elementi di ordinamento e governo del comune · elementi di ordinamento e governo del comune....

ORDINAMENTO E GOVERNO DEL COMUNEIncontro formativo, 18 maggio 2016Relatore: Gianluca Iodice

SETTORE FORMAZIONE

Incontro formativo, 18 maggio 2016

Relatore: Gianluca Iodice

ELEMENTI DI ORDINAMENTO

E GOVERNO DEL COMUNE

SETTORE FORMAZIONE


SETTORE FORMAZIONE

Le autonomie locali in Italia

SETTORE FORMAZIONE


SETTORE FORMAZIONE

Le autonomie locali in ItaliaPrincipi costituzionali

■ «La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento». (art. 5)


SETTORE FORMAZIONE

Decentramento amministrativo

■ Sulla base della Costituzione la Repubblica Italiana avrebbe dovuto promuovere autonomia e decentramento delle autonomie locali.■ Di fatto ciò è avvenuto solo a partire dal 1990, quando è stato stabilito un grado di autonomia adeguato al dettato costituzionale:o riforma della legislazione locale (L. 142/1990);o elezione diretta di sindaco e presidente della Provincia

da parte dei cittadini (L. 81/ 1993);o approvazione del TUEL (Testo unico delle leggi

sull’ordinamento degli Enti locali, D. Lgs. 267/2000), più volte e pesantemente modificato: norme fondamentali che reggono oggi le amministrazioni locali.



SETTORE FORMAZIONE

Riforma costituzionale

■ Attribuzione ai Comuni del primo posto tra gli enti autonomi che costituiscono la Repubblica, insieme a Province, Città metropolitane e Regioni.■ Attribuzione ai Comuni, al pari degli altri Enti, della capacità di regolare il proprio funzionamento con statuto, poteri e funzioni sulla base di principi fissati dalla Costituzione (Roma, in quanto capitale della Repubblica, è disciplinata da norme specifiche che ne hanno definito l’ordinamento provvisorio, in attuazione della delega prevista dall’art. 24 della legge sul federalismo fiscale, L. 42/2009).■ Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.


(Legge costituzionale

3/2001, art. 114)


SETTORE FORMAZIONE

Organi di confronto

■ Sistema delle Conferenze, Stato-città e autonomie locali e Conferenza unificata (Stato-Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e Conferenza Stato-città, regolate dal Dlgs. 281/1997), sede istituzionale permanente di confronto e raccordo tra Stato, Enti locali e Regioni.■ Conferenza Stato-città e autonomie locali:o presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal

Ministro dell’interno o da quello per gli affari regionalio composta dai Ministri dell’economia e delle finanze,

delle infrastrutture, della salute, dai presidenti dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI), dell’Unione delle Province d’Italia (UPI) e dell’Unione nazionale dei Comuni e delle Comunità montane (Uncem) e, su designazione delle rispettive associazioni, da 6 presidenti di Provincia e 14 sindaci, di cui cinque sindaci di città che siano aree metropolitane.



SETTORE FORMAZIONE

Province (1)

■ Enti territoriali di area vasta con funzioni relative a:o pianificazione territoriale di coordinamento e tutela e

valorizzazione dell’ambiente per gli aspetti di competenza

o pianificazione dei servizi di trasporto, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in accordo con la programmazione regionale, costruzione, classificazione e gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale

o programmazione della rete scolastica, in accordo con la programmazione regionale

o raccolta ed elaborazione dati ed assistenza tecnico-amministrativa

o gestione dell’edilizia scolasticao controllo dei fenomeni discriminatori in ambito

occupazionale e promozione delle pari opportunità


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Province (2)

■ Funzioni aggiuntive per le Province relative a territori montani:o sviluppo strategico del territorio e gestione in forma

associata di servizi in base alla specificità del territorioo relazioni istituzionali con istituzioni locali di altri Paesi,

con esse confinanti e con caratteristiche montane■ Funzioni esercitate dalla Provincia d’intesa coi Comuni:o predisposizione dei documenti di garao stazione appaltanteo monitoraggio dei contratti di servizioo organizzazione di concorsi e procedure selettive■ Organi di governo:o presidente della Provinciao consiglio provincialeo assemblea dei sindaci


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Città metropolitane (1)

■ Istituzione di 10 Città metropolitane (entro il 1/1/2015), con la soppressione delle relative Province: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria (il territorio è quello delle preesistenti Province).■ Le Regioni Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e la Regione siciliana potranno, sulla base dei principi della legge, adottare una specifica normativa in proposito, in riferimento alle già previste realtà di Cagliari, Trieste, Palermo, Catania e Messina.


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Città metropolitane (2)

■ Enti territoriali di area vasta con funzioni (fondamentali delle Province) relative a:o sviluppo strategico del territorioo promozione e gestione integrata di servizio infrastrutture e reti di comunicazioneo cura delle relazioni istituzionali legate al proprio livello,

anche sul piano europeo■ Organi di governo:o sindaco metropolitanoo consiglio metropolitanoo conferenza metropolitana


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

L’ordinamento del Comune

SETTORE FORMAZIONE


SETTORE FORMAZIONE

Funzioni (1)

■ Organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo■ Organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale■ Catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente■ Pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale e partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale■ Attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi■ Organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Funzioni (2)

■ Progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione■ Edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici■ Polizia municipale e polizia amministrativa locale■ Tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali e statistici, nell’esercizio delle funzioni di competenza statale


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Funzioni (3)

■ Un esempio di organizzazione del Comune

DIREZIONE 1 - SERVIZI ISTITUZIONALI DELLA PROGRAMMAZIONE

ECONOMICA E FINANZIARIA

o Anagrafeo Edilizia Socialeo Elettorale e Leva Militareo Servizi Cimiterialio Stato Civileo Tributi comunalio Urpo Contabilitào Finanza Locale


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Funzioni (4)


DIREZIONE 2 - SERVIZI DI PIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO E DI

CONTROLLO DEGLI INTERVENTI DI USO E TRASFORMAZIONE DEL

TERRITORIO

o Commercioo Sportello Unico Attività Produttiveo Edilizia e urbanisticao Lavori pubblicio Manutenzioni e Territorioo Ecologia

DIREZIONE 3 - SERVIZI ALLA PERSONA

o Ufficio Comune Piano di Zonao Servizi socialio Biblioteca e sistema bibliotecarioo Cultura e promozione del territorioo Servizi Educativi e Scolasticio Sport


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Funzioni (5)


DIREZIONE 4 - POLIZIA LOCALE E CONTROLLO AMBIENTALE

o Corpo Polizia Locale

DIREZIONE DI STAFF

o Protezione Civileo Servizio informatico comunaleo Comunicazioneo Gestione risorse umaneo Protocollo e Archivioo Segreteria del Sindacoo Segreteria Generaleo Sportello Informazioni


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Organi di governo

■ Organi di governoo consiglioo giuntao sindaco



SETTORE FORMAZIONE

Separazione dei poteri

■ L’ordinamento del Comune ripropone, su scala locale, uno dei principi cardine del costituzionalismo liberale : la separazione dei poteri.■ «Quando in una stessa persona, o nello stesso corpo di magistrati, il potere legislativo è unito al potere esecutivo, non c’è più libertà; perché sussiste il legittimo sospetto che lo stesso monarca o lo stesso senato possa fare leggi tiranniche per poi tirannicamente farle eseguire. Così non c’è più libertà se il potere di giudicare non è separato dal potere legislativo e dall’esecutivo. […] Tutto sarebbe perduto infine, se lo stesso uomo o lo stesso corpo dei governanti, dei nobili o del popolo, esercitasse insieme i tre poteri: quello di fare leggi, quello di eseguire le pubbliche risoluzioni e quello di giudicare i delitti o le cause fra privati».

Montesquieu, L’esprit des lois (1748)



SETTORE FORMAZIONE

Sistema elettorale - Comuni inferiori ai 15.000 abitanti

■ Si vota con una sola scheda.■ Ciascun candidato alla carica di Sindaco sarà affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di Consigliere.■ Il voto per il Sindaco e quello per il Consiglio sono uniti: votare per un candidato Sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia.■ Viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.■ Una volta eletto il Sindaco viene anche definito il Consiglio: alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.



SETTORE FORMAZIONE

Sistema elettorale - Comuni superiori ai 15.000 abitanti (1)

■ Si vota con una sola scheda.■ Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi:o tracciando un segno solo sul simbolo di una lista,

assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato Sindaco da quest'ultima appoggiato;

o tracciando un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la preferenza per uno dei candidati alla carica di Consigliere appartenenti alla stessa lista, e tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato Sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto voto disgiunto;

o tracciando un segno solo sul nome del Sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.



SETTORE FORMAZIONE

■ È eletto Sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).■ Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.■ Per stabilire la composizione del Consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otterranno automaticamente il 60% dei seggi.I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.

L’ordinamento del ComuneSistema elettorale - Comuni superiori ai 15.000 abitanti (2)


SETTORE FORMAZIONE

Il Sindaco

■ Il Sindaco è eletto direttamente dal corpo elettorale e dura in carica, unitamente al Consiglio comunale, per cinque anni.■ Se il Sindaco ha ricoperto due mandati consecutivi non può essere immediatamente rieletto, salvo che uno dei due mandati abbia avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie.■ Il Sindaco può essere sfiduciato con apposita mozione dal Consiglio Comunale■ In caso di decesso, decadenza o sfiducia del Sindaco, la Giunta decade e si procede allo scioglimento del Consiglio (entrambi gli organi collegiali rimangono in carica sino a nuove elezioni; nel periodo intercorrente, le funzioni di Sindaco sono svolte dal ViceSindaco)■ In caso di dimissioni, anche il Consiglio viene sciolto e le funzioni di governo del Comune sono assolte da un Commissario nominato dal Prefetto


(L. 56/2014)


SETTORE FORMAZIONE

Il Sindaco quale capo dell’ente (1)

■ In qualità di capo dell’ente il Sindacoo ne è responsabileo lo rappresentao convoca e presiede la Giunta e il Consiglio Comunale

(quando non è prevista la figura del Presidente del Consiglio)

o sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti

o esercita ulteriori funzioni attribuite dalla legge o dallo statuto e dai regolamenti non di natura gestionale che appartengono per legge ai dirigenti

o sovrintende all’espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune

■ Il Sindaco ha una duplice figurao capo dell’Amministrazione comunaleo Ufficiale di Governo


(TUEL, art. 50)


SETTORE FORMAZIONE

Il Sindaco quale capo dell’ente (2)

■ Sulla base degli indirizzi del Consiglio Comunale, dei criteri di legge e di eventuali criteri regionali:o coordina e riorganizza gli orari del commercio e dei servizi

pubblicio nomina, designa e revoca i rappresentanti comunali

presso enti, aziende e istituzionio nomina i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce

e designa gli incarichi dirigenziali e di collaborazione o promuove e partecipa a conferenze di servizio al fine di

raggiungere la conclusione di un accordo di programma per la definizione e l’attuazione di opere, o di interventi che richiedano, per la loro realizzazione, l’azione integrata e coordinata di altri soggetti pubblici

o può adottare ordinanze contingibili ed urgenti in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale


(TUEL, art. 50)


SETTORE FORMAZIONE

Il Sindaco quale capo dell’ente – Ufficiale di Governo (1)

■ Il Sindaco è garante del bene della sicurezza nella sua duplice vesteo dell’incolumità pubblicao della sicurezza urbana■ In quanto Ufficiale di Governo sovrintende ad una serie di funzioni:o l’emanazione degli atti attribuitigli da leggi e regolamenti

in materia di ordine e di sicurezza pubblica;o lo svolgimento delle funzioni di legge in materia di

pubblica sicurezza e di polizia giudiziariao la vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza

e l’ordine pubblico



SETTORE FORMAZIONE

Il Sindaco quale capo dell’ente – Ufficiale di Governo (2)

■ Il Sindaco ha potere di ordinanza.■ La garanzia del valore della sicurezza a livello locale avviene con l’esercizio di ordinanze sindacali.■ La necessità di provvedere con immediatezza in ordine a situazioni di natura eccezionale ed imprevedibile, cui non si potrebbe far fronte mediante strumenti ordinari, è il presupposto necessario ma non sufficiente per l’esercizio del potere di ordinanza. Deve infatti sussistere anche una ragionevole probabilità che, rispetto alla situazione di pericolo, accada un evento dannoso nel caso l’amministrazione non intervenga prontamente.



SETTORE FORMAZIONE

Il Sindaco quale capo dell’ente – Potere di nomina

■ Il Sindaco nomina e revoca gli Assessori.■ L’atto di revoca (secondo il parere maggioritario della giurisprudenza) deve essere motivato.■ Unico vincolo di legge al potere discrezionale di nomina da parte del Sindaco è quello che sancisce l’incompatibilità a far parte della Giunta del coniuge, degli ascendenti, dei discendenti, dei parenti ed affini entro il terzo grado del Sindaco (tale vincolo sussiste anche nel caso di nomina dei rappresentanti del Comune in altri enti).■ Il Sindaco nomina e revoca i rappresentanti del Comune in enti, aziende ed istituzioni in ottemperanza ad un atto di indirizzo da parte del Consiglio Comunale (atto deliberativo ad hoc oppure adozione di un regolamento che fissi principi e criteri permanenti).


(TUEL, art. 50)


SETTORE FORMAZIONE

La Giunta comunale (1)

■ È l’organo esecutivo del Comune.■ Opera in modo collegiale.■ Ha funzione di collaborazione con il Sindaco.■ Ha competenze residuali rispetto a quelle attribuite dalle Leggi e dallo Statuto agli altri Organi di Governo (Sindaco, Consiglio Comunale) o agli Organi Amministrativi (Segretario, Dirigenza).■ È nominata dal Sindaco, che la presiede, ed è composta da un numero variabile di Assessori, a seconda delle dimensioni demografiche del Comune e delle norme statutarie.■ Gli Assessori nei Comuni con oltre 15.000 abitanti non possono essere anche Consiglieri comunali.■ La Giunta opera attraverso le Delibere di Giunta.



SETTORE FORMAZIONE


■ Com’è fatta una Giunta: un esempio



SETTORE FORMAZIONE


■ Un esempio di Delibera di Giunta:



SETTORE FORMAZIONE

La Giunta e il Consiglio (1)

■ Alla Giunta sono sottratte le competenze strettamente gestionali e di amministrazione attiva, che non siano attuazione di provvedimenti generali o di regolamenti approvati dal Consiglio.■ La Giunta svolge un ruolo centrale di primaria importanza nell’attività dell’ente, che esercita attraverso la sua capacità di proposta e di impulso nei confronti del Consiglio comunale.■ In sostanza, se è vero che la Giunta provvede all’attuazione degli indirizzi consiliari, lo è altrettanto il fatto che essa conserva il non irrilevante potere di proposta e di impulso, quindi essenzialmente un potere politico di grande rilevanza e che fa di quest’organo il vero “motore” del Comune.



SETTORE FORMAZIONE

La Giunta e il Consiglio (2)

■ Il Consiglio deve approvare atti singoli nelle materie allo stesso attribuite dalla legge ogni qualvolta si tratta di assumere una decisione o di effettuare una scelta non contemplata in atti di natura programmatoria e generale.■ La Giunta assume un atto tipicamente consiliare qual è la variazione di bilancio nel caso in cui via sia urgente necessità di provvedervi. La delibera della Giunta deve però essere sottoposta a ratifica del Consiglio nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza.



SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale (1)

■ È l’organo per eccellenza politico, titolare perciò sia della potestà di indirizzo che di controllo politico-amministrativo dell’ente.■ La competenza si esplica attraverso atti “fondamentali” di natura normativa: o statuto e regolamentio convenzionio piani, programmi e bilanci


(TUEL, art. 42)


SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale (2)

■ Un esempio di Delibera di Consiglio


(TUEL, art. 42)


SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – La funzione di controllo

■ Il Consiglio ha funzione di controllo politico-amministrativo.■ Lo statuto comunale, in base alle disposizioni di legge, stabilisce le modalità attraverso le quali il Consiglio partecipa alla definizione, all’adeguamento e alla verifica periodica dell’attuazione delle linee programmatiche da parte del Sindaco e degli Assessori, quali:o l’esame della relazione annuale che la Giunta redige sulla

propria attività e sottopone al Consiglio comunaleo lo strumento delle interrogazioni, delle interpellanze e

delle mozionio la partecipazione delle minoranze alle commissioni

consiliari


(TUEL, art. 38)


SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – Il regolamento

■ Il funzionamento del Consiglio è disciplinato da uno specifico regolamento, approvato a maggioranza assoluta, il cui contenuto obbligatorio, nel quadro dei principi stabiliti dallo statuto, è direttamente dettato dalla legge.■ Il regolamento deve prevedere le modalità per la convocazione e per la presentazione e la discussione delle proposte, deve indicare il numero dei Consiglieri necessario per la validità delle sedute con un minimo irriducibile della presenza di almeno un terzo dei Consiglieri assegnati per legge, escluso il Sindaco.



SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – Le commissioni

■ Il lavoro del Consiglio può essere articolato in commissioni permanenti, costituite all’interno con criterio proporzionale, competenti per singole materie o gruppi di materie in base alle previsioni dello statuto.■ Il regolamento sul funzionamento del Consiglio ne stabilisce i poteri, l’organizzazione e le forme di pubblicità dei lavori.■ Il Consiglio può istituire, se lo statuto lo consente, anche commissioni di garanzia e di controllo, la cui presidenza è obbligatoriamente affidata alle opposizioni.■ Il Consiglio comunale, a maggioranza assoluta dei suoi componenti, può istituire al proprio interno anche commissioni di indagine sull’attività dell’amministrazione.



SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – Il Presidente (1)

■ È eletto tra i Consiglieri.■ È un organo necessario per i Comuni sopra i 15.000 abitanti.■ È un organo la cui istituzione è facoltativa nei Comuni di minore dimensione demografica (ove non sia previsto dallo statuto, la convocazione e la presidenza del Consiglio comunale sono di competenza del Sindaco).■ Spettano al Presidente del Consiglio comunale i poteri di convocazione e di direzione dei lavori e l’obbligo di assicurare un’adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli Consiglieri sulle questioni sottoposte al Consiglio.■ Se lo statuto non dispone diversamente, le funzioni vicarie del Presidente sono esercitate dal Consigliere anziano (è Consigliere anziano colui che ha ottenuto la maggior cifra individuale di elezione).



SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – Il Presidente (2)

■ Il ruolo del Presidente è essenzialmente di garanzia per assicurare il corretto svolgimento dei lavori consiliari e delle prerogative dei Consiglieri. Se viene meno ai suoi doveri di garanzia può essere surrogato dal Prefetto nel caso abbia omesso di convocare il Consiglio.■ La funzione del Presidente non può e non deve essere dunque strumentale all’attuazione di un indirizzo politico di maggioranza, ma è rivolta ad un corretto funzionamento dell’organo stesso con compiti neutrali, indipendentemente dalla circostanza che sia stato eletto dall’assemblea consiliare all’unanimità o solo a maggioranza. Non esiste perciò un rapporto fiduciario di natura politica del Presidente con la maggioranza che lo ha eletto o, comunque, con la maggioranza espressa dal Consiglio.



SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – I Consiglieri comunali delegati

■ Spesso che negli statuti comunali è prevista la facoltà per il Sindaco di delegare per compiti specifici singoli Consiglieri comunali.■ Il contenuto della delega si esaurisce nell’affidamento di compiti di proposta, di consulenza e di rappresentanza (di conseguenza, ai consiglieri non si attribuiscono poteri di gestione assimilabili a quelli degli Assessori e dei Dirigenti).



SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – Le prerogative dei Consiglieri (1)

■ I Consiglieri hanno il diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio.■ Gli strumenti per la realizzazione di tale prerogativa sono:o la mozione, con il fine di promuovere una deliberazione da

sottoporre alla votazione da parte dell’assembleao la risoluzione, mediante la quale si domanda al Consiglio di

manifestare orientamenti o di definire indirizzi su specifici argomenti

o l’interrogazione (a risposta scritto ad orale), che consiste nella semplice domanda scritta al Sindaco o alla Giunta per conoscere se un fatto sia vero, se al Sindaco o alla Giunta siano pervenute delle informazioni, o se queste siano esatte, se il Sindaco o la Giunta intendano Comunicare al Consiglio documenti o notizie o abbiano preso o stiano per prendere provvedimenti su un oggetto determinato



SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – Le prerogative dei Consiglieri (2)

o l’interpellanza, rivolta per iscritto al Sindaco o alla Giunta circa i motivi o gli intendimenti della condotta del Sindaco o della Giunta in questioni che riguardino determinati aspetti della sua politica

o il diritto di accesso, ossia il diritto di ottenere dagli uffici comunali e dagli enti e dalle aziende dipendenti o controllate dal Comune tutte le notizie e le informazioni in loro possesso (il diritto di accesso del Consigliere comunale non riguarda soltanto le competenze attribuite al Consiglio ma investe l’esercizio in tutte le sue potenziali implicazioni al fine di consentire la valutazione della correttezza ed efficacia dell’operato dell’amministrazione comunale; per tale ragione il Consigliere non deve specificare le finalità della richiesta di accesso; inoltre il Comune o l’azienda o la società a partecipazione pubblica non possono sindacare i motivi della richiesta di accesso)



SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale – Lo status di amministratore

■ Gli amministratori locali devono impostare la loro azione a principi di imparzialità. La norma prevede:o l’obbligo di astensione dal prendere parte alla discussione

e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di parenti o affini sino al quarto grado (l’obbligo non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, se non nel caso in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o dei parenti o degli affini)

o l’obbligo di astensione per i componenti delle giunte dall’esercitare attività professionale in materia edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato;

o il divieto per il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri di ricoprire incarichi e assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo e alla vigilanza del Comune



SETTORE FORMAZIONE

L’ANCI (1)

■ Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI).■ I Comuni italiani costituirono l’Associazione con il loro primo congresso nazionale (Parma, 1901).■ L’Associazione Nazionale costituisce, con autorevolezza, la controparte delle Istituzioni statali e regionali nei confronti delle quali con costante impegno e competenza rappresenta gli oltre 7.000 Comuni associati, tutelandone in ogni sede i diritti, le aspettative e gli interessi.■ L’ANCI è organizzata su basi regionali: le ANCI Regionali godono di piena autonomia sulla linea politica regionale.■ Lo statuto dell’ANCI prevede i seguenti organismi:o la Conferenza dei Presidenti delle Associazioni Regionali;o la Conferenza dei Consigli Comunali;o la Consulta dei Piccoli Comuni;o il Coordinamento delle Città Metropolitane;o il Coordinamento Nazionale delle Unioni dei Comuni.



SETTORE FORMAZIONE

L’ANCI (2)

■ Opera attivamente nell’Associazione Nazionale il Coordinamento dei Giovani Amministratori locali ANCI GIOVANE.■ Il sistema organizzativo ed operativo dell’ANCI comprende:o IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale)o CITTALIA (Centro europeo di studi e ricerche per i

comuni e le città)o ANCI IDEALI (Fondazione europea delle Città)o le Società ANCITEL (La rete dei Comuni italiani)o ANCI SERVIZI (Organizzazione eventi per i Comuni e le

Autonomie locali)o ANCI COMUNICARE (Iniziative editoriali, di

comunicazione ed informazione)o Associazione RES TIPICA (Associazione per le promozione

dei prodotti tipici italiani)



SETTORE FORMAZIONE

Il governo del Comune

SETTORE FORMAZIONE


SETTORE FORMAZIONE

Il Consiglio comunale

■ Il Comune ha autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa, nonché autonomia impositiva e finanziaria nell’ambito:o del proprio statutoo dei regolamentio delle leggi di coordinamento della finanza pubblica


(TUEL, art. 3)


SETTORE FORMAZIONE

Lo Statuto

■ Nell’ambito dei principi fissati dalla legge stabilisce le norme fondamentali per l’organizzazione dell’ente, determina le attribuzioni degli organi, l’ordinamento degli uffici e dei servizi pubblici, le forme della collaborazione fra Comuni e Province, le forme della partecipazione popolare, del decentramento, dell’accesso dei cittadini alle informazioni ed ai procedimenti amministrativi. ■ In tutte queste materie la competenza dello statuto a porre norme è piena, salvo il limite dei principi fissati dalla legge.■ Dal punto di vista giuridico lo statuto è un atto normativo recante essenzialmente norme di principio da attuare con successivi regolamenti e singoli provvedimenti.■ Gli statuti sono deliberati dai rispettivi Consigli con voto favorevole dei due terzi dei Consiglieri.


(TUEL, art. 3)


SETTORE FORMAZIONE

Regolamenti, atti generali e provvedimenti amministrativi (1)

■ In posizione subordinata alla legge e allo statuto sono i regolamenti.■ Nel rispetto dei principi fissati dalla legge e dello statuto il Comune adotta regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l’organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l’esercizio delle funzioni.■ I regolamenti sono approvati dal Consiglio comunale e sono atti che pongono norme generali e astratte, vale a dire atti che non sono destinati a provvedere per un caso concreto e per destinatari determinati o determinabili, le sue norme sono destinate a valere a tempo indeterminato fino a quando non vengono abrogate.


(TUEL, art. 3)


SETTORE FORMAZIONE


■ Un esempio di regolamento:


(TUEL, art. 3)


SETTORE FORMAZIONE


■ Gli atti generali si rivolgono a destinatari non determinabili a priori, ma determinabili a posteriori, in sede di attuazione.■ Il provvedimento amministrativo è qualsiasi manifestazione di volontà avente rilevanza esterna posta in essere da un’autorità amministrativa nell’esercizio di una funzione amministrativa, cioè di un potere di natura pubblicistica, per un caso concreto e per destinatari determinati e determinabili.


(TUEL, art. 3)


SETTORE FORMAZIONE


■ Un esempio di atto generale:


(TUEL, art. 3)


SETTORE FORMAZIONE


■ Un esempio di provvedimento amministrativo:


(TUEL, art. 3)


SETTORE FORMAZIONE

Per approfondire

SETTORE FORMAZIONE


SETTORE FORMAZIONE

Ordinamento e governo del ComuneBibliografia

■ P. A. SUPERTI, L’organizzazione e il governo del Comune.

Note per l’Amministrazione locale, ANCI Lombardia■ C. GAROFANI, Guida per gli Amministratori Locali, ANCI Lazio■ AA.VV., «L’ordinamento del sistema delle autonomie e l’Europa», in FIORENZO NARDUCCI - RICCARDO NARDUCCI, Guida Normativa per l'Amministrazione locale 2010, EDK Editore, parti I-XI■ A. BARBERA - C. FUSARO, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, cap. XII

elementi di ordinamento e governo del comune · elementi di ordinamento e governo del comune....

Documents