e l’accertamento

• Bilancio di competenza: entrate accertate e uscite impegnate nel corso dell’esercizio, indipendentemente dal loro versamento e pagamento (si generano residui attivi e passivi).

• Il bilancio di competenza accoglie:– Spese stanziate: limite massimo degli impegni che

possono essere assunti nell’esercizio– Entrate stanziate: costituiscono previsioni di entrate

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Esempio t t+1

1 Previsioni di competenza 100 1152 Impegni 90 953 Economie di spesa 10 20

4 Pagamenti di competenza 65 805 Pagamenti in c/residui 0 106 Pagamenti totali 65 90

7 Residui iniziali 0 258 Nuovi residui (2-4) 25 159 Residui finali 25 40

10 Massa spendibile (1+7) 100 14011 Coeff. realizzazione ipotizzato 0,9 0,8

12 Previsioni di cassa 90 112

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I SALDI DI BILANCIO

1. Entrate correnti2. Spese correntiRisparmio pubblico

4. Alienazione beni patrimoniali5. Spese in c/capitale

6. Entrate nette (1+4)7. Spese nette (2+5)8. Indebitamento netto

PARTITE FINANZIARIE

9. Rimborso crediti10. Partite finanziarie11. Operazioni finanziarie nette

12. Entrate finali (6+9)13. Spese finali (7+10)14. Saldo netto da finanziare

15. Accensione prestiti16. Rimborso prestiti17. Ricorso al mercato

18. Entrate complessive (12+15)19. Spese complessive (13+16)

0

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Esempio di manovra finanziaria

Entrate tributarie 700Altre entrate 40Totale entrate 740

Spese correnti 750Spese in c/capitale 100Totale uscite 850

Saldo netto da finanziare -110

Ridurre il saldo netto da finanziare a -85Aumento degli investimenti Riduzione della pressione fiscale

Obiettivi DPEF

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Esempio di manovra finanziaria

Entrate tributarie 700 -15 685Altre entrate 40 40Totale entrate 740 725

Spese correnti 750 -50 700Spese in c/capitale 100 10 110Totale uscite 850 810

Saldo netto da finanziare -110 -85

MANOVRA

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Il processo di formazione del bilancio dello Stato

• Entro il 31/3: circolare del Tesoro ai ministeri sui criteri generali, gli obiettivi ed i vincoli che devono rispettare nella predisposizione delle bozze degli Stati Generali di previsione della spesa a legislazione vigente

• Entro il 30/6: DPEF contenente gli obiettivi aggregati della manovra di finanza pubblica. Seguono delle risoluzioni parlamentari che vincolano il governo a rispettarle.

• Entro il 30/9: disegno di bilancio preventivo programmatico a l.v. annuale e pluriennale, disegno di legge finanziaria e del bilancio, approvati dal C. dei Ministri

• Discussione parlamentare (sessione di bilancio) e nelle commissioni

• Entro il 15/11: i Ddl collegati alla finanziaria (fuori dalla sessione del bilancio). Legislazione di riforme settoriali

• Entro il 31/12: approvazione della finanziaria e successivamente del bilancio

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La struttura del bilancio dello Stato

Classificazione entrate• TITOLO I. Entrate Tributarie

– (es. imposte e tasse)• TITOLO II. Entrate Extra Tributarie

– (es. utili aziende autonome)• TITOLO III. Alienazione ed Ammortamento di Beni

– Patrimoniali e Riscossione di Crediti• (es. vendita di beni)

• TITOLO IV. Accensione di Prestiti

Classificazione spese• TITOLO I. Spese Correnti

– (es. stipendi, trasferimenti, interessi passivi)• TITOLO II. Spese in Conto Capitale

– (es. investimenti)• TITOLO III. Rimborso di Prestiti

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Classificazione funzionale spese

1. Servizi generali delle PP.AA.2. Difesa3. Ordine pubblico e sicurezza4. Affari economici5. Protezione dell’ambiente6. Abitazioni e assetto territoriale7. Sanità8. Attività ricreative, culturali e di

culto9. Istruzione10. Protezione sociale

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Classificazione funzionale per funzioni-obiettivo

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Il sistema unico di contabilità economica

• D.L.vo n. 279 del 1997– introduzione di un Sistema unico di contabilità

economica analitica per Centri di costo, da affiancare alla tradizionale contabilità finanziaria dello Stato

– coinvolgimento della dirigenza nel processo di realizzazione degli obiettivi

– Nel sistema di contabilità economica pubblica, i costi vengono rilevati con riferimento:

a) alla responsabilità organizzativa (piano dei Centri di costo)b) alla natura, ossia alle caratteristiche fisico-economiche

delle risorse utilizzate mediante il Piano dei conti; c) alla finalità o destinazione in relazione agli scopi perseguiti

dalle Amministrazioni – Missioni Istituzionali (o funzioni obiettivo).

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• dall’esercizio finanziario 2000, lo Stato e le amministrazioni centrali hanno avviato la sperimentazione del budget come strumento di raccordo tra i piani, i programmi ed il bilancio preventivo

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Il processo di formazione del budget dello Stato

• È frutto della mediazione fra obiettivi ed esigenze delle singole Amministrazioni e gli obiettivi e i vincoli posti dalla politica economica e finanziaria di bilancio

– “budget proposto”: obiettivi posti dalle singole Amministrazioni, nell’ambito del processo di programmazione, e le connesse esigenze in termini di risorse finanziarie, umane e strumentali.

– “budget presentato”: che contiene le previsioni economiche aggiornate con le previsioni finanziarie, a legislazione vigente, presentate dal Governo al Parlamento entro il 30 settembre 2006.

– “budget definito” prevede la riconsiderazione degli obiettivi e, ove necessario, la rimodulazione dei costi generati dalle attività e dai processi connessi, in coerenza con le risorse finanziare assegnate in via definitiva con l’approvazione della Legge di Bilancio.